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[...] Certaldo2, come voi forse avete potuto udire, è un castel di Valdelsa posto nel nostro
contado3, il quale, quantunque piccol sia, già di nobili uomini e d’agiati fu abitato; nel quale,
per ciò che buona pastura4 vi trovava, usò un lungo tempo d’andare ogni anno una volta a ri-
coglier le limosine fatte loro dagli sciocchi5 un de’ frati di santo Antonio6, il cui nome era
frate Cipolla, forse non meno per lo nome che per altra divozione vedutovi volontieri, con 5
ciò sia cosa che7 quel terreno produca cipolle famose per tutta Toscana. Era questo frate Ci-
polla di persona piccolo, di pelo rosso e lieto nel viso e il miglior brigante8 del mondo: e
oltre a questo, niuna scienza avendo, sì ottimo parlatore e pronto era, che chi conosciuto
non l’avesse, non solamente un gran rettorico l’avrebbe estimato, ma avrebbe detto esser Tu-
lio medesimo o forse Quintiliano9: e quasi di tutti quegli della contrada era compare o amico 10
o benvogliente10.
Il quale, secondo la sua usanza, del mese d’agosto tra l’altre v’andò una volta; e una dome-
nica mattina, essendo tutti i buoni uomini e le femine11 delle ville da torno12 venuti alla messa
nella calonica13, quando tempo gli parve, fattosi innanzi disse: «Signori e donne, come voi
sapete, vostra usanza è di mandare ogni anno a’ poveri del baron14 messer santo Antonio del 15
vostro grano e delle vostre biade, chi poco e chi assai, secondo il podere e la divozion sua, ac-
ciò che il beato santo Antonio vi sia guardia de’ buoi e degli asini e de’ porci e delle pecore
vostre15; e oltre a ciò solete pagare, e spezialmente quegli che alla nostra compagnia16 scritti
sono, quel poco debito che ogni anno si paga una volta. Alle quali cose ricogliere io sono dal
mio maggiore, cioè da messer l’abate, stato mandato17; e per ciò con la benedizion di Dio, 20
dopo nona18, quando udirete sonare le campanelle, verrete qui di fuori della chiesa là dove io
al modo usato vi farò la predicazione, e bascerete la croce; e oltre a ciò, per ciò che divotissimi
tutti vi conosco del barone messer santo Antonio, di spezial grazia19 vi mostrerò una santissi-
20 Nazarette: Nazareth. 29 Guccio... Porco: Boccaccio si ispira 35 trascutato: senza testa, negligente.
21 si tacque e ritornossi: tacque e tornò. a un personaggio probabilmente esistito 36 taccherelle: diffettucci.
22 Giovanni del Bragoniera... Biagio davvero e qui identificato con dei so- 37 che si taccion per lo migliore: che è
Pizzini: sono famiglie realmente esistite prannomi che alludono, il primo (Ba- meglio tacere.
a Certaldo ai tempi di Boccaccio, che lena) alla pesantezza, il secondo (Im- 38 tor casa a pigione: prendere casa in
probabilmente ebbero rapporti con suo bratta) alla sporcizia, il terzo (Porco) affitto.
padre. alla grossolana sensualità. 39 s’avisa: pensa.
23 ancora che: sebbene. 30 cattivo: sciocco, inetto. 40 e essendo lasciato... coreggia: e se lo
24 seco… beffa: si riproposero di fargli 31 che egli... alcun cotanto: che supe- si lasciasse fare, correrebbe dietro a tutte
una beffa con questa penna. rava Lippo Topo (personaggio prover- anche se stesse perdendo la cintura dei
25 nel castello: nella parte più alta del biale, ricordato per le stranezze e lo spi- pantaloni.
paese. rito scherzoso). 41 vago: desideroso.
26 tenere… il fante: trattenere con delle 32 Di cui... con la sua brigata: sul quale 42 massimamente... niuna: soprattutto
chiacchiere il servitore. frate Cipolla era solito scherzare con la se si accorgeva della presenza di qualche
27 chente ch’ella si fosse: quale mai essa sua compagnia. serva.
fosse. 33 Dirolvi: ve lo dirò. 43 Baronci: famiglia fiorentina nota per
28 torgliele: sottargliela. 34 tardo, sugliardo: pigro, sporco. la sua bruttezza.
44 egli era... procuratore: egli era un 50 il siri di Ciastiglione: il signore di l’Oriente, a cui l’immaginario medievale
gentiluomo per procura, per interposta Châtillon. L’espressione rinvia generi- associava l’idea di favolose ricchezze e
persona, ossia non lo era per nulla. camente a toponimi francesi: qui sta per di lusso sfarzoso).
