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SANIFICARE,
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inattivare virus, batteri, muffe e odori in genere. Non lascia alcuna lo trasforma in Ozono (O3) tramite un sistema a PIASTRA o a TUBO.
traccia. Il Ministero della Salute con CNSA del 21/10/2010 ha inoltre La migliore soluzione è la TECNOLOGIA A TUBO DI QUARZO:
riconosciuto l’utilizzo dell’Ozono nel trattamento dell’aria e dell’acqua l’alta tensione generata da una centralina ballast
come agente disinfettante e disinfestante. trasforma l’ossigeno (O2) in Ozono (O3).
PRESENTAZIONE
Sanificare,
come e perché?
L
a sanificazione, o igienizzazione, è quell’operazione che differi-
sce dalla semplice pulizia, ossia rimozione di sporcizia e polvere
dalle superfici, in quanto comporta anche la distruzione o neu-
tralizzazione di virus, batteri, muffe ed agenti patogeni in genere.
L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha portato alla luce l’importanza
della sanificazione di tutti gli ambienti, soprattutto in un momento deli-
cato come quello dell’ingresso nella Fase 2. In letteratura, infatti, è sta-
to dimostrato che i Coronavirus possono resistere fino a 9 giorni sulle
superfici inanimate, in condizioni ottimali di umidità e temperatura. È
pertanto ritenuto possibile che le superfici stesse abbiano un ruolo nella
trasmissione di infezioni dovute a virus di questo tipo.
Allo stesso tempo, però, dai dati disponibili emerge che i suddetti virus
possono essere efficacemente inattivati da procedure di sanificazione
che includano l’utilizzo dei comuni disinfettanti di uso sanitario per un
tempo di contatto adeguato.
In questo speciale analizzeremo le procedure di sanificazione che si ren-
deranno necessarie per la ripartenza del settore automotive, che riguarde-
ranno quindi non solo gli abitacoli dei mezzi di trasporto leggeri o pesanti,
ma anche i locali che costituiscono i centri di riparazione e le rivendite
di ricambi, sia per quanto riguarda gli spazi destinati all’accoglienza dei
clienti (reception e sala d’attesa) che per quanto concerne quelli riservati
al personale (officina, magazzino, servizi igienici, mensa, sala relax); ne
valuteremo gli aspetti pratici (tecniche, strumentazioni e prodotti), fiscali
(costi, ammortamenti ed incentivi statali) e, ovviamente, legali (linee gui-
da, scadenze ed eventuali certificazioni). L’intento è quello di offrire agli
operatori del settore un compendio quanto più completo possibile, ma
nello stesso tempo sintetico, per affrontare la Fase 2 e le successive, con
la certezza di avere tutte le conoscenze e le strumentazioni necessarie a
tutelare la salute dei propri collaboratori e dei propri clienti.
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SANIFICAZIONE DA COVID-19
Sommario
PRESENTAZIONE SANIFICARE, COME E PERCHÉ?............... 3
IGIENIZZARE È LA PAROLA D’ORDINE ..................................... 5
COVID-19 CI CAMBIA LA VITA ..................................................... 7
FACCIAMO UN PO’ DI CHIAREZZA.............................................. 8
Igienizzare................................................................................... 9
Disinfettare.................................................................................. 9
Sanificare..................................................................................... 9
LE REGOLE DA RISPETTARE (PROTOCOLLI)........................... 9
APERTURE ATTIVITÀ CONDIZIONATE .................................... 10
Sanificazione ............................................................................ 10
Precauzioni igieniche personali............................................. 10
Dispositivi di protezione individuale...................................... 12
Gestione spazi comuni............................................................ 12
Quando occorre sanificare?.................................................... 12
METODI DI SANIFICAZIONE....................................................... 14
Sanificazione con prodotti chimici......................................... 15
Erogatori di aerosol a nebbia fredda..................................... 15
Generatori di vapore................................................................ 15
Atomizzazione.......................................................................... 16
Ozonizzazione........................................................................... 17
I raggi ultravioletti.................................................................... 18
SANIFICAZIONE AUTOVEICOLI.................................................. 20
Prodotti disinfettanti nebulizzati ........................................... 21
Vapore ....................................................................................... 21
Ozono ....................................................................................... 21
Igienizzazione chimica fai-da-te ........................................... 22
AGEVOLAZIONI FISCALI.............................................................. 23
CONCLUSIONI................................................................................ 25
ALLEGATO N.1
Circolare n. 5443 del 22 Febbraio 2020 del Ministero della Salute ....... 26
ALLEGATO N.2
PROTOCOLLO CONDIVISO DI REGOLAMENTAZIONE PER IL CONTENI-
MENTO DELLA DIFFUSIONE DEL COVID – 19 (24 aprile 2020) negli am-
bienti di lavoro, integrato da quello sottoscritto il 14 marzo 2020........ 27
ALLEGATO N.3
Riepilogo Decreti legislativi per COVID-19........................................... 29
Fonti..................................................................................................30
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SANIFICAZIONE DA COVID-19
Igienizzare è la
parola d’ordine
Il coronavirus fa tornare di interesse popolare la
sanificazione di ambienti e mezzi di trasporto. Ne moda,
ne pignoleria, ma una necessità, soprattutto da quando
autorevoli istituti di ricerca hanno accertato che il virus
rimane attivo su alcune superfici per parecchio tempo.
