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Canto di Natale - Charles Dickens

ATTO UNICO

PRESENTATORE1: Buongiorno a tutti e benvenuti. La storia che vi presentiamo è tratta da un romanzo di Charles
Dickens e si intitola “Canto di Natale”. Vi auguriamo una buona visione!

NARR.1 (Giulia fa un passo avanti): Tanto per cominciare Marley era morto, non c’erano dubbi! Scrooge sapeva
che Marley era morto? Naturalmente: erano soci da chissà quanti anni! Comunque Scrooge continuava ad essere un
eccellente uomo d’affari. Lasciate che ve lo presenti: Scrooge era un uomo dal pugno di ferro, abile nello spremere e
maltrattare le persone da vecchio avido! Era solitario e il freddo che aveva dentro gli gelava il viso. Portava sempre
dentro di sé quella freddezza che gelava il suo ufficio anche nei giorni più caldi e non si riscaldava neanche al tempo
di Natale.
(Giulia tocca con la mano la spalla di Scrooge che è seduto sulla poltrona con il sigaro in bocca, vestaglia, ciabatte
e mazzetti di soldi che spuntano da varie tasche e pieghe dei vestiti. Al tocco di Giulia Scrooge si muove con i
movimenti concordati per darsi un tono da miliardario avaro. Poi fermo immagine.)
NARR.2 (Giorgia fa un passo avanti) Era giusto la Vigilia di Natale e Scrooge lavorava nel suo ufficio, teneva
sempre d’occhio il suo commesso che aveva solo la fiamma di una candela per riscaldarsi. (Giorgia tocca la spalla
di Bob e la scena si rianima)
BOB CRATCHIT - (alzandosi sul posto) Mi scusi, signor Scrooge, metto un po’ di carbone nella stufa?
SCROOGE (S. Si avvicina al tavolo) Permettiti di farlo, così finalmente ti mando via. (S. fa i movimenti concordati
con il sigaro; l’impiegato si risiede stringendosi nella sciarpa. Scrooge, borbottando) Gioventù moderna, non sa far
altro che lamentarsi e sperperare…

NARR.3 (Oumaima fa un passo avanti) All’improvviso, piombò nell'ufficio il nipote di Scrooge che, con voce
allegra, lo invitò al pranzo di Natale, ma il vecchio non reagì bene…
(Oumaima tocca la spalla di Fred e la scena si rianima)
FRED - (Ballando e canticchiando
allegramente Jingle Bells) Lieto Natale, zio!
SCROOGE - Bah! Che Sciocchezze!
FRED - Sciocchezza il Natale, zio? Non vorrai certo dire questo (cerca di coinvolgerlo nel ballo e canto)
SCROOGE - Sì che lo dico! Che diritto hai tu d’essere così allegro? Così lieto? (Gli fa fare un giro su sé stesso) Non
sei abbastanza povero?
FRED - Ma che dici! E che diritto hai tu, allora, d’essere scontento? Che ragione hai di essere di cattivo umore?
(Sfila e sbandiera le mazzette di banconote che Scrooge cerca di nascondere nei vestiti) Non sei abbastanza ricco?
SCROOGE - Bah! Sciocchezze! (Gli
strappa i soldi dalle mani e se li rinfila
nei vestiti)
FRED - (Dandogli una pacca sulla spalla
e cercando di abbracciarlo) Non essere
in collera, zio.
SCROOGE - (Scansando le effusioni del nipote) festeggia pure il Natale alla tua maniera, ma lascia che io lo festeggi
come voglio.
FRED - Keep calm, zio. Perché non vieni a pranzo da noi, domani, visto che è
Natale?
SCROOGE - Vuoi vedermi morto!
FRED - Ma perché? Perché?
SCROOGE - E perché tu ti sei sposato?
FRED - Perché mi sono innamorato
(movimenti concordati)
SCROOGE - Perché ti sei innamorato??? Ehhh Buona sera, buona notte! (tono ironico, movimenti concordati. Fermo
immagine)

