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della Repubblica
Lavori preparatori
Lavori preparatori pubblicati dal Senato (nuova serie)
Servizio dei
n. 8 Lavori preparatori
resoconti e della
comunicazione
istituzionale
n. 8
euro 8,40 dicembre 2009
Senato
della Repubblica
Lavori preparatori
nuova serie, n. 8
Senato
della Repubblica
Servizio dei
resoconti e della
comunicazione
istituzionale
n. 8
ottobre 2009
La presente pubblicazione è stata curata
dal Servizio dei resoconti e della comunicazione
istituzionale, Ufficio delle informazioni parlamentari
INDICE
Progetti di legge:
Atto Camera 169 pag. 13
Testi correlati:
Atto Camera 300 pag. 27
Atto Camera 396 pag. 35
Atto Camera 918 pag. 45
Atto Camera 1867 pag. 49
Atto Camera 2086 pag. 61
Atto Camera 2973 pag. 71
Trattazione in Assemblea:
Seduta n. 359 (25 maggio 1998) pag. 141
Seduta n. 370 (11 giugno 1998) pag. 179
Seduta n. 374 (17 giugno 1998) pag. 227
Seduta n. 403 (13 settembre 1998) pag. 348
1
TUTELA DELLE MINORANZE LINGUISTICHE
Disegni di legge:
Atto Senato 3366 pag. 349
Testi correlati:
Atto Senato 424 pag. 361
Atto Senato 1207 pag. 371
Atto Senato 2082 pag. 385
Atto Senato 2332 pag. 393
Atto Senato 3037 pag. 407
Atto Senato 3426 pag. 417
Trattazione in Assemblea:
Seduta n. 666 (29 luglio 1999) pag. 427
Seduta n. 685 (6 ottobre 1999) pag. 437
Seduta n. 686 (7 ottobre 1999) pag. 495
Seduta n. 718 (24 novembre 1999) pag. 503
Seduta n. 719 (25 novembre 1999) pag. 529
Seduta n. 720 (25 novembre 1999) pag. 601
2
TUTELA DELLE MINORANZE LINGUISTICHE
N O TA D I L E T T U R A
1 L'articolo 6 della Costituzione recita: «La Repubblica tutela con apposite norme le
minoranze linguistiche».
3
TUTELA DELLE MINORANZE LINGUISTICHE
Alla Camera dei Deputati, nel corso dell'esame, il testo del progetto di
legge originario subì alcune sostanziali modifiche di cui si dà conto in estre-
ma sintesi:
Infine, è stata inserita anche una Errata Corrige relativa alla seduta n. 374
del 17 giugno 1998 della Camera dei Deputati (pubblicata nel resoconto n.
403 del 13 settembre 1998) con cui si dà corretta indicazione dello stralcio
dell’atto n. 169 come deliberato nella seduta di giugno.
4
20-12-1999 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 297
Promulga
la seguente legge:
ö4ö
5
20-12-1999 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 297
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara© inserita nella Raccolta ufficiale
degli atti normativi della Repubblica italiana. Eé fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla
e di farla osservare come legge dello Stato.
CIAMPI
ö9ö
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Atti Parlamentari — I — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 25 MAGGIO 1998
RESOCONTO
SOMMARIO E STENOGRAFICO
359.
INDICE
PAG. PAG.
N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: democratici di sinistra-l’Ulivo: DS-U; forza Italia: FI; alleanza
nazionale: AN; popolari e democratici-l’Ulivo: PD-U; lega nord per l’indipendenza della Padania:
LNIP; rifondazione comunista-progressisti: RC-PRO; rinnovamento italiano: RI; per l’UDR-cristiani
democratici uniti/cristiani democratici per la Repubblica: per l’UDR-CDU/CDR; misto: misto;
misto-centro cristiano democratico: misto-CCD; misto-socialisti democratici italiani: misto-SDI;
misto-per l’UDR-patto Segni/liberali: misto-per l’UDR-P. Segni/lib.; misto-verdi-l’Ulivo: misto-verdi-U;
misto minoranze linguistiche: misto Min. linguist.; misto rete-l’Ulivo: misto-rete-U.
141
Atti Parlamentari — II — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 25 MAGGIO 1998 — N. 359
PAG. PAG.
N. B. I documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula sono
pubblicati nell’Allegato A.
Gli atti di controllo e di indirizzo presentati e le risposte scritte alle interrogazioni sono pubblicati
nell’Allegato B.
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Atti Parlamentari — 20 — Camera dei Deputati
quale la ASL 1 di Massa Carrara aveva iniziativa dei deputati Corleone ed altri:
intimato la sospensione delle lavorazioni. Norme in materia di tutela delle mino-
L’intendimento del Governo, presentando ranze linguistiche; e delle abbinate pro-
al Senato l’emendamento che poi è stato poste di legge: Scalia e Procacci: Norme in
accolto, era quello di permettere a tutti gli materia di tutela delle minoranze lingui-
imprenditori della zona che operavano del stiche; Brunetti e Moroni: Norme in ma-
settore di mettersi in regola immediata- teria di tutela delle minoranze linguisti-
mente. Ciò non significa non proseguire che; Aloi: Norme per la tutela dell’identità
sulla linea della rigidità per quanto ri- nazionale delle minoranze etnico-linguisti-
guarda la sicurezza nei luoghi di lavoro, che grecaniche ed albanesi nella regione
tanto è vero che questo Governo ha reso Calabria; Rodeghiero ed altri: Norme in
attuali tutte le direttive comunitarie in tal materia di tutela delle minoranze lingui-
senso. stiche; Massa ed altri: Norme in materia
di tutela delle minoranze linguistiche;
PRESIDENTE. L’onorevole Bergamo, Teresio Delfino: Norme in materia di
che era l’ultimo iscritto a parlare, è stato tutela dei patrimoni linguistici regionali.
colto di sorpresa dall’assenza dei colleghi
che lo precedevano e pertanto, quando
l’ho chiamato, non era in aula. Me ne (Contingentamento tempi discussione
dispiaccio; potrà senz’altro consegnare il generale – A.C. 169)
testo scritto del suo intervento, se lo
riterrà opportuno, affinché sia pubblicato PRESIDENTE. Avverto che a seguito
in calce al resoconto stenografico della della riunione del 30 aprile 1998 della
seduta odierna, perché ormai non posso Conferenza dei presidenti di gruppo si è
più dargli la parola. provveduto, ai sensi dell’articolo 24,
Il seguito del dibattito è rinviato ad comma 3, del regolamento, all’organizza-
altra seduta. zione dei tempi per l’esame delle proposte
di legge. Il tempo riservato alla discus-
sione generale è cosı̀ ripartito:
Discussione della proposta di legge: Cor- tempo per il relatore: 25 minuti;
leone ed altri: Norme in materia di
tutela delle minoranze linguistiche tempo per il relatore di minoranza:
(169) e delle abbinate proposte di 15 minuti;
legge: Scalia e Procacci: Norme in tempo per il Governo: 25 minuti;
materia di tutela delle minoranze lin-
guistiche (300); Brunetti e Moroni: tempo per il gruppo misto: 35 mi-
Norme in materia di tutela delle mi- nuti;
noranze linguistiche (396); Aloi: Norme tempo per i richiami al regolamento:
per la tutela dell’identità nazionale 10 minuti;
delle minoranze etnico-linguistiche gre-
caniche ed albanesi nella regione Ca- tempo per interventi a titolo perso-
labria (918); Rodeghiero ed altri: nale: 1 ora;
Norme in materia di tutela delle mi-
tempo per i gruppi: 4 ore (30 minuti
noranze linguistiche (1867); Massa ed
per gruppo).
altri: Norme in materia di tutela delle
minoranze linguistiche (2086); Teresio
Il tempo a disposizione del gruppo
Delfino: Norme in materia di tutela dei
misto è ripartito tra le componenti poli-
patrimoni linguistici regionali (2973)
tiche costituite al suo interno nel modo
(ore 16,45).
seguente:
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca verdi: 12 minuti; socialisti democra-
la discussione della proposta di legge di tici italiani: 7 minuti; CCD: 7 minuti;
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Atti Parlamentari — 22 — Camera dei Deputati
DOMENICO MASELLI, Relatore per la con le zone al di là delle Alpi. Alcune di
maggioranza. Non posso dire « Padania », queste erano, come ho detto, neolatine; in
perché altrimenti voi pensereste che modo particolare, vorrei ricordare il rap-
escludo delle zone che sono invece com- porto tra l’Occitania e l’Italia. Quando
prese in quel contesto. No, Augusto legava parliamo di occitano, facciamo riferi-
la pianura padana e l’Italia peninsulare, mento ad una lingua che va dalla Spagna
mentre escludeva dalla regione Italia, all’Italia, attraverso le Alpi. A nord, ab-
unica parte dell’impero a non essere biamo la lingua d’oil francese e la zona in
divisa in province, la zona alpina, che mezzo tra la lingua d’oil e la lingua d’oc
costituiva delle piccole province alpine, forma una terza lingua che è il franco-
che hanno poi dato il nome alle varie provenzale. Le nostre vallate piemontesi e
sezioni delle nostre Alpi – il « Ma con valdostane hanno visto quindi la presenza
gran pena le reca giù » che ci facevano dell’occitano, del franco-provenzale e del
studiare da ragazzi nasce, in effetti, da francese; una presenza che l’Italia unita
queste province augustee – non per esclu- ha continuamente considerato, se pensate
dere dall’Italia queste province, ma per che nel 1908 (non sono sicuro della
gettare una specie di ponte tra l’Italia ed precisione di questa data) accanto a 10
il resto dell’impero. In realtà, si trattava mila lire d’allora per pagare l’insegna-
di province in cui la presenza romana era mento del francese in Valle d’Aosta si
molto forte; tant’è vero che si crearono dovevano dare 5 mila lire per l’insegna-
città come, per esempio, Augusta Salas- mento del francese nelle valli valdesi ed in
siorum e Augusta Taurinorum, che erano Val di Susa. Il fatto di parlare francese e
città-colonie romane nel cuore di queste di essere di religione protestante non
province. Non si trattava, quindi, di una toglieva agli abitanti della Valpelline, per
separazione dall’Italia, ma di una con- esempio, di essere ottimi cittadini italiani;
giunzione tra l’Italia ed il resto dell’im- la percentuale di morti nella prima e nella
pero. seconda guerra mondiale provenienti dalle
La stessa cosa valeva per le tre isole valli valdesi ne è un chiaro indice. Co-
della Sardegna e della Corsica, che costi- storo, cioè, si sentivano profondamente
tuivano una provincia, e della Sicilia, che italiani anche se parlavano francese e fu
era un’altra provincia: queste tre erano soltanto nel 1923 che nelle scuole valdesi
però province antiche, perché nate dalla del Piemonte e in Val di Susa venne tolto
prima guerra punica. l’insegnamento della seconda lingua, cioè
In realtà, questo spartiacque, questo quella francese.
ponte durò per molti secoli. Durò intanto Se questo è vero, vi è dunque la
completamente fino a Diocleziano. Pen- presenza occitanica franco-provenzale in
sate, colleghi, che fino a Diocleziano l’Ita- Piemonte e in Valle d’Aosta, nonché
lia era formata da tante città autonome, quella di un grande popolo disperso nelle
che erano autentici Stati, nei quali i Alpi, cioè il popolo ladino, che congiunge
cittadini votavano per il loro Stato e poi la Svizzera con il Trentino-Alto Adige e il
– se volevano – andavano a Roma a Veneto. Sappiamo che i ladini sono ora
votare per i consoli ed i proconsoli del dispersi con nomi diversi in tutte queste
governo imperiale. Era un sistema che regioni. Ci sono poi presenze tedesche,
mescolava insieme unità e federalismo, germanofone – e vorrei ricordare i valzer
cioè unità e distinzioni locali, in un’amal- in Valle d’Aosta e in Piemonte – i cimbri
gama totale. e mocheni in Trentino e in Veneto, i
Le invasioni barbariche e la nascita di germanofoni in Val Canale, che molte
lingue neolatine hanno praticamente por- volte si lamentano perché non li ricor-
tato alla creazione attorno all’Italia di un diamo, e una regione trilingue come il
insieme di lingue minoritarie che, da una Friuli-Venezia Giulia.
parte, erano in rapporto con il nostro Nell’Italia del sud la situazione è an-
paese, ma, dall’altra, erano in rapporto cora diversa. Va innanzitutto considerato
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Atti Parlamentari — 23 — Camera dei Deputati
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Atti Parlamentari — 24 — Camera dei Deputati
ROBERTO MENIA, Relatore di mino- illegittimità); che gli atti ufficiali dello
ranza. Grazie, signor Presidente. Stato, delle regioni, degli enti locali, per-
Signor rappresentante del Governo, fino degli enti pubblici non territoriali,
onorevoli colleghi, ci troviamo a discutere possano essere tradotti nelle parlate locali,
in aula una proposta di legge che ha le quali possono usarsi nei procedimenti
radici lontane, una lunga storia parlamen- dinanzi al giudice di pace; che si inse-
tare, come ha già fatto notare il relatore gnino tali parlate nelle scuole materne,
per la maggioranza, onorevole Maselli, e elementari e medie (nelle prime due
che sostanzialmente riprende, anche in addirittura in maniera sostanzialmente
questa legislatura, il testo unificato uscito, obbligatoria), salvo contrarietà espressa
nelle ultime due legislature, dall’esame dai genitori. Si prevede inoltre che sia
della Commissione affari costituzionali. obbligatorio l’insegnamento della cultura
Ritengo però che già nelle legislature locale, della storia e delle tradizioni nelle
scorse sia passato un testo sostanzial- scuole elementari e medie, che radio e
mente sottovalutato da parte di chi lo televisione di Stato nei loro programmi
aveva discusso. In questa legislatura la I debbano comprendere trasmissioni in tali
Commissione ne ha discusso indubbia- parlate, che sia concesso alle pubbliche
mente di più – basta andare a sfogliare gli amministrazioni indicare i toponimi nelle
atti parlamentari –, ma sono ancora lingue locali.
grossolani e pesanti gli errori che, a La proposta si muove sulla premessa
nostro modo di vedere, incidono in ma- dell’esistenza di una norma costituzionale,
niera estremamente negativa sulla stesura l’articolo 6, la quale stabilisce che la
di questa legge, che di fatto noi conside- Repubblica tutela con apposite norme le
riamo inemendabile, almeno cosı̀ come si minoranze linguistiche.
presenta. Abbiamo quindi presentato, Nel testo della proposta di legge ven-
come è nostro diritto, un testo alternativo, gono anche identificate le minoranze in
che chiederemo poi di votare articolo per albanesi, catalane, germaniche, greche,
articolo, sotto forma di emendamento slovene, croate e poi quelle parlanti il
sostitutivo. francese, il franco-provenzale, il friulano,
Passando all’esame di questa proposta il ladino, l’occitano ed il sardo, senza
di legge, vediamo che vi sono situazioni di dimenticare, dulcis in fundo, gli zingari,
macroscopica illegittimità, nonché altre a rom e sinti.
proposito delle quali riteniamo che vi sia, Oltre alle belle parole ed altisonanti
da una parte, il pericolo reale che questa affermazioni di principio, l’errore di que-
legge vada ad incrinare un principio base sta legge sta nel fatto che essa si muove
dell’unità nazionale, cioè l’unità lingui- da una parte sulla premessa che il bilin-
stica, dall’altra quello che crei condizioni guismo sia forma necessaria, per non dire
di privilegio per le minoranze – o cosid- ovvia, di tutela delle minoranze linguisti-
dette minoranze – a discapito della mag- che; dall’altra promuovendo a minoranze
gioranza degli italiani. linguistiche popolazioni italiane che sono
Cosa prevede sostanzialmente questa da sempre componenti della nazione ita-
proposta ? Prevede che nei pubblici uffici liana, come friulani o sardi. Io, ad esem-
– dunque anche in quelli dello Stato – pio, sono nato a Pieve di Cadore da padre
esistenti nelle zone ove si parlano le cadorino e quindi ladino (io parlo il
cosiddette lingue minoritarie, si abbia ladino del Comelico) e da madre istriana
diritto di usare le parlate locali in luogo (quindi, parlo il dialetto istro-veneto);
dell’italiano; che altrettanto si abbia di- parlo inoltre il dialetto triestino ma non
ritto di fare da parte dei membri dei mi sento minoranza, né ladina, né trie-
consigli comunali e delle assemblee elet- stina e nemmeno istriana, perché tutti
tive, con a seguito una « traduzione rias- questi spicchi, per cosı̀ dire, di me stesso
suntiva in lingua italiana » (ed anche qui e della mia identità compongono l’identità
rileviamo immediatamente un profilo di nazionale italiana. Non ho bisogno di
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dagli altri. L’italiano è stato unificante per Commissione prevede, infatti, che nei co-
tutta l’Italia. Per le popolazioni di origine muni in cui si attua la tutela della
albanese, greca, croata, occitana, catalana, minoranza è consentito l’uso scritto e
si può senz’altro dire che non hanno orale della lingua ammessa a tutela negli
neppure una consistenza di rilevanza tale uffici dell’amministrazione pubblica: uffi-
da giustificare norme come quelle previ- cio pubblico, come è noto, è qualunque
ste. Si tratta di popolazioni in gran parte ufficio dello Stato, della regione, della
assimilate, con origini molto lontane, che provincia, del comune. Se, quindi, il cit-
oggi si riconoscono solo a livello di tra- tadino ha il diritto di usare il proprio
dizioni. dialetto – o « lingua » – in un ufficio
Per tutte le popolazioni contemplate in pubblico, tutti coloro che vi lavorano o
questa proposta di legge si pone sicura- buona parte di essi dovranno conoscere
mente il problema della tutela della loro quel dialetto per capire quanto viene loro
cultura e della loro tradizione. Nessuno detto. Non è paradossale, allora, pensare
pensa di dimenticarle o negarle; ma la a futuri sviluppi di stampo altoatesino,
conservazione di questo patrimonio cul- dove gli italiani sono diventati stranieri in
turale, storico e linguistico si realizza patria. È chiaro, dunque, che l’effetto
nella valorizzazione del costume, delle della legge è quello di creare una cate-
tradizioni, delle fedi e dei canti popolari, goria privilegiata (cioè la minoranza, o
nella diffusione locale delle opere lettera- supposta tale, che è bilingue dalla nascita)
rie dialettali – laddove ne abbiano la che si ritroverà ad avere posti di lavoro
dignità –, nel sostegno pubblico ad asso- garantiti ed una notevole « riserva di
ciazioni, circoli, filodrammatiche, riviste caccia » che sarà preclusa, invece, agli
che abbiano come fine, per l’appunto, la italiani. Vi faccio un esempio molto sem-
preservazione di quel patrimonio. All’ap- plice, che è proprio della mia zona. Nel
parato pubblico, allo Stato ed alle sue comune di San Dorligo della Valle, un
articolazioni, però, non si può e non si paesino che confina con Trieste, per as-
deve chiedere di più, posto anche che il sumere gli affossatori comunali viene ri-
dialetto o l’idioma locale – o la lingua chiesto l’uso della lingua slovena: ebbene,
minoritaria: su questo potremmo discu- io non penso che debbano parlare con i
tere per giornate intere – non è stru- morti che seppelliscono. Sono queste le
mento di comunicazione nazionale né situazioni di privilegio per alcuni e di
internazionale, ma si esaurisce nel ri- danno per la maggioranza che vengono a
stretto ambito familiare ed in quello, più crearsi.
vasto, ma sempre limitato, della comunità
locale. La nostra prima e fondamentale PRESIDENTE. Deve concludere, ono-
affermazione è dunque un « no » all’uso di revole Menia.
altre lingue o, più esattamente ancora,
magari all’invenzione di altre lingue uffi- ROBERTO MENIA, Relatore di mino-
ciali, a fianco dell’italiano. ranza. Concludo, signor Presidente.
Ho già avuto modo di dire come, Avevo intenzione di illustrare ancora
attraverso il pretesto della tutela, si rompa tanti aspetti, per esempio quelli che indi-
in realtà l’unità linguistica e dunque cano come ciò che ci viene chiesto dalla
l’unità di popolo. carta sulla tutela delle minoranze, più
Mi avvio a concludere, Presidente. volte citata da Maselli, sia una normativa
Noi riteniamo che un altro aspetto molto diversa da quella che abbiamo
assolutamente inammissibile di questa creato in Commissione. Sono tutte consi-
proposta di legge è che le supposte mi- derazioni che affido all’intelligenza di chi
noranze linguistiche diventino altrettanti avrà la bontà di leggere la relazione di
corpi separati e privilegiati, a detrimento minoranza che ho presentato.
della maggioranza dei cittadini italiani. Da ultimo, desidero fare soltanto una
L’articolo 11 del testo licenziato dalla notazione: il Ministero del tesoro, fino ad
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Atti Parlamentari — 28 — Camera dei Deputati
oggi, non ha neppure quantificato, perché sta legge, quindi, non intende scardinare
è impossibile farlo, l’enorme spreco che l’unità nazionale, ma rafforzarla, arric-
deriverebbe dall’approvazione di una legge chirla all’interno di un’unità linguistica
come questa. che non teme il commercio culturale con
Ciò che voglio dire, in conclusione, è lingue e culture di antico rilievo.
che noi non vogliamo che l’Italia diventi Anche la valorizzazione del costume e
una Babele: il nostro « no » a questa delle tradizioni, opportunamente richia-
proposta di legge è quindi volto alla tutela mata dall’onorevole Menia, come sarebbe
della nostra cultura e della nostra tradi- possibile alla lunga senza un adeguato
zione di italiani, quindi rappresenta un sostegno alle lingue parlate ? Per non
impegno civile, morale e, se mi è consen- ridurle a fatti di infima qualità, la pro-
tito, patriottico (Applausi dei deputati dei posta di legge affronta una pluralità di
gruppi di alleanza nazionale, di forza Italia campi, tutti di rilievo per l’effettiva tutela
e misto-CCD). e valorizzazione del patrimonio storico,
culturale, linguistico di significative mino-
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il ranze, nella consapevolezza che la lingua
rappresentante del Governo. parlata da una comunità nazionale è
qualcosa di vivo, che si arricchisce sempre
SERGIO ZOPPI, Sottosegretario di Stato ed ha bisogno sia di un rapporto conti-
per la funzione pubblica e gli affari regio- nuo, oggi peraltro irrinunciabile ed impo-
nali. Signor Presidente, onorevoli relatori, sto dalla globalizzazione, con una plura-
onorevoli deputati, vi sarà occasione per lità di mondi esterni sia di poter attingere
un intervento più di merito dopo la a serbatoi culturali originali presenti al-
discussione sulle linee generali, ma in l’interno del proprio territorio, una vera e
questo momento preme al Governo dare propria ricchezza nazionale.
atto del lungo e complesso lavoro che In una visione giustamente ampia, la
all’interno della I Commissione (affari proposta di legge regola la delimitazione
costituzionali) è stato realizzato, con larga degli ambiti territoriali, agisce su una
convergenza di intenti, anche attraverso pluralità di campi (la scuola, l’università,
l’apporto del Comitato ristretto; credo si le amministrazioni comunali, i procedi-
debba dare atto al relatore per la mag- menti davanti all’autorità giudiziaria), ri-
gioranza, Maselli, di un lavoro molto solve la vecchia e dolorosa questione dei
intenso e difficile, confortato poi dal nomi e dei cognomi, affronta il problema
parere di diverse Commissioni. dei servizi radiotelevisivi. All’interno di
Questa legge intende dare finalmente questo quadro, sono le regioni a statuto
una compiuta risposta all’articolo 6 della ordinario e soprattutto le province a
Costituzione, richiamato all’articolo 2 del svolgere, d’intesa con le amministrazioni
provvedimento in esame: « La Repubblica comunali, un ruolo prevalente, nella linea
tutela con apposite norme le minoranze quindi del rafforzamento del neoregiona-
linguistiche », inserendo armonicamente lismo e del forte, spinto municipalismo,
tale tutela (come è stato ricordato) nella con una attenzione particolare alla crea-
legislazione europea. L’articolo 1, nel ri- zione o al rafforzamento di istituti per la
badire (non potrebbe essere altrimenti) tutela delle tradizioni linguistiche e cul-
che la lingua ufficiale della Repubblica è turali della popolazione.
l’italiano, non può non avere un respiro Una proposta di legge di iniziativa
più ampio delle scarne parole che lo parlamentare seguita con doverosa e par-
compongono, nella consapevolezza che la tecipe attenzione dal Governo, che ne
Repubblica riconosce nell’italiano la pro- auspica, con gli arricchimenti che il Par-
pria lingua, simbolo della sua unità cul- lamento riterrà di apportare, la sollecita
turale e politica quale si è andata stori- approvazione. È prevalentemente que-
camente affermando nel secolare processo stione di sensibilità culturale ed anche
formativo della coscienza nazionale. Que- perciò è auspicabile la più ampia conver-
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Atti Parlamentari — 29 — Camera dei Deputati
genza sul testo e quindi la ricerca di democratico, appunto la tutela delle mi-
fruttiferi punti di incontro, nella salva- noranze linguistiche. È utile ricordare a
guardia dei principi ispiratori della legge. questo proposito che, a distanza di oltre
Il Governo, ed in modo particolare il cinquant’anni dalla sua emanazione, l’ar-
Ministero del bilancio, sta svolgendo ticolo 6 della Costituzione è rimasto sino
un’azione intensa di raccordo con le ad ora per larga misura lettera morta.
numerose amministrazioni interessate alla Varrebbe forse la pena rammentare tutte
proposta di legge (l’attività del Ministero
le volte che si è cercato di portare
del bilancio è direttamente seguita anche
all’esame del Parlamento un testo che
dal dipartimento degli affari regionali).
concretizzasse questo principio. L’onore-
Contiamo, in un numero veramente ri-
stretto di giorni, di poter avere la scheda vole Maselli ha precisato che è dall’VIII
e la relazione tecnica che è stata qui legislatura che un testo di questa natura
richiamata dal relatore (Applausi). cerca di trovare il suo spazio in que-
st’aula. È bene però anche ricordare che
PRESIDENTE. Il primo iscritto a par- nella X legislatura una legge-quadro di
lare è l’onorevole Detomas. Ne ha facoltà. tutela delle minoranze è stata approvata
Le ricordo che ha quattro minuti a sua da questa Camera del Parlamento, ma il
disposizione. testo è stato poi affossato al Senato, con
motivazioni pretestuose e fuorvianti che
GIUSEPPE DETOMAS. Signor Presi- celavano uno spirito nazionalista che a
dente, rappresentante del Governo e col- mio avviso mal si concilia con i principi
leghi, preliminarmente desidero fare sol- democratici e pluralistici su cui è impron-
tanto una annotazione sul regolamento, tata la nostra Carta costituzionale.
che, paradossalmente, nel momento in cui La tutela e la valorizzazione delle
si discute di una legge di tutela delle lingue minoritarie rappresenta in sostanza
minoranze, comprime il diritto della com- la valorizzazione delle culture di cui la
ponente delle minoranze linguistiche al- lingua è il primo e più importante ele-
l’interno del gruppo misto di poter espri- mento caratterizzante. Il principio sul
mere quel che vorrebbe. Si sta parlando quale si fonda questo testo è il rispetto
della tutela delle minoranze e a questa per le diversità; è il riconoscimento del
componente sono assegnati solo quattro contributo che i portatori di valori, cul-
minuti per discutere questa legge, che è ture e civiltà diverse possono apportare
importante anche per quello che le mi- allo sviluppo sociale, culturale e politico
noranze linguistiche vorrebbero portare dell’Italia, in un’ottica pluralista e di
avanti in questo Parlamento. civiltà. Si tratta in sostanza di una risorsa
Detto ciò, a prescindere da questo dell’Italia, che il nostro paese ha il dovere
aspetto procedurale e regolamentare, la di utilizzare al meglio.
componente delle minoranze linguistiche Credo che del testo in esame sia
del gruppo misto saluta con soddisfazione interessante la prospettiva di valorizza-
l’approdo in Assemblea di questa proposta zione più che di tutela. L’ottica della
di legge. La storia di questo provvedi- valorizzazione, che emerge dall’impianto
mento – è stato qui ricordato più volte – del progetto di legge, implica un atteggia-
è una vicenda travagliata di tentativi di mento attivo e di sostegno; la tutela,
dare attuazione all’articolo 6 della Costi- invece, avrebbe una valenza passiva.
tuzione, che rinvia a specifici provvedi- Concludo, Presidente, perché ho esau-
menti legislativi la tutela delle minoranze rito il tempo a mia disposizione. Ci
linguistiche. troviamo di fronte ad un testo avanzato,
A questo proposito, è bene sottolineare che ci mette in linea con la politica
il fatto che il legislatore costituzionale ha dell’Unione europea. Credo che su questa
voluto inserire tra i principi fondamentali, linea dobbiamo andare avanti cercando di
su cui è basato l’intero nostro sistema approvare il testo al più presto, per fare
154
Atti Parlamentari — 30 — Camera dei Deputati
in modo che l’articolo 6 della Costituzione avanguardia nella storia d’Italia – è stata
trovi finalmente applicazione (Applausi del la città con più chiese di religioni diverse
deputato Jervolino Russo). e con più scuole di lingue diverse; ma,
guarda caso, si riconosceva profonda-
PRESIDENTE. È iscritto a parlare mente nell’italiano, che condensava non
l’onorevole Niccolini. Ne ha facoltà. per annullare quelle culture ma per met-
terle in comunicazione e per riaggregarle.
GUALBERTO NICCOLINI. Signor Pre- Valorizzazione e tutela non significano
sidente, purtroppo non ho avuto modo di bilinguismo. Stiamo attenti: non vorrei
seguire la discussione che si è svolta sul che cadessimo in una logica perversa, che
provvedimento da gennaio ad oggi; anzi, porterebbe realmente ad una sfasatura di
per la verità l’ho seguita da lontano, tutto ciò che è stato costruito in questi
poiché sono interessato a questo tema. anni. Ciò vale per la mia terra, ma credo
Posso quindi dire che oggi condivido che il caso che ho descritto rappresenti un
l’emozione che è stata espressa dal rela- esempio ed un emblema che vale per tutte
tore per la maggioranza; la mia emozione, le terre di confine italiane (sulle Alpi o sul
però, è di tutt’altro segno. mare).
Ringrazio il relatore per la dotta espo- Vorrei fare soltanto un esempio. Se
sizione storica che ha svolto all’inizio del approveremo questa legge, nel consiglio
suo intervento. Durante questo excursus regionale che siede a Trieste si dovranno
storico ho pensato alla confusione di parlare tre lingue e – lo ricordo – anche
lingue, di genti, di razze che si è verificata le loro varianti. Infatti la minoranza
in tutto il Mediterraneo (non soltanto in slovena presente in Friuli-Venezia Giulia
Italia): ho pensato al Nord Africa, alla parla due lingue diverse a seconda che si
Spagna, al mio Adriatico ed alla mia trovi nel Carso triestino o nelle valli del
Dalmazia; ho pensato all’isola di Lus- Natisone. Gli stessi amici friulani hanno
sinpiccolo, che addirittura riesce ad essere varianti notevoli tra la provincia di Udine
non dalmata, non istriana, non veneta, e la Carnia. Vorrei poi ricordarvi che vi è
non slava, non italiana, ma uscoca (quindi una minoranza che parla ancora tedesco
entriamo ancora in un’altra linea). nella Val Canale e nella Val del Ferro e
Se volessimo ricostruire la storia di che vi sono minoranze ladine insite nella
tutto questo teatro che è l’Europa (e nostra zona, a cui si aggiungono, poi, i
quindi l’Italia, nel cuore del Mediterra- veneti di Pordenone. Credo quindi che in
neo), penso che passeremmo qui molte quel consiglio regionale non si parlerebbe
sedute. Ma non credo che quel discorso ci più !
porterebbe alle conclusioni del progetto di
legge che abbiamo davanti. CARLO GIOVANARDI. Certo, con un
In proposito sono preoccupato. Poco fa interprete ciascuno...
l’onorevole Menia si domandava, giusta-
mente, se la tutela debba equivalere al GUALBERTO NICCOLINI. È vero, ne-
bilinguismo: siamo convinti che per tute- gli ultimi anni in consiglio regionale si è
lare o per valorizzare si debba arrivare al parlata una lingua sola con i risultati che
bilinguismo ? Lo dice una persona che conosciamo: allora parliamole tutte, al-
viene da una terra che non da oggi è stata meno avremo una giustificazione per il
un crogiuolo di razze, di incontri, di suo cattivo funzionamento !
storia, di religioni, di lingue e di popoli Il rischio è, dunque, che si arrivi a
diversi; una terra che proprio nell’unità questo o che si debba far ricorso alle
della lingua ha trovato la sua ragione traduzioni.
d’essere, la sua direzione storica (dal Il disegno di legge al nostro esame
passato al presente ed al futuro). Tutto ciò propone soluzioni che mi preoccupano
è avvenuto nella valorizzazione delle dif- molto. Cercherò brevemente di ricapito-
ferenti culture: ricordo che Trieste – larne alcune.
155
Atti Parlamentari — 31 — Camera dei Deputati
Direi che l’unico articolo del testo che GUALBERTO NICCOLINI. Giusto !
mi piace è l’articolo 1, anche se è insuf- Qualora i genitori non intendano avvalersi
ficiente, perché una volta che viene sta- di tale facoltà, ne informano la scuola
bilito che la lingua ufficiale della Repub- interessata. Però, se vogliamo fare un
blica è l’italiano, bisogna anche dire che discorso serio, dobbiamo prevedere che
l’italiano va valorizzato ed insegnato, in siano i genitori che intendono avvalersi
un momento storico in cui si registra della facoltà che ne fanno opportuna
un’ignoranza vergognosa della nostra lin- richiesta: trattanadosi di una minoranza
gua. Chi è a contatto con il mondo rispetto ad una maggioranza, credo che la
scolastico ed universitario sa che studenti richiesta debba essere fatta da chi accede
che arrivano alla laurea scrivono « lau- alla facoltà.
rea » con la elle e l’apostrofo ! Siamo A questo proposito, nella relazione di
minoranza che il collega Menia non è
arrivati a questo.
riuscito a svolgere completamente per
motivi di tempo si ricorda che l’articolo 7,
DOMENICO MASELLI, Relatore per la punto G, della Carta europea specifica che
maggioranza. Perché non scrivono per « in materia di lingue regionali o minori-
quattro anni. tarie, all’interno dei territori in cui queste
lingue sono praticate e secondo la situa-
zione di ogni lingua, le Parti dovranno
GUALBERTO NICCOLINI. All’articolo
fondare le loro politiche, la loro legisla-
2 si dice, poi, che « La Repubblica tutela
zione e le loro pratiche secondo i seguenti
la lingua e la cultura delle popolazioni
obiettivi e principi: (g) la messa a dispo-
albanesi, catalane, germaniche, greche,
sizione di mezzi che permettano ai non
slovene e croate e di quelle parlanti il
parlanti una lingua regionale e minorita-
francese, il franco-provenzale, il friulano,
ria abitanti l’area ove quella lingua è
il ladino, l’occitano e il sardo ». Forse
praticata di apprenderla, se essi lo voglio-
andrebbe precisato che la Repubblica
no ». Se lo vogliono !
tutela la lingua e la cultura di tali
A questo punto si prevedano non corsi
popolazioni se insite sul territorio italiano,
obbligatori, ma corsi facoltativi e chi
altrimenti sembrerebbe che l’Italia tutela
intende avvalersi della facoltà di parteci-
queste popolazioni dovunque si trovino
parvi lo chiede. Penso che debba essere
nel mondo.
questa la disposizione.
Vorrei poi fare un breve cenno ai
Peraltro mi sembra ridicolo far riferi-
problemi che discendono dalla norma
mento all’esercizio dell’autonomia didat-
relativa alle comunità rom e sinti: esse si
tica e, contemporaneamente, stabilire l’ob-
trovano sul territorio italiano e dunque
bligatorietà dell’insegnamento della lingua
necessitano di una tutela, ma io cercherei
della minoranza. Mettiamoci d’accordo: o
di definire molto meglio questo problema
l’insegnamento è obbligatorio oppure, se vi
per non lasciarlo cosı̀ vago e dover fare
è autonomia didattica, esso è solo consi-
poi una legge che spieghi le intenzioni di
gliabile. In questo periodo siamo molto,
questa.
molto sensibili alla parola « autonomia »,
L’articolo 5 è un po’ pesante: « Nelle
per cui direi di stare attenti.
scuole materne dei comuni di cui all’arti-
Tornando al discorso che facevo prima,
colo 4 » – che dovremmo rivedere – « l’edu-
ossia di parlare in tante lingue addirittura
cazione linguistica prevede, oltre all’uso
nei consigli regionali, credo che questa sia
della lingua italiana, anche l’uso della lin-
una cosa estremamente grave, ancor più
gua della minoranza per lo svolgimento
grave quando, al comma 3, leggo che ove
delle attività educative ». Per tutti ?
non si conosca la lingua minoritaria deve
essere garantita una immediata tradu-
DOMENICO MASELLI, Relatore per la zione riassuntiva. Ma vogliamo scherzare ?
maggioranza. No. Di un intervento fatto in un consiglio
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Atti Parlamentari — 32 — Camera dei Deputati
regionale, provinciale o comunale, io, che con grande maturità, « sfiora » questo
non conosco la lingua minoritaria, mi personaggio ma nessuno mai gli dice: fatti
faccio fare un riassunto per cui non saprò in là ! Ciò dimostra che la maturità,
mai quanto ha detto l’avversario politico l’educazione civica, il senso che questa
in quel momento ? Come può accadere città ha nei confronti del presente, senza
questo ? A mio avviso questa è già una dimenticare il passato e guardando al
norma illegittima, che va assolutamente futuro, è molto forte.
rivista e sistemata in maniera molto più Non imponiamo dunque bilinguismi di
corretta. Ciò significa che almeno nei forma, di maniera o di sostanza che
consessi regionali si parli l’italiano. andrebbero ad « inquinare » questa matu-
Si diano pure delle disposizioni diverse rità, a rovinare questo passaggio verso il
a seconda dei comuni in cui si intendono futuro in una città che ancora oggi ha le
inserire norme di tutela, si accetti il ferite aperte (Applausi dei deputati dei
principio del censimento per sapere gruppi di forza Italia e di alleanza nazio-
quanta gente vive in quella determinata nale).
situazione, si favoriscano, come stiamo
facendo noi a Trieste da cinquant’anni, PRESIDENTE. È iscritto a parlare
scuole, case di cultura, la casa musicale, le l’onorevole Brunetti. Ne ha facoltà.
biblioteche e quant’altro si voglia ammet-
tere, ma non per questo si dovrà imporre MARIO BRUNETTI. Potrei parlare
un bilinguismo da estendersi a situazioni cosı̀: Zoti President, lejoni se unë çë kam
che non hanno né senso storico, né senso jetuar, në kjo kohë, si studioz, si meridio-
pratico e che soprattutto andrebbero ad nalist, si arbëresh...
« inquinare » quei rapporti di correttezza
tra maggioranza e minoranza instauratisi PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole
nella nostra regione. Brunetti, abbiamo capito l’allusione. Pro-
Colgo l’occasione per ricordare che a segua in italiano !
Triste, ogni prima domenica del mese, c’è
un preside di una scuola slovena che MARIO BRUNETTI. Capisco che, cosı̀
scende in piazza dell’unità d’Italia. Chi facendo, metterei in imbarazzo gli steno-
non conosce la mia città non sa che grafi e che fra poco il collega Selva
piazza dell’unità d’Italia è tanto sacra chiederebbe la traduzione. Pertanto, pro-
quanto la chiesa di san Giusto. Sono quei seguirò con l’intervento che avevo inten-
punti, infatti, in cui la storia, la tradi- zione di fare. Signor Presidente, colleghi,
zione, la cultura hanno trovato un riferi- consentite a me che ho vissuto come
mento preciso. Ebbene, da anni questo studioso, come meridionalista e come
professore, ogni prima domenica del oriundo arbëresh, tutta la passione cultu-
mese, scende in piazza dell’unità d’Italia a rale ed emotiva che nel corso degli anni
mezzogiorno (l’ora del massimo passeggio ha assunto il movimento per il diritto
in città); tira su un bello striscione che delle minoranze interne di vedersi rispet-
reca una scritta, mezza in italiano e tata la loro identità, di esprimere la mia
mezza in sloveno, sul diritto e la tutela soddisfazione nel vedere che il progetto di
delle minoranze; tira fuori una bandiera legge unificato recante norme di tutela
italiana con la stella rossa e tira fuori delle minoranze linguistiche è arrivato,
anche la vecchia bandiera della federa- alla fine, in aula.
zione iugoslava (quella di Tito) anch’essa Ho voluto iniziare simbolicamente con
con la stella rossa; con il suo bel mega- alcune parole in lingua albanese...
fono in lingua slovena « pontifica » per
15-20 minuti sui diritti della minoranza GUSTAVO SELVA. Le vuole tradurre ?
da tutelare. Ebbene, questa città con le
sue ferite aperte, con il suo passato che MARIO BRUNETTI. Le ho tradotte
stiamo seppellendo lentamente, a fatica e all’inizio del mio intervento.
157
Atti Parlamentari — 33 — Camera dei Deputati
...per dire che l’albanese è un idioma proposta di legge in materia, tra ipocrisie
indoeuropeo, che non ha lingue gemelle e ed equivoche interpretazioni della norma,
che risale alla civiltà pelasgica. È una tra aristocratici fastidi e nazionalistiche
lingua parlata dalle popolazioni che det- avversioni, tra finte volontà di tutela ed
tero origine all’impero illirico in una vasta intolleranze, tra discussioni di esperti e
area che andava dalle Bocche di Cattaro riedizioni di testi, tra sistematici sabotaggi
all’Epiro, dalla Macedonia fino alla Japi- e decadenze per ripresentare nuovi pro-
gia, e che dalla metà del secolo XV, con getti, tra generosi sforzi di storici e
l’occupazione ottomana dell’Albania, le linguisti di vaglia come Arté e come De
numerose comunità arbëresh insediatesi Mauro o Pizzorusso per quanto riguarda
nel Mezzogiorno d’Italia, anche grazie gli aspetti giuridici, ed esasperanti gaz-
all’amicizia che legava Scanderbeg a Fer- zarre di esperti d’accatto, sono trascorsi
rante d’Aragona, re di Napoli, si traman- quarant’anni senza che il dettato costitu-
dano di generazione in generazione as- zionale di difesa delle minoranze interne
sieme ad usi, costumi, cultura e tradizioni. abbia mai potuto concretizzarsi.
Con questa lingua, del resto, parlarono Oggi, con il provvedimento in esame, ci
uomini insigni di questa Italia. Parlava avviciniamo ad un punto di approdo
Pasquale Baffi, ministro della cultura positivo, cosicché, toccando ferro, con la
della Repubblica partenopea, Agesilao Mi- conclusione positiva dell’iter parlamentare
lano, attentatore del re borbone, definito di questa legge l’Italia può collocare,
da Mazzini « eroe tra gli eroi », Scura, almeno a livello emblematico, il problema
Dramis, ministri del direttorio di Gari- delle sue minoranze di antico insedia-
baldi, ed i numerosi italo-albanesi della mento nell’ambito di un quadro giuridico
spedizione dei mille con i sette generali definito, certamente parziale e limitato,
tra le camicie rosse che si battevano che richiederà in tempi non geologici
proprio per unificare l’Italia. Ma con la modifiche ed approfondimenti. Con tale
stessa lingua comunicavano Francesco provvedimento si esprime almeno l’inten-
Crispi, pur nel giudizio che si può dare sul zione di prendere atto della crisi della
personaggio, formatosi in un collegio ita- cultura monolinguistica su cui si è co-
lo-albanese della Sicilia, gli avi di Antonio struito ed è vissuto lo Stato italiano in
Gramsci, provenienti dalla splendida co- questi decenni per guardare in avanti, al
munità arbëresh di Plataci, in cui anche il futuro, con una visione più pluralista e
sottoscritto ha visto i natali, nonché Co- democratica. Ciò è necessario come atto
stantino Mortati, uno dei padri della di civiltà del nostro paese, ma anche per
Costituzione italiana. sentirci un po’ più a nostro agio dentro
Purtroppo questa lingua, come altre l’Europa che tutti dicono di voler costi-
citate nelle proposte di legge in esame, è tuire nel rispetto dei popoli.
stata sinora misconosciuta, anche se nelle Ricordo che nel novembre 1997 –
comunità minoritarie di antico insedia- come già ricordava il relatore – sulla base
mento rimane sempre vivo l’amore per la di una relazione che presentai ratifi-
lingua materna e le tradizioni popolari, cammo la Convezione-quadro per la pro-
che le centinaia di emigrati da questa tezione delle minoranze nazionali fatta a
comunità si portano appresso lungo le Strasburgo nel febbraio 1995, che ha
strade dell’emigrazione nelle Americhe, in rappresentato il primo organico stru-
Europa, in Australia, ovunque. mento multilaterale di carattere conven-
Nel merito, c’è da dire che questo zionale in questo settore che il Consiglio
progetto, tendente a dare attuazione al- d’Europa aveva elaborato nell’intento di
l’articolo 6 della Costituzione, ha assunto fornire una base giuridica uniforme alla
nel corso degli anni le sembianze di una protezione delle minoranze nazionali.
lunga « telenovela ». Infatti, non da poco, Il processo di elaborazione della con-
ma addirittura dal 1958, data della pre- venzione si era avviato con il vertice di
sentazione in Parlamento della prima Vienna nell’ottobre 1993, quando i Capi di
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Atti Parlamentari — 34 — Camera dei Deputati
Stato e di Governo del Consiglio d’Europa vazione del provvedimento sulle mino-
convenirono di trasformare in obblighi ranze linguistiche. Credo che solo la gret-
giuridici per gli Stati membri gli impegni tezza culturale, l’ignoranza storica, la re-
politici da questi assunti in numerose torica patriottarda fuori moda, che trova
occasioni ed in particolare con la dichia- alimento in una rigida equazione Stato-
razione di Copenaghen in sede CSCE. nazione-lingua...