L
e immagini che ci vengono presentate dai media delle aree
più colpite dal coronavirus COVID-19 raccontano una storia
di disinfezione: camion che spruzzano strade e squadre di
operatori sanitari che indossano bombole che spargono liquidi su
marciapiedi, parchi e piazze in tutto il mondo. Innumerevoli racco-
mandazioni ci ammoniscono di lavarci le mani e disinfettare le su-
perfici toccate più di frequente nelle nostre case. Ma qual è il modo
più efficace per prevenire l’esposizione al virus?
Come altri coronavirus, si ritiene che la sindrome respiratoria acuta
grave che causa COVID-19, si diffonda più comunemente attraver-
so goccioline respiratorie invisibili inviate nell’aria quando una per-
sona infetta tossisce o starnutisce.
Queste goccioline possono quindi essere inalate da persone vicine
o depositarsi su superfici che altri toccano e che possono quindi
infettarsi quando si toccano gli occhi, il naso o la bocca.
La buona notizia mostra che, dalle indagini sulla diffusione del co-
ronavirus effettuate in vari studi, i disinfettanti domestici comuni,
incluso il sapone o una soluzione di candeggina diluita, possono
disattivare l’agente patogeno sulle superfici interne. I coronavirus
sono avvolti con uno strato lipidico (grasso) protettivo che li rende
aggredibili e fatti a pezzi dai comuni disinfettanti.
Altro aspetto è quello del tempo di permanenza attiva del virus. Se-
condo studi recenti diffusi dai media nazionali e da parte dei consu-
lenti virologi del Governo, il virus persiste nell’aria per un massimo di
3 ore e per 2 o 3 giorni su acciaio inossidabile e superfici in plastica.
5
SANIFICAZIONE DA COVID-19
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SANIFICAZIONE DA COVID-19
COVID-19
ci cambia la vita
C
he la pandemia da COVID-19 stia cambiando la vita a tutti
non è una novità. Siete convinti che passata la fase acuta
dell’epidemia tutto ritornerà come prima? I segnali che ci
pervengono dal mondo scientifico, ripresi da quello politico, dico-
no di no. Sicuramente in futuro saremo costretti a modificare molte
delle nostre abitudini relative al distanziamento sociale e alle nor-
me igienico sanitarie, e a porre in atto azioni che prima ritenevamo
superflue, come la disinfezione e sanificazione degli ambienti e
superfici di contatto.
Un ambiente con poca o nessuna possibilità di accoglienza in
grado di mantenere il distanziamento sociale e garantire le norme
igienico sanitarie, farà fatica a giustificare la sua operatività, anzi
non potrà esistere.
Molte aziende dedite alla sanificazione degli ambienti si sono già
appropriate dell’opportunità creata dalla pandemia proponendo
vari sistemi per l’igienizzazione. I metodi possono essere moltepli-
ci, si va dal detergere le superfici con salviette usa e getta a panni
imbevuti di disinfettante da passare sulle superficie più esposte al
contagio, oppure con spray specifici. Molti di questi detergenti tra-
dizionali rimuovono solo lo strato di sporco visibile, ma non sono
in grado di abbattere le cariche batteriche presenti sulle superfici
e nell’ambiente. La sanificazione di uffici e ambienti di lavoro, spe-
cialmente se di grandi dimensioni, ora obbligatoria, necessita di
un processo industriale che difficilmente può essere effettuato da
chi non è abilitato, anche perché in molti casi l’operazione preve-
de l’utilizzo di liquidi igienizzanti erogati a pressione in forma ne-
bulizzata, atomizzata, spray o, in alternativa, con apparecchiature
produttrici di Ozono.
