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Piatti vegetariani

Per famiglie

Menu in inglese
Animali ammessi

Bus

Traghetto

Tram
Treno

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Sommario
Pianificare il viaggio
Benvenuti a Madrid
Top 10
Qualcosa di nuovo
In breve
Primo viaggio
Itinerari
Se vi piace...
Mese per mese
Con i bambini
Come uno del posto
Madrid gratis
Pasti
Locali e vita notturna
Divertimenti
Shopping
Visitare Madrid

I quartieri
Plaza Mayor e Madrid imperiale
La Latina e Lavapiés
Sol, Santa Ana e Huertas
El Retiro e i musei d’arte
Salamanca
Malasaña e Chueca
Parque del Oeste e Madrid Nord
Gite di un giorno
Pernottamento
Conoscere Madrid
Madrid oggi
Storia
La città dei pittori
Architettura
Madrid e il cinema
Flamenco
Guida pratica
Trasporti
Informazioni
Guida linguistica
Indice
Cartine
Benvenuti a Madrid

Nessuna città al mondo è più vivace di Madrid, un


luogo elettrizzante la cui energia trasmette un
messaggio semplice: qui la gente sa veramente come
godersi la vita.
Gran Vía
LUIS DAVILLA / GETTY IMAGES ©
Città d’arte
Poche città possono uguagliare la tradizione artistica di Madrid, che induce
gli appassionati a tornare più volte. Per secoli, i reali spagnoli hanno
coperto di ricchezze e di fama gli artisti dell’epoca, sia i talenti locali come
Goya e Velázquez sia i grandi maestri fiamminghi e italiani. Oggi i
capolavori di questi e altri pittori spagnoli, come Picasso, Dalí e Miró,
ornano le pareti dei musei d’arte, in particolare il Museo del Prado, il
Centro de Arte Reina Sofía e il Museo Thyssen-Bornemisza, anche se i
luoghi dell’arte sono molti di più.
Capitale culinaria
Partita da una cucina locale di modeste pretese, Madrid è oggi una delle
capitali culinarie più vivaci d’Europa, avendo accolto con entusiasmo tutte
le novità più stimolanti della rivoluzione gastronomica spagnola. Questa
adesione al nuovo si sposa però con la passione mai venuta meno per le
antiche tradizioni culinarie nazionali, per la convivialità a tavola e per
l’infinita varietà di piatti provenienti da altre regioni del paese. Dalle tapas
consumate nei raffinati templi dell’innovazione ai pasti gustati sotto soffitti
a volta vecchi di secoli, mangiare a Madrid è un autentico piacere.
Vivere la notte
Le notti nella capitale spagnola sono leggendarie e compensano il più
contenuto panorama artistico e ristorativo. Madrid conta forse più bar di
qualsiasi altra città al mondo, oltre a cocktail bar storici e locali notturni
dove la marcha (vita notturna) irrefrenabile è condita con un tocco di
glamour. Questo però spiega solo in parte la magia delle notti di Madrid.
Basta passeggiare in uno dei quartieri più vivaci per essere travolti da una
marea di gente allegra e contagiati dalla voglia di ballare fino all’alba.
Tesori architettonici
Madrid non possiede forse il fascino architettonico di Parigi, la storia
monumentale di Roma o i capolavori modernisti di Barcellona. Non vanta
neppure monumenti di grande impatto come il Colosseo, la Tour Eiffel o La
Sagrada Família, da fotografare e mostrare agli amici a casa. Non per
questo però ha qualcosa da invidiare ad altre città. Anzi, il ricco patrimonio
architettonico fa da magnifico sfondo alla vita urbana, spaziando da palazzi
reali ad ardite strutture contemporanee, dai sobri edifici in mattoni con
guglie d’ardesia tipici del barocco madrileno alle fantasiose creazioni della
Belle Époque. In breve, è una città bellissima.
Perché amo Madrid
Anthony Ham, autore

È passata già una decina d’anni da quando mi sono innamorato di


Madrid e ho deciso di farne la mia città d’adozione, ma l’irrefrenabile
carica vitale delle sue strade continua a entusiasmarmi. Madrid è un
luogo dove le passioni del paese più travolgente d’Europa sono la trama
stessa della vita quotidiana, una città con la musica nell’anima e
un’incrollabile fiducia in se stessa. Ma è anche una delle città più aperte
e accoglienti del mondo. Di conseguenza, non importa da dove venite,
perché per tutti vale il detto ‘Se sei a Madrid, sei di Madrid’.
Per ulteriori informazioni sull’autore, v. qui.
Top 10
Museo del Prado

SEAN PAVONE / SHUTTERSTOCK ©

1 Il Museo del Prado, sede della collezione di pittura spagnola ed europea


più importante di Spagna, è una delle principali istituzioni artistiche del
mondo. Goya e Velázquez sono i nomi di maggior richiamo in questo
magnifico spazio espositivo che occupa un posto di prestigio lungo il più
grandioso viale cittadino, il Paseo del Prado. Il catalogo, che spazia da
Rubens e Rembrandt a Botticelli e Bosch, è talmente sbalorditivo per
ricchezza e ampiezza di respiro che sicuramente vi occorrerà più di una
visita per ammirare tutte le opere in mostra.
El Retiro e i musei d’arte
Plaza Mayor
CHRISTIAN MUELLER / SHUTTERSTOCK ©
2 In una città come Madrid, che si distingue per le splendide piazze, Plaza
Mayor è senza dubbio la più bella. Per descriverla bastano poche parole:
acciottolato irregolare, portici dalle simmetrie perfette, guglie d’ardesia e
palazzi dalle facciate di un intenso color ocra, vivacizzate da meravigliosi
affreschi di figure mitologiche e balconi in ferro battuto. Questa piazza
solenne è anche il cuore pulsante della capitale, ieri scenario di numerosi
avvenimenti che hanno segnato la storia locale e oggi teatro privilegiato
della vita cittadina.
Plaza Mayor e Madrid imperiale
Centro de Arte Reina Sofía

CENTRO DE ARTE REINA SOFÍA


JOAQUIN CORTES / ROMAN LORE ©

3 In una città ricca di musei d’arte di prestigio mondiale, un dipinto deve


realmente possedere qualcosa di speciale per primeggiare. È questo il caso
di Guernica di Picasso, la cui singolare e inquietante bellezza è tale da
averne fatto l’opera d’arte in assoluto più straordinaria che si possa
ammirare a Madrid. Dopo aver peregrinato per lunghi anni in giro per il
mondo, oggi ha trovato una più che degna cornice nel Centro de Arte Reina
Sofía, accanto a quadri di Salvador Dalí e Joan Miró.
El Retiro e i musei d’arte
Tapas a La Latina

MARK READ / LONELY PLANET ©

4 Situata a La Latina, Calle de la Cava Baja è una delle vie gastronomiche


più importanti del mondo. Alcuni dei suoi innumerevoli tapas bar hanno
nobilitato questi miniassaggi sino a farne una forma d’arte, mentre altri
continuano a servirli nelle tradizionali ciotole di terracotta. La passione dei
madrileni per le tapas è tale che l’offerta del quartiere non si esaurisce in
quest’unica strada lunga ed elegante. Nei pressi avrete modo di assaggiare
la miglior tortilla de patatas (frittata di patate e cipolle) di Madrid, molto
amata dal re...
La Latina e Lavapiés
Parque del Buen Retiro

PALACIO DE CRISTAL
FREDERIC PROCHASSON / GETTY IMAGES ©

5 Alter ego della Madrid vivace e movimentata che siamo abituati a


conoscere, il Parque del Buen Retiro è uno degli angoli che più amiamo in
città. Parco di incontestabile bellezza, punteggiato di scenografici
monumenti architettonici e di statue nascoste tra gli alberi, El Retiro è il
luogo dove i madrileni si riversano a migliaia nel fine settimana per andare
a passeggio. In quanto tale, è uno dei luoghi dove è più facile cogliere certi
aspetti del vivere quotidiano, in un’atmosfera animata ma al tempo stesso al
riparo dai ritmi frenetici.
El Retiro e i musei d’arte
Palacio Real

S-F / SHUTTERSTOCK ©

6 Costruito sul sito dove Madrid venne fondata nel IX secolo, il Palacio
Real è uno degli edifici più emblematici (e belli) della capitale. Affacciato
su un’aristocratica piazza e ombreggiato da magnifici giardini ornamentali,
è una costruzione solenne che incarna la grandiosità del passato imperiale,
pur rimanendo stranamente accessibile per via della sua posizione in pieno
centro. Gli interni sono sfarzosi come si confà a un palazzo reale, in ricordo
dei giorni di gloria in cui la Spagna dominava il mondo.
Plaza Mayor e Madrid imperiale
Vita notturna a Malasaña e Chueca

LONELY PLANET / GETTY IMAGES ©

7 La leggenda delle notti di Madrid è nata nelle viuzze di due quartieri del
centro, Malasaña e Chueca. Nell’alternativo Malasaña, i locali di musica
rock resistono accanto a eleganti caffè letterari dell’Ottocento.
Nell’adiacente Chueca, una clientela modaiola e prevalentemente gay
affolla bar e locali notturni quasi tutte le sere della settimana. Insieme, i due
quartieri costituiscono la zona di Madrid che più di tutte richiama gli amanti
del divertimento notturno, e l’offerta straordinaria è l’emblema di una città
ricca di impulsi contraddittori.
Malasaña e Chueca
Museo Thyssen-Bornemisza
SYLVAIN SONNET / GETTY IMAGES ©

8 Di tutti i grandi musei d’arte di Madrid, il Museo Thyssen-Bornemisza è


spesso il preferito dal pubblico. Dall’arte sacra del XIII secolo fino alle
ardite creazioni del XXI secolo, non vi è grande pittore europeo che non sia
rappresentato. Ogni artista è presente magari soltanto con un paio di opere,
ma l’impostazione del museo è di respiro talmente universale da
trasformare una visita qui in una sorta di viaggio attraverso il meglio
dell’arte europea.
El Retiro e i musei d’arte
Ermita de San Antonio de la Florida

DIEGO LEZAMA / GETTY IMAGES ©

9 L’Ermita de San Antonio de la Florida, uno dei segreti meglio custoditi di


Madrid, è fra i luoghi d’arte più significativi della capitale. Questo piccolo e
modesto eremo ospita infatti un ciclo di affreschi che Goya, uno dei figli
adottivi più illustri di Madrid, dipinse su commissione reale nel 1798, e
come tale è uno dei pochi luoghi in città in cui sia ancora possibile
ammirare opere del maestro nel loro contesto originario. Straordinari per la
forza espressiva con cui sono rappresentati il miracolo di sant’Antonio e la
vita di Madrid, questi dipinti meritano assolutamente il tragitto fin qui.
Parque del Oeste e Madrid Nord
Plaza de Santa Ana e le notti di Huertas

MATTES RENé / GETTY IMAGES ©

10 Le notti in Plaza de Santa Ana e nel vicino barrio di Huertas sono


lunghe, chiassose e imprevedibili. La piazza è l’epicentro e il prologo delle
leggendarie notti madrilene, per cui i tavoli all’aperto sono postazioni
privilegiate per cogliere il fermento e pianificare la serata. Entro un breve
raggio dalla piazza, locali di musica dal vivo, sherry bar d’altri tempi ed
esclusivi lounge bar sui tetti vi distrarranno per tutta la notte, senza
dimenticare i leggendari locali notturni nelle vicinanze.
Sol, Santa Ana e Huertas
Qualcosa di nuovo
Platea
Una delle novità più stimolanti della Spagna degli ultimi anni è il Platea, un
progetto dalla formula innovativa che propone il nuovo volto della cucina
spagnola. Un vecchio cinema riadattato ospita chef stellati Michelin, spazi
gastronomici esclusivi e uno straordinario cocktail bar, il tutto completato
da un palcoscenico riservato al cabaret. Un connubio sorprendente,
travolgente e dinamico che conferma una volta di più Madrid nel suo ruolo
di città dell’innovazione e dell’eccellenza culinarie.
Malasaña inferiore
Da anni Calle del Pez, nel quartiere trendy di Malasaña, si distingue per la
sua passione per tutto ciò che è ‘cool’. Tale approccio si sta ora diffondendo
nell’intero barrio: visitate il ristorante Maricastaña per capire di cosa
stiamo parlando.
Museo de Historia
Ci sono voluti anni per realizzarli, ma ora i favolosi restauri del Museo de
Historia hanno riportato in vita il passato di Madrid. Varcate il portale
elaborato e perdetevi nei meandri di questa storia affascinante.
Museo Arqueológico Nacional
I lavori di restauro del Museo Archeologico Nazionale hanno superato i
tempi e il budget, ma ne è valsa decisamente la pena: oggi questo favoloso
spazio espositivo racconta in modo magistrale la storia più antica del paese.
Faro de Madrid
Il Faro di Madrid, che s’innalza isolato a ovest del centro, ha finalmente
riaperto i battenti e offre fantastici panorami sulla zona occidentale della
capitale.
Fast food spagnolo
Il jamón serrano, uno dei simboli della tradizione gastronomica spagnola,
sta diventando lo spuntino d’elezione per chi non ha molto tempo a
disposizione. In tutta la città si sono moltiplicati i locali che vendono panini
farciti con questo prelibato prosciutto.
Vista dai tetti
I bar situati sui tetti non sono certo una novità, mentre lo sono i tetti che
sfruttano la posizione vantaggiosa dal punto di vista panoramico e che si
sono rapidamente diffusi ovunque, dal Mirador de Madrid, nella Plaza de la
Cibeles, al Círculo de Bellas Artes, nei pressi della Gran Vía.
Capilla del Obispo
Uno dei segreti meglio custoditi di Madrid è rimasto nascosto per decenni,
ma ora la Capilla del Obispo è stata finalmente aperta alle visite guidate.
Plaza de Olavide
Sebbene sia da tempo una delle nostre piazze preferite, Plaza de Olavide
non ha mai vantato ristoranti di qualità...fino all’arrivo di Mama Campo.

Per altri consigli e indicazioni, v. lonelyplanetitalia.it/madrid


In breve

Per ulteriori informazioni, v. Guida pratica


Moneta
Euro (€)
Lingua
Spagnolo (castigliano)
Documenti
Ai cittadini italiani, svizzeri e di tutti i paesi dell’UE sono richiesti solo la
carta d’identità valida per l’espatrio o il passaporto in corso di validità.
Banche
I bancomat sono molto diffusi. Le carte di credito sono accettate dalla
maggior parte degli alberghi, dei ristoranti e dei negozi.
Telefoni cellulari
Gli standard della telefonia mobile sono compatibili con i cellulari
europei, in cui, se sbloccati, si possono usare SIM card locali.
Ora
Fuso orario dell’Europa centrale (1 h avanti rispetto al GMT/UTC), come
l’Italia.
Informazioni turistiche
Centro de Turismo Plaza Mayor (cartina; 010, 91 454 44 10;
www.esmadrid.com/it/informazioni-turistiche/centro-de-turismo-plaza-
mayor; Plaza Mayor 27; 9.30-20.30; ; Sol) È l’ufficio centrale, ma
ci sono altre filiali e numerosi infopoint in tutta la città.
Budget giornaliero
Meno di €80
Letto in camerata €15-20; doppia in hostal (albergo a prezzi modici) €50-
70
Pranzo con menú del día (menu del giorno a prezzo fisso) da tre portate
Visite a musei e altri luoghi d’interesse negli orari a ingresso libero

Medio €80–200
Doppia in albergo di media categoria €75-150
Pranzo e/o cena in ristoranti discreti
Tessere sconto per contenere le spese
Più di €200
Doppia in hotel di categoria elevata a partire da €150
Pranzo e cena in ristoranti di classe
Programmare in anticipo
Tre mesi Prenotate l’albergo il prima possibile e un’eventuale cena al
DiverXo.
Un mese Prenotate un tavolo alla Terraza del Casino o al Viridiana.
Una settimana Prenotate online l’ingresso al Museo del Prado e i biglietti
per assistere a una partita del Real Madrid.
Siti web
EsMadrid.com (www.esmadrid.com) Sito web dell’ufficio turistico di
Madrid.
LeCool (http://madrid.lecool.com) Alternativo, anticonformista e
d’avanguardia.
Lonely Planet Italia (www.lonelyplanetitalia.it/madrid) Una panoramica
generale su Madrid, suggerimenti e molto altro.
Turismo Madrid (www.turismomadrid.es) Portale ufficiale per il
turismo della Comunidad de Madrid.
QUANDO ANDARE

I periodi migliori sono la primavera e l’autunno. In estate può fare


molto caldo (anche se è un caldo secco) e in inverno molto freddo,
con possibili, anche se rare, nevicate.
Arrivo
Aeropuerto de Barajas (Aeroporto Adolfo Suárez Madrid-Barajas)
Metropolitana (dalle 6.05 all’1.30), autobus e minibus (24 h) per il centro di
Madrid; taxi €30.
Estación de Atocha (stazione ferroviaria di Atocha) Vicina al centro.
Metropolitana e autobus per il centro dalle 6.05 all’1.30; taxi a partire da
€8.
Estación de Chamartín (stazione ferroviaria di Chamartín)
Metropolitana e autobus per il centro dalle 6.05 all’1.30; taxi €13 circa.
Estación Sur de Autobuses (autostazione) Metropolitana e autobus per il
centro dalle 6.05 all’1.30; taxi a partire da circa €13.

Per saperne di più sull’arrivo v. qui


Trasporti locali
Il biglietto da 10 corse Metrobús costa €12,20 ed è valido su metropolitana
e autobus. È in vendita in quasi tutte le edicole e gli estancos (tabaccherie),
nonché agli sportelli e distributori automatici nelle stazioni della
metropolitana.
Metropolitana Il mezzo più semplice e rapido per spostarsi. Corse dalle
6.05 all’1.30.
Autobus Oltre 200 linee, ma per sfruttarle al meglio occorre un’attenta
pianificazione. Corse dalle 6.30 alle 23.30.
Taxi Economici per gli standard europei e numerosissimi.
A piedi Il centro città si può visitare a piedi, ma è meno pianeggiante di
quanto appaia a prima vista.

Per saperne di più sui trasporti locali v. qui


Pernottamento
Madrid ha molti alberghi eccellenti, spesso estremamente convenienti
rispetto ad altre capitali europee. È meglio prenotare sempre mesi prima per
aggiudicarsi le tariffe più vantaggiose.
Gli hotel di media e di alta categoria in genere spaziano da intimi e raffinati
boutique hotel a storici palazzi con un lusso d’antan.
Gli hostales, dotati di camere con bagno privato, sono una scelta eccellente
nella fascia bassa di prezzo, mentre negli ostelli c’è il classico viavai di
viaggiatori, con letti per lo più in camerata.

Siti utili
Reserva Madrid (www.reservamadrid.com) Servizio di prenotazione di
appartamenti.
Atrápalo (www.atrapalo.com) Servizio di prenotazione in spagnolo per
voli e alberghi.
Lonely Planet Italia (www.lonelyplanetitalia.it/madrid/hotel) Recensioni
e prenotazioni online.

Per saperne di più sul pernottamento v. qui


A PRANZO SPENDENDO POCO
Mangiare a Madrid non costa poco (almeno €35 a testa in molti
ristoranti di medio livello), ma un ottimo modo per gustare la
cucina casalinga spagnola contenendo i costi è il menú del día, il
pranzo a prezzo fisso da tre portate proposto nei giorni feriali a
circa €12. Il pranzo è il pasto più importante della giornata:
mangiando molto all’ora di pranzo e limitandovi alle tapas di sera,
spenderete veramente poco per il cibo.
Primo viaggio

Per ulteriori informazioni, v. Guida pratica


Da controllare
Assicuratevi che la carta d’identità valida per l’espatrio e il
passaporto siano in corso di validità.
Comunicate le date del viaggio all’istituto che ha emesso la vostra
carta di credito/debito.
Disattivate il traffico dati dello smartphone quando siete in roaming
per evitare spese telefoniche esorbitanti.
Portate con voi la tessera sanitaria (TEAM), valida in tutti i paesi
dello spazio economico europeo, e valutate se stipulare
un’assicurazione di viaggio.
In valigia
Scarpe comode: Madrid si visita bene a piedi, ma è meno
pianeggiante di quanto sembra
Uno zainetto
Crema solare in estate e capi caldi in inverno
Cintura portasoldi con contanti per le emergenze
Tappi per le orecchie per la chiassosa vita notturna madrilena
Consigli di viaggio
La visita ai numerosi luoghi d’interesse di fama mondiale di Madrid
richiederà il suo tempo, ma ogni giorno cercate di fermarvi per un po’ a
osservare il viavai in una delle tante piazze, magari sorseggiando un calice
di buon vino: è anche attraverso l’irresistibile energia che anima le sue vie
che questa città sprigiona il proprio fascino.
Madrid è piuttosto raccolta rispetto ad altre capitali europee, pertanto la si
può visitare in gran parte a piedi. Se però avete poco tempo, prendete la
metropolitana che vi porterà da una parte all’altra della città in quattro o
cinque fermate.
Cercate di adattare i vostri ritmi a quelli madrileni: pranzate dopo le 14 e
cenate dopo le 21, facendo una siesta e concedendovi qualche tapas tra un
pasto e l’altro.
Come vestirsi
Come la maggior parte delle città europee, Madrid è attenta alla moda. La
gente opta per uno stile casual curato, il che significa, per lo meno, jeans e
T-shirt per gli uomini e qualche capo più ricercato per le donne. Vale la
stessa regola se andate a cena fuori o in giro per locali: il casual curato è la
norma, ma dipende anche dal posto. A Malasaña la gente è vestita in modo
più informale.
Da sapere
Madrid è in genere sicura, ma essendo una grande città bisogna stare attenti
e avere buon senso. Per altre informazioni v. qui.
I punti più a rischio per i borseggi sono il mercato di El Rastro, i paraggi
del Museo del Prado, la metropolitana e qualsiasi altra zona frequentata da
folle di turisti.
La sera tardi evitate i parchi (come il Parque del Buen Retiro).
Evitate le strade deserte (che non sono molte a Madrid).
Sui taxi, tenete d’occhio il tassametro e cercate di seguire il percorso, in
modo da accorgervi se il conducente lo sta allungando.
Tapas
È una delle esperienze più tipiche di Madrid e funziona anche in modo
molto semplice: scegliete un tapas bar (preferibilmente nel quartiere di La
Latina) dove le tapas siano allineate sul bancone, quindi indicate quelle che
volete oppure prendete un piattino e servitevi; ricordatevi di tenere il conto
di quante ne avete mangiate (per esempio, conservando gli stuzzicadenti).
In alternativa potete ordinare una ración (‘razione’; grande piatto di tapas)
dal menu. Per maggiori informazioni v. qui.
Tasse e rimborsi
Anche in Spagna viene applicata un’imposta sul valore aggiunto (IVA) del
21%; gli hotel e i ristoranti aggiungono un ulteriore 10% (in genere incluso
nel conto, ma è sempre meglio informarsi).
I cittadini non appartenenti all’UE possono richiedere il rimborso dell’IVA
sugli acquisti effettuati in qualsiasi negozio per un valore superiore a
€90,16, a condizione che gli articoli acquistati vengano portati al di fuori
dell’Unione Europea entro tre mesi. Chiedete al negozio un modulo di
rimborso e presentatelo alla dogana al momento di lasciare l’UE.
Mance
A Madrid lasciare la mancia non è una pratica diffusa. Ci si limita in genere
ad arrotondare l’importo del taxi e a lasciare qualche monetina nei locali.
Nei ristoranti più eleganti una mancia del 5% sarà più che sufficiente.
Lingua
Se le somiglianze fra l’italiano e lo spagnolo non vi sono d’aiuto per
comunicare in modo efficace, sappiate che l’inglese è molto diffuso, anche
se qualche volta a livello elementare. Molti ristoranti hanno un menu in
inglese. Imparare qualche frase utile in spagnolo prima di partire faciliterà
notevolmente le cose (v. anche Guida linguistica).
Norme di comportamento
Saluti Ci si saluta sempre quando ci si incontra con un hola o un buenos
días.
Bar Non stupitevi se vedete persone gettare i tovaglioli e i noccioli delle
olive per terra: ogni tanto passa un cameriere e scopa via tutto.
Metropolitana Sulle scale mobili state sempre sulla destra.
Chiese A meno che non entriate in chiesa per pregare, durante la messa è
meglio evitare le visite (e soprattutto le fotografie).
Contrattazioni Si può trattare sul prezzo al mercato di El Rastro, ma in
altri posti i prezzi sono fissi.
Madrid Card
Se volete sfruttare al meglio la vostra visita a Madrid, procuratevi la Madrid
Card, con la quale avrete l’ingresso libero a più di 50 musei della capitale e
dintorni, sconti sui tour nonché in ristoranti, negozi e su alcuni mezzi di
trasporto.
Itinerari
Primo giorno
Plaza Mayor e Madrid imperiale
A Madrid molti iniziano la giornata a Plaza Mayor, oppure nella
vicina Chocolatería de San Ginés per una colazione a base di chocolate
con churros (cioccolata con bastoncini di pastella fritti). Da lì scendete
verso Plaza de la Villa e Plaza de Oriente, poi fermatevi per un caffè o un
calice di vino al Café de Oriente e visitate il Palacio Real.

Pranzo Al Mercado de San Miguel, innovativo spazio gastronomico.


El Retiro e i musei d’arte

Nel pomeriggio trascorrete quanto più tempo potete al Museo del


Prado. Quando iniziate a sentirvi soffocare da una tale mole di inestimabili
capolavori, andate a visitare l’Iglesia de San Jerónimo El Real e il Caixa
Forum.

Cena Al Restaurante Sobrino de Botín, il più antico del mondo.


Plaza Mayor e Madrid imperiale
Per cominciare la serata potete assistere a uno spettacolo di flamenco a
Las Tablas e poi concedervi un drink al Café del Real o all’Anticafé. Se
avete intenzione di fare le ore piccole, il Teatro Joy Eslava è un’icona
delle notti madrilene.
Secondo giorno
El Retiro e i musei d’arte
Recatevi al Centro de Arte Reina Sofía non appena apre per evitare
la folla, poi risalite le vie tranquille della zona per trascorrere un paio d’ore
immersi nella pace del Parque del Buen Retiro e quindi scendete verso la
bella Plaza de la Cibeles.

Pranzo All’Estado Puro, uno dei tapas bar più creativi di Madrid.
Parque del Oeste e Madrid Nord

Dopo pranzo, prendete la metropolitana per ammirare gli affreschi di


Goya nell’Ermita de San Antonio de la Florida e più tardi magari fare
una bella passeggiata al Templo de Debod o nel Parque del Oeste.

Cena Da Casa Alberto, una delle tabernas storiche di Madrid.


Sol, Santa Ana e Huertas
Date il via alla serata in Plaza de Santa Ana, concedendovi un paio di
drink seduti a un tavolino all’aperto se il tempo è bello. Dopo un altro
bicchierino a La Venencia, informatevi se al magnifico Café Central sono
previsti concerti jazz e, dopo lo spettacolo, andate a bere un altro drink a El
Imperfecto. La notte è ancora giovane: il Costello Café & Niteclub è un
buon posto se siete in vena di ballare, La Terraza del Urban è invece un
ambiente più mondano.
Terzo giorno
El Retiro e i musei d’arte
Iniziate la giornata nel terzo museo d’arte di Madrid, il Museo
Thyssen-Bornemisza, sede di una collezione talmente vasta che potrete
tranquillamente trascorrervi l’intera mattinata. Se avete ancora del tempo,
potete dare una seconda occhiata al Prado o al Reina Sofía.

Pranzo Al Platea, uno degli spazi gastronomici più stimolanti di


Madrid.
Salamanca

Andate a est per partecipare a una visita guidata nell’arena della Plaza
de Toros, prima di recarvi al Museo Lázaro Galdiano. Dedicate il resto
del pomeriggio allo shopping in Calle de Serrano, Calle de José Ortega y
Gasset e nelle vie limitrofe.

Cena Al Naïa Bistro, a La Latina: cornice splendida e sapori freschi.


La Latina e Lavapiés
La sera raggiungete La Latina e attardatevi tra i tapas bar di Calle de
la Cava Baja; anche se non avete fame, fermatevi per una birra o un buon
vino godendovi l’atmosfera del quartiere. Un calice alla Taberna
Tempranillo e un Mojito da Delic, in Plaza de la Paja, dovrebbero caricarvi
quanto basta per la serata.
Quarto giorno
Sol, Santa Ana e Huertas
Iniziate con l’acquisto di qualche souvenir alla Casa de Diego. Se
amate davvero l’arte, la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando
sarà la degna conclusione del vostro viaggio nel magnifico panorama
artistico di Madrid.

Pranzo Da Albur o La Musa, in Calle de Manuela Malasaña.


Malasaña e Chueca

Ormai avete passato in città abbastanza tempo da potervi considerare


quasi madrileni, perciò esplorate i vicoli di Malasaña tra Calle del Pez,
Plaza del Dos de Mayo e la Glorieta de Bilbao, con tappe al Lolina Vintage
Café in Calle del Espíritu Santo, al Café Manuela in Calle de San Vincente
Ferrer, al Museo de Historia o al Museo del Romanticismo.

Cena A La Tasquita de Enfrente, adorata da VIP e buongustai.


Malasaña e Chueca
Andate alla scoperta dei tanti volti di Chueca, passando dalla calma
olimpica e le boutique di Calle de Piamonte alla crescente animazione del
barrio intorno a Plaza de Chueca; dedicatevi con impegno ai cocktail bar
di Calle de la Reina e poi al leggendario Museo Chicote. El Junco Jazz
Club vi lascerà un ricordo indelebile di Madrid.
Se vi piace...
Piazze
Plaza Mayor Il ‘salotto’ di Madrid, sintesi di architettura solenne e frenesia
urbana.
Plaza de Oriente Fulcro della Madrid imperiale, con il palazzo reale, il
teatro dell’opera, statue e giardini.
Plaza de la Villa Incorniciata da splendidi edifici appartenenti ai vari stili
architettonici di Madrid.
Plaza de Santa Ana Punto di incontro fra cultura e voglia di divertirsi.

Plaza de la Paja Antica sede del mercato medievale cittadino, trasandata


quanto basta da ricordare una piazza di paese.
Architettura
Plaza de la Cibeles La più grandiosa rotatoria stradale di Madrid.
Caixa Forum Nel centro di Madrid, il simbolo più riconoscibile
dell’architettura contemporanea spagnola.

Convento de la Encarnación Splendida espressione dello stile barocco


proprio di Madrid, vicino al Palacio Real.

Gran Vía Un turbinio di palazzi in diversi stili, dove spicca su tutti


l’Edificio Metrópolis.

San Lorenzo de El Escorial Affermazione della magnificenza imperiale


sulle pendici delle montagne che circondano Madrid.

Centro de Arte Reina Sofía Degna cornice della più importante collezione
d’arte contemporanea di Madrid, notevole anche dal punto di vista
architettonico.
Palacio de Cristal Leggiadra reliquia di ferro e vetro nel Parque del Buen
Retiro.
Caixa Forum
JEAN-PIERRE LESCOURRET / GETTY IMAGES ©
Gallerie d’arte
Museo del Prado Uno dei più famosi musei d’arte del mondo, con opere di
Goya, Velázquez e molti altri.
Centro de Arte Reina Sofía Picasso, Dalí, Miró e altri maestri del XX
secolo.
Museo Thyssen-Bornemisza Straordinaria collezione privata di opere
appartenenti ai maestri europei di diversi secoli.
Real Academia de Bellas Artes de San Fernando Baluardo sottovalutato
della tradizione delle belle arti spagnole.
Ermita de San Antonio de la Florida Gli affreschi di Goya nella loro
cornice originaria.
Museo Sorolla Le opere del grande pittore spagnolo in un’incantevole villa
nel quartiere di Chamberí.
Baluardi della tradizione culinaria
Restaurante Sobrino de Botín Il ristorante più antico del mondo, famoso
per le specialità della tradizione locale.
Lhardy Osannato ristorante con garanzia di qualità e servizio impeccabile.

Posada de la Villa Ambiente da antica locanda madrilena, cucina affidabile


e clientela affezionata.

Taberna La Bola Bar-ristorante tradizionale, ideale per provare le


specialità madrilene.

Casa Lucio Apprezzato dalle celebrità, propone una cucina collaudata di


piatti tipici spagnoli.

Casa Alberto Storica taberna di Huertas, con tapas all’insegna della


tradizione.

Zalacaín Il ‘gran signore’ dei ristoranti madrileni, con una carta dei vini
straordinaria.

Casa Revuelta Tipico tapas bar madrileno.


Templi della cucina creativa
DiverXo Sperimentazioni culinarie con sorprendenti variazioni nel servizio.
Estado Puro Tapas direttamente dal laboratorio-cucina di alcuni degli chef
più creativi di Spagna.

Sergi Arola Gastro Gestito da uno degli chef più apprezzati di Spagna.
Vi Cool L’incursione di Sergi Arola nel mondo delle tapas a prezzi
accessibili a tutti.
La Terraza del Casino Ambiente sfarzoso e nouvelle cuisine
d’avanguardia.
Oasi di verde
Parque del Buen Retiro Il più bel parco nel centro della capitale, dove si
palesano i tanti pregi del vivere a Madrid.
Parque del Oeste Declivio verde a nord-ovest del centro, con belle vedute
panoramiche e pochissimi turisti.
Real Jardín Botánico Piccola oasi di piante esotiche a fianco di uno dei
viali più trafficati di Madrid.
Casa de Campo Vasta area verde a ovest del centro, con tanto di zoo, parco
divertimenti e una teleferica per arrivarci.
Madrid Río Chilometri di spazi verdi lungo le sponde del fiume a lungo
dimenticato di Madrid.

Per saperne di più:


Pasti
Locali e vita notturna
Divertimenti
Shopping
Vita notturna
Teatro Joy Eslava Per divertirsi ogni sera dell’anno.
Kapital Discoteca a più piani per tutte le categorie di nottambuli della
capitale.

Why Not? Uno spazio intimo e originale in cui Chueca ama ritrovarsi.
Ya’sta Per scatenarsi nel miglior locale nostalgico degli anni ’80.

Charada Ballate fino all’alba in questa ex casa di piacere trasformata in


discoteca.

Museo Chicote Uno dei cocktail bar più antichi d’Europa con un
sottofondo di musica rilassante e Mojito ancora più rilassanti.

1862 Dry Bar I cocktail più creativi per dare il via alle notti di Malasaña.
Mese per mese
IL MEGLIO

Fiestas de San Isidro Labrador, maggio


Suma Flamenca, giugno
Festimad, maggio
Día del Orgullo de Gays, Lesbianas y Transexuales, giugno
Festival Jazz Madrid, novembre
Gennaio
Fino al 6 gennaio non succede molto a Madrid, ma il periodo tra Natale
e Capodanno è considerato alta stagione in alcuni alberghi. Nonostante
il freddo pungente, non mancano le giornate limpide.
Año Nuevo
Nella Noche Vieja (Santo Stefano) migliaia di madrileni si radunano in
Puerta del Sol per aspettare le 12 campanadas (rintocchi), in
corrispondenza delle quali è tradizione inghiottire 12 chicchi d’uva (uno per
ciascun rintocco) esprimendo un desiderio per l’anno nuovo.
Reyes
Nel Día de los Reyes Magos (Epifania), tre uomini vestiti da re magi
distribuiscono dolciumi ai bambini alla guida della Cabalgata de Reyes, la
sfilata di carrozze e carri allegorici che il 5 gennaio parte dal Parque del
Buen Retiro e arriva in Plaza Mayor alle 18.
Febbraio
A febbraio, il mese solitamente più freddo dell’anno, l’aria è gelida. Ma
gli anni più caldi possono regalare un anticipo di primavera, con
giornate sorprendentemente miti a fine mese.
Gastro Festival Madrid
Tutti gli chef spagnoli più famosi convergono su Madrid in occasione di
questo summit gastronomico (www.gastrofestivalmadrid.com), ricco di
laboratori ed eventi in cui i maestri della cucina spagnola sfoggiano le loro
ultime creazioni. Alla manifestazione partecipano inoltre 400 bar e
ristoranti che si sfidano in gare e propongono menu speciali e degustazioni
di tapas.
Carnaval
In molti barrios (quartieri) della Comunidad de Madrid si svolgono sfilate
in maschera e si festeggia in allegria il Carnaval, che di solito si conclude
40 giorni prima di Pasqua (Martedì Grasso). Presso il Círculo de Bellas
Artes si tiene il concorso per il costume più bello.
Marzo
Può fare ancora molto freddo, ma con il primo sole primaverile i
ristoranti iniziano a sistemare i tavoli su piazze e marciapiedi. Anche se
spesso la città si svuota per la Semana Santa, in alcuni alberghi è
ancora alta stagione.
Jueves Santo
Nel Jueves Santo (Giovedì Santo), le cofradías (confraternite) locali
organizzano processioni suggestive, spesso solenni. La più importante
attraversa Plaza Mayor e si conclude presso la Basílica de Nuestra Señora
del Buen Consejo. Anche l’Iglesia de San Pedro El Viejo è un altro fulcro
importante.
Viernes Santo
Il Viernes Santo (Venerdì Santo) e la Pasqua in generale sono celebrati con
maggiore partecipazione in alcune città dei dintorni che non nella capitale.
Chinchón, Ávila e Toledo, in particolare, sono note per le fastose
processioni pasquali.
La Noche de los Teatros
Nella ‘Notte dei teatri’ (www.madrid.org/lanochedelosteatros) le strade di
Madrid si trasformano in palcoscenici per ogni sorta di spettacolo, in
particolare commedie e rappresentazioni per bambini. La manifestazione in
genere si svolge l’ultimo sabato di marzo e dura dalle 17 a mezzanotte.

Festival Jazz Madrid


JUAN NAHARRO GIMENEZ / GETTY IMAGES ©
Maggio
Maggio è forse il mese più ricco di eventi a Madrid e, con il progressivo
aumento delle temperature, uno dei periodi migliori per visitare la
città.
Fiestas de San Isidro Labrador
La grande festa cittadina del 15 maggio rende omaggio al patrono, san
Isidro. La gente si raduna in centro per assistere a una pittoresca
processione che dà il via a una settimana di eventi culturali in tutta la città.
Festimad
Festimad (www.festimad.es) è la manifestazione più importante nel circuito
dei grandi festival musicali che si tengono in Spagna nell’arco dell’anno.
Gruppi provenienti da tutto il paese e dall’estero convergono a Móstoles o
Leganés (sulla rete ferroviaria MetroSur), appena fuori Madrid, per una due
giorni interamente dedicata alla musica indie. La data può variare (a volte
inizia ad aprile).
Feria del Libro
In occasione della Fiera del libro di Madrid, l’angolo nord-orientale del
Parque del Buen Retiro viene invaso da centinaia di bancarelle, che
richiamano folle di madrileni per gli incontri con gli autori (che autografano
i libri) e per gli sconti del 10% sul prezzo di copertina
(www.ferialibromadrid.com).
Giugno
Un gruppo selezionato di festival inaugura l’estate madrilena. Con il
clima più caldo e le vacanze estive alle porte, la città ha decisamente
una marcia in più.
Suma Flamenca
Un appassionante festival di flamenco (www.madrid.org/sumaflamenca)
che a inizio giugno attira i più grandi nomi del genere nei Teatros del Canal
e in alcuni dei tablaos (locali di flamenco) più famosi, come Casa Patas,
Villa Rosa e Corral de la Morería.
Día del Orgullo de Gays, Lesbianas y Transexuales
La festa e la sfilata dell’orgoglio gay hanno luogo l’ultimo sabato del mese.
Il coloratissimo corteo parte da Plaza de la Independencia, percorre la Gran
Vía e termina in Plaza de España. Cuore dei festeggiamenti è il quartiere di
Chueca.
Luglio
Può essere un mese davvero torrido e dunque fiacco, forse anche
perché chi non è già al mare si appresta a partire ad agosto. Nel
periodo di maggior calma i prezzi degli alberghi spesso scendono.
Veranos de la Villa
Metà Madrid è in partenza per le località balneari, ma per quanti rimangono
in città le autorità comunali organizzano una serie di manifestazioni
culturali, spettacoli e mostre nell’ambito del programma ‘Estati in città’
(www.veranosdelavilla.com). Molti eventi si tengono all’aperto; il
programma inizia a luglio e dura sino alla fine di agosto.

Giostra al mercatino di Natale di Plaza Mayor


JORG HACKEMANN / SHUTTERSTOCK ©
Agosto
Le temperature si impennano e la città viene pervasa da una strana
quiete via via che la gente parte per il mare o la montagna. Molti
ristoranti e negozi chiudono per ferie e alcuni musei osservano orari di
apertura ridotti.
La Asunción
Chiamata anche Fiesta de la Virgen de la Paloma, la ricorrenza che il 15
agosto celebra l’Assunzione della Vergine Maria è una festa solenne nel
calendario religioso cittadino. La Latina la interpreta a modo suo con feste
nelle strade.
Novembre
È di solito il mese in cui il freddo inizia a farsi pungente. Il festival del
jazz vivacizza un periodo altrimenti tranquillo.
Festival Jazz Madrid
Il festival del jazz di Madrid (www.festivaldejazzmadrid.com) richiama
illustri musicisti da ogni parte del mondo ed è un appuntamento sempre più
importante nel circuito dei festival jazz europei. I concerti si tengono in vari
punti della città, dagli intimi jazz club alle grandi sale dei teatri.
Dicembre
Nei giorni che precedono il Natale, in città si respira una contagiosa
voglia di festa – il centro è invaso da folle oceaniche, spesso dirette al
mercatino di Natale di Plaza Mayor. Molti alberghi praticano prezzi
d’alta stagione.
Navidad
Il pasto più importante della Navidad (Natale) è la cena della Nochebuena
(Vigilia), di solito consumata in famiglia. Nelle chiese vengono allestiti
elaborati presepi, un’esposizione dei quali ha luogo in Plaza Mayor, dove si
tiene pure un mercatino di Natale un po’ kitsch ma molto amato.
Con i bambini

Madrid offre un gran numero di luoghi e attività


adatti ai bambini (in alcuni casi pensati
appositamente per loro) e il centro è piuttosto
raccolto e facile da girare a piedi (una buona notizia,
perché la metropolitana può essere un ostacolo non
indifferente per i passeggini).
Giostra, Madrid
ISABEL PAVIS / GETTY IMAGES ©
Musei
Musei d’arte
I principali musei d’arte di Madrid organizzano spesso attività per bambini,
ma in genere in spagnolo. In quasi tutti i bookshop dei musei sono in
vendita anche guide ai musei dedicati specificamente ai bambini.
Museo de Cera
In questo museo delle cere i bambini riconosceranno un buon numero di
calciatori, attori e celebrità internazionali. Ottima soluzione nelle giornate
di pioggia.
Museo del Ferrocarril
Il museo ferroviario di Madrid, il Museo del Ferrocarril ( 902 228822;
www.museodelferrocarril.org; Paseo de las Delicias 61; interi/bambini €6/4;
9.30-15 mar-ven, 10-15 sab e dom, chiuso seconda metà di agosto;
Delicias), raccoglie una trentina di pezzi storici allineati lungo i vecchi
binari, oltre a diorami di stazioni ferroviarie, trenini, binari e accessori per il
modellismo in vendita nello shop vicino all’uscita.
Casa Museo de Ratón Perez
La versione spagnola della fatina dei denti è un grazioso topolino chiamato
‘El Ratón Perez’, e questo piccolo museo ( 91 522 69 68;
www.casamuseoratonperez.com; primo piano, Calle de Arenal 8; ingresso
€3; 17-20 lun, 11-14 e 17-20 mar-ven, 11-15 e 16-20 sab; Sol) vicino a
Sol è una riproduzione della sua casa. Per visitarlo bisogna partecipare a
una visita guidata, solo in spagnolo.
Estadio Santiago Bernabéu
Andate a vedere una partita, visitate la scintillante sala dei trofei oppure
partecipate alla visita guidata del campo di calcio nello stadio del Real
Madrid.
Parchi e aree gioco
Parque del Buen Retiro
Il Parque del Buen Retiro è in genere apprezzato tanto dagli adulti quanto
dai bambini, ai quali offre ampi spazi verdi per correre e numerose aree
gioco. Un’attrazione è rappresentata dai pavoni nei Jardines del Arquitecto
Herrero Palacios e noleggiare una barca a remi può essere un modo
divertente di passare il tempo. Il fine settimana, in vari punti del parco si
tengono talvolta degli spettacoli di burattini.
Aree gioco
A parte il Parque del Buen Retiro, le aree riservate ai bambini nel centro di
Madrid non sono numerose e in genere risultano molto affollate nei
weekend e dopo la scuola. La maggior parte delle piazze (ma non tutte) ha
almeno un piccolo parco gioco.
Attrazioni varie
Zoo Aquarium de Madrid
Lo zoo di Madrid, a ovest del centro nella Casa de Campo, è un bel posto in
cui trascorrere una giornata in famiglia. Nel weekend può essere
sovraffollato, perciò cercate di visitarlo durante la settimana, ma prima di
andarci controllate su internet gli orari di apertura e il programma della
giornata.
Parque de Atracciones
In questo parco divertimenti vecchio stile, anch’esso nella Casa de Campo a
ovest del centro, ci sono giostre per tutte le età. Il fine settimana si formano
lunghe code sia alle giostre sia all’ingresso, perciò cercate di arrivare presto
o, se possibile, di andarci in un altro giorno.
Warner Brothers Movie World
Questo parco tematico dedicato al mondo del cinema ( 902 024100;
www.parquewarner.com; San Martín de la Vega; adulti/bambini €39/30;
orario variabile), situato 25 km a sud del centro di Madrid, ha molto da
offrire. È diviso in diverse aree: Cartoon World, Old West, Hollywood
Boulevard, Super Heroes e Warner Brothers Movie World Studios. Gli orari
di apertura sono articolati e i biglietti costano meno se acquistati online. Per
informazioni su come arrivare, v. sito web.
Teleferica
Questa teleferica è un’attrazione turistica di per sé, ma anche un modo
comodo per raggiungere la Casa de Campo; c’è un bel parco gioco subito
sotto la stazione.
INFORMAZIONI
Bar e ristoranti È vietato fumare e i bambini sono i benvenuti
pressoché ovunque.
Piantine della metropolitana Sono indicate le stazioni dotate di
ascensori (con un simbolo della carrozzella).
Seggioloni Sono sempre più numerosi i ristoranti che forniscono
i seggioloni.
Guía del Ocio In vendita nelle edicole, ha una sezione ‘Niños’
(bambini).
Shopping
Modellini
I modellini di treni, aeroplani e macchine (per collezionisti e bambini) in
vendita da Bazar Matey sono oggetti davvero splendidi da portare a casa.
Macchinine è un negozio specializzato in automobiline Matchbox e altri
modellini dalle proporzioni perfette.
Flamenco
Per scarpe da ballo e abiti a pois da flamenco, fermatevi da Maty.
Libri
In una strada tranquilla del quartiere di Chamberí, El Dragón Lector è una
delle migliori librerie per bambini di Madrid.
Come uno del posto

Calarsi nella realtà di Madrid è il segreto per farsi


coinvolgere da una città che altrimenti rischia di
essere solo un luogo di passaggio. Immergetevi nei
barrios di Malasaña e Chamberí e fatevi contagiare
dalla passione tutta madrilena per tapas, chocolate
con churros e terrazas.
Chocolate con churros, Chocolatería de San Ginés
MARK READ / LONELY PLANET ©
Una domenica a Madrid
I madrileni amano la domenica e, sebbene abbiano molti modi di passarla,
di solito la loro giornata tipo è questa: al mattino (più o meno presto) si
recano al mercatino delle pulci di El Rastro per andare a caccia di affari o
semplicemente per prendere parte a un antico rito. Dopodiché si disperdono
nei tanti bar di La Latina, dove alle 13 è tradizione ordinare un vermut
(molti bar lo servono sfuso) quale accompagnamento all’immancabile giro
di tapas, consumate come semplice aperitivo o come pranzo vero e proprio.
Più tardi molti si ritrovano in Plaza de la Puerta de Moros per partecipare a
qualche festa di piazza improvvisata, ma un numero ancora maggiore si
reca al Parque del Buen Retiro per leggere il giornale della domenica, fare
un giro in barca sul laghetto o schiacciare un pisolino (o tutte e tre le cose
insieme), oppure fare un picnic e aspettare l’ora in cui i bonghi iniziano a
suonare.
Chamberí
Di tutti i barrios (quartieri) attorno al centro di Madrid, Chamberí è quello
dove è più facile vedere come realmente vivono i madrileni lontano dalla
ressa dei turisti. Fulcro della vita di quartiere è Plaza de Olavide, con le
panchine occupate a tutte le ore del giorno da anziani, i giochi per bambini
e i bar con i tavoli all’aperto con code di persone in attesa che si liberi un
posto. Al n. 3, il Bar Méntrida ospita una suggestiva carrellata fotografica
sulla storia della piazza. Nelle vicinanze si trovano vecchi negozi dove il
tempo sembra essersi fermato. Un altro buon momento per recarsi a
Chamberí è la domenica mattina, quando Calle de Fuencarral (nel tratto fra
le stazioni della metropolitana Bilbao e Quevedo) viene chiusa al traffico e i
residenti del quartiere si riversano in strada per una passeggiata.
Caffè di Malasaña
All’inizio del Novecento, Malasaña era un importante centro della vita
culturale e intellettuale madrilena, per via dei suoi caffè dove erano soliti
incontrarsi i grandi pensatori dell’epoca. Oggi ne resta in vita ancora
qualcuno, come il Café-Restaurante El Espejo, ma lo spirito di allora non si
è affatto dissolto e la clientela si è ampliata fino ad abbracciare tutta la
società madrilena, al punto che questi luoghi di ritrovo, d’epoca oppure no,
sono componenti essenziali del quartiere e il segreto della sua
inconfondibile atmosfera da rione.
Ir de tapas
Parafrasando Benito Pérez Galdós, un famoso scrittore madrileno vissuto
nel XIX secolo, Madrid è una città dove andare a passeggio è
un’occupazione a tutti gli effetti. Ebbene, questa irrefrenabile voglia di
vivere fuori casa ha trovato la sua espressione più godibile nell’ir de tapas
(andare per tapas), popolare tradizione che ruota attorno al cibo (i madrileni
hanno un’autentica passione per le tapas), ma che è anche un mezzo (una
scusa, direbbe qualcuno) per vedersi con gli amici, principalmente di sera,
ma anche a pranzo e nel pomeriggio del weekend. Andare in giro per i tapas
bar è di fatto uno dei capisaldi della vita locale, un’abitudine consolidatasi
nel corso dei secoli fino a essere divenuta una seconda natura per la
stragrande maggioranza dei madrileni. Comprendere in questo modo la
cultura che sta dietro l’arte di mangiare le tapas e farla propria è un primo
passo importante per calarsi nella mentalità della gente del posto. Per
ulteriori informazioni v. qui.
Terrazas
I madrileni non solo amano passare il tempo con gli amici davanti a una
porzione di tapas, ma adorano anche le terrazas, ovvero i bar con i tavoli
all’aperto che riempiono le piazze e i marciapiedi di tutta la città. Non
appena esce il sole, anche in inverno (meglio le stagioni più calde), i
proprietari sistemano prontamente i tavoli all’esterno dei loro locali, certi
che saranno presto tutti occupati. Il viavai è continuo, ma spesso è così
piacevole starsene lì seduti che, tra un’ordinazione e l’altra, si finisce per
trascorrerci interi pomeriggi senza neppure accorgersene. Per prendere
posto basta afferrare una sedia appena liberata e poi difenderla a denti stretti
finché non viene il momento di andarsene.
Chocolate con churros
In qualsiasi altra parte del mondo, dei bastoncini di pastella fritti da
intingere in una densa cioccolata calda sarebbero con ogni probabilità un
dessert. A Madrid, invece, questa golosa forma di cibo di strada è molte
cose, ma soprattutto un modo per fare colazione, un rimedio per smaltire i
postumi di una sbronza e/o uno spuntino per placare i morsi della fame al
rientro da una lunga notte in giro per i locali. Ciò non significa che il
chocolate con churros non venga consumato anche in altri momenti della
giornata. Solo che i madrileni sono convinti che prima dell’alba non ci sia
nulla di meglio di questo celebre spuntino. La Chocolatería de San Ginés è
il luogo più famoso dove si consuma questo rito. In altre zone, El Brillante
talvolta è presidiato da code di nottambuli non appena apre, mentre la
Chocolatería Valor ha orari molto più ragionevoli.
Madrid gratis

Madrid può essere costosa, ma con un’attenta


pianificazione, optando per esempio per le attrazioni
gratuite e i giorni e gli orari in cui i principali siti
turistici prevedono l’ingresso libero, sarà possibile
vedere il meglio che la città ha da offrire senza
spendere troppo.
El Rastro
DAN MOORE / GETTY IMAGES ©
Sempre gratuiti
La maggior parte dei principali richiami turistici di Madrid fa pagare un
biglietto d’ingresso che negli ultimi anni ha subito un costante aumento.
Tuttavia, un numero significativo di siti, dai parchi e dalle chiese ai musei e
alle gallerie d’arte, continuano a essere gratuiti, in qualsiasi giorno e ora
scegliate per la visita.
Parque del Buen Retiro Uno dei parchi più belli d’Europa.
El Rastro Straordinario mercato delle pulci che si tiene la domenica
mattina.
Ermita de San Antonio de la Florida Gli affreschi di Goya nel luogo in
cui li ha dipinti.
Plaza de Toros e Museo Taurino L’arena delle corride di Madrid e il
museo.
Museo de Historia Un magnifico viaggio nella storia della capitale
spagnola.
Museo de San Isidro Dedicato al santo patrono della città.
Iglesia de San Jerónimo El Real La chiesa d’elezione dei reali spagnoli.
Iglesia de San Ginés Una chiesa medievale con un dipinto di El Greco.
Caixa Forum Favolosa architettura contemporanea con giardini pensili.
Campo del Moro Vasti giardini si allargano sotto il palazzo reale.
Templo de Debod Il tempio egizio di Madrid.
Catedral de Nuestra Señora de la Almudena L’imponente cattedrale di
Madrid.
Casa de Lope de Vega La casa in cui visse il più celebre drammaturgo
spagnolo.
Museo al Aire Libre Sculture all’aperto realizzate dai migliori scultori di
Spagna.
Biblioteca Nacional & Museo del Libro Magnifica architettura e museo
del libro.
Sociedad General de Autores y Editores La risposta di Madrid a Gaudí.
Estación de Chamberí La metropolitana com’era una volta.
Galería Moriarty Galleria d’arte privata, uno dei simboli della movida
madrileña.
Mercado de Fuencarral L’anima della scalcinata e alternativa Malasaña.
Gratuiti in determinati giorni
La maggior parte delle attrazioni di Madrid prevede giorni e orari a ingresso
libero: a volte si tratta di una giornata intera, a volte di una determinata
fascia oraria.
Prendiamo ad esempio i tre grandi musei d’arte della capitale, il Prado, il
Thyssen e il Reina Sofía. Pagare l’ingresso pieno per visitare tutti e tre i
musei costerebbe €32 (o €25,60 se si acquista il biglietto cumulativo Paseo
del Arte). Se invece pianificate la visita basandovi sui periodi a ingresso
libero, non spenderete nulla.
Va detto, tuttavia, che se può piacere l’idea di visitare musei d’arte famosi
in tutto il mondo senza spendere nulla, è anche vero che non sarete i soli ad
averci pensato, per cui inevitabilmente vi ritroverete in nutrita compagnia.
Un altro modo per contenere la spesa è acquistare la Madrid Card, con la
quale avrete diritto all’ingresso gratuito in questi musei, ma che ovviamente
avrà un suo costo.
Museo del Prado Ingresso libero da lunedì a sabato dalle 18 alle 20 e la
domenica dalle 17 alle 19.
Museo Thyssen-Bornemisza Ingresso libero il lunedì.
Centro de Arte Reina Sofía Ingresso libero la domenica dalle 13.30 alle
19 e dalle 19 alle 21 il lunedì e da mercoledì a sabato.
Real Academia de Bellas Artes de San Fernando Ingresso libero il
mercoledì.
Museo Sorolla Ingresso libero la domenica e il sabato dalle 14 alle 20.
Museo de Cerralbo Ingresso libero la domenica, il sabato dalle 14 alle
15 e il giovedì dalle 15 alle 20.
Museo de América Ingresso libero la domenica.
Museo del Romanticismo Ingresso libero il sabato dalle 14.30 alle
20.30.
Gratuiti per i cittadini UE/residenti
Palazzi, conventi e altri edifici gestiti dalla soprintendenza per i beni
architettonici prevedono l’ingresso libero in determinate fasce orarie della
settimana solo per i cittadini dell’Unione Europea e i residenti.
Palacio Real Ingresso libero per i cittadini UE/residenti nelle ultime due
ore da lunedì a giovedì.
Convento de las Descalzas Reales Ingresso libero per i cittadini
UE/residenti nei pomeriggi di mercoledì e giovedì.
Convento de la Encarnación Ingresso libero per i cittadini UE/residenti
nei pomeriggi di mercoledì e giovedì.
Pasti

Madrid è ormai diventata una delle capitali


gastronomiche d’Europa, grazie anche a una lunga
storia di immigrazione interna che ha visto giungere
in città persone da ogni parte del paese e con loro le
ricette delle loro terre d’origine. Viaggiando in
Spagna da un villaggio all’altro vi accorgerete ben
presto che ogni borgo ha una propria specialità, ma
visitando Madrid le scoprirete tutte insieme.
Tapas
MARK READ / LONELY PLANET ©
La cultura del cibo
A parte la miriade di sapori offerti, è la vivacità dei ristoranti a rendere
indimenticabile l’esperienza gastronomica a Madrid. Qui il pasto non è una
pausa obbligata da incastrare tra incalzanti impegni quotidiani più
importanti, bensì uno dei piaceri irrinunciabili della vita, un evento sociale
da condividere preso talmente sul serio da dedicarci ore e assaporato fino in
fondo come tutte le cose belle della vita. Entrando in quest’ottica di idee,
sarete già sulla buona strada per capire come mai i madrileni adorino tanto
mangiare.
INFORMAZIONI
Fasce di prezzo
Di seguito i prezzi indicativi per una portata principale:
€ meno di €10
€€ €10-20
€€€ più di €20

Orari di apertura
pranzo: 13-16
cena: 20.30-24 o più tardi

Mance
In quasi tutti i ristoranti il servizio è incluso nel conto, perciò la
decisione di lasciare la mancia è del tutto personale. Gli spagnoli
non sono soliti lasciare più di €1 per persona, se non addirittura
qualche spicciolo. Se siete particolarmente soddisfatti, una mancia
del 5% sarà più che sufficiente.

Prenotazioni
Nei ristoranti (ma non nei tapas bar) è vivamente consigliato
prenotare per il venerdì o il sabato sera, quando spesso sono
previsti due turni (uno intorno alle 21 e uno verso le 23); è
consigliata la prenotazione anche per il pranzo di sabato e di
domenica.

Fonti utili
Se conoscete lo spagnolo, procuratevi una copia dell’utilissima
Guía Metrópoli – Comer y Beber en Madrid. Aggiornata ogni
anno, è in vendita nelle edicole a €11,90 e contiene oltre 1800
recensioni di ristoranti e bar della capitale scritte dai critici
gastronomici del quotidiano ABC.
Specialità locali
In epoca medievale, sulla brulla meseta (altopiano) dell’entroterra spagnolo
si mangiava per sopravvivere e il buon cibo era un lusso: le ricette che si
svilupparono a Madrid erano innanzi tutto funzionali a un ambiente
caratterizzato da lunghi e rigidi inverni. Per certi versi la cucina tradizionale
madrilena è tuttora dominata da questi influssi, anche se la capitale ha
accolto con entusiasmo piatti provenienti dalle varie regioni del paese. Oggi
Madrid vanta una florida cultura della tapas ed è una delle città a più alto
consumo di prodotti di mare nel mondo. È dunque uno dei luoghi più adatti
del paese per scoprire le ragioni dell’enorme successo che la cucina
spagnola ha riscosso a livello internazionale.
ZUPPE E STUFATI
L’arrivo della stagione fredda a Madrid è tradizionalmente accompagnato
dalla sopa de ajo (zuppa d’aglio) e da piatti a base di legumbres (legumi)
quali garbanzos (ceci), judías (fagioli) e lentejas (lenticchie). Molto diffusi
sono anche i sostanziosi stufati, primo fra tutti il cocido a la madrileña,
costituito di solito da tagliolini in brodo seguiti o accompagnati (esistono
tantissimi modi di mangiarlo) da carote, ceci, pollo, morcilla
(sanguinaccio), manzo, lardo e salsicce varie. Talvolta compare anche il
repollo (cavolo). I madrileni hanno una vera e propria adorazione per il
cocido: lo rimpiangono quando sono lontani da casa e non capiscono perché
non sia diffuso anche al di fuori della loro città; a questo piatto è stata
persino dedicata una canzone scritta negli anni ’50. Tuttavia, a nostro
avviso (e con tutto il rispetto), bisogna essere di Madrid per capire la
passione per il cocido, che sarà anche sostanzioso, ma non è certo uno dei
piatti più esaltanti del paese.
CARNI ARROSTO
Madrid condivide con il resto dell’entroterra la passione per le carni arrosto.
Come in gran parte della meseta circostante, il piatto principe in inverno è
l’asado de cordero lechal (agnellino arrosto cotto in forno a legna). Di
solito servito con patate arrosto (per tenersi più leggeri molti ordinano in
alternativa un’insalata), è un classico in molti ristoranti tradizionali. Meno
decantato (tutto è relativo), ma altrettanto buono, è il cochinillo asado
(maialino da latte arrosto), tipico della regione di Segovia, a nord-ovest di
Madrid.

Mercado de San Miguel


SYLVAIN SONNET / GETTY IMAGES ©
PESCE E FRUTTI DI MARE
Ogni giorno, dai porti del Mediterraneo e dell’Atlantico giungono nella
capitale camion carichi di tonnellate di pesce, frutti di mare e altre
prelibatezze per soddisfare la richiesta dei madrileni, al punto che, cosa
eccezionale per una città situata a così grande distanza dal mare, Madrid
ospita il secondo mercato ittico più grande del mondo dopo quello di
Tokyo. Sapendo dove cercare, non c’è nulla che non si riesca a trovare.
Dalla Galizia, regione del nord-ovest affacciata sull’Atlantico, arrivano il
pulpo gallego (polpo lesso condito con paprika e aglio) e i frutti di mare più
straordinari. Da Asturie, Cantabria e Paesi Baschi discende la passione per
delizie quali le anchoas (acciughe) e il bacalao (baccalà), mentre dalla
Spagna mediterranea è stata importata e fatta propria l’arte di preparare
piatti di riso stracolmi di frutti di mare. E a coronare questo straordinario
banchetto marino ci sono le leggere fritture di pesce dell’Andalusia.
JAMÓN
Un altro cibo che non può mancare sulle tavole madrilene è il prosciutto
degli altopiani, il celebre jamón, servito praticamente in ogni bar e
ristorante della capitale. Il jamón dell’Extremadura e di Salamanca è
generalmente considerato il più rinomato.
Il jamón spagnolo è rosso scuro e venato di morbido grasso. La varietà più
pregiata emana un profumo di carne, foresta e campi. Come il vino e l’olio
d’oliva, anche questo prodotto gastronomico è soggetto a una serie di rigide
classificazioni. Il jamón serrano è ricavato dai maiali di manto bianco
introdotti in Spagna negli anni ’50. In passato veniva salato e lasciato
stagionare ai freddi e aridi venti della sierra, mentre ora la stagionatura
avviene in un ambiente a clima controllato, dove rimane più o meno un
anno. Circa il 90% del prosciutto prodotto in Spagna è jamón serrano.
Considerato da molti il migliore dei prosciutti spagnoli, il costoso jamón
ibérico è ricavato da una razza di maiali di manto nero originaria della
Penisola Iberica che discende dal cinghiale. Dal punto di vista
gastronomico, il suo pregio principale è costituito dall’infiltrazione di
grasso nel tessuto muscolare, che dà origine a una carne dalle venature
molto particolari. Se il maiale ha acquistato almeno la metà del suo peso
durante la stagione delle ghiande, il prosciutto è classificato come jamón
ibérico de bellota, la denominazione più pregiata.
ALTRE SPECIALITÀ
La linea di confine tra piatti nazionali e specialità propriamente madrilene è
così sottile, ma del resto agli abitanti della capitale non interessa molto
sapere dove sia stata inventata la tortilla de patatas (frittata di patate e
cipolle): ciò che conta è che sia uno dei piatti più amati della città. Lo stesso
vale per le croquetas (crocchette) e le patatas con huevos fritos (patate fritte
con uova al tegamino, dette anche huevos rotos).
Tapas
In nessun altro luogo la tradizione nazionale dell’ir de tapas (andare per
tapas) è tanto radicata nella cultura come a Madrid, dove le tapas sono tanto
un’occasione per ritrovarsi con gli amici quanto una venerata espressione
culinaria. Una tapa può presentarsi sotto qualunque forma, da una manciata
di olive o una fetta di pane con jamón a una tortilla de patatas in versione
liquefatta. Questo perché le tapas sono la rappresentazione visiva della
storica passione nazionale per il cibo, il mezzo di cui gli chef si servono per
ribadire la loro fedeltà ai sapori tradizionali pur indirizzando con
discrezione i compatrioti verso territori inesplorati. Ricavando il massimo
dal minimo, le tapas sono un segno di continuità con la Spagna povera dei
secoli passati. E reinterpretando persino i piatti più intoccabili della cucina
spagnola, rappresentano il simbolo di un paese che procede spedito e
fiducioso verso il futuro. La Latina è il quartiere che vanta la maggiore
concentrazione di tapas bar.
L’ARTE DI ORDINARE LE TAPAS
Molti viaggiatori si perdono il piacere delle tapas perché chi non parla lo
spagnolo ritiene che ordinarle sia uno degli aspetti più oscuri del galateo
spagnolo. Non temete: non è difficile come sembra.
In molti bar di Madrid non potrebbe essere più semplice. Le tapas sono
infatti allineate sul bancone e non dovrete far altro che prendere un piattino
e servirvi, oppure indicare cosa desiderate. In questi casi è consuetudine
tenere il conto di cosa si è mangiato (per esempio, conservando gli
stuzzicadenti) e al momento di pagare dire al personale quante tapas si sono
consumate. Altri locali hanno invece una lista di tapas indicata sul menu o
appesa dietro il bancone. Se non sapete che cosa scegliere, andate sul sicuro
e chiedete ‘la especialidad de la casa’. Un altro modo di mangiare le tapas
consiste nell’ordinare le raciones o le medias raciones. Si tratta
rispettivamente di porzioni e mezze porzioni di un determinato tipo di
tapas, che costituiscono la soluzione ideale se avete trovato una tapa che vi
piace in maniera particolare e desiderate qualcosa di più consistente di un
solo stuzzichino. Tenete però presente che dopo un paio di raciones sarete
sicuramente sazi; in linea di massima, una media ración è la scelta migliore
per chi desidera assaggiare più piatti. Alcuni bar servono insieme al drink
anche una piccola tapa gratuita.
IL MENÚ DEL DÍA
Dal lunedì al venerdì, un ottimo sistema per contenere i costi a
pranzo è ordinare il menú del día, un menu a prezzo fisso che
comprende tre portate, pane, acqua e vino. Di solito il prezzo di
partenza di un pasto di questo tipo è di €12, ma sempre più spesso
si spende almeno €15. Vi verrà consegnato un menu con cinque o
sei antipasti, lo stesso numero di portate principali e qualche
dessert, dal quale dovrete scegliere un piatto per ogni categoria. Il
menú del día nasce dal fatto che nei giorni feriali solo pochi
madrileni hanno il tempo di andare a pranzare a casa. Dato che non
esiste l’abitudine di portarsi il pranzo da casa, quasi tutti finiscono
per andare al ristorante, dove un pasto fisso da tre portate permette
di mangiare come a casa senza dilapidare una fortuna.
Vegetariani e vegani
La dieta vegetariana pura è un concetto generalmente alieno al panorama
gastronomico spagnolo: i piatti caldi a base di verdure, per esempio, spesso
contengono prosciutto. Detto ciò, il numero di ristoranti vegetariani a
Madrid sta aumentando e anche nei locali in cui si serve la carne e il pesce
vengono sempre proposte insalate, che in alcuni casi possono costituire un
piatto unico. Potrete trovare inoltre paella vegetariane, pietanze come
verduras a la plancha (verdure alla griglia), garbanzos con espinacas (ceci
e spinaci), patatas bravas (patate a cubetti saltate in padella con salsa
piccante al pomodoro) o la tortilla de patatas. Dato che i legumi sono molto
diffusi, è facile trovare anche lentejas (lenticchie) e judías (fagioli), così
come pan (pane), quesos (formaggi), alcachofas (carciofi) e aceitunas
(olive). Se i vegetariani avranno la sensazione di appartenere a una ristretta
cerchia, ai vegani sembrerà addirittura di venire da un altro pianeta.
Tuttavia, alcuni ristoranti vegetariani di consolidata tradizione offrono
qualche piatto vegano.
Quartiere per quartiere
Plaza Mayor e Madrid imperiale Discreta scelta di ristoranti e tapas
bar.
La Latina e Lavapiés Il quartiere delle tapas per eccellenza.
Sol, Santa Ana e Huertas Molti ristoranti con cucina regionale
spagnola.
El Retiro e i musei d’arte Un paio di indirizzi d’eccezione fra i musei.
Salamanca Tapas squisite e qualche bel ristorante dove mangiare seduti.
Malasaña e Chueca La zona che ha forse la più alta scelta di ristoranti a
Madrid.
Parque del Oeste e Madrid Nord Sono un po’ sparsi, ma ci sono molti
posti dove mangiare.
La scelta Lonely Planet
Restaurante Sobrino de Botín Il ristorante più antico del mondo,
baluardo della tradizione.
DiverXo Tre stelle Michelin e cucina d’avanguardia.
Platea Nuovo e diamico spazio gastronomico con un assortimento
favoloso.
Estado Puro Tapas che spingono all’estremo i confini della nouvelle
cuisine spagnola.
Bazaar Cucina con stile nel cuore di Chueca.
Mercado de San Miguel Lo spazio gastronomico forse più vario di
Madrid.
Top per fascia di prezzo

Bazaar Stile, sostanza e VIP a prezzi contenuti.
Casa Revuelta Bar con ambiente allegro e buona cucina.
Casa Julio Le migliori crocchette di Madrid.
La Gloria de Montera Cucina e atmosfera superbe.

€€
Mercado de San Miguel L’esperienza gastronomica più variegata di
Madrid.
Taberna Matritum Tapas, tradizione e innovazione a La Latina.
Vi Cool Nouvelle cuisine nella versione più accessibile.
Casa Alberto Osannata vecchia taberna con tapas e possibilità di
accomodarsi ai tavoli.
Albur Ambiente conviviale e ottimi piatti di riso.

€€€
DiverXo Cucina sperimentale in tutta la sua gloria.
Santceloni Da tempo sulla cresta dell’onda per la cucina innovativa.
Arriba Ristorante modello nel nuovo spazio gastronomico Platea.
Sergi Arola Gastro Il maestro catalano al massimo della sua forma.
La Terraza del Casino Ottima cucina in una cornice fiabesca.
Tipo di cucina
Cocido a la Madrileña
Taberna La Bola Perfetto cocido in una bella taberna.
Malacatín Cocido in qualunque modo vi piaccia.
Lhardy Oltre 150 anni di eccellenza nel cocido.
Casa Paco Antica taberna che vanta una lunga tradizione nella cucina
del cocido.
Restaurante Los Galayos Forse il miglior ristorante in Plaza Mayor.

Agnello o maialino arrosto


Restaurante Sobrino de Botín Un’esperienza culinaria completa.
Posada de la Villa Ambiente incantevole per un vero banchetto di
arrosti.
El Pedrusco Cochinillo direttamente dal cuore della regione di
Segovia.
Casa Ciriaco Le carni arrosto sono la specialità da oltre un secolo.

Tortilla de patatas
Juana La Loca Per noi, la miglior tortilla di Madrid.
Txirimiri Subito dietro l’angolo, segue a ruota per la qualità.
Estado Puro Servita in un bicchiere in forma liquefatta.
Bodega de la Ardosa Frittata di patate semplice e squisita.
José Luis Da sempre fra i migliori di Madrid.
Las Tortillas de Gabino Approccio creativo agli ingredienti che
riscuote sempre successo.

Croquetas
Casa Julio Le migliori di Madrid (chiedetelo agli U2).
Bar Melo’s Cucinate in modo tradizionale e servite in porzioni
abbondanti e fino a tardi.
La Gastrocroquetería de Chema Vari tipi di crocchette interpretate
in chiave moderna.
Casa Alberto Crocchette tradizionali al meglio.

Riso e paella
Costa Blanca Arrocería Riso e atmosfera mediterranei.
Casa Perico La dimostrazione che il riso in Spagna non è solo un
ingrediente della paella.
La Paella Real Cucina di tradizione consolidata di fronte al Teatro
Real.
Albur Ambiente informale e piatti classici a base di riso.
Locali e vita notturna

Le notti nella capitale spagnola sono leggendarie.


Lunghe e chiassose quasi tutti i giorni della
settimana, diventano sempre più assordanti mano a
mano che si avvicina il weekend, in un fragoroso
crescendo che rende valido ancora oggi ciò che
Ernest Hemingway scrisse a proposito della città
negli anni ’30: ‘Nessuno va a dormire a Madrid
finché non si è uccisa la notte’.
Uccidere la notte
Madrid conta più bar di qualsiasi altra città al mondo, sei ogni 100 abitanti,
il che significa che ovunque vi troviate ce ne sarà sicuramente uno nelle
vicinanze. Ma i bar non esauriscono il repertorio di possibilità che la
capitale spagnola mette a disposizione. Dopo un primo aperitivo con tapas e
vino, potete infatti proseguire la serata in uno dei numerosi cocktail bar e
locali notturni che tanta fama hanno dato a Madrid quale meta
ineguagliabile del divertimento.
L’ABBICÌ DELLA BIRRA
I bar in genere non hanno una grande scelta di birre, ma per
fortuna la birra locale più diffusa, la Mahou, in bottiglia o alla
spina, è piuttosto buona. Comune è anche la Cruzcampo, più
leggera. Per il resto due aziende catalane, la Damm e la San
Miguel, producono ciascuna il 15% circa della birra presente sul
mercato spagnolo. In genere, quando si ordina una birra si chiede
una caña, cioè un bicchiere piccolo di cerveza de barril (birra alla
spina). Le birre più grandi (300 ml circa), più comuni nei bar e nei
locali di tendenza, sono di solito servite in tubo (bicchiere
cilindrico). La pinta è l’equivalente della misura inglese, mentre la
jarra è il classico boccale.
Caffè
La florida cultura madrilena dei caffè affonda le radici nella prima metà del
Novecento, quando i caffè si posero al centro della vita intellettuale del
paese. Molti sono stati travolti dalla rincorsa alla modernità, ma parecchi
sono rimasti, con la loro architettura d’epoca, la loro piacevole atmosfera
formale e una clientela che ormai da tempo si è allargata fino a
rappresentare uno spaccato completo della società madrilena. A queste
vecchie istituzioni si sono aggiunti favolosi caffè moderni dall’atmosfera
più distesa, che nondimeno assolvono alla medesima funzione: quella di
luoghi di ritrovo, in cui socializzare, dibattere su temi culturali e trovare
rifugio dalla vita frenetica della capitale.
Cocktail bar
Il Mojito (rum con zucchero di canna, foglie di menta, ghiaccio tritato e
succo di lime) è un’invenzione cubana, ma ha trovato in Madrid
un’entusiastica patria d’adozione. Di conseguenza, le quotazioni dei
cocktail bar cittadini salgono o scendono in base alla qualità dei Mojito che
propongono, tant’è vero che i locali più longevi devono il loro successo
proprio all’abilità con cui preparano questo cocktail. Naturalmente si
possono gustare infinite altre bevande nei cocktail bar madrileni, locali che
spaziano da sofisticati templi delle ultime tendenze a storici baluardi della
tradizione, i cui camerieri con farfallino sono famosi quanto le celebrità che
hanno servito nel corso dei decenni.
TORNARE A CASA
L’ampia e articolata rete della metropolitana consente di
raggiungere pressoché qualunque destinazione in città, ma non tra
l’1.30 di notte e le 6.05, quando è chiusa. Se dunque avete bisogno
di tornare in albergo in questa fascia oraria, le possibilità sono
sostanzialmente due (a parte camminare): la prima è prendere un
taxi – sebbene la quota fissa di partenza (€2,90) e la tariffa
chilometrica (€1,20) siano superiori rispetto alle tariffe diurne, è
difficile che la corsa vi venga a costare più di €10; la seconda è
data dagli autobus notturni detti búhos (gufi), che coprono più di
una ventina di tratte urbane a partire da Plaza de la Cibeles.
Locali notturni
Le notti a Madrid sono intensamente vissute in funzione del presente. Un
incontro di oggi può essere un lontano ricordo domani, forse anche perché
le discotecas di Madrid non temono rivali al mondo. I locali più interessanti
sono di solito i megaclub, con interni di design, clientela in abiti firmati e in
alcuni casi spazio a sufficienza per ospitare più piste da ballo, tutte con un
genere musicale diverso capace di assecondare l’umore di ciascuno. Le
serate a tema impazzano, perciò vi consigliamo di informarvi in anticipo
per vedere se è in programma qualche party che stuzzichi la vostra fantasia.
La tariffa d’ingresso varia molto in base all’ora, al modo in cui siete vestiti
e al numero di persone che si trovano già all’interno. Di norma è di €12,
compresa una consumazione, anche se le grandi discoteche e i locali più
eleganti fanno pagare qualche euro in più.
Quartiere per quartiere
Plaza Mayor e Madrid imperiale Moltissimi locali notturni in pieno
centro.
La Latina e Lavapiés Destinazioni straordinarie per i wine bar e le tapas
con cui assorbire ciò che si beve.
Sol, Santa Ana e Huertas L’epicentro della vita notturna di Madrid.
El Retiro e i musei d’arte Un barrio (quartiere) animato soprattutto di
giorno, dove succede poco di sera.
Salamanca Un ristretto gruppo di locali notturni.
Malasaña e Chueca Quartieri dove la vita notturna si protrae fino
all’alba, con magnifici cocktail bar (Chueca) e favolosi caffè (Malasaña).
Parque del Oeste e Madrid Nord Ci sono alcuni punti di aggregazione
notturni, ma sono sparsi.
INFORMAZIONI
Orari di apertura
I bar di quartiere in genere sono aperti tutto il giorno, dall’ora
della colazione fino a quando va via l’ultimo cliente.
I bar più trendy spesso si animano verso le 20 e restano aperti
fino all’1 o alle 2 nei giorni feriali e fino alle 3 il weekend.
I locali notturni in genere non aprono prima delle 24 o dell’1 e
chiudono non prima delle 5 o le 6. Alcuni sono aperti tutta la
settimana, altri solo dal giovedì al sabato.

Consigli
Se avete intenzione di tirare l’alba, una siesta nel pomeriggio è
essenziale per fare il pieno di energia.
Un altro segreto fondamentale per sopravvivere alle lunghe notti
madrilene è non bere mai a stomaco vuoto: rimpinzatevi di tapas o
cenate tardi, se possibile.
I madrileni in genere adottano una politica mirata quando escono
di sera: dopo aver iniziato a bere o comunque dato il via alla serata,
tendono a spostarsi da un locale all’altro all’interno dello stesso
barrio.
I locali notturni con ingresso gratuito si rifanno facendo pagare
cifre astronomiche per le consumazioni, perciò programmare la
serata in base al costo dell’ingresso non sempre risulta conveniente.
La scelta Lonely Planet
La Venencia L’inossidabile sherry bar di Huertas, immutato da
decenni.
Museo Chicote Uno dei cocktail bar più famosi d’Europa.
Teatro Joy Eslava La migliore fra le discoteche nel centro di Madrid.
Chocolatería de San Ginés Un’istituzione madrilena, a tutte le ore
del giorno.
Sontuosi caffè d’epoca
Café-Restaurante El Espejo L’eco di altri tempi.
Gran Café de Gijón Caffè dorato in Paseo de los Recoletos.
Café del Círculo de Bellas Artes Camerieri in farfallino e
magnifiche decorazioni.
Café Manuela Atmosfera magica e giochi da tavolo.
Café de Oriente Fascino teutonico e bella vista.
Mojito
Café Belén Da tempo tappa popolare di Chueca.
Delic Fra i migliori di Madrid in Plaza de la Paja.
Taberna Chica Eccezionali Mojito a La Latina.
Museo Chicote Mojito come piacevano a Hemingway.
El Eucalipto Atmosfere, clientela e drink cubani.
Dos Gardenias Angolino segreto di Huertas.
Terrazas (bar all’aperto) sui tetti
La Terraza del Urban Classica terrazza estiva tra i tetti di Huertas.
La Terraza de Arriba VIP e bei panorami su Chueca.
Círculo de Bellas Artes Chaise-longues e vista favolosa.
The Roof Ambiente lussuoso sopra Plaza de Santa Ana.
Gau&Café Bar-ristorante informale sui tetti di Lavapiés.
Cocktail bar
Museo Chicote Da decenni il migliore di Madrid.
Del Diego Tra i migliori cocktail della capitale.
Le Cabrera Mix di celebrità e clientela raffinata.
Bar Cock Cocktail, VIP e camerieri in farfallino.
1862 Dry Bar Nuovo arrivo con una passione per l’innovazione.
José Alfredo Cocktail bar di lunga tradizione nei pressi della Gran
Vía.
Martínez Bar Atmosfera anni ’20 e cocktail del XXI secolo.
Locali notturni
Kapital Una mega discoteca stile Ibiza a Madrid.
Teatro Joy Eslava Il locale notturno più variegato di Madrid.
Ya’sta Simbolo imperituro delle notti madrilene.
Charada Eccellente discoteca del centro per ballare fino all’alba.
Morocco Locale di Malasaña sempre pieno di gente.
Why Not? È più piccolo della media, ma offre divertimento garantito.
Gay-friendly
Café Acuarela Bar-caffè dall’atmosfera rilassata per tutte le ore.
Why Not? Etero-friendly, ma gay nel cuore.
Black & White Locale di lunga tradizione dove succede di tutto.
Club 54 Studio Club gay in stile newyorkese.
Liquid Madrid ‘Caldo’ e sensuale nella migliore delle tradizioni di
Chueca.
Divertimenti

Madrid ha una vivace scena musicale, dovuta in


larga misura al suo ruolo di capitale del mondo
ispanico. Vi troverete spettacoli di flamenco, concerti
di artisti jazz di fama mondiale e di musicisti
spagnoli di cui forse non avete mai sentito parlare,
ma che potrebbero diventare star. Per quanto
riguarda la cultura ‘impegnata’, ci sono l’opera e la
zarzuela (commedia musicale).
Flamenco, Corral de la Morería
MARK READ / LONELY PLANET ©
Flamenco
Madrid ha molti locali che offrono flamenco tutte le sere, ma i prezzi non
sono bassi: nei tablaos (ristoranti specializzati) si spende almeno €35 solo
per assistere allo spettacolo. In genere, nel prezzo di ingresso è compresa
una consumazione, ma i pasti si pagano a parte (fino a €50 per persona) e
questi, per essere chiari, raramente valgono quel che costano. Per tale
motivo vi consigliamo di cenare altrove e di pagare solo per lo spettacolo
(acquistando i biglietti prima), anche se così non avrete un posto in prima
fila.
Jazz
Negli anni ’20, Madrid fu una delle capitali europee del jazz. C’è voluto un
po’ di tempo, ma oggi la città è rientrata nell’élite continentale per quel che
concerne le performance dal vivo. Le sale dedicate esclusivamente a questo
genere sono poche, ma la qualità è ottima e gli stili proposti sono molto
vari: oltre al jazz classico, per puristi, vi sono le rivisitazioni sudamericane,
il nu jazz e innumerevoli altre variazioni sul tema. In aggiunta ai jazz club
veri e propri, esistono molti locali che propongono più generi e che spesso
una sera alla settimana prevedono una jam session. Per gli appassionati, il
Festival Jazz Madrid che si tiene a novembre è un’occasione unica per
visitare la città.
INFORMAZIONI
Prenotazioni
È consigliabile acquistare i biglietti dei concerti sempre in
anticipo; per informazioni, consultate il sito web dei locali.
La vendita dei biglietti nei jazz club in genere comincia una o
due ore prima dell’inizio previsto dell’esibizione.
Di norma, i biglietti per il teatro si acquistano al botteghino il
giorno stesso della rappresentazione, ma per gli spettacoli nuovi o
nel weekend è meglio prenotarli.
Acquistate online i biglietti per le partite del Real Madrid. Sono
anche messi in vendita il lunedì prima del match al cancello 42
dello stadio, in Calle de Conche de Espina. Il numero per prenotarli
(li ritirerete poi al cancello 42) è 902 324 324 (per chi chiama
dalla Spagna).

Orari di apertura
I botteghini dei teatri sono generalmente aperti dalle 10 alle 13 e
dalle 17 fino all’ora di inizio dello spettacolo serale.

Siti utili
Oltre ai siti web dei vari locali di musica dal vivo, visitate il sito
www.lanocheenvivo.com.
Per una storia della zarzuela in inglese, traduzioni delle canzoni
e delle trame degli spettacoli, recensioni di CD e DVD, e critiche
sulle zarzuelas in programma a teatro, consultate l’ottimo sito
www.zarzuela.net.
Altra musica live
Madrid divenne celebre per la vasta offerta di musica dal vivo negli anni
’80, quando il rock (e le droghe) alimentarono quella fiesta lunga un
decennio nota come movida madrileña (animazione di Madrid). Al culmine
della movida, si calcolò che nei bar della sola Malasaña si esibissero 300
rock band. Sebbene il rock resti uno dei generi musicali più in voga e alcuni
storici locali siano ancora in attività, oggi il panorama della musica live è
quanto mai vario. Molti locali funzionano anche come discoteche, dove ai
musicisti seguono i DJ, il che permette di iniziare la serata assistendo a un
ottimo concerto e poi di continuare a divertirsi nello stesso posto fino a
tarda ora.
Musica classica e opera
Certo, Madrid è una città che ama lo svago, ma basta andare poco più in
profondità per scoprire una scena culturale fiorente e impegnata, con spazi
che ospitano tutto l’anno l’opera e i concerti di musica classica. Nella
capitale spagnola suonano regolarmente orchestre provenienti da tutta
Europa, ma la città ha anche una propria Orquesta Sinfónica
(www.osm.es) che si esibisce (o accompagna altri artisti) nel Teatro Real o
nell’Auditorio Nacional de Música. La Banda Sinfónica Municipal de
Madrid (www.munimadrid.es/bandasinfonica) suona al Teatro
Monumental.
Zarzuela
Nata alla fine del XVII secolo come forma d’intrattenimento per Filippo IV
e la sua corte, la zarzuela è diventata con il tempo uno degli stili teatrali più
tipici della Spagna. Grazie al brioso connubio di musica e danza e
all’attenzione ai problemi della gente comune, la zarzuela si è guadagnata
grande popolarità a Madrid, che rimane la capitale indiscussa del genere.
Anche se forse avrete difficoltà a seguire la trama (per via dei molti
aneddoti e riferimenti alla vita locale), assistere a uno di questi spettacoli è
un modo divertente di accostarsi alla cultura locale. Il posto migliore per
farlo è il Teatro de la Zarzuela.

Compañía Nacional de Danza


QUIM LLENAS / GETTY IMAGES ©
Danza
La brillante Compañía Nacional de Danza (http://cndanza.mcu.es)
spagnola si esibisce in tutto il mondo e ha ottenuto ovunque riconoscimenti
per le straordinarie capacità tecniche e le originali coreografie. Madrid è
anche la sede del Ballet Nacional de España ( 91 517 99 99;
http://balletnacional.mcu.es), una compagnia classica celebre per le sue
contaminazioni tra balletto e stili tipici della tradizione spagnola, come il
flamenco e la zarzuela. Quando sono a Madrid entrambe le compagnie
danzano al Teatro Real o al Teatro de la Zarzuela. Una ballerina che spesso
si esibisce nella capitale è Sara Baras (www.sarabaras.com), una performer
nata a Cadice che porta in scena uno stile unico e davvero emozionante di
flamenco.
Teatro
Il panorama teatrale di Madrid entra realmente nel vivo in autunno. Gli
spettacoli sono quasi esclusivamente in spagnolo e il costo dei biglietti varia
da €10 a €50.
Cinema
Oltre ai normali cinema con film doppiati, numerose sale proiettano film in
versión original (VO) con sottotitoli in spagnolo. Le sale con pellicole in
spagnolo si concentrano soprattutto nella Gran Vía e in Calle de Fuencarral,
tra Glorieta de Bilbao e Glorieta de Quevedo.
Manifestazioni sportive
L’Estadio Santiago Bernabéu è uno dei più grandi stadi di calcio del mondo
e assistere a una partita qui tra 80.000 scatenati madridistas (tifosi del Real
Madrid) è un’esperienza da brivido. Se avete la fortuna di trovarvi in città
quando il Real Madrid (www.realmadrid.com) vince qualche trofeo,
andate in Plaza de la Cibeles per godervi i festeggiamenti fino all’alba.
L’altra squadra di Madrid, l’Atlético de Madrid
(www.clubatleticodemadrid.com), è per molti una squadra di culto e, stando
ai suoi focosi sostenitori, i rojiblancos (rosso-bianchi) sono l’unica vera
squadra della capitale.
PRENOTARE BIGLIETTI PER CONCERTI E
TEATRI
Tra le rivendite online di biglietti per il teatro e gli spettacoli di
altro tipo, vi sono:
El Corte Inglés (www.elcorteingles.es) Cliccate su ‘Todos Los
Departamentos’ e poi su ‘Entradas’.
Entradas.com (www.entradas.com)
Fnac (www.fnac.es) Cliccate su ‘Entradas’; vende biglietti
soprattutto per gruppi musicali del momento.
Servicaixa (www.servicaixa.com) I biglietti si possono
acquistare anche presso i bancomat di Servicaixa.
Ticketmaster (www.ticketmaster.es)
Corrida
Nel bene o nel male, la corrida è un’istituzione nazionale. Le sfide
pomeridiane prevedono in genere la lotta tra sei tori e tre toreros vestiti con
lo sfolgorante traje de luces (vestito di luce). La stagione principale inizia
durante le Fiestas de San Isidro, da metà maggio in poi, quando ogni giorno
si tengono corride.
Alcune regioni della Spagna, prima fra tutte la Catalogna, hanno vietato la
corrida sul proprio territorio, e l’elezione al governo comunale della lista di
sinistra Ahora Madrid nel 2015 ha cambiato le cose anche nella capitale.
Una delle prime iniziative del nuovo governo è stata cancellare i
finanziamenti alla corrida e, per la prima volta da decenni, il palco riservato
alle autorità cittadine in occasione delle Fiestas de San Isidro è rimasto
vuoto grazie alla decisione del nuovo sindaco, Manuela Carmena. Resta da
vedere quale sarà l’impatto di questa svolta politica su uno spettacolo che
molti animalisti considerano immorale e a cui si oppongono con forza
numerose organizzazioni a difesa degli animali, tra cui la World Society
for the Protection of Animals (www.worldanimalprotection.org.uk) e la
League Against Cruel Sports (www.league.org.uk).
Sala El Sol
JUAN AGUADO / GETTY IMAGES ©
Quartiere per quartiere
Plaza Mayor e Madrid imperiale Molti cinema, teatri e locali di musica
dal vivo.
La Latina e Lavapiés Qualche buon locale di flamenco e di musica dal
vivo.
Sol, Santa Ana e Huertas Uno dei migliori barrios per jazz, flamenco,
teatro e musica live.
El Retiro e i musei d’arte Festeggiamenti per le vittorie delle squadre di
calcio, ma poco altro.
Salamanca Esclusivi locali notturni sparsi qua e là.
Malasaña e Chueca Teatri sperimentali e palchi di musica underground.
Parque del Oeste e Madrid Nord Calcio e musica classica.
COSA SUCCEDE IN CITTÀ
EsMadrid Magazine (www.esmadrid.com) Rivista mensile a
cura dell’ente turistico di Madrid.
Guía del Ocio (www.guiadelocio.com) Settimanale in vendita al
prezzo di €1 presso le edicole.
In Madrid (www.in-madrid.com) Mensile gratuito in inglese,
rivolto agli stranieri residenti nella capitale.
Metropoli (www.elmundo.es/metropoli) Supplemento del
venerdì al quotidiano El Mundo.
La scelta Lonely Planet
Café Central Uno dei migliori jazz club del mondo.
Sala El Sol Mitico palcoscenico madrileno per il rock e altri concerti.
Villa Rosa Flamenco di prim’ordine dietro un’appariscente facciata
rivestita di piastrelle.
Estadio Santiago Bernabéu Il leggendario stadio del Real Madrid.
Teatro de la Zarzuela Il tempio del genere teatrale più tipico della
Spagna.
Locali di flamenco
Corral de la Morería Prestigioso locale in centro.
Villa Rosa Famoso palco dedicato al flamenco in Plaza de Santa Ana.
Café de Chinitas Locale famoso in tutto il mondo.
Cardamomo Locale splendido e suggestivo a Huertas.
Las Tablas Performer di fama mondiale in una cornice più informale.
Las Carboneras Spettacoli sempre di alto livello.
Casa Patas Flamenco di qualità.
Flamenco al di fuori dei tablaos
BarCo Flamenco dal vivo ogni domenica alle 21.
Sala Clamores Locale diverso dal solito con un programma regolare
di spettacoli.
Sala Juglar Spettacoli dal vivo alle 21.
La Boca Club Locale di Huertas dove si tengono spesso spettacoli di
flamenco.
Galileo Galilei Mix di generi musicali tra cui talvolta anche
flamenco.
Jazz club
Café Central Il miglior locale jazz di Spagna.
Populart Grandi nomi e ingresso gratuito.
El Junco Jazz Club Jazz dal vivo e DJ tutta la notte.
El Despertar Locale accogliente con credenziali jazz impeccabili.
Bogui Jazz Jazz dal vivo da giovedì a sabato.
Altri locali con jazz
Jazz Bar Jazz no stop dall’impianto audio.
BarCo Locale animato in cui il jazz è sempre di scena.
Sala Clamores Jazz club nel cuore ma con molto altro.
Casa Pueblo Jazz dal vivo gratuito nel Barrio de las Letras.
La Boca Club Ogni tanto qualche concerto jazz dal vivo di qualità.
Musica live
Moby Dick Concerti di gruppi quasi famosi.
Café la Palma Favoloso locale con diversi palchi.
Sala Clamores Concerti ogni sera di tutti i generi musicali.
Costello Café & Niteclub New York incontra Madrid in questo locale
trendy.
Thundercat Rock classico in tutta la sua gloria.
Musica classica e opera
Teatro Real Il primo teatro di Madrid per l’opera, il balletto e la
musica classica.
Auditorio Nacional de Música Sede dell’orchestra sinfonica di
Madrid.
Fundación Juan March Locale intimo con esibizioni di solisti e
musica da camera.
Teatro Monumental Auditorium di alto livello dedicato a tutto ciò
che è classico.
Teatro de la Zarzuela La versione spagnola dell’opera.
Teatri
Teatro Español Magnifico teatro dedicato alle opere spagnole in
Plaza de Santa Ana.
Teatros del Canal Palcoscenico moderno con rappresentazioni
teatrali e concerti di buon livello.
Teatro Pavón Uno dei palcoscenici migliori della Spagna per il teatro
classico.
Teatro Valle-Inclán Splendido complesso teatrale in cui vengono
rappresentate soprattutto opere di autori spagnoli.
Shopping

Uno degli aspetti più piacevoli dello shopping a


Madrid è la presenza di piccole boutique e negozi
stravaganti. Spesso gestiti da una stessa famiglia da
generazioni, permettono di sfuggire all’eccessiva
commercializzazione della cultura spagnola
propinata dalle grosse catene che vendono di tutto,
dall’abbigliamento alle ceramiche di gusto antico,
dalle espadrillas alle specialità enogastronomiche.
Moda
Oggi tutte le più prestigiose sfilate di moda internazionali si contendono gli
stilisti spagnoli, e a ragione. L’industria spagnola della moda, che ha in
Madrid la sua capitale, si è sviluppata a partire dai modelli coloratissimi e
appariscenti che iniziarono a fare la loro comparsa negli anni ’80, durante
quel periodo di grande fermento creativo che prese il nome di movida
madrileña. Di conseguenza, anche uno sguardo gettato di sfuggita alle
vetrine dei negozi di Salamanca, Malasaña e Chueca può essere una
rivelazione, a riprova del fatto che la moda española va ben oltre Zara e
Mango.
Souvenir e artigianato
Potreste acquistare per i vostri amici a casa uno di quegli sgargianti vestiti
da flamenco che si vedono appesi alle porte di così tanti negozi di souvenir
nel centro di Madrid. Oppure optare per qualcosa di un po’ più di classe e
acquistare una bella statuina di cartapesta, una ciotola di ceramica d’alta
fattura artigianale, prodotta da qualche piccola azienda a conduzione
familiare della Spagna centrale, o un elaborato ventaglio. Per non parlare
delle chitarre tanto amate dai Beatles e da molti grandi del flamenco, degli
scialli straordinari e degli abiti che si possono trovare nei negozi dove si
riforniscono le stelle del flamenco.
Specialità gastronomiche
I negozi di specialità gastronomiche sono ideali per accostarsi alla cucina
spagnola. In questi posti, alcuni più tradizionali, altri emblematici della
rivoluzione in atto nella cucina spagnola, potrete trovare il vostro jamón
(prosciutto) o le vostre olive preferiti, che vi verranno impacchettati per
essere gustati subito al Parque del Buen Retiro o portati a casa. Alcuni sono
piccoli negozi specializzati, dove la confezione è spesso squisita quanto il
contenuto. Altri sono mercati trasformati in dinamici spazi gastronomici,
dove si va anche per mangiare.
Quartiere per quartiere
Plaza Mayor e Madrid imperiale Negozi un po’ di tutti i generi.
La Latina e Lavapiés Boutique alternative e un favoloso mercatino
domenicale delle pulci.
Sol, Santa Ana e Huertas Una delle zone migliori per andare a caccia di
souvenir.
El Retiro e i musei d’arte Quartiere interessante soprattutto per i gift
shop dei musei e le librerie.
Salamanca Il quartiere della moda spagnola per eccellenza.
Malasaña e Chueca Moda vintage (Malasaña) e stili più ricercati
(Chueca).
Parque del Oeste e Madrid nord ‘Avamposti’ della tradizione, rivolti a
un mercato prettamente locale.
INFORMAZIONI
Orari di apertura
10-14 e 16.30-19.30 o 17-20 o ancora 10-20, da lunedì a sabato.
Alcuni negozi sono aperti anche la domenica.

Saldi
La stagione di punta dello shopping è quella de las rebajas, le
annuali svendite invernali ed estive, durante le quali praticamente
tutta la merce è venduta a prezzi stracciati. I saldi invernali iniziano
verso il 7 gennaio, subito dopo l’Epifania, e durano fino a febbraio.
I saldi estivi vanno dai primi di luglio fino ad agosto.

Tasse e rimborsi
I cittadini di paesi non facenti parte dell’Unione Europea hanno
diritto al rimborso dell’IVA sugli acquisti di valore superiore a
€90,16 effettuati in qualsiasi negozio, purché la merce sia portata
fuori dall’UE entro tre mesi. Chiedete al negozio il modulo di
rimborso e presentatelo debitamente compilato allo sportello
rimborsi IVA della dogana al momento di lasciare la Spagna (o
l’Unione Europea).
La scelta Lonely Planet
El Rastro Il mercatino delle pulci più grande d’Europa nonché
passatempo domenicale preferito dai madrileni.
Mercado de Fuencarral Icona della Malasaña retrò e della sua
passione per lo streetwear anticonformista.
El Arco Artesanía Souvenir moderni e di grande pregio estetico.
Helena Rohner Gioielli firmati, dai più impegnativi ai più sportivi.
Agatha Ruiz de la Prada L’esplosione di colori di una delle più
prestigiose firme madrilene della moda.
Antigua Casa Talavera Ceramiche dipinte a mano, provenienti da
piccole manifatture a conduzione familiare.
Icone della moda spagnola
Camper Calzature comode e casual per chi è attento alla moda.
Agatha Ruiz de la Prada Moda colorata e spensierata da un marchio
consolidato di Madrid.
Custo Barcelona Colori sgargianti e combinazioni originali.
Elisa Bracci L’eleganza di una delle stiliste più famose di Madrid.
Loewe Il Louis Vuitton della moda spagnola.
Manolo Blahnik Scarpe da donna famose in tutto il mondo.
Lurdes Bergada Fibre naturali, colori caldi e tagli ultramoderni.
Souvenir e artigianato
El Arco Artesanía Il fascino dello stile abbinato a temi spagnoli.
Maty Autentici abiti e scarpe da flamenco.
Antigua Casa Talavera Ceramiche fatte a mano di gusto antico.
Botería Julio Rodríguez Un marchio di garanzia in tema di vini.
El Flamenco Vive Tutto per il flamenco.
Casa de Diego Ventagli elaborati e ombrelli.
Specialità enogastronomiche
Mantequería Bravo La miglior gastronomia di Madrid per le
specialità tradizionali spagnole.
Bombonerías Santa Dolci spagnoli confezionati singolarmente.
Gourmet Experience Punto di riferimento per i vini e i formaggi
spagnoli, e non solo.
María Cabello Il negozio di vini più suggestivo di Madrid.
Oriol Balaguer Cioccolatini realizzati da un master chef spagnolo.
Visitare Madrid
I quartieri
Plaza Mayor e Madrid imperiale
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Shopping
La Latina e Lavapiés
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Sol, Santa Ana e Huertas
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El Retiro e i musei d’arte
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Malasaña e Chueca
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Parque del Oeste e Madrid Nord
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Pernottamento

ORESTE GASPARI / GETTY IMAGES ©


MADRID
DA NON PERDERE
Plaza Mayor
Palacio Real
Basílica de San Francisco El Grande
El Rastro
Real Academia de Bellas Artes de San Fernando
Plaza de Santa Ana
Museo del Prado
Museo Thyssen-Bornemisza
Centro de Arte Reina Sofía
Parque del Buen Retiro
Plaza de Toros e Museo Taurino
Museo Lázaro Galdiano
Ermita de San Antonio de la Florida
Templo de Debod
Estadio Santiago Bernabéu
San Lorenzo de El Escorial
I quartieri
Plaza Mayor e Madrid imperiale
Il frenetico e raccolto nucleo medievale è il luogo in cui la storia di Madrid
ebbe inizio. Da secoli sede del potere reale, è anche il luogo dove la Spagna
imperiale ostentò il suo massimo splendore, come testimoniano ancora oggi
i maestosi palazzi, le antiche chiese, le eleganti piazze e gli imponenti
conventi. È dunque uno dei quartieri più interessanti della città sotto il
profilo architettonico, ricco anche di buoni ristoranti e possibilità di
shopping.
La Latina e Lavapiés
La Latina coniuga la miglior selezione di tapas bar della capitale con un
dedalo di vicoli medievali sui quali si affacciano chiese eleganti. La bella
Calle de la Cava Baja è forse la nostra strada preferita per quanto riguarda
le tapas. Situata ai piedi della collina, Lavapiés è uno dei barrios (quartieri)
più antichi della città e al tempo stesso il più multiculturale. A fare da ponte
tra questi quartieri è El Rastro, il mercato domenicale delle pulci.
Sol, Santa Ana e Huertas
Questi reticoli di strade sempre affollate sono celebri soprattutto per la vita
notturna che li travolge senza tregua fin dal momento in cui tramonta il
sole, ma il loro interesse non si esaurisce certo qui. Ci sono pure la bella
Plaza de Santa Ana, il retaggio culturale del Barrio de las Letras e Sol, il
cuore pulsante di Madrid, che assomma in sé tutte le più grandi istituzioni
madrilene, oltre a presentare favolosi negozi, ristoranti e luoghi di svago.
El Retiro e i musei d’arte
Da Plaza de la Cibeles a nord, gli edifici lungo il Paseo del Prado sono
quasi un riepilogo delle principali attrattive di Madrid. Vi troverete il
Museo del Prado, il Museo Thyssen-Bornemisza e il Centro de Arte Reina
Sofía, annoverati tra le gallerie d’arte più prestigiose del mondo. Sulla
collina verso est, la presenza del magnifico Parque del Buen Retiro rede
questa zona una delle più interessanti in cui trascorrere del tempo durante la
vostra permanenza a Madrid.
Salamanca
Il barrio di Salamanca è il quartiere più esclusivo di Madrid. In nessun’altra
zona della capitale tante residenze signorili, strategicamente defilate dalla
strada, condividono lo spazio con boutique di grandi firme della moda
spagnola e internazionale. E in linea con il carattere elitario del quartiere,
non manca un ristretto gruppo di ristoranti di classe, tapas bar di design e
musei di nicchia.
Malasaña e Chueca
I barrios centrali di Malasaña e Chueca sono i quartieri dove Madrid mostra
il suo volto più vero. Sono luoghi dove è più facile partecipare attivamente
alle esperienze dei madrileni invece di essere spettatori passivi delle
attrattive turistiche che, per quanto magnifiche, sono meno autentiche.
Questi infatti sono barrios pieni di carattere e grinta, dove la tanto celebrata
vita notturna madrilena, i negozi e i ristoranti vivono, respirano e
permettono al visitatore di varcare la soglia dell’apparenza per penetrare
nell’essenza più vera della città.
Parque del Oeste e Madrid Nord
Nella parte settentrionale di Madrid si trovano alcuni dei barrios più belli
della capitale, tra cui Chamberí, un quartiere che offre una magnifica
occasione di fuga dal caotico centro e la rara opportunità di capire come i
madrileni vivano realmente la propria città. Il Parque del Oeste è una
meravigliosa distesa di verde, ma la zona risulta di grande interesse anche
per una serie di luoghi affascinanti da scoprire, per esempio una cappella
affrescata da Goya e persino un tempio egizio.
Plaza Mayor e Madrid imperiale
I top 5

Per maggiori dettagli v. cartina

Le vie acciottolate piene di vita e i bar con dehors di Plaza Mayor, in


mezzo ai sontuosi palazzi della piazza.
Il grandioso Palacio Real, sede del potere reale di Madrid.
Plaza de la Villa, uno degli angoli di Madrid più ricchi sotto il profilo
architettonico.
Il miglior chocolate con churros di Madrid alla Chocolatería de San
Ginés.
Il Mercado de San Miguel, il posto ideale per capire la passione dei
madrileni per il cibo.
Plaza Mayor è il cuore del nucleo medievale da cui ebbe origine Madrid,
una zona nota come Madrid de los Austrias in riferimento alla dinastia degli
Asburgo, che regnò sulla Spagna dal 1517 al 1700. Oltre che luogo
magnifico in sé, la piazza è il punto ideale per iniziare a orientarsi e da cui
partire alla scoperta del quartiere (e della città più in generale), dal
momento che costituisce il fulcro della vita del barrio e, al tempo stesso, il
suo punto topografico più alto.
Pianificate la giornata concentrandovi su questa e altre piazze, luoghi
incantevoli e tranquilli al mattino, che si fanno più animati e suggestivi non
appena vengono avvolti dalla morbida luce del tardo pomeriggio. Calle
Mayor è la via che collega Plaza Mayor con il resto del quartiere: ne
lambisce il lato settentrionale e da lì scende oltre il meraviglioso Mercado
de San Miguel fino a Plaza de la Villa, posta al centro di un reticolo di
vicoli medievali. Più a nord si apre Plaza de Oriente, con il palazzo reale e
la cattedrale.
I negozi, bar, ristoranti e locali notturni si concentrano in linea di massima
nella parte più orientale del quartiere, vicino a Plaza Mayor, mentre i luoghi
di maggior interesse architettonico sono distribuiti in modo meno
omogeneo.
Vita di quartiere
Ritrovi Il grande fascino del quartiere si riassume in due affollati punti di
ritrovo: il magnifico spazio ristrutturato del Mercado de San Miguel e
l’intramontabile Chocolatería de San Ginés.
Luoghi d’incontro La statua equestre di Filippo III fu trasferita al centro
di Plaza Mayor nel 1848 e da allora è uno dei luoghi d’incontro prediletti
dai madrileni, che spesso si danno appuntamento ‘sotto le palle del cavallo’.
Shopping Ignorate i pacchiani negozi di souvenir che invadono il centro
e concentratevi invece sui negozietti d’artigianato del quartiere.
Locali notturni Informatevi sulle serate a tema: scoprirete che a volte è
assai meglio andare a ballare il lunedì che il fine settimana.
Trasporti
Metropolitana A pochi passi da Plaza Mayor, la stazione di Sol,
attraversata dalle linee 1, 2 e 3, è una delle più utili a Madrid.
Metropolitana Ópera (linee 2 e 5) è un’altra comoda stazione del
quartiere – la linea 2 porta in pochi minuti al Paseo del Prado (a breve
distanza dai musei), al Parque del Buen Retiro e a Salamanca.
I consigli Lonely Planet
Recatevi in Plaza Mayor per respirarne l’atmosfera e ordinate un caffè
o un calice di vino per godervi lo spettacolo da uno dei tavoli
all’aperto. Andateci al mattino, quando vi verranno fatte meno
pressioni affinché ordiniate qualcosa di più sostanzioso. Se volete
mangiare qualcosa, è meglio puntare sul Mercado de San Miguel.
I migliori ristoranti
Mercado de San Miguel
Restaurante Sobrino de Botín
Taberna La Bola
Casa Revuelta
Casa Paco
I migliori locali
Chocolatería de San Ginés
The Sherry Corner
Teatro Joy Eslava
Café del Real
Café de Oriente
I migliori negozi
Antigua Casa Talavera
El Arco Artesanía
Maty
Convento del Corpus Cristi
Casa Hernanz

DA NON PERDERE
PLAZA MAYOR
IN PRIMO PIANO
Significato storico
Guglie e tetti d’ardesia
Real Casa de la Panadería
Mercati
DA SAPERE
cartina
Sol

È facile innamorarsi di Madrid in Plaza Mayor, cuore


monumentale della città e sontuoso teatro di molti avvenimenti
che ne hanno segnato la storia. Qui l’inesauribile energia della
capitale si riversa sull’acciottolato, ai piedi di palazzi color
ocra, balconi in ferro battuto, affreschi e guglie maestose.
Questa contrapposizione tra il continuo movimento del centro
urbano e la staticità dei monumenti architettonici è uno dei
tratti più tipici di Madrid.
La grande storia...
Quanta storia su questa piazza! Inaugurata nel 1619, Plaza Mayor
esordì sotto i migliori auspici quale luogo prescelto per ospitare la
cerimonia di beatificazione di san Isidro Labrador (sant’Isidoro
l’Agricoltore), patrono di Madrid. Ma da quel momento in poi la
piazza fu teatro di molti eventi controversi della storia spagnola.
Fino al 1878 vi si tenevano regolarmente corride, spesso
organizzate per festeggiare nozze e nascite in seno alla famiglia
reale, cui i sovrani assistevano dai balconi davanti a una folla di
50.000 persone. Fama assai più sinistra le venne dagli autodafé
(proclamazioni solenni delle sentenze dell’Inquisizione nei
confronti degli eretici) e delle successive esecuzioni – sul rogo o
con la garrota sul lato nord, per impiccagione su quello sud. Per
ripercorrere l’epica storia della piazza raccontata per immagini,
date un’occhiata ai bassorilievi che ornano le panchine circolari
sotto i lampioni.
... e la cronaca spicciola
Non tutte le attività che si svolgevano sulla piazza avevano grande
risonanza e, così come oggi è circondata da negozi, un tempo l’area
era piena di bancarelle alimentari. Nel 1673 re Carlo II emanò un
editto che consentiva ai venditori di coprire con tele cerate i banchi
per proteggere se stessi e la merce dai rifiuti di ogni tipo che la
gente gettava abitualmente dalle finestre! Fino al XX secolo
inoltrato, poi, la piazza era attraversata dai tram.
Guglie e tetti d’ardesia
La piazza fu progettata nel XVII secolo da Juan Gómez de Mora in
stile herreriano (da Juan de Herrera, uno dei più grandi architetti
del Rinascimento spagnolo), in ossequio al gusto dominante
dell’epoca. Gli elementi più caratteristici di questo pregevole stile
tipicamente madrileno sono le guglie e i tetti d’ardesia, le cui tinte
cupe sono controbilanciate dal caldo color ocra dei palazzi e dai
237 balconi in ferro battuto.
Real Casa de la Panadería
Per gli squisiti affreschi, la secentesca Real Casa de la Panadería
(Panetteria Reale) è uno degli edifici più suggestivi di Madrid. Gli
affreschi odierni risalgono al 1992 e sono opera di Carlos Franco,
che, per dotare la piazza di questo magnifico sfondo, si è ispirato ai
segni zodiacali e a divinità (come la dea Cibele). Gli affreschi sono
stati inaugurati in concomitanza con la nomina di Madrid a
Capitale Europea della Cultura, nel 1992. Il palazzo oggi ospita la
sede centrale dell’ufficio turistico.
Mercati
La domenica mattina il perimetro porticato della piazza è invaso da
venditori di vecchie monete, banconote e francobolli. Tra dicembre
e inizio gennaio la piazza ospita un caotico mercatino di Natale
dove, tra tanta paccottiglia, si trovano anche dei bei presepi.

