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A tutte le Strutture

Loro Sedi

Roma, 14 dicembre 2023

Care compagne e cari compagni,


in continuità con le mobilitazioni e gli scioperi di CGIL e UIL delle scorse settimane contro
le politiche economiche e sociali del Governo, che hanno visto una larga e convinta
partecipazione, il percorso di mobilitazione delle lavoratrici e lavoratori del Commercio,
Turismo e Servizi continua con lo Sciopero nazionale del 22 dicembre prossimo per
denunciare la rottura delle trattative per il rinnovo dei CCNL.
Insieme a quelli di molti altri settori e categorie, sono oltre 5 milioni le lavoratrici e i
lavoratori del commercio, dei vari comparti del turismo e della ristorazione che hanno il
Contratto nazionale scaduto da troppi anni, una situazione insostenibile dovuta alle
posizioni delle associazioni datoriali e delle imprese che non vogliono riconoscere aumenti
retributivi necessari a contrastare l’inflazione, come previsto dagli Accordi
Interconfederali, e pretendono di manomettere diritti acquisiti, come scatti di anzianità,
quattordicesima, permessi retribuiti, per elencarne alcuni, chiedendo interventi per
aumentare la flessibilità, in settori dove invece servono, come richiesto unitariamente da
Filcams, Fisascat e Uiltucs, orari che permettano la conciliazione dei tempi di vita e di
lavoro, norme per il contrasto alla violenza di genere e di sostegno alla genitorialità,
misure per contrastare la precarietà, a partire dal consolidamento e aumento dell’orario
contrattuale per i tanti part time involontari presenti.
Aziende, grandi gruppi, multinazionali, da decine di migliaia di addetti, del commercio,
della ristorazione, del turismo, che nel corso degli ultimi anni, grazie soprattutto ai propri
dipendenti, hanno potuto gestire trasformazioni, riorganizzazioni, definire e consolidare la
loro presenza nel nostro mercato e, soprattutto, hanno potuto assicurarsi utili
frequentemente eclatanti. Associazioni datoriali e imprese, private e cooperative, che,
invece di dare il giusto e dovuto riconoscimento alle lavoratrici e ai lavoratori,
considerano il rinnovo del CCNL una variabile dipendente solo dai propri interessi e
convenienze economiche e organizzative.
Quando non si rinnovano per un lasso temporale così rilevante tanti e tali contratti
nazionali di lavoro e la dilazione di anno in anno diviene la regola e la strategia
contrattuale delle associazioni datoriali, non soltanto si mettono in discussione valore,
funzione e ruolo del Contratto Nazionale e della contrattazione collettiva, ma si
compromettono interi assetti relazionali, essenziali per la tenuta economica e sociale del
nostro paese.
La difesa e la crescita del potere d’acquisto dei salari e l’estensione dei diritti e della
dignità delle persone che per vivere devono lavorare, sono le ragioni fondamentali
dell’esistenza dei contratti nazionali.
Per questo è necessario agire la solidarietà tra lavoratori e tra categorie e rafforzare la
coesione, nella consapevolezza che la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori del
Commercio, Turismo e Servizi per la conquista del rinnovo dei Contratti Nazionali di
Lavoro è la lotta di tutte e tutti e che il loro avanzamento vorrà dire un avanzamento, una
ridefinizione e una affermazione dei diritti del lavoro, in continuità con l’iniziativa
confederale, per dare risposte concrete necessarie a contrastare le condizioni di
sofferenza economica e sociale di chi rappresentiamo e vogliamo rappresentare.
A fronte di quanto sopra, si invitano le strutture regionali e territoriali della
Confederazione e di tutte le Categorie a coordinarsi con le rispettive strutture Filcams, per
partecipare, anche con delegate e delegati, alle manifestazioni del 22 dicembre prossimo,
che si terranno in contemporanea in 5 città, Milano, Roma, Napoli, Cagliari e Palermo, e
sostenere la Categoria impegnata ad ottenere la modifica delle posizioni strumentali delle
Associazioni datoriali e delle imprese, per giungere alla sottoscrizione del rinnovo dei
Contratti nazionali coerenti con le richieste sindacali.
Saluti e buon lavoro.

Il Segretario Generale Filcams Cgil Il Segretario Generale Cgil


Fabrizio Russo Maurizio Landini

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