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I.P.

Valter Giorgio Zuliani

SPECIALE SANIFICAZIONE DA COVID-19

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traccia. Il Ministero della Salute con CNSA del 21/10/2010 ha inoltre La migliore soluzione è la TECNOLOGIA A TUBO DI QUARZO:
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SANIFICAZIONE DA COVID-19

PRESENTAZIONE

Sanificare,
come e perché?
L
a sanificazione, o igienizzazione, è quell’operazione che differi-
sce dalla semplice pulizia, ossia rimozione di sporcizia e polvere
dalle superfici, in quanto comporta anche la distruzione o neu-
tralizzazione di virus, batteri, muffe ed agenti patogeni in genere.
L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha portato alla luce l’importanza
della sanificazione di tutti gli ambienti, soprattutto in un momento deli-
cato come quello dell’ingresso nella Fase 2. In letteratura, infatti, è sta-
to dimostrato che i Coronavirus possono resistere fino a 9 giorni sulle
superfici inanimate, in condizioni ottimali di umidità e temperatura. È
pertanto ritenuto possibile che le superfici stesse abbiano un ruolo nella
trasmissione di infezioni dovute a virus di questo tipo.
Allo stesso tempo, però, dai dati disponibili emerge che i suddetti virus
possono essere efficacemente inattivati da procedure di sanificazione
che includano l’utilizzo dei comuni disinfettanti di uso sanitario per un
tempo di contatto adeguato.
In questo speciale analizzeremo le procedure di sanificazione che si ren-
deranno necessarie per la ripartenza del settore automotive, che riguarde-
ranno quindi non solo gli abitacoli dei mezzi di trasporto leggeri o pesanti,
ma anche i locali che costituiscono i centri di riparazione e le rivendite
di ricambi, sia per quanto riguarda gli spazi destinati all’accoglienza dei
clienti (reception e sala d’attesa) che per quanto concerne quelli riservati
al personale (officina, magazzino, servizi igienici, mensa, sala relax); ne
valuteremo gli aspetti pratici (tecniche, strumentazioni e prodotti), fiscali
(costi, ammortamenti ed incentivi statali) e, ovviamente, legali (linee gui-
da, scadenze ed eventuali certificazioni). L’intento è quello di offrire agli
operatori del settore un compendio quanto più completo possibile, ma
nello stesso tempo sintetico, per affrontare la Fase 2 e le successive, con
la certezza di avere tutte le conoscenze e le strumentazioni necessarie a
tutelare la salute dei propri collaboratori e dei propri clienti.

Maggio 2020 Giuseppe Polari


Titolare di Duessegi Editore

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SANIFICAZIONE DA COVID-19

Sommario
PRESENTAZIONE SANIFICARE, COME E PERCHÉ?............... 3
IGIENIZZARE È LA PAROLA D’ORDINE ..................................... 5
COVID-19 CI CAMBIA LA VITA ..................................................... 7
FACCIAMO UN PO’ DI CHIAREZZA.............................................. 8
Igienizzare................................................................................... 9
Disinfettare.................................................................................. 9
Sanificare..................................................................................... 9
LE REGOLE DA RISPETTARE (PROTOCOLLI)........................... 9
APERTURE ATTIVITÀ CONDIZIONATE .................................... 10
Sanificazione ............................................................................ 10
Precauzioni igieniche personali............................................. 10
Dispositivi di protezione individuale...................................... 12
Gestione spazi comuni............................................................ 12
Quando occorre sanificare?.................................................... 12
METODI DI SANIFICAZIONE....................................................... 14
Sanificazione con prodotti chimici......................................... 15
Erogatori di aerosol a nebbia fredda..................................... 15
Generatori di vapore................................................................ 15
Atomizzazione.......................................................................... 16
Ozonizzazione........................................................................... 17
I raggi ultravioletti.................................................................... 18
SANIFICAZIONE AUTOVEICOLI.................................................. 20
Prodotti disinfettanti nebulizzati ........................................... 21
Vapore ....................................................................................... 21
Ozono ....................................................................................... 21
Igienizzazione chimica fai-da-te ........................................... 22
AGEVOLAZIONI FISCALI.............................................................. 23
CONCLUSIONI................................................................................ 25

ALLEGATO N.1
Circolare n. 5443 del 22 Febbraio 2020 del Ministero della Salute ....... 26
ALLEGATO N.2
PROTOCOLLO CONDIVISO DI REGOLAMENTAZIONE PER IL CONTENI-
MENTO DELLA DIFFUSIONE DEL COVID – 19 (24 aprile 2020) negli am-
bienti di lavoro, integrato da quello sottoscritto il 14 marzo 2020........ 27
ALLEGATO N.3
Riepilogo Decreti legislativi per COVID-19........................................... 29
Fonti..................................................................................................30

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SANIFICAZIONE DA COVID-19

Igienizzare è la
parola d’ordine
Il coronavirus fa tornare di interesse popolare la
sanificazione di ambienti e mezzi di trasporto. Ne moda,
ne pignoleria, ma una necessità, soprattutto da quando
autorevoli istituti di ricerca hanno accertato che il virus
rimane attivo su alcune superfici per parecchio tempo.

L
e immagini che ci vengono presentate dai media delle aree
più colpite dal coronavirus COVID-19 raccontano una storia
di disinfezione: camion che spruzzano strade e squadre di
operatori sanitari che indossano bombole che spargono liquidi su
marciapiedi, parchi e piazze in tutto il mondo. Innumerevoli racco-
mandazioni ci ammoniscono di lavarci le mani e disinfettare le su-
perfici toccate più di frequente nelle nostre case. Ma qual è il modo
più efficace per prevenire l’esposizione al virus?
Come altri coronavirus, si ritiene che la sindrome respiratoria acuta
grave che causa COVID-19, si diffonda più comunemente attraver-
so goccioline respiratorie invisibili inviate nell’aria quando una per-
sona infetta tossisce o starnutisce.
Queste goccioline possono quindi essere inalate da persone vicine
o depositarsi su superfici che altri toccano e che possono quindi
infettarsi quando si toccano gli occhi, il naso o la bocca.
La buona notizia mostra che, dalle indagini sulla diffusione del co-
ronavirus effettuate in vari studi, i disinfettanti domestici comuni,
incluso il sapone o una soluzione di candeggina diluita, possono
disattivare l’agente patogeno sulle superfici interne. I coronavirus
sono avvolti con uno strato lipidico (grasso) protettivo che li rende
aggredibili e fatti a pezzi dai comuni disinfettanti.
Altro aspetto è quello del tempo di permanenza attiva del virus. Se-
condo studi recenti diffusi dai media nazionali e da parte dei consu-
lenti virologi del Governo, il virus persiste nell’aria per un massimo di
3 ore e per 2 o 3 giorni su acciaio inossidabile e superfici in plastica.

