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Opzioni Di Trattamento Per Il Malato Terminale - Aspetti Fondamentali - Manuale MSD, Versione Per I Pazienti
Opzioni Di Trattamento Per Il Malato Terminale - Aspetti Fondamentali - Manuale MSD, Versione Per I Pazienti
MANUALE MSD
Versione per i pazienti
Alcuni malati terminali e le relative famiglie ritengono di dover provare qualsiasi trattamento che possa prolungare
la sopravvivenza, anche quando la speranza di guadagnare un tempo ragionevole non è realistica. Questo tipo di
trattamento spesso sacrifica gli ultimi giorni del malato con effetti collaterali, senza ottenere un guadagno temporale
di qualità, causa disagio, comporta costi notevoli e sovraccarica i membri della famiglia. In molti casi, nella fase
terminale, la terapia deve mirare solo a conferire uno stato di benessere, per evitare al paziente qualsiasi sofferenza
e dargli l’opportunità di essere consapevole dell’atto di chiusura della vita che ha vissuto. Questioni filosofiche,
morali e religiose entrano in gioco nelle scelte compiute dal paziente o da chi ne fa le veci.
I soggetti che sono debilitati o che presentano un’atrofia grave possono vivere per diverse settimane senza
assumere sostanze solide con un’idratazione minima. I familiari devono capire che l’arresto della somministrazione
di liquidi non causa la morte istantanea del malato e di solito non accelera la morte quando il soggetto
semplicemente mostra disinteresse nell’assumere sostanze liquide per bocca o non ne è in grado.
Inoltre, un numero crescente di programmi statali e locali prevede trattamenti di sostegno vitale di emergenza oltre
alla rianimazione cardiopolmonare (RCP, una procedura di emergenza il cui obiettivo è ripristinare la funzionalità
cardiaca e polmonare) per i soggetti con malattie in stadio avanzato. Questi programmi sono più comunemente noti
come ordini medici per il trattamento di supporto vitale (POLST). In genere sono raccomandati perché possono
aiutare il personale di pronto soccorso a sapere come comportarsi in caso di emergenza.
Tuttavia, anche in assenza di documenti scritti, un colloquio fra il paziente, la famiglia e gli operatori sanitari sul
percorso di cura migliore, offre una base da seguire per le decisioni da prendere successivamente, quando il
paziente non sarà più in grado di prenderle, ed è molto meglio che non affrontare affatto l’argomento.
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