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SERIE GENERALE

abb.post.
Spediz. abb. post.- art.
45%1, -comma
art. 2,1 comma 20/b Anno 158 - Numero 141
Legge 27-02-2004,
23-12-1996,n.n.46662 - Filiale
- Filiale di Roma
di Roma

GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
SI PUBBLICA TUTTI I
PA R T E P R I M A Roma - Marted, 20 giugno 2017 GIORNI NON FESTIVI
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La Gazzetta Ufficiale, Parte Prima, oltre alla Serie Generale, pubblica cinque Serie speciali, ciascuna contraddistinta
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SOMMARIO
LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETO-LEGGE 20 giugno 2017, n. 91. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA


Disposizioni urgenti per la crescita economica 31 maggio 2017.
nel Mezzogiorno. (17G00110) . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 1
Scioglimento del consiglio comunale di Pigna-
taro Interamna e nomina del commissario stra-
DECRETO LEGISLATIVO 25 maggio 2017, n. 92. ordinario. (17A04068) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 55

Disposizioni per lesercizio dellattivit di compro


oro, in attuazione dellarticolo 15, comma 2, lettera DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
l), della legge 12 agosto 2016, n. 170. (17G00109) . Pag. 11 31 maggio 2017.
Scioglimento del consiglio comunale di Massa
Ministero dAlbe e nomina del commissario straordina-
dello sviluppo economico rio. (17A04069) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 55

DECRETO 21 aprile 2017, n. 93.


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Regolamento recante la disciplina attuativa 31 maggio 2017.
della normativa sui controlli degli strumenti di
misura in servizio e sulla vigilanza sugli stru- Scioglimento del consiglio comunale di Castel
menti di misura conformi alla normativa nazio- Gabbiano e nomina del commissario straordina-
nale e europea. (17G00102) . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 19 rio. (17A04070) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 56
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DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Ministero delle infrastrutture


31 maggio 2017. e dei trasporti
Scioglimento del consiglio comunale di San
Lorenzo Maggiore e nomina del commissario DECRETO 27 aprile 2017.
straordinario. (17A04071) . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 57
Modifiche al decreto 13 dicembre 2016, re-
cante direttive e calendario per le limitazioni
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA alla circolazione stradale fuori dai centri abitati
31 maggio 2017. per lanno 2017, nei giorni festivi e particolari,
per i veicoli di massa superiore a 7,5 tonnella-
Scioglimento del consiglio comunale di Pia-
ne Crati e nomina del commissario straordina- te. (17A04076) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 94
rio. (17A04080) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 57

DECRETO 19 maggio 2017.


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Limitazioni allafflusso e alla circolazione dei
31 maggio 2017. veicoli sullIsola di Ustica. (17A04077). . . . . . . . Pag. 94
Scioglimento del consiglio comunale di Vi-
tulazio e nomina del commissario straordina-
rio. (17A04081) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 58 DECRETO 19 maggio 2017.
Limitazioni allafflusso e alla circolazione dei
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA veicoli sullIsola di Favignana. (17A04078) . . . . Pag. 95
31 maggio 2017.
Scioglimento del consiglio comunale di
Ponte e nomina del commissario straordina- Ministero
rio. (17A04082) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 59 dello sviluppo economico

DECRETO 8 maggio 2017.

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI Liquidazione coatta amministrativa della


Millefiori onlus societ cooperativa sociale,
in Cuneo e nomina del commissario liquidato-
Ministero delleconomia re. (17A04030). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 96
e delle finanze

DECRETO 18 maggio 2017.


DECRETO 6 giugno 2017.
Liquidazione coatta amministrativa della
Misura e modalit di versamento alla Con- Terra di Lavoro societ cooperativa, in Ca-
cessionaria servizi assicurativi pubblici S.p.a.
(CONSAP) del contributo dovuto per lanno sapulla e nomina del commissario liquidato-
2017 dai periti assicurativi. (17A04095) . . . . . . . Pag. 59 re. (17A04031). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 97

Ministero della salute DECRETO 25 maggio 2017.


Liquidazione coatta amministrativa della VI.
DECRETO 24 maggio 2017. Dieci Trevigiana - societ cooperativa a respon-
sabilit limitata, in Villorba e nomina del com-
Ri-registrazione di prodotti fitosanitari, a missario liquidatore. (17A04032) . . . . . . . . . . . . Pag. 98
base di acido gibberellico, sulla base del dossier
FLORGIB TABLET di Allegato III, alla luce dei
principi uniformi per la valutazione e lautoriz-
zazione dei prodotti fitosanitari, ai sensi del rego- DECRETO 26 maggio 2017.
lamento (CE) n. 546/2011. (17A04073) . . . . . . . . Pag. 61 Scioglimento della Tamata Societ cooperati-
va sociale, in Vittorio Veneto e nomina del com-
missario liquidatore. (17A04039) . . . . . . . . . . . . Pag. 98
DECRETO 24 maggio 2017.
Ri-registrazione di prodotti fitosanitari, a
base di clorsulfuron, sulla base del dossier CH- DECRETO 26 maggio 2017.
LORSULFURON 75WG di Allegato III, alla
luce dei principi uniformi per la valutazione e Scioglimento della Paradiso societ coopera-
lautorizzazione dei prodotti fitosanitari, ai sensi tiva, in Napoli e nomina del commissario liqui-
del regolamento (CE) n. 546/2011. (17A04074) . Pag. 81 datore. (17A04033) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 99

II
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DECRETO 26 maggio 2017. ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI


Scioglimento della Kappa Service Societ co-
operativa, in Milano e nomina del commissario
liquidatore. (17A04040) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 100 Agenzia italiana del farmaco

DECRETO 8 giugno 2017. Autorizzazione allimmissione in commercio del medi-


Apertura della procedura di amministrazione cinale per uso umano Mitomicina Accord (17A04034) Pag. 125
straordinaria e nomina del commissario straor-
dinario delle societ Tecnis S.p.A., Uniter Con-
sorzio Stabile a r.l. in liquidazione, Tiburtina S.c.
a r.l., San Marco S.c. a r.l.. (17A04117) . . . . . . . Pag. 101 Autorizzazione allimmissione in commercio del
medicinale per uso umano Tasavos (17A04035) Pag. 126

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORIT Autorizzazione allimmissione in commercio


del medicinale per uso umano Sevelamer Euro-
Agenzia italiana del farmaco generici (17A04036) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 127

DETERMINA 31 maggio 2017.


