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Bit
De niamo in ne una parola, o word, una sequenza di N byte, con N dipendente dal contesto
speci co (ad esempio, il tipo di processore in uso).
I dati numerici
Rappresentazione di numeri interi
Finitezza
Ciò comporta che, parlando di numeri interi rappresentabili in un calcolatore, si sta in realtà
parlando di un'approssimazione nita dell'insieme dei numeri naturali N: l'estensione di questa
rappresentazione dipende dall'architettura del calcolatore. Ad esempio, la maggior parte dei
calcolatori odierni accetta come limite massimo il valore di 264, pari
18.446.744.073.709.551.616 (abbastanza per rappresentare il numero massimo di amici
che potete avere su Facebook, plausibilmente).
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16/11/2020 04 - Rappresentazione dei dati - Informatica - Corso di Laurea in Matematica - UniBa
Da decimale a binario
Siamo abituati a pensare (ed usare) i numeri interi usando una notazione di tipo decimale e
posizionale. Ciò signi ca che:
sfruttiamo la posizione in cui compare ciascun simbolo per interpretare il valore nale del
numero.
Per fare un esempio, i numeri 12 e 21 sono rappresentati usando gli stessi simboli decimali,
ovvero 1 e 2; tuttavia, la loro disposizione è differente, per cui non hanno lo stesso signi cato.
UN ESEMPIO
N = anan−1an−2. . . a2a1a0
Esprimendo N in base b:
n n−1
Nb = an ∗ b + an−1 ∗ b +. . . +a1 ∗ b + a0
2
N = 48510 = (4 ∗ 10 + 8 ∗ 10 + 5)10
Conversione
Supponiamo di voler rappresentare N = 485 in forma binaria (ovvero in base 2). Dovremo
procedere dividendo N per la nostra base b = 2 , valutare il resto r, che sarà di volta in volta il
valore meno signi cativo del nostro numero in forma binaria, e reiterare l'operazione usando il
quoziente q.
Otteniamo quindi:
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242/2 ⇒ q = 121 r = 0
121/2 ⇒ q = 60 r = 1
60/2 ⇒ q = 30 r = 0
30/2 ⇒ q = 15 r = 0
15/2 ⇒ q = 7 r = 1
7/2 ⇒ q = 3 r = 1
3/2 ⇒ q = 1 r = 1
1/2 ⇒ q = 0 r = 1 ⇒ M SB
N2 = (111100101)2
Notiamo che la prima cifra che otteniamo è indicata con il termine LSB, acronimo che sta per
Least Signi cant Bit; questo è il bit meno signi cativo, ovvero quello "meno rilevante" rispetto al
valore nale, ed è posizionato più a destra nella rappresentazione. Di converso, il primo valore è
chiamato MSB, acronimo che sta per Most Signi cant Bit (e che è ovviamente il bit più
signi cativo).
Segno
E' importante ricordare che i numeri interi possono essere dotati di segno; questo è,
ovviamente, un fattore di cui va tenuto conto nella rappresentazione del numero stesso, ed è
legato al fatto che il calcolatore può contenere solo un quantitativo nito di infomrazione.
Immaginiamo infatti che il computer utilizzi una word di W bit per memorizzare gli interi; ciò
signi ca che sarà possibile memorizzare al più 2W valori. Nel caso si considerino tutti i valori
positivi (includendo nel conteggio "per convenzione" anche lo 0), il calcolatore potrà
rappresentare tutti i numeri che vanno da 0 a 2W − 1 .
Questa situazione, però, cambia nel caso si voglia considerare il segno del numero. Infatti,
supponendo di suddividere l'intervallo considerato in valori negativi e valori positivi, il
calcolatore sarà in grado di rappresentare sempre 2W valori, ma metà di questi saranno
negativi, mentre l'altra metà sarà composta da valori positivi. Ciò ha come diretta conseguenza
il fatto che il range dei numeri rappresentati varia da −2W −1 a 2W −1 − 1.
se consideriamo solo gli interi positivi, potremo rappresentare tutti i numeri interi compresi
tra 0 e 255 = 2
8
− 1 ;
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Così come per l'insieme dei numeri naturali, anche quello dei numeri reali R può essere
rappresentato all'interno di un calcolatore esclusivamente mediante un'approssimazione nita.
Per trovare quest'approssimazione, occorre considerare che ogni numero reale è composto da
una parte intera r ed una parte frazionaria f .
In particolare, la mantissa di un numero reale n è pari al valore del numero diminuito della sua
parte intera ni:
M = n − ni
Ad esempio, la mantissa di 5.2 è pari a 0.2. E' facile veri care che la mantissa M è sempre
compresa tra −1 ed 1.
e
a = M ∗ b
Rappresentazione di caratteri
Anche i caratteri (ovvero quelli che troviamo normalmente sulle nostre tastiere) possono
essere rappresentati in binario. Più in generale, il concetto di "carattere" è assimilabile a quello
di simbolo, in quanto i calcolatori sono in grado di comprendere simboli che indicano, tra le
altre cose, le cifre decimali, la punteggiatura, ed una vasta serie di caratteri speciali (ad
esempio, l'underscore, la "chiocciola", e via dicendo).
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Curiosità
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