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C. Piancastelli-G. Taesi
Prem,essa
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Ora è anche presidente del CIP-Centro Italiano di Parapsicologia: è
giornalista, poeta ed ha un lungo curriculum come psicoterapeuta e
operatore nell'ambito del disagio giovanile e delle tossicodipendenze.
L'attività del Piancastelli deve essere sottolineata perché in tal modo
si capisce come la trance non costituisce una risposta a frustrazioni né
tealizza compensazioni, dal momento che se I'anonimato, volutamente e
pervicacemente perseguito, ha impedito a Piancastelli per quasi cin-
quant'anni di grandissima medianità qualsiasi forma di gratifrcazione
nell'ambito parapsicologico, ne ha consentito altre nel campo psicologico-
letterario.
Non c'è quindi alcun dubbio che, in queste molteplici direzioni e tenuto
conto della personalità sociale del soggetto, la medianità di Piancastelli
è sicuramente tra le più importanti del secolo non solo per i contenuti
del messaggio, ma perché il Piancastelli è l'unico medium ad essersi
sottoposto a ripetute indagini scientifrche.
E'da precisare che Corrado Piancastelli si autoinduce uno speciale
stato di "trance profonda" seguita da totale amnesia rispetto a tutto
quanto accade durante la trance. Questa dura dai 60 ai 120 minuti ed
è preceduta da intensa polipnea. Alla frne della trance il Piancastelli si
sveglia come da un sonno normale e awerte una moderata astenia,
nonostante I'evidente lungo stress.
Questo fenomeno si ripete dal 1945 ad oggi, sempre con le stesse
caratteristiche, e in tutti questi anni senza alcuna variante del compor-
tamento di trance e di voce.
E'opportuno aggiungere che la durata o anche l'intensità dello strese
- rrr& non la qualitù della comunicazione uerbale dell'Entità A - è
dipendente dalla qualità dei presenti (numero, persone nuove, tensione
nel gruppo, stanchezza di qualche partecipante) e cessaappena subentra
la voce, completamente diversa da quella del medium, che sin dal 1945
"Andrea" o più brevemente come '4".
si è autodefinita come
Inoltre dopo la voce dell'Entità A si possono manifestare anche altre
voci, tutte diverse tra loro, ciascuna delle quali egualmente precedute da
nuove crisi respiratorie.
"Entità A" o Andrea, appellata, tra I'altro, come 'rinaestro", si
Questa
caratteizza per l'alto contenuto frlosofico-concettuale della sua dottrina
che supera qualitativamente la logica del medium e quella dei presenti.
Ne deriva che lo studio si trova a dover esaminare due aspetti insiti
nello stesso fenomeno: quello puramente fisico e quello dei contenuti che
tuttavia non attiene a questa commissione.
Sotto il profìlo psicologico è necessario aggiungere che Corrado
Piancastelli è una persona stabile ed equilibrata, priva dei più comuni
sintomi nevrotici ed esente da patologie cerebrali così come è stato
confermato dal test di Rorschach.
A questo punto è necessaria una digressione, forse non peregrina
benché anomala per una ricerca scientifica, per trasmettere a chi legge
lo stato d'animo della commissione nel corso dell'analisi del caso
Piancastelli, con la necessità di chiarire anche a noi stessi il rapporto tra
ciò che ci è noto in quanto medici e il reperto in atto. Questa relazione
sul particolarissimo stato modificato di coscienza chiamato "trance ad
incorporazione" ha avuto, finanche nello stendere la relazione, una
gestazione travagliata
Nata in un primo tempo con l'intento di rilevare esclusivanente il
comportamento cardio-pressorio del medium nelle varie fasi (stato
induttivo, stato dialogico, risoluzione, ecc.)e completare, così,le ricerche
già effettuate su Piancastelli negli anni passati, abbiamo invece trovato
relazioni e connessioni così ampie da confrgurare una fenomenologia che
lascia dubbiosi se assegnarla alla fisiologia o alla frsiopatologia.
Ossia, dati certi parametri (che in altre condizioni fenomenologiche
potrebbero essere contrastanti ed indicativi di disreattività ormonica o
mentale) qui si delinea un quadro che è probabilmente indicativo di un
gruppo di fenomeni a se stanti e significativi.
Tra I'altro la perfetta lucidità e la complessità della risposta (cioè la
voce e i contenuti dell'Entità A), nonché la perfetta salute mentale del
medium, fanno ritenere che tutto quanto si verifrca debba assegnarsi
all'area della normalità proprio nel senso di non ritenere il fenomeno in
atto come un prodotto patologico, almeno per come noi intendiamo, nella
scienza medica, la "patologia".
Le connessioni a cui si fa riferimento sono neurologiche, umorali,
biochimiche, elettroencefalografrche, nonché mentali ed emotive che
tuttavia, in questa sede, non prendiamo in considerazione.
Si è invece preso in considerazione lo stato alterato della trance ad
incorporazione, intendendo con ciò un fenomeno che, almeno riferito a
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Piancastelli, si ripete con modalita costanti da molti decenni, così da
poterne descrivere a chiunque il controllo e la constatazione.
I parametri esaminati sono, peraltro, difficilmente collocabili in una
scala virtuale di valori descrittivi.
Tuttavia, sia per la formazione culturale che per contingenza, si è
preferito partire da considerazioni biofunzionali e neurofrsiologiche, Ie
più facilmente osservabili.
La trance tout-court è un fenomeno storico e ubiquitario antichissimo.
Antropologicamente non ci risulta che esista cultura senza tale
fenomeno.
Questo è il primo inoppugnabile elemento a disposizione, descritto da
storici, religiosi, poeti, filosofi e anche da ricercatori.
Ciò costituisce un dato consistente e granitico anche in senso mate-
matico: vale a dire che non corre I'obbligo di dimostrare I'esistenza,
essendo la trance un fenomeno statisticamente accertato, benché vada
dimostrata ogni singola mediaiútà a cui si riconnette la trance.
Il secondodato inoppugnabile che emerge dalla bio-comparazione è il
seguente: nessuna specie animale superiore presenta la trance nel proprio
bagaglio naturale.
Le specie che possiedono il meccanismo della letargia vanno incontro
ad un rallentamento del loro stato di veglia naturale, non ad un'alte-
razione. Al contrario, nella trance, molti fenomeni ed elementi psichici
vengono accentuati, con andamento costante riguardante la totalità degli
individui e non solo il caso sporadico.
Il terzo dato costante, già precedentemente accennato, è costituito
dall'irnpossibilità da parte di un agente esterno, di provocare stati alterati
di coscienza senza ricorrere all'azione meccanica (nei casi traumatici) o
all'ipnosi (nei casi di trance ipnotica). In quest'ultima forma, poi,
conosciamo il limite qualitativo della trance stessa. Infatti il soggetto
ípnotizzato parla di sé, cede Ia propria volontà di superficie senza mai
violentare quella ontologica ed etica di profondità.