DA NON PERDERE
PALACIO REAL

EFIRED / SHUTTERSTOCK ©
IN PRIMO PIANO
La storia
Farmacia Real
Plaza de la Armería
Salón del Trono
Salón de Gasparini e Sala de Porcelana
Comedor de Gala
Jardines de Sabatini
DA SAPERE
cartina
91 454 88 00
www.patrimonionacional.es
Calle de Bailén
interi/ridotti €11/6, guida/audioguida €4/4, ultime 2 h lun-gio
ingresso libero per cittadini UE
10-20 apr-set, 10-18 ott-marzo
Ópera

Filippo V, primo re della dinastia dei Borboni, quasi non


credette ai propri occhi quando, nel 1734, l’alcázar (fortezza di
epoca musulmana) fu distrutto da un incendio nella zona più
esclusiva di Madrid. Il suo progetto era costruire un palazzo
capace di eclissare per grandiosità ogni altra reggia europea. Il
complesso in stile barocco italiano che ne risultò, costituito da
2800 stanze, non giunse mai a tanto, ma è comunque un
magnifico connubio di eccessi e sobrietà, che si distingue per la
sua inconfondibile eleganza.
La storia
Un breve cenno sulla genesi e la costruzione del Palacio Real può
essere d’aiuto per apprezzare meglio l’edificio. L’architetto che
venne chiamato a tradurre in realtà il sogno di Filippo V fu
l’italiano Filippo Juvarra (1678-1736), già celebre per aver
progettato a Torino la Basilica di Superga e la Palazzina di Caccia
di Stupinigi. Proprio come il re, però, Juvarra morì senza riuscire a
vedere ultimata la sua opera. Il progetto fu ripreso da un altro
architetto italiano, Giovanni Battista Sacchetti, che lo completò nel
1764.
Farmacia Real
La Farmacia Real, costituita dal primo gruppo di sale che si
incontra sulla destra, all’estremità meridionale del cortile detto
Plaza de la Armería, racchiude una sterminata collezione di
boccette di medicinali e alambicchi usati per miscelare i rimedi
destinati ai membri della famiglia reale, che evidentemente erano
ipocondriaci o decisamente cagionevoli di salute. Al momento
delle nostre ricerche era in progetto il trasferimento della farmacia
in altro luogo.
Plaza de la Armería
Il cortile detto Plaza de la Armería (o Plaza de Armas) offre una
prospettiva completa delle colossali dimensioni del palazzo, oltre a
regalare le vedute più pregevoli della cattedrale di Madrid
(Catedral de Nuestra Señora de la Almudena). Situato tra il palazzo
e la cattedrale, fa da sfondo al caratteristico cambio della guardia in
uniforme da parata che si tiene ogni primo mercoledì del mese
(tranne agosto e settembre) alle 12. Un cambio della guardia meno
pomposo avviene all’interno del complesso, presso la Puerta del
Príncipe, ogni mercoledì tra le 11 e le 14. La piazza dà accesso
anche all’Armería Real, sede di una collezione di armi e
stupefacenti armature risalenti per lo più al XVI e XVII secolo.
Salón del Trono
Dall’estremità settentrionale di Plaza de la Armería, la scalinata
principale, grandiosa ostentazione del potere imperiale, sale agli
appartamenti reali e quindi al Salón del Trono. Quest’ultimo è un
ambiente sfarzoso fino all’eccesso, con tappezzerie di velluto
cremisi e un soffitto dipinto dal Tiepolo, maestro del barocco
veneziano amatissimo da Carlo III.
Salón de Gasparini e Sala de Porcelana
Vicino alla sala del trono, il Salón de Gasparini sfoggia uno
squisito soffitto decorato a stucco e pareti adorne di lucenti sete
ricamate. Nella Sala de Porcelana il gusto estetico cambia, ma si
ritrova la stessa aura di opulenza, che in questo caso si manifesta
nelle pareti tempestate di frammenti di porcellana provenienti
dall’antica fabbrica del Retiro.
Comedor de Gala
Al centro del complesso si trova l’ampio Comedor de Gala (Sala da
Pranzo di Gala), dove in passato (e sporadicamente ancora oggi) si
tenevano i ricevimenti ufficiali. La solennità dell’ambiente è
magnificata dai sontuosi lampadari, dalle antiche opere d’arte alle
pareti e dall’arco centrale riccamente decorato.
Jardines de Sabatini
I Jardines de Sabatini si estendono sul lato nord del Palacio Real,
dove un tempo si trovavano le stalle reali. Realizzati negli anni ’30
secondo lo stile formale francese, sono punteggiati di fontane e
piccoli labirinti e offrono un altro punto da cui ammirare la facciata
nord del palazzo.
UN PALAZZO PART-TIME
Il Palacio Real talvolta è chiuso in occasione di cerimonie di stato e
ricevimenti ufficiali (l’unico modo di scoprirlo è andarci); l’attuale
sovrano vi risiede di rado, preferendo il più piccolo e sobrio Palacio
de la Zarzuela, appena fuori Madrid.

Nei pressi del Palacio Real ci sono numerosi locali dove


fermarsi per un drink, come La Mar del Alabardero, la
Taberna del Alabardero e la Taberna La Bola. Se avete voglia
di un caffè, non c’è luogo migliore del Café de Oriente, i cui
tavoli all’aperto si affacciano sul palazzo. Non distante, il Café
del Real è uno dei nostri posti preferiti a Madrid per un caffè,
un dolce o un Mojito.
LE MIGLIORI PROSPETTIVE
Dall’estremità settentrionale di Plaza de Oriente si gode una delle
vedute migliori del Palacio Real; altrettanto emozionante è quella
offerta dai meno conosciuti giardini ornamentali del Campo del
Moro, sul lato occidentale.
CHE COSA VEDERE
PLAZA MAYOR
PIAZZA
V. Plaza Mayor.
PALACIO REAL
PALAZZO
V. Palacio Real.
PLAZA DE ORIENTE
PIAZZA
(Cartina; Ópera)Un palazzo reale che aspirava a diventare la Versailles
spagnola. Sofisticati caffè su cui si affacciano appartamenti che costano una
fortuna. Il Teatro Real, teatro dell’opera cittadino, uno dei massimi templi
della cultura spagnola. Alcuni dei tramonti più belli di Madrid. Benvenuti in
Plaza de Oriente, monumento vivente che celebra le glorie della Madrid
imperiale.
Al centro della piazza, dominata dal palazzo, si erge una statua equestre di
Filippo IV. Realizzata sul modello di un dipinto di Velázquez, regala
splendidi scorci in ogni direzione e pertanto è perfetta per dare uno sguardo
d’insieme. Se vi siete chiesti in che modo la statua bronzea del cavaliere in
groppa al suo cavallo che si impenna riesca a tenersi in equilibrio, la
risposta è semplice: le zampe posteriori dell’animale sono massicce, mentre
quelle anteriori sono cave, un accorgimento ideato da Galileo Galilei. A
poca distanza si trova una ventina di statue di marmo raffiguranti per lo più
antichi sovrani che, secondo una leggenda locale, di notte scenderebbero
dai piedistalli per sgranchirsi le gambe.
Gli adiacenti Jardines Cabo Naval, ideali per ammirare il tramonto, sono
un’elegante oasi di verde nel cuore di Madrid.
CATEDRAL DE NUESTRA SEÑORA DE LA ALMUDENA
CATTEDRALE
(Cartina; 91 542 22 00; www.museocatedral.archimadrid.es; Calle de Bailén; cattedrale e cripta
ingresso su offerta, museo interi/bambini €6/4; 9-20.30 lun-sab, dom per la messa, museo 10-14.30
lun-sab; Parigi ha Notre Dame e Roma ha San Pietro. Di fatto, quasi
Ópera)
tutte le capitali europee vantano una cattedrale importante, un monumento
simbolo del loro glorioso passato cristiano. Madrid, no. Sebbene l’esterno
della Catedral de Nuestra Señora de la Almudena si armonizzi con
l’adiacente Palacio Real, l’interno dell’edificio è tanto vasto quanto
anonimo e neppure i moderni soffitti variopinti riescono a compensare
l’assenza di quell’aura solenne che in genere contraddistingue le grandi
cattedrali.
Carlo V espresse l’intenzione di erigere una cattedrale in questo punto già
nel 1518; i lavori, tuttavia, iniziarono solo nel 1879 per concludersi nel
1992, ma il candido interno in stile neogotico non si è mai conquistato un
posto speciale nel cuore dei madrileni.
È possibile salire in cima alla cattedrale per ammirare un bel panorama
dall’alto. Salendo si transita per il museo della cattedrale; seguite i cartelli
per il Museo de la Catedral y Cúpola sulla facciata settentrionale,
dirimpetto al Palacio Real.
Proprio dietro l’angolo, in Calle Mayor, le scarne rovine di Santa María
de la Almudena sono tutto ciò che resta della prima chiesa di Madrid,
costruita sul sito della Grande Moschea di Mayrit all’arrivo dei cristiani
nell’XI secolo.
Scendendo poco sotto le mura meridionali della cattedrale, in Calle Mayor,
si trova una cripta neoromanica con più di 400 colonne, 20 cappelle e belle
vetrate istoriate.
MURALLA ÁRABE
CINTA MURARIA
(Cartina; Cuesta de la Vega; Dietro l’abside della cattedrale e lungo Cuesta
Ópera)
de la Vega si estende un breve tratto della cosiddetta ‘Muraglia Araba’, la
cinta difensiva fatta costruire nell’alto Medioevo dai primi governatori
musulmani di Madrid. Una parte è databile addirittura al IX secolo, periodo
in cui fu eretta la prima fortezza araba, mentre altri tratti risalgono al XII e
XIII secolo, quando la città era ormai tornata in mani cristiane.
Le parti più antiche delle mura furono progettate con notevole ingegno:
all’esterno sembravano solide e imponenti per intimidire e scoraggiare
eventuali aggressori, mentre all’interno erano costruite con materiali di
scarto per contenere le spese. La storia dimostra che l’espediente si rivelò
efficace, dal momento che la città fu di rado espugnata con la forza. In
estate il consiglio comunale organizza spettacoli teatrali e concerti
all’aperto in questa suggestiva cornice. Sopra le mura, lungo Cuesta de la
Vega, un tracciato sovraimpresso a una cartina moderna in appositi pannelli
informativi mostra l’originaria estensione della cinta fortificata.
CAMPO DEL MORO
GIARDINI
(Cartina; 91 454 88 00; www.patrimonionacional.es; Paseo de la Virgen del Puerto; 10-20 apr-
set, 10-18 ott-marzo; Questi giardini al di sotto del Palacio Real
Príncipe Pío)
erano destinati a imitare quelli che circondano il palazzo di Versailles;
quest’ultimo aspetto è evidente soprattutto lungo la Pradera, un prato
lussureggiante che si estende da est a ovest con il Palacio Real sullo sfondo.
Fiore all’occhiello dei giardini, a metà strada lungo la Pradera, è l’elegante
Fuente de las Conchas (Fontana delle Conchiglie) progettata da Ventura
Rodríguez, l’architetto di maggior prestigio della Madrid settecentesca.
L’accesso al parco è possibile soltanto dal Paseo de la Virgen del Puerto.
In questo parco è possibile farsi un’idea di come fosse Madrid agli albori: è
da qui, da questo accampamento che in seguito sarebbe stato ribattezzato
Campo del Moro, che nel 1110 prese le mosse l’esercito almoravide che
strinse d’assedio la città. Le truppe musulmane occuparono tutta l’area
circostante tranne la fortezza (dove ora sorge il Palacio Real), ma la
guarnigione cristiana resistette finché l’impeto degli Almoravidi non si
attenuò e la loro armata non fu costretta a ritirarsi verso sud.
I 20 ettari di giardino che ora rinverdiscono il sito furono realizzati nel
Settecento, quindi modificati in modo sostanziale nel 1844 e nel 1890.
PLAZA DE RAMALES
PIAZZA
(Cartina; Questa piccola e piacevole piazza a pianta triangolare riveste
Ópera)
un certo interesse storico. A volerla fu Giuseppe Bonaparte, il quale ordinò
la distruzione della Iglesia de San Juanito per creare un’area di respiro
nell’intrico di strade sovraffollate. Si riteneva che Velázquez fosse sepolto
nella chiesa; tuttavia gli scavi condotti nel 2000 hanno portato alla luce la
cripta della vecchia chiesa e i resti di varie persone sepolte al suo interno,
ma non quelli del grande pittore, che morì il 6 agosto del 1660.
Sul lato occidentale della piazza sorge la Escuela Superior de Música
Reina Sofía ( 91 523 04 19; www.escuelasuperiordemusicareinasofia.es;
Calle de Requena 1), prestigioso conservatorio in cui di quando in quando
si tengono concerti e rappresentazioni all’aperto nell’adiacente Plaza de
Oriente (date un’occhiata al programma mensile esposto sul muro esterno).
L’edificio all’angolo nord-orientale della piazza, nel punto in cui Calle de la
Amnistía e Calle de Vergara incontrano la piazza, è uno dei complessi
residenziali più belli del centro di Madrid.
DOVE SONO SEPOLTI?
A differenza di altri paesi che hanno trasformato i cimiteri e le
tombe dei propri personaggi illustri in attrazioni turistiche, la
Spagna è restia a fare altrettanto. Tuttavia, la ragione può risiedere
in parte nel fatto che il luogo in cui riposano le spoglie di alcune
importanti figure storiche è tuttora avvolto nel mistero.
Diego Velázquez (1599-1660) Secondo gli archivi storici, il
maestro della pittura spagnola fu sepolto nell’Iglesia de San
Juanito. Tuttavia, all’inizio dell’Ottocento la chiesa fu demolita da
Giuseppe Bonaparte per far posto a quella che poi divenne Plaza de
Ramales. Degli scavi condotti nel 2000 hanno portato alla luce la
cripta della vecchia chiesa, ma le spoglie di Velázquez non c’erano.
Francisco Goya (1746-1828) Nel 1919, 91 anni dopo la morte
di Goya a Bordeaux, in Francia, i suoi resti furono traslati
nell’Ermita de San Antonio de la Florida, la piccola cappella
ancora abbellita con alcuni degli affreschi più famosi del pittore.
Inspiegabilmente, però, manca la testa.
Miguel de Cervantes Saavedra (1547-1616) Cervantes, autore
del Don Chisciotte, trascorse gran parte della vita a Madrid e, dopo
la morte, fu sepolto nel Convento de las Trinitarias, nel Barrio de
las Letras. Nei secoli successivi, la salma fu spostata finché,
all’inizio del 2015, gli archeologi forensi annunciarono di aver
scoperto le ossa di Cervantes in una cripta del convento. La
struttura, che ospita ancora una comunità di monache, è chiusa al
pubblico, ma le autorità stanno considerando la possibilità di
aprirne una parte per dar modo ai visitatori di onorare l’ultima
dimora del grande scrittore.
TEATRO REAL
EDIFICIO DI RILIEVO
(Cartina; 91 516 06 96; www.teatro-real.com; Plaza de Oriente; visite guidate interi/under 7
€8/gratuito; 10.30-13; Su Plaza de Oriente è rivolto il lato posteriore del
Ópera)
celebre teatro dell’opera di Madrid, che assunse la sua attuale struttura
neoclassica nel 1997. Osservato da Plaza de Isabel II, è un piacevole
complemento al contesto urbano del centro, anche se in Plaza de Oriente è
in qualche modo oscurato dallo splendore degli edifici circostanti. I lavori
di ristrutturazione del 1997 hanno saputo combinare le più moderne
tecnologie architettoniche e acustiche con il sapiente rifacimento degli
splendidi decori ottocenteschi. Le visite guidate (in spagnolo) di 50 minuti
partono ogni mezz’ora.
La storia del Teatro Real non è stata delle più fortunate. Il primo teatro
costruito in questo luogo sorse nel 1708, dove in precedenza si trovavano
dei lavatoi pubblici. Demolito nel 1816, fu sostituito da un altro edificio nel
1850, durante il regno di Isabella II, dopodiché prima bruciò e poi saltò in
aria durante la guerra civile (era infatti usato come santabarbara).
PLAZA DE ESPAÑA
PIAZZA
(Cartina; Difficile esprimere un’opinione su questa piazza, che
Plaza de España)
certo non si presenta al meglio al primo impatto. Il pezzo forte è una statua
di Cervantes, eretta nel 1927, ai cui piedi sono collocate due statue bronzee
raffiguranti gli indimenticabili Don Chisciotte e Sancho Panza. L’Edificio
de España, risalente al 1953 e affacciato sul lato nord-orientale della
piazza, è chiaramente il frutto dei sogni totalitaristici di Franco, tale è il
richiamo all’austero monumentalismo sovietico. A nord la piazza è
delimitata dalla Torre de Madrid, alta 35 piani.
CONVENTO DE LA ENCARNACIÓN
CONVENTO
(Cartina; www.patrimonionacional.es; Plaza de la Encarnación 1; ingresso €6, biglietto cumulativo
valido anche per il Convento de las Descalzas Reales €8, mer e gio pomeriggio ingresso libero per
cittadini UE; 10-14 e 16-18.30 mar-sab, 10-15 dom;Fondato dall’imperatrice
Ópera)
Margherita d’Austria, questo convento secentesco in stile barocco
madrileno (una pregevole combinazione di mattoni, pietra viva e ferro
battuto) è tuttora abitato da suore dell’ordine agostiniano. La sua ricca
collezione d’arte comprende opere risalenti per lo più al XVII secolo; il più
famoso dei numerosi reliquari in oro e argento esposti custodisce il sangue
di san Pantaleone, che, secondo la tradizione, tornerebbe allo stato liquido il
27 luglio di ogni anno. Il convento sorge su una graziosa piazza dalla quale
si aprono incantevoli vedute del Palacio Real.
AREE GIOCO PER I BAMBINI
In questa zona di Madrid non ci sono molti spazi destinati allo
svago dei bambini, a parte qualche settore dei Jardines de Sabatini
e del Campo del Moro in cui possono sgranchirsi un po’ le gambe.
L’area più importante destinata ai bambini è il grande parco gioco
situato all’estremità meridionale di Plaza de Oriente.
CONVENTO DE LAS DESCALZAS REALES
CONVENTO
(Cartina; Convento delle Scalze Reali; www.patrimonionacional.es; Plaza de las Descalzas 3;
ingresso €6, biglietto cumulativo valido anche per il Convento de la Encarnación €8, mer e gio
pomeriggio ingresso libero per cittadini UE; 10-14 e 16-18.30 mar-sab, 10-15 dom; Ópera, Sol)
Le austere mura in sobrio stile plateresco nascondono una sontuosa
roccaforte della fede. La visita guidata (in spagnolo), obbligatoria per chi
voglia accedere al convento, conduce al livello superiore del chiostro
attraverso uno scalone rinascimentale ornato da vivaci affreschi. La volta fu
dipinta da Claudio Coello, uno dei principali esponenti della secentesca
Scuola di Madrid, che contribuì anche alle decorazioni di San Lorenzo de
El Escorial.
Successivamente si attraversano alcune delle 33 cappelle del convento, che
può accogliere non più di 33 monache francescane di clausura (un richiamo,
forse, agli anni di Cristo al momento della crocifissione). Queste suore
seguono la regola delle Descalzas Reales (Scalze Reali), fondata da alcune
donne d’alto rango che scelsero la clausura quando, nel XVI secolo, venne
istituito il convento.
La prima cappella custodisce una pregevole scultura raffigurante un Cristo
giacente, portato in processione ogni anno in occasione del Venerdì Santo.
Giunti al termine del corridoio si accede all’area antistante il coro e poi al
coro vero e proprio. Qui è sepolta Doña Juana, figlia di Carlo V, la quale, in
un esempio da manuale della cinquecentesca collusione tra famiglia reale e
Chiesa cattolica, entrò in possesso del palazzo e volle che fosse trasformato
in convento. Su uno dei 33 stalli di quercia si può ammirare la Virgen
Dolorosa, opera dello scultore Pedro de la Mena.
In quelli che un tempo erano gli alloggi delle monache si trovano alcuni
degli arazzi più straordinari che vi capiterà mai di vedere. Intessuti a
Bruxelles nel XVII secolo, quattro di questi sono basati su disegni di
Rubens. Realizzare solo un metro quadrato di un arazzo simile richiedeva il
lavoro di quattro o cinque artigiani per un anno intero.
Itinerario a piedi
La città vecchia

INIZIO PLAZA DE ORIENTE


FINE CONVENTO DE LAS DESCALZAS REALES
LUNGHEZZA 2 KM; 2 H

Partite da Plaza de Oriente, una splendida mezzaluna di verde ed


eleganti palazzi, forse la piazza più gradevole di Madrid. Vi ritroverete
circondati da giardini, dal Palacio Real, dal Teatro Real e da un viavai di
madrileni. A dominarla è il Palacio Real, da secoli sede del potere
reale. Quasi a fianco sorge la Catedral de Nuestra Señora de la
Almudena, che forse manca del fascino antico e solenne di altre
cattedrali spagnole, ma è una bella componente dello skyline urbano.
Dalla cattedrale scendete fino alla Muralla Árabe, poi risalite
lentamente Calle Mayor, fermandovi ad ammirare le rovine della prima
cattedrale di Madrid, Santa María de la Almudena; proseguite quindi
verso Plaza de la Villa, una piazzetta orlata su tre lati da alcuni dei
più bei palazzi in stile barocco madrileno della capitale. Poco più in su,
in una traversa di Calle Mayor, troverete il vecchio Mercado de San
Miguel, diventato uno dei punti di ritrovo più in voga del centro per
mangiare e incontrare la gente del posto.
Da lì procedete in discesa lungo Cava de San Miguel, per poi risalire
attraverso l’Arco de Cuchilleros fino a Plaza Mayor, una delle piazze
più maestose e belle di Spagna. La Chocolatería de San Ginés è
giustamente famosa per i suoi chocolates con churros, perfetti come
pausa golosa a ogni ora del giorno. Poco più avanti, lungo la pedonale
Calle del Arenal, sorge la Iglesia de San Ginés, pregevole chiesa in
pietra e mattoni che è uno dei più antichi luoghi di culto cristiani di
Madrid.
Dopo essere risaliti per un breve tratto verso nord, concludete la
passeggiata in bellezza con una pausa al Convento de las Descalzas
Reales, nel cuore di Madrid, tanto austero all’esterno quanto ricco
all’interno.
IGLESIA DE SAN GINÉS
CHIESA
(Cartina; Calle del Arenal 13; 8.45-13 e 18-21 lun-sab, 9.45-14 e 18-21 dom; Sol, Ópera)
Situata a nord di Plaza Mayor, San Ginés è una delle chiese più antiche di
Madrid: sotto varie forme, occupa infatti questo sito almeno dal XIV
secolo. La struttura attualmente visibile risale al 1645, ma fu in gran parte
ricostruita dopo un incendio nel 1824. All’interno custodisce dei pregevoli
dipinti, tra cui La expulsión de los mercaderes del templo (1614), esposto in
gran risalto dietro un vetro collocato ad appena 6 mm dalla tela per evitare
riflessi.
La chiesa è da secoli al centro della vita della capitale spagnola. Si ipotizza
che, già prima dell’arrivo dei cristiani nel 1085, una comunità di mozarabi
(cristiani in territorio musulmano) vivesse nei pressi del torrente sul cui
letto fu successivamente tracciata Calle del Arenal, e che la loro chiesa
parrocchiale sorgesse proprio qui. Il più importante drammaturgo spagnolo,
Lope de Vega, si sposò in questa chiesa e sempre qui fu battezzato il
romanziere Francisco de Quevedo.
PLAZA DE LA VILLA E DINTORNI
PIAZZA
( Ópera) Senza dubbio a Madrid esistono piazze più maestose, ma questo
spazio piccolo e raccolto è uno dei più belli della città. Cinta su tre lati da
edifici secenteschi in stile barroco madrileño magnificamente conservati,
Plaza de la Villa è stata sede del governo cittadino dal Medioevo fino a non
molto tempo fa, quando il consiglio comunale si è trasferito nel grandioso
Palacio de Comunicaciones in Plaza de la Cibeles.
La secentesca Casa de la Villa (il vecchio municipio), sul lato occidentale
della piazza, è un tipico edificio asburgico con guglie di ardesia in stile
herreriano. Progettato nel 1644 come prigione da Juan Gómez de Mora,
l’architetto cui si deve anche il Convento de la Encarnación, presenta una
sobria facciata in granito e mattoni. Gli ultimi ritocchi furono realizzati nel
1693, anche se Juan de Villanueva, reso celebre dal Museo del Prado, vi
apportò alcune modifiche un secolo più tardi. Il Salón del Pleno (Camera
del Consiglio) fu restaurato tra il 1890 e il 1900 e poi nuovamente nel 1986;
le decorazioni sono realizzate in sontuoso stile neoclassico, con affreschi
del tardo Seicento sui soffitti. Appena fuori dalla Camera del Consiglio
troverete una riproduzione in ceramica della storica cartina di Madrid
tracciata da Pedro Teixeira nel 1656. Presso il Centro de Turismo de Madrid
potrete informarvi sulle visite guidate che si tengono alla Casa de la Villa.
Sul lato opposto della piazza, la quattrocentesca Casa de los Lujanes è di
impronta più gotica, con un evidente influsso mudéjar (stile architettonico
moresco). Si dice che nella sua torre di mattoni siano stati imprigionati il
sovrano francese Francesco I e i suoi figli catturati durante la battaglia di
Pavia (1525). Pare che i madrileni, nel vedere l’illustre prigioniero scortato
lungo Calle Mayor, rimasero non tanto ammirati dalla vittoria del loro
scialbo imperatore asburgico, Carlo V, quanto soggiogati dal fascino e
dall’eleganza del Valois sconfitto. La porta in legno della torre è ancora
quella originale.
Chiusa al pubblico al momento delle nostre ricerche, la Casa de Cisneros,
fatta costruire nel 1537 dal nipote del cardinale Cisneros, influente
consigliere della regina Isabella, era in stile plateresco, ma fu sottoposta a
restauri e modifiche all’inizio del XX secolo. Il portone principale e la
finestra che si apre sopra di esso sono tutto ciò che resta della struttura
originaria, di epoca rinascimentale. Oggi l’edificio è sede del Salón de
Tapices (Sala degli Arazzi), le cui pareti sono abbellite da squisiti arazzi
fiamminghi del XV secolo.
Il tratto di Calle Mayor che corre davanti alla piazza fu testimone di uno dei
più drammatici episodi della storia di Madrid del primo Novecento. Il 31
maggio 1906, nel giorno delle nozze di re Alfonso XIII con Vittoria
Eugenia di Battenberg, nipote di Edoardo VII del Regno Unito, un
anarchico catalano, Mateu Morral, lanciò una bomba nascosta in un
bouquet di fiori verso la coppia reale. Diversi spettatori morirono, mentre il
re e la regina uscirono illesi dall’attentato (anche se il vestito di lei si
imbrattò di sangue). Durante la guerra civile, il governo repubblicano
ribattezzò per un breve periodo la strada ‘Calle Mateu Morral’.
A breve distanza dalla piazza si trovano il settecentesco rifacimento
barocco della Iglesia del Sacramento ( 91 547 36 24; Calle del
Sacramento 11), la chiesa dell’esercito spagnolo, e il Palacio del Duque de
Uceda (Calle Mayor 79), che ora è il quartier generale della Capitanía
General, ma rappresenta un classico esempio dello stile barocco madrileno
e fu progettato da Juan Gómez de Mora nel 1608.
CONVENTO DEL CORPUS CRISTI
CONVENTO
(Cartina; Las Carboneras; 91 548 37 01; Plaza del Conde de Miranda; 9.30-13 e 16-18.30;
Ópera) Piuttosto anonima dal punto di vista architettonico ma
interessante sotto il profilo culturale, questa chiesa si nasconde dietro un
austero muro di mattoni all’estremità occidentale di una piazza tranquilla.
Un ordine di monache di clausura occupa il convento attiguo; durante le
funzioni, le religiose si radunano in un’area separata, sul retro della chiesa.
Da secoli le suore portano avanti una tradizione dolciaria: i loro biscotti si
possono acquistare all’entrata che dà su Calle del Codo.
BASÍLICA DE SAN MIGUEL
CHIESA
(Cartina; 91 548 40 11; www.bsmiguel.es; Calle de San Justo 4; 10.15-13.15 e 18-21 lun-ven;
Nascosta nei pressi di Calle de Segovia, questa basilica è per
La Latina, Sol)
certi versi una sorpresa. La sua facciata tardobarocca di forma convessa si
armonizza con gli antichi edifici circostanti e spicca in particolare per le
statue delle quattro virtù cardinali e per i rilievi raffiguranti Justo e Pastor, i
santi cui la chiesa era in origine consacrata. L’interno, in stile rococò, fu
completato da architetti italiani nel 1745 e, con le sue decorazioni dorate e
le volte buie e tetre, è quasi un mondo a parte.
IGLESIA DE SAN NICOLÁS DE LOS SERVITAS
CHIESA
(Cartina; 91 548 83 14; Plaza de San Nicolás 6; 8-13.30 e 17.30-20.30 lun, 8-9.30 e 18.30-20.30
Nascosta sopra Calle Mayor, questa
mar-sab, 9.30-14 e 18.30-21 dom e festivi; Ópera)
intima chiesetta è il più antico luogo di culto rimasto a Madrid e fu
probabilmente costruita nel luogo in cui sorgeva la seconda moschea della
Mayrit musulmana. L’elemento più interessante è il campanile restaurato
del XII secolo, in stile mudejar, mentre il resto della struttura risale
prevalentemente al XV secolo. La volta è tardogotica e più o meno allo
stesso periodo appartiene il pregevole soffitto in legno, scampato a un
incendio nel 1936.
Nonostante gli elementi platereschi e barocchi, l’interno si distingue per la
sua semplicità. Nel 1597, nella cripta fu sepolto l’architetto Juan de
Herrera, uno dei più insigni esponenti dell’arte rinascimentale spagnola.
PALACIO DE SANTA CRUZ
EDIFICIO STORICO
Nei pressi dell’angolo sud-orientale di Plaza
(Cartina; Plaza de la Provincia; Sol)
Mayor si erge questo edificio barocco, che domina Plaza de Santa Cruz. È
la sede del Ministerio de Asuntos Exteriores (Ministero degli Esteri) e si
può dunque vedere solo dall’esterno. Costruito nel 1643 e impiegato
inizialmente come prigione, con le sue guglie di ardesia grigia costituisce
uno dei punti di riferimento del centro storico.
PASTICCERIE STORICHE DI MADRID
Horno de Santiguesa (cartina; 91 559 62 14; Calle Mayor 73;
paste dolci a partire da €2,50; 8-21; Ópera) Magnifica e vecchia
pastelería, in cui tutto è una specialità, dalle torte ai pasticcini e al
turrón di Natale (una sorta di torrone).
Confitería El Riojano ( 91 366 44 82;
www.confiteriaelriojano.com; Calle Mayor 10; paste dolci a partire
da €3; 10-14 e 17-21 lun-ven, 10-14.30 e 17.30-21 sab e dom;
Sol) Aperto nel 1855, questo negozio vende i consueti prodotti
dolciari oltre a specialità madrilene come gli azucarillos (bombe
ipercaloriche simili a meringhe) al limone, caffè o fragola, e i
bartolillos (dolci fritti ripieni di crema pasticciera).
La Mallorquina ( 91 521 12 01; www.pastelerialamallorquina.es;
Plaza de la Puerta del Sol 8; paste dolci a partire da €2; 9-21.15;
Sol) Classica pasticceria sempre gremita di clienti, che non
possono fare a meno di entrare quando passano davanti alla vetrina.
Comprate una ensaimada (pasta sfoglia spolverata con zucchero a
velo), un dolce tipico di Maiorca.
La Duquesita ( 91 308 02 31; www.laduquesita.es; Calle de
Fernando VI 2; paste dolci a partire da €2,50; 9.30-14.30 e 17-21
mar-dom; Alonso Martínez) Un tuffo nel glorioso passato della
tradizione dolciaria spagnola.
Antigua Pastelería del Pozo ( 91 522 38 94; Calle del Pozo 8;
paste dolci a partire da €1,50; 9.30-14 e 17-20 mar-dom; Sol)
L’Antigua Pastelería del Pozo ha conservato intatto il proprio
fascino d’altri tempi e sforna ogni genere di prelibatezze dolciarie.
In attività dal 1830, è la più antica pasticceria della capitale.
Casa Mira ( 91 429 88 95; www.casamira.es; Carrera de San
Jerónimo 30; paste dolci a partire da €2,50; 10-14 e 17-21 lun-
sab; Sol) L’espositore girevole in vetrina è carico di torte,
pasticcini e frutta candita. Il negozio è particolarmente rinomato
per i turrónes.
PASTI
CASA REVUELTA
TAPAS €
(Cartina; 91 366 33 32; Calle de Latoneros 3; tapas a partire da €2,80; 10.30-16 e 19-23 mar-
sab, 10.30-16 dom, chiuso agosto; Casa Revuelta prepara alcune delle
Sol, La Latina)
migliori tapas di baccalà di Madrid – a differenza di altri locali, qui le
tajadas de bacalao sono senza spine e scivolano giù come niente. La
domenica, nel primo pomeriggio, il locale è gremito di madrileni reduci dal
mercato di El Rastro. Rinomato anche per i suoi callos (trippa), i torreznos
(strisce di pancetta fritte) e le albóndigas (polpette).
MUSEO DEL PAN GALLEGO
GALIZIANO, PANETTERIA €
(Cartina; 91 542 51 60; www.museodelpangallego.com; Plaza Herradores 9; empanadas a partire
da €12,50 al kg; 8.30-15 e 17.30-21 lun-ven, 8.30-15.30 e 17.30-21 sab, 8.30-15.30 dom; Ópera)
In parte panetteria, in parte tempio di selezionate specialità galiziane, questa
semplice panetteria con forno a legna è una delle più vecchie di Madrid,
risalente al XVIII secolo. È una vera e propria istituzione per la sua offerta
di dolce e salato – empanadas ripiene di tonno/merluzzo (€12,50/17 al kg)
oltre a vongole, polpo e alla tarta de Santiago (torta di mandorle galiziana).
TAQUERÍA MI CIUDAD
MESSICANO €
(Cartina; 91 559 87 11; www.taqueriamiciudad.com; Calle de las Hileras 5; tacos €1,50; 13.30-
16.30 e 20-1.30; Questo bar messicano a conduzione familiare ha un
Ópera)
seguito di devoti estimatori, grazie ai suoi tacos in formato assaggio (il
nostro preferito è il cochinita pibil) da accompagnare con Margarita (anche
al tamarindo). Il fine settimana è pieno sino all’inverosimile nelle ore serali.
Hanno un altro locale ( 608 621096; Calle de las Fuentes 11; 11.30-2
dom-gio, 11.30-2.30 ven e sab) nelle immediate vicinanze, se vi venisse un
languorino a metà pomeriggio.
MUSEO DEL JAMÓN
SPAGNOLO €
(Cartina; 91 531 45 50; www.museodeljamon.com; Calle Mayor 7; raciones a partire da €2,50;
8-24; Famoso per essere apparso nel film di Almodóvar del 1997 Carne
Sol)
tremula, e amatissimo dai turisti che visitano la prima volta la Spagna per le
centinaia di prosciutti appesi al soffitto, il Museo del Jamón è sicuramente
un elemento distintivo del panorama culinario di Madrid. I prezzi di una
ración/bocadillo (portata di tapas/panino imbottito) partono da €2,50/1,50 e
crescono in modo significativo a seconda della varietà di jamón.
MERCADO DE SAN MIGUEL
Il Mercado de San Miguel è diventato fin troppo noto e di
conseguenza può essere sovraffollato, tanto all’ora di pranzo
quanto di sera. Anche se è difficile accaparrarsi un tavolo o uno
sgabello al banco, vi consigliamo lo stesso di venirci a mangiare,
magari tra le 17 e le 19, quando di solito l’ambiente è più vivibile.
BANGKOK THAI RESTAURANT
THAILANDESE €
(Cartina; 91 559 16 96; primo piano, Calle de los Bordadores 15; portate principali €8-14; 12-16
e 20-24; I buoni piatti thailandesi, i prezzi ragionevoli, il servizio
Sol, Ópera)
attento e la sala da pranzo in stile thailandese fanno di questo ristorante un
ottimo posto per consumare un pasto nel cuore della città. In aggiunta alle
proposte à la carte, è possibile ordinare un vantaggioso menú del día (€12),
disponibile tutti i giorni all’ora di pranzo, un menú de noche (€15) all’ora di
cena e un menú de degustación (€20). Se avete fortuna, potrete
accomodarvi a uno dei tavoli affacciati su Calle del Arenal, una via
pedonale con un gran viavai di gente. Gli orari di apertura vengono incontro
alle esigenze dei turisti stranieri.
VIANDAS DE SALAMANCA
SPAGNOLO €
( 91 521 27 74; www.viandasdesalamanca.es; Calle del Carmen 27; bocadillos €3,90; 10.30-
22.30 dom-gio, 10.30-23 ven e sab; Viandas de Salamanca vende salumi
Callao, Sol)
di Salamanca, una provincia che produce tra i migliori jamones della
Spagna. In questo punto vendita troverete bocadillos de jamón (panini al
prosciutto), piccoli coni di carta colmi di jamón, sfogliatine ripiene di
prosciutto e salumi in confezioni sotto vuoto.
MERCADO DE SAN MIGUEL
TAPAS €€
(Cartina; www.mercadodesanmiguel.es; Plaza de San Miguel; tapas a partire da €1; 10-24 dom-
mer, 10-2 gio-sab; Il Mercado de San Miguel, uno dei più antichi e belli di
Sol)
Madrid, è stato sottoposto a un magnifico intervento di restauro. Situato
all’interno di una struttura in vetro dei primi del Novecento, è diventato uno
spazio accattivante disseminato di tavolini. Potete ordinare tapas e, qualche
volta, piatti più sostanziosi presso la maggior parte dei banchi, e tutto qui
(dal caviale al cioccolato) è una tentazione irresistibile quanto il mercato è
animato.
Tutti i banchi sono favolosi, ma potreste iniziare con degli squisiti pintxos
al pesce alla Casa de Bacalao (banchi 16-17), per proseguire con del jamón
o altri salumi da Carrasco Guijuelo (banco 18), dei formaggi ai banchi 20-
21 e ogni genere di sottaceti al banco 22, oppure con le squisite tapas di
Lhardy (banchi 61-62). Ci sono poi molti posti per comprare del vino, del
sidro delle Asturie e simili; al banco 24, The Sherry Corner propone
degustazioni di sherry accompagnate da tapas.
TABERNA LA BOLA
MADRILENO €€
(Cartina; 91 547 69 30; www.labola.es; Calle de la Bola 5; portate principali €16-24; 13.30-
16.30 e 20.30-23 lun-sab, 13.30-16.30 dom, chiuso agosto; La Taberna La
Santo Domingo)
Bola (sulla cresta dell’onda dal 1870 e gestita dalla sesta generazione della
famiglia Verdasco) è una roccaforte molto apprezzata della cucina
tradizionale madrilena. Se avete intenzione di assaggiare il cocido a la
madrileña (stufato con ceci, carne e verdure; €21) mentre vi trovate a
Madrid, questo è il posto giusto per farlo. Il locale è animato e rumoroso, in
linea con lo spirito della città.
CASA PACO
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 366 31 66; Plaza de Puerta Cerrada 11; portate principali €12-20; 13-16 e 20-24
lun-sab, 13-16 dom; È difficile non notare la facciata
La Latina, Tirso de Molina)
dipinta in modo vivace di questa vecchia taverna di Madrid, aperta nel
1933, e la cucina è ancora più difficile da non apprezzare, soprattutto in
inverno quando le specialità madrilene – callos, cocido e le succulenti
bistecche – la fanno da padrone. La zona bar, le cui pareti sono ricoperte di
fotografie di visitatori famosi del presente e del passato, è anch’essa
piacevole per un calice di vino e qualche tapas.
LA PAELLA REAL
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 542 09 42; www.lapaellareal.es; Calle de Arrieta 2; portate principali €15-34, menu
fisso da 3 portate €30; Trovare una buona paella a Madrid
13-16 e 19.30-22; Ópera)
non è poi così facile come sembra, ma di sicuro la troverete in questo locale
di fronte al Teatro Real. Paella de marisco (paella di pesce), paella de
bogavante (paella all’astice) e arroz negro (riso al nero di seppia) sono le
specialità della casa, ma ci sono anche numerosi piatti di riso fra cui
scegliere. Le porzioni sono per un minimo di due persone.
CASA MARÍA
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 559 10 07; www.casamariaplazamayor.com; Plaza Mayor 23; tapas a partire da €2,90,
4/6 tapas €11/16, portate principali €9-18; Perla rara tra tanti ristoranti
12-23; Sol)
costosi e mediocri che gravitano attorno a Plaza Mayor, Casa María coniuga
un servizio professionale con un menu che spazia con disinvoltura dal
moderno al tradizionale. Propone piatti capaci di soddisfare pressoché tutti i
gusti, tra cui una curata selezione di tapas, stufati (all’ora di pranzo) e altre
portate come riso glutinoso (asiatico) con aragosta.
TABERNA DEL ALABARDERO
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 547 25 77; www.grupolezama.es; Calle de Felipe V 6; raciones al bar €6-25, portate
principali al ristorante €17-30; 12-1; Questa splendida vecchia taberna è
Ópera)
famosa per le crocchette, l’ottimo jamón e i montaditos de jamón (paninetti
al prosciutto crudo) e i montaditos de bonito (paninetti al tonno) serviti
nella zona bar. Ai tavoli sul retro, invece, si può gustare una cucina più
classica, compreso il rabo de toro estofado (coda di toro, servita con miele,
cannella, purè di patate e pasta sfoglia alle erbe; €21).
I prezzi non sono bassi, ma i madrileni, che pure non sono inclini alla
prodigalità, riconoscono che la spesa è giustificata. Proprio a due passi, in
Plaza de Oriente, il ristorante La Mar del Alabardero ( 91 541 33 33;
Plaza de Oriente 6; portate principali €12-24; 13.30-16 e 20.30-23), degli
stessi proprietari, è rinomato per i piatti di pesce e di riso.
RESTAURANTE LOS GALAYOS
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 366 30 28; www.losgalayos.net; Calle de Botoneros 5; portate principali €14-25;
13-0.30; Quasi tutti i ristoranti affacciati su Plaza Mayor sono trappole
Sol)
per turisti, ma il Los Galayos, a pochi passi dall’angolo sud-orientale della
piazza, in attività da ben 120 anni, è la classica eccezione. Famoso per il
suo cocido (€19; solo a pranzo), è un buon posto per assaggiare piatti
regionali spagnoli.
Dispone di due terrazas (dehors): una più tranquilla affacciata su Calle de
Botoneras e un’altra su Plaza Mayor. All’interno date un’occhiata al
bancone di legno, realizzato a mano nel XVII secolo.
GOURMET EXPERIENCE
AREA RISTORAZIONE €€
(Cartina; nono piano, Plaza del Callao 2; portate principali €8-20; Prendete
10-22; Callao)
l’ascensore fino al nono piano dei grandi magazzini El Corte Inglés per
vivere una delle migliori esperienze gastronomiche del centro di Madrid. La
vista è favolosa, soprattutto quella su Plaza del Callao, in basso, e lungo la
Gran Vía, ma anche la cucina è eccellente, con un’offerta che spazia da
tapas di prima qualità a hamburger da gourmet.
EL BISTRO DE LA CENTRAL
BISTRÒ €€
(Cartina; 91 790 99 30; www.lacentral.com; Postigo de San Martín 8; portate principali €11-16;
9-24 lun-mer, 9-1 gio e ven, 9.30-1 sab, 9.30-24 dom; Situato al piano terra di
Callao)
una delle più belle librerie di Madrid, questo caffè-bistrò molto apprezzato
serve prime colazioni, brunch e piatti che comprendono lasagne alla coda di
toro e riso al nero di seppia con seppie e zafferano. Anche i dessert sono
irresistibili (per esempio i brownies ripieni di Ferrero Rocher) e da lunedì a
venerdì, all’ora di pranzo, viene proposto un eccellente menu da tre portate
(€12).
ALGARABÍA
SPAGNOLO €€
Cartina( 91 542 41 31; www.restaurantealgarabia.com; Calle de la Unión 8; portate principali €11-
18, menu a prezzo fisso €35; 14-16 e 21.30-23.30 lun-ven, 21.30-23.30 sab, chiuso agosto; ;
Ópera) I vini de La Rioja sono conosciuti da tutti, ma i piatti tipici di questa
regione della Spagna settentrionale sono altrettanto rinomati. In questo
ristorante con cucina casalinga, l’ideale per farsi un’idea completa delle
specialità regionali è scegliere il menú de degustación. Le croquetas sono
molto apprezzate e, ovviamente, la carta dei vini è eccellente.
CASA CIRIACO
MADRILENO €€
(Cartina; 91 548 06 20; Calle Mayor 84; portate principali a partire da €12; 13-16 e 20-24 gio-
mar, chiuso agosto; ; Storico ristorante di Madrid, Casa Ciriaco è
Ópera)
stato testimone di tentati omicidi (contro il re Alfonso XIII nel 1906) ed è
comparso anche nell’opera teatrale Luces de Bohemia di Valle-Inclán.
Acquisita una fama leggendaria, oggi dedica tutte le sue energie a una
cucina madrilena di qualità.
Propone una selezione di piatti a base di pesce e di carne, come il maialino
da latte arrosto e il cocido a la madrileña.
YERBABUENA
VEGETARIANO €€
(Cartina; 91 548 08 11; www.yerbabuena.ws; Calle de los Bordadores 3; portate principali €8-13;
13-16.30 e 20-24; ; Caratterizzato da colori allegri e vivaci,
Sol, Ópera)
Yerbabuena è uno dei migliori ristoranti che vegetariani e vegani possano
trovare nel centro di Madrid. Offre un vasto assortimento di piatti
vegetariani (hamburger di soia, riso biologico e yogurt fatto in casa) e
moltissime insalate fantasiose.
RESTAURANTE SOBRINO DE BOTÍN
CASTIGLIANO €€€
(Cartina; 91 366 42 17; www.botin.es; Calle de los Cuchilleros 17; portate principali €19-27;
13-16 e 20-24; Non capita tutti i giorni di mangiare nel ristorante
La Latina, Sol)
più antico del mondo (aperto nel 1725, compare nel Guinness dei primati).
Responsabili della sua longevità sono delizie come il cochinillo asado
(maialino da latte arrosto; €25) e il cordero asado (agnello arrosto; €25)
cotti nel forno a legna. Cenare sotto le volte antiche del ristorante è
un’esperienza indimenticabile.
È vero che è affollato di turisti e che i camerieri fin troppo veloci lasciano
poco tempo per trattenersi a conversare, ma non capita spesso di trovare un
luogo simile, senza contare che la cucina è eccellente.
Inoltre, questo ristorante è citato in numerosi romanzi ambientati a Madrid,
in particolare in Fiesta di Hemingway e Icona e Il cobra di Frederick
Forsyth. Buona parte di queste notizie storiche vengono raccontate nel
corso di visite guidate gestite da Insider’s Madrid. I tour (€75) partono alle
12.15 e alle 19, durano 45 minuti e comprendono un pranzo o una cena di
sei portate e un piccolo regalo in ceramica.
LOCALI E VITA NOTTURNA
CHOCOLATERÍA DE SAN GINÉS
CAFFÈ
(Cartina; 91 365 65 46; www.chocolateriasangines.com; Pasadizo de San Ginés 5; 24 h; Sol)
Tra i più significativi simboli della Madrid notturna, questo caffè famoso
per il chocolate con churros accoglie qualche turista di giorno, ma si
riempie soprattutto prima dell’alba, quando i madrileni all’uscita dei locali
notturni vi fanno un’ultima tappa prima di tornare a casa. Il locale chiude
solo per due ore al giorno, giusto il tempo che occorre per dare una rapida
pulita. Solo a Madrid...
THE SHERRY CORNER
WINE BAR
(Cartina; 681 007700; www.sherry-corner.com; banco 24, Mercado de San Miguel, Plaza de San
Miguel; 10-21; The Sherry Corner, nel Mercado de San Miguel, ha
Sol)
trovato il modo di offrire un corso accelerato di sherry. Pagando €25 avrete
sei bicchierini di sherry di prima qualità da assaggiare, ognuno dei quali è
abbinato a una tapa diversa. In questa degustazione sarete accompagnati da
un’audioguida in otto lingue (spagnolo, inglese, tedesco, francese, italiano,
portoghese, russo e giapponese). Per i gruppi di tre persone o più è meglio
prenotare.
TEATRO JOY ESLAVA
DISCOTECA
(Cartina; Joy Madrid; 91 366 37 33; www.joy-eslava.com; Calle del Arenal 11; 23.30-6; Sol)
Le uniche cose certe riguardo questo vecchio e sontuoso dance club
(ospitato in un teatro del XIX secolo) sono che è sempre affollato e che è
costantemente aperto (la direzione sostiene di non aver mai tenuto chiuso
un giorno negli ultimi 29 anni). La musica e la clientela sono variegate, ma
le code per entrare sono lunghe, invariabilmente composte da gente del
luogo e turisti, oltre a qualche celebrità. Ogni serata è un po’ diversa. Il
martedì è dedicato al glamour e alla musica house, il mercoledì al R&B e
all’hip hop, il giovedì è all’insegna degli Epic Parties con tema
internazionale e il weekend concentra il meglio che Madrid ha da offrire. Il
sabato (dalle 17.30 alle 22) è previsto un evento per il pubblico più giovane,
dai 14 ai 17 anni: si chiama ‘Joy Light’ ed è rigorosamente senza alcol e
senza fumo. Se a tutto questo aggiungete gli occasionali concerti e
spettacoli di cabaret, otterrete uno dei punti di riferimento per i tanti
nottambuli festaioli di Madrid. L’ingresso costa €12-15.
CAFÉ DEL REAL
BAR
Cartina( 91 547 21 24; Plaza de Isabel II 2; 8-1 lun-gio, 8-2.30 ven, 9-2.30 sab, 10-23.30 dom;
Ópera)Tanto caffè quanto cocktail bar, questo locale piccolo e raccolto
serve caffè creativi e qualche cocktail, con musica chill-out in sottofondo. I
tavoli migliori sono quelli al piano superiore, dove i soffitti bassi, le travi di
legno e le poltrone di pelle creano l’atmosfera ideale per trascorrere un
pomeriggio tra amici.
CAFÉ DE ORIENTE
CAFFÈ
(Cartina; 91 541 39 74; Plaza de Oriente 2; 8.30-1.30 lun-gio, 9-2.30 ven e sab, 9-1.30 dom;
Ópera) I tavoli all’aperto di questo elegante caffè d’epoca sono tra i più
ambiti nel centro di Madrid, in quanto godono di una posizione privilegiata
per ammirare la bellissima Plaza de Oriente con il Palacio Real sullo
sfondo. L’edificio in cui è situato questo locale dagli interni di sapore
mitteleuropeo faceva parte di un convento del XVII secolo scomparso
ormai da tempo. Se la giornata è bella, è il posto ideale per prendere un
caffè.
ANTICAFÉ
CAFFÈ
(Cartina; Calle de la Unión 2; 17-2 Tue-Sun; Lo stile dominante qui è il
Ópera)
kitsch bohémien (nel senso buono del termine), tema che si ritrova negli
arredi, negli eventi culturali ospitati (letture di poesie e concerti) e,
naturalmente, nella clientela. Stando così le cose non piacerà a tutti, ma a
nostro avviso aggiunge un po’ di positiva varietà al panorama dei locali in
cui poter bere qualcosa in centro. Il caffè qui si consuma quasi quanto gli
alcolici, ma questa strana predilezione tende a svanire con il procedere della
serata.
UN BOCCONE FUORI ORARIO
Se vi dovete ancora abituare agli orari dei ristoranti spagnoli e vi
viene un languorino, di seguito riportiamo alcuni locali in centro
adatti a uno spuntino.
Per qualcosa di veloce e tipico, una delle specialità culinarie meno
note di Madrid è il bocadillo de calamares (una sorta di baguette
farcita con calamari fritti). Lo troverete in numerosi bar nelle vie
attorno a Plaza Mayor e nei locali di Calle de Botoneras, che si
diparte dall’angolo sud-orientale di Plaza Mayor. Calcolando che
costa circa €2,70, è perfetto per uno spuntino per strada.
Mercado de San Miguel Tapas a ogni ora del giorno.
Taquería Mi Ciudad Tacos a prezzi modici.
La Campana (cartina; 91 364 29 84;
www.calamareslacampana.com; Calle de Botoneras 6; bocadillos
€2,70; 9-23 dom-gio, fino alle 24 ven e sab; Sol) Bocadillos de
calamares.
La Ideal (cartina; 91 365 72 78; Calle de Botoneras 4;
bocadillos €2,70; 9-23 dom-gio, 9-24 ven e sab; Sol) Panini
farciti con calamari.
Viandas de Salamanca Panini imbottiti di jamón.
Cervecería 100 Montaditos (cartina; www.100montaditos.com;
Calle Mayor 22; montaditos €0,50-3; 12-24; Sol) Minuscoli
bocadillos.
EL CAFÉ DE LA OPERA
CAFFÈ
(Cartina; 91 542 63 82; www.elcafedelaopera.com; Calle de Arrieta 6; Situato
8-24; Ópera)
di fronte al Teatro Real, questo caffè in cui i madrileni si ritrovano
tradizionalmente prima degli spettacoli pretende un requisito assai
particolare da chi voglia lavorarvi come cameriere: saper cantare l’opera.
Le esibizioni canore iniziano intorno alle 21.30 il venerdì e il sabato,
quando si spende come minimo €45 per cenare – il che non è male se per
caso non eravate riusciti a procurarvi i biglietti per uno spettacolo a teatro.
CHOCOLATERÍA VALOR
CAFFÈ
(Cartina; www.chocolateriasvalor.es; Postigo de San Martín; 8-22.30 lun-gio, 8-1 ven, 9-1 sab, 9-
22.30 dom; Viziarsi con un chocolate con churros all’alba dopo una
Callao)
notte trascorsa in discoteca sarà pure una tradizione madrilena, ma per chi
preferisce orari più ragionevoli questa è forse la miglior chocolatería della
capitale. Tra le molte cioccolate in offerta, vi consigliamo di optare per i
cuatro sentidos de chocolate (i quattro sensi della cioccolata; €7,95), una
degustazione di quattro tipi diversi di cioccolata. Varrebbe comunque la
pena di assaggiarle tutte!
OBA OBA
CLUB, MUSICA LIVE
(Cartina; Calle de Jacometrezo 4; 21-5.30 mer-dom; Questo night è uno dei
Callao)
posti migliori di Madrid per ballare la salsa, in particolare il giovedì. Ci
sono anche altri generi musicali e un po’ di jazz, e quasi ogni sera si alterna
la musica dal vivo ai DJ. L’ingresso può essere gratuito o costare fino a €10.
CHARADA
CLUB
(Cartina; 663 230504; www.charada.es; Calle de la Bola 13; 24-6 mer-dom; Santo Domingo)
Charada è una colonna portante del panorama notturno madrileno. Dispone
di due ambienti (uno rosso e l’altro nero) in stile newyorkese e non mostra
alcuna traccia del suo passato di bordello. I cocktail sono originali e ci è
piaciuta soprattutto la scelta musicale di elettronica, senza trascurare la
disco e la house. L’ingresso costa €12.
DIVERTIMENTI
CINESA CAPITOL
CINEMA
(Cartina; Uno dei cinema storici di
902 333231; www.cinesa.es; Gran Vía 41; Callao)
Madrid, con pellicole più hollywoodiane che d’essai.
CAFÉ DE CHINITAS
FLAMENCO
(Cartina; 91 547 15 02; www.chinitas.com; Calle de Torija 7; ingresso con consumazione/pasto
€36/48; spettacoli 20 e 22.30 lun-sab; Il Café de Chinitas, uno dei
Santo Domingo)
più prestigiosi tablaos (locali di flamenco) di Madrid, ai cui spettacoli
hanno assistito anche i membri della famiglia reale e Bill Clinton, ha un
ambiente elegante e artisti di prim’ordine. Sebbene il locale sia spesso
gremito di turisti, è molto apprezzato anche da chi di flamenco se ne
intende. È vivamente consigliata la prenotazione.
LAS TABLAS
FLAMENCO
(Cartina; 91 542 05 20; www.lastablasmadrid.com; Plaza de España 9; spettacoli 20 e 22;
Plaza de España) Las Tablas si è conquistato un’ottima reputazione per il
flamenco di qualità e i prezzi ragionevoli (l’ingresso con consumazione
costa €27), al punto di poter essere forse definito il miglior locale di questo
genere in città. Quasi tutte le sere vi si tiene uno spettacolo classico, con i
tipici canti di gola e i balli pieni di passione e sentimento. Antonia Moya e
Marisol Navarro, nomi di spicco del flamenco, si esibiscono qui
regolarmente.
LAS CARBONERAS
FLAMENCO
(Cartina; 91 542 86 77; www.tablaolascarboneras.com; Plaza del Conde de Miranda 1;
spettacoli 20.30 e 22.30 lun-gio, 20.30 e 23 ven e sab; Come la
Ópera, Sol, La Latina)
maggior parte dei tablaos cittadini, questo locale richiama più turisti che
madrileni, ma nonostante ciò la qualità è impeccabile. Gli spettacoli non
sono del tipo più tradizionale, spontaneo ed emozionante, ma rappresentano
comunque una valida introduzione al flamenco, tant’è vero che il locale è
uno dei pochi su cui anche i veri estimatori di quest’arte sembrano non
avere nulla da eccepire. L’ingresso costa €34/66/71 con drink/tapas/pasto.
LA COQUETTE BLUES
MUSICA LIVE
(Cartina; 91 530 80 95; Calle de las Hileras 14; 20-3 mar-gio, 20-3.30 ven e sab, 19-3 dom;
Ópera)Il miglior blues bar di Madrid è in attività dagli anni ’80 e la sua jam
session alle 20 di domenica è leggendaria. I concerti dal vivo si tengono da
martedì a giovedì alle 22.30, ma l’atmosfera è stimolante in qualsiasi serata.
CAFÉ BERLIN
JAZZ
(Cartina; 91 521 57 52; www.berlincafe.es; Calle de Jacometrezo 4; 21-3 mar-gio, 21-5 ven e
sab; El Berlín è considerato un’istituzione della scena
Callao, Santo Domingo)
jazz madrilena sin dagli anni ’50, ma di recente ha ampliato i propri
orizzonti aprendosi a flamenco, soul, R&B, funk e fusion. L’interno in stile
art déco conferisce ulteriore fascino a questo club, in cui si esibiscono
jazzisti di fama internazionale, in genere alle 23, ma è meglio controllare
sul sito web perché alcuni iniziano alle 21 (ingresso €5-14).
SHOPPING
ANTIGUA CASA TALAVERA
CERAMICHE
(Cartina; 91 547 34 17; www.antiguacasatalavera.com; Calle de Isabel la Católica 2; 10-13.30 e
17-20 lun-ven, 10-13.30 sab; Dietro la straordinaria facciata rivestita
Santo Domingo)
di piastrelle di questo vecchio negozio si cela un autentico tesoro di
ceramiche provenienti da tutta la Spagna. Non si tratta di merce prodotta su
scala industriale per il mercato turistico, ma di creazioni di piccoli artigiani
dell’Andalusia e di Toledo, specializzati in articoli tanto decorativi
(piastrelle) quanto d’uso quotidiano (piatti, caraffe e altri utensili da
cucina). L’anziana coppia che gestisce il negozio è molto cordiale.
EL ARCO ARTESANÍA
ARTIGIANATO
(Cartina; 913 65 26 80; www.artesaniaelarco.com; Plaza Mayor 9; 10-21 lun-sab, 10-17 dom;
Questo negozio originale, situato nell’angolo sud-occidentale di
Sol, La Latina)
Plaza Mayor, propone un eccellente assortimento di souvenir di produzione
artigianale, da oggetti in pietra e in vetro a gioielli e accessori per la casa.
Le statuine di cartapesta sono splendide, ma ci sono molti altri articoli che
richiameranno la vostra attenzione.
MATY
FLAMENCO
(Cartina; 91 531 32 91; www.maty.es; Calle del Maestro Victoria 2; 10-13.45 e 16.30-20 lun-
ven, 10-14 e 16.30-20 sab e prima dom del mese;Girando per il centro di Madrid
Sol)
ci si rende conto che gli abiti da flamenco sono ormai ridotti a imitazioni a
uso e consumo dei turisti. Ecco perché sono così importanti negozi come
Maty, dove si trovano abiti, scarpe e tutti gli accessori tradizionali, in taglie
per adulti e per bambini. Si tratta di articoli autentici, con prezzi conformi,
ma sono delle splendide idee regalo. Maty propone anche bei costumi di
carnevale.
CONVENTO DEL CORPUS CRISTI
DOLCI
(Cartina; Las Carboneras; 91 548 37 01; Plaza del Conde de Miranda; 9.30-13 e 16-18.30;
Ópera)Si dà il caso che le monache di clausura di questo convento siano
anche ottime pasticcere. Si ordina ciò che si desidera attraverso una porta e
una grata in Calle del Codo, e i prodotti (biscotti) vengono consegnati
attraverso una porticina girevole che permette alle suore di lavorare al
riparo da occhi indiscreti.
EL JARDÍN DEL CONVENTO
DOLCI
(Cartina; 91 541 22 99; www.eljardindelconvento.net; Calle del Cordón 1; 11-15 e 17.30-21
mar-dom; In un vicolo tranquillo subito a sud di Plaza de la Villa,
Ópera)
questo affascinante negozietto vende dolci fatti in casa preparati da suore in
abbazie, conventi e monasteri di tutta la Spagna.
CASA HERNANZ
CALZATURE
(Cartina; 91 366 545 0; www.alpargateriahernanz.com; Calle de Toledo 18; 9-13.30 e 16.30-20
lun-ven, 10-14 sab; Le comode alpargatas (espadrillas), le tipiche
La Latina, Sol)
calzature estive dalla suola in corda, sono indossate da tutti in Spagna, dal
re in giù. Se volete acquistarne un paio anche voi, venite in questa semplice
bottega, che le produce a mano da cinque generazioni; potete persino
ordinarle su misura. I prezzi vanno da €5 a €40, e appena inizia la bella
stagione bisogna fare la fila per entrare.
EL FLAMENCO VIVE
FLAMENCO
(Cartina; 91 547 39 17; www.elflamencovive.es; Calle Conde de Lemos 7; 10-13.45 e 17-21
lun-ven, 10-13.45 e 17-21 sab e prima dom del mese; Questo vero e proprio
Ópera)
tempio del flamenco vende ogni sorta di articolo attinente a questo genere
musicale e alla sua danza tipica: chitarre, canzonieri, CD a prezzi
interessanti, abiti da ballo a pois, scarpe, bigiotteria di plastica colorata e
libri. È uno di quei posti che piacciono sia a chi si accosta per la prima volta
al flamenco con curiosità sia a chi lo studia seriamente. Organizza anche
corsi di chitarra flamenco.
SOMBRERERÍA MEDRANO
ACCESSORI
(Cartina; 91 366 42 34; www.sombrereriamedrano.com; Calle Imperial 12; 10-14.30 e 16.30-20
lun-ven, 10-14.30 sab; In questo luogo si producono cappelli per uomo,
Sol)
donna e bambino dal lontano 1832. Nonostante le concessioni alla moda, i
prodotti sono stati mantenuti in un rassicurante stile classico. Si tratta di un
magnifico vecchio negozio/laboratorio che punta sulla qualità impeccabile;
vende anche guanti.
LA CHINATA
GASTRONOMIA
(Cartina; 91 152 20 08; www.lachinata.es; Calle Mayor 44; 10.30-21 lun-sab, 12-15.30 e 16.30-
20 dom; L’olio d’oliva è il fulcro di questa ‘oleoteca’ proprio di
Sol, Ópera)
fronte a Plaza Mayor. Si può acquistare olio in bottiglia oppure cosmetici a
base di olio d’oliva e altri prodotti gastronomici selezionati.
CODO 3
GIOIELLI
(Cartina; 91 548 09 48; www.codo3.com; Calle del Codo 3; 17.30-20 lun, 11-14 e 17.30-20 mar-
dom; Ópera) Gioielli classici di design realizzati a mano a Barcellona in
argento, peltro e altri prodotti naturali, un vero tesoro in questo vicolo
tranquillo dietro Plaza de la Villa. Collane, braccialetti, anelli e orecchini,
dagli stili più sobri a quelli che non passano inosservati.
ARTELEMA
ARTE, SOUVENIR
(Cartina; 91 559 7817; www.artelema.com; Calle Mayor 74; 10.30-14 e 17-20 lun-ven, 10.30-14
sab; Stampe di alta qualità e vecchie fotografie di Madrid dominano
Ópera)
questo tranquillo negozio sotto Plaza de la Villa. Vende anche piantine di
Madrid, sculture di bronzo, incisioni, penne, decorazioni per pareti e altri
raffinati souvenir.
SALVADOR BACHILLER
ACCESSORI
(Cartina; 91 559 83 21; www.salvadorbachiller.com; Gran Vía 65; 10-21 lun-sab, 11-21 dom;
Le eleganti e pregiate borse, i portafogli, le
Plaza de España, Santo Domingo)
valigie e gli altri raffinati accessori in pelle di Salvador Bachiller non
possono mancare per gli appassionati dello shopping in Spagna. Si tratta di
articoli in pelle di alta qualità, con un’impronta tipicamente spagnola: i
colori sono audaci rosa, gialli e verdi brillanti. Troppo pacchiano?
Cambierete idea una volta entrati. C’è un altro punto vendita ( 91 523 30
37; Calle de Gravina 11; 10.30-21.30 lun-gio, 10.30-23 ven e sab, 12-21
dom; Chueca) a Chueca che vende articoli delle passate collezioni.
FRANSEN ET LAFITE
ARTICOLI PER LA CASA, FIORI
(Cartina; 91 142 85 25; www.fransenetlafite.com; Calle del Espejo 5; 10-20 mar-sab, 12-15
dom; Lo splendido assortimento di fiori provenienti da tutta Europa è
Ópera)
il punto forte di questo negozio, ma non è questa la ragione per cui lo
segnaliamo. Distribuito su tre piani e dotato di un tranquillo patio esterno,
questo spazio affascinante propone anche un’attenta selezione di articoli per
la casa, oggetti antichi, candele e articoli decorativi di ogni genere. Ma più
che la merce in vendita, è la configurazione dello spazio il motivo per cui
merita andare a dare un’occhiata, solo per il puro piacere di passarci un po’
di tempo.
LA GRAMOLA
MUSICA
(Cartina; 91 559 25 12; Postigo de San Martín 4; Ora che
10-14 e 17-21 lun-sab; Ópera)
scaricare musica da internet (legalmente o meno) è ormai una consuetudine,
i negozi come La Gramola sembrano nostalgiche vestigia di un’altra epoca,
ma al tempo stesso sono stranamente rassicuranti. Andateci non tanto per
cercare qualcosa di particolare (ci vorrebbe una giornata intera tale è la
confusione), quanto per passare un’oretta a frugare tra CD e dischi in vinile
proprio come nei bei tempi andati.
I MERCATINI DI MADRID
Oltre a El Rastro, Madrid ha diversi mercatini interessanti e poco
conosciuti, tra cui i seguenti:
Mercato degli artisti (cartina; Plaza del Conde de Barajas;
10-14 dom; Sol) Opere di artisti locali e stampe di tele famose.
Bancarelle di libri di Cuesta Claudio de Moyano Simili alle
bancarelle della Rive Gauche parigina.
Mercadillo Marqués de Viana Una versione più tranquilla di El
Rastro nella zona nord di Madrid.
Mercado de Monedas y Sellos (cartina; Plaza Mayor; 9-14
dom; Sol) Vecchie monete e francobolli.
CHOCOLALABELGA
CIOCCOLATO
(Cartina; 91 843 77 57; www.chocolalabelga.com; Calle de Bonetillo 1; 10-14.30 e 17-20.30
mar-dom; Ópera)La passione dei madrileni per il cioccolato ha trovato un
altro buon motivo per riaffermarsi. I prodotti del cioccolataio belga Paul-
Hector Bossier sono, come potete immaginare, peccaminose tentazioni,
ricche di originali accostamenti di sapori.
LA LIBRERÍA
LIBRI
(Cartina; 91 454 00 18; Calle Mayor 80; Sarà
10-14 e 17-20 lun-ven, 11-14 sab; Ópera, Sol)
anche piccola, ma questa libreria è il posto giusto per trovare libri
(prevalentemente in spagnolo) su tutto ciò che riguarda Madrid, da patinati
volumi fotografici a storie dei vari quartieri della capitale.
GOURMET EXPERIENCE
ALIMENTARI
(Cartina; 91 379 80 00; www.elcorteingles.es; nono piano, Plaza del Callao 9; 10-22 lun-sab;
Callao)In posizione strategica sopra Plaza del Callao, con una favolosa vista
sulla Gran Vía, ci sono un’area ristorazione e questo bel negozio per
buongustai in cerca di prodotti spagnoli, tra cui formaggi, vini, salumi e
birre artigianali.
LIBRERÍA DE SAN GINÉS
LIBRI
(Cartina; 91 366 46 86; Pasadizo de San Ginés 2; Con le sue serrande
10-20.30; Sol)
in legno e la paccottiglia vecchio stile, questo negozio di libri di seconda
mano è un angolino pieno di fascino della vecchia Madrid. Quasi tutti i testi
sono in spagnolo, ma ce ne sono alcuni in inglese e i bibliofili ameranno
l’atmosfera almeno quanto i prodotti in vendita.
LA CENTRAL DE CALLAO
LIBRI, SOUVENIR
(Cartina; 917 90 99 30; www.lacentral.com; Postigo de San Martín 8; 9.30-22 lun-ven, 10-22
sab, 10-21.30 dom; All’interno di un vecchio palazzo, La Central è una
Callao)
magnifica libreria multipiano, con caffè e negozio di souvenir di qualità
superiore alla media.
FNAC
GRANDE MAGAZZINO
(Cartina; 91 595 61 00; www.fnac.es; Calle de Preciados 28; 10-21.30 lun-sab, 11.30-21.30
dom; Questo megastore di quattro piani propone un’incredibile
Callao)
varietà di CD, DVD, videogiochi, articoli di elettronica e libri (anche in
inglese e altre lingue); al quarto piano c’è un ampio settore dedicato ai
bambini.
La Latina e Lavapiés
I top 5

Per maggiori dettagli v. cartina e cartina

Un giro di tapas innaffiato da vino in Calle de la Cava Baja, una


delle vie gastronomiche più stuzzicanti del mondo.
L’affresco di Goya nella Basílica de San Francisco El Grande, sotto
una delle cupole sacre più imponenti del mondo.
Una domenica mattina fra la gente del posto a El Rastro, mercatino
delle pulci fra i più animati d’Europa, un’istituzione a Madrid.
Il cuore della Madrid medievale nella deliziosa Plaza de la Paja, da
cui si accede a La Morería, il quartiere moresco della città.
I travolgenti spettacoli di flamenco al Corral de la Morería.
La prossimità a Plaza Mayor e al centro fa di La Latina una zona molto
comoda da visitare. Sentite il bisogno di un Mojito per spezzare un caldo
pomeriggio? Andate in Plaza de la Paja e trattenetevi quanto più a lungo
potete. Siete curiosi di capire perché le tapas scatenano tanta euforia e i
madrileni adorino così tanto girare per i tapas bar? Calle de la Cava Baja è
piena di vita quasi tutte le sere della settimana, ma il momento più
elettrizzante per andarci è la domenica all’ora di pranzo, quando vi si
riversano folle di reduci del Rastro.
Seppur non particolarmente ricca di luoghi da vedere, Lavapiés è
interessante per fare una passeggiata pomeridiana o passare una serata a
captare le immagini e i suoni di questa che è la zona più multiculturale di
Madrid. Vi si accede percorrendo un ripido tratto in discesa da La Latina o
con una piacevole passeggiata lungo Calle de Argumosa, la via che parte
vicino all’estremità inferiore del Paseo del Prado.
A unire i due quartieri è El Rastro, il mercato gravitante attorno a Calle de
la Ribera de los Curtidores. Tranquillo e molto piacevole sei giorni a
settimana, viene preso d’assalto la domenica, quando anche le vie limitrofe
si riempiono di bancarelle. Per apprezzarlo al meglio, veniteci presto per
evitare la ressa, ma cercate di non andarvene senza esservi uniti al fiume di
madrileni che dopo il giro di rito si disperde nei tapas bar di La Latina.
Vita di quartiere
Ritrovi La domenica pomeriggio, quando a El Rastro cessa la confusione
e i tapas bar cominciano a svuotarsi, recatevi in Plaza de la Puerta de Moros
per partecipare a una contagiosa festa di strada.
Mojito Molti madrileni sostengono che i Mojito del Delic siano i migliori
della città. Altrettanti votano invece per la Taberna Chica, nelle immediate
vicinanze. Vale la pena di provarli entrambi!
Tradizioni locali A Madrid, la domenica alle 13 scatta la hora del
vermut (l’ora del vermut), vale a dire l’ora in cui amici e intere famiglie
escono per un veloce aperitivo prima di pranzo. Centro di questa vecchia
tradizione cittadina è Calle de la Cava Baja.
Trasporti
Metropolitana A meno che non arriviate a piedi da Plaza Mayor (una
piacevole passeggiata), la stazione di La Latina (linea 5) è la migliore per
raggiungere i tapas bar di La Latina e il Rastro; è comoda anche quella di
Tirso de Molina (linea 1).
Metropolitana Se visitate solo Lavapiés o se non vi spaventa la ripida
salita fino a La Latina, scendete alla stazione di Lavapiés (linea 3).
I consigli Lonely Planet
Se avete problemi a digerire un intero piatto di cocido (stufato di
carne e ceci), o desiderate soltanto capire il perché di tanto successo,
andate al Malacatín, dove la formula degustación de cocido (€5)
proposta al banco è l’ideale per assaggiare il piatto più amato della
capitale, anche se i madrileni vi diranno che farlo così è un po’ come
barare.
I migliori ristoranti
Casa Lucio
Taberna Matritum
Txirimiri
Juana La Loca
Almendro 13
Posada de la Villa
I migliori locali
Delic
Taberna Tempranillo
Gau&Café
Café del Nuncio
El Eucalipto
El Viajero
Le migliori chiese
Basílica de San Francisco El Grande
Iglesia de San Andrés
Basílica de Nuestra Señora del Buen Consejo
Capilla del Obispo

DA NON PERDERE
BASÍLICA DE SAN FRANCISCO EL
GRANDE

IMAGESEF / SHUTTERSTOCK ©
IN PRIMO PIANO
La cupola
San Francesco e Sabatini
Goya
Pinacoteca del museo
DA SAPERE
cartina
Plaza de San Francisco 1
interi/ridotti €3/2
messa 8-10.30 lun-sab, museo 10.30-12.30 e 16-18 mar-
dom set-giu, 10.30-12.30 e 17-19 mar-dom lug e agosto
La Latina, Puerta de Toledo

Restaurata di recente, la Basílica de San Francisco El Grande è


una delle chiese più care ai madrileni. Le dimensioni
imponenti, i dipinti dei grandi maestri e le origini legate a san
Francesco d’Assisi le conferiscono un’aura leggendaria e ne
esaltano la solennità.
La cupola
Gli otto spicchi affrescati sono dedicati alla Vergine Maria. È la
cupola a pianta circolare più grande di Spagna e la quarta per
dimensioni nel mondo, alta 56 m (72 m da terra) e con un diametro
di 33 m.
San Francesco e Sabatini
Secondo la leggenda, san Francesco d’Assisi costruì una cappella
in questo sito nel 1217. Nella sua forma attuale, la basilica fu
progettata nel XVIII secolo da Francesco Sabatini. La pianta è
piuttosto insolita, con una navata circolare cinta da cappelle.
Goya
La cappella che attrae il maggior numero di visitatori è la Capilla
de San Bernardino, il cui affresco centrale fu dipinto da Goya agli
inizi della carriera. Il pittore raffigurò anche se stesso (è quello con
la camicia gialla sulla destra).
Pinacoteca del museo
Una serie di corridoi dietro l’altare maggiore (accessibili solo con
visita guidata) ospita opere d’arte risalenti ai secoli XVII-XIX
secolo; tra i capolavori figurano un dipinto di Francisco de
Zurbarán e un altro di Francisco Pacheco, suocero e maestro di
Velázquez. Nella sacrestia risalta la pregiata sillería (i sedili scolpiti
in noce dove si accomodavano gli alti prelati) di epoca
rinascimentale.
CHE COSA VEDERE
BASÍLICA DE SAN FRANCISCO EL GRANDE
CHIESA
V. Basílica de San Francisco el Grande.
MUSEO DE SAN ISIDRO
MUSEO
(Cartina; Museo de los Origenes; 91 366 74 15; www.madrid.es; Plaza de San Andrés 2; 9.30-20
mar-dom set-lug, 9.30-14.30 mar-ven e 9.30-20 sab e dom agosto; Questo
La Latina)
interessante museo è situato nel luogo in cui morì san Isidro Labrador
(sant’Isidoro Lavoratore o l’Agricoltore) intorno al 1172. Uno dei maggiori
richiami del museo è il modello basato sulla famosa cartina di Madrid
realizzata da Pedro Teixeira nel 1656. Di grande interesse storico (anche se
non c’è molto da vedere) è il ‘pozzo dei miracoli’, dove il santo evocò
l’acqua per dissetare il suo maestro. In un altro miracolo, il figlio del
maestro del santo cadde in un pozzo e Isidoro pregò finché l’acqua salì
portando in salvo il ragazzo.
Il museo è situato in un edifico in gran parte nuovo con un cortile
rinascimentale del XVI secolo e una cappella secentesca. Oltre alle opere
concernenti sant’Isidoro, la collezione comprende anche reperti
archeologici risalenti al periodo romano, tra cui un mosaico del IV secolo
rinvenuto nel sito di una villa romana nel barrio di Carabanchel, cartine,
modellini in scala, dipinti e fotografie di Madrid nel corso dei secoli.
IGLESIA DE SAN ANDRÉS
CHIESE
(Cartina; Plaza de San Andrés 1; 8-13 e 18-20 lun-sab, 8-13 dom;Questa chiesa
La Latina)
altera è più imponente che bella: il suo aspetto attuale è frutto di un restauro
effettuato dopo che la struttura fu sventrata durante la guerra civile. Le
severe colonne scure, sormontate da capitelli decorati con foglia d’oro, si
stagliano contro la parete posteriore e indirizzano lo sguardo verso la
cupola, dipinta con sfumature rosa, gialle e verdi, e ricca di sculture floreali
e cherubini che spuntano da ogni angolo.
VISITA ALLA BASÍLICA DE SAN FRANCISCO
EL GRANDE
L’ingresso alla Basílica de San Francisco El Grande è gratuito
durante la messa mattutina, ma in quella fascia oraria il museo è
chiuso e le luci nella Capilla de San Bernardino sono spente,
cosicché è difficile ammirare l’affresco di Goya. Lo stesso accade il
venerdì pomeriggio o il sabato, quando si celebrano spesso
matrimoni. In tutti gli altri orari, la visita è subordinata all’adesione
al tour guidato in spagnolo (incluso nel prezzo del biglietto).
CAPILLA DEL OBISPO
CHIESA
(Cartina; 91 559 28 74; reservascapilladelobispo@archimadrid.es; Plaza de la Paja; ingresso €2;
10-12.30 mar, 16-17.30 gio; La Capilla del Obispo è un sito di enorme
La Latina)
rilevanza storica a Madrid. È qui infatti che venne inizialmente sepolto
sant’Isidoro Lavoratore, patrono della città. Alla fine del XIII secolo, 200
anni dopo la sua morte, il corpo del santo fu riesumato: incredibile a dirsi,
non mostrava alcun segno di decomposizione. Re Alfonso XI ordinò allora
in San Andrés la costruzione di un’arca per conservare le spoglie del santo e
di una cappella consacrata alla sua memoria.
Nel 1669 (47 anni dopo la canonizzazione di sant’Isidoro) fu costruita sullo
stesso sito la più recente di numerose cappelle, quella visibile adesso. È
inutile però cercare i resti del santo: dal XVIII secolo si trovano nella
Basílica de Nuestra Señora del Buen Consejo. Dal martedì al venerdì
fermatevi nella cappella per assistere alla messa cantata detta ‘Oficio del
Mediodía’ che si celebra alle 12.30.
Le visite sono solo guidate e durano 40 minuti, inoltre devono essere
prenotate presso il Museo de la Catedral y Cúpola nella Catedral de Nuestra
Señora de la Almudena.
PLAZA DE LA PAJA
PIAZZA
(Cartina; Dietro l’Iglesia de San Andrés si apre l’incantevole Plaza
La Latina)
de la Paja (Piazza della Paglia), che scende verso l’intrico di vicoli che un
tempo costituivano il quartiere musulmano di Madrid. Nel XII e XIII secolo
la piazza era occupata dal mercato principale della città. Nella parte
superiore della piazza sorge la Capilla del Obispo, mentre in quella inferiore
si trova il settecentesco Jardín del Príncipe Anglona ( 10-22 apr-ott, 10-
18.30 nov-marzo), un giardino cintato immerso nella quiete.
LA MORERÍA
QUARTIERE
(Cartina; La zona che dal viadotto si estende verso sud-est fino alla
La Latina)
Iglesia de San Andrés costituiva il cuore della cosiddetta morería (quartiere
moresco). Con un piccolo sforzo di immaginazione, nel suo labirinto di
vicoli ripidi e tortuosi si riesce ancora a cogliere una vaga atmosfera da
medina nordafricana. È in questo quartiere che la popolazione musulmana
di Mayrit fu concentrata dopo la conquista della città a opera delle forze
cristiane nell’XI secolo.

DA NON PERDERE
EL RASTRO
IN PRIMO PIANO
Antiquariato
Atmosfera d’altri tempi
A caccia di tesori
DA SAPERE
cartina
Calle de la Ribera de los Curtidores
8-15 dom
La Latina

La domenica mattina è una meta d’obbligo, il luogo in cui tutta


Madrid si riversa per andare a caccia d’affari o semplicemente per
respirarne l’atmosfera. Nel XVII e XVIII secolo El Rastro era un
mercato dove si vendeva soprattutto carne (la parola rastro
significa ‘macchia’ e si riferisce alla scia di sangue lasciata dalle
carcasse degli animali trascinate giù per la collina). La via che lo
attraversa si chiama Calle de la Ribera de los Curtidores (Vicolo
dei Conciatori).
Qui e nel dedalo di vie dove si tiene il mercato si può
tranquillamente trascorrere un’intera mattinata a farsi largo tra la
calca. Capi d’abbigliamento economici, valigie, vecchi dischi di
flamenco, fotografie ancora più vecchie di Madrid, portafogli
contraffatti, T-shirt con varie scritte e motivi, casalinghi e prodotti
di elettronica sono gli articoli più diffusi, ma ogni 10 pezzi di
paccottiglia c’è sempre un tesoro che aspetta solo di essere scovato
(un capolavoro dimenticato, oppure una macchina da scrivere
Underwood). Anche l’antiquariato, concentrato nelle Nuevas
Galerías e nelle Galerías Piquer, richiama numerosi estimatori, e in
Plaza General Vara del Rey si possono trovare curiosi articoli di
bric-à-brac.
Un’avvertenza: anche i borseggiatori adorano El Rastro, per cui
tenete sempre stretti gli effetti personali e non riponete gli oggetti
di valore in tasche facilmente accessibili.
VIADOTTO E CALLE DE SEGOVIA
SITO STORICO
(Cartina; Ópera)Il viadotto di Madrid domina dall’alto Calle de Segovia
collegando la Morería con la cattedrale e il palazzo reale. Fu costruito nel
XIX secolo e sostituito poi da una versione più recente nel 1942; i parapetti
in plastica sono stati aggiunti negli anni ’90 per impedire i tentativi di
suicidio. Prima della costruzione del viadotto, per passare da una parte
all’altra della strada o del fiume occorreva scendere fino a Calle de Segovia
e poi risalire dalla parte opposta.
Se volete ricalcare le orme del passato, scendete in Calle de Segovia e
attraversatela raggiungendone il lato meridionale. Immediatamente a est del
viadotto, sul muro di un anonimo condominio al civico 21, vedrete uno
stemma araldico, uno dei più antichi della città. Un tempo il sito
apparteneva all’Ayuntamiento di Madrid.
Una barca traghettava i madrileni da una sponda all’altra di quello che
allora era un piccolo affluente del Río Manzanares. Un’altra possibilità è
percorrere Calle de Segovia in direzione ovest fino a raggiungere le sponde
del Manzanares e un ponte a nove campate, il Puente de Segovia,
progettato da Juan de Herrera nel 1584.
JARDINES DE LAS VISTILLAS
GIARDINI
(Cartina; A ovest, dall’altra parte di Calle de Bailén rispetto alla
Ópera)
Morería, si trovano le terrazas (caffè con dehors) dei Jardines de Las
Vistillas, che godono della posizione ideale per sorseggiare un drink e
ammirare i panorami offerti dalla Sierra de Guadarrama. Durante la guerra
civile, Las Vistillas fu pesantemente bombardata dalle truppe nazionaliste
appostate nella Casa de Campo, a loro volta bersagliate dai cannoni
repubblicani collocati in un bunker poco distante da qui.
IGLESIA DE SAN PEDRO EL VIEJO
CHIESA
(Cartina; 91 365 12 84; Costanilla de San Pedro; Questa bella chiesa antica
La Latina)
è una delle poche vestigia rimaste della Madrid postmusulmana ed è degna
di nota soprattutto per il campanile in mattoni di chiara impronta mudéjar
(stile architettonico moresco), risalente al XIV secolo. Di solito la chiesa è
chiusa al pubblico, ma il suo punto di forza è comunque l’esterno; il portale
rinascimentale è del 1525. Se per caso riuscite a sbirciare all’interno, la
navata è del Quattrocento, mentre il resto è frutto per lo più di
rimaneggiamenti secenteschi.
La chiesa è al centro di importanti celebrazioni in occasione del Venerdì
Santo. Insieme alla Iglesia de San Nicolás de los Servitas, la Iglesia de San
Pedro El Viejo è uno dei pochissimi luoghi in cui le tracce della Madrid del
periodo mudéjar sono ancora al loro posto. Vi suggeriamo di visitare
Toledo, 70 km a sud della capitale, per farvi un’idea ancora più chiara di
come doveva essere l’aspetto della città a quell’epoca.
BASÍLICA DE NUESTRA SEÑORA DEL BUEN CONSEJO
CHIESA
(Cartina; 91 369 20 37; Calle de Toledo 37; 7.30-13 e 18-21; Tirso de Molina, La Latina)
All’estremità settentrionale dell’affollata Calle de Toledo, visibile tra i
portici di Plaza Mayor, torreggia questa chiesa imponente che per lungo
tempo ha svolto, di fatto, le funzioni di cattedrale, fino al completamento
nel 1992 della Catedral de Nuestra Señora de la Almudena. Tuttora
chiamata dai madrileni Catedral de San Isidro, è un’austera basilica barocca
costruita nel XVII secolo come sede centrale dell’ordine dei gesuiti.
La basilica custodisce ancora oggi le spoglie del patrono della città,
sant’Isidoro (nella terza cappella a sinistra una volta entrati). Il suo corpo, a
quanto pare straordinariamente ben preservato, è spostato da qui solo in rare
occasioni, come avvenne nel 1896 e nel 1947, quando fu portato in
processione per la città per propiziare la pioggia (iniziativa che ebbe
successo, almeno nel 1947). Gli orari di apertura ufficiali al pubblico non
sono sempre osservati in modo rigoroso.
INSTITUTO DE SAN ISIDRO
EDIFICIO STORICO
(Cartina; 91 365 12 71; Calle de Toledo 39; Situato accanto
Tirso de Molina, La Latina)
alla Basílica de San Isidro, l’Instituto de San Isidro un tempo si chiamava
Colegio Imperial e, a partire dal XVI secolo, fu il luogo in cui molti
personaggi illustri del paese furono istruiti dai gesuiti. Potete entrare e dare
un’occhiata al bel cortile.
PLAZA DE LAVAPIÉS
PIAZZA
(Cartina; La triangolare Plaza de Lavapiés, uno dei pochi spazi
Lavapiés)
aperti del quartiere, catalizza tutto ciò che di buono (una fiorente vita
culturale) e di cattivo (le droghe e un’elevata presenza della polizia) esiste
nel barrio. La piazza è stata un po’ ripulita negli ultimi anni e alla sua
estremità meridionale si può vedere il Teatro Valle-Inclán, splendido
complemento moderno all’eclettico paesaggio urbano di Lavapiés.
Per capire l’anima di questo quartiere, fate un salto alla Asociación de
Vecinos La Corrala ( 91 467 05 09; www.lavapiesdiaynoche.org; Calle
de Lavapiés 38), poco più in alto della piazza su una strada in salita, dove il
personale sarà ben lieto di illustrarvi gli aspetti positivi di Lavapiés, senza
per questo tralasciare i suoi problemi.
LA CORRALA
EDIFICIO STORICO
Un edificio
(Cartina; all’angolo tra Calles de Mesón de Paredes e Calle de Tribulete; Lavapiés)
che incarna lo spirito comunitario di questo vivace barrio è La Corrala,
un’interessante casa popolare tradizionale (sottoposta però a numerose
migliorie), la cui peculiarità è quella di avere un lungo balcone per ogni
piano, affacciato su un cortile interno: un tempo, la Madrid operaia era
disseminata di caseggiati come questi, ma oggi ne sopravvivano pochissimi.
Quasi di fronte vedrete le rovine di una vecchia chiesa ora trasformata in
una biblioteca e lo splendido Gau&Café.
LA VIA PIÙ ANTICA DI MADRID
Varie strade possono aspirare al titolo di via più antica di Madrid.
Una delle più accreditate è Calle del Arenal, sebbene, in mancanza
di indicazioni documentarie certe, la data esatta del suo passaggio
da piccolo corso d’acqua a strada resti oggetto di dibattito. Secondo
lo storico Rafael Fraguas, la via più antica di Madrid è Calle de
Grafal, che risale al 1190, quando si chiamava Calle del Santo
Grial. Ciò, comunque, non significa che abbia particolare attrattive:
fra le strade medievali di La Latina, Calle de Grafal non è certo la
più bella, costeggiata da moderni condomini in mattoni. Si snoda
da Plaza de Segovia Nueva verso sud-ovest, tra Calle de Toledo e
Calle de la Cava Baja.
LA CASA ENCENDIDA
CENTRO CULTURALE
( 902 430322; www.lacasaencendida.es; Ronda de Valencia 2; 10-22 mar-dom; Embajadores)
Questo centro culturale è davvero imprevedibile, se non altro per la vasta
gamma di attività e offerte, tra cui mostre, proiezioni cinematografiche e
laboratori. In generale si può dire che il suo filo conduttore sia una visione
alternativa del mondo, con un’attenzione particolare agli artisti
internazionali e alle tematiche ambientali.
MADRID RÍO
Per decenni, anzi per secoli, il Río Manzanares di Madrid è stato
oggetto di sberleffi e canzonature. Nel XVII secolo, il celebre
drammaturgo madrileno Lope de Vega definì lo splendido Puente
de Segovia sulle sue sponde un po’ troppo maestoso per un
‘sedicente fiume’, suggerendo alla città di acquistare un corso
d’acqua più grande o di vendere il ponte. Tale stato di cose è durato
fino al 2000, quando il comune ha deciso di farne un fiume degno
di una capitale.
Approvato prima che la crisi economica si abbattesse come una
scure sulla lunga lista di opere pubbliche in cantiere, il progetto
Madrid Río ha comportato una deviazione sotterranea della
tangenziale M-30 e la trasformazione di un ampio tratto di
lungofiume abbandonato (500.000 mq secondo alcune stime) in
quello che un ex sindaco ha definito ‘un gigantesco tappeto verde’.
Completano questo bel parco lungo 10 km una spiaggia urbana tipo
quella di Parigi, piste ciclabili, caffè all’aperto e aree gioco per i
bambini. Inoltre, il progetto è riuscito a rendere più accessibili
alcuni siti interessanti.
Dedicato alle arti contemporanee, il Matadero Madrid ( 91 252
52 53; www.mataderomadrid.com; Paseo de la Chopera 14;
Legazpi), inaugurato nel 2007, è uno splendido spazio
polifunzionale a sud del centro. Occupa i fabbricati riqualificati
dell’ex macello e mercato delle carni di Arganzuela e copre una
superficie di quasi 15 ettari dove vengono allestiti spettacoli di
teatro, musica e danza d’avanguardia, oltre a esposizioni di
architettura, moda, letteratura e cinema. È un centro dinamico, la
cui vicinanza alla nuova area verde sul lungofiume ne fa una meta
di grande interesse lontano dalle vie più battute dai turisti, per non
parlare della magnifica opportunità di vedere le mostre e le opere
teatrali sperimentali più recenti.
Sede dell’Atlético Madrid, l’Estadio Vicente Calderón ( 902
530500, 91 366 47 07; www.clubatleticodemadrid.com; Paseo de la
Virgin del Puerto; Pirámides) non è grande come quello del Real
Madrid (può accogliere appena 60.000 spettatori), ma compensa
questa mancanza con l’energia che sprigiona. Per assistere a una
partita, provate a telefonare, ma è più probabile riuscire a
procurarsi un biglietto presentandosi allo stadio qualche giorno
prima dell’incontro.

