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Facolt di Sociologia
Anno accademico 2012/2013
Scheda critica del volume: Madsen Pirie, How to win every argument
(2006), trad. it., Come avere sempre ragione, di Marco Giovenale,
Ponte alle Grazie, Milano 2011
*****
Fallacie formali
Tutto deve avere una causa e ogni cosa deve essere ricondotta a una
causa che la precede. Ma dato che impossibile risalire allinfinito
dalleffetto alla causa, deve esistere una causa non causata che
allorigine del processo.
Premesse negative
In un sillogismo da due premesse negative non si pu trarre alcuna
conclusione valida. Esempi (pp. 92-93):
Fallacia esistenziale
In logica gli enunciati riguardanti unintera classe (le proposizioni
universali affermative e negative: Tutti i pesci sono animali acquatici,
Nessun aeroplano un sottomarino) non hanno significato
esistenziale, non ci dicono se esistono i membri della classe in
questione; invece enunciati che si riferiscono a individui appartenenti
a una certa classe esprimono due dati: lesistenza di questi individui e
il possesso di una certa caratteristica (Qualche animale acquatico un
mammifero, Qualche enunciato non vero). Di conseguenza due
premesse universali, che non asseriscono lesistenza effettiva degli
individui appartenenti alle rispettive classi, non possono avere una
conclusione particolare, che invece aggiunge lesistenza, senza averla
ricavata dalle premesse. E sappiamo che nessuna inferenza valida se
la conclusione contiene elementi che non sono contenuti nelle
premesse.
Falsa inversione
La falsa inversione riguarda le proposizioni del quadrato aristotelico
che non ammettono la conversio simplex: universale affermativa e
particolare negativa. Linferenza da Tutti gli uomini sono mortali a
Tutti i mortali sono uomini e da Qualche ministro non docente
universitario a Qualche docente universitario non ministro.
Illustrando le proposizioni con i diagrammi facile vedere che le
inverse di universali affermative e particolari negative non
corrispondono al contenuto logico delle proposizioni di partenza. La
fallacia della falsa inversione, secondo Pirie, inganna di pi e si lascia
individuare pi difficilmente nel caso della particolare negativa. Ad
esempio pu non essere percepita la seguente fallacia:
Negazione dellantecedente
La fallacia della negazione dellantecedente opposta e simmetrica
rispetto allaffermazione del conseguente. Esempi:
Se fumo, perdo in salute; se non fumo, non perdo in salute.
Se un paese adotta le armi nucleari, agiranno come deterrente e ci
sar la pace; se non adotta le armi nucleari, mancher il deterrente e
si avr la guerra.
La fallacia dellantecedente commette lerrore di assegnare una sola
causa a un certo evento, mentre invece potrebbero essercene altre, che
vengono ignorate. Lesempio classico di fallacia di negazione
dellantecedente Se c fumo, c fuoco; non c fumo, dunque non c
fuoco illustra bene lequivoco, consistente nello stabilire una
connessione necessaria tra fuoco e fumo. La negazione
dellantecedente non fallace nel caso della doppia implicazione,
mentre lo nellimplicazione materiale.
Premesse contraddittorie
Esempio di Pirie (p. 59):
Tutto mortale, ma Dio non mortale, dunque Dio non il tutto.
Il ragionamento sembra coerente, ma la conclusione tratta da due
premesse contraddittorie La contraddizione di partenza tuttavia
sussiste solo se Dio incluso nel tutto (Tutto mortale, ma Dio,
incluso nel tutto, non mortale). Ma Dio non pu essere incluso nel
tutto, dato che non mortale. Il problema nasce dal fatto che il tutto
dovrebbe comprendere anche Dio, altrimenti che tutto sarebbe? Se
cos fosse, se il tutto comprendesse anche Dio, sarebbe impossibile
parlare di Dio omettendo il tutto e viceversa. Il tutto che include Dio
necessariamente duplice: mortale e immortale. Senza contare che
Tutto mortale pu significare sia la totalit, sia ciascuna cosa di
questa totalit. E che ciascuna cosa sia mortale non significa, se non
per fallacia di composizione, che anche la totalit lo sia. Daltra parte il
tutto pu comprendere Dio solo se totalit infinita. E se la totalit
infinita immortale, pu comprendere Dio senza contraddizione.
Da premesse contraddittorie pu derivare qualsiasi cosa: ex falso
sequitur quodlibet. Limplicazione materiale corretta e il suo valore
di verit il Vero, ma come argomentazione fallace in quanto una
qualsiasi conclusione pu essere derivata, arbitrariamente, da una
premessa contraddittoria e quindi falsa.
Quaternio terminorum
Il ragionamento sillogistico si basa sulla funzione mediatrice di un
termine, detto termine medio, che si trova in entrambe le premesse
ma non nella conclusione. Lo stesso termine pu assumere due
significati e allora si verifica la fallacia della quaternio terminorum.
Nellesempio di Pirie (p. 179):
Anfibolia
Anfibolia o anfibologia la fallacia che consiste in una costruzione
ambigua, suscettibile di essere interpretata in due modi diversi.
Esempi:
Equivoco
Lequivoco consiste nelluso ambiguo dei vocaboli. Il primo esempio
riportato da Pirie (p. 84) anche una quaternio terminorum:
Fallacia di composizione
La fallacia di composizione consiste nella pretesa che ci che vero
per i singoli membri di una classe sia vero anche per la classe cui essi
appartengono. Cade nella fallacia di composizione chi estende
allintera classe le caratteristiche degli individui. Alla base di tale
fallacia la confusione tra significato distributivo e collettivo di un
termine qualsiasi. Molti termini possiedono uno solo dei due:
responsabile, giusto, mortale, ecc. sono termini che hanno solo un
significato distributivo; numeroso, a rischio di estinzione, ecc., si
applicano solo a classi e non agli individui componenti. Un esercito di
uomini individualmente esperti non detto che sia esperto.
Vi sono per casi in cui lecito estendere la caratteristica dagli
individui allinsieme:
Se ciascun cittadino produce pi reddito, allora il PIL complessivo
aumenta.
Se ciascun cittadino fosse del tutto onesto e agisse nella legalit,
lintera societ vivrebbe nella legalit.
Se le giornate fossero di 48 ore, la durata dellanno raddoppierebbe.
Si dovr quindi esaminare caso per caso.