Classificazione del medicinale per uso umano Su- Ministero degli affari
liqua, approvato con procedura centralizzata, ai sen-
si dellarticolo 12, comma 5, della legge 8 novembre esteri e della cooperazione
2012, n. 189. (Determina n. 1023/2017). (17A04038). Pag. 102 internazionale

DETERMINA 5 giugno 2017. Entrata in vigore del Protocollo che modifica la


Rinegoziazione del medicinale per uso umano Convenzione relativa allOrganizzazione idrografi-
Xadago, ai sensi dellart. 8, comma 10, del-
la legge 24 dicembre 1993, n. 537. (Determina ca internazionale (17A04079) . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 129
n. 1053/2017). (17A04037) . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 105

Ministero dellinterno
Corte dei conti

Mutamento nel modo di esistenza e della deno-


DELIBERA 31 maggio 2017.
Regolamento di attuazione degli articoli 2 e 4 minazione della Provincia italiana delle Suore
della legge 7 agosto 1990, n. 241, relativo ai proce- della Carit Domenicane della Presentazione, in
dimenti amministrativi di competenza della Corte
dei conti. (Delibera n. 1/DEL/2017). (17A04112) Pag. 107 Roma. (17A04075) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 129

III
20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI


DECRETO-LEGGE 20 giugno 2017, n. 91. 2. La misura rivolta ai soggetti di et compresa tra i
Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mez- 18 ed i 35 anni che presentino i seguenti requisiti:
zogiorno. a) siano residenti nelle regioni di cui al comma 1 al
momento della presentazione della domanda o vi trasfe-
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA riscano la residenza entro sessanta giorni dalla comunica-
zione del positivo esito dellistruttoria di cui al comma 5;
Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Ritenuta la straordinaria necessit ed urgenza di inten- b) non risultino gi beneficiari, nellultimo trien-
sificare gli interventi volti a favorire il superamento del nio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore
divario economico e sociale delle regioni del Mezzogior- dellautoimprenditorialit.
no rispetto alle altre aree del Paese; 3. I soggetti di cui al comma 2 possono presentare
Ritenuta la straordinaria necessit ed urgenza di intro- istanza di accesso alla misura, corredata da tutta la do-
durre nuovi strumenti volti a sostenere la crescita eco- cumentazione relativa al progetto imprenditoriale, at-
nomica ed occupazionale delle regioni del Mezzogiorno, traverso una piattaforma dedicata sul sito istituzionale
anche attraverso lindividuazione di misure incentivanti dellAgenzia nazionale per lattrazione degli investimenti
per i giovani imprenditori, nonch nuovi strumenti di e lo sviluppo di impresa S.p.A. - Invitalia, che opera come
semplificazione volti a velocizzare i procedimenti ammi- soggetto gestore della misura, per conto della Presidenza
nistrativi funzionali a favorire la crescita economica nelle
regioni del Mezzogiorno e la coesione territoriale; del Consiglio dei ministri, amministrazione titolare della
misura, con le modalit stabilite da apposita convenzio-
Ritenuta la straordinaria necessit ed urgenza di intro- ne. Agli oneri derivanti dalla convenzione si provvede nel
durre nuovi strumenti sperimentali volti a consentire lef- limite massimo delluno per cento delle risorse destinate
ficienza e la trasparenza dellazione amministrativa in fa-
vore degli enti territoriali delle regioni del Mezzogiorno; alla misura ai sensi dei commi 16 e 17.
Ritenuta altres la straordinaria necessit e urgenza di 4. Le pubbliche Amministrazioni di cui al decreto le-
prevedere interventi di sostegno alla formazione, in parti- gislativo 30 marzo 2001, n. 165, e le Universit, previa
colare per le situazioni di disagio sociale, anche attraver- comunicazione al soggetto gestore di cui al comma 3,
so interventi in favore degli enti territoriali, con particola- possono fornire, a titolo gratuito, servizi di consulenza e
re riguardo a quelli del Mezzogiorno; assistenza nelle varie fasi di sviluppo del progetto impren-
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adot- ditoriale, ai soggetti di cui al comma 2. Le associazioni e
tata nella riunione del 9 giugno 2017; gli enti del terzo settore di cui allarticolo 1, comma 1
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri della legge 6 giugno 2016, n. 106, possono svolgere i me-
e del Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, desimi servizi di cui al periodo precedente, anche previo
di concerto con i Ministri dello sviluppo economico, delle accreditamento presso il soggetto gestore di cui al com-
infrastrutture e dei trasporti, delleconomia e delle finanze, ma 3. Le pubbliche Amministrazioni prestano i servizi di
delle politiche agricole alimentari e forestali, dellinterno, cui al periodo precedente nellambito delle risorse uma-
dellistruzione, delluniversit e della ricerca, per la sem- ne, finanziarie e strumentali previste a legislazione vigen-
plificazione e la pubblica amministrazione, del lavoro e te, senza nuovi o maggiori oneri della finanza pubblica.
delle politiche sociali, per gli affari regionali, della giusti-
zia e dellambiente e della tutela del territorio e del mare; 5. Il soggetto gestore di cui al comma 3 provvede
alla relativa istruttoria, valutando anche la sostenibilit
EMANA tecnico-economica del progetto, entro sessanta giorni
dalla presentazione dellistanza, ad esclusione dei pe-
il seguente decreto-legge: riodi di tempo necessari alle eventuali integrazioni do-
cumentali che possono essere richieste ai proponenti,
una sola volta.
Capo I
6. Le istanze di cui al comma 3 possono essere presen-
MISURE DI SOSTEGNO ALLA NASCITA E ALLA CRESCITA DELLE tate, fino ad esaurimento delle risorse di cui al comma 16,
IMPRESE NEL MEZZOGIORNO
dai soggetti di cui al comma 2 che siano gi costituiti al
momento della presentazione o si costituiscano, entro
Art. 1. sessanta giorni dalla data di comunicazione del positivo
esito dellistruttoria nelle seguenti forme giuridiche: a)
Misura a favore dei giovani imprenditori nel impresa individuale; b) societ, ivi incluse le societ coo-
Mezzogiorno, denominata Resto al Sud
perative. I soggetti beneficiari della misura devono man-
1. Al fine di promuovere la costituzione di nuove im- tenere la residenza nelle regioni di cui al comma 1 per
prese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campa- tutta la durata del finanziamento e le imprese e le societ
nia, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, da parte di giovani di cui al presente comma devono avere, per tutta la durata
imprenditori, con la delibera CIPE di cui al comma 17 del finanziamento, sede legale e operativa in una delle
attivata una misura denominata: Resto al Sud. regioni di cui al comma 1.