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SANIFICAZIONE DA COVID-19
Facciamo un po’
di chiarezza
I
termini che vengono utilizzati per combattere la contaminazio-
ne del virus sono più di uno e ai non addetti ai lavori appaiono
similari nella loro funzione, per cui riteniamo utile fornire una
spiegazione. Sulla base della classificazione generale delle attività
del settore delle pulizie introdotta dalla legge 25 gennaio 1994 n.
82 il Regolamento adottato con il Decreto del Ministro dell’Industria,
del Commercio e dell’Artigianato 7 luglio 1997 n. 274 ha apposita-
mente previsto le definizioni specifiche delle singole attività di puli-
zia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanifi-
cazione. Nello specifico, abbiamo visto che in questa pandemia la
prevenzione dal contagio è azione indispensabile ed è necessario
adottare alcuni accorgimenti, tra cui quello fondamentale di igieniz-
zare, sanificare, disinfettare gli ambienti, tutte queste definizioni non
trovano corrispondenza, eccetto la sanificazione, con quelle della
legge sopraindicata, ma in realtà cosa vogliono dire questi termini?
Igienizzare
L’igienizzazione consiste nella pulizia a fondo con sostanze in gra-
do di rimuovere o ridurre gli agenti patogeni su oggetti e superfi-
ci. Le sostanze igienizzanti (es. ipoclorito di sodio o candeggina)
sono attive nei confronti degli agenti patogeni, ma non sono con-
siderate disinfettanti in quanto non autorizzati dal Ministero della
Salute come presidi medico chirurgici.
Disinfettare
Attività che riguarda il complesso di procedimenti ed operazioni
atti a rendere sani determinati ambienti confinati ed aree di perti-
nenza, mediante la distruzione od inattivazione di microrganismi
patogeni. Disinfettare significa igienizzare ma in modo più profon-
do, ovvero eliminando quasi il 99% dei batteri presenti su una su-
perficie. Se invece vogliamo ottenere una depurazione completa
bisogna sterilizzare.
8
SANIFICAZIONE DA COVID-19
Sanificare
È l’attività che riguarda il complesso di procedimenti ed operazio-
ni atti a rendere sani determinanti ambienti mediante la pulizia e/o
disinfezione e/o di disinfestazione, ovvero mediante il controllo ed il
miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la
temperatura, l’umidità e la ventilazione. La sanificazione può essere
necessaria per decontaminare interi ambienti, richiedendo quindi at-
trezzature specifiche per la diffusione dei principi attivi e competenze
professionali, oppure aree o superfici circoscritte, dove gli interventi
sono alla portata anche di soggetti non professionali. La sanifica-
zione interviene riducendo o abbattendo i microrganismi patogeni
nell’immediato, ma la sua efficacia non dura nel tempo. Sono pertan-
to importanti gli interventi di pulizia e igienizzazione frequenti, anche
se maggiormente circoscritti alle superfici di più frequente contatto.
Le regole
da rispettare (protocolli)
Fatta un po’ di chiarezza sui termini utilizzati per combattere il coro-
navirus, vediamo cosa si sta facendo in concreto per permettere alle
persone di riprendere il lavoro in sicurezza.
Il 14 marzo sindacati e imprese hanno firmato un protocollo per tutelare
la salute e la sicurezza dei lavoratori dal possibile contagio da corona-
virus e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro. Fra la altre quella
per il quale l’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione
periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle
aree comuni e di svago.
Nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei lo-
cali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dell’area secondo
le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministe-
ro della Salute (vedi allegato n.1), nonché alla ventilazione dei locali.