I tre modi più semplici di raggiungere Madrid Río sono:


scendere dalla collina di La Latina fino all’estremità occidentale
di Calle de Segovia;
seguire le indicazioni dal Matadero Madrid;
prendere la metropolitana fino all’Estadio Vicente Calderón.
PASTI
La Latina è il barrio dove si concentrano i migliori tapas bar di Madrid, ma
ha anche ristoranti dove accomodarsi a consumare un pasto più raffinato. Se
durante il vostro soggiorno nella capitale avete in programma un giro di
tapas bar, fatelo qui, in Calle de la Cava Baja, e nelle vie limitrofe. Lavapiés
è più eclettica e multiculturale; in linea di massima, i locali più interessanti
sono situati ai piedi della collina, in particolare lungo Calle de Argumosa.
BAR SANTURCE
SPAGNOLO €
(Cartina; 646 238303; www.barsanturce.com; Plaza General Vara del Rey 14; bocadillos a partire
da €2,50, raciones a partire da €3,90; 9-15 mar-dom;Un bar molto semplice
La Latina)
specializzato in sardinas a la plancha (sardine alla griglia) e pimientos de
padrón (peperoncini verdi piccanti), che la domenica si riempie talmente di
gente proveniente da El Rastro che risulta difficile persino avvicinarsi. La
media ración di sei sardine al prezzo di €2 è un vero affare.
TABERNA MATRITUM
SPAGNOLO MODERNO €€
(Cartina; 91 365 82 37; Calle de la Cava Alta 17; portate principali €12-22; 13.30-16 e 20.30-24
mer-dom, 20.30-24 lun e mar; Questo piccolo gioiello è una ragione
La Latina)
sufficiente per fare una deviazione dalla vicina e più affollata Calle de la
Cava Baja. Il menu, stagionale, propone eccezionali tapas, insalate e, in
generale, una cucina creativa – assaggiate le crocchette di cocido o i calçots
invernali (varietà di cipolla allungata simile al porro) tipici della Catalogna.
La carta dei vini, raffinata senza essere pretenziosa, vanta centinaia di
etichette. Vivamente consigliato.
MALACATÍN
MADRILENO €€
Cartina( 91 365 52 41; www.malacatin.com; Calle de Ruda 5; portate principali €11-15; 11-
17.30 lun-mer e sab, 11-17.30 gio e ven, chiuso agosto; Per vedere i madrileni
La Latina)
intenti a gustare il loro piatto tipico preferito, probabilmente non c’è posto
migliore. Il piacevole brusio delle conversazioni riecheggia sulle pareti
piastrellate della saletta da pranzo, decorata con cimeli legati alle corride.
La specialità della casa è il cocido, proposto nella formula all-you-can-eat
(€20). Si può inoltre optare per la degustación de cocido (€5) al banco, un
ottimo modo per assaggiare il piatto più caratteristico di Madrid senza
appesantirsi.
OLIVEROS
MADRILENO €€
(Cartina; 91 354 62 52; Calle de San Milán 4; portate principali €12-18; 13-16 e 20.30-24 mar-
sab, 12-18 dom metà set-metà agosto; Questa vecchia e rinomata taberna
La Latina)
appartiene alla famiglia Oliveros dal 1921 e da allora non è cambiata molto.
È un minuscolo e accogliente locale tappezzato di bottiglie, che non delude
con i piatti tipici come il cocido a la madrileña (stufato con ceci, carne e
verdure) o il solomillo ibérico al Cabrales (filetto di maiale al Cabrales, un
formaggio erborinato).
ENE RESTAURANTE
SPAGNOLO MODERNO €€
(Cartina; 91 366 25 91; www.enerestaurante.com; Calle del Nuncio 19; portate principali €9-18,
brunch €22; Situato
13-16 e 20.30-24 tutti i giorni, brunch 12.30-16.30 sab e dom; La Latina)
di fronte alla Iglesia de San Pedro El Viejo, una delle chiese più antiche di
Madrid, l’Ene è un ristorante dal design contemporaneo (seppur un po’
sciupato), in cui predominano le tinte rosse e viola e i camerieri giovani e
cordiali si muovono su un sottofondo di musica lounge. La cucina è fusion
spagnola e asiatica (assaggiate le melanzane condite con una salsa a base di
tahine, menta e yogurt).
L’ORIGINE DELLE TAPAS
Le storie sull’origine delle tapas sono molte.
Secondo una delle ipotesi più accreditate, questi spuntini
risalirebbero al Medioevo, quando la Spagna era una terra di
insediamenti isolati che costringevano mercanti, pellegrini,
emigranti e lavoratori pagati a giornata a continui spostamenti
attraverso il desolato altopiano centrale. Lungo il tragitto, i
viaggiatori si fermavano nelle locande, i cui proprietari, per evitare
che dal loro villaggio partissero uomini ubriachi a cavallo, presero
l’abitudine di porre un ‘coperchio’ (tapa) di cibo sopra i bicchieri
di vino o birra, per tenere lontane le mosche, ma soprattutto per far
sì che i clienti non bevessero a stomaco vuoto.
Secondo un’altra versione, nel XIII secolo i medici di re Alfonso X
suggerirono al sovrano di accompagnare il vino che assumeva tra
un pasto e l’altro con uno spuntino: il monarca accolse con
entusiasmo il consiglio, al punto da emanare una legge che
obbligava tutte le taverne e le osterie della Castiglia ad adottare
questa abitudine.
In Andalusia si racconta invece che il termine ‘tapa’ si diffuse
all’inizio del XX secolo, quando re Alfonso XIII si fermò in una
locanda sul lungomare nella provincia di Cadice. All’improvviso
una folata di vento soffiò della sabbia in direzione del re, ma un
cameriere se ne accorse e pose prontamente una fetta di jamón
(prosciutto) sopra il real bicchiere di sherry. Il re apprezzò a tal
punto il gesto (e il jamón) che, vento o non vento, ne ordinò subito
un altro. Da quel momento il nome ‘tapa’ rimase.
ENOTABERNA DEL LEÓN DE ORO
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 119 14 94; www.posadadelleondeoro.com; Calle de la Cava Baja 12; tapas a partire da
€3,50, portate principali €14-20; 13-16 e 20-24;L’eccezionale restauro che
La Latina)
ha riportato in vita la Posada del León de Oro ha regalato a La Latina anche
un nuovo, raffinato bar-ristorante che punta tutto sull’abbinamento tra vini
accuratamente selezionati e piatti creativi (come calamaretti con emulsione
di patate e pesto di rucola) in un’atmosfera informale. Non manca una
scelta di gin. Una combinazione vincente.
CASA CURRO
ANDALUSO €€
(Cartina; 91 364 22 59; www.tabernacasacurro.com; Calle de la Cava Baja 23; raciones €6-12;
Questo bel bar
12-16.30 e 18.30-1.30 mer e gio, 12-1.30 ven-dom, 19-1.30 mar; La Latina)
andaluso serve gustosi gamberetti saltati di Huelva e tantissimi altri piatti
del sud della Spagna. Pur essendo incentrato sul pesce, propone anche piatti
di carne. Il look è moderno e la cucina è buona senza essere troppo
elaborata.
LA ANTOÑITA
SPAGNOLO MODERNO €€
(Cartina; 91 119 14 24; www.posadadeldragon.com; Calle de la Cava Baja 14; tapas a partire da
€5,90, portate principali a partire da €13; 14-23; Situato all’interno del
La Latina)
nuovo albergo Posada del Dragón, questo bel ristorante conserva alcuni
elementi (travi di legno e pietre a vista) della locanda originaria. Si divide
in una zona bar che serve tapas e in una sala con tavoli sul retro, dove si
possono gustare piatti creativi (il ristorante definisce la propria cucina una
‘cucina di mercato divertente’) come il secreto ibérico con guacamole
(filetto di maiale con guacamole) o cinque tipi di pomodori marinati.
LA BUGA DEL LOBO
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 467 61 51; www.labocadellobo.com; Calle de Argumosa 11; portate principali €12-21;
11-2 mer-lun; La Buga del Lobo è da anni uno dei locali più alla
Lavapiés)
moda del quartiere radical chic di Lavapiés ed è ancor oggi difficile riuscire
a trovare un tavolo. L’atmosfera è bohémienne e tutt’altro che settaria, con
originali murales alle pareti, mostre d’arte contemporanea e musica jazz o
lounge in sottofondo. La cucina, tradizionale, si concede qualche
deviazione più creativa.
SANLÚCAR
ANDALUSO €€
(Cartina; 91 354 00 52; www.latabernasanlucar.com; Calle de San Isidro Labrador 14; portate
principali €12-20; 13-17 e 20.30-24 mar-sab, 13-17 dom; Questo ristorante è
La Latina)
un inno alla cucina di mare tipica della provincia andalusa di Cadice. Nel
menu, oltre a ogni tipo di pesce possibile (di solito leggermente fritto),
compare il gazpacho, servito in un bicchiere cilindrico. Tranquillo all’ora di
pranzo (tranne la domenica), di sera è spesso affollato, tanto che è difficile
trovare posto.
AREE GIOCO PER I BAMBINI
Nel quartiere di La Latina ci sono pochissime aree riservate ai
bambini e in quello di Lavapiés la situazione è anche peggiore.
L’unico parco gioco è situato in Plaza de Tirso de Molina, ma in
Plaza de la Paja e nei Jardines de Las Vistillas c’è un po’ di spazio
in cui i bambini possono scorrazzare.
LA MUSA LATINA
SPAGNOLO MODERNO €€
(Cartina; 91 354 02 55; www.grupolamusa.com/restaurante-lamusalatina; Costanilla de San
Andrés 1; tapas fredde/calde a partire da €4/6, portate principali €4,50-12; 10-1 lun-mer, 10-1.30
gio, 10-2 ven e sab, 10-1 dom; La Musa Latina, locale dall’atmosfera
La Latina)
pacata, sta riscuotendo un crescente successo con la sua cucina pensata per
mettere di buon umore – i kebab serviti in tavola sui loro spiedi appesi a un
supporto uncinato si sono conquistati una fama quasi leggendaria. Nelle
giornate di sole, i tavoli all’aperto sono un incanto, ma altrettanto
affascinante è il bar al piano inferiore, ubicato in quella che era la cantina
dei vini, completo di ping pong e calcetto.
EL ESTRAGÓN
VEGETARIANO €€
(Cartina; 91 365 89 82; www.elestragonvegetariano.com; Plaza de la Paja 10; portate principali
€8-15; 11.30-24; ; Posto incantevole per mangiare una crêpe, un
La Latina)
hamburger vegetariano e altre specialità senza carne, El Estragón è senza
ombra di dubbio uno dei migliori ristoranti vegetariani di Madrid, anche se i
vegani non apprezzeranno l’uso del burro. A parte questo, non abbiamo
sentito una sola critica, e il menú del día (a partire da €9) è uno dei più
convenienti di Madrid.
VIVA BURGER
VEGETARIANO €€
(Cartina; 91 366 33 49; www.vivaburger.es; Costanilla de San Andrés 16; portate principali €9-13;
11-24 dom-gio, 11-2 ven e sab; ; Con un dehors che si allarga su Plaza
La Latina)
de la Paja, il Viva Burger prepara hamburger vegetariani di prima qualità –
gli hamburger sono fatti di soia, noci e frutta, e sono accompagnati da ogni
genere di prelibatezze, dal formaggio erborinato e funghi alle alghe,
zenzero, asparagi e cipolle rosse.
ANDARE PER TAPAS A LA LATINA
Almendro 13 (cartina; 91 365 42 52; Calle del Almendro 13;
portate principali €7-15; 13-16 e 19.30-24 dom-gio, 13-17 e 20-1
ven e sab; La Latina) L’Almendro 13 è un’incantevole taberna
dove si servono tapas tradizionali che badano più alla sostanza che
all’apparenza. Il menu è dominato da salumi, formaggi, omelette e
numerose variazioni sul tema, servite sia in raciones sia in mezze
porzioni. Una ración intera dei celebri e ottimi huevos rotos
(letteralmente ‘uova rotte’) con jamón e patate tagliate a fettine
sottili è di per sé un pasto completo. L’unico problema è che
l’attesa di un tavolo richiede la pazienza di un santo: vi
consigliamo di ordinare nel frattempo un buon bicchiere di vino o
manzanilla (sherry secco) e di godervi l’atmosfera.
Taberna Txakolina (cartina; 91 366 48 77;
www.tabernatxakolinamadrid.com; Calle de la Cava Baja 26; tapas
a partire da €4; 20-24 mar, 13-16 e 20-24 mer-sab, 13-16 dom;
La Latina) La Taberna Txakolina definisce i suoi pintxos (tapas
basche) ‘alta cucina in miniatura’. Se ordinare tapas vi mette a
disagio perché non parlate spagnolo o non siete sicuri di come fare,
qui non potrebbe essere più semplice: sono tutte trionfalmente
allineate sul bancone, alla basca, e vi basterà indicarle. Qualunque
cosa ordiniate, accompagnatela con un bicchiere di txacoli, il vino
bianco frizzante tipico dei Paesi Baschi.
Txirimiri (cartina; 91 364 11 96; www.txirimiri.es; Calle del
Humilladero 6; tapas a partire da €4; 12-16.30 e 20.30-24 lun-
sab, chiuso agosto; La Latina) Questo piccolo locale specializzato
in pintxos è una grande scoperta. Situato un po’ più in basso
rispetto al tradizionale circuito dei tapas bar di La Latina, serve
ottimi vini, pinchos deliziosi (squisita la tortilla de patatas) e buoni
risotti che ne fanno un posto ancora più speciale.
Juana La Loca (cartina; 91 364 05 25; Plaza de la Puerta de
Moros 4; tapas a partire da €5, portate principali €8-19; 12-1 mar-
dom, 20-1 lun; La Latina) Il Juana La Loca serve tapas originali,
tra cui alcune molto invitanti allineate sul bancone e altre elencate
sul menu e preparate su ordinazione. Ma i madrileni amano questo
locale soprattutto per la sua tortilla de patatas, diversa dalle altre
per le cipolle caramellate – semplicemente divina.
La Chata (cartina; 91 366 14 58; Calle de la Cava Baja 24;
portate principali €10-23, tapas a partire da €3; 13-16 e 20.30-24
gio-lun, 20.30-24 mar e mer; La Latina) Dietro la facciata
sontuosamente decorata con piastrelle, La Chata sembra ormai lo
sbiadito ricordo di un’epoca passata. Tuttavia, nonostante gli arredi
un po’ ridondanti e i cimeli provenienti dal mondo delle corride,
che forse non tutti gradiranno, questo locale rimane una tappa
imprescindibile di qualsiasi giro dei tapas bar a La Latina. Se ci
andate, dovete assolutamente ordinare la cazuela (stufato cotto e
servito in una ciotola di coccio), in particolare quella con funghi e
vongole.
Lamiak (cartina; 91 365 52 12; Calle de la Cava Baja 42;
raciones €5-11; 13-16 e 20-24 mar-sab, 13-16 dom; La Latina)
Il Lamiak, altro informale tapas bar di La Latina, è gremito sino
all’inverosimile di domenica e comunque sempre affollato negli
altri giorni, grazie alle esposizioni di arte contemporanea,
all’atmosfera rilassata, ai buoni vini e ai piatti di tapas, come per
esempio pomodori con formaggio di capra e cipolle caramellate o
ancora peperoni rossi ripieni di frutti di mare.
Taberna de Antonio Sánchez (cartina; 91 539 78 26;
www.tabernaantoniosanchez.com; Calle de Mesón des Paredes 13;
tapas a partire da €4,50; 13-16 e 20-24 lun-sab, 12-16.30 dom; ;
Tirso de Molina) Tra le vecchie taverne, questa è una di quelle
con la facciata meglio conservata che nasconde un vero gioiello: un
tapas bar tradizionale famoso per le specialità madrilene, come la
tortilla de san Isidro, i callos (trippa), la morcilla (sanguinaccio),
gli huevos estrellados (uova strapazzate) e una serie di altri ottimi
piatti locali.
NAÏA BISTRO
FUSION €€
(Cartina; 91 366 27 83; www.naiabistro.com; Plaza de la Paja 3; portate principali €10-19;
13.30-16.30 e 20.30-23.30 mar-dom; Il Naïa è un ristorante davvero
La Latina)
effervescente, con una cucina spagnola moderna, una lounge dall’atmosfera
informale al piano inferiore e tavoli all’esterno sull’incantevole Plaza de la
Paja. L’attenzione è tutta per gli ingredienti naturali, i cibi genuini e i sapori
particolari.
CASA LUCIO
SPAGNOLO €€€
(Cartina; 91 365 82 17, 91 365 32 52; www.casalucio.es; Calle de la Cava Baja 35; portate
principali €18-28; 13-16 e 20.30-24, chiuso agosto; Dal 1974 questo
La Latina)
ristorante delizia i madrileni con il suo tocco delicato, gli ingredienti di
qualità e la cucina casalinga, incentrata su una profusione di carni arrosto e
uova (la specialità della casa). In occasione delle Fiestas de San Isidro
Labrador viene servito anche il rabo de toro (coda di toro), da
accompagnare con abbondante rioja (vino rosso).
Altri piatti molto apprezzati sono i guisos del día (stufati del giorno), come
il cocido servito di mercoledì. Il Casa Lucio richiama una clientela di alto
livello, sempre molto elegante; in passato sono venuti a cena qui il re di
Spagna, l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton e Penélope Cruz.
POSADA DE LA VILLA
MADRILENO €€€
(Cartina; 91 366 18 80; www.posadadelavilla.com; Calle de la Cava Baja 9; portate principali €19-
28; 13-16 e 20-24 lun-sab, 13-16 dom, chiuso agosto; Questa posada
La Latina)
(locanda) del XVII secolo magnificamente restaurata è una sorta di
istituzione a Madrid. L’ambiente è formale, l’arredo austero e tradizionale
(molto legno, pavimenti in cotto) e la cucina decisamente locale – carni
arrosto, cocido, callos (trippa) e sopa de ajo (zuppa d’aglio).
RESTAURANTE JULIÁN DE TOLOSA
CUCINA DELLA NAVARRA €€€
(Cartina; 91 365 82 10; www.casajuliandetolosa.com; Calle de la Cava Baja 18; portate principali
€23-30; 12-16 e 21-24 mar-dom, 12-16 lun; La cucina della Navarra è
La Latina)
trattata con rispetto in questo ristorante di classe, frequentato dalle celebrità
e assai apprezzato dai critici gastronomici. La scelta è limitata a quattro
piatti principali (due di pesce e due di carne) che sono sempre gli stessi da
anni. Nonostante ciò l’ambiente è moderno, e poi perché cambiare quando
il chuletón (bistecca) rasenta la perfezione?
UN BOCCONE FUORI ORARIO
Se non riuscite ad aspettare fino all’ora di pranzo o di cena, avete a
disposizione una serie di locali che si concentrano in particolare nel
quartiere di La Latina.
La Antoñita Tapas creative.
La Buga del Lobo Tapas tradizionali.
La Musa Latina Tapas sfiziose.
El Estragón Locale vegetariano aperto tutto il giorno.
Alma de Ibérico Panini al jamón.
Cervecería 100 Montaditos (cartina; www.100montaditos.com;
Calle del Nuncio; montaditos €0,50-3; 12-24; La Latina)
Minuscoli panini.
LOCALI E VITA NOTTURNA
Per chi è pronto a terminare la serata già alle 3 del mattino, La Latina e
Lavapiés sono l’ideale. Entrambi i quartieri hanno caffè e bar sensazionali,
cui si potrebbe dedicare benissimo più di una serata, ma pochi rimangono
aperti fino all’alba. Quasi tutte le sere (e la domenica pomeriggio), drappelli
di euforici madrileni fanno il giro dei bar sparsi per La Latina. Il quartiere è
molto amato da una clientela raffinata ed esigente di giovani sui 20 o 30
anni, la qual cosa fa sì che i locali migliori siano sempre gremiti e che quelli
non all’altezza abbiano vita breve. Il panorama è un po’ diverso la
domenica, quando nella zona si riversa la gente reduce dal mercato di El
Rastro. Le aree più animate sono Calle de la Cava Baja, l’estremità
occidentale di Calle del Almendro e Plaza de la Paja. Molti dei locali qui
sono noti soprattutto per le tapas, ma sono ugualmente adatti a un drink.
Lavapiés è completamente diversa: un quartiere operaio e multiculturale,
con un’anima alternativa, spesso bohémienne, e bar originali e molto
caratteristici. Non tutti apprezzano Lavapiés, ma noi la amiamo.
DELIC
BAR
(Cartina; 91 364 54 50; www.delic.es; Costanilla de San Andrés 14; 11-2 dom e mar-gio, 11-
2.30 ven e sab; Potremmo andare avanti per ore a tessere le lodi di
La Latina)
questo caffè-bar di consolidata tradizione, ma ci limiteremo a dire che
starsene seduti a uno dei tavoli all’aperto del Delic, in una delle più belle
piazze di Madrid, sorseggiando uno dei suoi eccellenti Mojito (€8), o anche
più d’uno, in una calda serata d’estate, è uno dei massimi piaceri della vita.
Per ragioni di licenza, i tavoli all’aperto devono essere liberati due ore
prima della chiusura del locale; a quel punto in genere ci si trasferisce
all’interno, che comunque ha un’atmosfera raccolta ed è quasi altrettanto
gradevole. C’è un assortimento particolarmente ampio di Gin tonic.
TABERNA TEMPRANILLO
WINE BAR
(Cartina; Calle de la Cava Baja 38; Si può
13-15.30 e 2024 mar-dom, 20-24 lun; La Latina)
andare alla Taberna Tempranillo per le sue tapas, ma noi la consigliamo
principalmente per la selezione di vini, tale da surclassare la maggior parte
dei bar spagnoli; molti sono disponibili anche al bicchiere. Non è un locale
aperto fino a notte inoltrata, ma è sempre affollato sia la sera sia di
domenica, dopo El Rastro.
GAU&CAFÉ
CAFFÈ
(Cartina; www.gaucafe.com; quarto piano, Calle de Tribulete 14; 11-24 lun-ven, 13.30-24 sab;
Arredi luminosi e allegri, con poster in stile pop art di Audrey
Lavapiés)
Hepburn e James Bond. Un’ampia terrazza con vista sui tetti di Lavapiés e
una chiesa diroccata come sfondo. Con così tante ragioni per andarci,
sembra quasi secondario che servano anche ottimi tè, caffè e spuntini
(nonché pasti). Si trova circa 300 m a sud-ovest di Plaza de Lavapiés, lungo
Calle de Tribulete; cercate la porta a vetri (chiude alle 23.30).
CAFÉ DEL NUNCIO
BAR
(Cartina; 91 366 08 53; Calle de Segovia 9; 12.30-2.30 dom-gio, 12.30-3 ven e sab; La
Il Café del Nuncio si trova lungo una scalinata che conduce in Calle
Latina)
de Segovia. Ci si può sedere a bere qualcosa all’interno, in un ambiente
accogliente distribuito su più piani, oppure, ancora meglio in estate,
prendere posto a un tavolo all’aperto, beneficiando di una bella veduta che
qualcuno ha paragonato a uno scorcio di Roma. Di giorno è un caffè
vecchio stile, ma di notte è uno dei migliori bar del quartiere.
EL EUCALIPTO
COCKTAIL BAR
(Cartina; Calle de Argumosa 4; 17-2 dom-gio, 17-3 ven e sab; Questo piccolo
Lavapiés)
bar rende omaggio a Cuba, dalla musica e dalla clientela ai cocktail
caraibici (tra cui alcuni analcolici) e all’atmosfera informale e rilassata. Non
sorprende che i Mojito siano una spanna sopra quelli serviti altrove, e che
anche i succhi e i Daiquiri riscuotano grande successo.
EL VIAJERO
BAR
(Cartina; 91 366 90 64; www.elviajeromadrid.com; Plaza de la Cebada 11; 17-2 mar-ven, 12-
2.30 sab, 12-24 dom; Fiore all’occhiello di questo locale simbolo delle
La Latina)
notti di La Latina è senza dubbio la sua terraza sul tetto, che offre belle
vedute sulle affollate vie sottostanti, anche se, quando fa caldo, è quasi
impossibile riuscire a trovare un tavolo libero. Vi sveliamo il nostro segreto
per conquistare un posto: spesso chiudono la terrazza intorno alle 20 per
metterla in ordine, quindi quando riapre bisogna essere pronti ad avventarsi
su un tavolo, che occorrerà poi difendere a spada tratta.
LA INQUILINA
BAR
(Cartina; 91 468 25 33; www.lainquilina.es; Calle del Ave María 39; 19-2.30 mar-gio, 19-3 ven,
13-2.30 sab e dom; La Inquilina, uno dei nostri bar preferiti a
Lavapiés)
Lavapiés, ha un ambiente tranquillo e informale e profonde radici nel
quartiere. Le pareti sono adornate da opere di artisti emergenti e ci si può
sedere attorno al bancone oppure a un tavolo sul retro. È un piccolo angolo
di classe in un barrio altrimenti poco noto per questa caratteristica.
NUEVO CAFÉ DE BARBIERI
CAFFÈ
(Cartina; 91 527 36 58; Calle del Ave María 45; 16-1 mar-gio, 16-2 ven e sab, 16-23 dom;
Lavapiés) Questo classico caffè del barrio è il più sontuoso di Lavapiés, il
tipo di locale in cui intrattenersi in piacevole conversazione tra colonne e
tavoli con piano in marmo, proprio su Plaza de Lavapiés. Serve di tutto, da
caffè e dolci a cocktail, ed è sempre stato un punto di riferimento della vita
intellettuale del barrio. Il tutto potrebbe sembrare un po’ noioso, ma nelle
serate del weekend il locale si anima di una clientela giovane.
TABERNA CHICA
BAR
(Cartina; 683 269114; Costanilla de San Pedro 7; 20-2 lun-gio, 17-2 ven, 13-2 sab e dom; La
Latina)La maggior parte della gente che va in questo piccolo e stretto bar
punta su una delle due cose per cui è famoso: il rinomato rum Santa Teresa,
servito in un bicchiere extra-large, o quelli che sono fra i migliori Mojito di
Madrid. La musica è del genere chill-out con una nota di lounge, il che
rende il locale ideale per conversare.
BONANNO
WINE BAR
(Cartina; 91 366 68 86; www.elbonanno.com; Plaza del Humilladero 4; Se
12-2; La Latina)
la vita notturna di Madrid inizia troppo tardi per i vostri gusti, il Bonanno
potrebbe fare al caso vostro. È rinomato soprattutto come cocktail bar, ma
molti ci vanno anche per gli ottimi vini. Dal momento che è solitamente
affollato di giovani professionisti già a partire dalle prime ore della sera,
preparatevi a sgomitare per ritagliarvi un angolino al bar.
DIVERTIMENTI
CASA PATAS
FLAMENCO
(Cartina; 91 369 04 96; www.casapatas.com; Calle de Cañizares 10; spettacoli 22.30 lun-gio, 21
e 24 ven e sab; Questo tablao, uno dei migliori locali
Antón Martín, Tirso de Molina)
di flamenco di Madrid, offre spettacoli di qualità sempre ineccepibile, ideali
per accostarsi a questa forma d’arte. Non è il posto più accogliente della
città, specialmente per coloro che vengono soltanto per lo spettacolo, e
spesso si deve stare un po’ pigiati tra la folla, ma nessuno si lamenta del
livello delle performance (l’ingresso costa €36 compresa la consumazione).
CORRAL DE LA MORERÍA
FLAMENCO
(Cartina; 91 365 84 46; www.corraldelamoreria.com; Calle de la Morería 17; 19-0.15, spettacoli
21 e 22.55; Il Corral è uno dei palcoscenici più prestigiosi di Madrid,
Ópera)
con 50 anni di esperienza alle spalle e artisti di altissimo livello che si
esibiscono quasi tutte le sere. La zona del palco ha un aspetto semplice e
autentico, con i tavoli raggruppati vicino al palcoscenico. Il prezzo
dell’ingresso parte da €39 e comprende una consumazione; i menu a prezzo
fisso costano un minimo di €40.
MARULA CAFÉ
MUSICA LIVE
(Cartina; 91 366 15 96; www.marulacafe.com; Calle de Caños Viejos 3; 23-5 dom-gio, 23.30-6
ven e sab; Un taglio di capelli afro sarebbe il look perfetto in questo
La Latina)
locale, dove la musica (concerti alle 23.30, DJ fino all’alba) comprende
funk, soul, jazz, sonorità del sud degli Stati Uniti, afrobeat e anche un po’ di
hip hop. È un locale con un suo stile, che propone sempre ottima musica
(l’ingresso può essere gratuito o costare fino a €10). Non è facilissimo da
trovare: è situato quasi sotto il viadotto, un po’ più in basso rispetto a Calle
de la Morería.
CONTRACLUB
MUSICA LIVE
(Cartina; 91 365 55 45; www.contraclub.es; Calle de Bailén 16; Il
22-6 mer-sab; La Latina)
ContraClub è un locale notturno e al tempo stesso una sala per musica dal
vivo, che propone un miscuglio di generi musicali (pop, rock, indie, canzoni
d’autore, blues...). Dopo i concerti (che iniziano alle 22), i DJ fissi mixano
ritmi altrettanto vari (indie, pop, funk e soul) per assicurarsi che la clientela
non si sposti altrove. L’ingresso va da €6 a €15.
SALA JUGLAR
MUSICA LIVE
(Cartina; 91 528 43 81; www.salajuglar.com; Calle de Lavapiés 37; 21.30-3 dom-mer, fino alle
3.30 gio-sab; Indirizzo fra i più in voga di Lavapiés, questo ottimo
Lavapiés)
locale richiama una clientela in gran parte alternativa, che viene qui da tutta
la città per il suo programma dominato dal flamenco (alle 21 la domenica)
ma infarcito di rock e musica fusion. L’ingresso va da €5 a €15. Dopo i
concerti, che di solito terminano intorno a mezzanotte, entrano in azione i
DJ.
EL DESPERTAR
JAZZ
(Cartina; 91 530 80 95; www.cafeeldespertar.com; Calle de la Torrecilla del Leal 18; 19.30-fino
a tardi mer-lun; El Despertar è interamente votato al jazz. Tutto
Antón Martín)
qui rimanda agli anni ’20, sia il jazz vecchio stile sia gli arredi risalenti
all’epoca in cui il locale era uno dei luoghi di ritrovo dell’intellighenzia del
quartiere. Si tengono concerti ogni venerdì e sabato, oltre che quasi tutti i
giovedì e le domeniche. I musicisti iniziano a suonare tra le 20.30 e le 23
(per i dettagli consultate il sito web). L’ingresso può essere gratuito o
costare fino a €6.
BAR MELO’S
A Madrid non ci sono locali di kebab per gli attacchi di fame
notturni, ma potete sempre andare al Bar Melo’s (cartina; 91 527
50 54; Calle del Ave María; portate principali a partire da €7,50;
14.30-1.30 mar-sab, chiuso agosto; Lavapiés), famoso in tutta la
città per le sue zapatillas (squisiti panini con formaggio e lacón,
prosciutto ricavato dalla spalla di maiale) grandi, unte e
incredibilmente saporite. Anche le croquetas sono famose per
essere squisite e di dimensioni notevoli.
EL RINCÓN DEL ARTE NUEVO
MUSICA LIVE
(Cartina; 91 365 50 45; www.elrincondelartenuevo.com; Calle de Segovia 17; 20.30-5 dom-gio,
20.30-6 ven e sab; Con oltre 30 anni di esperienza nel campo, questo
La Latina)
localino sa bene che cosa gradiscono i suoi clienti e ogni sera propone
esibizioni di cantautori, blues, rock e musica anni ’70, ’80 e ’90 a un
pubblico in grado di apprezzare. Le performance sono varie: tra gli artisti
che hanno suonato qui in passato vi sono Melendi, Fran Postigo e Diego El
Negro. I concerti iniziano tra le 21.30 e le 0.30 e possono talvolta includere
il flamenco e la musica pop. L’ingresso va da €5 a €10.
LA ESCALERA DE JACOB
TEATRO
(Cartina; 625 721745; www.teatrolaescaleradejacob.com; Calle de Lavapiés 9; 18.30-24 lun-gio,
18.30-2 ven, 10.30-2 sab, 10.30-24 dom; Un po’ bar-teatro,
Antón Martín, Tirso de Molina)
un po’ locale per musica dal vivo, ‘La Scala di Giacobbe’ è uno dei
palcoscenici più originali di Madrid, con prestigiatori, cantastorie, teatro per
bambini, jazz e altri generi musicali dal vivo. Questo atteggiamento
alternativo nei confronti della vita dà origine a esibizioni davvero
eccezionali (i concerti partono da €6). A prescindere dagli spettacoli in
programma, vale la pena di fermarsi qui anche solo per i cocktail creativi,
che non troverete da nessun’altra parte – il fray aguacate (Frangelico,
vodka, miele, avocado e vaniglia) dà un’idea di quanto ci si spinga oltre il
convenzionale.
CINE DORÉ
CINEMA
(Cartina; 91 369 11 25; www.mecd.gob.es/cultura-mecd/areas-cultura/cine/mc/fe/cine-
dore/programacion.html; Calle de Santa Isabel 3; mar-dom;La Cineteca
Antón Martín)
Nazionale propone fantastici film classici e d’avanguardia per appena
€2,50.
LA LATINA CHE NON C’È PIÙ
Le strette vie di Calle de la Cava Alta e Calle de la Cava Baja
seguono il percorso della seconda cinta muraria che a partire dal
XIII secolo protesse la città. Le mura, che proseguivano verso nord
lungo la via oggi chiamata Calle de los Cuchilleros (Via dei
Coltellai) e lungo Calle de la Cava de San Miguel, furono
sostituite da una terza cinta muraria costruita nel XV secolo.
Originariamente le cavas (cantine) erano fossati scavati a
protezione delle mura; in seguito furono usate come discariche e
poi, quando le mura persero la loro funzione difensiva, lasciarono il
posto alle abitazioni.
Situata immediatamente a ovest della stazione metropolitana di La
Latina e disseminata di bar, la trafficata Plaza de la Cebada
(Piazza dell’Orzo) occupa un sito importante dal punto di vista
storico. Dopo la conquista cristiana della città, la piazza fu usata
per un certo periodo come cimitero musulmano: la vicina Plaza de
la Puerta de Moros attesta come quest’area fu per lungo tempo
abitata dalla comunità musulmana. In seguito, la piazza diventò
teatro di esecuzioni pubbliche: ancora nel XIX secolo inoltrato, i
condannati venivano fatti sfilare lungo Calle de Toledo prima di
svoltare sulla piazza e salire sul patibolo. Successivamente la
piazza ospitò uno dei più grandi mercati di Madrid.
TEATRO CIRCO PRICE
TEATRO
( 91 528 98 65; www.teatrocircoprice.es; Ronda de Atocha 35; Lavapiés, Embajadores, Atocha)
Immediatamente a sud di Lavapiés, questo teatro moderno propone gli
spettacoli più diversi, da concerti a balletti passando per esibizioni circensi.
TEATRO PAVÓN
TEATRO
(Cartina; 91 528 28 19; http://teatroclasico.mcu.es; Calle de los Embajadores 9; La Latina, Tirso
de Molina)Sede della Compagnia Nazionale di Teatro Classico, mette
regolarmente in scena opere classiche di drammaturghi spagnoli e di altri
paesi europei.
TEATRO VALLE-INCLÁN
TEATRO
(Cartina; 91 505 88 01; http://cdn.mcu.es; Plaza de Lavapiés; Il magnifico
Lavapiés)
restauro di questa sala ha contribuito a portare nuova linfa (oltre a spettacoli
di qualità) in un angolo di Lavapiés che sembrava quasi dimenticato. Il
teatro, che si trova all’estremità meridionale di Plaza de Lavapiés, è oggi
sede del Centro Dramático Nacional e allestisce opere di autori (soprattutto)
spagnoli quali Ramón del Valle-Inclán e Fernando Arrabal. I biglietti
partono da €15.
SHOPPING
La Latina è un quartiere che si anima soprattutto di sera e il fine settimana,
ma il fascino che esercita sui tanti madrileni modaioli si è tradotto
nell’apertura di una serie di piccole boutique nelle sue strette viuzze, che
vendono soprattutto gioielli di design. Ma questo è anche il barrio che la
domenica viene preso d’assalto da gente a caccia di buoni affari nel mercato
di El Rastro (che scende fino a Lavapiés) e che si distingue per alcuni
negozi di curiosità talmente di nicchia che viene da chiedersi come facciano
a sopravvivere.
HELENA ROHNER
GIOIELLI
(Cartina; 91 365 79 06; www.helenarohner.com.es; Calle del Almendro 4; 9-20.30 lun-ven, 12-
14.30 e 15.30-20 sab, 12-15 dom; Helena Rohner, una delle
La Latina, Tirso de Molina)
disegnatrici di gioielli più originali d’Europa, possiede una grande boutique
a La Latina. I suoi monili, realizzati in argento, pietre dure, porcellana,
legno e vetro di Murano, sono ricchi di inventiva e compaiono regolarmente
nelle sfilate di moda parigine. Per usare le stesse parole della loro
disegnatrice, sono gioielli che cercano di ricreare ‘la magia di Firenze, la
vitalità di Londra e la luminosità di Madrid’.
BOTERÍA JULIO RODRÍGUEZ
ARTIGIANATO
( 91 365 66 29; www.boteriajuliorodriguez.es; Calle del Águila 12; 9.30-14 e 16.30-20 lun-ven,
10-13.30 sab; Uno degli ultimi produttori di otri di vino tradizionali
La Latina)
rimasti a Madrid, la Botería Julio Rodríguez è come una finestra su un
mondo ormai quasi scomparso. Rappresentano un ottimo regalo e, come è
facile immaginare, sono di una qualità ben diversa dagli otri che si trovano
nei negozi di souvenir del centro.
DE PIEDRA
GIOIELLI
(Cartina; 91 365 96 20; www.depiedracreaciones.com; Calle del Almendro 10; 11-14 e 17-20
lun-ven, 11-19 sab, 12-15 dom; In questo incantevole spazio espositivo si
La Latina)
trovano collane, orecchini e braccialetti (oltre a decorazioni per la casa)
prevalentemente in argento e pietre semipreziose.
ALMA DE IBÉRICO
GASTRONOMIA
(Cartina; 91 366 15 24; www.julianbecerro.com; Calle de la Cava Baja 41; 10-22; La Latina)
Questo negozio, che vende embutidos (salumi) di primissima qualità, ha
trovato la sua collocazione ideale in questa via, una delle strade
gastronomiche più famose di Madrid. Il jamón arriva dalla Castiglia e León,
la rinomata regione di Salamanca. Ci sono inoltre formaggi e altri prodotti
provenienti da tutta la Spagna.
CARAMELOS PACO
DOLCIUMI
(Cartina; 91 365 42 58, 91 354 06 70; www.caramelospaco.com; Calle de Toledo 53-55; 9.30-14
e 17-20.30 lun-ven, 9.30-14 sab, 11-15 dom;Un negozio di caramelle da non
La Latina)
credere, al servizio di bambini e adulti dal 1934. Non c’è praticamente
alcun tipo di caramella che non si possa trovare qui e persino la vetrina è
un’opera d’arte.
ACEITUNAS JIMÉNEZ
ALIMENTARI
(Cartina; 91 365 46 23; Plaza del General Vara del Rey 14; 10.30-14.30 e 15.30-20 lun-gio,
10.30-14.30 ven e sab, 10.30-15 dom; Vera e propria istituzione durante le
La Latina)
passeggiate domenicali a El Rastro, questo negozietto serve olive in
salamoia di ogni genere in bicchieri di plastica, oltre a melanzane, aglio e
qualsiasi altra cosa si possa mettere sott’olio e/o sott’aceto.
SPORT E ATTIVITÀ
ACADEMIA AMOR DE DIOS
CORSI DI BALLO
(Cartina; Centro de Arte Flamenco y Danza Española; 91 360 04 34; www.amordedios.com; primo
piano, Calle de Santa Isabel 5; Si tratta del più famoso corso di
Antón Martín)
flamenco (e forse anche il più difficilmente accessibile). Sebbene sia
destinato più a professionisti in erba (come dimostra l’elenco dei diplomati
del passato) che a visitatori casuali, propone anche ogni tanto un cursillo
(corsetto) di un giorno o più in spagnolo. Si trova all’ultimo piano del
Mercado de Antón Martín.
Anche se non avete intenzione di iscrivervi, se desiderate immergervi nel
mondo del flamenco può valere la pena di fare un salto a dare un’occhiata.
FUNDACIÓN CONSERVATORIO CASA PATAS
CORSI DI BALLO
(Cartina; www.conservatorioflamenco.org; Calle de Cañizares 10; 1 h di lezione a partire da €17,
€40-75 al mese, iscrizione €3; Qui si danno lezioni di
Antón Martín, Tirso de Molina)
ogni genere possibile e immaginabile di flamenco, compresi ballo, chitarra,
canto e molto altro. Si trova al piano superiore del tablao Casa Patas.
Sol, Santa Ana e Huertas
I top 5

Per maggiori dettagli v. cartina

I tesori artistici semisconosciuti della Real Academia de Bellas Artes


de San Fernando.
Un pomeriggio di relax osservando il viavai di passanti da uno dei
tavoli all’aperto di Plaza de Santa Ana.
La Venencia, sherry bar vecchio stile che riporta indietro nel tempo e
incarna lo spirito di una Spagna ormai scomparsa.
Il brioso Café Central, una sala in stile art déco riconosciuta a livello
internazionale come uno dei migliori jazz club del mondo.
Il dedalo di vicoli del labirintico Barrio de las Letras, dove
riecheggia la memoria di Cervantes e del passato letterario di Madrid.
Sol, Santa Ana e Huertas costituiscono la zona più chiassosa di Madrid.
Molti iniziano a esplorarla da Plaza de la Puerta del Sol, il cuore pulsante
del centro cittadino, per poi spostarsi verso la vicina Plaza de Santa Ana e il
dedalo di vicoli che scendono giù dalla collina a est.
Eppure, per quanto sottili, esistono delle differenze tra le piazze. Sol è
anzitutto un incrocio di strade, un trafficato punto di transito dove migliaia
di persone dirette in ogni dove si incontrano a tutte le ore prima di
disperdersi per la città. Sebbene presenti qualche motivo di interesse su cui
varrebbe la pena di soffermarsi, in generale qui la gente è solo di passaggio.
Plaza de Santa Ana, invece, è un luogo dove si va appositamente, una
piazza di grande bellezza diventata l’emblema di una città maestra nell’arte
di godersi la vita. È anche un angolo di Madrid dai molti volti. In un
pomeriggio soleggiato di un giorno feriale può apparire molto tranquilla
(per gli standard della zona), adatta per sorseggiare un bicchiere di vino e
pianificare le prossime visite in città. Queste sono anche le ore in cui il
Barrio de las Letras è più vivibile, quieto come si conviene a un barrio di
tale risonanza letteraria. Ma di sera, quasi tutti i giorni della settimana,
Santa Ana e le vie limitrofe sono un crescendo di vitalità, un’esplosione di
fragore e allegria che investe tutta la città.
Vita di quartiere
Ritrovi A Madrid la domenica alle 13 scatta la hora del vermut (l’ora del
vermut), che anima soprattutto la vicina La Latina, ma che in questa zona
ha il suo punto di riferimento in Casa Alberto.
Flamenco Il Villa Rosa, storico locale di flamenco della vecchia Madrid
con una straordinaria facciata rivestita di piastrelle, ha finalmente archiviato
il suo recente passato di anonimo nightclub per ritornare alle origini. È
persino comparso in un film di Pedro Almodóvar.
Luoghi d’incontro È forse un cliché superato, ma incontrarsi in Plaza de
la Puerta del Sol, sulla lastra che segna il Chilometro Zero a partire dal
quale si misura la rete stradale spagnola, è una vecchia tradizione locale.
Trasporti
Metropolitana La stazione della metropolitana di Sol è una delle più utili
a Madrid, attraversata dalle linee 1, 2 e 3.
Metropolitana Altre comode stazioni sono Sevilla (linea 2), Tirso de
Molina (linea 1) e Antón Martín (linea 1).
I consigli Lonely Planet
Pur avendo una collezione da far invidia a molte gallerie europee, la
Real Academia de Bellas Artes de San Fernando si può visitare
gratuitamente il mercoledì. A differenza di ciò che accade nei più noti
musei d’arte, qui non si registra un aumento significativo di visitatori
nel corso della giornata, cosicché è possibile ammirare i tesori gratis e
in tranquillità.
I migliori ristoranti
Casa Alberto
La Terraza del Casino
Casa Labra
Lhardy
Vi Cool
I migliori locali
La Venencia
La Azotea (Círculo de Bellas Artes)
El Imperfecto
La Terraza del Urban
Taberna La Dolores
Le migliori mete letterarie
Calle de Cervantes 2
Casa Alberto
Convento de las Trinitarias
Casa de Lope de Vega

DA NON PERDERE
REAL ACADEMIA DE BELLAS ARTES
DE SAN FERNANDO
IN PRIMO PIANO
Zurbarán ed El Greco
Maestri al primo piano
Picasso, Sorolla e Gris
DA SAPERE
cartina
91 524 08 64
www.realacademiabellasartessanfernando.com
Calle de Alcalá 13
interi/bambini €6/gratuito, ingresso libero mer
10-15 mar-dom set-lug
Sol, Sevilla

La Real Academia de Bellas Artes, ‘l’altro’ museo d’arte di


Madrid, ha svolto per secoli un ruolo fondamentale nella vita
artistica della città. In quanto accademia reale delle belle arti,
ha coltivato il talento locale, compensando il vezzo reale di
chiamare a corte i più importanti artisti stranieri del tempo. Il
pantheon dei suoi ex allievi annovera tutti i più grandi nomi
dell’arte spagnola, e la collezione oggi esposta alle sue pareti è
degna di un’istituzione di tale prestigio.
Roccaforte della tradizione
In qualunque altra città questa galleria d’arte sarebbe una delle
principali attrazioni, ma a Madrid passa spesso in secondo piano
rispetto a musei come il Prado, il Thyssen o il Reina Sofía. Ciò
nondimeno, visitarla consente di compiere un viaggio affascinante
in un’altra epoca della storia dell’arte; il fatto che Picasso e Dalí,
suoi ex studenti, la trovassero troppo antiquata è indicativo
dell’impostazione che veniva seguita. Centro d’eccellenza sin dalla
sua fondazione, avvenuta nel XVIII secolo a opera di Ferdinando
VI, l’Accademia accoglie a tutt’oggi una straordinaria collezione di
alcuni dei più celebri maestri spagnoli.
Zurbarán ed El Greco
Notevole è in particolare il primo piano, dedicato al periodo
compreso tra il XVI e il XIX secolo. Tra le opere di artisti
relativamente sconosciuti troverete una sala riservata ai dipinti di
Zurbarán (tra i quali spicca la serie di ritratti a figura intera di frati
con indosso sai bianchi) e un San Jerónimo di El Greco.
Altri maestri al primo piano
A un certo punto del percorso di visita, un cartello indica verso
destra le sale dalla 11 alle 16, la principale delle quali è dedicata ad
Alonso Cano (1601-67) e José de Ribera (1591-1652). Nelle altre
sale si possono ammirare un paio di ritratti minori di Velázquez e
qualche dipinto di Rubens, Tintoretto e Bellini, portati in Spagna
illegalmente. Le sale dalla 17 alla 22 ospitano numerose opere di
Bravo Murillo e da ultimo, 13 splendide tele di Goya, tra cui
autoritratti, ritratti di Ferdinando VII e del suo impopolare ministro
Manuel Godoy, oltre che un dipinto ispirato al tema della corrida.
Arte moderna
Il piano superiore sposta il fuoco dell’attenzione sull’Ottocento e
sul Novecento, ma, fatta eccezione per i disegni di Picasso e per le
poche opere di Joaquín Sorolla, Juan Gris, Eduardo Chillida e
Ignacio Zuloaga, spesso si tratta solo di una o due tele per artista.
CHE COSA VEDERE
REAL ACADEMIA DE BELLAS ARTES DE SAN FERNANDO
MUSEO
V. Real Academia de Bellas Artes de San Fernando.
PLAZA DE LA PUERTA DEL SOL
PIAZZA
(Cartina; Il centro geografico ufficiale della Spagna è un armonioso
Sol)
semicerchio delimitato da eleganti facciate, ma soprattutto un importante
crocevia da cui transitano quotidianamente migliaia di persone dirette in
ogni dove, a piedi, in metropolitana (ci passano tre linee) o in autobus
(molte corse fanno capolinea nelle vicinanze). Anticamente, la Puerta del
Sol costituiva il punto di accesso orientale alla città.
L’edificio principale della piazza ospita il governo regionale della
Comunidad de Madrid. Chiamato Casa de Correos, fu edificato nel 1768
per ospitare la posta centrale della città. L’orologio vi fu aggiunto nel 1856:
la notte di San Silvestro i madrileni che gremiscono la piazza attendono con
impazienza che batta la mezzanotte, cercando a ogni rintocco di inghiottire
un chicco d’uva come vuole la tradizione – un’impresa tutt’altro che
semplice! Sul marciapiede all’esterno della Casa de Correos è apposta una
targa che segna il Chilometro Zero, il punto a partire dal quale viene
misurata la rete stradale spagnola.
L’incrocio deve la sua forma semicircolare in parte al re borbone Carlo III
(regno 1759-88), la cui statua equestre (inconfondibile per il celebre
‘nasone’) si erge al centro della piazza. A est della statua si trova un’altra
statua raffigurante un’orsa che strofina il naso contro un madroño
(corbezzolo): è il simbolo della città.
DICONO DI... PUERTA DEL SOL
I primi giorni non potevo allontanarmi dalla piazza della Puerta del
Sol; ci stavo ore ed ore, e mi ci divertivo tanto, che avrei voluto
passarci la giornata. È una piazza degna della sua fama; non tanto
per la sua vastità e la sua bellezza, quanto per la gente, per la vita,
per la varietà dello spettacolo che presenta a tutte le ore del giorno.
Non è una piazza come le altre: è insieme un salone, un passeggio,
un teatro, un’accademia, un giardino, una piazza d’armi, un
mercato. Dallo spuntar del giorno fino a un’ora dopo mezzanotte,
v’è una folla immobile, e una folla che va e viene per le dieci
grandi strade che vi metton capo, e un inseguirsi, e un incrociarsi di
carrozze che dà il capo giro.

Edmondo De Amicis, Spagna (1873)


GRAN VÍA
STRADA
( Gran Vía, Callao) È difficile immaginare Madrid senza la Gran Vía, il
maestoso viale orlato da imponenti facciate in stile Belle Époque che
attraversa il centro città salendo da Plaza de España e poi ridiscendendo
fino a Calle de Alcalá. Eppure, questa grande direttrice esiste soltanto dal
1910, anno in cui fu tracciata spazzando via un intricato dedalo di antiche
viuzze. A lavori ultimati, dalla pianta cittadina erano sparite ben 14 strade e
311 abitazioni, inclusa quella in cui aveva vissuto Goya.
La costruzione del viale fu annunciata per la prima volta nel 1862, ma i
ritardi furono enormi, al punto che ne nacque una zarzuela (commedia
musicale satirica), volta a deridere le autorità cittadine, intitolata La Gran
Vía ed eseguita per la prima volta nel 1886. Nonostante abbia comportato la
demolizione di interi quartieri, la Gran Vía è tuttora considerata uno dei più
riusciti esempi di pianificazione urbanistica del centro dalla fine
dell’Ottocento.
Uno degli edifici del viale che più colpiscono è il celebre Edificio Carrión
( Callao), all’angolo tra la Gran Vía e Calle de Jacometrezo, che fu il
primo residence hotel di Madrid su più piani del periodo antecedente alla
prima guerra mondiale. Un altro edificio imponente, a circa un terzo del
percorso, è l’Edificio Telefónica, costruito negli anni ’20 e rimasto a lungo
il più alto della città. Durante la guerra civile, quando Madrid era assediata
dalle truppe di Franco, il viale venne ribattezzato ‘Via degli Obici’ in
quanto veniva regolarmente colpito dell’artiglieria nazionalista, che
prendeva di mira la sede della Telefónica.
Di grande interesse è anche l’Edificio Metrópolis (cartina; Banco de
España), progettato da architetti francesi e costruito nel 1905, che delimita
l’estremità meridionale della Gran Vía. La statua della Vittoria alata posta
sulla sommità della cupola è stata aggiunta nel 1975 e si può ammirare al
meglio da Calle de Alcalá o da Plaza de la Cibeles. Poco più avanti sorge
l’Edificio Grassy (cartina; Banco de España), con l’insegna ‘Rolex’,
risalente al 1916. Sormontato da una sorta di ‘tempio’ circolare e decorato
da una profusione di archi ed esili colonne, è uno dei palazzi più eleganti
della Gran Vía.
Per il resto, il viale abbonda di esercizi commerciali (più di 1050 in base
all’ultimo conteggio) e abitazioni (quasi 600); vi lavorano oltre 13.000
persone e vi transitano fino a 55.000 veicoli al giorno (tra cui quasi 185
autobus nelle ore di punta). La Gran Vía ospita attualmente più di 40
alberghi, ma purtroppo solo tre dei 15 cinema per cui era un tempo famosa
sono ancora attivi.
CASA DE LOPE DE VEGA
MUSEO
(Cartina; 91 429 92 16; www.casamuseolopedevega.org; Calle de Cervantes 11; visite guidate
ogni 30 min 10-18 mar-dom; Antón Martín)Lope de Vega, nome forse poco
conosciuto al di fuori del mondo ispanico, fu uno dei più grandi
drammaturghi di lingua spagnola e uno degli intellettuali più amati,
eccentrici e chiacchierati di Madrid. Scandaloso, per esempio, era il suo
condividere questa casa, in cui visse e scrisse per circa 25 anni fino alla
morte sopraggiunta nel 1635, con la propria amante e con quattro figli
messi al mondo da tre donne diverse; quella di Lope de Vega era una
classica casa de malicia (casa di malaffare). Restaurata negli anni ’50, oggi
l’abitazione custodisce numerosi oggetti legati alla vita del drammaturgo e
alla sua epoca. Sul retro si apre un giardino, una vera oasi di pace allietata
dal cinguettio degli uccelli.
ATENEO CIENTÍFICO, LITERARIO Y ARTÍSTICO DE MADRID
ISTITUTO CULTURALE
(Cartina; 91 429 17 50, ext 124; www.ateneodemadrid.com; Calle del Prado 21; visite guidate €3;
visite guidate 10-13 lun-ven set-lug; Questo venerando circolo di eruditi fu
Sevilla)
fondato nel 1821, ma l’edificio assunse l’aspetto attuale nel 1884. La sua
biblioteca e gli incontri delle grandi menti indussero Benito Pérez Galdós a
definirlo il più importante ‘tempio dell’intelletto’ di Madrid, punto di
riferimento della fiorente vita culturale del Barrio de las Letras. Le visite
guidate vi condurranno nell’atrio e nella biblioteca al piano superiore, un
vero gioiello d’altri tempi, con scaffali di legno scuro, tomi massicci e
silenziose sale di lettura fiocamente illuminate dalle lampade.

DA NON PERDERE
PLAZA DE SANTA ANA
IN PRIMO PIANO
Tavoli all’aperto
Statua di García Lorca
Teatro Español
DA SAPERE
cartina
Plaza de Santa Ana
Sevilla, Sol, Antón Martín

Plaza de Santa Ana è un perfetto connubio di architettura elegante


ed energia irrefrenabile. Situata nel cuore di Huertas, fu realizzata
nel 1810, durante il controverso regno di Giuseppe Bonaparte, per
dare respiro a quello che fino ad allora era stato uno dei quartieri
più chiusi e soffocanti di Madrid. In breve tempo, questo spazio
pubblico divenne uno dei fulcri della vita intellettuale dell’epoca,
con i caffè che pullulavano di scrittori, poeti e artisti impegnati in
interminabili tertulias (dibattiti letterari e filosofici).
Echi di questa tradizione letteraria si ritrovano nelle statue dello
scrittore secentesco Calderón de la Barca e di Federíco García
Lorca (quest’ultima aggiunta nel 1998, in occasione del centenario
della sua nascita), come pure nel Teatro Español (p96; già Teatro
del Príncipe) all’estremità orientale della piazza e nelle viuzze che
scendono fino al Barrio de las Letras. La piazza è stata anche al
centro di un tipo di ‘cultura’ completamente diverso, la corrida, per
la vicinanza di numerosi bar (da tempo scomparsi) consacrati alla
tauromachia e la presenza del Gran Victoria Hotel (oggi chiamato
Me Melía Reina Victoria;), l’albergo dove erano soliti alloggiare i
migliori toreros di Spagna. A prescindere dal suo valore artistico e
letterario, oggi la piazza è un ottimo punto di partenza per una
serata all’insegna del divertimento a Huertas.
CONGRESO DE LOS DIPUTADOS
EDIFICIO DI RILIEVO
(Cartina; 91 390 65 25; www.congreso.es; Plaza de las Cortes; visite guidate 10.30-12.30 sab
set-lug; Sevilla) Il palazzo in cui ha sede la Camera dei Deputati del
Parlamento spagnolo era originariamente d’impianto rinascimentale.
Tuttavia, fu completamente ristrutturato nel 1850 e in quell’occasione fu
aggiunta l’attuale facciata con portale neoclassico. I maestosi leoni che
sorvegliano l’ingresso furono realizzati fondendo i cannoni usati nelle
guerre d’Africa intorno alla metà dell’Ottocento. Il giorno in cui furono
installati all’esterno dell’edificio parlamentare, un giornale di Madrid
commentò: “E che bocche hanno! Si potrebbe quasi pensare che siano
parlamentari!”.
Fu qui che l’11 febbraio 1981 avvenne il tentativo di colpo di stato della
Guardia Civil. Assicuratevi di avere con voi un documento di identità se
desiderate partecipare a una delle visite guidate.
CÍRCULO DE BELLAS ARTES
CENTRO CULTURALE, PUNTO PANORAMICO
(Cartina; La Azotea; 91 360 54 00; www.circulobellasartes.com; Calle de Alcalá 42; ingresso al
centro/terrazza sul tetto €1/4; terrazza sul tetto 9-2 lun-gio, 9-2.30 ven, 11-2.30 sab e dom;
Banco de España)Per ammirare quelli che sono fra i più bei panorami di
Madrid, prendete l’ascensore fino al settimo piano del ‘Circolo delle Belle
Arti’. Si può quasi arrivare a toccare la gloriosa cupola dell’Edificio
Metrópolis e abbracciare con lo sguardo Madrid in tutta la sua bellezza,
comprese le montagne all’orizzonte. Il tutto è completato dalla presenza di
due bar e di posti a sedere per rilassarsi. Ai piani inferiori il circolo ha spazi
dedicati a mostre, concerti, proiezioni di cortometraggi e letture, mentre al
piano terra troverete un bel caffè in stile Belle Époque.
BARRIO DE LAS LETRAS
In epoca medievale il Barrio de las Letras – attualmente delimitato
da Plaza de Santa Ana (a ovest), Carrera de San Jerónimo (a nord),
Paseo del Prado (a est) e Calle de Atocha (a sud) – era uno dei
fulcri più importanti della vita culturale di Madrid.
Lope de Vega (1562-1635), il più grande drammaturgo spagnolo,
visse e morì nella casa che si incontra in Calle de Cervantes 11,
oggi trasformata in museo. Ma la via deve il suo nome a un
residente ancora più famoso, Miguel de Cervantes Saavedra (1547-
1616). Cervantes, autore del Don Chisciotte, trascorse gran parte
della sua vita adulta a Madrid e visse e morì in Calle de Cervantes
2 (cartina; Antón Martín), come ricorda la targa (risalente al
1834) sopra la porta. Purtroppo, l’edificio originario fu demolito
nei primi dell’Ottocento nonostante gli appelli di re Ferdinando
VII.
Quando Cervantes morì, il suo corpo fu sepolto nel vicino
Convento de las Trinitarias (cartina; Calle de Lope de Vega 16;
Antón Martín), dove si può vedere un’altra targa commemorativa.
Le sue spoglie furono poi spostate e, dopo secoli di mistero, sono
state ritrovate nel 2015; il convento, ancora oggi abitato da
monache di clausura, è chiuso al pubblico, ma vi consigliamo di
farci un salto per vedere se le cose sono cambiate.
Una statua di Cervantes si erge in Plaza de las Cortes, di fronte al
Parlamento.
PASTI
Sol ha ristoranti per tutti i gusti, ma la fama di Huertas quale fulcro della
vita notturna può far dimenticare che questo barrio è fantastico anche per
andare a mangiare fuori. Il suo fascino culinario consiste più nella varietà di
cucine proposte che nella prevalenza di una in particolare. A fianco di
roccaforti della tradizione gastronomica madrilena si trovano così ristoranti
baschi, galiziani, andalusi e italiani. Quando a questo mix di proposte si
aggiunge la presenza di molti bei bar e di una spumeggiante vita notturna, è
difficile trovare una valida ragione per andarsene da qui una volta calato il
sole.
CASA LABRA
TAPAS €
(Cartina; 91 532 14 05; www.casalabra.es; Calle de Tetuán 11; tapas a partire da €1,25; 11.30-
15.30 e 18-23; Il Casa Labra riscuote successo sin dal 1860, epoca
Sol)
peraltro fortemente evocata dall’arredamento. I madrileni adorano il
bacalao e mangiarlo qui, dove è proposto sia come tajada de bacalao (tapa
fritta, €1,30) sia come croqueta de bacalao, è una sorta di rito di iniziazione
alla vita madrilena, come attestano le lunghe code che si formano all’ora di
pranzo. Un dato: in cucina si preparano oltre 700 kg di merluzzo a
settimana.
Il Casa Labra è anche un locale ricco di storia – fu qui che il 2 maggio 1879
venne fondato il Partido Socialista Obrero Español (PSOE; Partito
Socialista Operaio Spagnolo); oltre a ciò, il locale era frequentato
assiduamente dal poeta García Lorca ed è citato nel romanzo di Pío Baroja
La Busca. È il genere di posto dove i padri portano i propri figli, così come
i loro padri hanno fatto prima di loro.
LA GLORIA DE MONTERA
SPAGNOLO €
(Cartina; www.grupandilana.com; Calle del Caballero de Gracia 10; portate principali €7-13;
13.15-16 e 20.30-23.30; Appartenente alla stessa ‘scuderia’ della Finca
Gran Vía)
de Susana, La Gloria de Montera abbina arredi di classe a prezzi di solito
molto ragionevoli. Sebbene i piatti non siano particolarmente originali, gli
ingredienti sono freschi e l’atmosfera è sofisticata. È dunque una buona
occasione per accostarsi alla cucina spagnola senza spendere cifre
eccessive.
Dal momento che non si accettano prenotazioni, andateci presto o
preparatevi a una lunga attesa.
AREE GIOCO PER I BAMBINI
Lo stretto intrico di vie e vicoli di questi barrios centrali non lascia
molto spazio ai bambini per correre in sicurezza. Tuttavia, alcune
strade (come Calle de las Huertas) sono in parte pedonali. L’unico
parco gioco ufficiale della zona è uno dei più piccoli della capitale
ed è situato in Plaza de Santa Ana. In alternativa, se vi trovate ai
piedi della collina, la soluzione migliore è attraversare Paseo del
Prado e puntare sul Real Jardín Botánico o, ancor meglio,
proseguire fino al Parque del Buen Retiro.
LA FINCA DE SUSANA
SPAGNOLO €
(Cartina; 91 369 35 57; www.grupandilana.com/es/restaurantes/la-finca-de-susana; Calle de
Arlabán 4; portate principali €7-12; 13-15.45 e 20.30-23.30 dom-mer, 13-15.45 e 20.15-24 gio-
sab; Difficile trovare a Huertas un miglior rapporto tra prezzo,
Sevilla)
qualità e classe. La sala, illuminata da luci soffuse, è piena di piante, e la
cucina, tra l’innovativo e il tradizionale, richiama una clientela giovane e
modaiola. Buono il confit d’anatra con susine, rape e cuscus. Non si
accettano prenotazioni.
LAS BRAVAS
TAPAS €
(Cartina; 91 522 85 81; www.lasbravas.com; Callejón de Álvarez Gato 3; raciones €3,75-12;
12.30-16.30 e 19.30-0.30; Las Bravas è un locale di lunga tradizione,
Sol, Sevilla)
ideale per bere una caña (birra piccola) e assaggiare le migliori patatas
bravas (patate saltate in padella in salsa di pomodoro piccante; €3,75) della
città. La sua versione di salsa per le bravas è talmente famosa da essere
stata addirittura brevettata. Altri piatti invitanti sono i calamares e la oreja a
la plancha (orecchio di maiale alla griglia).
Le simpatiche trovate del personale meriterebbero già da sole una visita, e
gli specchi deformanti del locale sono famosi in tutta Madrid. Fatevi largo
fra la folla per raggiungere il bancone e siate rapidi e decisi al momento di
ordinare.
VINOS GONZALEZ
TAPAS, GASTRONOMIA €
(Cartina; Calle de León 12; tapas a partire da €3,50; 9.30-24 lun-gio, 9-1 ven e sab, 11-18 dom;
Antón Martín)Se cercate una gastronomia in cui acquistare qualche gustosa
specialità da consumare sul posto, seduti a un tavolo, il Vinos Gonzalez è il
posto che fa per voi. Vi troverete un invitante assortimento di formaggi,
salumi e altre prelibatezze tipicamente spagnole. I tavoli sono informali; si
preparano anche confezioni da asporto, ma se trovate posto a sedere vi
consigliamo di accomodarvi e di mangiare qui.
LA PIOLA
ITALIANO €
(Cartina; Calle de León 9; portate principali a partire da €8; 10-1 lun-gio, 10.30-2 ven, 11-2.30
sab; Questo incantevole locale in parte caffè e in parte bar
Antón Martín)
propone una piccola scelta di gustosi piatti di pasta a prezzi convenienti.
Oltre ai tavoli rustici e agli sgabelli del bar, c’è un divano che offre i posti
migliori.
Molto probabilmente troverete tanta gente quasi tutte le sere, un successo
dovuto tanto alla piacevole atmosfera quanto alla qualità del cibo.
ENRIQUE TOMAS
SPAGNOLO €
(Cartina; 91 299 20 70; www.enriquetomas.com; Calle de la Cruz 25; bocadillos €2,20-3,60; 9-
24 dom-gio, 9-1 ven e sab; C’è voluto più tempo del previsto, ma il
Sol)
potenziale del jamón come fast food alla fine si è affermato. Questo bel
locale (presente anche a Londra con due punti vendita) serve tutti i cibi
previsti da questa formula: economici panini farciti con jamón serrano, coni
di carta colmi di prosciutto e ogni genere di salumi. Grazie all’intelligente
aggiunta di qualche tavolo, è possibile apprezzare queste prelibatezze sul
posto.
CASA ALBERTO
SPAGNOLO, TAPAS €€
(Cartina; 91 429 93 56; www.casaalberto.es; Calle de las Huertas 18; tapas €4-10, raciones €6,50-
16, portate principali €14-21; ristorante 13.30-16 e 20-24 mar-sab, 13.30-16 dom, bar 12.30-1.30
mar-sab e 12.30-16 dom, chiuso dom lug e agosto; Il Casa Alberto, una
Antón Martín)
delle vecchie tabernas più suggestive di Madrid, è in attività dal 1827 e
occupa un edificio in cui si dice che Cervantes abbia scritto uno dei suoi
numerosi romanzi. Il segreto del suo successo sta nel vermut alla spina,
nelle ottime tapas e nei buoni piatti serviti ai tavoli, in particolare il rabo de
toro (coda di toro), ma ottimi sono anche i piedini di maiale, le lumache, le
polpette, le crocchette e il merluzzo.
VI COOL
SPAGNOLO MODERNO €€
(Cartina; 91 429 49 13; www.vi-cool.com; Calle de las Huertas 12; portate principali €8-19;
13.30-16.15 e 20.30-0.15 mar-dom; Il superchef catalano Sergi Arola è
Antón Martín)
uno dei talenti più vulcanici e creativi della cucina spagnola. Oltre al
magnifico Sergi Arola Gastro, di recente ha aperto numerosi ristoranti a
Madrid e a Barcellona, ma questo è uno dei più interessanti.
Si tratta di uno spazio moderno in stile bar che consente anche ai comuni
mortali di scoprire le sue formidabili doti gastronomiche senza spendere
una fortuna. Tra i piatti vi consigliamo le sardine marinate in olio con
pomodori essiccati e origano fresco o i gamberetti fritti al curry e menta.
C’è una filiale a Salamanca.
RAMIRO’S TAPAS WINE BAR
TAPAS €€
(Cartina; 91 843 73 47; Calle de Atocha 51; tapas a partire da €4,50, raciones a partire da €10;
13-16.30 e 20-23.30 lun-sab, 13-16.30 dom; Uno dei migliori tapas bar
Antón Martín)
aperti a Madrid negli ultimi anni è questo bel gastrobar che serve tapas
tradizionali ma con qualche vezzo di raffinata originalità. La cucina è quasi
tutta originaria della Castiglia e León, ma i cuochi fanno meraviglie anche
con i salumi, il foie gras e i gamberetti. Vivamente raccomandato.
LOS GATOS
TAPAS €€
(Cartina; 91 429 30 67; Calle de Jesús 2; tapas a partire da €3,50; Le
11-2; Antón Martín)
tapas da ordinare con un semplice gesto del dito senza dover decifrare il
menu e gli eclettici arredi vecchio stile (da cimeli delle corride a un murale
di scheletri al banco) fanno di questo locale, situato nella parte bassa di
Huertas, un posto molto frequentato. Particolarmente apprezzati qui sono i
canapè (tapas servite su una fetta di pane senza crosta), che sono davvero
squisiti.
MORATÍN VINOTECA
SPAGNOLO, BISTRÒ €€
(Cartina; 91 127 60 85; www.vinotecamoratin.com; Calle de Moratín 36; portate principali €12-15;
13.30-16 e 19.30-24 mar-sab; Non abbiamo ancora sentito alcuna
Antón Martín)
critica nei confronti di questo invitante piccolo bistrò nell’hinterland del
Paseo del Prado. Il servizio è cordiale e sollecito, la cucina eccellente
(ottimo il polpo in olio di paprika e coriandolo su un letto di patate
parmentier), e i vini sono abbinati in modo magistrale.
EL TRICICLO
SPAGNOLO MODERNO €€
(Cartina; 91 024 47 98; www.eltriciclo.es; Calle de Santa María 28; raciones €6-21; 13-16 e 20-
12.30 lun-sab; Relativamente recente nel panorama ristorativo
Antón Martín)
della capitale, ‘Il Triciclo’ si è rapidamente guadagnato il favore del
pubblico per la sua cucina fusion imperniata su ingredienti di stagione. La
scelta è molto ampia, con portate tradizionali, variazioni originali e piatti
internazionali. Si possono ordinare porzioni intere, mezze porzioni o,
addirittura, un terzo di porzione (un’ottima idea).
LA CASA DEL ABUELO
TAPAS €€
(Cartina; 902 027334; www.lacasadelabuelo.es; Calle de la Victoria 12;
raciones a partire da €9,50; 12-24 dom-gio, 12-1 ven e sab; Sol) ‘La
Casa del Nonno’ è un locale molto frequentato e quasi fuori dal tempo, che
da poco ha festeggiato il suo primo centenario. L’ordinazione tipica qui è un
chato (bicchierino) di El Abuelo, un vino rosso forte ma dolce, prodotto
nella provincia di Toledo, da accompagnare agli squisiti gambas a la
plancha (gamberi alla griglia) o gambas al ajillo (sfrigolanti gamberi
all’aglio serviti in ciotole di ceramica). Nei periodi di maggior affluenza, il
personale cucina anche più di 200 kg di gamberi al giorno. C’è una filiale
anche a Salamanca.
MACEIRAS
GALIZIANO €€
(Cartina; 91 429 15 84; Calle de las Huertas 66; portate principali €7-14; 13.15-16.15 e 20.30-
Le tapas galiziane
24 lun-mer e sab, fino all’1 gio e ven, fino alle 23.30 dom; Antón Martín)
(come polpo, peperoni verdi ecc.) di questo rustico bar ai piedi della collina
di Huertas sono imbattibili, soprattutto se accompagnate da un Ribeiro, un
bianco frizzante. I semplici tavoli di legno, la clientela affezionata e la
posizione comoda ne fanno un bel posto per concedersi una pausa prima o
dopo la visita ai musei del Paseo del Prado.
In sottofondo si sente musica galiziana e c’è una filiale (cartina; Calle de
Jesús 7; Antón Martín) a due passi che segue gli stessi orari.
LA HUERTA DE TUDELA
CUCINA DELLA NAVARRA €€
(Cartina; 91 420 44 18; www.lahuertadetudela.com; Calle del Prado 15; portate principali €14-22,
menu a prezzo fisso €36-44; 13.30-16 e 20.30-23.30 lun-sab, 13.30-15.30 dom; Antón Martín)
Roccaforte della buona cucina dalla provincia settentrionale della Navarra,
La Huerta de Tudela e il suo chef Ricardo Gil propongono ottimi piatti
vegetariani con ingredienti di stagione, oltre a eccellenti bistecche e stufati.
L’offerta di menu a prezzo fisso ne include uno per celiachi e uno per
vegetariani e vegani – fedele alla formula che guida questo locale.
L’ambiente è formale, quindi vestitevi bene.
RESTAURANTE INTEGRAL ARTEMISA
VEGETARIANO €€
(Cartina; 91 429 50 92; www.restaurantesvegetarianosartemisa.com; Calle de Ventura de la Vega
4; pasti €9-14; 13.30-16 e 21-24; ; Questo ristorante prevalentemente
Sevilla)
vegetariano, che prevede comunque un paio di piatti a base di carne,
propone insalate, moussaka e piatti di riso che godono di grande popolarità.
Gli arredi sono semplici e il servizio piuttosto spiccio, ma il vero motivo
per venire qui sono le insalate. In alternativa, ordinate il plato degustación
(a partire da €26) per assaggiare più sapori.
UN BOCCONE FUORI ORARIO
Se il vostro stomaco inizia a brontolare a un’ora inconsueta per la
Spagna, potete optare per una serie di spuntini che spaziano dai
bocadillos (panini) alle tapas.
Vinos Gonzalez Tapas da gourmet.
Enrique Tomas Panini al jamón.
Casa Alberto Tapas tradizionali.
Los Gatos Tapas nel quartiere di Huertas.
La Casa del Abuelo Gamberi alla griglia.
LA TERRAZA DEL CASINO
SPAGNOLO MODERNO €€€
(Cartina; 91 532 12 75; www.casinodemadrid.es; Calle de Alcalá 15; portate principali €35-45,
menu a prezzo fisso a pranzo €69; Situato ai piani alti
13-16 e 21-24 lun-sab; Sevilla)
dello storico edificio del Casino de Madrid, questo tempio dell’alta cucina è
supervisionato, seppur da lontano, da Paco Roncero e si fregia di due stelle
Michelin. La sperimentazione culinaria vi regna sovrana, con un menu in
continuo divenire che ripropone le nuove idee messe a punto in quel
laboratorio di creatività che è la cucina. Il menú de degustación (€135) è
una favolosa valanga di sapori.
LHARDY
SPAGNOLO €€€
(Cartina; 91 521 33 85; www.lhardy.com; Carrera de San Jerónimo 8; portate principali €19-38;
13-15.30 e 20.30-23 lun-sab, 13-15.30 dom, chiuso agosto; Questo locale,
Sol, Sevilla)
punto di riferimento a Madrid sin dal 1839, offre all’elegante piano terra
tapas d’alta cucina da asporto, mentre nelle sei sale ai piani superiori
propone i piatti tipici della tradizione madrilena, alcuni dei quali con
leggere influenze francesi. Specialità della casa sono il cocido a la
madrileña (€36), il fagiano e l’anatra al profumo d’arancia.
Qualità e servizio sono impeccabili. Ristorante molto amato dalla famiglia
reale nel XIX secolo, il Lhardy continua a richiamare una clientela
appartenente ai ceti abbienti di Madrid.
A TASCA DO BACALHAU PORTUGÊS
PORTOGHESE €€€
(Cartina; 91 429 56 75; Calle de Lope de Vega 14; portate principali a partire da €25; 13.30-16 e
20.30-24 mar-dom, 13.30-16 dom, chiuso prima metà di agosto; Si tratta di
Antón Martín)
uno dei pochi ristoranti portoghesi autentici di Madrid. Il menu, non
particolarmente ampio, è dominato da eccellenti piatti di bacalhau e di
pietanze a base di riso. Il ristorante sostiene di avere ben 412 ricette di
baccalà, ma fortunatamente si limita a proporne solo una parte. Se non
avete dimestichezza con la cucina portoghese, questo può essere un buon
posto per iniziare a conoscere la tradizione culinaria lusitana.
SIDRERÍA VASCA ZERAÍN
BASCO €€€
(Cartina; 91 429 79 09; www.restaurante-vasco-zerain-sidreria.es; Calle Quevedo 3; portate
principali €14-38; 13.30-16 e 19.30-24 lun-sab, 13.30-16 dom, chiuso agosto; Antón Martín)
Situato nel cuore del Barrio de las Letras, questo sofisticato ristorante è uno
dei migliori in città per scoprire la cucina basca. Suoi capisaldi sono il
sidro, il bacalao e le deliziose bistecche, arricchite con un tocco di
creatività (il segreto è nella salsa). Consigliamo vivamente il menú de
sidrería (€36,30).
LOCALI E VITA NOTTURNA
Huertas, uno dei quartieri simbolo della vita notturna madrilena, inizia a
mostrare il suo spirito più autentico soltanto dopo il calar del sole e rimane
molto animato fin quasi all’alba. Ci sono bar ovunque, da Sol fino alla
‘periferia’ del Paseo del Prado, ma la maggior concentrazione è in Plaza de
Santa Ana e lungo Calle de las Huertas. Questo è un quartiere in cui si trova
qualcosa da fare a qualsiasi ora della notte, ma è nei posti dove si suona
jazz (o musica di altro tipo) e nei locali notturni che Huertas dà il meglio di
sé.
LA VENENCIA
BAR
(Cartina; 91 429 73 13; Calle de Echegaray 7; 12.30-15.30 e 19.30-1.30; La
Sol, Sevilla)
Venencia è un bar vecchio stile, con buoni sherry di Sanlúcar e manzanilla
di Jeréz spillati direttamente da polverose botti di legno e accompagnati da
una piccola selezione di tapas di ispirazione andalusa. Per il resto, niente
musica né arredi vistosi, ma solo voi, il vostro fino (sherry) e i vostri amici.
Come ha scritto qualcuno, ‘un classico tra i classici’.
EL IMPERFECTO
COCKTAIL BAR
(Cartina; Plaza de Matute 2; 17-2.30 lun-gio, 152.30 ven e sab; A dispetto
Antón Martín)
del nome, ‘L’Imperfetto’ è il bar che più amiamo a Huertas, con qualche
serata allietata da musica jazz dal vivo e una lista di bevande lunga quanto
un sassofono, che include non solo cocktail (€7, o 2 Mojito per €10) e
liquori, ma anche frappè, tè e caffè dagli aromi insoliti. La sua piña colada è
una delle migliori che ci sia mai capitato di bere e l’atmosfera è vivace ma
al tempo stesso distesa.
LA TERRAZA DEL URBAN
COCKTAIL BAR
(Cartina; 91 787 77 70; Carrera de San Jerónimo 34; 12-20 dom e lun, 12-3 mar-sab metà mag-
set; Questo esclusivo locale contende a The Roof e allo Splash Óscar
Sevilla)
(La Terraza de Arriba) il titolo di miglior rooftop bar di Madrid. Situato
sopra l’albergo a cinque stelle Urban Hotel, offre vedute anch’esse a cinque
stelle, a cui corrispondono prezzi a cinque stelle. Vale ogni euro speso, ma è
aperto solo nella bella stagione, all’incirca da maggio a fine settembre. Se
soffrite di vertigini, fermatevi al piano terra, nell’altrettanto sofisticato
Glass Bar ( 12-3).
THE ROOF
COCKTAIL BAR
(Cartina; 91 701 60 20; www.memadrid.com; Plaza de Santa Ana 14; 21-1.30 lun-gio, 20-3 ven
e sab; Da questo lussuoso cocktail bar all’aperto, situato su
Antón Martín, Sol)
una terrazza al settimo piano sopra Plaza de Santa Ana, si gode una
splendida vista sui tetti di Madrid. Già dal prezzo d’ingresso (€25) risulta
chiaro che è un locale per gente sofisticata, con zone relax disseminate di
cuscini, DJ e un codice di abbigliamento studiato per selezionare l’elite. Se
soffrite di vertigini, potete optare per l’altrettanto raffinato Midnight Rose,
al piano terra.
CAFÉ DEL CÍRCULO DE BELLAS ARTES
CAFFÈ
(Cartina; 91 521 69 42; Calle de Alcalá 42; 9-1 dom-gio, fino alle 3 ven e sab; Sevilla)
Questo magnifico caffè in stile Belle Époque, progettato da Antonio
Palacios nel 1919, sfoggia sontuosi lampadari e il fascino di un’epoca ormai
scomparsa. A meno che non ci andiate tra le 13.30 e le 16.30 o dopo le 21
(quando viene servita la cena), vi sarà chiesto di acquistare una tessera
associativa temporanea (€1).
Questa ha però il vantaggio di dare accesso alle mostre allestite dal circolo e
vale ogni centesimo speso, anche se i camerieri talvolta si accigliano se li si
fa attendere. L’ingresso è in Calle de Marqués de Casa Riera.
CERVECERÍA ALEMANA
BAR
(Cartina; 91 429 70 33; www.cerveceriaalemana.com; Plaza de Santa Ana 6; 11-0.30 dom-gio,
fino alle 2 ven e sab, chiuso agosto; Se avete il tempo di fermarvi in
Antón Martín, Sol)
un solo bar in Plaza de Santa Ana, fatelo in questa tipica cervecería
(birreria), rinomata per le birre fredde e schiumose e per la scelta di birre
nazionali più ampia della norma. All’interno regna una piacevole atmosfera,
ma nelle serate estive il punto di forza è senza dubbio costituito dai tavoli
all’aperto, sempre molto ambiti.
Il bar aprì nel 1904 ed era uno dei ritrovi di Hemingway, e né il bancone in
legno né i camerieri con farfallino sembrano essere molto cambiati da
allora.
DRESS CODE
L’aperitivo a Madrid è un’occasione d’incontro generalmente
informale, ma al The Roof o alla Terraza del Urban occorre vestirsi
bene: niente scarpe da ginnastica, ovviamente, e camicia quasi di
rigore per gli uomini. Forse si riesce a entrare anche in jeans, ma
dipende dal giorno e da chi c’è all’ingresso.
DOS GARDENIAS
BAR
(Cartina; 627 003571; Calle de Santa María 13; 21.30-2.30 mar-sab; Se
Antón Martín)
l’atmosfera di Huertas dovesse cominciare a opprimervi, la tranquillità di
questo piccolo bar è il miglior antidoto. La musica flamenco e chill-out
creano un ambiente molto rilassante, e i sofà, le tonalità degli arredi,
l’illuminazione soffusa e uno dei migliori Mojito (e tè esotici) del barrio ne
fanno il luogo ideale per iniziare o concludere una serata.
TABERNA LA DOLORES
BAR
(Cartina; 91 429 22 43; Plaza de Jesús 4; 11-1; Vecchie bottiglie e
Antón Martín)
boccali di birra sono allineati sui ripiani dietro il bancone di questa
istituzione madrilena (1908), nota per la facciata decorata con piastrelle
bianche e azzurre e per la clientela sulla trentina, tra la quale spesso capita
di avvistare qualche celebrità. Si definisce ‘il bar più famoso di Madrid’,
affermazione un po’ azzardata forse, ma essendo gremito quasi tutte le sere
della settimana, chi siamo noi per contestare?
Serve un buon vino della casa, squisite acciughe e quella che gli spagnoli
chiamano ‘birra ben spillata’.
TABERNA ALHAMBRA
BAR
(Cartina; 91 521 07 08; Calle de la Victoria 9; 11-1.30 dom-mer, 11-2 gio, 11-2.30 ven e sab;
Sol)I bar situati tra Sol e Huertas si assomigliano un po’ tutti ed è per tale
ragione che questa bella e vecchia taberna spicca nel mucchio. La
splendida facciata e le pareti di mattonelle a vista all’interno creano un
bell’ambiente, con un’atmosfera informale e animata. Si servono tapas e in
tarda serata si può ascoltare del buon flamenco.
JAZZ BAR
BAR
(Cartina; 91 429 70 31; Calle de Moratín 35; 15-2.30; Gli aficionados
Antón Martín)
del jazz sicuramente apprezzeranno questo locale, dove la musica di
sottofondo non si interrompe mai. Ci si può accomodare in intimi séparé in
pelle (finalmente un bar che ha scelto di offrire un po’ di privacy ai suoi
clienti, anziché cercare di stipare quanta più gente possibile) e ci sono molte
piante a rallegrare l’ambiente. Per ascoltare jazz dal vivo dovrete andare
altrove: questo locale è più adatto a un ‘dopo party’ per i veri patiti del
genere.
MALASPINA
BAR
(Cartina; 91 523 40 24; Calle de Cádiz 9; Il
11-2 dom-gio, fino alle 2.30 ven e sab; ; Sol)
Malaspina serve appetitose tapas, ma quello che a noi piace di più di questo
caldo locale con tavoli di legno e arredi semirustici è la sua atmosfera
pacata, perfetta per bere qualcosa prima di tornare in albergo quando non si
vuole fare troppo tardi. Molti bar presenti nella zona sono poco caratteristici
o hanno venduto l’anima al turismo, ma questo appartiene a un’altra
categoria.
LA NEGRA TOMASA
BAR
(Cartina; 91 523 58 30; www.lanegratomasa.com; Calle de Cádiz 9; 13.30-4 dom-gio, 13.30-
5.30 ven e sab; Bar, spazio per musica dal vivo, ristorante e calamita per
Sol)
tutto ciò che è di provenienza cubana, La Negra Tomasa è il chiassoso
luogo di ritrovo dei cubani residenti a Madrid, con cameriere in costume
tradizionale (antecedente all’avvento di Castro) e musicisti che suonano
fino a notte fonda. I gruppi si esibiscono tutte le sere a partire dalle 23.30,
ma il fine settimana sono previsti ulteriori spettacoli alle 2.30 il venerdì e il
sabato e alle 3 la domenica.
In alcune sere, in un angolo del locale c’è pure una cartomante che può
leggervi i tarocchi.
VIVA MADRID
BAR
(Cartina; 91 420 35 96; www.restaurantevivamadrid.com; Calle de Manuel Fernández y González
7; 12-24 lun-gio, 12-2 ven e sab; La facciata piastrellata del Viva
Antón Martín, Sol)
Madrid è una delle più riconoscibili della capitale e un punto di riferimento
fondamentale della vita notturna di Huertas. Il fine settimana il locale è
sempre pieno zeppo di gente, grazie agli ottimi Mojito e all’atmosfera
allegra e informale. Altro motivo per venirci sono le tapas, che
recentemente hanno fatto un salto di qualità.
DIVERTIMENTI
CAFÉ CENTRAL
JAZZ
(Cartina; 91 369 41 43; www.cafecentralmadrid.com; Plaza del Ángel 10; 12.30-2.30 dom-gio,
12.30-3.30 ven e sab, inizio concerti 21; Nel 2011 la prestigiosa
Antón Martín, Sol)
rivista di jazz Down Beat ha inserito questo bar in stile art déco nella
classifica dei migliori jazz club del mondo: è l’unico locale in Spagna ad
aver ottenuto questo ambito riconoscimento (secondo alcuni equiparabile a
una stella Michelin in campo culinario). Effettivamente, con oltre 9000
concerti all’attivo, il Café Central di rado perde un colpo (l’ingresso costa
€12-18).
Musicisti di fama internazionale come Chano Domínguez, Tal Farlow e
Wynton Marsalis hanno tutti suonato sul suo palco, dove il jazz è proposto
nelle sue espressioni più diverse, dal latinoamericano al fusion, dal tango al
jazz classico. I musicisti di solito si esibiscono per un’intera settimana,
ragion per cui non dovreste avere difficoltà a procurarvi i biglietti, tranne
che nei weekend; i concerti iniziano alle 21 e i biglietti sono in vendita a
partire dalle 18 dello stesso giorno.
SALA EL SOL
MUSICA LIVE
(Cartina; 91 532 64 90; www.elsolmad.com; Calle de los Jardines 3; 24-5.30 mar-sab lug-set;
Gran Vía)Tra i locali che a Madrid hanno assunto lo status di istituzioni
nessuno è più amato della Sala El Sol. Aperto nel 1979, appena in tempo
per essere trascinato nel vortice della movida madrileña, si impose ben
presto quale principale palcoscenico per tutte le icone del periodo, tra cui
Nacha Pop e Alaska y los Pegamoides.
La movida fa ormai parte del passato, ma a El Sol continua a vivere al ritmo
rock degli anni ’70 e ’80, pur lasciando spazio anche al soul e al funk. È un
posto fantastico, ma è bene sapere che, anche se la maggior parte dei
concerti inizia alle 23 e nonostante gli orari di apertura ufficiali, può
capitare che alcuni spettacoli comincino prima, già alle 22. Dopo le
esibizioni dal vivo entrano in azione i DJ, che pompano rock, fusion e
musica elettronica da un potentissimo impianto audio. Date un’occhiata al
sito web (che dà anche la possibilità di prenotare) per saperne di più sugli
eventi in programma. L’ingresso comprende la consumazione e costa €10
(quando ci sono i concerti il costo va da €8 a €25).
VILLA ROSA
FLAMENCO
(Cartina; 91 521 36 89; www.tablaoflamencovillarosa.com; Plaza de Santa Ana 15; 23-6 lun-
Sulla cresta
sab, spettacoli 20.30 e 22.45 dom-gio, 20.30, 22.45 e 0.15 ven e sab; Sol)
dell’onda sin dal 1914, il Villa Rosa ha conosciuto varie trasformazioni nel
corso degli anni; diventato famoso come palcoscenico di flamenco, di
recente è tornato alle origini proponendo spettacoli con cena a prezzi
ragionevoli. L’ingresso (spettacolo più consumazione) parte da 32/17
interi/bambini.
La straordinaria facciata rivestita di piastrelle, realizzata nel 1928 da
Alfonso Romero, cui si devono anche le decorazioni in piastrelle della
Plaza de Toros, è già da sola un motivo per andare in questo storico locale,
apparso anche nel film di Almodóvar Tacchi a spillo (1991).
TEATRO DE LA ZARZUELA
TEATRO
(Cartina; 91 524 54 00; http://teatrodelazarzuela.mcu.es; Calle de Jovellanos 4; biglietti €5-50;
biglietteria 12-18 lun-ven, 15-18 sab e dom; Questo teatro,
Banco de España, Sevilla)
costruito nel 1856, è il luogo migliore per assistere alla zarzuela (commedia
musicale satirica). Ospita anche concerti di musica classica e operistica,
oltre agli spettacoli d’avanguardia della Compañía Nacional de Danza. I
biglietti vanno da €5 a €50.
TORRES BERMEJAS
FLAMENCO
( 91 532 33 22; www.torresbermejas.com; Calle de los Mesoneros Romanos 11; spettacoli 21-24,
apertura 20; Callao)Per decenni questo locale è stato il palcoscenico della
leggenda del flamenco Camarón de la Isla, e ora è tornato a essere un punto
di riferimento di questo genere. L’atmosfera è esaltata dai lussuosi interni
rivestiti di piastrelle. L’ingresso costa €41 e comprende una consumazione.
COSTELLO CAFÉ & NITECLUB
MUSICA LIVE
(Cartina; 91 522 18 15; www.costelloclub.com; Calle del Caballero de Gracia 10; 20-3 dom-
mer, 18-3.30 gio-sab; Molto ‘cool’, il Costello Café & Niteclub ha
Gran Vía)
un’atmosfera avvolgente come la seta che si coniuga con un innovativo mix
di pop, rock e fusion in un ambiente ispirato a Andy Warhol. Ogni sera
della settimana, tranne la domenica, c’è musica dal vivo a partire dalle
21.30 (pop e rock, spesso del genere indie), seguita dal giovedì al sabato da
DJ fissi oppure ospiti che vi faranno ballare fino all’ora di chiusura.
L’ingresso è compreso tra €5 e €10.
POPULART
JAZZ
(Cartina; 91 429 84 07; www.populart.es; Calle de las Huertas 22; 18-2.30 dom-gio, fino alle
3.30 ven e sab, inizio concerti 22; Il Populart, uno dei jazz club
Antón Martín, Sol)
storici di Madrid, ha un’atmosfera discreta e informale e musica di prima
qualità, per lo più jazz, anche se non mancano le incursioni nel blues, nello
swing e persino nel flamenco. Qui si sono esibiti anche Compay Segundo,
Sonny Fortune e la Canal Street Jazz Band. I concerti iniziano alle 22, ma
per assicurarvi un posto a sedere cercate di arrivare con largo anticipo.
LA BOCA CLUB
MUSICA LIVE
(Cartina; 91 429 70 13; www.labocaclub.com; Calle de Echegaray 11; 21.30-3 mar-gio, 21.30-
3.30 ven e sab; Rinomato soprattutto per i concerti di musica rock e
Sol, Sevilla)
alternativa, La Boca Club ha ampliato i propri orizzonti aggiungendo al
programma un po’ di tutto: roots, reggae, jazz, soul, ska, flamenco, funk e
fusion. In tanta varietà restano però alcuni punti fermi – il mercoledì e il
giovedì, per esempio, sono dedicati alle jam session di funk, soul e blues
della durata di quattro ore, con inizio alle 23.
I concerti iniziano in genere alle 23 (controllate sul sito web). Il venerdì e il
sabato sono seguiti da DJ che mettono musica fino all’ora di chiusura.
L’ingresso può essere gratuito o costare fino a €10.
CARDAMOMO
FLAMENCO
(Cartina; 91 805 10 38; www.cardamomo.es; Calle de Echegaray 15; 22-3.30 e spettacoli dal
vivo 20 e 22 mer-lun; Il Cardamomo, uno dei migliori locali di
Sol, Sevilla)
flamenco della città, richiama più turisti che appassionati del genere, ma i
suoi spettacoli sono di prim’ordine. Il primo dura solo 50 minuti, l’ultimo
90. L’ingresso agli spettacoli delle 20/22 costa €25/39 e comprende una
consumazione.
CASA PUEBLO
MUSICA LIVE
Cartina 91 420 20 38; Calle de León 3; 17-2 lun-gio, 17-3 ven, 15-3 sab,
15-2 dom; Antón Martín, Banco de España) Questo storico bar di Huertas
ha tra i suoi punti di vanto il jazz gratuito dal vivo, l’aspetto bohémien e
(secondo i proprietari) l’estraneità ai maneggi politici. È un locale
dall’atmosfera piacevole, con un’offerta vincente di torte e cocktail capace
di richiamare una nutrita clientela di giovani oculati sulla trentina.
TEATRO ESPAÑOL
TEATRO
(Cartina; 91 360 14 84; www.teatroespanol.es; Calle del Príncipe 25; Sevilla, Sol, Antón Martín)
Affacciato su Plaza de Santa Ana, questo teatro fondato nel XVI secolo è
tuttora una delle migliori sale per assistere a rappresentazioni delle opere
più importanti del teatro spagnolo, da Lope de Vega agli autori più recenti.
TEATRO MONUMENTAL
MUSICA CLASSICA
Cartina 91 429 12 81, 91 429 10 55; www.rtve.es/orquesta-coro; Calle de
Atocha 65; biglietteria 11-14 e 17-19 lun-ven; Antón Martín) La grande
stagione concertistica va da ottobre a marzo, quando sono in programma le
esibizioni della Banda Sinfónica Municipal Madrid e dell’Orquesta
Sinfónica de RTVE. In questo moderno teatro dall’acustica straordinaria
vengono allestiti di tanto in tanto anche opere, balletti e zarzuelas (biglietti
€10-22).
SHOPPING
I negozi nelle vie intorno a Sol spaziano da grandi magazzini a punti
vendita di catene d’abbigliamento fino ad arrivare ad autentiche gemme.
Fare acquisti a Huertas è un po’ come partecipare a una caccia al tesoro.
Qua e là, nei posti più improbabili, spuntano caratteristici negozietti, alcuni
gestiti dalla stessa famiglia da generazioni, altri rivolti a nicchie molto
ristrette di consumatori. Il groviglio di viuzze che prende il nome di Barrio
de las Letras è particolarmente ricco di simili botteghe.
CASA DE DIEGO
ACCESSORI
(Cartina; www.casadediego.com; Plaza de la Puerta del Sol 12; Questo
9.30-20 lun-sab; Sol)
prestigioso negozio vende e ripara ventagli, scialli, ombrelli e bastoni da
passeggio sin dal 1858. Il servizio è vecchio stile e talvolta un po’ brusco,
ma i ventagli sono vere e proprie opere d’arte. Gli stessi proprietari hanno
un altro negozio (cartina; 91 531 02 23; Calle del los Mesoneros
Romanos 4; 9.30-13.30 e 16.45-20 lun-sab; Callao, Sol) nelle vicinanze.
JOSÉ RAMÍREZ
MUSICA
(Cartina; 91 531 42 29; www.guitarrasramirez.com; Calle de la Paz 8; 10-14 e 16.30-20 lun-ven,
10.30-14 sab; José Ramírez è considerato uno dei migliori liutai di tutta la
Sol)
Spagna, le cui chitarre sono state suonate da molti grandi del flamenco e da
celebri star internazionali (persino dai Beatles). La sua arte si basa su
tradizioni tramandate di generazione in generazione e utilizza come
materiali il cedro dell’Honduras, l’ebano del Camerun e il palissandro
indiano o del Madagascar.
Sul retro c’è un piccolo museo con chitarre risalenti fino al 1830. Qui potete
anche informarvi su eventuali corsi di chitarra.
JUAN ALVAREZ
MUSICA
(Cartina; 91 429 20 33; www.guitarrasjuanalvarez.com; Calle de San Pedro 7; 17-20 lun, 10-
13.30 e 17-20 mar-ven, 10-13.30 sab; Il laboratorio e l’annesso negozio
Antón Martín)
(in una traversa di Calle de Moratín) saranno pure piccolissimi, ma Juan
Alvarez è uno dei più stimati liutai di Spagna. L’attività familiare risale al
1945 e fra i suoi clienti storici figurano Eric Clapton, Compay Segundo e
tantissimi grandi del flamenco. I prezzi partono da €150 per arrivare fino a
€12.000.
MARÍA CABELLO
VINI
(Cartina; 91 429 60 88; Calle de Echegaray 19; 9.30-14.30 e 17.30-21 lun-ven, 10-14.30 e
18.30-21.30 sab; Tutte le enoteche dovrebbero essere così. In
Sevilla, Antón Martín)
questo negozietto a gestione familiare, il cui arredo è cambiato poco dal
1913, con tanto di scaffali in legno e un soffitto affrescato un po’ sbiadito,
troverete personale estremamente competente e una grandissima scelta di
buoni vini (soprattutto spagnoli, ma anche qualche varietà straniera), che
comprende circa 500 etichette, in esposizione o nascoste nel retrobottega.
SANTARRUFINA
ARTICOLI RELIGIOSI
(Cartina; 91 522 23 83; www.santarrufina.com; Calle de la Paz 4; 10-14 e 16.30-20 lun-ven, 10-
14 sab; Sol)Vedere per credere. Fra gli avventori di questo tempio del
cattolicesimo spagnolo figurano istituzioni ecclesiastiche e clero. Sui tre
piani del negozio si trovano esposti tutti gli oggetti legati al culto, da
semplici rosari a imponenti statue di santi, fino addirittura alle lettighe per
trasportare le statue della Vergine in processione. Visitate il piano inferiore
per dare una sbirciatina alla sontuosa cappella.
JUSTO ALGABA
ARTICOLI DA REGALO
(Cartina; 91 523 37 17; www.justoalgaba.com; Calle de la Paz 4; 10-14 e 17-20 lun-ven, 10-14
sab; In questo negozio vengono i toreri spagnoli per farsi fare il loro
Sol)
traje de luces (il tradizionale costume da torero tutto luccicante).
ALMACÉN DE PONTEJOS
MERCERIA
(Cartina; 91 521 55 94; www.almacendepontejos.com; Plaza de Pontejos 2; 9.30-14 e 16.30-
20.15 lun-ven, 9.30-14 sab; Non è sufficiente descrivere gli articoli venduti
Sol)
da questa merceria (tessuti, bottoni, ogni genere di accessori per sarti): è
uno dei tanti negozi simili presenti sulla piazza e nelle vie limitrofe, una
vera e propria sottocultura nascosta e stimolante che risale a diversi decenni
fa, a un tiro di sasso dalla Puerta del Sol. Si tratta di una tradizione più viva
che mai, e questi negozi spesso traboccano di clienti.
MÉXICO
ANTIQUARIATO
(Cartina; 91 429 94 76; Calle de las Huertas 20; 10.30-14 e 17-20 lun-ven, 10.30-14 sab;
Antón Martín) Questo scrigno di antiche mappe originali è un posto
straordinario per trovare un souvenir della Spagna davvero unico. Vi sono
infatti ben 160 raccoglitori di antiche mappe di Madrid, della Spagna e del
resto del mondo. Si tratta di esemplari originali o di copie d’epoca, non di
ristampe moderne, per cui i prezzi sono piuttosto elevati, da poche centinaia
a qualche migliaio di euro.
SECRETOS DE LEÓN
ALIMENTARI
(Cartina; 91 061 81 15; www.secretosdeleon.com; Calle de Lope de Vega 1; 10.30-14.30 e 16-
20.30 mar-sab, 12-15.30 dom; In questo negozio tutto gira intorno alla
Antón Martín)
provincia di León, nel nord della Spagna. Si vendono formaggi, salumi,
dolci tipici e altri prodotti. È uno spazio incantevole e intimo, che a volte
organizza pure degustazioni di birre artigianali (evento piuttosto insolito a
Madrid).
LA VIOLETA
DOLCIUMI
(Cartina; 91 522 55 22; www.lavioletaonline.es; Plaza de Canalejas 6; 10-14 e 16.30-20.30 lun-
sab set-lug; Le violetas (dolcetti con glassa di zucchero di
Sevilla, Antón Martín)
colore viola, decorati a somiglianza del fiore omonimo) sono uno dei dolci
tipici più famosi della città sin dai primi del Novecento. In questo
piccolissimo negozio specializzato, che con il suo arredamento richiama
l’atmosfera di quegli anni, li troverete confezionati e presentati in modo
molto elegante.
TIENDA REAL MADRID
SPORT
(Cartina; 91 755 45 38; www.realmadrid.com; Gran Vía 31; 10-21 lun-sab, 11-21 dom; Gran
Vía, Callao)Il negozio del Real Madrid vende le maglie della squadra, poster,
cappellini e praticamente tutto quello su cui si può applicare il logo della
squadra. In centro c’è una filiale più piccola ( 915 21 79 50; Calle del
Carmen 3; 10-21 lun-sab, 11-20 dom; Sol) e, nella zona nord della città,
la filiale dello stadio.
LIBRERÍA DESNIVEL
LIBRI
(Cartina; 91 429 12 81; www.libreriadesnivel.com; Plaza de Matute 6; 10-20.30 lun-ven, 11-20
sab; Antón Martín)Pur essendo incentrata su attività come alpinismo e
arrampicata su roccia, questa bella libreria vende un’ottima selezione di
cartine e letteratura di viaggio e ha un piccolo reparto di libri per bambini.
SPORT E ATTIVITÀ
HAMMAM AL-ANDALUS
SPA
(Cartina; 91 429 90 20; www.madrid.hammamalandalus.com; Calle de Atocha 14; trattamenti
€3073; 10-24; Situato nelle excantine sotterranee della vecchia Madrid,
Sol)
riproduce un bagno arabo tradizionale e offre massaggi e aromaterapia sotto
belle volte, con il piacevole sottofondo del gocciolio dell’acqua. Le tariffe
sono più convenienti tra le 10 e le 16 da lunedì a venerdì; è richiesta la
prenotazione. Al piano superiore ci sono una sala da tè e un ristorante in
stile marocchino.
El Retiro e i musei d’arte
I top 5

Per maggiori dettagli v. cartina

Un viaggio attraverso i secoli più fecondi dell’arte europea e spagnola


nel Museo del Prado, a cominciare da Goya e Velázquez.
Guernica al Centro de Arte Reina Sofía, massima espressione del
genio di Picasso e opera che offre numerosi spunti di riflessione.
Il Museo Thyssen-Bornemisza, pantheon dei più grandi maestri della
pittura europea.
La pace e lo splendore del Parque del Buen Retiro, uno dei parchi
cittadini più belli d’Europa.
L’Estado Puro, un tapas bar fra i più quotati di Madrid, ideale per
scoprire tutte le novità della rivoluzione gastronomica in atto in Spagna.
Il Paseo del Prado, antico corso d’acqua trasformato in uno dei viali più
maestosi d’Europa, deve la sua fama ai favolosi musei d’arte che si trovano
lungo il suo corso e negli immediati pressi. La presenza di altri grandiosi
monumenti e dell’orto botanico cittadino ne fa un quartiere animato
soprattutto di giorno, che si svuota (almeno per gli standard madrileni) non
appena cala il buio. Il Paseo del Prado è servito soltanto da due stazioni
della metropolitana, una a ciascuna estremità: per spostarvi dall’una
all’altra percorrete i viottoli alberati che corrono al centro del viale, non
quelli situati ai margini esterni. Il barrio di Huertas è abbarbicato sulla
collina più a ovest.
Dietro il Museo del Prado e il Real Jardín Botánico, che si trova sulla sua
destra, silenziose ed eleganti vie residenziali salgono in lieve pendenza
verso il Parque del Buen Retiro. Quest’oasi di verde è una destinazione
diurna (i cancelli chiudono subito dopo il tramonto), che tuttavia presenta
atmosfere diverse a seconda dei giorni. Durante la settimana è un posto
abbastanza frequentato da avere una parvenza di animazione, ma tranquillo
quanto basta per trovarvi rifugio dal frastuono del vicino centro. Il sabato e
la domenica, invece, è invaso da fiumi di madrileni; nella bella stagione,
sembra che la domenica pomeriggio tutta la capitale vi si riversi per
trascorrere qualche ora di svago.
Vita di quartiere
El Retiro in festa A est del monumento ad Alfonso XII, nel cuore del
parco, la gente si raduna la domenica poco prima del tramonto, quando il
suono dei bonghi si diffonde in tutto il parco e la gente comincia a ballare.
Ritrovi Nei pomeriggi domenicali, dopo che la confusione di El Rastro
sfuma e la gente che mangia tapas inizia a diminuire, andate a Plaza de la
Puerta de Moros par partecipare a un contagiosa festa di strada.
Rive Gauche madrilena Vicino all’estremità meridionale del Paseo del
Prado, le bancarelle di Cuesta de Claudio Moyano vendono libri usati che
attirano tanto i curiosi quanto i veri bibliofili.
Trasporti
Metropolitana Le stazioni della metropolitana alle due estremità del
Paseo del Prado sono Banco de España (linea 2) a nord e Atocha (linea 1) a
sud.
Metropolitana Per il Parque del Buen Retiro, la stazione più comoda è
Retiro (linea 2). Anche la stazione di Ibiza (linea 9) è ben posizionata, ma
collegata meno bene al centro.
I consigli Lonely Planet
Evitate di visitare il Museo del Prado negli orari a ingresso libero,
quando è sovraffollato. Meglio andarci di prima mattina; comprando
un biglietto online con un certo anticipo, salterete la coda. Per rendere
giustizia al museo ci vorrebbero due visite: il biglietto ‘2 visitas en un
año’ costa €20 e vi fa risparmiare €8.
Se visitate anche il Reina Sofía e il Thyssen, risparmierete €6,40
acquistando il biglietto cumulativo ‘Paseo del Arte’ al costo di €25,60,
valido per tutti e tre i musei.
I migliori ristoranti
Estado Puro
Viridiana
El Brillante
I migliori centri d’arte
Museo del Prado
Centro de Arte Reina Sofía
Museo Thyssen-Bornemisza
I migliori esempi di architettura
Plaza de la Cibeles
Caixa Forum
Palacio de Cristal
Antigua Estación de Atocha
Iglesia de San Jerónimo El Real

DA NON PERDERE
MUSEO DEL PRADO

SYLVAIN SONNET / GETTY IMAGES ©


IN PRIMO PIANO
Goya
Velázquez
I fiamminghi
Il giardino delle delizie
El Greco
DA SAPERE
cartina
www.museodelprado.es
Paseo del Prado
interi/bambini €14/gratuito, ingresso libero 18-20 lun-sab e
17-19 dom, audioguide €3,50, ingresso con guida illustrata
ufficiale €23
10-20 lun-sab, 10-19 dom

Banco de España

Benvenuti al Museo del Prado, uno dei musei d’arte più


importanti del mondo. Gli oltre 7000 dipinti della sua collezione
(di cui sono esposti solo 1500 circa alla volta) permettono di
seguire l’evoluzione dello spirito spagnolo attraverso i secoli:
grandioso e solenne nei dipinti della famiglia reale di
Velázquez, cupo e tumultuoso nelle Pinturas negras (Pitture
nere) di Goya, ma anche aperto al resto del mondo, come
testimoniano le opere provenienti da tutta Europa.
Goya al Prado
Goya è stato definito da alcuni il primo dei grandi maestri della
pittura spagnola e qui al Prado è presente con le sue opere su tutti e
tre i piani espositivi. Partite dal lato meridionale del museo, al
piano terra, dove le sale 64 e 65 ospitano due dei dipinti più
emblematici della storia di Madrid: El 2 de mayo de 1808 en
Madrid ed El 3 de mayo en Madrid. Nelle sale adiacenti (66 e 67)
sono esposte le inquietanti Pinturas negras (Pitture nere), così
chiamate per via dell’aspetto deforme e grottesco dei personaggi
rappresentati. Il Saturno è la spaventosa raffigurazione del Dio
Saturno che divora uno dei suoi figli, mentre La romería de San
Isidro e El aquelarre (o El gran cabrón) sono dominati dai volti
dolenti delle anime dei dannati, ciascuno ritratto con una propria
individualità. Opera minore di sicuro interesse in relazione alle
Pinturas negras è il dipinto El coloso, a lungo attribuito a Goya e
solo nel 2008 eliminato dal suo catalogo dagli esperti del Prado.
Al primo piano si trovano altre opere magistrali, tra cui l’intrigante
La família de Carlos IV, che raffigura la famiglia reale spagnola nel
1800; Goya si è ritratto sullo sfondo come aveva fatto Velázquez in
Las meninas. Sempre su questo piano ci sono La maja vestida e La
maja desnuda. Questi due ritratti della stessa donna, che si ritiene
possa trattarsi della duchessa d’Alba, forse amante del pittore, sono
identici, eccetto per il fatto che nel secondo la modella è raffigurata
senza veli.
Velázquez
In quanto pittore di corte, Velázquez ci ha fornito attraverso la sua
opera un affascinante resoconto sulla vita dei reali nel XVII secolo.
Il Prado è il museo che custodisce la più ricca raccolta di suoi
dipinti. Tra questi, Las meninas (sala 12) è quello che più di tutti
suscita l’interesse dei visitatori. Completato nel 1656, s’intitola in
realtà La familia de Felipe IV. Nel quadro, Velázquez raffigura se
stesso sulla sinistra e, al centro, l’infanta Margherita. Ma c’è di più:
l’artista rappresenta se stesso nell’atto di ritrarre il re e la regina, le
cui immagini, secondo alcuni esperti, sarebbero riflesse nello
specchio alle spalle di Velázquez. In nessun altro dipinto è più
evidente la maestria dell’artista nella resa della luce e del colore.
Oltre all’audacia di cui diede prova il pittore ritraendosi in
compagnia della famiglia reale, un dettaglio interessante è la
presenza della croce dell’Ordine di Santiago sul suo panciotto.
Sembra che l’artista fosse ossessionato dal desiderio di possedere
un titolo nobiliare: ci riuscì poco prima di morire, ma in quest’olio
volle evidentemente precorrere gli eventi.
Le sale intorno a quella in cui è esposto Las meninas (sale 14 e 15)
contengono altri splendidi ritratti (sovente equestri) di membri della
famiglia reale, talmente realistici che sembrano quasi uscire dalle
tele. Nelle sale vicine troverete La rendición de Breda (La resa di
Breda), sempre di Velázquez, e le opere di altri importanti pittori
spagnoli, tra cui Bartolomé Esteban Murillo e José de Ribera,
nonché le austere figure di Francisco de Zurbarán.
La collezione fiamminga
Della magnifica collezione fiamminga del Prado fanno parte anche
le opulenti figure e i paffuti cherubini di Peter Paul Rubens (1577-
1640), i cui lavori più rappresentativi sono Le tre Grazie e
l’Adorazione dei Magi. Altre notevoli opere esposte lì vicino sono
Il trionfo della morte di Pieter Bruegel e i dipinti di Anton Van
Dyck.
La deposizione, dipinto realizzato nel 1435 circa da Van der
Weyden, è particolare sia per le dimensioni sia per le piccole
balestre poste agli angoli superiori della scena rappresentata,
secondo uno schema che viene poi ripreso nei corpi di Maria e del
Cristo (l’opera fu commissionata da una confraternita di
balestrieri). Un tempo tavola centrale di un trittico, spicca per
drammaticità e luminosità dei colori.
Per nessuna ragione al mondo, poi, mancate di ammirare Il
giardino delle delizie (sala 56A), opera grottesca e sublime di
Hieronymus Bosch (1450-1516 circa). Anche se in tanti ci hanno
provato, nessuno è ancora riuscito a dare una spiegazione definitiva
a quest’opera visionaria. Più la si osserva da vicino, più si viene
colti dalla sensazione che Bosch mentre dipingeva fosse sotto
l’effetto di qualche sostanza allucinogena.
Giuditta al banchetto di Oloferne, l’unico dipinto di Rembrandt
conservato al Prado, fu completato nel 1634; notate la firma
dell’artista e la data sul bracciolo della sedia. È questa l’opera di un
Rembrandt nel pieno della maturità artistica, padrone della tecnica
del chiaroscuro e maestro nel rendere i dettagli dell’abito e del
volto di Giuditta.
El Greco
Questo artista del Cinquecento di origine greca (da cui il nome), ma
spagnolo d’adozione, è considerato il più grande dei pittori del
Rinascimento spagnolo presenti al Prado. Le sue opere vivide,
quasi surreali, caratterizzate da figure esili e tormentate, colpiscono
per l’esecuzione magistrale. Delle oltre 30 tele di El Greco
custodite nel museo, due – La Anunciación e La huida a Egipto –
furono dipinte in Italia prima che l’artista si recasse in Spagna; La
Trinidad ed El caballero da la mano al pecho sono considerati i
suoi capolavori.
L’imperatore Carlo V a cavallo (Tiziano)
Definito uno dei più bei ritratti equestri che abbiano mai
immortalato un sovrano, questo dipinto del Cinquecento è
considerato il precursore dei quadri analoghi che Velázquez
avrebbe firmato un secolo più tardi. Tiziano (1488-1576), uno dei
più grandi maestri del Rinascimento, stava per conoscere la
consacrazione come pittore quando realizzò quest’opera, che
secondo molti è uno dei suoi massimi capolavori.
Altri capolavori
Indipendentemente dalla durata della vostra visita, al Prado vi
accorgerete che c’è sempre ancora qualcosa da scoprire. Come i
dipinti di Dürer, Raffaello, Tintoretto, Sorolla, Gainsborough,
Beato Angelico, Tiepolo...
Edificio Villanueva
L’ala occidentale del Prado (Edificio Villanueva) occupa il Palacio
de Villanueva, completato nel 1785 in stile neoclassico. Tra il 1808
e il 1813 il palazzo fu usato come caserma per i cavalleggeri
durante l’occupazione napoleonica di Madrid, poi nel 1814 re
Ferdinando VII decise di trasformarlo in museo. Cinque anni più
tardi veniva inaugurato il Museo del Prado con una collezione di
311 opere di pittori spagnoli.
Edificio Jerónimos
La moderna ala orientale del Prado (Edificio Jerónimos) è il frutto
di una straordinaria opera di ampliamento del museo. Destinata a
mostre temporanee (spesso di capolavori del Prado tenuti in
magazzino da decenni per mancanza di spazio), spicca soprattutto
per il chiostro al secondo piano. Edificato nel 1672 in granito
locale, fino a poco tempo fa era annesso all’adiacente Iglesia de
San Jerónimo El Real.
Casón del Buen Retiro
Questo edificio ( 90 210 70 77; Calle de Alfonso XII 28; visite
guidate 11 e 12.30 dom; Retiro) affacciato sul Parque del Buen
Retiro è gestito dal Museo del Prado, che lo ha adibito a biblioteca
e organizza visite guidate nella magnifica Sala degli Ambasciatori,
il cui soffitto è impreziosito da uno straordinario affresco del 1697
di Luca Giordano intitolato Allegoria del Toson d’oro.

Al Prado si accede dalla Puerta de Goya a nord o dalla Puerta


de los Jerónimos a est. Prima però dovete acquistare il biglietto
presso il botteghino all’estremità settentrionale dell’edificio, di
fronte all’Hotel Ritz, sotto la Puerta de Goya. Vi consigliamo di
comprarlo online in modo tale da evitare la coda. Una volta
entrati, procuratevi la piantina del museo, disponibile
gratuitamente presso la biglietteria o il banco informazioni
subito dopo l’ingresso: fornisce la collocazione delle 50 opere
più famose del Prado e i numeri delle sale in cui sono esposti
tutti i principali artisti; per aiutarvi a pianificare la visita,
potete scaricare la piantina in formato pdf dal sito web del
museo.
Museo del Prado
PIANO DI ATTACCO
Iniziate al primo piano con Las meninas di Velázquez. Vale da solo
il prezzo del biglietto ed è una bella introduzione all’età d’oro dell’arte
spagnola del XVII secolo; vicino ammirerete altri dipinti di Velázquez e
opere di Zurbarán e Murillo. Sempre al primo piano, cercate La maja
vestida e La maja desnuda di Goya, e nelle sale vicine altre opere
realizzate da Goya agli esordi della sua carriera. Al piano terra,
all’estremità meridionale del Prado, l’ira di Goya è evidente nei caustici
El 2 de mayo e El 3 de mayo , mentre il tormento dei suoi anni
successivi trova espressione nelle sale adiacenti con le sue Pinturas
negras Al piano terra, l’opera suggestiva di Hieronymus Bosch Il
giardino delle delizie è uno dei capolavori più preziosi del Prado.
Tornando al primo piano, l’Adorazione dei pastori di El Greco è
un’opera straordinaria, così come Le tre Grazie di Peter Paul
Rubens, al centro della raccolta di maestri fiamminghi (attenzione:
questo dipinto potrebbe essere stato spostato al secondo piano). Una
deviazione al secondo piano comprende alcune opere meno note di
Goya. Terminate con l’Edificio de los Jerónimos e con la visita dei
chiostri e del bel gift shop.
VISITATE ANCHE:
Il vicino Museo Thyssen-Bornemisza e il Centro de Arte Reina Sofía.
Con il Prado, formano uno straordinario trio di gallerie d’arte.
CONSIGLI UTILI
Prenotate online Acquistate il biglietto online
(www.museodelprado.es) per evitare le code.
Orario migliore di visita Quanto prima possibile dopo
l’apertura.
Visite gratuite Il sito
(www.museodelprado.es/coleccion/que-ver/) offre visite
autonome della durata da 1 a 3 ore.

DA NON PERDERE
MUSEO THYSSEN-BORNEMISZA

RADIUS IMAGES / GETTY IMAGES ©


IN PRIMO PIANO
Arte sacra
El Greco e Tintoretto
Maestri europei al secondo piano
Maestri olandesi e fiamminghi
Sale 31-35
La collezione della baronessa
Cubismo e Surrealismo
Icone contemporanee
DA SAPERE
cartina
902 760511
www.museothyssen.org
Paseo del Prado 8
interi/bambini €10/gratuito, ingresso libero lun
10-19 mar-dom, 12-16 lun
Banco de España

Incentrato soprattutto sulla pittura europea, il Museo Thyssen-


Bornemisza è una delle più straordinarie collezioni d’arte
private al mondo e come tale costituisce giustamente il terzo
vertice del ‘Triangolo d’Oro’ dell’arte di Madrid. Laddove il
Museo del Prado e il Centro de Arte Reina Sofía permettono di
studiare in maniera approfondita l’opera di un particolare
artista, il Thyssen consente di scoprire un’incredibile varietà di
stili.
Arte sacra
Il secondo piano, dedicato all’arte medievale, custodisce autentici
tesori tra i dipinti religiosi e i trittici del XIII e XIV secolo, in
prevalenza opere di artisti italiani, tedeschi e fiamminghi. Si tratta
di arte in maggior parte sacra che forse non appassionerà tutti, ma
che coglie in qualche modo lo spirito dell’Europa medievale.
Sale 5-10
A meno che non abbiate una conoscenza specialistica del genere di
pittura rappresentato nelle prime quattro sale, concentratevi sulla
sala 5, dove troverete un’opera di Piero della Francesca (1410-92) e
il celeberrimo Ritratto di Enrico VIII di Holbein il Giovane (1497-
1543). Nella sala 8 è esposto un dipinto eccezionale e al tempo
stesso un po’ inquietante: Gesù tra i dottori di Albrecht Dürer,
figura di spicco del Rinascimento tedesco; notate l’anagramma
dell’artista sul foglietto di carta che spunta dal libro in primo piano.
Proseguite quindi nella sala 10 per ammirare la Strage degli
innocenti di Lucas Van Valckenborch, un suggestivo dipinto del
1586.
Spagna e Venezia
La sala 11 è dedicata a El Greco (di cui sono esposte tre tele) e ai
suoi contemporanei veneziani Tintoretto e Tiziano, mentre
Caravaggio e lo spagnolo José de Ribera sono i protagonisti della
sala 12. Un dipinto di Murillo e uno di Zurbarán conferiscono
un’ulteriore connotazione spagnola alle due sale successive, ma le
straordinarie vedute di Venezia dipinte dal Canaletto (1697-1768)
sono ugualmente imperdibili. Pochi altri dipinti al mondo sono
diventati simbolo di una città come la sua Piazza San Marco – il
gioco delle linee rette e la minuzia dei dettagli delle figure anche
più piccole, rendono in maniera estremamente efficace l’atmosfera
e il movimento.
La collezione della baronessa I
La parte più interessante del secondo piano è l’ampliamento (sale
dalla A alla H) realizzato per ospitare la collezione di Carmen
Thyssen-Bornemisza; il resto apparteneva al suo defunto marito, il
barone Thyssen-Bornemisza, un magnate di origini tedesco-
ungheresi. La sala C raccoglie dipinti di Canaletto, Constable e Van
Gogh, mentre la straordinaria sala H custodisce quadri di Monet,
Sisley, Renoir, Pissarro e Degas.
Sale 28-35
Anche se le opere finora descritte sono indubbiamente
straordinarie, è il primo piano ciò che rende il Thyssen davvero
unico. La sala 28 ospita una tela di Gainsborough, mentre la sala 31
si segnala per il ritratto di Asensio Julià di Goya, che l’artista
probabilmente dedicò all’amico e collega valenciano con il quale
lavorò agli affreschi dell’Ermita de San Antonio de la Florida. Per
il tratto fluido delle pennellate, gli storici dell’arte considerano
questo dipinto precursore del movimento romantico. Sempre nella
sala 31 si trova uno dei capolavori meno conosciuti del Thyssen,
l’ottocentesco Mattina di Pasqua, un minuzioso studio della luce e
della composizione a opera di Caspar David Friedrich, uno dei
massimi esponenti del Romanticismo tedesco. Il dipinto è ricco di
elementi simbolici (la luna simbolo della morte, l’alba della
resurrezione) e di sottili sfumature di colore che rappresentano con
straordinaria precisione l’impercettibile mutare della luce.
Se finora vi siete limitati a dare un’occhiata solo superficiale alla
collezione, la sala 32 va visitata prestando grande attenzione a ogni
singolo dipinto, da Les Vessenots di Van Gogh, un capolavoro
assoluto, all’Amazzone di Manet, dal Disgelo a Vétheuil di Monet
alla Donna con parasole in giardino di Renoir e alla Rue Saint-
Honoré di pomeriggio di Pissarro. Semplicemente magnifici.
Non c’è tempo di riprendere fiato perché speciale è pure la sala 33,
con tele di Cézanne, Gauguin, Toulouse-Lautrec e Degas. I grandi
nomi proseguono nelle sale 34 (Picasso, Matisse e Modigliani) e 35
(Edvard Munch ed Egon Schiele).