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20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

7. Ciascun richiedente riceve un finanziamento fino ad 12. Le societ di cui al comma 6, lettera b), possono
un massimo di 40 mila euro. Nel caso in cui listanza sia essere costituite anche da soci che non abbiano i requisiti
presentata da pi soggetti gi costituiti o che intendano anagrafici di cui al comma 2, a condizione che la pre-
costituirsi in forma societaria, ivi incluse le societ coo- senza di tali soggetti nella compagine societaria non sia
perative, limporto massimo del finanziamento erogabile superiore ad un terzo dei componenti e non abbiano rap-
pari a 40 mila euro per ciascun socio, che presenti i porti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli
requisiti di cui al comma 2, fino ad un ammontare mas- altri soci. I soci di cui al periodo precedente non possono
simo complessivo di 200 mila euro, ai sensi e nei limiti accedere ai finanziamenti di cui al comma 8.
del regolamento (UE) n. 1407/2013 sulla disciplina degli 13. Lerogazione dei finanziamenti di cui al comma 8
aiuti de minimis. condizionata alla costituzione nelle forme e nei termini
di cui al comma 6 e al conferimento in garanzia dei beni
8. I finanziamenti di cui al presente articolo sono cos aziendali oggetto dellinvestimento, ovvero alla presta-
articolati: zione di altra idonea garanzia, al soggetto che eroga il
finanziamento. I soggetti beneficiari della misura, di cui
a) 35 per cento come contributo a fondo perduto ero- al comma 2, sono tenuti ad impiegare il contributo a fon-
gato dal soggetto gestore della misura; do perduto esclusivamente ai fini dellattivit di impresa.
In caso di societ di cui al comma 6, lettera b), le quote
b) 65 per cento sotto forma di prestito a tasso zero, versate e le azioni sottoscritte dai beneficiari della misura,
concesso da istituti di credito in base alle modalit de- di cui al comma 2, non sono riscattabili se non dopo la
finite dalla convenzione di cui al comma 14. Il prestito completa restituzione del finanziamento e, in ogni caso,
di cui al periodo precedente rimborsato entro otto anni non prima di 5 anni da quando versate e sottoscritte.
complessivi dalla concessione del finanziamento, di cui 14. Le modalit di corresponsione del contributo a fon-
i primi due anni di pre-ammortamento, e usufruisce del do perduto e del contributo in conto interessi, nonch i
contributo in conto interessi e della garanzia di cui al casi e le modalit per lescussione della garanzia, sono
comma 9. definite con il decreto di cui al comma 15. Le condizioni
tipo dei mutui di cui al comma 8, sono definite da apposi-
9. Il prestito di cui alla lettera b) del comma 8 beneficia: ta convenzione che Invitalia autorizzata a stipulare con
lAssociazione Bancaria Italiana (ABI).
a) di un contributo in conto interessi per la durata del 15. Con decreto del Ministro per la coesione territoriale
prestito, corrisposto dal soggetto gestore della misura agli e il Mezzogiorno, di concerto con il Ministro dellecono-
istituti di credito che hanno concesso il finanziamento; mia e delle finanze e con il Ministro dello sviluppo econo-
mico, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata
b) di una garanzia nella misura stabilita dal decreto in vigore della legge di conversione del presente decreto,
di cui al comma 15 per la restituzione dei finanziamenti sono individuati i criteri di dettaglio per lammissibilit
concessi dagli istituti di credito da parte del soggetto ge- alla misura, le modalit di attuazione della stessa nonch
store. A tal fine, con decreto del Ministro delleconomia le modalit di accreditamento dei soggetti di cui al com-
e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo ma 4 e le modalit di controllo e monitoraggio della mi-
economico, istituita una sezione specializzata presso il sura incentivante, prevedendo altres i casi di revoca del
Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese beneficio e di recupero delle somme.
(PMI), di cui allarticolo 2, comma 100, lettera a), del- 16. Fermo restando quanto previsto dallarticolo 1,
la legge 23 dicembre 1996, n. 662, alla quale trasferita comma 141, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, per
quota parte delle risorse di cui al comma 16. Il decreto lattuazione del presente articolo saranno destinate le ri-
di cui al periodo precedente definisce altres i criteri e sorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione - program-
le modalit di accesso alla Sezione specializzata, istituita mazione 2014-2020, di cui allarticolo 1, comma 6, della
presso il Fondo centrale di garanzia per le PMI. legge 27 dicembre 2013, n. 147, e successive modifica-
zioni, per un importo complessivo fino a 1.250 milioni
10. Sono finanziate le attivit imprenditoriali relative a di euro, previa rimodulazione delle assegnazioni gi di-
produzione di beni nei settori dellartigianato e dellindu- sposte con apposita delibera del CIPE, nonch eventuale
stria, ovvero relativi alla fornitura di servizi. Sono esclu- riprogrammazione delle annualit del Fondo per lo svi-
se dal finanziamento le attivit libero professionali e del luppo e la coesione ai sensi dellarticolo 23, comma 3,
commercio ad eccezione della vendita dei beni prodotti lettera b) della legge 31 dicembre 2009, n. 196, da ripar-
nellattivit di impresa. tire in importi annuali massimi fino a: 36 milioni di euro
per lanno 2017; 280 milioni di euro per lanno 2018; 462
11. I finanziamenti di cui al comma 8 non possono milioni di euro per lanno 2019; 308,5 milioni di euro
essere utilizzati per spese relative alla progettazione, alle per lanno 2020; 92 milioni di euro per lanno 2021; 22,5
consulenze e allerogazione degli emolumenti ai dipen- milioni di euro per lanno 2022; 18 milioni di euro per
denti delle imprese individuali e delle societ, nonch lanno 2023; 14 milioni di euro per lanno 2024; 17 mi-
agli organi di gestione e di controllo delle societ stes- lioni di euro per lanno 2025. Le risorse del Fondo per
se. Le imprese e le societ possono aderire al program- lo sviluppo e la coesione di cui al presente comma sono
ma Garanzia Giovani per il reclutamento del personale imputate alla quota delle risorse destinata a sostenere in-
dipendente. terventi nelle regioni di cui al comma 1.