Come si può rilevare il contenuto della predetta circolare non si limita
solo a suggerire comportamenti, ma indica anche quali elementi uti-
lizzare per sanificare ambienti e oggetti d’uso quotidiano: ipoclorito
di sodio diluito (candeggina), etanolo (alcool) al 60-85% o dove è
possibile acqua calda a 90°. Successivamente, con la necessità di
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SANIFICAZIONE DA COVID-19
Apertura attività
condizionate
Il protocollo (di cui forniamo uno stralcio
nell’allegato n. 2 sulle indicazioni più si-
gnificative) contiene misure che seguo-
no la logica della precauzione e attuano
le prescrizioni del legislatore e quelle
dell’Autorità sanitaria, pertanto fornisco-
no indicazioni su quali sono i processi
necessari per poter operare in sicurez-
za, che qui di seguito sono sintetizzati.
Sanificazione
L’azienda assicura la pulizia giornalie-
ra e la sanificazione periodica di locali,
ambienti, postazioni di lavoro e aree co-
muni e di svago. Nel caso di presenza
di una persona positiva, si procede alla
pulizia e sanificazione nonché alla loro ventilazione. Va garantita pulizia a
fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch e mouse.
10
SANIFICAZIONE DA COVID-19
12
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Metodi
di sanificazione
Abbiamo visto che nei vari regolamenti, protocolli eccetera non si
parla specificatamente di metodi né di prodotti, ma tutto è concen-
trato sul termine sanificazione degli ambienti, un processo di ac-
curata disinfezione che punta a eliminare l’eventuale presenza del
patogeno sulle superfici, sia all’interno dei locali che all’aperto. E,
allora, vediamo i metodi e i prodotti utilizzati per questa operazione.
La sanificazione è il passo successivo dopo la pulizia di un ambien-
te, che attraverso azioni meccaniche e prodotti detergenti prevede
la rimozione dello sporco visibile ed evidente. A seguito del risciac-
quo dopo la pulizia si passa alla disinfezione vera e propria, basata
sul rilascio di prodotti chimici (ma anche acqua bollente, vapori,
radiazioni, gas, etc.) al fine di ridurre la presenza di agenti patoge-
ni come batteri, spore fungine e virus eventualmente presenti sulle
superfici. Non si tratta di una sterilizzazione come quella necessa-
ria in determinati ambienti, ad esempio nelle sale operatorie di un
ospedale o nell’industria alimentare, poiché una certa carica virale/
batterica/fungina continuerà a persistere sulle superfici. La sanifica-
zione è spesso considerata sinonimo di disinfezione, ma in alcuni
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SANIFICAZIONE DA COVID-19
casi si tratta di uno step successivo, nel quale vengono prese ul-
teriori misure al fine di rendere un ambiente ancora più sicuro per
la presenza umana, andando ad esempio a intervenire su livelli di
ventilazione, temperatura, procedure per tenere lontani parassiti e
via discorrendo.
Generatori di vapore
Sono macchine concepite per la pulizia di vari tipi di superficie,
resistenti all’acqua e a temperature elevate, che producono vapore
e, quando necessario di una miscela di acqua e detergente o disin-
fettante, erogati a una notevole pressione di uscita (da 4 a 7 bar),
proporzionale alla temperatura raggiunta (fino a 180°C in uscita).
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SANIFICAZIONE DA COVID-19
Atomizzazione
La sanificazione con atomizzatore di prodotti disinfettanti con mar-
cato effetto biostatico e biocida, è un’operazione fondamentale per-
ché mira ad eliminare a fondo qualsiasi batterio ed agente contami-
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SANIFICAZIONE DA COVID-19
Ozonizzazione
Esiste oggi, oltre alle sostanze chimiche ed industriali, la sanifica-
zione tramite Ozono, un gas naturale che non lascia residui chimici.
Visto il suo elevato potere ossidante e la naturale tendenza a con-
vertirsi in ossigeno (O2), lo rendono un prodotto con elevate poten-
zialità di impiego in diversi processi produttivi, per ridurre il rischio
microbiologico negli impianti e negli ambienti o mezzi di trasporto
ad elevata frequentazione.
OZONO (O3)
È un gas instabile trivalente formato da 3 atomi di ossigeno, (anziché
2), che non può essere conservato e deve essere prodotto al momen-
to dell’uso. È un energico ossidante e per gli esseri viventi è altamente
velenoso (fortemente irritante per le mucose) se respirato a grandi dosi.
Viene generalmente preparato al momento dell’utilizzo attraverso appa-
recchi detti ozonizzatori che convertono l’ossigeno dell’aria in ozono tra-
mite scariche elettriche.
