Iacona (56-65) chiama dimostrazione un argomento valido che ha premesse
vere, cioè l'argomento buono per eccellenza, che si trova in matematica. In altri casi si ragiona con assunzioni, cioè proposizioni la cui verità non è garantita, ma presa in considerazione in via ipotetica, per derivare da queste supposizioni conseguenze che permettono di arrivare per via indiretta a ciò che si vuole dimostrare [esempio è la dimostrazione della riduzione all'assurdo]. Al di fuori è difficile trovarlo, perchè le premesse raramente sono certe. Per questo discute la questione che gli argomenti validi non hanno un grado di affidabilità maggiore rispetto agli argomenti forti.