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20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

17. Il CIPE con apposita delibera assegna, a valere sul Art. 3.


Fondo per lo sviluppo e la coesione - programmazione
2014-2020, le risorse per lattuazione della misura nei Banca delle terre abbandonate o incolte e misure per la
limiti di quanto indicato al comma 16, individuando la valorizzazione dei beni non utilizzati
ripartizione in annualit e gli importi da assegnare distin-
tamente al contributo a fondo perduto di cui al comma 8, 1. Per rafforzare le opportunit occupazionali e di red-
lettera a) al contributo in conto interessi di cui al com- dito dei giovani, nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Ca-
ma 9 lettera a) e al finanziamento della sezione specia- labria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia,
lizzata del Fondo centrale di garanzia di cui al comma 9 individuata in via sperimentale la seguente procedura di
lettera b). Le risorse destinate alle misure di cui al com- valorizzazione di terreni abbandonati o incolti e di beni
immobili in stato di abbandono ai sensi del comma 2.
ma 8, lettera a) ed al comma 9, lettera a) sono accreditate
su un apposito conto corrente infruttifero intestato ad In- 2. Ai fini dellindividuazione delle aree di cui al com-
vitalia, aperto presso la Tesoreria centrale dello Stato. La ma 1, si considerano abbandonati o incolti:
gestione realizzata da Invitalia ha natura di gestione fuori a) i terreni agricoli sui quali non sia stata eserci-
bilancio, assoggettata al controllo della Corte dei conti, tata lattivit agricola minima da almeno dieci anni, in
ai sensi dellarticolo 9 della legge 25 novembre 1971, base ai principi e alle definizioni di cui al regolamento
n. 1041. Alla rendicontazione provvede il soggetto gesto- (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consi-
re della misura. glio del 17 dicembre 2013 e alle disposizioni nazionali di
attuazione;
b) i terreni oggetto di rimboschimento artificiale o
Art. 2. in cui sono insediate formazioni arbustive ed arboree, ad
esclusione di quelli considerati bosco ai sensi delle leggi
in materia, nei quali non siano stati attuati interventi di
Misure e interventi finanziari a favore dellimprenditoria sfollo o diradamento negli ultimi quindici anni;
giovanile in agricoltura e di promozione delle filiere
del Mezzogiorno c) le aree edificate ad uso industriale, artigianale,
commerciale, turistico-ricettivo, che risultino in stato di
abbandono da almeno quindici anni.
1. Al fine di estendere la misura Resto al Sud alle im- 3. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del-
prese agricole, allarticolo 10, comma 1, del decreto le- la legge di conversione del presente decreto, i comuni
gislativo 21 aprile 2000, n. 185, dopo il primo periodo delle regioni di cui al comma 1 provvedono, nei limiti
aggiunto il seguente: Nelle regioni Abruzzo, Basilicata, delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibi-
Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, li a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri
ai medesimi soggetti pu essere concesso, in alternativa per la finanza pubblica, ad una ricognizione complessiva
ai mutui agevolati di cui al periodo precedente, un con- dei beni immobili, di cui sono titolari, che rientrano nella
tributo a fondo perduto fino al 35 per cento della spesa definizione di cui al comma 2, con particolare riguardo
ammissibile nonch mutui agevolati, a un tasso pari a ai terreni agricoli. Lelenco dei beni di cui al precedente
zero, di importo non superiore al 60 per cento della spesa periodo aggiornato con cadenza annuale.
ammissibile.. 4. I comuni pubblicano sul proprio sito istituzio-
nale lelenco dei beni oggetto di ricognizione di cui al
2. Per le agevolazioni in favore delle imprese agricole comma 3.
ubicate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Cam- 5. I beni di cui al comma 3 possono essere dati in
pania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia di cui al com- concessione, per un periodo non superiore a nove anni
ma 1 sono destinate risorse pari a 5 milioni di euro nel rinnovabile una sola volta, ai soggetti che, al momento
2017 ed a 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, della presentazione della domanda, risultino avere unet
2019 e 2020, mediante corrispondente utilizzo del Fondo compresa tra i 18 e i 40 anni, previa presentazione di un
per lo sviluppo e la coesione - programmazione 2014- progetto volto alla valorizzazione e allutilizzo del bene.
2020 di cui allarticolo 1, comma 6, della legge 27 di- A tal fine il comune, pubblica periodicamente sul proprio
cembre 2013, n. 147. sito istituzionale uno o pi bandi per lassegnazione dei
beni di cui al comma 3. Il termine per la presentazione
delle domande non pu essere inferiore, per ciascun ban-
3. Allarticolo 2 della legge 28 ottobre 1999, n. 410, do, a centoventi giorni dalla pubblicazione dello stesso.
dopo il comma 2, aggiunto il seguente: 2-bis. Le atti- I comuni assicurano una imparziale valutazione dei pro-
vit di cui ai commi 1 e 2 possono essere svolte dai con- getti, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di
sorzi agrari anche mediante la partecipazione a societ di evidenza pubblica, redigendo una graduatoria. I comuni
capitali in cui i consorzi dispongano della maggioranza introducono criteri di valutazione dei progetti che assi-
dei voti esercitabili nellassemblea ordinaria. Le attivit curino priorit ai progetti di riuso di immobili dismessi
esercitate dalle predette societ partecipate a favore dei con esclusione di consumo di ulteriore suolo non edifi-
soci dei consorzi agrari che ne detengono la partecipazio- cato, nonch elevati standard di qualit architettonica e
ne hanno natura mutualistica ad ogni effetto di legge.. paesaggistica.