Per anni a Madrid non c’è stato un solo posto dignitoso


dove potersi concedere uno spuntino veloce tra un
museo e l’altro. Tutto è cambiato con l’apertura
dell’Estado Puro, un tapas bar sofisticato e innovativo
che si trova sulla rotatoria visibile dall’entrata del
museo. Se doveste avere ancora fame e/o siete disposti
ad allontanarvi un po’ in cerca di qualcosa di più
semplice ed eclettico, Los Gatos offre anch’esso tapas,
ma più tradizionali. Per un pasto informale seduti al
tavolo, difficile non segnalare il Maceiras, un ristorante
galiziano situato nella strada che sale a Huertas, alle
spalle del Paseo del Prado.
La collezione della baronessa II
Nell’ampliamento del primo piano (sale dalla I alla P), la sala K
contiene opere di Monet, Pissarro, Sorolla e Sisley, mentre la sala L
è dominata dai lavori di Gauguin (compresa l’emblematica Mata
Mua), Degas e Toulouse-Lautrec. Le sale M (Munch), N
(Kandinsky), O (Matisse e Georges Braque) e P (Picasso, Matisse,
Edward Hopper e Juan Gris) completano questo strepitoso viaggio
attraverso l’arte dei grandi maestri.
Cubismo e Surrealismo
Al piano terra, la sala 41 riunisce i tre grandi del Cubismo, Picasso,
Georges Braque e il madrileno Juan Gris, esposti accanto ad altri
artisti contemporanei. Kandinsky è la figura dominante della sala
43, mentre nella sala 44 si trovano una delle prime opere di
Salvador Dalí e alcuni lavori di Max Ernst e Paul Klee.
Icone del XX secolo
Picasso riappare nella sala 45, anch’essa tra le punte di diamante
del museo; tra i tesori di questa sala figurano preziose opere di
Marc Chagall e il dipinto visionario di Dalí intitolato Sogno
causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana un attimo
prima del risveglio.
In un continuo crescendo di pathos si giunge così alla sala 46, dove
trovano posto il Contadino catalano con chitarra, di Joan Miró,
Marrone e argento I di Jackson Pollock e Senza titolo (Verde su
marrone) di Mark Rothko, apparentemente semplice ma di grande
effetto. Nelle sale 47 e 48 sono esposte opere di Francis Bacon,
Roy Lichtenstein, Henry Moore e Lucian Freud (nipote di
Sigmund, nato a Berlino).
La leggenda del Thyssen-Bornemisza
La collezione conservata al Museo Thyssen-Bornemisza ha alle
spalle una storia interessante quasi quanto i dipinti che la
compongono. Ed è una storia tipicamente spagnola, incentrata su
una relazione amorosa tra celebrità. I dipinti esposti nel museo
sono l’eredità del barone Thyssen-Bornemisza, un magnate di
origini tedesco-ungheresi. Madrid riuscì ad acquisire la prestigiosa
collezione quando il barone sposò Carmen Tita Cervera, ex Miss
Spagna ed ex moglie di Lex Barker (uno degli attori diventati
famosi per avere interpretato Tarzan sul grande schermo). L’affare
fu concluso quando il governo spagnolo si offrì di restaurare il
neoclassico Palacio de Villahermosa appositamente per dare una
degna cornice alla collezione. Il barone è morto nel 2002, ma la sua
fascinosa moglie ha dimostrato di aver imparato molto dall’abilità
collezionistica del defunto marito. Agli inizi del 2000 il museo ha
acquisito due palazzi adiacenti, che sono stati collegati al corpo
principale per ospitare circa la metà della collezione di Carmen
Thyssen-Bornemisza, figura che continua a svolgere un ruolo di
primo piano nella vita culturale della capitale spagnola: quando nel
2006 le autorità cittadine hanno reso nota l’intenzione di abbattere
alcuni alberi settecenteschi di fronte al museo per deviare il traffico
sul Paseo del Prado, la baronessa ha minacciato di incatenarsi a uno
degli alberi in segno di protesta e, neanche a dirlo, il piano è stato
archiviato.
DA NON PERDERE
CENTRO DE ARTE REINA SOFÍA

JEAN-PIERRE LESCOURRET / GETTY IMAGES ©


IN PRIMO PIANO
Guernica di Picasso
Juan Gris e Georges Braque
Joan Miró
Salvador Dalí
Artisti contemporanei spagnoli
Edificio Nouvel
Librería la Central
DA SAPERE
cartina
91 774 10 00
www.museoreinasofia.es
Calle de Santa Isabel 52
interi/ridotti €8/gratuito, ingresso libero 13.30-19 dom, 19-21
lun e mer-sab
10-21 lun e mer-sab, 10-19 dom
Atocha

Il Centro de Arte Reina Sofía è il principale museo d’arte


contemporanea di Madrid. Vetrina di molti grandi artisti
spagnoli, custodisce anche Guernica di Picasso, l’opera d’arte
spagnola forse più famosa al mondo. Oltre a numerosi quadri
di Picasso, altre opere di richiamo sono i lavori di Salvador Dalí
e Joan Miró. La collezione copre il periodo che va dai primi del
Novecento fino agli anni ’80 e, pur includendo alcune tele di
artisti stranieri, ha un carattere prettamente iberico.
Guernica (Picasso)
Considerata da alcuni l’opera d’arte più importante del Novecento,
Guernica di Pablo Picasso misura 3,5 m per 7,8 m ed è il simbolo
dello stile cubista al quale il maestro legò il proprio nome. Si
potrebbero passare ore e ore a studiare il dipinto: soffermatevi a
esaminare nel dettaglio i singoli elementi e poi indietreggiate di
qualche passo per ammirarlo nel suo straordinario insieme.
Per inquadrare meglio Guernica, non mancate di dare uno sguardo
agli schizzi preparatori dell’artista, nelle stanze disposte intorno
alla sala 206: sono assai interessanti per comprendere l’evoluzione
di quest’opera fondativa.
Guernica fu la risposta di Picasso al bombardamento della cittadina
basca di Gernika (Guernica), compiuto il 26 aprile 1937 dalla
Legione Condor di Hitler su richiesta di Franco. Nell’attacco
morirono almeno 200 persone e gran parte della città fu distrutta. Il
dipinto fu poi trasferito negli Stati Uniti e tornò in Spagna solo nel
1981. Picasso, infatti, aveva espresso il desiderio che il quadro
fosse riportato nella sua terra d’origine (prima al Museo del Prado,
su sua indicazione, poi nella sua sede attuale) solo dopo la
restaurazione della democrazia.
Altri maestri del Cubismo
Picasso è stato il padre del Cubismo, ma ben presto si unirono a lui
altri artisti che intravidero il potenziale espressivo di questo stile.
Pare che il pittore fosse stato influenzato dalle maschere rituali
africane, un elemento che si ritrova anche nelle opere del madrileno
Juan Gris (1887-1927) e di Georges Braque (1882-1963), altri due
maestri del genere.
Joan Miró
Joan Miró (1893-1983) si è distinto per l’uso di colori primari
vivace e, da quando alcuni suoi dipinti sono stati presi a simbolo
delle Olimpiadi di Barcellona del 1992, ha ricevuto il meritato
riconoscimento internazionale. Il Reina Sofia è un ottimo punto di
partenza per ammirare un campione rappresentativo della sua opera
innovativa.
Salvador Dalí
Il Reina Sofía custodisce anche una ventina di tele di Salvador Dalí
(1904-89), la più celebre delle quali è forse la spettacolare opera
surrealista intitolata Visage du Grand Masturbateur (1929); urtante
e irresistibile al tempo stesso, è una delle punte di diamante del
museo. Date uno sguardo anche al curioso busto di una certa Joelle
realizzato da Dalí e dal suo amico Man Ray.
Artisti contemporanei spagnoli
Il Reina Sofía offre la straordinaria opportunità di conoscere anche
artisti spagnoli del XX secolo meno noti, tra cui Miquel Barceló
(nato nel 1957), il madrileno José Gutiérrez Solana (1886-1945), il
celebre pittore basco Ignacio Zuloaga (1870-1945) e Benjamín
Palencia (1894-1980), i cui dipinti catturano l’essenza della Spagna
turbolenta degli anni ’30. Vi sono rappresentati anche il pittore
barcellonese Antoni Tàpies (1923-2012), per anni uno dei talenti
più creativi della Spagna, l’esponente della pop art spagnola
Eduardo Arroyo (nato nel 1937), pittori astratti quali Eusebio
Sempere (1923-85) e vari membri dell’Equipo 57 (fondato nel
1957 da un gruppo di artisti spagnoli in esilio a Parigi), tra cui
Pablo Palazuelo (1916-2007).
Scultura
Tra gli scultori meritano attenzione Pablo Gargallo (1881-1934), tra
i cui bronzi c’è anche un busto di Picasso, e i celebri Jorge Oteiza
(1908-2003) ed Eduardo Chillida (1924-2002), entrambi baschi.
Quest’ultimo è autore di forme in ferro battuto arrugginito che sono
tra le espressioni artistiche più originali di Spagna.
EDIFICIO NOUVEL
Al di là delle opere d’arte che custodisce, il Reina Sofía è uno
spazio notevole anche dal punto di vista architettonico. È stato
ricavato da un ospedale settecentesco opportunamente riconvertito,
con tanto di ascensori in vetro visibili all’esterno. Il magnifico
ampliamento (l’Edificio Nouvel), che si sviluppa lungo l’estremità
occidentale di Plaza del Emperador Carlos V, ospita mostre
temporanee, vari auditorium, una libreria, un caffè e la biblioteca
del museo.
CONSIGLI
La collezione permanente è distribuita fra il secondo e il quarto
piano dell’ala principale del museo, l’Edificio Sabatini.
Guernica non cambia mai posizione (sala 206, secondo piano).
I dipinti del Reina Sofía sono raggruppati per aree tematiche
anziché suddivisi per autore – procuratevi una copia del Planos de
museo (pianta del museo).
La Guida alla collezione (€22), disponibile al gift shop, tratta in
modo approfondito 80 delle principali opere del museo.
CHE COSA VEDERE
MUSEO DEL PRADO
MUSEO
V. Museo del Prado.
MUSEO THYSSEN-BORNEMISZA
MUSEO
V. Museo Thyssen-Bornemisza.
CENTRO DE ARTE REINA SOFÍA
MUSEO
V. Centro de arte Reina Sofía.
PLAZA DE LA CIBELES
PIAZZA
(Cartina; Di tutte le grandi rotatorie stradali che costellano il
Banco de España)
Paseo del Prado, Plaza de la Cibeles è quella che meglio incarna lo
splendore della Madrid imperiale. Il suo maggior richiamo è costituito dal
magnifico Palacio de Comunicaciones. Altri edifici degni di nota che si
affacciano sulla piazza sono il Palacio de Linares con la Casa de América, il
Palacio Buenavista (1769) e la sede nazionale del Banco de España
(1891). La spettacolare fontana della dea Cibele al centro della piazza è
una delle più belle di tutta Madrid.
Sin da quando fu realizzata nel 1780 da Ventura Rodríguez, questa fontana
è stata amata dagli abitanti della capitale. Carlo III l’apprezzava a tal punto
che cercò di trasferirla nei giardini reali della Granja de San Ildefonso, sulla
strada per Segovia, ma i madrileni si opposero con tale veemenza da indurre
il sovrano a desistere per amor di pace.
Da Plaza de la Cibeles in direzione est si godono scorci suggestivi verso la
Puerta de Alcalá o, meglio ancora, in direzione ovest verso l’Edificio
Metrópolis.
CENTROCENTRO
CENTRO CULTURALE
(Cartina; 91 480 00 08; www.centrocentro.org; Plaza de la Cibeles 1; 10-20 mar-dom; Plaza
de España) Uno degli spazi culturali più sorprendenti e variegati di
Madrid è il CentroCentro, situato all’interno del maestoso Palacio de
Comunicaciones. Ospita mostre all’avanguardia distribuite su quattro piani
(piani 1, 3, 4 e 5) per un totale di 5000 mq, oltre a sale di lettura e qualche
magnifico elemento architettonico, soprattutto nell’altissimo Antiguo Patio
de Operaciones, al secondo piano. All’ottavo piano si trova il Mirador de
Madrid.
AREE GIOCO PER I BAMBINI
In questa zona i parchi gioco sono limitati per lo più al Parque del
Buen Retiro, ma ce ne sono anche altri, tra cui uno nei pressi
dell’ingresso al parco su Plaza de la Independencia e un altro
all’estremità orientale del parco, a pochi passi (e visibile) dal Paseo
del Duque de Fernán Nuñez.
MIRADOR DE MADRID
PUNTO PANORAMICO
(Cartina; www.centrocentro.org; ottavo piano, Palacio de Comunicaciones, Plaza de la Cibeles;
interi/bambini €2/0,50; 10.30-13.30 e 16-19 mar-dom; Il panorama che
Banco de España)
si gode dalla cima del Palacio de Comunicaciones è probabilmente il più
bello di Madrid: lo sguardo spazia verso ovest su Plaza de la Cibeles, per
salire sulle alture in direzione del magnifico Edificio Metrópolis e infine
sulle montagne sullo sfondo. La vista però è bella in tutte le direzioni.
Prendete l’ascensore fino al sesto piano, dove i cancelli vengono aperti ogni
mezz’ora. Da qui prendete un altro ascensore o salite le scale fino all’ottavo
piano.
PUERTA DE ALCALÁ
MONUMENTO
(Cartina; Plaza de la Independencia; Un tempo questa maestosa porta
Retiro)
trionfale costituiva l’ingresso principale della città (il suo nome deriva dal
fatto che la strada che vi passava sotto conduceva ad Alcalá de Henares) ed
era circondata dalle mura. Era qui che le autorità cittadine controllavano chi
entrava nella capitale e riscuotevano i dazi doganali.
La prima porta con questo nome fu costruita nel 1599, ma Carlo III, che
non la trovava affatto di suo gusto, la fece demolire nel 1764 per sostituirla
con quella che si può vedere oggi. La si apprezza soprattutto guardandola
da oriente: da questa prospettiva, attraverso l’arco, si aprono vedute del
centro di Madrid. La porta, tuttavia, avrebbe bisogno di una ripulita.
Due volte l’anno, in autunno e in primavera, le automobili che affollano
regolarmente questa rotatoria cedono il passo a greggi di pecore che
vengono trasferite ai pascoli invernali (e viceversa) secondo un antico
rituale. Nel 1986 la Puerta de Alcalá è entrata a far parte del lessico
culturale quando il motivetto orecchiabile di Ana Belén e Victor Manuel
intitolato La Puerta de Alcalá divenne un tormentone.
PLAZA DE NEPTUNO
PIAZZA
(Cartina; Plaza de Cánovas del Castillo; Chiamata ufficialmente Plaza
Banco de España)
de Cánovas del Castillo, la rotatoria che segue a sud di Plaza de la Cibeles è
una sorta di crocevia della nobiltà spagnola. Il Ritz e il Palace, due degli
alberghi più esclusivi di Madrid, si fronteggiano su due lati della piazza con
arrogante maestosità, mentre il Museo Thyssen-Bornemisza e il Prado
fanno la stessa cosa concorrendo per il titolo di più importante scrigno di
belle arti di Madrid. Il maggior richiamo della piazza è un’elaborata fontana
e la scultura settecentesca raffigurante il dio del mare Nettuno, opera di
Juan Pascual de Mena.

DA NON PERDERE
PARQUE DEL BUEN RETIRO
IN PRIMO PIANO
El Estanque e Monumento ad Alfonso XII
Palacio de Cristal
La Rosaleda
El Ángel Caído
Gite in barca
DA SAPERE
cartina
6-24 mag-set, fino alle 23 ott-apr
Retiro, Príncipe de Vergara, Ibiza, Atocha

Lo splendido parco di El Retiro è degno di una grande città


europea. Ricco di monumenti in marmo e prati all’inglese, con
qualche elegante palazzo sparso qua e là e una rigogliosa
vegetazione, è un luogo tranquillo e adatto per meditare durante la
settimana, ma pieno di vita il weekend. In breve, è una delle mete
che più amiamo a Madrid.
El Retiro non è sempre stato così accessibile. Creato nel XVII
secolo per volere di Filippo IV come oasi ricreativa a esclusivo
appannaggio di re, regine e membri della corte, il parco fu aperto al
pubblico nel 1868 e da allora è uno dei luoghi di svago preferiti dai
madrileni che ci vanno per passeggiare, leggere il giornale
all’ombra, fare una gita in barca o bere qualcosa di fresco nelle
terrazas (caffè con dehors). Nei weekend i giardini si popolano di
artisti di strada, massaggiatori cinesi e cartomanti di ogni genere, e
qualche volta si tengono in vari punti mostre d’arte e fotografia.
Nascosto tra gli alberi a sud del lago c’è il Palacio de Cristal
(cartina; 91 574 66 14; www.museoreinasofia.es; 10-22 apr-set,
10-18 ott-marzo; Retiro), una magnifica struttura in metallo e
vetro che si può ben considerare il più bel monumento
architettonico del parco. Costruito nel 1887 come giardino
d’inverno per fiori esotici, oggi è adibito a mostre temporanee
organizzate dal Centro de Arte Reina Sofía.
CAIXA FORUM
MUSEO, ARCHITETTURA
(Cartina; 91 330 73 00; www.obrasocial.lacaixa.es; Paseo del Prado 36; ingresso libero, mostre a
partire da €4; 10-20; Questa straordinaria struttura è una delle opere
Atocha)
architettoniche più riconoscibili di Madrid. Si tratta di un edificio in mattoni
che pare levitare sul terreno, sormontato da un inaspettato ‘cappello’ che
sembra fatto di ferro arrugginito. Sulla facciata adiacente è stato realizzato
un jardín colgante (giardino pensile), ossia una parete ricoperta di
vegetazione rigogliosa (sebbene negli ultimi tempi si sia diradata) che
raggiunge l’altezza di quasi quattro piani. All’interno vi sono quattro piani
destinati a esposizioni e performance artistiche, caratterizzati da soffitti
altissimi e dalla massiccia presenza di elementi in acciaio. Le mostre, che
spaziano dalla fotografia alla pittura e agli spettacoli multimediali, sono
sempre di grande interesse.
Anche lo shop di questo complesso è eccellente.
IGLESIA DE JESÚS DE MEDINACELI
CHIESA
(Cartina; 91 429 93 75; Plaza de Jesús 2; 7-13.30 e 17-21 lun-gio, 6.30-23 ven, 8.30-13.30 e 17-
21 sab, 8.30-14 e 17-21 dom; Il primo venerdì di Quaresima fino a
Banco de España)
100.000 persone affollano l’Iglesia de Jesús de Medinaceli per baciare il
piede destro di una scultura in legno di Cristo (besapié). I pellegrini
esprimono tre desideri, dei quali si dice che uno venga esaudito.
IGLESIA DE SAN JERÓNIMO EL REAL
CHIESA
(Cartina; 91 420 35 78; Calle de Ruiz de Alarcón; 10-13 e 17-20.30 lun-sab ott-giu, orario
variabile lug-set; Nascosta dietro il Museo del Prado,
Atocha, Banco de España)
questa cappella è tradizionalmente prediletta dalla famiglia reale spagnola
ed è qui infatti che nel 1975, dopo la morte di Franco, fu incoronato Juan
Carlos I. L’interno in finto stile isabellino, a tratti sobrio e a tratti sontuoso,
è in realtà una ricostruzione ottocentesca ispirata alla Iglesia de San Juan de
los Reyes di Toledo; la cappella preesistente venne in gran parte distrutta
durante la guerra d’indipendenza. Quel che restava degli antichi chiostri è
stato inglobato nel Museo del Prado.
Itinerario a piedi
Parque del Buen Retiro

INIZIO PUERTA DE ALCALÁ


FINE CASITA DEL PESCADOR
LUNGHEZZA 4 KM; 2-3 H

Partite dalla Puerta de Alcalá, una delle grandi porte monumentali di


Madrid, accanto all’ingresso nord-occidentale del parco. Una volta
entrati, una lieve salita tra splendidi tappeti di fiori vi porterà a
un’incantevole fontana da cui è visibile l’ estanque (lago artificiale),
la cui sponda orientale è dominata dal Monumento ad Alfonso XII,
caratterizzato da imponenti colonne e leoni di marmo.
Sulla sponda meridionale, la Fuente Egipcia (Fontana Egizia) è il
luogo dove, secondo la leggenda, Filippo IV avrebbe sepolto
un’immensa fortuna intorno alla metà del XVIII secolo. Scendendo verso
sud-est troverete il Palacio de Velázquez, in mattoni, oggi sede di
mostre temporanee. Un po’ più a sud, tra gli alberi, c’è l’ancor più bello
Palacio de Cristal, una magnifica struttura in metallo e vetro sorta nel
1887 come giardino d’inverno per fiori esotici e ora impiegata per mostre
temporanee.
A nord-ovest, presso la Puerta de Felipe IV, si erge una conifera
messicana (ahuehuete) ritenuta il più antico albero di Madrid.
Piantata nel 1633 e dotata di un tronco di 52 m di circonferenza, durante
le guerre napoleoniche, a inizio Ottocento, fu usata come affusto dai
soldati francesi. Tornando verso sud-est, osservate El Ángel Caído
(l’Angelo Caduto, ossia Lucifero), una delle poche statue del demonio
esistenti al mondo, posta a 666 m sul livello del mare. Vicino si trova
La Rosaleda (roseto) con più di 4000 rose, mentre più a est ci sono le
siepi ben potate, pavoni in libertà e i laghi di ninfee dei Jardines del
Arquitecto Herrero Palacios. Oltre questi, si allargano i recinti dell’ex
Casa de Fieras (zoo di Madrid fino al 1972) e le rovine della
Ermita de San Isidro (XIII secolo), uno dei pochi esempi di architettura
romanica a Madrid. Nelle immediate vicinanze sorge la Casita del
Pescador, un ex capanno di pesca reale oggi adibito a ufficio
informazioni.
REAL JARDÍN BOTÁNICO
ORTO BOTANICO
(Cartina; Orto Botanico Reale; 91 420 04 38; www.rjb.csic.es; Plaza de Bravo Murillo 2;
interi/bambini €3/gratuito; 10-21 mag-agosto, fino alle 20 apr e set, fino alle 19 marzo e ott, fino
alle 18 nov-feb; Seppur meno ampio e frequentato del Parque del Buen
Atocha)
Retiro, l’orto botanico di Madrid è un’altra oasi di verde nel centro
cittadino. Con circa 30.000 specie concentrate in un’area relativamente
poco estesa (8 ettari), è un luogo indicato più per passeggiare che per
poltrire ai piedi di un albero, sebbene ci siano panchine sparse un po’
dappertutto su cui sedersi.
Al centro si erge la statua di Carlo III, il sovrano che nel 1781 fece trasferire
qui l’orto botanico dalla sede originaria di El Huerto de Migas Calientes,
sulle sponde del Río Manzanares. Nel Pabellón Villanueva, sul lato
orientale del giardino, si tengono spesso mostre d’arte, generalmente
gratuite (gli orari di apertura sono gli stessi del giardino).
L’orto botanico si può vedere anche con visite guidate in spagnolo; per
parteciparvi è indispensabile prenotare per telefono.
MUSEO NAVAL
MUSEO
(Cartina; 91 523 87 89; Paseo del Prado 5; ingresso €3; 10-19 mar-dom set-lug, 10-15 mar-dom
agosto; Un isolato a sud di Plaza de la Cibeles, questo museo
Banco de España)
affascinerà non soltanto chi ama il mare e la navigazione, ma anche chi è
semplicemente curioso di scoprire come realmente fosse l’Invincibile
Armada spagnola. Vi sono esposti straordinari modelli di navi, dagli esordi
della storia marittima della Spagna fino al XX secolo. Anche gli
appassionati di mappe antiche avranno di che gioire, in primis grazie alla
cartina del mondo allora conosciuto tracciata nel 1500 su pergamena da
Juan de la Cosa. L’accuratezza con cui sono state riprodotte l’Europa e
l’Africa è davvero stupefacente; sembra inoltre che questa sia stata la prima
carta geografica a includere le Americhe.
Di pari interesse è la mappa di grandi dimensioni che mostra i viaggi di
esplorazione marittima condotti dalla Spagna tra il XV e il XVIII secolo.
Disseminate per tutto lo spazio espositivo si trovano decine di uniformi,
bandiere e altri oggetti legati al mondo della navigazione.
CALCIO E FESTEGGIAMENTI IN PIAZZA
Le vittorie calcistiche a Madrid sono di rado confinate negli stadi.
Ogni volta che il Real Madrid vince un trofeo prestigioso, centinaia
di migliaia di tifosi si ritrovano in Plaza de la Cibeles per
festeggiare. Per proteggere la fontana, alla vigilia di partite
importanti le autorità municipali provvedono a far ingabbiare e
presidiare la statua dalla polizia. Un po’ più avanti lungo il Paseo
del Prado, Plaza de Neptuno è il luogo in cui i tifosi dell’Atlético
de Madrid festeggiano con altrettanta euforia (e forza distruttiva) le
vittorie della loro squadra.
MUSEO DE ARTES DECORATIVAS
MUSEO
(Cartina; 91 532 64 99; http://artesdecorativas.mcu.es; Calle de Montalbán 12; interi/bambini,
studenti e senior €3/1,50, gratuito dom e 17-20 gio set-giu; 9.30-15 mar, mer, ven e sab, 9.30-15 e
Chi ama lussuosi
17-20 gio, 10-15 dom, chiuso lun tutto l’anno e gio lug e agosto; Retiro)
mobili d’epoca, ceramiche, tappeti, arazzi e simili non rimpiangerà di
trascorrere un paio d’ore in questo museo. Tra i numerosi manufatti di
pregio che vi sono esposti sono di particolare interesse le ceramiche,
provenienti da tutta la Spagna; curiose sono poi le ricostruzioni delle cucine
tipiche delle varie regioni spagnole. Sono state inoltre ricreate le camere da
letto utilizzate dai reali, salotti femminili e saloni ottocenteschi che
presentano ai visitatori uno spaccato della vita delle classi agiate nei secoli.
ANTIGUA ESTACIÓN DE ATOCHA
EDIFICIO DI RILIEVO
(Cartina; Plaza del Emperador Carlos V; Nel 1992 l’ala nord-occidentale
Atocha Renfe)
dell’Antigua Estación de Atocha (Antica Stazione Ferroviaria di Atocha) è
stata restaurata con risultati sorprendenti. La grandiosa struttura
ottocentesca in ferro e vetro è stata preservata, mentre l’interno è stato
sapientemente convertito in un luminosissimo giardino tropicale che ospita
più di 500 specie di piante. A firmare il progetto è stato l’architetto Rafael
Moneo, che qui ha saputo creare uno spazio moderno capace di evocare il
fascino delle grandi stazioni ferroviarie europee del passato.
Nell’angolo nord-occidentale della stazione, al primo piano, il commovente
Monumento alle vittime dell’11 marzo 2004 (cartina; 11-14 e 17-19
mar-dom apr-feb, 10-20 tutti i giorni marzo) ricorda quanti sono morti
nell’attentato terroristico alla stazione nel 2004. Anche se parzialmente
visibile dal Paseo de la Infanta Isabel, il monumento si apprezza
maggiormente all’interno. Su un pannello di vetro sono riportati i nomi
delle vittime, mentre l’ariosa cupola in vetro e plexiglas reca incisi i
messaggi di condoglianze e solidarietà lasciati in varie lingue
immediatamente dopo l’attentato. La cupola, alta 12 m, è progettata in
modo tale che la luce del sole illumini i vari messaggi in diverse ore del
giorno, mentre di notte l’effetto ricorda quello delle candele accese.
REAL FÁBRICA DE TAPICES
EDIFICIO DI RILIEVO
(Cartina; 91 434 05 50; www.realfabricadetapices.com; Calle de Fuenterrabía 2; interi/bambini
€4/3; 10-14 lun-ven set-lug, visite guidate ogni 30 min; In
Atocha Renfe, Menéndez Pelayo)
passato, se un aristocratico madrileno voleva impressionare i suoi ospiti si
recava alla Real Fábrica de Tapices (Arazzeria Reale), dove i membri della
famiglia reale commissionavano i capolavori che adornavano i loro palazzi
e le loro residenze private. Il governo e la nobiltà spagnoli erano, con il
Vaticano, i migliori clienti di questa istituzione: si dice che ben quattro
milioni di arazzi siano stati commissionati dalla sola Spagna. Con una
clientela così esclusiva, si trattava di un settore produttivo con ampi margini
di lucro, e tale continua a essere oggi, a distanza di circa 300 anni.
Goya iniziò proprio qui la sua carriera, disegnando prima i bozzetti di
riferimento e poi gli arazzi. Con una storia così illustre alle spalle, è curioso
che oggi la fabbrica ricordi più un negozio che un museo, con i suoi piccoli
showroom disseminati di arazzi di altissimo pregio. Ci sono una mostra
permanente e un’area dedicata alla vendita. Con un po’ di fortuna, forse
riuscirete anche a vedere come vengono realizzati i tappeti e gli arazzi.
ATTIVITÀ A EL RETIRO
I visitatori in genere sono più che felici di girare El Retiro a piedi,
ma non mancano le possibilità di altro tipo.
Noleggiare una barca a remi (cartina; per 45 min €5,80/7,50 giorni
feriali/weekend; 10-20.30 apr-set, fino alle 17.45 ott-marzo) per
fare un giro sul lago è di ‘gran voga’ a Madrid. Girare in bicicletta
o rollerblade è un altro modo divertente di esplorare El Retiro: il
Paseo del Duque Fernán Nuñez, il viale perpendicolare sul lato
orientale del parco, è la ‘pista’ preferita dagli appassionati di
rollerblade. Per noleggiare una bicicletta potete rivolgervi a Bike &
Roll, nei pressi dell’angolo nord-orientale del parco.
PASTI
Nella tranquilla enclave residenziale compresa tra il Parque del Buen Retiro
e il Paseo del Prado si trova una manciata di ristoranti esclusivi e ricercati,
dall’atmosfera classica ed elegante, con limousine parcheggiate all’esterno
in attesa di riportare a casa clienti facoltosi. Sul lato occidentale del paseo
c’è poi uno dei tapas bar migliori di Madrid.
EL BRILLANTE
SPAGNOLO €
(Cartina; 91 528 69 66; Plaza del Emperador Carlos V; bocadillos €4,50-7, raciones €7,50-12;
7.30-2.30 set-lug; Questo arioso e semplice bar-trattoria, nelle
Atocha)
immediate vicinanze del Centro de Arte Reina Sofía, è un’istituzione a
Madrid per i bocadillos – il bocadillo de calamares è uno dei migliori da
più di mezzo secolo – e le sostanziose raciones.
È famoso anche per il chocolate con churros o con porras (frittelle di forma
allungata simili ai churros), ideale per tirarsi su all’alba dopo notti sfrenate
sulla pista da ballo.
ESTADO PURO
TAPAS €€
(Cartina; 91 330 24 00; www.tapasenestadopuro.com; Plaza Neptuno/Plaza de Cánovas del
Castillo 4; tapas €5-16, portate principali €13-22; 12-24 lun-sab, 12-16 dom; Banco de España,
Atocha) L’Estado Puro è un tapas bar ricercato ma informale al contempo,
che serve tapas favolose, come la tortilla española siglo XXI (‘frittata
spagnola del XXI secolo’, servita in bicchiere), l’aragosta in gazpacho e il
gelato al parmigiano. Le operazioni in cucina sono coordinate da Paco
Roncero, lo chef del ristorante La Terraza del Casino, che ha avuto per
maestro il superchef Ferran Adrià.
Quasi tutte le tapas sono spettacolari rivisitazioni della tradizione culinaria
spagnola. I tavoli all’aperto sono spesso prenotati e hanno prezzi più
elevati; i lunghi orari di apertura vengono incontro alle esigenze di chi non
è abituato ai ritmi spagnoli.
VIRIDIANA
SPAGNOLO MODERNO €€€
(Cartina; 91 523 44 78; www.restauranteviridiana.com; Calle de Juan de Mena 14; portate
principali €28-38, menú de degustación €100; 13.30-16 e 20-24; Lo chef
Banco de España)
di questo ristorante, Abraham García, è noto e apprezzato. La sua
personalità esuberante si riflette nell’ampio menu del Viridiana, le cui
ricette presentano molte influenze diverse, tra cui le novità e gli ingredienti
della cucina internazionale e varianti pensate in funzione dei cicli
stagionali.
Qui si preparavano piatti fusion molto prima che questo genere di cucina
diventasse di moda, ed è così che il locale si è conquistato un ampio seguito
di fedelissimi. In breve, uno dei migliori ristoranti di Madrid.
LOCALI E VITA NOTTURNA
KAPITAL
CLUB
(Cartina; 91 420 29 06; www.grupo-kapital.com; Calle de Atocha 125; 17.30-22.30 e 24-6 ven e
sab, 24-6 gio e dom; Questo immenso locale di sette piani, uno dei
Atocha)
megaclub più famosi di Madrid, ha qualcosa per tutti i gusti: cocktail bar,
karaoke, piste per ballare dance, salsa e hip hop nonché spazi più tranquilli.
C’è persino una ‘Kissing Room’. L’ingresso parte da €15.
Il locale è talmente grande da accogliere un intero spaccato della società
madrilena (tra cui VIP e giocatori del Real Madrid), senza che le varie
tipologie umane vengano mai in contatto.
UN BOCCONE FUORI ORARIO
In questa zona non ci sono molte possibilità per fare uno spuntino
al di fuori degli orari dei pasti, ma si può provare nei locali
seguenti:
El Brillante Churros e stuzzichini.
Estado Puro Tapas futuristiche.
Mallorca Per confezionare un bel picnic al Parque del Buen
Retiro.
Caffetteria del Museo del Prado Aperta dalle 10 alle 19.30.
SHOPPING
BANCARELLE DI LIBRI DI CUESTA DE CLAUDIO MOYANO
LIBRI
(Cartina; Cuesta de Claudio Moyano; orario variabile; Queste bancarelle di
Atocha)
libri usati, simili a quelle allineate lungo la Senna a Parigi, sono ormai parte
integrante del paesaggio urbano di Madrid. Quasi tutti i volumi sono in
spagnolo, ma ce ne sono alcuni anche in altre lingue. Gli orari di apertura
variano da una all’altra; alcune bancarelle, per esempio, chiudono per
pranzo.
LIBRERÍA LA CENTRAL
LIBRI
(Cartina; 91 787 87 82; www.lacentral.com; Ronda de Atocha 2; 10-21 lun e mer-sab, fino alle
14.30 dom; La Central fa parte del magnifico ampliamento del Centro
Atocha)
de Arte Reina Sofía ed è la miglior libreria di Madrid situata all’interno di
un museo. Vende poster, cartoline e cancelleria a tema artistico e dispone di
settori dedicati all’arte contemporanea, all’architettura, al design e alla
fotografia. La maggior parte dei libri (ma non tutti) è in spagnolo.
Capolavori a Madrid
Ammirando questi sublimi capolavori sembra quasi di sfiorare con
mano la grandezza del genio artistico umano. Tutti, tranne
Guernica, sono al Museo del Prado.
Il giardino delle delizie (Bosch)

Il giardino delle delizie (Bosch)


SUPERSTOCK/ALAMY ©

Tra le tante opere cupe, talora fosche del Prado, Il giardino delle delizie
di Hieronymus Bosch sembra provenire da un altro mondo. Grottesco,
meraviglioso e indimenticabile, è un dipinto surreale che merita un
esame approfondito.
El 3 de mayo en Madrid (Goya)

El 3 de mayo en Madrid (Goya)


PRISMA ARCHIVO/ALAMY ©
L’impareggiabile capacità di Goya di rendere il dramma umano è
quanto mai evidente nei volti intensi e disperati dei giustiziati in El 3 de
mayo en Madrid, cruda rappresentazione della fallita insurrezione
antinapoleonica di Madrid del 1808.
Guernica (Picasso)
Opera di imponente grandezza e fortissimo impatto visivo, Guernica è
lo straordinario simbolo dello stile cubista di cui Picasso è stato maestro
nonché il dipinto forse più famoso del Novecento. È esposto al Centro
de Arte Reina Sofía.
La rendición de Breda (Velázquez)

La rendición de Breda (Velázquez)


WORLD HISTORY ARCHIVE/ALAMY ©

Noto soprattutto per i suoi intimi ritratti dei reali, Velázquez raffigura in
quest’opera la drammatica resa di una città (Breda), dimostrando la sua
maestria nella resa della luce, dei colori e dei singoli personaggi.
Las meninas (Velázquez)
Questa intrigante scena di vita di corte è il dipinto più celebre di
Velázquez, opera di un pittore all’apice della maturità artistica, ormai
perfetto padrone del soggetto da trattare.
Salamanca
I top 5
Per maggiori dettagli v. cartina

Un giro fra le boutique di moda spagnola di Calle de Serrano, una


delle vie dello shopping più prestigiose d’Europa, partendo da Agatha
Ruiz de la Prada.
La straordinaria collezione d’arte del Museo Lázaro Galdiano,
finestra sulla Salamanca aristocratica del passato.
Una visita guidata alla Plaza de Toros Monumental de Las Ventas,
per conoscere più a fondo il mondo della corrida.
Il nuovo centro Platea, per farsi un’idea delle innovazioni della cucina
spagnola.
Il cioccolato in tutte le sue forme più fantasiose nella boutique del
maestro cioccolatiere Oriol Balaguer.

Salamanca è uno dei barrios più estesi a essere trattati in questa guida, ma,
per quanto sulla cartina le distanze appaiano notevoli, in realtà è un
quartiere che si può girare interamente a piedi. Calle de Serrano e Calle de
José Ortega y Gasset sono le due principali vie commerciali: se ci andate
per fare shopping, scoprirete che quasi tutti i luoghi di interesse del
quartiere vi si concentrano a breve distanza. Il Museo Lázaro Galdiano è
posto in alto rispetto al resto del barrio, come pure Plaza de Toros, che dista
30 minuti a piedi da Calle de Serrano, in direzione est camminando, anche
in questo caso, in salita per buona parte del percorso. Per raggiungere
queste due mete turistiche forse vi conviene prendere la metropolitana.
Sebbene anche a Salamanca ci siano bar e locali notturni, questo è un
quartiere che vive principalmente di giorno. Durante la settimana, i tapas
bar e i ristoranti sono affollati di persone indaffarate a fare shopping, che si
concedono una pausa pranzo prima di riprendere il giro dei negozi. Vi
suggeriamo di fare altrettanto per scoprire la vera essenza di Salamanca. Di
notte l’atmosfera è molto più tranquilla, dal momento che molti si recano
nel quartiere soltanto per cenare prima di proseguire la serata altrove.
Vita di quartiere
Ritrovi José Luis, vicino al Museo Lázaro Galdiano, è un tapas bar assai
apprezzato da una clientela facoltosa, con tavoli all’aperto invariabilmente
occupati da persone eleganti che bevono acqua minerale in bottiglia.
Picnic Mallorca vede squisiti cibi da asporto ed è l’ideale se avete in
programma un picnic al Parque del Buen Retiro, che confina con
Salamanca a sud.
Un angolo di Andalusia A El Nuevo Rincón de Jerez la gente canta la
Salve Rociera, una canzone che affonda le radici nel flamenco e nelle
tradizioni cattoliche del sud della Spagna.
Trasporti
Metropolitana Serrano e Velázquez (entrambe sulla linea 4) e Núñez de
Balboa (linee 4 e 5) sono le stazioni della metropolitana più comode;
dall’ultima bisogna poi scendere a piedi per un tratto per raggiungere gran
parte dei luoghi di interesse del barrio.
Metropolitana Gregorio Marañon (linee 7 e 10) è la stazione più vicina
al Museo Lázaro Galdiano. Ventas (linee 2 e 5) è la stazione che serve Plaza
de Toros.
I consigli Lonely Planet
María Luisa Banzo, proprietaria del ristorante La Cocina de María
Luisa, è stata una figura di spicco del governo conservatore guidato
da José María Aznar (Partito Popolare) – tenete gli occhi aperti per
vedere se riuscite ad avvistare nel ristorante l’ex premier (anch’egli
originario della Castiglia e León) o altri importanti uomini politici.
I migliori ristoranti
Platea
Biotza
La Colonial de Goya
La Cocina de María Luisa
I migliori locali
El Lateral
Geographic Club
Almonte
I migliori negozi
Agatha Ruiz de la Prada
Manolo Blahnik
Oriol Balaguer
Gallery
Boutique di Calle de José Ortega y Gasset

DA NON PERDERE
PLAZA DE TOROS E MUSEO TAURINO

IMAGEBROKER / ALAMY ©
IN PRIMO PIANO
Architettura
Puerta de Madrid
Museo Taurino
DA SAPERE
fuori cartina
91 356 22 00
www.las-ventas.com
Calle de Alcalá 237
10-17.30
Ventas

La Plaza de Toros Monumental de Las Ventas (Las Ventas) è il


tempio della tradizione taurina spagnola e come tale l’arena
per corride più importante e prestigiosa del mondo. Visitarla è
l’occasione per scoprire più da vicino questo aspetto della
cultura spagnola, ma anche per ammirarne l’architettura.
Architettura
Las Ventas, una delle arene per corride più grandi del mondo, in
grado di accogliere 25.000 spettatori, ha una maestosa facciata
mudéjar e spalti simili a quelli del Colosseo, disposti attorno a un
ampio campo coperto di sabbia.
Puerta de Madrid
La maestosa Puerta de Madrid, di chiara impronta moresca,
simboleggia la massima aspirazione di ogni torero, perciò è
familiarmente chiamata ‘porta della gloria’. Se un torero è portato
in trionfo fuori da questa porta (di solito reggendo in mano un
orecchio o una coda di toro, trofei accordati solo a pochi eletti) è
perché si è battuto in modo esemplare.
Visita guidata
Anche se potete visitare l’arena per conto vostro, vi
raccomandiamo vivamente di partecipare alle visite guidate ( 687
739032; www.lasventastour.com; interi/bambini €14/8; 10-17.30,
giorni di corrida 10-13.30), che si tengono in inglese e spagnolo e
vanno prenotate. Il tour vi porta nell’arena e nel palco riservato alla
famiglia reale.
Museo Taurino
Al momento delle nostre ricerche il museo era chiuso per interventi
di ristrutturazione e ampliamento. Quando riaprirà, all’ultimo
piano, sopra uno dei due cortili accanto all’arena, disporrà di un
nuovo spazio dedicato alla leggenda della corrida Manolete, oltre a
una curiosa collezione di oggetti, costumi, fotografie e altri cimeli.

DA NON PERDERE
MUSEO LÁZARO GALDIANO
IN PRIMO PIANO
Maestri del passato
Dipinti di Goya
Collezione di curiosità
Affreschi e tessuti
DA SAPERE
cartina
91 561 60 84
www.flg.es
Calle de Serrano 122
interi/ridotti/bambini €6/3/gratuito, ingresso libero ultima ora
10-16.30 lun e mer-sab, 10-15 dom
Gregorio Marañón

Questa imponente residenza in stile italiano di inizio


Novecento, situata in posizione un po’ arretrata rispetto alla
strada, apparteneva a don José Lázaro Galdiano (1862-1947),
uomo d’affari di successo e appassionato mecenate. La sua
straordinaria collezione privata, che donò alla città alla sua
morte, comprende 13.000 opere d’arte e pregiati manufatti
(compresi quadri dei più grandi maestri europei), di cui oggi
viene esposto solo un quarto alla volta.
Maestri del passato
La quantità di capolavori che Galdiano riuscì a raccogliere in vita è
talmente vasta da fare di questo museo una delle gallerie d’arte più
belle di Madrid. Tra le opere esposte spiccano in particolare alcuni
dipinti di Zurbarán, Claudio Coello, Hieronymus Bosch, Esteban
Murillo, El Greco, Lucas Cranach e Constable; nella sala 11 c’è
persino una tela attribuita a Velázquez.
Goya
Come spesso accade, Goya fa gruppo a sé. Domina la sala 13 e si
ripresenta nella sala 14, dove un collage di elementi tratti da alcune
delle sue opere più famose adorna il soffitto e ne celebra il genio.
Tra quelle più facilmente riconoscibili, La maja desnuda, La maja
vestida e gli affreschi dell’Ermita de San Antonio de la Florida.
Collezione di curiosità
Questa notevole collezione spazia da dipinti e sculture a bronzi,
statuette, gioielli, ceramiche, mobili, armi...Non c’è dubbio, Lázaro
Galdiano era un uomo dagli ampi interessi. Il piano terra è in gran
parte occupato da una mostra che illustra il contesto sociale in cui
visse Galdiano, con centinaia di oggetti singolari provenienti da
tutto il mondo. Altri ancora si trovano all’ultimo piano.
Affreschi e tessuti
L’incantevole primo piano, ricco di opere di artisti spagnoli, è
disposto attorno a quella che un tempo era la sala da ballo e
presenta soffitti riccamente affrescati. Non mancate assolutamente
di vedere la sala 24 all’ultimo piano, con alcuni splendidi tessuti.
Visitando le varie sale e i vari piani, osservate i cartelli informativi
in ciascuna stanza – molti sono corredati di fotografie che mostrano
l’aspetto degli ambienti al tempo di Galdiano.
L’uomo e il collezionista
Nato nella Navarra, nella Spagna nord-orientale, José Lázaro
Galdiano si trasferì da giovane a Madrid, dove sarebbe divenuto
una delle figure di spicco della vita culturale della capitale. Durante
la prima guerra mondiale sostenne con ingenti finanziamenti il
Museo del Prado e più tardi mise insieme una sua collezione,
acquistando opere d’arte spagnole che rischiavano di essere
vendute all’estero e riportandone in Spagna altre che si trovavano
già fuori dai confini nazionali. Durante la guerra civile visse in
esilio, ma continuò a collezionare e al suo ritorno in patria istituì
una prestigiosa fondazione nella sua ex dimora, l’odierna sede del
museo.
CHE COSA VEDERE
PLAZA DE TOROS E MUSEO TAURINO
STADIO
V. Plaza de Toros e Museo Taurino.
MUSEO LÁZARO GALDIANO
MUSEO
V. Museo Lázaro Galdiano.
PALACIO DE LINARES E CASA DE AMÉRICA
EDIFICIO DI RILIEVO
(Cartina; 91 595 48 00; www.casamerica.es; Plaza de la Cibeles 2; interi/bambini/studenti e senior
€8/gratuito/5; visite guidate 11, 12 e 13 sab e dom set-lug, orario ridotto agosto, biglietteria 10-15
e 16-20 lun-ven, 11-13 sab e dom; Il Palacio de Comunicaciones in
Banco de España)
Plaza de la Cibeles è così straordinario che spesso i visitatori non notano
neppure il raffinato palazzo ottocentesco che presidia l’angolo nord-
orientale della piazza. Costruito nel 1873, il Palacio de Linares presenta una
facciata di eleganza paragonabile a quella dei palazzi vicini e all’interno è
notevole soprattutto per il massiccio impiego di marmo di Carrara. Le visite
guidate durano un’ora.
Il biglietto si può acquistare presso la biglietteria, oppure prenotando al
902 221 424 o sul sito web www.entradas.com; spesso si esauriscono in
fretta, quindi non aspettate l’ultimo momento. Nei giardini del palazzo si
trova la Casa de América, un moderno centro esposizioni che ospita eventi
e concerti di vario genere.
MUSEO ARQUEOLÓGICO NACIONAL
MUSEO
(Cartina; man.mcu.es; Calle de Serrano 13; ingresso €3, 14-20 sab e ingresso libero dom 9.30-12;
9.30-20 mar-sab, 9.30-15 dom; Riaperto dopo un’importante opera di
Serrano)
ristrutturazione, il magnifico Museo Archeologico Nazionale ospita una
vastissima collezione di reperti. L’interno, ridisegnato in modo innovativo,
illustra la storia antica della Spagna, esponendo magnifici mosaici
provenienti da scavi di ville romane in tutta la Spagna, elaborati manufatti
di epoca musulmana e mudéjar, sculture come la Dama de Ibiza e la Dama
de Elche, esempi di stili architettonici romanici e gotici e una riproduzione
parziale delle pitture rupestri preistoriche di Altamira (Cantabria).
BIBLIOTECA NACIONAL E MUSEO DEL LIBRO
BIBLIOTECA, MUSEO
(Cartina; 91 580 78 05; www.bne.es; Paseo de los Recoletos 20; biblioteca 9-21 lun-ven, 9-14
sab metà set-metà giu, 9-19.30 lun-ven metà giu-metà set; museo 10-20 mar-sab, 10-14 dom;
Colón) La Biblioteca Nacional, forse il più imponente dei maestosi
palazzi costruiti lungo il Paseo de los Recoletos nel XIX secolo, domina
l’estremità meridionale di Plaza de Colón sin dal 1892. Al piano inferiore,
accessibile tramite un ingresso separato, l’affascinante museo è stato di
recente restaurato ed è una tappa d’obbligo per i bibliofili, con mostre
interattive sulle macchine da stampa e altri materiali, codici miniati, la
storia della biblioteca e i caffè letterari (non c’è neanche l’ombra di un e-
book).
Ciò che ci è piaciuto di più sono la mappa della Spagna del 1626 e lo studio
Mademoiselle Léonie en un sillón di Picasso nella Sala de las Musas.
LA DIFFICILE NASCITA DI SALAMANCA
Quando nell’Ottocento le autorità di Madrid stavano cercando di
espandersi oltre i confini ormai troppo angusti della città
medievale, il Marqués de Salamanca, generale e aristocratico
dall’enorme peso politico, investì tutte le sue risorse per valorizzare
il proprio barrio nel decennio 1870-80, acquistando terreni a basso
prezzo che sperava di rivendere con un buon profitto. Il marchese
era un vero pioniere: le abitazioni che fece costruire, le prime a
Madrid dotate di WC, avevano tubature moderne e acqua calda per
i bagni e le cucine. A questo personaggio, peraltro, si deve
l’introduzione in città dei primi tram trainati da cavalli. Nel 1883,
anno della sua morte, comparve l’illuminazione elettrica nelle
strade. Oggi è difficile da credere, ma i progetti del marchese
suscitarono scarso entusiasmo e lo portarono rapidamente alla
bancarotta. Poco prima di morire scrisse: ‘Sono riuscito a creare il
barrio più confortevole di Madrid e possiedo 50 case, 13 alberghi e
oltre 1.670.0000 mq di terreno. E tutto questo mi ha portato a
indebitarmi per 36 milioni di reales. Il mio compito è concluso, ma
sono rovinato’. Solo più tardi i madrileni riconobbero l’errore di
valutazione commesso.
MUSEO AL AIRE LIBRE
SCULTURA
(Cartina; Paseo de la Castellana; 24 h; Questa affascinante
Rubén Darío)
esposizione all’aperto raccoglie 17 sculture astratte, tra cui opere del
celebre artista basco Eduardo Chillida e del maestro catalano Joan Miró,
così come di Eusebio Sempere e di Alberto Sánchez, uno dei più grandi
scultori spagnoli del Novecento. Collocate sotto il cavalcavia, nel punto in
cui il Paseo de Eduardo Dato incrocia il Paseo de la Castellana, queste
sculture non sono sminuite, bensì in qualche modo valorizzate, dall’azione
dello smog e dei piccioni. Tutte tranne una si trovano sul lato orientale del
Paseo de la Castellana.
PLATEA
Platea (cartina; 91 577 00 25; www.plateamadrid.com; Calle de
Goya 5-7; 12.30-0.30 dom-mer, 12.30-2.30 gio-sab; Serrano,
Colón) è uno degli eventi più stimolanti che abbiano vivacizzato il
panorama ristorativo di Madrid negli ultimi anni. Il cinema Carlos
III, situato di fronte a Plaza de Colón e abbellito da elaborate
decorazioni, è stato trasformato in un dinamico spazio gastromico
con numerose strizzatine d’occhio al genere burlesque. Sfruttando
la pianta originaria simile a un teatro del cinema, gli architetti
hanno utilizzato i posti a sedere su diversi livelli per sistemare una
serie di ristoranti che sembrano indipendenti l’uno da l’altro, ma
che in realtà sono collegati grazie a un altissimo spazio centrale
aperto e alla disposizione affacciata sul palcoscenico, sul quale
spettacoli in stile cabaret e cooking show conferiscono una nota di
glamour al tutto. In sostanza è un punto di incontro fra area
ristorazione e alta cucina, un’ardita combinazione di pranzo o cena
con spettacolo senza la formalità che in genere caratterizza i locali
con tale formula. Gli chef che hanno aperto il loro spazio
gastronomico in questo complesso sfoggiano complessivamente sei
stelle Michelin e ci sono 12 ristoranti (tra cui l’eccellente Arriba),
tre gastronomie e alcuni cocktail bar.
PASTI
Mangiare fuori a Salamanca significa quasi sempre ritrovarsi in un raffinato
contesto mondano, che richiede un abbigliamento adeguato. Ed è curioso
che proprio nel quartiere più conservatore di Madrid i ristoranti portino a
sperimentare la cucina più innovativa realizzata da famosi chef.
EL LATERAL
TAPAS €
(Cartina; 91 435 06 04; www.lateral.com; Calle de Velázquez 57; tapas €1,55-7,65; 12-1 dom-
mer, 12-2 gio-sab; El Lateral prepara pinchos (tapas)
Velázquez, Núñez de Balboa)
squisiti, ideali come accompagnamento agli ottimi vini, creativi ma senza
esagerare (crocchette di funghi selvatici o lombata di manzo con foie gras).
Trovandosi a Salamanca, il locale richiama gente di un certo livello, ma è
una piacevole sorpresa vedere come, una volta usciti dal lavoro, tutti si
lascino andare piuttosto in fretta.
Il servizio è più simile a quello di un ristorante che non a quello, talvolta
brusco, tipico dei tapas-bar. La catena ha un altro locale a Malasaña ( 91
531 68 77; Calle de Fuencarral 43; 12-24 dom-mer, 12-2 gio-sab;
Tribunal) e un bar-ristorante a Huertas ( 91 420 15 82; Plaza de Santa
Ana 12; 12-24 dom-mer, 12-2 gio-sab; Antón Martín, Sol).
MALLORCA
TAKEAWAY €
(Cartina; 91 577 18 59; www.pasteleria-mallorca.com; Calle de Serrano 6; portate principali €7-
12; 9-21; Per buoni piatti da asporto andate da Mallorca,
Retiro)
un’istituzione a Madrid, dove tutto, dalle ricercate portate principali agli
spuntini e dessert, è delizioso.
BIOTZA
TAPAS, BASCO €€
(Cartina; 91 781 03 13; Calle de Claudio Coello 27; pintxos freddi/caldi €2,80/3,40, raciones a
partire da €6, menu a prezzo fisso a partire da €18; Questo
13-17 e 20-24 lun-sab; Serrano)
disinvolto tapas bar è uno dei migliori posti a Madrid per scoprire
l’inventiva che solo i baschi sanno mettere nella creazione dei pintxos (le
tapas basche), che qui s’inseriscono alla perfezione in un contesto in stile
madrileno: colori predominanti il verde pallido, il rosso e il nero e originali
panche ad angolo. È un locale in cui è facile spendere parecchio, ma ne vale
la pena. Sul retro c’è anche un ristorante basco più informale.
LA COLONIAL DE GOYA
TAPAS €€
Cartina( 91 575 63 06; www.lacolonialdegoya.com; Calle de Jorge Juan 34; portate principali €11-
22; 13-16 e 20-24; I locali, anche più famosi di questo, aprono e
Velázquez)
chiudono rapidamente in questa zona, ma La Colonial de Goya ha superato
la prova del tempo. Ci sono piatti creativi (per esempio polpette di gamberi
e manzo o risotto con fave e polpo) e più tradizionali (come canapè e
crocchette). L’atmosfera è informale, mentre l’ambiente, arredato in legno
bianco con pareti in mattoni a vista, è molto elegante.
UN BOCCONE FUORI ORARIO
Se il vostro orologio interno non si è ancora adattato ai ritmi
spagnoli, potete fare riferimento ai seguenti locali per riuscire a
mangiare qualcosa al di fuori degli orari canonici:
El Lateral Tapas da gourmet.
Platea Ristoranti, gastronomie e tapas.
Viandas de Salamanca (cartina; 91 577 99 12;
www.viandasdesalamanca.es; Calle de Goya 43; bocadillos a
partire da €3,60; 9.30-21.30 lun-sab, 9.30-20 dom; Velázquez)
Panini con jamón.
Restaurante Estay Tapas estrose.
LA COCINA DE MARÍA LUISA
CASTIGLIANO €€
(Cartina; 91 781 01 80; www.lacocinademarialuisa.es; Calle de Jorge Juan 42; portate principali
€17-27; 13.30-16 e 21-24 lun-sab set-lug; La cucina casalinga dell’ex
Velázquez)
parlamentare María Luisa Banzo è tra le più apprezzate di Salamanca. I
piatti proposti vogliono essere un itinerario ragionato attraverso i sapori
della Castiglia e León e sono accompagnati da vini regionali selezionati con
cura, che insieme all’arredo rustico non fanno che rendere ancora più caldo
questo posto già accogliente di per sé. La specialità della casa è una ricetta
della madre di María Luisa: piedini di maiale ripieni di carne e tartufo nero
di Soria. Bella l’idea di proporre molti piatti anche in mezza porzione.
JOSÉ LUIS
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 563 09 58; www.joseluis.es; Calle de Serrano 89; tapas a partire da €5; 8.30-1 lun-
ven, 9-1 sab, 12.30-1 dom; Presente in numerosi punti di Madrid,
Gregorio Marañón)
José Luis è noto per la fedele esecuzione di tipiche ricette spagnole e, a
detta di molti madrileni, prepara una delle migliori tortilla de patatas della
città, ma propone pure ottime croquetas ed ensaladilla rusa (insalata russa).
Questa filiale in Calle de Serrano ha un’atmosfera un po’ più formale con
una clientela di giovani in giacca e cravatta, ma d’altronde siamo a
Salamanca.
LA MARUCA
CUCINA DELLA CANTABRIA €€
(Cartina; 91 781 49 69; www.restaurantelamaruca.com; Calle de Velázquez 54; portate principali
€12-20; 11-1; Questo spazio elegante e fresco è dedicato alle
Velázquez)
tradizioni gastronomiche della Cantabria, regione situata nella Spagna
settentrionale, ed è molto apprezzato dai giovani e ricchi del quartiere. La
Cantabria è famosa per avere le migliori anchoas (alici) del paese e ottimi
frutti di mare, ma La Maruca si distacca da questa tradizione puntando
anche sugli ingredienti dell’entroterra, proponendo per esempio polpette e
sostanziosi stufati.
I VINI SPAGNOLI
Il vino spagnolo è soggetto a un complesso sistema di
classificazione che prevede una serie di denominazioni indicate
sull’etichetta. In particolare, i vini spagnoli sono etichettati in base
alla regione di provenienza o alla denominazione, piuttosto che in
base alla varietà di uve utilizzate. Se un’area aderisce con
continuità a determinati e rigidi standard qualitativi e in essa
avvengono tutte le fasi della vinificazione, dalla piantagione alla
coltivazione all’invecchiamento, riceve la Denominación de Origen
(DO). Attualmente sono oltre 60 le zone vinicole che si fregiano
della denominazione DO.
Le regioni che producono vini di particolare pregio sono invece
classificate con la Denominación de Origen Calificada (DOC).
Attualmente gli unici vini DOC sono quelli prodotti a La Rioja,
nella Spagna settentrionale, e nella piccola zona del Priorat in
Catalogna. Altre importanti indicazioni di qualità dipendono dalla
durata dell’invecchiamento, soprattutto se avvenuta in botti di
rovere. Pertanto, i migliori vini sono designati dal titolo crianza (un
anno di invecchiamento in botti di rovere), reserva (due anni di
invecchiamento, di cui almeno uno in botti di rovere) e gran
reserva (due anni in botti di rovere e tre anni in bottiglia).
RESTAURANTE ESTAY
TAPAS €€
(Cartina; 91 578 04 70; www.estayrestaurante.com; Calle de Hermosilla 46; tapas €1,75-5, menu
fisso con 6 tapas a partire da €13,25; Il Restaurante
8-24 lun-gio, 8-1 ven e sab; Velázquez)
Estay è un tipico bar spagnolo con camerieri in divisa che servono café con
leche per la prima colazione e al tempo stesso uno dei tapas bar più amati in
città. Nella sua lunga lista di tapas calde e fredde figurano soprattutto
prodotti della tradizione gastronomica spagnola, ma non mancano proposte
più ardite, come la quaglia condita con cipolla e cioccolato. Proprio come
questa ricetta, il locale nel suo insieme può sembrare un mix un po’
bizzarro, ma funziona.
ARRIBA
SPAGNOLO MODERNO €€€
(Cartina; 91 219 23 05; www.restaurantearriba.com; primo piano, Calle de Goya 5; portate
principali €17-32; 13.30-16.30 e 20.30-24; Al primo piano dello
Serrano, Colón)
scintillante complesso del Platea, nei pressi di Plaza de Colón, questo bel
ristorante guidato dal famoso chef Ramón Freixa (due stelle Michelin) ha
un’atmosfera da bistrò, ma con un approccio alla cucina fresco e salutare e
piatti che spaziano dalla Catalogna all’Andalusia. La cucina è consolidata e
dominata da quel mantra affidabile che è la nouvelle cuisine: non troppi
piatti tradizionali, ma quei pochi degni di nota. Il riso glutinoso al merluzzo,
funghi e salsiccia nera catalana o il carpaccio di polpo sono due esempi di
questo approccio.
LOCALI E VITA NOTTURNA
Salamanca è il quartiere tutto prestigio e glamour frequentato dalla ‘bella
gente’, dove sono di rigore i tacchi per le donne e il gel per gli uomini. Tra i
pijos (yuppy) potrebbe capitarvi di scorgere qualche giocatore del Real
Madrid e altri VIP. Sebbene lungo le strade del quartiere, per lo più
tranquillo, ci siano locali che permettono di trascorrerci l’intera notte, noi
siamo dell’avviso che esistano barrios di gran lunga migliori per scoprire la
proverbiale vita notturna madrilena. Molte delle celebrità della stessa
Salamanca sembrerebbero pensarla come noi, visto che è più facile
avvistarle nei locali notturni e nei cocktail bar di Malasaña, Chueca e di
altre zone di Madrid.
GEOGRAPHIC CLUB
BAR
(Cartina; 91 578 08 62; www.thegeographicclub.es; Calle de Alcalá 141; 13-2 dom-gio, fino alle
3 ven e sab; Con le sue elaborate vetrate policrome, gli arredi etno-chic
Goya)
da tutto il mondo e l’atmosfera informale, il Geographic Club è un ottimo
posto per un primo drink serale (assaggiate uno degli oltre 30 cocktail
tropicali). Noi abbiamo gradito molto il tavolo ricavato dalla cesta di una
vecchia mongolfiera e ancor di più il bar al piano terra.
EL NUEVO RINCÓN DE JEREZ
Ai confini orientali di Salamanca, il bar andaluso El Nuevo Rincón
de Jerez ( 91 112 30 80; www.elnuevorincondejerez.es; Calle de
Rufino Blanco 5; raciones €7-13; 13-16.30 e 19-24 mar-sab, 13-
16.30 dom set-lug; Manuel Bacerra) è diverso da qualsiasi altro
locale di Madrid. Tutti i venerdì e i sabati alle 23 si spengono le
luci, si accendono le candele e si canta in coro Salve Rociera, una
canzone quasi leggendaria che affonda le radici nel flamenco e
nelle tradizioni cattoliche del sud della Spagna.
ALMONTE
CLUB
(Cartina; 91 563 25 04; www.almontesalarociera.com; Calle de Juan Bravo 35; 22-5 dom-ven,
22-6 sab; Se il flamenco vi ha rapito il cuore e non
Núñez de Balboa, Diego de León)
volete più limitarvi soltanto a guardare, andate all’Almonte. Gli spettacoli
dal vivo aprono la serata e rendono omaggio alle radici del locale, legate al
flamenco del profondo sud andaluso. La clientela giovane e bella che lo
frequenta ha le sevillanas (la danza tipica della città di Siviglia) nei piedi e
nell’anima, perciò scendete al piano inferiore per vedere come si ballano
realmente. E buttatevi nella mischia se ne avete il coraggio.
SERRANO 41
DISCOTECA
(Cartina; 687 871045; www.serrano41.com; Calle de Serrano 41; 23-5.30 mer-dom; Serrano)
Quando i toreri, le stelle del Real Madrid e gli altri VIP di Salamanca
proprio non hanno voglia di allontanarsi dal quartiere, con ogni probabilità
è qui che li troverete, anche se di recente un po’ meno. Il venerdì e il sabato,
le serate più animate, predominano la musica pop più ballabile e la house,
mentre la domenica è dedicata al funk (Funk Kombat Night) e il giovedì
alla musica indie. L’ingresso parte da €12. La terrazza della discoteca è
aperta da fine maggio a metà settembre ed è molto, molto ‘cool’.
DIVERTIMENTI
FUNDACIÓN JUAN MARCH
SALA DA CONCERTI
(Cartina; www.march.es; Calle de Castelló 77; Impegnata nella
Núñez de Balboa)
promozione della musica e della cultura, la Fondazione Juan March non
solo allestisce esposizioni, ma propone anche concerti gratuiti durante tutto
l’arco dell’anno, da recital di cantanti solisti a serate dedicate a un
particolare stile o compositore.
SHOPPING
Salamanca è il posto ideale per farsi un’idea della moda spagnola e
probabilmente la troverete in ottima forma. È in questo quartiere che si
scopre che la moda spagnola va ben oltre Zara e Mango. Gli stili proposti
spaziano dall’eleganza classica all’avanguardia più estrema e recano la
firma sia di stilisti spagnoli, famosi o emergenti, sia di grandi nomi
internazionali. Lo shopping in questo quartiere è un evento sociale che vede
la gente vestirsi di tutto punto anche solo per fare un giro dei negozi e il
servizio è solitamente impeccabile, seppur un po’ formale. Nel quartiere si
trovano anche diversi negozi di prelibatezze gastronomiche, per cui si
possono passare giornate intere dedicandosi quasi soltanto allo shopping.
AGATHA RUIZ DE LA PRADA
MODA
(Cartina; 91 319 05 01; www.agatharuizdelaprada.com; Calle de Serrano 27; 10-20.30 lun-sab;
Serrano)Vedere per credere: questa boutique è un’esplosione di rosa, giallo
e arancione ovunque ci si volti. Divertente ed esuberante, ma non solo per i
giovanissimi, dal momento che vende anche capi più seri estremamente
originali. Agatha Ruiz de la Prada è una delle icone più longeve di
quell’esplosione di creatività degli anni ’80 che ha contraddistinto la
movida madrileña.
CAMPER
CALZATURE
(Cartina; 91 578 25 60; www.camper.com; Calle de Serrano 24; 10-21 lun-sab, 12-20 dom;
La moda spagnola non è tutta haute couture, come dimostra questo
Serrano)
marchio di Maiorca famoso in tutto il mondo. La sua linea di scarpe da
bowling dal tocco chic propone modelli colorati e divertenti, oltre che
molto comodi. Camper ha punti vendita in tutta la città, tra cui un negozio a
Malasaña ( 91 531 23 47; Calle de Fuencarral 42; 10-20 lun-sab; Gran
Vía, Tribunal) – consultate il sito web per conoscere gli indirizzi.
GRANDI FIRME INTERNAZIONALI
Le firme più prestigiose della moda internazionale occupano la
cosiddetta milla del oro (miglio d’oro) lungo Calle de José Ortega
y Gasset, vicino all’angolo con Calle de Serrano. Sul lato sud della
via ci sono Dolce & Gabbana, Chanel, Tiffany & Co, Hermès,
Valentino e Dior, e subito dietro l’angolo Balenciaga. Sul lato
opposto della via troverete Jimmy Choo, Cartier e, un po’ più
avanti, Gucci.
GALLERY
ABBIGLIAMENTO, ACCESSORI
(Cartina; 91 576 79 31; www.gallerymadrid.com; Calle de Jorge Juan 38; 10.30-20.30 lun-sab;
Príncipe de Vergara, Questa straordinaria esposizione di
Velázquez)
abbigliamento e accessori da uomo (scarpe, cinture e così via) è la
quintessenza della nuova Madrid: elegante, sensibile al marchio e attenta al
look giusto. Nel negozio si trovano anche creme e profumi, nonché prodotti
più insoliti, quali caschi disegnati da famosi stilisti. Grazie ai suoi interni
firmati da Tomas Alia, è uno dei negozi più in voga della città.
MANOLO BLAHNIK
CALZATURE
(Cartina; 91 575 96 48; www.manoloblahnik.com; Calle de Serrano 58; 10-14 e 16-20 lun-sab;
Non avete nulla da indossare per la serata degli Oscar? Allora fate
Serrano)
come le star di Hollywood e andate nell’esclusivo showroom di Manolo
Blahnik, dove ogni scarpa è esposta come se fosse un’opera d’arte.
ORIOL BALAGUER
CIOCCOLATO
(Cartina; www.oriolbalaguer.com; Calle de José Ortega y Gasset 44; 9-20 lun-ven, 10-20 sab, 10-
14.30 dom; Il maestro pasticcere catalano Oriol Balaguer vanta
Núñez de Balboa)
un curriculum formidabile, dato che ha lavorato con Ferran Adrià in
Catalogna e nel 2001 è stato insignito del premio per il miglior dessert del
mondo (le ‘Sette Consistenze di Cioccolato’). Di recente, nel 2014, i suoi
croissant hanno vinto il titolo di migliori di Spagna. La sua boutique del
cioccolato si può considerare una piccola galleria d’arte, se non fosse che in
esposizione vi è una squisita collezione di cioccolatini e dolci al cioccolato.
Dopo essere stati qui non riuscirete più ad accontentarvi dei prodotti più
comuni.
BOMBONERÍAS SANTA
DOLCIUMI, VINI
(Cartina; 91 576 76 25; www.bombonerias-santa.com; Calle de Serrano 56; 10-14 e 17-20.30
Se il vostro palato è raffinato
lun, 10-20.30 mar-sab, orario ridotto lug e agosto; Serrano)
quanto il vostro stile, allora apprezzerete gli squisiti cioccolatini di questo
minuscolo negozio, dove le confezioni sono ricercate quanto i bombones
che contengono. Queste golosità, però, non costano poco: il prezzo al chilo
è di circa €60.
LAVINIA
VINO
(Cartina; 91 650 33 92; www.lavinia.es; Calle de José Ortega y Gasset 16; 10-21 lun-sab;
Núñez de Balboa) L’atmosfera intima delle enoteche spagnole tradizionali è
sicuramente incantevole, ma questi negozi non possono certo competere
con la selezione di vini spagnoli e internazionali di Lavinia, che propone
oltre 4000 etichette. Organizza inoltre corsi di enologia, degustazioni e
visite alle vicine bodegas (cantine). Il ristorante al primo piano è un bello
spazio gastronomico.
EKSEPTION & EKS
ABBIGLIAMENTO, ACCESSORI
(Cartina; 91 361 97 76; www.ekseption.es; Calle de Velázquez 28; 10.30-14.30 e 16.30-20.30
lun-sab; Questo elegante showroom è sempre in anticipo sulle
Velázquez)
ultime tendenze, con un assortimento di capi che spazia dall’alta moda a un
gusto più casual, ma sempre sofisticato. Il filo rosso è lo stile urban chic, e
fra i marchi presenti figurano Balenciaga, Givenchy, Marc Jacobs e Dries
van Noten. Le linee più giovani e casual, tra cui una fantastica selezione di
jeans, si trovano nel punto vendita adiacente.
Se la cosa può interessarvi, Victoria Beckham era una habituée del negozio
nel periodo in cui viveva a Madrid.
CUARTO DE JUEGOS
GIOCATTOLI
(Cartina; 91 435 00 99; www.cuartodejuegos.es; Calle de Jorge Juan 42; 10-20.30 lun-ven,
10.30-14 e 17-20 sab; Non siamo sicuri che sia la
Velázquez, Príncipe de Vergara)
regola ufficiale, ma sembra che in questo negozio di giocattoli tradizionali
le batterie siano state bandite. Gli articoli in vendita sono infatti i giochi da
tavolo e i puzzle di una volta: si possono trovare il ludo, la dama cinese e il
backgammon, ma c’è molto altro ancora, e non soltanto per i più piccini.
MANTEQUERÍA BRAVO
GASTRONOMIA, VINI
(Cartina; www.bravo1931.com; Calle de Ayala 24; 9.30-14.30 e 17.30-20.30 lun-ven, 9.30-14.30
sab; Dietro una bella facciata antica si cela un autentico paradiso per
Serrano)
buongustai, traboccante di formaggi, salumi, vini e caffè locali. Si tratta di
prodotti perfetti anche come idea regalo, ma sono talmente buoni che è
difficile separarsene! Non molto tempo fa, la Mantequería Bravo è stata
insignita del premio come miglior negozio di gastronomia di Madrid, e
questo dice tutto.
DE VIAJE
LIBRI
(Cartina; 91 577 98 99; www.deviaje.com; Calle de Serrano 41; 10-20.30 lun-ven, 10.30-14.30 e
17-20 sab; Che cerchiate una guida turistica, un patinato volume
Serrano)
fotografico o un testo di narrativa di viaggio, quasi certamente li troverete
in questa libreria, la più grande a Madrid dedicata ai viaggi. L’assortimento
copre ogni regione del mondo e dispone soprattutto di titoli spagnoli, ma
anche di alcuni in inglese. Il personale è disponibile e c’è pure un’agenzia
di viaggi che vende abbigliamento delle marche North Face, Columbia e
Helly Hansen.
PURIFICACIÓN GARCÍA
MODA
(Cartina; 91 435 80 13; www.purificaciongarcia.com; Calle de Serrano 28; 10-20.30 lun-sab;
Le mode passano, ma ‘Puri’ riesce sempre a rimanere sulla cresta
Serrano)
dell’onda. Il suo stile inconfondibile, pensato per l’uomo e per la donna, si
traduce in modelli di un’eleganza classica, adatti per le grandi occasioni
come per la vita di tutti i giorni.
SPORT E ATTIVITÀ
LAB ROOM SPA
SPA
(Cartina; 91 431 21 98; www.thelabroom.com; Calle de Claudio Coello 13; 11-20.30 lun-ven,
11-20 sab; Un’esclusiva spa con annesso salone di bellezza, che ha
Retiro)
avuto tra i suoi clienti Penélope Cruz, Jennifer Lopez, Gwyneth Paltrow e
Gael García Bernal: ecco il Lab Room, il luogo perfetto dove uomini e
donne possono farsi coccolare. Offre sessioni di trucco, massaggi e
trattamenti per il viso e per il corpo a prezzi talvolta sorprendentemente
ragionevoli.
La manicure parte da €25, i massaggi da €35, ma vi sono anche vantaggiosi
pacchetti completi. Tra i servizi disponibili c’è persino un ‘esperto di look’
che per €300 cambierà la vostra immagine: i risultati sono incredibili.
CHI SPA
SPA
(Cartina; 91 578 13 40; www.thechispa.com; Calle del Conde de Aranda 6; 10-20 lun-sab;
Avvolgetevi in un accappatoio, indossate le ciabattine e fatevi viziare
Retiro)
in una delle migliori spa diurne di tutta la Spagna: troverete zone separate
per uomini e donne e servizi che comprendono un’ampia gamma di
massaggi, trattamenti per il viso, manicure e pedicure. Alla fine, non
ricorderete nemmeno più la causa del vostro stress!
Malasaña e Chueca