5
SANIFICAZIONE DA COVID-19

In una ricerca effettuata e


pubblicata sul Journal of
Hospital Infection, i ricer-
catori hanno scoperto che
un coronavirus correlato
che causa la SARS può
persistere in condizioni
climatiche e di umidità fa-
vorevoli fino a 9 giorni su
superfici non porose come
acciaio inossidabile, vetro o plastica. Per inattivarlo, però, basta un
solo minuto utilizzando soluzioni decontaminanti facilmente reperibili
in commercio: alcol etilico e candeggina per uso domestico.
Ricercatori dell’Istituto di scienze e tecnologie chimiche “Giulio Nat-
ta” (Scitec), suggeriscono tre ricette fai-da-te.
Il rispetto delle dosi di diluizione dei principi attivi nella disinfezione
è fondamentale per non rischiare di incorrere in effetti collaterali
indesiderati. La candeggina è altamente irritante per le mucose,
ciò significa che le persone esposte, in particolare gli addetti alla
spruzzatura dei disinfettanti, sono a rischio di problemi respiratori o
da contatto. Inoltre, una ricerca del Centro Cinese per il controllo e
la prevenzione delle malattie, ha avvertito che le superfici esterne,
come strade, piazze, prati, ecc. se spruzzate ripetutamente con di-
sinfettanti possono causare inquinamento ambientale.

SOLUZIONI DECONTAMINANTI FAI-DA-TE


(UNA IN ALTERNATIVA ALL’ALTRA)
1 miscelare: 0,4 litri di alcol denaturato al 90% (quello rosa in commer-
cio), equivalente a circa due bicchieri di plastica colmi con semplice
acqua del rubinetto, fino a raggiungere un totale di mezzo litro.
Questa soluzione, può durare anche una settimana.
2 miscelare: 0,1 litri (pari a circa metà bicchiere di plastica) di acqua
ossigenata per medicazione al 3% (10 volumi) con acqua del rubinetto,
fino ad arrivare a mezzo litro di soluzione disinfettante.
Questa soluzione, va preparata ogni giorno “perché il principio attivo
non è stabile oltre le 24 ore”.
3 miscelare: 10 ml di candeggina da bucato al 5% (circa un cucchiaio
da minestra) con acqua di rubinetto fino ad arrivare a mezzo litro.
Questa soluzione, va preparata ogni giorno “perché il principio attivo
non è stabile oltre le 24 ore”.

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SANIFICAZIONE DA COVID-19

COVID-19
ci cambia la vita
C
he la pandemia da COVID-19 stia cambiando la vita a tutti
non è una novità. Siete convinti che passata la fase acuta
dell’epidemia tutto ritornerà come prima? I segnali che ci
pervengono dal mondo scientifico, ripresi da quello politico, dico-
no di no. Sicuramente in futuro saremo costretti a modificare molte
delle nostre abitudini relative al distanziamento sociale e alle nor-
me igienico sanitarie, e a porre in atto azioni che prima ritenevamo
superflue, come la disinfezione e sanificazione degli ambienti e
superfici di contatto.
Un ambiente con poca o nessuna possibilità di accoglienza in
grado di mantenere il distanziamento sociale e garantire le norme
igienico sanitarie, farà fatica a giustificare la sua operatività, anzi
non potrà esistere.
Molte aziende dedite alla sanificazione degli ambienti si sono già
appropriate dell’opportunità creata dalla pandemia proponendo
vari sistemi per l’igienizzazione. I metodi possono essere moltepli-
ci, si va dal detergere le superfici con salviette usa e getta a panni
imbevuti di disinfettante da passare sulle superficie più esposte al
contagio, oppure con spray specifici. Molti di questi detergenti tra-
dizionali rimuovono solo lo strato di sporco visibile, ma non sono
in grado di abbattere le cariche batteriche presenti sulle superfici
e nell’ambiente. La sanificazione di uffici e ambienti di lavoro, spe-
cialmente se di grandi dimensioni, ora obbligatoria, necessita di
un processo industriale che difficilmente può essere effettuato da
chi non è abilitato, anche perché in molti casi l’operazione preve-
de l’utilizzo di liquidi igienizzanti erogati a pressione in forma ne-
bulizzata, atomizzata, spray o, in alternativa, con apparecchiature
produttrici di Ozono.

7
SANIFICAZIONE DA COVID-19

Facciamo un po’
di chiarezza
I
termini che vengono utilizzati per combattere la contaminazio-
ne del virus sono più di uno e ai non addetti ai lavori appaiono
similari nella loro funzione, per cui riteniamo utile fornire una
spiegazione. Sulla base della classificazione generale delle attività
del settore delle pulizie introdotta dalla legge 25 gennaio 1994 n.
82 il Regolamento adottato con il Decreto del Ministro dell’Industria,
del Commercio e dell’Artigianato 7 luglio 1997 n. 274 ha apposita-
mente previsto le definizioni specifiche delle singole attività di puli-
zia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanifi-
cazione. Nello specifico, abbiamo visto che in questa pandemia la
prevenzione dal contagio è azione indispensabile ed è necessario
adottare alcuni accorgimenti, tra cui quello fondamentale di igieniz-
zare, sanificare, disinfettare gli ambienti, tutte queste definizioni non
trovano corrispondenza, eccetto la sanificazione, con quelle della
legge sopraindicata, ma in realtà cosa vogliono dire questi termini?