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6. La formale assegnazione effettuata entro e non ol- 11. ammessa, successivamente alla realizzazione
tre sessanta giorni dallapprovazione della graduatoria di delle condizioni di cui ai commi 6 e 9, la costituzione da
cui al comma 5. Con il provvedimento di cui al periodo parte dellinteressato di societ agricole, di cui al decre-
precedente: to legislativo 29 marzo 2004, n. 99, e successive modi-
a) limmobile viene consegnato al beneficiario, con ficazioni, di societ artigiane, di cui alla legge 8 agosto
limmissione in uso; 1985 n. 443 e successive modificazioni, nelle quali las-
segnatario abbia la maggioranza del capitale e il potere di
b) il beneficiario assume lobbligo di eseguirvi le amministrare la societ con la connessa rappresentanza
attivit quali risultanti dal progetto presentato. Tra le sud- legale; sono altres ammesse le imprese familiari di cui
dette attivit rientrano quelle agricole, artigianali, com- allarticolo 230-bis del codice civile.
merciali e turistico-ricettive;
12. Il contratto di affitto trascritto nei registri immo-
c) il beneficiario assume la detenzione del bene e ha biliari ai sensi dellarticolo 2645-quater del codice civile.
facolt di godere e di trasformare materialmente il bene La trascrizione del contratto costituisce causa di interru-
medesimo in conformit al progetto. zione dellusucapione.
7. Nel caso di beni immobili privati che rientrano nella 13. Nel caso in cui lassegnazione o il progetto di cui al
definizione di cui al comma 2, i soggetti che, al momento comma 7 abbiano ad oggetto lesecuzione sui beni, di cui ai
della presentazione della domanda, risultino avere unet commi precedenti, di attivit terziarie di carattere non profit
compresa tra i 18 e i 40 anni manifestano al comune lin- o artigianali, il comune adotta le connesse modificazioni in
teresse ad utilizzare i beni suddetti. A tal fine, i soggetti di variante degli strumenti urbanistici vigenti entro centottan-
cui al periodo precedente presentano al comune un pro- ta giorni dallassegnazione del bene; nelle more dellappro-
getto di valorizzazione del bene o dei beni che intendono vazione definitiva delle suddette modificazioni, gli atti di
utilizzare indicando, mediante apposito certificato redatto assegnazione possono essere egualmente stipulati, la con-
da un notaio: segna effettuata e le attivit di trasformazione iniziate.
a. i dati di identificazione catastale; 14. Il beneficiario tenuto a corrispondere al comu-
b. il proprietario del fondo, sulla base delle risultan- ne un canone duso indicizzato, determinato dal comune
ze dei registri immobiliari; stesso sulla base di una apposita perizia tecnica di stima
c. coloro i quali abbiano eventualmente acquisito di- del bene, il cui costo a carico del beneficiario, a decor-
ritti sul bene in virt di atti soggetti a trascrizione; rere dal momento dellassegnazione. Nel caso in cui il co-
mune non sia titolare del bene oggetto di affitto, il canone
d. linesistenza nei registri immobiliari di trascrizio- versato allavente diritto e il costo della perizia tecnica
ni o iscrizioni pregiudizievoli, nellultimo ventennio. a carico del proponente.
8. Il comune, valutato positivamente il progetto di va- 15. Lavente diritto al quale il bene sia stato restituito
lorizzazione del bene di cui al comma 7, pubblica, in una alla scadenza del periodo contrattuale, il quale, nei cinque
apposita sezione del proprio sito istituzionale, il progetto anni successivi alla restituzione, voglia trasferire il bene a
ricevuto e invia mediante raccomandata con ricevuta di titolo oneroso, deve notificare la proposta di trasferimento,
ritorno, o attraverso posta certificata, una comunicazione indicandone il prezzo allassegnatario, il quale ha diritto di
allavente diritto sulla base delle risultanze del certificato prelazione. Tale diritto deve essere esercitato, con atto noti-
notarile di cui al comma 7, ovvero sulla base di ulterio- ficato nel termine di sessanta giorni dalla notificazione, of-
re, idonea, documentazione, informandolo del progetto frendo condizioni uguali a quelle comunicate. In mancan-
presentato e delle condizioni economiche determinate in za della notificazione di cui al primo periodo del presente
sede di perizia di cui al comma 14. Alla comunicazione comma, ovvero qualora il corrispettivo indicato sia supe-
allegata la proposta irrevocabile del contratto di affitto riore a quello risultante dallatto di trasferimento a titolo
sottoscritta dal soggetto di cui al comma 7. oneroso dellimmobile, colui che ha diritto alla prelazione
9. Entro centottanta giorni dallavvenuta comunica- pu, entro sei mesi dalla trascrizione del contratto, riscat-
zione di cui al comma 8, il comune, su istanza del pre- tare limmobile dallacquirente e da ogni altro successivo
sentatore del progetto, qualora lavente diritto sul bene avente causa. Ai rapporti instaurati tra i privati si applicano
abbia manifestato il proprio consenso al contratto di af- le disposizioni del codice civile in materia di affitto. La dif-
fitto nelle forme dellatto pubblico, della scrittura privata formit dellattivit svolta rispetto al progetto di valorizza-
autenticata, ovvero dellatto firmato digitalmente a nor- zione costituisce causa di risoluzione del contratto di affitto
ma dellarticolo 24 del decreto legislativo 7 marzo 2005, relativo ai beni privati, fermo restando il potere di revoca
n. 82, adotta gli atti di competenza idonei a consentire da parte del comune degli eventuali atti adottati.
lesecuzione del progetto per un periodo di durata pari a 16. I comuni trasmettono alle regioni lelenco dei beni
quello del contratto di affitto. censiti ed assegnati, anche ai fini dellinserimento nella
10. fatto assoluto divieto al beneficiario di cedere Banca delle terre agricole di cui allarticolo 16 della legge
a terzi in tutto o in parte il terreno e i diritti conseguiti 28 luglio 2016, n. 154.
con lassegnazione e di costituirvi diritti a favore di terzi, 17. I proponenti dei progetti di cui ai commi precedenti
nonch di alienare, affittare, concedere in comodato o di per lo svolgimento di attivit artigianali, commerciali e
effettuare qualunque altra forma di trasferimento a terzi turistico-ricettive possono usufruire della misura incen-
dellazienda organizzata per lesecuzione delle attivit in tivante denominata Resto al Sud di cui allarticolo 1
oggetto. Gli atti posti in essere in violazione di quanto e per le attivit agricole delle misure incentivanti di cui
previsto dal presente comma sono nulli. allarticolo 2.