Questa forma è poi sui generis anche per altri aspetti, per cui dowebbe
essere relegata, come poi di fatto accade, ad un capitolo autonomo degli
stati alterati di coscierrza e nessuna analogia può essere fatta con la
trance cosiddetta medianica, specialmente con il caso in esame. Si desi-
dera solo accennareche, ad esempio,Chertok (3) fa notare che I'amnesia
I
nella trance ipnotica è un elemento variabile (esistono trance profonde
senza amnesia) ed è constatabile solo aI risveglio del soggetto.
Inoltre I'amnesia non è completa e può essererimossa con l'intervento
del terapeuta.
Bernheim (1) ha messo in evidenza tale variabilità dell'amnesia e
d'altra parte fu proprio questa constatazione a far concepire a Freud (9)
la manipolazione del ricordo in modo da riportare alla coscienza fatti e
rapporti dimenticati. Non c'è nulla di simile nella trance ad incorporazione
di cui, peraltro, è impossibile qualsiasi manipolazione da parte dello
sperimentatore o dei presenti.
Ci sembra di poter dire che i tre punti sopracitati comportino le
condizioni comuni.
Per iI resto ogni stato alterato di coscienza svolge una funzione sua
propria con caratteristiche peculiari. Per esempio, nella trance superiore
di Piancastelli, che è poi il tipo di trance che qui esaminiamo, abbiamo
un fenomeno intellettivo imponente, per cui gli aspetti frsiologici cam-
minano simultaneamente a quelli intellettivi in una simbiosi asso-
lutamente nuova nella stessa storia sia della psicologia che della
parapsicologia, benché ciò sia sicuramente accaduto anche per altri grandi
fenomeni medianici o negli stati modificati di coscienza del passato, sia
di tipo mistico che profetico.
T\rttavia, è questa la prima volta che una Commissione scientifica
costituita esclusivamente da medici e quindi valida anche sotto il profilo
professionale e giuridico (oltre al fatto di essere stata nominata da una
Fondazione Ia quale è un Ente giuridicamente riconosciuto) esamina
una medianità ad incorporazione che possiede le caratteristiche di
esplicare, ad alto livello intellettivo, contenuti apparentemente rivelatori
in contemporanea a fenomeni di stato modifrcato di coscienza. Infatti,
l'originalità dell'aspetto intellettivo della trance di Piancastelli consiste
nel fatto che questa Entità A parla con voce diversa dalla sua, come
altro da sé e, superando qualitativamente la propria logica e quella dei
presenti, sembra giungere nell'essenza dove la metafisica si concretizza
in una trama logica fino a coincidere con una condizione reale.
A questo proposito ogni dubbio sembra però superato da un'analisi
assolutamente originale nel campo parapsicologico.
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Nel 1984, due specialisti fiorentini, l'Ing. Carlo Traina (già Direttore
del comitato Scientifico dell'AISP, AssociazioneItaliana Studi Psicofonici)
e la Dr.ssa Loredana Angelucci (psicopedagogafacente parte della stessa
AISP), esaminarono il linguaggio dell'Entità A comparativamente con
quello di Corrado Piancastelli, di Giorgio di Simone e, come modello
istituzionale, dello scrittore Alessandro Manzoni.
L'introduzione, nel test linguistico, di Giorgio di Simone fu motivata
dalla continua vicinanza con Piancastelli, dal momento che il di Simone
è stato per trent'anni Presidente del Centro Italiano di Parapsicologia di
"trance" di Piancastelli ed effettuato lo
Napoli (dove si sono svolte le
studio del caso dell'Entità A).
Poiché qualcuno aveva avanzato I'ipotesi o di uno scambio telepatico
fra Piancastelli e di Simone o di una influenza di quest'ultimo nel corso
della seduta (ma smentita dal fatto che "A" comunica sin dal 1946 e,
successivamente, anche in assenza del di Simone), sembrò utile all'Ing.
Traina e alla Dr.ssa Angelucci coinvolgere nell'analisi il di Simone stesso
e altre "entità" dei maggiori centri italiani, nonché 9 scrittori di
parapsicologia in modo da ottenere una campionatura comparativamente
molto estesa.
Il risultato del sondaggio linguistico comparativo eseguito secondo i
metodi della linguistica matematica evidenzia una estrema differen-
ziazione tra I'Entità A, il medium, Giorgio di Simone e gli altri oggetti
in esame.
Differenziazioni fortemente superiori a quelle medie, per cui i due
specialisti conclusero escludendo "che I'Entità A rappresenti una perso-
nalità secondaria del suo presunto mediurn, (vedere allegato C)".
Resta da dire, al proposito, che l'analisi linguistica ha lo stesso valore
delle impronte digitali e le individuazioni, comparazioni ed esclusioni
hanno valore matematico.
Abbiamo intrapreso questa ricerca nella ferma convinzione che solo
attraverso particolari stati di coscienza si esprime la capacità dell'uomo
di sowertire I'ordine costituito di natura e produrre Ia Storia, ma soprat-
tutto giungere alla negazione di sé per concretizzare quegli scopi. E'
come se nell'uomo vivesse un'altra natura che lo separa dalle altre forme
viventi in modo da permettergli la funzione creativa attraverso le brecce
della coscienzaalterandone la consistenza.
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Pertanto, si deve convenire senza pregiudizio, che questi soggetti
supernorrnali oltre che paranormali hanno una doppia natura così come
probabilmente l'ha qualsiasi altro vivente anche se non la manifesta
tangibilmente come nei medium autentici.
La frsiologia, frno ad oggi, ha cercato di precisare i meccanismi biologici
della prima natura.
II nostro compito è ora quello di analizzare i possibili co-fattori della
secondanatura, senza venir meno (almeno finché è possibile) alle regole
della comunità scientifrca, ma anche senza eccessivamente restare invi-
schiati nel metodo, qualora esso mostri la propria insufficienza a
procedere oltre.
Introduzione
Nei primi anni del 1970, su richiesta dell'allora presidente del CIP -
Centro di Parapsicologia di Napoli Prof. Giorgio di Simone, il Dr. Massimo
Morlino, oggi medico psichiatra, coordinò una ricerca elettroence-
falografica durante la trance di Piancastelli.
Il tracciato EEG fu eseguito nella Clinica per le Malattie Nervose e
Mentali del 2o Policlinico dell'Università di Napoli, alla presenza di altri
clinici e precisamente del Direttore dell'Istituto Prof. Buscaino, del Prof.
A. D'Errico, della Dr.ssa M. Vittoria Turra, del Dr. Striano e dei tecnici
dell'Università, degli stessi Dr. Morlino e Prof. di Simone.