Igienizzare
L’igienizzazione consiste nella pulizia a fondo con sostanze in gra-
do di rimuovere o ridurre gli agenti patogeni su oggetti e superfi-
ci. Le sostanze igienizzanti (es. ipoclorito di sodio o candeggina)
sono attive nei confronti degli agenti patogeni, ma non sono con-
siderate disinfettanti in quanto non autorizzati dal Ministero della
Salute come presidi medico chirurgici.

Disinfettare
Attività che riguarda il complesso di procedimenti ed operazioni
atti a rendere sani determinati ambienti confinati ed aree di perti-
nenza, mediante la distruzione od inattivazione di microrganismi
patogeni. Disinfettare significa igienizzare ma in modo più profon-
do, ovvero eliminando quasi il 99% dei batteri presenti su una su-
perficie. Se invece vogliamo ottenere una depurazione completa
bisogna sterilizzare.

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SANIFICAZIONE DA COVID-19

Sanificare
È l’attività che riguarda il complesso di procedimenti ed operazio-
ni atti a rendere sani determinanti ambienti mediante la pulizia e/o
disinfezione e/o di disinfestazione, ovvero mediante il controllo ed il
miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la
temperatura, l’umidità e la ventilazione. La sanificazione può essere
necessaria per decontaminare interi ambienti, richiedendo quindi at-
trezzature specifiche per la diffusione dei principi attivi e competenze
professionali, oppure aree o superfici circoscritte, dove gli interventi
sono alla portata anche di soggetti non professionali. La sanifica-
zione interviene riducendo o abbattendo i microrganismi patogeni
nell’immediato, ma la sua efficacia non dura nel tempo. Sono pertan-
to importanti gli interventi di pulizia e igienizzazione frequenti, anche
se maggiormente circoscritti alle superfici di più frequente contatto.

Le regole
da rispettare (protocolli)
Fatta un po’ di chiarezza sui termini utilizzati per combattere il coro-
navirus, vediamo cosa si sta facendo in concreto per permettere alle
persone di riprendere il lavoro in sicurezza.
Il 14 marzo sindacati e imprese hanno firmato un protocollo per tutelare
la salute e la sicurezza dei lavoratori dal possibile contagio da corona-
virus e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro. Fra la altre quella
per il quale l’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione
periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle
aree comuni e di svago.
Nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei lo-
cali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dell’area secondo
le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministe-
ro della Salute (vedi allegato n.1), nonché alla ventilazione dei locali.
Come si può rilevare il contenuto della predetta circolare non si limita
solo a suggerire comportamenti, ma indica anche quali elementi uti-
lizzare per sanificare ambienti e oggetti d’uso quotidiano: ipoclorito
di sodio diluito (candeggina), etanolo (alcool) al 60-85% o dove è
possibile acqua calda a 90°. Successivamente, con la necessità di

9
SANIFICAZIONE DA COVID-19

riapertura graduale delle attività produttive, è stato redatto un proto-


collo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il
contenimento della diffusione del virus COVID-19 del 24 aprile 2020,
integrando quello del 14 marzo, che prevede le aperture condiziona-
te che assicurino ai lavoratori adeguati livelli di protezione.
La mancata attuazione del protocollo che non assicuri adeguati livelli
di protezione determina la sospensione dell’attività fino al ripristino
delle condizioni di sicurezza.

Apertura attività
condizionate
Il protocollo (di cui forniamo uno stralcio
nell’allegato n. 2 sulle indicazioni più si-
gnificative) contiene misure che seguo-
no la logica della precauzione e attuano
le prescrizioni del legislatore e quelle
dell’Autorità sanitaria, pertanto fornisco-
no indicazioni su quali sono i processi
necessari per poter operare in sicurez-
za, che qui di seguito sono sintetizzati.

Sanificazione
L’azienda assicura la pulizia giornalie-
ra e la sanificazione periodica di locali,
ambienti, postazioni di lavoro e aree co-
muni e di svago. Nel caso di presenza
di una persona positiva, si procede alla
pulizia e sanificazione nonché alla loro ventilazione. Va garantita pulizia a
fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch e mouse.

Precauzioni igieniche personali


È obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le
precauzioni igieniche, in particolare per le mani; l’azienda mette a
disposizione idonei mezzi detergenti per le mani collocati in punti
facilmente individuabili.

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SANIFICAZIONE DA COVID-19

Dispositivi di protezione individuale


Le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto pre-
visto dall’Oms: in caso di difficoltà di approvvigionamento, potranno
essere utilizzate mascherine approvate dall’autorità sanitaria. Qualora
il lavoro imponga di lavorare a distanza inferiore a 1 metro è necessario
l’uso di mascherine e altri dispositivi di protezione (guanti, tute etc.).

Gestione spazi comuni


Fra le innumerevoli disposizioni diramate molte riguardano le attività
commerciali: negozi e uffici aperti al pubblico che dovranno essere
puliti due volte al giorno. Prima della pausa quotidiana si dovrà pro-
cedere alla sanificazione degli ambienti. Gli erogatori per la disin-
fezione delle mani dovranno essere installati all’ingresso dei locali,
mentre per gli uffici dovranno essere sistemati vicino alle tastiere e
agli schermi “touch”. Negozi e uffici pubblici dovranno avere l’ero-
gatore vicino alle casse. Chi lavora a contatto con il pubblico dovrà
indossare guanti e mascherine. I Guanti usa e getta dovranno essere
indossati anche da chi acquista alimenti e bevande. Gli spazi interni
per negozi e uffici aperti al pubblico andranno regolati prevedendo
orari più lunghi differenziando il percorso di entrata ed uscita. La mi-
sura di riferimento per locali è di 40 metri quadrati. In questo caso
potrà accedere una persona alla volta oltre due operatori. In caso di
ambienti più piccoli dovrà essere garantita la presenza di un lavora-
tore per un cliente mantenendo la distanza di almeno 1 metro.