Reificazione
La reificazione una fallacia, detta anche ipostatizzazione, che
consiste nella pretesa che le parole debbano indicare sempre qualcosa
che esiste realmente. Il platonismo allorigine dellipostatizzazione,
per cui i predicati sono concepiti come cose in s, o essenze, che
esistono indipendentemente dai soggetti ai quali empiricamente sono
connessi: il blu in quanto tale o lessere quadrato o la bont, ecc. In
termini strettamente logici, dovremmo considerare fallace lasserto
che sostiene lesistenza del numero tre, indipendentemente
dallesistenza di tutti gli insiemi di tre cose qualsiasi, eppure Russell
argomenta cos definendo il numero come linsieme di tutti gli insiemi
equipotenti. La fallacia della reificazione affonda le sue radici nella
storia della metafisica e molti filosofi in passato non lavrebbero
trattata come una fallacia, ma elevata a rango di raffinatissima
operazione intellettuale, indispensabile per esplorare piani della realt
che rimarrebbero inaccessibili se ci limitassimo a percorrere le vie
empiriche. Non sappiamo tutto della realt; le descrizioni di cui
disponiamo sono certamente inadeguate (in numero e qualit) rispetto
alle cose che realmente esistono e che in gran parte ci sono
sconosciute, tuttavia si pu dubitare della possibilit di penetrare in
profondit le cose del mondo partendo dai termini linguistici, ad
esempio ipostatizzando i termini astratti, vale a dire conferendo realt
oggettiva alle qualit artificialmente separate dai sostrati di cui sono
predicati. Riguardo al numero tre, possiamo asserire cose diverse:
a. Esistono solo gli insiemi di tre cose;
b. Esiste anche linsieme delle terzine, altrimenti non potremmo
contarne gli elementi, n associarle nel medesimo insieme;
c. Esiste solo il numero tre in se stesso, dato che gli insiemi di tre
elementi sono fortuiti, labili e transitori;
Se esaminiamo i tre asserti vediamo che il termine esiste rinvia a un
concetto di esistenza non ben definito, come dimostra il diverso
significato che gli attribuito: in a. le cose esistono empiricamente
ossia nei limiti ristretti dellesperienza effettiva spazio-temporale; in
b. lesistenza delle cose viene estesa alla loro esperibilit in generale;
in c. asserita una nozione di esistenza non empirica.
La fallacia della reificazione, in virt dellillustre precedente
dellipostatizzazione, ha buone probabilit di successo se usata nelle
dispute da un abile oratore, ma pu essere altrettanto facilmente
smascherata.
Argumentum ad ignorantiam
Largomento ha due versioni, positiva e negativa. La prima sostiene
che ci che non stato confutato o dimostrato falso, deve essere vero.
La seconda pretende che ci che non stato dimostrato vero, deve per
questo essere falso. Gli esempi sono innumerevoli: si pu negare
lesistenza di forme di vita extraterrestri, di esseri intelligenti in altri
sistemi solari, del numero pi grande di tutti, ecc. perch non ne mai
stata dimostrata lesistenza. Oppure si potrebbe sostenere lesistenza
degli angeli, di Dio o del complotto mondiale giudaico solo perch non
mai stata confutata lesistenza di angeli, di Dio o del complotto
giudaico. In entrambe le versioni la fallacia fa appello allignoranza,
chiamata a fungere da sostegno a unaffermazione qualsiasi. Non
tenere conto di questa fallacia significa aprire il varco a ogni genere di
arbitri. Possiamo immaginare qualsiasi cosa fantastica e poi
pretendere che la sua esistenza sia dimostrata dal fatto che non mai
stata confutata. Oppure possiamo immaginare una cosa qualsiasi e poi
esigere che sia dichiarata non esistente perch nessuno ha dimostrato
che esiste. Una proposizione che non stata confutata, vera; se non
stata dimostrata vera, falsa. La dimostrazione della verit di una
proposizione o la sua confutazione, sono operazioni razionali, dalle
quali dovrebbe discendere laffermazione dellesistenza o non
esistenza di qualcosa. Largomento ad ignorantiam per non pratica
alcuna dimostrazione o confutazione; si limita a fare appello
allesistenza della dimostrazione o della confutazione di un asserto,
per deciderne il valore di verit. Chiunque pu essere sfidato a
sostenere la verit di un asserto con largomento che non esiste alcuna
dimostrazione del medesimo. La fallacia pu avere molto successo
quando non ci sono prove e qualcuno intende sostenere una certa tesi
a tutti i costi. Uno potrebbe sostenere che non ci sono prove della
pericolosit delle armi da fuoco in mano ai minorenni; che non mai
stato dimostrato che un minorenne guidi la macchina con minore
abilit di un adulto; che non mai stato dimostrato che gli
omosessuali sono potenzialmente dei pedofili, oppure, al contrario,
che nessuno mai riuscito a confutare la tesi che gli omosessuali sono
dei potenziali pedofili. Infine si pu sostenere che lesistenza del
diavolo non mai stata dimostrata, ma neppure confutata, cos come
lesistenza di Dio.
Argumentum ad lapidem
Pirie ricostruisce lorigine dellespressione ad lapidem: Il vescovo
Berkeley era dellidea che la materia non esistesse separatamente dalla
percezione che se ne ha. Quando James Boswell disse al dottor Samuel
Johnson che era impossibile confutare tale idea, la risposta del buon
dottore fu tirare un calcio a una grossa pietra, in modo che il piede ne
venisse respinto. La confuto cos, disse. In effetti non stava n
rifiutando n ignorando largomento, perch la prova dellesistenza
della pietra, includendo la testimonianza degli occhi, e il suono e il
tocco della pedata, era complessivamente entro il quadro della
percezione sensoriale (p. 138). Se non si dispone di un qualche
argomento per confutare una tesi della cui falsit si visceralmente
convinti, si pu prendere a calci qualche pietra, nel senso di cassare
dautorit ogni tentativo di sostenere la tesi che si respinge. Tagliar
corto ribadendo la propria posizione o mettendo in guardia da ogni
tentativo di sostenere il contrario significa usare largumentum ad
lapidem, come dire: cos perch lo dico io, cos punto e basta.
Esempi:
Dissimulazione
La fallacia della dissimulazione consiste nel fatto che si presentano
due o tre enunciati differenti facendoli sembrare uno solo; chi parla si
prepara a una ritirata strategica cambiando sempre le carte in tavola,
facendo credere tuttavia di ripetere la stessa cosa. La fallacia della
dissimulazione ben nota agli indovini, che devono moltiplicare le
loro opportunit di inganno. Gli oracoli devono prevenire le smentite,
gli assicuratori mettersi al riparo da contestazioni. Lambiguit viene
quindi inserita di proposito da quanti fanno uso della dissimulazione.
Leconomista il mago di oggi: ogni previsione costruita in modo
tale da risultare comunque vera, essendo composta da elementi
contraddittori, in modo che, qualunque sia landamento reale
delleconomia, nessuno possa rinfacciare alleconomista di essersi
sbagliato (se le percentuali non corrispondono, potr sempre imputare
la differenza al tipo di rilevamento o inventarsi qualcosa, pur di
cavarsela).