Il Dr. Morlino, estensore della relazione pubblicata sulla Rivista del
CIP "Informazioni di Parapsicologia" divise I'intera trance in quattro
fasi:
t2
Lo studio elettroencefalografrco di queste fasi ha evidenziato la
presenza di onde alfa, tipiche del sonno, nella fase di trance parlante.
Ciò è incompatibile con lo stato di veglia attiva in cui si trova il medium,
che parla a voce alta esprimendo complesse costruzioni filosofiche con
precisione espressiva semantica e linguistica.
Tale osservazione ha posto un quesito di difficile risoluzione, soprat-
tutto se riferito alle attuali conoscenzesui meccanismi che regolano la
fisiologia del Sistema Nervoso Centrale.
Come è possibile che una struttura logico-fonetica quale è quella
dell'Entità A, registrata e documentata con gli oscillogrammi, non segua
la solita via prestabilita del sistema nervoso centrale?
"fenorneno di Berger", cioè I'intermzione
Come mai non abbiamo il
deil'onda alfa?
E'forse, questo complesso logico-fonetico, una struttura aliena?
Probabilmente siamo in possessodel 2' dato che depone per questa
ipotesi.
Si tenga presente, comunque, che non possediamo elementi che
confermino, di norma, la presenza di alfa durante I'attività mentale.
Anzi, le registrazioni di controllo effettuate prima della trance, confer-
mano I'assenza dell'Alfa prima della trance stessa.
E che Alfa sia un'onda di riposo lo si deduce anche dalla sua comparsa
nel tracciato durante il sonno paradosso.
La presenza dell'onda Alfa nel caso di Piancastelli non è l'unico aspetto
paradossale dei vari momenti della trance ad incorporazione durante la
fase dialogica.
Infatti, si è constatata anche la formalizzazione verbale con caratteri
fonetici peculiari e distinti.
In pratica, la voce che si manifesta durante la trance è diversa da
quella di Piancastelli.
Perché e come accada è un enigma!
Varrebbe forse Ia pena di tranalizzate questa secondavoce a distanza
di anni (1971 e L972) dall'accertamento eseguito su campioni della voce
dell'Entità A e di Piancastelli, tenuto conto delle modifiche strutturali,
anatomiche e di invecchiamento dell'apparato fonetico del medium.
Non dowemmo aspettarci grosse variazioni e potremmo rilevare un
aspetto dissimile da quanto awiene nelle imitazioni.
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GIi imitatori, ad esempio, riescono a riprodurre la voce voluta con
buona approssimazione, ma sottoposti all'esame oscillografrco rivelano
sempre l'origine imitativa.
Inoltre I'imitazione risente, nel tempo, delle modifiche che possono
intervenire nell'apparato fonetico dell'imitatore, per invecchiamento o
per patologie.
Ma c'è da considerare un dettaglio non trascurabile: chi dovrebbe
imitare I'Entità A dal momento che essa non ha mai affermato di essere
qualcuno riconoscibile e identificabile?
In pratica questa voce non farebbe altro che imitare se stessa!
L'esempio degli imitatori è portato a sostegno dell'assoluta originatta
della seconda voce della trance superiore che stiamo esaminando.
Una originalità e autonomia che fa pensare a strutture anatomiche
diversificate da quelle del medium.
n Prof. Gino Sacerdote, Direttore dellTstituto di Elettroacustica Galileo
Ferraris di Torino, che prima ha effettuato l'analisi spettrale e
successivamentequella di voice print (il voice print viene utilizzato anche
nelle perizie dei tribunali) delle due voci (di Piancastelli e dell'Entità A)
ha rilevato che "nel ritmo e nella melodia esistono differenze significative".
Anche le vocali analizzate hanno dato gli stessi risultati, per cui il
Prof. Sacerdote concluse la sua relazione escludendo che le due voci
potessero appartenere alla stessa persona.
La ricerca successiva, che è stata compiuta da questa commissione,
si è basata sui rilievi cardiopressori in condizioni abbastanza disomogenee
tra di loro, ma sostanzialmente rispettose delle abitudini relative alla
quotidianità e all'attività del medium, in modo da non aversi risultati
artificiosi e imposti.
Quando Piancastelli si proponeva di tenere una seduta, non si è mai
cercato di procedere secondo artifrciosità che potrebbero, in apparenza,
rappresentare degli standards sperimentali, ma si è lasciato tutto alla
spontaneità.
Seguendo questi criteri, i rilievi sono stati effettuati in sedi diverse
e gli stessi rilevatori (i medici della Commissione) si sono spostati nelle
località dove il medium era portato dai suoi impegni.
Peraltro, gli spostamenti erano quelli consueti dove si trovano selezio-
nati aderenti e simpatizzantí del Centro Italiano di Parapsicologia, am-
L4
messi alle sedute in numero limitato tenuto conto della loro anzianità
nel CIP e della loro partecipazione assidua e affettiva alla vita associativa.
E' stato così possibile constatare la non influenza della latitudine e
del clima. Influenza del tutto inesistente sia rispetto alle variazioni delle
persone presenti alla seduta (per numero, per sesso,per età o per qualità
fisiche e intellettuali) e sia rispetto alla produttività culturale della
cosiddetta Entita A, aspetto questo che fa parte di numerosi altri studi
che qui non vengono esaminati ...
Siccome la Commissione non è intenrenuta con lTntento di provocare
condizionamenti, l'area su cui si è espletata la serie di rilievi è enorme
ed ha i suoi punti estremi nella città di Napoli da una parte e la citta
di Brescia dall'altra, inclusa la città di Bologna. Ciò viene riferito con
I'intenzione di fornire il maggior numero di dati utilizzabili per ulteriori
controlli.
Si è operato con tali modalità anche perché la cosiddetta ripetibiliÈ
del metodo scientifrco è riduttiva rispetto alla ripetibilità di natura.
Questo, naturalmente, è un nostro corollario operativo che non intende
togliere nulla alla validità del sistema di laboratorio.
In realtà, se si vogliono conoscerei fenomeni naturali nella loro vera
dinamica, bisogna lasciarli al loro ritmo naturale che è già di per sé
ripetitivo.
Aggiungasi il fatto che il fenomeno naturale non è mai solo ed obsoleto
e che isolarlo dal contesto rappresenta una scelta arbitraria e difficile.
Sarebbe come pretendere di studiare la testa della medusa esaminando
il solo corpo.
T\rttavia la ripetitivita shndard di laboratorio si rende necessaria
per l'avanzamento e lo studio dell'artefatto tecnico-scientifico dove il
prodotto in questione è sottoposto alle leggi che scaturiscono dalla stessa
tecnologia scientifica.