Quando occorre sanificare?


Le indicazioni fornite nei vari decreti pur indicando genericamente
l’obbligo di sanificare ambienti, oggetti d’uso di lavoro, ecc. non dan-
no – salvo in qualche caso - la frequenza di questo tipo d’intervento.
Orbene, di seguito si forniscono alcuni esempi di periodicità, ovvia-
mente legati al tipo di attività svolta:
• pavimenti - frequenza giornaliera o più volte al giorno;
• pareti e porte reparto: frequenza settimanale;
• piani di lavoro: frequenza giornaliera;
• macchinari e attrezzature: frequenza giornaliera;
• armadi e ripiani reparto: frequenza mensile;
• servizi igienici reparto: frequenza giornaliera o se necessario più
volte al giorno;
• contenitori per rifiuti reparto: frequenza: giornaliera.

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SANIFICAZIONE DA COVID-19

Metodi
di sanificazione
Abbiamo visto che nei vari regolamenti, protocolli eccetera non si
parla specificatamente di metodi né di prodotti, ma tutto è concen-
trato sul termine sanificazione degli ambienti, un processo di ac-
curata disinfezione che punta a eliminare l’eventuale presenza del
patogeno sulle superfici, sia all’interno dei locali che all’aperto. E,
allora, vediamo i metodi e i prodotti utilizzati per questa operazione.
La sanificazione è il passo successivo dopo la pulizia di un ambien-
te, che attraverso azioni meccaniche e prodotti detergenti prevede
la rimozione dello sporco visibile ed evidente. A seguito del risciac-
quo dopo la pulizia si passa alla disinfezione vera e propria, basata
sul rilascio di prodotti chimici (ma anche acqua bollente, vapori,
radiazioni, gas, etc.) al fine di ridurre la presenza di agenti patoge-
ni come batteri, spore fungine e virus eventualmente presenti sulle
superfici. Non si tratta di una sterilizzazione come quella necessa-
ria in determinati ambienti, ad esempio nelle sale operatorie di un
ospedale o nell’industria alimentare, poiché una certa carica virale/
batterica/fungina continuerà a persistere sulle superfici. La sanifica-
zione è spesso considerata sinonimo di disinfezione, ma in alcuni

14
SANIFICAZIONE DA COVID-19

casi si tratta di uno step successivo, nel quale vengono prese ul-
teriori misure al fine di rendere un ambiente ancora più sicuro per
la presenza umana, andando ad esempio a intervenire su livelli di
ventilazione, temperatura, procedure per tenere lontani parassiti e
via discorrendo.

Sanificazione con prodotti chimici


Nel caso del contrasto al coronavirus con sanificazione ci si rife-
risce al concetto più generale di disinfezione, in particolar modo
quando questa procedura si effettua all’aperto. Per eseguire que-
sto tipo di sanificazione, le squadre di pulizia utilizzano fondamen-
talmente una soluzione diluita di ipoclorito di sodio o candeggina
per uso domestico. L’obiettivo di questo aerosol spruzzato in aria e
sulle superfici è quello di depositarsi e uccidere i patogeni presen-
ti, compreso il coronavirus. La richiesta di questo servizio come è
prevedibile da parte del mercato è elevatissima ed, anche tenendo
conto dell’attuale emergenza sanitaria e della necessità di igieniz-
zare ogni superficie ed ambiente, il target potenziale si è ampliato
sino ad includere ogni tipologia di ambiente (hotel, ristoranti, attivi-
tà commerciali, piscine, uffici, ambienti domestici, luoghi pubblici,
ospedali e cliniche, ambulatori veterinari, ambulanze ed altri mezzi
di soccorso, automobili e veicoli privati, oggetti di utilizzo quotidia-
no, e così via). Le potenziali applicazioni sono pressoché infinite.

Erogatori di aerosol a nebbia fredda


Questa tecnica trova applicazione in ambienti dove il rischio che
si sviluppino patologie, anche contagiose, è estremamente alto: si
pensi ad esempio alle ambulanze o ai mezzi di soccorso in genere.
Anche in questo caso, la tecnica è molto semplice ed ha un elevato
potere sanificante. Attraverso l’aerosolizzatore si immette nell’aria
un aerosol secco che non bagna le suppellettili e non forma patine,
inducendo la distruzione di virus e batteri.

Generatori di vapore
Sono macchine concepite per la pulizia di vari tipi di superficie,
resistenti all’acqua e a temperature elevate, che producono vapore
e, quando necessario di una miscela di acqua e detergente o disin-
fettante, erogati a una notevole pressione di uscita (da 4 a 7 bar),
proporzionale alla temperatura raggiunta (fino a 180°C in uscita).

15
SANIFICAZIONE DA COVID-19

Esistono vari tipi di generatori di vapore che possono essere clas-


sificati in base alle dimensioni e al tipo di caldaia e quindi al vapore
saturo prodotto. Quest’ultimo può essere:
• vapore saturo, è lo stato in cui è stata eliminata tutta l’aria ed è
presente solo vapore acqueo;
• vapore saturo secco, da cui è stata fatta evaporare completa-
mente la parte liquida;
• vapore saturo umido, che reca particelle di liquido in sospensio-
ne. È il più utilizzato.
Il funzionamento della tecnologia di sanificazione a vapore ha la
capacità di neutralizzare ed inattivare virus, disinfettare superfici /
liquidi / aria ed ambienti da ogni agente patogeno (compresi funghi,
spore, batteri, acari ed allergeni), disinfestare da insetti ed altri mi-
cro organismi. Generalmente il vapore viene diffuso tramite appositi
macchinari su superfici, o ambienti, miscelato a liquidi disinfettanti
per massimizzarne l’efficacia. L’utilizzo del vapore nella detergenza
con iniezione satura secco a 180° consente l’igienizzazione delle
superfici e anche dell’eliminazione di tutti i tipi di macchie sugli in-
terni, non in pelle, (pannelli e sedili) degli autoveicoli.