Dalla convenzione da noi ratificata deriva
l’obbligo per gli Stati di dare applicazione ROBERTO MENIA. Ascoltati, comun-
ai principi in essa contenuti attraverso que !
norme da adottare a livello nazionale.
Si ricorderà l’osservazione da me fatta MARIO BRUNETTI. ...foriera, ai nostri
in quella sede di ratifica sui limiti nella giorni, di un neorazzismo di ritorno come
definizione delle minoranze; un limite che proiezione di dominio sulle minoranze;
peraltro poteva essere occasione per ri- solo questo può rendere ciechi e non
comprendervi, a livello di scelte nazionali, avvedersi di ciò che sta avvenendo in
anche fenomeni in fieri come quelli con- Europa e nel mondo: non accorgersi che
seguenti a migrazioni transnazionali. la storia dei popoli e degli Stati si sta
Chiaro era invece, per quanto riguarda giocando proprio sul tema della convi-
le minoranze di antico insediamento, venza pacifica tra razze e culture diverse,
avendo la convenzione un carattere es- unica via possibile per disinnescare le
senzialmente programmatico nel suo con- mine delle selvagge guerre spesso fratri-
tenuto normativo, che essa necessitava di cide.
una concreta attuazione con disciplina
giuridica di dettaglio da parte di ciascuno ROBERTO MENIA. In Unione Sovie-
degli Stati firmatari, tant’è che, per tica come tutelavano le minoranze ?
quanto riguarda il nostro paese, assieme
all’approvazione del provvedimento di ra- MARIO BRUNETTI. È dunque arrivato
tifica abbiamo richiamato esplicitamente il momento di rompere una continuità
la necessità, per non vanificare la con- con questa ideologia, sconfiggendo anche
venzione e gli obblighi in essa contenuti, da noi ogni residua cultura di intolle-
di approvare in tempi rapidi il nostro ranza.
progetto di legge unificato di tutela, che è Tullio De Mauro ci ha ricordato che è
appunto quello che stiamo facendo ora. nell’Europa del tardo Medioevo e nel
Il provvedimento, peraltro, se non ap- Rinascimento che prende piede il para-
provato impedisce al nostro paese, stando digma della doppia corrispondenza biuni-
anche al giudizio della « Commissione di voca tra Stato, lingue e nazioni. Contro gli
Venezia per la democrazia attraverso il imperi ed i regimi feudali, contro realtà
diritto », di ratificare la Carta europea mercantili locali nascono grandi Stati na-
delle lingue regionali e di minoranza, zionali; per una serie composita di motivi,
sottoscritta a Strasburgo nell’ormai lon- culturali, religiosi, giuridici – egli dice –
tano novembre 1992 e che è ferma pro- essi tentano di assumere come proprio
prio per queste ragioni. ideale relativo il monolinguismo, per cui
Chi oggi si lamenta che questa propo- delle lingue esistenti all’interno di cia-
sta di legge è arrivata in discussione come scuno Stato una sola viene privilegiata e
una « zeppa » per l’unità dello Stato, credo diventa lingua delle leggi, dei nascenti
non abbia capito assolutamente nulla; sistemi istituzionali, della nascente edito-
dimostra di non essere stato in grado di ria e poi dei giornali e spesso – ad
intendere e volere nell’esprimere voto eccezione dei paesi cattolici – anche del
favorevole alla ratifica (proprio perché in culto e della vita religiosa.
quella sede abbiamo discusso di ciò) della È la lingua del sovrano e della corte,
convenzione quadro che ci imponeva di della capitale e della generalità dei sud-
arrivare a questa discussione e all’appro- diti.
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Atti Parlamentari — 35 — Camera dei Deputati
Insomma, nella complessità di concreti ritti linguistici dei francofoni e dei fran-
intrecci storici, l’ideologia politica mono- coprovenzali della Valle d’Aosta non si-
lingue in una certa fase ha potuto agire gnifica davvero tutelare lo straniero, come
anche nel senso dell’autonoma afferma- qualche insipiente ha affermato, ma tu-
zione dei diritti dei popoli nella comunità telare un pezzo di storia patria. La
delle nazioni; oggi, però, dinnanzi al continuità etnico-culturale è più forte di
violento processo di globalizzazione e alla ogni confine politico tra Provenza, Liguria
pretesa di imporre un pensiero unico ed e Piemonte, antica comunanza di istitu-
un unico modo di vita, dominato dalla zioni politiche, antico e rinnovato ruolo di
finanza, non solo entra in crisi irreversi- cultura del francese in Piemonte e in altre
bile quella cultura, ma la negazione della parti d’Italia. Salvaguardare i diritti lin-
diversità culturale e l’omologazione ad un guistici dei tedescofoni di dialetto ale-
unico codice di pensiero diventano ele- manno o bavarese, dentro e fuori la
menti di conflitto, riassorbibili solo in una provincia di Bolzano, significa onorare
visione multietnica e plurilinguistica della una lunga vicenda di pacifica penetra-
società in cui le identità diverse possono zione germanica dal nord verso il sud
convivere in un quadro di tolleranza e di latino ed il sud-est e l’est slavo, di
eguaglianza dei diritti, capaci di sconfig- presenza civilizzatrice, e sanare le piaghe
gere, in questa prospettiva, vecchie ideo- di due conflitti mondiali (piaghe inferte
logie indotte da rabbiose voglie fuori non solo dalla Germania di Hitler).
tempo di sopraffazione linguistico-cultu- Quel po’ che rimane della Grecia sa-
rale. lentina e calabra è l’ultima preziosa te-
È davvero malinconico ascoltare affer- stimonianza di un’ininterrotta, millenaria
mazioni come quelle rilasciate negli ultimi presenza ellenica sul suolo che poi si
giorni secondo cui salvaguardare le mino- chiamò Italia ma fu anzitutto Megále
ranze interne significherebbe compromet- Hellás, Magna Grecia). Gli albanesi di
tere l’unità dello Stato. È un vecchio antico insediamento parlano la lingua che
refrain che sentiamo ormai da decenni. è stata la prima base dell’albanese scritto
Sarebbe sciocco e si perderebbe del tempo e letterario d’Albania e sono la testimo-
a stare qui a spiegare la storia a chi non nianza di un saggio e civile costume di
vuole capire né gli eventi storici né il ospitalità etnica del Regno delle due Si-
presente e che non sa cogliere come le cilie.
minoranze di antico insediamento siano Girolamo De Rada, stimato nei mag-
parte organica ed importante dello Stato giori circoli letterali dell’ottocento e, as-
italiano. sieme a lui, Santori, Serembe, Variboba,
Antonio Gramsci – consentitemi anche Basile, sono esempi di creatività della
questa citazione – ricordando l’origine letteratura italiana ed europea. Si può
italo-albanese del padre, in una splendida ricordare forse ancora che nel seno del
lettera dal carcere, in cui affrontava in popolo italo-albanese operò quella « fuci-
termini storici il problema delle razze, na del diavolo » per i Borboni, il presti-
affermava: « La mia cultura è italiana gioso collegio italo-albanese Corsini, in cui
fondamentalmente e questo è il mio un grande ruolo ebbe appunto la religione
mondo: non mi sono mai accorto di essere greco-ortodossa alimentata dal vescovo
dilaniato tra due mondi, sebbene ciò sia Rodotà. Questo collegio fu tanto caro a
stato scritto nel Giornale d’Italia nel Francesco De Sanctis e fu culla di artisti
marzo del 1920 ». Potrei aggiungere, tro- e di uomini politici che segnarono la
vandomi nelle stesse condizioni di « oriun- storia dell’Italia intera ed influenzarono
do », che salvaguardare quel di più che l’Europa. Si potrebbe continuare ! Di-
identifica le minoranze linguistiche arric- sprezzare questa eredità, significherebbe
chisce qualitativamente la cultura italiana. disprezzare un pezzo significativo di sto-
È forse utile anche su questo punto ria italiana ed europea ed aggiungo – tra
ricordare De Mauro: salvaguardare i di- parentesi – che continuare a cianciare
160
Atti Parlamentari — 36 — Camera dei Deputati
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Atti Parlamentari — 37 — Camera dei Deputati
zione della loro diversità ed una ragione alcune minoranze interne, come gli ar-
per divenire soggetti attivi della loro storia bëresh, si sono fatti portabandiera ver-
pur dentro l’organicità dello Stato ita- sando lacrime e sangue.
liano. Per di più, l’approvazione della propo-
Colgo proprio in questo punto lo spi- sta di legge sulle minoranze, il cui esame
rito nuovo contenuto nella proposta: il quest’Assemblea affronta oggi – e che io
riconoscimento delle minoranze di antico mi auguro possa rapidamente concludere
insediamento e i diversi gradi di tutela l’iter al Senato perché diventi, al fine, atto
previsti che superano l’angoscia di guar- giuridico operante dello Stato –, al di là
dare al problema nell’ottica di dover dello starnazzare delle oche replicanti che
eliminare pericoli eventuali per lo Stato in quest’aula e fuori da quest’aula vibrano
monolinguistico e mononazionale nella di furore razzistico e di banale ignoranza
rispetto ai problemi che stiamo discu-
speranza di una assimilazione delle diver-
tendo, contribuisce a dare credibilità al-
sità culturali che, invece, resistono a
l’Italia, facendola uscire dall’antitesi morta
dispetto del tempo e del vario mutare nei
di una irrisolta contraddizione tra l’enfa-
secoli delle situazioni politiche e storiche. tizzazione dell’entrata in Europa e il non
Difendere ora, al contrario, con una legge rispetto delle direttive europee in materia
dello Stato stesso le minoranze significa di minoranze linguistiche, di vecchio e
collocare lo Stato nelle condizioni di nuovo insediamento, al punto da non
introdurre dentro di sé elementi di vita poter ratificare la Carta dei diritti.
plurale, riconoscendo nella diversità sto- Agli europeisti di riporto c’è da ricor-
rico-culturale e quindi della connotazione dare, allora, che questa ipotesi di legge
linguistica dei territori da esse abitate uno unificata, che mi sembra abbia trovato
strumento di ridefinizione organica sia largo consenso anche nella Commissione e
della propria strutturazione democratica che raccoglie in sé proposte come quella
sia della specificità della valorizzazione che il sottoscritto ha presentato sin dal
politica e territoriale attivando, al suo primo momento in cui ha messo piede in
interno, progetti di intervento e meccani- Parlamento, lungi dal creare difficoltà
smi di sviluppo finalizzati al lavoro e alla all’Italia, ci aiuterà, invece, a stare in
crescita sociale e civile, utilizzando peral- Europa; a costringere gli altri paesi eu-
tro i cospicui finanziamenti dell’Unione ropei a rispettare il nostro presente e la
europea ai quali purtroppo l’Italia non nostra storia, a farci costruire uno Stato
può accedere in assenza della normativa più tollerante e a far guardare ai giovani
specifica. con qualche fiducia in più al loro avve-
Sotto questo aspetto l’intervento dello nire, anche perché aiuta a liberare le
Stato deve intrecciarsi con un impegno classi politiche di maggioranza da una
serio verso il Mezzogiorno e le zone macchia disonorevole costituita dall’ipo-
interne ove sono in prevalenza allocate le crisia di aver sancito nella Costituzione, in
minoranze di antico insediamento, e per via di principio, un diritto di tutela per le
ciò stesso più sottoposte ai rischi di minoranze linguistiche senza poi dotarsi
dispersione e di depauperamento, colpite sul terreno pratico, come è avvenuto in
come sono dai morsi terribili della disgre- questi anni, di una legge di attuazione
gazione economica e dello spopolamento. dell’articolo 6, quindi sostanzialmente ne-
Sta in questo impegno massiccio e gando, cosı̀, nei fatti il rispetto e l’appli-
combinato la prova concreta di come il cazione di quel diritto.
Governo può considerare la politica verso Ho terminato, signor Presidente. Credo
le minoranze, cioè un arricchimento dello che le minoranze di antico insediamento
Stato italiano e della società e non già un stiano attendendo con fiducia il voto
atto dovuto a coercizioni o a inspiegabili favorevole di questo Parlamento sul prov-
paure di conflitti e rotture dell’unità vedimento di cui stiamo discutendo. De-
nazionale, del cui valore di fondo proprio luderle, ancora una volta, sarebbe un
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Atti Parlamentari — 38 — Camera dei Deputati
delitto (Applausi dei deputati dei gruppi di lo stesso diritto lo avrà il sardo che abita
rifondazione comunista-progressisti, dei de- ad Alghero, nel senso che a sua volta avrà
mocratici di sinistra-l’Ulivo e dei popolari diritto all’interprete, considerato che vi è
e democratici-l’Ulivo) ! una minoranza sarda anche ad Alghero:
la lingua catalana verrà tradotta in ita-
PRESIDENTE. È iscritto a parlare liano per un’altra minoranza linguistica,
l’onorevole Giovanardi, che ha a disposi- per il sardo, che a sua volta, quando
zione sette minuti. Ne ha facoltà. parlerà, vedrà riassunto in italiano il suo
intervento per il catalano. Né va dimen-
CARLO GIOVANARDI. Il centro cri- ticato, e quanto sto per dire vale anche
stiano-democratico condivide pienamente per il Friuli, quanto mi hanno spiegato,
una parte della proposta di legge, ma è cioè che i sardi non sono in grado di
assolutamente contrario ad un’altra parte capirsi tra loro: il dialetto stretto di
della stessa. Condivide pienamente la Cagliari rispetto a quello di Sassari...
parte della valorizzazione, dell’esaltazione
e della necessità di ravvivare sul territorio PIETRO FONTANINI. I friulani si ca-
lingue, idiomi e dialetti, a proposito dei piscono, non preoccuparti !
quali è chiaro che andremmo in suddivi-
sioni molto difficili; condivide, comunque, CARLO GIOVANARDI. So che può
l’idea che nelle scuole, negli istituti cul- sembrare una barzelletta, ma, in realtà, è
turali e nel teatro lingue che rischiano di questo il principio che stabiliamo con
scomparire vengano, viceversa, ravvivate e questa legge, e si tratta di un principio
diventino un qualcosa che mantenga viva oneroso, in quanto nessuno degli eletti in
la tradizione di quel modo di parlare che questi consigli rinuncerà – perché ne avrà
ha radici antiche. La logica della legge che diritto – a far assumere una, due, tre,
non possiamo assolutamente condividere e quattro o cinque persone che gli garan-
che non sapremmo come definire, nono- tiscano l’intervento riassunto in italiano;
stante l’intervento del collega Brunetti, quindi verrà utilizzato, se non altro, anche
che ha offeso molto ma spiegato poco, è per ragioni di clientelismo. Noi facciamo
quella per cui si stabilisce – è bene che passare allora il formidabile principio non
i cittadini lo sappiamo – in undici regioni dell’esaltazione delle lingue, dei dialetti,
italiane (Friuli, Piemonte, Lombardia, Ve- degli idiomi diversi, ma quello che una
neto, Abruzzo, Molise, Sardegna, Puglia, comunità nazionale, gli italiani di lingua
Sicilia, Basilicata e Calabria), in venti o tedesca, ladina, sarda, friulana o veneta,
trenta province, in centinaia di comuni, in per parlarsi tra di loro hanno bisogno
decine di corti d’appello e tribunali che dell’interprete, altrimenti non sono in
circa 2 milioni e mezzo di italiani abbiano grado di comunicare. Mi sembra un prin-
diritto di parlare ad altri italiani tramite cipio folle – altro che Bossi ! – scardinare
interprete. È esattamente questo che prov- non la lingua – può essere l’italiano o
vede la legge, e lo fa in maniera assolu- l’inglese – ma il principio di una comu-
tamente immotivata. nità. C’è comunità quando ci si parla e ci
Prendiamo il caso della Sardegna, visto si intende senza bisogno di un interprete
che l’altra settimana ero ad Alghero: che, a pagamento, riassume un pensiero.
secondo questa legge, un catalano di A maggior ragione ci si deve parlare nei
Alghero ha diritto, nel consiglio comunale consigli comunali, provinciali, regionali,
di Alghero, nel consiglio provinciale di nelle comunità montane, negli uffici giu-
Sassari, nel consiglio regionale, nel tribu- diziari senza bisogno di un interprete.
nale e nella corte d’appello a parlare in Certo, ci sono poi situazioni particolari
catalano e ad avere un interprete che, in e specifiche: nella regione Trentino-Alto
ognuno di questi consigli o istituzioni Adige, giustissimo, vi sono collegi speciali;
giudiziarie o sedi amministrative, rias- nella provincia di Bolzano, dove c’è una
suma per gli italiani ciò che ha detto. Ma minoranza – o maggioranza, come volete
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Atti Parlamentari — 39 — Camera dei Deputati
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Atti Parlamentari — 40 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 25 MAGGIO 1998 — N. 359
linguistica. Credo altresı̀ che la Costitu- Non c’è nessuna voglia di minare
zione, nel momento in cui riconosce le l’unità nazionale anche da un altro punto
autonomie locali, riconosca non soltanto di vista. Ci sono paesi nei quali l’unità
le strutture giuridiche rappresentative, ma linguistica si accompagna e, direi, quasi si
anche la vita, la cultura, la storia e – identifica con l’unità nazionale e ci sono
perché no – la lingua delle comunità paesi nei quali esiste l’unità nazionale, ma
locali. non l’unità linguistica; penso alla Svizzera,
Penso che, tutto sommato, l’articolo 3 per esempio. Ritengo sia veramente as-
della Costituzione – un articolo caro a noi surdo pensare oggi a logiche che soppri-
donne perché ci ha aiutato a far saltare mano queste realtà.
discriminazioni basate sul sesso – vada È stato già ricordato che all’interno del
però ricordato perché una delle discrimi- provvedimento – non ho alcuna remora a
nazioni segnalate, rispetto alle quali il ricordare che questa proposta è nata dal
secondo comma sottolinea la necessità di gruppo di alleanza nazionale – è un
un impegno della Repubblica, riguarda le articolo 1, il quale afferma con chiarezza
ragioni di lingua. che la lingua ufficiale della Repubblica è
Non abbiamo lavorato nell’intento in l’italiano. Prima qualcuno dei colleghi –
qualche modo di minare, indebolire se non sbaglio, l’onorevole Niccolini –
l’unità del paese, ma anzi siamo stati ricordava che dovremmo impegnarci an-
mossi dalla volontà forte di rafforzarla, che per far conoscere l’italiano, affinché
probabilmente guardando all’unità da due questo riconoscimento non avvenga sol-
punti di vista, sui quali dovremo ancora tanto sulla carta, ma nella cultura viva e
discutere. reale di tutti i cittadini italiani. Su questo
Non penso tuttavia che tale unità si non c’è assolutamente dubbio e nel mio
possa raggiungere attraverso un’omologa- gruppo vi è una forte volontà di lavorare
zione forzosa delle diversità; quest’opera- in questo senso, ma ciò non va affatto in
zione è stata compiuta in alcuni tempi controtendenza rispetto ad una logica di
storici e in qualche regione. Ricordo, ad doverosa attuazione del dettato dell’arti-
esempio, quando immediatamente dopo la colo 6 della Costituzione.
prima guerra mondiale venne imposta alle Ricordava poc’anzi l’onorevole Menia
popolazioni del Trentino – non me ne che anche i documenti possono essere
abbia il caro collega, onorevole Mitolo, redatti nelle lingue protette, però io vorrei
racconto una storia che è anche storia anche sottolineare che al quarto comma
della famiglia di origine di mia madre – dell’articolo 9 abbiamo stabilito con chia-
la traduzione del cognome; i miei si rezza che producono effetti giuridici sol-
salvarono solo perché il loro aveva un tanto gli atti e le deliberazioni redatti in
dimostrato retroterra storico. Queste ope- lingua italiana, principio che viene riba-
razioni di tipo forzoso portarono a far dito anche nell’ultima parte dell’articolo
nascere un sentimento anti-italiano, an- 10. Abbiamo anche accettato il suggeri-
tiunitario, anche in gente che ne era mento – proveniente dal collega Aloi, se
assolutamente lontana. non ricordo male – di inserire un comma
Ritengo che l’unità sia un’operazione 2 all’articolo 21, che riguarda la diffusione
indubbiamente difficile e complessa, ma della lingua e della cultura italiana al-
sia un’operazione di armonizzazione delle l’estero. Anche a questo proposito c’è
diversità, di rispetto per le storie, le moltissimo da fare: è necessario verificare
culture e le identità regionali. Del resto, se ciò che effettivamente viene prodotto, in
stiamo cercando di fare questo tipo di termini di rapporto costi-benefici, dai
operazione a livello europeo, per fortuna nostri istituti di cultura italiana all’estero;
con successo, non si capisce perché non si debbono inventare strumenti nuovi,
possiamo e, dal mio punto di vista, non potenziare l’attività di RAI-International,
dobbiamo farla a livello nazionale. e cosı̀ via. Sono però tutte cose diverse e
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Atti Parlamentari — 41 — Camera dei Deputati
che non vanno in controtendenza rispetto cultura che sono proprie. Non è poi un
a ciò che noi vogliamo affermare con diritto tanto strano ! Anche il diritto di
questa legge. usare la propria lingua davanti agli orga-
Con grande rispetto verso tutti i col- nismi giurisdizionali – se ne parlava poco
leghi intervenuti, vorrei però dire che fa con il sottosegretario per la giustizia,
alcune volte mi sembra che vi sia nel Corleone – si potrà articolare meglio, si
nostro approccio ai problemi un certo potrà perfezionare la relativa norma, ma
qual provincialismo culturale. Prima Bru- in fondo che tipo di giustizia vogliamo
netti ed altri colleghi hanno ricordato il esercitare nel nostro paese se il cittadino
lavoro compiuto dal Consiglio d’Europa, non è in grado di farsi capire chiaramente
dagli organismi comunitari e dal Parla- dal giudice e come può un magistrato
mento europeo, lavoro che è stato poi giudicare un cittadino che non ha avuto
praticamente recepito in tutti gli Stati modo di esprimere il suo punto di vista,
membri, rispettivamente, del Consiglio di difendersi in modo adeguato ? A me
d’Europa e dell’Unione europea. Ora, si- sembra che questi siano non graziose
gnor Presidente, colleghi, a me pare fran- concessioni del Parlamento italiano ma
camente molto strano che ciò che negli riconoscimenti di diritti minimali di li-
altri Stati europei non è stato affatto bertà, che un sistema democratico deve
preso come un indebolimento dell’identità garantire a tutti i cittadini.
e della cultura nazionale debba essere Anche nel caso del diritto all’infor-
invece interpretato in questo modo nel mazione in radio e televisioni locali,
nostro paese. amici e colleghi, siamo proprio al mi-
Certamente comprendo le difficoltà che nimo: quando l’articolo 21 della Costi-
possono esistere dal punto di vista pratico tuzione parla di diritto all’informazione,
e sotto questo aspetto, come ho già detto, lo riconosce non rispetto ai cittadini di
le norme sono probabilmente perfettibili, lingua e cultura italiana ma rispetto a
ma parlando di perfettibilità voglio dire tutti i cittadini italiani; quindi, anche
con umiltà e fermezza ai colleghi che mi l’uso delle lingue locali per far com-
auguro che anche la XIII legislatura non prendere ciò che sta avvenendo mi
si concluda insabbiando questo progetto sembra rientrare in qualcosa di costi-
di legge, come è già avvenuto nella XII, tuzionalmente garantito.
nell’XI e nella X. Mi auguro anche che il L’altro diritto di cui si è parlato molto
lavoro intorno a questo testo si sostanzi di riguarda la possibilità di approfondire,
critiche e proposte costruttive: il profluvio durante il percorso scolastico, la cono-
di emendamenti, francamente ostruzioni- scenza della propria lingua, della propria
stici, che già sta giungendo ai nostri uffici cultura e della propria storia. Vorrei dire
non credo dimostri la volontà di operare con chiarezza che nel Comitato ristretto
in una logica costruttiva. ed in Commissione nessuno si è mai
Dicevo, comunque, che il progetto di sognato di porre questo diritto come
legge è probabilmente perfettibile e forse alternativo alla conoscenza, allo studio,
può anche creare qualche difficoltà ap- all’approfondimento della lingua italiana:
plicativa, ma se andiamo a stringere, in quindi, assolutamente la possibilità di
realtà, i diritti che il testo riconosce alle comunicare fra i cittadini non viene
minoranza linguistiche sono sostanzial- meno. È invece qualcosa che si aggiunge.
mente tre. In primo luogo, quello di Inoltre, preciso che se c’è una persona che
parlare la propria lingua nelle istituzioni crede nell’autonomia scolastica sono pro-
democratiche locali. Amici, noi facciamo prio io, perché in fondo, come ministro
le riforme istituzionali, parliamo di logica della pubblica istruzione, ho proposto,
di partecipazione e di diritti di cittadi- sostenuto ed ottenuto il varo per la prima
nanza attiva: ebbene, mi pare che fra i volta, nel provvedimento di accompagna-
diritti di cittadinanza attiva vi sia anche mento alla finanziaria 1994, dell’articolo
quello di esprimersi nella lingua e con la sull’autonomia scolastica; tuttavia, ricono-
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Atti Parlamentari — 42 — Camera dei Deputati
scere un sistema di autonomia non signi- sione non importante come la Commis-
fica affatto rinunciare a porre dei punti sione affari costituzionali, ma una Com-
fissi e degli obiettivi, che poi autonoma- missione sulla quale qualcuno sorrideva
mente le singole istituzioni scolastiche si (personalmente non ho sorriso mai,
organizzano per raggiungere. Quindi, non perché è stata un’esperienza molto bella),
vi è alcun contrasto fra ciò che propo- cioè la Commissione speciale competente
niamo e la logica dell’autonomia. in materia di infanzia, che questo ramo
Due ultime considerazioni voglio ag- del Parlamento istituı̀ verso la fine della
giungere. Il relatore Maselli è stato capace legislatura. Nell’ambito di una indagine
di instaurare un colloquio molto produt- sulla condizione dei bambini rom e sinti,
tivo con il Comitato per la legislazione. ascoltammo i rappresentanti di queste
L’altro giorno, per la cortesia del collega comunità. Era la prima volta che queste
Armaroli, ho avuto la possibilità di avere
comunità ufficialmente venivano chiamate
una tabella nella quale si riporta l’acco-
ed ascoltate in Parlamento. Bene, è stato
glienza che le Commissioni di merito
un incontro bellissimo, perché queste co-
hanno dato ai suggerimenti del Comitato
per la legislazione. Bene, non credo che munità esprimono una ricchezza culturale
faccia onore a nessuno (meno che meno a che dal mio punto di vista è interessan-
chi ha studiato e voluto il nuovo regola- tissima ed affascinante.
mento) constatare che, cosı̀ come Arma- Del resto, credo che non si debba scan-
roli mi faceva notare, i rilievi del Comitato dalizzare nessuno. Ho chiesto agli uffici di
per la legislazione vengono normalmente fare una rapida indagine delle leggi regio-
disattesi in misura pressoché totale. Eb- nali sulla condizione dei nomadi: ne esi-
bene, noi invece abbiamo recepito questi stono ben dieci, delle regioni Basilicata,
rilievi. Ed allora mi rivolgo con amicizia Liguria, Toscana, Veneto, Emilia-Romagna,
e con rispetto ai colleghi dell’opposizione: Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia,
non si può chiedere (positivamente, come Marche e Piemonte. Quindi, mi sembra che
loro hanno fatto) l’intervento del Comitato la legge dello Stato arrivi per ultima, ma
per la legislazione e poi imputare alla comunque almeno fissa un principio.
Commissione di merito il fatto di avere Vorrei fare un’ultima considerazione,
accolto i rilievi dello stesso. No, noi non che riguarda il Governo, ma non il sot-
avevamo chiesto questo intervento. È stato tosegretario Zoppi, che anche dal punto di
chiesto, è avvenuto, le osservazioni avan- vista della puntualità è eccezionale ed
zate sono più che fondate e noi le esemplare. È stata rilevata dai due rela-
abbiamo accolte: dovrebbe essere qualcosa tori e dal Governo stesso la mancanza
che faciliti l’approvazione della legge. Si della relazione tecnica. Amici, vorrei fare
deve proprio al Comitato per la qualità il punto su una questione di metodo. Noi,
della legislazione l’inserimento della pre- come Commissione affari costituzionali,
cisazione – dal mio punto di vista, op- con la collaborazione della maggioranza e
portuna – dell’aggettivo « storiche » nel- dell’opposizione, abbiamo sempre fatto
l’espressione « tutela delle minoranze lin- grandissimi sforzi per rispettare la calen-
guistiche » nel titolo della legge. Cosı̀ come darizzazione d’aula: ebbene, la deve ri-
si deve al Comitato per la qualità della spettare anche il Governo. Bene o male, la
legislazione il comma 2 dell’articolo 2, Commissione bilancio aveva da un mese il
quello relativo ai rom e ai sinti. Può provvedimento al suo esame e nel mo-
piacere o non piacere – personalmente, a mento in cui quella Commissione dice di
me piace – ma le comunità dei rom e dei non potersi pronunciare perché manca la
sinti sono comunità antichissime, che sog- scheda tecnica del Governo, ritengo che
giornano da centinaia di anni nel terri- anche questo problema debba essere po-
torio nazionale. Devo dire che ho fatto sto in quella audizione – che molto
un’esperienza bellissima nella scorsa legi- opportunamente è stata chiesta e che
slatura, quando presiedevo una Commis- avverrà nella Commissione da me presie-
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Atti Parlamentari — 45 — Camera dei Deputati
della grande famiglia delle lingue ro- lare, che la scuola italiana finalmente
manze. La sua tradizione letteraria... riconosca il valore letterario di quell’an-
tica lingua.
CARLO GIOVANARDI. Tutte sono ri- Se da questa Assemblea non verranno
conosciute, anche la mia ! accolti gli emendamenti che la lega nord
per l’indipendenza della Padania ha pre-
sentato per dare dignità anche alle lingue
PIETRO FONTANINI. Ascolta, Giova- veneta e piemontese, il nostro giudizio
nardi, che forse impari qualcosa ! sarà fondamentalmente contrario alla
La sua tradizione letteraria inizia alla norma.
fine del 1200 e si normalizza definitiva-
mente a partire dal 1300. CARLO GIOVANARDI. E il lumbard ?
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Atti Parlamentari — 46 — Camera dei Deputati
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Solo ora, quindi, ci si accorge con attinenza con la serietà della questione
grande preoccupazione che le culture di- che stiamo affrontando.
verse rischiano di scomparire con danni Devo altresı̀ ringraziare il relatore per
incalcolabili per le nostre comunità. la maggioranza perché ha recepito alcune
L’approvazione del testo in esame por- proposte. Infatti, oltre alla difesa della
terà l’Italia fra i paesi più avanzati in lingua italiana in tutte le sue articolazioni
Europa ed in sintonia con le risoluzioni interne ed estere, ha tenuto conto di
prima ricordate dell’Unione europea. quanto da noi suggerito in merito alla
Signor Presidente, prima di concludere questione scolastica. Fermo restando che
il mio breve intervento, vista l’avara di- la questione dell’autonomia rappresenta
sponibilità di tempo, mi permetta di rin- un dato acquisito, con il collega Menia
graziare il presidente della I Commissione, abbiamo reputato indispensabile che, per
l’onorevole Jervolino, che ha gratificato il il reclutamento degli insegnanti, si tenes-
lavoro mio e del collega onorevole Massa sero presenti non le disposizioni locali, ma
firmando la nostra proposta. Vorrei rin- quelle nazionali, secondo le quali i prov-
graziarla per la solerzia, peraltro abituale, veditorati rappresentano l’articolazione
con la quale ha seguito il provvedimento periferica del Ministero della pubblica
in esame. In modo particolare, desidero istruzione, con le garanzie che ne deri-
ringraziare il relatore per la maggioranza, vano. Allo stesso modo debbo dire con
il collega Maselli, che con tenacia ed molta franchezza che le perplessità che il
ammirevole impegno ha permesso all’As- collega Menia avanzava nella sua rela-
semblea di iniziare oggi la discussione e zione di minoranza non vanno sottovalu-
l’esame del provvedimento (Applausi dei tate né, onorevole Brunetti (lo dico con la
deputati del gruppo misto-socialisti demo- lealtà che caratterizza i nostri rapporti),
cratici italiani). quasi demonizzate con espressioni che
spesso possono non aver rapporto con la
PRESIDENTE. È iscritto a parlare questione seria che stiamo affrontando.
l’onorevole Aloi. Ne ha facoltà. Voglio anche ringraziare il relatore
perché ha recepito, oltre all’esigenza della
FORTUNATO ALOI. Signor Presidente, difesa della lingua italiana in tutte le sue
onorevoli colleghi, io non esordirò in una articolazioni interne ed estere, anche l’ele-
lingua che non sia quella italiana, perché mento attinente alla questione scolastica.
ritengo debba essere la lingua ufficiale del Fermo restando che l’autonomia è un
paese, tant’è che noi di alleanza nazionale dato ormai acquisito, abbiamo ritenuto
abbiamo voluto che al primo articolo della con il collega Menia – in quella circo-
proposta di legge venisse chiarito in modo stanza ci siamo battuti – che sia neces-
fermo che la lingua ufficiale è quella sario che nel reclutamento degli inse-
italiana. gnanti si tengano presenti non disposizioni
Non parlerei nemmeno di minoranze locali o localistiche ma quelle nazionali
etnico-linguistiche, perché forse sarebbe che vedono nei provveditorati, articola-
più esatto parlare di presenze etnico- zioni periferiche del Ministero della pub-
linguistiche. Il termine « presenza » attesta blica istruzione, le garanzie necessarie.
il significato ed il valore che nella storia Per quanto riguarda il problema degli
e nella cultura del nostro paese hanno esperti, abbiamo chiesto assicurazioni di
certe realtà. ordine culturale e scientifiche per coloro
Parimenti, devo dire con franchezza che si autodefiniscono tali. Quanto al
che le perplessità che affacciava nella bilinguismo e ai problemi che può far
relazione di minoranza il collega Menia sorgere in certe zone, soprattutto in quelle
non vanno né sottovalutate né – onore- di confine (la situazione non è tanto
vole Brunetti, glielo dico con la lealtà che semplice e le preoccupazioni di Menia
caratterizza i nostri rapporti – demoniz- non vanno sottovalutate) c’è sicuramente
zate anche con espressioni che non hanno da riflettere e da definire la materia,
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lingua anche negli organi collegiali degli tono generale del dibattito, che mi è
enti locali; ripristino di nomi italianizzati; sembrato estremamente interessante ed
diritto ad una toponomastica bilingue ed importante anche quando le basi di ap-
altri ancora. proccio all’argomento sono risultate di-
Il tutto – sia ribadito – a costo quasi verse; sono tali proprio perché si tratta di
zero per lo Stato, stimolando regioni ed una grande discussione culturale e non
enti locali ad adottare una politica mino- soltanto di meri fatti di comodità o di
ritaria in linea con lo spirito federalista e utilità, anche se esiste pure l’utilità gene-
di vicinanza al cittadino che deve ormai rale.
ispirare la nostra legislazione. Vorrei rispondere ora ad alcune delle
Non vanno infine trascurati due ulte- obiezioni principali. La prima riguarda il
riori ed importantissimi principi. Il primo: termine « storico ». Preciso che non lo
il contestuale impegno della Repubblica abbiamo introdotto noi nel testo, bensı̀ il
alla valorizzazione anche dall’estero delle Comitato per la legislazione, però io l’ho
culture presenti sul territorio italiano; in accettato proprio perché si tratta di mi-
primo luogo, naturalmente, della cultura noranze storiche. Non credo che alcuna di
italiana, ma anche delle culture minori- queste diciotto minoranze citate sia pre-
tarie, anch’esse costitutive del patrimonio sente sul territorio italiano da meno di
culturale nazionale. Il secondo: l’incentivo 250 anni ! Se è cosı̀, dobbiamo per forza
alla collaborazione interregionale e tran- parlare di realtà storiche.
sfrontaliera – si intende – oltre che ai fini D’altra parte, noi volevamo evitare
generali finalizzati in particolare alla pro- proprio che qui si confondesse, in armo-
mozione delle culture minoritarie. nia con la Carta europea, con la tutela che
In conclusione, vorrei esprimere l’au- dovrà essere garantita – sono d’accordo al
spicio che l’approvazione di questa legge – riguardo con l’onorevole Olivieri – alle
che io spero avverrà in tempi rapidi e più lingue ed alle nuove migrazioni. È chiaro
celeri possibili – sia di impulso alla che la tutela delle lingue e delle nuove
regolamentazione di nuovi e generali di- migrazioni non rientra in questa legge;
ritti, anche in favore delle minoranze più che riguarda, invece, comunità fortemente
svantaggiate presenti sul territorio ita- radicate – come rilevava poco fa l’onore-
liano: mi riferisco alle cosiddette nuove vole Aloi – sul territorio nazionale. Ed è
minoranze di emigrati, alle quali è neces- per tale motivo che ho accettato volentieri
sario iniziare a pensare anche in termini – come tante altre cose dette dal Comi-
di tutela e non solo di repressione (Ap- tato per la legislazione – anche questa
plausi). modifica al titolo.
Non vi sono altri iscritti a parlare e Il problema di popolazioni o comunità
pertanto dichiaro chiusa la discussione alle quali si riferiva Fontanini natural-
sulle linee generali. mente non è un problema che non mi
riguarda. In realtà vorrei però notare che,
almeno nella volontà, il testo dell’articolo
(Repliche dei relatori e del Governo 2 non fa alcuna distinzione tra le varie
– A.C. 169) popolazioni qui citate. Se in un caso si
esprime cosı̀: « la tutela, la lingua e la
PRESIDENTE. Avverto che l’onorevole cultura delle popolazioni », usando il loro
Menia, relatore di minoranza, ha esaurito termine nazionale, poi aggiunge « e di
il tempo a sua disposizione. quelle parlanti il francese » non potendo
Ha facoltà di replicare il relatore per dire, ovviamente, « e dei francesi » perché
la maggioranza, onorevole Maselli. non sono tali ! Questa è la ragione per la
quale abbiamo utilizzato le parole « di
DOMENICO MASELLI, Relatore per la quelle parlanti il francese ».
maggioranza. Desidero ringraziare tutti i Per quanto riguarda il problema di
colleghi intervenuti nella discussione per il alcuni idiomi italici con grande valore
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Atti Parlamentari — 8 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 25 MAGGIO 1998 — N. 359
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Atti Parlamentari — I — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL’11 GIUGNO 1998
RESOCONTO
SOMMARIO E STENOGRAFICO
370.
INDICE
PAG. PAG.
Trasferimento in sede legislativa del disegno (La seduta, sospesa alle 9,20, è ripresa alle
di legge n. 4712 .......................................... 1 9,35) ............................................................... 4
Presidente ................................................... 4, 5, 6
Preavviso di votazioni elettroniche .............. 2
Campatelli Vassili (DS-U) .......................... 6
Dalla Chiesa Nando (misto-verdi-U), Rela-
Petizioni (Annunzio) ....................................... 2
tore ................................................................ 4
Lembo Alberto (LNIP) ............................... 5
Documento in materia di insindacabilità
(Discussione) ................................................. 2 Mancuso Filippo (FI) .................................. 7
N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: democratici di sinistra-l’Ulivo: DS-U; forza Italia: FI; alleanza
nazionale: AN; popolari e democratici-l’Ulivo: PD-U; lega nord per l’indipendenza della Padania:
LNIP; rifondazione comunista-progressisti: RC-PRO; rinnovamento italiano: RI; per l’UDR-cristiani
democratici uniti/cristiani democratici per la Repubblica: per l’UDR-CDU/CDR; misto: misto;
misto-centro cristiano democratico: misto-CCD; misto-socialisti democratici italiani: misto-SDI;
misto-per l’UDR-patto Segni/liberali: misto-per l’UDR-P. Segni/lib.; misto-verdi-l’Ulivo: misto-verdi-U;
misto minoranze linguistiche: misto Min. linguist.; misto rete-l’Ulivo: misto-rete-U.
179
Atti Parlamentari — II — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL’11 GIUGNO 1998 — N. 370
PAG. PAG.
180
Atti Parlamentari — III — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL’11 GIUGNO 1998 — N. 370
PAG. PAG.
N. B. I documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula sono
pubblicati nell’Allegato A.
Gli atti di controllo e di indirizzo presentati e le risposte scritte alle interrogazioni sono pubblicati
nell’Allegato B.
181
182
Atti Parlamentari — 8 — Camera dei Deputati
dovrebbe sanare, prima della Giunta, una che in quel momento possono avere una
contraddizione che non è dell’Assemblea e tensione di ordine politico (come ha detto
neanche della Giunta, ma del relatore, che ieri l’amico Di Capua) prevalente rispetto
l’ha già sanata parlando oggi, perché egli al tema della coscienza.
ha consapevolezza di ciò che dice. Se poi È una questione molto importante,
ad una relazione cosı̀ assennata la Giunta sulla quale mi rimetto all’Assemblea. Non
vota contro, nasce un ulteriore problema temo il confronto con la Giunta, ma vi
contraddittorio: io temo o noi temiamo di pregherei di riflettere: l’Assemblea può
trovare nei tribunali il fumus persecutio- vedere su questi argomenti – attestati e
nis, ma devo temerlo anche nei miei confermati dal relatore – l’evidenza di
colleghi, i quali – di fronte ad una cosı̀ quanto io dico, che va ben al di là del
bella relazione, cosı̀ bene argomentata, sui merito e riguarda il metodo con cui si
confini dell’azione politica – votano per la affronta il tema della garanzia di un
sindacabilità. Mi sembra veramente que- parlamentare quando prende la parola in
sto il momento per discutere se vi sia un un teatro insieme con altri colleghi su
orientamento orario, come la luce sulla argomenti relativi alla vita dei cittadini, su
cattedrale di Rouen, della Giunta per le una linea che – guarda caso la coinci-
autorizzazioni a procedere – caro amico denza del voto dell’area progressista – è
Bielli –, che di fronte all’evidenza di una quella tenuta dal quotidiano l’Unità in
cosa vota in un modo o nell’altro a merito alla vicenda del Petruzzelli...
seconda di come l’umore o l’orientamento
maggioritario funzionano. PRESIDENTE. Onorevole Sgarbi, do-
Qui non v’ha dubbio: la convinzione di vrebbe concludere.
molti che hanno ascoltato Dalla Chiesa e
la sua stessa convinzione in precedenza VITTORIO SGARBI. ...il quale riportò
danno un’unica soluzione, cioè che quello (ed io usai quelle) alcune argomentazioni
che io ho fatto sia insindacabile non solo per criticare il pubblico ministero che
perché lo è all’evidenza ma anche perché aveva interrogato un malato di AIDS per
è stato detto qui ed ha convinto tutti fargli dare una versione prefabbricata
coloro che ascoltavano. Che poi dietro vi sulla questione del mandante dell’incendio
sia un voto di sindacabilità attesta sol- del teatro: sono gli argomenti che io usai
tanto il pericolo corso dalle idee buone allora; come bene ha inteso il relatore,
quando vengono poste in votazione di convintosi oggi di ciò di cui allora non
maggioranza o di minoranza con alcuni sembrava convinto, perché era indirizzato
assenti, alcuni distratti, alcuni che hanno alla sindacabilità. Ma gli argomenti sono
un pregiudizio di ordine morale; addirit- ineccepibili.
tura può accadere che nel 1996 alcune
idee sembrino sindacabili mentre nel 1998 PRESIDENTE. Poiché non vi sono state
non lo siano più: passano due anni, si espressioni di contrarietà, possiamo rite-
arriva in aula e quelle idee sono talmente nere accolta la richiesta del relatore di
mutate che – come è accaduto ieri – si rinviare il documento alla Giunta per le
trova giusto legittimare con il voto del- autorizzazioni a procedere.
l’Assemblea quello che la Giunta non ha Se non vi sono obiezioni, rimane cosı̀
voluto legittimare. Ma qui, dove la Giunta stabilito.
sembra aver stabilito l’insindacabilità e la
coscienza di Dalla Chiesa lo ha confer- (Cosı̀ rimane stabilito).
mato, il dubbio formale e burocratico è
una cosa grottesca, pirandelliana: attesta
il rischio che corre il deputato che parla Seguito della discussione della proposta di
quando la sua opinione viene sottoposta legge: Corleone ed altri: Norme in
ad un giudizio orientativamente politico, materia di tutela delle minoranze lin-
prima che logico, da alcuni suoi colleghi guistiche (169) e delle abbinate propo-
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XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL’11 GIUGNO 1998 — N. 370
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Atti Parlamentari — 11 — Camera dei Deputati
tare lo spirito e la sostanza della Costi- senso allora dedicare più tempo, destinare
tuzione; il che è proprio l’opposto del più soldi e prevedere maggiori interventi
ragionamento che qui è stato fatto. per insegnare il friulano o il sardo piut-
Riteniamo che approvando questa tosto che per insegnare l’italiano. Come ho
legge stiamo dentro il dettato della Costi- già detto in quest’aula, a volte i ragazzi
tuzione e delle direttive europee. Non che arrivano all’università scrivono: « la
esistono ragioni e motivi, né dal punto di natomia ». Infatti, alla fine a tanto si
vista politico né dal punto di vista costi- arriva. Stiamo dimenticando l’italiano e
tuzionale, perché vi sia un’eccezione di nelle scuole l’italiano è la lingua più
questo genere e dunque voteremo contro. dimenticata di tutte.