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SANIFICAZIONE DA COVID-19
I raggi Ultravioletti
La luce può sanificare un ambiente? La risposta è positiva e in alcuni
ospedali si sta già effettuando con risultati interessanti. Da tempo si
conosce il potere antibatterico e antivirale della luce ultravioletta. Nel-
lo spettro elettromagnetico, l’ultravioletto (UV), lunghezze d’onda tra i
100 e i 400 nanometri, è stato suddiviso in tre bande: UV-A (320-400
nm); UV-B (280-320 nm) e UV-C (100-280 nm) che hanno reazioni di-
verse sugli organismi viventi. Nel 1929, i primi esperimenti evidenzia-
rono la capacità antibatterica degli ultravioletti, UV-C. L’assorbimento
di fotoni in questa lunghezza d’onda causava la morte della cellula
batterica. Con l’andare del tempo si è confermato che l’assorbimento
sufficiente di fotoni di luce UV-C da parte del DNA o dell’RNA dei mi-
cro-organismi ne causava una distruzione, per reazione fotochimica,
rendendoli quindi inattivi. Possono gli UV-C prevenire la trasmissione
del COVID-19? Tutti i batteri e virus testati fino a oggi (diverse centinaia
nel corso degli anni), comprendendo altri coronavirus che rispondono
alla disinfezione degli UV-C inattivandoli, almeno due parenti prossimi
del virus COVID-19: SARSCoV-1 (causa della SARS) e MERS-CoV (re-
sponsabile della Sindrome Respiratoria medio-orientale). Le lampade
a mercurio, oggi ampiamente utilizzate nei sistemi di disinfezione, sono
rimpiazzate dai LED UVC. Alcuni ospedali hanno iniziato a utilizzare la
luce UVGI (Ultraviolet germicidal irradiation) come metodo di steriliz-
zazione e sanificazione degli ambienti e delle superfici delle stanze di
malati affetti di Covid-19 per sanificare le camere di ospedale in appe-
na 5 minuti. I dispositivi a Raggi UV vanno utilizzati con accortezza e
solamente su elementi inorganici.
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Sanificazione
autoveicoli
20
SANIFICAZIONE DA COVID-19
Vapore
L’utilizzo del vapore negli in-
terni delle auto, in particolare
sulle parti della selleria per
risanare parti particolarmente
sporche e macchiate, è inso-
stituibile.
Ozono
La sanificazione ottimale per l’abitacolo dei veicoli è tramite l’ozono che
fatto circolare, attraverso le bocchette di aerazione, nei condotti di cli-
matizzazione riesce a inattivare la quasi totalità degli agenti patogeni e,
a differenza di altri sistemi, ad eliminare gli odori. La possibilità di sfrut-
tare l’ozono per la pulizia e la sanificazione di oggetti e ambienti deriva
dal suo elevato potere ossidante.
Il processo fisico è abbastanza
semplice. Non appena l’ozono en-
tra in contatto con una materia or-
ganica, si innesca una reazione di
ossidazione. In sostanza vengono
uccisi tutti i microrganismi viventi,
come acari, batteri, virus, muffe
e funghi mentre le molecole degli
21
SANIFICAZIONE DA COVID-19
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SANIFICAZIONE DA COVID-19
Agevolazioni fiscali
Il D.L. “Cura Italia” del 17 marzo 2020 garantisce “un credito d’im-
posta, nella misura del 50 per cento delle spese di sanificazione
degli ambienti e degli strumenti di lavoro.”.
Le disposizioni di attuazione del credito d’imposta sono demandate
a un decreto del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto
con il MEF, da adottarsi entro 30 giorni dall’entrata in vigore del De-
creto, con il quale saranno definite le disposizioni applicative anche
al fine del rispetto dei limiti di spesa previsti.
Intanto, mentre scriviamo, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il
credito d’imposta introdotto dal “Cura Italia” è riconosciuto per le
spese sostenute nel 2020 per l’acquisto di dispositivi di protezione
individuale: dalle mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3 ai guanti dal-
le visiere di protezione alle tute.
3 Agli oneri derivanti dal presente articolo pari a 50 milioni di euro per
l’anno 2020, di provvede ai sensi dell’articolo 126.