MALASAÑA | CHUECA
I top 5

Per maggiori dettagli v. cartina e cartina

Un tuffo di una o due ore nel passato di Madrid al Museo de Historia,


cui si accede da un sontuoso ingresso barocco.
Lo shopping alla scoperta della moda vintage del Mercado de
Fuencarral, incarnazione dello spirito ribelle di Malasaña.
Un pranzo in una delle vie gastronomiche più elettrizzanti di tutta
Madrid, magari cominciando dal ristorante Bazaar.
Una pausa relax in puro stile Malasaña in uno dei favolosi ristoranti di
Calle de Manuela Malasaña, come Albur.
Una sosta per un Mojito al leggendario Museo Chicote, ricalcando le
orme di Hemingway e di altri famosos (personaggi celebri).
Malasaña e Chueca danno il meglio di sé a partire dalle prime ore della
sera: tranne un sussulto di vita all’ora di pranzo, quando nei tapas bar e nei
ristoranti si registra un frenetico andirivieni, questi due barrios sono vivaci
soprattutto di notte. Detto ciò, di giorno è estremamente divertente girare
per i negozi di entrambi i quartieri.
La via che divide i due è Calle de Fuencarral, un’arteria non ampia ma
comunque importante che è stata quasi interamente trasformata in isola
pedonale. A ovest di questa linea di demarcazione si estende Malasaña,
dove negozi con nomi quali ‘True Love Tattoo’ e ‘Retro City’ si mescolano
a graffiti e manifesti di gruppi rock dando al quartiere un fascino urbano
tutto fuorché lezioso. Leggermente più leccato e meno chiassoso, il sotto-
quartiere di Conde Duque, più a ovest, concentra in sé il meglio di
Malasaña, con qualche spigolo in meno e un po’ più di quiete.
Se Malasaña è rimasta saldamente aggrappata alle proprie radici, Chueca, a
est di Calle de Fuencarral, è il simbolo dell’esuberanza, un barrio che gay e
lesbiche hanno trasformato in uno dei luoghi più alla moda di tutta la
Spagna. Talvolta può sembrare provocatorio, ma in realtà è semplicemente
un posto in cui, come amano dire i suoi residenti, all’atteggiamento ‘gay-
friendly’ si è sostituito quello ‘etero-friendly’. Più si procede verso est, più
Chueca si fa raffinata.
Vita di quartiere
Centro del quartiere Plaza del Dos de Mayo è il cuore di Malasaña,
soprattutto nel tardo pomeriggio, quando i bambini all’uscita di scuola ci
vanno per giocare, mentre i genitori li osservano dagli adiacenti tavoli
all’aperto davanti a una birra o un calice di vino.
Ritrovi L’Antigua Casa Ángel Sierra, in Plaza de Chueca, ha visto
passare gente di tutti i tipi in quasi un secolo di vita e il sabato sera è
talmente gremita che non si riesce neppure a entrare.
Trasporti
Metropolitana La stazione della metropolitana di Chueca (linea 5) si
trova proprio nel cuore di Chueca, un po’ come quella di Tribunal (linee 1 e
10) a Malasaña. Per Conde Duque conviene scendere a Noviciado (linee 2 e
10).
Metropolitana Altre comode stazioni attorno al perimetro dei due
quartieri sono San Bernardo, Bilbao, Alonso Martínez, Gran Vía e Santo
Domingo.
I consigli Lonely Planet
Per sfruttare al massimo la loro notorietà, il venerdì e il sabato sera
alcuni ristoranti a Malasaña e in altri quartieri effettuano due turni, di
norma intorno alle 21 e alle 23. A meno che non moriate di fame (sì,
lo sappiamo che ci vuole un po’ di tempo ad abituarsi a cenare alle 23
per finire dopo mezzanotte), vi consigliamo di prenotare per il
secondo turno; in caso contrario, spesso avrete la sensazione che
cerchino di mettervi fretta.
I migliori ristoranti
Bazaar
Albur
Yakitoro by Chicote
Casa Julio
I migliori locali
Museo Chicote
Le Cabrera
Del Diego
Café Belén
I migliori palazzi
Sociedad General de Autores y Editores
Antiguo Cuartel del Conde Duque
Museo de Historia
Casa de las Siete Chimeneas
CHE COSA VEDERE
SOCIEDAD GENERAL DE AUTORES Y EDITORES
ARCHITETTURA
(Cartina; Società Generale degli Autori ed Editori; Calle de Fernando VI 4; Alonso Martínez)
Questo trionfo ricco di volute e ghirigori è l’edificio di Madrid che più si
avvicina alle opere di Antoni Gaudí, che così tanto risplendono a
Barcellona. Si tratta di una compiaciuta e gioiosa ode al Modernismo, unica
nel suo genere in città. I visitatori non sono ammessi, ma visto dalla strada
l’edificio è ugualmente maestoso. Le uniche eccezioni alla sua abituale
inaccessibilità sono costituite dal primo lunedì di ottobre (Giornata
Internazionale dell’Architettura), quando la scalinata interna giustifica da
sola una visita.
MUSEO DEL ROMANTICISMO
MUSEO
(Cartina; 91 448 10 45; museoromanticismo.mcu.es; Calle de San Mateo 13;
interi/bambini/studenti €3/gratuito/1,50, ingresso libero sab dopo le 14.30; 9.30-20.30 mar-sab e
10-15 dom mag-ott, 9.30-18.30 mar-sab e 10-15 dom nov-apr; QuestoTribunal)
affascinante museo è dedicato al periodo romantico ottocentesco. Ospita un
piccolo patrimonio di dipinti, mobili, porcellane, libri, fotografie e
suppellettili varie, risalenti per lo più al XIX secolo, e fa capire come
fossero le abitazioni dei ceti più abbienti in quel periodo. L’opera più
famosa della sua collezione è il San Gregorio Magno di Goya.
Il museo occupa una residenza signorile di fine XVIII secolo, convertita in
museo dal Marqués de la Vega-Inclán (uno degli uomini che sta dietro la
creazione della catena di alberghi di lusso noti come paradores) nel 1924. Il
museo ha un limite di 100 visitatori alla volta.
PICCOLE GALLERIE PRIVATE
Per chi nutre un interesse per l’arte contemporanea che va oltre
quel che è possibile trovare al Centro de Arte Reina Sofía, il centro
di Madrid è pieno di piccole gallerie che espongono i lavori di
pittori, scultori e fotografi affermati ed emergenti. Per un elenco
esaustivo, consultate Arte Madrid (www.artemadrid.com); la sua
omonima brochure, disponibile online in formato pdf, contiene una
cartina e il calendario delle mostre in programma.
MUSEO DE HISTORIA
MUSEO
(Cartina; 91 701 16 86; www.museomadrid.com/museo-de-historia; Calle de Fuencarral 78; 11-
14 e 16-19 mar-ven, 10-14 e 16-19 sab e dom; Il bel Museo di Storia
Tribunal)
(conosciuto in precedenza con il nome di Museo Municipal) sfoggia
un’elaborata facciata in stile barocco, realizzata nel 1721 da Pedro de
Ribera. La collezione si compone soprattutto di opere pittoriche e altre
testimonianze che ripercorrono l’evoluzione storica della capitale, tra cui
spiccano Alegoría de la villa de Madrid di Goya (al primo piano), le
caricature di Napoleone e dell’occupazione di Madrid dei primi
dell’Ottocento e un grande plastico di Madrid come si presentava nel 1830
(piano interrato).
MUSEO MUNICIPAL DE ARTE CONTEMPORÁNEO
MUSEO
(Cartina; 91 588 59 28; www.madrid.es/museoartecontemporaneo/; Calle del Conde Duque 9-11;
Plaza de España, Ventura Rodríguez, San Bernardo) All’epoca delle nostre
ricerche il museo era chiuso per un vasto intervento di ristrutturazione.
Questo museo ospita una ricca collezione di arte moderna spagnola,
composta principalmente da dipinti e grafica, ma comprendente anche
fotografie, sculture e disegni. Tra le opere spiccano lavori di Edaurdo
Arroyo e dello scultore basco Jorge Oteiza. L’esposizione presenta
numerose opere che propongono creative interpretazioni del paesaggio
urbano di Madrid: è curioso vedere, fianco a fianco, tele d’avanguardia e
vedute della capitale dal sapore antico, tra cui una tipica rappresentazione
della fontana di Cibele che reca la firma Ouka Lele, personaggio simbolo
della movida madrileña.
Il museo si trova all’interno dell’Antiguo Cuartel del Conde Duque.
ANTIGUO CUARTEL DEL CONDE DUQUE
EDIFICIO DI RILIEVO
(Cartina; Calle del Conde Duque 9; Questo
Plaza de España, Ventura Rodríguez, San Bernardo)
maestoso edificio un tempo adibito a caserma, domina Conde Duque
dall’estremità occidentale di Malasaña con la sua imponente facciata che si
sviluppa in discesa per 228 m. Costruito nel 1717 su progetto dell’architetto
Pedro de Ribera, si distingue per l’elaborato portale settecentesco,
capolavoro dello stile churrigueresco. Oggi è impiegato come centro
culturale, con gli archivi municipali, varie biblioteche, l’Hemeroteca
Municipal (la più vasta collezione di giornali e riviste di tutta la Spagna),
mostre temporanee e (quando riaprirà) il Museo Municipal de Arte
Contemporáneo.
Di sera, in estate, uno dei due grandi patio diventa un suggestivo scenario
per concerti (i programmi delle mostre e dei concerti sono affissi
all’esterno).
AREE GIOCO PER I BAMBINI
Le zone più belle dedicate ai bambini sono in Plaza del Dos de
Mayo, che ospita tre parchi gioco. Piacciono anche ai proprietari di
cani, per cui rimanete nelle zone recintate e fate attenzione agli
escrementi.
C’è un minuscolo parco gioco con installazioni all’estremità sud-
occidentale di Calle del Conde Duque, nel punto in cui incontra
Calle de San Bernardino, e ce n’è un altro leggermente più grande
in Plaza de las Comendadoras, che si riempie al termine della
giornata scolastica e nei fine settimana.
GALERÍA MORIARTY
GALLERIA D’ARTE
(Cartina; 91 531 43 65; www.galeriamoriarty.com; Calle de Tamayo y Baus 6; 11-19 mar-ven,
11-14 sab; Chueca, Colón) Durante la movida madrileña degli anni ’80, la
Galería Moriarty (all’epoca situata in Calle del Almirante) fu uno dei
principali luoghi di ritrovo della cultura e controcultura madrilene, capace
di attrarre alle sue mostre e alle sue feste personaggi quali la celebre Agatha
Ruiz de la Prada, il regista Pedro Almodóvar e il fotografo García-Alix.
Sebbene da allora abbia cambiato sede più volte, con la sua grande varietà
di interessanti mostre d’arte contemporanea rimane una delle più importanti
gallerie di Madrid.
PALACIO DE LIRIA
EDIFICIO DI RILIEVO
(Cartina; 91 548 15 50; www.fundacioncasadealba.com; Calle de la Princesa 20; 10, 11 e 12
ven; Questa residenza signorile settecentesca, ricostruita
Ventura Rodríguez)
dopo un incendio nel 1936, è annidata fra moderni fabbricati che sorgono
poco più a nord di Plaza de España, a ricordare un’epoca in cui le strade di
Madrid erano fiancheggiate da maestose dimore. Ospita una notevole
collezione di opere d’arte, mobili d’epoca e objets d’art. Per partecipare alla
visita guidata occorre inviare una richiesta formale.
PALACIO BUENAVISTA
EDIFICIO DI RILIEVO
(Cartina; Plaza de la Cibeles; Immerso nei giardini ai margini nord-
Banco de España)
occidentali di Plaza de la Cibeles, il Palacio Buenavista è attualmente
occupato dall’esercito, ma in passato apparteneva alla famiglia d’Alba. Per
un certo periodo vi abitò anche la giovane duchessa Cayetana, che si
racconta avesse avuto una relazione con Goya nel XVIII secolo.
CASA DE LAS SIETE CHIMENEAS
ARCHITETTURA
(Cartina; Plaza del Rey; Un isolato a nord-ovest di Plaza de la
Banco de España)
Cibeles si trova la Casa de las Siete Chimeneas, una residenza
cinquecentesca che deve il proprio nome ai sette comignoli che ancora
l’adornano. Si racconta che, in certe sere, il fantasma di una delle amanti di
Filippo II si aggiri senza pace nelle sue stanze. L’edificio oggi è sede del
Ministero dell’Istruzione, della Cultura e dello Sport.
MUSEO DE CERA
MUSEO
(Cartina; 91 319 93 30; www.museoceramadrid.com; Paseo de los Recoletos 41; interi/bambini
€17/12; Questo museo delle
10-14.30 e 16.30-20 lun-ven, 10-20.30 sab e dom; Colón)
cere, con le sue riproduzioni di oltre 450 personaggi, offre tutto ciò che
normalmente ci si aspetta da simili gallerie. I soggetti raffigurati vanno dai
Beatles a Bart Simpson, da Cristiano Ronaldo a Cervantes, Dalí e Picasso.
Si tratta insomma della tipica collezione ad ampio raggio di personaggi
internazionali e spagnoli vissuti nel corso dei secoli. Se vi piace il macabro,
qui troverete di tutto, dall’Inquisizione a Freddy Krueger; il Tren del Terror
non fa per voi, invece, se siete deboli di cuore.
PASTI
Chueca e Malasaña sono quartieri trendy e pieni di ristoranti alla moda. Pur
essendo completamente diversi tra loro (uno proiettato verso il nuovo,
l’altro saldamente radicato nel passato), presentano ristoranti molto simili,
che spaziano da vecchie tabernas a templi della nouvelle cuisine spagnola.
Un’esperienza culinaria in questi quartieri vi porterà ad assaporare una
cucina innovativa in ambienti eleganti ma informali, animati da un
piacevole brusio in sottofondo. Segnaliamo in particolare due vie: Calle de
Manuela Malasaña a Malasaña e Calle de la Libertad a Chueca. Se cercate
cucina internazionale (asiatica, indiana, thailandese, persiana) a pressi
modici, ma comunque di livello discreto, andate in Calle de San
Bernardino, all’estremità inferiore di Calle del Conde Duque a Malasaña.
Malasaña
CASA JULIO
SPAGNOLO €
(Cartina; 91 522 72 74; Calle de la Madera 37; 6/12 croquetas €5/10; 13-15.30 e 18.30-23 lun-
sab set-lug; Se venisse lanciato un sondaggio per stabilire dove si
Tribunal)
servano le migliori croquetas di Madrid, metà degli intervistati voterebbe
per Casa Julio e l’altra metà non lo farebbe solo perché non c’è ancora stata.
Le sue crocchette, infatti, sono talmente buone che da tutta Madrid vengono
qui comuni cittadini e personaggi celebri.
Si possono gustare nella tradizionale varietà al jamón o in altre versioni più
creative, come quella agli spinaci e gorgonzola. Curiosamente, il locale ha
iniziato a diventare famoso quando gli U2 lo scelsero per una fotografia
alcuni anni fa.
BODEGA DE LA ARDOSA
TAPAS €
(Cartina; 91 521 49 79; www.laardosa.es; Calle de Colón 13; tapas e raciones €4-11; 8.30-2 lun-
ven, 12.45-2.30 sab e dom; Sulla cresta dell’onda fin dal 1982,
Tribunal)
l’incantevole bar rivestito con pannelli di legno della Bodega de la Ardosa è
davvero suggestivo. Venire qui senza assaggiare il salmorejo (zuppa fredda
di pomodoro con pane, olio, aglio e aceto), le croquetas o la tortilla de
patatas sarebbe un delitto. Nelle serate dei fine settimana è talmente
affollato che è quasi impossibile muoversi.
BAR PALENTINO
TAPAS €
(Cartina; 91 532 30 58; Calle del Pez 8; bocadillos €1.80-2.50; 7-14 lun-sab; Noviciado)
Tavoli in formica, nessuna attenzione al dettaglio per quanto riguarda gli
arredi, eppure questo bar di Malasaña, che pare quasi fuori dal tempo,
impartisce una lezione fondamentale: guai a farsi ingannare dalle
apparenze. Popolarissimo fra giovani e meno giovani, il Bar Palentino ha un
fascino irresistibile, dovuto in larga misura ai suoi proprietari, María
Dolores (che sostiene di essere la ‘specialità della casa’) e Casto. E il cibo?
Tapas e bocadillos tradizionali, diventati famosi in tutta la città, non da
ultimo per via dei prezzi.
BEHER DE GUIJELO
SPAGNOLO, BOCADILLOS €
(Cartina; 91 521 27 41; www.beher.com; Calle de Fuencarral 106; bocadillos €3,60; 10-23 dom-
gio, 10-24 ven e sab; Il Beher fa parte della nuova ondata di ‘fast food’
Bilbao)
spagnoli che ha investito la capitale e segue la stessa formula vincente di
altri locali di tradizione più consolidata: salumi in confezioni sigillate e
piatti da asporto come coni di carta pieni di prosciutto e bocadillos con
jamón.
CON OLIVA
SPAGNOLO €
(Cartina; 91 521 12 67; www.conoliva.com; Calle del Barco 45; portate principali a partire da €4;
13-16 e 20-24; Sebbene sembri un’idea un po’ semplicistica, questo
Tribunal)
locale basa le sue proposte sull’olio extravergine d’oliva che impiega per
cucinare piatti tipici spagnoli come la tortilla de patatas, il bocadillo de
calamares (panino con calamari), crocchette, pesce fritto e churros o per
accompagnare il jamón serrano, le insalate e altre specialità selezionate
della cucina spagnola.
TRIBALL – LA NUOVA MALASAÑA
Sebbene sia assai improbabile che Malasaña perda da qui a breve la
sua immagine retrò, sapientemente coltivata negli anni, un progetto
lanciato da alcune imprese locali sta cercando di cambiare il modo
in cui è visto il quartiere. Chiamato Triángulo Ballesta
(www.triballmadrid.com), dalla malfamata Calle de Ballesta vicino
alla Gran Vía, questo progetto di riqualificazione interessa vie quali
Calle del Desengaño (ancora battuta dalle prostitute), Calle de
Valverde, Calle de la Corredera Baja de San Pablo e dintorni. Suo
scopo è rendere più pulite e sicure le strade, per incoraggiare le
nuove aziende e la comunità artistica d’avanguardia a trasferirsi in
questo barrio. I promotori si dicono determinati a non mollare
finché Malasaña non sarà diventata la nuova Soho.
PEGGY SUE’S AMERICAN DINER
AMERICANO €
(Cartina; 91 521 85 60; www.peggysues.es; Calle de Santa Cruz de Marcenado 13; portate
principali €5-18; 13.30-16.30 e 20.30-23.30 lun-ven, 14-17 e 20.30-0.30 sab e dom; San
Negli ultimi anni gli hamburger all’americana sono diventati quasi
Bernardo)
un cibo cult a Madrid, tendenza anticipata e favorita proprio da questo
diner. Gli arredi richiamano gli Stati Uniti anni ’50, mentre dal jukebox le
voci di Aretha Franklin e Chuck Berry inondano la sala a intervalli regolari.
Gli hamburger sono fatti davvero secondo l’uso americano e sono tra i più
buoni che si possano trovare in città.
ALBUR
TAPAS, SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 594 27 33; www.restaurantealbur.com; Calle de Manuela Malasaña 15; portate
principali €11-16; Albur, uno dei locali
13-17 e 20-0.30 lun-ven, 13-1 sab e dom; Bilbao)
con il miglior rapporto qualità-prezzo di Malasaña, è un tapas bar di gran
successo, con un ristorante informale ma di classe sul retro. I camerieri non
sembrano perdere mai la flemma; punto forte qui sono i piatti di riso a
prezzi assai convenienti, anche se a dire il vero si potrebbe ordinare
qualsiasi cosa e andarsene più che soddisfatti.
LA MUCCA DE PEZ
SPAGNOLO, TAPAS €€
(Cartina; 91 521 00 00; www.lamucca.es; Plaza Carlos Cambronero 4; portate principali €9-16;
13-1 lun-ven, 13-2 sab e dom; L’unico problema di questo posto è che è
Callao)
talmente piacevole per trascorrervi il pomeriggio che è spesso impossibile
trovare un tavolo libero. Una lunga carta dei vini accompagna le ottime
insalate, le pizze creative e un buon assortimento di portate a base di carne
o pesce. L’atmosfera esalta l’esperienza gastronomica.
MARICASTAÑA
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 082 71 42; www.maricastanamadrid.com; Corredera Baja de San Pablo 12; portate
principali €9-19; Questo gioiellino si
9-2 lun-gio, 9-2.30 ven e sab, 10-2 dom; Callao)
trova in un angolo del quartiere che sta diventando sempre più trendy, alle
spalle della Gran Vía. Gli arredi sono incantevoli, fatti di piante in vaso,
illuminazione creativa, pilastri di metallo e mattoni rustici. La cucina è
semplice ma squisita: assaggiate le crocchette di zucca o i tranci di tonno
con germogli di soia e fragole.
LA T GASTROBAR
TAPAS, SPAGNOLO MODERNO €€
(Cartina; 91 531 14 06; www.latgastrobar.es; Calle del Molino de Viento 4; portate principali €14-
19; 13-16 e 21-24 mar-sab; Questo locale elegante su due livelli prepara
Callao)
variazioni di piatti classici spagnoli, come sottili strati di coda di toro con
pastrami e mele al forno, o costolette d’agnello con castagne, pinoli e
patate. L’atmosfera è raffinata ma al tempo stesso informale, nella migliore
delle tradizioni madrilene.
LA GASTROCROQUETERÍA DE CHEMA
TAPAS €€
(Cartina; 91 364 22 63; www.gastrocroqueteria.com; Calle del Barco 7; tapas €3-13, menu a
prezzo fisso €16-28; Croquetas in
21-24 lun-ven, 14-16.30 e 21-24 sab e dom; Tribunal)
tutta la loro gloria la fanno da padrone in questo locale. Assaggiate la
versione classica (preparata con jamón o merluzzo) o una delle tante
variazioni sul tema, per esempio la crocchetta con sobrasada (salume
speziato). Serve anche altre tapas e ha un paio di menu a prezzo fisso per i
più indecisi.
LA MUSA
SPAGNOLO, FUSION €€
(Cartina; 91 448 75 58; www.grupolamusa.com; Calle de Manuela Malasaña 18; tapas
fredde/calde a partire da €4/6, portate principali €11-16; 9-24 lun-mer, 9-1 ven, 13-2 sab, 13-24
dom; Intimo ma chiassoso, amato dai giovani trendy di Madrid
San Bernardo)
eppure per nulla pretenzioso, La Musa sfoggia interni di design, musica
lounge di sottofondo e una cucina che vi resterà impressa nella memoria. Il
menu propone tre tipi diversi di tapas: calde, fredde e alla griglia. Tra quelle
calde, è squisito lo jabalí con ali-oli de miel y sobrasada (cinghiale con
salsa aioli al miele e salume speziato).
CASA PERICO
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 532 81 76; www.casapericomadrid.es; Calle de la Ballesta 18; portate principali €6-
17; 13.30-16 e 20.30-24 lun-sab, 13.30-16 dom set-lug; Questo ristorante, in
Gran Vía)
attività con successo sin dagli anni ’40, propone un po’ di tutto, da stufati a
base di legumi a costolette, ma il suo piatto forte è l’arroz a lo cutre (alla
lettera sarebbe ‘riso grezzo’, ma in realtà si tratta di un piatto cremoso e
squisito). Tra i piatti del giorno serviti a pranzo segnaliamo il cocido a la
madrileña (€19) il lunedì. È un bel posto originale in cui consumare un
pasto.
CONACHE
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 522 95 00; www.restauranteconache.com; Plaza de San Ildefonso; portate principali
€8-15; 9.30-1.30 lun-gio, 9.30-2.30 ven e sab; Arredi in stile asiatico e
Tribunal)
africano, cucina mediterranea creativa e clientela chiassosa caratterizzano il
Conache, locale che rappresenta un punto fermo nella vita del quartiere ed è
un buon posto tanto per la prima colazione quanto per la cena. Il cibo è
ottimo; il salmorejo, in particolare, è uno dei migliori che abbiamo
assaggiato al di fuori di Córdoba. Non è facile trovare un tavolo libero
all’esterno, ma vale la pena di aspettare.
HOME BURGER BAR
AMERICANO €€
(Cartina; 91 522 97 28; www.homeburgerbar.com; Calle del Espíritu Santo 12; portate principali
€10-14; 13.30-16 e 20.30-24 lun-gio, 14-17 e 20.30-24 ven e sab, 14-17 e 20.30-23 dom;
Tribunal)Ci sono momenti in cui si ha soltanto voglia di un buon hamburger.
Ebbene, il fantastico Home Burger Bar, uno dei locali del settore più
longevi e autentici di Madrid, propone un interessante mix di hamburger
classici, vegetariani e da gourmet, serviti da camerieri cordiali in un
ambiente che ricorda una tavola calda americana. La carne proviene da
allevamenti biologici ed è generalmente cotta al sangue, secondo le
abitudini spagnole (se la volete ben cotta, fatelo presente).
Un altro ristorante (cartina; 91 115 12 79; Calle de Silva 25; 13.30-16 e
20.30-24 lun-gio, 13.30-17 e 20.30-24 ven e sab, 13.30-17 e 20.30-23 dom;
Callao), più grande di questo, si trova nei pressi della Gran Vía, e un terzo
locale è a Chueca ( 91 521 85 31; Calle de San Marcos 26; 13.30-16 e
20.30-24 lun-gio, 14-17 e 20.30-24 ven e sab, 14-17 e 20.30-23 dom;
Chueca).
CASA HORTENSIA
ASTURIANO €€
(Cartina; 91 539 00 90; www.casahortensia.com; secondo piano, Calle de la Farmacia 2; portate
principali €16-25; 13-16.30 e 20.30-23.30 mar-sab, 13.30-16 dom set-lug; Tribunal, Gran Vía)
Con tutte le novità che stanno interessando altre zone di Madrid, è bello
sapere di poter contare su alcuni punti fermi. Casa Hortensia è uno di
questi, un locale che non dà molto peso all’aspetto estetico, preferendo
concentrarsi sulle sue specialità asturiane, come la fabada asturiana
(stufato di fagioli bianchi con carne di maiale e sanguinaccio).
Obbligatorio, naturalmente, accompagnarle con la sidra (sidro).
BAR AMOR
SPAGNOLO, TAPAS €€
(Cartina; 91 594 48 29; www.baramor.es; Calle de Manuela Malasaña 22; portate principali €13-
16; 13.30-16 e 20.30-0.30 mar-sab; Un interessante baretto
Bilbao, San Bernardo)
d’angolo, ideale per il pranzo e spesso pieno di gente. La cucina non è certo
caratterizzata da voli di fantasia, ma è proprio questo il punto: protagonista
è la cucina casalinga spagnola ben presentata e preparata con ingredienti di
prima qualità, come le anchoas de Santoña (acciughe del porto cantabrico
di Santoña).
A DOS VELAS
SPAGNOLO, INTERNAZIONALE €€
(Cartina; 91 446 18 63; www.adosvelas.net; Calle de San Vicente Ferrer 16; portate principali €10-
18, menu a prezzo fisso €10-25; 13.15-17 e 20.30-0.15 dom-gio, 13.15-17 e 20.30-2 ven e sab;
Tribunal)Siamo grandi estimatori di questo ristorante, la cui cucina creativa
propone sapori mediterranei talora combinati con qualche aroma indiano o
argentino. La zona pranzo con luci soffuse e mattoni a vista è incantevole e
il servizio attento senza essere invadente.
LA TASQUITA DE ENFRENTE
SPAGNOLO MODERNO €€€
(Cartina; 91 532 54 49; www.latasquitadeenfrente.com; Calle de la Ballesta 6; portate principali
€17-32, menu a prezzo fisso €45-69; È difficile
13.30-16.30 e 20.30-24 lun-sab; Gran Vía)
non notare quanto sia apprezzato questo ristorante tra i madrileni. Il menu
di stagione preparato dallo chef Juanjo López non cessa mai di sorprendere,
ma al tempo stesso porta in tavola anche i piatti semplici della cucina
spagnola. A chi si reca qui per la prima volta consigliamo il menú de
degustación (€50) o il menú de Juanjo (€65). La prenotazione è
indispensabile.
Chueca
BAZAAR
SPAGNOLO MODERNO €
(Cartina; 91 523 39 05; www.restaurantbazaar.com; Calle de la Libertad 21; portate principali
€6,50-10; 13.15-16 e 20.30-23.30 dom-mer, 13.15-16 e 20.15-24 gio-sab; La Chueca)
popolarità di cui il Bazaar gode tra la gente ricca e famosa di Madrid non
mostra segni di cedimento. Gli interni bianchi di design presentano
un’illuminazione quasi teatrale e finestre a tutta parete. Anche se la
clientela sembra uscita dalle pagine della rivista ¡Hola!, le proposte
innovative della cucina hanno prezzi molto onesti e l’atmosfera è informale.
Non si accettano prenotazioni, per cui cercate di arrivare presto o
preparatevi ad aspettare (anche se siete famosi).
BACO Y BETO
TAPAS €
(Cartina; 91 522 84 41; Calle de Pelayo 24; tapas a partire da €4; 20-1 lun-ven, 14-16.30 e
20.30-1 sab; Alcuni amici di Madrid ci hanno supplicato di non citare
Chueca)
questo locale nella guida, e dobbiamo ammettere che in effetti siamo stati
tentati di tenere questo segreto tutto per noi. Il Baco y Beto prepara infatti
tapas tra le più gustose della città. La clientela è prevalentemente gay, ma,
come i nostri amici, nemmeno loro possono pretendere di avere il locale
tutto per sé.
Tra le tapas segnaliamo le uova di quaglia con salmorejo, o raciones come
le melanzane alla parmigiana. Le croquetas sono favolose e la cucina in
generale non teme le contaminazioni internazionali.
CORSI DI CUCINA SPAGNOLA
Madrid offre moltissime possibilità di apprendere i segreti della
cucina spagnola. Quasi sempre è richiesta una conoscenza discreta
dello spagnolo, ma ci sono posti che tengono anche corsi speciali in
inglese.
Alambique ( 91 547 42 20; www.alambique.com; Plaza de la
Encarnación 2; a partire da €45 per persona; Ópera, Santo
Domingo) Corsi di cucina in spagnolo, alcuni anche in inglese e
francese.
Apunto – Centro Cultural del Gusto ( 91 702 10 41;
www.apuntolibreria.com; Calle de Hortaleza 64; a partire da €40
per persona; Chueca) In questa piccola ma interessante libreria
dal nome eloquente si svolgono corsi sulla cucina di varie parti del
mondo.
Cooking Club ( 91 323 29 58; www.club-cooking.com; Calle de
Veza 33; a partire da €51 per persona; Valdeacederas) Propone
regolarmente un qualificato programma di corsi dedicati a vari stili
culinari.
Kitchen Club ( 91 522 62 63; www.kitchenclub.es; Calle de
Ballesta 8; Gran Vía, Callao) Offre una serie di corsi proprio
dietro la Gran Vía, in centro.
TIENDA DE VINOS
SPAGNOLO €
(Cartina; El Comunista; 91 521 70 12; Calle de Augusto Figueroa 35; portate principali €6,50-12;
13-0.30; Questo locale, caratterizzato da una magnifica facciata
Chueca)
d’epoca, si trova di fronte al Mercado de San Antón e si è fatto un nome
quale roccaforte dei simpatizzanti di sinistra (da cui il nome più conosciuto
di ‘El Comunista’) e per la cucina semplice basata su specialità spagnole,
come agnello, lenticchie e altri piatti casalinghi a prezzi decisamente
ragionevoli.
MAGASAND
SANDWICH €
(Cartina; 91 319 68 25; www.magasand.com; Travesía de San Mateo 16; sandwich €4,50-7,
insalate €5-8; 9.30-22 lun-ven, 12-20 sab; ; Divani confortevoli,
Alonso Martínez)
sgabelli, wi-fi gratuito e riviste di design contribuiscono a elevare questo
bar al di sopra della media. Prepara sandwich creativi e bagel, oltre a
insalate e zuppe.
YAKITORO BY CHICOTE
GIAPPONESE, SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 737 14 41; www.yakitoro.com; Calle de la Reina 41; tapas €3-8; 13-24; Banco de
España) Basato sulla formula della taverna giapponese e alimentato da uno
spirito innovativo e dal desiderio di combinare il meglio dei sapori spagnoli
e giapponesi, lo Yakitoro è assai popolare. Oltre alle insalate, il menu è
imperniato su spiedini cucinati su fuoco a legna e un magnifico mix di
verdure, pesce e carne.
Non meno importante, lo Yakitoro offre uno spazio decisamente
accattivante, con camerieri vestiti in abiti verde militare che si aggirano tra i
tavoli di legno creando un perfetto connubio di casual ed eleganza. Il tutto è
supervisionato dal travolgente talento di Alberto Chicote, uno dei ristoratori
più innovativi di Spagna.
BOCAITO
TAPAS €€
(Cartina; 91 532 12 19; www.bocaito.com; Calle de la Libertad 4-6; tapas €2-8, portate principali
€10-29; 13-16 e 20.30-24 lun-sab; Il regista Pedro Almodóvar una
Chueca, Sevilla)
volta ha definito questo bar-ristorante tradizionale ‘il miglior
antidepressivo’. Lasciate perdere il ristorante (che comunque è rinomato) e
cercate di farvi largo fra la gente casual accalcata al bar, ordinate un po’ di
raciones di specialità andaluse dal menu insieme a un corposo vino rosso o
a una caña (birra piccola).
Godetevi anche lo spettacolo messo in scena dai baristi. Tra le specialità
figurano le tostas (pane tostato variamente farcito), i bocaitos (panini
imbottiti), le cozze con la besciamella, i canapè e il pesce fritto.
BON VIVANT & CO
SPAGNOLO, INTERNAZIONALE €€
(Cartina; 91 704 82 86; www.bonvivantco.es; Calle de San Gregorio 8; portate principali €9-15;
9-1 lun-ven, 10-2 sab e dom; Che incantevole posticino! Situato su una
Chueca)
minuscola piazza, i suoi tavoli di legno sono inondati di luce naturale
attraverso le grandi finestre. Il Bon Vivant & Co è perfetto per mangiare
qualcosa in un ambiente informale, per un incontro intimo tranquillo o
semplicemente per un pomeriggio trascorso leggendo i giornali. I piatti
sono semplici e gustosi e potete scegliere tra tapas, focacce, insalate,
brunch...
OLIVIA TE CUIDA
CAFFÈ €€
(Cartina; 91 702 00 66; Calle de Santa Teresa 8; portate principali €9-14; 9-18 lun-sab;
Uno dei locali più piacevolmente intimi di Chueca è l’Olivia
Alonso Martínez)
Te Cuida, ossia ‘Olivia si prende cura di te’, che serve un menu sempre
diverso a seconda delle stagioni a tavoli comuni di legno. È famoso
soprattutto per i pasti leggeri (come cuscus alla menta o insalata di carote e
mango) preparati con ingredienti biologici. Davvero un posticino speciale.
LE CABRERA
TAPAS €€
(Cartina; 91 319 94 57; www.lecabrera.com; Calle de Bárbara de Braganza 2; tapas €3,50-22;
20-24 mer, gio e dom, 20-2.30 ven e sab; Definito dai proprietari
Colón, Alonso Martínez)
un ‘cocktail e gastrobar’, questo tapas bar aperto di recente presenta un
ambiente molto curato (vedi gli specchi che sembrano vetro infranto), tanto
quanto lo è il cibo. L’accento qui è posto sulla qualità più che sulla
sperimentazione, ma diversi piatti della cucina spagnola sono reinterpretati
in modo sorprendente. Il cocktail bar al piano terra è tra i più ‘cool’ della
città.
MERCADO DE SAN ANTÓN
TAPAS €€
(Cartina; 91 330 07 30; www.mercadosananton.com; Calle de Augusto Figueroa 24; portate
principali €5-20; I mercati di prodotti
10-24 lun-gio, fino all’1.30 ven-dom; Chueca)
freschi rappresentano un’interessante alternativa ai bar e ai ristoranti. Molti
sono stati trasformati per venire incontro alle esigenze dei clienti. In questo
mercato troverete i prodotti freschi al piano terra e al primo piano ogni
genere di tapas appetitose provenienti da Giappone, Isole Canarie e altri
angoli del paese/pianeta.
RIBEIRA DO MIÑO
CUCINA DI MARE €€
(Cartina; 91 521 98 54; www.marisqueriaribeiradomino.com; Calle de la Santa Brigida 1; portate
principali €7-15; 13-16 e 20-24 mar-dom set-lug; Questo popolarissimo
Tribunal)
ristorante di pesce è uno dei locali preferiti dai madrileni amanti della
cucina marinara. La mariscada de la casa (€35 per 2 persone) è un vassoio
di pesce talmente grande che anche i più affamati rimarranno soddisfatti.
Lasciate il vostro nome al cameriere e il fine settimana preparatevi ad
aspettare anche un’ora per avere un tavolo.
UN BOCCONE FUORI ORARIO
Se il vostro stomaco protesta contro l’abitudine degli spagnoli di
pranzare e cenare tardi e siete alla ricerca di un locale per fare uno
spuntino, evitando tuttavia il junk food, a Malasaña e Chueca non
mancheranno le possibilità.
Bodega de La Ardosa Ottime tapas.
Bar Palentino Stuzzichini vecchia maniera.
Beher de Guijelo Panini con jamón.
Con Oliva Piatti tipici spagnoli.
La Mucca de Pez Tapas e molto altro.
Maricastaña Cucina spagnola moderna.
La Musa Tapas creative.
Yakitoro by Chicote Minispiedini.
Magasand Panini a ogni ora del giorno.
Conache Stuzzichini all’aperto.
Bon Vivant & Co Comfort food a Chueca.
Olivia Te Cuida Cucina fusion leggera.
Mercado de San Antón Mercato con cibi internazionali.
LA PAELLA DE LA REINA
MEDITERRANEO €€
(Cartina; 91 531 18 85; www.lapaelladelareina.com; Calle de la Reina 39; portate principali €14-
21; 13-16 e 19.30-23.30; Madrid non è particolarmente rinomata
Banco de España)
per la paella (Valencia è sovrana assoluta a questo riguardo), ma i
valenciani che vivono nella capitale vanno a mangiarla a La Paella de la
Reina. Come in ogni ristorante di paella che si rispetti, la porzione minima è
per due persone, ma una volta soddisfatto questo requisito avrete ampie
possibilità di scelta. La tipica paella valenciana si prepara con fagioli, pollo
e coniglio, ma qui ne vengono proposte anche molte varietà a base di pesce,
tra cui l’arroz negro (riso nero, il cui colore è dato dal nero di seppia).
RESTAURANTE MOMO
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 532 73 48; Calle de la Libertad 8; portate principali €7,50-11, menu a prezzo fisso a
pranzo/cena €12/16; 13-16 e 21-24 lun-sab; Il Momo si distingue nel
Chueca)
panorama culinario di Chueca per la sua cucina casalinga a prezzi
ragionevoli, molto apprezzata da una clientela informale. Ha un’atmosfera
con pretese artistiche ed è l’ideale per un pasto sostanzioso non troppo
elaborato. Cosa insolita, il vantaggioso menu fisso da tre portate è
disponibile anche di sera. La clientela è prevalentemente gay, ma chiunque
è il benvenuto.
LA MORDIDA
MESSICANO €€
(Cartina; 91 308 20 89; www.lamordida.com; Calle de Belén 13; portate principali €10-16;
13.30-17 e 20-1 dom-gio, 13.30-1.30 ven e sab; Se la vostra idea di cucina
Chueca)
messicana è nata in un Taco Bell, questo ristorante di proprietà del
cantautore Joaquín Sabina vi farà conoscere un mondo completamente
nuovo. Il menu propone piatti della tradizione casalinga messicana dai nomi
sconosciuti, che richiedono quasi sempre una spiegazione da parte dei
camerieri. Gli arredi sono in stile cantina messicana e c’è un’abbondante
fornitura di Coronita e Margarita.
RESTAURANTE EXTREMADURA
CUCINA DELL’ESTREMADURA €€
(Cartina; 91 531 88 22; www.restauranteextremadura.com; Calle de la Libertad 13; portate
principali €14-17; 14-16 e 21-24; In questo ristorante
Chueca, Banco de España)
troverete la cucina sostanziosa, prevalentemente a base di carne,
dell’entroterra spagnolo. Il jamón occupa un posto d’onore nel menu (uno
dei prosciutti più pregiati viene proprio da questa regione). La qualità dei
prodotti è impeccabile e i cuochi, per fortuna, hanno il massimo rispetto
degli ingredienti, proponendoli senza eccessive elaborazioni. C’è il piano
bar.
TEPIC
MESSICANO €€
(Cartina; 91 522 08 50; www.tepic.es; Calle de Pelayo 4; portate principali €12-18; 13.15-16.30
e 21-24; Chueca)Eleganti sale da pranzo, servizio gay-friendly e sapori
internazionali con una denominazione ben precisa, che in questo caso è
‘cucina urbana messicana’. Il piatto forte del Tepic è l’Acapulco Tropical,
un taco al formaggio con carne e ananas, ma tutte le proposte del menu
sono buone e nessuna lascia quel senso di pesantezza che spesso rimane
dopo aver mangiato cucina messicana. Il menú de degustación (€26) è
eccellente e la selezione di birre molto ampia; il Margarita, poi, è strepitoso.
JANATOMO
GIAPPONESE €€
(Cartina; 91 521 55 66; Calle de la Reina 27; portate principali €12-18; 13.30-16 e 20.30-24
mar-dom set-lug; I ristoratori Tomoyuki ed Eiko Ikenaga sono arrivati
Gran Vía)
in Spagna negli anni ’50 e da allora hanno osservato come gli spagnoli si
siano lentamente abituati alle cucine di altri paesi. La loro pazienza è stata
premiata (i sushi bar vanno forte ) e oggi il loro ristorante, Janatomo, si è
rinnovato nello stile, dando una cornice zen all’eccellente cucina
giapponese.
LA CARMENCITA
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 531 09 11; www.tabernalacarmencita.es; Calle de la Libertad 16; portate principali
€14-20; 9-2; La Carmencita è in attività dal 1854 ed è il locale che
Chueca)
frequentava il poeta Pablo Neruda. La gente della Carmencita ha scelto 75
ricette e le ha portate in tavola, a volte aggiornandole leggermente, ma più
spesso lasciandole invariate, consapevole che non c’è nulla che ha bisogno
di essere cambiato.
Il tutto è coronato da quelli che vengono definiti ‘vini con l’anima’: è
difficile resistere a questo posto.
LA BUENA VIDA
SPAGNOLO €€€
(Cartina; 91 531 31 49; www.restaurantelabuenavida.com; Calle del Conde de Xiquena 8; portate
principali €23-28; 13-16 e 21-23.30 mar-gio, 13.30-16 e 21-0.30 ven e sab; Chueca, Colón)
Una via di mezzo fra un bistrò parigino e un raffinato ristorante vecchia
maniera: questo prestigioso locale di Chueca è frequentato da una clientela
facoltosa ed esigente. Il menu cambia in base alla stagione e propende per i
classici sapori spagnoli, anche se alcuni piatti come il filetto di tonno rosso
con guacamole e semi di sesamo dimostrano che non disdegna le variazioni
estrose.
LOCALI E VITA NOTTURNA
La competizione è serrata, ma se proprio dovessimo scegliere una sola zona
di Madrid in cui trascorrere un’intera notte all’insegna del divertimento, la
nostra scelta ricadrebbe su Malasaña e Chueca (Huertas e, in misura
minore, La Latina sono le altre pretendenti). Passare la notte a esplorare
questi due barrios è come compiere un viaggio nel variegato passato di
Madrid. Nei dintorni della Glorieta de Bilbao ci sono vecchi caffè letterari
simili ai caffè parigini della Rive Gauche, che negli anni ’50 e ’60 furono i
luoghi di ritrovo della cerchia intellettuale madrilena, con le loro tertulias
(dibattiti letterari) e le loro vicende passionali. Sempre a Malasaña, i
rockeros nostalgici della Madrid edonista degli anni ’70 e ’80 troveranno
una quantità di bar dove abbandonarsi in piacevoli rimembranze. Allo
stesso tempo, però, questi due quartieri (specialmente Chueca, fulcro della
comunità gay), e anche la zona di Conde Duque più a ovest, rappresentano
una vetrina della Madrid moderna, con locali dagli ambienti piacevolmente
rilassati, bar eleganti e sofisticati e piccoli spazi per la musica dal vivo. A
Chueca, Calle de la Reina e la Gran Vía ospitano i migliori cocktail bar di
Madrid, e in entrambi i quartieri si trovano locali notturni che riflettono le
due diverse personalità di questi barrios e fanno sì che ci sia un gran
fermento fino all’alba. In breve, uscire di sera a Malasaña e a Chueca
significa entrare in contatto diretto con ciò che rende Madrid leggendaria.
Malasaña
CAFÉ DE MAHÓN
CAFFÈ
(Cartina; 91 532 47 56; Plaza del Dos de Mayo 4; 12-1.30 lun-gio, fino alle 3 ven-dom;
Bilbao)Questo piccolo, incantevole caffè, i cui tavoli all’aperto si affacciano
su Plaza del Dos de Mayo, è uno dei nostri scorci preferiti sulla vita di
Malasaña. È apprezzato tanto dai famosos quanto dai residenti del quartiere,
che vi si ritrovano per bere qualcosa in compagnia degli amici. Nonostante
gli orari di apertura ufficiali, i gestori hanno l’abitudine di aprire e chiudere
in modo piuttosto elastico.
CAFÉ MANUELA
CAFFÈ
(Cartina; 91 531 70 37; Calle de San Vicente Ferrer 29; 16-2 dom-gio, 16-2.30 ven e sab;
Imbattersi in questo grazioso caffè restaurato che riporta indietro
Tribunal)
agli anni ’50 lungo una delle vie meno curate di Malasaña è come trovare
un tesoro nascosto. Concludere qui la serata è un vero piacere: come molti
caffè madrileni, è uno spazio sorprendentemente multiforme, con cocktail,
deliziosi frappè e giochi di società pronti sui tavolini di marmo.
LOLINA VINTAGE CAFÉ
CAFFÈ
(Cartina; 91 523 58 59; www.lolinacafe.com; Calle del Espíritu Santo 9; 10-0.30 dom-gio, 10-2
ven e sab; Il Lolina Vintage Café sembra aver catturato l’essenza del
Tribunal)
barrio in uno spazio minimo, con il suo stile volutamente retrò (comode
poltrone e sofà di tempi passati, specchi dorati e carta da parati anni ’70). Si
tratta di un posto dall’atmosfera distesa, pieno dall’ora della colazione a
quella di chiusura, che con le sue insalate e i suoi cocktail sa soddisfare tutti
i gusti.
1862 DRY BAR
COCKTAIL BAR
(Cartina; 609 531151; Calle del Pez 27; 15.30-2 lun-gio, 15.30-2.30 ven e sab, 15.30-22.30
dom; Favolosi cocktail, arredi sobri d’inizio Novecento e
Noviciado)
un’atmosfera raffinata rendono questo bar uno dei nostri preferiti nella parte
sud di Malasaña. I prezzi sono ragionevoli, la lista dei cocktail molto lunga
e ogni mese ci sono nuovi cocktail.
EL JARDÍN SECRETO
BAR
(Cartina; 91 541 80 23; www.eljardinsecretomadrid; Calle del Conde
Duque 2; 17.30-0.30 dom-mer, 18.30-1.30 gio, 18.30-2.30 ven e sab;
Plaza de España) ‘Il Giardino Segreto’ offre un ambiente intimo e
romantico in un barrio ancora tutto da scoprire. Illuminato da candele di
design spagnole e arredato con drappeggi in organza indiana, è uno dei
nostri bar preferiti a Conde Duque. Serve di tutto, dai frappè ai cocktail,
passando per la cioccolata dei Caraibi.
CAFÉ AJENJO
CAFFÈ
(Cartina; 91 447 70 76; Calle de la Galería de Robles 4; 15.30-2 lun-ven, 15.30-2.30 ven e sab;
Tra i caffè d’epoca di Malasaña questo è il numero uno, con i suoi
Bilbao)
incantevoli arredi vecchio stile, la sua atmosfera vagamente intellettuale e la
sua offerta sopraffina di torte e caffè, tra le migliori del barrio. Vivace
senza mai essere eccessivo, è il genere di locale dove è piacevole rifugiarsi
quando Malasaña si fa un po’ troppo esuberante.
BAR CLANDESTINI
Una tendenza che sta gradualmente prendendo piede nelle notti di
Madrid sono i bares clandestinos. Anche se potrebbero sembrare
illegali, tutto è perfettamente in regola: si tratta di locali che di
giorno fungono da negozi e che la sera si trasformano senza sforzo
in bar trendy. Tra questi quello che ci è piaciuto di più è il
Kikekeller (cartina; 91 522 87 67; www.kikekeller.com; Calle de
la Corredera Baja de San Pablo 17; negozio 17-21 lun, 12-15 e
17-21 mar-ven, 12.30-21.30 sab, bar 19-2.30 gio-sab; Callao), un
negozio di mobili e complementi d’arredo d’avanguardia situato a
breve distanza dalla Gran Vía in direzione nord. Qui, il sabato il bar
apre ancor prima che il negozio venga chiuso. È davvero uno dei
luoghi più originali in cui trascorrere una serata madrilena.
LA VÍA LÁCTEA
BAR, CLUB
(Cartina; 91 446 75 81; Calle de Velarde 18; 20-3 dom-gio, 20-3.30 ven e sab; Tribunal)
Reliquia vivente e un po’ trasandata dei ruggenti anni della movida, La Vía
Láctea continua a essere uno dei locali di Malasaña più apprezzati da una
clientela eterogenea e informale che sembra ancora vivere negli anni ’80.
La musica spazia tra rock, pop, garage, rockabilly e indie. La carta delle
bevande è molto ricca e il sabato notte ci si può scatenare. Il fine settimana
c’è da fare una lunga coda per entrare.
TUPPERWARE
BAR, CLUB
(Cartina; 91 446 42 04; www.tupperwareclub.com; Calle de la Corredera Alta de San Pablo 26;
21-3 lun-mer, 20-3.30 gio-sab, 20-3 dom; Pilastro di Malasaña e serio
Tribunal)
pretendente al titolo di bar che meglio riesce a cogliere lo spirito rockero di
Malasaña, il Tupperware richiama folle di trentenni con la musica indie
rock condita con un po’ di soul e classici degli anni ’60 e ’70, il tutto in un
ambiente volutamente kitsch (enormi bulbi oculari appesi al soffitto e,
dietro al bancone, televisori in plastica con all’interno diorami allineati).
Per inciso, la gente del posto pronuncia il nome del locale ‘Tupper-uorri’.
MOLOKO
BAR, CLUB
(Cartina; 626 529967; Calle de Quiñones 12; 22-3.30 mar-sab; Con i suoi
San Bernardo)
muri tappezzati di vecchi volantini di concerti e locandine di film d’autore
(tra cui quella di Arancia meccanica), il Moloko continua a essere
un’eccellente meta per fare le ore piccole nella zona di Conde Duque, a
ovest di Malasaña. La musica – indie, rock, soul, garage e anni ’60 – è
sempre di alta qualità, ragion per cui la gente non manca di tornarci più e
più volte.
CAFÉ DE RUIZ
CAFFÈ
(Cartina; 91 446 12 32; cafederuiz.com; Calle de Ruiz 11; 15.30-2 lun-gio, 15.30-2.30 ven e sab,
15.30-23.30 dom; Il Café de Ruiz è un altro dei vecchi caffè di Malasaña
Bilbao)
che così tanto caratterizzano la zona ai confini settentrionali del barrio.
Arredato integralmente con mobili in legno (materiale usato anche per le
colonne), richiama una clientela matura e offre tra le altre cose originali tè e
caffè, frappè e cocktail.
EL PARNASILLO
CAFFÈ
(Cartina; 91 447 00 79; Calle de San Andrés 33; 16-3 dom-gio, 16-15.30 ven e sab; Bilbao)
Altro solenne caffè letterario sopravvissuto nei pressi della Glorieta de
Bilbao, El Parnasillo è un locale molto raffinato, con delicati affreschi stile
liberty e vetrate policrome, tra le mete preferite da chi ama trascorrere la
notte a Malasaña lontano dai tanti rumorosi locali in cui si suona il rock.
LA PALMERA
BAR
(Cartina; 630 884470; Calle de la Palma 67; Il
19.30-2 lun-sab, 12-16 dom; Noviciado)
minuscolo e modesto La Palmera, nascosto nei tranquilli (di giorno) vicoli
di Conde Duque e ricoperto di mattonelle gialle e azzurre, ha un antico
bancone che ricorda un’enorme vasca da bagno e attira personaggi dall’aria
di artisti, che si accomodano ai tavolini di legno per sorseggiare qualche
drink. L’atmosfera è molto informale. In estate, i posti più ambiti sono i
tavoli all’aperto.
PICNIC
BAR, CLUB
(Cartina; 91 521 08 89; Calle de las Minas 1; 18-1.30 mar-gio, 17-2.30 ven e sab, 16-1.30 dom
set-lug; Fratello minore del più famoso e animato Tupperware, il
Noviciado)
Picnic è un altro di quegli irriducibili locali a cui Malasaña deve il suo
animo ribelle e indipendente. Lo stile del bar, che ospita concerti quasi ogni
domenica, è retrò, come ci si può aspettare considerato lo spirito prevalente
del quartiere.
BAR EL 2D
BAR
(Cartina; 91 445 88 39; Calle de Velarde 24; 12-2; Con le sue colonne
Tribunal)
scanalate, le pareti marrone in stile anni ’70 e la musica anni ’80, El 2D è
uno dei simboli più longevi della movida madrileña, dove appare chiaro che
il XXI secolo non è ancora arrivato. Ma a nessuno sembra importare
granché.
JOSÉ ALFREDO
COCKTAIL BAR
(Cartina; 91 521 49 60; www.josealfredobar.com; Calle de Silva 22; 19-3 dom-gio, 19-3.30 ven
e sab; Questo cocktail bar in stile americano è una vera istituzione.
Callao)
Situato nei pressi della Gran Vía, prepara favolosi cocktail, come il ‘Lazy
Bitch’ (rum, liquore alla banana, liquore alla cannella e succo di lime) o il
‘José Alfredo’ (tequila, curaçao, granatina, lime e succo di ananas e
arancia). Musica indie di sottofondo.
THE PASSENGER
BAR
(Cartina; 91 169 49 76; Calle del Pez 16; 16-4; Di giorno caffetteria
Noviciado)
caratterizzata da un’atmosfera moderatamente sofisticata, di sera rock bar
hipster, il Passenger sembra un treno in movimento (interni simili a vagoni
e schermi con immagini in movimento al posto delle finestre) e serve ottimi
drink. La musica dal vivo a volte vivacizza un po’ le serate – date
un’occhiata alla pagina Facebook per i concerti in programma.
MARTÍNEZ BAR
COCKTAIL BAR
(Cartina; 91 080 26 83; Calle del Barco 4; 17-2.30 lun-ven, 13-2.30 sab, 13-1 dom; Gran Vía)
Questo bel cocktail bar ricrea un’atmosfera anni ’20 con gli interni rivestiti
in legno. Il Gin tonic è eccellente e da lunedì a giovedì vale decisamente la
pena di optare per l’offerta che comprende un Mojito e una tapa per €5.
SALA BASH/OHM
GAY, DISCOTECA
(Cartina; www.ohmclub.es; Plaza de Callao 4; ingresso €12; I DJ che
24-6 ven; Callao)
incitano il pubblico in pista e le sessioni note come ‘Ohm’ hanno fatto di
questa discoteca quello che è probabilmente il locale numero uno della
comunità omosessuale di Madrid. La musica non si allontana mai di molto
dalla techno-house.
SIROCO
CLUB
(Cartina; 91 593 30 70; www.siroco.es; Calle de San Dimas 3; ingresso €8; 21-6 gio-sab;
Noviciado) Il Siroco, uno dei locali notturni più frequentati ed eclettici di
Madrid, propone un po’ tutti i generi, dal reggae al drum ‘n’ bass, dal funk
al soul fino alla musica dance. Ciò che unisce tutti è la preferenza accordata
alla musica spagnola (spesso anche dal vivo, con gruppi rock emergenti che
si esibiscono alle 22, quando la serata non è ancora del tutto decollata),
ragion per cui questo locale è un buon posto per ascoltare musica locale
prima che esploda nelle hit parade.
CAFFÈ LETTERARI
Se volete fare un giro dei sontuosi caffè letterari di Madrid (tipici di
Malasaña), scendete il Paseo de los Recoletos partendo dal Gran
Café de Gijón, poi passate al Café-Restaurante El Espejo. Dopo i
due grandi, vengono El Parnasillo e il Café de Ruiz, anch’essi
simbolo di un’epoca. Il Café Manuela è un altro bel locale vecchio
stile.
MOROCCO
CLUB
(Cartina; 91 531 51 67; www.morocco-madrid.com; Calle del Marqués de Leganés 7; ingresso
€10; 24-6 ven e sab; Di proprietà dell’eccentrica
Santo Domingo, Noviciado)
Alaska, un personaggio musicale di spicco della movida, il Morocco ha un
arredamento talmente kitsch da risultare di tendenza e propone un mix di
stili musicali incentrato principalmente sulle hit spagnole e internazionali
degli anni ’80, anche se con regolari incursioni nel mondo dell’elettronica. I
buttafuori sono noti per il loro atteggiamento non sempre cordiale, ma dopo
tutto il loro non è certo il mestiere più simpatico del mondo.
LA BICICLETA
CAFFÈ
(Cartina; 91 532 97 42; www.labicicletacafe.com; Plaza de San Ildefonso 9; 10-1 lun-mer, 10-2
gio, 10-2.30 ven, 11-2.30 sab, 11-24 dom; ; Questo locale trendy combina
Tribunal)
una serie di passioni tipiche degli hipster, come biciclette, arte urbana e
buon caffè, e pur non essendo forse per tutti è comunque diventato uno dei
posti più ‘in’ di Malasaña. Espone opere d’arte di strada, ha un parcheggio
per le bici e i proprietari definiscono il locale un luogo di lavoro: infatti ha
il wi-fi gratuito, prese accessibili e una clientela di habitué che trascorre il
tempo ‘lavorando’.
FÁBRICA MARAVILLAS
BAR, BIRRIFICIO
(Cartina; 915 21 87 53; www.fabricamaravillas.com; Calle de Valverde 29; 18-24 lun-ven,
12.30-24 sab e dom; La Spagna ci ha messo un po’ per
Tribunal, Gran Vía)
accogliere la passione globale per le birre di qualità o artigianali, ma alla
fine è successo anche qui. Il locale più rappresentativo di questo genere è
Fábrica Maravillas, un microbirrificio conosciuto come ‘Malasaña Ale’.
YA’STA
DISCOTECA
(Cartina; 91 521 88 33; www.yastaclub.net; Calle de Valverde 10; ingresso €10; 23.45-6 mer-
sab; Lo Ya’sta è sulla cresta dell’onda dal 1985, ossia del culmine
Gran Vía)
della movida madrileña, e da allora è una roccaforte delle notti di Malasaña.
La musica è molto varia, dalla techno alla trance e all’elettronica fino
all’indie pop. Date un’occhiata al sito per conoscere il programma.
Chueca
MUSEO CHICOTE
COCKTAIL BAR
(Cartina; 91 532 67 37; grupomercadodelareina.com/en/museo-chicote-en/; Gran Vía 12; 17-3
lun-gio, fino alle 3.30 ven e sab; Si dice che il fondatore di questa vera e
Gran Vía)
propria istituzione madrilena, i cui interni sono in stile anni ’30, abbia
inventato più di un centinaio di cocktail, che negli anni hanno contato tra i
loro estimatori celebrità del calibro di Hemingway, Ava Gardner, Grace
Kelly, Sophia Loren e Frank Sinatra. Il Chicote si presenta al meglio dopo
la mezzanotte, quando assume una piacevole atmosfera da lounge bar, le
coppie si appartano sulle panche curvilinee e alcuni dei DJ più quotati della
città propongono la loro musica.
CAFÉ BELÉN
BAR
(Cartina; 91 308 27 47; elcafebelen.com; Calle de Belén 5; 15.30-3 mar-gio, 15.30-3.30 ven, 13-
3.30 sab, 13-22 dom; Il Café Belén è un locale di stile sotto tutti i punti
Chueca)
di vista: musica lounge e chill-out, luci soffuse, una fantastica selezione di
bevande (il Mojito è particolarmente buono) e una clientela che ama tenere
un profilo basso, il che è il massimo dello stile casual chic. In breve, è uno
dei nostri bar preferiti a Chueca.
LE CABRERA
COCKTAIL BAR
(Cartina; 91 319 94 57; www.lecabrera.com; Calle de Bárbara de Braganza 2; 19-2 dom, mer e
gio, 19-2.30 ven e sab; Al piano interrato, sotto il nuovo ed
Colón, Alonso Martínez)
esaltante tapas bar che porta lo stesso nome, questo cocktail bar è davvero
molto chic e molto bello. Gli oltre 60 diversi tipi di cocktail sono opera di
Diego Cabrera, da tempo barman di fiducia del famoso chef Sergi Arola.
LA TERRAZA DE ARRIBA
LOUNGE
(Cartina; Splash Óscar; Plaza de Vázquez de Mella 12; 18.30-2.30 mer e gio, 16.30-2.30 ven-dom
metà mag-metà set; Altro splendido rooftop bar (dotato anche di una
Gran Vía)
piccola piscina), questa terrazza sopra l’Hotel Óscar offre un angolo di relax
e magnifiche vedute dello skyline di Madrid, al punto di essere diventata
una delle mete preferite dalle celebrità.
DEL DIEGO
COCKTAIL BAR
(Cartina; 91 523 31 06; www.deldiego.com; Calle de la Reina 12; 19-3 lun-gio, 19-3.30 ven e
sab; Gran Vía)Del Diego è uno dei cocktail bar più famosi della città.
L’ambiente coniuga un caffè un po’ all’antica con lo stile newyorkese e
permette di conversare tranquilli senza essere sovrastati dalla musica.
Sebbene vi siano circa 75 cocktail tra cui scegliere, raccomandiamo quello
della casa, ‘El Diego’ (vodka, advocaat, brandy di albicocca e lime).
BAR COCK
COCKTAIL BAR
(Cartina; 91 532 28 26; www.barcock.com; Calle de la Reina 16; 16-3 lun-ven, 19-3 sab e dom;
Gran Vía) Il ‘Bar Gallo’ è un posto classico ed elegante (contrariamente a
quanto si possa pensare se si interpreta il nome del locale con un po’ di
malizia), i cui arredi ricordano quelli di un vecchio circolo inglese per
gentlemen. Tra i suoi frequentatori figurano celebrità, aspiranti tali e gente
raffinata sulla trentina che ne apprezza l’atmosfera vivace e gli ottimi
cocktail.
Nel fine settimana sembra che tutti i tavoli siano prenotati, perciò non vi
resterà altro da fare che restare in piedi in prossimità di personaggi famosi
comodamente seduti.
AREIA
LOUNGE
(Cartina; 91 310 03 07; www.areiachillout.com; Calle de Hortaleza 92; 14-3 lun-ven, 13-3 sab e
dom; Perfetto lounge bar di giorno (cuscini, musica
Chueca, Alonso Martínez)
chill-out e angoli bui e appartati in cui si riesce a conversare o addirittura a
scambiarsi qualche effusione), l’Areia è altrettanto piacevole di sera,
quando abili DJ (a partire dalle 23 dal mercoledì al sabato e dalle 21 negli
altri giorni) si impossessano della scena.
BRISTOL BAR
CAFFÈ, BAR
(Cartina; 91 522 45 68; www.bristolbar.es; Calle del Almirante 20; 10-1 lun-mer, 10-2 gio e ven,
11-2 sab; Al Bristol Bar si può andare per una prima colazione
Chueca)
all’inglese o un brunch, ma a noi questo locale piace per le sue 75 varietà di
gin. Di giorno, l’atmosfera è quella di un silenzioso caffè; dopo l’orario di
lavoro diventa un affollato luogo di ritrovo e, con il progredire della serata,
si trasforma in una raffinata sala da gin.
MAMÁ INÉS
CAFFÈ
(Cartina; 91 523 23 33; www.mamaines.com; Calle de Hortaleza 22; 9-1.30 dom-gio, 9-2.30 ven
e sab; Luogo di ritrovo gay, con le luci basse e la musica suadente,
Chueca)
questo caffè-bar ha sempre un ambiente decoroso, tranquillo di giorno e
romantico di sera. Vi potrete trovare prime colazioni, dolci appetitosi e
notizie di prima mano su quali saranno i locali con gli eventi più
interessanti della serata. Durante tutto il giorno c’è un continuo viavai di
persone. Quando poi la sera cede il passo alla notte, le luci si abbassano e il
volume della musica si alza.
CAFÉ ACUARELA
CAFFÈ
(Cartina; 91 522 21 43; www.cafeacuarela.es; Calle de Gravina 10; 11-2 dom-gio, 11-3 ven e
sab; Situato all’inizio della via che sale da Plaza de Chueca e ormai
Chueca)
da tempo uno dei ritrovi più in vista della scena gay madrilena (l’ingresso è
sorvegliato dalla grande statua di un angelo nudo), l’Acuarela è un
piacevole salone illuminato da luci soffuse e decorato, tra l’altro, da icone
sacre. È il posto ideale per conversare in pace e per immergersi
nell’atmosfera frizzante del fine settimana, con i clienti che pianificano di
andare nei locali più chiassosi nelle vicinanze.
ANTIGUA CASA ÁNGEL SIERRA
TAVERNA
(Cartina; 91 531 01 26; Calle de Gravina 11; 12-1; Rimasta pressoché
Chueca)
immutata dal 1917, anno in cui aprì i battenti, questa taberna storica è
l’antitesi dell’eleganza della nuova Chueca. Come dicono gli spagnoli, la
birra qui è ‘ben spillata’ e si serve anche vermut alla spina. Data la
posizione affacciata sulla vibrante Plaza de Chueca, l’atmosfera può
risultare molto animata il fine settimana, quando di sera i clienti si riversano
sulla piazza.
STOP MADRID
BAR
(Cartina; 91 521 88 87; www.stopmadrid.es; Calle de Hortaleza 11; Il
12.30-2; Gran Vía)
nome non è forse dei più accattivanti, ma questa magnifica taberna è un
locale accogliente e sempre gremito, che almeno per quanto ci riguarda
prepara la miglior sangria di Madrid. Anche le tapas sono eccezionali e
l’ambiente è sempre molto animato di sera.
LA CHUECA GAY
Se desiderate introdurvi nel circuito gay di Chueca, il Mamá Inés è
il miglior posto da cui partire: oltre che ritrovo gay per eccellenza,
ha sempre il polso della situazione. Straordinaria è anche la
Librería Berkana ( 91 522 55 99; www.libreriaberkana.com;
Calle de Hortaleza 62; 10.30-21 lun-ven, 11.30-21 sab, 12-14 e
17-21 dom; Chueca), dove troverete la rivista quindicinale
Shanguide (piena zeppa di nomi e indirizzi), lo Shangay Express
(con articoli più interessanti) e forse anche la Mapa Gaya de
Madrid, con un elenco di bar, discoteche e saune gay.
BLACK & WHITE
GAY, CLUB
(Cartina; 91 521 24 92; Calle de la Libertad 34; Sono passati più di
22-18.30; Chueca)
30 anni, ma a Madrid si parla ancora della festa di inaugurazione del Black
& White, da sempre pioniere delle notti gay di Chueca. Si tratta di un locale
gay dall’atmosfera estremamente esuberante, con spettacoli di drag queen,
spogliarellisti e un atteggiamento piacevolmente sregolato nei confronti
della vita.
WHY NOT?
CLUB
(Cartina; 91 521 80 34; www.whynotmadrid.com; Calle de San Bartolomé 7; 22.30-6;
Chueca) Situato in un seminterrato angusto e stipato di gente, il Why Not? è
un locale in cui ben poco è lasciato all’immaginazione (gli omo ed etero che
lo frequentano sono passionali e disinibiti). Strapieno quasi ogni sera della
settimana, propone soprattutto musica pop e successi del momento a una
clientela eterogenea e festaiola. Non siamo grandi fan dei buttafuori di
questo locale, ma una volta oltrepassato l’ingresso (€10) è tutto
divertimento.
DIURNO
CAFFÈ
(Cartina; 91 522 00 09; grupomercadodelareina.com/en/diurno-en/; Calle de San Marcos 37; 10-
1 dom-gio, 10-2 ven e sab; Questo caffè (con annesso negozio di DVD) è
Chueca)
uno dei fulcri più importanti della vita di quartiere di Chueca, diventato
nella nuova Chueca quel che i grandi caffè letterari sono stati in un’epoca
passata. È sempre gremito di gente simpatica che si rilassa tra le piante. Se
una volta preso posto non volete più andarvene, sappiate che serve anche
pasti e spuntini a prezzi ragionevoli.
LIQUID MADRID
GAY, CLUB
(Cartina; 91 523 28 08; www.liquid.es; Calle de Barbieri 7; 20-3 lun-gio, fino alle 3.30 ven e
sab; Tappa imprescindibile di qualsiasi itinerario nella Chueca gay,
Chueca)
il Liquid può essere fin troppo travolgente con i suoi multischermi e
l’interminabile viavai di persone.
CLUB 54 STUDIO
DISCOTECA
(Cartina; www.studio54madrid.com; Calle de Barbieri 7; 11-3.30 mer-dom; Chueca)
Modellato sul celebre Studio 54 di New York, questo locale notturno
richiama una folta clientela che oltre a essere prevalentemente gay è anche
piuttosto danarosa per gli standard del barrio. Contrariamente a molti locali
notturni di Madrid, in cui i ballerini pagati a tal scopo incitano la folla sopra
i cubi, qui si lascia che sia il pubblico a determinare il ritmo della serata.
CAFÉ-RESTAURANTE EL ESPEJO
CAFFÈ
(Cartina; 91 308 23 47; www.restauranteelespejo.com; Paseo de los Recoletos 31; 8-24;
Colón) In passato ritrovo di scrittori e intellettuali, questo gioiello
architettonico fonde lo stile modernista con quello art déco. Con i suoi
specchi, i lampadari e i camerieri con papillon che rimandano a un’altra
epoca, potrebbe sembrare un po’ esagerato, ma in realtà è un locale
tranquillo e raffinato. Il nostro angolo preferito è l’elegante padiglione di
vetro che si affaccia sul Paseo de los Recoletos.
GRAN CAFÉ DE GIJÓN
CAFFÈ
(Cartina; 91 521 54 25; www.cafegijon.com; Paseo de los Recoletos 21; 7-1.30; Chueca,
L’antico ed elegante Gijón serve caffè e pasti fin dal 1888 ed
Banco de España)
è ormai da tempo uno dei ritrovi per eccellenza della Madrid colta – tutte le
grandi figure letterarie spagnole del Novecento sono passate di qui per bere
un caffè e partecipare a tertulias. Vi ritroverete dunque fra intellettuali,
reazionari nostalgici di Franco e giovani madrileni che vogliono soltanto
godersi un drink in un’atmosfera tranquilla.
DIVERTIMENTI
Oltre ai posti citati di seguito, a Malasaña ci sono alcuni locali notturni che
danno il via alla serata con musica dal vivo, tra cui il Siroco.
CAFÉ LA PALMA
MUSICA LIVE
(Cartina; 91 522 50 31; www.cafelapalma.com; Calle de la Palma 62; 17-3 dom, mer e gio, 17-
3.30 ven e sab; È incredibile la varietà di generi musicali che il Café
Noviciado)
La Palma riesce a proporre nel suo labirinto di sale. Sul retro si tengono
concerti di band locali molto in voga, mentre davanti i DJ fanno girare i
piatti. L’ingresso può essere gratuito o costare fino a €12.
BARCO
MUSICA LIVE
(Cartina; 91 521 24 47; www.barcobar.com; Calle del Barco 34; 22-5.30 dom-gio, fino alle 6
ven e sab; Situato poco prima che il quartiere di Malasaña sfumi
Tribunal)
nella zona periferica e un po’ degradata della Gran Vía, il BarCo è uno
straordinario locale di musica live che propone jazz, flamenco (domenica
alle 21), musica latinoamericana, funk, rock e blues. L’ingresso può essere
gratuito o costare fino a €12. Il BarCo è anche sede della Scuola di Musica
Creativa di Madrid. I concerti iniziano alle 23 e c’è anche uno spazio per
ballare, per chi ne ha voglia.
EL JUNCO JAZZ CLUB
JAZZ
(Cartina; 91 319 20 81; www.eljunco.com; Plaza de Santa Bárbara 10; 22.30-5.30 mar-gio e
dom, 21-6 ven e sab, concerti alle 23 mar-dom; El Junco si è
Alonso Martínez)
conquistato un posto nel panorama dei locali notturni di Madrid
rivolgendosi sia agli appassionati di jazz sia ai nottambuli in genere. Il suo
segreto sono i concerti jazz di gruppi rinomati spagnoli e internazionali,
seguiti da DJ che mettono funk, soul, nu jazz, blues e ritmi groove
innovativi. Vengono anche organizzate jam session alle 23 per il jazz (il
martedì) e il blues (la domenica). I concerti costano €6-9; ingresso libero la
domenica. La musica è soprattutto del sud degli Stati Uniti e la clientela è
elegante e casual.
BOGUI JAZZ
JAZZ
(Cartina; 91 521 15 68; www.boguijazz.com; Calle de Barquillo 29; Il
22-6 mer-sab; Chueca)
Bogui Jazz, uno dei jazz club più amati di Madrid, ha finalmente riaperto i
battenti dopo essere rimasto chiuso per anni (a causa delle restrizioni
imposte dal comune sulle licenze) ed è ripartito esattamente da dove lo
avevamo lasciato, con concerti jazz alle 22.30 dal giovedì al sabato e, a
seguire, musica con DJ fino all’alba – un mix inebriante. Ingresso €5-12.
EL BÚHO REAL
MUSICA LIVE
(Cartina; 91 319 10 88; www.buhoreal.com; Calle de Regueros 5; 20-3 mer-dom; Alonso
Sembra un tipico bar de copas (cioè che serve superalcolici e
Martínez, Chueca)
cocktail) madrileno, ma in realtà El Búho Real (Il Gufo Reale) è
interamente consacrato alla musica acustica di vario genere, dagli spettacoli
di flamenco ai concerti rock e di cantautori. In attività da tempo, è riuscito a
conquistarsi un fedele seguito di estimatori. L’ingresso costa €5-10; i
concerti iniziano alle 21.30.
LIBERTAD 8
MUSICA LIVE
(Cartina; 91 532 11 50; www.libertad8cafe.com; Calle de la Libertad 8; 16-2.30; Chueca)
Locale di musica dal vivo tra i più longevi di Chueca, questo bar richiama
sul suo piccolo palcoscenico poeti, cantastorie, cantautori locali e
internazionali e artisti di tutti i tipi; spesso vi vengono allestite anche vere e
proprie mostre. L’ingresso può essere gratuito o costare fino a €6. A noi
questo mix piace molto: sono piccoli locali come questo a dare spessore alle
notti madrilene.
TABOÓ
MUSICA LIVE
(Cartina; 91 524 11 89; www.taboo-madrid.com; Calle de San Vicente Ferrer 23; 22-6 ven e sab;
Il Taboó preferisce sfuggire alle classificazioni e offre di tutto un
Tribunal)
po’, dal pop al punk più estremo, il tutto condito da tanta musica house.
L’ingresso costa €5-10; visitate il sito web per verificare cosa c’è in
programma, e mentre aspettate in coda per entrare cercate di parlare il meno
possibile con i buttafuori.
THUNDERCAT
MUSICA LIVE
(Cartina; 654 511457; www.thundercatclub.com; Calle de Campoamor 11; 22-6 gio-sab;
Al Thundercat è tutto molto semplice: la musica è rock, e cioè
Alonso Martínez)
la versione più classica che ci sia, con gruppi dal vivo a partire da
mezzanotte e animazione per tutta la notte.
SHOPPING
Malasaña è uno dei quartieri più originali in cui fare shopping a Madrid,
con negozi di abbigliamento all’avanguardia e boutique in cui gli stilisti di
tendenza ostentano la loro presa sui giovani. I commessi qui non vi
guarderanno mai dall’alto in basso, qualunque cosa indossiate, perché sono
abituati a vedere di tutto. I negozi di Chueca, invece, si rivolgono a una
clientela spesso omosessuale e vendono sia capi sopra le righe sia abiti
classici ed eleganti. Nelle vie di Chueca che scendono verso il Paseo de los
Recoletos (e oltre fino a Salamanca), soprattutto in Calle de Piamonte, Calle
del Conde de Xiquena e Calle del Almirante, si trovano le boutique
esclusive di stilisti di nicchia e le tendenze all’ultimo grido. In breve, questo
quartiere è una Madrid in miniatura, ideale per gli appassionati di shopping
che tengono molto allo stile e a un approccio alternativo alla vita.
Malasaña
MERCADO DE FUENCARRAL
ABBIGLIAMENTO
(Cartina; www.mdf.es; Calle de Fuencarral 45; Centro degli stili
11-21 lun-sab; Tribunal)
che vanno di moda nei locali alternativi di Madrid, il Mercado de
Fuencarral è ancora molto in voga con il suo compiaciuto snobismo al
contrario. I suoi negozi (con nomi come Fuck, Ugly Shop e Black Kiss)
sono eccentrici, scalcinati e stracolmi di T-shirt sdrucite, articoli in pelle
nera e borchie argentate. A Madrid è una vera e propria istituzione: quando
nel 2008 è stata minacciata la sua chiusura, è quasi scoppiata
un’insurrezione popolare.
NEST
ARTICOLI DA REGALO
(Cartina; 91 523 10 61; www.nest-boutique.com; Plaza de San Ildefonso 3; 11-14.30 e 16-20.30
lun-ven, 11-15 e 16-20.30 sab; Lampade, bamboline giapponesi, carta
Tribunal)
regalo, gioielli e altro ancora riempiono questo piccolo negozio gestito da
inglesi. È difficile spiegare il segreto del suo successo, ma possiamo dire
che indubbiamente possiede quello che gli spagnoli chiamano encanto
(fascino) ed è una gradita new entry nel panorama dei negozi di Malasaña.
POPLAND
ARTICOLI DA REGALO
(Cartina; 91 591 21 20; www.popland.es; Calle de Manuela Malasaña 24;
11-14 e 17-20.30 lun-sab; San Bernardo) ‘Curiosi’ e ‘retrò’ sono gli
aggettivi che meglio definiscono gli articoli in vendita da Popland, negozio
che offre un vastissimo assortimento di T-shirt anni ’80, pupazzi della
Pantera Rosa, carte da gioco dedicate a Elvis Presley, manette di peluche,
sfere stroboscopiche da discoteca, borsette in tema Space Invaders e così
via. Se qualcosa non è qui, vuol dire che proprio non esiste nell’universo
della pop art di strada.
CURIOSITE
ARTICOLI DA REGALO
(Cartina; 91 287 21 77; www.curiosite.es; Calle de la Corredera Alta de San Pablo 28; 11-21
lun-sab; ; Questo caratteristico negozio, uno dei più originali di
Tribunal)
Madrid in cui cercare articoli da regalo, propone giocattoli classici (come
Lego Star Wars e bambole) accanto ad accattivanti accessori per la casa. Un
posto divertente, moderno e retrò al tempo stesso, perfetto nel contesto di
Malasaña.
ZOOM EDITION
ARTE
(Cartina; 91 083 71 89; www.zoomedition.com; Calle del Pez 1; 11-14.30 e 17-21 lun-sab;
Straordinarie stampe fotografiche, compreso un crescente
Callo, Noviciado)
portfolio di immagini di Madrid, catturano l’attenzione in questa piccola
galleria aperta di recente. Con o senza cornice, tutto è pronto per spedizioni
in tutto il mondo intero. I prezzi partono da circa €35 e la qualità è
eccellente.
KLING
MODA
(Cartina; 91 522 51 45; www.kling.es; Calle de la Ballesta 6; 11-21 lun-sab; Gran Vía)
Kling, una sorta di Zara in versione più raffinata ma con una sua
personalità, si trova in un ex sexy club (all’esterno ci sono ancora prostitute
che cercano di adescare i clienti) ed è uno dei segreti meglio custoditi di
Madrid. È il posto ideale per le donne attente alla moda che non possono
permettersi i prezzi delle esclusive boutique di Salamanca.
CUSTO BARCELONA
MODA
(Cartina; 91 360 46 36; www.custo.com; Calle de Fuencarral 29; 10-21 lun-sab, 12-20 dom;
Gran Vía)L’elegante negozio dello stilista di Barcellona Custo Dalmau si
addice perfettamente a Calle de Fuencarral: le sue celebri T-shirt sono
eccentriche, ricche di personalità ed esposte in modo originale. Può non
piacere a tutti, ma merita comunque un’occhiata.
DIVINA PROVIDENCIA
MODA
(Cartina; 91 521 10 95; www.divinaprovidencia.com; Calle de Fuencarral 42; 10-14.30 e 17-20
lun-sab; Da fresca novità della moda madrilena, Divina
Tribunal, Gran Vía)
Providencia si è via via consolidato fino a divenire un marchio di eleganza
affermato in tutto il paese. Propone divertenti abiti femminili, con forti
influenze vintage e asiatiche.
ADOLFO DOMÍNGUEZ
MODA
(Cartina; 91 523 39 38; www.adolfodominguez.com; Calle de Fuencarral 5; 10-21 lun-sab;
Nell’elegante negozio di questo originale stilista spagnolo si
Gran Vía)
trovano modelli casual e colorati, perfetti per chi è sempre attento alle
mode.
SNAPO
ABBIGLIAMENTO, ACCESSORI
(Cartina; 91 017 16 72; www.snaposhoponline.com; Calle del Espíritu Santo 6; 11-14 e 17-
20.30 lun-sab; Con il suo disprezzo per la moda per bene e
Tribunal)
rispettabile, Snapo incarna in tutto e per tutto il carattere ribelle di
Malasaña, come si può facilmente intuire dalla sua linea di abbigliamento
chiamata Fucking Bastardz Inc. Vende jeans, cappellini e giacche, ma la sua
caratteristica distintiva sono le T-shirt irriverenti; i genitori più
anticonformisti ne troveranno anche per i loro figli.
Nel corso degli anni ne abbiamo viste di ogni tipo, da quella che riproduce
una copertina del ‘National Pornographic’ a quella con papa Giovanni
Paolo II con il pugno alzato e la scritta ‘Vatican 666’ sulla fronte. Serve
aggiungere altro?
RETRO CITY
ABBIGLIAMENTO
(Cartina; Calle de Corredera Alta de San Pablo 4; 12-14.30 e 17.30-21 lun-sab; Tribunal)
Emblematico di Malasaña, il Retro City, con il suo ‘vintage per le masse’,
vive ancora negli effervescenti anni ’70 e ’80. Mentre altri negozi del
quartiere hanno un atteggiamento più rabbioso e irriverente verso la società,
questo è soltanto nostalgico.
EL TEMPLO DE SUSU
ABBIGLIAMENTO, ACCESSORI
(Cartina; 91 523 31 22; Calle del Espíritu Santo 1; 10-14.30 e 17.30-21 lun-sab; Tribunal)
Non piacerà a tutti, ma El Templo de Susu, con i suoi vestiti usati degli anni
’60 e ’70, ha chiaramente trovato un mercato tra i personaggi di Malasaña
che si considerano troppo ‘avanti’ per seguire l’ultima moda. Si tratta di una
via di mezzo tra un negozio che vende articoli usati per beneficenza e un
ritrovo di hippy irriducibili, che può risultare terribile o molto trendy, a
seconda dei punti di vista.
KARIBU MALASAÑA
ARTICOLI DA REGALO
(Cartina; 91 115 36 74; www.tiendakaribu.com; Calle de Manuela Malasaña 29; 11-14.30 e
16.30-20.30 lun-sab; Piccola e incantevole boutique il cui
San Bernardo, Bilbao)
tema dominante sono gli articoli da regalo originali, che spaziano dalla pop
art al retrò, dal vintage al moderno raffinato. Ci sono gadget imprescindibili
(portachiavi magnetici, guantoni da boxe per svegliare chi russa), utensili
da cucina (tostapane retrò) e oggetti puramente decorativi.
POLAR SHOP
ABBIGLIAMENTO, ACCESSORI
(Cartina; 91 559 46 49; Calle del Conde Duque 5; 11-14 e 17-20.30 lun-ven, 11-15 e 17-20.30
sab; Moda e accessori maschili la fanno da padrone in questo
Plaza de España)
negozio di Conde Duque in attività dal 2003. L’assortimento spazia da
camicie hawaiane a capi più contenuti, con un contributo predominante da
parte della moda commerciale senza però perdere il tocco alternativo.
LE TRIP
ABBIGLIAMENTO
(Cartina; 91 447 17 16; www.letrip.es; Calle de Manuela Malasaña 24; 11-14 e 17-20.30 lun-
gio, 11-14 e 17-21 ven e sab; Le T-shirt con scritte spiritose
San Bernardo, Bilbao)
sono l’unico articolo venduto da questo negozio, il cui motto è ‘vivere alla
grande nelle situazioni difficili’. Le T-shirt hanno slogan in spagnolo
(spesso con giochi di parole difficili da cogliere per chi non conosce la
lingua) e disegni di personaggi famosi.
EL MERCADO DE LA CORREDERA
ALIMENTARI
(Cartina; 91 532 21 52; Calle de la Puebla 15; 9-15 e 17-20.30 lun-ven, 9-2.30 sab; Callao,
Questo mercatino di quartiere ha tutte le specialità spagnole, da
Tribunal)
prodotti di gastronomia e salumi all’ortofrutta biologica e persino birre
artigianali spagnole.
LA JUGUETERÍA
SEXY SHOP
(Cartina; 91 308 72 69; www.lajugueteria.com; Calle del Pez 13; 11-22 lun-sab; Noviciado)
In genere tendiamo a non recensire i sexy shop, ma questo negozio
dall’illuminazione fioca ci ha incuriositi. Il personale è all’altezza del ruolo
e i giochi erotici in vendita sono accuratamente selezionati. Si tratta di un
ambiente che non ha nulla di squallido o equivoco: potete entrarci senza
imbarazzo.
Chueca
LOEWE
MODA
(Cartina; 91 522 68 15; www.loewe.com; Gran Vía 8; 10-20.30 lun-sab, 11-20 dom; Gran
Vía) Nato a Madrid nel 1846, il marchio Loewe è sinonimo di moda e lusso,
e il suo negozio storico sulla Gran Vía è uno dei più famosi ed eleganti
della capitale. Colonna portante del marchio sono le borse e gli accessori,
tutti di gran classe e molto costosi, che vale la pena di andare a vedere
anche se non si intende comprare nulla.
C’è un altro punto vendita a Salamanca (cartina; 91 426 35 88; Calle de
Serrano 26 e 34; 10-20.30 lun-sab; Serrano).
LURDES BERGADA
MODA
(Cartina; 91 531 99 58; www.lurdesbergada.es; Calle del Conde de Xiquena 8; 10-14.30 e
16.30-20.30 lun-sab; Lurdes Bergada e Syngman Cucala, duo
Chueca, Colón)
creativo di Barcellona composto da madre e figlio, propongono capi dai
colori neutri per uomo e donna, realizzati con fibre interamente naturali.
Negli anni si sono conquistati una solida base di cultori ed è davvero
difficile uscire dal negozio senza aver acquistato qualcosa. C’è un altro
punto vendita a Malasaña (cartina; Calle de Fuencarral 70; 10.30-20.30
lun-sab; Tribunal).
MALABABA
ACCESSORI, MODA
( 91 203 59 51; www.malababa.com; Calle de Santa Teresa 5; 10.30-20.30 lun-gio, 10.30-21 ven
e sab; Questo angolo di Chueca è uno dei territori di caccia
Alonso Martínez)
più fruttuosi per chi ama lo stile e preferisce le boutique indipendenti e
piene di personalità ai negozi di catena. Gli accessori eleganti di
fabbricazione spagnola del Malababa, negozio unico nel suo genere,
comprendono gioielli, borse, scarpe, borsellini e cinture, il tutto ben
presentato in un ambiente luminoso.
PATRIMONIO COMUNAL OLIVARERO
GASTRONOMIA
(Cartina; 91 308 05 05; www.pco.es; Calle de Mejía Lequerica 1; 10-14 e 17-20 lun-ven, 10-14
sab set-giu, 9-15 lun-sab lug; Se volete acquistare dell’olio di oliva
Alonso Martínez)
(di cui la Spagna è il primo produttore mondiale), il Patrimonio Comunal
Olivarero è il posto giusto. Vende esclusivamente olio extravergine
proveniente da tutta la Spagna, con un assortimento vastissimo che
richiederà parecchio tempo per decidere. Il personale è molto competente e,
se vi destreggiate un po’ con lo spagnolo, sarà lieto di aiutarvi nella scelta.
PONCELET
GASTRONOMIA
(Cartina; 91 308 02 21; www.poncelet.es; Calle de Argensola 27; 10.30-20.30 lun-sab;
Per acquistare formaggi spagnoli (80 varietà) o provenienti da
Alonso Martínez)
altri paesi europei (240 varietà), questo è il miglior negozio specializzato di
Madrid. La varietà è di elevata qualità e il personale molto competente.
CACAO SAMPAKA
GASTRONOMIA
(Cartina; 91 319 58 40; www.cacaosampaka.com; Calle de Orellana 4; 10-21.30; Alonso
Martínez)Se state pensando alla solita cioccolata, qui dovrete ricredervi.
Questa boutique per intenditori è il sogno di ogni amante del cioccolato e
offre un numero esorbitante di golosità a base di cacao. Ha anche un caffè,
ideale per una tappa a pranzo.
RESERVA Y CATA
VINI
(Cartina; 91 319 04 01; www.reservaycata.com; Calle del Conde de Xiquena 13; 11-14.30 e 17-
21 lun-ven, 11-14.30 sab; Questo negozio vecchio stile ha un’ottima
Colón, Chueca)
scelta di vini spagnoli e personale competente che saprà consigliarvi
qualche buona etichetta da portare a casa per una cena importante o come
regalo per un amico. Si tratta di un’enoteca specializzata in vini di alta
qualità che non si trovano a El Corte Inglés; spesso tiene una bottiglia
aperta per far degustare il prodotto prima dell’acquisto.
ISOLÉE
GASTRONOMIA, MODA
(Cartina; 902 876 136; www.isolee.com; Calle de las Infantas 19; 11-21 lun-sab; Gran Vía,
Chueca)I negozi polivalenti hanno tardato a prendere piede a Madrid, ma
adesso fanno furore e nessuno è più elegante di Isolée, che propone un
assortimento di merci eterogenee, da abiti (tra cui Andy Warhol e Adidas) e
scarpe a CD e generi alimentari. C’è un altro punto vendita a Salamanca (
902 876 136; Calle de Claudio Coello 55; 11-20.30 lun-ven, 11-21 sab;
Serrano).
ELISA BRACCI
MODA
(Cartina; 91 435 03 05; www.elisabracci.es; Calle de Bárbara de Braganza 2; 10.30-14.30 e
17.30-20.30 lun-sab; Elisa Bracci è uno dei nomi più stimati
Alonso Martínez, Colón)
e longevi dell’alta moda spagnola ed è stata una figura di spicco durante
l’esplosione di creatività che negli anni ’80 ha preso il nome di movida
madrileña. La sua boutique è il posto giusto in cui trovare un abito da sera
per un’occasione speciale. L’uso del colore e l’indubbia eleganza dei suoi
capi rivelano una stilista sicura di sé, che ha raggiunto già da tempo i
massimi traguardi della sua professione.
FUTURAMIC
VINTAGE
(Cartina; 91 531 63 57; www.futuramics.com; Calle de Válgame Dios 5; 11.30-15 e 17.30-20.30
lun-ven, 11-14.30 sab; Cercate un jukebox anni ’60 o un parchimetro
Chueca)
autentico? Ebbene, in questo negozio troverete tutti i cimeli possibili e
immaginabili (sia originali sia riproduzioni) del periodo compreso tra gli
anni ’30 e gli anni ’80. Non tutti gli oggetti esposti sono in vendita (come la
cabina telefonica londinese), dal momento che spesso vengono richiesti per
set cinematografici, ma la scelta di quelli che si possono acquistare è
comunque ampia. Telefonate prima di andarci perché il personale è spesso
impegnato fuori sede.
OBJETOLOGY
ARTICOLI PER LA CASA
(Cartina; 91 531 55 31; objetology.eu; Calle de Colmenares 7; 16-20 lun-gio; Chueca, Banco
Si tratta del tipo di negozio che un tempo era territorio esclusivo di
de España)
Barcellona, ma che ora è perfettamente inserito anche a Chueca. I
complementi di arredo in vendita (sedie, lampade, tavoli e articoli
decorativi) sono caratterizzati da una nota per lo più vintage anni ’50, ma
troverete anche pezzi più vecchi e più nuovi.
CASA POSTAL
ANTIQUARIATO
(Cartina; 91 532 70 37; www.casapostal.net; Calle de la Libertad 37; 10-14 e 17-19.45 lun-ven,
11-14 sab; Vecchie cartoline, poster, libri e altre cianfrusaglie d’epoca
Chueca)
riempiono questo scrigno di tesori fino al soffitto. Un meraviglioso angolo
della vecchia Madrid in cui perdersi.
ALDABA
ARTICOLI PER LA CASA
(Cartina; 91 310 10 45; Calle de Belén 4; 10-20.30 lun-sab; È difficile
Chueca)
prevedere cosa si troverà in questo negozio di design stipato di articoli per
la casa, ubicato in una via silenziosa verso l’estremità settentrionale di
Chueca. Un reparto è dedicato espressamente alla cucina, ma vi troverete
oggetti adatti per ogni ambiente della casa e capaci di assecondare ogni
vostro umore (dalle classiche collezioni Alessi alle bamboline vudù con la
scritta ‘ex lover’).
EL TINTERO
ABBIGLIAMENTO
(Cartina; 91 308 14 18; www.eltintero.es; Calle de Gravina 5; 11-14 e 17-21 lun-ven, 11-14.30 e
17-21 sab; El Tintero vende solo T-shirt divertenti, quindi se cercate
Chueca)
una camiseta (maglietta) con scritte in spagnolo tipo ‘Sto maturando –
scusate il disagio’ o ‘Qualcuno ha un manuale di istruzioni?’, questo è il
posto che fa per voi. Il negozio ha un approccio simile anche
all’abbigliamento per bambini, da 0 a 10 anni.
MACCHININE
BAMBINI
(Cartina; 91 701 05 18; www.macchinine.es; Calle de Barquillo 7; 10-14 e 16.30-20.30 lun-sab;
Collezionisti e bambini ameranno questo negozietto, zeppo
Banco de España)
com’è di modellini di automobili e statuine di legno e metallo. Ci sono
anche giochi da tavolo, giocattoli senza batterie e molti oggetti in miniatura
egregiamente realizzati.
L’HABILLEUR
MODA
(Cartina; 91 531 32 22; Plaza de Chueca 8; Questa nota
11-14 e 17-21 lun-sab; Chueca)
boutique parigina ha aperto un proprio punto vendita in Plaza de Chueca
con la stessa formula: capi firmati a prezzi scontati, soprattutto al piano
terra. I marchi di maggior richiamo per la moda femminile sono Forte-
Forte, Dr Fango, Marlota e Sofie Doore, mentre per quella maschile
l’offerta comprende Hartford, Ganesh e Vintage.
LOMOGRAPHY
ARTICOLI DA REGALO
(Cartina; 91 310 44 18; www.lomography.es; Calle de Argensola 1; 11-20.30 lun-sab; Alonso
Martínez, Chueca)Dedicato alla Lomo LC-A, una fotocamera compatta di
fabbricazione russa risalente agli anni ’80, diventata un oggetto cult per i
colori bizzarri, l’obiettivo fisheye e l’aspetto piuttosto rudimentale, questo
negozio eclettico vende macchine fotografiche (una originale vi costerà
€295) e articoli di design originali, da borse e tazzone a cimeli retrò
popolari fra la gente appassionata di ‘lomografia’. Potete anche sviluppare
le vostre foto.
COORLEONE’S COMPANY
MODA
(Cartina; 91 521 47 46; www.coorleonecompany.com; Calle de Hortaleza 37; 11-21 lun-sab, 12-
20 dom; Questo straordinario negozio è stato utilizzato come
Gran Vía, Chueca)
set per serie televisive, pubblicità e film, ma è con il suo assortimento di
abiti firmati, cinture e borse che continua ad attirare la clientela. Oltre alle
creazioni di stilisti internazionali, offre quelle di grandi nomi locali, tra cui
Davidelfín e Locking Shocking.
Parque del Oeste e Madrid Nord

CHAMBERÍ | ARGÜELLES | MADRID NORD


I top 5

Per maggiori dettagli v. cartina e cartina

L’Ermita de San Antonio de la Florida, dove ancora oggi è possibile


ammirare uno straordinario ciclo di affreschi di Goya nella sua
collocazione originaria.
I dipinti inondati dall’abbagliante luce della costa mediterranea in
mostra al Museo Sorolla.
Un aperitivo con patatas bravas e vermut al bancone
dell’intramontabile Bodega de la Ardosa.
Il favoloso mondo della nouvelle cuisine spagnola tutto da scoprire e
da gustare da Sergi Arola Gastro.
Una partita del Real Madrid all’Estadio Santiago Bernabéu,
circondati da 80.000 tifosi scatenati.
Dislocati a nord e a ovest del centro di Madrid, questi quartieri occupano
una vasta area e perciò la visita va un po’ pianificata. Chamberí è
assolutamente da vedere. Raccolto in uno spazio piuttosto contenuto, offre
luoghi di interesse, negozi e ristoranti in numero sufficiente da tenervi
occupati almeno mezza giornata. È un barrio piacevole da visitare a
qualsiasi ora del giorno e della notte, ma il suo fascino emerge soprattutto
nel tardo pomeriggio, quando è realmente possibile capire come i madrileni
vivano la propria città lontano dalla folla di turisti.
Le altre attrattive della zona sono piuttosto distanti le une dalle altre, ma
con la metropolitana potete arrivare fino alla stazione di Moncloa, seguire il
Parque del Oeste approssimativamente verso sud e scendere fino al Templo
de Debod, ai margini del centro cittadino. All’Ermita de San Antonio de la
Florida conviene dedicare una gita apposita, peraltro facile da organizzare:
prendete la metropolitana fino a Príncipe Pío e da lì proseguite a piedi fino
all’eremo, facendo poi ritorno lungo lo stesso tragitto.
Madrid Nord si sviluppa lungo l’asse di quella grande arteria stradale che
per buona parte del suo corso prende il nome di Paseo de la Castellana.
Anche in questo caso, la zona si presta più a una visita mirata a un
particolare luogo o ristorante, ma i collegamenti della metropolitana sono
buoni.
Vita di quartiere
Luoghi d’incontro Plaza de Olavide è il cuore e l’anima di Chamberí,
con gli anziani che osservano i passanti dalle panchine, i bambini che
giocano e i tavoli all’aperto disposti attorno alla piazza.
Ritrovi La Bodega de la Ardosa è uno dei bar di quartiere più
affascinanti della capitale – un vero e proprio microcosmo di Madrid, con
un ambiente disteso, cibo eccellente e clientela affezionata.
Negozi tradizionali Uno dei tratti distintivi di Chamberí è costituito dai
negozi di vecchia tradizione, come Calzados Cantero, Papelería Salazar e
Relojería Santolaya.
Trasporti
Metropolitana Le stazioni della metropolitana più comode per Chamberí
sono Bilbao (linee 1 e 4), Quevedo (linea 2) e Iglesia (linea 1).
Metropolitana Altre stazioni utili sono Príncipe Pío (linee 6 e 10) per
l’Ermita de San Antonio de la Florida, e Moncloa (linee 3 e 6), Argüelles
(linee 3 e 4) e Plaza de España (linee 2, 3 e 10). La linea 10 collega Madrid
Nord con il resto della città.
I consigli Lonely Planet
La domenica dalle 8 alle 14 circa, il tratto di Calle de Fuencarral tra le
stazioni della metropolitana di Glorieta de Quevedo e Glorieta de
Bilbao è chiuso al traffico e invaso dai residenti. Mischiarvi tra i
bambini in bicicletta o sui rollerblade, girare tra castelli gonfiabili e
altri giochi, vi darà la sensazione di essere uno del quartiere. È una
tradizione del barrio da oltre 40 anni, riproposta anche nei giorni
festivi.
I migliori ristoranti
DiverXo
Santceloni
Sergi Arola Gastro
Mama Campo
Costa Blanca Arrocería
I migliori locali
Bodega de la Ardosa
Real Café Bernabéu
Honky Tonk
Sala Clamores
I migliori musei
Ermita de San Antonio de la Florida
Museo Sorolla
Museo de América
Templo de Debod

DA NON PERDERE
ERMITA DE SAN ANTONIO DE LA
FLORIDA

QUIM LLENAS / GETTY IMAGES ©


IN PRIMO PIANO
Miracolo di sant’Antonio
La gente di Madrid
Tomba di Goya
Fiesta de San Antonio
DA SAPERE
cartina
91 542 07 22
www.sanantoniodelaflorida.es
Glorieta de San Antonio de la Florida 5
10-20 mar-dom, orario variabile lug e agosto
Príncipe Pío

Questa piccola chiesa, restaurata di recente e nota anche come


Panteón de Goya, ha un soffitto affrescato da Goya nel 1798 su
commissione di Carlo IV. È una delle più belle gallerie d’arte di
Madrid, dove è possibile vedere opere del maestro nel loro
contesto originario.
Il Miracolo di sant’Antonio
Sulla cupola è raffigurato il Miracolo di sant’Antonio. Al santo, che
viveva a Padova, giunse notizia dalla natia Lisbona che il padre era
stato ingiustamente accusato di omicidio. Miracolosamente
trasportato dall’Italia alla città di origine, tentò di convincere i
giudici dell’innocenza del padre, chiedendo che il corpo della
vittima fosse portato davanti a loro. Goya lo ritrae proprio nel
momento in cui chiede al giovane ucciso di alzarsi e di discolpare
suo padre.
La gente di Madrid
Interessante quanto il miracolo al centro dell’affresco è la folla di
madrileni che si accalca intorno al santo. Era consuetudine
raffigurare angeli e cherubini sulla volta, a vigilare sulle attività
terrene, ma Goya qui pone l’umano sopra il divino.
Tomba di Goya
Il pittore è sepolto davanti all’altare. I suoi resti furono traslati qui
nel 1919 da Bordeaux (in Francia), dove Goya era morto in esilio
volontario nel 1828. Inspiegabilmente, allo scheletro riesumato a
Bordeaux mancava un elemento importante: la testa.
Fiesta de San Antonio
Il 13 giugno, per la Festa di sant’Antonio, le giovani nubili (per
tradizione le sarte) si recano a pregare all’Ermita per chiedere un
marito.
CHE COSA VEDERE
ERMITA DE SAN ANTONIO DE LA FLORIDA
ARTE
V. Ermita de San Antonio de la Florida.
MUSEO SOROLLA
GALLERIA D’ARTE
(Cartina; 91 310 15 84; http://museosorolla.mcu.es; Paseo del General Martínez Campos 37;
interi/bambini €3/gratuito, ingresso libero dom e sab 14-20; 9.30-20 mar-sab, 10-15 dom;
L’artista valenciano Joaquín Sorolla immortalò nelle
Iglesia, Gregorio Marañón)
sue tele la luminosità tipicamente mediterranea della costa su cui si affaccia
la sua città. La residenza madrilena, una tranquilla dimora circondata da
lussureggianti giardini da lui stesso progettati, si ispira alle abitazioni che il
pittore aveva visto in Andalusia e ora custodisce la collezione più completa
delle sue opere.
Al piano terra si entra in un bel patio cordobés, un cortile in stile andaluso a
lato del quale si apre una stanza dove sono esposti alcuni disegni di Sorolla.
Il primo piano, con il salone principale e le sale da pranzo, è stato in gran
parte decorato dall’artista stesso e presenta tre stanze utilizzate come studio.
La seconda oggi ospita una raccolta di vedute delle spiagge valenciane,
mentre la terza è il locale dove il pittore era solito lavorare. Al piano
superiore viene illustrata la carriera artistica di Sorolla attraverso un
percorso che si sviluppa in quattro locali attigui.
MUSEO DE CERRALBO
MUSEO
(Cartina; 91 547 36 46; http://en.museocerralbo.mcu.es; Calle de Ventura Rodríguez 17;
interi/ridotti €3/gratuito, ingresso libero dom, sab 14-15 sab e gio 17-20; 9.30-15 mar, mer, ven e
sab, 9.30-15 e 17-20 gio, 10-15 dom; Schiacciata tra i moderni
Ventura Rodríguez)
condomini che sorgono a nord-ovest di Plaza de España, questa nobile e
antica dimora rende l’idea del fasto in cui un tempo vivevano i madrileni
facoltosi. Ex residenza del 17° Marqués de Cerralbo (1845-1922), uomo
politico, poeta e archeologo, è un autentico trionfo di lusso ottocentesco. Il
piano superiore vanta una sala da pranzo di gala e un imponente salone da
ballo. Il palazzo è praticamente stipato di cimeli raccolti dal marchese
durante i suoi viaggi, tra cui ricordi dell’Oriente, dipinti d’ispirazione sacra
e orologi.
Al piano nobile sono esposte armature provenienti da tutto il mondo. Su
questo stesso piano, la sala orientale è piena di tappeti, kilim marocchini,
arazzi, strumenti musicali e armature giapponesi del XVIII secolo,
materiale che fu in gran parte acquistato all’asta a Parigi tra il 1870 e il
1880. La sala della musica è dominata da una gondola in vetro di Murano e
da oggetti ornamentali in cristallo di Boemia. Notevole è anche la raccolta
di porcellane di Sèvres, Wedgwood, Meissen e di fattura locale.
Il marchese era chiaramente un uomo di gusti eclettici ed è facile restare
sopraffatti dalla ricchezza della sua collezione, soprattutto per quanto
riguarda i dipinti di Zurbarán, Ribera, Van Dyck ed El Greco.
PLAZA DE OLAVIDE
Plaza de Olavide (cartina; Bilbao, Iglesia, Quevedo) non ha
sempre avuto l’aspetto che ha oggi. Nel 1934 l’area era occupata da
un mercato ottagonale coperto che poi venne eliminato con una
spettacolare demolizione controllata nel novembre del 1974,
proprio per creare questa piazza, oggi uno degli spazi pubblici più
gradevoli di Madrid. Per vederne la storia raccontata per immagini,
andate al Bar Méntrida, al civico 3, per un drink e ammirate le
fotografie alle pareti.
CEMENTERIO DE LA FLORIDA
CIMITERO
(Cartina; Calle de Francisco Jacinto y Alcantara; Sul lato opposto dei binari
Príncipe Pío)
ferroviari rispetto all’Ermita de San Antonio de la Florida si trova il
cimitero in cui riposano 43 ribelli giustiziati dalle truppe napoleoniche. I
rivoltosi furono uccisi sulla vicina Montaña del Príncipe Pío prima dell’alba
del 3 maggio 1808, dopo l’insurrezione del Dos de Mayo. L’evento fu
immortalato da Goya nei dipinti El 2 de mayo ed El 3 de mayo, esposti al
Museo del Prado. Il cimitero, risalente al 1796, è in stato di abbandono e
spesso chiuso al pubblico.
MUSEO DE AMÉRICA
MUSEO
(Cartina; 91 549 26 41; www.mecd.gob.es/museodeamerica; Avenida de los Reyes Católicos 6;
interi/ridotti €3/1,50, ingresso libero dom; 9.30-15 mar, mer, ven e sab, 9.30-19 gio, 10-15 dom;
Moncloa) La parola ‘impero’ è forse diventata impronunciabile, ma descrive
bene il modo in cui la Spagna ha visto se stessa per secoli. I vascelli
spagnoli che in passato solcarono l’Atlantico diretti alle colonie
dell’America Latina trasportarono moltissimi avventurieri in quelle terre e
tornarono in patria carichi di oro e di manufatti sottratti alle culture
indigene. Sono proprio questi ultimi – retaggio di un altro continente e al
tempo stesso affascinante finestra sulla Spagna imperiale – a costituire la
collezione di questo eccellente museo.
Distribuita su due piani, l’esposizione comprende una vasta gamma di
ceramiche, statue, gioielli e strumenti per la caccia, la pesca e la guerra,
oltre a oggetti appartenuti ai colonizzatori. La raccolta è suddivisa in cinque
aree tematiche: El conocimiento de América (che ricostruisce la scoperta e
l’esplorazione delle Americhe), La realidad de América (che illustra il
percorso attraverso il quale l’America Latina è giunta all’attuale
configurazione) e altre tre aree dedicate alla società, alla religione e alla
lingua, in cui si analizzano le questioni tribali, lo scontro tra spagnoli e
nativi e le sue conseguenze. Particolarmente notevole è la collezione di ori
di epoca colombiana, che vanta pezzi addirittura del II secolo d.C.

DA NON PERDERE
TEMPLO DE DEBOD
IN PRIMO PIANO
Temple interior
Parque de la Montaña
DA SAPERE
cartina
www.madrid.es
Paseo del Pintor Rosales
10-14 e 18-20 mar-ven, 9.30-20 sab e dom apr-set, 9.45-
13.45 e 16.15-18.15 mar-ven e 9.30-20 sab e dom ott-marzo
Ventura Rodríguez

Ebbene sì, si tratta proprio di un tempio egizio nel centro di


Madrid. E da qualunque prospettiva lo si osservi, il Tempio di
Debod, situato per la precisione nel Parque de la Montaña a nord-
ovest di Plaza de España, appare decisamente fuori posto. Il
monumento fu salvato dalle acque del Lago Nasser, formatosi dopo
la costruzione della diga di Assuan voluta dal presidente egiziano
Gamal Abdel Nasser. Dopo il 1968 fu smontato pietra dopo pietra e
donato alla Spagna quale gesto di riconoscenza per la
partecipazione degli archeologi spagnoli ai lavori della squadra
UNESCO, la cui opera mise in salvo monumenti di inestimabile
valore storico che rischiavano di scomparire per sempre.
La costruzione del tempio iniziò nel 2200 a.C. e fu completata
molti secoli più tardi. Dedicato ad Amon, dio di Tebe, si trovava
circa 20 km a sud di File, nel deserto nubiano dell’Egitto
meridionale. Stando a quanto dicono alcuni esperti di mitologia, la
dea Iside avrebbe dato alla luce Horus proprio in questo tempio.
Non concentratevi però solo sul tempio: al termine della visita, fate
una passeggiata nel parco circostante, da dove si aprono vedute del
Palacio Real tra le più belle di Madrid.
FARO DE MADRID
PUNTO PANORAMICO
(Cartina; 91 544 81 04; Avenida de los Reyes Católicos; interi/bambini/ridotti €3/gratuito/1,50;
9.30-20.30; Dopo 10 anni di chiusura, questo bruttissimo edificio
Moncloa)
situato proprio di fronte al Museo de América è stato riaperto nell’aprile del
2015. Si affaccia sull’angolo settentrionale del Parque del Oeste e offre una
vista aperta sulla zona ovest della capitale. Fu costruito nel 1992 per
commemorare i 500 anni della scoperta dell’America e per celebrare il
ruolo che quell’anno ebbe Madrid quale Capitale Europea della Cultura. Il
tramonto è il momento migliore per la visita.
L’ingresso è ogni mezz’ora dalle 9.30 alle 13.30, dopodiché gli orari sono
meno rigidi.
PARQUE DEL OESTE
GIARDINI
(Cartina; Avenida del Arco de la Victoria; Il Parque del Oeste (Parco
Moncloa)
dell’Ovest), che digrada dalla collina dietro la stazione metropolitana di
Moncloa, è un luogo incantevole pieno di angoli ombreggiati in cui
sdraiarsi per sfuggire all’afa e godersi belle vedute della Casa de Campo, a
ovest. Sin dalla sua creazione, avvenuta nel 1906, è uno dei luoghi prediletti
dai madrileni. Fino a qualche anno fa, il Paseo de Camoens, una delle
principali strade che tagliano il parco, di notte pullulava di prostitute. Per
scoraggiare i loro clienti, le autorità cittadine hanno deciso di chiudere il
parco al traffico dalle 23 del venerdì alle 6 del lunedì.
TELEFÉRICO
TELEFERICA
(Cartina; 91 541 11 18; www.teleferico.com; all’angolo tra Paseo del Pintor Rosales e Calle de
Marqués de Urquijo; andata/andata e ritorno €4,20/5,90; 12-21 mag-agosto, orario ridotto set-apr;
Il Teleférico, una delle teleferiche meno ripide del mondo (non
Argüelles)
supera mai i 40 m dal suolo), viaggia lungo un percorso di 2,5 km che dai
pendii di Parque del Oeste si fa strada nella Casa de Campo, l’ampio
polmone verde di Madrid (che in estate tende un po’ a inaridirsi) situato a
ovest del centro cittadino. Lungo la strada si aprono begli scorci e c’è un
discreto parco gioco nei pressi della stazione di Casa de Campo. Cercate di
pianificare il giro in modo da includere al termine un pranzo o un aperitivo
serale in una delle terrazas lungo il Paseo del Pintor Rosales.
ESTACIÓN DE CHAMBERÍ
MUSEO
(Cartina; Andén 0; http://museomadrid.com/tag/anden-0-horario; all’angolo tra Calle de Santa
Engracia e Calle de Luchana; 11-13 e 17-19 ven, 10-14 sab e dom; Iglesia, Bilbao)
L’Estación de Chamberí, da tempo considerata una stazione ‘fantasma’
della metropolitana di Madrid, oggi è un pezzo da museo che ricrea l’epoca
dell’inaugurazione della stazione nel 1919 con pubblicità dell’epoca
(compresi i numeri di telefono di allora, a sole quattro cifre), le biglietterie e
altri cimeli risalenti a quasi un secolo fa. La visita è quindi un avvincente
viaggio nel passato.
Per anni i madrileni si sono chiesti che cosa fosse successo alla stazione
della metropolitana di Chamberí: tutti erano a conoscenza della sua
esistenza, eppure la stazione non era segnalata su alcuna cartina e nessun
treno vi fermava. Il mistero è stato infine chiarito: fino al 1966 la stazione
operava sulla linea 1, tra le fermate di Bilbao e di Iglesia. Quell’anno, però,
furono introdotti treni più lunghi e, a causa delle difficoltà logistiche, la
stazione non poté essere ampliata e fu quindi abbandonata. Nel 2008 ha
finalmente riaperto i battenti, se non alla metropolitana, per lo meno al
pubblico.
LINEA 10 DELLA METRO
Due dei luoghi di maggior richiamo del quartiere – l’Ermita de San
Antonio de la Florida e l’Estadio Santiago Bernabéu – possono
sembrare molto distanti fra loro, ma in realtà sono collegati dalla
linea 10 della metropolitana. Lungo il tragitto, i treni fermano
anche a Plaza de España e Tribunal, stazioni comode per visitare il
resto del barrio.
PASTI
Chamberí e Argüelles
BODEGA DE LA ARDOSA
TAPAS €
(Cartina; 91 446 58 94; Calle de Santa Engracia 70; raciones a partire da €7; 9-15 e 18-23.30
gio-mar; Situato in un angolo per lo più moderno di Chamberí, questa
Iglesia)
deliziosa reliquia del passato è caratterizzata dalla tipica facciata madrilena
rivestita di piastrelle, che qua e là reca ancora i segni dei colpi sparati
durante la guerra civile. La gente del posto ci viene da decenni per il
tradizionale bicchierino mattutino, accompagnato da quelle che sono tra le
migliori patatas bravas (patate saltate in padella con salsa di pomodoro
piccante) della città. Serve anche vermut alla spina.
VIANDAS DE SALAMANCA
SPAGNOLO €
(Cartina; 91 593 40 77; viandasdesalamanca.es; Calle de Fuencarral 156; bocadillos €3,60; 9.30-
21.30 lun-sab, 11.30-21.30 dom; In tutta Madrid troverete gastronomie
Quevedo)
delle regioni che producono jamón, chorizo e altre specialità. Il Viandas de
Salamanca, tuttavia, è stato il primo ristorante a intravedere il loro
potenziale e a trasformarli in semplici ma sostanziosi cibi veloci
tipicamente spagnoli. A pochi passi dalla Glorieta de Quevedo, questo
locale vende bocadillos de jamón (panini al prosciutto), piccoli coni di carta
pieni di prosciutto e sfogliatine farcite con il jamón. Si possono acquistare
anche confezioni sotto vuoto.
CASA MINGO
ASTURIANO €
(Cartina; 91 547 79 18; www.casamingo.es; Paseo de la Florida 34; raciones €3-11; 11-24;
Aperta nel 1888, Casa Mingo è una nota sidreria asturiana con
Príncipe Pío)
una sala molto ampia. La cucina è semplice come allora, incentrata per lo
più su quella che è la specialità della casa: il pollo asado (pollo arrosto,
tagliato in quarti; €11) da accompagnare con una bottiglia di sidro.
Passando di qui, approfittatene per visitare anche la vicina Ermita de San
Antonio de la Florida. Serve pure chorizo a la sidra (chorizo cucinato con il
sidro) e queso Cabrales (un formaggio erborinato delle Asturie).

DA NON PERDERE
ESTADIO SANTIAGO BERNABÉU
IN PRIMO PIANO
Partita dal vivo
Visita guidata
Tienda Real Madrid
Exposición de trofeos
DA SAPERE
91 398 43 00, biglietti 902 324 324
www.realmadrid.com
Av de Concha Espina 1
visite guidate interi/bambini €19/13
visite guidate 10-19 lun-sab, 10.30-18.30 dom, tranne i
giorni di partita
Santiago Bernabéu

Gli appassionati di calcio e i simpatizzanti madridistas (tifosi del


Real Madrid) vorranno sicuramente fare una tappa all’Estadio
Santiago Bernabéu, sintesi dei successi e degli eccessi del calcio.
Per visitare lo stadio, acquistate i biglietti allo sportello 10 (vicino
al cancello 7). La visita, senza accompagnamento, si snoda su per
le tribune, da cui potrete ammirare lo stadio nel suo insieme, e poi
prosegue attraverso il palco presidenziale, la sala stampa, gli
spogliatoi, il tunnel nel quale passano i giocatori fino ad arrivare al
campo di calcio vero e proprio. Il giro si conclude con la
straordinaria Exposición de trofeos.
Ancora più esaltante è assistere a una partita tra 80.000 tifosi in
delirio. Per gli incontri più importanti è difficile trovare i biglietti, a
meno che non vi arrischiate ad acquistarli dai bagarini. Per le
partite meno importanti, invece, non dovreste avere problemi. I
biglietti si possono acquistare online, per telefono o di persona alla
biglietteria presso il cancello 42 in Av de Concha Espina; se optate
per quest’ultima soluzione, presentatevi allo sportello a inizio
settimana (il lunedì mattina per la partita della domenica).
Il campionato di calcio spagnolo va da settembre (o dall’ultima
settimana di agosto) a maggio, con una sosta di due settimane per
la tradizionale pausa natalizia.
CERVECERÍA 100 MONTADITOS
FAST FOOD €
(Cartina; www.100montaditos.com; Calle de Fuencarral 145; bocadillos €0,50-3; 12-24;
Quevedo) Questo bar con rivendite in tutta la città serve non meno di 100
diverse varietà di minuscoli bocadillos (panini imbottiti) che propongono
ogni genere di specialità spagnole, come chorizo, jamón, tortilla, formaggi e
tipi di pesce, in una varietà incredibile di combinazioni. Si ordina al banco e
si viene chiamati quasi subito. C’è anche il menu in inglese.
MAMA CAMPO
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 447 41 38; www.mamacampo.es; Plaza de Olavide; portate principali €6-12; 13.30-
17.30 e 20.30-1.30 mar-sab, 13.30-17.30 dom; I bar che
Bilbao, Iglesia, Quevedo)
circondano Plaza de Olavide si assomigliano un po’ tutti, ma questo nuovo
ristorante è diverso. Versione ecologica della tipica taberna spagnola,
presenta interni con arredi bianchi e un approccio ‘salutista’ alle specialità
spagnole, con particolare attenzione per gli ingredienti freschi e biologici.
Dispone pure di tavoli sulla piazza, una delle nostre preferite.
Subito dietro l’angolo, in Calle de Trafalgar, gestisce anche un negozio di
alimenti biologici e organizza corsi/laboratori di cucina per bambini (dove
l’impero di Mama Campo iniziò la sua ascesa).
LAS TORTILLAS DE GABINO
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 319 75 05; www.lastortillasdegabino.com; Calle de Rafael Calvo 20; tortillas €9-15,
portate principali €12-20; Uno chef spagnolo che
13.30-16 e 21-23.30 lun-sab; Iglesia)
decide di mettere mano a un piatto simbolo della cucina nazionale come la
tortilla de patatas dimostra di avere grande coraggio, ma in questo caso i
risultati hanno prodotto delizie quali la tortilla con polpo o in altri
abbinamenti davvero sorprendenti. Il locale riscuote sempre commenti
entusiastici anche per le croquetas. Il servizio è eccellente e la sala da
pranzo, luminosa ed elegante, esalta questa piacevole esperienza
gastronomica. Si raccomanda vivamente di prenotare.
CASA DE CAMPO
Definita anche il ‘polmone di Madrid’, la Casa de Campo (cartina;
Batán) è una distesa di verde di 17 kmq situata a ovest del Río
Manzanares. A Madrid ci sono parchi più belli e più centrali, ma
questo è più selvaggio e ha sentieri per camminate, ristoranti in riva
al lago e altre attrazioni. Ogni fine settimana è preso d’assalto da
quasi mezzo milione di madrileni.
Lo Zoo Aquarium de Madrid ( 902 345 014;
www.zoomadrid.com; Casa de Campo; adulti/bambini
€22,95/18,60, biglietti acquistati online €19,95/16,90; 10.30-22
dom-gio, 10.30-24 ven e sab lug e agosto, orario ridotto set-giu;
37 dall’Intercambiador de Príncipe Pío, Casa de Campo) è il
tipico zoo delle grandi città europee. Ospita circa 3000 animali, tra
cui tigri bianche siberiane, mamba, leoni, zebre, giraffe,
rinoceronti, fenicotteri, koala e una famosa coppia di panda. C’è
anche un acquario con spettacoli, ma va tenuto presente che
l’interazione con delfini e altri mammiferi marini tenuti in cattività
è causa di notevole stress per queste creature.
L’Aviario occupa 3000 mq e contiene circa 60 specie di aquile,
condor e avvoltoi.
Arrivare con l’autobus, che lascia proprio di fronte all’ingresso, è la
soluzione migliore; se optate per la metropolitana e scendete alla
stazione Casa de Campo, vi aspetta una passeggiata di 15 minuti (a
meno di non proseguire dalla stazione con l’autobus n. 37 per una
fermata).
Nel fine settimana in genere c’è molta gente, per cui cercate di
andarci nei giorni feriali, avendo però cura di controllare gli orari
online. Può inoltre valere la pena di dare un’occhiata al programma
del giorno (per quanto riguarda gli spettacoli) e pianificare la visita
di conseguenza. Infine, risulterà notevolmente più economico
prenotare online.
Il Parque de Atracciones ( 91 463 29 00;
www.parquedeatracciones.es; Casa de Campo; adulti/bambini
€31,90/24,90; 12-24 lug e agosto, orario ridotto set-giu; 37
dall’Intercambiador de Príncipe Pío, Batán) è un parco
divertimenti con tutte le attrazioni classiche del genere (giostre
mozzafiato, spettacoli per bambini e kitsch in abbondanza). Le
giostre più grandi si concentrano nella Zona de Máquinas, dove
troverete le montagne russe, la Lanzadera (che vi porta a un’altezza
di 63 m e poi vi fa cadere in basso in una sorta di bungee jumping),
La Máquina (un’enorme ruota che gira sul proprio asse) e la
favorita, il Tornado, una sorta di montagne russe capovolte che
sfrecciano a 80 km/h.
Dopo tutto questo movimento, di sicuro apprezzerete la Zona de
Tranquilidad, dove potrete salire su una rilassante ruota
panoramica, fare un giro a tema attraverso la giungla o sedervi a
fare uno spuntino. Naturalmente la tranquillità è relativa: El Viejo
Caserón (Casa Infestata) non è per chi ha i nervi a fior di pelle (per
esperienza personale, sono gli adulti a spaventarsi di più). La Zona
de la Naturaleza (Zona Natura) offre, tra le altre cose, gli
autoscontri e diverse giostre con acqua.
Infine c’è la Zona Infantil, dove anche i più piccoli potranno
provare qualche brivido su giostre più adatte a loro, come Ford-T, il
Barón Rojo (Barone Rosso) e Caballos del Oeste (Cavalli del
West).
Il parco ha orari molto diversi, per cui è consigliabile verificarli
prima di mettersi in marcia; inoltre è più economico acquistare i
biglietti online. Nel weekend si formano lunghe code, sia
all’ingresso sia alle singole giostre, quindi fate in modo di arrivare
presto oppure, se possibile, scegliete un altro giorno.
COSTA BLANCA ARROCERÍA
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 448 58 32; Calle de Bravo Murillo 3; portate principali €12-22; 13.30-16 lun,
13.30-16 e 20.30-23.30 mar-ven, 14-16 e 20.30-23.30 sab e dom; Anche se non
Quevedo)
avete in programma di andare a Chamberí, può valere la pena di
attraversare la città per raggiungere questo bar-ristorante informale, che
serve ottimi piatti a base di riso, tra cui la paella. La qualità è alta, ma i
prezzi sono tra i più economici di Madrid. Cominciate con le almejas a la
marinera (vongole) e proseguite con una paella de marisco (paella ai frutti
di mare) per gustare un ottimo pasto completo. Come sempre in questo
genere di locali, bisogna essere in due per ordinare la paella.
SAGARETXE
TAPAS €€
(Cartina; 91 446 25 88; www.sagaretxe.com; Calle de Eloy Gonzalo 26; tapas a partire da €2;
12-17 e 19-24; Il Sagaretxe, uno dei migliori locali di pintxos di
Iglesia)
Madrid, offre l’opportunità di mangiare tapas senza doversi preoccupare di
ordinarle. Ci sono circa 20 varietà allineate sul bancone del bar (altre 100 si
possono far preparare su richiesta in cucina), perciò basta semplicemente
indicare ciò che si vuole e la vostra selezione vi sarà servita sul piatto in
men che non si dica. Al piano inferiore c’è un ristorante basco più costoso,
ma altrettanto buono.
LA FAVORITA
SPAGNOLO €€
(Cartina; 91 448 38 10; www.restaurantelafavorita.com; Calle de Covarrubias 25; portate
principali €12-25, menu a prezzo fisso a partire da €25; 13.30-16 e 21-24 lun-ven, 21-24 sab;
Ubicata in un’incatevole residenza d’epoca e famosa per i
Alonso Martínez)
cantanti professionisti che per tutta la sera cantano arie liriche travestiti da
camerieri, La Favorita è caratterizzata da un’atmosfera unica. Il giardino è
splendido nelle serate estive, e la musica e la cucina sono di alto livello.
IL CASONE
ITALIANO €€
(Cartina; 91 591 62 66; Calle de Trafalgar 25; portate principali €8-15; 13-16 e 20.30-23;
Con i tavoli all’aperto disposti in estate sull’incantevole
Quevedo, Iglesia, Bilbao)
Plaza de Olavide, i prezzi ragionevoli e la fantasiosa cucina italiana a base
di ingredienti freschi, Il Casone è un eccellente ristorante. Il menu propone
qualche originale piatto di pasta, come i fagottini al tartufo nero con crema
di foie gras e funghi. Tra gli antipasti, segnaliamo vari tipi di insalata e di
carpaccio e il provolone alla griglia.
UN BOCCONE FUORI ORARIO
Se non riuscite ad aspettare che aprano i ristoranti, fate riferimento
ai seguenti locali:
Plaza de Olavide La maggior parte dei bar e dei ristoranti
intorno alla piazza rimane aperta tra pranzo e cena.
Viandas de Salamanca Panini imbottiti di jamón.
Cervecería 100 Montaditos Minuscoli panini con ogni genere
di farciture.
SERGI AROLA GASTRO
SPAGNOLO MODERNO €€€
(Cartina; 91 310 21 69; www.sergiarola.es; Calle de Zurbano 31; portate principali €49-58, menu a
prezzo fisso €49-195; 14-15.30 e 21-23.30 mar-sab set-mag; Sergi Arola,
Alonso Martínez)
brillante chef catalano, gestisce questo ristorante stellato, il suo tempio
dedicato a tutto ciò che di innovativo esiste nella gastronomia spagnola. Il
menu cambia secondo le stagioni ed è piacere allo stato puro, essendo quel
genere di locale in cui creatività, presentazione e sapori sono tutto. E che
sapori! Vi consigliamo di prenotare con largo anticipo. Per gli orari di
apertura, consultate il sito web; al momento delle nostre ricerche si parlava
di una chiusura del locale anche in inverno, oltre che in estate, per
permettere ad Arola di seguire gli altri suoi ristoranti in tutto il mondo.
EL PEDRUSCO
SPAGNOLO €€€
(Cartina; 91 446 88 33; www.elpedruscodealdealcorvo.com; Calle de Juan de Austria 27; portate
principali €19-44; 13.30-16 mar-dom; Se non avete il tempo di provare uno
Iglesia)
degli asadores (ristoranti specializzati in carni arrosto) di Segovia, ripiegate
su questo buon locale, rinomato per il cochinillo asado (maialino da latte
arrosto) e per il quarto di lechazo (agnello arrosto). In questo genere di
ristoranti, ordinare come contorno un’insalata è indispensabile: la vista di
una qualche verdura sarà un indubbio sollievo.
Madrid Nord
I ristoranti di Madrid Nord sono frequentati da uomini d’affari e da una
clientela facoltosa disposta a spendere molto per un pasto raffinato. Spesso
per raggiungerli occorre compiere un lungo tragitto in metropolitana o in
taxi (o in limousine), ma ne vale davvero la pena.
DIVERXO
SPAGNOLO MODERNO €€€
( 915 70 07 66; diverxo.com; Calle de Padre Damián, 23; portate principali €70-90, menu a prezzo
fisso €95-200; L’unico
14-15.30 e 21-22.30 mar-sab, chiuso 3 settimane in agosto; Cuzco)
ristorante di Madrid che può fregiarsi di tre stelle Michelin è il DiverXo,
che offre una delle esperienze culinarie più insolite di Spagna. Lo chef
David Muñoz è una sorta di enfant terrible del panorama gastronomico
spagnolo e predilige quello che ama definire un approccio ‘brutale’ alla
cucina; spesso il suo team di chef appare mentre state mangiando per
aggiungere a sorpresa nuovi ingredienti.
L’esperienza coreografata con cura è incentrata su menu corti (2 h 30 min, 7
portate) o lunghi (4 h, 11 portate), o sui menu ‘Wow’ e ‘Glutton Wow’, e
non ha davvero nulla a che vedere con le proposte esclusive più formali di
altri ristoranti. L’ambiente suburbano piuttosto anonimo e i locali piccoli (a
volte gli chef finiscono di guarnire i piatti nel corridoio) non fanno che
esaltare questa atmosfera tra l’informale e l’elegante. Sono richieste
prenotazioni fino a sei mesi prima.
SANTCELONI
CATALANO €€€
(Cartina; 91 210 88 40; www.restaurantesantceloni.com; Paseo de la Castellana 57; portate
principali €44-71, menu a prezzo fisso €150-180; 14-16 e 21-23 lun-ven, 21-23 sab set-lug;
Gregorio Marañón)Premiato dalla guida Michelin, il Santceloni è uno dei
migliori ristoranti di Madrid, con lussuosi interni, servizio impeccabile,
ottimi vini e nouvelle cuisine creata dallo chef Óscar Velasco. Ogni piatto è
una vera opera d’arte; il menu cambia secondo le stagioni, ma vi
consigliamo di ordinare uno dei menús gastronómicos per comprendere
meglio quanto sia ampio il ventaglio di sapori proposti.
ZALACAÍN
CUCINA BASCA E DELLA NAVARRA €€€
(Cartina; 91 561 48 40; www.restaurantezalacain.com; Calle de Álvarez de Baena 4; portate
principali €30-50, menu a prezzo fisso €106; 13.15-16 e 21-24 lun-ven, 21-24 sab, chiuso agosto e
Pasqua; Mentre la maggior parte degli altri ristoranti di alta
Gregorio Marañón)
classe privilegia l’innovazione, lo Zalacaín è una roccaforte della tradizione
culinaria nazionale. Caratterizzato da un’atmosfera raffinata, vanta una
clientela affezionata che comprende molti personaggi in vista: da quando ha
aperto i battenti nel 1973, vi hanno mangiato almeno una volta tutte le
persone che contano a Madrid, a partire dal sovrano in persona; è stato il
primo ristorante di Spagna a ricevere tre stelle Michelin. I piedini di maiale
con ripieno di funghi e agnello sono una specialità della casa, così come
l’insalata di aragosta. La carta dei vini è considerata una delle migliori della
città (la cantina conta circa 35.000 bottiglie di 1200 etichette diverse).
È indispensabile indossare un abito adeguato all’ambiente (per gli uomini
sono d’obbligo giacca e cravatta).
PUERTA 57
SPAGNOLO €€€
( 91 457 33 61; www.grupolamaquina.es; Cancello 57, Estadio Santiago Bernabéu, Calle de Padre
Damián; portate principali €20-38; 13-16 e 20.30-24; Vi sono molte
Santiago Bernabéu)
ragioni per segnalare questo ristorante, ma la principale consiste nella sua
inedita posizione all’interno dello stadio in cui gioca il Real Madrid: il
Salón Madrid (una delle varie sale) si affaccia direttamente sul campo da
gioco. È superfluo dire che per mangiare qui durante una partita è
necessario prenotare con largo anticipo.
La cucina tradizionale propone molti piatti a base di pesce e riscuote
commenti entusiastici tra i suoi avventori, per lo più uomini d’affari.
LOCALI E VITA NOTTURNA
REAL CAFÉ BERNABÉU
BAR
( 91 458 36 67; www.realcafebernabeu.es; Gate 30, Estadio Santiago Bernabéu, Av de Concha
Espina; 21-1; Affacciato su uno dei più famosi campi di
Santiago Bernabéu)
calcio del pianeta, questo cocktail bar di tendenza risulterà senza dubbio
gradito ai patiti di questo sport o a chi piace interagire con persone ricche e
alla moda. Le vedute sono eccezionali, benché quando ci sono le partite
chiuda due ore prima e riapra soltanto un’ora dopo il termine dell’incontro.
C’è anche un buon ristorante.
DIVERTIMENTI
SALA CLAMORES
MUSICA LIVE
(Cartina; 91 445 79 38; www.clamores.es; Calle de Alburquerque 14; 18.30-2 dom-gio, 18.30-
5.30 ven e sab; Il Clamores si è trasformato da classico jazz café in uno
Bilbao)
dei locali di musica dal vivo più eclettici di Madrid. Sebbene il jazz sia
ancora parte integrante del programma, il locale ospita regolarmente anche
concerti di flamenco, blues, world music, musica cantautoriale, pop e rock.
Gli spettacoli possono cominciare già alle 19, ma talvolta, nel fine
settimana, la serata inizia a decollare solo dopo l’una di notte!
Nelle rare occasioni in cui non è prevista musica dal vivo, è un DJ a
riscaldare l’ambiente con una selezione di pop, indie e funk. L’ingresso va
da gratuito a €15.
GALILEO GALILEI
MUSICA LIVE
(Cartina; 91 534 75 57; www.salagalileogalilei.com; Calle de Galileo 100; 18-4.30; Islas
È impossibile indovinare che cosa proporrà questo locale, ma potete
Filipinas)
star certi che sarà qualcosa di valido, come attesta la lista di artisti che vi si
sono esibiti in passato e che include, tra gli altri, Jackson Browne, El
Cigala, Kiko Veneno, Niña Pastori e la cantautrice brasiliana Cibelle. Il
programma varia ogni sera, offrendo cantautori, jazz, flamenco, folk,
fusion, indie, world music e persino numeri comici. L’ingresso può essere
gratuito o costare fino a €18 e gli spettacoli iniziano in genere alle 22.30.
HONKY TONK
MUSICA LIVE
(Cartina; 91 445 61 91; www.clubhonky.com; Calle de Covarrubias 24; 21.30-5 dom-gio, 21.30-
6 ven e sab; L’Honky Tonk è un ottimo posto dove ascoltare
Alonso Martínez)
blues o rock spagnolo, sebbene molti concerti propongano anche sonorità
country, jazz o R&B. Si tratta di un locale piccolo ma divertente, che è in
attività sin dagli sfrenati anni ’80. L’ingresso può essere gratuito o costare
fino a €5.
Dunque una garanzia, in un barrio in cui non ci sono molti altri locali di cui
si possa dire lo stesso; l’assortimento di whisky di malto è notevole. Cercate
di arrivare presto, perché si riempie velocemente. È aperto 365 giorni
all’anno.
TEATROS DEL CANAL
TEATRO
(Cartina; 91 308 99 99; www.teatroscanal.com; Calle de Cea Bermúdez 1; Canal)
Complesso d’avanguardia, il Teatros del Canal allestisce importanti
spettacoli teatrali, concerti ed esibizioni di danza; ospita inoltre famosi
festival.
MOBY DICK
MUSICA LIVE
( 91 555 76 71; www.mobydickclub.com; Avenida del Brasil 5; 21-3 lun-mer, fino alle 6 gio-sab;
Situato in un angolo di Madrid dove la gente lavora con
Santiago Bernabéu)
impegno di giorno e si dedica con ancora maggiore impegno al
divertimento nel fine settimana, il Moby Dick è un’istituzione nel circuito
dei locali che propongono musica dal vivo. Ospita soprattutto rock band
famose ma che difficilmente riescono a riempire gli spazi con 25.000 posti.
Se la musica non è di vostro gradimento, nei dintorni ci sono numerosi
discobar. L’ingresso va da gratuito a €20.
AUDITORIO NACIONAL DE MÚSICA
MUSICA CLASSICA
( 91 337 01 40; www.auditorionacional.mcu.es; Calle del Príncipe de Vergara 146; Cruz del
Rayo) Quando non suona al Teatro Real, l’Orquesta Sinfoníca di Madrid si
esibisce in questo spazio moderno, che ospita anche famosi direttori di ogni
parte del mondo. Di norma è abbastanza facile procurarsi i biglietti al
botteghino.
SHOPPING
CALZADOS CANTERO
CALZATURE
(Cartina; 91 447 07 35; Plaza de Olavide 12; 9.45-14 e 16.45-20.30 lun-ven, 9.45-14 sab;
Questo incantevole negozio d’altri tempi vende scarpe a
Quevedo, Iglesia, Bilbao)
prezzi davvero molto accessibili, ma è famoso soprattutto per le alpargatas
(espadrillas) dalla suola di corda, in vendita a partire da €7. Si tratta di un
classico del barrio, il genere di negozio i cui i genitori portano i figli
esattamente come facevano i loro padri.
BAZAR MATEY
ARTICOLI DA REGALO
(Cartina; 91 446 93 11; www.matey.com; Calle de la Santísima Trinidad 1; 9.30-13.30 e 16.30-
20 lun-sab; Bazar Matey è uno stupendo negozio che si rivolge
Iglesia, Quevedo)
agli appassionati di collezionismo: vi si trovano modellini di treni, aeroplani
e automobili, nonché una vasto assortimento di accessori. I pezzi in vendita
sono autentici e della massima qualità. Ci sono riproduzioni pressoché
perfette di vecchi treni Renfe come pure di velivoli di sconosciute linee
aeree straniere. I prezzi possono essere astronomici, ma non tali da
scoraggiare lo stuolo di collezionisti che da tutta Madrid si riversa qui il
sabato. Anche i bambini lo apprezzeranno molto.
RELOJERÍA SANTOLAYA
ANTIQUARIATO
(Cartina; 91 447 25 64; www.relojeriasantolaya.com; Calle Murillo 8; 10-13 e 17-20 lun-ven;
Fondato nel 1867, questo negozio senza tempo nei
Quevedo, Iglesia, Bilbao)
pressi di Plaza de Olavide è il negozio ufficiale che ripara gli orologi della
casa reale e dei palazzi signorili. Non c’è molto da comprare qui, ma
fermatevi davanti alla minuscola vetrina/laboratorio per ammirare
quest’arte in via di estinzione (non vedrete orologi digitali!).
PAPELERÍA SALAZAR
LIBRI, CANCELLERIA
(Cartina; 91 446 18 48; www.papeleriasalazar.es; Calle Luchana 7-9; 9.30-13.30 e 16.30-20 lun-
ven, 9.30-13.30 sab; Aperta nel 1905, la Papelería Salazar è il più antico
Bilbao)
negozio di cancelleria di Madrid e oggi è gestito dalla quarta generazione
della famiglia Salazar. È uno scrigno di tesori che coniuga articoli
interessanti solo per i madrileni (ex libris vecchio stile, inviti per la prima
comunione) con articoli utili come penne e matite Faber-Castell, cartine,
notes e kit da disegno. Una preziosa reliquia di un tipo di negozio che sta
lentamente sparendo nella capitale.
PASAJES LIBRERÍA INTERNACIONAL
LIBRI
(Cartina; 91 310 12 45; www.pasajeslibros.com; Calle de Génova 3; 9.30-21.30 lunsab;
Pasajes Librería Internacional, sicuramente una delle migliori
Alonso Martínez)
librerie internazionali di Madrid, dispone di una vasta selezione di libri in
inglese (al piano inferiore, in fondo) che comprende narrativa d’autore (è in
questo negozio che sono presentate tutte le nuove uscite), storia, volumi
sulla Spagna, argomenti di viaggio e qualche rivista letteraria. Offre anche
volumi in altre lingue (francese, tedesco, italiano e portoghese), libri per
l’infanzia e DVD, nonché un’utile bacheca.
EL DRAGÓN LECTOR
LIBRI PER BAMBINI
(Cartina; 91 448 60 15; www.eldragonlector.com; Calle de Sagunto 20; 10-14 e 17-20.30 lun-
ven, 10.30-14 e 17.30-20 sab; Nascosto in un tranquillo angolo di
Iglesia)
Chamberí, questo magnifico negozietto per bambini vende soprattutto libri
in spagnolo, ma c’è anche qualcosa in inglese.
MERCADILLO MARQUÉS DE VIANA
MERCATO
(El Rastrillo; Calle del Marqués de Viana; 9-14 dom; Tetuán) Questa versione più
tranquilla di El Rastro si trova a Madrid Nord.
TIENDA REAL MADRID
ARTICOLI SPORTIVI
( 91 458 72 59; www.realmadrid.com; Gate 55, Estadio Santiago Bernabéu, Av de Concha Espina
1; 10-21 lun-sab, 11-19.30 dom; Il negozio del Real Madrid
Santiago Bernabéu)
vende magliette, poster, cappellini e tutto ciò su cui si può riprodurre il logo
della squadra. Dalla vetrina si vede lo stadio di sotto.
Gite di un giorno
San Lorenzo de El Escorial
Questo complesso monastico-residenziale, dichiarato Patrimonio
dell’Umanità dall’UNESCO, è uno dei monumenti più imponenti di
Spagna, in cui la magnificenza del passato imperiale si unisce a una
fresca cornice montana.
Toledo
Toledo è una città di grande pregio paesaggistico e architettonico, i cui
monumenti ne ricordano la passata gloria come crocevia di civiltà.
Segovia
L’acquedotto romano, il castello che ispirò Walt Disney e le calde
tonalità dell’argilla e dell’arenaria fanno di Segovia una delle città più
affascinanti nei pressi di Madrid.
Ávila
Cinta dalle mura medievali più belle di Spagna, Ávila è una
suggestiva città castigliana, patria spirituale del culto di santa Teresa.
Aranjuez
Aranjuez, per secoli buen retiro reale, vanta uno straordinario palazzo
e vasti giardini incastonati sullo sfondo di un incantevole centro
abitato.
Chinchón
Sede di una delle piazze più pittoresche di Spagna, Chinchón sembra
distante anni luce dal centro di Madrid ed è una favolosa meta
gastronomica.