Atomizzazione
La sanificazione con atomizzatore di prodotti disinfettanti con mar-
cato effetto biostatico e biocida, è un’operazione fondamentale per-
ché mira ad eliminare a fondo qualsiasi batterio ed agente contami-

16
SANIFICAZIONE DA COVID-19

nante che, con le comuni pulizie e detersioni, non sarebbe possibile


rimuovere.
La disinfezione con atomizzazione elettrostatico professionale, pre-
vede la distribuzione per nebulizzazione di detergenti sanificanti
di un ampio spettro di batteri gram-positivi, gram-negativi e funghi
(muffe e lieviti). Ogni microscopica gocciolina atomizzata ha una
carica positiva e, come un piccolo magnete, viene attratta dalla su-
perficie garantendo la disinfezione raggiungendo anche i bordi e il
retro degli oggetti.

Ozonizzazione
Esiste oggi, oltre alle sostanze chimiche ed industriali, la sanifica-
zione tramite Ozono, un gas naturale che non lascia residui chimici.
Visto il suo elevato potere ossidante e la naturale tendenza a con-
vertirsi in ossigeno (O2), lo rendono un prodotto con elevate poten-
zialità di impiego in diversi processi produttivi, per ridurre il rischio
microbiologico negli impianti e negli ambienti o mezzi di trasporto
ad elevata frequentazione.

OZONO (O3)
È un gas instabile trivalente formato da 3 atomi di ossigeno, (anziché
2), che non può essere conservato e deve essere prodotto al momen-
to dell’uso. È un energico ossidante e per gli esseri viventi è altamente
velenoso (fortemente irritante per le mucose) se respirato a grandi dosi.
Viene generalmente preparato al momento dell’utilizzo attraverso appa-
recchi detti ozonizzatori che convertono l’ossigeno dell’aria in ozono tra-
mite scariche elettriche.

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SANIFICAZIONE DA COVID-19

I raggi Ultravioletti
La luce può sanificare un ambiente? La risposta è positiva e in alcuni
ospedali si sta già effettuando con risultati interessanti. Da tempo si
conosce il potere antibatterico e antivirale della luce ultravioletta. Nel-
lo spettro elettromagnetico, l’ultravioletto (UV), lunghezze d’onda tra i
100 e i 400 nanometri, è stato suddiviso in tre bande: UV-A (320-400
nm); UV-B (280-320 nm) e UV-C (100-280 nm) che hanno reazioni di-
verse sugli organismi viventi. Nel 1929, i primi esperimenti evidenzia-
rono la capacità antibatterica degli ultravioletti, UV-C. L’assorbimento
di fotoni in questa lunghezza d’onda causava la morte della cellula
batterica. Con l’andare del tempo si è confermato che l’assorbimento
sufficiente di fotoni di luce UV-C da parte del DNA o dell’RNA dei mi-
cro-organismi ne causava una distruzione, per reazione fotochimica,
rendendoli quindi inattivi. Possono gli UV-C prevenire la trasmissione
del COVID-19? Tutti i batteri e virus testati fino a oggi (diverse centinaia
nel corso degli anni), comprendendo altri coronavirus che rispondono
alla disinfezione degli UV-C inattivandoli, almeno due parenti prossimi
del virus COVID-19: SARSCoV-1 (causa della SARS) e MERS-CoV (re-
sponsabile della Sindrome Respiratoria medio-orientale). Le lampade
a mercurio, oggi ampiamente utilizzate nei sistemi di disinfezione, sono
rimpiazzate dai LED UVC. Alcuni ospedali hanno iniziato a utilizzare la
luce UVGI (Ultraviolet germicidal irradiation) come metodo di steriliz-
zazione e sanificazione degli ambienti e delle superfici delle stanze di
malati affetti di Covid-19 per sanificare le camere di ospedale in appe-
na 5 minuti. I dispositivi a Raggi UV vanno utilizzati con accortezza e
solamente su elementi inorganici.

18
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senza problemi. Con Ozono.

Il tuo nuovo strumento, totalmente automatico, per la


sanificazione della tua officina. Dall'esperienza MAHLE.

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automotive, nasce il nuovo O3-NEX, generatore
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che include lo speciale sensore multifunzione: attraverso
l‘analisi dei parametri ambientali, individua la corretta
emissione e permanenza di Ozono necessaria per una
sanificazione sicura.
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spesa utilizzabile
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O3-NEX permette in pochi minuti di eliminare muffe e
(spese sanificazione
ambienti)
batteri da aria e superfici, e soprattutto rende inerti i virus
presenti, operando così una profonda sanificazione di
tutto il tuo ambiente di lavoro.

* Ministero della Sanità prot. n.24482/1996


* Ministero della Salute CNSA/2010
brainbee.mahle.com
** ISS Rapporto COVID-19 n. 25/2020
SANIFICAZIONE DA COVID-19

Sanificazione
autoveicoli

Gli interni di una vettura sono


aggrediti ogni giorno da polveri
e sporco. Le normali pulizie, per
quanto rimuovano efficacemente
ogni macchia, non assicurano
però una vera e propria disinfe-
zione. I metodi sono molteplici,
lo scopo è quello di eliminare la
carica batterica su tutte le super-
fici di contatto e quelle nascoste,
compresi condotti aerazione e climatizzazione. I metodi utilizzati
per gli ambienti in genere possono essere validi anche per gli au-
toveicoli. In realtà esistono apparecchiature specificatamente de-
dicate a questo servizio utilizzate negli autolavaggi, autoriparatori,
concessionari auto, gestori parchi veicoli usati, mezzi adibiti a ser-
vizio pubblico, in condivisione o a noleggio.
La caratteristica che contraddistingue questo genere di attività è
quella della rapidità e facilità d’uso. Difficilmente l’autoriparatore si
mette a utilizzare e miscelare prodotti chimici, ne ad adoperare at-
trezzature complesse o ingombranti.