Ben venga allora la tutela di lingue,
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare culture e tradizioni, ma ricordiamoci del-
l’onorevole Niccolini. Ne ha facoltà. l’esistenza di un collante unico in uno
Stato che ha già mille problemi ! Tra
GUALBERTO NICCOLINI. Presidente, l’altro l’esistenza di un partito come la
nonostante un lavoro stressante, pesante, lega dimostra che il problema sta scop-
puntiglioso e pignolo compiuto in Com- piando. Vogliamo alimentarlo o vogliamo
missione, un lavoro che alla fine ci ha cercare di salvare l’unità del paese (Ap-
portato ad un testo sicuramente meno plausi dei deputati dei gruppi di forza Italia
estremista di quanto si era proposto fin e di alleanza nazionale) ?
dall’inizio, noi riteniamo che la questione
pregiudiziale possa essere accolta. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
In effetti, quando si è cominciato ad l’onorevole Di Bisceglie. Ne ha facoltà.
affrontare il tema delle minoranze di
questo nostro benedetto paese, è vera- ANTONIO DI BISCEGLIE. Signor Pre-
mente scoppiato di tutto. Abbiamo sco- sidente, onorevoli colleghi, desidero svol-
perto che ogni regione ha la sua lingua, il gere solo alcune considerazioni volte a
suo popolo e continuiamo ad alimentare motivare il voto contrario sulla pregiudi-
questa tendenza esplosiva nel nostro paese ziale del mio gruppo. Essa mi pare frutto
in maniera pesante. di argomentazioni in qualche misura af-
Ebbi già modo di dire in quest’aula, nel frettate e non mi pare che possa avere
corso di un’altra discussione, che ritengo fondamento non tanto per i riferimenti in
che anche nei paesi più multilingue e essa presenti, che a me appaiono impro-
multietnici si salva un collante culturale pri, ma perché le minoranze linguistiche
che è quello della lingua. individuate all’articolo 2 sono il frutto di
Questo non vuol dire penalizzare lin- un rigoroso riferimento a dati ormai
gue, idiomi, dialetti, tradizioni particolari, acquisiti ed evidenziati dalla comunità
ma vuol dire che, comunque sia, dalla scientifica, in particolare quella linguistica
vetta d’Italia al « tacco », alla Sicilia, un e glottologica, oltre che dall’Unione euro-
riferimento nei confronti dello Stato av- pea quando ha definito la mappa delle
viene in una lingua soltanto. Poi tutto può minoranze. Inoltre, proprio questo eviden-
essere consentito e può essere arricchito, zia che il riferimento è di merito e non
ed è anzi giusto che lo Stato intervenga al può dunque essere considerato tale da
riguardo, ma e cosa diversa incominciare pregiudicare l’esame del provvedimento,
ad ammettere che in una regione si parla perché è proprio l’esame dello stesso che
con lo Stato in una lingua, mentre in può fornire elementi confermativi o mo-
un’altra si parla con lo Stato in un’altra dificativi circa le minoranze linguistiche
lingua, il che comporterebbe la necessità indicate all’articolo 2.
di dotarci di una serie innumerevole di Non credo infatti si possa affermare,
interpreti quando l’italiano è la lingua né peraltro mi pare si affermi, la non
ufficiale, cosa che affermiamo, ma al esistenza di minoranze linguistiche.
contempo dimentichiamo anche. Non ha Quindi, si può ritenere che siano da
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Atti Parlamentari — 12 — Camera dei Deputati
considerarsi tali alcune e non altre, che per il paese (Applausi dei deputati dei
siano tante o poche quelle riportate, ma gruppi dei democratici di sinistra-l’Ulivo e
ciò sollecita, ancora una volta, a proce- dei popolari e democratici-l’Ulivo).
dere alla discussione e non ad arrestarsi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
È, insomma, una contraddizione che ri-
l’onorevole Teresio Delfino. Ne ha facoltà.
schia di nascondere cattiva coscienza e
volontà forse di non dare attuazione TERESIO DELFINO. Il gruppo per
proprio alla tutela delle minoranze lin- l’UDR-CDU/CDR voterà contro la que-
guistiche che per certi versi è anch’essa stione pregiudiziale perché ritiene che le
misura del livello di civile convivenza di esigenze poste dal provvedimento in
una nazione. esame rientrino nella più autentica e
Rischierebbe, dunque, di essere un genuina ispirazione costituzionale, che
pregiudizio – questo sı̀ – il fatto di non tende a valorizzare le identità culturali
nel nostro paese, non sacrificando in
cimentarsi nel confronto con un testo, che
questo l’obiettivo di una forte qualità del
è stato già – come veniva d’altra parte
tessuto unificante della lingua italiana.
ricordato e riconosciuto – ampiamente
Non di meno, riteniamo assolutamente
vagliato, esaminato, riesaminato, discusso necessario che il Parlamento armonizzi la
e ridiscusso dalla I Commissione. nostra legislazione alla normativa ed ai
Mi permetto di sottolineare, inoltre, principi previsti nella comunità europea
che questo testo è stato sottoposto ad un ed internazionale. Siamo quindi favorevoli
vaglio lungo ed approfondito e che per- ad un esame di questo provvedimento
tanto la formulazione che giunge in aula perché riconosciamo la necessità che nella
è il frutto dell’evoluzione anche dello ricca tradizione culturale del nostro paese
stesso lavoro svolto dalla Commissione. siano rappresentati tutti gli elementi sto-
Proprio perché vi è stato un ulteriore, rici fondamentali che giustificano la no-
stringente confronto, il provvedimento è stra iniziativa legislativa.
stato in parte modificato alla luce della Pensiamo però che si debba cogliere
evoluzione che si è avuta in Commissione. quest’occasione in termini pieni, adeguati
Non ci sono dunque ragioni plausibili alla finalità ed al titolo di questo disegno
di legge cosı̀ com’è uscito dalla Commis-
a favore della questione pregiudiziale, né
sione affari costituzionali: norme in ma-
ci sono argomenti che motivino l’arresto
teria di tutela delle minoranze linguistiche
dell’esame del provvedimento.
e storiche. Ebbene, nel corso dell’esame
Si tratta, inoltre, di un provvedimento degli emendamenti cercheremo di dimo-
atteso da quanto è stata promulgata la strare, signor relatore e signor presidente
Costituzione ed esso è volto a cogliere una della Commissione, collega Jervolino
grande ricchezza umana, sociale e cultu- Russo, che c’è una carenza grave in tal
rale del nostro paese. senso. Mentre siamo convinti che l’esame
Una risorsa, dunque, da valorizzare, del provvedimento debba continuare – e
non certo un peso, un orpello inutile o per questo riconfermo il nostro voto
una presenza ostile: no; una ricchezza, contrario alla pregiudiziale – chiediamo
che, vissuta ed utilizzata, può renderci un supplemento di disponibilità e di at-
tutti, donne e uomini di questo paese, più tenzione.
ricchi e può rendere il paese più civile, Non si può affermare che si dà tutela
solidale e fraterno. alle minoranze linguistiche e storiche e
Ecco le ragioni per cui ritengo che ci poi negare, nel disegno di legge, la valenza
si debba cimentare nel confronto per far storica di autori come Mistral, che hanno
sı̀ che ci possa essere una buona legge che fatto la storia di una lingua provenzale
coniughi i diritti di cittadinanza, plurali- che qui non è citata.
smo ed identità nazionale perché questo Su questo argomento credo che dob-
porta ad un arricchimento ed è cosa utile biamo essere coerenti e dire le cose fino
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mente con decreto del Presidente del alternativo Menia dell’articolo 5, Migliori
Consiglio dei ministri, sentite le ammini- 5.6 e 5.1, Aloi 8.4, 8.5 e 8.01, Menia 9.11,
strazioni interessate »; Giovanardi 9.2, Migliori 9.6, Detomas
all’articolo 17, il comma 1 sia sostituito 16.12 e Aloi 18.01, in quanto suscettibili di
dal seguente: recare nuovi o maggiori oneri non quan-
« 1. Le spese sostenute dagli enti locali tificati né coperti;
per l’assolvimento degli obblighi derivanti
dalla presente legge sono posti a carico NULLA OSTA
del bilancio statale entro il limite massimo
complessivo annuo di lire 8.700.000.000 a sui restanti emendamenti ricompresi
decorrere dal 1999 »; nel fascicolo n. 1 e nel fascicolo per la
all’articolo 18, la parola « provvedono » seduta del 9 giugno 1998.
sia sostituita dalle seguenti: « possono
provvedere »; Avverto inoltre che la Commissione
bilancio, in data odierna, ha adottato la
l’articolo 22 sia sostituito dal seguente: seguente decisione:
« ARTICOLO 22
NULLA OSTA
1. All’onere derivante dall’attuazione
sugli emendamenti 5.30, 8.7, 9.22, 9.21,
della presente legge, valutato in lire
9.20, 11.20, 11.19, 11.18, 16.15, 17.20,
20.550.000.000 a decorrere dal 1999, si
18.8, 20.8 e 22.5 della Commissione, non
provvede mediante corrispondente ridu-
ricompresi nel fascicolo n. 1.
zione delle proiezioni dello stanziamento
iscritto, ai fini del bilancio triennale 1998-
2000, nell’ambito dell’unità previsionale di ELIO VITO. Chiedo di parlare.
base di parte corrente ’Fondo speciale’
dello stato di previsione del Ministero del PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
tesoro, del bilancio e della programma-
zione economica per l’anno finanziario ELIO VITO. Intervengo sul parere
1998, allo scopo parzialmente utilizzando, espresso dalla Commissione bilancio per
quanto a lire 18.500.000.000, l’accantona- esprimere una certa preoccupazione,
mento relativo alla Presidenza del Consi- perché credo che stiamo andando verso
glio dei ministri, e, quanto a lire uno snaturamento delle funzioni dei pa-
2.000.000.000, l’accantonamento relativo reri delle Commissione e, per altro verso,
al Ministero della pubblica istruzione. del Comitato per la legislazione. In questo
2. Il ministro del tesoro, del bilancio e caso la Commissione bilancio ha espresso
della programmazione economica è auto- un lunghissimo parere proponendo la
rizzato ad apportare le occorrenti varia- riscrittura integrale degli articoli 5, 6 e 7
zioni di bilancio; del testo al nostro esame.
Non entro nel merito: è ovvio che la
PARERE CONTRARIO proposta di legge comporta molte e com-
plesse conseguenze di carattere finanzia-
sugli emendamenti Fontanini 1.01, Mi- rio, per cui è giusto che la Commissione
gliori 2.4, Menia 2.15, 2.16, 2.17, Borghe- bilancio abbia espresso un parere artico-
zio 2.8, Fontan 2.9, Giovanardi 2.12, lato. Mi chiedo tuttavia, Presidente, se sia
Menia 2.47, 2.21, 2.22, 2.23, 2.24, 2.25, conforme alla funzione della Commissione
2.26, 2.27, 2.28, 2.29, 2.30, 2.31, 2.32, 2.33, bilancio ed alla funzione che deve avere il
2.34, 2.35, 2.36, 2.37, 2.38, 2.39, 2.40, 2.41, parere da questa espresso la proposta di
2.42, 2.43, 2.44, 2.45, 2.46, 2.48, 2.49, 2.50, riscrittura integrale degli articoli con un
2.51, 2.52, 2.53, 2.54, 2.55, 2.56, 2.57, 2.58, intervento sostanziale sulle norme di ca-
2.59 e 2.60, Boato 3.9, Bampo 4.7, testo rattere ordinamentale del testo e non solo,
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caso, abbiamo anche fatto presente alla (Esame dell’articolo 1 – A.C. 169)
Presidenza della Camera che non eravamo
in grado di esprimere il parere perché PRESIDENTE. Passiamo all’esame del-
mancava la relazione tecnica del Governo. l’articolo 1, nel testo della Commissione e
Quando questa ci è pervenuta, abbiamo del complesso degli emendamenti e del-
proceduto ad esprimere il parere: questa l’articolo aggiuntivo ad esso presentati
è soltanto una precisazione per informa- (vedi l’allegato A – A.C. 169 sezione 2).
zione dell’Assemblea. Ha chiesto di parlare l’onorevole Aloi.
Ne ha facoltà.
GUIDO POSSA. Chiedo di parlare.
FORTUNATO ALOI. Signor Presidente,
PRESIDENTE. Abbiamo fatto un’ecce- onorevoli colleghi, ho chiesto di interve-
zione per il presidente Solaroli; ne faremo nire sull’articolo 1 perché credo che esso
un’altra per l’onorevole Possa. Ne ha sia per tanti versi significativo, in parti-
facoltà. colare dopo che, attraverso gli emenda-
menti presentati dal nostro gruppo, si è
GUIDO POSSA. Signor Presidente, solo capito che il testo cosı̀ come ci veniva
per osservare che la Commissione bilancio proposto dava adito ad una serie di
esprime ogni giorno dai cinque ai dieci interpretazioni non molto intellegibili, o
pareri su diversi provvedimenti, i quali che quanto meno potevano portarci a
vengono esaminati dal punto di vista della zone d’ombra sul piano interpretativo.
copertura. In questo caso, invece, si è Pertanto, la Commissione ha giustamente
fatta un’eccezione e in sostanza è stata ritenuto di dover licenziare un testo che
recepita alla lettera una relazione del recepisce – e di questo diamo atto – le
Ministero del tesoro, in questo a mio proposte avanzate, attraverso vari emen-
avviso debordando dalla funzione tipica damenti, dai nostri rappresentanti in
della Commissione bilancio di verifica Commissione, dall’onorevole Menia, dal-
della copertura dei provvedimenti; inoltre, l’onorevole Migliori e dal sottoscritto. Ri-
si è addirittura prevista una condizione teniamo infatti che questo articolo 1 sia
relativa alla riscrittura di tre articoli del proprio il caposaldo di tutta la legge.
provvedimento. È stato un modus ope- Affermare il concetto importante, impre-
randi della Commissione assolutamente scindibile, secondo cui la lingua ufficiale
anomalo e volevo che questo rimanesse della nazione è l’italiano credo sia un dato
agli atti. che dovrebbe evitare qualsiasi margine di
equivoco o di interpretazione più o meno
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, fuorviante.
penso che quanto ci hanno detto i presi- Onorevole Presidente, insieme ai colle-
denti Solaroli e Jervolino possa senz’altro ghi Valensise e Fino ho presentato una
tranquillizzarci; rimane però il problema serie di emendamenti che si muovono in
dell’intellegibilità dei nostri lavori. direzione della salvaguardia del valore
Quando la Presidenza legge un parere, centrale, essenziale della lingua italiana.
ovviamente dà all’Assemblea alcuni ele- Ma abbiamo presentato, oltre alla propo-
menti di giudizio, in base ai quali i sta di legge che risulta parte integrante
deputati formuleranno poi la loro volontà; del testo, anche una serie di emendamenti
un parere cosı̀ articolato e complesso non per salvaguardare il diritto di quelle che
è senz’altro intellegibile. L’intervento del- non definisco minoranze, ma presenze
l’onorevole Vito e le successive spiegazioni etnico-linguistiche e quindi culturali. In-
dei presidenti Solaroli e Jervolino risol- fatti, la presenza di un gruppo etnico in
vono senz’altro il problema nella fattispe- una certa area può sembrare minoritaria,
cie e tuttavia rimane il problema dell’in- ma di fatto costituisce il momento cultu-
tellegibilità di quanto il Presidente comu- rale più importante della zona e quindi
nica all’Assemblea. l’espressione di tradizioni, valori, tutta
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XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DELL’11 GIUGNO 1998 — N. 370
una serie di elementi che ci hanno posto della Puglia, per le profonde ragioni di
in condizione di affermare che per noi si ordine storico che ne giustificano la sal-
tratta di presenze etnico-linguistico-cultu- vaguardia.
rali. Ecco perché, onorevole Presidente, noi
Certo, nella nostra proposta di legge affermiamo il valore ed il significato delle
facevamo riferimento a presenze ben de- presenze etnico-linguistiche e culturali in
finite, quelle della Calabria, della Sicilia e Calabria, in Sicilia ed in Puglia, al fine di
della Puglia. Ci riferiamo ai grecanici di salvaguardare questi fatti di ordine sto-
Calabria, ai greci di Puglia, agli albanesi rico. Coerentemente alleanza nazionale ha
della Calabria, che, soprattutto nell’area presentato una proposta di legge ed ha
della provincia di Cosenza, costituiscono contribuito alla discussione attraverso i
una presenza notevole, che non dà adito suoi emendamenti sottolineando il princi-
– sia ben chiaro, ma lo abbiamo ripetuto pio della salvaguardia dell’unità nazionale.
più volte – alla benché minima spinta Per quanto riguarda la scuola, per esem-
centrifuga. Gli albanesi di Calabria, come pio, devo ringraziare il Governo perché è
dimostra la storia, sono stati i più fedeli stata accolta una mia proposta finalizzata
all’Italia ed hanno costituito, proprio nei a consentire ai provveditorati degli studi
momenti più importanti della storia, nella delle varie province di procedere al re-
prima e nella seconda guerra mondiale, clutamento degli insegnanti in sintonia
degli strenui difensori dei confini della con una linea unitaria nazionale di poli-
patria, fornendo un grandissimo contri- tica scolastica.
buto. Per non ricordare il Risorgimento Una linea di difesa dell’unità italiana
italiano, durante il quale il collegio alba- passa certamente attraverso la salvaguar-
nese di San Demetrio Corona era il centro dia della lingua. Non mi stanco mai di
di tutto ciò che si muoveva in direzione ripetere che nella storia dell’umanità i
dell’unità italiana e del Risorgimento. Da popoli sono stati conquistati, più che
lı̀ proveniva Agesilao Milano, un albanese militarmente, cancellandone la lingua. È
di Calabria del quale conosciamo il ruolo emblematico il caso di Roma nei confronti
storico.
degli etruschi: abbiamo grossi problemi di
Per questo, io ed il collega Valensise ci
interpretazione e di esegesi della lingua
siamo astenuti rispetto alla questione pre-
etrusca proprio perché è stata cancellata
giudiziale presentata dal nostro gruppo,
non perché non condividessimo le preoc- dai romani.
cupazioni in essa contenute, brillante- Riteniamo di aver dato un grosso
mente espresse dall’onorevole Armaroli, contributo nell’esame dell’articolo 1, valo-
ma perché riteniamo che tali preoccupa- rizzato attraverso le nostre proposte. A
zioni non debbano sussistere per quel che fronte di presenze etnico-linguistiche e
concerne alcune presenze etnico-linguisti- culturali, che non inducono alcuna preoc-
che. Sono d’accordo con chi ha affermato cupazione in ordine a fenomeni centrifu-
che è una vergogna il fatto che dopo ghi e scissionistici, è importantissimo sal-
cinquant’anni l’articolo 6 della Costitu- vaguardare la lingua italiana. È questo il
zione non abbia ancora trovato applica- motivo per cui abbiamo fortemente voluto
zione. Modifichiamolo, integriamolo, fac- l’articolo 1: la nostra lingua va difesa
ciamo quello che vogliamo, ma finché anche in rapporto a tutta una serie di
resta quell’articolo 6 vi è la irresponsabile barbarismi di ritorno. Ribadiamo questa
responsabilità di chi in questi anni non ha posizione nel solco della nostra tradizione,
consentito l’attuazione di quell’articolo. che pone l’Italia al centro della nostra
Da parte nostra, affermiamo il valore proposta politica, sociale, culturale e mo-
ed il significato di un discorso di salva- rale (Applausi dei deputati dei gruppi di
guardia delle presenze etnico-linguistico- alleanza nazionale, di forza Italia e misto-
culturali della Calabria, della Sicilia e CCD).
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Atti Parlamentari — 23 — Camera dei Deputati
ROLANDO FONTAN. No, signor Pre- Mi pare che bene abbia fatto la Com-
sidente, lo mantengo. missione ad inserire questa norma, anche
perché – lo ricordo al collega Fontan, che
PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo alla è trentino – lo statuto autonomo del
votazione dell’emendamento Fontan 1.3. Trentino-Alto Adige stabilisce all’articolo
Ha chiesto di parlare per dichiarazione 101 o 102 che la lingua tedesca è parifi-
di voto l’onorevole Fontan. Ne ha facoltà. cata all’italiano, che è lingua ufficiale che
fa testo negli atti giuridici ed amministra-
ROLANDO FONTAN. Con il mio emen- tivi.
damento 1.3 noi della lega nord per È importante, dunque, sottolineare
l’indipendenza della Padania proponiamo proprio in una legge come questa il valore
la soppressione dell’articolo 1, che recita: della lingua ufficiale dello Stato.
« La lingua ufficiale della Repubblica è È vero che nella Costituzione non è
l’italiano ». Ci pare pleonastico, infatti, ancora inserito questo principio; al ri-
ribadire il concetto, visto che è ormai noto guardo, mi permetto di ricordare che sono
a tutti che la lingua ufficiale del nostro stati presentati dei provvedimenti di legge
paese è l’italiano. di natura costituzionale proprio per ov-
Ci sembra strano, poi, il contrasto tra viare a questa carenza. Spero che quanto
il titolo della proposta di legge, che è prima tali provvedimenti (uno dei quali è
« Norme in materia di tutela delle mino- stato presentato da tutto il gruppo di
ranze linguistiche », ed il disposto dell’ar- alleanza nazionale) possano essere esami-
ticolo 1, il quale prevede che la lingua nati.
ufficiale sia l’italiano. Paradossalmente se Al collega Fontan debbo dire che la
ne potrebbe dedurre che l’italiano è lingua sua battaglia, cosı̀ semplicistica e distrut-
minoritaria. tiva di quelli che sono certi principi, resta
Più della sostanza ci preoccupa la una battaglia di retroguardia anche
volontà che sta dietro la norma e che è perché nei documenti europei si cita
stata in precedenza ben esplicata nell’in- abbondantemente il dovere delle mino-
tervento nazionalista del collega Aloi. Egli ranze di esercitare i loro diritti cosı̀ come
infatti ha chiarito che la lingua italiana è di adempiere i loro doveri e tra questi
il collante dell’unità nazionale: evidente- ultimi ci sono quelli del rispetto, della
mente vi è una operazione del Polo-Ulivo, conoscenza e dell’uso della lingua uffi-
prima con la bandiera tricolore ed adesso ciale, cioè la lingua italiana che è la lingua
con l’indicazione della lingua ufficiale, della Repubblica (Applausi dei deputati del
volta a riaffermare l’italianità e a ribadire gruppo di alleanza nazionale).
questo concetto che è in netto contrasto,
peraltro, con la proposta di legge al nostro PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
esame, che dovrebbe tutelare le lingue per dichiarazione di voto l’onorevole
parlate in Italia. A meno che – lo ripeto Sgarbi. Ne ha facoltà.
– non si consideri la lingua italiana come
lingua minoritaria ! VITTORIO SGARBI. Onorevole Presi-
dente, onorevoli colleghi, mi dispiace con-
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare traddire le argomentazioni di buon senso
per dichiarazione di voto l’onorevole Mi- e di sentimento della nazione (la cui
tolo. Ne ha facoltà. identità si riconosce nella lingua cosı̀
come la letteratura italiana ci ha indicato
PIETRO MITOLO. Presidente, dopo lo in modo indefettibile) dell’onorevole Mi-
sconclusionato intervento del collega Fon- tolo perché il testo di questo provvedi-
tan – che peraltro non rappresenta una mento è all’apparenza coerente, cosı̀ come
novità – credo sia necessaria una pun- lo è la Costituzione. Il primo articolo
tualizzazione ed una presa di posizione sembra coerente con lo spirito della na-
chiara e ferma. zione, che è spirito della lingua (la lingua
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Atti Parlamentari — 24 — Camera dei Deputati
ufficiale della Repubblica è l’italiano), ma liana dei parlanti la lingua italiana fio-
poi è perfettamente contraddetto dall’ar- rentina, codificata dal veneto Pietro
ticolo 2 che tra le minoranze linguistiche Bembo nel 1525 nelle Prose della volgar
tutelate (ovvero la lingua e la cultura delle lingua. Allora il veneto Bembo si trasva-
popolazioni albanesi, catalane, germani- lora in fiorentino, il lombardo Manzoni,
che, greche, slovene e croate, oltre natu- che lombardo è anche nei solecismi lin-
ralmente quella francese e franco-proven- guistici, si trasvalora in fiorentino, per cui
zale) include anche la friulana e la sarda ! l’unica lingua italiana è la lingua toscana;
Ove noi ammettessimo che – italiani in tutte le altre sono minoranze: quella
tutto al di là di ogni ipotesi secessioni- emiliana, quella romagnola, quella cala-
stica, separatistica, regionalistica, divisio- brese, quella napoletana. E come dimen-
nistica, di qualunque natura la si voglia ticare la qualità letteraria altissima del-
chiamare – il friulano e il sardo fossero
l’opera del Ruzzante in lingua veneta ? E
come l’albanese e il croato, daremmo un
come dimenticare la qualità letteraria
diverso disegno della identità nazionale
altissima delle opere e delle canzoni in
riconoscendo che l’italiano è una cosa
mentre il sardo è un’altra. Benissimo, se lingua napoletana ? Come dimenticare che
cosı̀ è, allora l’italiano è una cosa e il la più parte della lingua letteraria di
veneto è un’altra, l’italiano è una cosa e il questo secolo si deve a grandi scrittori
siciliano è un’altra, l’italiano è una cosa e progressisti, che scrivono in lingua roma-
il calabrese è un’altra (Applausi dei depu- gnola ? Mi riferisco a Tonino Guerra, a
tati del gruppo della lega nord per l’indi- Raffaello Baldini, straordinari autori ita-
pendenza della Padania), ma non in virtù liani in lingua romagnola. La sindacalista
di una volontà separatistica o regionali- comunista Giuliana Rocchi, valorosissima
stica bensı̀ nel nome e nella coscienza poetessa italiana, scrive in romagnolo.
della letteratura italiana. Pretendo che quella sua identità poetica e
Sono qui, come ogni tanto mi accade, letteraria sia difesa. Altro che la lingua
a richiamare che la letteratura italiana friulana e la lingua sarda, altissime, ma
inizia con la letteratura siciliana, la quale invero assai deboli negli esiti letterari resi
ha un primato attraverso Ciullo D’Alcamo in questo secolo ! Un secolo che si illustra
e Jacopo da Lentini, e dovrebbe ricono- di capolavori in lingua napoletana, di
scere ad essa una identità ed autonomia capolavori in lingua veneta, di capolavori
linguistica preitaliana o protoitaliana più nella lingua di Grado, che non è stretta-
che a quella sarda. Per cui se io difendo mente friulana, la lingua di Biagio Marin,
il modesto valore letterario (dico letterario che io evoco, cosı̀ come richiamo quella
e non linguistico) della lingua friulana e schiettamente friulana delle poesie di Pier
l’alto, ma non altissimo, valore letterario Paolo Pasolini, che a questo punto ver-
della lingua sarda, dovrò anche richia- rebbero ad indicare una prevalenza della
mare (nonostante l’amico Meloni giusta- qualità che Pasolini esprime rispetto a
mente identifichi in quella lingua dei quella, per esempio, di Noventa o rispetto
valori) che la lingua italiana di questo a quella di Tonino Guerra.
secolo si onora, non nel senso retorico- Allora, se la letteratura identifica la
nazionalistico, della qualità più alta dei qualità di una lingua, non si vede come si
suoi prodotti letterari in un poeta che si possa dichiarare lingua ufficiale l’italiano
chiama Giacomo Noventa che scrive in e minoranze linguistiche in modo razzi-
lingua veneta capolavori di letteratura stico la friulana e la sarda. La dignità di
italiana (Applausi dei deputati del gruppo quelle pretende che non vengano emargi-
della lega nord per l’indipendenza della nate o ghettizzate o che tutte le altre
Padania). vengano protette allo stesso modo in
Per tale ragione chiedo che alla lingua nome della letteratura italiana (Applausi
veneta vada riconosciuta autonomia ed dei deputati del gruppo della lega nord per
identità linguistica rispetto a quella ita- l’indipendenza della Padania).
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giorno seguirà la strada di tanti altri fanno alcune grandi democrazie occiden-
strumenti analoghi ad esso, rimarrà asso- tali ed europee (non parlo della Francia,
lutamente inattuato. Se l’Assemblea crede che viene addirittura accusata di perse-
veramente di acquisire i suggerimenti guire anche una grandeur linguistica, ma
emersi da questo dibattito e, cioè, che di altre nazioni occidentali ed europee)
venga allargata ad altre culture e lingue la che tutelano la propria lingua e la propria
tutela, sarebbe opportuno che tale previ- « parlata », ufficiale e nazionale, come
sione venisse inserita nella legge. Altri- sintomo di identità e di dignità nazionale !
menti, risolvere il problema esclusiva- Noi vorremmo che si verificasse ciò anche
mente con un ordine del giorno, avrebbe con la lingua italiana, perché in questo
soltanto il valore di salvare la faccia ma, paese vi è bisogno di unità nazionale, di
di fatto, di non concludere nulla ! solidarietà e di identità, di capirci e di
In conclusione, credo che questa legge sentirci tutti fratelli, come in realtà vuole
possa rendere finalmente giustizia ad al- la stragrande maggioranza del popolo
cune culture che sono state a lungo non italiano (Applausi dei deputati del gruppo
valutate e non seguite con attenzione dai di alleanza nazionale).
nostri letterati. Detto questo, caro Presidente, desidero
Devo dire che oggi ho purtroppo ascol- sottolineare che, per quanto riguarda il
tato alcune affermazioni del collega sardo, ho notato con estrema perplessità
Sgarbi (che pure è stato eletto in Sarde- alcune delle incongruenze che sono
gna, ma che forse non ha avuto il tempo emerse questa mattina in quest’aula. Io,
di poter leggere alcuni lavori sardi) che da sardo verace (come anche il mio
non condivido. Sarebbe inoltre opportuno cognome testimonia in abbondanza), non
non trascurare le altre realtà. Dico questo posso fare a meno di dire che mi piace-
anche perché ho la sensazione che forse rebbe, caro Vittorio Sgarbi, se vi fosse un
oggi l’unico problema esistente al riguardo sardo unicamente parlato in tutta la
sia esclusivamente di carattere economico. Sardegna. Ti devo dire però che cosı̀ non
Allora, diciamocelo chiaramente ! è !
L’onorevole Meloni – mio grande
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare amico sassarese – sa benissimo che lui
per dichiarazione di voto l’onorevole non appartiene all’area linguistica del
Porcu. Ne ha facoltà. sardo; lui, essendo sassarese, appartiene
ad un’area linguistica completamente di-
CARMELO PORCU. Presidente, ho versa, che ha le sue ascendenze non nella
ascoltato con interesse il dibattito che si è Sardegna e nel latino, ma in Pisa e in
fino ad ora sviluppato e spero che i Genova, che hanno a lungo dominato
colleghi avranno la bontà di ascoltarmi anche linguisticamente la Sardegna. Il
brevemente. sardo, in realtà, non insiste come lingua
Intervengo sull’articolo 1 soltanto parlata univocamente intesa in tutta la
perché ora si è svolto un dibattito che in regione, ma è vista soltanto nell’astrazione
realtà riguarderebbe l’articolo 2 sulle mi- e nell’opera culturale – meritoria, sia ben
noranze linguistiche. chiaro ! – di molti studiosi che credono di
Porto quindi la mia convinta adesione poterla conservare e che indubbiamente
personale e quella del gruppo di alleanza fanno un’operazione culturale altamente
nazionale a sostegno dell’articolo 1 che meritoria. Tuttavia, scrivendo in una legge
giustamente, in una legge che tutela le dello Stato italiano che si tutela il sardo,
cosiddette minoranze linguistiche, pone al si dice tutto e non si dice nulla !
primo punto l’ufficialità della lingua ita- Infatti, il sardo, inteso come lingua, in
liana e la sua tutela. Devo rilevare, anzi, questo momento non esiste e non viene
che il Parlamento fino adesso si è poco parlato in Sardegna. Il dialetto, la lingua
impegnato nella tutela della lingua ita- parlata a Cagliari è completamente di-
liana. Bisognerebbe che, al pari di quanto versa, opposta e incomprensibile per il
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Atti Parlamentari — 28 — Camera dei Deputati
sassarese, cosı̀ come la lingua che si parla deputati dei gruppi di alleanza nazionale, di
a Nuoro è diversa da quella che si parla forza Italia, per l’UDR-CDU/CDR e misto-
a Ozieri e da quella che si parla nelle CCD).
altre zone storiche in cui si è esplicata
l’attività dei sardi, caro Presidente. Dun- PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
que, un conto è la civiltà culturale e un Indı̀co la votazione nominale, mediante
conto è voler unificare tutto in una lingua procedimento elettronico, sull’emenda-
che praticamente non esiste. mento Fontan 1.3, non accettato dalla
Ciò detto, signor Presidente, se, al di là Commissione né dal Governo.
del dato linguistico, si volesse in qualche
(Segue la votazione).
modo tutelare la cultura e l’originalità
delle singole culture locali, a me va più
Dichiaro chiusa la votazione.
che bene; anzi, io sono tra quelli che sono
Comunico il risultato della votazione:
estremamente convinti della necessità di
la Camera respinge (Vedi votazioni).
tutelare l’unità nazionale; proprio per
questo ritengo che le culture locali che (Presenti ............................. 420
hanno cementato la storia grande di Votanti ............................... 416
questo nostro paese vengano tutelate, Astenuti .............................. 4
siano considerate una risorsa per l’italia- Maggioranza ..................... 209
nità e non un impedimento al pieno Hanno votato sı̀ ...... 50
specchiarsi di questa italianità. Hanno votato no . 366).
Concludo questo mio intervento di-
cendo che l’Italia, caro Fontan, è stata Indı̀co la votazione nominale, mediante
fatta anche per merito dei soldati della procedimento elettronico, sul testo alter-
brigata Sassari, che nel 1915-1918 con- nativo dell’articolo 1 del relatore di mi-
quistavano i trinceramenti avversari al noranza Menia, non accettato dalla Com-
grido di « forza paris », che vuol dire « tutti missione né dal Governo.
uniti ». Mi permetto, signor Presidente, di
(Segue la votazione).
concludere raccontando un aneddoto agli
onorevoli colleghi: quando i fanti della
Dichiaro chiusa la votazione.
brigata Sassari vennero mandati a presi-
Comunico il risultato della votazione:
diare le frontiere durante la prima guerra
la Camera respinge (Vedi votazioni).
mondiale, siccome la maggior parte di essi
non conosceva la lingua italiana, allora (Presenti ............................. 413
non ancora parlata su tutto il territorio Votanti ............................... 410
nazionale, tra essi comunicavano in sardo; Astenuti .............................. 3
dunque, le vedette dei trinceramenti come Maggioranza ..................... 206
parola d’ordine, quando vedevano qual- Hanno votato sı̀ ..... 150
cuno avvicinarsi al trinceramento, avevano Hanno votato no . 260).
l’ordine di rivolgersi in sardo a chi si
muoveva di nascosto... Indı̀co la votazione nominale, mediante
procedimento elettronico, sull’emenda-
PRESIDENTE. La prego di concludere, mento Migliori 1.4, non accettato dalla
onorevole Porcu. Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
CARMELO PORCU. ... e dicevano: « Si
sese italianu faedda in sardu », cioè « se sei
Dichiaro chiusa la votazione.
italiano rispondi in sardo ». Fatalmente vi
Comunico il risultato della votazione:
lascio immaginare cosa succedeva se quel
la Camera respinge (Vedi votazioni).
poveraccio non conosceva il sardo. Non
vorrei che capitasse cosı̀ anche nel futuro (Presenti ............................. 415
della nostra lingua italiana (Applausi dei Votanti ............................... 411
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Atti Parlamentari — 29 — Camera dei Deputati
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Atti Parlamentari — 30 — Camera dei Deputati
Governo romano, è del tutto fuori luogo diciamo, della minoranza linguistica, il
che si demandi alla Repubblica (leggo che comporta dei costi e delle difficoltà
l’emendamento) la promozione e la valo- nelle gestioni di quelle amministrazioni,
rizzazione delle lingue e delle culture non so dove andremo a finire.
tutelate dalla legge. Queste lingue e queste Lo capisco, amico e collega Maselli,
culture devono essere tutelate nei luoghi negli atti giudiziari, perché si tratta di un
in cui si parlano e dalle istituzioni locali intervento a tutela di chi non è in grado
nelle quali vivono i cittadini che le par- di esprimersi nella lingua italiana e parla
lano; la loro tutela non deve essere il dialetto, avendo il diritto di ricevere
demandata al Governo centrale, allo Stato, tutta l’assistenza necessaria per potersi
alla Repubblica, in quanto ciò rappresen- esprimere: ma chi è stato eletto in un
terebbe una indebita intrusione del Go- consiglio comunale o provinciale, in un’as-
verno centrale nelle questioni linguistiche semblea elettiva, ha sostenuto la prova di
e culturali locali. alfabetismo e quindi ha dimostrato di
conoscere la lingua italiana; mi sembra
DOMENICO MASELLI, Relatore per la quindi un’assurdità che un soggetto in
maggioranza. Chiedo di parlare. queste condizioni possa pretendere, per
un vezzo, di parlare in dialetto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Pertanto, non avendo tutti gli elementi
a disposizione, dichiaro che mi asterrò
DOMENICO MASELLI, Relatore per la dalla votazione su tale questione.
maggioranza. Ho l’obbligo di chiarire che
qui si è usato il termine « Repubblica » e PRESIDENTE. Colleghi, ritengo di do-
non « Stato » secondo il dettato costitu- ver riportare un po’ d’ordine negli inter-
zionale, perché quando si usa « Repubbli- venti. Noi stiamo esaminando, come ho
ca » si intendono tutti gli aspetti della vita già chiarito prima, l’emendamento 1.6
pubblica dello Stato italiano, quindi le della Commissione, accettato dal Governo:
regioni e cosı̀ via. Per questa ragione, quindi, le dichiarazioni di voto dovrebbero
poiché abbiamo scritto « la Repubblica » e essere pertinenti a questo argomento. Suc-
l’articolo 114 della Costituzione stabilisce cessivamente si passerà alla votazione
che « La Repubblica si riparte in Regioni, dell’articolo 1 e potranno essere fatte
Provincie e Comuni », quando si usa il dichiarazioni di voto in proposito.
termine « Repubblica » non si vuole dare Passiamo ai voti.
l’idea di Stato, ma si intende dare un’idea Indı̀co la votazione nominale, mediante
complessiva di questa funzione. procedimento elettronico, sull’emenda-
mento 1.6 della Commissione, accettato
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare dal Governo.
per dichiarazione di voto l’onorevole No- (Segue la votazione).
velli. Ne ha facoltà.
Dichiaro chiusa la votazione.
DIEGO NOVELLI. Ritengo che le con- Comunico il risultato della votazione:
siderazioni dell’onorevole Giovanardi non la Camera approva (Vedi votazioni).
siano del tutto fuori luogo. Non ho ap-
profondito la materia, come i colleghi che (Presenti ............................. 395
hanno seguito questa vicenda, però se Votanti ............................... 386
pensiamo che nei consigli comunali e Astenuti .............................. 9
regionali, nelle assemblee elettive, in cui Maggioranza ..................... 194
coloro che si sono presentati come can- Hanno votato sı̀ ..... 338
didati hanno sostenuto la prova di alfa- Hanno votato no .. 48).
betismo, quindi di conoscenza della lingua
italiana, per un vezzo qualcuno pretenda Indı̀co la votazione nominale, mediante
di parlare nel suo dialetto o nella lingua, procedimento elettronico, sull’articolo 1,
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e la valorizzazione (anche con i relativi parlati nei consigli regionali, che siano
stanziamenti) delle lingue e dei dialetti, utilizzati anche nel Parlamento nazionale:
ma non sono assolutamente d’accordo con non si capisce perché nei consigli regionali
l’ipotesi di immettere il bilinguismo o del Friuli e della Sardegna, nonché nei
trilinguismo negli organismi elettivi, ob- comuni in cui sono presenti questi gruppi
bligando gli eletti che non capiscono la etnici, siano utilizzati quei dialetti mentre
lingua locale (perché italiani, meridionali ciò non sia possibile nel Parlamento na-
o settentrionali, che provengono da altre zionale. Allora anche qui bisognerebbe
zone del paese) a ricorrere all’interprete affermare il diritto di consentire a ciascun
per capirsi negli enti pubblici. deputato di intervenire nella sua lingua,
Questo aspetto diventa determinante con l’interprete: se il principio vale negli
con riferimento all’articolo 2, il quale non enti locali o nelle assemblee regionali,
si occupa soltanto di alcune minoranze deve valere anche nel Parlamento nazio-
linguistiche, ma parla anche di due intere nale. Lo dico per assurdo, perché secondo
regioni: il Friuli e la Sardegna. Allora la me il principio non dovrebbe valere in
situazione si complica: perché non c’è il nessuno di questi organismi: la legge in
Veneto, per esempio ? Non si capisce. Si esame dovrebbe valorizzare le lingue e i
dice: perché il Veneto è neolatino, al dialetti, invece, nell’accezione della quale
contrario del friulano e del sardo. Ma ha parlato l’onorevole Furio Colombo.
ogni regione italiana ha radici linguistiche
diversificate: la Sicilia ha una lingua PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
addirittura precedente al latino ed ha l’onorevole Mitolo. Ne ha facoltà.
avuto influenze arabe e germaniche.
Credo quindi che la legge dovrebbe PIETRO MITOLO. Presidente, desidero
essere limitata alle minoranze linguistiche richiamare l’attenzione dell’Assemblea
storiche, da tutelare. Poi, magari, si po- sull’esperienza della provincia di Bolzano,
trebbe predisporre una legislazione di nella quale la lingua tedesca è utilizzata
tutela per tutti i dialetti, le lingue e le nei consigli comunali e negli enti pubblici.
parlate italiane. Nella stragrande maggioranza dei consigli
L’equivoco va quindi superato, sia per comunali della provincia di Bolzano non
una questione di principio sia per evitare esiste la traduzione simultanea, la quale
danni al bilancio. Infatti le spese per invece è stata adottata in alcuni dei
sostenere questa disciplina diventano principali consigli comunali, dove lavora
astronomiche, visto che in tutti i comuni un numero elevato di consiglieri italiani,
qualunque persona parli il suo dialetto ed anche in piccole entità. Quindi ancora
avrà il diritto di trovare dall’altra parte oggi, a quarant’anni dallo statuto di au-
dello sportello qualcuno che risponda tonomia, nella stragrande maggioranza dei
nello stesso dialetto: chi rivolge la parola consigli comunali della provincia non è in
in sardo deve avere una risposta in sardo, atto un efficiente servizio di traduzione
non in italiano. simultanea. Questo ovviamente comporta
Immettere un meccanismo che presup- grosse difficoltà per chi non conosce la
pone l’incomunicabilità fra persone che lingua italiana o la lingua tedesca.
parlano la stessa lingua spacca il concetto Un’altra difficoltà consiste nel trovare
di una comunità, che è tale quando la gli interpreti. Ha ragione il collega Gio-
gente si parla e si capisce direttamente, vanardi, quando dice che non sappiamo a
specialmente negli organismi elettivi. quali spese andiamo incontro nell’appli-
Chiedo pertanto una revisione critica. cazione pratica di questa legge. Anche
Si proceda nel senso di depurare la legge nelle zone dove si parla il sardo ed il
da questi elementi. Naturalmente voterò a friulano non è cosı̀ facile trovare persone
favore anche di emendamenti provocatori, che conoscano perfettamente l’una e l’al-
come quello che prevede l’aggiunta del tra lingua e che possano svolgere la
Veneto. Se le lingue e i dialetti vengono funzione di interprete.