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Capo II so, indennit di carica, corresponsione di gettoni di presenza


ZONE ECONOMICHE SPECIALI - ZES o rimborsi per spese di missione. Il Comitato di indirizzo
si avvale del Segretario generale dellAutorit portuale per
lesercizio delle funzioni amministrative gestionali di cui al
Art. 4. decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Agli oneri di fun-
zionamento del Comitato si provvede con le risorse umane,
Istituzione di zone economiche speciali - ZES finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente,
1. Al fine di favorire la creazione di condizioni favo- senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
revoli in termini economici, finanziari e amministrativi, 7. Il soggetto per lamministrazione deve assicurare, in
che consentano lo sviluppo, in alcune aree del Paese, del- particolare:
le imprese gi operanti, nonch linsediamento di nuove a) gli strumenti che garantiscano la piena operativit
imprese in dette aree, sono disciplinate le procedure, le delle aziende presenti nella ZES;
condizioni e le modalit per listituzione di una Zona eco- b) lutilizzo di servizi sia economici che tecnologici
nomica speciale, di seguito denominata ZES. nellambito ZES;
2. Per ZES si intende una zona geograficamente deli- c) laccesso alle prestazioni di servizi da parte di
mitata e chiaramente identificata, situata entro i confini terzi.
dello Stato, costituita anche da aree non territorialmen-
te adiacenti purch presentino un nesso economico fun- Il Segretario generale dellAutorit portuale pu stipula-
zionale, e che comprenda almeno unarea portuale con re, previa autorizzazione del Comitato di indirizzo, accordi
le caratteristiche stabilite dal regolamento (UE) n. 1315 o convenzioni quadro con banche ed intermediari finanziari.
dell11 dicembre 2013 del Parlamento europeo e del Con- 8. Le imprese gi operative nella ZES e quelle che si
siglio, collegata alla rete transeuropea dei trasporti (TEN- insedieranno nellarea, sono tenute al rispetto della nor-
T). Per lesercizio di attivit economiche e imprendito- mativa nazionale ed europea, nonch delle prescrizioni
riali le aziende gi operative e quelle che si insedieranno adottate per il funzionamento della stessa ZES.
nella ZES possono beneficiare di speciali condizioni, in
relazione alla natura incrementale degli investimenti e Art. 5.
delle attivit di sviluppo di impresa.
Benefici fiscali e semplificazioni
3. Le modalit per listituzione di una ZES, la sua du-
rata, i relativi criteri che ne disciplinano laccesso e le 1. Le nuove imprese e quelle gi esistenti, che avviano
condizioni speciali di cui allarticolo 5 sono definite con un programma di attivit economiche imprenditoriali o di
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adot- investimenti di natura incrementale nella ZES, possono
tare su proposta del Ministro per la coesione territoriale usufruire delle seguenti tipologie di agevolazioni:
e il Mezzogiorno, di concerto con il Ministro dellecono- a) procedure semplificate, individuate anche a mez-
mia e delle finanze, con il Ministro delle infrastrutture e zo di protocolli e convenzioni tra le amministrazioni
dei trasporti e con il Ministro dello sviluppo economico, locali e statali interessate, e regimi procedimentali spe-
sentita la Conferenza unificata, entro sessanta giorni dalla ciali, recanti accelerazione dei termini procedimentali ed
data di entrata in vigore della legge di conversione del adempimenti semplificati rispetto a procedure e regimi
presente decreto. previsti dalla normativa regolamentare ordinariamente
4. Le proposte di istituzione di una ZES possono essere applicabile, sulla base di criteri derogatori e modalit in-
presentate dalle regioni meno sviluppate e in transizione, dividuate con decreto del Presidente del Consiglio dei mi-
cos come individuate dalla normativa europea, ammissi- nistri, da adottare su proposta del Ministro per la coesione
bili alle deroghe previste dallarticolo 107 del Trattato sul territoriale e il Mezzogiorno, se nominato, previa delibera
funzionamento dellUnione europea. del Consiglio dei ministri;
5. Ciascuna ZES istituita con decreto del Presiden- b) accesso alle infrastrutture esistenti e previste nel
te del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del Piano di sviluppo strategico della ZES di cui allartico-
Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, se lo 4, comma 5, alle condizioni definite dal soggetto per
nominato, di concerto con il Ministro delleconomia e lamministrazione, ai sensi della legge 28 gennaio 1994,
delle finanze e con il Ministro delle infrastrutture e dei n. 84, e successive modificazioni e integrazioni, nel ri-
trasporti, su proposta delle regioni interessate. La propo- spetto della normativa europea e delle norme vigenti in
sta corredata da un piano di sviluppo strategico, nel ri- materia di sicurezza, nonch delle disposizioni vigenti in
spetto delle modalit e dei criteri individuati dal decreto materia di semplificazione previste dagli articoli 18 e 20
di cui al comma 3. del decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 169.
6. La regione formula la proposta di istituzione della ZES, 2. In relazione agli investimenti effettuati nelle ZES,
specificando le caratteristiche dellarea identificata. Il sog- il credito dimposta di cui allarticolo 1, commi 98 e se-
getto per lamministrazione dellarea ZES, di seguito sog- guenti, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, commi-
getto per lamministrazione, identificato in un Comitato surato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti
di indirizzo composto dal Presidente dellAutorit portuale, entro il 31 dicembre 2020 nel limite massimo, per cia-
che lo presiede, da un rappresentante della regione, da un scun progetto di investimento, di 50 milioni di euro. Si
rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri e applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui al
da un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei medesimo articolo 1, commi 98 e seguenti, della legge
trasporti. Ai membri del Comitato non spetta alcun compen- 28 dicembre 2015, n. 208.