20
SANIFICAZIONE DA COVID-19

Prodotti disinfettanti nebulizzati


Molte aziende sono però in grado di fornire attrezzature portatili di pic-
cola o media capacità composte da compressore ed erogatore spray
che nebulizzano il prodotto igienizzante, sufficienti per sanificare i locali
ufficio, la reception e la sala di attesa di officine e carrozzerie. I bagni
riservati alla clientela, gli spogliatoi e le toilette dei dipendenti, nonché le
attrezzature che vengono utilizzate in condivisione da più tecnici. Ideali
anche per gli interni di autoveicoli e relativi condotti dell’aria, il tutto in un
arco di tempo di circa 10 minuti, oltre la successiva ventilazione dell’a-
bitacolo, prima di consegnare l’auto al cliente.
In alternativa, due principali sostanze naturali possono essere utilizzate
per la sanificazione: vapore ed Ozono. Entrambe sono al 100% naturali
ed ecologiche, delicate ed adatte ad ogni tipologia di superficie, inno-
cue sia per l’ambiente che per la salute di animali e persone, con le
dovute precauzioni in fase di erogazione.

Vapore
L’utilizzo del vapore negli in-
terni delle auto, in particolare
sulle parti della selleria per
risanare parti particolarmente
sporche e macchiate, è inso-
stituibile.

Ozono
La sanificazione ottimale per l’abitacolo dei veicoli è tramite l’ozono che
fatto circolare, attraverso le bocchette di aerazione, nei condotti di cli-
matizzazione riesce a inattivare la quasi totalità degli agenti patogeni e,
a differenza di altri sistemi, ad eliminare gli odori. La possibilità di sfrut-
tare l’ozono per la pulizia e la sanificazione di oggetti e ambienti deriva
dal suo elevato potere ossidante.
Il processo fisico è abbastanza
semplice. Non appena l’ozono en-
tra in contatto con una materia or-
ganica, si innesca una reazione di
ossidazione. In sostanza vengono
uccisi tutti i microrganismi viventi,
come acari, batteri, virus, muffe
e funghi mentre le molecole degli

21
SANIFICAZIONE DA COVID-19

odori vengono ossidate, si


trasformano in altre moleco-
le innocue, eliminando così
ogni forma di cattivo odore.
Inoltre, essendo più pesante
dell’aria (10 volte), riesce a
penetrare in profondità all’in-
terno delle fibre dei tessuti
(materassi, divani, poltrone, tappeti, moquettes, interni di autoveicoli),
in questo modo raggiunge ed elimina ogni microrganismo e sostanza
maleodorante presente anche nei punti più difficilmente raggiungibili,
impossibili da igienizzare a fondo con un classico lavag-
gio, per quanto meticoloso e accurato possa essere.
Per gli autolavaggi esistono colonnine fai-da-te che per-
mettono al proprietario dell’auto con pochi e ben definiti
passaggi di igienizzare la propria vettura senza l’ausilio
di alcun operatore a un prezzo decisamente contenuto.
Il trattamento con Ozono è particolarmente indicato
per chi gestisce saloni di auto usate, costruttori con
service assistenziale alla clientela e flotte di noleggio a
breve termine per l’igienizzazione degli interni in modo
veloce, semplice ed economico.
Essendo l’Ozono un gas instabile, pochi minuti dopo
l’utilizzo si trasforma in ossigeno, non lascia alcun tipo
di tracce o residui chimici e odori sgradevoli o mac-
chie sui tessuti.

Igienizzazione chimica fai-da-te


In alternativa ai sistemi sopra
menzionati, si può optare per
la disinfezione di germi, batteri,
funghi e muffe attraverso un pro-
cesso igienizzante in bombolette
spray monouso che assicurano
in un tempo di circa 10 minuti
una profonda azione battericida
e fungicida, anche nei condotti di
areazione e filtro antiparticolato.

22
SANIFICAZIONE DA COVID-19

Agevolazioni fiscali
Il D.L. “Cura Italia” del 17 marzo 2020 garantisce “un credito d’im-
posta, nella misura del 50 per cento delle spese di sanificazione
degli ambienti e degli strumenti di lavoro.”.
Le disposizioni di attuazione del credito d’imposta sono demandate
a un decreto del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto
con il MEF, da adottarsi entro 30 giorni dall’entrata in vigore del De-
creto, con il quale saranno definite le disposizioni applicative anche
al fine del rispetto dei limiti di spesa previsti.
Intanto, mentre scriviamo, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il
credito d’imposta introdotto dal “Cura Italia” è riconosciuto per le
spese sostenute nel 2020 per l’acquisto di dispositivi di protezione
individuale: dalle mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3 ai guanti dal-
le visiere di protezione alle tute.

ART. 64 /CREDITO D’IMPOSTA PER LE SPESE


DI SANIFICAZIONE DEGLI AM-BIENTI DI LAVORO)
1 Allo scopo di incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro, qua-
le misura di contenimento del contagio del virus COVID-19, ai soggetti
esercenti attività d’impresa, arte o professione è riconosciuto, per il
periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta, nella misura del 50 per
cento delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di
lavoro sostenute e documentate fino ad un massimo di 20.000 euro
per ciascun beneficiario, nel limite complessivo di 50 milioni di euro
per l’anno 2020.

2 Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il


Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro trenta gior-
ni dalla data di entrata in vigore del presente decreto-legge, sono
stabiliti i criteri e le modalità di applicazione di fruizione del credito
d’imposta anche al fine di assicurare il rispetto del limite di spesa di
cui al comma 1.

3 Agli oneri derivanti dal presente articolo pari a 50 milioni di euro per
l’anno 2020, di provvede ai sensi dell’articolo 126.