Materiali e metodi
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Per quello che riguarda lo studio EEG effettuato dal Dr. M. Morlino
presso la Clinica delle Malattie Nervose e Mentali del II Policlinico di
Napoli (Prof. G. Buscaino) si rimanda al testo originale allegato per
intero a questa relazione (Allegato A).
Includiamo, inoltre (Allegato B) un estratto signifrcativo delle due
relazioni relative, rispettivamente, all'analisi spettrale e di "voce print"
delle voci del "medium" e dell'Entità A", compiute presso l'Istituto di
Elettroacustica G. Ferraris di Torino (Prof. G. Sacerdote).
Infine, in relazione alle più recenti ricerche effettuate sul medium,la
Commissione Medica ha esaminato le modifrcazioni cardiopressorie
durante varie sedute medianiche, valutate in sedi e situazioni diverse.
All'inizio della ricerca Corrado Piancastelli è stato sottoposto a scinti-
grafia miocardica durante test da sforzo, in cui ha dimostrato di tollerare
dei valori pressori massimi di 230 mmHg.
In seguito, il Dr. L- Zamparelli e il Dr. A. Di Costanzo, hanno
sottoposto Piancastelli a ECG dinamico secondo Holter, per un periodo
di 48 ore durante il quale si è tenuta una seduta medianica.
Precisiamo che il soggetto produce tale stato alterato di coscienza
quando, come e dove vuole, così che le variabili delle condizioni sono
assimilabili alle varianti relative aIIa costanza del fenomeno medianico.
Questa caratteristica potrebbe facilitare le ricerche di altri operatori
che volessero introdurre altre varianti e variabili da noi non prese in
considerazione.
L'alterazione dello stato di coscienza che il soggetto è in grado di
produrre è stato esaminato da questa Commissione e suddiviso in quattro
fasi successive:
1) La prima fase, di completo rilassamento muscolare con apparente
regressione della coscienza, è di durata abbastanza costante. In questa
fase abbiamo tralasciato il controllo dei riflessi sensoriali oculari e cutanei.
Questi ultimi sono comunque parametri importantissimi che ci riserviamo
di esaminare in successive ricerche.
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3) La terza fase è la più singolare per il contenuto e si carattenzza
per la variabilità di durata. E' sorprendente che, prescindendo da tutte
le componenti del soggetto, essa sia una variabile non controllabile e
non in funzione del soggetto, ma all'epifenomeno che si instaura. In
sostanza si verifica un fenomeno fonetico a struttura logica e dialogica
tra il soggetto-medium (Piancastelli) e i testimoni presenti alla seduta.
Questa fase, entro certi limiti molto ampi, possiede durata non prede-
terminata e non rapportabile né alla volontà del soggetto in questione,
né ai presenti.
Risultati
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Discussione
Dai dati disponibili, relativi alla nuova ricerca da noi compiuta, sono
emerse situazioni sorprendenti, in particolare I'aumento, quasi costante,
dei valori sistolici e diastolici nella fase che segue la dispnea.
I valori discordi con questo andamento generale sono una minoranza
e perciò potrebbero costituire un errore di rilevamento.
Nel corso dello sforzo da trance i valori pressori minimi e massimi
aumentano notevolmente frno a picchi di 140/190 per poi ricadere, col
ripristino della coscienza del medium, a valori addirittura inferiori a
quelli iniziali (75/750). Nella fase della trance parlante i valori, dopo lo
stress iniziale, si attenuano leggermente ma sempre al di sopra di quelli
iniziali.
Tenendo in evidenza la presenza dell'onda alfa del tracciato EEG non
si spiega la prevalenza della regolazione simpatica periferica del sistema
cardiocircolatorio con probabile prevalenza deltasso di catecolamine che
lo sostengono; d'altra parte l'onda Alfa escluderebbe la corteccia nella
fase parlante e ciò non trova spiegazione con le attuali conoscenze.
Infine, avendo tenuto sotto controllo l'apparato cardiocircolatorio di
Piancastelli in condizioni normali anche per ore (Holter, 48 h) e tenuto
presente i rilevamenti in seduta, si è propensi a ritenere che lo stress
della trance non sia patologico: in questi casi dovremmo attenderci una
iperproduzione di endorfine con funzionalità cardiaca regolare e pro-
porzionata. II che si conformerebbe meglio con la presenza dell'onda Alfa
nel tracciato EEG: ma la frequenza elevata nel corso della trance depone
per una sowapproduzione di ACTH tipica degli stress patologici.
Questa seconda osservazione fa pensare di trovarsi di fronte ad un
fenomeno sui generis poco affrontato nel campo di questi specifici stati
modificati di coscienza (trance totale), in cui si manifesta una voce che
espone, contemporaneamente al suo manifestarsi, un eloquio fluente e
concettualmente alto, raccolto in almeno 3000 ore di registrazioni su
nastri, in oltre 10.000 pagine di archivio e in vari volumi di stampa.
se non si vogliono mettere in discussione le conoscenze scientifiche
acquisite in campo bio-medico che, relativamente alla loro incidenza
generale, possiamo considerare valide, dobbiamo invocare una nuova
spiegazione che prescinda dalle apparenti contraddizioni: e cioè che il
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sistema nervoso centrale di Piancastelli (unico sensitivo nella casistica
nota studiato in maniera così completa), venga escluso durante la trance
e che una forza autonoma vi si sostituisca nella regolazione intellettiva
e biologica.
In tal caso sembrerebbe del tutto dimostrato, nella circostanza delle
modificazioni basali fisiologicamente rilevate, anche l'inconsistenza
dell'ipotesi relative alle personalità alternanti.
Infrne la commissione, in una valutazione generale sia pure di tipo
medico, non può non tener presente la ricerca linguistica citata nella
premessa e poi riportata negli allegati, dal momento che l'analisi del
linguaggio ha valore matematico e dunque rientra a pieno titolo nell'orto-
dossia scientifica.
La commissione rileva che tali conclusioni non sono né eccessive,né
imbarazzanti.
Anche perché qualsiasi altra interpretazione rimane più astrusa e
forse tendenziosa.
In defrnitiva sembra trovarsi di ftonte a un fenomeno sui generis per
niente affrontato fino ad oggi, che va a ingrossare una categoria a sé di
fenomeni, non solo biologici, ma anche psicomentali e che probabilmente
costituiscono la porta di accessoa una società e civiltà nuove per le basi
che potrebbero fondare.
Conclusioni
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Si tratta di una collaborazione ehe non solo pone in luce il valore e
la validità dello stato modificato di coscienza definito brevemente come
trance ad incorporazíorte, ma integra ricerche ormai riconosciute sugli
stati alterati di coscienza anche in altre situazioni sia terapeutiche che
di esplorazione dell'interno umano.