Falso dilemma
Il dilemma di per s una forma valida di argomentazione solo se
davvero esistono due sole alternative nei fatti e le conseguenze sono
quelle illustrate nel dilemma. Se invece il dilemma ammette un
contro-dilemma oppure si pu passargli tra le corna (significa che le
alternative non sono solo due ma di pi) o se si pu prendere per le
corna (mostrando che le conseguenze previste non sono inevitabili),
allora in qualche modo possibile mostrare che non corrisponde al
vero. Il famoso dilemma, che Pirie riprende dallIntroduzione alla
logica di Copi-Cohen (senza citare la fonte) della madre greca che cos
scoraggia il figlio dallintraprendere la carriera politica:
Obiezioni insignificanti
Le obiezioni insignificanti non toccano la questione centrale. La
fallacia affine a quella del fantoccio. Invece di affrontare lobiezione
maggiore, ci si confronta in questo caso con suoi aspetti secondari. Le
obiezioni insignificanti possono anche essere sensate; il fatto che
sono comunque insignificanti, e inadeguate se il loro intento quello
di demolire il caso in questione. La fallacia tale perch le obiezioni
non sono allaltezza del compito che stato loro assegnato, non perch
siano necessariamente sbagliate (p. 216). Ecco due esempi dello
stesso Pirie:
Omessa quantit
Si potrebbe chiamare anche generalizzazione. La fallacia dellomessa
quantit si verifica quando si attribuisce a tutti i membri di una certa
classe una determinata caratteristica, mentre invece si dovrebbe
parlare solo di alcuni. Gli esempi di omessa quantit sono
innumerevoli e facilmente smascherabili:
I preti sono pedofili.
I politici mirano ad arricchirsi con qualsiasi mezzo e in fretta.
Oggi i matrimoni sono in crisi.
I manifestanti sono facinorosi che cercano lo scontro con la polizia.
I lavoratori dipendenti dello stato sono fannulloni.
I lavoratori autonomi sono evasori fiscali.
Lomessa quantit si rivela insidiosa quando si vuole attaccare
qualcuno partendo da una sua appartenenza a un gruppo che
comprende alcuni soggetti poco raccomandabili; lattacco funziona se
passa inosservata lindebita estensione da alcuni a tutti.
Perfezione irraggiungibile
La fallacia della perfezione irraggiungibile entra in gioco quando viene
avanzata la pretesa che limpossibilit o la mancanza di una perfezione
rappresenti un motivo sufficiente per rifiutare una determinata scelta,
senza aver dimostrato che esiste unalternativa perfetta.
Tutti i farmaci potrebbero essere rifiutati per qualche effetto
collaterale, cos come nessuna relazione stabile potrebbe essere mai
intrapresa se i partner pretendessero di dare il via alla relazione solo a
condizione che il compagno fosse del tutto esente da difetti.
Non serve a nulla rispedire a casa gli immigrati che hanno commesso
crimini, perch altri ne verranno e avremo sempre soggetti a rischio
sul nostro territorio.
Potatura estensionale
La fallacia di potatura estensionale si verifica quando chi fa uso di
determinati termini poi li emenda del significato corrente, insistendo
sul significato intensionale, che comprende le propriet di ci a cui si
fa riferimento. Esempi:
Se ho detto che avrei accettato di condurre linchiesta, in nessun
modo ho detto che sarebbe stata imparziale, n pubblica, n che i suoi
risultati sarebbero stati pubblicati (p. 101).
Limitazione seminascosta
Simile alla potatura estensionale la fallacia di limitazione
seminascosta, che consiste nellintrodurre termini limitativi (come
quasi, di norma, solitamente) in giudizi impiegati come se valessero
universalmente; attenuando la limitazione, si fa credere che si stia
parlando in generale; e se qualcuno fa notare qualche eccezione, si pu
sempre retrocedere alla limitazione introdotta quasi in sordina. Si
tratta di una tecnica per attenuare luniversalit dellasserto senza
correre il rischio di una smentita clamorosa. Gli asserti riguardanti i
fenomeni sociali sono particolarmente esposti al rischio di essere
confutati e al tempo stesso chi li sostiene tende a conferire loro il
valore di una verit generale. Esempi:
Rifiuto dellesempio
Non fallace illustrare un ragionamento con un esempio, invece lo
tentare di invalidare lesempio, senza contare che di esempi se ne
possono addurre un numero indefinitamente alto e cassarne uno del
tutto inutile.
Esempio:
a. I giovani di oggi non accettano lavori al di sotto delle loro
aspettative e quindi spesso rimangono disoccupati; Edmondo,
il figlio del mio vicino di casa si laureato dieci anni fa e ha
rifiutato molti impieghi per i quali non prevista la laurea.
B1 Non vero, Edmondo non pi un giovane.
B2 Io so che Edmondo lavora.
Tito Livio non lautore della Storia di Roma che gli attribuita
qualcuno mi fornisca le prove che lo !
Terreno sdrucciolevole
Se mi propongo di far s che quel che ho gi detto assuma un
significato diverso rispetto a quello che obiettivamente possiede, posso
ricorrere alla procedura fallace della revoca della definizione come
strategia di difesa alternativa. Posso cercare di cambiare lintera base
di partenza dellargomento, scrive Pirie, pur affermando la perfetta
continuit della mia posizione. Pirie riferisce lesempio seguente:
Trattamento di favore
Il trattamento di favore consiste nello stabilire delle eccezioni, con
lavvertenza di trattare i rispettivi casi in modo diverso rispetto alla
regola contemplata.
Un buon esempio quello di Pirie, che ricorda come nessuno possa
violare la norma della tutela della privacy, tranne i giornalisti che
possono invece addirittura rivendicare la violazione della privacy come
loro diritto, giustificando tale pretesa con largomento del servizio
pubblico, del diritto allinformazione dei cittadini e della condizione di
esistenza della stessa democrazia. Il trattamento di favore, comunque
sia giustificato, la rivendicazione di un privilegio, di una speciale
raccomandazione e rinvia a una superiorit fittizia, in contraddizione
con la parit e il principio delleguale trattamento che dovrebbe essere
alla base di una vera democrazia. Il trattamento di favore pu essere
istituzionalizzato e ritenuto una procedura normale, come il foro
ecclesiastico in base al quale i religiosi che si fossero macchiati di
crimini dovevano essere giudicati con procedure interne alla Chiesa,
oppure come i procedimenti disciplinari della giustizia sportiva, che
stabilisce parametri di giudizio per il comportamento dei giocatori in
campo, del tutto diversi rispetto a quelli cui soggetto il comune
cittadino.
