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Monologo di Protagonista.

In questi giorni, un'appiccicosa inquietudine mi cola dal cervello per raccogliersi nel mio petto, e
finisco col trascorrere intere giornate oscillandomi tra un sentimento e l’altro. Non posso non
pensare alle alternanze di umore tra negazione, rabbia, disperazione, tristezza...ma NON
rassegnazione! Mai! Ho ancora la speranza che mantiene in vita, la sensazione che tutto il dolore
abbia un significato ed anche un fine, la speranza che si manifesta in momenti molto particolari.
Fin dall'infanzia, ho sempre avuto la netta sensazione che arrivare a compiere cinquant’anni
sarebbe stata dura e, infatti, così è stato, ma ce l'ho fatta! Brava! Ho dimostrato che con un
briciolo di fortuna ed una buona dose di determinazione posso sopravvivere. Anche ad una
malattia orribile. È una malattia che possono avere tutti i bambini di stalker... ed è toccata a me. Sì,
a me... La malattia può prendere il sopravvento sul corpo, ma non sulla mente. Posso impedire
che prenda completamente il controllo della mia vita. La mia ultima speranza è per me stesso. Qui
comincia una strada che mi porta fuori. E questo è l'inizio della battaglia con il nemico.

(AZIONE)

Stanza: Punterai alle cose che credi ti possano rendere felice, perché tu sei importante, tu devi
essere il centro della tua vita. Quelle che hai nell’anima saranno le tue nuove compagne di vita.

Protagonista: Sono un mutante, dotata di superpoteri dovuti al fattore mutageno della Zona,
trasmessa dal padre. Mi è stato diagnosticato un "cambiamento fenotipico e genotipico
irreversibile". Quando mi guardo allo specchio, mi vedo gonfio, completamente glabro, la mia pelle
ha un colore strano, i miei occhi hanno uno sguardo disperato. La malattia uccide. Uccide senza
scrupolo. Senza distinzione. Senza alcun riguardo. Uccide e prima ancora spaventa... Ma oggi
invece di scappare dal dolore, penso di potermi aiutare.

Stanza: Molto spesso il percorso della malattia può essere una grande scuola di vita. È il momento
della crescita interiore. La malattia può essere il momento dell’inversione di rotta, della saggezza,
dello sguardo limpido verso tutto ciò che ti ha intorno. È il momento delle scelte importanti, della
chiarezza, ma soprattutto è il momento del coraggio e della forza. È il tempo della consapevolezza.
Solo nel dolore profondo dell’anima ti riesca a capire il vero messaggio a te destinato. Sta a te, poi,
continuare la vita con le nuove consapevolezze.

Protagonista: Non voglio essere malato! Mi interessa solo vivere! Voglio essere felice!

Stanza: Eppure, dopo quello che hai passato, dopo tutto quello che hai visto, che hai sofferto, credi
di avere il diritto di cercare la tua felicità e la tua serenità seguendo le tue regole e non quelle degli
altri?

Protagonista: Tutta la mia vita è piena di dolore e di paura: sorda, grigia, sinuosa e insinuante,
terribile e costante, come solo la paura può essere. Tutta la mia vita è guerra. Ora è la mia ultima
battaglia. Tutto quello che voglio è la vittoria!

Stanza: Allora cosa sai della guerra? Cosa sai della vittoria?

(AZIONE)

Protagonista: Che il mio desiderio più sincero si avveri: Pace per tutti!.. Felicità per tutti!.. Così sia!

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