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3. Il riconoscimento delle tipologie di agevolazione di mento della Ragioneria generale dello Stato ai fini del paga-
cui ai commi 1 e 2 soggetto al rispetto delle seguenti mento che avviene con le seguenti modalit: il 50 per cento
condizioni: del costo realizzato risultante nella richiesta di pagamento
a) le imprese beneficiarie devono mantenere la loro allatto del ricevimento della stessa e il restante 50 per cento
attivit nellarea ZES per almeno cinque anni dopo il del costo realizzato, entro trenta giorni dal ricevimento della
completamento dellinvestimento oggetto delle agevola- richiesta, previa attestazione da parte dellAgenzia per la co-
zioni, pena la revoca dei benefici concessi e goduti; esione territoriale della coerenza dellimporto richiesto con i
b) le imprese beneficiarie non devono essere in stato dati relativi allavanzamento della spesa inseriti e validati nel-
di liquidazione o di scioglimento. la Banca dati unitaria degli interventi della politica regionale.
4. Lagevolazione di cui al comma 2 concessa nel 2. Per ogni intervento previsto dai Patti per lo sviluppo,
rispetto di tutte le condizioni previste dal Regolamento ciascun Comitato di indirizzo e controllo per la gestione
(UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, del Patto individua lamministrazione che indice, ai sensi
e in particolare di quanto disposto dallarticolo 14; agli dellarticolo 14-bis, comma 7 della legge 7 agosto 1990,
adempimenti di cui allarticolo 11 del medesimo Rego- n. 241, la Conferenza di servizi decisoria finalizzata ad
lamento provvede il Presidente del Consiglio dei mini- acquisire tutti i pareri, le intese, i concerti, i nulla osta o
stri, o il Ministro delegato per la coesione territoriale e il altri atti di assenso, comunque denominati, necessari per
Mezzogiorno. la realizzazione del singolo intervento.
5. Agli oneri derivanti dai commi 2, 3 e 4 valutati in 25
milioni di euro nel 2018; 31,25 milioni di euro nel 2019 e Art. 7.
150,2 milioni di euro nel 2020 si provvede mediante cor- Valorizzazione dei Contratti istituzionali di sviluppo - CIS
rispondente riduzione del Fondo per lo Sviluppo e la Co-
esione programmazione 2014-2020 di cui allarticolo 1, 1. Al fine di sostenere la coesione territoriale, lo sviluppo
comma 6, della legge 27 dicembre 2013, n. 147. Le risor- e la crescita economica del Paese ed accelerare lattuazione
se di cui al periodo precedente sono imputate alla quota di interventi di notevole complessit, aventi natura di grandi
delle risorse destinata a sostenere interventi nelle regioni progetti o di investimenti articolati in singoli interventi tra loro
di cui allarticolo 4, comma 4. funzionalmente connessi, che richiedano un approccio inte-
6. LAgenzia per la coesione territoriale assicura, con grato e limpiego di fondi strutturali di investimento europei
cadenza almeno semestrale, il monitoraggio degli inter- e di fondi nazionali inseriti in piani e programmi operativi fi-
venti e degli incentivi concessi, riferendo al Presidente nanziati a valere sulle risorse nazionali e europee, anche in
del Consiglio dei ministri, o al Ministro delegato per la coerenza con quanto previsto dallarticolo 36 Investimenti
coesione territoriale e il Mezzogiorno, sullandamento territoriali integrati, regolamento (UE) n. 1303/2013, del
delle attivit e sullefficacia delle misure di incentiva- Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013,
zione concesse, avvalendosi di un piano di monitoraggio il Presidente del Consiglio dei ministri o il Ministro delegato
concordato con il soggetto per lamministrazione di cui per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, anche ai sensi di
allarticolo 4, comma 6, sulla base di indicatori di avan- quanto previsto dalla lettera g), del comma 703, dellartico-
zamento fisico, finanziario e procedurale definiti con il lo 1, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, e della lettera f-
decreto di cui allarticolo 4, comma 3. ter), del comma 2, dellarticolo 10, del decreto-legge 31 ago-
sto 2013 n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge
Capo III 30 ottobre 2013, n. 125, individua gli interventi per i quali si
procede alla sottoscrizione di appositi Contratti istituzionali di
SEMPLIFICAZIONI sviluppo (CIS), su richiesta delle amministrazioni interessate.

Art. 6. Art. 8.
Disposizioni di semplificazione per la valorizzazione dei Disposizioni di semplificazione in materia di
Patti per lo sviluppo amministrazione straordinaria
1. Al fine di accelerare la realizzazione degli interventi 1. Nel caso siano destinatarie di domanda giudiziale di
previsti nellambito dei Patti per lo sviluppo, il rimborso del- risoluzione per inadempimento, ovvero di dichiarazione di
le spese effettivamente sostenute a valere sulle risorse FSC avvalersi di clausola risolutiva espressa del contratto di ces-
2014-2020 assegnate ai Patti per lo sviluppo disposto sulla sione dei complessi aziendali acquisiti da societ sottoposte
base di apposite richieste di pagamento presentate dalle am- alla procedura di amministrazione straordinaria ai sensi del
ministrazioni titolari degli interventi e corredate dellautocer- decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347, convertito, con
tificazione del rappresentante legale dellamministrazione modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2004, n. 39, le so-
stessa ai sensi degli articoli 47 e 48 del decreto del Presidente ciet cessionarie di tali complessi aziendali sono ammesse
della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante il costo allamministrazione straordinaria di cui al suddetto decreto-
dellintervento effettivamente realizzato e la regolarit delle legge, anche su istanza del commissario straordinario della
spese. Le richieste di pagamento di cui al presente comma societ cedente, indipendentemente dal possesso dei requi-
sono inviate dallOrganismo di certificazione delle ammini- siti previsti alle lettere a) e b) dellarticolo 1, comma 1, del
strazioni titolari degli interventi alla Presidenza del Consiglio decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347, convertito, con
dei ministri - Dipartimento per le politiche di coesione che le modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2004 n. 39, fermi gli
inoltra al Ministero delleconomia e delle finanze - Diparti- altri presupposti previsti dalle norme vigenti.

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Art. 9. Art. 11.

Misure urgenti ambientali in materia di classificazione Interventi urgenti per il contrasto della povert educativa
dei rifiuti minorile e della dispersione scolastica nel Mezzogiorno