45 millantanove: indica una quantità “grande feudatario”. 61 come poi… trapassate: come poi in
indefinitamente spropositata, con una 51 in arnese: in sesto. abbondanza (copia è latinismo) si sono
sfumatura ironica; infatti ricorda per as- 52 trarla... con altrui: sottrarla a quella diffuse in tutta Italia, con effetti di cor-
sonanza il sostantivo millanteria. Guc- schiavitù (cattività) che la costringeva ruzione.
cio Imbratta sembra aver fatto proprie a stare al servizio degli altri. 62 e dove... fossero: e se altrove erano
le etimologie farsesche che il suo padro- 53 senza… d’avere: senza grandi ricchez- poco conosciute (sempre le morbidez-
ne fra poco utilizzerà così bene. A suo ze. ze).
modo anche lui si serve della parola per 54 in vento convertite: trasformate in 63 in niente.. sapute: non erano note
sedurre la serva. aria (cioè in vuote parole). (sapute) per niente.
46 che... unquanche: che mai saprebbe 55 cessata: evitata. 64 non che... avea ricordare: non solo
fare e dire neppure il suo padrone. 56 non contradicendolo alcuno: senza non avevano mai visto dei pappagalli,
47 il calderon d’Altopascio: i monaci che nessuno lo impedisse. ma la maggior parte non li aveva mai
d’Altopascio, vicino Lucca, cucinavano 57 gran viluppo… fasciata: avvolta in sentiti nominare. È proprio su questa
in enormi calderoni i pasti per i poveri. un grande drappo di seta. base che frate Cipolla può spacciare la
48 farsetto… ripezzato: una sopravveste 58 avvisarono: pensarono. penna di pappagallo per una delle penne
sdrucita e rattoppata. 59 leggiermente: facilmente. dell’angelo Gabriele.
49 sotto le ditella… sucidume: lucido 60 le morbidezze d’Egitto: le eleganze 65 racconcia: rimessa a posto.
per la sporcizia sotto le ascelle. dell’Egitto (in generale per tutto
66 come… ogni uomo: dopo che tutti fidata a lui la tutela delle sue cose. zione ufficiale).
ebbero pranzato. 78 in quelle... il sole: cioè ovunque; ma 82 Vinegia: si tratta di un’antica contrada
67 tanti… vi capeano: accorsero così l’equivoco sta nell’intendere apparisce fiorentina ma, per equivoco, suggerisce
tanti uomini e tante donne nella parte come “sorge”, il che starebbe a significare Venezia. Allo stesso modo, tutti i luoghi
alta del paese, che appena vi entravano. l’Oriente. Inizia con queste parole la lun- citati appresso nella predica di Frate Ci-
68 campanelle: all’atto del mostrare le ga orazione di frate Cipolla, costituita polla si riferiscono a vie di Firenze real-
reliquie, venivano suonate delle campa- da una serie di frasi e locuzioni prive di mente esistenti, posti lungo una diret-
nelle. senso, commiste a modi di dire locali, trice che attraversa la città da est a ovest.
69 si fu divelto: si allontanò, si staccò. citazioni di luoghi esotici o immaginari. Ma lo scaltro oratore vuole che il suo
70 ragunato: radunato. Lo scopo è stordire e sbalordire gli ignari uditorio pensi a un viaggio in terre eso-
71 in acconcio de’ fatti suoi: per perse- e ignoranti popolani fino a giungere al tiche e lontane.
guire il proprio scopo. clamoroso effetto finale. 83 di quindi: da qui.
72 fatta... la confessione: recitato il 79 fummi commesso… comandamen- 84 cerchi: cercati, visitati.
Confiteor, preghiera rituale di confes- to: mi fu affidato l’incarico con un or- 85 divisando: descrivendo.
sione collettiva dei peccati. dine esplicito. 86 Truffia... Buffia: comincia la serie di
73 torchi: grossi ceri. 80 i privilegi del Porcellana: i documen- toponomastici immaginari con senso
74 a laude e a commendazione: in lode ti che comproverebbero i privilegi del satirico. Questi, tanto ricchi di popola-
e in onore. Porcellana, ossia l’ospedale di San Filip- zione, sono evidentemente i paesi della
75 sospicò: sospettò. po a Firenze di cui Guccio era custode; truffa e della beffa. Inoltre, il Braccio di
76 da tanto: capace di tanto. ma il nome richiama anche quello del San Giorgio è anche il Bosforo.