NARR.4 (Anastasia) Il nipote se ne andò via tranquillo, ma prima si fermò un momento per fare i suoi auguri al
commesso che, gelato com’era, con il suo cappotto addosso, aveva sicuramente più calore di Scrooge perché
cordialmente li ricambiò. Scrooge si rimise a lavoro. (Anastasia tocca la spalla di Fred e la scena si rianima)
(Il nipote si avvicina al commesso e lo saluta con una calorosa pacca sulla spalla, si abbracciano calorosamente e
intonano ballando Jingle Bells. Scrooge sposta la sedia vicino al tavolo e si mette a lavorare. Dopo qualche
secondo, fermo immagine.)

NARRA.5 (Sara fa un passo avanti) Arrivò finalmente l’ora di chiudere l’ufficio, il commesso soffiò subito sulla
candela e si mise il cappello, felice per il “regaluccio” ricevuto da Scrooge. Sara tocca la spalla di Scrooge e la scena
si rianima.

SCROOGE - (avvicinandosi a Bob gli porge maldestramente un pacchettino) È già ora di chiusura e immagino che
vorrà avere libertà tutto il giorno, domani.
BOB CRATCHIT - Se non disturba troppo, signore.
SCROOGE - Disturba sì, e poi non è giusto! Io quella giornata la pago lo stesso!
BOB CRATCHIT - Ma capita solo a Natale…
SCROOGE - Bella scusa per vuotare le tasche agli altri, ogni 25 Dicembre. Ma domani temo proprio di doverle
concedere tutta la giornata.
BOB CRATCHIT - D’accordo.

(NARR.6 (Martina fa un passo avanti) Scrooge si avviò verso casa mandando via in malo modo un gruppetto di
persone che aveva intonato un bel coro natalizio per chiedere qualche spicciolo.

NARR.6 (Aurora fa un passo avanti) Così Scrooge arrivò nella sua vecchia casa che aveva condiviso con
Marley, il suo socio, per tanti anni e che adesso, invece, era vuota e fredda (anche perché pensava che la legna per
riscaldarla fosse troppo costosa!)… ma quella notte fu diversa da tutte le altre notti!
RUMORI E COLPI
SCROOGE Ma … chi viene a disturbarmi nella notte? Cosa sono questi colpi? Ma… ma… cosa vedono i miei occhi?
Non può essere vero…non può essere vero! (si stropiccia gli occhi)
Marley: Scrooge, mio vecchio amico, sembra che tu abbia visto un fantasma, ahahah
CANZONE 1,2,3
NARR.8 (Marco fa un passo avanti) Scrooge si sveglia e nella camera non c'è più nessuna traccia degli spiriti.

SCROOGE (Svegliandosi con sbadiglio e guardandosi intorno mentre realizza che non ci sono spiriti e che che era
un sogno) Vivrò nel passato, nel presente e nel futuro! Tutti e tre gli spiriti saranno sempre presenti in me. (Si alza e
butta i soldi nel caminetto) Mi sento leggero come una piuma, felice come un angelo, allegro come un ragazzo di
scuola.
Buon Natale a tutti voi. E felice anno nuovo a tutto il mondo. (tornando al centro della scena) Evviva! Evviva!

NARR.9 (Fatima fa un passo avanti) Dopo quella notte Scrooge mantenne la sua parola. Diventò il migliore degli
amici, il migliore dei padroni, il migliore degli uomini. Qualcuno rise di questo cambiamento, ma lui lasciò ridere.
Del resto, anche il suo cuore era tutto un sorriso.

NARR.9 (Francesca fa un passo avanti) Scrooge non ebbe più nulla a che fare con gli spiriti e visse sempre seguendo
i loro insegnamenti. Così da quel momento tutti dissero che Scrooge sapeva festeggiare degnamente il Natale.
Ci auguriamo che si possa dire altrettanto di noi, di tutti noi.
Lieto Natale a tutti.

SIPARIO.

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