In occasione di crimini raccapriccianti, capita spesso di ascoltare o
leggere reazioni che invocano la condanna a morte dei responsabili
con largomento del trattamento di favore:
Argumentum ad crumenam
Il presupposto di questo argomento che il denaro sia la misura del
valore e del giusto, della forza e della ragione. Lidea che chi possiede
denaro sia migliore rispetto a chi non lo possiede molto diffusa in
Occidente, nonostante la sua evidente infondatezza. Se si va pi a
fondo, si scopre linsinuazione che i ricchi siano protetti dalla
Provvidenza o premiati da Dio per qualche merito speciale. La fallacia
dellargumentum ad crumenam si trova in numerose espressioni,
ogniqualvolta il denaro viene usato per avere ragione:
Argumentum ad Lazarum
Spesso si incline a credere che i poveri abbiano ragione perch sono
stati sfortunati, come se la loro condizione fosse il segno di una
particolare dirittura morale. Ma una fallacia credere che la povert
renda migliori o sia segno di una particolare saggezza o virt. Povert
o ricchezza della persona che parla non hanno niente a che fare con il
valore di verit o lattendibilit del contenuto del discorso
pronunciato. Commette la fallacia dellargumentum ad Lazarum chi
d maggior credito a un povero che a un ricco; tendiamo a considerare
sincero il lamento del mendicante che cerca di impietosirci per
ottenere lelemosina. Largomento ad Lazarum sfruttato
disinvoltamente ogni volta che si considera particolarmente degno di
attenzione il discorso di un povero, quasi che il non possedere nulla
renda le persone pi vere, pi oneste e pi profonde, rispetto ai ricchi,
che sembrano dichiarare apertamente il loro attaccamento ai beni
materiali.
Argumentum ad misericordiam
La compassione non un argomento valido per sostenere una tesi
qualsiasi. In difesa di uno studente che dovrebbe essere bocciato per le
gravi carenze dimostrate, un insegnante potrebbe appellarsi alla
miserevole condizione alla quale sarebbe condannato se fosse
respinto: vittima di sberleffi, disprezzato dai suoi compagni, punito
dai genitori, oppresso da un senso di fallimento considerazioni che
non sono pertinenti rispetto allopportunit di far ripetere lanno a uno
studente che deve recuperare il terreno perduto. Un giudice che si
accinge a scrivere una sentenza sulla base di una lunga serie di prove e
dibattimenti non pu farsi influenzare dalla compassione per il
condannato, se cerca di attenersi alla verit. In molte circostanze della
nostra vita la compassione favorisce ladempimento di doveri e
prestazioni importanti, come prestare soccorso a qualcuno in difficolt
o aiutare chi si trova nella condizione di indigenza, ma non pu
influire nella determinazione della verit di qualunque tesi o
posizione.
Argumentum ad populum
Largomento ad populum fa appello a opinioni diffuse, a veri e propri
pregiudizi, invece di presentare elementi pertinenti al tema
considerato. La propaganda politica e la pubblicit ricorrono spesso a
questo argomento, che sfrutta la nota propensione della gente ad
accettare tutto ci che corrisponde perfettamente alle sue attese e
convinzioni. Esempi:
Argumentum ad verecundiam
La fallacia consiste nellinvocare la tesi di un esperto in un campo che
non quello di cui si sta discutendo. Lappello a una falsa autorit
fallace, ma non lo citare lopinione di uno specialista nella materia di
cui si discute. La fallacia ad verecundiam abbonda in ambito
pubblicitario, dove dominano personaggi ammirati e stimati per
qualit sportive o canore, i quali tuttavia entrano in scena per indicarci
quale prodotto alimentare o quale cosmetico o quale automobile
dovremmo acquistare. Aver vinto un oscar per la bravura in un film
d una qualifica ampiamente riconosciuta per parlare di faccende
come la povert nel mondo e la politica estera degli Stati Uniti (p.
231). Che cosa ne sa un bravo tennista dello yogurt? Quale competenza
pu avere un calciatore in tema di acqua minerale? Qualunque sia la
causa da difendere, sar sempre possibile raccogliere un certo numero
di notoriet che si prestino a difenderla con passione. Praticamente
nessuno si accorger della plateale fallacia ad verecundiam, ma
sicuramente cantanti, attori o comici famosi appoggeranno qualsiasi
campagna con la loro falsa autorit.
Argumentum ad baculum
Chi non ha argomenti, ricorre al bastone, alla forza o alla minaccia di
impiegare la forza, per indurre alla persuasione. I dittatori hanno fatto
largo uso della fallacia ad baculum. Le minacce sono argumenta ad
baculum, indipendentemente dalleffetto conseguito. Pi che una
fallacia nellargomentazione, lad baculum la rinuncia
allargomentazione e lo spostamento su di un piano completamente
diverso.
Esempio da manuale il discorso che Mussolini fece alla Camera il 16
novembre 1922, subito dopo essersi insediato come capo del governo:
Con 300 mila giovani armati di tutto punto, decisi a tutto e quasi
misticamente pronti ad un mio ordine, io potevo castigare tutti
coloro che hanno diffamato e tentato di infangare il Fascismo.
Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli:
potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo
esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo
primo tempo, voluto.
Avvelenare il pozzo
Lavvelenamento del pozzo una mossa preventiva che consiste in una
versione specifica dellargomento ad hominem abusivo: Invece di
insultare loratore nella speranza che luditorio sia portato a rifiutarne
gli argomenti, lavvelenatore del pozzo semina insulti pronti per
chiunque volesse prendersi la briga di intervenire. tattica pi scaltra
del semplice abuso, dellaggressione ad hominem, perch sollecita la
vittima a mettersi da s in cattiva luce, attingendo al pozzo
avvelenato (p. 169).
Esempi:
Brutta china
La fallacia della brutta china o china scivolosa consiste nel supporre
che compiendo un solo passo in una certa direzione si sar condotti a
percorrere lintera distanza. Non sbagliato supporre che, imboccata
una certa strada, si vada ben oltre il passo ritenuto necessario. La
fallacia consiste nella presunzione che questo sia inevitabile.
Normalmente sono poche le circostanze in cui basta un passo in pi
per finire male, ad esempio quando ci si trova su un cornicione di un
grattacielo, ironizza Pirie; di solito invece possibile decidere di volta
in volta se opportuno proseguire (p. 201).
Esempio:
Rinunciare alla lira per leuro il primo passo verso la rinuncia
allindipendenza dellItalia; e a poco a poco perderemo anche le
nostre tradizioni, la nostra cultura e la nostra libert.