Non c'è alcuna intenzione, da parte della Commissione e del suo
relatore, di contrapporsi all'istituzione scientifica: e come si potrebbe in
una circostanza di ricerca, tra I'altro abbastanza breve?
Ma poiché siamo partiti da molto lontano, cioè dall'incidenza che gli
stati alterati di coscienza(almeno quelli spontanei ed autoindotti) possono
avere nel rappresentare la chiave di lettura della storia dell'uomo e nel
portare nuova luce sulle facoltà umane - ridimensionandone alcune e
rivalutandone altre - sarebbe opportuno allargare questo tipo di ricerca
alle altre forme di stati alterati di coscienza ed esamìnare la loro
manifestazione culturale e produttiva, nonché la fenomenologia tipica.
Anche perché, sullo scoglio dell'inquietante natura dell'uomo, si sono
arenate tutte Ie speculazioni storiche, filosofiche, teologiche.e scientifrche.
Credo che all'angolazione univoca di approccio sia anche da imputarsi
il totale fallimento di alcune nostre concettualizzazíoni, specie poi quelle
parapsicologiche.
E'un fallimento non solo di prospettiva ma anche di modalità logica.
Si vuol dire che se si aggredisce il problema da punti multipli e diversi,
ma usando Io stesso sistema logico di pensiero, non si approda in nessun
luogo: è indispensabile, forse, che I'approccio multidisciplinare si awalga
di più sviluppi logici o, se si può dire, anche di logiche alternative a
quelle fino ad oggi riconosciute.
Anche se dalla loro angolazione e dalla loro logica, hanno sempre
avuto ragione i saggi di tutto il mondo e di tutti i tempi nel descrivere
la natura dell'uomo: così pure i poeti, i mistici, i filosofi e i profeti.
Ma avevano ed hanno ragione anche i materialisti con la loro tragica
dignità: J. Monod (22), ad esempio, con la sua onestà e fterezza
nell'affermarsi figlio del caso.
Oppure Prigogine (26) che, più serenamente di Monod, afferma che
Ie otganizzazioni più complesse non sono un accidente della natura ma
la conclusionelogica di processi coerenti.
Questo fenomeno di Piancastelli lo si è esaminato con la metodologia
2l
medico-scientifica e, specialmente - sia pure con metodologia medico-
scientifica e. specificatamente - sia pure con le correlazioni necessarie -
limitatamente alla componente cardiocircolatoria.
Bisogna anche tener presente che si tratta di un solo caso, appunto
quello del solo Corrado Piancastelli, di un medium cioè già sufficien-
temente collaudato e la ricerca non può e non deve essere genetalizzata
a tutti coloro che si professano medium, almenchè non si sottopongano
ai medesimi controlli.
Tuttavia i risultati di queste ricerche si prestano ad un contesto di
riflessioni più generali che stanno in parallelo con i dati ricavati sperimen-
talmente e che costituiscono una premessa per un tentativo di inqua-
dramento globale degli stati variabili di coscienza.
Riflessioni che non vengono riportate per motivi di spazio e anche di
destinazione specializzata dello studio effettuato.
I pochi accenni riportati fin qui sono del tutto conseguenziali ai dati
che via via emergevano, per cui la Commissione può dichiarare di non
essere stata mai influenzata né dalle teorie esistenti, né dai contenuti
dottrinali e culturali che venivano ad essere esposti dall'Entità A, Pu
possedendo ciascun medico del team opinioni personali.
Per cui il convincimento generale è consequenziale ai fatti, da cui si
desume che attraverso gli stati modificati di coscienza si possono rag-
grungere modalità di approccio alla conoscenzadel mondo che tiene conto
del valore individuale dell'uomo.
Il lettore, se esperto in materia, abbia la compiacenza di segnalare le
incongruenze o le imprecisioni della ricerca effettuata.
Per quanto riguarda gli aspetti clinici, i dati sono facilmente control-
labili perché oggettivi.
Infine la Commissione ammette che la trattazione è abbastanza
sommaria.
T\rttavia ahche questo rientra nella procedura non rigidamente proto-
collare che tende ad evidenziare le idee senza proporre conclusioni
definitive, ma semplici valutazioni nella speranza dell'utilità comune'
Si deve anche aggiungere, doverosamente, che la Commissione ha
agito in piena libertà e che nessun condizionamento o limite interpretativo
è stato posto, né dal Centro Italiano di Parapsicologia, né dalla Fonda-
zione ISUP, né dallo stesso Piancastelli al quale deve andare il ringra-
22
ziamento della comunita scientifica, specie dei parapsicologi impegnati,
per la collaborazione disinteressata prestata in maniera esemplarmente
docile e collaborativa: particolari, questi, non trascurabili per una discipli-
na in cui la scienza stenta a penetrare a causa della scarsa o nulla colla-
borazione proprio dei maggiori soggetti che si dicono dotati di qualità
extrasensoriali.
Bibliografia
23
18 - Freud S.: Turnings in the ways of psychoanalitic therapy (Discours
inaugural du V Congres International de Psychanalyse, spet. 1918,
in "Collected Paper, vol. II, Hogart Press, London, 1950
19 - Freud S. - Breuer: Sedutes sur I'histerye, Pd 1956
20 - Hazeman P. - Masson M: ABC di Elettroencefalografia, Masson,
Paris, 1988
21 - Macchia E.: Patología Gennrale, Florio, Napoli, 1986
"il caso e la
22 - Monod J.: Le hazard et Ia necessité, E,diz. italiana
necessità", Mondadori, Milano, 1970
- otrance ad
23 MorlinoM.: Correlati elettroencefalografici in un caso di
incorporazione" in "Informazioni di Parapsicologia", Napoli, gugno
L975
- "The Lancet",Marzo,1984
24 Press R. e Coll.: in Rivista Medica
25 - Prigogine I.: Dall'essere al diuenire, Einaudi, Torino, 1986
26 - Prigogine T.: La nascita del tempo, Theorema, 1988
27 - Reich W.: L'analisi del carattere, Suga, Milano, 1978
28 - Reich W.: La riuoluzione sessuale,Feltrinelli, Milano, 1987
29 - Sacerdote G.: Relazioni sulle analisi spettrali e di voice print (1973)
"Il "Percezione e
30 - Taesi G.: Breue apologia di sorriso di Giano", in
sub-percezione della soprawivenza", CIP-ISUP, Napoli, 1991-
31 Traina C - Angelucci L.: Sondaggio linguistico comparativo su testi
-
normali e su testi presunti paranormali, Napoli, Informazioni di
Parapsicologia, (1985)
24
Nlegato A
25
Senza dubbio è di fondamentale interesse poter conoscerequali sono
le reazioni e le attività psichiche degli individui in svariate situazioni.
Ma nell'ambito della parapsicologia non è più interesse, bensì corret-
tezza scientifica I'esaminare il comportamento fisico e psichico di un
individuo in stato di trance medianica.