DA NON PERDERE
SAN LORENZO DE EL ESCORIAL
IN PRIMO PIANO
Patio de los Reyes
Basílica
Musei
Salas Capitulares
Jardín del Príncipe
DA SAPERE
91 890 78 18
www.patrimonionacional.es
interi/ridotti €10/5, guida/audioguida €4/4, ingresso libero per
cittadini UE ultime 3 h mer e gio
10-20 apr-set, 10-18 ott-marzo, chiuso lun

Sede del maestoso complesso monastico-residenziale di San


Lorenzo de El Escorial, questo antico luogo di villeggiatura dei
re sorge sulle pendici delle montagne che circondano Madrid a
nord e a ovest. È una graziosa cittadina ricca di negozi,
ristoranti e alberghi pittoreschi, che grazie anche alla sua aria
fresca e pulita richiama gli abitanti della capitale sin dal XVI
secolo, quando Filippo II fece costruire il complesso come
palazzo reale per sé e mausoleo per i suoi genitori, Carlo V e
Isabella.
Patio de los Reyes
All’ingresso principale del monastero, sul lato ovest del complesso,
si trova la statua di san Lorenzo che impugna una simbolica
graticola, lo strumento del suo martirio. Da qui si accede al Patio de
los Reyes, con le statue dei sei re della Giudea.
Basílica
Proseguendo diritto dal Patio de los Reyes si giunge a questa cupa
basilica. Una volta entrati nella chiesa vera e propria, girate a
sinistra per ammirare la statua in marmo bianco di Carrara del
Cristo crocifisso (1576), opera di Benvenuto Cellini. Vicino si
trova un dipinto di El Greco, che in realtà coltivò il sogno ben più
ambizioso di decorare l’intero complesso.
Due musei
Scendendo al piano inferiore, verso l’angolo nord-orientale del
complesso, si attraversano il Museo de Arquitectura e il Museo de
Pintura. Il primo illustra (in spagnolo) la storia della costruzione
del complesso, mentre il secondo espone opere spagnole, italiane e
fiamminghe del XVI e XVII secolo.
Le cripte
L’itinerario attraverso il monastero a questo punto prevede la
discesa nel secentesco Panteón de los Reyes, in cui sono sepolti
quasi tutti i sovrani spagnoli da Carlo V in poi. Nei pressi c’è anche
il Panteón de los Infantes, luogo di sepoltura dei principi.
Salas Capitulares
Una scalinata conduce dal Patio de los Evangelistas alla Salas
Capitulares, nell’angolo sud-orientale del monastero. Queste sale
fresche e luminose, dai soffitti riccamente affrescati, custodiscono
preziose opere di El Greco, Tiziano, Tintoretto, José de Ribera e
Hieronymus Bosch.
Jardín del Príncipe
Il ‘Giardino del Principe’, che digrada verso la cittadina di El
Escorial, è un incantevole parco monumentale dove sorge la Casita
del Príncipe, una piccola gemma neoclassica costruita da Juan de
Villanueva nel 1772, al tempo di Carlo III, e destinata all’erede di
quest’ultimo, Carlo IV.
Trasporti
Gli autobus n. 661 e 664 partono ogni 15 minuti (ogni 30 min nel
weekend; €4,20) dalla stazione Moncloa Intercambiador de
Autobuses di Madrid. Decine di treni cercanías Renfe C8 servono
ogni giorno (€3,40, 1 h) El Escorial dalle stazioni di Atocha o
Chamartín.
Toledo
Il fascino che sprigiona e la breve distanza che la separa da Madrid fanno di
Toledo una destinazione molto turistica, regolarmente invasa dalle comitive
dei viaggi organizzati. Se decidete di andarci con uno dei treni ad alta
velocità dalla capitale, cercate di partire il mattino presto, in modo da
arrivare prima dei pullman, e rimanete fino al tramonto, quando la città
torna in mano ai suoi abitanti e nelle vie si diffonde un’atmosfera
suggestiva, che sembra provenire da un’altra dimensione.
La città vecchia si trova in cima a un ripido pendio, ma gli autobus n. 61 e
62 collegano la stazione ferroviaria con Plaza de Zocodover, nel centro
storico, e l’autobus n. 5 effettua un servizio analogo dall’autostazione.
Il meglio
Da vedere Catedral
Ristoranti Kumera
Negozi Casa Cuatero
Il consiglio
Se preferite non prendere l’autobus che sale fino alla città vecchia dalla
stazione e ve la sentite di camminare, potete risparmiarvi il tratto più ripido
della salita prendendo la remonte peatonal (scala mobile), che inizia nei
pressi della Puerta de Alfonso VI e termina vicino al Monasterio de Santo
Domingo El Antiguo.
Per/da Toledo
Autobus Il tragitto in autobus (€5,43) dalla Estación Sur (biglietterie 12 e
13) di Madrid a Toledo dura un’ora. Le corse partono ogni 30 minuti.
Treno I treni Renfe ad alta velocità (servizi AVANT, 11 partenze al
giorno) sono i mezzi più comodi per raggiungere Toledo. Il viaggio dura 30
minuti.
Informazioni
Prefisso 925
Posizione 71 km a sud-ovest di Madrid
Ufficio turistico Ufficio turistico principale ( 925 25 40 30;
www.toledo-turismo.com; Plaza del Ayuntamiento; 10-18), Ufficio
turistico regionale ( 925 22 08 43; Puerta de Bisagra; 9-18 lun-ven, 9-19
sab, 9-15 dom)
CHE COSA VEDERE
La città vecchia e i siti storici più importanti sono concentrati in un’ansa del
Río Tajo. Per visitare la città vecchia senza stancarsi conviene servirsi dello
Zoco Tren, un trenino turistico che compie un giro di 45 minuti attraverso la
città. Le partenze hanno luogo ogni ora fino alle prime ore della sera e i
biglietti sono in vendita presso l’ufficio turistico.
CATEDRAL
CATTEDRALE
(www.catedralprimada.es; Plaza del Ayuntamiento; interi/bambini €11/gratuito; 10.30-18.30 lun-
sab, 14-18.30 dom)La cattedrale di Toledo riflette l’importanza storica della
città quale centro spirituale della Spagna cattolica ed è una delle più
elaborate del paese. L’imponente interno, caratterizzato da possenti colonne
che dividono lo spazio in cinque navate, è monumentale. Ciascuna delle
numerose cappelle laterali conserva tesori d’arte. Gli elementi di maggior
richiamo sono la sontuosa Capilla Mayor, il Transparente, il coro, la
sacrestia e il campanile.
Il sito oggi occupato dalla cattedrale è sempre stato un luogo di culto fin
dall’epoca dell’occupazione visigota. In era musulmana ospitava la
moschea centrale di Toledo, distrutta nel 1085. Risalente al XIII secolo, la
cattedrale è una struttura in stile prevalentemente gotico, ma non disdegna
una serie di altri stili, tra cui il mudéjar e il rinascimentale. L’influenza
visigota continua tutt’oggi con la celebrazione, unica nel suo genere, del
rito mozarabico, una liturgia risalente al VI secolo che ottenne
l’autorizzazione dopo che il cardinale Cisneros ne mise alla prova la
legittimità dando alle fiamme i messali, che rimasero intatti. Il rito viene
celebrato nella Capilla Mozarabe alle 9 da lunedì a sabato e alle 9.45 la
domenica.
L’altare maggiore si trova nella sontuosa Capilla Mayor, il cui capolavoro
è costituito dal retablo (pala d’altare), realizzato con sculture in legno
raffiguranti scene della vita di Cristo e della Vergine; è affiancato da tombe
reali. La più antica e magnifica vetrata della cattedrale è il rosone sopra la
Puerta del Reloj. Dietro l’altare maggiore si può ammirare il Transparente,
straordinaria espressione dello stile churrigueresco (stile dell’architettura
barocca settecentesca caratterizzato da decorazioni estremamente
elaborate), illuminato da un pozzo luminoso scavato nella cupola.
La navata centrale è dominata dal coro, i cui stalli sono un trionfo di
scultura e di intaglio ligneo. Il livello inferiore risalente al Quattrocento
raffigura le varie fasi della conquista di Granada.
Il tesoro è dominato dalla straordinaria Custodia de Arfe: con i suoi 18 kg
di oro puro e 183 kg d’argento, questa custodia processionale
cinquecentesca è irta di 260 statuette. Viene portata fuori in occasione della
Festa del Corpus Christi, quando attraversa in processione le strade di
Toledo.
Altri elementi degni di nota sono il sobrio chiostro, nei pressi del quale si
trova la trecentesca Capilla de San Blas, con tombe gotiche e magnifici
affreschi; la dorata Capilla de Reyes Nuevos e la sala capitular, che
sfoggia un artesonado (soffitto in legno in stile mudéjar) risalente a 500
anni fa e i ritratti di tutti gli arcivescovi di Toledo.
La parte più interessante della cattedrale è però la sacristía, impreziosita da
opere di maestri della pittura quali El Greco, Zurbarán, Caravaggio,
Tiziano, Raffaello e Velázquez. Può risultare difficile apprezzare al meglio
le opere, essendo troppo assiepate e mal illuminate; tuttavia, è comunque
una bella concentrazione di capolavori. In una stanza adiacente non
perdetevi lo spettacolare stendardo moresco trafugato durante la battaglia di
Toledo nel 1340.
Con un supplemento di €3 potrete accedere al livello superiore del chiostro
e quindi al campanile, che offre magnifiche vedute del centro storico.
ALCÁZAR
FORTEZZA, MUSEO
(Museo del Ejército; Calle Alféreces Provisionales; interi/bambini €5/gratuito, ingresso libero dom;
Nel punto più alto della città si staglia l’inquietante mole
11-17 gio-mar)
dell’Alcázar. Ricostruito da Franco, ha riaperto di recente come museo
militare. A parte la solita esposizione di uniformi e medaglie, è interessante
soprattutto per l’approfondita panoramica, in spagnolo e in inglese, della
storia del paese.
EL GRECO A TOLEDO
Pochi artisti sono associati così strettamente a una città come lo è
El Greco a Toledo. Nato a Creta nel 1541, Dominikos
Theotokopoulos (detto El Greco) si trasferì a Venezia nel 1567 per
coltivare le sue doti artistiche. Grazie all’insegnamento di maestri
come Tintoretto, imparò a rappresentare scene drammatiche con
pochi colori, concentrando l’interesse dell’osservatore sui volti dei
personaggi e lasciando il resto della scena in relativa oscurità,
caratteristica, questa, che diventò uno dei tratti distintivi della sua
opera.
El Greco giunse in Spagna nel 1577 con la speranza di poter
lavorare alla decorazione dell’Escorial, ma Filippo II non lo accettò
come pittore di corte. A Toledo l’artista riuscì a guadagnarsi una
vasta clientela disposta a sborsare cifre ingenti per le sue opere, ma
dovette fare a meno della protezione degli amministratori della
cattedrale, che furono i primi di molti clienti a trascinarlo in
tribunale per le sue richieste eccessivamente esose.
Con il declino di Toledo, anche le finanze personali di El Greco
subirono un tracollo e, sebbene le opere degli ultimi anni siano tra
le migliori della sua produzione, l’artista si ritrovò sommerso dai
debiti. Morì nel 1614, lasciando dipinti sparsi in tutta la città.
MONASTERIO SAN JUAN DE LOS REYES
MONASTERO
(www.sanjuandelosreyes.org; Calle San Juan de los Reyes 2; ingresso €2,50; 10-18.30 giu-set, 10-
17.30 ott-mag) Risalente al XV secolo, questo imponente monastero
francescano con chiesa annessa fu provocatoriamente costruito nel cuore
del quartiere ebraico da Isabella e Ferdinando quale affermazione della
supremazia della fede cattolica in Spagna. I due monarchi avevano
pianificato di venire sepolti in questo monastero, ma alla fine finirono nella
città da loro conquistata, Granada. Il maggior richiamo è il magnifico
chiostro su due livelli, dove lo stile tardogotico (fiammeggiante) del
chiostro inferiore si fonde armoniosamente con quello mudéjar del chiostro
superiore, dando origine a un ambiente arricchito da splendide statue, archi,
volte, elaborati pinnacoli e doccioni disposti attorno a un rigoglioso
giardino con aranci e rose.
IGLESIA DE SANTO TOMÉ
CHIESA
(www.santotome.org; Plaza del Conde; ingresso €2,50; 10-18 metà ott-metà marzo, 10-19 metà
marzo-metà ott)L’Iglesia de Santo Tomé ospita il capolavoro di El Greco
intitolato El entierro del conde de Orgaz (La sepoltura del conte di Orgaz).
Secondo una leggenda, alla sepoltura del conte, avvenuta nel 1322, presero
parte anche sant’Agostino e santo Stefano, scesi per l’occasione dal
paradiso. In quest’opera, El Greco rievoca proprio quell’evento miracoloso,
raffigurando accanto ai protagonisti celesti anche se stesso, suo figlio e
Cervantes.
MUSEO DE SANTA CRUZ
MUSEO
(Calle de Cervantes 3; Il cinquecentesco Museo de
10-20 lun-sab, 10-14.30 dom)
Santa Cruz è un’accattivante commistione di stile gotico e plateresco. I
chiostri e i soffitti in legno intagliato sono splendidi, come pure la
collezione si ceramiche spagnole esposta al piano superiore. Su questo
stesso piano si trova una suggestiva galleria con pianta a croce contenente
una mostra archeologica, opere di arte sacra fiamminghe e diversi lavori di
El Greco, una Crocifissione attribuita a Goya, una bandiera della battaglia
di Lepanto e il magnifico Arazzo degli astrolabi, risalente al XV secolo.
SINAGOGA DEL TRÁNSITO
SINAGOGA
( 925 22 36 65; museosefardi.mcu.es; Calle Samuel Leví; interi/bambini €3/1,50, ingresso libero
sab dopo le 14 e dom tutto il giorno; 9.30-19.30 mar-sab marzo-ott, 9.30-18 mar-sab nov-feb, 10-
15 dom tutto l’anno) Questa magnifica sinagoga fu costruita nel 1355 per
concessione di Pietro I. Oggi ospita il Museo Sefardí. La vasta sala di
preghiera principale è stata restaurata con gusto e la decorazione mudéjar e
il soffitto in legno di pino decorato con elaborati intarsi sono magnifici. Le
mostre offrono una panoramica della storia della cultura ebraica in Spagna e
comprendono reperti archeologici, un giardino commemorativo, costumi e
manufatti legati al culto.
MEZQUITA DEL CRISTO DE LA LUZ
MOSCHEA
(Calle Cristo de la Luz; ingresso €2,50; Sui
10-14 e 15.30-17.45 lun-ven, 10-17.45 sab e dom)
pendii settentrionali della città sorge questa moschea (l’unica rimasta delle
10 che sorgevano a Toledo), molto bella nonostante la sua semplicissima
struttura, dove le testimonianze architettoniche lasciate dai conquistatori
musulmani di Toledo sono ancora evidenti. Costruita intorno all’anno 1000,
la moschea in seguito subì lo stesso destino di molti altri luoghi di culto
islamico: fu convertita in chiesa (da qui la presenza di affreschi di carattere
sacro), ma le volte e gli archi originali sono giunti fino ai giorni nostri.
MUSEO DEL GRECO
MUSEO E PINACOTECA
( 925 22 44 05; museodelgreco.mcu.es; Paseo del Tránsito; interi/bambini €3/1,50, ingresso libero
sab dopo le 14 e dom tutto il giorno; 9.30-20 mar-sab apr-set, fino alle 18.30 ott-marzo, 10-15
dom) Nei primi anni del Novecento un aristocratico acquistò quella che
pensava fosse la casa di El Greco e la restaurò magistralmente in stile
d’epoca. Si sbagliava, ma il museo merita comunque una visita. A parte la
casa in sé, caratterizzata da un incantevole patio e informazioni dettagliate
sulla vita del pittore, si possono vedere le cantine, appartenute a un
precedente palazzo, e alcuni dipinti, tra cui una tela di Zurbarán e opere del
figlio e di vari allievi di El Greco.
PASTI E LOCALI
Tra le specialità di Toledo è particolarmente buono il cuchifritos (agnello,
pomodori e uova cotti nel vino bianco con lo zafferano), ma anche la
carcamusa (un piatto a base di carne di maiale) è molto apprezzata. Per il
resto la cucina locale propone sostanziose e saporite pietanze castigliane.
KUMERA
SPAGNOLO MODERNO €
( 925 25 75 53; www.restaurantekumera.com; Calle Alfonso X El Sabio 2; pasti €9-10, menu a
prezzo fisso €20-35; Questo ristorante offre il
8-2.30 lun-ven, 11-2.30 sab e dom)
miglior rapporto qualità-prezzo della città, proponendo un approccio
innovativo ai piatti locali tradizionali come il cochinillo (maialino da latte),
il rabo de toro (coda di toro) o le croquetas (crocchette, ripiene di jamón,
seppie, merluzzo o funghi selvatici), oltre a enormi toast e altri piatti
creativi. Quelli con foie gras sono memorabili.
LA ABADÍA
CASTIGLIANO, TAPAS €€
(www.abadiatoledo.com; Plaza de San Nicolás 3; raciones €4-15; bar 8-24, ristorante 13-16 e
20.30-24)In un palazzo risalente al XVI secolo, questo suggestivo bar-
ristorante sfoggia archi, nicchie e una luce soffusa che avvolge un labirinto
di ambienti in pietra e muratura. Il menu propone piatti leggeri e tapas, ma
il ‘Menú de Montes de Toledo’ (€19) è una favolosa selezione di sapori
delle vicine montagne.
SHOPPING
CASA CUATERO
ALIMENTARI
( 925 22 26 14; www.casacuartero.com; Calle Hombre de Palo 5; 10-14 e 17-20 lun-ven, 10-15 e
16-20 sab) Immediatamente a nord della cattedrale, questo negozio di
alimentari (in attività dal 1920) vende marzapane, salumi, vini, formaggi e
ogni genere di prelibatezze locali della regione Castiglia-La Mancia.
Perfetto per comprare qualcosa da portare a casa o per un picnic.
Segovia
Adagiata fra le alture ondulate della Castiglia, Segovia è una città da
visitare in tutte le stagioni, a tutte le ore del giorno. Al mattino e al
pomeriggio è tranquillamente affaccendata nelle sue attività, nonostante il
flusso continuo di visitatori che anima le sue splendide vie (in gran parte
chiuse al traffico). Particolarmente suggestive sono le due ore che
precedono il tramonto, soprattutto se trascorse nei giardini vicino
all’ingresso dell’Alcázar. Chi poi si trattiene dopo il calar del sole non potrà
che rimanere incantato dalle luci che si accendono a intermittenza nella città
vecchia incorniciata dall’acquedotto (a volte illuminato, ma non sempre).
Una cosa importante da tenere presente prima di pianificare la visita a
Segovia riguarda il fatto che nei fine settimana invernali i ristoranti della
città sono spesso al completo all’ora di pranzo, quando da tutta la regione
(compresa Madrid) arriva gente venuta appositamente per mangiare il
celebre cochinillo asado (maialino da latte arrosto). Se intendete fare
altrettanto, dovrete prenotare.
Il meglio
Da vedere Alcázar
Ristoranti Casa Duque
Locali La Tasquina
Il consiglio
A meno che non siate di fretta, può essere interessante tornare a Madrid con
uno dei lenti treni locali che da Segovia si arrampicano tra i paesini sulle
pendici della Sierra de Guadarrama per poi scendere verso la capitale.
Per/da Segovia
Autobus Gli autobus di La Sepulvedana ( 902 119699;
www.lasepulvedana.es) partono ogni 30 minuti dall’Intercambiador de
Príncipe Pío (marciapiedi 6 e 7) di Madrid e arrivano all’autostazione
centrale di Segovia un’ora e 15 minuti più tardi. Il biglietto costa €7,96.
Treno In treno esistono due alternative, entrambe con Renfe ( 902
240202; www.renfe.es). Fino a nove treni normali fanno servizio ogni
giorno da Madrid alla stazione ferroviaria principale di Segovia (sola andata
€8,25, 2 h), distante 2,5 km dall’acquedotto. La soluzione più rapida è
rappresentata dal servizio ad alta velocità AVE (sola andata €12,90, 28
min), che ferma alla nuova stazione di Segovia-Guiomar, a 5 km
dall’acquedotto.
Informazioni
Prefisso 921
Posizione 90 km a nord-ovest di Madrid
Ufficio turistico Centro de Recepción de Visitantes ( 921 46 67 20;
www.turismodesegovia.com; Plaza del Azoguejo 1; 10-19 dom-ven, 10-
20 sab), Ufficio turistico regionale (www.segoviaturismo.es; Plaza Mayor
10; 9-20 dom-gio, 9-21 ven e sab)
CHE COSA VEDERE
ALCÁZAR
CASTELLO
( 921 46 07 59; www.alcazardesegovia.com; Plaza de la Reina Victoria Eugenia;
interi/bambini/under 6 €5/gratuito/3, torre €2, ingresso libero terzo martedì del mese per cittadini UE;
10-18 ott-marzo, 10-19 apr-set; Torri fiabesche, pinnacoli sormontati da
)
coperture in ardesia simili ad appuntiti cappelli da strega e il profondo
fossato che lo circonda fanno dell’Alcázar il prototipo del castello delle
meraviglie, tanto da aver ispirato Walt Disney nella creazione del palazzo
della bella addormentata nel bosco. Il sito, fortificato fin dall’epoca romana,
prende il nome dal termine arabo al-qasr (fortezza). Fu ricostruito nel XIII
e XIV secolo, ma fu divorato dalle fiamme nel 1862. La struttura che potete
ammirare oggi è una suggestiva e fedelissima ricostruzione del complesso
originale.
Particolarmente interessanti sono la Sala de las Piñas, con un soffitto
formato da 393 ‘stalattiti’ a forma di ananas, e la Sala de Reyes, dove è
collocato un fregio scultoreo tridimensionale raffigurante 52 re spagnoli che
combatterono durante la Reconquista. Le vedute offerte dalla cima della
Torre de Juan II sono davvero eccezionali.
ACUEDUCTO
ACQUEDOTTO
Simbolo di Segovia per eccellenza, El Acueducto è una straordinaria opera
di ingegneria lunga ben 894 m. Costruito dai romani nel I secolo d.C., fu
realizzato con oltre 20.000 blocchi di granito di forma irregolare, senza che
per il loro assemblaggio venisse impiegata una sola goccia di cemento.
L’acquedotto è costituito da 163 arcate e raggiunge il suo punto più alto in
Plaza del Azoguejo, dove svetta a 28 m da terra.
CATEDRAL
CATTEDRALE
( 921 46 22 05; Plaza Mayor; interi/ridotti €3/2, ingresso libero dom mattina, torre €5; 9.30-
La cattedrale di Segovia, la cui costruzione ebbe
17.30 ott-marzo, 9.30-18.30 apr-set)
inizio nel 1525 sul sito di una precedente chiesa, è una delle massime
espressioni dell’architettura gotica spagnola e richiese quasi 200 anni di
lavoro per essere portata a termine. L’austero interno a tre navate è
collegato a un coro imponente e vivacizzato da una ventina di cappelle
laterali. Una di queste, la Capilla del Cristo del Consuelo, che conduce nel
chiostro, presenta un magnifico portale romanico; la Capilla de la Piedad
contiene un’importante pala d’altare, opera di Juan de Juni.
PLAZA MAYOR
PIAZZA
L’ombreggiata Plaza Mayor è il centro nevralgico della città vecchia,
fiancheggiata da un’eclettica schiera di edifici, portici e caffè e occupata da
un padiglione al centro. È anche il luogo in cui si trovano la catedral e
l’ufficio turistico. La strada che la collega all’acquedotto è una via pedonale
che la gente del posto chiama semplicemente Calle Real.
PLAZA DE SAN MARTÍN
PIAZZA
Si tratta di una delle piazzette più affascinanti di Segovia. È presidiata da
una statua di Juan Bravo, dal Torreón de Lozoya ( 17-21 mar-ven, 12-14
e 17-21 sab e dom) , una torre trecentesca oggi adibita a spazio
espositivo, e dalla Iglesia de San Martín ( prima e dopo la messa), un
gioiello dell’architettura romanica con una torre mudéjar e un porticato.
All’interno, la chiesa è particolarmente degna di nota per una cappella in
stile gotico fiammingo.
IGLESIA DE VERA CRUZ
CHIESA
( 921 43 14 75; Carretera de Zamarramala; ingresso €1,75; 10.30-13.30 e 16-19 mar-dom dic-ott)
Questa chiesa a pianta dodecaedrica è tra le più interessanti di Segovia e, tra
le strutture di questo genere, una delle meglio conservate in Europa.
Costruita all’inizio del XIII secolo dai Templari sul modello della Chiesa
del Santo Sepolcro di Gerusalemme, un tempo custodiva un presunto
frammento della Vera Cruz (Croce di Cristo), che oggi si trova invece nella
chiesa del vicino villaggio di Zamarramala (esposto ai fedeli solo nel
periodo di Pasqua).
PASTI E LOCALI
Se amate la carne, allora amerete anche Segovia, città che richiama da tutta
la Spagna estimatori di delizie quali il cochinillo asado (maialino da latte
arrosto) e l’asado de cordero (arrosto di agnello). È vivamente consigliato
prenotare, specialmente durante il fine settimana.
LA ALMUZARA
ITALIANO €
( 921 46 06 22; Calle Marqués del Arco 3; portate principali €7,50-10; 12-16 e 20-24 mer-dom,
20-24 mar; Se siete vegetariani, non avrete bisogno di sentirvi degli
)
emarginati in questa città di carnivori. La Almuzara offre un menu
vegetariano, oltre a pizze, piatti di pasta e circa 18 insalate originali. Anche
i dessert sono ottimi, con dolci che cambiano ogni giorno. L’ambiente è
caldo e artistico.
RESTAURANTE EL FOGÓN SEFARDÍ
CUCINA SEFARDITA €€
( 921 46 62 50; www.lacasamudejar.com; Calle de Isabel la Católica 8; portate principali €15-25,
tapas a partire da €2,50; Questo ristorante, all’interno della
13.30-16.30 e 17.30-23.30)
Hospedería La Gran Casa Mudéjar, specializzato in cucina sefardita è uno
dei più originali della città: le sue specialità si possono gustare in un patio
dall’atmosfera raccolta o nella splendida sala da pranzo, caratterizzata da
decorazioni mudéjar del XV secolo. Altrettanto varia è la proposta del bar.
Fermatevi qui anche per una degustazione di ottime tapas. È consigliata la
prenotazione.
CASA DUQUE
GRIGLIATE €€
( 921 46 24 87; www.restauranteduque.es; Calle de Cervantes 12; portate principali €9-21, menu a
prezzo fisso €36-39; In questa suggestiva mesón (taverna)
12.30-16.30 e 20.30-23.30)
il cochinillo asado si serve sin dal 1890 circa. A quanti si accostano per la
prima volta alla cucina locale consigliamo il menú segoviano (€32), che
comprende cochinillo, oppure il menú gastronómico (€39). Al piano
inferiore del locale c’è una cueva (cantina) informale dove si possono
ordinare tapas e cazuelas (stufati). È consigliata la prenotazione.
LA TASQUINA
WINE BAR
(Calle de Valdeláguila 3; Questo wine bar è spesso così affollato da
21-fino a tardi)
non riuscire a contenere tutta la clientela, che si riversa sul marciapiede per
godersi un buon calice di vino, di cava (vino frizzante) e qualche assaggio
di formaggi.
Ávila
Non è uno di quei luoghi che si visitano per la vita notturna, ma di sera la
vista delle mura illuminate di Ávila è uno spettacolo per cui vale la pena di
indugiare ancora un po’ prima di prendere il treno o l’autobus per rientrare
a Madrid. Le vie dentro le mura, avvolte in un magico silenzio e illuminate
da lampioni, sono un vero incanto.
Di giorno si respira una palpabile atmosfera da sonnolenta cittadina di
provincia – uscite dalle mura in direzione di Plaza de Santa Teresa per
cogliere qualche scorcio di vita in più.
Ávila è una delle migliori località della Castiglia e León per assistere alle
solenni processioni pasquali, perciò, se già vi trovate in zona, cercate di
programmare la visita in uno di questi giorni. Le celebrazioni hanno inizio
il Giovedì Santo e l’evento più suggestivo la processione intorno alle mura
che si tiene verso le 5 del mattino del Venerdì Santo.
Il meglio
Da vedere Murallas
Ristoranti Soul Kitchen
Locali La Bodeguita de San Segundo
Il consiglio
Ávila è una delle città più fredde e più ventose della Spagna, dove in
inverno sono tutt’altro che improbabili le nevicate. Se ci andate in questa
stagione, attrezzatevi di conseguenza.
Per/da Ávila
Autobus Fino a nove autobus (meno il fine settimana) collegano ogni
giorno la Estación Sur di Madrid con Ávila (€8,76, 1 h 30 min). Per
maggiori informazioni contattate l’autostazione ( 920 256505; Av de
Madrid 2) di Ávila.
Treno Le ferrovie dello stato Renfe ( 902 240202; www.renfe.es)
garantiscono fino a 30 treni al giorno per Ávila. Il tragitto dura fino a due
ore (sola andata a partire da €8,95).
Informazioni
Prefisso 920
Posizione 101 km a ovest di Madrid
Ufficio turistico ( 920 35 40 00, int. 790; www.avilaturismo.com; Av de
Madrid 39; 9-20)
SULLE ORME DI SANTA TERESA
Considerata da molti la figura femminile più importante nella storia
della chiesa cattolica in Spagna, santa Teresa trascorse la maggior
parte della sua vita ad Ávila.
Teresa de Cepeda y Ahumada, riformatrice e mistica cattolica,
nacque ad Ávila il 28 marzo 1515, nella famiglia di un mercante
che aveva altri nove figli. Allevata dalle monache agostiniane dopo
la morte della madre, entrò nell’ordine carmelitano a 20 anni. Dopo
i primi anni in convento, poveri di avvenimenti rilevanti, nel 1560
la donna ebbe una sconvolgente visione dell’inferno che le rivelò la
sua vera vocazione: avrebbe riformato il suo ordine.
Con l’aiuto di molti sostenitori, Teresa fondò conventi delle
Carmelitas Descalzas (Carmelitane Scalze) in tutta la Spagna. I
suoi scritti vennero pubblicati per la prima volta nel 1588 e
ottennero grandissimo successo, grazie anche al loro stile semplice.
Teresa morì nel 1582 ad Alba de Tormes, dove è sepolta. Fu
canonizzata da papa Gregorio XV nel 1622.
CHE COSA VEDERE
MURALLAS
MURA
(muralladeavila.com; interi/under 12 €5/gratuito; Le splendide mura
10-20 mar-dom; )
innalzate attorno ad Ávila nel XII secolo si estendono per 2,5 km sui resti di
antichi bastioni romani e musulmani e sono tra i perimetri difensivi di
epoca medievale meglio conservati del mondo. Sono accessibili per due
tratti: uno di 300 m che si raggiunge dalla Puerta del Alcázar e uno più
lungo di 1300 m che corre lungo tutto il perimetro settentrionale della città
vecchia. Il prezzo del biglietto comprende un’audioguida multilingue.
CATEDRAL DEL SALVADOR
CATTEDRALE
(Plaza de la Catedral; ingresso €4; La cattedrale
10-19.30 lun-ven, 10-20 sab, 12-18.30 dom)
di Ávila non è soltanto un luogo di culto, ma anche un’ingegnosa fortezza:
la sua solida abside di granito costituisce infatti il bastione centrale delle
antiche mura. La cupa facciata in stile gotico racchiude un magnifico
interno con una squisita pala d’altare del XVI secolo raffigurante scene
della vita di Gesù, stalli del coro intarsiati di epoca rinascimentale, un
museo che conserva una tela di El Greco e uno squisito ostensorio d’argento
di Juan de Arfe. Premete i pulsanti per illuminare l’altare e gli stalli del
coro.
La cattedrale fu la prima chiesa gotica di Spagna; la famosa pala d’altare
con 24 dipinti fu completata da Juan de Borgoña nel 1515, anno di nascita
di santa Teresa. Al di sopra di essa, le magnifiche colonne di calcare
chiazzate di ocra e i soffitti con volte a crociera nelle navate laterali
producono un effetto che non si ritrova in nessun’altra cattedrale del paese.
EL MONASTERIO DE SANTO TOMÁS
MONASTERO
( 920 35 22 37; www.monasteriosantotomas.com; Plaza de Granada 1; ingresso €3; 10-13 e 16-
20) Commissionato dai Reyes Católicos, Ferdinando e Isabella, e portato a
termine nel 1492, questo monastero è uno squisito edificio in stile
isabellino. Una successione di tre chiostri adiacenti conduce alla chiesa vera
e propria, al cui interno è collocata la tomba in alabastro di Don Juan,
l’unico figlio dei due sovrani. Dietro si trova una pala d’altare opera di
Pedro de Berruguete raffigurante scene della vita di san Tommaso
d’Aquino.
I magnifici stalli del coro sono accessibili dal livello superiore del terzo
chiostro, il Claustro de los Reyes, così chiamato perché i due re vi
partecipavano spesso alla messa. Pare che il grande inquisitore Torquemada
sia sepolto nella sacrestia.
ARANJUEZ E CHINCHÓN
Aranjuez fu fondata come luogo di villeggiatura per la famiglia
reale lontano dalla folla di Madrid ed è ancora oggi una località di
evasione dallo stress della vita cittadina. Il suo Palacio Real ( 91
891 07 40; www.patrimonionacional.es; palazzo interi/ridotti €9/4,
guida/audioguida €6/4, ingresso libero per cittadini UE ultime 3 ore
mer e gio, giardini ingresso libero; palazzo 10-20 apr-set, 10-18
ott-marzo, giardini 8-21.30 metà giu-metà agosto, orario ridotto
metà agosto-metà giu) nacque come uno dei tanti modesti palazzi
estivi di Filippo II, ma acquisì una propria identità dopo che più
sovrani decisero di investirvi ingenti somme di denaro. La visita
guidata obbligatoria (in spagnolo) illustra la storia del complesso e
le opere d’arte che vi sono conservate. Nei rigogliosi giardini
troverete la Casa de Marinos, sede del Museo de Falúas (ingresso
€3; 10-16 ott-marzo, fino alle 18.15 apr-set), al cui interno sono
esposte imbarcazioni reali d’epoca. Merita una visita anche la
neoclassica Casa del Labrador ( 91 891 03 05; interi/bambini,
senior e studenti €5/2,50; 10-18 mar-dom apr-set, fino alle 17
mar-dom ott-marzo). Se vi fermate ad Aranjuez per pranzo, provate
la Casa José ( 91 891 14 88; www.casajose.es; Calle de Abastos
32; portate principali €14-29, menu a prezzo fisso €75; 13.45-
15.30 e 21-23.30 mar-sab, 13.45-15.30 dom set-lug). Aranjuez è
accessibile da Madrid con il treno cercanía C3 (treno locale che
serve i sobborghi e le località vicine) che parte ogni 15-20 minuti
dalla stazione di Atocha (€3,40).
Meta di un’altra bella gita in giornata è Chinchón, che dista soli 45
km da Madrid, ma è un mondo a parte rispetto alla capitale.
Visitandola sembra di tornare indietro nel tempo, a un’epoca dal
fascino decadente. Suo cuore è la suggestiva Plaza Mayor. Il
migliore dei ristoranti che servono carni arrosto intorno alla piazza
è il Café de la Iberia ( 91 894 08 47; www.cafedelaiberia.com;
Plaza Mayor 17; portate principali €13-22; 12.30-16.30 e 20-
22.30). L’autobus n. 337 della linea La Veloz effettua partenze ogni
30 minuti per Chinchón da Avenida del Mediterráneo a Madrid,
100 m a ovest di Plaza del Conde de Casal. La corsa dura 50 minuti
e costa €3,65.
MONASTERIO DE LA ENCARNACIÓN
MONASTERO
(Calle de la Encarnación; ingresso €2; 9.30-13.30 e 15.30-18 lun-ven, 10-13 e 16-18 sab e dom)
Situato a nord delle mura cittadine, questo austero monastero
rinascimentale è il luogo dove santa Teresa abbracciò la vita monastica e
passò i successivi 27 anni. Al pubblico sono aperte solo tre sale. La più
interessante è la terza (in cima alle scale dove la santa avrebbe avuto una
visione di Gesù appena nato), dove sono custodite le reliquie quali l’asse di
legno usata da Teresa come cuscino e la sedia sulla quale san Giovanni
della Croce faceva le sue confessioni.
BASÍLICA DE SAN VICENTE
CHIESA
(Plaza de San Vicente; ingresso €2; Questa chiesa
10-18.30 lun-sab, 16-18 dom)
armoniosa è un capolavoro romanico di sobria semplicità. Una serie di
successive modifiche in stile gotico, realizzate con l’impiego di austero
granito, contrastano con la calda arenaria della struttura romanica originale.
I lavori di costruzione della basilica iniziarono nell’XI secolo, nel punto in
cui secondo la tradizione san Vicente e le sue sorelle furono martirizzati dai
romani all’inizio del IV secolo. Il loro cenotafio con baldacchino è un
magnifico esempio di stile romanico con qualche nota di gotico.
CONVENTO DE SANTA TERESA
MUSEO
( 920 21 10 30; Plaza de la Santa; Costruito nel
8.45-13.30 e 15.30-21 mar-dom)
1636 sulla casa in cui Teresa nacque nel 1515, questo convento è al centro
del culto della santa e offre tre attrattive in una: la chiesa, la sala con le
reliquie e il museo. Gli elementi più interessanti sono la cappella rivestita
d’oro (costruita nella camera in cui nacque la santa), l’altare barocco e la
reliquia (a dire il vero un po’ macabra) rappresentata dall’anulare della
santa, completo di anello. Pare che Franco tenesse questa reliquia sul
comodino durante gli anni di governo.
LOS CUATRO POSTES
PUNTO PANORAMICO
Questo punto panoramico, situato a nord-ovest della città sulla strada per
Salamanca, regala le più belle vedute della cinta muraria di Ávila. È inoltre
il luogo in cui santa Teresa e suo fratello furono sorpresi dallo zio mentre
cercavano di fuggire di casa per andare incontro agli arabi alla ricerca del
martirio. La vista è particolarmente suggestiva di sera.
PASTI E LOCALI
Ávila è famosa per il chuleton de avileño (costata di manzo) e le judias del
barco de Ávila (fagioli bianchi, spesso accompagnati da chorizo e cucinati
in una salsa densa).
SOUL KITCHEN
CASTIGLIANO MODERNO €€
(www.soulkitchen.es; Calle de Caballeros 13; portate principali €9-19; 10-24 lun-ven, 11-2 sab,
11-24 dom)Aperto nel 2013, questo ristorante possiede quel genere di energia
contemporanea che sembra invece mancare nei ristoranti più eleganti di
Ávila. Il menu eclettico cambia regolarmente e spazia da insalate condite
con castagne e fichi a hamburger con crema di setas (fungo ostrica). Fra i
piatti più leggeri spiccano la gustosa bruschetta. In estate si può ascoltare
musica dal vivo e si tengono letture di poesie (e altre iniziative similari).
HOSTERÍA LAS CANCELAS
CASTIGLIANO €€
( 920 21 22 49; www.lascancelas.com; Calle de la Cruz Vieja 6; portate principali €16-25; 13-16
e 19.30-23)Questo ristorante vanta un delizioso cortile interno del XV secolo.
Noto per essere uno dei pilastri del panorama gastronomico di Ávila, serve
piatti tipici preparati con amorevole cura per i dettagli, dove una delle
poche deviazioni concesse alla tradizione è il solomillo con salsa al ron y
nueces (lombata con salsa al rum e noci). Si consiglia la prenotazione.
POSADA DE LA FRUTA
CASTIGLIANO, INTERNAZIONALE €€
(www.posadadelafruta.com; Plaza de Pedro Dávila 8; portate principali al bar €8-10, portate
principali al ristorante €12-20; Questo ristorante si divide tra un
13-16 e 19.30-24)
cortile coperto pieno di luce dove si possono gustare pasti semplici ma
buoni e un comedor (sala da pranzo) tradizionale dove si servono
sostanziosi piatti di carne riequilibrati da fresche insalate. Tra i suoi punti di
forza, gli inconsueti piatti di carne a base di gazzella e canguro.
LA BODEGUITA DE SAN SEGUNDO
WINE BAR
(Calle de San Segundo 19; Situato nella cinquecentesca Casa de la
11-24 gio-mar)
Misericordia, di sera questo splendido wine bar ha posto quasi sempre solo
in piedi, mentre nelle ore pomeridiane l’atmosfera è più tranquilla. È
rinomato in tutta la Spagna per la sua carta dei vini, che propone una
selezione di oltre 1000 etichette, da accompagnare con ottime tapas a base
di formaggio e salumi.
Pernottamento

Madrid ha strutture ricettive di alta qualità, a prezzi


che non si vedono più da tempo nelle altre capitali
europee. Templi del lusso a cinque stelle e una
manciata di vivaci ostelli sono i due estremi di
un’offerta alberghiera che nella fascia intermedia
annovera alberghi favolosi e originali, dove elevati
livelli di comfort si coniugano spesso a uno stile
peculiare.
Hotel
Il panorama ricettivo di Madrid è in continua evoluzione. Il meglio della
vecchia guardia è riuscito a sopravvivere rinnovandosi e al contempo
rimanendo fedele ai vecchi valori di ospitalità e discrezione. A questi
alberghi si sono affiancati moderni hotel di design che hanno fatto propria
la rivoluzione di stile avvenuta in Spagna.
Molti alberghi di nuova generazione hanno sede in vecchi e affascinanti
palazzi, al cui interno sono state ricavate camere eleganti e
superaccessoriate che fondono praticità e classe, due componenti essenziali
della Spagna odierna. Detti hoteles con encanto (hotel di charme), questi
alberghi oggi si contendono il mercato con monumenti dello stile
d’avanguardia che hanno ampliato i confini del design come si pensava
potesse fare solo Barcellona, l’eterna rivale, sempre un passo avanti.
Ma è nella fascia media di prezzo che tale rivoluzione è più evidente. Gli
alberghi di questa categoria offrono ai loro clienti comodità paragonabili a
quelle degli hotel a cinque stelle, ma a prezzi decisamente inferiori (la
scelta sembra infinita, con soluzioni in tutti i quartieri della capitale). Se poi
puntate alla categoria più alta, potete scegliere tra storici hotel di lusso
annoverati tra i migliori d’Europa e boutique hotel di recente apertura.
Hostales
Incrocio tra un albergo a prezzi economici e un ostello, l’hostal spagnolo
offre solitamente un eccellente rapporto qualità-prezzo. I migliori sono
strutture luminose e immacolate con camere dotate di bagno privato (baño
completo), dove la doccia (ducha) sostituisce spesso la vasca, nonché di
servizi aggiuntivi quali TV, aria condizionata e/o riscaldamento. Alcuni
sono nuovi ed eleganti, ma nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di
strutture a gestione familiare con arredi e calore d’altri tempi.
Ostelli
Nella fascia più economica di prezzo, Madrid offre sistemazioni in ostello
con camerate a più letti (di solito a castello) e vivaci zone comuni. Oltre a
costare poco, queste strutture di solito si trovano nel cuore delle zone che di
notte sono più animate e sono l’ideale per incontrare altri viaggiatori.
Siti utili
Reserva Madrid ( 91 000 69 19; www.reservamadrid.com) Molti
appartamenti a prezzi convenienti.
Centro de Turismo de Madrid Buona panoramica degli alberghi
cittadini.
Lonely Planet (lonelyplanetitalia.it/madrid/hotel) Per ulteriori recensioni
e prenotazioni online.
La scelta Lonely Planet
Hostal Central Palace Madrid Magnifiche vedute e splendide
camere.
Posada del León de Oro Vecchia locanda riadattata con gusto lungo
la via di Madrid migliore per le tapas.
Hotel Silken Puerta América Celebre hotel con camere firmate da
architetti di fama mondiale.
Praktik Metropol Nuovo hotel con arredi originali, belle vedute ed
elevato comfort.
Hotel Orfila Probabilmente l’albergo migliore con il servizio
migliore.
Top per fascia di prezzo

Madrid City Rooms Servizio e camere eccellenti in centro.
Favoloso B&B economico con cura per i dettagli.
Hostal Main Street Madrid Hostal centrale e molto trendy.
Flat 5 Madrid Uno dei migliori affari di Madrid lontano delle orde di
turisti.

€€
Hostal Central Palace Madrid Offre alcune delle migliori (e
costose) vedute di Madrid.
Posada del León de Oro La Latina nel suo volto più suggestivo.
Catalonia Las Cortes Camere e servizio impeccabili, e posizione a
Huertas.
NH Collection Palacio de Tepa Palazzo ottocentesco con camere
eleganti.

€€€
Hotel Orfila Lusso impeccabile e servizio all’altezza.
Hotel Ritz In breve, il più maestoso albergo d’Europa.
Villa Magna Elegante albergo di Salamanca per i più facoltosi.
Westin Palace Cinque stelle quasi perfetto vicino al Paseo del Prado.
Fascino contemporaneo
Only You Hotel Camere di design con comfort inaspettati.
Innside Madrid Luchana Palazzo di Chamberí riadattato con gusto
moderno.
Artrip Posizione artistica con camere moderne ed eleganti.
VP El Madroño L’albergo più chic di Salamanca in una cornice
tranquilla.
Catene alberghiere
AC (www.ac-hoteles.com) Orientato al business ma apprezzato da
tutti.
Hi Tech (www.hthoteles.com) Palazzi riadattati con camere hi-tech.
NH (www.nh-hotels.com) Belle camere moderne.
Room Mate (www.room-matehoteles.com) Talmente personalizzato
che non sembra neanche una catena.
Appartamenti
Apartamentos Mayor Centro (Hostal Madrid) Appartamenti di
vario genere, vecchi e nuovi.
ApartoSuites Jardines de Sabatini Favolose vedute e appartamenti
moderni.
INFORMAZIONI
Prezzi delle camere e prenotazioni
Alcuni alberghi praticano prezzi diversi per la temporada alta (alta
stagione), la temporada media (media stagione) e la temporada
baja (bassa stagione), ma a Madrid tali variazioni dipendono di più
dalla disponibilità di letti e dalla presenza di fiere commerciali o di
altri importanti eventi.
Tasse
Tutti i prezzi degli alberghi sono soggetti all’IVA del 10%. Per
accertarvene chiedete: ‘¿Está incluido el IVA?’ (‘L’IVA è
inclusa?’).
Guida ai prezzi
I seguenti prezzi si riferiscono a una notte in camera doppia:
€ meno di €75
€€ da €75 a €200
€€€ più di €200
Terminologia
Per habitación doble (camera doppia) di solito si intende una
camera con due letti singoli; se desiderate una camera con letto
matrimoniale chiedete una cama de matrimonio.
Dove dormire
Plaza Mayor e Madrid imperiale
Pro
La possibilità di raggiungere a piedi quasi tutti i luoghi di
interesse, oltre a negozi e ristoranti; buoni collegamenti in
metropolitana con il resto della città
Contro
Il chiasso, ma in genere a causa più dei nottambuli che del
traffico
La Latina e Lavapiés
Pro
L’ottima posizione centrale, in una cornice medievale arricchita
da favolosi ristoranti e tapas bar
Contro
La camminata in salita per arrivare dai musei d’arte e il rumore di
sera (minore a tarda notte)
Sol, Santa Ana e Huertas
Pro
La vicinanza alla maggior parte dei siti di interesse, in una zona
che vanta ottimi ristoranti, bar e possibilità di svago
Contro
È la zona forse più chiassosa di Madrid, piena di gente che fa
baldoria fino all’alba, soprattutto nel weekend; le ripide strade in
salita possono mettere a dura prova le gambe
El Retiro e i musei d’arte
Pro
La posizione a due passi dai tre grandi musei d’arte di Madrid
Contro
Il rumore del traffico può dare fastidio e la maggior parte dei
ristoranti dista almeno 10 minuti a piedi
Salamanca
Pro
La comodità di essere nel cuore del quartiere dello shopping per
eccellenza e vicino a buoni ristoranti; di sera, l’atmosfera è più
tranquilla rispetto a molti altri quartieri di Madrid
Contro
La camminata non brevissima per arrivare dal resto della città
Malasaña e Chueca
Pro
Strade piene di vita e magnifici locali dove mangiare e bere, oltre
alla possibilità di conoscere Madrid al di fuori dei circuiti più
turistici; gay-friendly (Chueca)
Contro
Altro quartiere molto rumoroso di notte
Parque del Oeste e Madrid Nord
Pro
Lontani dal trambusto del centro, ma raggiungibili con una breve
corsa in metropolitana; Madrid come la vivono i madrileni
Contro
I luoghi di interesse sono distribuiti in maniera meno omogenea
Plaza Mayor e Madrid imperiale
HOSTAL MADRID
HOSTAL, APPARTAMENTI €
(Cartina; 91 522 00 60; www.hostal-madrid.info; Calle de Esparteros 6; singole €35-62, doppie
€45-78, appartamenti per 2 persone €45-150; ; Le 24 camere di questo hostal
Sol)
ben gestito sono state rimesse a nuovo con ottimi risultati e ora vantano
mattoni a vista, bagni moderni e in generale un aspetto da far invidia a molti
alberghi a tre stelle. Dispone pure di favolosi appartamenti (alcuni
ristrutturati di recente, con metrature da 33 a 200 mq), indicati su un sito
web diverso (www.apartamentosmayorcentro.com).
Gli appartmenti sono dotati di cucina completamente attrezzata, salotto,
bagno e, nel caso dei più grandi (il n. 51 al quinto piano è uno dei migliori)
anche di un’ampia terrazza con scorci splendidi sui tetti di Madrid. È una
delle strutture ricettive predilette dagli scrittori (Günter Grass scrisse uno
dei suoi romanzi nella camera 53). Ottimo rapporto qualità-prezzo.
HOSTAL PATRIA
HOSTAL €
(Cartina; 91 366 21 87; www.hostalpatria.com; quarto piano, Calle Mayor 10; singole/doppie
€32/42; ; Camere semplici con parquet, superiori alla media offerta
Sol)
dagli hostales, e personale disponibile: una formula vincente. Anche la
posizione, a pochi passi dalla Puerta del Sol, è fantastica. Può risultare
rumoroso, ma questo discorso vale praticamente per la maggior parte delle
soluzioni economiche del centro.
LOS AMIGOS SOL BACKPACKERS’ HOSTEL
OSTELLO €
(Cartina; 91 559 24 72; www.losamigoshostel.com; quarto piano, Calle de Arenal 26; letti in
camerata con prima colazione €28-33; ; Se arrivate a Madrid desiderosi
Ópera, Sol)
di stringere nuove amicizie, questo potrebbe essere il posto che fa al caso
vostro: vi alloggiano molti studenti, il personale è bene informato (e parla
inglese) e le luminose camerate (con armadietti gratuiti) possono ospitare
da due a quattro persone. C’è anche la possibilità di usare una cucina
comune. Il gran numero di ospiti è il più affidabile indice di qualità.
HOSTAL CENTRAL PALACE MADRID
HOSTAL, HOTEL €€
(Cartina; 91 548 20 18; centralpalacemadrid.com; Plaza de Oriente 2; doppie senza/con vista
€99/119; ; Ci troviamo di fronte a qualcosa di davvero speciale: la
Ópera)
sola vista che si gode da questa struttura basterebbe a convincervi ad
alloggiare qui pagando il dovuto per camere con balcone affacciate sul
Palacio Real e su Plaza de Oriente. Le stanze sono incantevoli e luminose,
arredate con mobili eleganti in uno stile che imita l’antico con gusto, letti
confortevoli, pavimenti in legno chiaro e tanto spazio a disposizione.
APARTOSUITES JARDINES DE SABATINI
APPARTAMENTI €€
(Cartina; 91 198 32 90; www.jardinesdesabatini.com; Cuesta de San Vicente 16; monolocali
senza/con vista a partire da €85/110, suite senza/con vista a partire da €125/150; ; Plaza de
Monolocali e suite moderni e spaziosi non sono che una
España, Príncipe Pío)
parte dei vantaggi offerti da questa magnifica struttura, situata subito sotto
Plaza de España. Vale decisamente la pena di pagare un po’ di più per avere
le camere con vista. I monolocali, dotati di balcone e vista aperta sugli
incantevoli Jardines de Sabatini fino al Palacio Real, sono semplicemente
favolosi. Il Campo del Moro è dall’altra parte della strada.
HOTEL MENINAS
BOUTIQUE HOTEL €€
(Cartina; 91 541 28 05; www.hotelmeninas.com; Calle de Campomanes 7; singole/doppie a partire
da €75/95; ; Il Meninas è un albergo di classe. Le tonalità prevalenti
Ópera)
sono quelle del nero, del bianco e del grigio, con qualche nota di fucsia e
verde lime, e pavimenti di legno scuro. I televisori a schermo piatto in ogni
camera, gli impianti moderni nei bagni e, addirittura, i computer portatili
(solo in alcune camere) completano il quadro di una struttura dalle linee
pulite, attenta alle ultime innovazioni. Clienti passati sono stati Viggo
Mortensen e Natalie Portman. Alcune camere sono un po’ piccole.
HOTEL PRECIADOS
BUSINESS HOTEL €€
(Cartina; 91 454 44 00; www.preciadoshotel.com; Calle de Preciados 37; singole/doppie a partire
da €78/115; ; Questo albergo si distingue per
Santo Domingo, Callao)
un’atmosfera più elegante rispetto a quella di altri business hotel situati in
città e riscuote recensioni entusiastiche per la qualità del servizio.
L’illuminazione tenue, i colori neutri e le grandi finestre danno carattere alle
camere, creando un ambiente intimo.
HOTEL VINCCI CAPITOL
HOTEL €€
(Cartina; 91 521 83 91; www.vinccihoteles.com; Gran Vía 41; doppie €120-190; ;
Callao) Aperto nel 2007 nell’edificio iconico Carrión, questo hotel moderno
dispone di camere spaziose in toni smorzati, alcune arredate con nuovissimi
letti circolari. Ciò che però distingue questa struttura è la vista, direttamente
sulla Gran Vía, e la sua maestosità ed energia. Non tutte le camere hanno la
vista, ma c’è comunque una zona panoramica al nono piano riservata ai
clienti.
Un giornale locale ha assegnato un ‘9’ a questo albergo per l’architettura,
un ‘4’ per gli arredi e un ‘6’ per il comfort delle camere; a nostro parere le
valutazioni sono state un po’ severe, ma noi sappiamo com’è realmente.
MARIO ROOM MATE
BOUTIQUE HOTEL €€
(Cartina; 91 548 85 48; www.room-matehotels.com; Calle de Campomanes 4; singole €80-125,
doppie €100-175; ; Entrare in questo boutique hotel curato in ogni
Ópera)
particolare è quasi come varcare la soglia di un locale notturno madrileno di
ultima generazione: il personale è vestito completamente di nero, le pareti
sono anch’esse nere e la lobby è illuminata da un turbinio di luci rosse. Le
camere in alcuni casi sono un po’ piccole, con soffitti alti e mobili semplici.
L’illuminazione crea un piacevole contrasto con i colori tenui e le superfici
scure. Alcune camere sono di un bianco immacolato, altre presentano
originali dipinti murali che conferiscono loro una nota di colore.
PETIT PALACE POSADA DEL PEINE
BOUTIQUE HOTEL €€
(Cartina; 91 523 81 51; www.hthoteles.com; Calle de Postas 17; camere a partire da €120; ;
Sol)Questo albergo occupa un magnifico edificio storico (risalente al
1610), vanta una posizione ottimale (a soli 50 m da Plaza Mayor) e mette a
disposizione camere moderne, dotate di elementi di alta tecnologia e ben
arredate. I bagni scintillanti hanno impianti eccellenti e docce con
idromassaggio; le aree comuni conservano molti elementi architettonici
d’epoca. Peccato solo che alcune camere non siano un po’ più spaziose.
CASA DE MADRID
HOTEL €€€
(Cartina; 91 559 57 91; www.casademadrid.com; secondo piano, Calle de Arrieta 2; camere a
partire da €120-350, suite a partire da €370; ; Le camere raffinate e
Ópera)
sontuosamente arredate fanno di questa struttura una sistemazione
decisamente di lusso. Situata in un edificio del XVIII secolo affacciato sul
Teatro Real, la Casa de Madrid offre camere arredate con una profusione di
mobili antichi e busti di marmo, ciascuna ispirata a un tema diverso (al
Giappone, all’India ecc.). È un po’ come soggiornare al Ritz, ma in un
ambiente più discreto.
Il servizio, invece, lascia a desiderare: non si trova quasi mai nessuno
disponibile e le camere vengono pulite solo su richiesta.
La Latina e Lavapiés
HOSTAL HORIZONTE
OSTELLO €
(Cartina; 91 369 09 96; www.hostalhorizonte.com; secondo piano, Calle de Atocha 28; singole
con/senza bagno €44/32, doppie €60/48; ; L’Hostal Horizonte si
Antón Martín)
pubblicizza come ostello per viaggiatori gestito da viaggiatori, ed è in effetti
una struttura ben amministrata. Le camere sono molto più caratteristiche
rispetto a quelle che si trovano generalmente negli ostelli, con alti soffitti,
arredi volutamente vecchio stile e bagni moderni. La camera Rey Alfonso
XII, in particolare, si presenta molto bene.
CAT’S HOSTEL
OSTELLO €
(Cartina; 91 369 28 07; www.catshostel.com; Calle de Cañizares 6; letti in camerata €17-29;
; Questo ostello occupa parte di un palazzo secentesco che
Antón Martín)
vanta uno dei più bei cortili interni di Madrid, con lussuosi rivestimenti di
piastrelle andaluse, una fontana, una spettacolare volta di vetro e
straordinarie decorazioni in stile moresco, il tutto circondato su quattro lati
da una balconata aperta. Nello scantinato troverete un bar di tendenza che
offre l’accesso gratuito a internet e fiestas, spesso con musica dal vivo. Le
camere sono funzionali.
MAD HOSTEL
OSTELLO €
(Cartina; 91 506 48 40; www.madhostel.com; Calle de la Cabeza 24; letti in camerata €20-24;
; Il Mad Hostel è opera delle stesse persone che hanno dato
Antón Martín)
vita al Cat’s Hostel e ha un’atmosfera altrettanto vivace. Il cortile al primo
piano, dotato di tetto estensibile e ispirato alle vecchie corralas di Madrid, è
un angolo ideale per rilassarsi. Le camerate, da quattro a otto letti, sono un
po’ piccole, ma pulite. Sul tetto si trova una piccola palestra.
POSADA DEL LEÓN DE ORO
BOUTIQUE HOTEL €€
Cartina( 91 119 14 94; www.posadadelleondeoro.com; Calle de la Cava Baja 12; camere a partire
da €105; ; Questa locanda riconvertita ha puntato su colori sobri
La Latina)
e offre sistemazioni generalmente spaziose. Al centro ha una corrala, il
tipico cortile interno delle vecchie case popolari madrilene, e le camere, in
stile moderno (alcune un po’ piccole), danno su una delle vie più amate dai
madrileni. Il bar al piano inferiore, poi, è davvero magnifico.
POSADA DEL DRAGÓN
BOUTIQUE HOTEL €€
(Cartina; 91 119 14 24; www.posadadeldragon.com; Calle de la Cava Baja 14; camere a partire da
€80; ; E infine, un boutique hotel nel cuore di La Latina! Si
La Latina)
tratta di una locanda ristrutturata dell’Ottocento, situata in una delle vie che
più amiamo di Madrid. Offre camere con affaccio sulla strada o su un bel
patio interno, i cui colori accesi, i letti comodissimi e l’arredamento di
design distolgono l’attenzione dal fatto che in certi casi sono un po’ piccole.
Al piano inferiore c’è anche un favoloso bar-ristorante.
ARTRIP
BOUTIQUE HOTEL €€
(Cartina; 91 539 32 82; www.artriphotel.com; Calle de Valencia 11; doppie/suite a partire da
€100/120; ; Per una prospettiva diversa e al contempo
Lavapiés)
estremamente confortevole di Madrid, optate per l’Artrip, situato nei pressi
dei tre grandi musei d’arte e circondato da numerose gallerie private nel
cuore della multiculturale Lavapiés. Le camere sono di un bianco accecante
compensato da chiazze di colore e travi di legno disposte in modo artistico.
Sol, Santa Ana e Huertas
MADRID CITY ROOMS
HOSTAL €
(Cartina; 91 360 44 44; www.madridcityrooms.com; secondo piano, Calle de la Cruz 6;
singole/doppie a partire da €39/54; ;Non lasciatevi scoraggiare
Sol)
dall’esterno, poiché all’interno le camere semplici ma piene di colore, tutte
dotate di balcone e doppi vetri, fanno di questo hostal un’eccellente
sistemazione centrale. Il servizio cordiale, inoltre, è un ulteriore punto a
favore e, nel complesso, ha un aspetto leggermente più curato della media
degli hostales.
HOSTAL LUIS XV
HOSTAL €
(Cartina; 91 522 10 21; www.hrluisxv.net; ottavo piano, Calle de la Montera 47;
singole/doppie/triple a partire da €44/58/74; ; Qui tutto – in particolare le
Gran Vía)
camere spaziose e l’attenzione al dettaglio – induce a pensare che questa
struttura a conduzione familiare sia più costosa di quanto non lo sia in
realtà. Avrete difficoltà ad allontanarvi dai balconi presenti in ogni camera,
per via delle superbe vedute panoramiche (soprattutto dalla tripla n. 820);
inoltre, trovandovi a un piano così alto, è improbabile che sarete disturbati
dal frastuono della via sottostante.
HOSTAL ADRIANO
HOSTAL €
(Cartina; 91 521 13 39; www.hostaladriano.com; quarto piano, Calle de la Cruz 26; singole/doppie
a partire da €51/59; ; È difficile trovare un hostal migliore di questo.
Sol)
Situato fra le vie che segnano il confine fra Sol e Huertas, l’Adriano è un
posto luminoso e allegro che offre camere quasi sempre spaziose, ognuna
con una diversa combinazione di colori. È evidente che qui si è prestata più
attenzione agli arredi di quanto solitamente non avvenga negli hostales, dal
copriletto ai quadri alle pareti.
Sullo stesso piano dell’edificio i proprietari gestiscono l’Hostal Adria
Santa Ana (cartina; www.hostaladriasantaana.com; singole/doppie €62/70;
; Sol), di un gradino superiore per prezzi, stile e comfort. Entrambi gli
hostales applicano prezzi ancora più bassi in estate.
HOSTAL ACAPULCO
HOSTAL €
(Cartina; 91 531 19 45; www.hostalacapulco.com; quarto piano, Calle de la Salud 13;
singole/doppie €58/68; ; Leggermente superiore rispetto a
Gran Vía, Callao)
molti altri hostales di Madrid, il piccolo e immacolato Acapulco presenta
pavimenti in marmo, bagni rinnovati di recente (con vasca), finestre con
doppi vetri e letti comodi. Le camere rivolte verso la strada hanno balconi
che si affacciano su una piazza assolata e sono inondate di luce naturale. Il
personale è cordiale e si mostra sempre più che disponibile ad aiutare gli
ospiti a pianificare al meglio la loro giornata in città. C’è anche una
macchina per il caffè nella lobby.
HOSTAL SARDINERO
HOSTAL €
(Cartina; 91 429 57 56; www.hostalsardinero.com; Calle del Prado 16; doppie/triple a partire da
€59/69; ; Le allegre camere di questo hostal hanno soffitti
Sol, Antón Martín)
alti, aria condizionata, cassaforte, asciugacapelli, comodi materassi e bagni
rinnovati; inoltre sono rese ancora più gradevoli dai simpatici proprietari,
che sono solerti, ma non invadenti. A noi piace soprattutto la camera n. 5
(una tripla), che è molto luminosa, ma tutte le stanze sono ben realizzate.
PRAKTIK METROPOL
BOUTIQUE HOTEL €€
(Cartina; 91 521 29 35; www.hotelpraktikmetropol.com; Calle de la Montera 47; singole/doppie a
partire da €89/99; ; Difficile trovare in Europa un albergo più
Gran Vía)
conveniente di questo. Ristrutturato di recente, offre camere dall’aspetto
fresco e moderno, con arredi bianchi in legno e in alcuni casi (soprattutto
nelle camere d’angolo) splendide vedute della Gran Vía e della città. Le
camere sono distribuite su sei piani, ma se non doveste riuscire ad averne
una con vista, potete sempre ammirare il panorama dalla terrazza sul tetto.
HOTEL ALICIA
BOUTIQUE HOTEL €€
(Cartina; 91 389 60 95; www.room-matehoteles.com; Calle del Prado 2; doppie €100-175, suite a
partire da €200; ; L’Hotel Alica, una delle strutture
Sol, Sevilla, Antón Martín)
più rappresentative della catena alberghiera di design Room Mate, si
affaccia su Plaza de Santa Ana con le sue camere belle e spaziose. Lo stile
(opera del designer Pascua Ortega) è leggermente più sobrio rispetto a
quello di altri alberghi Room Mate, ma sempre ultramoderno. Il bar al piano
terra è assolutamente di tendenza, il personale è giovane e il servizio
dinamico.
CATALONIA LAS CORTES
HOTEL €€
(Cartina; 91 389 60 51; www.hoteles-catalonia.es; Calle del Prado 6; singole/doppie a partire da
€150/180; ; Situato all’interno di un palazzo settecentesco e
Antón Martín)
restaurato in uno stile che resta fedele a quell’epoca, questo elegante
albergo costituisce un’ottima possibilità di alloggio nel cuore di Huertas. È
una sorta di oasi di pace accerchiata dall’energia incessante delle vie del
barrio; il servizio offerto è attento alle esigenze degli ospiti, senza mai
essere invadente. Dopo esserci stati una prima volta, molti clienti vi fanno
ritorno più e più volte, il che è la miglior forma di garanzia della sua
qualità.
NH COLLECTION PALACIO DE TEPA
HOTEL €€
(Cartina; 91 389 64 90; www.nh-collection.com; Calle de San Sebastián 2; doppie a partire da
€175; ; All’interno di un palazzo ottocentesco a un tiro di
Antón Martín)
sasso da Plaza de Santa Ana, questa struttura ‘ammiraglia’ della rinomata
catena NH sfoggia camere di design moderno dotate di pavimenti in legno e
colori piacevoli. Anche il servizio è professionale e la posizione eccellente.
Le Premium Rooms e le Junior Suites, in particolare, sono davvero di
classe.
HOTEL SENATOR
HOTEL €€
(Cartina; 91 531 41 51; www.playasenator.com; Gran Vía 21; singole/doppie a partire da €98/114;
; Dietro una delle facciate più belle del centro di Madrid si
Gran Vía)
cela uno degli alberghi a quattro stelle più invitanti della zona. Particolare
insolito, soltanto una camera per piano non ha la vista sulla strada. Le
vedute della Gran Vía dalle camere d’angolo sono sublimi. Gli ambienti
hanno un tocco raffinato, con poltrone e persino letti reclinabili.
I prezzi variano di giorno in giorno e quando scendono sono tra i più
convenienti di Madrid.
HOTEL PLAZA MAYOR
HOTEL €€
(Cartina; 91 360 06 06; www.h-plazamayor.com; Calle de Atocha 2; singole/doppie a partire da
€37/47; ; Ci piace molto questo albergo. Situato a due
Sol, Tirso de Molina)
passi da Plaza Mayor, ha un ambiente elegante, affascinanti elementi
originali dell’edificio che lo ospita, risalente a 150 anni fa, e personale
sollecito. Le camere sono graziose; in alcune prevalgono i colori chiari, in
abbinamento con mobili in ferro battuto. Le camere dell’attico più costose
sono caratterizzate da legno scuro e lampade di design, oltre ad avere
incantevoli terrazzini con una magnifica vista sui tetti del centro di Madrid.
HOTEL VINCCI SOHO
HOTEL €€
(Cartina; 91 141 41 00; www.vinccihoteles.com; Calle del Prado 18; doppie a partire da €150;
; Una raffinata patina di stile avvolge tutto in questo
Sevilla, Antón Martín)
hotel, dalle zone comuni immerse in una luce soffusa alle camere che
coniugano estetica zen con bagni rosso scuro. Si tratta di una sistemazione
ideale per visitare i musei lungo il Paseo del Prado come pure per
apprezzare l’animazione del centro.
HOTEL EUROPA
HOTEL €€
(Cartina; 91 521 29 00; www.hoteleuropa.es; Calle del Carmen 4; singole/doppie a partire da
€79/99; ; L’Hotel Europa è in attività dal lontano 1917, ma da allora
Sol)
le sue camere sono state rimodernate con gusto. La struttura coniuga un
servizio eccellente con caratteristiche di comfort adeguate e una comoda
posizione a pochi passi dalla Puerta del Sol. Qui potrete godere di tutti i
benefici derivanti dall’alloggiare in centro senza dover fare i conti con gli
aspetti negativi che ciò talvolta comporta– alle finestre ci sono i doppi vetri.
Le camere con vista sulla piazza costano di più.
SUITE PRADO HOTEL
HOTEL €€
(Cartina; 91 420 23 18; www.suiteprado.com; Calle de Manuel Fernández y González 10; suite
€85-190; ; Le moderne suite di questo albergo in posizione
Sevilla)
centrale sono spaziose e offrono un ambiente quasi lussuoso. Tutte hanno
una zona salotto, bei bagni e angolo cottura.
APARTASOL
APPARTAMENTI €€
Se prevedete di fermarvi a
( 91 828 95 11; www.apartasol.com; appartamenti €50-115)
Madrid per più di qualche giorno e desiderate soggiornare nell’agio e nello
spazio di un appartamento privato, prendete in considerazione Apartasol. Si
tratta di un’agenzia abituata a trattare con i viaggiatori, che dispone di
appartamenti moderni e completi di tutto il necessario nei pressi della
Puerta del Sol e della Gran Vía. I prezzi sono ottimi e sono previsti sconti
per permanenze prolungate.
HOTEL URBAN
HOTEL DI LUSSO €€€
(Cartina; 91 787 77 70; www.derbyhotels.com; Carrera de San Jerónimo 34; camere a partire da
€225; ; Il torreggiante edificio di vetro dell’Hotel Urban è la
Sevilla)
quintessenza del design più raffinato che trae ispirazione dall’arte. Le sue
opere originali provenienti dall’Africa e dall’Asia, i pavimenti di legno
scuro e le pareti scure sono esaltati dall’eccellente illuminazione, e i bagni
scintillanti sfoggiano sofisticati impianti di design: i lavandini sono
fantastici. La piscina sul tetto è una delle più belle di Madrid e la magnifica
terrazza è un luogo idilliaco nelle serate estive, quando è illuminata da
candele.
ME MELÍA REINA VICTORIA
HOTEL DI LUSSO €€€
(Cartina; 91 701 60 00; www.memadrid.com; Plaza de Santa Ana 14; camere a partire da €175;
; In passato è stato il celebre Gran Victoria Hotel,
Sol, Antón Martín)
l’albergo dove erano soliti alloggiare molti toreri famosi quando erano di
passaggio nella capitale, mentre oggi questo nuovo hotel si distingue per un
altro motivo. Affacciato sull’estremità occidentale di Plaza de Santa Ana, è
arredato in un ardito stile minimalista che predilige il bianco, con linee
sinuose e tutte le comodità che si desiderano.
È uno di quei posti in cui vale decisamente la pena di pagare di più per una
camera con vista sulla piazza, anche a prescindere dallo spazio in più
offerto dalle camere Supreme.
El Retiro e i musei d’arte
LAPEPA CHIC B&B
B&B €
(Cartina; 648 474742; lapepa-bnb.com; settimo piano, Plaza de las Cortes 4; singole/doppie a
partire da €63/69; ; Nelle immediate vicinanze del Paseo del
Banco de España)
Prado, su un piano in stile art nouveau, questo B&B bello e piccolo dispone
di camere incantevoli caratterizzate da linee pulite in stile contemporaneo,
che sono decisamente diverse dagli arredi squallidi degli hostales che si
trovano altrove – la presenza di opere d’arte moderna e persino di una
decorazione realizzata con scarpe da flamenco al di sopra del letto
conferiscono a questo luogo un notevole fascino. Vale la pena di pagare un
po’ di più per le camere con vista.
HOTEL MORA
HOTEL €€
(Cartina; 91 420 15 69; www.hotelmora.com; Paseo del Prado 32; singole/doppie a partire da
€67/86; ; A fianco dell’emblematico Caixa Forum, vicino ai
Atocha)
principali musei e a pochi passi (in salita) dal centro, questo albergo
semplice, accogliente e ben posizionato ha un ottimo rapporto qualità-
prezzo. Le camere appaiono un po’ disadorne e hanno arredi leggermente
datati, ma sono spaziose e pulite, e alcune offrono la vista sul Paseo del
Prado.
HOTEL RITZ
HOTEL DI LUSSO €€€
(Cartina; 91 701 67 67; www.ritzmadrid.com; Plaza de la Lealtad 5; doppie a partire da €325, suite
€850-5000; ; Elegante ‘vecchia signora’ di Madrid, l’Hotel
Banco de España)
Ritz è il massimo dell’esclusività. È uno degli edifici più sfarzosi della
capitale, con uno stile classico e un servizio impeccabile che non sono
secondi a nessuno. Non a caso è l’albergo preferito da presidenti, re e
celebrità. Le zone comuni sono sontuose, arredate con una profusione di
pezzi d’antiquariato, mentre le camere sono immense, opulente e
divinamente accoglienti. La Royal Suite ha pareti tappezzate di seta grezza
e un maggiordomo personale a disposizione degli ospiti. A nostro avviso è
assai difficile trovare un albergo più confortevole e lussuoso di questo nel
resto della Spagna.
WESTIN PALACE
HOTEL DI LUSSO €€€
(Cartina; 91 360 80 00; www.westinpalacemadrid.com; Plaza de las Cortes 7; doppie/suite a
partire da €275/600; ; Vecchio classico di Madrid,
Banco de España, Antón Martín)
questo palazzo un tempo di proprietà del Duque de Lerma fu convertito in
albergo nel 1911, diventando così il secondo hotel di lusso di Spagna. Da
allora ha sempre cercato di competere con il suo rivale, il Ritz, situato sul
lato opposto di Plaza de Neptuno. Il nome non avrà il prestigio mondiale
del Ritz, ma l’albergo non si chiama ‘Palace’ per nulla.
Dopo che agli inizi del Novecento l’altezzoso Ritz bandì dalla sua clientela
attori e altri personaggi famosi del mondo dello spettacolo, il Palace
divenne l’albergo di elezione di vari personaggi illustri: Mata Hari visse qui
durante la prima guerra mondiale e si dice che il suo fantasma vaghi ancora
per i corridoi, mentre Hemingway, Dalí e Garcia Lorca erano tutti clienti
abituali del cocktail bar. I lavori di ristrutturazione compiuti nel 1999 sono
costati €144.000 per camera...
Salamanca
VP EL MADROÑO
BOUTIQUE HOTEL €€
(Cartina; 91 198 30 92; www.madrono-hotel.com; Calle del General Diaz Porlier 101; camere €79-
144; ; In questa zona di certo non siete nella Madrid più
Diego de León)
turistica, non lontano dall’arena delle corride, ma proprio in ciò risiede il
fascino di questo albergo lussuoso. Tutte le camere sono state rimodernate,
alcune in uno stile vagamente classico, altre con un design più
contemporaneo. Dispone anche di camere per famiglie e c’è pure un
incantevole giardino sul retro.
HOTEL JARDÍN DE RECOLETOS
HOTEL €€
(Cartina; 91 781 16 40; www.recoletos-hotel.com; Calle de Gil de Santivanes 6; doppie/triple a
partire da €185/212; ; Le belle camere di questo albergo sono
Retiro, Serrano)
una garanzia, con arredi che spaziano dal classico e contenuto a fotografie
che occupano l’intera parete e abbondante impiego di legno. Nel complesso
l’atmosfera è quella di un’oasi del centro, al riparo dal frastuono famigerato
della capitale e con una bella terrazza-giardino. Si trova a pochi passi da
tutti i luoghi più utili e interessanti del centro.
VILLA MAGNA
HOTEL €€€
(Cartina; 91 587 12 34; www.villamagna.es; Paseo de la Castellana 22; doppie €300-380, suite a
partire da €460; ; Questo è un albergo tipico di Salamanca,
Rubén Dario)
caratterizzato dall’eleganza e da un servizio impeccabile. L’ambiente è
luminoso grazie all’impiego di sedie stile impero, spunti Bauhaus e
paraventi cinesi. Le camere sono in stile classico e arredate con mobili
molto confortevoli e tantissimo spazio a disposizione. Non è stata fatta
economia per le suite sul tetto.
ADLER HOTEL
BOUTIQUE HOTEL €€€
(Cartina; 91 426 32 20; www.adlermadrid.com; Calle de Velázquez 33; doppie/suite a partire da
€200/475; ; Situato all’incrocio di due delle strade più note di
Velázquez)
Salamanca, l’Adler è un boutique hotel a cinque stelle che unisce
sistemazioni di gran classe, oltre che estremamente comode, a un servizio
pressoché impeccabile. Gli arredi delle camere evocano un’eleganza
vagamente vecchio stile, ma l’abbondante presenza di luce scongiura
qualsiasi impressione di eccessiva formalità.
Malasaña
HOSTAL MAIN STREET MADRID
HOSTAL €
(Cartina; 91 548 18 78; www.mainstreetmadrid.com; quinto piano, Gran Vía 50; camere a partire
da €61; ; I viaggiatori che si fermano in questo hostal
Callao, Santo Domingo)
sono entusiasti del servizio eccellente, ma le camere – moderne e trendy
nelle sfumature del grigio – sono anch’esse fra le migliori camere di hostal
che vi capiterà di trovare in centro. Nel complesso, l’offerta è ottima e
proprio per questo l’albergo è spesso al completo. Si raccomanda la
prenotazione.
FLAT 5 MADRID
HOSTAL €
(Cartina; 91 127 24 00; www.flat5madrid.com; quinto piano, Calle de San Bernardo 55; camere
€65-110, senza bagno a partire da €40; ; A differenza di molti altri
Noviciado)
hostales di Madrid, il cui fascino è spesso determinato dall’aspetto vissuto,
il Flat 5 Madrid ha un look fresco, dominato da linee pulite e colori vivaci,
con tanto di TV a schermo piatto e fioriere alle finestre. Perfino le camere
che si affacciano su un patio offrono piccoli scorci sui tetti della capitale. Se
stanze e bagni fossero solo un po’ più grandi, verrebbe quasi voglia di
trasferirsi.
HOSTAL LA ZONA
HOSTAL €
(Cartina; 91 521 99 04; www.hostallazona.com; primo piano, Calle de Valverde 7; singole con
prima colazione €38-58, doppie con prima colazione €50-70; ; Questo
Gran Vía)
elegante hostal con pareti in mattoni a vista, tonalità tenui e colonne in
legno si rivolge a una clientela prevalentemente omosessuale. Non
possiamo che apprezzare un posto che incoraggia a dormire fino a tardi (la
prima colazione è servita dalle 9 alle 12), mostrando così di comprendere
bene le attrattive della vita notturna madrilena. Arnaldo e Vincent sono
ospiti molto cordiali.
HOSTAL AMÉRICA
HOSTAL €
(Cartina; 91 522 64 48; www.hostalamerica.net; quinto piano, Calle de Hortaleza 19;
singole/doppie €45/55; ; Gestito da un’adorabile squadra formata da
Gran Vía)
madre e figlio, l’América propone camere pulitissime, spaziose e piene di
mobili IKEA. Poiché tutte si affacciano sul consueto ‘patio’ interno
dell’edificio, non dovreste avere problemi a dormire, nonostante il
trambusto della zona. Per trascorrere il resto del tempo c’è una terrazza sul
tetto (un vero lusso per un hostal nel centro di Madrid) con tavoli, sedie e
una macchina per il caffè.
HOSPEDAJE ROMERO
HOSTAL €
(Cartina; 91 198 32 41; www.hospedajeromerogranvia.com; sesto piano, Gran Vía 64; camere a
partire da €60; ; Le camere semplici e piacevoli
Santo Domingo, Plaza de España)
nel cuore della città sono gestite da un team formato da madre e figlio.
Potrebbero essere rumorose, ma i viaggiatori in genere ritengono che
l’accoglienza calorosa e la posizione di questa struttura compensino più che
abbondantemente la mancanza di silenzio.
HOTEL ATLANTICO
HOTEL €€
(Cartina; 91 198 01 15; www.hotelatlantico.es; Gran Vía 38; singole/doppie a partire da €160/195;
; Le camere sono in stile classico con cromatismi bianchi e
Callao)
pavimenti in legno scuro; alcune sono dotate di balcone affacciato sulla
Gran Vía. I clienti, che tornano più volte in questo albergo, lodano
soprattutto la disponibilità del personale e la prima colazione continentale.
E, ovviamente, la posizione non potrebbe essere più centrale.
HOTEL ABALÚ
BOUTIQUE HOTEL €€
(Cartina; 91 531 47 44; www.hotelabalu.com; Calle del Pez 19; doppie/suite a partire da €75/119;
; Il boutique hotel di Malasaña sta iniziando ad accusare il
Noviciado)
peso degli anni e in giro circolano voci che non sia più quello di una volta.
Situato in Calle del Pez, via di tendenza, offre camere (alcune piccole) nate
dalla fantasia di Luis Delgado e progettate in modo da essere tutte diverse:
si va dal chintz di gusto un po’ retrò allo zen, dal barocco al bianco totale.
Dispone anche di alcune suite sull’altro lato della via. L’albergo è vicino
alla Gran Vía, ma lontano dalla ressa dei turisti.
Chueca
HOSTAL DON JUAN
HOSTAL €
(Cartina; 91 522 31 01; www.hostaldonjuan.net; secondo piano, Plaza de Vázquez de Mella 1;
singole/doppie/triple €38/53/71; ; Pagare poco per dormire non
Gran Vía)
significa per forza dover rinunciare a un trattamento da re. Lo dimostra
questo elegante hostal disposto su due piani, pieno di opere d’arte originali
e mobili antichi. Le camere sono semplici, ma ampie e luminose, e quasi
tutte sono dotate di un balcone affacciato sulla strada. Anche la posizione è
comoda, vicino al punto in cui Chueca incrocia la Gran Vía.
ALBERGUE JUVENIL
OSTELLO €
(Cartina; 91 593 96 88; www.ajmadrid.es; Calle de Mejía Lequerica 21; letti in camerata con
prima colazione €19-23; ; Se cercate una sistemazione
Bilbao, Alonso Martínez)
in camerata, difficilmente troverete un posto migliore di questo a Madrid.
L’Albergue offre camere immacolate, nessuna con più di sei letti e tutte con
bagno privato. L’ostello è inoltre accessibile agli ospiti in sedia a rotelle.
Tra i servizi offerti vi sono un tavolo da biliardo, una palestra, internet
gratuito, una lavanderia e una sala TV con lettore DVD e un’ampia scelta di
film. La prima colazione è compresa nel prezzo. Ovviamente ci sono posti
più caratteristici o situati più vicino al centro, ma a nostro avviso questo
resta uno dei migliori ostelli della capitale per i backpacker.
CASA CHUECA
HOSTAL €
(Cartina; 91 523 81 27; www.casachueca.com; secondo piano, Calle de San Bartolomé 4;
singole/doppie a partire da €44/59; ;Se non vi scoccia dover trascinare la
Gran Vía)
valigia su fino al secondo piano, allora Casa Chueca è un posto
straordinario dove alloggiare. Le camere sono moderne, caratteristiche e di
livello lievemente superiore rispetto a quelle offerte dalla maggior parte
degli hostales, poiché, in linea con lo spirito del quartiere, qui si presta
grande attenzione allo stile. Se poi a tutto questo aggiungete il servizio
informale e cordiale, difficilmente troverete una sistemazione più
conveniente nel centro di Madrid.
ONLY YOU HOTEL
BOUTIQUE HOTEL €€
(Cartina; 91 005 22 22; www.onlyyouhotels.com; Calle de Barquillo 21; doppie €158-260;
; Chueca)Questo nuovo e straordinario boutique hotel sfrutta al meglio il
palazzo ottocentesco in cui si trova. Lo stile è classico e contemporaneo ed
è l’ultimo progetto del designer d’interni Lázaro Rosa-Violán. Fra i comfort
figurano la prima colazione à la carte disponibile tutto il giorno e un router
portatile che vi potete portare in giro per la città per rimanere connessi.
HOTEL ÓSCAR
BOUTIQUE HOTEL €€
(Cartina; 91 701 11 73; www.room-matehoteles.com; Plaza de Vázquez de Mella 12; doppie €90-
225, suite €150-280; ; L’Hotel Óscar fa parte della Room Mate, una
Gran Vía)
catena di alberghi estremamente originale, e si vede: le camere di design
sono uno sfoggio di stile e raffinatezza. Alcune hanno dipinti murali che
vanno dal pavimento al soffitto, l’illuminazione è sempre originale e i colori
comprendono rosa, verde acido, arancione o più sobri accostamenti di
bianco e nero.
Parque del Oeste e Madrid Nord
INNSIDE MADRID LUCHANA
HOTEL €€
(Cartina; 91 292 29 40; www.melia.com; Calle de Luchana 22; doppie €119-179, suite a partire da
€221; ; Le camere di classe in stile contemporaneo all’interno di
Bilbao)
un palazzo neoclassico dei primi del Novecento nei pressi di Plaza de
Olavide, a Chamberí, offrono una piacevole alternativa al pernottamento in
centro. L’Innside Loft ha splendide vedute, è luminoso e dispone di un letto
moderno a baldacchino.
HOTEL SILKEN PUERTA AMÉRICA
HOTEL DI LUSSO €€
( 91 744 54 00; www.hoteles-silken.com; Av de América 41; doppie/suite a partire da €125/250;
; Considerata la posizione del loro albergo (a metà strada tra la
Cartagena)
città e l’aeroporto), i proprietari hanno ritenuto fosse necessario farne
qualcosa di speciale: un mondo autosufficiente talmente innovativo e
lussuoso da cui non voler più andar via. La loro idea? Dare a 22 dei nomi
più creativi dell’architettura mondiale (tra cui Zaha Hadid, Norman Foster,
Ron Arad, David Chipperfield, Jean Nouvel) un piano ciascuno da
progettare. Il risultato? Una peculiare e lussuosa combinazione di stili, dalle
eleganti reminiscenze anni ’80 ai bagni rosso fuoco che ricordano il
camerino di una stella del cinema. Anche il bar (‘tempio consacrato alla
liturgia del piacere’), il ristorante, la facciata, i giardini, l’illuminazione
delle zone comuni e il parcheggio sono stati affidati ad architetti. È davvero
un posto straordinario.
HOTEL ORFILA
HOTEL €€€
(Cartina; 91 702 77 70; www.hotelorfila.com; Calle de Orfila 6; camere a partire da €222; ;
L’Hotel Orfila è uno degli alberghi migliori di Madrid, con
Alonso Martínez)
tutto il lusso di un cinque stelle (per cominciare camere estremamente
confortevoli), ma è il servizio personalizzato che lo eleva in una categoria
superiore; gli ospiti regolari hanno gli accappatoi con le loro iniziali
ricamate. Gli arredi sono pervasi da un’eleganza d’altri tempi e la posizione
tranquilla, con il giardino riparato, lo rendono un rifugio perfetto per
concludere la giornata.
HOTEL AC SANTO MAURO
HOTEL €€€
(Cartina; 91 319 69 00; www.ac-hotels.com; Calle de Zurbano 36; doppie/suite a partire da
€225/450; ; Alonso Martínez)Ogni dettaglio di questo albergo reca
l’impronta della classe e dell’esclusività, dall’indirizzo (si trova infatti in
una delle zone di maggior pregio del mercato immobiliare di Madrid) al
palazzo ottocentesco in cui è ospitato, il più bello in un barrio non certo
privo di residenze signorili. Si tratta di un albergo dall’eleganza discreta e
dal servizio caloroso, in cui le camere sono lussuose come si conviene a un
contesto del genere.
Alcune hanno uno stile prevalentemente moderno, altre più classico (tappeti
persiani); anche la piscina interna in stile moresco non è affatto male. Tra
gli illustri ospiti della struttura vi sono stati David Beckham, Madonna e
Richard Gere.
Conoscere Madrid
MADRID OGGI
Madrid è stata al centro della crisi economica che ha colpito la Spagna,
ma anche il fulcro della sua ripresa.
STORIA
L’affascinante storia di Madrid, dalla guarnigione musulmana delle
origini alla metropoli moderna che tutti conosciamo.
LA CITTÀ DEI PITTORI
Madrid possiede uno dei patrimoni artistici più ricchi d’Europa, a
partire dalle opere di maestri quali Goya, Velázquez e Picasso.
ARCHITETTURA
Madrid è una delle città più sottovalutate d’Europa sotto il profilo
architettonico, eppure ha una versione propria di barocco, edifici in
stile Belle Époque e molto altro.
MADRID E IL CINEMA
Pedro Almodóvar ha eletto Madrid sua città d’adozione, ma la capitale
spagnola ha dato al mondo del cinema altri premi Oscar.
FLAMENCO
Il flamenco affonda le sue radici nel sud della Spagna, ma ha trovato a
Madrid il palcoscenico più prestigioso.
Madrid oggi

Ci vuole molto più di un decennio di crisi economica per


scuotere Madrid. La città, certo, ha sofferto le conseguenze
della crisi, ma è proprio a Madrid che è iniziata la ripresa,
prima con gli indignados e le loro proteste, che hanno ispirato
movimenti analoghi in tutto il mondo, tra cui Occupy Wall
Street, poi con la tempesta elettorale che nel 2015 si è abbattuta
sul vecchio ordine politico della capitale.
Sullo schermo
Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio (1980) La
Madrid anni ’80, nell’opera prima di Almodóvar.
La colmena (L’alveare) (Mario Camus; 1982) La Madrid dei
grigi anni ’50; tratto dal romanzo di Camilo José Cela.
La comunidad – Intrigo all’ultimo piano (Álex de la Iglesia;
2000) Commedia nera e grottesca sull’avidità degli inquilini di
un condominio madrileno.

L’ultimo inquisitore (Milos Forman; 2006) Goya,


l’Inquisizione spagnola e i tanti scandali suscitati dal pittore.

Volver – Tornare (Pedro Almodóvar; 2006) Toccante film di


Almodóvar con Penélope Cruz.
In libreria
Un cuore così bianco (Javier Marías) Un sottile intrigo
familiare.
Madrid (Elizabeth Nash) Brioso resoconto della storia culturale
e letteraria della città.
Inverno a Madrid (C.J. Sansom) Godibile spy story sullo
sfondo di una Madrid da poco uscita dalla guerra civile.
Historias del Kronen (José Ángel Mañas) Romanzo ‘cult’ sulla
gioventù alienata di Madrid.
Cronache di Madrid in nero (Juan Madrid) Racconti spietati,
duri, elettrici, persino teneri.
Dal boom al crollo
Forse oggi in pochi lo ricordano, ma la Spagna, fino a non molto tempo fa,
era guardata con invidia dall’Europa intera. L’economia andava a gonfie
vele e tutto il paese sprizzava ottimismo. Poi, il crollo. La disoccupazione,
che nel 2008 era intorno al 6%, è aumentata fino a colpire uno spagnolo su
quattro (oltre 5,5 milioni di persone) nel giro di sette anni. Nemmeno gli
anziani ricordano un periodo tanto duro, con un grande numero di aziende
costrette a chiudere per sempre, tra cui molte che erano riuscite a
sopravvivere persino alla guerra civile e al regime franchista.
Madrid se la sta passando un po’ meglio rispetto al resto del paese (nel
2015, il tasso di disoccupazione è stato del 17,79% contro una media
nazionale del 23%); tuttavia, con un abitante su cinque in cerca di lavoro,
anche nella capitale c’è ben poco di cui rallegrarsi.
Ma come si è giunti a questa situazione? La Spagna (e in larga misura
Madrid) ha sempre avuto un’economia fortemente dipendente dall’edilizia e
dal turismo, due settori estremamente sensibili alle crisi economiche. Il
mercato immobiliare è cresciuto in maniera incontrollata per troppo tempo,
generando una bolla che ha visto i prezzi delle abitazioni aumentare in
modo esponenziale e le banche intervenire concedendo prestiti a famiglie e
imprese che non sono poi state in grado di ripagarli. Il tracollo iniziato nel
2008 non ha dato che lievi segni di rallentamento, ma si tratta comunque di
segnali importanti. Gli imprenditori riferiscono un lento ma costante
incremento della fiducia dei consumatori e i ristoratori segnalano un
aumento dei clienti. Tutto procede lentamente, ma dopo aver toccato il
fondo l’economia è nuovamente in ripresa.
Giovani
Se le statistiche economiche della Spagna sono deprimenti, quelle relative
ai giovani paiono addirittura catastrofiche. In Spagna quasi un giovane su
due è senza lavoro, tanto che c’è già chi parla di un’intera generazione
perduta a causa della crisi economica. Il divario tra i salari – quello dei
mileuristas (persone che non guadagnano più di €1000 al mese) è stato uno
dei temi più dibattuti dai media spagnoli – e i prezzi tuttora elevati delle
abitazioni ha ulteriormente ritardato l’età in cui i figli abbandonano la casa
dei genitori. E, per la prima volta dopo decenni, il numero di giovani
spagnoli che partono in cerca di nuove opportunità all’estero è più alto di
quello degli immigrati che arrivano in Spagna.
La reazione alla crisi
Nel maggio 2011 gli indignados hanno occupato con un sit-in pacifico
Plaza de la Puerta del Sol, nel centro di Madrid, dando inizio a una vera e
propria rivoluzione politica. Nelle elezioni regionali del 2015, i due
maggiori partiti, il conservatore Partido Popular (PP) e i socialisti, che
dominavano la politica da decenni, hanno dovuto cedere parte del potere a
nuove formazioni. In particolare, il Ciudadanos (Cittadini) e il Podemos
(Possiamo) hanno iniziato a conquistare seggi nei parlamenti regionali di
tutto il paese. A volte populisti, a volte nazionalisti, hanno dato voce alla
profonda insoddisfazione di molti spagnoli nei confronti dei due maggiori
partiti, coinvolti in scandali di corruzione e incapaci di capire le sofferenze
della popolazione.
Nella regione di Madrid, il PP al governo ha conquistato la maggioranza dei
seggi alle elezioni regionali, ma ha comunque assistito a un calo delle
preferenze (48 seggi a fronte dei 72 del 2011); stessa sorte è toccata ai
socialisti, arrivati al secondo posto con 37 seggi, mentre i partiti Podemos
(27 seggi) e Ciudadanos (17 seggi) hanno riscosso un successo strepitoso.
All’epoca delle nostre ricerche la composizione del parlamento regionale
(129 seggi) era ancora ignota.
Per quanto riguarda il consiglio comunale di Madrid, i risultati sono stati
ancora più chiari segnando la fine di 24 anni di governo conservatore.
Nonostante il PP di Esperanza Aguirre (ex leader del governo regionale
della capitale) abbia ottenuto la maggioranza (21 seggi su 57), Manuela
Carmena, un giudice in pensione spalleggiato da Podemos, ha conquistato
20 seggi per il suo partito Ahora Madrid (Ora Madrid). Grazie ai voti di
partiti minori, è diventata sindaco il 13 giugno 2015, promettendo un nuovo
corso politico che comprendeva la fine dei pignoramenti per chi non è in
grado di pagare il mutuo, la creazione di nuovi posti di lavoro e progetti per
ridurre la diseguaglianza nei quartieri madrileni. Carmena ha anche
promesso di dimezzare il proprio stipendio e nel suo primo giorno di carica
si è recata al lavoro in metropolitana.
Storia

Nata come guarnigione musulmana nel IX secolo, Madrid salì


alla ribalta nel 1561 quando, a sorpresa, fu scelta come capitale
della Spagna. Quale fulcro di un impero mondiale, Madrid uscì
dall’arretratezza e dall’isolamento culturale per trasformarsi
nella città più importante della Spagna. Nei secoli successivi il
suo ruolo di capitale andò consolidandosi: la città acquistò
prestigio, potere e ricchezza e accolse un crescente numero di
immigrati provenienti da tutta la nazione e dall’estero. Come
risultato finale Madrid divenne la più spagnola fra tutte le
grandi città della Spagna.
Madrid musulmana
Nell’VIII secolo l’esercito musulmano di Tariq ibn Ziyad attraversò lo
Stretto di Gibilterra scatenando uno scompiglio che avrebbe coinvolto la
Penisola Iberica per oltre sette secoli. Nel 756, nella parte meridionale della
regione, che i musulmani chiamavano Al-Andalus, fu istituito l’emirato di
Córdoba, i cui soldati e amministratori avrebbero progressivamente
conquistato la penisola fino all’inizio del IX secolo.
Quando i cristiani iniziarono la Reconquista – la campagna per la
riconquista della penisola condotta dalle forze cristiane e protrattasi per
secoli – gli arabi di Al-Andalus costruirono un sistema di postazioni
fortificate nella Spagna centrale. Uno di questi forti venne fatto edificare
nell’854 da Muhammad I, emiro di Córdoba, sul sito in cui sarebbe nata
Madrid. Il nuovo insediamento fu chiamato Mayrit (o Magerit), nome che
deriva dal termine arabo majira, ovvero ‘canale’. A mano a mano che la
Reconquista avanzava, i forti come quello di Mayrit furono investiti di una
crescente importanza strategica nella difesa contro le incursioni dei
cristiani. Consapevole del fatto che Mayrit non aveva difese naturali verso
est, Muhammad I fece erigere un muro difensivo entro i cui confini
potevano vivere solo i musulmani; la piccola comunità cristiana locale si
concentrava all’esterno di questa cinta, nei pressi dell’odierna Iglesia de
San Andrés. L’ultimo tratto rimasto della Muralla Árabe (Muraglia Araba) è
oggi visibile sotto la moderna Catedral de Nuestra Señora de la Almudena.
La posizione strategica di Mayrit, proprio al centro della penisola, richiamò
un numero crescente di soldati e mercanti. Per ospitare i nuovi arrivati,
l’insediamento ampliò i propri confini fino ad assumere l’aspetto di una
città. La moschea principale fu costruita nel punto in cui oggi Calle Mayor
incrocia Calle de Bailén, ma non ne rimane alcuna traccia. Nonostante la
sua crescita, tuttavia, Mayrit non era ritenuta fondamentale dai dominatori
musulmani. In tutta la penisola gli eserciti musulmani e cristiani si
battevano per conquistare la supremazia di questo o quel territorio, ma
Mayrit non era annoverata fra gli obiettivi principali e passò in mani
cristiane senza colpo ferire: nel 1083 il governatore di Toledo donò Mayrit
al re Alfonso VI di Castiglia in un raro momento di tregua.
Nella regione di Madrid sono stati rinvenuti resti di ville e altre strutture romane. Il piccolo
avamposto chiamato Miacum, vicino all’odierna Madrid, non era che un’ignota stazione
secondaria sull’importante strada romana che attraversava la Penisola Iberica.
L’ORSA DI MADRID
L’orsa che strofina il muso contro un madroño (corbezzolo) è uno
degli angoli più fotografati di Plaza de la Puerta del Sol. Il simbolo
di Madrid, incorniciato da sette stelle a cinque punte e sormontato
da una corona, ha una lunga storia. Quando nel 1803 Alfonso VI
ricevette in dono Mayrit dagli arabi, le forze cristiane auspicarono
che Madrid fosse la prima di una lunga serie di conquiste. Siccome
l’esercito cristiano proveniva da Nord e l’emisfero settentrionale
della volta celeste è occupato dalla costellazione dell’Orsa Minore,
formata da sette stelle, l’orsa (animale un tempo comune nella zona
di El Pardo, a nord della città) e le sette stelle divennero l’emblema
di Madrid. Il significato delle cinque punte delle stelle fu in seguito
attribuito alle cinque province che circondano Madrid (Segovia,
Ávila, Toledo, Cuenca e Guadalajara).
Madrid cristiana medievale
Madrid non tornò mai più sotto il controllo musulmano, anche se fu più
volte assediata dagli arabi. Via via che il fronte si spostava verso sud, i
veterani cristiani della Reconquista e gli uomini di chiesa con i rispettivi
ordini affluirono in città, cambiandone per sempre la fisionomia. Rimase
una piccola comunità musulmana, concentrata nel dedalo di vie intorno a
Las Vistillas, zona ancor oggi conosciuta col nome di Morería, ovvero
quartiere moresco. Nelle vicinanze, Plaza de la Paja divenne il fulcro
commerciale della città, in quanto sede del mercato centrale. Alla fine del
XIII secolo era già stata costruita una nuova cinta muraria, delimitata dalle
odierne Calle Arenal, Cava de San Miguel, Calle de la Cava Baja, Plaza de
la Puerta de Moros e Calle de Bailén. I siti oggi occupati da Plaza de
España e Plaza de la Puerta del Sol si trovavano tutti al di fuori delle mura.
Anche se in fase di crescita, Madrid seguitò ad avere un potere
insignificante e a vivere all’ombra delle città di Segovia e Toledo. Lasciate
in gran parte a se stesse, alcune famiglie locali decisero allora di governarsi
da sé e fondarono il primo consiglio comunale, il Consejo de Madrid. Nel
1309 le Cortes itineranti (assemblee politiche consultive convocate dal
sovrano) si riunirono per la prima volta a Madrid. A questo primo segno di
interesse da parte della Corona ne seguirono altri; la città divenne infatti
una località di villeggiatura sempre più gradita ai monarchi castigliani, in
particolare a Enrico IV (regno 1454-74), che la apprezzavano soprattutto
come base per compiere battute di caccia all’orso nella zona di El Pardo.
Malgrado il crescente interesse mostrato dalla Corona, Madrid continuò a
essere una città sporca, povera e dimessa. Nel 1348 gli orrori della peste
nera decimarono la popolazione, e alcune famiglie madrilene crearono
un’oligarchia inserita in un sistema di governo feudale che aveva autorità
sui contadini che lavoravano la tierra (terra) circostante. Come annotò un
osservatore nel XV secolo, ‘a Madrid non c’è nulla, eccetto ciò che uno si
porta con sé’. Madrid, insomma, non aveva niente di lontanamente
comparabile ad altre importanti città spagnole e impallidiva al cospetto
delle grandi capitali europee.
Madrid nei libri di storia
A Traveller’s Companion to Madrid (Hugh Thomas)
Hidden Madrid: A Walking Guide (Mark e Peter Besas)
Madrid: The History (Jules Stewart)
Madrid (Elizabeth Nash; Bruno Mondadori, 2008)

Ai viaggiatori che nel Medioevo si recavano a Madrid, l’immagine che più restava impressa
della città era quella di strade ‘che sarebbero state belle se non fosse stato per il fango e la
sporcizia’. Le case, come scrivevano alcuni cronisti, erano ‘brutte e cadenti, quasi tutte fatte di
fango’. La spazzatura e gli escrementi venivano gettati dai balconi, ‘cosa che dà origine a un
insopportabile fetore’.
Da città a capitale
Quando nel 1556 Filippo II, figlio e successore di Carlo V, ascese al trono
spagnolo, Madrid era circondata da una cinta muraria che vantava ben 130
torri e sei porte di pietra. Ma, per quanto imponenti, queste fortificazioni
erano in gran parte costruite con fango e progettate più per impressionare i
forestieri che non per difendere la città. Ciò nonostante, nel 1562 Filippo II
scelse Madrid come capitale della Spagna.
In realtà, il sovrano era più interessato alle questioni imperiali e alla
costruzione del Real Monasterio de San Lorenzo a San Lorenzo de El
Escorial che allo sviluppo urbano della capitale. Al di là della presenza di
qualche chiesa di pregio, dell’imponente alcázar e di alcune residenze
nobiliari, Madrid era composta soprattutto da case fatiscenti imbiancate a
calce, poco più che capanne di fango affacciate lungo vicoli sporchi, caotici
e, nella maggior parte dei casi, non lastricati. Il monumentale Paseo del
Prado, il viale cui Madrid oggi deve gran parte della sua grandiosità, non
era che il letto di un piccolo torrente. Comunque, nel giro di soli 40 anni, la
capitale passò da 2000 case (nel 1563) a oltre 7000, una crescita promossa
dall’afflusso di opportunisti, contadini ridotti in miseria, immigrati,
avventurieri e cacciatori di dote che speravano di acquisire un po’ di quel
lustro e di quella ricchezza che gravitavano intorno alla corte reale.
Nel 1630 fu completato il sontuoso Palacio del Buen Retiro, che andò a
sostituire l’alcázar come principale residenza reale (e di cui oggi
rimangono solo l’edificio che ospita il Museo del Ejército e il Casón del
Buen Retiro). Si costruirono anche innumerevoli chiese, conventi e palazzi
di dimensioni maestose e, grazie al mecenatismo della Corona, le arti
spagnole raggiunsero l’apogeo. Velázquez, El Greco, José de Ribera,
Zurbarán, Murillo e Coello operarono tutti in questo secolo e per merito
loro per la prima volta Madrid iniziò ad assumere realmente l’aspetto di una
grande città.
Intorno alla metà del XVII secolo la capitale era ormai cresciuta ben oltre le
proprie capacità di assorbimento: contava 175.000 abitanti, per cui era la
quinta città d’Europa, ma senza la corte si riduceva a nulla. Quando Pedro
Teixeira disegnò la prima pianta di Madrid nel 1656, la città era ancora in
gran parte un intrico di vicoli stretti e maleodoranti.
UNA SCELTA CAPITALE
Quando Filippo II decise di elevare Madrid al rango di capitale nel
1561, non compì affatto un gesto ovvio e dovuto: c’erano infatti
candidate ben più qualificate. Madrid contava appena 30.000
abitanti, mentre Toledo e Siviglia ne avevano più di 80.000
ciascuna. La stessa Valladolid, la capitale scelta da Isabella e
Ferdinando, era più popolosa, avendo 50.000 abitanti. Inoltre, nei
250 anni successivi al 1309, Madrid aveva ospitato i membri della
corte itinerante soltanto una decina di volte, molte meno rispetto ad
altre città.
Proprio l’apparente anonimato di Madrid, però, potrebbe essere
all’origine della scelta di Filippo II. Valladolid era considerata una
città dalla dubbia lealtà. Toledo, che come Madrid sorge vicino al
centro geografico della Spagna, era conosciuta per l’aristocrazia
riottosa all’autorità regia e per il clero potente che aveva mostrato
già più di una volta la tendenza a opporsi ai capricci del sovrano.
Madrid, invece, era stata definita da più di un monarca ‘assai nobile
e leale’. Scegliendola, dunque, Filippo II seguiva la strada più
agevole, quella lungo la quale avrebbe incontrato minore
resistenza. Egli voleva inoltre che la capitale fosse ‘una città che
assolvesse alla funzione di un cuore nel mezzo del corpo’.
Nel 1601 Filippo II, stanco di Madrid, trasferì la corte a Valladolid,
e in cinque anni la popolazione si dimezzò. La decisione fu così
impopolare che il re, resosi contro dell’errore commesso, ritornò a
Madrid. L’adagio ‘Sólo Madrid es corte’ (che si traduce
approssimativamente con ‘Soltanto Madrid può essere sede della
corte’) entrò a far parte del sentire comune e ancora oggi è
considerato valido.
I Borboni
Alla morte di Carlo II, nel 1700, la Spagna si ritrovò senza eredi al trono e
anche l’Europa fu coinvolta in una lunga guerra di successione che si
protrasse per 12 anni. Mentre le potenze europee si accanivano su ciò che
restava dell’impero, nel 1702 Filippo V (nipote del re di Francia Luigi XIV
e di Maria Teresa, figlia di Filippo IV) si insediò sul trono e fondò la
dinastia dei Borboni, la stessa che regna ancor oggi in Spagna. Il nuovo
sovrano creò uno stato centralizzato e tentò di varare una riforma agraria,
iniziative nelle quali alcuni storici hanno intravisto i germi della Spagna
moderna; a Madrid, in particolare, l’accentramento del potere statale
consolidò la supremazia della città come centro più importante del paese. Il
re preferiva vivere lontano dal chiasso e dalla sporcizia della capitale, ma
quando, nel 1734, l’alcázar fu distrutto da un incendio fece progettare il
magnifico Palacio Real.
Con i suoi immediati successori, Madrid e la Spagna vissero un periodo di
relativo buon governo. Carlo III (regno 1759-88), in particolare, è passato
alla storia come il miglior amministratore che Madrid abbia mai avuto (è
sua la statua equestre che campeggia alla Puerta del Sol). Varando il primo
programma di salute e igiene pubblica, egli ebbe il merito di ripulire una
città che aveva ancora la fama di essere la più sporca d’Europa. Il successo
fu tale che, verso la fine del suo regno, l’ambasciatore francese descrisse
Madrid come una delle capitali europee più pulite. Conscio dell’eredità
ricevuta, Carlo III portò a termine anche i lavori del Palacio Real, inaugurò
il Real Jardín Botánico (Giardino Botanico Reale) e commissionò la
realizzazione di altre opere pubbliche, tra cui numerose strade. Lasciò
un’impronta indelebile anche nel campo delle arti, patrocinando molti artisti
spagnoli e stranieri, tra cui Goya e Tiepolo.