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Atti Parlamentari — 36 — Camera dei Deputati
della Carta europea delle lingue regionali tici emendamenti Migliori 2.13 e Fontan
o minoritarie, che come sappiamo è stata 2.70, ha dato una piccola prova in ordine
siglata dagli Stati membri del Consiglio al discorso complessivo delle « presenze »
d’Europa a Strasburgo il 5 novembre etnico-linguistiche che nel nostro paese
1992, si muove, in fondo, in direzione rappresentano, laddove non attentano al-
della puntualizzazione di alcune questioni, l’unità nazionale, una ricchezza ma sol-
soprattutto quella stanziale. tanto sotto il profilo, sia ben chiaro,
Il relatore, anche alla luce dell’orien- etnico-linguistico e culturale.
tamento emerso, ha ritenuto di dover
recepire l’emendamento presentato. Mal- PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
grado ciò, onorevole Presidente, onorevole per dichiarazione di voto l’onorevole
relatore, debbo dire che noi siamo forte- Sgarbi. Ne ha facoltà.
mente preoccupati; i nostri emendamenti,
lo ripeto, si muovono indubbiamente nella VITTORIO SGARBI. Signor Presidente,
direzione della salvaguardia di alcune dichiaro il mio voto favorevole al testo
« presenze », ma non vorremmo che pas- alternativo del relatore di minoranza Me-
sassero elementi orientati in una direzione nia per alcune ragioni che in qualche
che è opposta alla difesa delle « presenze » modo integrano le osservazioni che ho
etnico-linguistiche e culturali. fatto in precedenza, anche alla luce del-
Non mi stanco di ripetere che gli l’illuminante intervento del sardista, ono-
albanesi di Calabria, i grecanici di Cala- revole Meloni, il quale, nella difesa della
bria e i greci (o i grici) di Puglia, per la lingua sarda e nella volontà di stabilire,
loro storia, rappresentano delle realtà che come è giusto, un ceppo linguistico di
sono consolidate. Si pensi che i greci di radice cosı̀ fragile da meritare di essere
Calabria si trovano in quella regione difeso con maggior vigore, ha dimenticato
dall’VIII secolo ante Christum natum ! di dire che il testo dell’articolo 2, cosı̀
Negli anni successivi al mille vi è stata un come viene presentato, contiene una la-
po’ la diaspora bizantina, con tutto ciò cuna grave sul piano della evoluzione
che ne è derivato, compreso il movimento della lingua, cosı̀ come essa viene pla-
basiliano che ha costituito, dal punto di smata dalla storia. Non si tratta, cioè, di
vista religioso e culturale, un dato essen- tutelare il sardo in senso generale, ma le
ziale della storia della cultura del Mez- lingue sarde; quindi, non il catalano, ma
zogiorno d’Italia. Per non parlare poi il catalano di Alghero, trattandosi di una
della piana degli albanesi in Sicilia ! connotazione evolutiva della lingua cata-
La nostra proposta di legge si muove, lana attraverso il suo presidio linguistico
come ho già detto, nella direzione della in Alghero.
salvaguardia di queste realtà e di queste Allora, dovendosi accettare lo scorret-
« presenze ». Certo, per altre minoranze, tissimo testo dell’articolo 2, occorre con-
come si dice, abbiamo qualche preoccu- frontare il testo di riferimento, che è la
pazione; non vorremmo infatti che attra- Treccani, che, indicando le aree più o
verso la logica della difesa di queste meno riprodotte nel testo dell’articolo 2
minoranze e di queste « presenze » pas- della Commissione, le definisce non gre-
sasse dell’altro e si mettessero in moto che, ma grecaniche, che è altra cosa,
meccanismi fuorvianti e centrifughi che perché il grecanico sta al greco come il
nulla hanno a che vedere con la difesa del greco antico sta al greco moderno, anche
principio delle « presenze » etnico-lingui- con altre varianti che derivano dalla
stiche e quindi culturali. È dunque questo persistenza del greco sul territorio cala-
il senso dei nostri emendamenti, che brese.
continuiamo a sostenere. Prendiamo atto Ove dovessimo licenziare – mi rivolgo
che il Governo, rimettendosi all’Assemblea ai colleghi di maggiore acume filologico
sull’emendamento Fontan 2.7 e riservan- come l’onorevole Meloni, sardista – il
dosi di intervenire nuovamente sugli iden- testo dell’articolo 1, dovremmo dire: sardo
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Atti Parlamentari — 37 — Camera dei Deputati
e catalano di Alghero, per distinguerlo dal conosce anche l’italiano e allora, per non
catalano di Barcellona. Il catalano di ridursi in un ghetto, si conformi all’ita-
Alghero è il nostro catalano. Inoltre, non liano !
dovremmo dire greco, bensı̀ grecanico, che Leggo allora rapidamente questo testo
è altra cosa rispetto al greco parlato dai che allude al metodo da tenersi – come è
greci che vivono in Grecia o in Italia stato indicato in America – rispetto al-
perché provenienti da quel paese. Lo l’uso pubblico, per cui l’articolo 1 indica
ripeto, il grecanico è lingua letteraria, non la lingua ufficiale cosı̀ come potrebbe
lingua e basta. essere un esperanto italiano dei diversi
Il sardo ha espresso, nelle sue varietà, dialetti, ovvero l’inglese comunemente
una lingua con presidi letterari invero parlato: « La California sta smantellando,
meno fortificati di quelli espressi dal a colpi di referendum, la sua legislazione
romagnolo, dal napoletano e dal vene- in favore delle minoranze linguistiche.
ziano in questo secolo e nel secolo pre- L’ultimo colpo è rappresentato dalla mas-
cedente dal milanese. E noi siamo, per siccia vittoria dei “sı̀” (61 per cento) al
esempio, educati, anche manzonianamente referendum per abolire il bilinguismo
a scuola, ad imparare l’italiano, ma Carlo nelle scuole, o Proposition 227. I licei del
Porta scrive in milanese, che è una va- Golden State, nei quali si insegnavano 130
riante milanese della lingua italiana. lingue diverse, compresi il russo, il hmong
Quindi, una cosa è la lingua e una cosa e il punjabi, dovranno ora adottare un
è la letteratura, caro onorevole Meloni. sistema semplificato: dopo un anno di
Non volevo deprezzare il suo sardismo, insegnamento nella lingua materna, gli
volevo semplicemente dire che i presidi studenti seguiranno i corsi in inglese,
letterari di questo secolo, da Virgilio Giotti insieme ai loro coetanei americani. Un
a Giacomo Noventa, a Pier Paolo Pasolini, sondaggio del Los Angeles Times rivela che
a Tonino Guerra, parlano lingue non il 62 per cento dei latinos, gli immigrati
dialettali, ma lingue letterali, vale a dire sudamericani di lingua spagnola, si sono
lingue che non sono quella italiana, in espressi a favore della Proposition 227.
nome e per conto della letteratura ita- Per la maggioranza dei 9,5 milioni di
liana. Questo era il senso del mio ragio- californiani di origine ispanica (30 per
namento. cento della popolazione) il bilinguismo
In ogni caso, dovendo accedere al testo rappresentava più un ostacolo all’inseri-
della Commissione, chiedo che esso venga mento nella società che un beneficio.
corretto in catalano di Alghero e nel caso Secondo Sherri Annis, portavoce della
del greco in grecanico. campagna per l’abolizione del bilinguismo,
Per quello che riguarda il tema gene- ’l’educazione bilingue creava una classe di
rale dell’uso nelle sedi pubbliche, addive- sotto-cittadini perenni’ ».
nendo alla tesi medesima dell’onorevole
Novelli, vorrei darvi lettura di un testo PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
che, in ordine alle considerazioni dell’ono- per dichiarazione di voto l’onorevole
revole Colombo, connota come tendenza Niedda. Ne ha facoltà.
di Lumpenproletariat o di sottocittadini
permanenti, quello della difesa eccessiva e GIUSEPPE NIEDDA. Vorrei fare un’os-
paternalistica delle minoranze linguistiche servazione sull’articolo 2 perché si rischia
ove non sia per una invocata minorità, di tradurre in una norma legislativa
perché tutti quelli che hanno studiato ad un’imperfezione.
Alghero – ella lo sa bene – conoscono Fra le lingue parlate sulle Alpi, l’arti-
perfettamente l’italiano e non hanno bi- colo 2 fa riferimento al francese, al
sogno di essere protetti attraverso la franco-provenzale e all’occitano. Occorre
difesa di una lingua letterariamente pre- tener conto che la lingua provenzale ha
gevole, ma non per loro esclusiva. Se uno una sua specificità che è stata nei secoli
non ne conosce altra, venga difeso, ma lei distinta rispetto a quella francese e che
212
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testo con specificazioni e chiose per ogni Bisogna allora rivisitare rapidamente
comma, come tenta di fare, del tutto quelli che sono i precedenti di questo
inutilmente, l’onorevole Sgarbi. nome: essi sono rarissimi e di ben scarso
significato. È un nome che ha una valenza
MAURO PAISSAN. Chiedo di parlare soprattutto negli ambienti della cancelle-
sull’ordine dei lavori. ria e che è di carattere burocratico; non
solo, ma è un nome che non ricorre mai
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. in termine di parlata nel Midi de France
e, tanto meno, in contesti provenzali.
MAURO PAISSAN. Invito la Presidenza Debbo solo dire che la lettura degli
a comunicare all’Assemblea i tempi che elementi acquisiti in questi mesi ci fa
ancora sono a disposizione dei gruppi. sostenere che questo termine era stato
Grazie. ignorato per lungo tempo dalla gente.
Come dicevo, era un neologismo stretta-
PRESIDENTE. Li comunicherò quanto mente tipico del linguaggio di cancelleria.
prima, onorevole Paissan. La seconda questione che volevo porre
Ha chiesto di parlare per dichiarazione in evidenza è la seguente: il termine
di voto l’onorevole Teresio Delfino. Ne ha « occitano » per tanti secoli non è emerso
facoltà. nel senso di evocare questa minoranza
etnico-linguistica. È ricomparso solo tra la
TERESIO DELFINO. La sollecitazione fine del 1700 e l’inizio del 1800 negli
del collega Niedda consente una rifles- scritti di Henry Pascal Rochegude, un
sione sui criteri che hanno mosso la letterato maniaco dei trovatori che lo
Commissione alla stesura del testo. La esaltava come modelli e norme, non solo
prima riflessione riguarda proprio il ti- letterari ma di civiltà, di grafia e di
tolo, cioè la tutela delle minoranze lin- scrittura. Non a caso, questo personaggio
guistiche. Se cosı̀ è, proprio in considera- scriveva i propri componimenti poetici in
zione della sollecitazione del collega grafia arcaica e li gabellava in giro come
Niedda ad una decisione coerente con il prodotti trobadorici autentici del 1100 e
testo elaborato dalla Commissione, ac- del 1200, da lui scoperti in chissà quali
canto alle lingue minoritarie elencate nel- abbandonati castelli. È un imbroglio che
l’articolo 2 va affrontata, per onestà cul- evidentemente sul piano culturale venne
turale, la questione dell’occitano da af- facilmente scoperto e denunciato !
fiancare al provenzale. In caso contrario La terza questione (mi richiamo ad
rischiamo non di fare la rivisitazione osservazioni che sono già state fatte,
etnico-linguistico-culturale che questa signor relatore) è legata alla grande rina-
legge si propone, quanto di soddisfare scita provenzale che si è avuta con Fé-
alcune legittime sollecitazioni o più re- déric Mistral, il quale ha fatto giustizia –
centi affermazioni di termini e nomi che evidentemente in termini pieni – di quello
non indicano la sostanza culturale che che è il nome con cui dobbiamo indicare
vogliamo riaffermare. in modo etnico-linguistico-culturale que-
Il termine « occitano », per chi abbia sta lingua...
approfondito la questione, non ha una
vera radice storica, nel senso che non PRESIDENTE. La prego di concludere,
esprime una minoranza etnico-linguistico- onorevole Delfino.
culturale di antico richiamo. Etimologica-
mente, potrebbe rimandare indubbia- TERESIO DELFINO. Ritengo che di
mente alla lingua d’oc. Ma comunque fronte ad un letterato come Mistral, che è
questo termine segnala certamente una stato premio Nobel nel 1904, noi non
esigenza che è nata successivamente a potremmo avere difficoltà ad accogliere
quella che è l’identità linguistica etnico- un’indicazione, un emendamento, anche al
culturale che noi vogliamo difendere. di là di quelli che possono essere atti che
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Atti Parlamentari — 40 — Camera dei Deputati
in sede regionale e in sede amministrativa parte dei temi che andremo ad affrontare
locale si sono determinati rispetto alle nel prosieguo della discussione.
evocazioni. Noi, in questa sede, rappre- Invito quindi i colleghi a tener conto
sentiamo infatti il Parlamento e siamo qui dei tempi e di contenere i loro interventi.
a dare dignità culturale ad una verità Ha chiesto di parlare per dichiarazione
storica che si è affermata in tutte queste di voto l’onorevole Barral. Ne ha facoltà.
regioni.
Concludo augurandomi che l’emenda- MARIO LUCIO BARRAL. Vorrei met-
mento, che più avanti esamineremo, non tere in contrapposizione gli ultimi due
possa non essere accolto, sia visto nell’ot- interventi, sia quello del collega Niedda,
tica giusta che anche altri colleghi vor- sia quello del collega Teresio Delfino, in
ranno evidenziare. Altrimenti, noi rispon- quanto non vorrei che qui si arrivasse, per
deremo con il termine « occitano » più a quanto riguarda l’« operazione occitani » a
problemi di carattere amministrativo, or- dei personalismi.
ganizzatorio e politico; mentre noi qui Vorrei ricordare, a titolo di cronaca,
stiamo facendo un altro tipo di legisla- che l’Occitania, territorio che comunque
zione. copre la fascia centro-meridionale della
Francia e, da questa parte delle Alpi, la
provincia di Cuneo e, nella parte meri-
PRESIDENTE. Prego i colleghi di ri-
dionale, quella di Torino, è composta di
spettare i tempi perché, anche nell’ambito
sette province, di cui una è la Provenza.
del contingentamento, gli interventi per
Non vorrei, quindi, che si facesse del
dichiarazione di voto sugli emendamenti
personalismo, perché a questo punto an-
debbono comunque avere una durata
che un’eventuale altra provincia, per
massima di cinque minuti.
esempio il Delfinato, potrebbe richiamare
I tempi residui sono cosı̀ ripartiti:
l’attenzione di quest’aula chiedendo an-
relatore per la maggioranza: 13 minuti;
ch’essa un riconoscimento particolare.
relatore di minoranza: 10 minuti; Go-
La cultura, la tradizione occitana si
verno: 18 minuti; richiami al regolamento:
identificano sicuramente anche nel pro-
10 minuti; interventi a titolo personale: 47
venzale. Ciò non vuol dire, però, che si
minuti.
possano fare personalismi. Quindi, voterò
Il tempo residuo a disposizione dei
contro gli emendamenti a firma degli
gruppi è ripartito nel modo seguente:
onorevoli Teresio Delfino e Niedda.
democratici di sinistra-l’Ulivo: 40 minuti;
forza Italia: 27 minuti; alleanza nazionale: PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
9 minuti; popolari e democratici-l’Ulivo: per dichiarazione di voto l’onorevole Or-
24 minuti; lega nord per l’indipendenza lando. Ne ha facoltà.
della Padania: 24 minuti; rifondazione
comunista-progressisti: 12 minuti; UDR/ FEDERICO ORLANDO. Signor Presi-
CDU-CDR: 6 minuti; rinnovamento ita- dente, voglio esprimere il mio consenso al
liano: 20 minuti. richiamo dell’onorevole Meloni sull’argo-
Il tempo a disposizione del gruppo mento che impegna oggi questa Camera.
misto è ripartito tra le componenti poli- Noi qui stiamo parlando o dobbiamo
tiche costituite al suo interno nel modo parlare di tutela delle minoranze lingui-
seguente: verdi: 12 minuti; socialisti ita- stiche ai sensi della Costituzione e non
liani: 7 minuti; CCD: 1 minuto; minoranze dobbiamo far passare, attraverso questo
linguistiche: 4 minuti; patto Segni-liberali: doveroso impegno, un piccolo cavallo di
3 minuti; la rete: 3 minuti. Troia carico di localismi o personalismi,
Questi sono i tempi residui che risul- come è stato detto or ora, con relativo
tano per il prosieguo del dibattito, essendo armamentario di bagagli, di dialetti e di
all’articolo 2, estremamente limitati. Però rivendicazioni, magari di privilegi locali,
è anche vero che abbiamo anticipato, in nell’ambito delle più vaste comunità re-
modo assolutamente improprio, gran gionali e della comunità nazionale.
215
Atti Parlamentari — 41 — Camera dei Deputati
216
Atti Parlamentari — 42 — Camera dei Deputati
217
Atti Parlamentari — 6 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 GIUGNO 1998 — N. 370
219
Atti Parlamentari — 7 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 GIUGNO 1998 — N. 370
220
Atti Parlamentari — 8 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 GIUGNO 1998 — N. 370
221
Atti Parlamentari — 9 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 GIUGNO 1998 — N. 370
2. 16. Menia.
Al comma 1, sopprimere le parole: il
ladino.
Al comma 1, sostituire la parola: popo-
2. 19. Menia.
lazioni con la seguente: comunità.
2. 6. Fontan, Cavaliere, Luciano Dussin,
Fontanini, Stucchi. Al comma 1, sostituire le parole: l’occi-
tano con le seguenti: il provenzale-occitano
2. 64. Teresio Delfino, Niedda.
Al comma 1, dopo la parola: popolazioni
aggiungere la seguente: stanziali.
Al comma 1, sopprimere le parole: e il
2. 7. Fontan, Cavaliere, Luciano Dussin,
sardo.
Fontanini, Stucchi.
2. 20. Menia.
222
Atti Parlamentari — 10 — Camera dei Deputati
223
Atti Parlamentari — 11 — Camera dei Deputati
224
Atti Parlamentari — 12 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 GIUGNO 1998 — N. 370
Sopprimere il comma 2.
Al comma 1, dopo le parole: il sardo
aggiungere le seguenti: il tuderte. *2. 13. Migliori, Menia, Armaroli, Cola,
2. 57. Menia, Migliori, Cola, Fragalà, Na- Fragalà, Serra, Nuccio Carrara.
nia, Selva, Armaroli.
225
Atti Parlamentari — I — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998
RESOCONTO
SOMMARIO E STENOGRAFICO
374.
INDICE
PAG. PAG.
N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: democratici di sinistra-l’Ulivo: DS-U; forza Italia: FI; alleanza
nazionale: AN; popolari e democratici-l’Ulivo: PD-U; lega nord per l’indipendenza della Padania:
LNIP; rifondazione comunista-progressisti: RC-PRO; rinnovamento italiano: RI; unione democratica
per la Repubblica: UDR; misto: misto; misto-centro cristiano democratico: misto-CCD; misto-socialisti
democratici italiani: misto-SDI; misto-per l’UDR-patto Segni/liberali: misto-per l’UDR-P. Segni/lib.;
misto-verdi-l’Ulivo: misto-verdi-U; misto minoranze linguistiche: misto Min. linguist.; misto rete-
l’Ulivo: misto-rete-U.
227
Atti Parlamentari — II — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
PAG. PAG.
Proposta di legge Corleone: Minoranze lin- (Esame articolo 9 – A.C. 169) ..................... 30
guistiche (A.C. 169) e abbinate (A.C. 300- Presidente ..................................................... 30, 32
396-918-1867-2086-2973) (Seguito della di-
scussione e approvazione con modifica- Boato Marco (misto-verdi-U) .................... 34
zioni) ............................................................. 8 Caveri Luciano (misto Min. linguist.) ...... 34
(Ripresa esame articolo 2 – A.C. 169) ........ 8 Fontan Rolando (LNIP) ............................. 30
Presidente ............................................... 8, 10, 17 Giovanardi Carlo (misto-CCD) .................. 31, 32
Borghezio Mario (LNIP) ............................. 13 Guidi Antonio (FI) ...................................... 32
Delfino Teresio (UDR) ................................ 14 Maselli Domenico (DS-U), Relatore per la
Fontan Rolando (LNIP) ............................. 10, 17 maggioranza .................................................. 30, 31
Giovanardi Carlo (misto-CCD) .................. 15 Niccolini Gualberto (FI) ............................. 30
Tassone Mario (UDR) ................................. 35
Jervolino Russo Rosa (PD-U), Presidente
della I Commissione ................................... 9 Zoppi Sergio, Sottosegretario per la fun-
zione pubblica e gli affari regionali ......... 30
Migliori Riccardo (AN) ............................... 9
Novelli Diego (DS-U) .................................. 10 (Esame articolo 10 – A.C. 169) ................... 36
Rodeghiero Flavio (LNIP) .......................... 16 Presidente ..................................................... 36
Selva Gustavo (AN) ..................................... 15, 17 Maselli Domenico (DS-U), Relatore per la
Soda Antonio (DS-U) .................................. 10 maggioranza .................................................. 36
Vito Elio (FI) ............................................... 8 Zoppi Sergio, Sottosegretario per la fun-
zione pubblica e gli affari regionali ......... 36
(Esame articolo 3 – A.C. 169) ..................... 18
(Esame articolo 11 – A.C. 169) ................... 37
Presidente ..................................................... 18
Presidente ..................................................... 37
Boato Marco (misto-verdi-U) .................... 18
Maselli Domenico (DS-U), Relatore per la
Maselli Domenico (DS-U), Relatore per la
maggioranza .................................................. 37
maggioranza .................................................. 18
Niccolini Gualberto (FI) ............................. 37
Zoppi Sergio, Sottosegretario per la fun-
zione pubblica e gli affari regionali ......... 18 Zoppi Sergio, Sottosegretario per la fun-
zione pubblica e gli affari regionali ......... 37
(Esame articolo 4 – A.C. 169) ..................... 19
Presidente ..................................................... 19 (Esame articolo 12 – A.C. 169) ................... 40
Calzavara Fabio (LNIP) ............................. 23 Presidente ..................................................... 40
Delfino Teresio (UDR) ................................ 22 Boato Marco (misto-verdi-U) .................... 41
Fontan Rolando (LNIP) ............................. 23 Caveri Luciano (misto Min. linguist.) ...... 42
Maselli Domenico (DS-U), Relatore per la Fontan Rolando (LNIP) ............................. 41
maggioranza .................................................. 19 Maselli Domenico (DS-U), Relatore per la
Migliori Riccardo (AN) ............................... 20 maggioranza .................................................. 40
Selva Gustavo (AN) ..................................... 19 Migliori Riccardo (AN) ............................... 41
Zoppi Sergio, Sottosegretario per la fun- Niccolini Gualberto (FI) ............................. 41
zione pubblica e gli affari regionali ......... 19 Sgarbi Vittorio (misto) ............................... 42
(Esame articolo 5 – A.C. 169) ..................... 24 Zoppi Sergio, Sottosegretario per la fun-
zione pubblica e gli affari regionali ......... 41
Presidente ..................................................... 24
Aloi Fortunato (AN) ................................... 26 (Esame articolo 13 – A.C. 169) ................... 43
Boato Marco (misto-verdi-U) .................... 28 Presidente ..................................................... 43
Cavaliere Enrico (LNIP) ............................. 28 Maselli Domenico (DS-U), Relatore per la
Delfino Teresio (UDR) ................................ 26 maggioranza .................................................. 43
Fontan Rolando (LNIP) ............................. 27 Zoppi Sergio, Sottosegretario per la fun-
zione pubblica e gli affari regionali ......... 43
Maselli Domenico (DS-U), Relatore per la
maggioranza .................................................. 24 (Esame articolo 14 – A.C. 169) ................... 45
Migliori Riccardo (AN) ............................... 27 Presidente ..................................................... 45
Niccolini Gualberto (FI) ............................. 24 Maselli Domenico (DS-U), Relatore per la
Soliani Albertina, Sottosegretario per la maggioranza .................................................. 45
pubblica istruzione ...................................... 24, 25 Zoppi Sergio, Sottosegretario per la fun-
(Esame articolo 8 – A.C. 169) ..................... 29 zione pubblica e gli affari regionali ......... 45
Presidente ..................................................... 29 (Esame articolo 15 – A.C. 169) ................... 46
Aloi Fortunato (AN) ................................... 29 Presidente ..................................................... 46
Maselli Domenico (DS-U), Relatore per la Maselli Domenico (DS-U), Relatore per la
maggioranza .................................................. 29 maggioranza .................................................. 46
Soliani Albertina, Sottosegretario per la Zoppi Sergio, Sottosegretario per la fun-
pubblica istruzione ...................................... 29 zione pubblica e gli affari regionali ......... 46
228
Atti Parlamentari — III — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
PAG. PAG.
229
Atti Parlamentari — IV — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
PAG. PAG.
Interrogazioni a risposta immediata (Svolgi- (La seduta, sospesa alle 15,55, è ripresa alle
mento) ........................................................... 80 16,05) ............................................................. 94
(Attuazione dei provvedimenti tesi a favorire
Interpellanza e interrogazioni (Svolgimento) 94
l’occupazione giovanile) ............................... 81
Ciani Fabio (PD-U) ..................................... 81 (Fenomeni separatisti in Europa) ................. 94
Prodi Romano, Presidente del Consiglio dei Fassino Piero, Sottosegretario per gli affari
ministri .......................................................... 81 esteri .............................................................. 94, 96
Tassone Mario (UDR) ................................. 94, 98
(Iniziative diplomatiche a sostegno della Gre-
cia nella questione di Cipro) ..................... 82 (Condanna di membri della direzione del
Prodi Romano, Presidente del Consiglio dei partito Herri Batasuna) .............................. 99
ministri .......................................................... 82 Dalla Rosa Fiorenzo (LNIP) ...................... 101
Rossi Oreste (LNIP) .................................... 82 Fassino Piero, Sottosegretario per gli affari
esteri .............................................................. 100
(Informazione dei risparmiatori nel processo
di privatizzazione dell’ENI) ......................... 83 (Arresto dell’equipaggio del motopeschereccio
Francesco Saverio) ....................................... 101
Landi di Chiavenna Giampaolo (AN) ...... 83, 84
Fassino Piero, Sottosegretario per gli affari
Prodi Romano, Presidente del Consiglio dei
esteri .............................................................. 101
ministri .......................................................... 84
Giacalone Salvatore (PD-U) ....................... 103
(Aumento del ticket sui farmaci e gratuità
Volontè Luca (UDR) ................................... 103
della cura Di Bella) .................................... 85
Massidda Piergiorgio (FI) ........................... 85, 86 (Mantenimento dell’ordine pubblico in Alba-
nia) ................................................................ 104
Prodi Romano, Presidente del Consiglio dei
ministri .......................................................... 85 Rivera Giovanni, Sottosegretario per la
difesa ............................................................. 104
(Interventi per le imprese che investono nel Volontè Luca (UDR) ................................... 105
Mezzogiorno) ................................................. 87
Piscitello Rino (misto-rete-U) .................... 87, 88 (Modalità di redazione della risposta all’in-
terrogazione n. 4-10193) ............................. 105
Prodi Romano, Presidente del Consiglio dei
ministri .......................................................... 87 Izzo Domenico (PD-U) ............................... 106
Rivera Giovanni, Sottosegretario per la
(Interventi per lo sviluppo e l’occupazione) . 88 difesa ............................................................. 105
Lamacchia Bonaventura (RI) ............ 88, 89, 90
(Impiego di personale specializzato della ma-
Prodi Romano, Presidente del Consiglio dei rina militare per lo sgombero di fondali in
ministri .......................................................... 89, 90 Albania) ......................................................... 106
(Iniziative per la soluzione della crisi nel Giannattasio Pietro (FI) ............................. 107
Kosovo) ......................................................... 90 Rivera Giovanni, Sottosegretario per la
Prodi Romano, Presidente del Consiglio dei difesa ............................................................. 106
ministri .......................................................... 90
Ranieri Umberto (DS-U) ............................ 90, 91 Per la risposta a strumenti del sindacato
ispettivo ......................................................... 108
(Processo di privatizzazione dell’ENI) ........... 92
Presidente ................................................ 108, 109
Nesi Nerio (RC-PRO) ................................. 92
Volontè Luca (UDR) ................................... 108
Prodi Romano, Presidente del Consiglio dei
ministri .......................................................... 92 Disegno di legge di conversione (Annunzio
(Dichiarazioni del sottosegretario Corleone della presentazione e assegnazione a Com-
sulla procreazione medicalmente assistita) . 93 missione in sede referente) ....................... 109
Prodi Romano, Presidente del Consiglio dei Ordine del giorno della seduta di domani . 109
ministri .......................................................... 93
Scoca Maretta (UDR) ................................. 93, 94 Votazioni elettroniche (Schema) .. Votazioni I-LXXIV
N. B. I documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula sono
pubblicati nell’Allegato A.
Gli atti di controllo e di indirizzo presentati e le risposte scritte alle interrogazioni sono pubblicati
nell’Allegato B.
230
Atti Parlamentari — 8 — Camera dei Deputati
233
Atti Parlamentari — 9 — Camera dei Deputati
fatto proprio dall’onorevole Selva, non Le parti stralciate, che verranno nuo-
accettato dalla Commissione né dal Go- vamente sottoposte all’esame della Com-
verno. missione per essere approfondite a parte
in altro provvedimento, assumeranno il
(Segue la votazione). titolo: « Norme in materia di tutela della
minoranza zingara ».
Dichiaro chiusa la votazione. Immagino che questo abbia anche un
Comunico il risultato della votazione: qualche effetto sul provvedimento in
la Camera respinge (Vedi votazioni). esame e che permetta di cogliere appieno
la volontà emersa in Commissione.
(Presenti ............................. 327
Votanti ............................... 323 RICCARDO MIGLIORI. Chiedo di par-
Astenuti .............................. 4 lare.
Maggioranza ..................... 169
Hanno votato sı̀ ..... 114 PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
Hanno votato no . 209).
RICCARDO MIGLIORI. Signor Presi-
ROSA JERVOLINO RUSSO, Presidente dente, onorevoli colleghi, il gruppo di
della I Commissione. Chiedo di parlare. alleanza nazionale accoglie con favore la
scelta del Comitato dei nove, anche perché
lo stralcio di questa parte dell’articolo 2,
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
che elimina i riferimenti alla tutela per le
popolazioni rom e sinti, è in linea con il
ROSA JERVOLINO RUSSO, Presidente documento fondamentale di riferimento
della I Commissione. Signor Presidente, dei lavori della nostra Commissione, dal
nel corso dei lavori della Commissione quale prende le mosse il provvedimento in
sono emerse con chiarezza due posizioni. esame, che è la Carta del Consiglio di
Da parte di alcune forze politiche è stato Europa di Strasburgo del 5 novembre
chiesto che il testo in discussione, che mi 1992. Quest’ultima chiarisce in modo ine-
auguro possa concludere il suo iter questa quivocabile che cosa sono per i paesi
mattina in aula, non contenga alcun ri- europei le lingue minoritarie o regionali,
ferimento ai rom e ai sinti. Da parte di riferentisi a popolazioni stanziali che
altre forze politiche è stato espresso il hanno insediamenti storici all’interno di
desiderio che la Commissione affari co- un determinato territorio.
stituzionali si riappropri di questo pro- Penso che la decisione di questa mat-
blema e che su esso continui a discutere tina faccia giustizia del poco realismo che
e a lavorare. ha contraddistinto in larga parte i lavori
Di conseguenza, vorrei comunicare al- della Commissione: lo vedremo successi-
l’Assemblea che questa mattina la Com- vamente per quel che riguarda una serie
missione si è riunita ed ha deliberato lo di nostri emendamenti che tendono a fare
stralcio dell’articolo 2, comma 2, della riferimento esplicito e chiaro alla Carta
proposta di legge Corleone ed altri n. 169 dei diritti delle minoranze europee, che
nel seguente testo: « La Repubblica, in non sempre e non correttamente questo
attuazione dell’articolo 6 della Costitu- testo traduce in normativa. Quanto a
zione e in armonia con i principi generali questa decisione, la salutiamo con favore,
stabiliti dagli organismi europei, tutela la perché è dall’inizio di questa discussione,
lingua e la cultura delle popolazioni di alcuni mesi fa, che riteniamo essenziale lo
origine zingara » e contemporaneamente stralcio di questo punto: la maggioranza
ha disposto lo stralcio delle analoghe parti lo accetta in extremis, ma meglio tardi che
previste nelle proposte di legge Scalia e mai.
Procacci n. 300, Brunetti e Moroni n. 396,
Rodeghiero ed altri n. 1867 e Teresio ROLANDO FONTAN. Chiedo di par-
Delfino n. 2973. lare.
234
Atti Parlamentari — 10 — Camera dei Deputati
235
Atti Parlamentari — 11 — Camera dei Deputati
236
Atti Parlamentari — 12 — Camera dei Deputati
237
Atti Parlamentari — 13 — Camera dei Deputati
238
Atti Parlamentari — 14 — Camera dei Deputati
lineo che esiste ancora una casa editrice trimenti noi non siamo in grado, nei pochi
in lingua piemontese che è molto signifi- minuti che abbiamo a disposizione per
cativa. valutare ciascun emendamento, di mani-
Non dobbiamo assolutamente esclu- festare pienamente le ragioni – testé
dere da questa previsione normativa una evidenziate dal collega Borghezio e che io
lingua che ha caratteri – come illustri condivido assolutamente – che ci portano
glottologi hanno ormai stabilito sul piano ad assumere una certa posizione sulla
scientifico – completamente distinti sia questione della lingua piemontese.
dal francese, sia dall’italiano sia dall’oc- Un’unica votazione sul principio co-
citano. Si tratta di una lingua autonoma, mune contenuto negli emendamenti da
che è derivata autonomamente dal latino, Borghezio 2.8 a Menia 2.59 esclude la
con contenuti e caratteristiche propri, che possibilità di entrare nel merito delle
viene studiata, insegnata e coltivata in stesse proposte emendative. Pertanto, mi
alcune università straniere, a differenza di permetto di sollecitare un riesame di
quanto si verifica nel nostro paese, dove questa impostazione che veramente ri-
spesso queste lingue dimenticate vengono tengo inadeguata rispetto allo sforzo che il
trascurate dagli organismi universitari. Parlamento, attraverso i lavori della Com-
Sottolineo, ad esempio, che a Toronto in missione prima e dell’Assemblea poi, sta
Canada è tuttora attivissima una cattedra compiendo al riguardo.
di lingua, letteratura e storia del piemon- L’inserimento della lingua e della cul-
tese ! tura piemontese tra quelle tutelate dalla
Ritengo quindi che si debba esaminare Repubblica è stato sollecitato in questi
la questione dell’inserimento della lingua giorni ai parlamentari anche da diversi
piemontese con molta attenzione, per non intellettuali, proprio perché la cultura
commettere l’errore di escludere una lin- piemontese ha una grammatica, una let-
gua che rappresenta il portato in una teratura, un teatro che riteniamo si deb-
tradizione storica molto importante e an- bano difendere e qualificare proprio se-
cora molto viva non soltanto nelle vallate, condo lo spirito da cui è animata la
ma anche nella stessa città di Torino proposta di legge in discussione.
(Applausi dei deputati del gruppo della lega Inoltre, devo dire che la regione Pie-
nord per l’indipendenza della Padania). monte ha promosso dei corsi di lingua e
di cultura in modo che gli insegnanti delle
TERESIO DELFINO. Chiedo di parlare scuole medie siano in grado di accogliere
per un richiamo al regolamento. nel processo di formazione anche il ba-
gaglio culturale che questa lingua mino-
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. ritaria porta con sé.
Pertanto, condivido l’emendamento 2.8
TERESIO DELFINO. Signor Presidente, del collega Borghezio, che chiedo di poter
mi pare che la proposta di una votazione sottoscrivere, e mi auguro che in questo
unica su tutti gli emendamenti che ten- senso vi sia un ripensamento da parte
tano di sollecitare in quest’aula un dibat- dello stesso Comitato dei nove. Ecco
tito sulla peculiarità, sull’identità e sul perché le chiedo, signor Presidente, se non
valore di una serie di « parlate » e di sia possibile rivedere la sua decisione di
lingue minoritarie, su cui noi dovremmo votare il principio comune, intendendo
pronunciarci, sia veramente una forza- respinti, in caso di pronuncia contraria
tura, perché tende sostanzialmente ad della Camera, tutti gli emendamenti da
impedire al Parlamento di analizzare le Borghezio 2.8 a Menia 2.59. Peraltro, tra
ragioni per cui ogni singolo deputato o questi emendamenti ve n’è uno a mia
forza politica ha sollevato il problema. firma (l’emendamento 2.64) sul quale ri-
La pregherei, pertanto, signor Presi- chiamo nuovamente l’attenzione del rela-
dente, di verificare la possibilità di ricon- tore Maselli e del presidente della I
siderare questo orientamento, perché al- Commissione, Rosa Jervolino Russo, che è
239
Atti Parlamentari — 15 — Camera dei Deputati
volto ad inserire nell’articolo 2 del prov- vato per gli interventi a titolo personale,
vedimento il provenzale-occitano, senza proprio per questo motivo.
voler con questo difendere – come qual-
che collega ha cercato di far emergere in GUSTAVO SELVA. Chiedo di parlare.
una delle ultime sedute dell’Assemblea
nella quale ci siamo occupati della que- PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
stione – atteggiamenti di localismo, di
provincialismo e di frammentazione. Il GUSTAVO SELVA. Signor Presidente,
mio riferimento è ad una cultura proven- indipendentemente da quella che sarà la
zale che ha espresso sotto il profilo della sua decisione in ordine alle votazioni che
letteratura il massimo di questa lingua lei ha promosso, vorrei fare mio l’emen-
minoritaria con il premio Nobel Mistral; damento Menia 2.19, ma per ritirarlo, in
contestare la valenza storica di questa quanto ritengo che il ladino abbia una sua
lingua mi sembra assolutamente inade- dignità, una sua storia, una sua tradi-
guato. zione, per cui possa essere a giusto titolo
Concludo dicendo che riteniamo con- considerato una lingua minoritaria. Desi-
traddittorio questo atteggiamento rispetto dero farlo presente fin d’ora.
alla limpida volontà che la Commissione,
e soprattutto l’Assemblea, hanno manife- CARLO GIOVANARDI. Chiedo di par-
stato di valorizzare quelle espressioni lin- lare.
guistiche minoritarie che sono l’espres-
sione storica di un linguaggio profonda- PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
mente radicato in quelle aree.
Pertanto, da questo punto di vista mi CARLO GIOVANARDI. Credo che il
auguro vi sia la disponibilità a rivedere la dibattito generale abbia chiarito che il
decisione assunta sulla modalità della nodo di questo provvedimento è rappre-
votazione e, per quanto riguarda la lingua sentato dall’aggiunta dei friulani e dei
piemontese e provenzale, a rivolgere sardi alle cosiddette minoranze linguisti-
un’attenzione particolare a quelle vere ed che vere e proprie, quelle che hanno
autentiche identità culturali che noi vo- radici in paesi diversi dall’Italia. Il nodo è
gliamo salvare e valorizzare, senza assu- questo. Fra tutti gli emendamenti presen-
mere posizioni localistiche. tati tesi ad aggiungere i dialetti italiani,
molti sono evidentemente strumentali;
PRESIDENTE. Su questo richiamo al
quello che ho presentato io, relativo al
regolamento darò la parola, ove ne sia
veneto, tenta di essere una proposta seria,
fatta richiesta, ad un deputato per gruppo.
se è serio aver inserito il sardo e il
friulano, perché immagino che il veneto
ENRICO CAVALIERE. Chiedo di par-
abbia la stessa dignità culturale e lingui-
lare.
stica di questi altri due dialetti o lingue.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. È chiaro che se questo emendamento
viene aggiunto agli altri 32 emendamenti
ENRICO CAVALIERE. Presidente, in- che formano l’elenco di tutte le parlate
tervengo semplicemente per sottolineare italiane, io non ho la possibilità di operare
che la sua decisione impedirebbe al col- un confronto sul fulcro della legge, perché
lega Rodeghiero, che aveva chiesto di come è noto l’identificazione come mino-
parlare dopo il collega Borghezio sul ranza linguistica di sardo, friulano o
secondo dei due emendamenti presentati veneto porta tutte le conseguenze relative
dalla lega su questo tema, di esprimere agli interpreti, ai consigli comunali, ai
compiutamente il suo pensiero. consigli provinciali, alle comunità mon-
tane, agli atti giudiziari e cosı̀ via.
PRESIDENTE. Gli avrei dato comun- Pertanto il non poter votare su questo
que la parola utilizzando il tempo riser- emendamento significa non potersi con-
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Atti Parlamentari — 16 — Camera dei Deputati
frontare sul cuore di quella che a nostro Oggi un progetto plurilinguistico e plu-
avviso è la parte sbagliata di questo riculturale, come spero stiamo cercando
provvedimento. di fare con questo articolato, si inserisce
non più nel contesto nazionale italiano
FLAVIO RODEGHIERO. Chiedo di
ma in quello europeo, nel quale – come
parlare.
ha detto la Commissione europea – le
PRESIDENTE. Ne ha facoltà, utiliz- diversità culturali diventano un patrimo-
zando il tempo riservato per gli interventi nio cui attingere e con esse le diversità
a titolo personale. linguistiche, che rappresentano un vantag-
gio rispetto ai competitori nell’economia
FLAVIO RODEGHIERO. Intendo an- mondiale. Crescita economica in questo
ch’io sollecitare un riesame della decisione senso (l’ha detto Engels ed il relatore) e
della Presidenza, perché sembra rialli- difesa delle diversità culturale e linguistica
nearsi al ritardo – che peraltro non rappresentano un potenziale delle risorse
intendo sia solo colpevole, credo sia anche umane, con il loro corollario di cono-
doloso – con cui si dà applicazione scenze, organizzazione, creatività ed inno-
all’articolo 6 della Costituzione. Spero che vazione.
non sia questa la motivazione della Pre- Proprio per questo sostengo l’emenda-
sidenza, cioè quella di intervenire ad mento che introduce il veneto tra le lingue
applicare questo articolo e ad uniformarsi da proteggere; il veneto è una lingua che
ad una visione cosı̀ appiattente delle ha una sua vasta produzione letteraria,
tradizioni culturali italiane, tanto da ar- tanto che nel marzo 1995 la giunta
rivare appunto cosı̀ tardi, proprio perché regionale del Veneto ha pubblicato un
non vi sia possibilità di interpretazione. manuale della grafia veneta unitaria. Di-
Pertanto credo e spero davvero che si verse amministrazioni comunali del Ve-
riveda questa decisione. neto adottano il bilinguismo veneto-ita-
L’italiano scritto è rimasto infatti per liano nei propri atti. Nelle ultime legisla-
secoli un accademico esercizio di imita- ture della regione Veneto sono state pre-
zione dei classici; l’italiano parlato ha sentate da più gruppi svariate iniziative a
cominciato a generalizzarsi soltanto nel sostegno della lingua veneta. Attualmente
secondo dopoguerra, dopo secoli di domi- risulta giacente in consiglio regionale la
nio incontrastato dei dialetti. Dobbiamo proposta di legge « Tutela, valorizzazione
precisare, però, che in Italia il termine e promozione della lingua veneta ».
« dialetto » non designa, come altrove, L’ISTAT, in una delle sue rilevazioni, ha
varietà di una stessa lingua, ma designa evidenziato come la lingua veneta sia
una parlata derivata dal latino, che può parlata correntemente dal 52 per cento
essere anche lontanissima dall’italiano. degli abitanti della regione Veneto (la
Una consolidata abitudine all’identifica- percentuale più alta fra i popoli presenti
zione dialetto-deprivazione o dialetto- all’interno dello Stato italiano).
ignoranza, unitamente al formalismo in- Non vorrei nemmeno ricordare –
tollerante e vessatorio che ha caratteriz- perché per certi versi è già stato fatto –
zato (non lo dico io, l’ha detto don Milani come il preambolo della Carta europea
tanti anni fa) fino a ieri l’insegnamento delle lingue regionali o minoritarie del
dell’italiano a scuola, ha demonizzato il Consiglio d’Europa affermi che il diritto
dialetto in tutte le sue funzioni e mani- delle popolazioni ad esprimersi nelle loro
festazioni. In verità, il dialetto è una lingue regionali – ripeto, regionali – o
lingua. Ciò significa che dal punto di vista minoritarie nell’ambito della loro vita
linguistico non è il sottoprodotto di altre privata e sociale costituisce un diritto
parlate, ma è un sistema di comunica- imprescrittibile. Ma più ampiamente vor-
zione autonomo e compiuto, anche se rei richiamarmi, nel sostenere l’emenda-
conta un numero limitato, anche limita- mento che inserisce il veneto tra le lingue
tissimo, di parlanti. protette, non semplicemente alla salva-
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Atti Parlamentari — 17 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
guardia dei diritti linguistici, che già di una cosa obbrobriosa da ogni punto di
per sé ha una sua rilevanza, ma alla vista; comunque, contento lei... ! Ad ogni
libertà per ciascuna comunità di ricono- buon conto, chiedo, da parte nostra, la
scersi in un patrimonio linguistico nativo. votazione separata sugli emendamenti
In sintesi, mi richiamo a quel diritto Borghezio 2.8 (concernente il piemontese),
umano fondamentale ed imprescrittibile Fontan 2.9 (concernente il veneto) e Me-
che è il primario diritto umano alla nia 2.43 (concernente il fiorentino).
parola (Applausi dei deputati del gruppo
della lega nord per l’indipendenza della PRESIDENTE. Onorevole Fontan, lei
Padania). ha parlato di dialetti, mentre la legge si
riferisce a lingue.