Depistaggio
Pirie introduce alla nozione di depistaggio risalendo alla sua genesi:
Quando i segugi sono intenti a seguire un odore di loro preferenza,
invece di quello selezionato dal direttore della caccia, unaringa viene
utilizzata per rimetterli sulla giusta pista. Legata a una lunga
cordicella, viene condotta sugli stessi tracciati che i segugi stavano
battendo. Il suo odore pungente basta a far s che i cani dimentichino
quel che stavano inseguendo, e si mettano sulla pista della nuova
venuta. Laringa viene quindi abilmente tratta verso il percorso che il
direttore della caccia preferisce. Nel campo della logica, una sorta di
aringa condotta attraverso i percorsi battuti dallargomentazione. Il
suo odore cos forte che i partecipanti al dibattito non potranno
resistere al suo richiamo, dimenticando quindi i loro obiettivi
originari. La fallacia del depistaggio si ha tutte le volte che degli
elementi irrilevanti vengono fatti entrare in scena per distrarre
lattenzione dal punto centrale in questione, e indirizzare dunque
verso una differente conclusione (p. 182).
Ai depistaggi ricorrono molto spesso gli inquirenti che subiscono i
condizionamenti di ordine politico nelle loro inchieste, e anche gli
avvocati nelle loro arringhe ricorrono al trucco di introdurre delle
aringhe, allo scopo di distrarre con qualche diversivo dalla questione
che non pende a loro favore. Ogni volta che la tesi sostenuta
difficilmente difendibile, loratore fortemente tentato di insinuare un
diversivo. Un politico incalzato da scandali e malversazioni, con prove
inconfutabili della sua corruzione, pu lanciare unesca efficace per
stornare i cani che stavano per azzannarlo, ad esempio chiamando a
correit altri soggetti. Il benaltrismo pu essere considerato una
specie di depistaggio: quando qualcuno solleva un problema o
individua il fattore causale di una certa disfunzione, pu essere
confutato, ma in modo fallace, chiamando in causa altri fattori, o altri
problemi pi gravi di quello sollevato.
Diversione spiritosa
Per distogliere lattenzione da una questione importante possibile
introdurre una battuta o una barzelletta; la fallacia non consiste nello
spirito, ma nellimpiego: si vuole cos conquistare luditorio con una
simpatia indotta dalla diversione, mentre largomento in discussione
non approfondito come si dovrebbe. Una battuta non un
argomento, ma pu giocare a favore di chi ha interesse a usarla per
avere la meglio in una disputa. Esempi di Pirie (p. 136):
Fallacia genetica
La fallacia genetica commette lerrore di far credere che lorigine di
una certa argomentazione tolga loro ogni validit, mentre sappiamo
che le enunciazioni di qualsiasi genere vanno considerate in se stesse,
indipendentemente dalla fonte.
Esempi:
Ignoratio elenchi
Lignoratio elenchi la fallacia con cui chi parla esce di fatto
dallargomento e insegue una conclusione che non centra nulla con il
tema in discussione. Loratore adduce prove a sostegno di una tesi che
tuttavia non quella in discussione, nonostante egli pretenda di
concludere in modo pertinente. Ecco alcuni esempi molto eloquenti
addotti da Pirie (p. 130):
Parole sovraccariche
La fallacia delle parole sovraccariche consiste nel ricorrere a termini
che possiedono sfumature irrilevanti o fuorvianti, rispetto al
contenuto. I termini sono usati in modo soggettivo conferendo loro un
significato emotivo. Ogni volta che si preferisce regime a governo o
combattenti per la libert a terroristi, ecc. si cade nella stessa
fallacia delle parole sovraccariche. Le imposte si possono chiamare
unestorsione ai danni dei cittadini, anzich un giusto
provvedimento che reca vantaggi a tutti quanti; gli evasori fiscali
possono giustificarsi sostenendo che questo lunico modo per
difendersi dallo stato rapinatore oppure possono essere additati dalla
pubblica riprovazione come ladri che sottraggono alle casse della
pubblica amministrazione denaro dovuto alla collettivit. Se si vuole
convincere qualcuno di una certa tesi preferibile usare parole
enfatiche, pi efficaci dei termini neutri.
Pie illusioni
Le illusioni sono la molla della vita, ma la pratica di cullarsi nelle
illusioni anche quando dovremmo seguire un ragionamento, una
fallacia. Se accettiamo una tesi qualsiasi perch ci piacerebbe che fosse
vera, invece che sulla base di argomentazioni, commettiamo la fallacia
delle pie illusioni. La stessa fallacia si presenta nel caso in cui si rifiuta
qualcosa perch desideriamo che non sia vera.
Esempi:
Non vero, impossibile che sia morto; adesso finita anche per noi!
Non posso credere che tu non abbia superato lesame dopo tutta
quella fatica nella preparazione!
Qualsiasi scolaretto lo sa
Per assicurare un consenso immediato alle proprie pretese, chi
sostiene una certa tesi in una discussione pu ricorrere alla tecnica di
far passare la propria tesi come risaputa. La fallacia consiste
nellevocare una presunta fondatezza, evitando di dover fornire
qualsiasi prova. Dare per scontato che tutti sappiano (anche i muri!)
quello che si sta per dire, significa aprire un varco agevole
allaccettazione di ci che si sta per dire. Premettere che quanto si sta
dicendo auto-evidente significa decretare in anticipo che chi non
fosse daccordo sarebbe un povero stupido.
Treno in corsa
La fallacia del treno in corsa si produce quando si stabilisce un unico
obiettivo o risultato collegato a una regola, o criterio che ha ottime
ragioni per essere approvato. Nellesempio di Pirie: se abbassare la
velocit dei mezzi di trasporto fa diminuire il numero delle vittime di
incidenti e se questo il solo obiettivo del provvedimento, perch non
portare a zero il limite di velocit? Se bandire il fumo comporta una
riduzione significativa della spesa pubblica sanitaria, perch non
prendere provvedimenti coercitivi riguardanti lintera vita privata
delle persone, per ridurre tendenzialmente a zero la spesa per i
ricoveri in seguito a malattie contratte in conseguenza di un cattivo
regime di vita? I provvedimenti coercitivi dovrebbero riguardare allora
la sfera alimentare, sessuale, lattivit fisica, con regole tanto capillari
quanto invasive e, in definitiva, insopportabilmente limitative della
libert personale. Ma se vale il principio, perch fermarsi al fumo? La
fallacia del treno in corsa una specie di generalizzazione illimitata,
apparentemente inevitabile e obbligata, di una regola o di un principio
che a fondamento della stessa regola. Si pu commettere la fallacia
anche partendo da un caso specifico, come quando si sostiene la
necessit di aumentare lo stipendio di una certa categoria con
largomento che lattivit dei suoi componenti ha una funzione
fondamentale per lintera societ, senza considerare che il treno in
corsa non pu fermarsi a quella categoria e gli lecito proseguire
indefinitamente dato che di nessuna categoria di lavoratori si pu
dimostrare seriamente che non svolga una funzione fondamentale per
lintera societ. Lerrore consiste nellinvocare un argomento non
specifico, che fa partire il treno. La fallacia del treno in corsa pu
essere sfruttata sia per paventare che per invocare unestensione di
qualche provvedimento:
Tu quoque
Tu quoque significa anche tu: la fallacia in cui si cade quando si
critica una tesi per il fatto che chi la propone lui stesso ad aver
colpevolmente commesso lazione o il tipo di azione che rimprovera al
suo interlocutore.