Quando, nel XVII secolo, tutti i proprietari di case ricevettero l’ordine di destinare il secondo
piano delle loro abitazioni al clero e ai burocrati appena giunti in città, i madrileni edificarono
dimore che sul fronte strada mostravano un solo piano e sul retro gli altri, lontano dagli occhi
avidi del governo.
Napoleone e El dos de mayo
A un anno dalla morte di Carlo III, l’Europa intera precipitò in uno stato di
panico a causa dello scoppio della Rivoluzione francese, che minacciava di
sovvertire il vecchio ordine fondato sui privilegi reali e sull’ereditarietà dei
titoli nobiliari. Tramite le macchinazioni di Carlo IV, successore di Carlo
III, e del suo egocentrico ministro Manuel Godoy, la Spagna si inimicò sia
la Francia sia la Gran Bretagna, con conseguenze devastanti. Prima di tutto
Nelson annientò la flotta spagnola nella battaglia di Trafalgar del 1805.
Quindi Napoleone convinse Godoy a lasciare entrare le truppe francesi in
territorio spagnolo in modo tale che Francia e Spagna potessero invadere il
Portogallo. Il generale francese Murat, alla testa del suo distaccamento,
assunse invece il controllo di Madrid. Nel 1808 la presenza francese si era
ormai tramutata in un’occupazione di fatto in tutto il paese e il fratello di
Napoleone, Giuseppe Bonaparte, fu incoronato re di Spagna.
Madrid non accettò di buon grado il governo straniero. La mattina del 2
maggio 1808 numerosi madrileni, dimostrandosi più coraggiosi dei loro
governanti, attaccarono le truppe francesi nei dintorni del Palacio Real e di
quella che oggi è Plaza del Dos de Mayo a Malasaña. Murat agì con
estrema decisione e alla fine della giornata la ribellione era stata domata. I
capolavori di Goya intitolati El 2 de mayo e El 3 de mayo, esposti al Museo
del Prado, evocano in modo toccante le speranze suscitate dalla rivolta e la
tragedia della rappresaglia.
Benché odiato da gran parte dei madrileni, il contributo di Giuseppe
Bonaparte nei cinque brevi anni in cui governò la città non è da
sottovalutare. Nello sforzo di conquistarsi il favore della cittadinanza,
Bonaparte organizzò numerosi espectáculos gratuiti, come combattimenti di
tori, fiere gastronomiche e processioni religiose. Inoltre, trasformò il volto
di Madrid adottando una serie di misure necessarie per riordinare una città
cresciuta senza una pianificazione urbanistica precisa. Tra queste misure
figuravano l’abbattimento di varie chiese e conventi per realizzare nuove
piazze (come Plaza de Oriente, Plaza de Santa Ana, Plaza de San Miguel,
Plaza de Santa Bárbara, Plaza de Tirso de Molina e Plaza de Callao). Sua fu
anche l’idea del viadotto che scavalca Calle de Segovia. Infine furono presi
provvedimenti per migliorare l’igiene pubblica e i cimiteri vennero trasferiti
al di fuori delle mura cittadine.
I francesi furono cacciati dal territorio spagnolo nel 1813, dopo la Guerra de
la Independencia (Guerra d’Indipendenza o Guerra Peninsulare). Tuttavia,
quando il dispotico Ferdinando VII si reinsediò sul trono nel 1814, la
Spagna era una nazione allo sbando. Sebbene non fosse un monarca
particolarmente illuminato, Ferdinando ebbe il merito di rendere pubblico
l’accesso al rinnovato Parque del Buen Retiro, in gran parte distrutto
durante la guerra, e di fondare una galleria d’arte al Prado.

I madrileni non perdonarono mai a Napoleone le sue origini straniere e la brutalità con cui
represse le rivolte contro il suo potere, deridendo la sua pretesa di legittimità con nomignoli
come ‘re cetriolo’, ‘Pepe Botella’ e ‘re delle piccole piazze’.
Capitale di una nazione divisa
Per gran parte del XIX secolo disordini e agitazioni continuarono a turbare
la Spagna e Madrid, la cui storia in quel periodo fu scandita da almeno tre
guerre civili (le cosiddette Guerre Carliste tra liberali e conservatori per la
successione al trono di Spagna) e da ripetuti colpi di stato con relativi
tentativi di restaurazione. Madrid, al centro di questo scompiglio generale,
rimaneva assai arretrata, anche se la desmortización (espropriazione e
vendita delle proprietà ecclesiastiche) nel 1837, l’emergere di un ceto
borghese e la crescente attività imprenditoriale permisero finalmente ai
comuni cittadini di uscire dall’ombra del dominio reale e del potere
clericale per assumere un ruolo determinante.
Nel 1851 fu inaugurata la prima linea ferroviaria della città, che collegava
Madrid con Aranjuez, seguita sette anni più tardi dall’apertura del Canal de
Isabel II, che ancora oggi garantisce l’approvvigionamento idrico della
capitale dalla Sierra de Guadarrama. Significative migliorie furono
apportate alla pavimentazione stradale, alla rete fognaria e al sistema di
smaltimento dei rifiuti, e fu introdotta l’illuminazione stradale alimentata a
gas. Ma soprattutto, l’afflusso di capitali stranieri (per lo più francesi) iniziò
a rivitalizzare l’imprenditoria cittadina. Negli anni successivi furono
migliorate le strade che si irradiavano dalla capitale e realizzate diverse
opere pubbliche, dalla riorganizzazione della Puerta del Sol alla costruzione
del Teatro Real, della Biblioteca Nacional e del Congreso de los Diputados
(Camera dei Deputati). Al decennio 1860-70 risalgono le prime timide
iniziative per la realizzazione di un ensanche, un ampliamento della città.
La prima area interessata fu quella di Calle de Serrano, dove
l’intraprendente Marqués de Salamanca acquistò vari appezzamenti e vi
fece costruire eleganti dimore destinate ai ceti più abbienti.
Nel 1873 fu proclamata la repubblica, ma pochi mesi più tardi un colpo di
stato militare restaurò la monarchia borbonica, ponendo sul trono Alfonso
XII, figlio di Isabella. Seguì un periodo di relativa tranquillità, durante il
quale la realizzazione dell’ensanche proseguì speditamente, furono
costruite le grandi stazioni ferroviarie della città e gettate le fondamenta di
una cattedrale. Un altro tipo di ‘cattedrale’, il Banco de España, aprì i
battenti nel 1891. Nel 1898 erano ormai state realizzate le prime tranvie
elettrificate della città, nel 1910 iniziarono i lavori sulla Gran Vía e nove
anni più tardi entrò in funzione la prima linea della metropolitana.
Gli anni ’20 furono un periodo di attività frenetica, non soltanto nello
sviluppo urbano, ma anche nel panorama intellettuale cittadino. A Madrid si
pubblicavano ben 20 giornali e molti scrittori e artisti (tra cui Garcia Lorca,
Dalí e Buñuel) scelsero di stabilirsi nella capitale, dove echeggiavano i
ritmi del jazz americano e i cui sontuosi caffè risuonavano delle tertulias
(dibattiti letterari). Gli anni ’20 ruggivano a Madrid come in altre parti
d’Europa.

Durante l’assedio di Madrid, il generale franchista Emilio Mola assicurò a un giornalista


inglese che avrebbe presto conquistato Madrid con le sue quattro colonne ammassate alla
periferia della capitale e con l’aiuto della sua ‘quinta colonna’, una frase che da allora è
rimasta nel lessico popolare per indicare i simpatizzanti di Franco a Madrid.
Nell’occhio del ciclone
Nel 1923 il capitano generale di Catalogna, Miguel Primo de Rivera, prese
il potere e lo mantenne finché Alfonso XIII pose fine alla dittatura nel 1930.
Madrid esplose in una serie di festose celebrazioni, ma tale felicità si
sarebbe dimostrata prematura. La capitale spagnola, infatti, che ora contava
più di un milione di abitanti, era diventata il centro della politica sempre più
radicale del paese; l’ascesa dei socialisti a Madrid e degli anarchici a
Barcellona e in Andalusia non fece che acuire le tensioni in tutta la nazione.
A Madrid le elezioni municipali dell’aprile del 1931 decretarono la vittoria
di una coalizione di repubblicani e socialisti. Tre giorni dopo venne
proclamata la seconda repubblica e Alfonso XIII fu costretto alla fuga. Il
governo repubblicano aprì al pubblico la Casa de Campo – fino ad allora
riservata alla famiglia reale – e approvò numerose leggi riformiste. Le
divisioni al suo interno, tuttavia, favorirono l’ascesa al potere di una
coalizione di destra nel 1933. Le sorti cambiarono nuovamente nel febbraio
del 1936, quando una formazione di sinistra denominata Frente Popular
(Fronte Popolare) vinse di un soffio le elezioni, contro la destra del Frente
Nacional (Fronte Nazionale). Il generale Francisco Franco fu destinato alle
Isole Canarie, nell’intento di allontanarlo il più possibile per timore di un
colpo di mano, ma, con un esercito che sosteneva i partiti di destra e
un’estrema sinistra che inneggiava alla rivoluzione, le sorti della repubblica
erano quanto mai incerte. Nel luglio del 1936 le guarnigioni del Nord
Africa insorsero, imitate ben presto da quelle in patria. Era iniziata la guerra
civile.
Arrestata l’avanzata delle truppe ammutinate da nord, Madrid divenne
l’obiettivo delle forze nazionaliste provenienti da sud. Franco era infatti
convinto che la presa di Madrid gli avrebbe permesso di assumere il
controllo di tutta la Spagna. All’inizio di novembre del 1936 le sue truppe
penetrarono nella Casa de Campo. Il governo repubblicano riparò a
Valencia, ma gli eroici difensori della capitale, reclute prive di
addestramento, soldati di carriera fedeli alle istituzioni, uomini delle Brigate
Internazionali e consiglieri sovietici, non vollero arrendersi. Madrid
divenne una cause célèbre internazionale, che richiamò in sua difesa
personaggi illustri come Ernest Hemingway e Willy Brandt. Va detto, però,
che nonostante il lodevole contributo delle brigate oltre il 90% dei 40.000
soldati e irregolari che difesero la città era costituito da spagnoli.
Madrid respinse un duro attacco nel novembre del 1936, con gli scontri più
violenti nella parte nord-occidentale della città, intorno ad Argüelles e alla
Ciudad Universitaria. I soldati fedeli a Franco furono sopraffatti dalla
milizia locale e 20.000 suoi sostenitori cercarono riparo fra le mura delle
ambasciate straniere. Posto di fronte all’intransigenza repubblicana –
simboleggiata dalla frase ‘No pasarán!’ (‘Non passeranno!’) coniata dalla
leader comunista Dolores Ibárruri – Franco strinse d’assedio Madrid,
bombardò dall’alto la città e ne attese la resa. Invano.
Intervennero allora gli aerei tedeschi, che bombardarono la capitale: fu una
delle prime campagne di questo genere della storia bellica, ma il quartiere
di Salamanca fu risparmiato, si ritiene perché ospitava un gran numero di
sostenitori di Franco. Il Museo del Prado non fu altrettanto fortunato e la
maggior parte dei dipinti fu spostata a Valencia. Si stima che ben 10.000
persone perirono nella battaglia di Madrid; l’atteggiamento di Franco si
riassume nella sua promessa di ‘distruggere Madrid piuttosto che lasciarla
ai marxisti’.
Nel 1938 Madrid era ormai ridotta allo stremo, quasi totalmente priva di
viveri, indumenti e munizioni. Via via che le roccaforti repubblicane
cadevano una dopo l’altra nel resto del paese, i difensori di Madrid si
divisero circa l’opportunità di continuare la resistenza. Dopo una breve lotta
di potere intestina, prevalse il partito favorevole al negoziato. Fu così che il
28 marzo 1939 Madrid capitolò.
Gli anni di Franco
Consapevole di occupare una città che non lo aveva di certo accolto a
braccia aperte, Franco pensò inizialmente di trasferire la sede del governo
nel sud del paese, nella più docile Siviglia, ma poi decise di trasformare
Madrid in una capitale degna del paese che aveva in mente. Franco e il suo
partito falangista adottarono una politica estremamente repressiva, e la
Madrid dei primi anni ’40 fu definita da un osservatore una ‘città di un
milione di cadaveri’, ridotta in miseria e distrutta dai bombardamenti.
Nella propaganda di regime, gli anni ’40 e ’50 furono gli anni
dell’autarquía (autonomia economica), una politica dovuta, più che a una
filosofia sistematica, all’isolamento internazionale cui fu costretta la Spagna
dopo la fine della seconda guerra mondiale, a causa delle simpatie mostrate
per Hitler. Per la maggioranza degli spagnoli questi furono años de hambre
(anni di fame). Per tutto il decennio tra il 1940 e il 1950, decine di migliaia
di cittadini sospettati di simpatizzare con i repubblicani furono perseguitati,
imprigionati, torturati e fucilati. Migliaia di oppositori politici furono
internati in campi di concentramento nazisti e molti di coloro che rimasero
in patria furono costretti ai lavori forzati in condizioni disumane.
Il gravissimo dissesto dell’economia spagnola costrinse centinaia di
migliaia di campesinos (contadini) ridotti alla fame ad affluire in massa a
Madrid, andando ad aumentare la già pressante richiesta di alloggi. Nei
quartieri periferici sempre più degradati che iniziavano a fare cerchio
intorno alla capitale sorsero così nuove chabolas (baraccopoli).
Agli inizi degli anni ’60, nei cosiddetti años de desarollo (anni dello
sviluppo), l’industria decollò nella capitale e in tutta la regione circostante.
Iniziarono ad affluire gli investimenti stranieri e fiorirono i servizi e il
settore bancario. Gli stabilimenti dell’industria automobilistica americana
Chrysler furono il principale serbatoio di posti di lavoro nella Madrid di
quel periodo: se nel 1960 circolavano per le strade della capitale meno di
70.000 automobili, dieci anni dopo se ne contavano più di mezzo milione.
Nonostante i segnali di ripresa, Franco non fu mai amato nella capitale e il
miglioramento delle condizioni di vita non attenuò l’opposizione al regime.
Nei Paesi Baschi, il gruppo terrorista dell’ETA (Euskadi Ta Askatasuna;
Paese Basco e Libertà) iniziò a combattere per l’indipendenza basca. La
prima azione di risonanza mondiale ebbe luogo a Madrid nel 1973, quando
fu assassinato l’ammiraglio Carrero Blanco, primo ministro del Caudillo.
Franco si ammalò gravemente nel 1974 e morì il 20 novembre 1975.

Il monumento autocelebrativo della Valle de los Caídos, fatto erigere da Franco a nord-ovest di
Madrid, fu costruito in gran parte da prigionieri di guerra repubblicani condannati ai lavori
forzati.

Il primo sindaco conservatore democraticamente eletto, José María Álvarez del Manzano del
Partido Popular (PP), amministrò la città dal 1991 al 2003 e si guadagnò il soprannome di
‘tunnelator’ per i cantieri stradali semipermanenti e i progetti infrastrutturali su larga scala.
Il ritorno alla democrazia
Dopo la morte di Franco, gli spagnoli iniziarono a reclamare la loro libertà
e Madrid assunse un ruolo di primo piano.
Juan Carlos I, della dinastia dei Borboni che aveva abbandonato la Spagna
con la fuga di Alfonso XIII nel 1931, era stato indicato dallo stesso Franco
come suo successore e nuovo capo di stato. Nel luglio del 1976 il re
sconcertò gli scettici affidando l’incarico di formare un nuovo governo ad
Adolfo Suárez, un ex franchista moderato con cui era segretamente in
contatto da molto tempo. Questi, con l’approvazione esplicita del sovrano,
fece approvare dal Parlamento in tempi rapidissimi una serie di riforme,
mentre i generali e i sostenitori rimasti orfani di Franco cercavano di darsi
un nuovo assetto.
Suárez e la sua coalizione di centro-destra vinsero le elezioni del 1977 e, in
collaborazione con i partiti dell’opposizione, iniziarono a redigere una
nuova carta costituzionale che fece della Spagna una monarchia
parlamentare senza religione di stato e garantiva un elevato livello di
autonomia alle 17 regioni (compresa la Comunidad de Madrid) in cui era
stato suddiviso il paese.
La situazione sembrò precipitare ancora una volta nel febbraio del 1981,
quando Antonio Tejero Molina, un ufficiale di basso rango della Guardia
Civil, si presentò, pistola in pugno, alle Cortes di Madrid con un
distaccamento armato e tenne il Parlamento in ostaggio per 24 ore. Per
un’intera drammatica giornata la Spagna rimase con il fiato sospeso,
aspettando di sapere se sarebbe ripiombata negli anni oscuri della dittatura o
se la giovane democrazia avrebbe prevalso. Con tutta una nazione incollata
davanti ai teleschermi, re Juan Carlos I tenne un discorso con cui condannò
con fermezza Tejero e richiamò all’ordine l’esercito, che ubbidì tornando
alle caserme. Fu così che il colpo di stato fallì.
L’anno seguente il PSOE (Partido Socialista Obrero Español) di Felipe
González vinse le elezioni politiche nazionali. I problemi economici della
Spagna erano seri – il reddito medio era pari a quello dell’Iraq, il terrorismo
dell’ETA mieteva decine di vittime ogni anno e la disoccupazione superava
il 20%. Ma una cosa che gli spagnoli avevano in abbondanza era
l’ottimismo e quando, nel 1986, la Spagna entrò a far parte della Comunità
Economica Europea (CEE), come si chiamava allora, il paese poté dire di
essere tornato degnamente e completamente ai livelli delle altre moderne
nazioni europee.

Esperanza Aguirre, del Partito Popolare, è stata la prima donna a occupare la carica di
presidente di una regione spagnola, affermandosi alle elezioni per la Comunidad de Madrid nel
2003, una carica che ha mantenuto fino al 2012. Nel 2015 la coalizione di sinistra Ahora
Madrid, sostenuta dal partito Podemos, ha vinto le elezioni comunali e il giudice in pensione
Manuela Carmena è diventato il primo sindaco donna di Madrid.
La movida madrileña
Sullo sfondo dei grandi eventi che si svolgevano a livello nazionale e con
l’energia che l’aveva sempre contraddistinta, negli anni ’80 Madrid divenne
quello che Londra era stata negli anni ’60 e Parigi nel 1968: uno dei posti
più elettrizzanti della Terra. Dopo i lunghi anni bui della dittatura e del
cattolicesimo più tradizionalista, gli spagnoli, in particolare i madrileni, si
riversarono nelle strade con l’entusiasmo di ex collegiali. Caddero tutti i
tabù e i giovani scoprirono gli anni ’60, ’70 e i primi anni ’80 tutti insieme,
facendo esplodere quel fenomeno che fu chiamato la movida madrileña
(letteralmente, ‘animazione madrilena’). L’alcol, le droghe, la libertà
sessuale non furono più tabù. Trascorrere le serate facendo festa e
divertendosi divenne la norma, la marijuana era praticamente legale (cosa
che cambiò nel 1992) e la città imparò a non andare mai a dormire.
D’estate, i locali all’aperto nelle strade e nelle piazze risuonavano del
chiasso della gente che si raccoglieva per chiacchierare, bere e fare
baldoria, e numerosi erano i giovani che giungevano nella capitale spagnola
da ogni parte d’Europa per vivere quella stagione straordinaria.
La caratteristica che rese speciale la movida fu il ruolo di Enrique Tierno
Galván, un anziano ex docente universitario che era stato figura di spicco
tra gli oppositori di Franco ed era affettuosamente conosciuto in tutta la
Spagna come ‘il vecchio professore’. Di fede socialista, divenne sindaco nel
1979 e secondo molti fu proprio lui a lanciare la movida incoraggiando
pubblicamente i giovani a trasgredire e divertirsi. Non sorprende dunque
che sia stato il sindaco più amato che Madrid abbia mai avuto; quando
morì, nel 1986, un milione di madrileni partecipò ai funerali.
Ma la movida non fu solo la riscoperta dell’abitudine tutta spagnola di salir
de copas (uscire per bere). Fu accompagnata anche da un’esplosione di
creatività che interessò musicisti, designer e registi, tutti desiderosi di
scrollarsi di dosso gli anni della dittatura repressiva di Franco. Il più famoso
di questi artisti fu Pedro Almodóvar, ancora oggi uno dei registi più creativi
d’Europa. I suoi film vivaci e anticonvenzionali hanno catturato lo spirito
della movida, presentando personaggi esagerati con esistenze sopra le righe.
Pur essendosi imposto a livello internazionale con le ultime pellicole, sono i
suoi primi film, Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio (1980) e
Labirinto di passioni (1982), quelli che descrivono in modo più realistico
questo periodo. Quando non era impegnato nelle riprese, Almodóvar si
immergeva nello spirito della movida, esibendosi travestito da donna in bar
fumosi frequentati da gente dello spettacolo.
Ma cos’è successo alla movida? Secondo molti è morta nel 1991 con
l’elezione a sindaco di José María Álvarez del Manzano, esponente del
Partito Popolare (PP). Negli anni seguenti alla sua elezione, fumare uno
spinello in pubblico divenne sempre più pericoloso e a tutti i bar venne
imposto un rigido orario di chiusura. C’è persino chi ha sentito Pedro
Almodóvar affermare che Madrid era diventata ‘noiosa come Oslo’. In
effetti la città si è un po’ calmata da allora, ma questo lo può notare soltanto
chi è stato qui negli anni ’80. Magari tutte le città fossero così ‘noiose’!
Madrid mette giudizio
Dopo 12 anni di governo socialista, nel 1991 il panorama politico
madrileno mutò radicalmente con l’avvento dei conservatori alla guida della
città (che avrebbero mantenuto fino al 2015) e dal 1996 al 2004 i tre livelli
di governo di Madrid (locale, regionale e nazionale) furono prerogativa del
Partito Popolare, tanto da spingere gli osservatori di altre regioni ad
affermare che il PP favoriva apertamente lo sviluppo della capitale a spese
delle altre regioni del paese. Che tali accuse fossero fondate o meno, è
indubbio che Madrid trasse vantaggio dal decollo dell’economia alla fine
degli anni ’90. I programmi di ampliamento della metropolitana, della rete
viaria nazionale, dell’aeroporto e dei quartieri periferici, nonché la
riqualificazione della zona del centro, sono stati segni inequivocabili di una
ritrovata fiducia e sicurezza. Secondo uno studio statistico, fino al 75%
degli investimenti stranieri in Spagna è stato destinato alla capitale.
L’11 marzo 2004, tre giorni prima che il paese si recasse alle urne per le
elezioni politiche, Madrid fu scossa dall’esplosione di 10 bombe collocate a
bordo di quattro treni pendolari diretti alla stazione di Atocha: 191 persone
morirono e 1755 rimasero ferite, molte in modo serio. Fu il più grave
attacco terroristico della storia del paese.
Se questo attentato unì la città, lo stesso non avvenne a livello politico. Il 15
maggio 2011, al culmine della crisi economica e dello scontento nei
confronti della classe politica, gli indignados occuparono con un sit-in
pacifico Plaza de la Puerta del Sol e, forti dell’attenzione ottenuta sui social
network, vi rimasero per mesi, ispirando numerosi movimenti analoghi in
tutto il mondo, tra cui Occupy Wall Street. È stato l’inizio di un movimento
che avrebbe trasformato la politica spagnola.

Madrid è stata candidata a organizzare i giochi olimpici del 2012 e del 2016, giungendo
rispettivamente terza e seconda. Per l’edizione del 2020 Madrid è arrivata terza dietro a
Istanbul e alla città vincitrice, Tokyo, diventando l’unica grande capitale europea a non aver
mai ospitato le Olimpiadi.
UNA CITTÀ DI IMMIGRATI
In un paese dove i localismi non mancano – persino Barcellona, la
più europea delle città, rivendica fiera la propria identità catalana –
Madrid si distingue per l’assenza di campanilismo. Chiedendone il
motivo a un madrileno, la risposta spesso sarà: ‘Ma veniamo tutti
da qualche altra parte’. A Madrid è così da sempre. Nel Seicento,
dopo la nomina della città a capitale dell’impero nel 1561, la
popolazione aumentò di oltre il 500%, passando da 30.000 a
175.000 abitanti. Molti erano spagnoli (contadini e sedicenti nobili)
che si erano lasciati alle spalle una campagna impoverita attratti
dalle opportunità offerte dalla corte reale.
Nei primi 30 anni del Novecento, gli abitanti di Madrid
raddoppiarono, passando da 500.000 a un milione; nel 1930 uno
studio rivelò che meno del 40% della popolazione era originario
della città. Il processo continuò all’indomani della guerra civile: nei
soli anni ’50 nella capitale arrivarono più di 600.000 persone da
altre parti della Spagna. Alla fine del XX secolo il flusso
immigratorio assunse nuove forme e la Spagna divenne il paese
dell’Unione Europea con il più alto tasso d’immigrazione
dall’estero. Il 15-20% della popolazione di Madrid è di origine
straniera, più del doppio della media nazionale.
Non sorprende dunque che i veri madrileni siano una rarità. Chi
vanta quattro nonni nati nella città può fregiarsi del titolo di gato
(gatto). Il termine risale al 1083, quando un soldato di Alfonso VI
si arrampicò sulle imponenti mura dell’allora musulmana Mayrit e i
suoi compagni, nel vederlo, gridarono: ‘Guardate, si muove come
un gatto!’.
CRONOLOGIA
I-V secolo d.C.
L’impero romano sconfigge le tribù celtiberiche. La strada
romana che collega Mérida con Toledo (Toletum), Segovia,
Alcalá de Henares e Zaragoza (Cesaraugusta) corre nei pressi di
Madrid.
854
Muhammad I, emiro di Córdoba, fa edificare la fortezza di
Mayrit, una delle tante nella cosiddetta Marca di Mezzo, un
territorio di frontiera che separava Al-Andalus dai piccoli regni
cristiani del Nord.
fine del IX secolo
Muhammad I ordina la costruzione di un muro che racchiudeva
le odierne Catedral de Nuestra Señora de la Almudena e Plaza
de Oriente.
1070 circa
Il patrono di Madrid, san Isidro Labrador, nasce nella piccola
comunità cristiana radunata intorno all’Iglesia de San Andrés
(dove viene sepolto nel 1130) nella Mayrit musulmana.
1083
Mayrit passa nelle mani di re Alfonso VI di Castiglia senza
colpo ferire: i musulmani la cedono ai cristiani in cambio
dell’assistenza del re nella conquista di Valencia.
1110
Gli Almoravidi attaccano Madrid nel tentativo di rinconquistare
la città. Riescono a distruggere le mura, ma vengono respinti
prima di riuscire a impadronirsi dell’alcázar (fortezza).
1222
Negli archivi storici appare per la prima volta l’emblema di
Madrid, un’orsa che strofina il muso contro un madroño
(corbezzolo). Oggi in Plaza de la Puerta del Sol campeggia una
statua di questo simbolo.
1309
Le Cortes si riuniscono per la prima volta a Madrid. Durante la
seduta, i reali dichiarano guerra a Granada; la corte si sposta
spesso nel territorio spagnolo per le esigenze della Reconquista.
1348
La peste nera dilaga in tutta la Penisola Iberica, uccidendo il re
Alfonso XI e numerosi suoi compatrioti. In base alle stime, dal
20 al 50% della popolazione di Madrid muore nell’epidemia.
1426
Nel pieno di una disastrosa siccità, i devoti madrileni portano il
corpo di san Isidro, patrono di Madrid, in processione per le vie.
Subito dopo inizia a piovere.
1478
Isabella e Ferdinando, i Re Cattolici, istituiscono l’Inquisizione;
a migliaia saranno uccisi prima della sua abolizione nel 1834.
1479-81
Isabella, regina di Castiglia, sposa Ferdinando, re d’Aragona. Un
editto emanato dalle autorità madrilene costringe i musulmani a
indossare simboli per identificare la religione cui appartengono.
1492
Gli ultimi governatori musulmani di Al-Andalus vengono
sconfitti dall’esercito cristiano a Granada: per la prima volta
dopo 700 anni la penisola è riunificata. Gli ebrei vengono
espulsi dalla Penisola Iberica.
1520
Madrid appoggia Toledo nella rivolta dei Comuneros contro
Carlo V, una decisione disastrosa che indurrà il re vittorioso a
limitare la crescente indipendenza di Madrid.
1561
Contro ogni previsione, Filippo II instaura la sua corte
permanente a Madrid, secondo il sovrano ‘una città in grado di
adempiere alla funzione di un cuore nel mezzo del corpo’.
1601
Filippo III sposta la capitale da Madrid a Valladolid, ma il
malcontento popolare lo convince a far tornare la corte a
Madrid.
1622
Diego Rodríguez de Silva Velázquez, originario di Siviglia,
diventa pittore di corte e principale interprete dell’epoca d’oro
delle arti spagnole.
metà del XVII secolo
La popolazione di Madrid sale a quota 175.000 abitanti, dai
30.000 censiti un secolo prima. In Europa, solo Londra, Parigi,
Costantinopoli e Napoli possono vantare una popolazione
maggiore.
1702
Filippo V viene incoronato re e dà inizio alla dinastia dei
Borboni, che da allora, fatta eccezione per il quarantennio della
dittatura franchista, regna sulla Spagna.
1734
Il simbolo più duraturo della Madrid medievale, l’alcázar, viene
distrutto da un incendio. Quasi subito sulle sue rovine viene
avviata la costruzione di uno sfarzoso palazzo reale.
1759-88
Carlo III, re di Spagna, ripulisce Madrid, inaugura il Real Jardín
Botánico e patrocina Goya, trasformando la città in una
sofisticata capitale europea.
1808
Le truppe napoleoniche al comando del generale Murat
occupano Madrid e, dopo una vana rivolta della cittadinanza,
Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone, viene incoronato re
di Spagna.
1812
30.000 madrileni muoiono di fame a causa delle lotte contro i
francesi che porteranno alla Guerra d’Indipendenza. I francesi
saranno espulsi dal territorio spagnolo un anno dopo.
1819
Ferdinando VII inaugura il Museo del Prado. Concepito
inizialmente come magazzino per le opere d’arte accumulate
dalla famiglia reale nei secoli, diventerà poi una delle più
importanti gallerie d’arte europee.
1833
Ferdinando VII muore lasciando come unica erede una bambina
di tre anni, Isabella II. Sua madre, María Cristina, governa il
paese in qualità di reggente e la Spagna precipita nelle Guerre
Carliste che devastano la capitale.
1873
A febbraio viene proclamata la repubblica, che tuttavia ha vita
breve: nel dicembre dell’anno successivo i Borboni tornano al
potere nel Palacio Real con l’aiuto dell’esercito.
1881
Il Partido Socialista Obrero Español (PSOE) viene fondato in
una stanza sul retro di Casa Labra, oggi uno dei più prestigiosi
tapas bar di Madrid.
1898
La Spagna perde le ultime colonie (Cuba, Puerto Rico e le
Filippine), che vanno agli Stati Uniti, e precipita in un periodo di
angoscia nazionale. Vengono inaugurate le prime tranvie
elettrificate della città.
1919
Entra in servizio la prima linea della metropolitana: attraversa la
città da nord a sud, con otto stazioni e una lunghezza totale di
3,5 km, dalle Puerta del Sol a Cuatro Caminos.
anni ’20
Madrid vive una rinascita culturale con Salvador Dalí, Federico
García Lorca e Luis Buñuel, che portano cultura accademica e
scompiglio in una città innamorata del jazz e delle tertulias
(dibattiti letterari).
1931
Dopo un periodo di dittatura di destra, viene proclamata la
seconda repubblica; il re Alfonso XIII fugge, lasciando la
Spagna nel caos politico e gettando i semi della guerra civile.
1936-9
Scoppia la guerra civile. Le forze nazionaliste bombardano
Madrid dall’alto e con l’artiglieria. L’assedio dura tre anni,
prima che la città, ormai allo stremo, si arrenda il 28 marzo
1939.
anni ’60
Dopo un ventennio di estreme difficoltà economiche, gli anni
’60 vengono chiamati años de desarollo (anni dello sviluppo),
caratterizzati da investimenti e da una massiccia immigrazione
dalle campagne.
1973
L’ammiraglio Carrero Blanco, primo ministro di Franco, viene
assassinato dall’ETA con un’autobomba nel quartiere madrileno
di Salamanca, all’uscita dalla messa nell’Iglesia de San
Francisco de Borga.
1975-8
Dopo 39 anni al potere, Francisco Franco muore a Madrid il 20
novembre 1975. La Spagna tornerà alla democrazia tre anni
dopo.
anni ’80
La movida madrileña s’impadronisce della città e diventa
sinonimo di edonismo. Quest’epoca produce talenti creativi
come Pedro Almodóvar, Agatha Ruiz de la Prada e Alaska.
1981
Il 23 febbraio un gruppo armato della Guardia Civil guidato da
Antonio Tejero Molina tenta un colpo di stato; il re li denuncia e
il colpo fallisce.
1986
La Spagna entra nella Comunità Economica Europea (CEE), in
seguito Unione Europea (UE). Ai sussidi dell’UE sarà attribuito
il merito di aver contribuito a costruire le fondamenta
dell’economia spagnola.
1991
Per la prima volta Madrid elegge un sindaco conservatore, José
María Álvarez del Manzano del Partido Popular (PP), che pone
ufficialmente fine alla movida.
1992
Nello stesso anno in cui Barcellona ospita le Olimpiadi estive,
Madrid viene nominata Capitale Europea della Cultura. È vietato
l’uso di droghe in pubblico.
11 marzo 2004
191 persone muoiono negli attentati terroristici su quattro treni
affollati di pendolari. I feriti sono 1755. Tre milioni di madrileni
manifestano il proprio sdegno. Il 14 marzo il PSOE vince le
elezioni politiche.
2007
Alberto Ruiz-Gallardón, il rappresentante del PP che aveva vinto
le elezioni nel 2003, conquista la maggioranza assoluta nelle
elezioni municipali, consolidando il potere dei conservatori
nell’Ayuntamiento di Madrid.
2007
21 persone vengono condannate per gli attentati dell’11 marzo
2004, anche se durante il processo non emerge alcun
coinvolgimento di al-Qaeda né nella pianificazione né
nell’esecuzione degli attentati.
2011
Gli indignados occupano Plaza de la Puerta del Sol, dando il via
a proteste simili in tutto il mondo, come Occupy Wall Street.
2011
Il PP vince le elezioni politiche e municipali. Il sindaco
Gallardón lascia la carica e viene nominato Ministro della
Giustizia nel governo nazionale. Il nuovo sindaco è Ana Botella.
2014
Il Real Madrid vince la sua decima Champions League
sconfiggendo i concittadini rivali dell’Atlético Madrid con il
punteggio di 4-1 a Lisbona.
2015
Nonostante sia arrivata seconda nelle elezioni municipali,
Manuela Carmena, esponente del partito di sinistra Ahora
Madrid, diventa sindaco, una carica occupata dal Partito
Popolare fin dal 1991.
La città dei pittori

I re spagnoli succedutisi nel corso dei secoli erano uomini


vanitosi e amanti del lusso, che adoravano posare per ritratti e
competere con le altre case reali europee per il prestigio che
derivava dall’essere associati ai grandi artisti del loro tempo. Il
loro sostegno finanziario e personale trasformò così Madrid in
una delle più prolifiche fucine d’arte del mondo. A partire dai
primi anni del Novecento la città ha calamitato anche i talenti
più creativi del paese, in quanto sede delle più importanti
accademie artistiche.
Le origini
Nato nel XVI secolo, il mecenatismo nel campo delle arti interessò assai
poco i pittori spagnoli. Filippo II – il sovrano che trasferì la corte a Madrid
– prediligeva infatti artisti italiani come Tiziano e riservò scarsa attenzione
ai talenti che si erano formati in patria o ad altri artisti stranieri che in
seguito sarebbero stati riconosciuti come maestri indiscussi della pittura. Fu
questo il caso del cretese Dominikos Theotokopoulos (1541-1614), più noto
come El Greco, che con ogni probabilità fu il pittore più sensibile e
straordinario della Spagna nel XVI secolo, ma che fu ricusato da Filippo II
come artista di corte. Al Museo del Prado si possono vedere opere sia sue
sia di Tiziano.

Las Meninas di Velázquez di Marco Carminati (24 Ore Cultura, 2011), è un viaggio attraverso
le vicende storiche del dipinto e un’analisi di tutti i personaggi presenti nella scena. Affronta e
in parte risolve i numerosi enigmi – in termini di composizione e di significato – che ancora
avvolgono questo capolavoro.
Velázquez e il secolo d’oro
Nel promuovere le arti quale antidoto al malessere nazionale strisciante nel
XVII secolo, i monarchi spagnoli patrocinarono un artista che si sarebbe
distinto su tutti gli altri: Diego Rodríguez de Silva y Velázquez (1599-
1660). Nato a Siviglia, Velázquez si trasferì a Madrid come pittore di corte
e nella capitale trascorse il resto della propria vita. Le immagini da lui
dipinte (paesaggi, ritratti dei reali, soggetti sacri, sprazzi di vita quotidiana)
devono la loro vitalità non soltanto alla straordinaria capacità dell’artista di
catturare e rendere la luce e i contrasti, ma anche al suo profondo interesse
per l’aspetto umano dei personaggi, che sembrano quasi prendere vita sulla
tela. Tra i suoi capolavori ricordiamo in particolare Las meninas (Le
damigelle d’onore) e La rendición de Breda (La resa di Breda), entrambi
custoditi al Museo del Prado.
Francisco de Zurbarán (1598-1664), amico e contemporaneo di Velázquez,
morì in povertà a Madrid, ricevendo il pubblico plauso per i suoi capolavori
soltanto dopo la morte. Questo artista è ricordato soprattutto per la
limpidezza e la luce straordinarie che pervadono i suoi ritratti di monaci,
una serie dei quali è esposta alla Real Academia de Bellas Artes de San
Fernando.
Altri maestri dell’epoca, presenti al Prado pur avendo avuto contatti solo
sporadici con la capitale, sono José (Jusepe) de Ribera (1591-1652), che
subì l’influenza di Caravaggio e realizzò pregevoli opere in chiaroscuro, e
Bartolomé Esteban Murillo (1617-82).
Il Novecento e l’arte contemporanea
Il XX secolo contende al XVII il titolo di età dell’oro della pittura spagnola.
Sorolla e Solana
Originario di Valencia, Joaquín Sorolla (1863-1923) sfidò apertamente lo
stile degli impressionisti francesi prediligendo la luce accecante della costa
valenciana ai toni smorzati allora in voga a Parigi. Visse e lavorò a Madrid
e le sue opere sono esposte al Museo Sorolla, in quella che fu la sua casa
nella capitale.
L’artista che traghettò la pittura spagnola nel Novecento fu il madrileno
José Gutiérrez Solana (1886-1945), il cui inquietante stile all’avanguardia,
basato su colori foschi, luci tenui e figure dal pallore mortale,
contraddistingue opere considerate emblematiche di ciò che gli storici oggi
chiamano España negra (Spagna nera). Potete ammirarne una selezione nel
Centro de Arte Reina Sofía.

Per penetrare nella mente tormentata di uno dei più grandi artisti spagnoli, leggete
l’appassionante Goya di Robert Hughes (Mondadori, 2005).
GOYA, UN GENIO DELLA PITTURA
Francisco José de Goya y Lucientes (1746-1828), nato nel villaggio
di Fuendetodos in Aragona, iniziò la carriera nel 1776 come
disegnatore nella Real Fábrica de Tapices (Arazzeria Reale) di
Madrid, ma una malattia contratta nel 1792 lo condannò a una
completa sordità; secondo molti critici questa condizione influenzò
profondamente il suo stile, che si liberò progressivamente dalle
convenzioni dell’epoca e seppe essere spesso spietatamente
oggettivo. Nel 1799 Goya fu nominato pittore di corte di Carlo IV.
Diverse serie di dipinti segnano l’evoluzione artistica di Goya.
Verso la fine del XVII secolo il pittore realizzò enigmatici
capolavori quali La maja vestida e La maja desnuda, due ritratti
identici che differiscono unicamente per il fatto che nel secondo la
donna raffigurata è senza veli. Corre voce che la modella fosse
nientedimeno che la duchessa di Alba, con la quale forse Goya
intrecciò una relazione. Qualunque fosse la verità, l’Inquisizione
non apprezzò affatto le due tele e ordinò che venissero coperte.
Oggi sono esposte al Museo del Prado.
All’incirca nello stesso periodo delle due misteriose Majas, il
prolifico Goya dipinse i vividi affreschi dell’Ermita de San Antonio
de la Florida a Madrid, da poco riportati al loro antico splendore.
Produsse anche Los caprichos (Capricci), una graffiante serie di 80
acqueforti che criticavano aspramente gli eccessi e le follie della
vita di corte e l’ignoranza della classe clericale.
L’invasione francese e la guerra del 1808 turbarono profondamente
Goya, ispirandogli due crude rappresentazioni della brutalità della
guerra: El 2 de mayo (Il 2 maggio) e l’ancora più drammatico El 3
de mayo (Il 3 maggio), che raffigura l’esecuzione di alcuni ribelli
madrileni da parte dei soldati francesi.
Ritiratosi alla Quinta del Sordo (Casa del Sordo), a ovest del Río
Manzanares a Madrid, Goya realizzò sui muri di casa le angosciose
Pinturas negras (Pitture nere), successivamente rimosse e trasferite
al Prado, dove sono tuttora esposte.
Trascorse gli ultimi anni di vita in esilio volontario in Francia, dove
continuò a dipingere fino alla morte.
Picasso, Dalí e Juan Gris
Nato a Málaga, Pablo Ruiz Picasso (1881-1973) è forse il pittore spagnolo
più celebre di tutti i tempi. Sebbene avesse trascorso gran parte della sua
vita lavorativa a Parigi, nel 1897 arrivò a Madrid da Barcellona al seguito
del padre, e studiò per un anno alla Escuela de Bellas Artes de San
Fernando. Insofferente agli insegnamenti formali, il precoce Picasso si
recava al Prado per studiare da vicino le opere dei grandi maestri e
passeggiare per la città per ritrarre la vita come la vedeva. In seguito
divenne il principale esponente del Cubismo, movimento ispirato dal
fascino per il primitivismo, in particolare per le maschere rituali africane e
la prima scultura iberica. Questa formazione così complessa raggiunse il
culmine con il dipinto Guernica, oggi esposto al Centro de Arte Reina
Sofía.
Picasso non era l’unico artista a giudicare troppo tradizionale la Escuela de
Bellas Artes de San Fernando: nel 1922 giunse infatti a Madrid dalla
Catalogna Salvador Dalí (1904-89). Anch’egli riteneva che i professori del
rinomato istituto avessero poco da insegnargli e trascorse quattro anni al
‘Resi’ (la famosa residenza per studenti tuttora attiva) dove incontrò il poeta
Federico García Lorca e il futuro regista cinematografico Luis Buñuel.
Insieme a loro formò un terzetto anarchico e bohémien che frequentava
assiduamente le case di piacere, i caffè e le sale da concerto della Madrid
degli anni ’20, tra concerti jazz, baldorie e interminabili tertulias (dibattiti
letterari). Dalí, personaggio eccentrico e maestro del Surrealismo, fu in
seguito espulso dalla scuola d’arte e lasciò Madrid, dove non fece mai più
ritorno. L’unico legame rimasto tra l’artista e la capitale spagnola è
costituito da alcune opere che sembrano frutto di allucinazioni, esposte nel
Centro de Arte Reina Sofía.
Nella stessa galleria è custodita una pregevole serie di dipinti cubisti del
madrileno Juan Gris (1887-1927), che diede il meglio di sé a Parigi.
Insieme a Picasso e Georges Braque, fu una figura di spicco del Cubismo e
le sue opere si possono ammirare nel Museo Thyssen-Bornemisza e alla
Real Academia de Bellas Artes de San Fernando.
Guernica. Genesi di un dipinto di Rudolf Arnheim (Abscondita, 2005) ci svela gli aspetti
essenziali dell’opera e del pensiero artistico di Picasso.
Arte contemporanea
La morte di Franco nel 1975 diede il via a un periodo di grande fermento e
creatività artistica che fu alla base della movida madrileña. Punto di
riferimento delle nuove correnti divenne la Galería Moriarty, che vide
sfilare molti pittori, tra cui brillanti esponenti della movida quali Ceesepe
(nato nel 1958; vero nome Carlos Sánchez Pérez), che seppe catturare lo
spirito della Madrid degli anni ’80 con dipinti pieni di figure e dinamismo e
con otto cortometraggi (ebbe poi una svolta surrealista). Un’altra beniamina
della Galería Moriarty era Ouka Leele (nata nel 1957, il cui vero nome è
Bárbara Allende), una fotografa autodidatta le cui opere, talvolta bizzarre, si
distinguono per il peculiare uso del colore. Alcune sue fotografie si possono
vedere al Centro de Arte Reina Sofía, al Museo de Historia e, quando
riaprirà, al Museo Municipal de Arte Contemporáneo. Un altro fotografo
della movida che tuttora espone in varie gallerie di Madrid è Alberto
García-Alix (nato nel 1956).
Il dinamismo ribelle degli anni ’80 tende a oscurare il fatto che durante il
franchismo le arti figurative erano tutt’altro che in letargo, benché molti
artisti trascorsero anni in esilio. L’arte di Eduardo Arroyo (nato nel 1937),
in particolare, è pervasa da quello spirito radicale che, a partire dal 1962,
costrinse il pittore all’esilio per 15 anni. I suoi dipinti si rifanno in parte alla
pop art e abbondano di ironici riferimenti sociopolitici. Tra gli altri artisti in
esilio vi fu anche uno dei più grandi scultori spagnoli del Novecento,
Alberto Sánchez (1895-1962), le cui opere si possono ammirare nel Museo
al Aire Libre, un’esposizione all’aperto. L’opera di Benjamín Palencia
(1894-1980) rivela somiglianze sorprendenti con alcune sue sculture.
Antonio López García (nato nel 1936) esegue quadri iperrealistici con
occhio di fotografo: dipinti semplici come Lavabo y espejo (Lavandino e
specchio, 1967) trasformano i più comuni oggetti d’uso quotidiano in
immagini di straordinaria profondità. Altrettanto ricchi di dettagli, giochi di
luce e sfumature di colore sono i quadri che raffigurano scene di vita di
strada a Madrid, in particolare La Gran Vía (1981) e Madrid desde la torre
de bomberos de Vallecas (1980). Nel 1985 López García si è aggiudicato
l’ambito Premio Príncipe de Asturias per l’arte e un paio di suoi lavori sono
esposti nel Centro de Arte Reina Sofía.

Per quanto riguarda i dipinti che hanno come soggetto la città di Madrid, citiamo un nome su
tutti (sebbene abbia immortalato su tela anche altre città): Paula Varona
(www.paulavarona.com), originaria di Málaga. La sezione su Madrid del suo sito web (che
riporta anche le date delle mostre) fornisce un panorama completo della sua opera.
Architettura

L’architettura a Madrid racconta la lunga traiettoria storica


del paese: la grandiosità del periodo imperiale spagnolo
coesiste dunque con il barroco madrileño, con gli edifici del
periodo della Belle Époque e con le innovative strutture
dell’architettura contemporanea. Tutti questi stili si ritrovano
poi amalgamati in maestosi edifici storici, restaurati grazie a
sorprendenti progetti d’avanguardia.
Madrid fino al XVI secolo
Nata come guarnigione musulmana, la Madrid delle origini non possedeva
grandi opere architettoniche, o per lo meno quasi nessuna è giunta fino a
noi. Le uniche vestigia della presenza musulmana sono rappresentate da
alcuni contrafforti della cinta muraria, noti come Muralla Árabe (Muraglia
Araba), sotto la Catedral de Nuestra Señora de la Almudena. Tutto ciò che
resta a Madrid del ricco stile mudéjar (sviluppato dai mori rimasti in
territorio cristiano dopo la Reconquista) che un tempo abbelliva la città
sono i campanili dell’Iglesia de San Pedro El Viejo e dell’Iglesia de San
Nicolás de los Servitas.

L’International Architecture Day, che in genere si svolge a inizio ottobre, offre l’opportunità di
visitare i più begli edifici della capitale altrimenti chiusi al pubblico, tra cui la Sociedad
General de Autores y Editores.
Barocco e neoclassicismo
Juan de Herrera (1530-97) fu forse la più insigne figura del Rinascimento
spagnolo, l’architetto cui Madrid deve il suo stile unico, capace di fondere
l’austerità del gusto rinascimentale con timide concessioni a quello che
sarebbe stato il suo successore, il più voluttuoso e ornamentale barocco. Il
risultato fu uno stile assolutamente caratteristico, noto come barroco
madrileño. Il capolavoro di Herrera è l’austero complesso monastico-
residenziale di San Lorenzo de El Escorial, oltre al Puente de Segovia, uno
splendido ponte a nove archi all’estremità meridionale di Calle de Segovia.
Dopo la morte di Herrera, il principale interprete di questa corrente
architettonica fu Juan Gómez de Mora (1586-1648), al quale va il merito di
aver progettato Plaza Mayor, oltre al Convento de la Encarnación e al
Palacio de Santa Cruz. Lo zio di Gómez de Mora, Francisco de Mora
(1553-1610), accrebbe ulteriormente il prestigio della famiglia lavorando al
Palacio del Duque de Uceda in Calle Mayor. Altre splendide espressioni del
barocco madrileno sono la Real Casa de la Panadería in Plaza Mayor e
l’ingresso principale dell’odierno Museo de Historia.
Ventura Rodríguez (1717-85) fu colui che dominò il panorama
architettonico nella Madrid del XVIII secolo. A lui si devono il nuovo
interno del Convento de la Encarnación e le spettacolari fontane, tra cui
quella della dea Cibele in Plaza de la Cibeles e la Fuente de las Conchas nel
Campo del Moro.
Se Ventura Rodríguez era teso verso il neoclassicismo, Juan de Villanueva
(1739-1811) lo abbracciò pienamente, soprattutto nel Palacio de Villanueva,
l’edificio che più tardi sarebbe diventato la sede del Museo del Prado.
Villanueva sovraintese anche alla ricostruzione di Plaza Mayor dopo la sua
distruzione a seguito di un incendio divampato nel 1790 e progettò
numerose dépendance di residenze reali, come a San Lorenzo de El
Escorial.
Belle Époque
Superata la situazione caotica che aveva contraddistinto la prima metà del
XIX secolo, Madrid attraversò una fase di intensissima attività edilizia che
vide trionfare l’uso combinato del ferro e del vetro, in ossequio ai dettami
di una rivoluzione estetica che doveva simboleggiare la modernità. È di
questo periodo il magnifico Palacio de Cristal.
All’alba del XX secolo, durante la cosiddetta Belle Époque, Madrid
brulicava di cantieri. Sotto la guida dell’urbanista Antonio Palacios (1874-
1945), architetti giunti da tutto il paese trasformarono la città conferendole
l’atmosfera che la distingue ancora oggi. In molti casi si cercò ispirazione
nel passato. Il neo-mudéjar, per esempio, divenne lo stile in voga per la
costruzione di arene per le corride, come testimonia la magnifica arena di
Las Ventas, ultimata nel 1934. La più imponente (e forse spettacolare)
interpretazione dello stile Belle Époque è il Palacio de Comunicaciones di
Antonio Palacios, la cui moltitudine di pinnacoli e decorazioni rampanti fu
completata nel 1917.
Stili architettonici del passato
Palacio Real
Plaza de la Villa
Palacio de Comunicaciones
Sociedad General de Autores y Editores
Plaza de Toros Monumental de Las Ventas
Edificio Metrópolis
Architettura contemporanea
Il contributo dato da Madrid alla rivoluzione dell’architettura in Spagna non
è stato di primissimo piano, ma è comunque tradotto in alcune strutture
eccelse.
Progettato da Richard Rogers, il curvilineo Terminal 4 (T4) dell’Aeroporto
Internazionale Barajas è una vera e propria opera d’arte, che giustamente è
valsa al suo architetto il prestigioso premio Stirling nell’ottobre del 2006.
Lo skyline della capitale, inoltre, è stato modificato con quattro grattacieli
che si ergono sul Paseo de la Castellana, nella zona nord di Madrid. Di
questi, la Torre Caja Madrid (250 m, progettata da Norman Foster) è la
costruzione più alta di Spagna e supera di poco la sua vicina, la Torre de
Cristal (249,5 m, progettata da César Pelli). La Torre Espacio (236 m,
progettata da Henry Cobb) si è anch’essa conquistata il plauso della critica
per l’abbondante impiego di vetro.
Tra le innovazioni architettoniche che i visitatori avranno modo di vivere di
persona e in maniera più approfondita, la più stimolante è forse l’estensione
del Museo del Prado, inaugurata nell’ottobre 2007. Opera di uno dei più
illustri architetti residenti a Madrid, Rafael Moneo, vincitore del premio
Pritzker, questa nuova ala collega la galleria principale con ciò che resta dei
chiostri dell’Iglesia de San Jerónimo El Real. La struttura è stata elogiata
per l’impiego di materiali tradizionali quali il granito e il legno di quercia, e
l’effetto finale è stato definito dal direttore del Prado, Miguel Zugaza, una
‘natura morta di Juan Gris posta accanto a una di Zurbarán... discreta,
elegante e profondamente moderna’. Moneo non è nuovo a questo genere di
sfide urbane; sono infatti sue la ristrutturazione dell’Antigua Estación de
Atocha e la conversione del Palacio de Villahermosa nel Museo Thyssen-
Bornemisza, entrambi nei primi anni ’90.
Un altro progetto che negli ultimi anni ha trasformato il volto di una parte
della capitale è stato l’ampliamento del Centro de Arte Reina Sofía curato
dall’architetto francese Jean Nouvel. Si tratta di una meravigliosa struttura
di vetro rosso e acciaio che fa da complemento allo stile d’epoca
dell’Antigua Estación de Atocha, situata dall’altra parte di Plaza del
Emperador Carlos V, e all’austerità dei resti della struttura settecentesca del
museo.
Tra il Reina Sofía e il Prado, di fronte al Real Jardín Botánico, si trova uno
degli edifici più stupefacenti della capitale, il Caixa Forum, completato nel
2008. Progettato dagli architetti svizzeri Jacques Herzog e Pierre de
Meuron, per estetica sembra appartenere più al mondo della scultura che
non a quello dell’architettura, dato l’insolito profilo e l’utilizzo di ferro e
mattoni. Nel complesso, si tratta di un contributo notevole che di certo non
sfigura nella grandiosa cornice del Paseo del Prado.
Infine, un ultimo suggerimento agli appassionati di architettura: mentre vi
trovate a Madrid cercate assolutamente di pernottare all’Hotel Silken Puerta
América, dove ciascun piano reca la firma di un architetto di fama
mondiale.
Stile moderno o commistione di stili
Centro de Arte Reina Sofía
Caixa Forum
Museo del Prado
Antigua Estación de Atocha
Terminal 4, Aeropuerto de Barajas
Madrid e il cinema

L’industria cinematografica spagnola di cui Madrid è il fulcro


incontestabile è caratterizzata da eccezionali talenti individuali
(per esempio Pedro Almodóvar, Penélope Cruz, Antonio
Banderas e Javier Bardem) e da un filone locale che sforna
lavori di qualità, ma fatica a ottenere finanziamenti e
riconoscimento internazionale. Questi due aspetti si ritrovano
insieme in occasione dell’annuale assegnazione dei premi Goya
(gli Oscar spagnoli) che si tiene a Madrid nel mese di febbraio.
Registi
Nonostante l’età relativamente giovane, Alejandro Amenábar (nato nel
1972) è già uno dei registi più apprezzati in Spagna. Nato in Cile, si è
trasferito a Madrid con la famiglia quando era ancora bambino. Ha esordito
con Tesis (Tesi) (1995), ma la consacrazione internazionale gli è arrivata
con Apri gli occhi (1997), in seguito adattato per Hollywood con il titolo di
Vanilla Sky (2001; regia di Cameron Crowe). Il suo primo film in inglese è
stato The Others (2001), con Nicole Kidman, accolto con favore dalla
critica, ma superato di gran lunga da Mare dentro (2004), la commovente
storia di un pescatore galiziano, tetraplegico in seguito a un incidente,
interpretato da Javier Bardem, che desidera morire con dignità; la pellicola
ha vinto l’Oscar come miglior film straniero. Il successo si è ripetuto con lo
straordinario Ágora, titolo del 2009 che, con un budget stratosferico di 50
milioni di dollari, è stato il film più costoso mai realizzato in Spagna. Nel
2015 è uscito Regression (2015), interpretato da Ethan Hawke e da Emma
Watson. Amenábar non si limita a dirigere i film, ne scrive anche la
sceneggiatura e le musiche.
Il madrileno Fernando Trueba (nato nel 1955) è stato autore di film
interessanti, il migliore dei quali è Belle Époque, del 1992, una commedia
che si svolge nella casa di campagna di un pittore anarchico nella Spagna
del 1931. Le sue quattro figlie si prendono cura di un ingenuo giovane
disertore sullo sfondo della crescente tensione politica. Belle Époque si è
aggiudicato l’Oscar come miglior film straniero nel 1994. Tra i lavori più
recenti del regista segnaliamo El baile de la victoria (Il ballo della vittoria,
2009) e El artista y la modelo (L’artista e la modella, 2012). Trueba è noto
anche per il documentario Calle 54 (2000), che ha fatto per il jazz latino
quello che Buena Vista Social Club (1998; regia di Wim Wenders) ha fatto
per i musicisti cubani, ed è stato un personaggio di spicco nei folli anni ’80
della movida madrileña.
La Madrid di Almodóvar
Plaza Mayor (Il fiore del mio segreto, 1995)
El Rastro (Labirinto di passioni, 1982)
Villa Rosa (Tacchi a spillo, 1991)
Café del Circulo de Bellas Artes (Kika – Un corpo in prestito, 1993)
Viaducto de Segovia (Matador, 1986)
Museo del Jamón (Carne tremula, 1997)
Attori
Tra gli attori più amati in Spagna, pochi godono della fama internazionale
di Javier Bardem, vincitore di un premio Oscar. Lanciato insieme a
Penélope Cruz dal film Prosciutto, prosciutto (1992; diretto da Bigas Luna),
tra i suoi ruoli più riusciti figurano quelli interpretati in Prima che sia notte
(2000; regia di Julian Schnabel), Mare dentro (2004; di Alejandro
Amenábar), L’amore ai tempi del colera (2007; diretto da Mike Newell) e
Non è un paese per vecchi (2007; dei fratelli Cohen) in cui interpretava il
ruolo del killer psicopatico Anton Chigurh, per il quale nel 2008 ha vinto
l’Oscar come miglior attore non protagonista, premio mai assegnato prima a
uno spagnolo. Come molti dei migliori attori spagnoli, Bardem ha fatto la
gavetta nei film di Pedro Almodóvar, recitando in Carne tremula (1997).
Proviene, inoltre, da una delle famiglie più importanti della tradizione
cinematografica spagnola: suo zio, Juan Antonio Bardem (1922-2002), è da
molti considerato il più autorevole regista della capitale.
Penélope Cruz è un’altra celebre attrice con radici nella capitale spagnola
(dove è nata nel 1974). Alla fine degli anni ’90 ha tentato la sorte puntando
su Hollywood, dove ha sfondato con film come Il mandolino del capitano
Corelli (2001; regia di John Madden) e il già citato Vanilla Sky (2001), dove
interpreta lo stesso ruolo che aveva in Apri gli occhi di Amenábar. Ma il suo
talento è emerso soprattutto nei ruoli interpretati in tre pellicole di
Almodóvar diventate dei classici: Carne tremula (1997), Tutto su mia
madre (1999) e Volver – Tornare (2006); quest’ultimo è stato definito da un
critico ‘una scatenata lettera d’amore’ alla Cruz e le ha fatto guadagnare
una nomination all’Oscar come miglior attrice protagonista, un risultato
notevole per un film in lingua straniera. L’attrice ha vinto un Oscar come
miglior attrice non protagonista nel 2009, per il suo ruolo in Vicky Cristina
Barcelona di Woody Allen, e l’anno dopo ha avuto una nomination nella
stessa categoria per la sua interpretazione nel musical Nine (2009; regia di
Rob Marshall).
Sebbene non sia originario di Madrid, Antonio Banderas, nato a Malaga nel
1960, si è trasferito nella capitale nel 1981 all’età di 19 anni per lanciarsi
nella carriera di attore e in breve tempo è stato catturato dal gorgo della
movida madrileña, dove ha conosciuto Almodóvar. Dopo aver debuttato in
Labirinto di passioni (1982), Banderas ha recitato ancora per Almodóvar in
in Donne sull’orlo di una crisi di nervi (1988), Légami! (1989) e La pelle
che abito (2011), e parallelamente la sua sfolgorante carriera hollywoodiana
è decisamente decollata.
PEDRO ALMODÓVAR
Nato nel 1949 in un piccolo borgo della Castiglia-La Mancia,
Almodóvar ha dichiarato che in quell’ambiente rurale e
conservatore si sentiva come se fosse ‘caduto da un altro pianeta’.
A Madrid, dove si trasferì a 18 anni, trovò la sua patria spirituale e
cominciò a girare i primi cortometraggi in Super 8, sbarcando il
lunario come ambulante nel mercato delle pulci di El Rastro. Ben
presto divenne il simbolo della controcultura madrilena, ma fu
soltanto dopo la morte di Franco, nel 1975, che si affermò come
figura cult a livello nazionale. I suoi primi film Pepi, Luci, Bom e le
altre ragazze del mucchio (1980) e Labirinto di passioni (1982) –
la pellicola che lanciò Antonio Banderas – lo proclamarono cantore
e star della movida madrileña, l’esplosione di edonismo e creatività
che caratterizzò i primi anni della Spagna postfranchista. E ad
Almodóvar l’estro creativo certo non mancava, come dimostrano le
sue pellicole condite con colori sgargianti e personaggi che vivono
esistenze sopra le righe, dove il sesso libero e le droghe
rappresentano la norma. Di notte Almodóvar si esibiva nei bar della
movida più famosi di Madrid, in uno spettacolo drag intitolato
‘Almodóvar & McNamara’. In questa veste è persino apparso in
Laberinto de pasiones.
La schiera dei suoi fan aumentò ulteriormente grazie ai suoi
bizzarri spaccati della Spagna moderna, generalmente ambientati a
Madrid, come Donne sull’orlo di una crisi di nervi (1988) e
Légami! (1989). Tutto su mia madre (1999) è famoso anche perché
segna la maturità artistica dell’attrice Penélope Cruz, che ha
recitato in numerosi film di Almodóvar ed era una delle attrici
predilette dal regista prima di diventare una star di Hollywood.
Altri importanti film diretti dal regista sono Parla con lei (2002),
con cui ha vinto un Oscar per la miglior sceneggiatura originale; La
Mala Educación (2004), un’intricata storia tra una drag queen, suo
fratello, un sacerdote e un compagno di scuola diventato produttore
cinematografico; e Volver – Tornare (2006), che ha rivisto insieme
Almodóvar e Penélope Cruz, acclamati dalla critica e dal pubblico.
Le opere più recenti di Almodóvar, sempre prolifico, sono Gli
abbracci spezzati (2009), ancora con la Cruz, La pelle che abito
(2011), thriller con Antonio Banderas, e la commedia Gli amanti
passeggeri (2013), dove entrambi gli attori fanno una breve
apparizione.
Flamenco

Il flamenco sembra esprimere in musica tutta la passione di


una delle nazioni più passionali del mondo. Chiunque abbia
ascoltato le sue note struggenti in sottofondo in un affollato bar
spagnolo ne conosce la forza seduttiva, ma assistere a uno
spettacolo dal vivo è una delle esperienze più suggestive che si
possano vivere a Madrid.
Le origini del flamenco
Le origini del flamenco sono andate perdute nel tempo. Secondo alcuni
affonderebbe le sue radici nei canti bizantini anticamente intonati nelle
chiese visigote, ma tra gli entomusicologi prevale una seconda ipotesi, che
sia cioè il frutto di una fusione tra i canti portati in Spagna dai gitanos e la
musica e i versi giunti nell’Andalusia musulmana dal Nord Africa in epoca
medievale. Il flamenco così come lo conosciamo assunse una forma
chiaramente definita tra il XVIII e il XIX secolo tra i gitanos stanziati nella
bassa valle del Guadalquivir, nell’Andalusia occidentale.
Per saperne di più sul flamenco
Un buon sito web per tutto ciò che riguarda il flamenco è
www.deflamenco.com.
El Flamenco Vive, un negozio nei pressi di Plaza Mayor, vende un
ampio assortimento di libri e CD di flamenco.
Il flamenco a Madrid
All’inizio i gitanos e gli andalusi si concentravano nella zona intorno a
Calle de Toledo, tant’è vero che lungo questa strada il romanziere Benito
Pérez Galdós contò non meno di 88 taverne andaluse alla fine del XIX
secolo. Agli inizi del Novecento la scena si spostò nelle strade intorno a
Plaza de Santa Ana, ma, via via che la fama del flamenco si diffuse fino a
farne un’attrazione turistica, i tablaos (locali di flamenco) cominciarono a
spuntare in tutta Madrid.
Alla capitale spagnola piace sostenere il ruolo di capitale del flamenco, ma
questo è vero solo fino a un certo punto. L’asse formato da Cadice, Jerez de
la Frontera e Siviglia è tuttora considerato il cuore pulsante di questa forma
d’arte e l’area dov’è possibile assistere agli spettacoli più autentici di
flamenco. È evidente però che Madrid è il palcoscenico principale, il luogo
dove tutti i migliori artisti finiscono per esibirsi. Ed è questo, in sostanza, il
contributo dato dalla capitale allo sviluppo del flamenco: aver fatto
conoscere questo genere a un pubblico più vasto, in una cornice spesso di
prestigio. Pur non riuscendo a ricreare quell’atmosfera intima e grintosa che
è un elemento fondamentale di questo genere, la qualità delle performance
nei locali della capitale rimane impeccabile.
Uno dei festival di flamenco più prestigiosi della Spagna è la Suma
Flamenca che si tiene a Madrid nel mese di giugno.
Locali di flamenco a Madrid
Villa Rosa – Plaza de Santa Ana
Casa Patas – Lavapiés
Las Tablas – Plaza de España
Corral de la Morería – La Latina
Las Carboneras – vicino a Plaza Mayor
Stelle del flamenco
Due sono i nomi che più di tutti hanno dominato la scena del flamenco:
Paco de Lucía ed El Camarón de la Isla, artisti ai quali si deve la rinascita
del genere nella seconda metà del XX secolo. La loro statura artistica è tale
che sono ormai diventati il metro in base al quale si misurano tutti gli artisti.
Paco de Lucía (1947-2014) è stato il decano dei chitarristi di flamenco,
dotato di un virtuosismo che pochi possedevano: è considerato
l’incarnazione del duende, quell’indefinibile capacità di trasmettere
l’energia e la passione del flamenco. Altri maestri della chitarra sono i
membri della famiglia Montoya (alcuni sono più noti con lo pseudonimo di
Los Habichuela), specialmente Juan (nato nel 1933) e Pepe (nato nel 1944).
Nel 1968 Paco de Lucía iniziò una delle collaborazioni più esaltanti della
storia del flamenco, quella con l’amico El Camarón de la Isla (1950-92),
insieme al quale incise nove album poi divenuti dei classici. Fino alla sua
prematura scomparsa, El Camarón fu la voce più rappresentativa del cante
jondo (canto profondo) contemporaneo ed è impossibile ignorare l’influsso
che egli ebbe su quest’arte; per esempio, introdusse il basso elettrico nelle
sue canzoni, spianando la strada a una generazione di artisti che portarono il
flamenco in direzioni fino ad allora impensabili. Benché nato a San
Fernando, nel profondo sud dell’Andalusia, El Camarón fu per 12 anni
ospite fisso al Tablao Torres Bermejas di Madrid, e fu durante questo
periodo che la collaborazione con Paco de Lucía raggiunse il culmine. Nei
suoi ultimi anni El Camarón si unì a Tomatito, uno degli allievi di Paco de
Lucía, e anche in questo caso il risultato fu pionieristico. Quando morì nel
1992, circa 100.000 persone parteciparono ai funerali.
Un altro artista diventato una figura cult del genere è stato Enrique Morente
(1942-2010). Definito da un giornale madrileno ‘l’ultimo bohémien’,
Morente ha sempre cercato di non alienarsi i puristi del flamenco, ma al
tempo stesso ha contributo a porre le basi del nuovo flamenco grazie a
numerose contaminazioni con altri generi. Sua figlia, la cantaora Estrella
Morente (nata nel 1980), è oggi considerata uno dei talenti più interessanti
del genere.
Una delle più acclamate cantaoras è Carmen Linares (nata nel 1951), che
ha trascorso gran parte della sua vita artistica a Madrid. Tra i ballerini di
spicco della scena attuale vi sono l’audace e volubile Joaquín Cortés (nato
nel 1969) e Antonio Canales (nato nel 1962), più legato alla tradizione.
ELEMENTI ESSENZIALI DEL FLAMENCO
Il cantante di flamenco viene chiamato cantaor se uomo e cantaora
se donna, mentre il/la ballerino/a è detto bailaor/a. In genere, le
canzoni e i balli sono eseguiti con l’accompagnamento di un/a
tocaor/a, un chitarrista che suona con grande trasporto. Il ritmo
viene ulteriormente scandito battendo i piedi, le mani e talvolta le
nacchere. Esistono coplas (canzoni) molto diverse tra loro, come la
dolente soleá e l’angosciante siguiriya che si contrappongono alla
vivace alegría e alla ritmata bulería. Il primo genere a imporsi fu il
cante jondo (canto profondo), dolente espressione di una comunità
che viveva ai margini della società. La jondura (profondità)
costituisce tuttora l’essenza del flamenco.
Grandi album di flamenco
Paco de Lucía Antología (1995)
Una leyenda flamenca (1993)
Blues de la frontera (1986)
Cositas buenas (2004)
Lágrimas negras (2003)
Sueña la Alhambra (2005)
Nuevo flamenco e fusion
Due dei primi gruppi a fondere il flamenco con il rock sono stati, negli anni
’80, i Ketama e i Pata Negra, la cui musica è stata definita da alcuni ‘gypsy
rock’. Tra il 1993 e il 1996 il gruppo Radio Tarifa ha prodotto brani con un
affascinante mix di flamenco, musica nordafricana e sonorità medievali.
Contaminazioni altrettanto interessanti con la musica classica marocchina
sono state elaborate da Juan Peña Lebrijano, esponente di un tipo di
flamenco più tradizionale, meglio noto come El Lebrijano. Diego El Cigala,
una delle voci più belle del flamenco moderno, ha rilanciato la propria
carriera grazie a un’eccezionale collaborazione con il virtuoso cubano Bebo
Valdés (Lágrimas negras; 2003), pubblicando da allora degli album molto
apprezzati dalla critica.
I Chambao sono il più famoso gruppo di nuevo flamenco del momento,
mentre gli Ojos de Brujo, di Barcellona, hanno conquistato pubblico e
critica con il loro suono grintoso. Celebre è anche Diego Amador (nato nel
1973), un pianista autodidatta. Tutti questi artisti si esibiscono di tanto in
tanto a Madrid.
Guida pratica
TRASPORTI
ARRIVO A MADRID
Aeropuerto de Barajas
Estación de Atocha
Estación de Chamartín
Estación Sur de Autobuses
TRASPORTI URBANI
Bicicletta
Autobus
Metropolitana e cercanías
Taxi
TOUR
INFORMAZIONI
Accessi a internet
Ambasciate e consolati
Cartine
Documenti e visti
Dogana
Elettricità
Emergenze
Festività
Informazioni turistiche
Moneta
Ora
Posta
Salute
Servizi igienici
Telefono
Tessere sconto
Viaggiare in sicurezza
Viaggiatori con disabilità
Viaggiatori omosessuali
GUIDA LINGUISTICA
GLOSSARIO
Trasporti
ARRIVO A MADRID
L’aeroporto Barajas di Madrid è uno dei più trafficati d’Europa, servito da
un centinaio di linee aeree. Oltre ai collegamenti diretti (assicurati da
compagnie low-cost e altri vettori) con il resto d’Europa, vi atterrano voli
intercontinentali diretti dall’America del Nord e del Sud, dall’Asia e
dall’Africa. Moltissimi sono i voli interni provenienti da altre città della
Spagna. La durata del volo è di meno di un’ora da Lisbona e di circa due
ore e mezzo da Roma.
La Spagna vanta un’eccellente rete di treni e autobus a lunga percorrenza,
di cui Madrid è il centro nevralgico. Dalla capitale si irradiano linee
d’autobus dirette in ogni angolo del paese, cui si aggiungono collegamenti
internazionali per l’Europa e anche per il Marocco. L’espansione della rete
ferroviaria ad alta velocità ha notevolmente ridotto i tempi di percorrenza; il
collegamento tra Madrid e Barcellona, in particolare, ha notevolmente
avvicinato la capitale spagnola al resto dell’Europa e attualmente è in
progetto la realizzazione di una linea ad alta velocità tra Parigi e Madrid.
Aereo
Ci sono voli diretti per Madrid da quasi tutti i paesi europei, dal Nord
America, dall’Africa, dal Medio Oriente e dall’Asia. La compagnia area
Swiss (call center in Svizzera 848 700 700; www.swiss.com) ha in
operativo voli da Zurigo che raggiungono Madrid in circa due ore e mezzo.
Per/dall’Italia
Voli diretti Madrid è facilmente raggiungibile in aereo grazie ai
numerosi voli diretti giornalieri operati da Air Europa
(www.aireuropa.com) da Milano Malpensa e Roma Fiumicino, Alitalia
(www.alitalia.com) da Roma Fiumicino, Blue Air (www.blueairweb.com)
da Torino, EasyJet (www.easyjet.com) da Milano Malpensa, Iberia
(www.iberia.com) da Bologna, Milano Linate, Milano Malpensa, Torino e
Venezia, Meridiana (www.meridiana.it) da Napoli, Ryanair
(www.ryanair.com) da Alghero, Bergamo, Bologna, Cagliari, Catania,
Olbia, Palermo, Pisa e Roma Ciampino e Vueling (www.vueling.com) da
Firenze e Roma Fiumicino.
Voli con scalo Se non trovate posto sui voli diretti o volete partire da
qualche altro aeroporto italiano, potete contare su diverse altre compagnie
aeree quali per esempio Air France (www.airfrance.it) con cambio di
aeromobile a Parigi, Brussels Airlines (www.brusselsairlines) con cambio
a Bruxelles, Lufthansa (www.lufthansa.com) con cambio a Francoforte o
Monaco di Baviera, Luxair (www.luxair.it) con cambio in Lussemburgo,
Swiss (www.swiss.com) con cambio a Zurigo), Tap Air Portugal
(www.flytap.com) con cambio a Lisbona o le già citate Iberia e Vueling
con cambio a Barcellona, con partenze giornaliere da tutti i principali
aeroporti.
Tariffe Le tariffe possono variare sensibilmente a seconda della
stagionalità o in occasione di particolari promozioni aeree in bassa stagione.
La tariffa Iberia, per esempio, parte attualmente da €107 (Milano)/€101
(Roma) per un biglietto a date fisse senza alcun minimo di validità/massimo
di un anno e da acquistarsi almeno cinque giorni prima della data di
partenza per arrivare, all’estremo opposto, a €1065 (Milano)/€1075 (Roma)
per un biglietto in Business Class senza alcun minimo/massimo di validità,
con possibilità di variare la data di ritorno. Di recente, Alitalia ha introdotto
la tariffa ‘light’ (o ‘mini’) che consente di viaggiare a prezzi molto
vantaggiosi rispetto alla tariffa base, ad alcune condizioni: si viaggia con il
solo bagaglio a mano (quello in stiva è a pagamento), il check-in si fa
esclusivamente online sul sito, attraverso le app o nelle postazioni fast
check degli aeroporti, l’assegnazione del posto avviene automaticamente e
il biglietto non è modificabile né rimborsabile. Tenete inoltre presente che
in determinati periodi dell’anno di bassa stagione Alitalia e Iberia, in
collaborazione con alcuni grossi tour operator, promuovono formule
speciali ‘Europa’ a tariffe molto vantaggiose comprendenti particolari
offerte weekend volo+hotel. Da non dimenticare infine le tariffe ‘giovani’ o
per studenti proposte da Alitalia (a partire da €43 a tratta per partenze da
Roma).
Informazioni Per cercare la disponibilità di tariffe aeree convenienti
consultate i siti delle compagnie aeree sia tradizionali sia low-cost, oppure
la vostra agenzia di viaggi di fiducia, o ancora uno dei numerosi motori di
ricerca, fra i quali: www.edreams.it, www.expedia.it, www.kayak.it,
www.opodo.it, www.skyscanner.it, www.it.lastminute.com,
www.whichbudget.com/it/.
Compagnie aeree
Alitalia (in Italia 89 20 10, dall’estero 06 65649; www.alitalia.it) è la
principale compagnia aerea italiana.
Iberia (in Italia 199 101 191; www.iberia.com)
CAMBIAMENTI CLIMATICI E VIAGGI AEREI
Qualsiasi mezzo di trasporto che funzioni con carburanti
tradizionali produce anidride carbonica, la causa principale dei
cambiamenti climatici indotti dall’uomo. Oggi i viaggi richiedono
normalmente trasferimenti in aereo, un mezzo che usa sì, per
chilometro percorso per persona, meno carburante rispetto alla
maggior parte delle auto, ma percorre distanze più lunghe e rilascia
i gas responsabili dell’effetto serra nelle parti alte dell’atmosfera.
Molti siti web mettono a disposizione i ‘carbon calculators’
(misuratori di anidride carbonica), che consentono ai viaggiatori di
calcolare le emissioni di anidride carbonica di cui sono responsabili
viaggiando e, per chi lo desideri, la somma di denaro necessaria per
compensare l’impatto di tali emissioni attraverso un contributo a
iniziative in favore dell’ambiente in tutto il mondo. Lonely Planet
provvede alla compensazione di tutti i viaggi effettuati dal suo staff
e dagli autori.
Aeropuerto de Barajas
L’aeroporto Adolfo Suárez Madrid-Barajas ( 902 404704;
www.aena.es; Aeropuerto T1, T2 e T3, Aeropuerto T4), situato 15 km a
nord-est della città, è il sesto scalo d’Europa per volume di traffico, con
quasi 50 milioni di passeggeri che vi transitano ogni anno.
Barajas ha quattro terminal. Il Terminal 4 (T4) gestisce principalmente i
voli Iberia e delle compagnie partner, mentre i terminal T1, T2 e
(raramente) T3 sono utilizzati dai restanti vettori. Per sapere di quale
terminal si serve la vostra aerolinea, consultate la sezione Adolfo Suárez
Madrid-Barajas sul sito www.aena.es e cliccate su ‘Airlines’.
Anche se tutte le compagnie aeree effettuano il check-in (facturación)
nell’area partenze dell’aeroporto, alcune consentono di compiere
l’operazione anche presso la stazione della metropolitana di interscambio
Nuevos Ministerios, direttamente a Madrid (informatevi presso la vostra
compagnia aerea).
Presso i terminal T1, T2 e T4 ci sono agenzie di autonoleggio, bancomat,
cambiavalute, farmacie, uffici turistici, servizi di deposito bagagli e
parcheggi.
Metropolitana
Il modo più semplice di raggiungere la città dall’aeroporto è prendere la
linea 8 della metropolitana fino alla stazione di interscambio Nuevos
Ministerios, dove ci sono collegamenti con le linee 10 e 6 e con i treni
cercanías (treni locali di superficie che servono i sobborghi e le città
vicine). La metropolitana è in servizio dalle 6.05 all’1.30. Il biglietto
singolo costa €4,50, compreso il supplemento di €3 per chi viaggia
per/dall’aeroporto. Se acquistate il biglietto Metrobús valido per 10 corse
(€12,20), ricordate di pagare il supplemento di €3 previsto sulla tratta
per/dall’aeroporto. Il tragitto fino a Nuevos Ministerios dura circa 15 minuti
(circa 25 min dal Terminal 4).
Autobus
L’Exprés Aeropuerto (autobus n. 203; www.emtmadrid.es; €5) fa la spola
tra la stazione ferroviaria di Puerta de Atocha e l’aeroporto (40 min,
biglietto €5 da acquistare a bordo) 24 ore su 24. Dalle 23.30 alle 6 le
partenze hanno luogo da Plaza de Cibeles, non dalla stazione. Le corse
diurne dalla stazione partono a intervalli di 15-20 minuti, quelle notturne da
Plaza de Cibeles ogni 35 minuti.
In alternativa, dai terminal T1, T2, T3 e T4 potete prendere l’autobus n. 200
per/dall’Intercambiador de Avenida de América (stazione di interscambio in
Avenida de América). Il costo del biglietto è €1,50. La prima corsa per
l’aeroporto è alle 5.10, l’ultima alle 23.30; gli autobus partono a intervalli di
12-20 minuti.
È in funzione anche una navetta gratuita che collega tutti e quattro i
terminal.
Minibus
AeroCITY ( 902 151654, 91 747 75 70; www.aerocity.com; a partire da
€17,85 per persona, servizio espresso a partire da €34 per minibus) è un
servizio privato di minibus a domicilio che effettua collegamenti tra il
centro di Madrid e l’aeroporto (T1 di fronte al gate 2 degli arrivi, T2 tra il
gate 5 e il gate 6, e T4 presso la sala arrivi). Il servizio è operativo 24 ore su
24 e si può prenotare per telefono o tramite internet; si può riservare un solo
posto o tutto il minibus, che in tal caso opera come un taxi.
Taxi
La corsa in taxi fino in centro (30 min circa a seconda del traffico, 35-40
min dal Terminal 4) ha una tariffa fissa di €30 per qualsiasi destinazione
situata entro i confini della circonvallazione M-30 (che comprende tutto il
centro di Madrid) valida anche per le prenotazioni di taxi online o
telefoniche. La tariffa minima di €20 si applica per destinazioni entro 10 km
dell’aeroporto e non è valida per le prenotazioni online o telefoniche.
Treno
Per una panoramica dei treni internazionali in servizio tra Madrid e altri
paesi europei collegatevi al sito di Renfe (www.renfe.com) e cliccate su
‘Viajes internacionales’. I viaggiatori svizzeri potranno verificare le opzioni
di collegamento ferroviario sul sito delle Ferrovie Federali Svizzere
(www.ffs.ch).
Per/dall’Italia
Non esistono collegamenti diretti tra l’Italia e Madrid, ma questo non
significa che il viaggio in treno sia un’opzione da scartare. Lungo il
percorso si può far tappa in interessanti città europee che costituiscono
anche importanti snodi ferroviari, e il viaggio in treno può essere molto più
di una semplice modalità di spostamento.
Per informazioni su orari e frequenze dei principali collegamenti ferroviari
in Italia e in Europa, oltre che le agenzie di viaggio, potete consultare:
Trenitalia ( 89 20 21; www.trenitalia.com, cliccando su ‘Altri treni’ e poi
su ‘Viaggi internazionali’), Italo ( 06 07 08; www.italotreno.it), Ferrovie
Tedesche (www.bahn.com/it) e Voyages-sncf.com (www.voyages-
sncf.com).
Estación de Atocha
La principale stazione ferroviaria di Madrid è la Puerta de Atocha
(www.renfe.es; Atocha Renfe) situata all’estremità meridionale del Paseo
del Prado, a sud del centro. È la stazione dove arrivano quasi tutti i treni
internazionali, nazionali e locali (cercanías), compresi molti convogli AVE
ad alta velocità.
Al piano terra dell’edificio ci sono bancomat, autonoleggi e un deposito
bagagli.
Metropolitana e cercanías
La stazione della metropolitana Atocha Renfe (linea 1; corsa
singola/biglietto da 10 corse €1,50/12,20), da non confondere con la vicina
stazione Atocha, si trova all’interno della stazione ferroviaria. Da Atocha
Renfe ci vogliono 10-15 minuti fino alla stazione Sol, da dove si possono
raggiungere altri punti della città con le linee 2 e 3. I biglietti sono in
vendita ai distributori automatici della stazione.
La rete ferroviaria suburbana dei treni cercanías serve per lo più i sobborghi
periferici, ma mette comunque a disposizione un servizio utile che collega
la stazione Atocha Renfe a Sol, Nuevos Ministerios e all’Estación de
Chamartín. La rete dei treni cercanías è gratuita se siete titolari di un
biglietto Renfe per il proseguimento del viaggio: passate il codice a barre
del biglietto allo scanner presso uno dei distributori automatici dedicati
cercanías Renfe vicino all’uscita dei binari.
Taxi
I taxi partono dall’ultimo piano della stazione. La corsa fino in centro (5-10
min, a seconda del traffico) costa da €5 a €7,50, più €3 di supplemento per
il servizio dalla stazione ferroviaria.
Autobus
Anche se meno comodi della metropolitana, nei pressi della stazione
passano numerosi autobus (corsa singola/biglietto da 10 corse €1,50/12,20).
Per la piantina delle linee, consultate il sito web dell’Empresa Municipal
de Transportes de Madrid (EMT; 902 507850; www.emtmadrid.es).
Estación de Chamartín
Situata a nord del centro di Madrid, l’Estación de Chamartín ( 902
432343; Chamartín) ha numerosi collegamenti ferroviari a lunga
percorrenza, soprattutto per/dal nord della Spagna. Questa è anche la
stazione dove arrivano i treni internazionali da Parigi e Lisbona.
Metropolitana e cercanías
Chamartín è servita da una sua stazione della metropolitana (linee 1 e 10;
corsa singola/biglietto da 10 corse €1,50/12,20). Da questa si impiegano da
15 a 20 minuti fino alla stazione Sol, dove ci sono collegamenti con le linee
2 e 3 dirette in altri punti della città. I biglietti sono in vendita ai distributori
automatici presso la stazione.
C’è anche un servizio di treni cercanías che collega Chamartín–Nuevos
Ministerios–Sol–Atocha e che è gratuito se siete titolari di un biglietto
Renfe per il proseguimento del viaggio. Anche per questo servizio vi sono
dei distributori automatici dedicati.
Taxi
La corsa in taxi fino in centro (circa 15 min, a seconda del traffico) costa
circa €10 più €3 di supplemento per il servizio dalla stazione ferroviaria.
Autobus
Vicino alla stazione passano numerose linee d’autobus (corsa
singola/biglietto da 10 corse €1,50/12,20). Per la piantina delle linee,
consultate il sito web www.emtmadrid.es.
BIGLIETTI INTERNAZIONALI A RIDUZIONE
Carta Rail Plus Questa tessera dà diritto allo sconto del 25% sui
biglietti internazionali di prima e seconda classe (tranne alcuni treni
speciali) ed è valida un anno a partire dalla data di emissione. Può
essere richiesta presso le biglietterie internazionali delle principali
stazioni ferroviarie e presso le agenzie di viaggi abilitate alla
vendita. In Italia viene venduta esclusivamente in combinazione
con la Carta Verde (per giovani di età compresa tra i 12 e i 26 anni
non compiuti) e la Carta d’Argento (per persone che abbiano
compiuto 60 anni d’età). Le tariffe, al momento della stesura della
guida: Carta Verde comprensiva di Rail Plus, €40; Carta d’Argento
comprensiva di Rail Plus, €30. Per conoscere l’offerta completa di
Trenitalia collegatevi al sito www.trenitalia.com e sotto la voce
‘Offerte e servizi’ troverete ‘Carta Verde e Carta Argento’.
Interrail I biglietti Interrail consentono di viaggiare nei 30 paesi
che attualmente aderiscono all’offerta e possono essere acquistati in
diverse formule, i cui prezzi variano in base ai giorni di viaggio
consentiti, alla durata del viaggio e al paese prescelto. I biglietti
Global Pass possono essere di quattro tipi: per giovani (di età
compresa tra i 12 e i 25 anni), adulti, anziani (over 60) e famiglia (1
adulto e 1/2 bambini da 0 a 11 anni).
Il biglietto Interrail One Country Pass permette invece di
viaggiare nell’arco di un mese in uno solo dei paesi dell’offerta, ma
in giorni non consecutivi (da un minimo di 3 a un massimo di 8). A
titolo indicativo, il prezzo di un biglietto per la Spagna per giovani
in seconda classe/giovani in prima classe/adulti – famiglia in
seconda classe/adulti – famiglia in prima classe va da
€101/168/134/210 (3 giorni) a €169/287/229/359 (8 giorni).
I biglietti Interrail sono rilasciati dalle biglietterie delle principali
stazioni ferroviarie, dalle agenzie di viaggi specializzate, e online
sul sito http://italiano.interrailnet.com/enit/, dove troverete anche
molte informazioni in materia. II sito di riferimento per i
viaggiatori svizzeri è www.ffs.ch/abbonamenti-e-biglietti/billette-
international.html.
Autobus
Il principale gestore dei collegamenti in autobus tra Madrid e i paesi
europei (oltre che il Marocco) è Eurolines (www.eurolines.com). I
viaggiatori svizzeri accederanno più agevolmente all’elenco dei
collegamenti disponibili consultando il sito www.eurolines.ch.
Per/dall’Italia
Eurolines Italia ( 0861 55 48 89, 0861 55 40 14, 0861 199 1900;
info@baltour.it; www.eurolines.it; Baltour srl, Contrada Piano Delfico,
64100 Teramo) collega diverse volte alla settimana Madrid con (in ordine
alfabetico) Bologna, Brescia, Firenze, Genova, Mestre, Milano, Napoli,
Parma, Pisa, Roma, Savona, Torino, Venezia, Ventimiglia, Verona,
Viareggio.
Indicativamente, da Roma/Milano il viaggio dura circa 31/26 ore e il
biglietto di sola andata costa €152/142.
Eventualmente prendete in considerazione l’acquisto dell’Eurolines Pass,
che consente di programmare l’itinerario viaggiando attraverso molte città
europee in 15 o 30 giorni. Le tariffe in Italia: il pass per 15 giorni costa
€195/210/270 (bassa/media/alta stagione) per i giovani al di sotto dei 26
anni e €225/245/320 per gli adulti; quello per 30 giorni costa, per le stesse
categorie di viaggiatori, rispettivamente €265/280/350 e €340/350/425.
Ulteriori informazioni su promozioni e offerte su www.eurolines.it.
Estación Sur de Autobuses
L’Estación Sur de Autobuses ( 91 468 42 00;
www.estaciondeautobuses.com; Calle de Méndez Álvaro 83; Méndez
Álvaro), poco più a sud della circonvallazione M-30, è la principale
autostazione di Madrid. Ha autobus per quasi tutte le destinazioni a sud
della capitale e per molte altre località del paese. Quasi tutte le autolinee
hanno una propria biglietteria in questa stazione, anche se partono da altri
punti della città.
Metropolitana
La stazione della metropolitana più vicina è Méndez Álvaro (linea 6; corsa
singola/biglietto da 10 corse €1,50/12,20). Per raggiungere la stazione di
Sol, in centro, prendete la linea 6 fino alla stazione Legazpi e lì cambiate
sulla linea 3. I biglietti sono in vendita ai distributori automatici della
stazione.
Taxi
La corsa in taxi fino in centro (20-30 min circa, a seconda del traffico) costa
€10-15, più €3 di supplemento per il servizio dall’autostazione.
Automobile e motocicletta
Se le molte ore di viaggio alla guida del vostro veicolo non sono un
problema, sappiate che per raggiungere Madrid da Ventimiglia il tragitto da
percorrere è di circa 1290 km, attraversando il confine con la Francia.
Sul sito ViaMichelin (www.viamichelin.it), alla voce ‘Itinerari’, potrete
facilmente programmare il percorso più indicato dalla vostra località di
partenza. Sul sito di Autostrade per l’Italia (www.autostrade.it) potrete
invece controllare il traffico in tempo reale e calcolare il pedaggio nei tratti
autostradali italiani. Se invece non avete fretta e volete viaggiare su strade
statali, potreste trovare utile il sito dell’ANAS (www.stradeanas.it),
selezionando la regione italiana da cui intendete partire.
La patente di guida italiana e quella svizzera sono riconosciute. Ai
motociclisti italiani raccomandiamo di controllare la data di emissione della
patente e verificare se rientra tra quelle che abilitano a guidare anche
all’estero oppure no; informatevi presso l’ACI o, in alternativa, rivolgetevi
a un’autoscuola, dove potrete anche ottenere l’eventuale abilitazione alla
guida all’estero, nel caso la vostra patente non la consenta.
Ricordiamo di portare con voi il libretto di circolazione; se l’auto su cui
viaggiate non è intestata a voi, sarà necessaria anche la delega a condurre
del proprietario con firma autenticata.
L’assicurazione di responsabilità civile stipulata in Italia è riconosciuta in
Spagna come in tutti gli altri paesi dell’UE. Per informazioni utili i cittadini
svizzeri possono rivolgersi all’Automobile Club Svizzero (www.acs.ch).
Sul sito www.viaggiaresicuri.it, a cura dell’ACI in collaborazione con il
Ministero degli Affari Esteri, troverete un gran numero di informazioni utili
su norme di sicurezza, documenti richiesti e normativa in vigore nei vari
paesi. Chi desidera ricevere ulteriori informazioni può rivolgersi alla sede
nazionale ACI (centralino 06 499 81; informazioni per l’estero 06 49 11
15; documenti doganali 06 4998 2496; www.aci.it; Via Marsala 8, 00185
Roma).
È utile sapere che associandosi all’ACI si può ottenere la tessera con
validità annuale ACI Sistema (€75 comprensivi di quota associativa) che
consente di ricevere assistenza anche all’estero (nei paesi dell’Unione
Europea) sia per il veicolo sia per l’associato e i suoi familiari.
Bicicletta
L’EuroVelo (www.ecf.com; www.eurovelo.org) è una rete di 14
cicloitinerari che attraversano l’Europa per un totale di 70.000 km,
individuati dall’ECF – European Cyclists’ Federation, una federazione di
51 associazioni ciclistiche di 36 paesi europei. I percorsi EuroVelo
consistono in cicloitinerari già esistenti o pianificati la cui realizzazione e
manutenzione è affidata agli organismi locali. La Spagna è attraversata
dall’EV1 ‘Atlantic Coast Route’, dall’EV3 ‘The Pilgrims Route’ e dall’EV8
‘Mediterranean Route’.
Se desiderate viaggiare con la formula ‘treno+bici’, ricordate che la bici
può essere trasportata nell’apposita sacca portabici o in speciali carrozze
attrezzate: informatevi al momento dell’acquisto del biglietto su quale
modalità dovete utilizzare. Utili informazioni sono disponibili sul sito di
Trenitalia (www.trenitalia.com) – dal menu ‘Offerte e servizi’, sotto la
voce ‘Servizi a bordo’, cliccate su ‘Bici al seguito’ –, e su quello di Italo
(www.italotreno.it). Vi saranno d’aiuto anche i siti delle Ferrovie Tedesche
(www.bahn.com/it; cliccate su ‘Ulteriori opzioni di ricerca’ e selezionate
‘Bicicletta al seguito’) e delle Ferrovie Federali Svizzere
(www.ffs.ch/stazione-servizi/auto-bici/in-viaggio-con-la-bici.html).
Per/dall’Italia
Se siete appassionati di cicloturismo, in Italia potete contattare la
Federazione Italiana Amici della Bicicletta ( 02 6073 7994; info@fiab-
onlus.it; www.fiab-onlus.it; Via Borsieri 4/E, 20159 Milano). Per
pianificare le tappe che vi porteranno alla meta, visitate il sito
www.bicitalia.org, su cui troverete le schede di percorsi EuroVelo, rete
ciclabile italiana, reti regionali, ciclovie di qualità e numerose informazioni
utili.
TRASPORTI URBANI
Madrid ha un’eccellente rete di trasporto pubblico. Il mezzo più comodo
per spostarsi in città è la metropolitana, le cui 12 linee coprono tutta l’area
urbana attraverso una rete capillare di stazioni. Altrettanto estesa è la rete di
autobus, sulla quale sono validi gli stessi biglietti della metropolitana, ma
risulta più difficile orientarsi tra l’elevatissimo numero di linee (circa 200!).
I taxi abbondano e costano relativamente poco per gli standard europei.
Bicicletta
In città sfrecciano numerosi motos (ciclomotori), ma poco è stato fatto per
incoraggiare l’uso della bicicletta a Madrid, visto che le piste ciclabili sono
rare almeno quanto gli automobilisti che prestano attenzione ai ciclisti.
La bicicletta si può trasportare a bordo della metropolitana tutto il giorno di
sabato e domenica e a qualsiasi ora dal lunedì al venerdì, tranne nelle fasce
orarie 7.30-9.30, 14-16 e 18-20. Le biciclette si possono trasportare anche
sui treni cercanías a qualsiasi ora.
Noleggio
Bike & Roll ( 91 142 77 93; www.bikeandroll.es; Av de Menédez Pelayo
2; a partire da €4/20 ora/giorno; 10-20 lun-ven, 10-14 sab; ; Príncipe
de Vergara) Bike & Roll noleggia biciclette vicino all’angolo nord-orientale
del Parque del Buen Retiro.
Bike Spain ( 91 559 06 53; www.bikespain.info; Calle del Codo; noleggio
mezza giornata/giornata intera a partire da €12/18, tour a partire da €35;
10-14 e 16-19 lun-ven apr-ott, 10-14 e 15-18 lun-ven nov-marzo; Ópera)
Oltre al servizio di noleggio, organizza tour guidati della città in bicicletta
(in inglese) sia di giorno sia di sera (il venerdì); sono possibili anche
escursioni più lunghe.
Trixi.com (www.trixi.com; Calle de los Jardines 12; 1/2/8/24 h €4/6/12/15,
casco €2,50; 10-14 e 16-20 lun-ven, 10-20 sab e dom; Gran Vía)
Noleggio di biciclette e tour del centro sulle due ruote.
BICI MADRID
Di recente Madrid ha messo a disposizione del pubblico un servizio
di biciclette elettriche che può essere utilizzato anche dai turisti. Si
chiama BiciMAD ( 010 a Madrid, 91 529 82 10 fuori Madrid;
www.bicimad.com; 1/2 h €2/4; 24 h) e, in base all’ultimo
conteggio, mette a disposizione 1560 biciclette in 123 stazioni
distribuite in tutta la capitale. Il servizio prevede un abbonamento
annuale (abono; da €15 a €25) rivolto soprattutto ai residenti, ma è
possibile noleggiare i mezzi anche solo per una o due ore. In questo
caso (usario ocasional), per noleggiare una bici da una delle
stazioni si sceglie una tessera per un periodo di uno, tre o cinque
giorni, e si paga un deposito cauzionale di €150 con la carta di
credito, dal quale verrà scalato l’importo corrispondente al tempo
di utilizzo del mezzo una volta scaduta la tessera. La bicicletta è
noleggiabile per un periodo massimo di due ore consecutive.
Autobus
Gli autobus dell’EMT (www.emtmadrid.es) effettuano servizio regolare
sulla maggior parte delle linee urbane dalle 6.30 alle 23.30 circa. Il servizio
notturno è assicurato da autobus chiamati búhos (gufi), che coprono 26
percorsi dalle 23.45 alle 5.30, tutti con partenza da Plaza de la Cibeles.
Le tariffe diurne e notturne sono le stesse di quelle della metropolitana:
€1,50 per la corsa singola, €12,20 per il biglietto Metrobús da 10 corse. I
biglietti singoli si possono acquistare a bordo.
Metropolitana e cercanías
La moderna metropolitana (www.metromadrid.es) di Madrid è un mezzo
veloce, pratico e sicuro per spostarsi in città. Oltretutto, in genere, è più
facile servirsi della metropolitana che raccapezzarsi con la moltitudine di
percorsi degli autobus. Opera su 12 linee distinte per colore nel centro di
Madrid, alle quali vanno ad aggiungersi la MetroSur, la moderna rete
suburbana che serve la zona sud della città, e altre linee che si dirigono a
ovest verso i grandi centri abitati di Pozuelo e Boadilla del Monte. Le
piantine a colori che riportano le linee operative sulla rete sono disponibili
in qualsiasi stazione o in internet. La metropolitana è in servizio dalle 6.05
all’1.30.
Le cercanías sono treni regionali a breve percorrenza gestiti da Renfe (
902 320320; www.renfe.es/cercanias/madrid), la società ferroviaria
nazionale. Sono mezzi comodi per spostarsi rapidamente da nord a sud tra
le stazioni ferroviarie di Chamartín e Atocha (con fermate a Nuevos
Ministerios e Sol) o per raggiungere San Lorenzo de El Escorial.
Biglietti
A meno che non siate soltanto di passaggio in città, vi conviene acquistare
un biglietto Metrobús valido per 10 corse (su autobus e metropolitana) a
€12,20; quelli singoli costano €1,50. I biglietti sono in vendita nelle stazioni
presso gli sportelli con personale oppure ai distributori automatici, oltre che
nella maggior parte degli estancos (tabaccherie) e nelle edicole. I biglietti
Metrobús non sono validi sui treni cercanías. I bambini sotto i quattro anni
viaggiano gratuitamente.
Gli abbonamenti (abonos) mensili o stagionali hanno senso solo nel caso di
una permanenza lunga o se si utilizzano i trasporti locali con frequenza. I
carnet (tessere di abbonamento) sono venduti presso le stazioni della
metropolitana e nelle tabaccherie; portate con voi una fotografia formato
tessera e un documento di identità. È disponibile anche un Abono
Transporte Turístico (abbonamento turistico; www.metromadrid.es; 1/2/7
giorni €8,40/14,20/35,40).
La multa per chi viene sorpreso senza biglietto sui mezzi pubblici è di €50,
oltre al prezzo del biglietto.
Taxi
I taxi si possono prendere nei posteggi disseminati per tutta la città o
semplicemente fermare per strada facendo un cenno al conducente. La
tariffa fissa di partenza è di €2,40 dalle 7 alle 21 tutti i giorni, €2,90 dalle 21
alle 7 e tutto il giorno di sabato e di domenica. Il prezzo a chilometro è
compreso tra €1,05 e €1,20, a seconda della fascia oraria. A questa cifra
vanno aggiunti diversi supplementi, solitamente affissi nell’abitacolo del
taxi: €5,50 per la corsa per/dall’aeroporto (se non pagate la tariffa fissa), €3
per la corsa dai posteggi dei taxi situati presso le stazioni ferroviarie e degli
autobus, €3 per la corsa per/dal Parque Ferial Juan Carlos I e €6,70 la
vigilia di Natale e quella di Capodanno dalle 22 alle 6. Non sono invece
previsti sovrapprezzi per il bagaglio.
Tra i servizi di taxi operativi 24 ore su 24 segnaliamo Tele-Taxi ( 91 371
21 31; www.tele-taxi.es) e Radio-Teléfono Taxi ( 91 547 82 00;
www.radiotelefono-taxi.com).
La luce verde sul tetto indica che il taxi è libre (libero). A questo scopo di
norma viene posto anche un segnale sul parabrezza, in basso sul lato
passeggero.
Lasciare una mancia ai taxisti non è prassi comune, anche se quasi tutti i
viaggiatori arrotondano l’importo di un euro o due in più.
TOUR
Tour guidati in bicicletta per visitare la città e siti d’interesse nelle vicinanze
sono offerti da Bike Spain ( 91 559 06 53; www.bikespain.info; Plaza de
la Villa 1; noleggio mezza giornata/giornata intera a partire da €12/18, tour
a partire da €35; 10-14 e 16-19 lun-ven apr-ott, 10-14 e 15-18 lun-ven
nov-marzo; Ópera) e Trixi.com ( 91 523 15 47; www.trixi.com; Calle de
los Jardines 12; 1/2/8/24 h €4/6/12/15, casco €2,50; 10-14 e 16-20 lun-
ven, 10-20 sab e dom; Gran Vía).
Insider’s Madrid ( 91 447 38 66; www.insidersmadrid.com; a partire da
€70) Un’ampissima gamma di escursioni personalizzate, tra cui itinerari a
piedi e visite a tema incentrate su shopping, moda, belle arti, tapas,
flamenco e corrida.
Letango Tours ( 655 818740; www.letangospaintours.com; €135 per
persona) Visite a piedi di Madrid e qualche escursione a San Lorenzo de El
Escorial, Segovia e Toledo.
Madrid City Tour ( 902 024758; www.madridcitytour.es; biglietto per
1/2 giorni €21/25 interi, 7-15 anni €10/13; 9-22 marzo-ott, 10-18 nov-feb)
Visite della città a bordo di un autobus scoperto con formula ‘hop-on, hop-
off’. Gli autobus partono a intervalli di 10-20 minuti e percorrono due
itinerari: uno tocca i siti principali del centro, l’altro si dirige a nord lungo
Paseo de la Castellana e torna passando da Salamanca. I biglietti si possono
acquistare online o a bordo. Sono previste pure due partenze serali da metà
giugno a metà settembre.
Madrid Original ( 91 521 04 49; www.madridoriginal.com; €110-150)
Tour organizzati privatamente (per un massimo di 6 persone) in inglese,
francese e spagnolo, condotti da guide professioniste. Tra le proposte vi
sono visite ai musei principali, tour a sfondo storico, passeggiate sulla Gran
Vía o nel Parque del Buen Retiro e itinerari personalizzati.
Madrid Segway Tours ( 659 824499; www.madsegs.com; tour di 3 h €65
per persona, più €15 di cauzione rimborsabile) Tour di tre ore su
monopattini elettrici.
Spanish Tapas Madrid ( 672 301231; www.spanishtapasmadrid.com; a
partire da €40 per persona) Il madrileno Luis Ortega vi guiderà alla scoperta
di alcuni dei tapas bar più celebri di Madrid, oltre a offrire visite guidate
della vecchia Madrid, del Prado o in tema flamenco.
Urban Movil ( 637 263886, 910 17 98 56; www.urbanmovil.com; Plaza
de San Miguel 2; tour in monopattino elettrico 1/2 h €40/65; 10-20; Sol)
Tour in segway di Madrid; nel prezzo sono compresi 10 minuti di istruzioni
sull’utilizzo del mezzo prima della partenza. L’agenzia organizza anche
visite in bicicletta.
Visitas Guiadas Oficiales (Visite guidate ufficiali; 902 221424;
www.esmadrid.com/programa-visitas-guiadas-oficiales; Plaza Mayor 27;
€17-21 per persona; Sol) Oltre 40 visite guidate che consigliamo
vivamente, in spagnolo o in inglese, che propongono passeggiate, percorsi
in bicicletta e in roller blade. Sono organizzate dal Centro de Turismo de
Madrid. Fermatevi all’ufficio e procuratevi il catalogo M – Visitas
Guiadas/Guided Tours.
Wellington Society ( 609 143203; www.wellsoc.org; €65-90) Propone
tour a carattere storico, arricchiti da aneddoti e condotti dall’impareggiabile
Stephen Drake-Jones. L’iscrizione costa €65 e comprende una visita guidata
a piedi diurna o serale.
Informazioni
Accessi a internet
Gli internet bar che una volta spopolavano a Madrid ormai si sono persi
quasi tutti per strada. In tutta la città ci sono però tantissimi locutorios
(negozietti che vendono schede telefoniche dove è possibile fare telefonate
a basso costo), molti dei quali hanno una saletta sul retro con computer
collegati in rete; tuttavia abbiamo deciso di non elencarli perché si tratta di
attività che aprono e chiudono con una certa regolarità.
Nella zona del centro il posto migliore è il Centro de Turismo de Madrid
( 010, 91 454 44 10; www.esmadrid.com; Plaza Mayor 27; 9.30-20.30;
; Sol) dell’Ayuntamiento, in Plaza Mayor, che offre fino a 15 minuti di
collegamento gratuito a internet; la sua filiale meno frequentata, in Plaza de
Colón, offre invece un accesso gratuito illimitato.
ACCESSO WI-FI
Quasi tutti gli alberghi di categoria media ed elevata offrono
connessioni wireless o ADSL via cavo nelle camere; tuttavia, anche
le strutture migliori possono avere difficoltà a fornire l’ADSL a
tutti gli ospiti, quindi chiedetela non appena arrivate.
Ci sono inoltre alcuni caffè e ristoranti in città che offrono la
connessione wireless.
Per un discreto elenco degli hotspot wi-fi, visitate il sito
www.madridmemata.es/madrid-wifi.
Ambasciate e consolati
Ambasciate e consolati spagnoli all’estero
Quello che trovate di seguito è l’elenco di alcune rappresentanze
diplomatiche spagnole in Italia e Svizzera.
Per un elenco completo di quelle presenti in Italia consultate il sito del
Ministero degli Affari Esteri
(www.esteri.it/mae/it/ministero/servizi/stranieri/rapprstraniere). Per
conoscere i riferimenti delle rappresentanze con sede nella Confederazione
Svizzera, potete visitare il sito del Dipartimento Federale degli Affari
Esteri (www.eda.admin.ch/eda/it/home/reps.html), selezionando il nome
del paese che interessa dall’elenco alfabetico oppure dalla finestra di
ricerca.
Italia Ambasciata ( 06 684 04 01; fax 06 687 22 56;
www.exteriores.gob.es/embajadas/Roma; emb.roma@maec.es; Palazzo
Borghese − Largo Fontanella di Borghese 19, 00186 Roma) Consolati
generali a Roma ( 06 687 14 01; fax 06 687 11 98; cog.roma@maec.es;
www.exteriores.gob.es/consulados/roma; Via Campo Marzio 34, 00186
Roma), Genova ( 010 56 26 69; fax 010 58 64 48; cog.genova@maec.es;
www.exteriores.gob.es/consulados/genova; Piazza Rossetti 1 Int. 4, 16129
Genova), Milano ( 02 632 88 31; fax 02 657 10 49; cog.milan@maec.es;
www.exteriores.gob.es/consulados/milan; Via Fatebenefratelli 26, 20121
Milano) Napoli ( 081 41 11 57; fax 081 40 16 43; cog.napoles@maec.es;
www.maec.es/consulados/napoles; Palazzo Leonetti, Via dei Mille 40,
80121 Napoli)
Svizzera Ambasciata ( 031-350 52 52; fax 031-350 52 55;
emb.berna@maec.es; www.exteriores.gob.es/embajadas/berna, in spagnolo,
tedesco, francese e inglese; Kalcheggweg 24, 3000 Bern 15) Consolati
generali a Berna ( 031 356 22 20; fax 031 356 22 21; cog.berna@maec.es;
www.exteriores.gob.es/consu lados/berna; Marienstrasse 12, 3005 Bern)
Ginevra ( 022 749 14 60; fax 022 749 14 62; cog.ginebra@maec.es;
www.exteriores.gob.es/consulados/ginebra; Avenue Louis Casaï 58, 1216
Cointrin) Zurigo ( 044 368 61 00; fax 044 368 61 21;
cog.zurich@maec.es; www.exteriores.gob.es/consulados/zurich;
Riedtlistrasse 17, 8006 Zürich)
Ambasciate e consolati stranieri a Madrid
Italia Ambasciata ( 91 423 33 00; archivio.ambmadrid@esteri.it;
www.ambmadrid.esteri.it; Calle Lagasca 98) Cancelleria consolare ( 90
205 01 41; cellulare per emergenze in orario di chiusura 629 842 287; fax
91 554 66 69; info.madrid@esteri.it; www.consmadrid.esteri.it; Calle
Agustín de Betancourt 3). Ulteriori riferimenti alle rappresentanze italiane
all’estero sono disponibili sul sito
www.esteri.it/mae/it/ministero/laretediplomatica/ambasciate.
Svizzera Ambasciata ( 91 436 39 60; fax 91 436 39 80;
mad.vertretung@eda.admin.ch; www.eda.admin.ch/madrid; Edificio Goya,
Calle de Núñez de Balboa 35A). Le rappresentanze diplomatiche svizzere
all’estero sono disponibili sul sito
www.eda.admin.ch/eda/it/home/reps.html, selezionando il nome del paese
che interessa dall’elenco alfabetico oppure dalla finestra di ricerca.
Cartine
Come per quasi tutto il resto del pianeta, anche per Madrid il sito Google
Maps (http://maps.google.it/) offre immagini topografiche satellitari
incredibilmente esaustive, anche se alcuni siti d’interesse non sempre sono
segnalati correttamente. Lo zoom permette di inquadrare le strade, così
potrete vedere l’aspetto dei singoli edifici.
Cartine disponibili in Italia
Se in aggiunta alla cartina estraibile contenuta in questa guida desiderate
una pianta dettagliata della città, procuratevi Madrid di EDT-Marco Polo
(scala 1:15.000), impermeabile e antistrappo, disponibile nelle principali
librerie italiane. Prima della partenza potrete inoltre acquistare in Italia le
carte rispettivamente di Falk (1:14.000), Touring Club Italiano (1:13.000),
Firestone (1:12.500), Michelin (1:12.000), Borch (1:10.000, Freytag &
Berndt (1:9.500) e LAC Globalmap (1:9.500).
Per ulteriori informazioni su tutte le carte citate potete rivolgervi a: VEL –
La Libreria del Viaggiatore ( /fax 0342 21 89 52; vel@vel.it; www.vel.it;
Via Vittorio Veneto 9, 23100 Sondrio).
Oppure, potete visitare una delle numerose librerie italiane specializzate in
cartine, guide e narrativa di viaggio. Ne segnaliamo alcune situate nelle
principali città italiane:
Gulliver ( 045 800 7234; info@gullivertravelbooks.it;
www.gullivertravelbooks.it; Via Stella 16/b, 37121 Verona)
Il Giramondo ( 011 473 2815; ilgiramondo@teletu.it;
www.ilgiramondo.it; Via G. Carena 3, 10144 Torino)
Libreria Stella Alpina ( 055 41 16 88; info@stella-alpina.com;
www.stella-alpina.com; libreria online con sede a Firenze)
Libreria Transalpina ( 040 66 22 97; libreria@transalpina.it;
www.transalpina.it; Via di Torre Bianca 27/a, 34122 Trieste)
Luoghi&libri ( 02 5831 0713; info@luoghielibri.it; www.luoghielibri.it;
Via Vettabbia 3, 20122 Milano)
Odòs 2 – Libreria Editrice Odòs ( 0432 20 43 07; info@libreria-odos.it;
www.libreria-odos.it; Vicolo della Banca 6, 33100 Udine)
Pangea ( 049 876 4022; libreria@libreriapangea.com;
www.libreriapangea.com; Via S. Martino e Solferino 106, 35122 Padova)
NOTIZIE UTILI
Moneta: euro (€)
Pesi e misure: sistema metrico decimale
Corrente elettrica: 220/230V, 50Hz
Prese di corrente: europee con due fori
Quotidiani principali: El País (www.elpais.com) di
centrosinistra; El Mundo (www.elmundo.es) di centrodestra; ABC
(www.abc.es) di destra. Il New York Times International Edition,
ampiamente diffuso, comprende un supplemento di otto pagine di
articoli tratti dal quotidiano El País tradotti in inglese
(elpais.com/elpais/inenglish.html).
Documenti e visti
La Spagna, come l’Italia e la Svizzera, è uno dei paesi che hanno
sottoscritto il trattato di Schengen, in virtù del quale sono aboliti i controlli
alle frontiere comuni, salvo che situazioni particolari possano indurre uno
degli stati membri a ripristinarli. Di conseguenza, per i cittadini italiani e
svizzeri, è sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio o il passaporto
in corso di validità. Ai possessori di carte d’identità con validità prorogata
(sia quelle in formato cartaceo rinnovate con timbro, sia quelle in formato
elettronico rinnovate con foglio di proroga, sia le carte d’identità rilasciate o
rinnovate dopo il 10 febbraio 2012 la cui validità è stata prorogata fino al
giorno della propria data di nascita) alcune compagnie aeree, così come
alcune autorità di frontiera, potrebbero negare l’imbarco/ingresso nel paese.
Anche i minori devono avere la carta d’identità valida per l’espatrio o il
passaporto. È bene che i minori di 14 anni siano muniti di documentazione
comprovante la titolarità della potestà sul minore. Per informazioni
rivolgetevi al comune di residenza o alla questura (v. anche
www.poliziadistato.it/articolo/191-Passaporto_per_i_minori;
www.esteri.it/mae/it/italiani_nel_mondo/serviziconsolari/documenti_di_via
ggio).
I cittadini di molti paesi extracomunitari, come Australia, Canada, Israele,
Giappone, Nuova Zelanda e Stati Uniti, non hanno bisogno del visto per
soggiorni a scopo turistico fino a 90 giorni ogni sei mesi. Tutti i cittadini
extracomunitari che entrano in Spagna per ragioni diverse dal turismo
dovrebbero mettersi in contatto con un consolato spagnolo, perché potrebbe
essere richiesto un visto specifico.
I cittadini di paesi non facenti parte dell’area Schengen dovrebbero
rivolgersi a un consolato spagnolo per verificare l’eventuale necessità di
richiedere un visto.
Dogana
Ricordiamo che gli acquisti in regime di duty free all’interno dell’UE sono
stati aboliti, e che non vengono applicate tasse sugli articoli importati in
Spagna per uso personale. Coloro che provengono da un paese dell’UE
possono introdurre: 800 sigarette, 200 sigari, da 10 l a 20 l di alcolici a
seconda della gradazione (10 l se superiore a 22 gradi, 20 l se inferiore a 22
gradi), 90 l di vino, 110 l di birra. Verificate tuttavia le normative vigenti
relative all’importazione in Italia o nel paese di arrivo.
I cittadini svizzeri, collegandosi al sito dell’AFD (Amministrazione
federale delle dogane; www.ezv.admin.ch), troveranno informazioni relative
alle quantità ammesse in franchigia sulle importazioni/esportazioni al link
‘Informazioni per privati’ e a seguire ‘traffico turistico (viaggiare e
acquistare, quantità ammesse in franchigia)’.
Se intendete viaggiare con animali dovrete preparare per tempo tutta la
documentazione. Per informazioni rivolgetevi al servizio veterinario della
vostra ASL di competenza territoriale e visitate il sito www.poliziadistato.it,
inserendo nel campo di ricerca ‘Il passaporto per gli animali da compagnia’.
Informazioni di carattere generale sono disponibili anche sui siti
www.agenziadoganemonopoli.gov.it e www.ezv.admin.ch.
Elettricità
La corrente elettrica è a 220/230V, 50Hz, come nel resto dell’Europa
continentale. Diversi paesi extraeuropei (come gli Stati Uniti e il Canada)
utilizzano l’elettricità a 110V, 60Hz, il che rende necessario un adattatore.
Emergenze
Servicio de Atención al Turista Extranjero (Servizio di assistenza al
turista straniero; 91 548 80 08, 91 548 85 37;
www.esmadrid.com/informacion-turistica/sate; Calle de Leganitos 19; 9-
24; Plaza de España, Santo Domingo) Per denunciare furti o altri reati, la
soluzione migliore per i visitatori è rivolgersi al Servicio de Atención al
Turista Extranjero, che ha sede presso la stazione centrale (comisaría) della
Polizia Nazionale. Qui troverete agenti preparati appositamente per
l’assistenza ai turisti, che collaborano con rappresentanti del Ministero del
Turismo. Potranno aiutarvi anche a bloccare le carte di credito rubate o
smarrite, oltre che a contattare il vostro consolato o i vostri familiari. Per
denunciare i crimini c’è pure un numero di riferimento ( 902 102 112; 24
h, in inglese e spagnolo, dalle 8 alle 24 in altre lingue).
Ambulanza ( 061)
Numero unico di emergenza della UE ( 112) Numero di riferimento per
quasi tutte le situazioni di emergenza.
Polizia locale (Policía Municipal; 092)
Polizia militare (Guardia Civil; 062) Per gli incidenti stradali.
Policía Nacional ( 091)Teléfono de la Víctima ( 902 180995) Linea
telefonica per le vittime di violenze sessuali o a sfondo razziale.
Vigili del fuoco (Bomberos; 080).
Festività
Madrid celebra le seguenti 14 festività pubbliche:
Año Nuevo (Capodanno) 1° gennaio
Reyes (Epifania) 6 gennaio
Jueves Santo (Giovedì Santo) marzo/aprile
Viernes Santo (Venerdì Santo) marzo/aprile
Festa del Lavoro (Fiesta del Trabajo) 1° maggio
Fiesta de la Comunidad de Madrid 2 maggio
Fiestas de San Isidro Labrador 15 maggio
La Asunción (Festa dell’Assunzione) 15 agosto
Día de la Hispanidad (Festa nazionale spagnola) 12 ottobre – una
ricorrenza piuttosto solenne, con una parata militare lungo il Paseo de la
Castellana
Todos los Santos (Ognissanti) 1° novembre
Día de la Virgen de la Almudena 9 novembre
Día de la Constitución (Festa della Costituzione) 6 dicembre
La Inmaculada Concepción (Festa dell’Immacolata Concezione) 8
dicembre
Navidad (Natale) 25 dicembre
Informazioni turistiche
Ayuntamiento de Madrid
Centro de Turismo de Madrid ( 010, 91 454 44 10; www.esmadrid.com;
Plaza Mayor 27; 9.30-20.30; ; Sol) Il Centro de Turismo del comune
di Madrid è un posto favoloso. Situato all’interno della Real Casa de la
Panadería, sul lato nord di Plaza Mayor, consente di accedere gratuitamente
al suo eccellente sito web e database cittadino e di scaricare, sempre
gratuitamente, la cartina della metropolitana sul cellulare; il personale è
molto disponibile.
Centro de Turismo Colón (www.esmadrid.com; Plaza de Colón 1; 9.30-
20.30; Colón) Si tratta di un piccolo ufficio turistico sotterraneo
raggiungibile scendendo le scale all’angolo tra Calle de Goya e il Paseo de
la Castellana.
Punto de Información Turística de Cibeles (www.esmadrid.com; Plaza de
la Cibeles; 9.30-20.30; Banco de España)
Punto de Información Turística CentroCentro (www.esmadrid.com;
Plaza de la Cibeles 1; 10-20 mar-dom; Banco de España)
Punto de Información Turística del Paseo del Arte (www.esmadrid.com;
all’angolo tra Calle de Santa Isabel e Plaza del Emperador Carlos V; 9.30-
20.30; Atocha)
Punto de Información Turística Adolfo Suárez Madrid-Barajas T2
(www.esmadrid.com; tra le sale 5 e 6; 9-20)
Punto de Información Turística Adolfo Suárez Madrid-Barajas T4
(www.esmadrid.com; sale 10 e 11; 9-20)
Comunidad de Madrid
Il sito web dell’ente turistico regionale della Comunidad de Madrid
(www.turismomadrid.es) fornisce informazioni sulla città e la regione
circostante.
Uffici turistici all’estero
Collegatevi all’ottimo sito Spain.info. Queste le sedi in Italia e Svizzera:
Italia Roma (www.spain.info/contact; Piazza di Spagna 55, 00187 Roma;
9-11 lun-ven)
Svizzera Zurigo ( 044-253 60 50; fax 044-252 62 04;
zurich@tourspain.es; Seefeldstrasse 19, 8008 Zurigo; 9-17 lun-ven).
Moneta
La valuta della Spagna è l’euro (€). Il modo più facile per viaggiare è avere
con sé una piccola somma di contanti e prelevare poi dai bancomat il
denaro che serve di volta in volta.
Cambio della valuta
Si possono cambiare senza problemi contanti o travellers’ cheque delle
principali valute praticamente presso qualsiasi banca o ufficio di cambio
(questi ultimi sono solitamente indicati dalla parola cambio). Nel centro di
Madrid si trovano molte banche, quasi tutte dotate di sportello bancomat.
Gli uffici di cambio osservano orari di apertura più lunghi rispetto alle
banche, ma di norma offrono tassi meno vantaggiosi. In questi uffici,
inoltre, bisogna fare molta attenzione alle commissioni applicate per le
operazioni.
Carte di credito e bancomat
Le carte di credito più diffuse, come Visa, MasterCard, Maestro, Cirrus e, in
misura minore, Amex, sono accettate in tutta la Spagna. Si possono
utilizzare in molti alberghi, ristoranti e negozi, esibendo un documento di
identità con fotografia (per esempio il passaporto), anche se sempre più
spesso vi verrà chiesto di inserire il PIN: prima della partenza, verificate
presso la vostra banca se in Spagna può essere utilizzato lo stesso PIN usato
in Italia (in alcuni paesi occorre digitare un numero in più o in meno,
oppure firmare una ricevuta allo sportello bancario).
Le carte di credito si possono usare anche presso i bancomat abilitati,
riconoscibili dall’apposita indicazione (se questa non è presente, è meglio
non rischiare); se non possedete un PIN, per il prelievo potete presentarvi
con la carta direttamente allo sportello. Per quanto concerne gli eventuali
costi, verificate presso i seguenti recapiti in Italia: Amex ( 06 72 282, e poi
tasto ‘0’), Diners Club ( 800 39 39 39), MasterCard ( 800 870 866) e
Visa ( 800 819 014).
Una volta in Spagna, in caso di smarrimento o furto della carta, o se questa
dovesse essere ‘inghiottita’ da un bancomat, potete chiamare i seguenti
numeri gratuiti per farla invalidare immediatamente:
Amex ( 902 814500)
Diners Club ( 900 801331, 91 211 43 00)
MasterCard ( 900 971231)
Visa ( 900 991124)
Ora
Il fuso orario della Spagna è il Central European Time (CET), lo stesso di
gran parte dell’Europa occidentale (Italia e Svizzera comprese), ossia
un’ora avanti rispetto al GMT/UTC (ora di Greenwich). L’ora legale è in
vigore dall’ultima domenica di marzo all’ultima domenica di ottobre,
esattamente come in Italia. Durante tutto il corso dell’anno, quindi, Spagna
e Italia hanno la stessa ora.
Negli orari ufficiali gli spagnoli indicano le ore da 0 a 24, ma nel linguaggio
quotidiano preferiscono la distinzione in 12 ore.
Orari di apertura
Banche 8.30-14 lun-ven; alcune anche 16-19 gio
Locali notturni 24 o 1-5 o 6
Negozi 10-14 e 16.30-19.30 o 17-20 lun-sab; alcuni negozi più grandi
non chiudono per pranzo e molti sono aperti di domenica, di norma dalle 11
o 12 alle 19 o 20
Posta centrale 8.30-21.30 lun-ven, 8.30-14 sab
Ristoranti 13-16 e 20.30-24 o più tardi
Posta
Correos ( 902 197197; www.correos.es), il servizio postale nazionale, ha
il proprio ufficio centrale ( 91 523 06 94; Paseo del Prado 1; 8.30-21.30
lun-ven, 8.30-14 sab; Banco de España) nel sontuoso Palacio de
Comunicaciones.
Per conoscere le tariffe e le modalità di spedizione di lettere e pacchi
dall’Italia, collegatevi al sito www.poste.it.
Per informazioni su eventuali spedizioni contattate il servizio clienti di
DHL ( 199 199 345, attivo 8-18.30 lun-ven e 8-13 sab, oppure
collegatevi al sito www.dhl.it).
I cittadini svizzeri troveranno informazioni sul sito www.posta.ch.
Salute
Prima di partire
Nonostante tutta la Spagna sia un’area a basso rischio sanitario, al
momento di pianificare il viaggio potrebbe essere utile rivolgersi a un
Centro di Medicina dei Viaggi; normalmente dislocati presso i Servizi di
Igiene e Medicina Preventiva delle ASL o nei reparti di Malattie Infettive
degli ospedali, sono in grado di fornire tutti i consigli di comportamento per
la sicurezza sanitaria e praticare le vaccinazioni indicate più avanti, qualora
necessario.
Informazioni utili sono presenti anche sui siti governativi e su quelli che
si occupano nello specifico di viaggi e salute:
Ministero della Salute (www.salute.gov.it/, link ‘Temi e professioni’ e a
seguire ‘Prevenzione’ e ‘Malattie infettive e vaccinazioni’);
www.viaggiaresicuri.it.
Conseils médicaux aux voyageurs (www.safetravel.ch)
Centro di Medicina dei Viaggi dell’Ospedale Amedeo di Savoia di
Torino (www.ilgirodelmondo.it)
Portale Sanitario Pediatrico dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma
(www.ospedalebambinogesu.it).
Organizzazione Mondiale della Sanità (www.who.int)
Center for Disease Control and Prevention americani (www.cdc.gov).
Portate i farmaci nelle loro confezioni originali, insieme a una lettera
firmata e datata dal medico in cui vengono descritte le vostre condizioni di
salute e le eventuali medicine da assumere, con l’indicazione del principio
attivo oltre al nome commerciale del farmaco. Spesso infatti i nomi dei
farmaci in Spagna sono diversi da quelli degli altri paesi.
Per visitare la Spagna non sono necessarie vaccinazioni preliminari.
Tuttavia è opportuno verificare l’aggiornamento delle vaccinazioni di
routine, così come previste dal vigente Piano Nazionale di Prevenzione
Vaccinale
(www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1721_allegato.pdf), e in
particolare:
Difterite/tetano/pertosse in tutti i viaggiatori. Dopo il ciclo primario in età
infantile si consiglia un richiamo ogni 10 anni. Prima della partenza è
consigliato un richiamo nel caso in cui queste vaccinazioni siano scadute o
prossime alla scadenza.
Influenza nei viaggiatori di età superiore ai 65 anni.
Epatite A e B, pneumococco, meningococco, morbillo/parotite/rosolia,
varicella, influenza, Haemophilus influenzae tipo B nei gruppi a rischio.
Vaccinazioni definite ‘a offerta attiva’ nei bambini.
Assistenza sanitaria
I cittadini dei paesi membri della UE, così come quelli della Svizzera,
hanno diritto all’assistenza sanitaria gratuita (salvo il pagamento
dell’eventuale ticket o di altra partecipazione alla spesa che è a diretto
carico dell’assistito e che può essere gratuito o costare fino a €150 per un
consulto di base) nelle strutture pubbliche della Spagna, per la maggior
parte delle prestazioni (anche quelle non urgenti), presentando
rispettivamente la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), o la
Tessera svizzera d’assicurazione malattie (LAMal).
La TEAM è stata inviata a domicilio a tutti i cittadini italiani assistiti dal
Servizio Sanitario Nazionale e ogni componente del nucleo familiare ha la
propria tessera personale. La TEAM non copre il rimpatrio in caso di
emergenza e le cure private.
Qualora l’assistito non abbia con sé la TEAM, e si rendesse comunque
necessario pagare le prestazioni mediche, è possibile chiedere il rimborso
delle spese sostenute presentando al proprio rientro in Italia la relativa
documentazione della ASL di appartenenza (per maggiori informazioni
visitate il sito www.salute.gov.it o rivolgetevi alla vostra ASL).
I cittadini degli altri paesi devono controllare se esistono degli accordi
reciproci per l’assistenza medica gratuita tra la Spagna e il loro paese di
origine.
Qualora decidiate comunque di stipulare un’assicurazione sanitaria, che vi
consentirà di accedere all’assistenza sanitaria privata, cercate una polizza
che copra ogni eventualità, anche la peggiore, ad esempio un incidente che
richieda un immediato rimpatrio in aereo. Informatevi prima della partenza
se la vostra assicurazione pagherà le spese mediche direttamente agli
operatori sanitari o dovrete anticipare voi i pagamenti per poi chiedere
successivamente il rimborso. Fra le molte compagnie segnaliamo: Allianz
Global Assistance (www.allianz-global-assistance.it); Ami Assistance –
Gruppo Filo diretto (www.filodiretto.it); Europ Assistance
(www.europassistance.it); Global Assistance (www.globalassistance.it).
Ospedali
Hospital General Gregorio Marañón ( 91 586 80 00; www.hggm.es;
Calle del Doctor Esquerdo 46; Sáinz de Baranda, O’Donnell, Ibiza) Uno
dei principali (e più centrali) ospedali cittadini.
Unidad Médica (Angloamericana; 91 435 18 23;
www.unidadmedica.com; Calle del Conde de Aranda 1; 9-20 lun-ven, 10-
13 sab; Retiro) Clinica privata con un’ampia gamma di specializzazioni,
dove tutti i medici parlano spagnolo e inglese, alcuni anche francese e
tedesco. Un consulto costa circa €125.
Farmacie
Per problemi di salute di lieve entità ci si può rivolgere a una farmacia. In
Spagna i farmaci sono venduti senza prescrizione medica più liberamente
che in altri paesi, come Stati Uniti, Australia e Gran Bretagna.
In ogni quartiere di Madrid c’è almeno una farmacia aperta 24 ore su 24. I
turni e gli orari di apertura sono riportati ogni giorno su El País e altri
quotidiani. In alternativa si può telefonare allo 010. La maggior parte
delle farmacie reca affisso sulla vetrina l’elenco delle farmacie situate nelle
vicinanze aperte in orari al di fuori di quelli normali; se c’è scritto ‘Dia y
noche’, vuol dire che è aperta 24 ore su 24.
Farmacia Mayor ( 91 366 46 16; Calle Mayor 13; 24 h; Sol)
Centralissima e aperta 24 ore su 24.
Farmacia Velázquez 70 ( 91 575 60 28; Calle de Velázquez 70; 24 h;
Velázquez) Situata nel quartiere di Salamanca.
FARMACIA DA VIAGGIO
È bene portarsi dietro una piccola ed essenziale scorta di
medicinali, da conservare preferibilmente nel bagaglio a mano, se e
per quanto permesso dalle normative di sicurezza. Ecco un elenco
di ciò che potrebbe esservi utile:
Acido acetilsalicilico (Aspirina®), paracetamolo
(Tachipirina®) o altri antinfiammatori – per febbre, mal di denti e
dolori.
Antistaminici (Clever®, Zirtec®) – utili come decongestionanti
per raffreddori allergici, orticaria e allergie. Possono indurre
sonnolenza e interagire con l’alcol, quindi vanno usati con cautela;
se possibile, prendetene uno che avete già usato.
Un prodotto tipo dimenidrinato (Xamamina®) o scopolamina
(Transcop®, cerotti) – per prevenire il mal d’aria, d’auto o di mare.
Antibiotici ad ampio spettro come amoxicillina/acido
clavulanico (Augmetin®), o ciprofloxacina (Ciproxin®) – utili se
viaggiate al di fuori delle zone più battute.
Antidiarroici a base di loperamide (Imodium®, Dissenten®) –
per alleviare i sintomi della diarrea.
Antivomito a base di metoclopramide (Plasil®) – contro la
nausea e il vomito.
Un antispastico tipo ioscina-butilbromuro (Buscopan®) – per
eventuali coliche addominali.
Antiacido – contro bruciore e iperacidità gastrica.
Siringhe sterili – per qualsiasi emergenza.
Servizi igienici
I servizi igienici pubblici sono quasi inesistenti a Madrid. Entrare in un bar
o in un caffè solo per usare la toilette non è un comportamento ammesso,
perciò è consigliabile ordinare almeno un caffè come piccolo prezzo da
pagare per poter usufruire dei servizi del locale. In alternativa potete usare i
bagni di esercizi più grandi e affollati, dove il personale non è in grado di
vigilare su chi va o viene. Un’altra opzione è costituita dai grandi magazzini
El Corte Inglés sparsi per la città.
Telefono
I numeri dei telefoni cellulari spagnoli iniziano con il 6. Quelli che
iniziano con 900 sono numeri verdi nazionali, mentre quelli da 901 a
905 identificano servizi a pagamento di costo variabile. Molto comune è il
902, un numero nazionale legato a tariffe standard, che però può essere
chiamato soltanto all’interno della Spagna. In una categoria analoga
rientrano i numeri che iniziano con 800, 803, 806 e 807.
Numeri utili
Informazioni elenco telefonico internazionale ( 11825)
Operatore internazionale e chiamate a carico del destinatario - Europa (
1008)
Operatore internazionale e chiamate a carico del destinatario - resto del
mondo ( 1005)
Chiamate internazionali
Per chiamare Madrid dall’estero componete il prefisso di accesso
internazionale ( 00 sia per l’Italia sia per la Svizzera), il prefisso della
Spagna ( 34) e poi direttamente il numero telefonico a nove cifre
dell’abbonato (il prefisso è parte integrante del numero telefonico).
Per chiamare all’estero da Madrid digitate il prefisso di uscita
internazionale ( 00), il prefisso del paese ( 39 per l’Italia, 41 per la
Svizzera), poi il prefisso della località (con lo 0 iniziale per l’Italia, senza lo
0 invece per la Svizzera e per molti altri paesi se presente) e infine il
numero desiderato.
Schede telefoniche
Per le telefonate all’estero esistono due opzioni più economiche. Quasi tutti
gli internet bar sono collegati alla rete Skype e consentono di effettuare
chiamate internazionali (con il vostro nome utente e la password Skype) a
un costo non superiore a quello del collegamento internet. L’altra soluzione
è rappresentata dalle schede telefoniche internazionali, reperibili presso gli
estancos, alcuni negozi di generi vari e le edicole nel centro di Madrid. In
genere questi esercizi espongono le tariffe applicate per ciascun tipo di
scheda. Per le telefonate verso l’Europa occidentale, l’Australia o gli Stati
Uniti, ci sono schede da €6 che danno diritto a più di 600 minuti di
conversazione (più il costo della chiamata locale) o più di 200 minuti
chiamando un numero locale gratuito.
Telefoni cellulari
In Spagna la rete di telefonia mobile utilizza sistemi compatibili con i
cellulari e gli smartphone europei. Consigliamo di informarsi presso il
proprio gestore telefonico in merito ad abilitazione al roaming
internazionale e costi di chiamate, SMS e traffico dati. Ricordatevi di
disattivare il traffico dati dello smartphone quando siete in roaming,
altrimenti l’uso del cellulare (e di alcune app) potrebbe avere costi
esorbitanti.
In alternativa, potrete acquistare schede SIM e prepagate per il vostro
cellulare a condizione che sia compatibile e sbloccato. Tutte le società
spagnole di telefonia mobile (MoviStar/Telefónica, Orange, Vodafone e
Amena) offrono account prepagati. Il costo della SIM card parte da €50 e
include alcuni minuti di traffico prepagato. Le società di telefonia sono
presenti con punti vendita e assistenza in tutta la città; potete ricaricare il
telefonino presso i loro negozi oppure acquistare le schede in esercizi come
gli estancos (tabaccherie) e le edicole.
Per noleggiare un cellulare, potete rivolgervi a OnSpanishTime.com
(www.onspanishtime.com/web), un’agenzia con sede a Madrid. Il servizio
di consegna e prelievo a domicilio parte da un costo di US$5. Per il servizio
di base si paga US$6/32/99 al giorno/settimana/mese. È inoltre necessario
versare una cauzione di US$100. L’intera operazione si effettua via internet.
La stipula di un contratto con una compagnia locale può rivelarsi utile solo
nel caso in cui abbiate intenzione di trattenervi in Spagna per qualche
tempo.
Tessere sconto
La International Student Identity Card (ISIC; www.isic.org), l’Euro<26
card (www.euro26.org) e (talvolta) le tessere universitarie consentono di
ottenere riduzioni fino al 50% in molti siti d’interesse turistico.
International Student Identity Card (ISIC; www.isic.it) Documento
identificativo con la foto del titolare, che dà diritto a sconti su molti mezzi
di trasporto e a riduzioni sui biglietti d’ingresso a musei e siti turistici.
Potete procurarvi la carta ISIC presso le sedi del CTS (Centro Turistico
Studentesco e Giovanile; call center 06 4411 1120, attivo 9-13 e 14-18
lun-ven; http://associazione.cts.it; www.cts.it); costa €10 e vale fino al 31
dicembre dell’anno di emissione. L’iscrizione al centro costa €25 e consente
di fruire di vari servizi (tra cui l’organizzazione di viaggi con sconti
particolari). Per i cittadini svizzeri la tessera ISIC ha un costo di Sfr22.
Maggiori informazioni sono presenti sul sito www.isic.ch.
Carta Giovani (www.cartagiovani.it) Può essere richiesta da coloro che
hanno tra i 14 e i 30 anni non compiuti, dà diritto agli stessi vantaggi
garantiti dalla ISIC ed è l’equivalente italiana della European Youth Card
(www.eyca.org). Valida in Italia e in altri 40 paesi in Europa, costa €10 ed è
valida per un anno solare. Permette di usufruire di sconti e agevolazioni
nella fruizione di servizi nei settori della cultura, dello sport e del tempo
libero. In Italia è acquistabile online (www.cartagiovani.it/iscriviti-online) o
presso le sedi CTS (v. contatti per l’International Student Identity Card nel
paragrafo precedente), che la rilasciano gratuitamente in caso di iscrizione
al Centro. I cittadini svizzeri potranno procurarsi la Schweizer Jugendkarte
al costo di Sfr25 rivolgendosi alla Young Swiss (www.youngswiss.ch).
Hostelling International (www.hihostels.com) Potrete procurarvi in
Italia, prima della partenza, la tessera degli ostelli (AIG, che equivale alla
HI), che ha un costo di €2 (tessera individuale valida solo in Italia) o di €10
(tessera valida anche all’estero) e una validità di un anno dalla data di
emissione. È rilasciata dagli ostelli dell’associazione e da numerose
organizzazioni e agenzie specializzate in turismo giovanile. Per
informazioni potete rivolgervi all’AIG – Associazione Italiana Alberghi
per la Gioventù ( 06 487 1152; fax 06 488 0492;
tesseramento@aighostels.it, sedenazionale@aighostels.it;
www.aighostels.it; Via Nicotera 1, entrata Via Settembrini 4, 00195 Roma).
In Svizzera la tessera viene rilasciata dalla Swiss Youth Hostels
(www.youthhostel.ch).al costo di Sfr33/22 (adulti/ragazzi).
Se avete più di 65 anni, potreste usufruire di sconti sulle tariffe d’ingresso
in alcuni siti. Talvolta, tali sconti sono limitati ai possessori di una Senior
Card rilasciata nei paesi dell’UE o in altri paesi con cui la Spagna ha
stipulato accordi reciproci sulle agevolazioni riguardanti i cittadini anziani.
Se intendete visitare il Museo del Prado, il Museo Thyssen-Bornemisza e
il Centro de Arte Reina Sofía durante il vostro soggiorno a Madrid, il Paseo
del Arte è un biglietto cumulativo che li include tutti e tre: costa €25,60 ed è
valido per un ingresso in ciascun museo nell’arco di 12 mesi; acquistando i
biglietti separatamente si spenderebbe €32.
Se prevedete di visitare molti luoghi d’interesse e di utilizzare spesso i
trasporti pubblici, la Madrid Card ( 902 088 908 in Spagna, 91 360 47
72 dall’estero; www.madridcard.com; 1/2/3/5 giorni interi €47/60/67/77,
bambini 6-12 anni €34/42/44/47) potrebbe rivelarsi un valido acquisto.
Questa tessera comprende l’ingresso a oltre 50 musei di Madrid e dintorni
(alcuni sono sempre gratuiti, ma nell’elenco figurano anche il Museo del
Prado, il Museo Thyssen-Bornemisza, il Centro de Arte Reina Sofía,
l’Estadio Santiago Bernabéu e il Palacio Real), permette di partecipare
gratuitamente ad alcuni itinerari a piedi e dà diritto a sconti in un certo
numero di ristoranti, negozi, bar e agenzie di autonoleggio. La Madrid Card
si può acquistare online (dove costa un po’ meno), presso il Centro de
Turismo de Madrid ( 010, 91 454 44 10; www.esmadrid.com; Plaza
Mayor 27; 9.30-20.30; ; Sol) o in qualsiasi rivendita elencata sul sito
web.
Viaggiare in sicurezza
Madrid è generalmente una città sicura, anche se, come nella maggior parte
delle città europee, è bene fare attenzione ai borseggiatori sui mezzi di
trasporto e nei dintorni dei principali luoghi di interesse turistico. Essere
prudenti, tuttavia, non significa diventare paranoici. Ricordate che la
stragrande maggioranza di chi visita Madrid raramente incontra questi
problemi.
In ogni caso, è bene essere particolarmente circospetti nelle zone della città
più frequentate dai turisti, soprattutto Plaza Mayor e le vie circostanti, la
Puerta del Sol, El Rastro e i paraggi del Museo del Prado. I ladri utilizzano
le tecniche più diverse. Di solito agiscono in gruppi di due o più persone
(una può essere una donna attraente, se vi è necessità di distrarre un uomo).
Mentre uno attira l’attenzione della potenziale vittima, l’altro svuota le
tasche. Fate attenzione a chi finge di urtarvi accidentalmente sugli autobus
affollati o sulla metropolitana e, come regola generale, cercate di evitare le
strade buie e deserte. Per fortuna, le zone in cui si concentra la vita notturna
madrilena sono di solito molto affollate di persone intente a divertirsi.
Prima di partire collegatevi ai siti www.viaggiaresicuri.it e
www.eda.admin.ch/eda/it/home/travad.html.
Viaggiatori con disabilità
Anche se la situazione sta lentamente cambiando, Madrid non è ancora una
città a misura dei viaggiatori disabili. Gli amplificatori loop per gli
audiolesi nei cinema sono quasi inesistenti, ma quasi tutti i canali televisivi
spagnoli consentono di seguire i programmi con i sottotitoli.
In Italia Easy Hotel Planet ( 02 47 10 21; fax 02 4229 5443;
info@easyhotelplanet.com; www.easyhotelplanet.com) e Mondo possibile
( 011 301 8888; fax 011 309 12 01; info@mondopossibile.com,
webmail@promoturviaggi.it; www.accessibleurope.com) si occupano di
turismo accessibile per i disabili. Potete contattare anche il Centro
Documentazione Handicap (www.accaparlante.it). Anche se le suddette
associazioni non avessero in programma viaggi verso la Spagna,
disporranno forse di materiali dedicati specificamente ai viaggi (come testi
utili quali le guide agli accessi) o potranno mettervi in contatto con le
agenzie specializzate in viaggi per disabili. Segnaliamo il sito web italiano
Disabili.com (www.disabili.com), la prima testata italiana online
interamente dedicata alla disabilità; numerose le informazioni e i consigli
utili per organizzare e intraprendere viaggi senza barriere.
I viaggiatori svizzeri troveranno moltissime informazioni utili sul sito di
Procap (www.procap.ch), la più grande associazione svizzera di autoaiuto
per persone con handicap.
Accessibilità
Per informarsi sull’accessibilità dei luoghi per i viaggiatori disabili,
consultate la sezione Madrid Accessibile (www.esmadrid.com/it/madrid-
accessibile), sul sito dell’ufficio turistico della capitale, da cui si può
scaricare il PDF della Guida al Turismo Accessibile (in spagnolo). Vi sono
elencati i trasporti e le attrazioni della città e una valutazione precisa della
loro accessibilità, oltre a una lista di ristoranti predisposti per le persone in
carrozzella.
Per quanto riguarda gli hotel e gli hostales (alberghi economici), andate alla
voce ‘Alloggio Accessibile’ e scaricate il PDF dell’ottima guida Guida
all’Alloggio Accessibile (anch’esso in spagnolo).
Museo Tifológico (Museo per i Ciechi; 91 589 42 19; museo.once.es;
Calle de la Coruña 18; 10-14 e 17-20 mar-ven, 10-14 sab prima metà di
agosto, chiuso seconda metà di agosto; Estrecho) Un luogo di interesse
specifico per i viaggiatori e gli spagnoli non vedenti è il Tifológico. Gestito
dall’Organización Nacional de Ciegos Españoles (ONCE), il museo espone
opere che si possono toccare, tra cui dipinti, sculture e arazzi, oltre a più di
40 modellini di monumenti mondiali, compresi il Palacio Real e la fontana
di Cibeles a Madrid, La Alhambra di Granada e l’acquedotto di Segovia.
Fornisce inoltre opuscoli in braille e audioguide.
Tour guidati
Il programma di visite guidate dell’ufficio turistico comprende tour per non
vedenti, audiolesi e disabili in sedia a rotelle, oltre che per viaggiatori con
problemi mentali. Sulla sezione ‘Madrid Accesible’ del sito
www.esmadrid.com, cliccate su ‘Visitas Guiadas Oficiales Adaptadas’ per
scaricare il PDF delle visite in programma.
Trasporti
Per quanto concerne i trasporti, le linee della metropolitana costruite (o rese
più efficienti) a partire dalla fine degli anni ’90 in genere dispongono di
ascensori per consentire l’accesso alle sedie a rotelle, mentre le linee più
vecchie sono solitamente male attrezzate; le cartine aggiornate reperibili
presso qualsiasi stazione della metropolitana (o sul sito
www.metromadrid.es) segnalano le stazioni accessibili alla sedia a rotelle.
Tenete tuttavia presente che non tutti i marciapiedi sono dotati di scale
mobili funzionanti o ascensori, neanche nelle stazioni in cui dovrebbero
essere presenti strutture accessibili alle carrozzelle. Di solito, a bordo dei
convogli il nome della stazione successiva viene annunciato con un sistema
di altoparlanti (se il sistema funziona...).
Gli autobus a un solo piano detti de piso bajo (piano basso) non hanno
gradini all’interno e in alcuni casi sono muniti di rampe che agevolano
l’accesso ai passeggeri in sedia a rotelle. Ci sono progetti a lungo termine
per rendere almeno il 50% degli autobus di tutte le linee accessibili ai
disabili.
La compagnia Radio-Teléfono Taxi ( 91 547 82 00; www.radiotelefono-
taxi.com) gestisce taxi per persone con problemi di deambulazione, oltre
che taxi normali. Tuttavia, di solito, se si chiama chiedendo un ‘eurotaxi’,
qualsiasi compagnia dovrebbe inviarne uno predisposto per le sedie a
rotelle.
Altre informazioni
Accessible Travel & Leisure (www.accessibletravel.co.uk) Al di fuori
della Spagna, la Accessible Travel & Leisure sostiene di essere la più
grande agenzia di viaggi inglese rivolta a viaggiatori disabili e incoraggia il
viaggio indipendente. Potrebbe fornire consigli anche per il viaggio a
Madrid.
Fesorcam (Federación de Personas Sordas de la Comunidad de Madrid;
91 725 37 57; www.fesorcam.org; Calle de Florestan Aguilar, 11 Bajo D;
Manuel Becerra, Ventas) I viaggiatori audiolesi possono rivolgersi alla
Fesorcam, un ente della Comunidad de Madrid che organizza anche visite
guidate della capitale per questa categoria di disabili.
FEAPS Madrid (Federación de Organizaciones en favor de Personas con
Discapacidad Intelectual; 91 501 83 35; www.feapsmadrid.org; Av de la
Ciudad de Barcelona 108; Menéndez Pelayo) La FEAPS Madrid offre
assistenza a viaggiatori con problemi mentali.
ONCE (Organización Nacional de Ciegos Españoles; 91 532 50 00, 91
577 37 56; www.once.es; Calle de Prim 3; Chueca, Colón) L’associazione
spagnola per i non vedenti pubblica delle guide in braille su Madrid, che
però non sono aggiornate tutti gli anni.
Viaggiatori omosessuali
Nel 2005 il presidente socialista José Luis Rodríguez Zapatero diede una
bella scossa ai principi del cattolicesimo riguardo alla famiglia tradizionale
legalizzando i matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Ma anche prima di questa data si può dire che Madrid sia sempre stata una
delle città più aperte d’Europa verso i gay. Alla comunità omosessuale
locale è stato attribuito il merito di aver rivitalizzato il barrio centrale di
Chueca, quartiere un tempo degradato dove i gay non solo sono usciti allo
scoperto, ma hanno anche abbattuto i muri del pregiudizio. Oggi Chueca è
uno dei quartieri più vivaci della città e il cuore e l’anima della Madrid
omosessuale. Vi abbondano caffè, bar, hotel, negozi e locali notturni
esplicitamente rivolti a una clientela omosessuale, ma Chueca non ha nulla
del ghetto. La sua esuberante personalità gay è tutt’altro che esclusivista e il
barrio richiama anche folle di eterosessuali. Come amano dire i suoi
residenti, Chueca non è ‘gay-friendly’, bensì ‘etero-friendly’.
Se siete omosessuali, un periodo particolarmente divertente per visitare la
città è quello attorno all’ultimo sabato di giugno, quando si tiene il gay
pride (orgullo gay).
Prima di partire, potete consultare il sito del tour operator specializzato
Quiiky (www.quiiky.com) e i portali Gay.it (www.gay.it) e Gay.ch
(www.gay.ch).
Organizzazioni
Colectivo de Gais y Lesbianas de Madrid (Cogam; 91 523 00 70, 91
522 45 17; www.cogam.es; Calle de la Puebla 9; 10-14 e 17-21 lun-ven;
Callao, Gran Vía) Organizza attività, ha un ufficio informazioni e un
centro sociale.
Federación Estatal de Lesbianas, Gays, Transexuales & Bisexuales (
91 360 46 05; www.felgtb.org; quarto piano, Calle de las Infantas 40; 8-
20 lun-gio, 8-15.30 ven; Gran Vía) È un gruppo organizzato a livello
nazionale che ha avuto un ruolo fondamentale nella lotta per la
legalizzazione dei matrimoni gay.
Fundación Triángulo ( 91 593 05 40; www.fundaciontriangulo.org;
primo piano, Calle de Meléndez Valdés 52; 10-14 e 16-20 lun-ven;
Argüelles) Altra fonte di informazioni sulle questioni omosessuali; ha anche
una linea separata, Información LesGai ( 91 446 63 94).
Siti web
Chueca.com (www.chueca.com) Utile portale con numerosi link.
Gay Iberia (www.gayiberia.com) Guide di Barcellona, Madrid, Sitges e
altre 26 città spagnole dedicate agli omosessuali.
Gay Madrid 4 U (www.gaymadrid4u.com) Buona panoramica dei bar e dei
locali notturni frequentati dalla comunità omosessuale.
Guía Gay de España (guia.universogay.com) Un po’ di tutto.
LesboNet (www.lesbonet.org) Forum, chat e notizie.
NightTours.com (www.nighttours.com) Una buona guida rivolta ai gay
concernente la vita notturna e altre attrazioni di Madrid, Barcellona e altre
sette località spagnole.
Shangay (www.shangay.com) Notizie, eventi in programma, recensioni e
contatti. Pubblica inoltre Shanguide, una rivista incentrata su Madrid che
esce due volte alla settimana, fitta di informazioni su locali (tra cui saune e
hardcore club) e inserzioni. Shangay Express è una pubblicazione che
integra la precedente e risulta migliore per quanto riguarda gli articoli;
anch’essa contiene indirizzi e inserzioni. Entrambe si trovano nelle librerie
e nei bar per omosessuali e gay-friendly.
Guida linguistica