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SANIFICAZIONE DA COVID-19
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SANIFICAZIONE DA COVID-19
Conclusioni
Le disposizioni inerenti all’apertura delle attività del dopo coronavirus
che prestano servizi al pubblico, oltre agli aspetti igienico sanitari, pre-
vedono il distanziamento sociale fra le persone con regole ben definite.
Purtroppo, la realtà degli autoriparatori italiani è costituita in maggio-
ranza da piccole e medie aziende artigianali, molte delle quali potreb-
bero non avere le caratteristiche logistiche e gli spazi previsti. In questi
casi il problema sorge, non tanto da parte degli organi di controllo, ma
dallo stesso cliente oggi più sensibile alla propria incolumità.
Quando all’inizio di questo scritto sostenevamo che il coronavirus ci
avrebbe cambiato la vita e le abitudini, intendevamo proprio questo,
la modifica degli spazi, dei rapporti interpersonali, igiene della per-
sona e un’attenzione alla salubrità degli ambienti a cui non eravamo
abituati. Ecco, quindi, che per molti autoriparatori si presenta un ulte-
riore ostacolo da superare, e questo vale anche in prospettiva per la
committenza (costruttori, flotte, assicurazioni) che, oltre alla richiesta
di capacità tecnica, potrebbero differenziare la loro preferenza verso
strutture più idonee, anche sotto l’aspetto igienico-sanitario, dove indi-
rizzare i clienti.
Il cambiamento, quindi, è un obbligo, e a questo punto tanto vale far-
ne un aspetto vantaggioso di marketing evidenziando, oltre alle nor-
me igienico sanitarie previste dalla legge per gli ambienti, quello
che l’autoriparatore maggiormente coscienzioso mette in atto, nel
momento dell’accettazione e presa in carico dei veicoli, alla loro sa-
nificazione per preservare la salute propria e dei dipendenti e poi,
nel momento della consegna, per
preservare quella del cliente.
Sicuramente questa attività
non sarebbe vana e po-
trebbe fare la differen-
za come elemento
di distinzione, oltre
a costituire un se-
gno di attenzione e
cura verso i propri
clienti, certamente
molto gradito.
25
SANIFICAZIONE DA COVID-19
ALLEGATO N.1
CIRCOLARE N. 5443 DEL 22 FEBBRAIO 2020
DEL MINISTERO DELLA SALUTE
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SANIFICAZIONE DA COVID-19
ALLEGATO N.2
PROTOCOLLO CONDIVISO DI REGOLAMENTAZIONE PER IL
CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL COVID-19
(24 aprile 2020) negli ambienti di lavoro, integrato da quello
sottoscritto il 14 marzo 2020.
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SANIFICAZIONE DA COVID-19
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SANIFICAZIONE DA COVID-19
ALLEGATO N.3
RIEPILOGO DECRETI LEGISLATIVI PER
COVID-19
DECRETI
• DPCM 26 aprile 2020 (fase 2)
• DPCM 10 aprile 2020
• Decreto “Liquidità” 8 aprile 2020
• DPCM 1° aprile 2020
• Decreto del Ministro dello sviluppo economico 25 marzo 2020
• Allegato1 (del Decreto del Ministro dello sviluppo economico
25/03/2020)
• Decreto Legge n 19 25 marzo 2020
• DPCM 22 marzo 2020
• Circolare esplicativa del Ministero dell’Interno – DPCM 22 marzo 2020
• Decreto “Cura Italia”17 marzo 2020
• DPCM 11 marzo 2020
• DPCM 9 marzo 2020
• DPCM 8 marzo 2020
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SANIFICAZIONE DA COVID-19
Fonti
1. Covid 19 – Sicurezza dei lavoratori – Ministero della Salute
2. Tutte le Norme, Circolari e Ordinanze per il contenimento del nuovo Coro-
navirus – Ministero della Salute
3. Disinfezione degli ambienti esterni e utilizzo di disinfettanti (ipoclorito di so-
dio) su superfici stradali e pavimentazione urbana – Ministero della Salute
4. Circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 riguardante la sanificazione – Mini-
stero della Salute
5. https://scienze.fanpage.it/
6. Ecdc – Comunità Europea - Guida intermedia per la pulizia ambientale in
strutture non sanitarie esposte a SARS-CoV-2
7. Matteo Guidotti, Istituto di scienze e tecnologie chimiche “Giulio Natta”
(Scitec)
8. Assolombarda
9. Confartigianato BS
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