Si è pensato, quindi, di effettuare una ricerca sull'attivita elettrica
cerebrale del "Signor X", che si è cortesemente prestato agli esperimenti
tendenti a studiare il problema neurofisiologico in relazione ad un suo
stato di "trance ad incorporazione".
"trance
Questo tipo di esperimento (il primo in ltalia) su un soggetto a
parlante" misura solo un aspetto del problema enorme dell'attività
cerebrale che è in gioco nella trance medianica.
"signor )P,
Ora, passando alla ricerca, è necessario premettere che iI
in quei tempi il medium Corrado Piancastelli, conservava I'anonimato a
proposito della sua identità (N.d.R.. Fin dall'età di sedici anni presenta
fenomeni paranormali, di tipo telecinetico).
Dopo circa un anno iniziarono i fenomeni di trance medianica che
apparivano come totale trasformazione delle caratteristiche espressive
della personalità, del tono di voce (vedi analisi spettrale) e del compor-
tamento generale.
Questa trance iniziava dopo un periodo di concentrazione, in cui il
"vuoto mentale" (come egli stesso
soggetto cercava di crearsi uno stato di
affermava), situazione che ci ricollega agli stati di meditazione Zen.
Dopo qualche minuto iniziava la prima fase consistente in una com-
plessa attività motoria, movimenti bruschi e rapidi a livello anche respi-
ratorio.
'incorporava' una personalità total-
Dopo pochi secondi il medium
mente diversa a livello verbale e comportamentale cominciando a dialo-
gare con gli astanti.
Dopo aver osseryato diverse volte il fenomeno ed essermi accertato
della sua genuinità, sono riuscito, grazie alla gentile collaborazione dei
professori della clinica Malattie Nervose e Mentali del II Policlinico di
Napoli, a organizzate una seduta particolare nell'Istituto stesso, in cui
abbiamo potuto effettuare una registrazione dell'attività elettrica prima,
durante e dopo la trance.
26
Credo sia opportuno spiegare degli elementi molto semplici di
elettroencefalografia che ci consentano di comprendere il tracciato da
noi ottenuto.
L'EEG registra su un foglio scorrevole l'attivita élettrica cerebrale
mediante I'applicazione sul cuoio capelluto di particolari elettrodi che
trasmettono degli impulsi all'elettroencefalografo che li traduce nei
novimenti di un pennino (oscillografo) su foglio scorrevole.
I diversi elettrodi vengono collegati, a coppia, con i cavi di entrata di
ciascun oscillografo dando così origine a otto linee (8 sono gli oscillografi).
Ciascuna linea esplora una regione del cervello che, a cominciare dall'alto,
sono la reg. fronto-centrale ds., fr.-centr. sx., centro-occipitale dx., centro-
occipitale dx., centr.-occ. sx., occipito-temporale d.x., occ-temP., sX.,
temporo-centrale dx., temp.-centr. sx. (vedi fig. 1).
Ora, nell'ambito delle variazioni dello stato di coscienza, tra quelle
che costituiscono le due condizioni maggiormente diverse, cioè la veglia
e il sonno, si colloca un universo di condizioni funzionali quali la trance
ipnotica ai suoi vari livelli,la trance medianica, gli stati di automatismo
mentale e di restringimento del campo coscienza di origine psicogena
con meccanismo emotivo, le condizioni scatenate dalle droghe psiche-
deliche e, ancora, gli stati di stanchezza e quelli che preludono e accom-
pagnano il passaggio dalla veglia al sonno che sono difficilmente differen-
ziabili in base a parametri psicofisiologici.
Questo è dovuto più alla scarsità dei dati e delle ricerche in proposito
che alla inaffrontabilità sperimentale di questo argomento.
Ciò è ancora più spiacevole se si pensa alla possibilità di trarre degli
interessanti rapporti tra questi stati e alcune condizioni che interessano
la patologia della mente.
Comunque, nell'ambito della veglia la più grossolana differenziazione
fisiologica è quella tra la situazione in cui I'attenzione è diretta alla
percezione visiva attenta, con gli occhi aperti, al mondo esterno e quella
così detta di veglia rilasciata, ad occhi chiusi, con attenzione distratta o
prevalentemente occupata in attività fantastica.
Nella prima situazione il tracciato è dominato da attività a basso
voltaggio di frequenza rapida, il cosiddetto tracciato desincronizzato,
nella seconda condizione domina invece I'attività alfa con onde tra gli 8
e gli 11 ciclilsec., sinusoidali, prevalenti nelle regioni postero laterali.
27
Particolarrrente interessante è che nella eondizione di veglia rilasciata
ad occhi chiusi, basta che I'attenzione venga focalizzata su un problema
(risolvere ad es. una operazione matematica) perché il ritmo alfa scom-
paia, sostituito da un tracciato desincronizzato, cosa che awiene anche
aprendo gli occhi (reazione di arresto di Berger).
Riguardo I'esperimento, senza soffermarci su altri particolari tecnici,
dirò solo che esso fu condotto in presenza di diverse persone, alcune
delle quali fungevano da interlocutori, mentre altre si occupavano del
controllo strumentale dell'elettroencefalografo. Durante la seduta furono
fatte delle domande a cui il "medium-entità" rispondeva con una abbon-
dante verbalízzazione in modo che è stato possibile registrare l'attività
elettrica cerebrale sia durante I'ascolto che durante il dialogo. Il tracciato
effettuato prima della trance, in condizioni di base, è risultato normale
(fie. 1).
Nella fase in cui il medium si sforza di raggiungere il vuoto mentale
- che in quella occasione si è protratta per 4 minuti - I'EEG non si è
discostato dalla situazione di controllo ad occhi chiusi, tranne che per
una diminuzione lieve di ampiezza dall'alfa per lunghi periodi.
Nella prima fase della trance I'attività motoria determina degli arte-
fatti che rendono difficihnente leggibile il tracciato in cui comunque è
ugualmente possibile riconoscere la presenza di attività alfa.
Si entra così nella trance vera e propria.
In frg. 3 è illustrata in maniera tipica la registrazione elettroence-
falografica corrispondente ad un periodo durante il quale il medium
ascolta, owiamente con attenzione, il breve intervento di un interlocutore
seguito dalla risposta del medium: è palesemente riconoscibile, anche
mentre il medium ascolta attentamente I'interlocutore, la presenza di
attività della banda alfa. Nel tracciato l'attività alfa è riconoscibile anche
durante il parlare del soggetto.
Questo fenomeno della presenza di alfa con gli occhi chiusi, è
riscontrabile diffusamente in tutta la registrazione nel corso della trance,
quando la presenza di frequenti artefatti, ovviamente inevitabili, da
movimenti, non impediva il riconoscimento dell'attività elettrica di origine
cerebrale.