77 bestemmiò… aveva commessa: ma- servo del frate. 87 religioni: ordini religiosi.
ledisse in silenzio se stesso, che aveva af- 81 bollar: apporvi una bolla (approva-
88 li quali... seguitare: tutti evitavano pur sempre con una sfumatura ironica. lizzare riferimenti addirittura blasfemi
ogni disagio per amore di Dio, curan- 95 pennati: equivoco tra pennati, specie pur di colpire il suo uditorio.
dosi poco delle fatiche altrui quando ve- di roncole per la potatura delle fronde 103 una delle… finestre: una delle co-
dessero che ne derivasse un utile. Fra i degli alberi, e pennuti, ossia gli uccelli. stole del “Verbo che si fece carne”; stor-
luoghi immaginari evocati dalla ricca 96 gli: li. piatura della frase Verbum caro factum
fantasia del frate si insinua una realistica 97 Maso del Saggio: figura proverbiale est, tratta dal Vangelo di Giovanni e ri-
allusione alla negativa condotta degli di burlone, che compare anche in altre petuta anche nella preghiera dell’Ange-
uomini di chiesa. novelle (Dec. VIII, 3). lus, con l’aggiunta alle finestre per con-
89 che senza conio: se non quella priva 98 a ritaglio: al dettaglio. fondere gli ascoltatori.
di valore, o inesistente (non essendo mai 99 per acqua: per mare. L’India, secondo 104 vestimenti... catolica: la fede catto-
stata coniata). la concezione del tempo, era l’ultima ter- lica qui personificata come se potesse
90 vanno... pe’ monti: questa operazio- ra, dopo la quale si apriva l’Oceano. indossare degli abiti.
ne, come le successive, è ovvia e non cer- 100 di state… per niente: d’estate il pane 105 diavole: diavolo.
to tipica di terre esotiche. Non è escluso raffermo costa quattro denari e la calura 106 mascella... Lazzero: la morte che
che, oltre al significato letterale, nelle la si ha per nulla. colpì san Lazzaro, secondo l’uso medie-
varie espressioni ci siano allusioni di ca- 101 Nonmiblasmete Sevoipiace: è un vale viene immaginata come uno sche-
rattere sessuale. nome ricavato da una deformazione del letro, di cui frate Cipolla avrebbe visto
91 busecchie: budella; perciò, confezio- francese antico, Ne me blasmez se vos la mascella.
nando salsicce e salami. plait, “non mi biasimate per favore”. 107 per ciò che… Caprezio: poiché li-
92 il pan... nelle sacca: le ciambelle in- 102 sconsolate: deluse. Il femminile ve- beramente gli procurai la trascrizione
filate nel bastone e il vino negli otri. niva spesso usato come forma di corte- delle pendici del Monte Morello in vol-
93 bachi: forse deformazione di “baschi”. sia, quando ci si rivolgeva a un uditorio gare e di molti capitoli del Caprezio. La
94 mei… Pastinaca: nientemeno che fi- sia maschile sia femminile. Da questo frase è senza senso (se non la solita allu-
no in India. Pastinaca è il nome di una punto il discorso dell’astuto frate Cipol- sione in chiave sessuale).
radice dolce; qui probabilmente il ter- la imbocca la strada del riferimento alle 108 partefice: partecipe.
mine è utilizzato per il suono misterioso reliquie, in cui dà prova di un’inventività 109 Gherardo da Villamagna: uno dei
e per alludere alle spezie orientali, ma virtuosistica, senza preoccuparsi di uti- primi seguaci di san Francesco.
110 Gherardo di Bonsi: personaggio fio- 115 fidarle altrui: affidarle ad altri. 123 in cotal guisa... creduto schernire:
rentino realmente vissuto nella prima 116 pur testé: solo ora. in questo modo, non senza averne rica-
metà del Trecento, membro autorevole 117 omor: umore, grasso. vato un grande beneficio, avendo segnati
dell’Arte della lana. 118 tocco: toccato. con la croce tutti i certaldesi, grazie a un
111 dietemi… arrostito: e mi diede al- 119 che non si senta: senza che se ne ac- pronto stratagemma, raggirò coloro che,
cuni carboni con i quali fu arso vivo (sul- corga. Si conclude la predica con l’enne- togliendogli la penna, avrebbero voluto
la graticola) san Lorenzo. simo equivoco burlesco. raggirare lui.
112 le quali… tutte: le quali reliquie tutte 120 che usati non erano: di quanto non 124 riparo: rimedio.
le portai di qua dal mare, con me, con spi- fossero soliti. 125 quanto... fosse: quanto l’avesse presa
rito di devozione, e le ho (holle) tutte. 121 che vi capevano: che potevano starci alla lontana.
113 sofferto: permesso. (latinismo). 126 discoprirono: svelarono.
114 se desse sono: se sono proprio au- 122 scemavano: si consumavano, dimi- 127 gli valse: gli rese (valse; e così gli fos-
tentiche. nuivano. ser valuti “gli avessero reso”).