PRESIDENTE. Ringrazio innanzitutto i
colleghi che sono intervenuti, perché mi GUSTAVO SELVA. Chiedo di parlare.
hanno consentito di rilevare un errore che
avevo commesso con riferimento all’emen- PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
damento 2.20 del collega Menia che,
essendo soppressivo, va votato in quanto GUSTAVO SELVA. Signor Presidente,
non rientra nel principio. per facilitare il suo lavoro voglio dirle
anzitutto che ritiriamo gli emendamenti
ROLANDO FONTAN. Anche l’emenda- Menia, dal 2.47 al 2.59. Evidentemente
mento Menia 2.19 ! questi emendamenti avevano uno scopo di
pressione per il miglioramento di questa
PRESIDENTE. No, l’emendamento 2.19 legge.
è stato ritirato dal collega Selva. Siccome riteniamo che, pur non es-
Colleghi, la votazione per principio non sendo pienamente soddisfacente, questa
impedisce di approfondire le singole que- legge abbia dato ragione ad alcune nostre
stioni, perché se il principio viene respinto posizioni, non vediamo la necessità di
si passa a votare i singoli emendamenti. E insistere su emendamenti che, lo ripeto,
tuttavia invito i colleghi a fare riferimento hanno manifestamente un carattere di
all’articolo 85-bis del regolamento, che pressione.
stabilisce che nel momento in cui il Anche per quanto riguarda l’emenda-
Presidente proceda a votazioni per prin- mento 2.20 dell’onorevole Menia, che fac-
cipi, i gruppi possono chiedere di votare cio mio, ritengo sia opportuno, per le
un numero di emendamenti pari al mas- ragioni che ho appena spiegato, ritirarlo.
simo a un decimo del numero dei propri Credo di aver collaborato anche in questo
componenti. Quindi, per i colleghi che ne modo alla facilitazione del suo compito,
hanno fatto richiesta implicita – diciamo signor Presidente.
cosı̀ –, come i colleghi Teresio Delfino e
Giovanardi, procederemo al voto sui loro
PRESIDENTE. A questo punto, dopo la
emendamenti, prescindendo dalla vota-
precisazione del collega Selva, non c’è più
zione di principio. Non so se sia chiaro. È
bisogno di procedere alla votazione di
dunque sufficiente fare riferimento a que-
principio. Procediamo, dunque, alla vota-
sta norma.
zione dei singoli emendamenti.
Passiamo ai voti.
ROLANDO FONTAN. Chiedo di par- Indı̀co la votazione nominale, mediante
lare. procedimento elettronico, sull’emenda-
mento Borghezio 2.8, non accettato dalla
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Commissione né dal Governo.
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Atti Parlamentari — 27 — Camera dei Deputati
e didattico, con gli elementi peculiari di per questo che il nostro voto sarà di
una vera e profonda valorizzazione delle astensione. Tuttavia ci preme sottolineare
identità culturali locali, proiettate in una come finalmente siano stati recepiti due
direzione europea. concetti che a nostro giudizio sono fon-
Riteniamo che gli articoli 5 e 6 siano damentali. Mi riferisco al fatto che, per la
sicuramente i più delicati sotto alcuni prima volta, nelle scuole non verrà inse-
profili che voglio qui richiamare. Anzi- gnata solo la lingua italiana ma anche la
tutto intendiamo ribadire anche in questa lingua della minoranza presente in un
occasione l’esigenza di affermare la piena determinato territorio. Finalmente è stata
libertà della famiglia nella scelta del aperta una breccia nella ferrea logica
progetto e del programma educativo dei nazionalistica ! Per la prima volta a queste
propri figli. Nel comma 5 dell’articolo 5 minoranza linguistiche possono essere in-
vedo la riaffermazione, in qualche misura, segnate le tradizioni culturali delle comu-
di questo principio, ma ritengo, proprio nità locali con metodologie e tempi decisi
per la prospettiva illustrata dal sottose- dalle stesse istituzioni scolastiche.
gretario, che sia necessario – nell’ambito Si tratta di una previsione che recu-
delle facoltà garantite alle istituzioni sco- pera il concetto di territorialità e di
lastiche in sede di autonomia organizza- identità delle minoranze linguistiche sog-
tiva e didattica – riaffermare con forza gette a tutela. Tutta questa materia è
questo elemento. comunque correlata all’articolo 18 in base
L’altra questione riguarda il difficile al quale le regioni e le province decidono
equilibrio da mantenere. Non siamo di- in questa materia nell’ambito delle pro-
sattenti alle preoccupazioni espresse da prie competenze. In tal modo le regioni
alcuni colleghi, ma riteniamo che il dif- potranno provvedere ad una legislazione
ficile equilibrio tra unità e pluralità di cosiddetta secondaria per recuperare i
indirizzo educativo, didattico e formativo principi contenuti in questo provvedi-
debba essere raggiunto nella convinzione e mento ai quali annettiamo grandissima
allo scopo di esaltare quei valori che importanza perché rappresentano una
rappresentano il legame vero della comu- grande innovazione in tema di identità
nità locale, nazionale ed europea. Mi nazionale e locale. Per la prima volta è
riferisco alla capacità di condividere e di stata aperta una breccia nel campo della
ascoltare in uno spirito di profonda tol- cultura e dell’identità locale.
leranza. Non credo che il tema della
valorizzazione delle peculiarità culturali RICCARDO MIGLIORI. Chiedo di par-
possa essere risolto ignorando i problemi lare.
delle comunità locali; sono convinto, in-
vece, che occorra uno sforzo tra le fami- PRESIDENTE. Lei è relatore di mino-
glie e tra tutti i soggetti che partecipano ranza ?
al processo educativo e formativo dei
ragazzi per valorizzare le singole capacità. RICCARDO MIGLIORI. Il relatore di
Riteniamo che l’equilibrio raggiunto dal minoranza è il collega Menia, che non è
testo elaborato della Commissione possa presente.
essere ulteriormente affinato (Applausi dei
deputati del gruppo dell’UDR). PRESIDENTE. Le voglio ricordare che
il suo gruppo dispone ancora di un
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare minuto, mentre il relatore di minoranza
l’onorevole Fontan. Ne ha facoltà. dispone ancora di dieci minuti. Comples-
sivamente si tratta di undici minuti. Ha
ROLANDO FONTAN. Il testo elaborato facoltà di parlare.
dalla Commissione presenta alcuni aspetti
positivi, anche se non prende in conside- RICCARDO MIGLIORI. La ringrazio,
razione alcuni nostri suggerimenti ed è Presidente.
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Atti Parlamentari — 28 — Camera dei Deputati
Preannuncio che il nostro gruppo riti- gioranza della popolazione veneta. Riba-
rerà tutti gli emendamenti presentati al- disco che si tratta di una lingua, come è
l’articolo 5, perché alleanza nazionale evidenziato anche nello statuto della re-
saluta positivamente il nuovo testo, frutto gione Veneto !
anche degli emendamenti predisposti dal Cari colleghi, non preoccupatevi perché
Governo, che razionalizza una previsione ci penseremo noi, anche attraverso le
normativa altrimenti scarsamente atti- nostre scuole, a continuare questa tradi-
nente alla realtà ed impregnata di dati zione che è maggioritaria del popolo
demagogici e velleitari. veneto ! La lingua veneta non si tocca
La nostra relazione di minoranza ac- (Applausi dei deputati del gruppo della lega
compagnava un testo che si avvicina molto nord per l’indipendenza della Padania) !
all’articolo che oggi è alla nostra atten-
zione, soprattutto per quel che riguarda la PRESIDENTE. Passiamo alla votazione
facoltà dei genitori di avvalersi per i dell’emendamento 5.30 della Commis-
propri figli di queste misure, a differenza sione.
di quanto prevedeva il testo precedente, Ha chiesto di parlare per dichiarazione
che era basato su una assurda forma di di voto l’onorevole Boato. Ne ha facoltà.
silenzio-assenso. Come ha ben detto il
sottosegretario per la pubblica istruzione, MARCO BOATO. Ho chiesto la parola
con il nuovo testo si chiarisce, tra l’altro, soltanto per dichiarare il voto favorevole
il ruolo integrativo della lingua della dei deputati verdi sull’emendamento 5.30
minoranza rispetto alla lingua nazionale. della Commissione, che sostituisce intera-
Non riesco a capire a quali « brecce » mente gli articoli 5, 6 e 7 e per rilevare
facesse riferimento il collega Fontana ri- che nell’intervento che mi ha preceduto
spetto alla coesione nazionale che deriva sono state dette una serie di sciocchezze
dalla lingua ufficiale, che viene ribadita riguardo a quello che sarà possibile fare
come cardine dell’insegnamento scolastico. sulla base del provvedimento in esame.
Nell’annunciare che i deputati del
gruppo di alleanza nazionale si asterranno PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
nella votazione dell’articolo 5, ribadisco il Ricordo che l’emendamento 5.30 della
ritiro dei nostri emendamenti (Applausi Commissione è interamente sostitutivo de-
dei deputati del gruppo di alleanza nazio- gli articoli 5, 6 e 7 (per gli articoli 6 e 7,
nale). nel testo della Commissione, e per il
complesso degli emendamenti ad essi pre-
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare sentati vedi l’allegato A – A.C. 169 sezioni
l’onorevole Cavaliere. Ne ha facoltà. 5 e 6).
Indı̀co la votazione nominale, mediante
ENRICO CAVALIERE. La mia posi- procedimento elettronico, sull’emenda-
zione è contraria alla formulazione pro- mento 5.30 della Commissione, accettato
posta, in quanto ci troviamo in una dal Governo.
situazione paradossale (« paradossale », a (Segue la votazione).
dir poco): il provvedimento al nostro
esame, infatti, ha escluso la lingua veneta Dichiaro chiusa la votazione.
(all’articolo 2); ci troviamo quindi in una Comunico il risultato della votazione:
situazione assurda, sulla base della quale la Camera approva (Vedi votazioni).
nelle scuole del Veneto potranno essere
insegnate la lingua albanese, quelle di (Presenti ............................. 365
origine slava e bosniaca, quella somala e Votanti ............................... 204
qualsiasi altro tipo di lingua qui prevista Astenuti .............................. 161
(comprese quelle di origine germanica), Maggioranza ..................... 103
ma non quella veneta, che è la lingua dei Hanno votato sı̀ ..... 200
nostri padri, che viene parlata dalla mag- Hanno votato no .. 4).
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gare anche questo principio all’articolo 15, articolo di civiltà, è un articolo di inci-
in cui si dice che le regioni a statuto viltà ! Come ha spiegato Furio Colombo,
ordinario nelle materie di loro compe- negli Stati Uniti, in tutti gli organismi
tenza adeguano la legislazione ai principi elettivi, si parla una sola lingua ! Noi
stabiliti dalla presente legge. È evidente facciamo passare il principio che in Sar-
che si dà la possibilità alle regioni di degna e in Friuli persone che parlano
adeguare in futuro questi principi, cioè di correttamente l’italiano avranno il diritto
riconoscere eventualmente una lingua im- di parlare la loro lingua, avvalendosi di
portante all’interno della regione e, di traduttori. Ciò nei consigli comunali e
conseguenza, di utilizzare questa lingua provinciali, nelle comunità montane, nelle
anche all’interno degli organi collegiali. regioni. Certo che la lega esulta, colleghi
della sinistra ! La lega esulta, perché
DOMENICO MASELLI, Relatore per la questo è un passaggio che spacca il
maggioranza. Chiedo di parlare. principio che in una comunità si parla
direttamente attraverso la stessa lingua,
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. senza che negli organismi elettivi ci sia
bisogno di un interprete; si potrebbe
DOMENICO MASELLI, Relatore per la verificare il caso che, in una riunione, una
maggioranza. Vorrei chiarire il valore di terza persona debba spiegare ad un sog-
questo articolo e delle modifiche appor- getto che parla italiano che cosa ha detto
tate dalla Commissione, come è stato il suo collega, che pure parla italiano, il
detto, anche con l’appoggio del rappre- quale però in quella sede ha il diritto di
sentante del Governo. In realtà, si tratta parlare il suo dialetto o la sua lingua.
essenzialmente solo dei comuni di cui Sui principi si costruisce la comunità
all’articolo 4, cioè i comuni in cui è nazionale ! Noi sconvolgiamo un principio
riconosciuta l’esistenza di questa lingua su cui si sono costruite grandi democrazie,
minoritaria. come gli Stati Uniti, e creiamo un pastic-
Abbiamo poi limitato a province e a cio dal punto di vista linguistico, da quello
regioni, dove il complesso degli abitanti di giuridico, da quello applicativo; andiamo a
questi comuni è più del 15 per cento, in costruire a macchia di leopardo nel nostro
modo da evitare l’uso anche da parte di paese un principio incomprensibile, che
un consigliere singolo che si trovi in creerà problemi dal lato economico, da
un’ampia regione o in un ampio comune. quello applicativo e – torno a dirlo – da
In realtà, le preoccupazioni sulla tradu- quello di principio. Mi rifiuto infatti di
zione non si pongono, perché il termine qui accettare che persone che parlano la
usato fa in modo che nei singoli comuni sia stessa lingua, che fuori dai consigli comu-
la stessa minoranza a preoccuparsi di ga- nali si parlano in italiano, nel momento in
rantire questa traduzione, senza bisogno di cui si trovano in un organismo elettivo
spese aggiuntive. Credo quindi che pos- debbano, per dialogare tra di loro, avva-
siamo votare questo articolo come un arti- lersi di un interprete. Chiedo quindi che
colo di civiltà, ma anche come una norma questo articolo sia soppresso, perché la
che tutela la lingua italiana; infatti, produ- materia va profondamente rimeditata e
cono effetti giuridici solo gli atti e le rivista, per non dare l’ennesima bandiera
deliberazioni redatti in lingua italiana (Ap- in mano alla lega, che sfrutterà poi questa
plausi del deputato Boato). norma in tutto il nord per rivendicare –
per ogni comune, provincia e regione del
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare nord – un principio di questo tipo (Ap-
per dichiarazione di voto l’onorevole Gio- plausi).
vanardi. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
CARLO GIOVANARDI. Signor Presi- per dichiarazione di voto, a titolo perso-
dente, siamo al nodo: questo non è un nale, l’onorevole Guidi. Ne ha facoltà.
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Atti Parlamentari — 34 — Camera dei Deputati
mento Migliori 9.5, non accettato dalla Hanno votato sı̀ ..... 325
Commissione né dal Governo. Hanno votato no .. 5).
(Segue la votazione).
Indı̀co la votazione nominale, mediante
procedimento elettronico, sull’emenda-
Dichiaro chiusa la votazione.
mento Migliori 9.6, non accettato dalla
Comunico il risultato della votazione:
Commissione né dal Governo.
la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Segue la votazione).
(Presenti ............................. 359
Votanti ............................... 355
Dichiaro chiusa la votazione.
Astenuti .............................. 4
Comunico il risultato della votazione:
Maggioranza ..................... 178
la Camera respinge (Vedi votazioni).
Hanno votato sı̀ ..... 126
Hanno votato no . 229). (Presenti ............................. 362
Votanti ............................... 358
Passiamo alla votazione dell’emenda- Astenuti .............................. 4
mento 9.22 della Commissione. Maggioranza ..................... 180
Ha chiesto di parlare per dichiarazione Hanno votato sı̀ ..... 131
di voto l’onorevole Boato. Ne ha facoltà. Hanno votato no . 227).
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Atti Parlamentari — 35 — Camera dei Deputati
mento 9.20 della Commissione, accettato spetto dell’unità del paese. Qui, invece,
dal Governo. non ritengo che siamo di fronte ad una
normalità (ai consigli comunali dei nazio-
(Segue la votazione).
nalismi e delle patrie, signor Presidente).
Mi meraviglio che alcune forze politiche
Dichiaro chiusa la votazione.
non abbiano colto e non abbiano ben
Comunico il risultato della votazione:
compreso questo aspetto. È un fatto estre-
la Camera approva (Vedi votazioni).
mamente grave: la logica dello schiera-
(Presenti ............................. 356 mento non può complicare il senso ed il
Votanti ............................... 327 significato del nostro impegno civile e
Astenuti .............................. 29 soprattutto il rispetto di alcuni principi
Maggioranza ..................... 164 fondamentali; ecco perché non si può
Hanno votato sı̀ ..... 323 votare per schieramento.
Hanno votato no .. 4). Signor Presidente, questa proposta di
legge era nata con altri intendimenti: per
Indı̀co la votazione nominale, mediante l’autentica tutela delle minoranze lingui-
procedimento elettronico, sull’emenda- stiche del nostro paese, sul piano cultu-
mento Menia 9.17, fatto proprio dall’ono- rale, storico e della tradizione. Le mino-
revole Selva, non accettato dalla Commis- ranze calabresi, per esempio (Commenti).
sione né dal Governo. Questa è la mia opinione: tra pochi
secondi potrete votare come volete, ma ho
(Segue la votazione). il dovere di richiamare la gravità della
situazione, al di là dell’appartenenza e
Dichiaro chiusa la votazione. dello schieramento. Se sul piano dell’ap-
Comunico il risultato della votazione: partenenza avete già l’ordine di votare in
la Camera respinge (Vedi votazioni). un certo modo, potete farlo. Ma non c’è
(Presenti ............................. 360 dubbio che io sento il dovere morale di
Votanti ............................... 353 dichiarare che questo articolo non c’entra
Astenuti .............................. 7 nulla né con il senso del progetto di legge
Maggioranza ..................... 177 né con il rispetto dell’articolo 6 della
Hanno votato sı̀ ..... 133 Costituzione. Anzi, per quanto riguarda il
Hanno votato no . 220). dettato costituzionale siamo di fronte ad
una forte contraddizione. Ritengo quindi
Passiamo alla votazione dell’articolo 9. che su questo articolo 9 si profilino dubbi
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di costituzionalità, signor Presidente.
di voto l’onorevole Tassone. Onorevole
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Tassone, mi corre l’obbligo di ricordarle
Indı̀co la votazione nominale, mediante
che il suo gruppo ha esaurito il tempo a
procedimento elettronico, sull’articolo 9,
sua disposizione. Le do la parola per tre
nel testo modificato dagli emendamenti
minuti, attingendo al tempo a disposizione
approvati.
per interventi a titolo personale. Ha fa-
coltà di parlare. (Segue la votazione).
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Atti Parlamentari — 36 — Camera dei Deputati
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si sia allargata un po’ troppo. Ecco allora Indı̀co la votazione nominale, mediante
che gli emendamenti sull’occitano, sul procedimento elettronico, sull’emenda-
piemontese, sul lombardo, sul veneto, sul mento Menia 11.6, fatto proprio dall’ono-
romanzo e sul ladino avevano lo scopo di revole Selva, non accettato dalla Commis-
segnalare all’attenzione dei colleghi che sione né dal Governo.
non sempre si può fare del bene pensando
(Segue la votazione).
di farne troppo: forse è meglio farne poco,
ma giusto.
Dichiaro chiusa la votazione.
Per quanto riguarda la mia posizione
Comunico il risultato della votazione:
personale – e solleciterò i colleghi del
la Camera respinge (Vedi votazioni).
gruppo di forza Italia in questo senso –
mi asterrò. (Presenti ............................. 339
Votanti ............................... 299
PRESIDENTE. Passiamo ai voti. Astenuti .............................. 40
Indı̀co la votazione nominale, mediante Maggioranza ..................... 150
procedimento elettronico, sull’emenda- Hanno votato sı̀ ...... 74
mento Menia 11.5, fatto proprio dall’ono- Hanno votato no . 225).
revole Selva, non accettato dalla Commis-
sione né dal Governo. Indı̀co la votazione nominale, mediante
procedimento elettronico, sull’emenda-
(Segue la votazione). mento Menia 11.7, fatto proprio dall’ono-
revole Selva, non accettato dalla Commis-
sione né dal Governo.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: (Segue la votazione).
la Camera respinge (Vedi votazioni).
Dichiaro chiusa la votazione.
(Presenti ............................. 330 Comunico il risultato della votazione:
Votanti ............................... 281 la Camera respinge (Vedi votazioni).
Astenuti .............................. 49
Maggioranza ..................... 141 (Presenti ............................. 341
Hanno votato sı̀ ...... 65 Votanti ............................... 286
Hanno votato no . 216). Astenuti .............................. 55
Maggioranza ..................... 144
Indı̀co la votazione nominale, mediante Hanno votato sı̀ ...... 60
procedimento elettronico, sul testo alter- Hanno votato no . 226).
nativo del relatore di minoranza Menia,
fatto proprio dall’onorevole Selva non Indı̀co la votazione nominale, mediante
accettato dalla Commissione né dal Go- procedimento elettronico, sull’emenda-
verno. mento Migliori 11.1, non accettato dalla
Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
(Segue la votazione).
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Atti Parlamentari — 40 — Camera dei Deputati
(Segue la votazione).
(Esame dell’articolo 12 – A.C. 169)
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perché in realtà saranno poi i comuni a toglie al consiglio comunale sia la deci-
decidere quali sono i toponimi conformi sione di mettere all’ordine del giorno
alla tradizione ed agli usi locali. questo punto sia la possibilità di votare
Debbo anche dire, però, che mi fa contro. Mentre cioè nel « possono delibe-
piacere che il collega Zeller sia d’accordo rare » esistono due libertà, quella di de-
sulla bilinguità nella toponomastica, cidere se farlo e quella di votare contro,
quando il rappresentante del Governo sa nel « deliberano » – come correttamente
quanta difficoltà abbiamo incontrato nel indica il Governo – c’è quasi un’esten-
fare accettare questo principio in termini sione dell’indicativo all’imperativo; ovvero,
generali per quanto riguarda l’Alto Adige- il consiglio comunale deve deliberare e
Südtirol. soltanto in quel senso stabilire la duplicità
Votiamo quindi convintamente a favore della denominazione della città o del
e ci auguriamo che il principio della paese, il che in realtà avviene in maniera
bilinguità nella toponomastica venga inte- molto forte in Alto Adige, dove addirittura
gralmente adottato anche in Alto Adige- la minoranza linguistica è diventata mag-
Südtirol. gioranza ed ha indicato in maniera pe-
rentoria come lingua base il tedesco ri-
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare spetto all’italiano.
per dichiarazione di voto l’onorevole Ca- Se questo dovesse essere l’elemento
veri. Ne ha facoltà. prevalente saremmo di fronte ad un ri-
schio molto grave per la democrazia,
LUCIANO CAVERI. In assenza della perché si darebbe ad un consiglio comu-
rappresentanza della SVP, impegnata nale l’ordine di decidere soltanto in un
nella commissione paritetica, volevo solo senso. Per questo voterò, secondo quanto
dire all’onorevole Boato che è troppo indica il Governo, per il mantenimento del
intelligente per non capire che nella sua testo attuale dell’articolo 12 senza l’emen-
affermazione c’è una forte punta di ma- damento 12.4, cosı̀ ambiguo e cosı̀ « im-
lizia che non può essere condivisa. perativo ».
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(Segue la votazione).
(Esame dell’articolo 17 – A.C. 169)
Dichiaro chiusa la votazione.
PRESIDENTE. Passiamo all’esame del- Comunico il risultato della votazione:
l’articolo 17, nel testo della Commissione, la Camera respinge (Vedi votazioni).
e del complesso degli emendamenti ad
esso presentati (vedi l’allegato A – A.C. 169 (Presenti ............................. 356
sezione 16). Votanti ............................... 349
Nessuno chiedendo di parlare, invito il Astenuti .............................. 7
relatore per la maggioranza ad esprimere Maggioranza ..................... 175
il parere della Commissione. Hanno votato sı̀ ..... 114
Hanno votato no . 235).
DOMENICO MASELLI, Relatore per la
Indı̀co la votazione nominale, mediante
maggioranza. Signor Presidente, la Com-
procedimento elettronico, sull’emenda-
missione raccomanda l’approvazione del
mento 17.20 della Commissione, accettato
proprio emendamento 17.20 ed esprime
dal Governo.
parere contrario sui restanti emendamenti.
(Segue la votazione).
PRESIDENTE. Il Governo ?
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Atti Parlamentari — 49 — Camera dei Deputati
mento Fragalà 17.1, non accettato dalla Per economia dei nostri lavori, anticipo
Commissione né dal Governo. l’invito al ritiro dell’articolo aggiuntivo
Aloi 18.1, suggerendo di trasfondere il
(Segue la votazione). contenuto in un ordine del giorno.
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Atti Parlamentari — 50 — Camera dei Deputati
Indı̀co la votazione nominale, mediante cediamo ad una valutazione che entra nel
procedimento elettronico, sull’emenda- merito e chiediamo il riconoscimento giu-
mento Fragalà 18.7, non accettato dalla ridico, prescindendo dal dato specifico
Commissione né dal Governo. della Calabria, della Sicilia o della Basi-
licata.
(Segue la votazione).
Ritengo quindi, signor Presidente, che
la votazione di questo articolo aggiuntivo
Dichiaro chiusa la votazione.
non sia preclusiva, in quanto la materia è
Comunico il risultato della votazione:
diversa...
la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti ............................. 344 PRESIDENTE. Onorevole Aloi, mi per-
Votanti ............................... 337 metta di interromperla. La proposta della
Astenuti .............................. 7 Commissione era di ritirare l’articolo ag-
Maggioranza ..................... 169 giuntivo e presentare un ordine del giorno
Hanno votato sı̀ ..... 111 corrispondente ad esso.
Hanno votato no . 226).
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Atti Parlamentari — 51 — Camera dei Deputati
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DOMENICO MASELLI, Relatore per la Gli emendamenti Menia 20.1, 20.4, 20.2
maggioranza. Esprimo parere favorevole e 20.3 sono pertanto preclusi.
sull’emendamento 20.8 della Commis- Invito il relatore ad esprimere il parere
sione, il quale tuttavia contiene un errore della Commissione sull’articolo aggiuntivo
di scrittura: al primo comma occorre Boato 20.01.
premettere l’espressione « Nelle regioni a
statuto speciale ». La restante parte del- DOMENICO MASELLI, Relatore per la
l’emendamento rimane invariata. maggioranza. Invito l’onorevole Boato a
Esprimo parere contrario su tutti gli ritirarlo e a presentare eventualmente un
altri emendamenti. ordine del giorno di analogo contenuto.
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In conclusione, desidero dire che siamo quando invece sono proposti dalla mag-
in presenza di due minoranze e di due gioranza, chissà perché vengono osservati
realtà che, all’interno della comunità re- a tutti gli effetti.
gionale, svolgono un ruolo e sono perfet-
tamente inserite. Nessuno si sente stra-
niero e nessuno si sente una cosa a parte, PRESIDENTE. Credo che questo sia
però tutti noi calabresi riteniamo sia uno dei pochi terreni in cui c’è par
importante salvaguardare e mantenere le condicio.
specificità che hanno originato ed hanno
rappresentato la storia di questa comunità LUCIANO DUSSIN. Purtroppo è cosı̀.
regionale. Con la scusa dell’esistenza effettiva delle
minoranze, abbiamo reintrodotto questo
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare concetto: avremo quindi l’insegnamento
per dichiarazione di voto l’onorevole della lingua dei rom e dei sinti nelle
Crema. Ne ha facoltà. nostre scuole elementari. Ciò rientra in un
ordine ancora più complesso, quello re-
GIOVANNI CREMA. Signor Presi- lativo all’attribuzione del voto a questa
dente, condivido l’ordine del giorno Aloi gente; sceglieranno anche i nostri sindaci,
ed altri n. 9/169/1, che è ispirato alle grazie a questo Governo.
stesse ragioni che hanno spinto il sot- Apprendo che sull’ordine del giorno da
toscritto a presentare un emendamento noi proposto, relativo al riconoscimento
all’articolo 6 ed uno all’articolo 7. Con- della lingua – e non del dialetto – veneta
cordo anche con le osservazioni svolte il sottosegretario ha affermato che non si
dai colleghi Olivo e Brunetti e desidero può accogliere perché quella lingua non
sottoscrivere, a nome dei deputati so- avrebbe alcuna rilevanza storica. Sono
cialisti democratici italiani, l’ordine del 1.200 anni di storia che lei tradisce, signor
giorno Aloi ed altri n. 9/169/1. sottosegretario; ha anche detto che ha
origine venete: lei sta tradendole nostre
tradizioni (Applausi dei deputati del gruppo
PRESIDENTE. Constato l’assenza del- della lega nord per l’indipendenza della
l’onorevole Filocamo, che ha chiesto di Padania).
parlare per dichiarazione di voto: si in- Il mio collega Cavaliere ha giustamente
tende che vi abbia rinunziato. detto che i veneti avevano addirittura
Ha chiesto di parlare per dichiarazione un’ambasciata qui a Roma. Questi sono
di voto l’onorevole Luciano Dussin. Ne ha riferimenti storici che nessuno può ne-
facoltà. gare. Eppure è cosı̀: voi negate l’evidenza.
Abbiamo documenti con più di mille anni
LUCIANO DUSSIN. Signor Presidente, di storia che testimoniano tutti gli atti
sono sconcertato nell’apprendere che il della Repubblica Serenissima, che era
Governo ha accolto l’ordine del giorno democratica, laica e riconosciuta univer-
Boato n. 9/169/9, perché ciò contrasta con salmente. Con rammarico mio e di tutti i
la decisione presa all’inizio della seduta colleghi veneti che si riconoscono nel
odierna. Infatti, stamattina si è stralciata nostro gruppo parlamentare vediamo ne-
la norma relativa al riconoscimento del- gati tutti questi atti.
l’impianto della legge per le comunità rom Non so chi ringraziare. Probabilmente
e sinti. Ebbene, quanto si era deciso di si continuerà ad ignorare una realtà sto-
stralciare è stato reintrodotto, con l’im- rica che non ha eguali; ci nascondiamo
broglio, nella legge, attraverso questo or- dietro non so quali paure. Ma si riconosce
dine del giorno. la lingua degli zingari e si disconosce
Conosciamo il destino degli ordini del quella dei veneti: vergogna ! (Applausi dei
giorno: quando sono proposti dalle mino- deputati del gruppo della lega nord per
ranze, se approvati, restano lettera morta; l’indipendenza della Padania).
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Atti Parlamentari — 62 — Camera dei Deputati
viene parlato dalla maggioranza della po- giorno hanno il valore che tutti cono-
polazione della regione per cui, trattan- sciamo, mi auguro che il Governo final-
dosi di una lingua parlata e in riferimento mente si renda conto che la Magna Grecia
allo statuto regionale, se esiste un popolo, esiste, che è nella nostra tradizione e che
conseguentemente esiste anche la lingua ha contribuito all’unità d’Italia.
di questo popolo, cioè il veneto.
Signor sottosegretario, sono davvero PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
rammaricato che lei abbia responsabilità per dichiarazione di voto l’onorevole Mi-
di un dicastero cosı̀ importante. Me ne chielon. Ne ha facoltà.
preoccupo per il futuro dei nostri figli, ai
quali vogliamo insegnare la nostra lingua
MAURO MICHIELON. Ritengo che
madre, quella lingua madre che i miei
questo Governo stia perpetrando ciò che
nonni e i miei genitori hanno sempre
non sono riusciti a fare nemmeno i
parlato. È una lingua in uso, quindi una
fascisti: il genocidio della cultura veneta
lingua viva; non capisco quindi perché si
(Applausi dei deputati del gruppo della lega
voglia compiere quest’opera di massifica-
nord per l’indipendenza della Padania) !
zione delle diverse culture presenti nello
Qualcuno disse agli altoatesini che o
Stato italiano (Applausi dei deputati del
parlavano in italiano oppure potevano
gruppo della lega nord per l’indipendenza
andarsene in Austria; essi se ne andarono
della Padania).
in Austria e nel 1944 ritornarono con le
mostrine delle SS.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
Negare i contenuti di questo ordine del
per dichiarazione di voto l’onorevole Gio-
giorno, vuol dire negare la storia e la
vanardi. Ne ha facoltà.
cultura dei nostri popoli. Sento sempre
dire che bisogna arricchirsi a livello cul-
CARLO GIOVANARDI. Prendo la pa- turale e pertanto, negare che il Veneto ha
rola solo per dichiarare la mia adesione una lingua, vuol dire negare l’esistenza
all’ordine del giorno Vascon ed altri n. 9/ stessa della cultura !
169/4. Vi comunichiamo comunque che ai
nostri figli parleremo in veneto e insegne-
PRESIDENTE. Sta bene. remo che cosa sono la nostra lingua e la
Ha chiesto di parlare per dichiarazione nostra storia. Perciò negare questo, sulla
di voto l’onorevole Filocamo. Ne ha fa- carta non vi servirà a nulla, perché noi
coltà. abbiamo la coscienza di essere un popolo
(Applausi dei deputati del gruppo della lega
GIOVANNI FILOCAMO. Nel dichiarare nord per l’indipendenza della Padania).
la mia adesione all’ordine del giorno Aloi
ed altri n. 9/169/1 desidero esprimere il
ALBERTINA SOLIANI, Sottosegretario
mio rammarico per il fatto che la Com-
di Stato per la pubblica istruzione. Chiedo
missione ed il Governo non abbiano preso
di parlare.
in considerazione le comunità grecaniche
della Calabria. Non capisco come si possa
unificare l’Italia senza conoscerne la sto- PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ria: la Calabria, più precisamente una sua
parte, è stata creata dai greci e infatti si ALBERTINA SOLIANI, Sottosegretario
chiama Magna Grecia. Il mio cognome per di Stato per la pubblica istruzione. Il
esempio deriva dal greco. Noi calabresi Governo accetta l’ordine del giorno Bor-
siamo davvero offesi per questa continua ghezio ed altri n. 9/169/6, nel testo rifor-
dimenticanza da parte del Parlamento e mulato. Con tale parere, il Governo in-
del Governo dei calabresi, della Magna tende affermare il valore delle culture
Grecia e di Zeleuco, che è stato il fon- locali tra cui quella veneta e non certo
datore del diritto. Anche se gli ordini del negarla.
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Atti Parlamentari — 63 — Camera dei Deputati
Il Governo dichiara quindi il proprio firma sull’ordine del giorno Aloi ed altri
impegno a prestare attenzione alle scuole, n. 9/169/1, anche perché vorrei che tutti
alle università e agli strumenti radiotele- sapessero che in questa legge noi abbiamo
visivi verso il patrimonio storico e cultu- tenuto conto fortemente delle minoranze
rale di veneti e piemontesi. grecaniche e albanesi dell’Italia meridio-
nale. Chi legge, infatti, il testo della legge
PRESIDENTE. Invito il rappresentante si renderà profondamente conto di questo.
del Governo ad esprimere il parere sui Ricordo che anche nella mia introduzione
restanti ordini del giorno. ho parlato a lungo del valore di tutte
queste minoranze.
SERGIO ZOPPI, Sottosegretario di Stato Vorrei ora ringraziare il Governo per
per la funzione pubblica e gli affari regio- avere accettato l’ordine del giorno Debia-
nali. Il Governo non accoglie l’ordine del sio Calimani e Maselli n. 9/169/8 sulla
giorno Cavaliere n. 9/169/10. Non rac- tutela e la valorizzazione degli idiomi
colgo qualche provocazione di carattere italici aventi dignità letteraria, perché
personale che è stata espressa con parole crediamo che questa sia una previsione
che non sono filtrate dalla temperanza ... fondamentale.
Pervenendo alla conclusione dell’esame
ENRICO CAVALIERE. Studi la storia, di questa legge, ringrazio tutti i colleghi
che è meglio ! perché, nonostante tutta la fatica, credo
Non sono provocazioni, ignorante ! che sia un atto di grande civiltà giuridica
(Applausi).
PRESIDENTE. Onorevole sottosegreta-
rio, mi scusi se la interrompo. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
Le ricordo che la Camera ha già votato per dichiarazione di voto l’onorevole Vo-
contro l’inclusione della lingua veneta tra lontè. Ne ha facoltà.
queste lingue. Pertanto, l’ordine del giorno
non è da questo punto di vista neanche LUCA VOLONTÈ. Signor Presidente,
ammissibile al voto (Commenti del depu- intervengo solo per chiedere che anche la
tato Cavaliere). mia firma venga aggiunta all’ordine del
Prosegua pure, signor sottosegretario. giorno Vascon ed altri n. 9/169/4.
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Atti Parlamentari — 64 — Camera dei Deputati
n. 9/169/11 che non rivendicava assoluta- FORTUNATO ALOI. Non insisto, Pre-
mente l’inserimento della lingua proven- sidente.
zale nel testo del provvedimento, perché
questo era già stato bocciato... PRESIDENTE. Chiedo ai presentatori
degli ordini del giorno Fontan ed altri
PRESIDENTE. Onorevole Teresio Del- n. 9/169/2 e Caveri ed altri n. 9/169/3,
fino... ! accettati dal Governo, se insistano per la
TERESIO DELFINO. Secondo lo spirito votazione.
delle dichiarazioni più volte rese dal
relatore per la maggioranza, onorevole ROLANDO FONTAN. Non insisto.
Maselli, il mio ordine del giorno voleva
solo sottolineare che quella peculiare tra- LUCIANO CAVERI. Non insisto, Presi-
dizione culturale meritava una certa at- dente.
tenzione...
PRESIDENTE. Onorevole Vascon, insi-
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole ste per la votazione del suo ordine del
Teresio Delfino. giorno n. 9/169/4, non accettato dal Go-
Ha chiesto di parlare per dichiarazione verno ?
di voto l’onorevole Aloi. Ne ha facoltà.
LUIGINO VASCON. Insisto, Presidente.
FORTUNATO ALOI. Signor Presidente,
ringrazio tutti i colleghi che hanno aderito PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
al mio ordine del giorno n. 9/169/1. Ac- Indı̀co la votazione nominale, mediante
cetto le integrazioni proposte dagli amici procedimento elettronico, sull’ordine del
Olivo e Tassone in ordine all’inserimento giorno Vascon ed altri n. 9/169/4, non
dell’occitano, cosı̀ come ritengo vada ac- accettato dal Governo.
cettata anche la proposta dell’onorevole
Brunetti relativa ad una certa sintonia che (Segue la votazione).
si dovrebbe realizzare tra le realtà meri-
dionali e le realtà istituzionali albanesi. Dichiaro chiusa la votazione.
Pertanto, nel primo capoverso del di- Comunico il risultato della votazione:
spositivo, dopo le parole « grecaniche ed la Camera respinge (Vedi votazioni).
albanesi », vanno inserite « e occitane » e (Presenti ............................. 336
alla fine, dopo la parola « Sicilia », vanno Votanti ............................... 325
inserite le parole: « con le associazioni Astenuti .............................. 11
regolarmente riconosciute, come la lega Maggioranza ..................... 163
italiana della minoranza arbëresh ». Hanno votato sı̀ ...... 57
Infine, nel secondo capoverso, dopo la Hanno votato no . 268).
parola « grika », va aggiunta la parola
« occitana ». Onorevole Tassone, insiste per la vo-
Spero che il mio ordine del giorno non tazione del suo ordine del giorno n. 9/
rimanga lettera morta ma che si traduca 169/5, accettato dal Governo ?
in un impegno – come diceva poc’anzi
l’onorevole Filocamo – fattivo nei con- MARIO TASSONE. Sı̀, signor Presi-
fronti di queste presenze grecaniche, al- dente.
banesi e occitane, che hanno avuto un
ruolo storico sul piano culturale ed anche PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
civile. Indı̀co la votazione nominale, mediante
procedimento elettronico, sull’ordine del
PRESIDENTE. Onorevole Aloi, dopo le
giorno Tassone n. 9/169/5, accettato dal
dichiarazioni del Governo, insiste per la
Governo.
votazione del suo ordine del giorno n. 9/
169/1 ? (Segue la votazione).
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XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
ricca, costante presenza letteraria e cul- venti a titolo personale. Noi non siamo
turale. È certamente singolare il mancato intervenuti nel corso del dibattito. Cin-
inserimento (scusatemi per questa ulte- quant’anni di attesa per dare attuazione
riore riconferma di un atteggiamento) alla norma costituzionale di tutela previ-
della lingua provenzale che ha ottenuto il sta dalla Costituzione sono una vergogna,
riconoscimento del premio Nobel nel che ha avuto effetti assai negativi sulle
1904: mi riferisco a Frédéric Mistral, che minoranze linguistiche più deboli. E mi
ha interpretato al livello più alto la grande
auguro sia davvero la volta buona e che
letteratura provenzale. E senza letteratura
finiscano le anacronistiche e spesso ridi-
(ma questo lo si può dire per il piemon-
cole posizioni ideologiche di chi si scan-
tese, per il veneto) non c’è una forte
lingua e una lingua non ha destino. dalizza per alcune elementari afferma-
Abbiamo inoltre rilevato altre forza- zioni di tutela presenti in questa proposta
ture che andavano invece nella direzione di legge. Il diritto internazionale è molto
di fare di questo provvedimento, che era più avanti, ed è un bene che il Governo
finalizzato alla valorizzazione culturale e abbia accolto questo nostro richiamo in
linguistica, uno strumento per perseguire un ordine del giorno che ricorda la
altri obiettivi, forse di carattere ammini- necessità di aderire in fretta alla Carta
strativo e politico. europea delle lingue regionali e minorita-
In questo senso, abbiamo quindi ra- rie.
gioni fondate per esprimere una valuta- Ho parlato di alcune elementari affer-
zione di astensione sul provvedimento, mazioni perché siamo veramente ad un
tesa a sottolineare le debolezze e le livello minimo. Segno dei tempi è poi l’uso
carenze che abbiamo evidenziato. di questa legge per affermare, proprio
come se ci fossero dubbi e occorresse una
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
norma, che la lingua ufficiale dell’Italia è
per dichiarazione di voto l’onorevole Fon-
l’italiano: farlo con questo provvedimento
tan. Ne ha facoltà.
in favore delle lingue diverse è quasi
La avverto che il suo gruppo dispone di
tre minuti. grottesco ! Lo ripeto, le attese sono tante;
a questo punto bisogna prendere atto
ROLANDO FONTAN. Annuncio, a dell’equilibrio raggiunto su questa propo-
nome del mio gruppo, il voto di astensione sta.
su questo provvedimento, che doveva e Molto positivo è il fatto che le regioni
poteva essere molto più interessante ri- a statuto speciale, soprattutto quelle che
spetto a quanto è stato fatto, anche se hanno già una tutela delle minoranze
occorre riconoscere che sono stati inseriti linguistiche, potranno apportare eventuali
principi positivi. Peraltro, il fatto stesso migliorie con apposite norme di attua-
che non siano stati accolti come lingue (se zione dello statuto, come esplicitamente
non parzialmente in un ordine del giorno) previsto da questa legge. E sono lieto che,
il veneto e il piemontese induce il nostro accanto al riconoscimento, che già avve-
gruppo all’astensione. niva con le norme costituzionali, del
francese e del valser, ci sia in uno dei
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare primi articoli di questa legge il ricordo di
per dichiarazione di voto l’onorevole Ca- una lingua che i valdostani parlano, come
veri. Ne ha facoltà. il Presidente sa, cioè il franco-provenzale,
La avverto che il suo gruppo dispone di quello che viene definito volgarmente il
tre minuti e che anche l’onorevole Zeller patois.
ha chiesto di parlare. Ritengo che il prossimo passo – il
relatore Maselli, che ringrazio in questa
LUCIANO CAVERI. Vorrei utilizzare occasione, conosce perfettamente questa
due minuti del tempo riservato agli inter- esigenza – debba essere una legge-quadro
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XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
Repubblica. Già i padri costituenti hanno per dire, alla copertura amministrativa,
messo in capo, non allo Stato, ma alla ma anche alla copertura culturale di
Repubblica, il compito di promuovere, di questa legge.
tutelare con apposite norme le minoranze Dovrà essere predisposta una serie di
linguistiche, e cioè sia allo Stato centrale, strumenti a livello centrale, ma anche
e per esso al Governo, sia a tutto il un’altra serie di strumenti a livello delle
sistema delle autonomie regionali e locali, autonomie affinché ciò che sta scritto
nelle norme giuridiche non rimanga let-
e direi di più, in forza del principio di
tera morta.
sussidiarietà, anche in relazione alle for-
Vorrei qui ringraziare il collega Cor-
mazioni sociali che sono previste e rico-
leone, che oggi fa parte del Governo, che
nosciute nell’articolo 2 della Costituzione. nella scorsa legislatura è stato relatore e
Questa legge ha avuto un iter trava- promotore di questa legge; vorrei anche
gliato, ma se ancora oggi, nel 1998, ringraziare il relatore Maselli, il presi-
abbiamo dovuto sentire in quest’aula af- dente della I Commissione affari costitu-
fermazioni, non di riserva critica che sono zionali Rosa Jervolino Russo e il rappre-
sempre legittime, ma di contrapposizione sentante del Governo professor Zoppi, che
radicale e frontale, allora ci rendiamo ha seguito sistematicamente questo lavoro
conto del perché ci siano volute purtroppo e che ci permette oggi di far giungere in
sei legislature per arrivare a questo risul- porto questo provvedimento, in questa
tato. prima tappa, con una larga convergenza
Bisogna superare forti resistenze cul- parlamentare. Mi auguro anche che i
turali ed anche ideologiche; bisogna evi- colleghi che hanno espresso o esprime-
tare allarmismi anche rispetto all’opinione ranno ancora delle riserve critiche sap-
piano riconoscere, come qualcuno ha già
pubblica. Ricordo purtroppo (e mi di-
fatto, che comunque il risultato che ab-
spiace di parlare di una persona che non
biamo ottenuto è di portata storica per il
c’è più) che da senatore della X legisla-
nostro paese.
tura, quando venne approvata anche al- In base a tali considerazioni i verdi
lora da parte della Camera dei deputati la voteranno a favore del provvedimento
legge-quadro sulle minoranze linguistiche, (Applausi dei deputati del gruppo misto-
l’allora Presidente del Senato Spadolini, verdi-l’Ulivo).
innescò una campagna allarmistica sugli
organi di informazione, che impedı̀ di PRESIDENTE. Poiché alla Presidenza
fatto al Senato di arrivare, già in quella sono pervenute numerose richieste di in-
legislatura, al varo di questa legge. formazione circa l’andamento dei nostri
Alcuni toni di questo tipo li abbiamo lavori, comunico che allo stato vi sono
riascoltati; mi auguro che non si ripeta ancora cinque colleghi che hanno chiesto
quanto è accaduto con la cosiddetta legge di parlare per dichiarazione di voto.