Lo spagnolo (español) ‒ o, più precisamente, il castigliano (castellano) ‒


viene parlato in tutta la Spagna. Tuttavia nel paese si parlano altre tre
importanti lingue a diffusione regionale: il catalano (català), in uso in
Catalogna, nelle Isole Baleari e a Valencia, il galiziano (galego), parlato in
Galizia, e il basco (euskara), parlato nei Paesi Baschi e in Navarra.
I nomi spagnoli cambiano a seconda del genere. I nomi femminili di solito
terminano in -a e quelli maschili in -o. In genere, le desinenze degli
aggettivi concordano con i nomi di cui sono attributo. In questa guida
linguistica troverete entrambe le desinenze separate da una barra, con la
forma maschile per prima, per esempio perdido/a.
Se un nome o un aggettivo finiscono per vocale, il plurale si forma (salvo
eccezioni) aggiungendo una -s alla fine della parola, mentre se finisce per
consonante si aggiunge -es.
Conversando con persone conosciute o più giovani ci si rivolge loro usando
il tú informale anziché la forma di cortesia Usted. In questa guida viene
utilizzata la forma di cortesia; quando vengono indicate entrambe, la prima
è seguita dall’abbreviazione ‘form’ e la seconda da ‘inf’.
Se volete imparare qualche espressione in più, procuratevi il pratico
Frasario – dizionario spagnolo Lonely Planet. Lo potete acquistare nelle
migliori librerie e sul sito shop.lonelyplanetitalia.it.
SALUTI E CONVERSAZIONE DI BASE
Ciao. Hola.
Arrivederci. Adiós.
Come stai? ¿Qué tal?
Bene, grazie. Bien, gracias.
Mi scusi. Perdón.
Mi dispiace. Lo siento.
Sì/No. Sí/No.
Per favore. Por favor.
Grazie. Gracias.
Prego. De nada.

Mi chiamo... Me llamo...
Come si chiama/ti chiami? ¿Cómo se llama Usted? (form); ¿Cómo te
llamas? (inf)
Parla/i (italiano)? ¿Habla (italiano)? (form); ¿Hablas (italiano)? (inf)
(Non) capisco. Yo (no) entiendo.
ALLOGGIO
Vorrei prenotare una camera. Quisiera reservar una habitación.
Quanto costa per notte/persona? ¿Cuánto cuesta por noche/persona?
È compresa la prima colazione? ¿Incluye el desayuno?

albergo economico hostal


campeggio terreno de cámping
guesthouse pensión
hotel hotel
ostello della gioventù albergue juvenil
Vorrei una camera Quisiera una... habitación...
singola individual
doppia doble
aria condizionata aire acondicionado
bagno baño
finestra ventana
letto cama
INDICAZIONI
Dov’è...? ¿Dónde está...?
Qual è l’indirizzo? ¿Cuál es la dirección?
Me lo può scrivere, per favore? ¿Puede escribirlo, por favor?
Me lo può indicare (sulla cartina)? ¿Me lo puede indicar (en el mapa)?

accanto a... al lado de...


al semaforo en el semáforo
all’angolo en la esquina
davanti a... frente a...
destra derecha
di fronte a... enfrente de...
dietro... detrás de...
lontano lejos
sempre diritto todo recto
sinistra izquierda
vicino cerca
PASTI E LOCALI
Che cosa consiglia? ¿Qué recomienda?
Che cosa c’è in quel piatto? ¿Que lleva ese plato?
Io non mangio... Yo no como...
Era buonissimo! ¡Estaba buenísimo!
Ci porti il conto, per favore. Nos trae la cuenta, por favor.
Cin cin! ¡Salud!

Vorrei riservare un tavolo per... Quisiera reservar una mesa para...


le (otto) las (ocho)
(due) persone (dos) personas
FRASI CHIAVE
Di seguito riportiamo alcune semplici frasi che potrete adattare o
modificare a seconda delle necessità:
Quando parte (il prossimo volo)? ¿Cuándo sale (el próximo
vuelo)?
Dov’è (la stazione)? ¿Dónde está (la estación)?
Dove posso (acquistare un biglietto)? ¿Dónde puedo (comprar un
billete)?
Ha (una cartina)? ¿Tiene (un mapa)?
C’è (un bagno)? ¿Hay (servicios)?
Vorrei (un caffè). Quisiera (un café).
Vorrei (noleggiare un’automobile). Quisiera (alquilar un coche).
Posso (entrare)? ¿Se puede (entrar)?
Può (aiutarmi), per favore? ¿Puede (ayudarme), por favor?
Ho bisogno (di un permesso)? ¿Necesito (obtener un permiso)?
Parole chiave
antipasti (e aperitivi) aperitivos
bar bar
bicchiere vaso
bottiglia botella
caffè café
caldo caliente
cena cena
cibo comida
cibo vegetariano comida vegetariana
coltello cuchillo
con/senza con/sin
cucchiaio cuchara
forchetta tenedor
(troppo) freddo (demasiado) frío
menu (in italiano) menú (en italiano)
menu per bambini menú infantil
mercato mercado
piatto plato
portata principale segundo plato
pranzo comida
prima colazione desayuno
ristorante restaurante
scodella bol
seggiolone trona
supermercato supermercado
Carne e pesce
agnello cordero
anatra pato
maiale cerdo
manzo carne de vaca
pesce pescado
pollo pollo
tacchino pavo
vitello ternera
Frutta e verdura
albicocca albaricoque
ananas piña
anguria sandía
arancia naranja
asparago espárrago
banana plátano
barbabietola remolacha
carciofo alcachofa
carota zanahoria
cavolo col
cetriolo pepino
ciliegia cereza
cipolla cebolla
fagioli judías
fragola fresa
frutta fruta
funghi champiñónes
lattuga lechuga
lenticchie lentejas
limone limón
mais maíz
mela manzana
noce nuez
patata patata
peperone (rosso/verde) pimiento (rojo/verde)
pesca melocotón
pisello guisante
pomodoro tomate
prugna ciruela
sedano apio
spinaci espinacas
uva uvas
verdura verdura
zucca calabaza
CARTELLI
Abierto Aperto
Cerrado Chiuso
Entrada Ingresso
Hombres Uomini
Mujeres Donne
Prohibido Vietato
Salida Uscita
Servicios/Aseos Servizi igienici
Altro
aceto vinagre
burro mantequilla
formaggio queso
marmellata mermelada
miele miel
pane pan
olio aceite
pasta pasta
pepe pimienta
riso arroz
sale sal
uovo huevo
zucchero azúcar
Bevande
acqua (minerale) agua (mineral)
birra cerveza
caffè café
latte leche
succo (d’arancia) zumo (de naranja)
tè té
vino (bianco) vino (blanco)
vino (rosso) vino (tinto)
EMERGENZE
Aiuto! ¡Socorro!
Andate via! ¡Vete!
Chiamate...! ¡Llame a...!
la polizia la policía
un medico un médico
Mi sono perso/a. Estoy perdido/a.
Ho avuto un incidente. He tenido un accidente.
Sono malato/a. Estoy enfermo/a.
Mi fa male qui. Me duele aquí.
Sono allergico/a (agli antibiotici). Soy alérgico/a (a los antibióticos).
FORME INTERROGATIVE
Chi? ¿Quién?
Come? ¿Cómo?
Cosa? ¿Qué?
Dove? ¿Dónde?
Perché? ¿Por qué?
Quando? ¿Cuándo?
SHOPPING E SERVIZI
Vorrei comprare... Quisiera comprar...
Sto solo dando un’occhiata. Sólo estoy mirando.
Posso vederlo? ¿Puedo verlo?
Non mi piace. No me gusta.
Quanto costa? ¿Cuánto cuesta?
È troppo caro. Es demasiado caro.
Potrebbe farmi un po’ di sconto? ¿Podría bajar un poco el precio?
C’è un errore nel conto. Hay un error en la cuenta.

bancomat cajero automático


carta di credito tarjeta de crédito
internet bar cibercafé
ufficio postale correos
ufficio turistico oficina de turismo
NUMERI
1 uno
2 dos
3 tres
4 cuatro
5 cinco
6 seis
7 siete
8 ocho
9 nueve
10 diez
20 veinte
30 treinta
40 cuarenta
50 cincuenta
60 sesenta
70 setenta
80 ochenta
90 noventa
100 cien
1000 mil
ORA E DATA
Che ora è? ¿Qué hora es?
Sono le (10). Son (las diez).
È (l’una). Es (la una).
mattino mañana
pomeriggio tarde
sera noche
ieri ayer
oggi hoy
domani mañana

lunedì lunes
martedì martes
mercoledi miércoles
giovedì jueves
venerdì viernes
sabato sábado
domenica domingo

gennaio enero
febbraio febrero
marzo marzo
aprile abril
maggio mayo
giugno junio
luglio julio
agosto agosto
settembre septiembre
ottobre octubre
novembre noviembre
dicembre diciembre
TRASPORTI
Trasporti pubblici
aereo avión
autobus autobús
imbarcazione barco
tram tranvía
treno tren

primo primero
ultimo último
prossimo próximo

Vorrei andare a... Quisiera ir a...


Ferma a (Madrid)? ¿Para en (Madrid)?
Che fermata è questa? ¿Cuál es esta parada?
A che ora arriva/parte? ¿A qué hora llega/sale?
Può avvisarmi quando arriviamo a (Siviglia)? ¿Puede avisarme cuando
llegamos a (Sevilla)?
Voglio scendere qui. Quiero bajarme aquí.

un biglietto di... un billete de...


prima classe primera clase
seconda classe segunda clase
sola andata ida
andata e ritorno ida y vuelta
biglietteria taquilla
in ritardo retrasado
marciapiede (binario) plataforma
orario horario
posto corridoio asiento de pasillo
posto finestrino asiento junto a la ventana

soppresso cancelado
stazione ferroviaria estación de trenes
Trasporti privati
Vorrei noleggiare un/una... Quisiera alquilar...
automobile un coche
bicicletta una bicicleta
fuoristrada un todoterreno
motocicletta una moto

benzina gasolina
casco casco
diesel gasóleo
meccanico mecánico
seggiolino di sicurezza per bambini asiento de seguridad para niños
stazione di servizio gasolinera

Questa strada porta a...? ¿Se va a... por esta carretera?


(Per quanto tempo) Posso parcheggiare qui? ¿(Por cuánto tiempo)
Puedo aparcar aquí?
L’automobile ha avuto un guasto a... El coche se ha averiado en...
Ho una gomma a terra. Tengo un pinchazo.
Sono rimasto senza benzina. Me he quedado sin gasolina.
GLOSSARIO
abono – abbonamento
albergue juvenil – ostello della gioventù; da non confondersi con hostal
alcázar – fortezza del periodo musulmano
Almoravidi – dinastia berbera che fondò un impero in Nord Africa,
occupando buona parte della Spagna nell’XI secolo e assediando Madrid
nel 1110
asador – ristorante specializzato in carne alla griglia
ayuntamiento – municipio

baño completo – bagno completo con servizi igienici, lavandino, doccia


e/o vasca da bagno
barrio – distretto, quartiere (di una città)
bodega – letteralmente ‘cantina’ (soprattutto vinicola); anche un’enoteca o
un’osteria tradizionale, dove il vino viene spillato direttamente dalle botti
bomberos – vigili del fuoco

calle – strada
callejón – vicolo
cama – letto
cantaor/cantaora – cantante di flamenco
capilla – cappella
carnaval – carnevale
carnet – carta di identità o patente di guida
carretera – strada statale
castizo – letteralmente ‘puro, autentico’; si riferisce ai madrileni doc e, più
in generale, a tutto ciò che è tipico di Madrid
catedral – cattedrale
centro de salud – centro sanitario
cercanías – treni locali che servono le grandi città, i sobborghi e le vicine
cittadine; rete ferroviaria locale
cerrado – chiuso
cervecería – birreria
chato – bicchiere
churrigueresco – stile architettonico barocco molto decorato, che prende il
nome dai fratelli Alberto e José Churriguera
comedor – sala da pranzo
Comunidad de Madrid – Comunità Autonoma di Madrid
consejo – consiglio
correos – ufficio postale
corrida (de toros) – corrida
Cortes – Parlamento nazionale
cuesta – viottolo (di solito in collina)
cutre – basilare o rudimentale

ducha – doccia
duende – parola intraducibile che racchiude l’essenza passionale del
flamenco

entrada – entrata; biglietto di ingresso


estanco – tabaccheria

feria – fiera; indica sia le fiere commerciali sia le fiere di città o paesi con
feste e divertimenti; può anche riferirsi a una corrida o un festival di più
giorni o settimane
ferrocarril – ferrovia
fiesta – festival, festività pubblica o festa
fin de semana – fine settimana
flamenco – termine usato per indicare la musica e il ballo omonimi

gasolina – benzina (la gasolinera è il distributore)


gatos – letteralmente ‘gatti’; anche termine colloquiale per madrileños
gitanos – membri della popolazione rom (un tempo noti come gitani)
glorieta – grande rotatoria
guiri – straniero

habitación doble – camera a due letti


hostal – albergo economico, da non confondersi con ‘ostello’

iglesia – chiesa
IVA – impuesto sobre el valor añadido (imposta sul valore aggiunto)

judería – quartiere ebraico

locutorio – centro telefonico

madrileño/a – madrileno/a
marcha – azione, vita, ‘la scena’
marisquería – ristorante specializzato in cucina di pesce
media ración – portata di tapas, meno abbondante della ‘ración’
menú del día – menu del giorno, disponibile a pranzo e a volte a cena;
spesso chiamato solo menú
mercado – mercato
meseta – altopiano, in particolare quello della Spagna centrale
mezquita – moschea
monasterio – monastero
morería – antico quartiere islamico di una città
moto – motorino o motocicletta
movida madrileña – il periodo seguito all’era di Franco, in cui si assistette
a un’esplosione culturale e della vita notturna
mozarabi – cristiani che vivevano sotto il dominio islamico nella Spagna
medievale; indica anche uno stile architettonico
mudéjar – musulmani rimasti nei territori riconquistati dai cristiani; indica
anche uno stile decorativo in ambito architettonico
muralla – mura cittadine

oficina de turismo – ufficio turistico

panteón – pantheon (edificio che contiene le tombe di uomini illustri)


parador – albergo di proprietà statale all’interno di un edificio storico
pensión – pensione, guesthouse
pijo/pija – yuppie, snob, il bel mondo
plaza mayor – piazza principale
puente – ponte
puerta – porta (anche di città)

ración – portata di tapas


ronda – circonvallazione

Semana Santa – Settimana Santa (che precede la domenica di Pasqua)


servicio – servizi igienici
sierra – catena montuosa

taberna – taverna
tapas – spuntini tradizionali serviti su un piattino o coperchio (tapa
significa letteralmente ‘coperchio’)
taquilla – biglietteria
tasca – bar che serve tapas
temporada alta/media/baja – alta/media/bassa stagione
terraza – terrazza, anche sul tetto; bar, caffè o ristorante con tavolini
all’aperto, dehors
torero – torero
toro – toro
torreón – torre
turismo – significa sia turismo sia berlina

zarzuela – spettacolo tipicamente spagnolo che fonde teatro, musica e


danza
LEGGERE IL MENU
a la parrilla – alla griglia
aceite de oliva – olio d’oliva
aceite de oliva virgen extra – olio extravergine d’oliva
aceitunas – olive
adobo – marinata
aguacate –avocado
ajo – aglio
albóndigas – polpette
alcachofas – carciofi
al horno – al forno
almejas – frutti di mare
anchoas – acciughe
arroz – riso
asado – arrosto
bacalao – baccalà
bebida – bevanda, bibita
berenjena – melanzana
bistec – bistecca
bocadillo – panino imbottito
bonito – tonno
boquerones – acciughe marinate nell’aceto di vino
boquerones en vinagre – acciughe marinate nell’aceto di vino bianco e
aglio
boquerones fritos – alici fritte
butifarra – salsiccia catalana
cabrito – capretto
calamares – calamari
calamares a la romana – anelli di calamari fritti
caldo – brodo
callos – trippa
camarón – gamberetto
caracol – lumaca
carne – carne
cebolla – cipolla
cerdo – maiale
champiñones – funghi
chipirones – calamaretti
chipirones en su tinta – calamaretti cucinati nel proprio inchiostro
chorizo – salsiccia rossa, talvolta piccante
chuleta – costoletta
churro – bastoncino di pastella fritto
cochinillo – maialino da latte
cocido a la madrileña – stufato con ceci, carne e verdure
codorniz – quaglia
coliflor – cavolfiore
conejo – coniglio
confitura – marmellata
cordero – agnello
cordero asado de lechal – agnello da latte arrosto
croquetas – crocchette
de lata – dalla lattina
dorada – spigola, branzino
empanadillas – tortini salati o dolci
ensalada – insalata
ensalada mixta – insalata mista
ensalada rusa – insalata russa
escabeche – sotto aceto, marinata
espárragos – asparagi
estofado – stufato
frito – fritto
galleta – biscotto
gambas – gamberi, preparati all’aglio (al ajillo) o alla griglia (a la plancha)
garbanzos – ceci
garbanzos con espinacas – ceci e spinaci
gazpacho – minestra a base di pomodori servita fredda
granada – melagrana
guarnición – contorno
helado – gelato
jamón – prosciutto crudo
judias – fagioli
langosta – aragosta
langostino – gamberone
leche – latte
lechuga – lattuga
lenguado – sogliola
lentejas – lenticchie
lomo – lombata (di maiale, salvo diversa indicazione)
maíz – mais
mantequilla – burro
manzana – mela
marisco – frutti di mare
mejillones – molluschi
merluza – merluzzo
miel – miele
morcilla – sanguinaccio
naranja – arancia
ostra – ostrica
pan – pane
pastel – dolce
patatas bravas – patate al forno/saltate in padella con salsa al pomodoro
piccante
patatas con huevos fritos – patate al forno con uova fritte, chiamate anche
huevos rotos
patatas fritas – patatine fritte
pato – anatra
pavo – tacchino
pescado – pesce
pescaíto frito – pesce fritto
pil pil – salsa all’aglio con peperoncino
pimentón – paprika
pimiento – pepe, peperoncino
pimientos de Padrón – peperoncini verdi della Galizia, talvolta piccanti
plátano – banana
plato combinado – piatto misto, in genere a base di carne e verdure
pollo – pollo
postre – dessert
pulpo a la gallega – polpo alla galiziana, bollito e servito con peperoncino
queso – formaggio
queso azul – formaggio erborinato (tipo gorgonzola)
rabo de toro – coda di toro
raciones – porzioni abbondanti di tapas
rebozado – impanato
relleno – ripieno
repollo – cavolo
revueltos – uova strapazzate
riñón – rognone
rodaballo – rombo
salchichón – salsiccia
salmorejo – zuppa fredda a base di pomodoro
salsa – salsa
sandía – anguria
sardinas – sardine
sepia – seppia
sesos – cervella
seta – fungo selvatico
solomillo – filetto (in genere di maiale)
sopa – minestra
sopa de ajo – minestra all’aglio
tarta – torta
ternasco – costolette d’agnello
ternera – manzo o vitello
tortilla de patatas – frittata di patate e cipolle
tostada – toast imburrato
trucha – trota
verduras a la plancha – verdure alla griglia
vinagre – aceto
Dietro le quinte
SCRIVETECI!
Le notizie che ci inviate sono per noi molto importanti e ci aiutano a
rendere migliori le nostre guide. Ogni segnalazione (positiva o negativa)
viene letta, valutata dalla Redazione e comunicata agli autori.
Mandate i vostri suggerimenti a lettere@edt.it e visitate periodicamente
lonelyplanetitalia.it per leggere i consigli degli altri viaggiatori. Sul sito
troverete anche spunti di viaggio degli autori e tutte le novità del catalogo.

N.B.: Se desiderate che le vostre informazioni restino esclusivamente in


Redazione e non vengano utilizzate nei nostri prodotti – cartacei, digitali o
web – ricordatevi di comunicarcelo. Per leggere la nostra politica sulla
privacy, visitate il sito www.edt.it/privacy/.
I LETTORI
Ringraziamo i viaggiatori che hanno utilizzato la precedente edizione di
questa guida e ci hanno scritto: Minette Aalbers, Elena Benvenuti, Judith
Brennan, Elisa Carbonell, Kenisha Evelyn, Carlos Gomez, Janet Iashmar,
Dario Landi, Antonio Lattanzio, Luca Lazzaroni, Francesca Martone, Gaia
Mentasti, Ken Munn, Rachel Oliphant, Andrea Paoletti, Anna Piazzini,
Alessia Pirrottina, Riccardo Popolla, Dario Rossi, Eva Schito, Beau Witka,
Julie Woods, Filippo Zampolini
RICONOSCIMENTI
Illustrazione del Museo del Prado di Javier Zarracina
NOTA DELL’AUTORE
Anthony Ham
Un ringraziamento speciale a Itziar Herrán, che con il suo buonsenso e la
sua attenzione per i dettagli ha dato un notevole contributo a questa guida.
Grazie anche a Marina e ad Alberto per l’ospitalità impeccabile, a Jo Cooke
e Lorna Parkes e all’ottimo team di editori Lonely Planet. E a Marina,
Carlota e Valentina: voi siete il più bel regalo di questo magnifico paese.
QUESTA GUIDA
L’ottava edizione di Madrid, qui proposta in settima edizione
italiana, è stata scritta e aggiornata da Anthony Ham, autore anche
delle quattro precedenti edizioni.

Traduzione Gisella Fornaca


coordinamento Paola Masi
Edizione italiana a cura di Cesare Dapino
Responsabile redazione guide Silvia Castelli
Coordinamento Sara Viola Cabras

Aggiornamenti e adattamenti Annarosa Sinopoli coordinamento


Luciana Defedele
Editing Antonia Mastrolacasa, Laura Zarri
Impaginazione Claudia Mastrogiacomo, Alessandro Pedarra
Rielaborazione copertina e pagine a colori Sara Gasparini,
Alessandro Pedarra supervisione Sara Viola Cabras
Rielaborazione grafica cartine Claudia Mastrogiacomo,
Alessandro Pedarra
Produzione Alberto Capano

Ringraziamo per la consulenza


Natura Luca Borghesio
Salute Dr. Guido Calleri
Viaggio aereo da/per l’Italia Alberto Fornelli
Cartine disponibili in Italia Ennio Vanzo
Indice

Vedi anche gli indici separati:

PASTI
LOCALI E VITA NOTTURNA
DIVERTIMENTI
SHOPPING
SPORT E ATTIVITÀ
PERNOTTAMENTO
A
Acueducto (Segovia) 1
aereo 1
aeroporto 1, 2
Alcázar (Segovia) 1
Alcázar (Toledo) 1
Almodóvar, Pedro lettura
ambasciate e consolati 1
Antigua Estación de Atocha 1
Antiguo Cuartel del Conde Duque 1
Aranjuez lettura
architettura 1, 2
Ateneo Científico, Literario y Artístico de Madrid 1
attualità 1
autobus 1, 2, 3
automobile 1
Ávila 1
B
bambini 1, 2
Barrio de las Letras lettura
Basílica de Nuestra Señora del Buen Consejo 1
Basílica de San Francisco El Grande 1
Basílica de San Miguel 1
Basílica de San Vicente (Ávila) 1
Biblioteca Nacional e Museo del Libro 1
bicicletta 1, lettura
budget 1, 2
C
Caixa Forum 1
Calle de José Ortega y Gasset 1
Calle de Segovia 1
Campo del Moro 1
Capilla del Obispo 1
cartine 1
Casa de América 1
Casa de Campo 1
Casa de Cisneros 1
Casa de la Villa 1
Casa de las Siete Chimeneas 1
Casa de Lope de Vega 1
Casa de los Lujanes 1
Casa del Labrador (Aranjuez) lettura
Casón del Buen Retiro 1
Catedral (Segovia) 1
Catedral (Toledo) 1
Catedral de Nuestra Señora de la Almudena 1
Catedral del Salvador (Ávila) 1
Cementerio de la Florida 1
Centro de Arte Reina Sofía 1
CentroCentro 1
cercanías 1
Cervantes Saavedra, Miguel de lettura
Chamberí 1, cartina
Chinchón lettura
Chueca 1, v. Malasaña e Chueca
cibo e bevande 1, 2, lettura, lettura
cinema 1
Círculo de Bellas Artes 1
clima 1
Congreso de los Diputados 1
Convento de la Encarnación 1
Convento de las Descalzas Reales 1
Convento de Santa Teresa (Ávila) 1
Convento del Corpus Cristi 1
corsi di cucina lettura
D
Dalí, Salvador 1, 2
disabili 1
divertimenti 1
documenti e visti 1, 2
dogana 1
E
El Greco 1, lettura, 2
El Monasterio de Santo Tomás (Ávila) 1
El Rastro 1
El Retiro e i musei d’arte 1, cartina, cartina
bambini lettura
che cosa vedere 1
da non perdere 1, 2, 3, 4
itinerari 1, cartina
locali e vita notturna 1
pasti 1
pernottamento 1
shopping 1
trasporti 1
elettricità 1
Ermita de San Antonio de la Florida 1
Estación de Atocha 1
Estación de Chamartín 1
Estación de Chamberí 1
Estación Sur de Autobuses 1
Estadio Santiago Bernabéu 1
F
Faro de Madrid 1
feste ed eventi 1
festività 1
flamenco 1, 2
G
Galería Moriarty 1
gallerie d’arte 1, lettura
gite di un giorno 1
Goya, Francisco de lettura, 1, 2
Gran Vía 1
Gris, Juan 1
Guernica 1
H
Herrera, Juan de 1
Huertas, v. Sol, Santa Ana e Huertas
I
Iglesia de Jesús de Medinaceli 1
Iglesia de San Andrés 1
Iglesia de San Ginés 1
Iglesia de San Jerónimo El Real 1, 2
Iglesia de San Nicolás de los Servitas 1
Iglesia de San Pedro El Viejo 1
Iglesia de Santo Tomé (Toledo) 1
Iglesia de Vera Cruz (Segovia) 1
informazioni 1, 2
Instituto de San Isidro 1
internet 1, 2, 3
itinerari 1
itinerari a piedi
città vecchia 1, cartina
Parque del Buen Retiro 1, cartina
J
Jardines de Las Vistillas 1
L
La Casa Encendida 1
La Corrala 1
La Latina e Lavapiés 1, cartina, cartina
bambini lettura
che cosa vedere 1
da non perdere 1, 2
divertimenti 1
locali e vita notturna 1
pasti 1
pernottamento 1
shopping 1
sport e attività 1
trasporti 1
La Morería 1
Lavapiés, v. La Latina e Lavapiés
lingua 1, 2, 3
locali e vita notturna 1
Los Cuatro Postes (Ávila) 1
M
Madrid imperiale, v. Plaza Mayor e Madrid imperiale
Madrid Nord, v. Parque del Oeste e Madrid Nord
Madrid Río lettura
Malasaña e Chueca 1, cartina, cartina, cartina
bambini lettura
che cosa vedere 1
divertimenti 1
locali e vita notturna 1
pasti 1
pernottamento 1
shopping 1
trasporti 1
mercatini lettura
metropolitana 1, 2
Mezquita del Cristo de la Luz (Toledo) 1
Mirador de Madrid 1
Miró, Joan 1
Monasterio de la Encarnación (Ávila) 1
Monasterio San Juan de los Reyes (Toledo) 1
moneta 1, 2
Monumento alle vittime dell’11 marzo 2004 1
motocicletta 1
Muralla Árabe 1
Murallas (Ávila) 1
Museo al Aire Libre 1
Museo Arqueológico Nacional 1
Museo de América 1
Museo de Artes Decorativas 1
Museo de Cera 1
Museo de Cerralbo 1
Museo de Falúas (Aranjuez) lettura
Museo de Historia 1
Museo de San Isidro 1
Museo de Santa Cruz (Toledo) 1
Museo del Ferrocarril 1
Museo del Greco (Toledo) 1
Museo del Prado 1, 2, cartina
Museo del Romanticismo 1
Museo Lázaro Galdiano 1
Museo Municipal de Arte Contemporáneo 1
Museo Naval 1
Museo Sorolla 1
Museo Taurino 1
Museo Thyssen-Bornemisza 1, 2, cartina
N
Napoleone Bonaparte 1
norme di comportamento 1
O
omosessuali 1
ora 1, 2
P
Palacio Buenavista 1
Palacio de Linares 1
Palacio de Liria 1
Palacio de Santa Cruz 1
Palacio del Duque de Uceda 1
Palacio Real 1
parchi e giardini 1
Parque de Atracciones 1
Parque del Buen Retiro 1
Parque del Oeste e Madrid Nord 1, cartina, cartina
che cosa vedere 1
da non perdere 1, 2, 3
divertimenti 1
locali e vita notturna 1, 2
pasti 1
pernottamento 1
trasporti 1
Parque del Oeste 1
pasticcerie 1
pernottamento 1, 2
piazze 1
Picasso, Pablo 1, 2
pittura 1
Plaza de España 1
Plaza de la Cibeles 1
Plaza de la Paja 1
Plaza de la Puerta del Sol 1, lettura
Plaza de la Villa e dintorni 1
Plaza de Lavapiés 1
Plaza de Neptuno 1
Plaza de Olavide lettura
Plaza de Oriente 1
Plaza de Ramales 1
Plaza de San Martín (Segovia) 1
Plaza de Santa Ana 1
Plaza de Toros e Museo Taurino 1
Plaza de Toros Monumental de Las Ventas 1
Plaza Mayor 1
Plaza Mayor (Chinchón) lettura
Plaza Mayor (Segovia) 1
Plaza Mayor e Madrid imperiale 1, cartina, cartina
bambini lettura
che cosa vedere 1
da non perdere 1, 2
divertimenti 1
locali e vita notturna 1
pasti 1
pernottamneto 1
shopping 1
trasporti 1
posta 1
Puerta de Alcalá 1
Puerta del Sol 1
R
Real Academia de Bellas Artes de San Fernando 1
Real Fábrica de Tapices 1
Real Jardín Botánico 1
S
Salamanca 1, cartina, lettura, cartina
che cosa vedere 1
da non perdere 1, 2
divertimenti 1
locali e vita notturna 1
pasti 1
pernottamento 1
shopping 1
sport e attività 1
trasporti 1
Salón del Pleno 1
salute 1
San Lorenzo de El Escorial 1
Santa Ana, v. Sol, Santa Ana e Huertas
Santa Teresa lettura
Segovia 1
servizi igienici 1
shopping 1
sicurezza 1
Sinagoga del Tránsito (Toledo) 1
Sociedad General de Autores y Editores 1
Sol, Santa Ana e Huertas 1, cartina, cartina
bambini lettura
che cosa vedere 1
da non perdere 1, 2
divertimenti 1
locali e vita notturna 1
pasti 1
pernottamento 1
shopping 1
trasporti 1
Solana, José Gutiérrez 1
Sorolla, Joaquín 1
storia 1
T
taxi 1, 2
Teatro Real 1
Teleférico 1
telefono 1, 2
Templo de Debod 1
tessere sconto 1
Toledo 1
tour 1
trasporti 1, 2
trasporti urbani 1
treno 1
V
Vecellio, Tiziano 1
Velázquez, Diego lettura, 1, 2
Viadotto 1
vita notturna 1
Z
Zoo Aquarium de Madrid 1
Zurbarán, Francisco de 1
PASTI
A
A Dos Velas 1
A Tasca do Bacalhau Portugês 1
Albur 1
Algarabía 1
Almendro 13 1
Antigua Pastelería del Pozo 1
Arriba 1
B
Baco y Beto 1
Bangkok Thai Restaurant 1
Bar Amor 1
Bar Melo’s lettura
Bar Palentino 1
Bar Santurce 1
Bazaar 1
Beher de Guijelo 1
Biotza 1
Bocaito 1
Bodega de la Ardosa 1, 2
Bon Vivant & Co 1
C
Café de la Iberia (Chinchón) 1
Casa Alberto 1
Casa Ciriaco 1
Casa Curro 1
Casa Duque (Segovia) 1
Casa Hortensia 1
Casa Julio 1
Casa Labra 1
Casa Lucio 1
Casa María 1
Casa Mingo 1
Casa Mira 1
Casa Paco 1
Casa Perico 1
Casa Revuelta 1
Cervecería 100 Montaditos 1
Con Oliva 1
Conache 1
Confitería El Riojano 1
Costa Blanca Arrocería 1
D
DiverXo 1
E
El Bistro de La Central 1
El Brillante 1
El Estragón 1
El Lateral 1
El Pedrusco 1
El Triciclo 1
Ene Restaurante 1
Enotaberna del León de Oro 1
Enrique Tomas 1
Estado Puro 1
G
Gourmet Experience 1
H
Home Burger Bar 1
Horno de Santiguesa 1
Hostería Las Cancelas (Ávila) 1
I
Il Casone 1
J
Janatomo 1
José Luis 1
Juana La Loca 1
K
Kumera (Toledo) 1
L
La Abadía (Toledo) 1
La Almuzara 1
La Antoñita 1
La Buena Vida 1
La Buga del Lobo 1
La Carmencita 1
La Casa del Abuelo 1
La Chata 1
La Cocina de María Luisa 1
La Colonial de Goya 1
La Duquesita 1
La Favorita 1
La Finca de Susana 1
La Gastrocroquetería de Chema 1
La Gloria de Montera 1
La Huerta de Tudela 1
La Mallorquina 1
La Maruca 1
La Mordida 1
La Mucca de Pez 1
La Musa 1
La Musa Latina 1
La Paella de la Reina 1
La Paella Real 1
La Piola 1
La T Gastrobar 1
La Tasquita de Enfrente 1
La Terraza del Casino 1
Lamiak 1
Las Bravas 1
Las Tortillas de Gabino 1
Le Cabrera 1
Lhardy 1
Los Gatos 1
M
Maceiras 1
Magasand 1
Malacatín 1
Mallorca 1
Mama Campo 1
Maricastaña 1
Mercado de San Antón 1
Mercado de San Miguel 1
Moratín Vinoteca 1
Museo del Jamón 1
Museo del Pan Gallego 1
N
Naïa Bistro 1
O
Oliveros 1
Olivia Te Cuida 1
P
Peggy Sue’s American Diner 1
Platea lettura
Posada de la Fruta (Ávila) 1
Posada de la Villa 1
Puerta 57 1
R
Ramiro’s Tapas Wine Bar 1
Restaurante El Fogón Sefardí (Segovia) 1
Restaurante Estay 1
Restaurante Extremadura 1
Restaurante Integral Artemisa 1
Restaurante Julián de Tolosa 1
Restaurante Los Galayos 1
Restaurante Momo 1
Restaurante Sobrino de Botín 1
Ribeira Do Miño 1
S
Sagaretxe 1
Sanlúcar 1
Santceloni 1
Sergi Arola Gastro 1
Sidrería Vasca Zeraín 1
Soul Kitchen (Ávila) 1
T
Taberna de Antonio Sánchez 1
Taberna del Alabardero 1
Taberna La Bola 1
Taberna Matritum 1
Taberna Txakolina 1
Taquería Mi Ciudad 1
Tepic 1
Tienda de Vinos 1
Txirimiri 1
V
Vi Cool 1
Viandas de Salamanca (Parque del Oeste e Madrid Nord) 1
Viandas de Salamanca (Plaza Mayor Madrid imperiale) 1
Vinos Gonzalez 1
Viridiana 1
Viva Burger 1
Y
Yakitoro by Chicote 1
Yerbabuena 1
Z
Zalacaín 1
LOCALI E VITA NOTTURNA
1862 Dry Bar 1
A
Almonte 1
Anticafé 1
Antigua Casa Ángel Sierra 1
Areia 1
B
Bar Cock 1
Bar El 2D 1
Bar Melo’s 1
Black & White 1
Bonanno 1
Bristol Bar 1
C
Café Acuarela 1
Café Ajenjo 1
Café Belén 1
Café de Mahón 1
Cafe de Oriente 1
Café de Ruiz 1
Café del Círculo de Bellas Artes 1
Café del Nuncio 1
Café del Real 1
Café Manuela 1
Café-Restaurante El Espejo 1
Cervecería Alemana 1
Charada 1
Chocolatería de San Ginés 1
Chocolatería Valor 1
Club 54 Studio 1
D
Del Diego 1
Delic 1
Diurno 1
Dos Gardenias 1
E
El Café de la Opera 1
El Eucalipto 1
El Imperfecto 1
El Jardín Secreto 1
El Nuevo Rincón de Jerez lettura
El Parnasillo 1
El Viajero 1
F
Fábrica Maravillas 1
G
Gau&Café 1
Geographic Club 1
Gran Café de Gijón 1
J
Jazz Bar 1
José Alfredo 1
K
Kapital 1
Kikekeller lettura
L
La Bicicleta 1
La Bodeguita de San Segundo (Ávila) 1
La Inquilina 1
La Negra Tomasa 1
La Palmera 1
La Tasquina (Segovia) 1
La Terraza de Arriba 1
La Terraza del Urban 1
La Venencia 1
La Vía Láctea 1
Le Cabrera 1
Liquid Madrid 1
Lolina Vintage Café 1
M
Malaspina 1
Mamá Inés 1
Martínez Bar 1
Moloko 1
Morocco 1
Museo Chicote 1
N
Nuevo Café de Barbieri 1
O
Oba Oba 1
P
Picnic 1
R
Real Café Bernabéu 1
S
Sala Bash/Ohm 1
Serrano 41 1
Siroco 1
Snapo 1
Stop Madrid 1
T
Taberna Alhambra 1
Taberna Chica 1
Taberna La Dolores 1
Taberna Tempranillo 1
Teatro Joy Eslava 1
The Passenger 1
The Roof 1
The Sherry Corner 1
Tupperware 1
V
Villa Rosa 1
Viva Madrid 1
W
Why Not?, 1
Y
Ya’sta 1
DIVERTIMENTI
A
Auditorio Nacional de Música 1
B
BarCo 1
Bogui Jazz 1
C
Café Berlin 1
Café Central 1
Café de Chinitas 1
Café La Palma 1
Cardamomo 1
Casa Patas 1
Casa Pueblo 1
Cine Doré 1
Cinesa Capitol 1
ContraClub 1
Corral de la Morería 1
Costello Café & Niteclub 1
E
El Búho Real 1
El Despertar 1
El Junco Jazz Club 1
El Rincón del Arte Nuevo 1
Estadio Vicente Calderón 1
F
Fundación Juan March 1
G
Galileo Galilei 1
H
Honky Tonk 1
L
La Boca Club 1
La Coquette Blues 1
La Escalera de Jacob 1
Las Carboneras 1
Las Tablas 1
Libertad 8 1
M
Marula Café 1
Moby Dick 1
P
Populart 1
S
Sala Clamores 1
Sala El Sol 1
Sala Juglar 1
T
Taboó 1
Teatro Circo Price 1
Teatro de la Zarzuela 1
Teatro Español 1
Teatro Monumental 1
Teatro Pavón 1
Teatro Valle-Inclán 1
Teatros del Canal 1
Thundercat 1
Torres Bermejas 1
V
Villa Rosa 1
SHOPPING
A
Aceitunas Jiménez 1
Adolfo Domínguez 1
Agatha Ruiz de la Prada 1
Aldaba 1
Alma de Ibérico 1
Almacén de Pontejos 1
Antigua Casa Talavera 1
Artelema 1
B
Bazar Matey 1
Bombonerías Santa 1
Botería Julio Rodríguez 1
C
Cacao Sampaka 1
Calle de José Ortega y Gasset (milla del oro) 1
Calzados Cantero 1
Camper 1
Caramelos Paco 1
Casa Cuatero 1
Casa de Diego 1
Casa Hernanz 1
Casa Postal 1
Chocolalabelga 1
Codo 3 1
Convento del Corpus Cristi 1
Coorleone’s Company 1
Cuarto de Juegos 1
Cuesta de Claudio Moyano Bookstalls 1
Curiosite 1
Custo Barcelona 1
D
De Piedra 1
De Viaje 1
Divina Providencia 1
E
Ekseption & Eks 1
El Arco Artesanía 1
El Dragón Lector 1
El Flamenco Vive 1
El Jardín del Convento 1
El Mercado de la Corredera 1
El Rastro 1
El Templo de Susu 1
El Tintero 1
Elisa Bracci 1
F
Fnac 1
Fransen et Lafite 1
Futuramic 1
G
Gallery 1
Gourmet Experience 1
H
Helena Rohner 1
I
Isolée 1
J
José Ramírez 1
Juan Alvarez 1
Justo Algaba 1
K
Karibu Malasaña 1
Kikekeller lettura
Kling 1
L
L’Habilleur 1
La Central de Callao 1
La Chinata 1
La Gramola 1
La Juguetería 1
La Librería 1
La Violeta 1
Lavinia 1
Le Trip 1
Librería de San Ginés 1
Librería Desnivel 1
Librería la Central 1
Loewe 1
Lomography 1
Lurdes Bergada 1
M
Macchinine 1
Malababa 1
Manolo Blahnik 1
Mantequería Bravo 1
María Cabello 1
Maty 1
Mercadillo Marqués de Viana 1
Mercado de Fuencarral 1
México 1
N
Nest 1
O
Objetology 1
Oriol Balaguer 1
P
Papelería Salazar 1
Pasajes Librería Internacional 1
Patrimonio Comunal Olivarero 1
Polar Shop 1
Poncelet 1
Popland 1
Purificación García 1
R
Relojería Santolaya 1
Reserva y Cata 1
Retro City 1
S
Salvador Bachiller 1
Santarrufina 1
Secretos de León 1
Snapo 1
Sombrerería Medrano 1
T
Tienda Real Madrid 1
Z
Zoom Edition 1
SPORT E ATTIVITÀ
A
Academia Amor de Dios 1
C
Chi Spa 1
F
Fundación Conservatorio Casa Patas 1
H
Hammam al-Andalus 1
L
Lab Room Spa 1
PERNOTTAMENTO
A
Adler Hotel 1
Albergue Juvenil 1
Apartasol 1
ApartoSuites Jardines de Sabatini 1
Artrip 1
C
Casa Chueca 1
Casa de Madrid 1
Cat’s Hostel 1
Catalonia Las Cortes 1
F
Flat 5 Madrid 1
H
Hospedaje Romero 1
Hostal Acapulco 1
Hostal Adriano 1
Hostal América 1
Hostal Central Palace Madrid 1
Hostal Don Juan 1
Hostal Horizonte 1
Hostal La Zona 1
Hostal Luis XV 1
Hostal Madrid 1
Hostal Main Street Madrid 1
Hostal Patria 1
Hostal Sardinero 1
Hotel Abalú 1
Hotel AC Santo Mauro 1
Hotel Alicia 1
Hotel Atlantico 1
Hotel Europa 1
Hotel Jardín de Recoletos 1
Hotel Meninas 1
Hotel Mora 1
Hotel Orfila 1
Hotel Óscar 1
Hotel Plaza Mayor 1
Hotel Preciados 1
Hotel Ritz 1
Hotel Senator 1
Hotel Silken Puerta América 1
Hotel Urban 1
Hotel Vincci Capitol 1
Hotel Vincci Soho 1
I
Innside Madrid Luchana 1
L
Lapepa Chic B&B 1
Los Amigos Sol Backpackers’ Hostel 1
M
Mad Hostel 1
Madrid City Rooms 1
Mario Room Mate 1
Me Melía Reina Victoria 1
N
NH Collection Palacio de Tepa 1
O
Only You Hotel 1
P
Petit Palace Posada del Peine 1
Posada del Dragón 1
Posada del León de Oro 1
Praktik Metropol 1
S
Suite Prado Hotel 1
V
Villa Magna 1
VP El Madroño 1
W
Westin Palace 1
Cartine
INDICE

1 Campo del Moro e Los Austrias


2 Lavapiés
3 La Latina
4 Sol, Huertas e il centro
5 Paseo del Prado e El Retiro
6 Salamanca
7 Malasaña
8 Chueca
9 Chamberí
10 Parque del Oeste
CAMPO DEL MORO E LOS AUSTRIAS
Da non perdere
1 Palacio Real D5
2 Plaza Mayor G6
Che cosa vedere
3 Basílica de San Miguel F7
4 Campo del Moro C5
5 Casa de Cisneros E6
6 Casa de la Villa E6
7 Casa de los Lujanes E6
8 Catedral de Nuestra Señora de la Almudena C6
9 Convento de la Encarnación E3
10 Convento de las Descalzas Reales G4
11 Convento del Corpus Cristi F6
12 Edificio Carrión G3
13 Escuela Superior de Música Reina Sofía E5
14 Iglesia de San Ginés G5
15 Iglesia de San Nicolás de los Servitas E6
16 Iglesia del Sacramento D7
17 Muralla Árabe C7
18 Palacio de Santa Cruz G7
19 Palacio del Duque de Uceda D6
20 Plaza de España E1
21 Plaza de Oriente D4
22 Plaza de Ramales E5
23 Statua equestre di Filippo IV E4
24 Teatro Real E4
Pasti
25 Algarabía E5
26 Bangkok Thai Restaurant G5
27 Casa Ciriaco D6
28 Casa María F6
29 Casa Paco F7
30 Casa Revuelta G7
31 Cervecería 100 Montaditos G6
32 El Bistro de La Central G4
33 Gourmet Experience H3
34 Horno de Santiguesa E6
35 La Campana G7
36 La Ideal G6
37 La Mar del Alabardero E4
38 La Paella Real F4
39 Mercado de San Miguel F6
40 Museo del Jamón H6
41 Museo del Pan Gallego F5
42 Restaurante Los Galayos G6
43 Restaurante Sobrino de Botín F7
44 Taberna del Alabardero E4
45 Taberna La Bola E3
46 Taquería Mi Ciudad F5
47 Taquería Mi Ciudad F5
48 Yerbabuena F6
Locali e vita notturna
49 Anticafé E5
50 Café de Oriente E5
51 Café del Real F5
52 Charada F3
53 Chocolatería de San Ginés G5
54 Chocolatería Valor G4
55 El Café de la Opera E4
56 Oba Oba G3
57 Teatro Joy Eslava G5
58 The Sherry Corner F6
Divertimenti
59 Café Berlin G3
60 Café de Chinitas E3
61 Cinesa Capitol G3
62 La Coquette Blues G5
63 Las Carboneras F7
64 Las Tablas D2
65 Torres Bermejas H3
Shopping
66 Antigua Casa Talavera F3
67 Mercato degli artisti F7
68 Artelema E6
69 Casa Hernanz G7
70 Chocolalabelga F6
71 Codo 3 F6
72 Convento del Corpus Cristi F7
73 El Arco Artesanía F6
74 El Flamenco Vive E5
75 El Jardín del Convento E7
76 Fnac H4
77 Fransen et Lafite F5
78 Gourmet Experience H3
La Central de Callao (v. 32)
79 La Chinata F6
80 La Gramola G4
81 La Librería E6
82 Librería de San Ginés G5
83 Maty G5
84 Mercado de Monedas Y Sellos G6
85 Salvador Bachiller F2
86 Sombrerería Medrano G7
Sport e attività
87 Alambique E3
88 Bike Spain F6
89 Urban Movil E5
90 Visitas Guiadas Oficiales G6
Pernottamento
91 Casa de Madrid E4
92 Hostal Central Palace Madrid E5
93 Hostal Madrid H6
94 Hostal Patria G5
95 Hotel Meninas F4
96 Hotel Preciados G3
97 Hotel Vincci Capitol G3
98 Los Amigos Sol Backpackers’ Hostel G5
99 Mario Room Mate F4
100 Petit Palace Posada del Peine G6
LAVAPIÉS
Da non perdere
1 El Rastro A3
Che cosa vedere
2 La Corrala C4
3 Plaza de Lavapiés C4
Pasti
4 Bar Melo’s C3
5 Bar Santurce A3
6 La Buga del Lobo D4
7 Malacatín A3
8 Taberna de Antonio Sánchez B2
Locali e vita notturna
9 El Eucalipto D4
10 Gau&Café C4
11 La Inquilina C3
12 Nuevo Café de Barbieri C3
Divertimenti
13 Casa Patas C1
14 Cine Doré D2
15 El Despertar D2
16 La Escalera de Jacob C2
17 Sala Juglar C3
18 Teatro Pavón A3
19 Teatro Valle-Inclán D4
Shopping
20 Aceitunas Jiménez A3
Sport e attività
21 Academia Amor de Dios D2
Fundación Conservatorio Casa Patas (v. 13)
Pernottamento
22 Artrip D4
23 Cat’s Hostel C1
24 Hostal Horizonte C1
25 Mad Hostel C2
LA LATINA
Da non perdere
1 Basílica de San Francisco El Grande A4
Che cosa vedere
2 Basílica de Nuestra Señora del Buen Consejo G2
3 Capilla del Obispo C2
4 Iglesia de San Andrés C2
5 Iglesia de San Pedro El Viejo D1
6 Instituto de San Isidro F2
7 Jardín del Príncipe Anglona C1
8 Jardines de Las Vistillas A1
9 La Morería B2
10 Museo de San Isidro D2
11 Plaza de la Paja C2
12 Viadotto e Calle de Segovia B1
Pasti
13 Almendro 13 D2
14 Casa Curro E2
15 Casa Lucio E2
16 Cervecería 100 Montaditos E1
17 El Estragón C1
18 Ene Restaurante D2
19 Enotaberna del León de Oro E1
20 Juana La Loca C3
21 La Antoñita E1
22 La Chata E2
23 La Musa Latina C2
24 Lamiak D3
25 Naïa Bistro C2
26 Oliveros F3
27 Posada de la Villa F2
28 Restaurante Julián de Tolosa E2
29 Sanlúcar B4
30 Taberna Matritum E2
31 Taberna Txakolina E2
32 Txirimiri D4
33 Viva Burger C2
Locali e vita notturna
34 Bonanno D3
35 Café del Nuncio D1
36 Delic C2
37 El Viajero D3
38 Taberna Chica D2
39 Taberna Tempranillo D3
Divertimenti
40 ContraClub A2
41 Corral de la Morería A2
42 El Rincón del Arte Nuevo B1
43 Marula Café B1
Shopping
44 Alma de Ibérico D3
45 Caramelos Paco F3
46 De Piedra E2
47 Helena Rohner E2
Pernottamento
48 Posada del Dragón F1
49 Posada del León de Oro E1
SOL, HUERTAS E IL CENTRO
Da non perdere
1 Plaza de Santa Ana D6
2 Real Academia de Bellas Artes de San Fernando D3
Che cosa vedere
3 Ateneo Científico, Literario y Artístico de Madrid E5
4 Statua dell’orsa C4
5 Calle de Cervantes 2 E6
6 Statua equestre di Carlo III B4
7 Casa de Correos B4
8 Casa de Lope de Vega F6
9 Casa Museo de Ratón Perez A4
10 Círculo de Bellas Artes F3
11 Congreso de los Diputados F4
12 Convento de las Trinitarias F7
13 Edificio Grassy F2
14 Edificio Metrópolis F2
15 Plaza de la Puerta del Sol B4
Pasti
16 A Tasca do Bacalhau Portugês E6
17 Antigua Pastelería del Pozo C4
18 Casa Alberto D6
19 Casa Labra A4
20 Casa Mira E4
21 Confitería El Riojano A4
22 El Lateral D6
23 El Triciclo F7
24 Enrique Tomas C5
25 La Casa del Abuelo C5
26 La Finca de Susana D4
27 La Gloria de Montera D2
28 La Huerta de Tudela E5
29 La Mallorquina A4
30 La Piola E6
31 La Terraza del Casino D3
32 Las Bravas C5
33 Lhardy C4
34 Los Gatos G7
35 Maceiras G7
36 Maceiras G7
37 Moratín Vinoteca G7
38 Ramiro’s Tapas Wine Bar D7
39 Restaurante Integral Artemisa E4
40 Sidrería Vasca Zeraín F6
41 Vi Cool D6
42 Viandas de Salamanca A2
43 Vinos Gonzalez E6
Locali e vita notturna
44 Café del Círculo de Bellas Artes F2
45 Cervecería Alemana D6
46 Dos Gardenias F7
47 El Imperfecto D7
48 Glass Bar E4
49 Jazz Bar G7
50 La Negra Tomasa C5
51 La Terraza del Urban E4
52 La Venencia D5
53 Malaspina C5
54 Taberna Alhambra C4
55 Taberna La Dolores G6
56 The Roof C6
57 Viva Madrid D5
Divertimenti
58 Café Central C6
59 Cardamomo E5
60 Casa Pueblo E6
61 Costello Café & Niteclub D2
62 La Boca Club D5
63 Populart D6
64 Sala El Sol C2
65 Teatro de la Zarzuela F4
66 Teatro Español D5
67 Teatro Monumental E7
68 Villa Rosa C5
Shopping
69 Almacén de Pontejos B4
70 Casa de Diego A2
71 Casa de Diego B4
72 José Ramírez B5
73 Juan Alvarez G7
74 Justo Algaba B5
75 La Violeta D4
76 Librería Desnivel D7
77 María Cabello E5
78 México D6
79 Negozio del Real Madrid B3
80 Santarrufina B5
81 Secretos de León E6
82 Tienda Real Madrid B1
Sport e attività
83 Hammam al-Andalus B6
84 Trixi.com C2
Pernottamento
85 Catalonia Las Cortes E6
86 Hostal Acapulco B2
87 Hostal Adria Santa Ana C5
88 Hostal Adriano C5
89 Hostal Luis XV C2
90 Hostal Sardinero E6
91 Hotel Alicia D6
92 Hotel Europa B3
93 Hotel Plaza Mayor A6
94 Hotel Senator D1
95 Hotel Urban E4
96 Hotel Vincci Soho E5
97 Madrid City Rooms D4
98 Me Melía Reina Victoria C6
99 NH Collection Palacio de Tepa C6
100 Praktik Metropol C1
101 Suite Prado Hotel E5
PASEO DEL PRADO E EL RETIRO
Da non perdere
1 Centro de Arte Reina Sofía A6
2 Museo del Prado B4
3 Museo Thyssen-Bornemisza A3
4 Parque del Buen Retiro D3
Che cosa vedere
5 Monumento alle vittime dell’11 marzo 2004 B6
6 Antigua Estación de Atocha B7
7 Bosque del Recuerdo C4
8 Caixa Forum A5
9 Casón del Buen Retiro C3
10 CentroCentro B2
11 Iglesia de Jesús de Medinaceli A4
12 Iglesia de San Jerónimo El Real B4
Mirador de Madrid (v. 10)
13 Museo de Artes Decorativas C2
14 Museo Naval B2
15 Palacio de Cristal E4
16 Plaza de la Cibeles A2
17 Plaza de Neptuno A3
18 Puerta de Alcalá C1
19 Puerta de los Jerónimos B4
20 Real Fábrica de Tapices E7
21 Real Jardín Botánico B5
Pasti
22 El Brillante B6
23 Estado Puro A3
24 Viridiana C2
Locali e vita notturna
25 Kapital A6
Shopping
26 Bancarelle di libri di Cuesta de Claudio Moyano B6
27 Librería la Central A6
Sport e attività
28 Barche a remi D2
Pernottamento
29 Hotel Mora A5
30 Hotel Ritz B3
31 Lapepa Chic B&B A3
32 Westin Palace A3
SALAMANCA
Da non perdere
1 Museo Lázaro Galdiano B1
Che cosa vedere
2 Biblioteca Nacional e Museo del Libro A5
3 Museo al Aire Libre B2
4 Museo Arqueológico Nacional A5
5 Palacio de Linares e Casa de América A7
Pasti
Arriba (v. 13)
6 Biotza B5
7 El Lateral C4
8 José Luis B1
9 La Cocina de María Luisa C5
10 La Colonial de Goya C5
11 La Maruca D4
12 Mallorca B6
13 Platea A5
14 Restaurante Estay C5
15 Viandas de Salamanca C5
Locali e vita notturna
16 Almonte D2
17 Geographic Club D5
18 Serrano 41 B4
Divertimenti
19 Fundación Juan March C3
Shopping
20 Agatha Ruiz de la Prada B4
21 Bombonerías Santa B4
22 Camper B5
Cuarto de Juegos (v. 9)
23 De Viaje B4
24 Ekseption & Eks C5
25 Gallery C5
26 Isolée B4
27 Lavinia C3
Loewe (v. 31)
28 Manolo Blahnik B4
29 Mantequería Bravo B4
30 Oriol Balaguer D4
31 Purificación García B5
Sport e attività
32 Chi Spa B6
33 Lab Room Spa B6
Pernottamento
34 Adler Hotel C5
35 Hotel Jardín de Recoletos A6
36 Villa Magna B3
37 VP El Madroño D2
MALASAÑA
Che cosa vedere
1 Antiguo Cuartel del Conde Duque B2
2 Museo de Historia H3
3 Museo Municipal de Arte Contemporáneo C2
4 Palacio de Liria B2
5 Edificio Telefónica G7
Pasti
6 A Dos Velas G3
7 Albur F1
8 Bar Amor F1
9 Bar Palentino F5
10 Beher de Guijelo G1
11 Bodega de la Ardosa G5
12 Casa Hortensia H5
13 Casa Julio F4
14 Casa Perico F6
15 Con Oliva G5
16 Conache G4
17 El Lateral H5
18 Home Burger Bar G4
19 Home Burger Bar E6
20 La Gastrocroquetería de Chema G6
21 La Mucca de Pez F5
22 La Musa F1
23 La T Gastrobar F5
24 La Tasquita de Enfrente F6
25 Maricastaña F6
26 Peggy Sue’s American Diner D1
Locali e vita notturna
27 1862 Dry Bar E4
28 Bar El 2D F2
29 Café Ajenjo F1
30 Café de Mahón F2
31 Café de Ruiz F1
32 Café Manuela F3
33 El Jardín Secreto B3
34 El Parnasillo F1
35 Fábrica Maravillas G5
36 José Alfredo E6
37 Kikekeller F6
38 La Bicicleta G5
39 La Palmera D2
40 La Vía Láctea G2
41 Lolina Vintage Café G4
42 Martínez Bar G7
43 Moloko D2
44 Morocco D6
45 Picnic E4
46 Sala Bash/Ohm E7
47 Siroco D2
48 The Passenger E5
49 Tupperware G3
50 Ya’sta G7
Divertimenti
51 BarCo G5
52 Café La Palma D2
53 Taboó F3
Shopping
54 Adolfo Domínguez G7
55 Camper H6
56 Curiosite G3
57 Custo Barcelona H6
58 Divina Providencia H5
59 El Mercado de la Corredera F6
60 El Templo de Susu G4
61 Karibu Malasaña F1
62 Kling F6
63 La Juguetería E5
64 Le Trip E1
65 Mercado de Fuencarral H5
66 Nest G4
67 Polar Shop B3
68 Popland F1
69 Retro City G4
70 Snapo G4
71 Zoom Edition F5
Sport e attività
72 Kitchen Club F6
Pernottamento
73 Flat 5 Madrid D3
74 Hospedaje Romero C6
75 Hostal América H6
76 Hostal La Zona G6
77 Hostal Main Street Madrid E7
78 Hotel Abalú E4
79 Hotel Atlantico F7
CHUECA
Che cosa vedere
1 Casa de las Siete Chimeneas C7
2 Galería Moriarty F5
3 Museo de Cera G4
4 Museo del Romanticismo B3
5 Palacio Buenavista E7
6 Sociedad General de Autores y Editores C3
Pasti
7 Baco y Beto B5
8 Bazaar C6
9 Bocaito C7
10 Bon Vivant & Co C4
11 Home Burger Bar B6
12 Janatomo B7
13 La Buena Vida E5
14 La Carmencita C6
15 La Duquesita C3
16 La Mordida D4
17 La Paella de la Reina C7
18 Le Cabrera E4
19 Magasand B3
20 Mercado de San Antón C6
21 Olivia Te Cuida D3
22 Restaurante Extremadura C7
23 Restaurante Momo C7
24 Ribeira Do Miño A4
25 Tepic B6
26 Tienda de Vinos C6
27 Yakitoro by Chicote C8
Locali e vita notturna
28 Antigua Casa Ángel Sierra C5
29 Areia C4
30 Bar Cock B7
31 Black & White C5
32 Bristol Bar E5
33 Café Acuarela C5
34 Café Belén D4
35 Café-Restaurante El Espejo F5
36 Club 54 Studio B6
37 Del Diego B7
38 Diurno C6
39 Gran Café de Gijón F6
La Terraza de Arriba (v. 76)
40 Le Cabrera E4
41 Liquid Madrid B6
42 Mamá Inés A6
43 Museo Chicote B7
44 Stop Madrid A6
45 Why Not? B6
Divertimenti
46 Bogui Jazz D5
47 El Búho Real C4
48 El Junco Jazz Club D2
49 Libertad 8 C7
50 Thundercat D2
Shopping
51 Aldaba C4
52 Cacao Sampaka D2
53 Casa Postal C5
54 Coorleone’s Company B5
55 El Tintero C5
56 Elisa Bracci E4
57 Futuramic C5
58 Isolée B7
59 L’Habilleur C5
60 Librería Berkana B5
61 Loewe B8
62 Lomography D3
63 Lurdes Bergada A3
64 Lurdes Bergada E5
65 Macchinine D7
66 Malababa D3
67 Objetology C7
68 Patrimonio Comunal Olivarero C2
69 Poncelet E2
70 Reserva y Cata E5
71 Salvador Bachiller C5
Sport e attività
72 Apunto – Centro Cultural del Gusto B5
Pernottamento
73 Albergue Juvenil B1
74 Casa Chueca B6
75 Hostal Don Juan A6
76 Hotel Óscar B7
77 Only You Hotel D5
CHAMBERÍ
Che cosa vedere
1 Estación de Chamberí E4
2 Museo Sorolla G2
3 Plaza de Olavide D3
Pasti
4 Bodega de la Ardosa E2
5 Cervecería 100 Montaditos C3
6 Costa Blanca Arrocería C3
7 El Pedrusco D3
8 Il Casone D3
9 La Favorita E4
10 Las Tortillas de Gabino G3
11 Mama Campo D4
12 Sagaretxe D3
13 Santceloni G1
14 Sergi Arola Gastro G4
15 Viandas de Salamanca C3
16 Zalacaín H1
Divertimenti
17 Galileo Galilei A1
18 Honky Tonk E5
19 Sala Clamores D4
20 Teatros del Canal C1
Shopping
21 Bazar Matey D2
22 Calzados Cantero D3
23 El Dragón Lector E3
24 Papelería Salazar D5
25 Pasajes Librería Internacional F6
26 Relojería Santolaya D3
Pernottamento
27 Hotel AC Santo Mauro G4
28 Hotel Orfila G6
29 Innside Madrid Luchana D5
PARQUE DEL OESTE
Da non perdere
1 Ermita de San Antonio de la Florida B4
2 Templo de Debod C4
Che cosa vedere
3 Casa de Campo A5
4 Cementerio de la Florida B3
5 Faro de Madrid B1
6 Museo de América B1
7 Museo de Cerralbo D4
8 Parque del Oeste B1
9 Teleférico B3
Pasti
10 Casa Mingo B4
Pernottamento
11 ApartoSuites Jardines de Sabatini D5
La nostra storia

Un’auto vecchia e sgangherata, pochi dollari in tasca e tanta voglia di


avventura. Questo è tutto ciò di cui Tony e Maureen Wheeler hanno
avuto bisogno per il viaggio della loro vita – Europa e Asia via terra,
destinazione Australia. Hanno viaggiato parecchi mesi, ma alla fine si
sono seduti al tavolo della loro cucina e hanno scritto e confezionato la
loro prima guida di viaggio, Across Asia on the cheap. In una settimana
ne avevano vendute 1500 copie! Era il 1972, era nata Lonely Planet.
Oggi Lonely Planet ha uffici a Melbourne, Londra e Oakland, con più di
seicento persone tra staff e autori, e ha partner in diverse nazioni, tra cui,
in Europa, Italia, Francia, Germania e Spagna. Alla base del lavoro di
tutti c’è ancora la convinzione di Tony che ‘una grande guida deve fare
tre cose: informare, educare e divertire’.
Il nostro autore
Anthony Ham

Nel 2001, durante la sua prima visita a Madrid, Anthony


(www.anthonyham.com) si è innamorato della città e, dopo meno di un
anno, ci è tornato con un biglietto di sola andata, senza sapere neanche una
parola di spagnolo e senza conoscere nessuno. Dopo aver trascorso dieci
anni nella capitale spagnola, di recente è tornato in Australia con la sua
famiglia, ma non ha mai cessato di amare il suo paese di adozione. Quando
non lavora per Lonely Planet, Anthony scrive articoli e cura servizi
fotografici sulla Spagna, la Scandinavia, il Medio Oriente, l’Australia e
l’Africa per quotidiani e riviste di tutto il mondo.
Madrid
7a edizione italiana - Aprile 2016
Tradotto dall’edizione originale inglese:
Madrid (8th edition, January 2016)

ISBN 978-88-5923-231-5

© Testo e cartine: Lonely Planet 2016


© Fotografie: fotografi indicati 2016

Pubblicato da EDT srl


su autorizzazione di Lonely Planet Publications Pty Ltd
ABN 36 005 607 983

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17 via Pianezza, 10149 Torino, Italia
(39) 011 5591 811 - fax (39) 011 2307 034
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In copertina foto di Grant Faint/Getty Images ©: Ballerina di flamenco.

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Lonely Planet e il logo di Lonely Planet sono marchi di Lonely Planet e sono registrati presso
l’Ufficio Brevetti e Marchi negli Stati Uniti e in altri paesi.
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