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Altavilla Milicia, Barreca: “Mia moglie era posseduta”. La farneticante


telefonata ai carabinieri
L’uomo, accusato dell’omicidio della moglie e dei due figli, chiama per consegnarsi: “I demoni stanno mangiando pure
me”. L’autopsia conferma l’agghiacciante racconto della figlia superstite: “Le vittime torturate e seviziate per ore”

Cronaca Altavilla Milicia, Barreca: “Mia moglie era posseduta”. La farneticante telefonata ai carabinieri
Un post tratto dal profilo Facebook di Giovanni Barreca mostra lui con la moglie e i figli maggiori (Ansa)

PER APPROFONDIRE:

ARTICOLO: Strage ad Altavilla Milicia, fermata la figlia superstite: ha confessato di aver preso parte al massacro. “Mia
madre e i miei fratelli posseduti”
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ARTICOLO: Ammazza la moglie e i due figli: "Avevano il diavolo dentro". Coinvolta una coppia di amici

P alermo, 18 febbraio 2024 – Come da un vaso di pandora dell’orrore sul caso di Altavilla Milicia emergono
dettagli di volta in volta sempre più agghiaccianti. Gli ultimi riguardano la farneticante telefonata che
Giovanni Barreca, in carcere per l’omicidio della moglie e dei due figli, ha fatto ai carabinieri subito dopo il triplice
delitto. “Buonasera mi devo consegnare – dice Barreca – Anche se vi dico perché non ci credete: quando uno vuole
fare la volontà di Dio gli spiriti si ribellano. Mia moglie era posseduta. In pratica è morta mia moglie. I demoni
mi stanno mangiando pure a me. C'ho mio figlio, ho due morti e una l'ho lasciata lì”.

L’uomo appare in preda a un delirio religioso. Così come la figlia 17enne, unica sopravvissuta al ‘rito di
purificazione’, come lei stessa lo ha decritto, culminato nel massacro della mamma Antonella Salamone, 40 anni,
e dei fratelli Emanuel e Kevin Barreca, di 5 e 16 anni. La ragazza è stata sottoposta a fermo, indagata dalla
procura dei minori per omicidio pluriaggravato in concorso e occultamento del cadavere della madre. Secondo i
primi risultati delle indagini lei e il padre sarebbero stati aiutati nel folle tentativo di ‘esorcismo’ da una coppia di
conoscenti, Sabrina Fina e Massimo Caradente, fanatici religiosi, anche loro in carcere. Dietro l’intera vicenda
l’ombra di una setta.

La giovane ha confessato tutto raccontando i fatti nei minimi, cruenti, particolari che qui omettiamo. Avrebbe
ammesso di aver torturato insieme al padre e alla coppia, la madre e i figli e di aver contribuito a seppellire in
giardino i resti carbonizzati della madre. Anche lei ha detto agli inquirenti di avere fatto tutto "per il bene" dei
suoi cari "per liberarli dal demonio". Durante le sevizie “mia madre mi diceva di chiamare i carabinieri – è un
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passaggio del suo resoconto secondo quanto riporta l’Ansa – ma io per paura di essere torturata non l'ho fatto.
Mentre la torturavano le dicevano che era un demone”.

I carabinieri l’hanno trovata ancora in casa con accanto i cellulari dei fratelli e della madre. Nella stanza accanto
c'erano i cadaveri dei fratelli. Al contrario era emerso inizialmente, non sarebbe stata affatto in stato
confusionale, ma riposava tranquillamente nella sua stanza. Dalle indagini trapela anche che la 17enne avrebbe
scambiato decine di messaggi con le amiche mentre i suoi familiari morivano.

L’autopsia sui corpi ha confermato quanto raccontato dalla 17enne. Madre e figli sono stati torturati per ore
prima di essere uccisi. La donna sarebbe morta la notte tra l'8 e il 9 febbraio scorsi, bruciata e sepolta in giardino,
i ragazzini seviziati, probabilmente soffocati e incaprettati la notte del 9 febbraio.

Domani le salme faranno ritorno ad Altavilla, nel Palermitano: la camera ardente sarà allestita al plesso comunale
Zucchetto e resterà aperta da mezzogiorno circa fino alle 20. Alle 18 il parroco, don Salvo Priola, presiederà un
momento di preghiera e di commiato. Subito dopo ci sarà la tumulazione.

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