Simeone-Saraceni nel campo della giusti- Preciso però che, con l’eccezione dell’ono-
zia e delle carceri, ossia che dopo che il revole Brunetti, gli altri quattro colleghi
Parlamento ha votato a stragrande mag- parleranno a titolo personale, e quindi
gioranza una legge di civiltà giuridica poi avranno il limite di due minuti.
si cerca, attraverso i mezzi di comunica- Ha chiesto di parlare per dichiarazione
zione di massa, di conculcare quella che di voto, a titolo personale, l’onorevole
è una scelta fondamentale di civiltà del Migliori. Ne ha facoltà.
Parlamento, cosı̀ come lo è quella che noi
stiamo per fare. RICCARDO MIGLIORI. Signor Presi-
Mi auguro che il Governo, le regioni, il dente, onorevoli colleghi, parlo a nome del
sistema delle autonomie, si predispongano gruppo di alleanza nazionale, anche se a
da subito, perché quando questa legge titolo personale sotto il profilo dell’utilizzo
entrerà in vigore si sia preparati, starei del tempo. Il nostro gruppo non ha alcun
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tenuto non di partire dalla legge, da sia ancora lungo il cammino da fare per
quello che essa prevede per portare il loro liberarci da certe posizioni culturali che
contributo di arricchimento o magari di davvero ignorano la storia e che sono
contestazione, ma argomentazioni inven- dure a morire.
tate per essere contro a prescindere. Esse mi convincono ancora di più
dell’importanza del segnale positivo che si
MARIO TASSONE. Ma l’articolo 9 lo dà con l’approvazione di questa proposta
ha meditato o è solo un fatto strumen- di legge nel momento in cui essa rimuove
tale ? – in una prospettiva pluralista e demo-
cratica della società – gli ostacoli che
PRESIDENTE. Onorevole Tassone, non
hanno finora impedito di dare una rispo-
si faccia richiamare all’ordine !
sta reale ad un problema di democrazia
del nostro paese.
MARIO BRUNETTI. Collega Tassone,
È stato davvero stupefacente sentire in
lei sa che dico le cose che sento e la verità
quest’aula volgarmente mistificati ed a fini
sempre; in ogni caso non ho nessuna
propagandistici i termini scientifici, sto-
volontà di contrappormi ad alcuno sul
rici, politici della questione delle mino-
terreno culturale, che apprezzo quando
ranze, che sono stati in qualche modo
esso è improntato da onestà intellettuale.
banalizzati ad una pura e volgare visione
Mi sarei confrontato con lei quindi se
municipalistica del problema.
avesse portato argomenti per contestare
Presumo che la legge non sia stata
nel merito le questioni poste dalla legge,
neppure sfogliata da parte vostra. Con la
non l’invenzione di argomenti per dimo-
normativa cui il Parlamento sta dando
strare il nulla.
vita non si pensa di imporre l’insegna-
mento dei dialetti d’Italia, ma si prefigge
MARIO TASSONE. Non mi ha ascol-
di tutelare le culture minoritarie di antico
tato: segue la sua logica o la sua presun-
insediamento: ripetiamolo ancora una
zione, è distratto !
volta. Gaetano Arfé ricordava in suo
MARIO BRUNETTI. La invito dunque articolo che i bretoni dicono amaramente,
a leggersi la legge, perché né lei né che una lingua si distingue da un dialetto
Giovanardi la avete letta: questo è il per il fatto di avere un’armata alle spalle.
problema ed il motivo per cui avete Vorrei dire che l’armata delle lingue
assunto un atteggiamento preconcetto. che vogliamo tutelare è la storia, la loro
Potrei davvero contestare punto per cultura, il loro essere parte importante di
punto le argomentazioni che avete portato questa società e dunque la loro difesa è
per dire che non hanno consistenza, né una difesa della democrazia. Ma la di-
sul terreno della differenziazione tra lin- stinzione tra lingua e dialetto è stata
gua e dialetto né sulla necessità di portare ampiamente precisata e documentata da
un’interprete negli uffici giudiziari, né su giuristi illustri, da glottologi di lunga
tutto il resto. Non c’è nulla di argomen- esperienza, da sociologi e da antropologi
tabile perché sono ragionamenti al di illustri. Dentro la rivendicazione della
fuori del contesto della legge. propria identità culturale nelle minoranze
Ci sono condizioni e limiti precisi entro – dicono – c’è un alto potenziale di
i quali si iscrivono alcuni temi posti dalla resistenza alla barbarica standarizzazione
legge. ed all’omologazione al pensiero unico
delle leggi economiche della modernizza-
CARLO GIOVANARDI. Spiegali ! zione, alla colonizzazione culturale che
annulla la democrazia.
MARIO BRUNETTI. Al di là di ciò, Questo è il problema su cui non ci
vorrei replicare a qualche affermazione siamo confrontati e che non abbiamo
che ho avvertito come mistificatoria nel approfondito. Perciò la legge che stiamo
corso del dibattito e che dimostra quanto approvando contiene un forte segnale
300
Atti Parlamentari — 76 — Camera dei Deputati
positivo perché pone un problema di questa unità; consentitemi, una legge, in-
democrazia e sottolinea la possibilità di fine, che come oriundo di quell’orgoglioso
costruire una convivenza pluralista in popolo arbëresh che vive organicamente
maniera pacifica e tollerante ed anche nel nostro paese dal XV secolo traman-
perché sottolinea la necessità che un dando cultura, storia e tradizioni e che ha
patrimonio ricchissimo di lingua e di sognato e si è battuto per l’unità d’Italia,
cultura, fatto di gente in carne e ossa, che di salutare con entusiasmo questo prov-
è parte integrante della storia e della vedimento (Applausi dei deputati del
cultura d’Italia, non può essere affidato ai gruppo di rifondazione comunista-progres-
musei. sisti).
Discutiamo dunque serenamente, e
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
continuiamo a farlo nel futuro, per mi-
per dichiarazione di voto, a titolo perso-
gliorare la legge. Intanto facciamo entrare
nale, l’onorevole Lembo. Ne ha facoltà.
in vigore uno strumento giuridico che dia
riferimenti ai principi contenuti nella Co-
ALBERTO LEMBO. Se questa è la
stituzione italiana per dare una risposta
legge che consente l’applicazione dell’ar-
ad un problema reale. Cerchiamo anche
ticolo 6 della Costituzione italiana, non
di superare il provincialismo e la miopia
sappiamo cosa farcene, né di questa legge
politica che ancora una volta è emersa
né della Costituzione della repubblica
anche qui dentro, distorcendo il dibattito.
italiana ! Il problema infatti non è stato
L’angoscia che ho visto cogliere qualcuno
affrontato. Se si vuole ridurre, come
di fronte al tema delle minoranze lingui-
osservava il collega Brunetti, il problema
stiche, brandendo lo spauracchio della
a fenomeni di municipalismo a piccoli
polverizzazione dello Stato, è davvero
gruppi, vorrei ricordare che la lingua
fuori luogo. La crisi dei valori fondanti
veneta veniva parlata da popolazioni in-
dell’unità nazionale è dovuta a ben altro
sediate in quelle terre già in epoca pre-
ed investe il mancato superamento dei
romana. Quanto poi al numero delle
gravi squilibri tra il nord e il sud, anche
persone che si esprimono in questa lingua,
perché si è rinunciato ad affrontare se-
è quello più alto su tutto il territorio
riamente la questione meridionale, come
italiano; come percentuale sul territorio,
grande questione nazionale e democratica.
rappresenta la maggioranza assoluta. Se
Sicuramente all’interno delle mino-
questa è la risposta che viene data ai
ranze si registrano sintomi di insoffe-
veneti e alla loro lingua dallo Stato
renza, ma solo perché, fino a questo
italiano, da questo Governo di ignoranti
momento, non si è stati capaci di dare
perché non arriva nemmeno...
risposta alla loro legittima rivendicazione
di riconoscimento culturale, al riconosci- PRESIDENTE. Onorevole Lembo !
mento di una loro identità. La risposta
arriva ora con questo provvedimento, che ANTONIO SODA. Somarone !
accolgo con grande enfasi.
Questa legge costituisce, infatti, una ALBERTO LEMBO. Parlavo di igno-
riparazione storica verso le minoranze ranza nel senso di non conoscenza ! Pre-
linguistiche di antico insediamento che sidente, lei certamente conosce molti testi
attendono, da troppi anni una legge che letterari veneti che qualche componente
consenta l’attuazione dell’articolo 6 della del Governo probabilmente non conosce.
Costituzione italiana; una legge che, ai Se questa è la risposta che viene data
miei occhi di parlamentare convinto che (e viene data anche attraverso il voto di
anche nel modo in cui si difendono le coloro i quali mi permetto di definire
minoranze linguistiche si misuri il grado veneti rinnegati), se io votassi questa legge
di democraticità di una nazione; che o se dessi un voto anche soltanto di
all’interno di una visione gramsciana dei astensione, non so con quale faccia potrei
processi in atto, riconosce come valore tornare nel Veneto.
301
Atti Parlamentari — 77 — Camera dei Deputati
302
Atti Parlamentari — 78 — Camera dei Deputati
delle minoranze e di ciò che, con una sbagliate. Noi non possiamo promuovere
cultura particolare, viene espresso, e cioè una minoranza, ammesso che di promo-
la vita di un popolo spesso ai margini zione si tratti, cioè i sardi o i friulani che
dello sviluppo e della attenzione politica sono, come tanti altri, componenti del
(Applausi di deputati del gruppo della lega popolo italiano, componenti essenziali
nord per l’indipendenza della Padania). della nazione italiana.
Terzo: il fatto di essere minoranza non
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare può significare prevedere delle norme di
per dichiarazione di voto, a titolo perso- privilegio a favore di pochi, rispetto ai
nale, l’onorevole Menia. Ne ha facoltà. tanti che rappresentano la maggioranza,
cioè gli italiani.
ROBERTO MENIA. Ci tengo a lasciare In conclusione, noi non vogliamo che
agli atti qualche mia considerazione in l’Italia diventi una torre di Babele. Il
sede di dichiarazioni di voto finali su nostro « no » resta, dunque, l’affermazione
questo provvedimento, Presidente. di un principio, prima di tutto ideale e
Pur essendo stato presentatore di una morale, che è quello della difesa dell’unità
relazione di minoranza, non ho potuto linguistica, dell’unità nazionale, dell’iden-
partecipare al dibattito perché le elezioni tità nazionale italiana.
svoltesi nel Friuli-Venezia Giulia mi
hanno tenuto lontano dall’aula e quindi PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
non ho potuto presenziare allo svolgi- per dichiarazione di voto, a titolo perso-
mento della discussione che ha impegnato nale, l’onorevole Aloi. Ne ha facoltà.
l’Assemblea in questi ultimi giorni e set-
timane.
FORTUNATO ALOI. Signor Presidente,
So anche, perché ho seguito, pur da
condivido appieno quanto ora diceva il
lontano, l’evoluzione dei lavori, che al
collega Menia e le preoccupazioni del-
testo originario sono state indubbiamente
l’amico, onorevole Migliori. La nostra li-
apportate delle migliorie migliori – mi si
nea è stata certamente di grande coerenza
perdoni il bisticcio di parole – ma debbo
in ordine all’affermazione del valore del
dire che comunque riscontro, anche a
principio dell’unità nazionale. Però io
testo parzialmente variato, quindi rispetto
esprimo un voto di astensione riferen-
al testo che verrà licenziato da questo
domi, soprattutto, alla realtà delle pre-
ramo del Parlamento, gli stessi elementi
senze etnico-culturali albanesi, grecaniche
che avevo denunciato in sede di relazione
e occitane del Mezzogiorno d’Italia. Que-
di minoranza.
sta è la sola precisazione che debbo fare,
Il primo: ho sostenuto, e noi soste-
perché sono presentatore di una proposta
niamo come gruppo di alleanza nazionale,
di legge e perché buona parte delle nostre
che un bene fondamentale del nostro
richieste sono state recepite.
popolo, della nostra nazione è l’unità
Ritengo, soprattutto, essendo forse pre-
nazionale, il cui principio cardine, o uno
sentatore dell’unica proposta di legge in
almeno dei principi cardine, sta sicura-
difesa della lingua italiana, che si sia fatto
mente nell’unità linguistica. Questo prov-
bene a porre all’articolo 1 della legge la
vedimento mina l’unità linguistica e fa-
difesa della lingua italiana. Credo che
cendolo corrompe di fatto l’unità nazio-
nessuno possa avere il minimo dubbio su
nale.
questa mia informazione, anche se le
Secondo: riteniamo che vi siano state
preoccupazioni restano e voglio riaffer-
delle scelte...
marle in questa sede. Tuttavia, la tutela
PRESIDENTE. Onorevole Menia, la delle presenze antiche che hanno fatto la
pregherei di concludere. storia d’Italia e forse d’Europa e del
mondo (mi riferisco alle presenze greca-
ROBERTO MENIA. ...che sono, cultu- niche, della Magna Grecia e soprattutto a
ralmente, storicamente e politicamente quella albanese da 500 anni a questa
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Atti Parlamentari — 79 — Camera dei Deputati
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Atti Parlamentari — 6 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
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Atti Parlamentari — 7 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
Al comma 1, sostituire le parole da: delle Al primo comma dopo la parola: popo-
popolazioni albanesi sino alla fine del lazioni aggiungere la seguente: di origine.
comma, con le seguenti: degli idiomi mi-
noritari secondo l’articolo 1 della carta di 2. 65. Boato.
Strasburgo.
2. 4. Migliori, Menia, Armaroli, Cola, Fra-
galà, Selva, Nuccio Carrara, Niccolini. Al comma 1, sostituire le parole da:
albanesi fino alla fine del comma, con le
seguenti: di origine diversa dall’italiano.
Al comma 1 sostituire le parole da: la
lingua e la cultura sino alla fine del comma 2. 17. Menia, Selva.
con le seguenti: con apposite norme le
minoranze linguistiche.
2. 14. Fragalà.
Al comma 1, sostituire le parole da: e
croate, fino alla fine del comma, con le
Al comma 1 sostituire da: e la cultura seguenti: , croate, francesi, franco-proven-
fino alla fine del comma con le seguenti: zali, friulane, ladine, occitane e sarde.
delle minoranze presenti sul territorio
dello Stato. 2. 11. Fontan, Cavaliere, Luciano Dussin,
Fontanini, Stucchi.
2. 15. Menia, Selva.
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Atti Parlamentari — 8 — Camera dei Deputati
Al comma 1, dopo la parola: sardo ag- 2. 27. Menia, Migliori, Cola, Fragalà, Na-
giungere le seguenti: e il veneto. nia, Selva, Armaroli.
* 2. 12. Giovanardi.
Al comma 1, dopo le parole: il sardo
aggiungere le seguenti: il veneziano.
Al comma 1, dopo le parole: il sardo
aggiungere le seguenti: il veneto. 2. 28. Menia, Migliori, Cola, Fragalà, Na-
* 2. 47. Menia, Migliori, Cola, Fragalà, nia, Selva, Armaroli.
Nania, Selva, Armaroli.
2. 22. Menia, Migliori, Cola, Fragalà, Na- 2. 30. Menia, Migliori, Cola, Fragalà, Na-
nia, Selva, Armaroli. nia, Selva, Armaroli.
307
Atti Parlamentari — 9 — Camera dei Deputati
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Atti Parlamentari — 10 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
2. 55. Menia, Migliori, Cola, Fragalà, Na- 1. La Repubblica promuove, nei modi e
nia, Selva, Armaroli. nelle forme che saranno di caso in caso
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Atti Parlamentari — 11 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
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Atti Parlamentari — 12 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
ART. 4.
Sopprimere il comma 1.
1. La delimitazione dell’ambito territo- 4. 31. Fragalà.
riale in cui si applicano le disposizioni di
tutela delle minoranze linguistiche previste
dalla presente legge è adottata dal consiglio Sostituire il comma 1 con il seguente:
provinciale, sentiti i comuni interessati, su
richiesta di almeno il quindici per cento 1. La Regione disciplina con legge il
dei cittadini iscritti nelle liste elettorali e procedimento per l’adozione del decreto
residenti nei comuni stessi, ovvero di un con il quale è delimitato l’ambito territo-
terzo dei consiglieri comunali dei mede- riale in cui si applicano le disposizioni
simi comuni. della presente legge.
2. Nel caso in cui non sussista alcuna
delle due condizioni di cui al comma 1 e 4. 13. Migliori, Menia, Armaroli, Fragalà,
qualora sul territorio comunale insista co- Cola.
munque una minoranza linguistica, il pro-
cedimento inizia qualora si pronunci fa-
vorevolmente la popolazione residente, at- Sostituire il comma 1 con il seguente:
traverso apposita consultazione promossa 1. È compito della Regione delimitare,
dai soggetti aventi titolo e con le modalità con apposito decreto, l’ambito territoriale
previste dai rispettivi statuti e regolamenti in cui si applicano le disposizioni della
comunali. presente legge.
4. 12. Migliori, Menia, Cola, Selva, Arma-
roli, Fragalà, Nania.
EMENDAMENTI PRESENTATI ALL’AR-
TICOLO 4 DELLA PROPOSTA DI LEGGE
Al comma 1, dopo le parole: dell’ambito
territoriale aggiungere le seguenti: e sub-
ART. 4. comunale.
4. 1. Migliori, Menia, Armaroli, Cola, Fra-
Sopprimerlo. galà, Nania, Nuccio Carrara, Niccolini.
4. 30. Menia.
Al comma 1, dopo le parole: mino-
ranze linguistiche aggiungere la seguente:
Sostituire l’articolo 4 con il seguente: storiche.
4. 60. La Commissione.
ART. 4. - 1. La delimitazione dell’ambito
territoriale in cui si applicano le disposi-
zione di tutela delle lingue e delle culture
Al comma 1, sostituire le parole: è adot-
regionali o minoritarie è rimessa alla Re-
tata con le seguenti: deve essere adottata.
gione, che ne disciplina con legge il pro-
cedimento di adozione con il consenso dei 4. 25. Migliori, Menia, Cola, Selva, Arma-
comuni interessati, su richiesta di almeno roli, Fragalà, Nania.
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Atti Parlamentari — 13 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
Al comma 1 sostituire le parole: del 4. 18. Migliori, Menia, Cola, Selva, Arma-
Consiglio provinciale con le seguenti: con roli, Fragalà, Nania.
decreto del Presidente della Giunta regio-
nale.
Al comma 1, sostituire la parola: quin-
4. 50. Boato. dici con la seguente: trentatre.
4. 19. Menia.
Al comma 1 sostituire le parole: dal
Consiglio provinciale sino alla fine del Al comma 1, sostituire la parola: quin-
comma con le seguenti: dalla Regione che dici con la seguente: trenta.
disciplina con legge il procedimento per
l’adozione del decreto con il quale è deli- 4. 20. Migliori, Menia, Cola, Selva, Arma-
mitato l’ambito territoriale in cui si appli- roli, Fragalà, Nania.
cano le disposizioni della presente legge.
4. 2. Migliori, Menia, Armaroli, Cola, Fra- Al comma 1, sostituire la parola: quin-
galà, Nania, Nuccio Carrara, Niccolini. dici con la seguente: venticinque.
*4. 9. Migliori, Menia, Cola, Selva, Arma-
roli, Fragalà, Nania.
Al comma 1, sostituire le parole: sentiti
i comuni interessati con le seguenti: con il
consenso dei comuni interessati. Al comma 1, sostituire la parola: quin-
dici con la seguente: venticinque.
4. 3. Migliori, Menia Armaroli, Fragalà,
Selva, Nuccio Carrara, Niccolini. *4. 34. Teresio Delfino.
312
Atti Parlamentari — 14 — Camera dei Deputati
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Atti Parlamentari — 15 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
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Atti Parlamentari — 16 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
2. I genitori che intendano avvalersi per e sviluppo, di cui al citato articolo 21,
i propri figli delle misure di cui al comma comma 10, le istituzioni scolastiche adot-
1, ne informano la scuola interessata al tano, anche attraverso forme associate, ini-
momento della preiscrizione. ziative nel campo dello studio delle lingue
3. All’attuazione del presente articolo si e delle tradizioni culturali degli apparte-
provvede entro i limiti degli ordinari stan- nenti ad una minoranza linguistica ai sensi
ziamenti di bilancio. degli articoli 2 e 4 della presente legge e
perseguono attività di formazione e aggior-
(Testo alternativo del relatore di mino-
namento degli insegnanti addetti alle me-
ranza Menia)
desime discipline. A tale scopo le istitu-
zioni scolastiche possono stipulare conven-
zioni ai sensi dell’articolo 21, comma 12,
Sostituire gli articoli 5, 6 e 7 con i della legge n. 59 del 1997.
seguenti. 4. Le iniziative previste ai commi 2 e 3
ART. 5 sono realizzate dalle medesime istituzioni
scolastiche avvalendosi delle risorse umane
1. Nelle scuole materne dei comuni di a disposizione, della dotazione finanziaria
cui all’articolo 4, l’educazione linguistica attribuita ai sensi dell’articolo 21, comma
prevede, accanto all’uso della lingua ita- 5, della legge 15 marzo 1997, n. 59, nonché
liana, anche l’uso della lingua della mino- delle risorse aggiuntive reperibili con con-
ranza per lo svolgimento delle attività edu- venzioni, prevedendo tra le priorità stabi-
cative. Nelle scuole elementari e nelle lite nel medesimo comma quelle di cui alla
scuole secondarie di primo grado è previ- presente legge. Nella ripartizione delle ri-
sto l’uso anche della lingua della mino- sorse di cui al citato comma 5 dell’articolo
ranza come strumento di insegnamento. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, si
2. Le istituzioni scolastiche elementari e tiene conto delle priorità aggiuntive di cui
secondarie di primo grado, in conformità a al presente comma.
quanto previsto dall’articolo 4, comma 1, 5. Al momento della preiscrizione i geni-
della presente legge, nell’esercizio dell’au- tori comunicano alla scuola interessata se
tonomia organizzativa e didattica di cui intendano avvalersi per i propri figli dell’in-
all’articolo 2 1, commi 8 e 9, della legge 15 segnamento della lingua della minoranza.
marzo 1997, n. 59, nei limiti dell’orario
curriculare complessivo definito a livello ART. 6
nazionale e nel rispetto dei complessivi
obblighi di servizio dei docenti previsti dai 1. Il Ministro della pubblica istruzione,
contratti collettivi, al fine di assicurare con propri decreti, indica i criteri generali
l’apprendimento della lingua della mino- per l’attuazione delle misure contenute nel
ranza, deliberano, anche sulla base delle precedente articolo 5 e può promuovere e
richieste dei genitori degli alunni, le mo- realizzare progetti nazionali e locali nel
dalità di svolgimento delle attività di inse- campo dello studio delle lingue e delle
gnamento della lingua e delle tradizioni tradizioni culturali degli appartenenti ad
culturali delle comunità locali, stabilen- una minoranza linguistica ai sensi degli
done i tempi, le metodologie, nonché i articoli 2 e 4 della presente legge. Per la
criteri di valutazione degli alunni e le realizzazione dei progetti è autorizzata la
modalità di impiego di docenti qualificati. spesa di 2 miliardi annui a decorrere dal-
3. Le medesime istituzioni scolastiche, l’anno finanziario 1999.
ai sensi dell’articolo 21, comma 10, della 2. Gli schemi di decreto di cui al comma
legge 15 marzo 1997, n. 59, sia singolar- 1 sono trasmessi al Parlamentoper l’acqui-
mente che in forma associata, possono sizione del parere delle competenti Com-
realizzare ampliamenti dell’offerta forma- missioni permanenti, che possono espri-
tiva in favore degli adulti. Nell’esercizio mersi entro sessanta giorni.
dell’autonomia di ricerca, sperimentazione 5. 30 La Commissione.
315
Atti Parlamentari — 17 — Camera dei Deputati
5. 1. Migliori, Menia, Armaroli, Cola, Fra- 5. 12. Migliori, Menia, Cola, Selva, Arma-
galà, Selva, Nuccio Carrara, Niccolini. roli, Fragalà, Nania.
5. 7. Migliori, Menia, Cola, Selva, Arma- 5. 13. Migliori, Menia, Cola, Selva, Arma-
roli, Fragalà, Nania. roli, Fragalà, Nania.
5. 8. Migliori, Menia, Cola, Selva, Arma- 5. 14. Migliori, Menia, Cola, Selva, Arma-
roli, Fragalà, Nania. roli, Fragalà, Nania.
5. 9. Migliori, Menia, Cola, Selva, Arma- 5. 3. Migliori, Menia, Armaroli, Cola, Fra-
roli, Fragalà, Nania. galà, Selva, Nuccio Carrara, Niccolini.
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Atti Parlamentari — 18 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
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Atti Parlamentari — 19 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
6. 4. Fragalà, Menia.
EMENDAMENTI PRESENTATI ALL’AR-
TICOLO 7 DELLA PROPOSTA DI LEGGE
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Atti Parlamentari — 20 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
teri generali per l’attuazione delle misure Al comma 2, sostituire la parola: ses-
contenute negli articoli 5 e 6. santa con la seguente: centoventi.
2. Gli schemi di decreto di cui al comma
7. 4. Menia.
1 sono trasmessi al Parlamento per l’ac-
quisizione del parere delle competenti
Al comma 2, sostituire la parola: ses-
Commissioni permanenti, che possono
santa con la seguente: centouno.
esprimersi entro sessanta giorni.
7. 5. Menia, Migliori, Selva, Armaroli, Na-
(Testo alternativo del relatore di mino- nia, Cola, Fragalà.
ranza Menia)
7. 48. Crema.
Al comma 2, sostituire la parola: ses-
santa con la seguente: novantasette.
7. 9. Menia, Migliori, Selva, Armaroli, Na-
Al comma 2, sostituire la parola: tra- nia, Cola, Fragalà.
smessi con la seguente: inviati.
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Atti Parlamentari — 21 — Camera dei Deputati
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Atti Parlamentari — 22 — Camera dei Deputati
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Atti Parlamentari — 23 — Camera dei Deputati
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Atti Parlamentari — 24 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
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Atti Parlamentari — 25 — Camera dei Deputati
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Atti Parlamentari — 26 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
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Atti Parlamentari — 27 — Camera dei Deputati
(Testo alternativo del relatore di mino- 11. 9. Menia, Migliori, Selva, Armaroli,
ranza Menia) Nania, Cola, Fragalà.
11. 7. Menia.
Al comma 1, aggiungere, in fine, il se-
guente periodo:
Al comma 1, dopo le parole: dall’articolo Dall’applicazione del presente comma
9 aggiungere le seguenti: , comma 4. sono escluse le forze armate e le forze di
polizia dello Stato.
11. 1. Migliori, Menia, Armaroli, Cola,
Fragalà, Selva, Nuccio Carrara. 11. 20. La Commissione
326
Atti Parlamentari — 28 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
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Atti Parlamentari — 29 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
ART. 13.
Al comma 1, primo periodo sostituire la
parola: residenti con la seguenti: che risie-
1. I cittadini che fanno parte di una dono.
minoranza linguistica riconosciuta ai sensi 13. 3. Menia, Migliori, Armaroli, Selva,
degli articoli 2 e 4 e residenti nei comuni Cola, Fragalà, Nania.
di cui al medesimo articolo 4, i cognomi o
nomi dei quali siano stati modificati prima
della data di entrata in vigore della pre- Al comma 1, primo periodo sostituire la
sente legge, hanno diritto di ottenere, sulla parola: modificati con la seguente: cam-
biati.
base di adeguata documentazione, il ripri-
stino degli stessi in forma originaria. Il 13. 4. Menia, Migliori, Armaroli, Selva,
ripristino del cognome ha effetto anche per Cola, Fragalà, Nania.
i discendenti degli interessati che non
siano maggiorenni o che, se maggiorenni,
abbiano prestato il loro consenso. Al comma 1, dopo le parole: prima della
2. Nei casi di cui al comma 1 la do- data di entrata in vigore della presente
manda deve indicare il nome o il cognome legge aggiungere le seguenti: o ai quali sia
che si intende assumere ed è presentata al stato impedito in passato di apporre il
sindaco del comune di residenza del ri- nome di battesimo nella lingua della mi-
chiedente, il quale provvede d’ufficio a noranza.
trasmetterla al prefetto, corredandola di 13. 100. Zeller, Caveri, Brugger, Wid-
un estratto dell’atto di nascita. Il prefetto, mann, Detomas.
qualora ricorrano i presupposti previsti dal
comma 1, emana il decreto di ripristino del
nome o del cognome. Per i membri della Al comma 1, primo periodo sostituire le
stessa famiglia il prefetto può provvedere parole: della data di con le seguenti: del
con un unico decreto. Nel caso di reie- momento della
zione della domanda, il relativo prov- 13. 5. Menia, Migliori, Armaroli, Selva,
vedimento può essere impugnato, entro Cola, Fragalà, Nania.
trenta giorni dalla comunicazione, con
ricorso al Ministro di grazia e giustizia,
che decide previo parere del Consiglio Al comma 1, primo periodo sostituire la
di Stato. Il procedimento è esente da parola: adeguata con la seguente: idonea.
spese e deve essere concluso entro no- 13. 6. Menia, Migliori, Armaroli, Selva,
vanta giorni dalla richiesta. Cola, Fragalà, Nania.
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Atti Parlamentari — 30 — Camera dei Deputati
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Atti Parlamentari — 31 — Camera dei Deputati
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Atti Parlamentari — 32 — Camera dei Deputati
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Atti Parlamentari — 33 — Camera dei Deputati
13. 48. Menia, Migliori, Armaroli, Selva, 13. 55. Menia, Migliori, Armaroli, Selva,
Cola, Fragalà, Nania. Cola, Fragalà, Nania.
13. 54. Menia, Migliori, Armaroli, Selva, 13. 61. Menia, Migliori, Armaroli, Selva,
Cola, Fragalà, Nania. Cola, Fragalà, Nania.
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Atti Parlamentari — 34 — Camera dei Deputati
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Atti Parlamentari — 35 — Camera dei Deputati
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Atti Parlamentari — 37 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
ART. 15.
Sopprimerlo.
Sopprimerlo. 16. 1. Migliori, Menia, Armaroli, Cola,
Fragalà, Selva, Nania.
15. 1. Migliori, Menia, Armaroli, Cola,
Fragalà, Selva, Nania.
336
Atti Parlamentari — 38 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
337
Atti Parlamentari — 39 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
338
Atti Parlamentari — 40 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
339
Atti Parlamentari — 41 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
ART. 19.
Al comma 1, sostituire la parola: sentite,
1. Le norme regolamentari di attua- con le seguenti: previa consultazione delle
zione della presente legge sono adottate
entro sei mesi dalla data di entrata in 19. 7. Menia, Migliori, Armaroli, Selva,
vigore della medesima, sentite le regioni Cola, Fragalà, Nania.
interessate.
Sopprimerlo.
19. 1. Migliori, Menia, Armaroli, Cola, ART. 20.
Fragalà, Selva, Nuccio Carrara.
1. Nelle regioni a statuto speciale l’ap-
plicazione delle disposizioni più favorevoli
Al comma 1, sostituire le parole: sei previste nella presente legge è rimessa alle
mesi, con le seguenti: due anni. disposizioni di attuazione dei rispettivi sta-
19. 2. Menia. tuti.
340
Atti Parlamentari — 42 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
Sopprimerlo.
Dopo l’articolo 20 aggiungere il seguente:
20. 5. Menia.
ART. 20-bis.
Sostituirlo con il seguente:
1. La Repubblica promuove la valoriz-
ART. 20. zazione del patrimonio linguistico e cultu-
rale degli idiomi romanzi d’Italia, dele-
1. Nelle regioni a statuto speciale l’ap- gando alle Regioni i modi e le forme di
plicazione delle disposizioni più favorevoli intervento. La presente legge costituisce
previste nella presente legge è disciplinata normativa di riferimento per la legisla-
con norme di attuazione dei rispettivi sta- zione regionale.
tuti. Restano ferme le norme di tutela
esistenti nelle regioni a statuto speciale e 20. 01 Boato.
nelle province autonome di Trento e Bol-
zano.
2. Fino all’entrata in vigore delle norme
di attuazione di cui al comma 1, nelle (A. C. 169 – sezione 20)
regioni a statuto speciale il cui ordina-
mento non preveda norme di tutela si ARTICOLO 21 DELLA PROPOSTA DI
applicano le disposizioni di cui alla pre- LEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-
sente legge. SIONE
20. 8. La Commissione.
(Testo cosı̀ modificato nel corso della sedu-
ART. 21.
ta).
341
Atti Parlamentari — 43 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 GIUGNO 1998 — N. 374
ART. 21-bis.
Sostituire il comma 2 con il seguente:
1. Il Governo presenta al Parlamento
2. La Repubblica, che valorizza il pa- una relazione annuale in merito allo stato
trimonio linguistico e culturale della lingua di attuazione degli adempimenti previsti
italiana, promuove iniziative e programmi dalla presente legge.
di sostegno alla lingua ufficiale sia presso
21. 4. Aloi, Fino, Valensise.
le comunità di lingua italiana all’estero che
altrove.
21. 1. Migliori, Menia, Armaroli, Selva, (A. C. 169 – sezione 21)
Cola, Fragalà, Nania, Nuccio Carrara,
Niccolini.
ARTICOLO 22 DELLA PROPOSTA DI
LEGGE NEL TESTO DELLA COMMIS-
SIONE
Sostituire il comma 2 con i seguenti:
2. Le disposizioni della presente legge si
applicano a condizione che le minoranze ART. 22.
linguistiche italiane godano, nei corrispon-
denti Paesi esteri, di analogo trattamento. 1. Per gli oneri derivanti dall’articolo 17
3. Ai fini dell’applicazione di quanto è autorizzata, a decorrere dall’anno 1998,
al comma 1 del presente articolo, entro la spesa di lire 20 miliardi annui, cui si
sei mesi dalla data di entrata in vigore provvede, per il triennio 1998-2000, me-
della presente legge, il Ministro degli diante corrispondente riduzione dello
affari esteri trasmette al Parlamento stanziamento iscritto, ai fini del bilancio
dettagliata relazione sullo stato della le- triennale 1998-2000, nell’ambito dell’unità
gislazione nei Paesi interessati in merito previsionale di base di parte corrente
alla tutela del patrimonio culturale, sto- « Fondo speciale » dello stato di previsione
rico e linguistico delle minoranze ita- del Ministero del tesoro, del bilancio e
liane, ivi residenti. della programmazione economica per
342
Atti Parlamentari — 44 — Camera dei Deputati
l’anno 1998, parzialmente utilizzando l’ac- base di parte corrente « Fondo speciale »
cantonamento relativo alla Presidenza del dello stato di previsione del Ministero dei
Consiglio dei ministri. tesoro, del bilancio e della programma-
2. Il Ministro del tesoro, del bilancio e zione economica per l’anno finanziario
della programmazione economica è auto- 1998, allo scopo parzialmente utilizzando,
rizzato a provvedere, con propri decreti, quanto a lire 18.500.000.000, l’accantona-
alle occorrenti variazioni di bilancio. mento relativo alla Presidenza del Consi-
glio dei ministri, e, quanto a lire
2.000.000.000, l’accantonamento relativo al
EMENDAMENTI PRESENTATI ALL’AR- Ministero della pubblica istruzione.
TICOLO 22 DELLA PROPOSTA DI LEGGE 2. Il Ministro del tesoro, del bilancio e
della programmazione economica è auto-
rizzato ad apportare le occorrenti varia-
ART. 22. zioni di bilancio.
22. 5. La Commissione.
Sostituire l’articolo 22 con il seguente:
Al comma 1, dopo le parole: articolo 17
ART. 22 – 1. Per gli oneri derivanti aggiungere le seguenti: e 21.
dall’attuazione della presente legge è au-
22. 1. Migliori, Menia, Armaroli, Cola,
torizzata, a decorrere dall’anno 1998, la
Fragalà, Selva.
spesa di lire cinque miliardi annui, cui si
provvede, per il triennio 1998-2000, me-
diante corrispondente riduzione dello
stanziamento iscritto, ai fini del bilancio Al comma 1 sostituire le parole: 20 mi-
triennale 1998-2000, nell’ambito dell’unità liardi con le seguenti: 5 miliardi.
previsionale di base di parte corrente 22. 3. Menia.
“Fondo speciale” dello stato di previsione
del Ministero del tesoro, del bilancio e
della programmazione economica per Al comma 1 sostituire le parole: 20 mi-
l’anno 1998, parzialmente utilizzando l’ac- liardi con le seguenti: 10 miliardi.
cantonamento relativo alla Presidenza del
Consiglio dei ministri. 22. 2. Menia.
2. Il Ministro del tesoro, del bilancio e
della programmazione economica è auto-
rizzato a provvedere, con propri decreti, (A.C. 169 – sezione 22)
alle occorrenti variazioni di bilancio.
(Testo alternativo del relatore di mino- ORDINI DEL GIORNO
ranza Menia)
La Camera,
Sostituirlo con il seguente.
premesso che:
ART. 22. la proposta di legge, n. 169, recante
norme in materia di tutela delle minoranze
1. All’onere derivante dall’attuazione linguistiche, rappresenta una sintesi fun-
della presente legge, valutato in lire zionale di numerosi progetti di legge pre-
20.500.000.000 a decorrere dal 1999, si sentati allo scopo di tutelare specifiche
provvede mediante corrispondente ridu- minoranze linguistiche esistenti in molti
zione delle proiezioni dello stanziamento territori della nostra nazione. Si tratta di
iscritto, ai fini del bilancio triennale 1998- gruppi etnici di grande importanza storica
2000, nell’ambito dell’unità previsionale di e rilevante valore culturale che testimo-
343
Atti Parlamentari — 45 — Camera dei Deputati
niano con la loro esistenza i segni di altrettanto deve dirsi della presenza gre-
antiche civiltà ormai del tutto scomparse, canica, che vede comunità le quali, nel
da cui, è bene ricordarlo, trae origine corso dei secoli, a partire dal VIII secolo
anche la nostra attuale società; a.C. hanno consentito che, sia pure con
grandi difficoltà, venisse tramandato e di-
il testo della proposta rappresenta
feso un patrimonio di lingua, di cultura e
una cornice normativa di carattere gene-
di tradizione che fa ormai parte integrante
rale e di indirizzo attraverso cui, in fase di
dei valori del popolo italiano;
attuazione delle relative disposizioni, si po-
tranno tutelare le rispettive minoranze lin- il Governo, al fine di non far per-
guistiche adottando misure particolari ido- dere l’essenza peculiare della proposta di
nee a promuoverne e diffonderne i carat- legge n. 918 del 1996, la quale in via di
teri storico-culturali che le caratterizzano; massima potrebbe ritenersi assorbita dalla
presente proposta di legge, anche alla luce
al fine di tutelare due peculiari delle sue funzioni istituzionali di organo
minoranze linguistiche presenti nelle re- esecutivo, quando avranno efficacia le di-
gioni Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia, sposizioni contenute in questo atto, potrà
la Grecanica e l’Albanese, è stata presen- svolgere una importante azione di stimolo
tata il 15 maggio 1996, la proposta di legge e di controllo affinché le province, i co-
n. 918 con lo scopo di tutelare, promuo- muni e la pubblica amministrazione delle
vere e valorizzare la loro cultura. Di questa regioni Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia,
proposta di legge l’atto in esame recepisce provvedano a realizzare gli interventi che
le finalità generali senza trattare le dispo- venivano riportati nella citata proposta di
sizioni specifiche, che, come detto, spetterà legge 918 del 1996, utili a tutelare l’identità
ad altri soggetti attuare; nazionale delle minoranze etnico-linguisti-
si ritiene opportuno evidenziare che che grecaniche ed albanesi;
l’esigenza di tutelare le realtà etnico-lin-
guistiche grecaniche ed albanesi presenti in impegna il Governo:
Calabria e Basilicata è, da tempo, avvertita.
Ciò — del resto – in armonia con quanto ad attivarsi in modo fattivo affinché
previsto dall’articolo 6 della Costituzione, il nella fase di attuazione delle disposizioni
quale a sua volta non intende ovviamente recate dalla proposta di legge n. 169 si
mettere in forse valori e princı̀pi che at- possa conseguire il risultato di tutelare le
tengono alla sacralità dell’unità nazionale, minoranze etnico-linguistiche grecaniche,
frutto del sacrificio di chi, durante il Ri- albanesi ed occitane nelle regioni Calabria,
sorgimento, ha ritenuto di dover dare il Basilicata, Puglia e Sicilia, in collabora-
proprio contributo a tale grande causa. Per zione con le associazioni regolarmente ri-
questi motivi la tutela delle minoranze conosciute come la lega italiana della mi-
linguistiche grecaniche ed albanesi, pre- noranza arbëresh;
senti in Calabria e Basilicata come in Pu- a stimolare i soggetti delegati affinché
glia e in Sicilia, non rappresenta alcun provvedano ad attuare le misure che la
pericolo per l’unità nazionale, trattandosi, nuova legge gli affida ed in particolare:
come nel caso delle comunità albanesi, di
presenze che durante il Risorgimento le università delle regioni Calabria,
hanno visto patrioti formarsi nel centro Basilicata, Puglia e Sicilia perché istitui-
culturale di S. Demetrio Corone, liceo dal scano corsi di laurea in lingua, letteratura
quale sono emerse le coscienze che hanno e storia albanese, grecanica, grika ed oc-
contribuito al riscatto nazionale; citana, anche utilizzando le strutture pub-
bliche già esistenti, come l’Istituto regio-
nelle due guerre mondiali batta- nale superiore di studi ellenofoni di Bova
glioni albanesi si sono battuti per l’Italia su Marina ed il Collegio italo-albanese di San
tutti i fronti, interni ed esterni, dando Demetrio Corone, siti nella regione Cala-
prova di coraggio e di lealtà alla bandiera; bria;
344
Atti Parlamentari — 46 — Camera dei Deputati
345
Atti Parlamentari — 47 — Camera dei Deputati
La Camera, La Camera,
346
Atti Parlamentari — 48 — Camera dei Deputati
347
Atti Parlamentari — 69 — Camera dei Deputati
XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 14 SETTEMBRE 1998 — N. 403
CASINI ed altri: Norme per l’innal- 8. – Seguito della discussione del dise-
zamento dell’obbligo di istruzione e di gno di legge:
formazione (5107).
S. 3040 — Disposizioni finanziarie a
— Relatori: Soave, per la maggioranza;
favore dell’Ente autonomo acquedotto pu-
Aprea, di minoranza.
gliese EAAP (Approvato dal Senato) (4937).
6. – Seguito della discussione dei dise-
— Relatore: Casinelli.
gni di legge:
S. 1325 − Ratifica ed esecuzione
9. – Discussione del disegno di legge:
dell’Accordo tra la Repubblica italiana e
l’Unione Latina relativamente al suo Uf- Rifinanziamento degli interventi per
ficio di Roma, fatto a Roma il 1o giugno l’industria cantieristica ed armatoriale ed
1995, con scambio di Note effettuato a attuazione della normativa comunitaria di
Parigi il 12 febbraio 1996 (Approvato dal settore (4517).
Senato) (4604).
— Relatore: Rivolta. — Relatore: Biricotti.
(Articolo 79, comma 15, del Regolamento).
La seduta termina alle 21,35.
S. 1156 − Ratifica ed esecuzione
della Convenzione per la protezione delle
ERRATA CORRIGE
Alpi, con allegati e processo verbale di
modifica del 6 aprile 1993, fatta a Sali-
sburgo il 7 novembre 1991 (Approvato dal Nel resoconto stenografico della seduta
Senato) (3299). del 17 giugno 1998, a pagina 79, prima
colonna, alla diciassettesima riga, dopo le
— Relatori: Mattarella, per la maggio-
parole « testo approvato », devono essere
ranza; Calzavara e Leccese, di minoranza.
aggiunte le seguenti: « che, in seguito allo
7. – Seguito della discussione delle stralcio deliberato nella seduta odierna,
proposte di legge: assume il numero 169-bis;
348
SENATO DELLA REPUBBLICA
XIII LEGISLATURA
N. 3366
DISEGNO DI LEGGE
349
Atti parlamentari – 2 – Senato della Repubblica – 3366
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
Art. 2.
Art. 3.
350
Atti parlamentari – 3 – Senato della Repubblica – 3366
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 4.
351
Atti parlamentari – 4 – Senato della Repubblica – 3366
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 5.
352
Atti parlamentari – 5 – Senato della Repubblica – 3366
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 6.