Esempi:
La fallacia del tu quoque consiste nel fatto che chi argomenta non
prende in considerazione largomento che in discussione, ma
pretende che sia rilevante screditare chi propone la tesi o il progetto
per il semplice fatto che il proponente si contraddice. Se il sindaco
propone il taglio delle indennit ai consiglieri per la situazione di
emergenza che impone una drastica riduzione della spesa, qualche
consigliere potrebbe chiedergli se non sia il caso che anche il sindaco
rinunci a qualcosa, ad esempio agli straordinari. In casi come questi
per il tu quoque non del tutto impertinente! I consiglieri tuttavia,
invece della ritorsione del tu quoque, potrebbero avere motivi pi
solidi per opporsi al taglio: le spese che devono sostenere, il lavoro
preliminare di preparazione alle riunioni, ecc.
Pirie osserva che il tu quoque facile da usare, dato che nessuno
esente da incoerenze: se posso dimostrare che il proponente in passato
ha cambiato idea in proposito, questo significa che ha sbagliato
almeno una volta e che quindi pu darsi che stia sbagliando anche in
questa occasione (p. 220).
Accidente
Consiste nella pretesa che una regola generale sia invalidata da
circostanze eccezionali. Pirie cita il famoso esempio di Platone: La
norma che prescrive di restituire il dovuto non valida, giacch se un
uomo vi presta unarma e poi impazzisce, voi sareste ancora in
dovere di restituire larma a un uomo che nel frattempo divenuto
folle?
La domanda retorica e la risposta no. Nellesempio riportato la
fallacia consiste nel non riconoscere il carattere accidentale della
follia. In generale, la fallacia dellaccidente consiste nel richiamare, in
modo pi o meno cervellotico, circostanze non previste dalla regola,
dimenticando che nessuna norma pu contemplare tutti i casi specifici
ed eccezionali che possono presentarsi. Il presupposto fallace quello
di dare per scontato che un enunciato di carattere generale esprima
una proposizione universale incondizionata, tale da non ammettere
eccezione alcuna. In realt nessuna proposizione generale priva di
eccezioni, neppure le leggi della fisica (laccelerazione di gravit di 9,8
m/s vale sul nostro pianeta, non sulla superficie di Giove). Non c
asserto generale che non presenti eccezioni, senza che queste lo
smentiscano.
Ci sono certamente diversi gradi di generalit. Ma anche gli enunciati
pi generali di tutti, come quelli della logica, possono ammettere
eccezioni. Pirie osserva che largomento dellaccidente preferito di
solito dagli anarchici, sempre in vena di infrangere ogni legge e
regolamento. (Alla regola che prescrive di non urtare il vostro
prossimo, qualcuno potrebbe invocare leccezione di una circostanza
in cui, se il vostro prossimo sta per essere investito da unauto in corsa
e voi siete in una collocazione giusta per scaraventarlo di lato in modo
che non sia investito, fate bene a urtarlo senza pensarci due volte). Il
fatto che ogni asserto generale non ha significato a se stante, ma solo
in rapporto a circostanze spazio-temporali ben precise, nelle quali
messo alla prova; non esiste una validit dellenunciato generale,
scissa dalla sua applicazione pratica. Nessun asserto ha un significato
intrinseco assoluto e immodificabile, astratto e separato dai contesti in
cui di volta in volta fatto valere. Qui la radice del malinteso.
Nessuna regola smentita da qualsiasi eccezione si possa presentare
nei fatti o escogitare con la riflessione. Quindi commettere la fallacia
dellaccidente tanto facile che leccezione sollevata non infligger
nessun danno alla norma generale.
A dicto simpliciter
Simile alla fallacia di omessa quantit, la fallacia a dicto simpliciter
consiste in generalizzazioni che si pretende valgano per qualsiasi caso,
senza riguardo per le differenze particolari. Commette la fallacia della
dicto simpliciter chi tratta le generalizzazioni come se fossero principi
universali e fa uso di categorie generali i francesi, i commercianti, gli
impiegati, gli statali, gli insegnanti, i disoccupati, gli immigrati
appiattendo ciascun individuo alle caratteristiche di ciascuna classe.
La fallacia si presta a creare e rafforzare gli stereotipi, nonch a
diffondere luoghi comuni e truismi, uccidendo la capacit di
discernimento e contribuendo a incrementare la stupidit generale.
Analogia abusiva
Consiste nellattaccare linterlocutore o avversario non direttamente,
ma mediante unanalogia che getta discredito sulla sua figura. Il
giudizio influenzato e sviato dallintroduzione di materiale
incongruo, estraneo e non argomentato; in tal modo la discussione
portata fuori strada dallanalogia abusiva, di per s indimostrabile ma
anche inconfutabile, dato che lescogitazione tende a produrre la
persuasione che non ci siano alternative allinterpretazione veicolata
dallanalogia stessa.
Esempio:
Apriorismo
Commette la fallacia di apriorismo chi si rifiuta di guardare ai fatti e si
tiene fermo a principi astratti validi a priori, ritenuti sufficienti per
decidere se accettare o rifiutare certi fatti. Il ragionamento aprioristico
si accompagna spesso a superficialit, schematismo e dogmatismo
nellinterpretazione della realt. Le aberrazioni dei politici e
amministratori della cosa pubblica possono giustificare la convinzione
che chiunque aspiri a svolgere attivit politica voglia arricchirsi in
modo illecito, eppure, nonostante i frequenti esempi di luminosa
nefandezza riportati ogni giorno dalle cronache, lecito supporre che
lapplicazione indiscriminata di questo schema possa risultare
inappropriata in almeno un caso, rendendo fallace il relativo
ragionamento.
Argumentum ad antiquitatem
Consiste nel supporre che tutto ci che antico sia migliore di ci che
moderno, e nel dimenticare che il progresso della scienza e delle arti
dimostra esattamente il contrario. La contrapposizione tra antico e
moderno pu essere attenuata dal semplice fatto che nulla solo
antico o solo moderno, e che per lo pi una cosa qualsiasi, a ben
vedere, la sintesi di antico e nuovo.