Questo tipo di attività alfa è simile per frequenza all'attività presente
in condizioni di base. di rilasciamento attentivo ad occhi chiusi. ma si
28
differenzia da questi per la minore ampiezza e per la minore stabilih
con frequenti elisioni talora brusche, come accade nella classica reazione
di arresto e talora graduali nelle elisioni dell'alfa in condizioni di passag-
gio dalla veglia alle fasi iniziali dell'addormentamento.
Interessante è che non si è osservato attività rapida a voltaggio elevato,
né ritmi ad onde di frequenza inferiori a quelle dell'alfa.
Da quanto esposto nella descrizione delle osservazioni, ci pare che un
sommario conclusivo degli aspetti più importanti dei rilievi fatti debba
ricondursi ai seguenti punti:
Poiché nella fase di induzione il soggetto tiene gli occhi chiusi, non
ci sorprende la presenza di alfa; l'ampiezza più bassa dell'attività alfa
rispetto alle condizioni di controllo di rilasciamento ad occhi chiusi, è
probabilmente riferibile all'ipotesi che l'impegno per il raggiungimento
del così detto vuoto mentale sia analogo ad uno sforzo di concentrazione
come awiene quando ci si concentra su una operazione aritmetica o si
facciano sforzi di rievocazione mnemonica, cose, queste ultime, che
possono portare anche ad una reazione di arresto.
29
Tuttavia questa interpretazione è da considerarsi puramente ipotetica,
in quanto non sappiamo con chiarezza né cosa si intende per vuoto
mentale, né se implichi condizioni di sforzo attentivo o se I'eventuale
sforzo sia paragonabile a quello associato a calcolo mentale o a rievoca-
zione mnemonica; in particolare, I'ipotesi esplicativa sopra esposta appare
indebolita in considerazione del fatto che la maggior parte delle situazioni
in cui i soggetti tentano di realizzare condizioni da loro defrnite di "vuoto
mentale" e di distacco dalla concentrazione attentiva sul mondo esterno,
sono tutte caratterízzate da presenza di attività alfa anche quando -
come nella meditazione Zen - iI vuoto mentale viene raggiunto ad occhi
aperti.
Ritornando alle nostre ossenrazioni, dobbiamo sottolineare che di la
dalla fase di induzione, e quindi durante la fase di trance vera e propria,
ritroviamo la presenza di alfa anche ad occhi aperti ed in situazioni che
per tutti i parametri in descrizione di stato funzionale e comportamentale
dobbiamo descrivere come di veglia attivamente attenta ed addirittura
attivamente impegnata in espressione comportamentale. Quegto trova
consonanti le nostre osservazioni con quelle riportate, anche se in maniera
meno precisa e con metodologia strumentale meno raffrnata, da Evans
e Osborn (1) e da Goldney (2) che sono gli unici, insieme aI Canavesio,
che hanno condotto degli esperimenti analoghi.
Quest'ultimo però, citato dal Sudre (3), parla di tracciati non differen-
ziabili dal sonno leggero, cosa che invece non trova conferma nel nostro
tracciato.
A conclusione delle nostre osservazioni, la presenza di ritmo alfa,
quando ci aspetteremmo un tracciato desincronizzato, non trova una
sufiiciente spiegazione e questo può essere uno stimolo perché i nostri
studi vengano ulteriormente approfonditi.
Bibliografia
30
take place d'uring the state, Proc' social Psych' Research, 43,45-68,
1938-39.
3 Sudre R.: Trattato di Parapsicologia,Astrolabio, Roma, 1966, pag. 65
-
(Dr. canavesio, L',elettroencefalogtafia negli stati metapsichici,
rapporto n. 5? al Congresso di Utrecht).
Allegato B
"... L'esame del nastro magnetico che Ella mi ha inviato porta alle
seguenti conclusioni:
"seguire in questo lavoro i fenomeni
Sono registrati due brani: il primo
relativi al processo ...." ed il secondo brano, dopo circa 40 secondi di
"Il silenzio dowebbe essere fatto sempre ....o.
intervallo dal primo:
31
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34
Sono stati esaminati diversi aspetti generici: ritmo, melodia della
voce e si sono riscontrate differenze significative.
Si sono analizzate diverse vocali ed anche per questo elemento si da
scarsa probabilità che le due voci appartengano alla stessa persona.
Fra gli elementi caratteristici di differenziazione si è esaminato con
particolare accuratezza il comportamento fonetico della dentale "t": si
allegano 4 oscillogrammi che dimostrano la significativa differenza di
comportamento.
Gli oscillogrammi n. I e n. 2 (numerazione in rosso scritta dietro gli
oscillogrammi) appartengono al primo soggetto registrato, mentre il 3 e
il 4 sono ripresi dal secondo brano registrato.
1. ... presenti vis ...
2. ... notevole ...
3. ... tu sempre ...
4. ... esito di ...
La dentale è rappresentata dalla parte di segnale di piccola ampiezza
nella parete centrale dell'oscillogramma.
Si notano le seguenti e signifrcative differenze:
-la"t" negli oscillogrammi 1 e 2 ha durata assai breve e si presenta
in forma vocalizzata, quasi fosse una "d";
- negli oscillogrammi 3 e 4e"T " ha durata notevolmente più lunga
e la componente vocalizzata è del tutto traseurabile.
Questo rilievo è stato ripetuto su diversi punti dei due brani registrati
con risultato sempre analogo agli esempi allegati.
Questo elemento fonetico è particolarmente significativo e, tenuto
ctnto delle altre considerazioni e di altri rilievi, ritengo che le voci siano
suftìcientemente differenziate e, a meno di simulazione o voluta altera-
zione, emesse da persone diverse.
Tale relazione è stata poi completata dalla parte sottostante per alcuni
chiarimenti. La frase incriminata: "a meno di simuiazione o voluta altera-
zione" è una frase che prudenzialmente scrivo sempre nelle mie relazioni
su quesiti riguardanti I'identificazione. Ciascuno di noi può alterare la
propria calligrafra, fare delle smorfie per alterare il proprio sembiante
e via dicendo: nessun calcolatore elettronico potrà stabilire in modo
inequivocabile che due scritti di una stessa persona che sono volutamente
alterati, appartengano alla stessa persona.
35
In ogni caso qui siamo in una situazione diversa da quella che Ella
teme, ossia l'analisi stabilisce che le due voci sono diverse e presumi-
bilmente, con alto grado di probabilità appartengono a persone diverse.
La mia frase prudenzíale si riferisce al fatto che due voci identificate
come diverse possonoprovenire dalla stessa persona.
Non siamo quindi nel caso che persone diverse risultino di voci afiini
od uguali per imitazione voluta o involontaria di una delle due.