Art. 7.
353
Atti parlamentari – 6 – Senato della Repubblica – 3366
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 8.
Art. 9.
354
Atti parlamentari – 7 – Senato della Repubblica – 3366
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 10.
Art. 11.
355
Atti parlamentari – 8 – Senato della Repubblica – 3366
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 12.
Art. 13.
Art. 14.
356
Atti parlamentari – 9 – Senato della Repubblica – 3366
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 15.
Art. 16.
357
Atti parlamentari – 10 – Senato della Repubblica – 3366
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 17.
Art. 18.
Art. 19.
358
Atti parlamentari – 11 – Senato della Repubblica – 3366
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 20.
359
SENATO DELLA REPUBBLICA
XIII LEGISLATURA
N. 424
DISEGNO DI LEGGE
361
Atti parlamentari – 2 – Senato della Repubblica – 424
ONOREVOLI SENATORI. – Il testo del disegno nea, pluralista e più estensiva (che ricono-
di legge sulla tutela delle minoranze lingui- sce alle minoranze, pertanto, per definizio-
stiche, che presento a questo ramo del Par- ne, un diritto alla tutela).
lamento, segue il testo unificato, elaborato Il problema della diversità linguistica è
dalla Commissione affari costituzionali del- un problema che risale indietro nel tempo,
la Camera dei deputati nel corso della X le- alla costituzione stessa dell’Unità d’Italia;
gislatura, delle varie proposte di legge pre- già illustri storici e statisti avevano affron-
sentate in argomento (atto Camera tato l’argomento, ed indicato una via mae-
391-1024-1268-1740-1796-1986-A). stra, secondo la quale l’unità viene intesa e
È tempo che su questo punto il Parla- valorizzata come armonia di diversità, ed
mento decida: la completa attuazione irrobustita proprio dai legami fra le diverse
dell’articolo 6 della Carta costituzionale è culture, lingue e tradizioni; di contro al
da sempre invocata, ma mai realizzata in concetto di uniformità, che implica un ap-
pieno. Il nostro Paese, nelle sue regioni, piattimento delle numerose, storiche iden-
presenta diverse culture minori, che hanno tità locali presenti nel nostro Paese.
resistito e resistono ancora oggi ai tentativi Nella concezione fortemente accentrata
di appiattimento e di omogeneizzazione dello Stato liberale unitario, però, lo sforzo
della cultura che, in diversi fasi della nostra politico in questa direzione rimase tiepido,
storia repubblicana, ha avuto luogo, a di- fermandosi più ad un dibattito culturale e
scapito di aree e tradizioni culturali diffe- dottrinale, che favorisse la conoscenza inte-
renziate. Nella sola Calabria, ad esempio, grata di storia, cultura, tradizioni locali, in-
regione con poco più di due milioni di abi- sieme a quella dell’identità nazionale. Nè
tanti esistono minoranze linguistiche diver- ulteriori passi avanti si ebbero nel Venten-
se, che custodiscono gelosamente e traman- nio fascista, quando la concezione statola-
dano le loro tradizioni di lingua e di cultu- trica e nazionalistica (con la netta contrap-
ra: i Valdesi da secoli insediati nell’area di posizione con altre aree culturali a noi con-
Guardia Piemontese, la minoranza albanese tigue), accentratrice e fortemente ideologiz-
nel comprensorio del Basso Pollino, quella zata, impedì ogni ulteriore progresso verso
grecanica in provincia di Reggio Calabria. il regionalismo e la salvaguardia delle aree
E così in tutta Italia, dove vivono e chiedo- culturali minori presenti nel Paese.
no tutela le minoranze linguistiche catala- Nel periodo repubblicano, a dispetto dei
ne, germaniche, slave, zingare, franco-pro- dettami della Costituzione del 1948 (in par-
venzali, occitane; oltre quelle che – per gli ticolare dell’articolo 6), abbiamo visto, di
Statuti speciali delle regioni in cui sono in- fatto, un disinteresse per la concreta attua-
sediate – già ricevono tutela e riconosci- zione di quei princìpi, ed il progetto costi-
menti legislativi. tuzionale di regionalismo e di autogoverno
Tali riconoscimenti legislativi possono es- locale è rimasto strozzato, inserito in una
ser presi a modello, in Europa, sulla que- logica di funzionalizzazione delle organiz-
stione della tutela delle minoranze linguisti- zazioni periferiche agli interessi ed alle di-
che, anche se in essi è ancora evidente la rettive provenienti dallo Stato centrale.
dicotomia fra la concezione ottocentesca Oggi, una legislazione inserita nel filone
(restrittiva, in quanto riconosce la tutela al- del diritto pubblico interno orientato verso
le minoranze la cui nazione madre è ricom- la valorizzazione del pluralismo appare in
presa in altri Stati), e quella contempora- sintonia con le tendenze emerse nel dibatti-
362
Atti parlamentari – 3 – Senato della Repubblica – 424
363
Atti parlamentari – 4 – Senato della Repubblica – 424
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
Art. 2.
Art. 3.
364
Atti parlamentari – 5 – Senato della Repubblica – 424
Art. 4.
365
Atti parlamentari – 6 – Senato della Repubblica – 424
Art. 5.
Art. 6.
Art. 7.
366
Atti parlamentari – 7 – Senato della Repubblica – 424
Art. 8.
Art. 9.
Art. 10.
367
Atti parlamentari – 8 – Senato della Repubblica – 424
Art. 11.
Art. 12.
Art. 13.
Art. 14.
368
Atti parlamentari – 9 – Senato della Repubblica – 424
Art. 15.
Art. 16.
Art. 17.
Art. 18.
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Atti parlamentari – 10 – Senato della Repubblica – 424
370
SENATO DELLA REPUBBLICA
XIII LEGISLATURA
N. 1207
DISEGNO DI LEGGE
371
Atti parlamentari – 2 – Senato della Repubblica – 1207
INDICE
Relazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 3
Disegno di legge . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 7
372
Atti parlamentari – 3 – Senato della Repubblica – 1207
ONOREVOLI SENATORI. – Nella passata legi- testo della proposta di legge approvata dalla
slatura la Commissione affari costituzionali Commissione affari costituzionali della Ca-
della Camera dei deputati aveva lavorato mera dei deputati distingue, da un lato, al
all’unificazione delle diverse proposte di comma 1 dell’articolo 1, le lingue e le cultu-
legge presentate in materia di tutela delle re delle minoranze di antico insediamento
minoranze linguistiche, preparando un te- (popolazioni di origine albanese, catalana,
sto conclusivo che pare opportuno ripresen- germanica, greca, slava e zingara) e di quel-
tare come punto di partenza in questa le parlanti ladino, francese, francoprovenza-
legislatura. le e occitano che sono incontrovertibilmen-
Affrontare rapidamente l’esame del pre- te di ceppo diverso dagli idiomi italiani e,
sente disegno di legge per dare una risposta dall’altro, al comma 2, la lingua e la cultura
alle attese delle popolazioni interessate di- delle popolazioni sarde e friulane. L’appro-
rettamente dal provvedimento, costituireb- vazione avvenuta alla Camera dei deputati
be un segnale altamente positivo. nella X legislatura del testo su cui fu relato-
Tutelare le minoranze linguistiche signifi- re il presidente Labriola provocò una certa
ca, infatti, contribuire alla crescita della co- discussione in alcuni settori della cultura
scienza democratica e dello spirito di convi- italiana. La stessa classificazione delle mi-
venza tra popoli. Oggi, di fronte ai deva- noranze che il testo che viene presentato
stanti scenari che ci sono offerti dalle guer- all’esame dell’Assemblea ripropone, è stata
re etniche che si combattono in Europa, in oggetto di critiche. È da dire in premessa
Asia, in Africa, si deve offrire il maggior nu- che ogni classificazione in una materia così
mero di strumenti, anche legislativi, perchè complessa può essere criticata (G. Barbina).
nel nostro Paese si sviluppi un modello La distinzione fra le minoranze comprese
esportabile di convivenza democratica e di nel comma 1 e quelle ricomprese nel com-
rispetto delle minoranze. ma 2 ha una sua logica, che più sotto preci-
È bene ricordare che già nella X legisla- so e che trova completamento nell’intenzio-
tura la prima Commissione e l’Assemblea ne, annunciata nel dibattito in Commissio-
avevano approvato un testo, che poi, non ne affari costituzionali e richiamata in que-
aveva ottenuto il voto del Senato (atto Ca- sta relazione, di procedere ad una ulteriore
mera n. 612, poi atto Senato n. 3068) e che legge-quadro relativa ai patrimoni linguisti-
nella XI legislatura la I Commissione aveva ci e culturali regionali.
concluso il lavoro di fusione delle diverse Sulla tutela accordata al gruppo di mino-
proposte di legge presentate (atto Camera ranze compreso nel comma 1 non c’è stata
n. 391, 1024, 1268, 1740, 1796, 1986, obiezione, dato che è difficile negarne il ca-
2337). rattere di minoranze etniche oltrechè lin-
Ora è giunto il momento di dare attuazio- guistiche. Come già detto sopra, nel frat-
ne all’articolo 6 della Costituzione, che a tempo con legge costituzionale n. 2 del
tutt’oggi risulta disatteso. Pertanto si ritiene 1993 la tutela del gruppo germanofono
doveroso riportare i passi finali della rela- Walser della Valle d’Aosta è rientrato nella
zione Bertoli, che accompagnava l’articola- competenza dello statuto speciale di auto-
to, qui riproposto senza modifiche. nomia di quella regione.
«Sulla scorta (...) delle indagini scientifi- Circa il caso del friulano e del sardo è da
che svolte dal Parlamento nella ottava legi- precisare che, nella prospettiva di una suc-
slatura (G.B. Pellegrini e T. De Mauro), il cessiva normativa di tutela dei patrimoni
373
Atti parlamentari – 4 – Senato della Repubblica – 1207
linguistici e culturali regionali, non si inten- liana o dell’unità italiana tout court (N.
de qui riproporre la questione della distin- Tranfaglia, V. Castronovo), la futilità se non
zione fra lingue e dialetti ma semplicemen- addirittura il carattere di spreco che assu-
te notare come, rispetto alla varietà degli merebbe un simile sforzo legislativo di tute-
idiomi italiani, certamente le parlate della la (C. Sgorlon), la contrarietà a presunti
Sardegna e del Friuli si collocano agli estre- privilegi che si venivano ad attribuire a
mi: l’una per la sua forza conservativa del friulani e sardi, rispetto alle altre lingue lo-
latino, collocandosi a mezza strada fra l’ita- cali italiane (M. Cortelazzo). Non mancaro-
liano e le altre aree linguistiche romanze no, peraltro, le voci in difesa di quel testo
occidentali (M.L. Wagner), e l’altra in quan- che, per quanto perfettibile, costituiva una
to non appartenente all’area linguistica ita- risposta a una domanda che è coeva
liana ma a quella ladina (C. Tagliavini): o all’unità d’Italia e che non rappresenta, cer-
perlomeno in quanto formatasi, quale lin- to, alcun rischio di disgregazione del Paese,
gua neolatina, fra l’VIII ed il XIII secolo in nè sul piano storico-politico nè su quello
netta separazione con l’evoluzione dell’area linguistico (L.M. Lombardi Satriani, T. De
linguistica italiana (G. Francescato). Il Friu- Mauro). (...).
li fino al 1420 era legato al mondo germani- Circa il carattere di spreco, è ben singola-
co; da qui la sua individualità, dovuta dun- re che venga affacciata questa tesi in una
que a ragioni di isolamento storico rispetto società opulenta, che spreca risorse econo-
all’area linguistica italiana. D’altra parte, è miche enormi per futili obiettivi, e proprio
del tutto evidente l’erosione plateale che es- da parte di uomini di cultura, che ben san-
se stanno subendo in conseguenza del mas- no come la lingua sia epifenomeno di tutto
sivo acculturamento in italiano delle giova- un mondo. Essi dovrebbero per primi com-
ni generazioni. In questi due casi si tratta prendere che l’accelerazione della scompar-
di un pericolo di effettiva scomparsa della sa di questi mondi, o anche semplicemente
lingua nativa che, possedendo una precisa l’assistere ignavi alla loro frantumazione,
identità linguistica ben diversa da quella costituisce una colpevole partecipazione
italiana, se non riceve un’adeguata tutela all’impoverimento complessivo dell’umanità.
viene svuotata dall’interno o addirittura let- Posta questa premessa, la legge-quadro in
teralmente abbandonata. esame, in attesa che alcune questioni abbia-
Considerazioni a parte merita il caso del- no una più precisa definizione dalla stessa
le comunità di origine zingara, che necessi- revisione dell’impianto regionalista dell’Ita-
terebbe di una normativa organica e auto- lia (...), stabilisce anche una ripartizione di
noma sulla complessa problematica. Non si competenze fra Stato e regioni in materia
può tacere, infatti, che tutta la normativa in di tutela delle minoranze linguistiche. Que-
esame è basata sul presupposto della stan- sto punto riveste un ruolo importante per
zialità delle popolazioni a cui si applicherà l’ordinato sviluppo applicativo dell’articolo
la tutela linguistico-culturale. Sicchè appare 6 della Costituzione, essendo questo in
del tutto evidente la difficoltà della sua ap- qualche modo il segnale del progressivo
plicazione alle popolazioni Rom e Sinti. Si passaggio dalla rilevanza internazionale a
può comunque sostenere che in ogni caso, quella interna della problematica delle mi-
ferme restando le disposizioni già emanate noranze linguistiche.
per la scolarizzazione di quelle popolazioni, La ripartizione di competenze delineata
si tratta di lasciare, da un lato, all’autono- nel testo in esame prevede che lo Stato or-
mia delle regioni la definizione dei criteri ganizzi il sistema scolastico (articoli 3, 4 e
per l’adozione del decreto di tutela e, 5) tenendo conto della scelta che verrà ope-
dall’altro, al Governo di valutare appieno la rata da studenti e genitori circa l’uso scola-
particolare situazione di erogazione del ser- stico e l’apprendimento della lingua locale;
vizio scolastico, nel caso di specie. ciò, anche in previsione della riforma della
Le polemiche hanno riguardato, infine, il scuola secondaria superiore che accentuerà
rischio di rottura dell’unità linguistica ita- gli spazi di autonomia dei singoli istituti,
374
Atti parlamentari – 5 – Senato della Repubblica – 1207
compartecipi, entro limiti prefissati, alle Gli enti locali possono a loro spese con-
spese che gli enti locali sosterranno per sentire l’uso della lingua locale nei consessi
l’applicazione della presente proposta di democratici e la stampa bilingue degli atti
legge; spese che in particolare riguardano (articoli 6 e 7), fermo restando che hanno
l’uso della lingua locale nella toponomastica valore legale solo gli atti redatti in lingua
(articoli 14 e 18)». Il presente disegno di italiana; nei limiti delle piante organiche
legge prevede, ancora, che lo Stato «consen- approvate per i servizi che richiedono con-
ta il ripristino degli antichi cognomi se i tatto con il pubblico, possono stabilire che
cittadini lo richiederanno (articolo 10); ten- il personale conosca anche la lingua locale
ga conto in sede di convenzione con la RAI (articolo 8); sulla base delle modalità defini-
della qualificazione dei servizi radiotelevisi- te dalla legge regionale, i comuni possono
vi a livello regionale in lingua locale (artico- ripristinare i toponimi tradizionali (articolo
lo 11); riconosca all’autonomia delle sedi 9).
universitarie lo sviluppo di strutture e atti- Circa l’aspetto finanziario, va notato che
vità di ricerca sul patrimonio culturale e la fissazione di un tetto massimo di spese a
linguistico delle minoranze e la predisposi- carico dello Stato, la valorizzazione di un
zione di idonee articolazioni dei percorsi meccanismo di partecipazione finanziaria
universitari di formazione del personale in- degli enti locali e il rinvio alle finanze ordi-
segnante (articolo 5); emani le norme rego- narie delle regioni per la tutela delle mino-
lamentari di applicazione della legge entro ranze linguistiche assicurano circa la se-
sei mesi dalla data della sua entrata in vigo- rietà e rigorosità dello sforzo economico di
re (articolo 16). parte pubblica.
Alle regioni compete: l’individuazione dei In conclusione va sottolineato l’equilibrio
territori dei comuni ove avrà vigore la tute- della normativa in esame (...)». Ovvero
la (articolo 2); il sostegno a loro spese delle «giusta considerazione che il principio di
associazioni morali di promozione della lin- eguaglianza non richiede solamente parità
gua e della cultura delle minoranze lingui- di trattamento» per tutti i cittadini ma
stiche; la stipula eventuale di convenzioni anche efficace tutela delle differenze che
con la RAI-TV o le emittenti private per connotano singoli e gruppi sociali. «Co-
qualificare i servizi in lingua minoritaria sicchè la considerazione del diritto all’uso
(articoli 11 e 13); la costituzione di istituti o della propria lingua nativa viene associata
la creazione di sezioni autonome nell’ambi- alla considerazione che esso si esprime
to di istituti culturali già esistenti, che ab- dentro la vita di relazione sociale nelle
biano per obiettivo la salvaguardia delle tra- comunità culturali e linguistiche presenti
dizioni linguistiche e culturali delle mino- in Italia. Queste comunità culturali e lin-
ranze ammesse a tutela (articolo 15); oltre guistiche sarebbero dunque delle formazio-
all’impegno di un generale adeguamento ni sociali ai sensi dell’articolo 2 della Co-
della propria legislazione ai princìpi stabili- stituzione (C. Mortati)». Ed è sempre quella
ti dalla presente proposta di legge (articolo esigenza di equilibrio a imporre di «con-
12). siderare queste formazioni sociali come
Sono fatte salve, infine, le disposizioni re- dato storico per l’impostazione della de-
lative ai gruppi linguistici tutelati dagli sta- limitazione del territorio nel cui ambito
tuti del Trentino-Alto Adige e della Valle si applicherà la tutela»; senza, tuttavia, fare
d’Aosta e quelle sugli sloveni del Friuli-Ve- di quel dato storico un criterio assoluto
nezia Giulia, mentre la provincia autonoma «per elevare barriere dentro il territorio
di Trento è autorizzata ad applicare questa dello Stato. Il diritto alla tutela della pro-
legge ai ladini residenti sul proprio territo- pria lingua e cultura, infatti, è sostenuto
rio; più in generale, le regioni indicate sono nel rispetto rigoroso della libertà degli al-
autorizzate a recepire eventuali disposizioni tri»; ciò al fine di evitare ogni forma di
più favorevoli qui contenute, rispetto alle privilegio per le minoranze linguistiche e
norme degli statuti speciali (articolo 17). il costituirsi di barriere che ostacolino la
375
Atti parlamentari – 6 – Senato della Repubblica – 1207
«libera circolazione di ogni cittadino sul in Europa»; e piena coerenza con i più im-
territorio dello Stato». portanti documenti approvati, in questi an-
Quindi, si può ben sostenere che il pre- ni, dal Parlamento europeo e dal Consiglio
sente disegno di legge «si inserisce in quel
d’Europa.
filone del diritto pubblico interno rivolto a
esplorare le strade di un effettivo plurali- Alla elaborazione del presente disegno di
smo (...)», in sintonia «con il compito stori- legge ha collaborato il professor Federico
co di organizzare la convivenza pluralistica Francioni.
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Atti parlamentari – 7 – Senato della Repubblica – 1207
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
Art. 2.
Art. 3.
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Atti parlamentari – 8 – Senato della Repubblica – 1207
Art. 4.
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Atti parlamentari – 9 – Senato della Repubblica – 1207
Art. 5.
Art. 6.
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Atti parlamentari – 10 – Senato della Repubblica – 1207
Art. 7.
Art. 8.
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Atti parlamentari – 11 – Senato della Repubblica – 1207
Art. 9.
Art. 10.
Art. 11.
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Atti parlamentari – 12 – Senato della Repubblica – 1207
Art. 12.
Art. 13.
Art. 14.
Art. 15.
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Atti parlamentari – 13 – Senato della Repubblica – 1207
Art. 16.
Art. 17.
Art. 18.
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SENATO DELLA REPUBBLICA
XIII LEGISLATURA
N. 2082
DISEGNO DI LEGGE
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Atti parlamentari – 2 – Senato della Repubblica – 2082
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Atti parlamentari – 3 – Senato della Repubblica – 2082
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
Art. 2.
Art. 3.
Art. 4.
Art. 5.
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Atti parlamentari – 4 – Senato della Repubblica – 2082
Art. 6.
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Atti parlamentari – 5 – Senato della Repubblica – 2082
Art. 7.
Art. 8.
Art. 9.
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Atti parlamentari – 6 – Senato della Repubblica – 2082
Art. 10.
Art. 11.
Art. 12.
Art. 13.
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Atti parlamentari – 7 – Senato della Repubblica – 2082
Art. 14.
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SENATO DELLA REPUBBLICA
XIII LEGISLATURA
N. 2332
DISEGNO DI LEGGE
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Atti parlamentari – 2 – Senato della Repubblica – 2332
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
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Atti parlamentari – 3 – Senato della Repubblica – 2332
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
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Atti parlamentari – 4 – Senato della Repubblica – 2332
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
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Atti parlamentari – 5 – Senato della Repubblica – 2332
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
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Atti parlamentari – 6 – Senato della Repubblica – 2332
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
nio linguistico del nostro paese nelle sue i cittadini, negli uffici dell’amministrazione
espressioni regionali e locali; e ciò senza pubblica, e l’adozione di toponimi conformi
accordare privilegi particolari ad alcun alle tradizioni e agli usi locali.
gruppo linguistico, perchè ciò si tradurrebbe L’articolo 10 riconosce ai cittadini il di-
fatalmente in un’ingiusta sperequazione ai ritto di ottenere il ripristino del loro cogno-
danni dei rimanenti (fanno eccezione a que- me e del nome, eventualmente modificati
sta regola le provvidenze già accordate in prima della data di entrata in vigore della
materia linguistica al francese in Valle presente legge.
d’Aosta, al tedesco in provincia di Bolzano L’articolo 11 stabilisce che nei program-
ed inoltre al ladino-dolomitico ed allo slo- mi radiofonici e televisivi regionali della
veno nelle province di competenza). RAI-TV siano inseriti appositi notiziari e
L’articolo 1 chiarisce il carattere globale programmi nelle lingue locali riconosciute e
della tutela del patrimonio linguistico della tutelate.
Repubblica. In ogni regione essa assumerà Gli articoli 12 e 13 stabiliscono che le
quelle forme e quelle accentuazioni proprie regioni adeguino la loro normativa ai
dei distinti caratteri culturali locali. princìpi della presente legge e che possano
L’articolo 2 demanda alle regioni l’indi- erogare provvidenze per gli organi di stam-
viduazione dei patrimoni linguistici locali e pa e per le emittenti radiotelevisive a carat-
le aree per l’attuazione delle norme sul pro- tere privato che utilizzano lingue locali
prio territorio. tutelate.
Gli articoli 3 e 4 definiscono le modalità L’articolo 14 prevede che gli enti locali
per lo studio delle lingue locali nei diversi ottengano dallo Stato, nella misura massima
ordini di scuola. del 75 per cento, il rimborso delle spese so-
L’articolo 5 prevede la possibilità di spe- stenute per adempiere agli obblighi della
cifiche iniziative del Ministero della pubbli- presente legge.
ca istruzione, per sviluppare con la speri- L’articolo 15 riconosce alle regioni la
mentazione scolastica lo studio delle lingue possibilità di creare appositi istituti per la
locali. tutela dei patrimoni linguistici locali.
L’articolo 6 riconosce la possibilità di L’articolo 16 stabilisce che entro sei mesi
utilizzare la lingua locale nei consigli co- dalla data di entrata in vigore della legge
munali, circoscrizionali e negli organi colle- dovranno essere emanate le relative norme
giali della scuola. regolamentari di attuazione.
Gli articoli 7, 8 e 9 dispongono che i co- L’articolo 17 salvaguarda le norme dello
muni interessati possono promuovere la statuto speciale delle regioni Trentino-Alto
pubblicazione nella lingua locale di atti uf- Adige, Valle d’Aosta e Friuli-Venezia Giu-
ficiali dello Stato, fermo restando il valore lia.
legale esclusivo degli atti nel testo redatto L’articolo 18 prevede la copertura finan-
nella lingua italiana, nonchè l’uso orale del- ziaria degli oneri derivanti dall’applicazione
la lingua locale per agevolare i rapporti con dell’articolo 14.
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Atti parlamentari – 7 – Senato della Repubblica – 2332
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
Art. 2.
Art. 3.
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XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 4.
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Atti parlamentari – 9 – Senato della Repubblica – 2332
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 5.
Art. 6.
Art. 7.
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Atti parlamentari – 10 – Senato della Repubblica – 2332
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 8.
Art. 9.
Art. 10.
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Atti parlamentari – 11 – Senato della Repubblica – 2332
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 11.
Art. 12.
Art. 13.
Art. 14.
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Atti parlamentari – 12 – Senato della Repubblica – 2332
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 15.
Art. 16.
Art. 17.
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Atti parlamentari – 13 – Senato della Repubblica – 2332
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 18.
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SENATO DELLA REPUBBLICA
XIII LEGISLATURA
N. 3037
DISEGNO DI LEGGE
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Atti parlamentari – 2 – Senato della Repubblica – 3037
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
ONOREVOLI SENATORI. – L’esigenza di tu- si è integrato sempre più con i valori del
telare le realtà etnico-linguistiche presenti popolo italiano.
in Italia meridionale è un’esigenza avverti- Lo scopo del presente disegno di legge è
ta, in attuazione dell’articolo 6 della Costi- appunto quello di garantire e salvaguardare
tuzione Italiana. Del resto, la presenza delle tale patrimonio, valorizzando iniziative so-
comunità arbëresh in Italia meridionale, cio-culturali e promozionali che possano tu-
specie in aree come la Basilicata, risale sin telare la presenza di queste comunità e sti-
dall’VIII secolo a. C. tramandando un pa- molare i rapporti con le regioni di prove-
trimonio di lingua, cultura e tradizione che nienza.
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Atti parlamentari – 3 – Senato della Repubblica – 3037
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
Art. 2.
Art. 3.
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Atti parlamentari – 4 – Senato della Repubblica – 3037
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 4.
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Atti parlamentari – 5 – Senato della Repubblica – 3037
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 5.
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XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 6.
Art. 7.
Art. 8.
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Atti parlamentari – 7 – Senato della Repubblica – 3037
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 9.
Art. 10.
Art. 11.
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Atti parlamentari – 8 – Senato della Repubblica – 3037
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 13.
Art. 14.
Art. 15.
Art. 16.
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Atti parlamentari – 9 – Senato della Repubblica – 3037
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 17.
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SENATO DELLA REPUBBLICA
XIII LEGISLATURA
N. 3426
DISEGNO DI LEGGE
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Atti parlamentari – 2 – Senato della Repubblica – 3426
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
ONOREVOLI SENATORI. – Lo scopo di que- ciale per gli atti linguistici individuali, la
sto provvedimento, è quello di dare final- lingua diventa parole. In pratica ogni atto
mente attuazione all’articolo 6 della Costi- linguistico umano, sia esso parlato, scritto o
tuzione («La Repubblica tutela con apposite pensato, è sempre un atto di parole, ma
norme le minoranze linguistiche») e di ade- presuppone sempre una langue.
guare la legislazione nazionale a quelle che La tutela delle lingue minoritarie diventa
sono le normative europee ed internazionali quindi un diritto-dovere dello Stato per
(in particolare alla «Carta europea delle lin- esaltare appieno il patrimonio di capacità
gue regionali e minoritarie», 1992). linguistica del cittadino, inteso come trami-
L’approvazione della presente legge rap- te per l’arricchimento della personalità e
presenterebbe senza dubbio un’affermazione come impulso ad una più corretta ed inten-
dei valori democratici nel nostro Paese tan- sa capacità relazionale. Il plurilinguismo
to più una società è democratica quanto più consente non solo di mantenere ma anche
vengono rispettate in essa le diverse artico- di valorizzare il patrimonio linguistico cul-
lazioni – e una salvaguardia del patrimonio turale del gruppo, tendendo ad un inseri-
culturale rappresentato dalle differenze lin- mento nella struttura culturale della comu-
guistiche presenti in Italia. Oggi, in un nità. E.Sapir avverte che il linguaggio è tale
mondo sempre più «globalizzato» e con una da condizionare la visione che l’uomo ha
presenza dei mass-media sempre più intru- della realtà: la lingua è lo stampo del pen-
siva diventa fondamentale ricorrere a stru- siero, non viceversa. Il diritto all’uso delle
menti di tutela delle culture meno diffuse, lingue minoritarie si impone ai poteri pub-
allo scopo di salvaguardarne l’integrità e di blici; le convenzioni europee (in particolar
tramandarne i valori. Questo strumento non modo la Carta europea delle lingue regiona-
può essere altro che quello legislativo. li e minoritarie) riaffermano con chiarezza
Una lingua è l’essenza, la struttura stessa il diritto delle popolazioni a esprimersi in
di una cultura, contiene la memoria colletti- lingua minoritaria sia nella vita privata che
va di una comunità, ed è spesso associata in quella sociale. essendo questo principio
alle varie sfaccettature delle relazioni socia- irrinunciabile secondo quanto indicato nella
li, dei valori morali e delle tradizioni. L’in- Convention de sauvegarde des droits de
sieme di questi diversi aspetti culturali non l’homme et des libertès fondamentales del
può che arricchire la cultura nazionale e le Consiglio d’Europa e nel Pacte internatio-
stesse interrelazioni della vita civile. nale relatif aux droits civils et politiques
Il punto forte della linguistica contempo- delle Nazioni Unite. Il presente disegno di
ranea in Europa è senza dubbio lo studio legge prevede la tutela delle lingue minori-
condotto da F.de Saussure, uno dei più acu- tarie autoctone (come d’altronde previste
ti ed autorevoli indo-europeisti. I suoi con- dalla Carta europea delle lingue regionali e
cetti rispetto all’uso della langue e della minoritarie, all’articolo 1).
parole chiariscono che la prima è il sistema Gli articoli 1 e 2 del disegno di legge
dei valori, ed è valida per un’intera colletti- chiariscono, a fianco del principio dell’uffi-
vità; è qualche cosa che esiste in ciascun cialità dell’italiano come lingua della Re-
individuo pur essendo comune a tutti e, pubblica italiana, l’applicazione dell’artico-
quando il soggetto utilizza il patrimonio so- lo 6 relativo alla tutela delle minoranze lin-
418
Atti parlamentari – 3 – Senato della Repubblica – 3426
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
guistiche del Paese. In particolare, l’articolo mico, narrativa, saggistica, diritto, prosa
2 prevede la tutela, in armonia con i princi- giornalistica, ricerca scientifica), dai testi
pi generali stabiliti dalla Costituzione e da- giuridici ai saggi di linguistica, ed oggi di-
gli organismi internazionali, della lingua e spone di una vasta produzione letteraria e
della cultura delle popolazioni albanesi, ca- pubblicistica.
talane, germaniche (cimbri, mocheni, tirole- Nell’articolo 3 sono stabilite le compe-
si, walser), greche, slovene e croate e di tenze generali delle regioni, fatte salve
quelle parlanti il francese, il franco-proven- quelle delle regioni a statuto speciale e del-
zale, il friulano, il ladino, l’occitano pro- le province autonome di Trento e di Bol-
venzale, il piemontese e il sardo. zano.
Le popolazioni di origine albanese, ger- L’articolo 4 introduce l’utilizzo delle lin-
manica, greca, slovena e croata, apparten- gue di cui all’articolo 2 negli organi colle-
gono a famiglie linguistiche diverse da giali, e specificamente nei consigli comuna-
quella romanza. li, provinciali e regionali e nelle assemblee
Specifico il discorso che riguarda il friu- delle Comunità montane, prevedendo altresì
lano, il piemontese e il sardo. Il sardo pre- la pubblicazione degli atti dei medesimi or-
senta caratteristiche strutturali che lo diffe- ganismi anche in lingua di cui all’articolo 2
renziano dalle altre lingue romanze: questo tenendo comunque presente l’esclusiva vali-
è dovuto all’isolamento nel quale la Sarde- dità giuridica di quelli redatti in lingua ita-
gna si trovò nell’impero romano e alla sua liana.
situazione periferica relativamente isolata L’articolo 5 prevede la possibilità per i
rispetto al continente. Fin dal secolo Xl il comuni in cui sia presente una minoranza
sardo è stata la lingua dei documenti legali. linguistica di istituire nel proprio territorio
Il friulano appartiene al gruppo linguistico la traduzione in lingua di cui all’articolo 2
retoromanzo. Questa lingua, comunemente dei toponimi già presenti – ed ufficiali – in
riconosciuta come tale (G.I. Ascoli, Th. lingua italiana.
Gartner, G. Rohlfs, W. Von Wart- All’articolo 6 si introduce l’utilizzo delle
burg), ha mantenuto la sua identità romanza lingue di cui all’articolo 2 nelle scuole, sia
nel corso dei secoli, malgrado le invasioni come insegnamento facoltativo che come
dei popoli germanici e slavi, e ancora ai lingua dell’insegnamento, per quegli allievi
nostri giorni e profondamente diffusa tra la i cui genitori ne facciano richiesta, mentre
popolazione. Inoltre essa può vantare testi all’articolo 7 si definisce l’iter che il Mini-
molto antichi, che datano dalla fine del se- stero della pubblica istruzione deve seguire
colo XII. Da allora il Friuli dispone di una per l’attuazione dell’articolo 6 e la possibi-
delle più ricche e preziose letterature d’Ita- lità per il medesimo di realizzare progetti
lia. Analogo discorso può essere fatto per il nel campo dello studio delle lingue e delle
piemontese: da tempo riconosciuto lingua tradizioni culturali degli appartenenti ad una
da diversi studiosi (E. Haugen, G.P. Clivio, minoranza linguistica.
H. Lüdtke, Z. Muliacic, H.W. Haller, G. All’articolo 8 vengono favorite le inizia-
Sobiela-Caanitz, K. Gebhardt, eccetera) es- tive delle università per la tutela delle lin-
so è una «lingua di transizione» dal gallo- gue minoritarie.
romanzo all’italoromanzo (G.P. Clivio) dal- L’articolo 9 riguarda la presenza delle
le caratteristiche tipologiche che lo diffe- lingue di cui all’articolo 2 nei mass-media,
renziano fortemente dall’italiano. Anche i in particolare le iniziative di sostegno da
testi piemontesi risalgono al secolo XII; la parte delle istituzioni. A questo proposito si
sua codificazione grammaticale risale al se- fa riferimento sia alla convenzione che il
colo XVIII; la sua letteratura ha toccato tut- Ministero delle comunicazioni può stipulare
ti i generi (epica, lirica, teatro tragico e co- con la RAI che alle convenzioni che le sin-
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Atti parlamentari – 4 – Senato della Repubblica – 3426
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
gole regioni nelle quali siano presenti mi- delle lingue di cui all’articolo 2 diffuse
noranze linguistiche possono stipulare con all’estero.
emittenti private o alle provvidenze che le L’approvazione di questo disegno di leg-
medesime regioni possono erogare alla ge porrebbe l’ltalia in una posizione avan-
stampa per la tutela delle lingue minori- zata rispetto agli altri Paesi europei per
tarie. quello che riguarda la tutela delle minoran-
L’articolo 10 promuove attraverso il ze e del patrimonio culturale che ad esse è
Ministero degli affari esteri lo sviluppo indissolubilmente legato.
420
Atti parlamentari – 5 – Senato della Repubblica – 3426
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
Art. 2.
Art. 3.
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Atti parlamentari – 6 – Senato della Repubblica – 3426
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 4.
1. Nel territorio in cui è presente in mo-
do significativo una minoranza linguistica
riconosciuta di cui all’articolo 2 della pre-
sente legge, i membri dei consigli comuna-
li, provinciali, regionali e delle assemblee
della comunità montane, possono usare,
nell’attività degli organismi medesimi, le
lingue di cui al citato articolo 2.
2. Qualora uno o più componenti delle
assemblee di cui al comma 1 dichiarino di
non conoscere le lingue di cui all’articolo 2
ammesse a tutela, deve essere garantita la
traduzione in lingua italiana, che è effettua-
ta di regola da componenti delle stesse as-
semblee. La stessa norma vale per la reda-
zione dei verbali delle sedute di tali assem-
blee.
3. Nell’ambito territoriale in cui è pre-
sente in modo significativo una minoranza
linguistica è consentito, negli uffici delle
amministrazioni pubbliche, l’uso orale e
scritto delle lingue di cui all’articolo 2 am-
messe a tutela. Solo gli atti di tali ammini-
strazioni redatti in lingua italiana hanno va-
lore legale. Dall’applicazione del presente
comma sono escluse le attività statali e le
relative strutture amministrative preposte al-
la difesa, all’ordine pubblico e alla giusti-
zia, salvo che nelle regioni a statuto specia-
le dove si applicano le normative più
favorevoli.
4. Gli enti di cui al comma 1 possono
provvedere, con oneri a loro carico, in man-
canza di altre risorse disponibili a questo fi-
ne, alla pubblicazione nella lingua di cui
all’articolo 2 di atti ufficiali dello Stato,
delle regioni e degli enti locali nonchè di
enti pubblici non territoriali, fermo restando
il valore legale esclusivo degli atti nel testo
redatto in lingua italiana.
422
Atti parlamentari – 7 – Senato della Repubblica – 3426
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 5.
Art. 6.
Art. 7.
423
Atti parlamentari – 8 – Senato della Repubblica – 3426
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 8.
Art. 9.
Art. 10.
424
Atti parlamentari – 9 – Senato della Repubblica – 3426
XIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Art. 11.
425
SENATO DELLA REPUBBLICA
XIII LEGISLATURA
RESOCONTO
SOMMARIO E STENOGRAFICO
INDICE GENERALE
427
Senato della Repubblica – III – XIII Legislatura
666 SEDUTA
a
ASSEMBLEA - INDICE 29 LUGLIO 1999
INDICE
429
Senato della Repubblica – IV – XIII Legislatura
666 SEDUTA
a
ASSEMBLEA - INDICE 29 LUGLIO 1999
altri; SALVATO; SALVI ed altri. – Inseri- AYALA, sottosegretario di Stato per la gra-
mento dei principi del giusto processo zia e giustizia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 65
nell’articolo 111 della Costituzione (Appro-
vato, in prima deliberazione, dal Senato e DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE A
dalla Camera dei deputati) (Votazione fina- PROCEDERE IN GIUDIZIO AI SENSI
le qualificata, ai sensi dell’articolo 120, DELL’ARTICOLO 96 DELLA COSTI-
comma 3, del Regolamento) (Relazione TUZIONE
orale):
Discussione del Doc. IV-bis, n. 12-B
PERA (Forza Italia), relatore . . Pag. 41, 42, 53
SCOPELLITI (Forza Italia) . . . . . . . . . . . . . . . 46 Approvazione della proposta della Giunta
RUSSO (Dem. Sin.-L’Ulivo) . . . . . . . . . . . . . 48 delle elezioni e delle immunità parlamen-
GASPERINI (Lega Nord-Per la Padania in- tari:
dip.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51 PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66
AYALA, sottosegretario di Stato per la gra- VALENTINO (AN), relatore . . . . . . . . . . . . . . 66
zia e giustizia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53, 54
Discussione del Doc. IV-bis, n. 28
SULL’ORDINE DEI LAVORI
Approvazione delle conclusioni della Giunta
PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 delle elezioni e delle immunità parlamen-
tari:
DISEGNI DI LEGGE
PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67
Votazione finale del disegno di legge costi- RUSSO (Dem. Sin.-L’Ulivo), relatore . . . . . 67
tuzionale n. 3859-B:
PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 DELIBERAZIONI IN MATERIA DI IN-
SINDACABILITÀ AI SENSI DELL’AR-
Votazione nominale con scrutinio simul- TICOLO 68, PRIMO COMMA, DELLA
taneo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 COSTITUZIONE
Rinvio della discussione del disegno di legge Discussione del Doc. IV-quater, n. 44
costituzionale:
Approvazione della proposta della Giunta
(3841-B) Deputati TREMAGLIA ed altri. –
delle elezioni e delle immunità parlamen-
Modifica all’articolo 48 della Costituzione
tari:
concernente l’istituzione della circoscrizio-
ne Estero per l’esercizio del diritto di voto PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68
dei cittadini italiani residenti all’estero PREIONI (Lega Nord-Per la Padania indip.),
(Approvato in seconda deliberazione dalla relatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68
Camera dei deputati) (Votazione qualifica-
ta, ai sensi dell’articolo 120, comma 3, del Discussione del Doc. IV-quater, n. 45
Regolamento) (Relazione orale): Approvazione delle proposte della Giunta
Rinvio della ripresa della discussione del delle elezioni e delle immunità parlamen-
disegno di legge costituzionale n. 3619- tari:
3623-3630-3638-3662-B: PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68, 69
PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . 56, 57, 58 e passim VALENTINO (AN), relatore . . . . . . . . . . . . . . 69
D’ALESSANDRO PRISCO (Dem. Sin.-L’Ulivo),
relatrice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56 DISEGNI DI LEGGE
MORANDO (Dem. Sin.-L’Ulivo) . . . . . . . . . . 57 Discussione:
PIERONI (Verdi-L’Ulivo) . . . . . . . . . . . . . . 57, 62
MACERATINI (AN) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57 (3366) Deputati CORLEONE ed altri. –
BARBIERI (Dem. Sin.-L’Ulivo) . . . . . . . . . . . 58 Norme in materia di tutela delle minoran-
TABLADINI (Lega Nord-Per la Padania in- ze linguistiche storiche (Approvato dalla
dip.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59 Camera dei deputati)
LA LOGGIA (Forza Italia) . . . . . . . . . 59, 60, 64 (424) BRUNO GANERI. – Tutela dei pa-
PINGGERA (Misto) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 trimoni linguistici regionali
D’ONOFRIO (CCD) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
MISSERVILLE (UDeuR) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61 (1207) MANCONI ed altri. – Norme in
DI PIETRO (Misto-Dem.-L’Ulivo) . . . . . . . . . 62 materia di tutela delle minoranze linguisti-
ELIA (PPI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63 che
TOIA, sottosegretario di Stato per gli affari (2082) MARINI ed altri. – Norme in mate-
esteri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63 ria di tutela delle minoranze linguistiche
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Senato della Repubblica – V – XIII Legislatura
666 SEDUTA
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ASSEMBLEA - INDICE 29 LUGLIO 1999
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Senato della Repubblica – 69 – XIII Legislatura
666 SEDUTA
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 29 LUGLIO 1999
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Senato della Repubblica – 70 – XIII Legislatura
666 SEDUTA
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 29 LUGLIO 1999
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Senato della Repubblica – 71 – XIII Legislatura
666 SEDUTA
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 29 LUGLIO 1999
dello Stato italiano della Carta europea delle lingue regionali o minorita-
rie del maggio 1992. L’Italia non ha potuto sottoscriverla in quanto nel
momento stesso della sottoscrizione si dovrebbe dichiarare inadempiente
alle sue prescrizioni.
Nel corso dell’esame nelle Commissioni (1o e 7o riunite) dei vari
disegni di legge sono state disgiunte le norme che riguardavano specifi-
che minoranze linguistiche; ad esempio, la minoranza slovena che è og-
getto di un apposito disegno di legge tutt’oggi all’esame della Camera
in un testo analitico e dettagliato.
D’altra parte, anche le norme attualmente vigenti per la minoranza
slovena offrono per alcuni aspetti maggior tutela del testo che stiamo
esaminando oggi. In Commissione è stato inoltre deciso d’assumere co-
me testo base quello proveniente dalla Camera dei deputati.
Il lavoro svolto nelle Commissioni riunite 1o e 7o si è indirizzato
verso un recepimento delle varie istanze emerse nel corso del dibattito e
tale impegno ha portato alla discussione e all’approvazione di un ordine
del giorno che impegna il Governo a sottoscrivere la Carta europea del-
le lingue regionali o minoritarie. Diversi emendamenti proposti, come
altri disegni di legge, meritavano sicuramente un’approvazione, ma si è
ritenuto, di fronte alla possibilità di migliorare un testo ritardando però
nel complesso l’approvazione di questo obbligo costituzionale ed inter-
nazionale, di approvare in Commissione il testo conforme a quello già
licenziato dalla Camera dei deputati senza pregiudicare in futuro nuovi
sviluppi.
Vorrei ricordare in modo particolare che con l’ordine del giorno
approvato dalle Commissioni all’unanimità (se ben ricordo) si vuole su-
perare la distinzione tra lingue e dialetti e, partendo dal patrimonio lin-
guistico, porre sotto tutela – se le popolazioni interessate lo vorranno- –
altre parlate che non sono contemplate nel testo, quali ad esempio il pie-
montese, il veneto o il napoletano.
C’è anche un’esigenza di tutela dei patrimoni linguistici e culturali
tipici di popolazioni non stanziali, come le parlate dei Rom e dei Sinti,
che meritano altrettanta tutela.
Nell’esame del disegno di legge si sono anche stabilite quelle che
sono le connessioni con altri interventi di politica sociale ed economica
perché non è certamente possibile prevedere una tutela di lingue minori-
tarie quando sono localizzate in zone di sottosviluppo se non si assicura
la permanenza della popolazione in luogo. Vi è spesso un legame molto
forte tra il luogo dove una minoranza si esprime e la sua lingua e, d’al-
tronde, abbiamo constatato che in caso di emigrazione questo patrimo-
nio linguistico è destinato ad essere disperso.