Argumentum ad novitatem
Se la non anticipazione (ad antiquitatem) respinge ogni forma di
innovazione con largomento che, se fosse valida, sarebbe gi stata
adottata in passato, altrettanto fallace pensare che qualcosa sia
giusto e valido solo perch nuovo. Lerrore consiste nel pensare che
la novit di una cosa contribuisca alla sua validit. Razionalmente
sappiamo molto bene che lantichit o la novit di una cosa qualsiasi
sono irrilevanti in rapporto alla verit o validit di qualsiasi soluzione
o prodotto. Inoltre c sempre stato un momento in cui anche la cosa
che oggi sembra esserci sempre stata apparsa per la prima volta.
Tutto stato nuovo prima di diventare antico oppure del tutto
obsoleto a seconda del punto di vista. I due argomenti gemelli, ma
reciprocamente esclusivi, ad novitatem e ad antiquitatem, pur
essendo destituiti di qualsiasi validit, si prestano ad essere utilizzati a
seconda della convenienza e del settore di intervento per convincere
linterlocutore ad agire in un certo modo o predisporre luditorio
allaccettazione di una determinata tesi.
Argumentum ad numerum
La fallacia di questo argomento consiste nel fatto di fare appello ai
grandi numeri, come se le idee condivise da un numero esorbitante di
persone vicine al 100%, fossero necessariamente pi vere di quelle
accolte da una ristretta minoranza. La fondatezza di unasserzione
tuttavia non dipende dal numero di persone che la sostengono. Un
oratore spregiudicato e demagogo potrebbe far leva sul fatto che la sua
tesi stata sostenuta nella storia da una miriade di persone. Ma, scrive
Pirie, se la bont delle idee fosse decisa dai numeri, nessuna novit
sarebbe mai stata accolta. Ogni nuova idea inizia con un supporto
datole da una minoranza, e viene accettata solo se le prove a favore
vincono le resistenze fino a persuadere i fautori del punto di vista
invalso fino a quel momento (p. 161). Se si dovesse prestar fede ai
numeri, aggiunge Pirie, Giordano Bruno avrebbe avuto torto e
avrebbero avuto ragione le autorit che lhanno condannato al rogo!
Largomento ad numerum pu sempre essere usato, a seconda dei
casi, per appoggiare o respingere una certa tesi, per quanto si tratti di
uno stratagemma fallace. Tuttavia non va passato sotto silenzio il fatto
che in democrazia vige il sistema della votazione: ogni decisione
messa ai voti e quindi prevale la tesi votata dal maggior numero di
persone. Si potrebbe sostenere allora che una certa decisione buona
perch votata dalla maggioranza? Certamente si dovrebbero
approfondire le ragioni di quel voto plebiscitario (la decisione
potrebbe rivelarsi comunque razionale), ma questa considerazione
vale per ogni altro caso di argumentum ad numerum. Ogni volta che
esiste una maggioranza questa ha sempre ragione e la tesi accolta
valida solo per il fatto che sostenuta dalla maggioranza? Non
ammettere la fallacia ad numerum significa respingere il sistema della
votazione e quindi delegittimare la democrazia?
Valutazione parziale
La fallacia della valutazione parziale consiste nel prendere in
considerazione solo il pro o solo il contra nel momento in cui si tratta
di prendere una decisione. Ad esempio se dovendo scegliere se
sposarsi oppure no si facesse lelenco sia dei pro che dei contra, la
fallacia non sussisterebbe. La fallacia si presta ad essere usata da un
abile oratore sia per far desistere luditorio dal prendere una certa
direzione, sia per incoraggiarlo in senso opposto.
Argumentum ad temperantiam
Largomento ad temperantiam presuppone che il punto di vista
corretto sia quello moderato, al di l di qualsiasi altra considerazione.
Se il principio per cui la virt consiste nella moderazione pu essere
utile nel regolare i nostri desideri, non dovrebbe avere alcun peso in
una discussione su di un argomento specifico. Il criterio della via di
mezzo non necessariamente il migliore per comporre un dissidio. Il
prezzo di chi compra e quello di chi vende possono essere due estremi
opposti e la trattativa pu consistere nel trovare una via di mezzo che
accontenti entrambi. In una discussione filosofica, invece, tra un
religioso e un ateo, ben difficilmente si potr trovare una via di mezzo
soddisfacente per entrambi, a meno di rocambolesche ridefinizioni.
Dio esiste o non esiste: non sembra esserci via di mezzo. Una
commissione di giudici chiamata a decidere lentit della pena da
infliggere al responsabile di crimini gravissimi, potrebbe indicare nei
trentanni di carcere la giusta pena: non di pi, perch la rieducazione
durerebbe praticamente tutta la vita, mentre invece al condannato si
dovrebbe lasciare la possibilit di vivere in libert un certo numero di
anni, mettendo in pratica linsegnamento ricevuto; ma neppure di
meno, affinch gli anni di carcere incidano davvero sulla psiche del
condannato. Il criterio della mediet risale ad Aristotele: il coraggio,
ad esempio, medio tra la pusillanimit e la temerariet, due estremi
irrazionali. Il medio razionale perch intermedio tra gli estremi.
Unapplicazione vetusta della regola della mediet consiste nel
dimezzare le richieste avanzate da una controparte (diplomatica o
sindacale), giudicate sempre eccessive.
Biforcazione
La biforcazione la fallacia che consiste nel presentare solo due
alternative, occultando quindi le altre. La biforcazione una forca
caudina per obbligare qualcuno ad accogliere una certa conclusione.
La fallacia consiste nel limitare le scelte, escludendo elementi
rilevanti, anzich introdurre elementi irrilevanti nellargomentazione.
Al fondo della biforcazione il dilemma: al posto della continuit o
gradualit, si mettono davanti allinterlocutore due alternative
opposte.
Esempi:
O Roma o morte!
Circulus in probando
Il circulus in probando una specie di fallacia del genere petitio
principii. La fallacia consiste nel fatto che lignoto non messo in
relazione con il noto. Lesempio di Pirie frequente nella letteratura:
Sappiamo di Dio dalla Bibbia; e sappiamo che della Bibbia possiamo
fidarci perch si tratta della parola ispirata da Dio stesso.
Il circulus non fornisce alcuna prova di ci che viene asserito, e al
posto di una dimostrazione convincente esibisce unaffermazione
inverificabile. Pirie si chiede se la stessa scienza non sia qualcosa di
pi di un gigantesco circulus: tutto quello che possiamo fare decidere
se ogni nuova teoria coerente con le altre gi acquisite. Le teorie che
riflettono la testimonianza dei nostri sensi corrispondono al medesimo
paradigma: Tutto quel che ne deduciamo che in fondo la scienza ci
offre un coerente e utile colpo docchio sulluniverso, attraverso lo
spioncino di un gigantesco circulus (p. 46).