D'altra parte, con riferimento alla mia dell'8 aprile 1971 e ad altri
scritti inviatile, ho sempre parlato di "elevate probabilità" ma non ho
mai parlato di sicura certezza come Ella desidera.
La prego quindi di tener presente le mie considerazioni precedenti:
all'analisi le voci risultano diverse, ma un giudizio di assoluta certezza
non può essere pronunciato: tutta la letteratura seria che ho avuto
occasionedi consultare sul problema dell'identificazione della voce stabi
lisce dei limiti di probabilità.
Tenuto conto dei rilievi tecnici di cui Le ho inviato un campione,
posso ribadire nel dare una probabilità molto elevata che Ie due voci
siano diverse.
36
I rilievi si riferiscono alla stessa frase ripetuta due volte all'inizio
della musicassetta: con uno indico la prima voce, con due la seconda.
Ho esaminato le seguenti parti:
"il principio è questo"
"... cronologiche degli eventi e dei fatti"
'... esse sono sempre perfette".
L'esame comparativo dimostra fra I'altro un ritmo di articolazione
molto più lento nella voce 2, un tessuto melodico più ricco in 2 che in 1,
una frequenza fondamentale notevole più in 2 che in 1, una frequenza
fondamentale notevole più elevata in 2 che in 1.
Dai due diagrammi di contorno si rileva, anche ad un esame super-
ficiale, una notevole differenza di comportamento: la differenza fra le
due voci risalta nella "s" di "questo"; nella voce 2 sono evidenti molte
componenti a frequenza da 2.000 a 3.000 Hz, che mancano completamente
nella voce 1.
Ritengo tutti questi elementi suf;ficienti per stabilire una differenzia-
zione nelle due voci.
Allegato C
* La linguistica rnaternatica
37
scrittore si configura come "campione statisticoo con caratteristiche tali
da consentire la individuazione.
Pertanto gli scritti di due filosofi, poniamo, presenteranno in comune
le caratteristiche della lingua e del genere filosofi.co,ma le loro strutture
lingrristiche, in questo ambito, saranno differenziate dall'impronta perso-
nale. I linguisti matematici ritengono possibile attribuire la paternità di
uno scritto anonimo, mediante I'analisi statistica di numerose caratte-
ristiche formali. Ben più semplice si presenta il problema negativo di
stabilire se due scritti d,ello stessogenere appartengano a due autori
diuersi: perché è sufficiente a risolverlo l'esame di un minor numero di
caratteristiche, al limite di una sola, che sia riconosciuta come sufficien-
temente differenziante.
Analogamente, ad esempio,la sola caratteristica del gruppo sanguigno
non è sufficiente per stabilire se due campioni di sangue appartengano
allo stesso individuo: tuttavia basta ad assicurarci che due campioni di
sangue diversi appartengono a due diverse persone.
38
Restano infatti almeno tre ipotesi alternative: quella delle cosiddette
"personalità secondarie" del medium, quella di una sua attività creativa
inconscia, capace di produrre delle personificazioni e, infine quella della
"immedesimazione" temporanea del medium in altre personalità reali.
Per la seconda ipotesi possiamo appellarci all'evidente parallelismo
con la creazione artistica, consapevole, di personaggi di un romanzo. La
"entità" di
stessa analisi può quindi essere applicata parallelamente ad
uno stesso cerchio medianico, e a personaggr di uno stesso romanzo.
Se il grado di differenziazione fra le presunte "entità" risulterà signifi-
cativamente superiore a quello fra personaggi, potremo ragionevolmente
escludere la secondaipotesi.
E allora, di fronte all'ipotesi spiritica, non resteranno che le altre
due: personalità secondarie o immedesimazioni.
39
In ordine alle comparazioni, per i parametri prescelti di cui sopra,
sono state calcolate le differenze medie dei valori contigui.
***** Conclusioni
40
Resta I'ipotesi di una "immedesimazione" del medium con una persona
alla quale Ia struttura linguistica peculiare della Entità A appartiene.
Potrebbe trattarsi di un "guru" ispiratore realmente vivente sul piano
fisico, comunicante per via telepatica.
Resta in tal caso da chiedersi perché I'Entità A affermi di non trovarsi
sul piano fisico ...
Segue Allegato C
Analisi statistica della struttura linguistica dzl rnedium del CIP di Napoli
(C. Piancastelli) e osseruazioni comparatiue
4L
Osseruazioni cornpar atiu e
42
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43
Summary
44
completed, examined the alterations of heart rate and blood pressure,
both in normal circumstances and under mediumistic stress (trance)
and obtained surprising results. In the course ofthe exertion induced by
the trance, the maximum and minimum pressure values increase
considerably, reaching peaks of 140/190 to drop back, when the medium
regains consciousness, to values that are even lower than the initial
ones (751150); in the talking stage of trance the values are reducing
after the initial stress, but they remain above the initial ones.
Keeping in mind the presence of the Alpha Waves of the EEG track,
"there is no explanation
for the preualence of the sympathetic peripheric
regulation of the cardio-circulatory systetn, accompanied by a high rate
of catecholamines which supports it"; on the other hand, the Alpha Waue
would blank out the cerebral cortex during the talking stage" and this
cannot be explained by our present knowledge. Therefore the scientifically
disconcerting hypothesis is that the case of Piancastelli (the only
sensisitive on record, as far as is known, to have been studied in such
a complete way) would reasonably lead one to presume that during the
trance his nervous system is being blanked out and that an autonomous
force (the so-called Entity 'A'?) controls the intellective and biological
regulation.
In conclusion, as Piancastelli's cardio-circulatory apparatus was kept
under control in normal conditions also for hours (Holter-48/h) and
bearing in mind the test results obtained during séance, one is inclined
to think that the stress caused by the trance is neither pathological nor
salutary: "in these ccrses
we should expecta hyperproduction of endorphine,
with a regular and proportioned heart function, which would conform
rnore to the presence of Alpha Waues in the EEG track. But the high
frequency during the trance testifies to an ouerproduction of ACTH typical
of pathological stresses."This second observation makes one realize that
this is a phenomenon which has been sui generis little dealt with in the
field of these specifrc altered states of consciousness (total trance) in
which a voice manifests itself which, simultaneously with its mani-
festation, exposes a fluent and conceptually lofty speech which has been
collected in at least 2000 hours of tape-recording, in more than 10,000
pages placed on file and in various printed volumes. The recordings date
back from at least 1950 until to-dav and there have been no variations
46
in content or form or in the technical modalities of the trance that give
shape to this disconcerting paranormal phenomenon which, as a study
of world literature of the last century will show, should be considered as
rather unique, not only for the quality of the phenomenon itself, but also
because this medium has always offered and even promoted his co-
operation, never denying himself to research.
46