23
SANIFICAZIONE DA COVID-19

Nel trattamento agevolato rientrano anche l’acquisto e l’installazio-


ne di altri dispositivi di sicurezza utili a proteggere i lavoratori dall’e-
sposizione accidentale ad agenti biologici o a garantire la distanza
di sicurezza interpersonale, come, ad esempio le barriere e pannelli
protettivi. Nella circolare si precisa che nel “beneficio” sono com-
presi anche detergenti per le mani e disinfettanti.
In attesa di ulteriori chiarimenti da parte della Agenzia delle Entrate,
ci si augura che tale credito sia riconosciuto non solo per i servizi di
“sanificazione” (richiamati dalla norma del Decreto Cura Italia) ma
anche per quelli di disinfezione finalizzati ancora di più a tutelare la
salute delle persone presenti all’interno dell’azienda e a garantire la
salubrità dell’ambiente di lavoro.
In ogni caso si forniscono indicazioni sul regime IVA delle prestazio-
ni di pulizia, sanificazione e disinfezione con riferimento alle moda-
lità di fatturazione degli interventi relativi:
• le prestazioni di mera pulizia in quanto rientrano tra quelle in-
dicate nel codice ATECO 81.21.00 e 81.22.02 sono soggette al
reverse charge di cui all’articolo 17, comma 6, lettera a-ter, D.P.R.
633/1972, se rese nei confronti di un soggetto passivo Iva;
• le prestazioni di disinfezione (compresi quelle di disinfestazione
e derattizzazione) poiché rientrano nel codice ATECO 81.29.10
non sono soggette al meccanismo dell’inversione contabile e de-
vono essere assoggettate ad IVA secondo le modalità ordinarie;
• le prestazioni di sanificazione poiché presuppongono la disin-
fezione o la disinfestazione sono soggetti ad IVA secondo le
modalità ordinarie.

24
SANIFICAZIONE DA COVID-19

Conclusioni
Le disposizioni inerenti all’apertura delle attività del dopo coronavirus
che prestano servizi al pubblico, oltre agli aspetti igienico sanitari, pre-
vedono il distanziamento sociale fra le persone con regole ben definite.
Purtroppo, la realtà degli autoriparatori italiani è costituita in maggio-
ranza da piccole e medie aziende artigianali, molte delle quali potreb-
bero non avere le caratteristiche logistiche e gli spazi previsti. In questi
casi il problema sorge, non tanto da parte degli organi di controllo, ma
dallo stesso cliente oggi più sensibile alla propria incolumità.
Quando all’inizio di questo scritto sostenevamo che il coronavirus ci
avrebbe cambiato la vita e le abitudini, intendevamo proprio questo,
la modifica degli spazi, dei rapporti interpersonali, igiene della per-
sona e un’attenzione alla salubrità degli ambienti a cui non eravamo
abituati. Ecco, quindi, che per molti autoriparatori si presenta un ulte-
riore ostacolo da superare, e questo vale anche in prospettiva per la
committenza (costruttori, flotte, assicurazioni) che, oltre alla richiesta
di capacità tecnica, potrebbero differenziare la loro preferenza verso
strutture più idonee, anche sotto l’aspetto igienico-sanitario, dove indi-
rizzare i clienti.
Il cambiamento, quindi, è un obbligo, e a questo punto tanto vale far-
ne un aspetto vantaggioso di marketing evidenziando, oltre alle nor-
me igienico sanitarie previste dalla legge per gli ambienti, quello
che l’autoriparatore maggiormente coscienzioso mette in atto, nel
momento dell’accettazione e presa in carico dei veicoli, alla loro sa-
nificazione per preservare la salute propria e dei dipendenti e poi,
nel momento della consegna, per
preservare quella del cliente.
Sicuramente questa attività
non sarebbe vana e po-
trebbe fare la differen-
za come elemento
di distinzione, oltre
a costituire un se-
gno di attenzione e
cura verso i propri
clienti, certamente
molto gradito.

25
SANIFICAZIONE DA COVID-19

ALLEGATO N.1
CIRCOLARE N. 5443 DEL 22 FEBBRAIO 2020
DEL MINISTERO DELLA SALUTE

Pulizia di ambienti non sanitari


In stanze, uffici pubblici, mezzi di trasporto, scuole e altri ambienti non sani-
tari dove abbiano soggiornato casi confermati di COVID-19 prima di essere
stati ospedalizzati verranno applicate le misure di pulizia di seguito riportate.
A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso
tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 de-
vono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni
prima di essere nuovamente utilizzati. Per la decontaminazione, si racco-
manda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia. Per le superfici che
possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al
70% dopo pulizia con un detergente neutro.
Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la venti-
lazione degli ambienti.
Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale che
indossa DPI (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti
monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe, e seguire le
misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI (svestizione). Dopo
l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto.
Vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di fre-
quente, quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igie-
nici e sanitari. La biancheria da letto, le tende e altri materiali di tessuto
devono essere sottoposti a un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90°C
e detergente. Qualora non sia possibile il lavaggio a 90°C per le carat-
teristiche del tessuto, addizionare il ciclo di lavaggio con candeggina o
prodotti a base di ipoclorito di sodio.

Misure preventive - igiene delle mani


La corretta applicazione di misure preventive, quali l’igiene delle mani,
può ridurre il rischio di infezione.
Si raccomanda pertanto di posizionare appositi distributori di gel al-
colici con una concentrazione di alcool al 60-85%, nei luoghi affollati
(ad esempio: aeroporti, stazioni ferroviarie, porti, metropolitane, scuo-
le, centri commerciali, mercati, centri congressuali). Misure preventive
quali l’igiene delle mani, l’igiene respiratoria e il distanziamento sociale,
devono essere pubblicizzate tramite appositi materiali informativi espo-
sti nelle summenzionate strutture.

26
SANIFICAZIONE DA COVID-19

ALLEGATO N.2
PROTOCOLLO CONDIVISO DI REGOLAMENTAZIONE PER IL
CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL COVID-19
(24 aprile 2020) negli ambienti di lavoro, integrato da quello
sottoscritto il 14 marzo 2020.