Il circulus in probando pu essere invocato in tutte le circostanze in
cui qualcosa accade perch le persone, prevedendo che sarebbe
accaduto, si sono comportate inconsapevolmente in modo tale da
provocare quellevento. Il paradosso dellautoconferma molto noto in
psicologia. Se parto dal presupposto che gli altri mi odiano, mi
comporter in modo odioso nei loro confronti, finch poi mi
odieranno davvero, dandomi la conferma di aver visto giusto.
Criticare la Thatcher
La fallacia di criticare la Thatcher, scrive Pirie, si ha quando il
biasimo viene indirizzato su qualcuno al di l del risultato che costui
ha raggiunto. Si tratta di una fallacia perch ogni prova addotta risulta
irrilevante quando la dichiarazione di colpevolezza precede i risultati
delle azioni (p. 213). Ecco un esempio illuminante: Se un certo
provvedimento introdotto in Scozia, prima della sua entrata in vigore
in Inghilterra, laccusa sar che gli scozzesi sono stati usati come cavie
e messi in pericolo solo per testarne lefficacia. Daltro canto, se invece
quello stesso provvedimento introdotto in Inghilterra prima di
essere esteso alla Scozia, si verr accusati ancora una volta, ma in
questo caso perch si voluto colpevolmente tenere fuori gli scozzesi.
E infine, se il provvedimento viene introdotto contemporaneamente in
entrambi i paesi, ci sar interpretato come la prova che i responsabili
delle politiche economiche e sociali non sanno tenere conto delle
differenze sostanziali che dividono lInghilterra dalla Scozia (p. 214).
Falsa analogia
Una fallacia frequente consiste nellindurre la persuasione che cose
simili per un attributo, lo siano per tutti gli altri. Lanalogia un
ottimo strumento euristico e pu produrre nuova conoscenza, ma pu
essere usata per insinuare o distorcere la rappresentazione di
qualcosa. Il corpo politico pu essere rappresentato in analogia con il
corpo umano per giustificare il dispotismo, ma la persuasione avviene
solo in chi gi predisposto ad accogliere una certa tesi congruente
con lanalogia stessa. Pirie commette lingenuit di distinguere tra le
analogie buone e cattive, vere e false, abusive e corrette. Lanalogia
una somiglianza di rapporti, che viene istituita in modo sempre
arbitrario, altrimenti sarebbe una comparazione scientificamente
fondata. Lanalogia pu essere solo efficace o inefficace, forte o debole
rispetto al fine che si propone chi la impiega. Unanalogia non vera o
falsa in se stessa, solo un veicolo di comunicazione, come la
metafora, a sua volta fondata su di unanalogia.
Secundum quid
Si tratta di una fallacia nota anche come generalizzazione affrettata,
che parte da alcuni casi per trarre rapidamente una conclusione di
carattere generale, senza seguire un metodo scientifico di verifica e
controllo della situazione. Se prendo servizio in unazienda e le prime
due persone che incontro mi salutano cordialmente, posso essere
tentato di concludere che sono capitato in un bel posto, dove tutti sono
cordiali e ben disposti. Ma sarei imprudente e potrei essere smentito
molto presto. La fallacia del secundum quid non colpisce solo le
deduzioni della vita quotidiana, ma anche le pubblicazioni scientifiche.
Spesso a sostegno di nuove teorie in qualsiasi campo della scienza
sono addotti pochi esempi di esperimenti in cui lipotesi stata
correttamente verificata. I ricercatori possono essere indotti a
pubblicare i risultati dal desiderio di avvalersi della pubblicazione
come titolo scientifico da inserire nel curriculum o dal timore di essere
preceduti da qualche altro gruppo di ricerca impegnato nello stesso
campo oppure, infine, dalla consapevolezza che, a rigore, nella scienza
non esiste un numero sufficiente di prove positive che permettano di
licenziare una teoria come del tutto accertata e sicura. Come dimostra
la storia della scienza le teorie scientifiche, anche quelle
apparentemente pi inoppugnabili, prima o poi sono messe in
discussione, se non falsificate, da ulteriori ricerche. Tutto questo per
non toglie che la fallacia secundum quid non possa funzionare
egregiamente, quando viene usata in modo scaltro da un abile oratore
che abbia una sufficiente riserva di esempi idonei alla situazione e
allargomento.
Statistiche ex post
La fallacia delle statistiche ex post si verifica quando si applicano le
leggi della probabilit a eventi gi accaduti. Qualunque sia lambito
considerato, la scarsa probabilit di eventi che poi si sono verificati
non permette di trarre alcuna conclusione speciale, dal momento che
qualcosa doveva accadere, sia una carta estratta a caso da un mazzo o
la combinazione biochimica che ha dato inizio alla vita sulla terra.
Spesso si insiste su quanto incredibile fosse la probabilit che gli
eventi prendessero la piega che hanno preso, dando origine alla vita o
allo stesso universo. Si insinua cos lidea che ci sia stato un piano, una
mente nel fare in modo che le cose andassero come sono andate. In
realt, se gli elementi chimici si fossero combinati in modi diversi,
esseri del tutto differenti da noi in un universo di tuttaltro tipo
farebbero la stessa considerazione congratulandosi per come andata.
Secondo Pirie, la fallacia delle statistiche ex post un argomento per
chi ritiene di esser predestinato a grandi imprese: Osservando gli
eventi improbabili che si sono susseguiti fino a portarli alla loro
posizione, scorgono sempre linvisibile quanto inesorabile mano del
fato a sostenerli, e non si rendono mai conto che se i fatti fossero
andati diversamente loro avrebbero tranquillamente potuto dire la
stessa cosa (p. 99). Considerarsi fortunati in rapporto agli incontri e
alle coincidenze capitati nella propria esistenza fa dimenticare che
incontri diversi e coincidenze diverse ci avrebbero indotti a esprimere
lo stesso giudizio. Dinanzi alle disgrazie di ogni genere che ci
piombano addosso difficile resistere alla tentazione di chiedersi:
perch proprio a me? Per quale macchinazione del fato o della divinit
mi trovo in questa condizione? Del resto una spiegazione ci dovuta.
Non ci accontentiamo di una fredda valutazione di coincidenze
anonime, la cui probabilit di accadere in astratto irrilevante rispetto
ad altre. La fallacia delle statistiche ex post induce a credere invece che
quanto accaduto, doveva accadere, trasformando un mero fatto nel
risultato di un piano recondito e misterioso.