In conclusione, vorrei anche sottolineare che una delle minoranze
linguistiche tutelate, quella che parla il friulano, è stata particolarmente
attiva nel sollecitare l’approvazione di questo disegno di legge e posso
lamentare che se altre minoranze linguistiche – altrettanto consistenti –
avessero svolto la stessa opera di persuasione legittima (non di pressio-
ne) su questo Parlamento forse lo stato di approvazione della legge sa-
rebbe più avanzato dell’attuale.
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Senato della Repubblica – 72 – XIII Legislatura
666 SEDUTA
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 29 LUGLIO 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
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SENATO DELLA REPUBBLICA
XIII LEGISLATURA
RESOCONTO
SOMMARIO E STENOGRAFICO
INDICE GENERALE
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Senato della Repubblica – III – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - INDICE 6 OTTOBRE 1999
INDICE
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Senato della Repubblica – IV – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - INDICE 6 OTTOBRE 1999
440
Senato della Repubblica – 2 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
443
Senato della Repubblica – 3 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
444
Senato della Repubblica – 4 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
445
Senato della Repubblica – 5 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
446
Senato della Repubblica – 6 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
447
Senato della Repubblica – 7 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
448
Senato della Repubblica – 8 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
449
Senato della Repubblica – 9 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 10 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 11 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
libertà dei gruppi, anche minoritari, con l’esigenza della sintesi generale
che i grandi processi economici oggi ci presentano.
Da una parte, quindi, vi sono i movimenti di rivendicazione auto-
nomistica, dall’altra, questi processi di unità e di mondializzazione che
l’autonomia globale richiede. L’esigenza di portare a sintesi queste due
tendenze che la nostra società presenta ci porta ad affermare che la stra-
da giusta è quella seguita dal provvedimento di legge al nostro esame,
che va in direzione di salvaguardare le minoranze. Facendo ciò, noi da-
remo finalmente attuazione agli articoli 6 e 3 della nostra Costituzione,
quest’ultimo nella parte in cui richiama il perseguimento di princìpi al-
trettanto fondamentali della nostra democrazia, quelli di libertà e di
uguaglianza sostanziale, che prevedono appunto l’adozione di misure
particolari che portino al riconoscimento di questi diritti fondamentali,
in modo tale che queste minoranze possano trovare giusta tutela ed ave-
re la stessa legittimità e possibilità di espressione, non solo linguistica
ma anche dei loro interessi, così come la hanno coloro che appartengo-
no ai gruppi maggioritari dominanti.
È quindi un provvedimento che va verso la realizzazione di un
principio di uguaglianza sostanziale, rispetto al quale non possiamo ri-
manere indifferenti. Esso prevede che le tutele in oggetto possano aver
luogo già a partire dalla fase scolastica, per consentire a questi gruppi,
attraverso l’uso delle loro lingue, attraverso corsi di formazione dei do-
centi e l’istituzione di progetti pilota promossi dal Ministero, di veder
salvaguardata la loro specificità.
È prevista anche la possibilità di stipulare convenzioni con lo stru-
mento oggi dominante, quello televisivo.
Viene poi data la possibilità agli enti territoriali di provvedere alla
creazione di particolari istituti che potranno, se adeguatamente sostenuti
anche dal punto di vista finanziario dagli stessi enti territoriali, divenire
un punto di riferimento importante non solo per la valorizzazione degli
aspetti linguistici, ma anche di quelli più culturali, nonchè degli interessi
che riguardano i bisogni di queste popolazioni.
Senz’altro si poteva fare di più; è comunque questa una ragione per
la quale affermo che su questo provvedimento noi voteremo a favore,
mentre, ad esempio, voteremo contro il disegno di legge costituzionale
n. 3308, che prevede la tutela delle minoranze linguistiche nel Trenti-
no-Alto Adige, dove questa esperienza è già sperimentata da cin-
quant’anni e dove in particolare sarebbe più giusto dare maggior ricono-
scimento al gruppo linguistico ladino e non una semplice delega al
gruppo linguistico tedesco, maggioritario in quella realtà, al quale an-
drebbe il compito e la responsabilità di tutelare il gruppo linguistico la-
dino, proprio perché esso ha avuto l’esperienza di cinquant’anni di legi-
slazione favorevole e la possibilità di essere salvaguardato e tutelato in
maniera forte, tanto da essere assunto a modello da tutte le democrazie
occidentali.
Ad un contesto del genere, invece, noi daremo un voto contrario –
se il testo così articolato verrà presentato alla Camera dei deputati –
perché a quel gruppo non viene riconosciuta la stessa tutela che lo Stato
italiano a suo tempo ha riconosciuto al gruppo linguistico tedesco.
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Senato della Repubblica – 12 – XIII Legislatura
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 13 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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Senato della Repubblica – 14 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 15 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 16 – XIII Legislatura
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 17 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
del Consiglio dei ministri che dovrà coordinare tutta una serie d’iniziati-
ve) siano in grado di organizzare un sistema funzionale perché questo
diritto sia effettivo. A tale scopo chiedo un impegno al Governo – dato
che i fondi stanziati saranno appena sufficienti per avviare questo pro-
cesso, ma non certo per realizzarlo e quindi per rendere effettivo il go-
dimento dei diritti disciplinati – affinché i fondi dei prossimi esercizi fi-
nanziari siano adeguati.
Desidero soffermarmi brevemente anche su due ordini del giorno,
ossia l’ordine del giorno n. 1, presentato dalle Commissioni, che impe-
gna il Governo a sottoscrivere la Carta europea delle lingue regionali o
minoritarie, predisposta a Strasburgo il 5 novembre 1992, e l’ordine del
giorno n. 2, da me presentato insieme al senatore Rescaglio, che riguar-
da un problema particolare, molto dibattuto all’interno della Commissio-
ne. Tale ordine del giorno impegna il Governo ad adottare opportune
iniziative per il riconoscimento della lingua dei segni italiana come lin-
gua propria dei sordi prelinguali, in applicazione degli articoli 3 e 6 del-
la Costituzione e in ottemperanza alla Carta europea delle lingue regio-
nali o minoritarie, predisposta nell’ambito del Consiglio d’Europa a
Strasburgo il 5 novembre 1992, perché, nonostante l’Italia non l’abbia
ancora ratificata, vi è un impegno morale da rispettare.
Con l’ordine del giorno presentato chiediamo un impegno al Go-
verno perché le persone minorate possano usare la tecnologia moderna,
che finalmente le aiuta ad inserirsi, consentendo loro di diventare citta-
dini di serie A e di non essere più cittadini di serie B. (Applausi dai
Gruppi Partito Popolare Italiano e Democratici di Sinistra-L’Ulivo).
458
Senato della Repubblica – 18 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
PREIONI. Ha ragione.
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Senato della Repubblica – 19 – XIII Legislatura
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Senato della Repubblica – 20 – XIII Legislatura
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Senato della Repubblica – 21 – XIII Legislatura
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 22 – XIII Legislatura
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
rie aspettative – forse non a tutte – e quindi, per una serie di percorsi e
di vincoli che via via nel suo procedere si sono determinati, è
parziale.
A mio parere, viene persa l’opportunità di esaltare la tutela e la va-
lorizzazione dell’intero nostro patrimonio linguistico.
Per compensare questa parzialità, il relatore Besostri, devo dire con
sincera e anche buona formulazione, presenta un ordine del giorno che
intende gettare un ponte verso queste aspettative che non sono state sod-
disfatte dal provvedimento in discussione. Purtroppo, però, è un rinvio
verso un futuro incerto (la fine della legislatura, il sovraccarico di
provvedimenti).
Quindi, rispetto al provvedimento in discussione resta in qualche
modo una preoccupazione sincera, non animosa ma certamente delusa;
pertanto, consideriamolo un primo passo in avanti ed anche in questo
senso devo dare atto al collega Besostri di averlo illustrato senza toni
trionfalistici. Occorre arrivare ad una legge generale che dia adeguata
autonomia, che applichi realmente il principio di sussidiarietà. In questo
provvedimento, se non ricordo male il suo iter alla Camera, era prevista
originariamente l’ipotesi di delegare in qualche modo alle regioni il farsi
carico delle indicazioni, non puntuali, per quella tutela specifica che il
disegno di legge al nostro esame oggi ci presenta. Poi, questo spazio
che veniva offerto all’istituto regionale è stato eliminato da un emenda-
mento, che ha responsabilità specifiche; poiché non ho seguito i passag-
gi specifici non voglio però qui evidenziare una responsabilità della cui
ricostruzione non sono sicuro al cento per cento.
L’approccio del Parlamento nei confronti di questo provvedimento
– ho potuto seguire il suo esame anche in sede di Giunta per gli affari
delle Comunità europee – è stato un po’ di sufficienza, quasi a conside-
rarlo un fatto marginale e, se vogliamo, minoritario. Il patrimonio lin-
guistico, invece, non solo in Italia ma anche in Europa, viene sempre
più considerato un valore, un motore, un elemento propulsivo nei pro-
cessi sociali. Non a caso il Consiglio d’Europa nel 1992, è già stato ri-
cordato da alcuni colleghi, ha approvato la Carta europea delle lingue
regionali comunitarie, riconoscendo un fattore dinamico al processo di
riconoscimento e valorizzazione delle lingue. Anche a livello di Unione
europea siamo alle soglie dell’apertura di un nuovo iter per una nuova
Conferenza intergovernativa. Nei prossimi giorni a Tampere in Finlandia
si inizierà tale discussione e auspico che il Ministro possa porre il pro-
blema che sottende la proposta del Consiglio d’Europa con la sua Carta
europea delle lingue regionali affinchè nei trattati, alla fine dell’iter per
la nuova Conferenza intergovernativa, possa essere riconosciuto questo
importante aspetto.
Credo che il Consiglio d’Europa abbia colto, e si può vedere anche
negli atti costitutivi di quel dibattito, un significato importante, una dife-
sa dalla melassa culturale che si riverbera anche nei costumi, indotta so-
prattutto dai poteri economici con il meccanismo della globalizzazione,
che solo una parte della società vive come elemento di cosmopolitismo,
mentre per altri è un elemento di omologazione.
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Senato della Repubblica – 23 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 24 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 25 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 26 – XIII Legislatura
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 27 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 28 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 29 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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Senato della Repubblica – 30 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 31 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
pire, però non possiamo cancellare le lingue che sono più amate da chi
le ha imparate crescendo. Questa è un’azione che è stata ripetutamente
svolta nel corso dei secoli, mi riferisco appunto all’imposizione e quindi
alla cancellazione delle culture locali che oggi ancora riemergono e vo-
gliono farsi ascoltare.
Con tutte queste considerazioni, signor Presidente, concludo il mio
intervento. Nel manifestare la mia contrarietà verso un provvedimento
che presenta grosse problematiche nel momento in cui vengono definiti
alcuni popoli, alcune lingue ed esclusi altri, vorrei esprimere un apprez-
zamento per una lingua che a livello locale ha avuto finalmente, dopo
una notevole lotta politica rivendicativa, il suo riconoscimento: l’occita-
no, una lingua che non fa paura a nessuno perché è parlata da pochi.
Però, vicino all’occitano, in Piemonte, c’è il piemontese che è parlato da
2 milioni di persone e forse fa paura a qualcuno. Io credo che nessuno
si debba spaventare di nulla e tanto meno pensare che un discorso di ri-
valutazione delle lingue regionali possa in qualche modo produrre e fo-
mentare violente contrapposizioni.
Io temo piuttosto che queste violente contrapposizioni possano es-
sere fomentate da un’enfatizzazione eccessiva delle lingue nazionali.
Credo che invece, piuttosto, valorizzare al meglio quello che i nostri pa-
dri, i nostri nonni hanno portato avanti con umiltà e con caparbietà, la
loro cultura, il loro modo di parlare, il loro modo di essere, sia un rico-
noscimento che dobbiamo dare loro e non nel senso riduttivo o dispre-
giativo, ma nel senso migliore perché è da lì che la lingua si evolve.
Tutto il resto è artificioso: l’esperanto era artificioso e non è decollato;
altre lingue sono decollate, ma artificiose sono rimaste e comunque sono
riuscite ad imporsi tra tante difficoltà ma sempre in senso mobile. Que-
sto senso mobile è chiaramente più forte nelle forme dialettali, perchè le
lingue nazionali sono molto più irreggimentate.
Riconosciamo questa maggiore libertà alle lingue locali perché da
esse può venire qualcosa di buono per tutti noi.
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Senato della Repubblica – 32 – XIII Legislatura
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 33 – XIII Legislatura
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Senato della Repubblica – 34 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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Senato della Repubblica – 35 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 36 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
Ritengo che questa sia una strada molto più giusta ed efficace, ma
se il testo del disegno di legge permane con questa formulazione, in dis-
senso dal mio Gruppo preannuncio il mio voto di astensione.
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Senato della Repubblica – 37 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 38 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 39 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 40 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
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Senato della Repubblica – 41 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
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ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
che alcune delle critiche espresse nel corso del dibattito erano già state
formulate dalle Commissioni stesse. Abbiamo scelto come punto di par-
tenza il disegno di legge in esame, perché la sua approvazione ci con-
sente di firmare la Carta; nella legge di ratifica potremo, con le norme
di attuazione, colmare le lacune in un senso o nell’altro, in un dibattito
che troverà lì la sua sede.
Ritengo che questo provvedimento meriti di essere approvato, an-
che con i suoi difetti, innanzi tutto perché abbiamo assunto un obbligo
internazionale. Se qualcuno non è d’accordo, presenti un disegno di leg-
ge, con cui si annulla la ratifica che abbiamo dato a questa convenzione
europea di protezione delle minoranze etniche e linguistiche; assuma pu-
re questa iniziativa: in tal caso ci confronteremo su un terreno proprio.
Non è possibile in sede di esecuzione ritenere che tutto sia sbagliato e
da rifare, anche perché si tratta di un provvedimento che è stato «incu-
bato» per circa un anno da ben due Commissioni, che sono state aperte
ai suggerimenti di tutti coloro che hanno voluto darli. Certamente, se
non ci si accorge di quanto si sta preparando, poi arriva il momento in
cui, in occasione del voto finale, diventa una questione epocale quello
che non è altro che la traduzione di un obbligo che proviene sia dalla
Costituzione, sia da convenzioni internazionali.
482
Senato della Repubblica – 42 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
483
Senato della Repubblica – 43 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
484
Senato della Repubblica – 44 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
485
Senato della Repubblica – 45 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
486
Senato della Repubblica – 46 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 6 OTTOBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
487
Senato della Repubblica – 49 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 6 OTTOBRE 1999
Allegato A
DISEGNO DI LEGGE
Il Senato,
in sede di esame dei disegni di legge nn. 3366, 424, 1207, 2082,
2332, 3037 e 3426, recanti norme in materia di tutela delle minoranze
linguistiche storiche,
rilevato che il disegno di legge n. 3366, già approvato dalla Ca-
mera dei deputati, costituisce una risposta necessaria, ma ancora parzia-
le, al problema delle parlate minoritarie e delle popolazioni intese come
comunità che ne fanno uso;
rilevato che vi sono obblighi costituzionali e convenzionali inter-
nazionali per la protezione delle minoranze linguistiche rispetto ai quali
il nostro Paese risulta inadempiente se non si approva rapidamente una
legge-quadro sulle lingue minoritarie;
ritenuto che una effettiva protezione dei patrimoni linguistici re-
gionali e locali, indipendentemente dalla disputa sulla natura di lingua o
dialetto delle parlate, richiede interventi più vasti, ivi compresi quelli di
natura economica e sociale a favore del mantenimento territoriale delle
minoranze linguistiche;
ritenuto che, in ossequio al principio di sussidiarietà, il compito
primario di individuare i patrimoni linguistici diversi dall’italiano spetta
alle comunità direttamente interessate, in attuazione degli obblighi costi-
tuzionali ed internazionali dell’Italia;
rilevato in particolare che vi sono patrimoni linguistici che meri-
terebbero tutela, se questa è la volontà delle popolazioni interessate e
delle istituzioni territoriali che le rappresentano (in primo luogo le re-
gioni), e che non sono contemplati nel disegno di legge, quali, ad esem-
pio, il piemontese, il veneto o il napoletano, ovvero le eteroglossie inter-
ne, come il gallo-italico di Sicilia;
rilevato che vi sono patrimoni linguistici tipici di popolazioni
non stanziali, come le parlate dei Rom e dei Sinti che meritano
tutela;
489
Senato della Repubblica – 50 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 6 OTTOBRE 1999
Il Senato,
nell’esaminare l’articolo 2 del disegno di legge n. 3366, recante
norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche,
impegna il Governo ad adottare, con distinto provvedimento, op-
portune iniziative per riconoscere la lingua dei segni italiana (LIS) come
lingua propria dei sordi prelinguali in applicazione degli articoli 3 e 6
della Costituzione e in ottemperanza alla Carta europea delle lingue re-
gionali o minoritarie, adottata dal Consiglio d’Europa a Strasburgo il 5
novembre 1992. In particolare,
impegna il Governo:
1) ad adottare i provvedimenti ritenuti più idonei al fine di assi-
curare un impiego sempre più diffuso di tale lingua e la sua tutela;
2) a consentire ed agevolare l’utilizzo della lingua dei segni ita-
liana in tutti i rapporti sociali volti a consentire il pieno inserimento dei
sordi prelinguali, con particolare riguardo ai rapporti con le pubbliche
amministrazioni, a quelli con gli enti locali e ai procedimenti giudiziari
civili e penali;
3) a garantire l’utilizzo di un interprete nelle università;
4) a potenziare le trasmissioni televisive con lingua dei segni as-
sistite da un interprete e quelle sottotitolate, riconoscendo, altresì, la
creazione di trasmissioni gestite interamente da sordi.
9.3366.2 RESCAGLIO, ANDREOLLI
Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 3366 in materia di tutela
delle minoranze linguistiche storiche,
considerato che:
la pluralità delle identità linguistiche e culturali storicamente pre-
senti nel nostro paese è stata riconosciuta dal Parlamento meritevole di
tutela da parte della Repubblica anche attraverso la presentazione di un
apposito testo di legge per la preservazione e la valorizzazione delle mi-
noranze linguistiche;
la comunità ebraica italiana costituisce una delle più antiche e
radicate minoranze ed ha espresso la propria autonoma identità culturale
attraverso una secolare produzione poetica, filosofica ed esegetica, di
490
Senato della Repubblica – 51 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 6 OTTOBRE 1999
Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 3366 in materia di tutela
delle minoranze linguistiche storiche,
considerato che:
la pluralità delle identità linguistiche e culturali storicamente pre-
senti nel nostro paese è stata riconosciuta dal Parlamento meritevole di
tutela da parte della Repubblica anche attraverso la presentazione di un
apposito testo di legge per la preservazione e la valorizzazione delle mi-
noranze linguistiche;
la comunità ebraica italiana costituisce una delle più antiche e
radicate minoranze ed ha espresso la propria autonoma identità culturale
attraverso una secolare produzione poetica, filosofica ed esegetica, di
notevole importanza tanto per la sua originalità quanto per le reciproche
influenze intrattenute col mondo culturale italiano e con le numerose co-
munità ebraiche insediate negli altri paesi europei;
la comunità ebraica italiana è stata arricchita dai molteplici patri-
moni linguistici dei paesi di origine,
impegna il Governo
ad intraprendere tutte le iniziative utili al fine di tutelare e valo-
rizzare il patrimonio storico e culturale di antichissima tradizione della
comunità ebraica italiana.
9.3366.3 (Nuovo testo) DE LUCA Athos, CAMERINI
Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 3366 in materia di tutela
delle minoranze linguistiche storiche,
491
Senato della Repubblica – 52 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 6 OTTOBRE 1999
rilevato:
che il disegno di legge in esame non contempla, tra i patrimoni
linguistici e culturali che meriterebbero tutela, l’antica lingua «romanes»
parlata da Rom e Sinti;
che la presenza di Rom e Sinti sul territorio italiano si può vero-
similmente datare dal 1392, quando le armate mussulmane sospinsero le
popolazioni della costa adriatica orientale verso l’Italia;
considerato che, a causa del nomadismo, la lingua e la cultura di
Rom e Sinti non sono ritenute meritevoli di tutela dal disegno di legge
in esame, si rileva che la maggior parte dei circa 70.000 Rom e Sinti
con cittadinanza italiana hanno una loro specifica e ben individuata resi-
denzialità e che il nomadismo di Rom e Sinti, come afferma anche una
sentenza del Tar Emilia-Romagna che li riconosce come minoranza etni-
co-linguistica, è in gran parte legato alle loro specifiche attività
lavorative;
considerato che i figli di Rom e Sinti frequentano ormai da 25
anni le scuole dello Stato italiano, alle quali richiedono il riconoscimen-
to e l’insegnamento della loro lingua,
impegna il Governo a sottoscrivere la Carta Europea delle lingue
regionali o minoritarie (Strasburgo, 5 novembre 1992) e, in sede di rati-
fica, ad includere la tutela della lingua e della cultura delle popolazioni
Rom, Sinti e camminanti.
9.3366.4 (Testo corretto) RUSSO SPENA, BRUNO GANERI, MONTICONE, SAL-
VATO, MANCONI, LOMBARDI SATRIANI, SENESE,
RESCAGLIO, BERGONZI, CÒ, CRIPPA
Il Senato,
in sede di esame dei disegni di legge nn. 3366, 424, 1207, 2082,
2332, 3037 e 3426, recanti norme in materia di tutela delle minoranze
linguistiche storiche;
rilevato che il disegno di legge n. 3366, già approvato dalla Ca-
mera dei deputati, costituisce una risposta necessaria, ma ancora parzia-
le, al problema delle lingue minoritarie e delle popolazioni che ne fanno
uso;
rilevato che vi sono obblighi costituzionali e convenzionali inter-
nazionali per la protezione delle minoranze linguistiche rispetto ai quali
il nostro Paese risulta inadempiente se non si approva rapidamente una
legge-quadro sulle lingue minoritarie;
rilevato in particolare che il patrimonio linguistico e culturale
delle popolazioni rom e sinti di antico insediamento, pur meritevole di
tutela, non è contemplato dal disegno di legge;
ritenuto che una effettiva protezione dei patrimoni linguistici
regionali e locali in generale e in particolare di quello dei Rom
e dei Sinti, le cui comunità hanno negli anni dato vita ad un
processo sempre più diffuso di stanzializzazione, non può non fondarsi
su interventi più vasti, ivi compresi quelli di natura economica e
492
Senato della Repubblica – 53 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 6 OTTOBRE 1999
Il Senato,
in sede di esame dell’articolo 16 del disegno di legge n. 3366 re-
cante: «Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche
storiche»,
considerato che:
il disegno di legge n. 3366 è volto a promuovere non solo la lin-
gua, ma anche il rispetto e lo studio delle tradizioni culturali delle popo-
lazioni appartenenti ad una minoranza linguistica;
gli eco-musei devono essere concepiti, prima ancora che per una
fruizione turistica, per la comunità locale stessa, perchè hanno il compi-
to di restituire dignità alle comunità e di preservarle dal depauperamento
culturale mantenendo il senso dell’identità di fronte alle tendenze pla-
smatrici preponderanti di modelli esterni;
il paesaggio, inteso come interrelazione fra elementi naturali e
componenti storiche dovute alla presenza dell’uomo sul territorio, rap-
presenta una parte fondamentale dell’identità culturale;
la valorizzazione delle caratteristiche storico-insediative del terri-
torio in cui è presente la minoranza linguistica può essere favorita dal
recupero di antiche professionalità e tecniche costruttive e dall’utilizzo
di materiali locali;
frequentemente i materiali locali vengono sostituiti, per motivi di
costo, da materiali succedanei sovente estratti persino al di fuori del ter-
ritorio nazionale, determinando la chiusura delle cave locali e un ulterio-
re decremento dell’occupazione nelle aree spesso svantaggiate in cui ri-
siedono le minoranze linguistiche,
impegna il Governo:
a sostenere e favorire, attraverso opportune provvidenze, gli
eco-musei;
493
Senato della Repubblica – 54 – XIII Legislatura
685 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 6 OTTOBRE 1999
494
SENATO DELLA REPUBBLICA
XIII LEGISLATURA
RESOCONTO
SOMMARIO E STENOGRAFICO
INDICE GENERALE
495
Senato della Repubblica – III – XIII Legislatura
686 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - INDICE 7 OTTOBRE 1999
INDICE
497
Senato della Repubblica – IV – XIII Legislatura
686 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - INDICE 7 OTTOBRE 1999
498
Senato della Repubblica – 51 – XIII Legislatura
686 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 7 OTTOBRE 1999
501
Senato della Repubblica – 52 – XIII Legislatura
686 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 7 OTTOBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
502
SENATO DELLA REPUBBLICA
XIII LEGISLATURA
RESOCONTO
SOMMARIO E STENOGRAFICO
INDICE GENERALE
503
Senato della Repubblica – III – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - INDICE 24 NOVEMBRE 1999
INDICE
505
Senato della Repubblica – IV – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - INDICE 24 NOVEMBRE 1999
506
Senato della Repubblica – 26 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 24 NOVEMBRE 1999
509
Senato della Repubblica – 27 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 24 NOVEMBRE 1999
510
Senato della Repubblica – 28 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 24 NOVEMBRE 1999
511
Senato della Repubblica – 29 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 24 NOVEMBRE 1999
512
Senato della Repubblica – 30 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 24 NOVEMBRE 1999
513
Senato della Repubblica – 31 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 24 NOVEMBRE 1999
514
Senato della Repubblica – 32 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 24 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
515
Senato della Repubblica – 33 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 24 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
516
Senato della Repubblica – 34 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 24 NOVEMBRE 1999
517
Senato della Repubblica – 38 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 24 NOVEMBRE 1999
DISEGNO DI LEGGE
519
Senato della Repubblica – 39 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 24 NOVEMBRE 1999
520
Senato della Repubblica – 40 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 24 NOVEMBRE 1999
521
Senato della Repubblica – 41 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 24 NOVEMBRE 1999
impegna il Governo:
a sottoscrivere la Carta Europea delle lingue regionali o minori-
tarie (Strasburgo, 5 novembre 1992) e, in sede di ratifica, ad includere
la tutela della lingua e della cultura delle popolazioni Rom, Sinti e
camminanti;
ad elaborare una strategia coordinata mirante all’attuazione di
politiche attive di protezione e sviluppo sociale delle comunità apparte-
nenti alla minoranza rom e sinti, in mancanza delle quali la stessa so-
pravvivenza dell’identità culturale e linguistica di tali comunità è posta
a serio rischio.
9.3366.4. (Nuovo testo) RUSSO SPENA, BRUNO GANERI, MONTICONE, SAL-
VATO, MANCONI, LOMBARDI SATRIANI, SENESE,
RESCAGLIO, BERGONZI, CÒ, CRIPPA
522
Senato della Repubblica – 42 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 24 NOVEMBRE 1999
523
Senato della Repubblica – 43 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 24 NOVEMBRE 1999
Art. 1. Approvato
Art. 2.
EMENDAMENTI
524
Senato della Repubblica – 44 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 24 NOVEMBRE 1999
Art. 3. Approvato
EMENDAMENTO
Art. 4. Approvato
525
Senato della Repubblica – 45 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 24 NOVEMBRE 1999
Art. 5. Approvato
526
Senato della Repubblica – 46 – XIII Legislatura
718 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 24 NOVEMBRE 1999
Art. 6.
527
SENATO DELLA REPUBBLICA
XIII LEGISLATURA
RESOCONTO
SOMMARIO E STENOGRAFICO
INDICE GENERALE
529
Senato della Repubblica – III – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - INDICE 25 NOVEMBRE 1999
INDICE
531
Senato della Repubblica – IV – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - INDICE 25 NOVEMBRE 1999
532
Senato della Repubblica – 2 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
535
Senato della Repubblica – 3 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
536
Senato della Repubblica – 4 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
(La seduta, sospesa alle ore 9,40, è ripresa alle ore 10).
537
Senato della Repubblica – 5 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
(La seduta, sospesa alle ore 10,02, è ripresa alle ore 10,22).
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
538
Senato della Repubblica – 6 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
539
Senato della Repubblica – 7 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
540
Senato della Repubblica – 8 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
che esso fosse incluso tra le lingue da preservare visto che è ancora, si-
curamente, una lingua viva.
Non so se la maggioranza o uno schieramento trasversale – non so
bene cosa è successo perché non ho preso parte ai lavori della Commis-
sione – abbia bocciato questo emendamento. Ma non credo che si possa
invocare l’unanimità quando fa comodo ed andare avanti a colpi di
maggioranza quando fa altrettanto comodo.
Preciso comunque che la Lega porterà avanti questo provvedimen-
to, cercando di sostenere questa maggioranza ormai sbrindellata. Mi
chiedo a questo punto se non ci sia sotto una ragione politica; sarebbe
interessante andare a vedere chi è presente della numerosa tribù degli
Ulivisti, se alcuni Gruppi sono assolutamente assenti perché, per altri
motivi, pensano già alla crisi della Befana.
Per quello che ci riguarda, quindi, ci chiamiamo fuori da questa
diatriba e portiamo avanti il provvedimento, anche se per molti versi es-
so è criticabile e anche se il relatore stesso mi sembra non abbia accolto
per intero l’istanza della Lega. (Applausi dal Gruppo Lega Forza Pada-
nia per l’indipendenza del Nord).
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
541
Senato della Repubblica – 9 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
542
Senato della Repubblica – 10 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
BARBIERI. Ipocrisia!
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
543
Senato della Repubblica – 11 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
544
Senato della Repubblica – 12 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
545
Senato della Repubblica – 13 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
546
Senato della Repubblica – 14 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
547
Senato della Repubblica – 15 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
548
Senato della Repubblica – 16 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
549
Senato della Repubblica – 17 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
550
Senato della Repubblica – 18 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
551
Senato della Repubblica – 19 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
CARCARINO. E basta!
552
Senato della Repubblica – 20 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
553
Senato della Repubblica – 21 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
554
Senato della Repubblica – 22 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
555
Senato della Repubblica – 23 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
556
Senato della Repubblica – 24 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
557
Senato della Repubblica – 25 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
CAMBER. Forse questo poteva essere uno dei tanti elementi che
avrebbe potuto suggerire una pausa di riflessione, ancorché breve,
sull’iter e non quello che sta succedendo adesso, e cioè per una ragione
apertamente clientelare e partitica, si forzino le tappe e si tolga serenità
ai lavori d’Aula.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
558
Senato della Repubblica – 26 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
559
Senato della Repubblica – 27 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
560
Senato della Repubblica – 28 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
561
Senato della Repubblica – 29 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
562
Senato della Repubblica – 30 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
Ritengo non sia vero quanto lei ha affermato; infatti, «Il Gazzettino
di Venezia» del 24 novembre pubblica un articolo molto interessante nel
quale la regione veneta invita i senatori del Veneto a fare una battaglia
dignitosa, forte, aspra e tenace in sede parlamentare per far sì che la lin-
gua veneta possa essere tutelata da questo disegno di legge.
Dato che sono friulano e che, oggi come oggi, sono tutelato, mi
rammarico che la Lega Nord non porti avanti in questa Assemblea una
propria battaglia per difendere e tutelare anche il Veneto, come, del re-
sto, gli amici della maggioranza hanno contribuito a tutelare maggior-
mente il Friuli.
La Lega, in queste ore, ha voluto rimarcare di essere determinante
per far sì che il provvedimento in esame possa giungere a termine, dopo
alcune legislature (forse cinque o sei) nel corso delle quali tutti sappia-
mo che non solo l’onorevole Baracetti (ex componente del Partito Co-
munista), ma tutti i cattocomunisti della storia del Parlamento hanno
tentato di far approvare un disegno di legge in tal senso.
Oggi il significato politico, che la Lega Nord si attribuisce, di esse-
re veramente determinante ai fini dell’approvazione di tale provvedi-
mento non sottolinea un principio politico a favore del federalismo,
bensì il ruolo di cuscinetto che l’onorevole Bossi sta ricercando in vista
della crisi politica di gennaio.
Quindi, da parlamentare del Nord-Est, invito gli amici della Lega
Nord a compiere un atto di coerenza e a far sì che, con la loro presenza,
si possa concedere la pausa di riflessione richiesta, affinché anche i cit-
tadini del Veneto possano essere oggetto dell’articolo 2 e, conseguente-
mente, essere tutelati. (Applausi dal Gruppo Alleanza Nazionale).
563
Senato della Repubblica – 31 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
564
Senato della Repubblica – 32 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
565
Senato della Repubblica – 33 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
566
Senato della Repubblica – 34 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PELELLA. Bravo!
567
Senato della Repubblica – 35 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
568
Senato della Repubblica – 36 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
569
Senato della Repubblica – 37 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
di legge in esame prevede, per esempio, l’uso delle lingue delle mino-
ranze anche nelle scuole materne, ma soltanto dopo la definizione
dell’ambito territoriale e, quindi, non immediatamente. È prevista inoltre
la facoltà, purtroppo eccessivamente condizionata, di usare dette lingue
anche nelle scuole elementari e secondarie di primo grado. È questo il
presupposto minimo affinché una minoranza linguistica possa sopravvi-
vere, specialmente oggi: l’influenza dei mass media produce, infatti, un
forte effetto di schiacciamento della cultura delle minoranze.
Anche nel settore amministrativo è prevista la facoltà, e soltanto la
facoltà, di introdurre l’uso della lingua di una minoranza, che è altresì
prevista, nel settore giudiziario, soltanto davanti al giudice di pace. Mi
sembra che, su questo versante, sarebbe certamente opportuno giungere,
in futuro, ad una più evoluta ed accentuata tutela; come ho detto in pre-
cedenza, la possibilità di usare la propria lingua per difendersi da accuse
è essenziale: le possibilità espressive nella madrelingua sono completa-
mente diverse rispetto a quelle offerte da una lingua appresa successiva-
mente; la precisione con cui ci si può difendere ed esprimere i propri
concetti è, infatti, molto più efficace nella madrelingua.
Riassumendo il mio intervento, credo di poter affermare che siamo
ad un punto di partenza per la tutela delle minoranze linguistiche oggi
non ancora protette; è garantito un grado di tutela che la Costituzione,
da oltre cinquant’anni, aveva previsto dovesse essere realizzato.
Annuncio quindi il voto favorevole della Südtiroler Volkspartei sul
disegno di legge, pur nella convinzione che esso reca misure molto ri-
strette e minimalistiche; mi auguro che esse potranno essere adeguate
alle vere esigenze e che, dopo un primo rodaggio, potranno raccogliere
un più ampio consenso in Senato e presso la Camera dei deputati.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
570
Senato della Repubblica – 38 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
571
Senato della Repubblica – 39 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
572
Senato della Repubblica – 40 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
573
Senato della Repubblica – 41 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
COLLINO. Bravo!
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Senato della Repubblica – 42 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
575
Senato della Repubblica – 43 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
576
Senato della Repubblica – 44 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
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Senato della Repubblica – 45 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
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Senato della Repubblica – 46 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
FOLLIERI. Basta!
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Senato della Repubblica – 47 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
580
Senato della Repubblica – 48 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
581
Senato della Repubblica – 49 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
L’avvento della Destra storica fece subire una grave flessione alla
Destra estrema, che era concentrata nella Savoia; per questo motivo la
Savoia fu ceduta: Cavour aveva capito di poter, in questo modo, devita-
lizzare la Destra estrema. Nel Parlamento, insieme alle numerose forze
confluite nella Destra storica, sedevano i rappresentanti di una destra
profondamente clericale, di una destra estrema, rappresentata da Vito
d’Ondes Reggio (traccio questo excursus storico perché il presidente Fi-
sichella lo conosce bene), il quale, per protesta contro l’ingresso italiano
a Roma, si dimise dalla carica di deputato e si dedicò all’apostolato lai-
co. Vi era poi un gruppo di cinque autonomisti, i quali non vedevano
assolutamente di buon occhio la confluenza di vari Stati nell’unico Stato
italiano.
Credo che, se fossi vissuto allora, sarei stato un autonomista, per-
ché le nostre terre, che non erano il Piemonte, furono annesse, tramite
provvedimenti legislativi e amministrativi, ad uno Stato da loro lontano.
Da noi venne il commissario Valerio, il quale impose tante leggi e tra
queste le più odiose per la nostra popolazione furono quelle che preve-
devano l’obbligo della leva militare, allora sconosciuta nella nostra ter-
ra, nonché una diffusa imposizione fiscale, mentre fino ad allora erano
colpiti soltanto i grandi patrimoni e le grandi ricchezze.
Oggi facciamo parte di un altro mondo, ma quella Destra ebbe co-
munque una grande forza aggregatrice. Un illustre storico, Giovanni
Spadolini, in «Autunno del Risorgimento», scrisse le seguenti parole a
proposito della Destra storica: «Ad un popolo fondamentalmente anar-
chico, la Destra insegnò il rispetto della legge; ad un popolo tradizional-
mente conformista, la salvezza nell’intimità della fede; ad un popolo
abituato a sottrarsi a tutti i gravami sociali, applicò il correttivo delle
tasse e delle imposte; ai reazionari oppose la coscienza delle conquiste
definitive; ai rivoluzionari, il senso dei limiti storici; ai ribelli, il freno
delle leggi inviolabili». Quella Destra ha avuto dunque una grande forza
aggregatrice nell’ambito di questo lungo processo.
Ora, a parte l’annessione, a parte la mancata attuazione dell’unione
federalista tra i vari Stati, prevista da Gioberti, sono ormai passati circa
centoquarant’anni dalla nascita dello Stato unitario, cui il nazionalismo,
con la guerra di Libia del 1912, ha conferito particolare compattezza. In
quell’occasione si crearono, infatti, le premesse per una fortissima iden-
tità nazionale.
Nello statuto del nazionalismo era emblematica la presenza di un
punto di riferimento: lo statuto riconosceva, in particolare, nella monar-
chia di allora la personificazione vivente della coscienza attiva della na-
zione. Ciò significa che dalla divisione in tanti Stati siamo giunti ad es-
sere uno Stato perfettamente unitario; né oggi si può parlare di vero fe-
deralismo se esaminiamo i poteri e le funzioni conferiti alle regioni e
agli enti locali.
Il vero federalismo è quello che si realizza nel caso contrario, ossia
quando tanti piccoli Stati autonomi creano le premesse per la formazio-
ne di un unico nuovo Stato diverso.
Oggi ci troviamo, quindi, in un Paese che, ad onta di quanto sta
succedendo, è munito di una forte e grande identità e che, inoltre, è
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Senato della Repubblica – 50 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
583
Senato della Repubblica – 51 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
584
Senato della Repubblica – 52 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
sco che riveste una sua importanza. Cosa dobbiamo dire come apparte-
nenti al ceppo di lingua piemontese? Dobbiamo aspettare il federalismo
istituzionale, l’integrazione europea, che sappia in qualche modo non
aver più paura di liberare queste energie e renderle di pari rango a qual-
siasi altra?
È questo il tema che mi amareggia. Mi dispiace per la collega Bar-
bieri, che ci ha invitato ad un voto compatto come Democratici di Sini-
stra, ma io sento molto questo vincolo e desidero lasciare un messaggio
costruttivo per un futuro che possa permettere di recuperare, in modo
adeguato, una grande espressione culturale che costituisce una ricchezza
che ci permetterà, con maggiore forza, di affrontare l’integrazione euro-
pea e la globalizzazione. (Applausi della senatrice De Zulueta).
Licenziato per la composizione e la stampa dal Servizio dei Resoconti parlamentari alle ore 18
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Senato della Repubblica – 53 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 25 NOVEMBRE 1999
Allegato A
DISEGNO DI LEGGE
Art. 6. Approvato
Art. 7. Approvato
Art. 8. Approvato
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Senato della Repubblica – 54 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 25 NOVEMBRE 1999
Art. 9. Approvato
588
Senato della Repubblica – 55 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 25 NOVEMBRE 1999
3. Gli uffici dello stato civile dei comuni interessati provvedono alle
annotazioni conseguenti all’attuazione delle disposizioni di cui al presente
articolo. Tutti gli altri registri, tutti gli elenchi e ruoli nominativi sono retti-
ficati d’ufficio dal comune e dalle altre amministrazioni competenti.
589
Senato della Repubblica – 56 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 25 NOVEMBRE 1999
«Art. 16-bis.
1. I Ministeri delle politiche agricole e forestali, della pubblica
istruzione, dell’ambiente, degli affari esteri, per i beni e le attività cultu-
rali, dell’industria, del commercio e dell’artigianato, dell’interno e dei
lavori pubblici e gli organismi competenti per lo spettacolo, lo sport e il
turismo, ciascuno per le proprie competenze, possono inserire nei pro-
grammi di spesa ovvero erogare contributi a favore dei comuni abitati
da minoranze linguistiche che presentano progetti di difesa e valorizza-
zione delle identità culturali minoritarie e di valorizzazione del terri-
torio».
16.0.1 MARINI, MELONI, BRUNO GANERI, FIGURELLI
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Senato della Repubblica – 57 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO A 25 NOVEMBRE 1999
591
Senato della Repubblica – 59 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO B 25 NOVEMBRE 1999
Allegato B
593
Senato della Repubblica – 60 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO B 25 NOVEMBRE 1999
594
Senato della Repubblica – 61 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO B 25 NOVEMBRE 1999
595
Senato della Repubblica – 62 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO B 25 NOVEMBRE 1999
596
Senato della Repubblica – 63 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO B 25 NOVEMBRE 1999
597
Senato della Repubblica – 64 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO B 25 NOVEMBRE 1999
598
Senato della Repubblica – 65 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO B 25 NOVEMBRE 1999
599
Senato della Repubblica – 66 – XIII Legislatura
719 SEDUTA (antimerid.)
a
ASSEMBLEA - ALLEGATO B 25 NOVEMBRE 1999
600
SENATO DELLA REPUBBLICA
XIII LEGISLATURA
RESOCONTO
SOMMARIO E STENOGRAFICO
INDICE GENERALE
601
Senato della Repubblica – III – XIII Legislatura
720 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - INDICE 25 NOVEMBRE 1999
INDICE
603
Senato della Repubblica – IV – XIII Legislatura
720 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - INDICE 25 NOVEMBRE 1999
604
Senato della Repubblica – 4 – XIII Legislatura
720 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
607
Senato della Repubblica – 5 – XIII Legislatura
720 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
608
Senato della Repubblica – 6 – XIII Legislatura
720 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
609
Senato della Repubblica – 7 – XIII Legislatura
720 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
610
Senato della Repubblica – 8 – XIII Legislatura
720 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
611
Senato della Repubblica – 9 – XIII Legislatura
720 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
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Senato della Repubblica – 10 – XIII Legislatura
720 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
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Senato della Repubblica – 11 – XIII Legislatura
720 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
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Senato della Repubblica – 12 – XIII Legislatura
720 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
della Crusca, l’organo che dovrebbe presiedere alla continuità e alla sal-
vezza della lingua, sta per chiudere.
Le lingue entrano in crisi non per i prestiti lessicali e non perché si
prende una parola dall’inglese o dal francese: questo succede spesso e
non è un aspetto pericoloso. Le lingue entrano in crisi quando viene in-
taccata la loro struttura sintattica. Vi faccio un esempio. Per tre mesi,
l’Alitalia ha esposto a Torino un manifesto gigantesco contro il fumo
così concepito: «Grazie per non fumare». In italiano non si può dire,
non è una forma corretta, si tratta di una traduzione letterale dall’ingle-
se: «Thank you for no smoking». Questo significa che, consapevolmente,
si comincia ad intaccare la struttura sintattica della lingua.
Senza la lingua, affidati al basic english e ai dialetti, saremmo un
Paese spazzato via dai processi economici, politici e culturali del mon-
do. Pertanto, dichiaro il mio voto contrario sul provvedimento in esame.
(Applausi dei senatori Debenedetti, Camber, Petruccioli e Bonatesta)
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Senato della Repubblica – 13 – XIII Legislatura
720 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
616
Senato della Repubblica – 14 – XIII Legislatura
720 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
617
Senato della Repubblica – 15 – XIII Legislatura
720 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
pur avendo – come tutti ben sapete – una larghissima presenza di popo-
lazione di origine italiana in molti paesi; che diamo il voto agli italiani
all’estero ma non assistiamo minimamente la diffusione della cultura
italiana all’estero.
Forse, in aggiunta a questo, gioca anche la mia toscanità, il mio es-
sere per metà fiorentino e per metà senese che fa premio e che quindi
mi impedisce di comprendere l’urgenza di questo provvedimento. Riten-
go molto più urgente fare qualche cosa per la difesa dell’italiano e per
la sua diffusione all’estero. Pertanto, non riuscendo a votare a favore di
questo provvedimento, dichiaro la mia astensione.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
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Senato della Repubblica – 16 – XIII Legislatura
720 SEDUTA (pomerid.)
a
ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 25 NOVEMBRE 1999
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
619
Senato
della Repubblica
Lavori preparatori
Lavori preparatori pubblicati dal Senato (nuova serie)
Servizio dei
n. 8 Lavori preparatori
resoconti e della
comunicazione
istituzionale
n. 8
euro 8,40 dicembre 2009