Per le attività di produzione tali misure raccomandano:


• sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di
lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domi-
cilio o in modalità a distanza;
• siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché
gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
• siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla
produzione;
• assumano protocolli di sicurezza anticontagio e, laddove non fosse
possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come princi-
pale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione
individuale;
• siano incentivate le operazioni di sanificazione nei luoghi di la-
voro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
• per le sole attività produttive si raccomanda altresì che siano limitati
al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’acces-
so agli spazi comuni;
• si favoriscono, limitatamente alle attività produttive, intese tra orga-
nizzazioni datoriali e sindacali;
• per tutte le attività non sospese si invita al massimo utilizzo delle mo-
dalità di lavoro agile
si stabilisce che le imprese adottano il presente protocollo di regolamen-
tazione all’interno dei propri luoghi di lavoro, oltre a quanto previsto dal
suddetto decreto, applicano le ulteriori misure di precauzione di seguito
elencate - da integrare con altre equivalenti o più incisive secondo le pe-
culiarità della propria organizzazione, previa consultazione delle rappre-
sentanze sindacali aziendali - per tutelare la salute delle persone presenti
all’interno dell’azienda e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro.

Pulizia e Sanificazione in Azienda


• l’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica
dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree co-
muni e di svago
• nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei

27
SANIFICAZIONE DA COVID-19

locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti


secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020
del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione
• occorre garantire la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica
di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli
uffici, sia nei reparti produttivi
• distanza di sicurezza. Occorre garantire sanificazione periodica e
pulizia giornaliera, con appositi detergenti dei locali mensa, delle
tastiere dei distributori di bevande e snack.
• le modalità ritenute più opportune, può organizzare interventi parti-
colari/periodici di pulizia ricorrendo agli ammortizzatori sociali (an-
che in deroga);
• l’azienda in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute
secondo nelle aree geografiche a maggiore endemia o nelle azien-
de in cui si sono registrati casi sospetti di COVID-19, in aggiunta
alle normali attività di pulizia, è necessario prevedere, alla riapertu-
ra, una sanificazione straordinaria degli ambienti, delle postazioni
di lavoro e delle aree comuni, ai sensi della circolare 5443 del 22
febbraio 2020;
• nelle aree geografiche a maggiore endemia o nelle aziende in cui
si sono registrati casi sospetti di COVID-19, in aggiunta alle normali
attività di pulizia, è necessario prevedere, alla riapertura, una sanifi-
cazione straordinaria degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle
aree comuni, ai sensi della circolare 5443 del 22 febbraio 2020;
• nella declinazione delle misure del Protocollo all’interno dei luoghi
di lavoro sulla base del complesso dei rischi valutati e, a partire
dalla mappatura delle diverse. Precauzioni Igieniche Personali
• è obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le
precauzioni igieniche, in particolare per le mani;
• l’azienda mette a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani;
• è raccomandata la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone;
• I detergenti per le mani di cui sopra devono essere accessibili a
tutti i lavoratori anche grazie a specifici dispenser collocati in punti
facilmente individuabili.

Dispositivi Di Protezione Individuale


• l’adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione in-
dividuale indicati nel presente Protocollo di Regolamentazione è
fondamentale e, vista l’attuale situazione di emergenza, è evidente-
mente legata alla disponibilità in commercio per questi motivi:
a) le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto
previsto dalle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità;

28
SANIFICAZIONE DA COVID-19

b) data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approvvi-


gionamento e alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, po-
tranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle
indicazioni dall’autorità sanitaria;
c) è favorita la preparazione da parte dell’azienda del liquido deter-
gente secondo le indicazioni dell’OMS
(https://www.who.int/gpsc/5may/Guide_to_Local_Production.pdf);
• qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale mi-
nore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative
è comunque necessario l’uso delle mascherine, e altri dispositivi di
protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.) conformi alle
disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie;
• nella declinazione delle misure del Protocollo all’interno dei luoghi
di lavoro sulla base del complesso dei rischi valutati e, a partire
dalla mappatura delle diverse.

ALLEGATO N.3
RIEPILOGO DECRETI LEGISLATIVI PER
COVID-19

DECRETI
• DPCM 26 aprile 2020 (fase 2)
• DPCM 10 aprile 2020
• Decreto “Liquidità” 8 aprile 2020
• DPCM 1° aprile 2020
• Decreto del Ministro dello sviluppo economico 25 marzo 2020
• Allegato1 (del Decreto del Ministro dello sviluppo economico
25/03/2020)
• Decreto Legge n 19 25 marzo 2020
• DPCM 22 marzo 2020
• Circolare esplicativa del Ministero dell’Interno – DPCM 22 marzo 2020
• Decreto “Cura Italia”17 marzo 2020
• DPCM 11 marzo 2020
• DPCM 9 marzo 2020
• DPCM 8 marzo 2020

29
SANIFICAZIONE DA COVID-19

ORDINANZE REGIONALI - Ragione Lombardia


• Ordinanza regionale 532 del 24/04/2020
• Ordinanza regionale 528 dell’11/04/2020
• Ordinanza regionale 522 del 06/04/2020
• Ordinanza regionale 521 del 04/04/2020
• Aggiornamento Ordinanza regionale 517 del 23/03/2020
• Aggiornamento Ordinanza regionale 515 del 22/03/2020
• Ordinanza regionale 514 del 21/03/2020
• Allegato 1 dell’Ordinanza regionale 514 del 21/03/2020
• Allegato 2 dell’Ordinanza regionale 514 del 21/03/2020

Fonti
1. Covid 19 – Sicurezza dei lavoratori – Ministero della Salute
2. Tutte le Norme, Circolari e Ordinanze per il contenimento del nuovo Coro-
navirus – Ministero della Salute
3. Disinfezione degli ambienti esterni e utilizzo di disinfettanti (ipoclorito di so-
dio) su superfici stradali e pavimentazione urbana – Ministero della Salute
4. Circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 riguardante la sanificazione – Mini-
stero della Salute
5. https://scienze.fanpage.it/
6. Ecdc – Comunità Europea - Guida intermedia per la pulizia ambientale in
strutture non sanitarie esposte a SARS-CoV-2
7. Matteo Guidotti, Istituto di scienze e tecnologie chimiche “Giulio Natta”
(Scitec)
8. Assolombarda
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