1. I numeri da 1 a 7 della parte premessa allintrodu- 1. Al fine di realizzare specifici interventi educativi ur-
zione dellallegato D alla parte IV del decreto legislativo genti nelle regioni del Mezzogiorno volti al contrasto del-
3 aprile 2006, n. 152, sono sostituiti dal seguente: 1. La la povert educativa minorile e della dispersione scolasti-
classificazione dei rifiuti effettuata dal produttore asse- ca, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del
gnando ad essi il competente codice CER ed applicando presente decreto, con decreto del Ministro dellistruzione,
le disposizioni contenute nella decisione 2014/955/UE e delluniversit e della ricerca, di concerto con i Ministri
nel regolamento (UE) n. 1357/2014 della Commissione, dellinterno e della giustizia, sono individuate le aree di
del 18 dicembre 2014. esclusione sociale, caratterizzate da povert educativa
minorile e dispersione scolastica, nonch da un elevato
tasso di fenomeni di criminalit organizzata.
Capo IV
2. Entro trenta giorni dalladozione del decreto, di cui
ULTERIORI INTERVENTI PER IL MEZZOGIORNO E PER LA al comma 1, il Ministero dellistruzione, delluniversit e
COESIONE TERRITORIALE
della ricerca indice una procedura selettiva per la presen-
tazione di progetti recanti la realizzazione di interventi
educativi di durata biennale, volti al contrasto del rischio
Art. 10. di fallimento formativo precoce e di povert educativa,
nonch per la prevenzione delle situazioni di fragilit nei
Ulteriori misure in favore delloccupazione nel confronti della capacit attrattiva della criminalit.
Mezzogiorno
3. Possono partecipare alla procedura di cui al com-
1. Allo scopo di facilitare la ricollocazione dei lavora- ma 2 le reti di istituzioni scolastiche presenti nelle aree
tori espulsi dai processi produttivi nelle regioni Abruzzo, individuate con il decreto di cui al comma 1, che abbiano
Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sarde- attivato, per la realizzazione degli interventi educativi di
gna e Sicilia, lAgenzia nazionale per le politiche attive durata biennale, partenariati con enti locali, soggetti del
del lavoro (ANPAL), istituita ai sensi dellarticolo 4 del terzo settore, strutture territoriali del CONI, delle Federa-
decreto legislativo 14 settembre 2014, n. 150, realizza, zioni sportive nazionali, delle discipline sportive associa-
in raccordo con le regioni interessate nonch con i fondi te e degli enti di promozione sportiva o servizi educativi
interprofessionali per la formazione continua di cui allar- pubblici per linfanzia, operanti nel territorio interessato.
ticolo 118 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, program-
mi per la riqualificazione e la ricollocazione di lavoratori 4. La procedura di cui al comma 2 finanziata nellam-
coinvolti in situazioni di crisi aziendale o settoriale. A tal bito delle risorse del Programma operativo nazionale Per
fine autorizzata la spesa di 15 milioni di euro per lan- la scuola - competenze e ambienti per lapprendimento,
no 2017 e 25 milioni di euro per lanno 2018 a favore riferito al periodo di programmazione 2014/2020, di cui
dellANPAL. Al relativo onere si provvede: alla decisione della Commissione europea C(2014) 9952
del 17 dicembre 2014, in coerenza con quanto previsto
a) quanto a 15 milioni di euro per lanno 2017 e 25 dalla stessa programmazione.
milioni di euro per lanno 2018, mediante versamento
allentrata del bilancio dello Stato, da effettuare nei me-
desimi anni, di quota dei corrispondenti importi delle di- Art. 12.
sponibilit in conto residui del Fondo Sociale per Occu-
pazione e Formazione, di cui allarticolo 18, comma 1, Costo standard per studente
lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185,
convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio
2009, n. 2; 1. Per costo standard per studente delle universit sta-
tali si intende il costo di riferimento attribuito al singo-
b) quanto a 15 milioni di euro per lanno 2017 e 25 lo studente iscritto entro la durata normale dei corsi di
milioni di euro per lanno 2018, ai fini della compensa- studio, tenuto conto della tipologia di corso, delle di-
zione degli effetti finanziari in termini di fabbisogno e di mensioni dellateneo e dei differenti contesti economici,
indebitamento netto, mediante corrispondente riduzione territoriali e infrastrutturali in cui opera luniversit. In
del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari attuazione di quanto disposto dallarticolo 5, comma 4,
non previsti a legislazione vigente, conseguenti allattua- lettera f), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, il costo
lizzazione di contributi pluriennali, di cui allarticolo 6, standard per studente costituisce parametro di riferimento
comma 2, del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, con- per la ripartizione annuale di una percentuale del fondo di
vertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, finanziamento ordinario (FFO) secondo quanto indicato
n. 189. nel presente articolo.

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2. La determinazione e leventuale aggiornamento del 6. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore
modello di calcolo del costo standard di ateneo sono defi- del presente decreto, con decreto del Ministro dellistru-
niti sulla base dei seguenti criteri e relativi indici di costo: zione, delluniversit e della ricerca, acquisti i pareri di
a) criterio del costo del personale docente: si utiliz- CRUI e ANVUR, si provvede alla rideterminazione del
zano come indici di costo gli standard di docenza previsti modello di calcolo del costo standard per studente sulla
per laccreditamento iniziale dei corsi di studio e come base dei criteri e relativi indici di costo di cui al comma 2,
costo medio di riferimento, cui parametrare la dotazio- integrati di un ulteriore importo di natura perequativa,
ne standard di docenza, il costo caratteristico di ateneo in aggiunta a quello di cui al comma 3, che tenga conto
del professore di I fascia. Nella determinazione della do- della diversa accessibilit di ogni universit in funzione
tazione di docenza si utilizza come numero standard di della rete dei trasporti e dei collegamenti. Tale ulteriore
studenti nelle classi delle aree medico-sanitaria, scienti- importo parametrato rispetto al costo standard medio
fico tecnologica e umanistico sociale il valore compreso nazionale, fino ad un massimo del 10 per cento.
nellintervallo tra il 60 per cento e il 100 per cento del
numero di riferimento previsto in sede di accreditamento, 7. Il decreto di cui al comma 6 ha validit triennale
in modo da tenere conto dei costi fissi della docenza ne- e trova applicazione a decorrere dallanno 2018 ai fini
cessaria per laccreditamento; della ripartizione di una percentuale del FFO, al netto de-
b) criterio del costo della docenza a contratto: ri- gli interventi con vincolo di destinazione, non inferiore a
ferito al monte ore di didattica integrativa aggiuntiva quella del comma 5, incrementata tra il 2 per cento e il 5
stabilito in misura pari al 30 per cento del monte ore di per cento allanno, in modo da sostituire gradualmente la
didattica standard della docenza di cui alla lettera a), pa- quota di finanziamento determinata sulla base del trasfe-
rametrato al valore medio di 120 ore per i professori e 60 rimento storico e fino ad un massimo del 70 per cento.
ore per i ricercatori;
c) criterio del costo del personale tecnico ammini- 8. Ai fini di cui al comma 7, il costo standard per stu-
strativo: si attribuisce una dotazione standard pari ad una dente di ateneo moltiplicato per il numero di studenti
unit di personale per ogni docente come risultante dal regolarmente iscritti entro la durata normale del corso di
criterio di cui alla lettera a) e, in aggiunta, un numero studi.
di figure di supporto tecnico parametrato a quelle even-
tualmente richieste in sede di accreditamento dei corsi di
studio e un numero di collaboratori ed esperti linguistici Art. 13.
pari a quelli in servizio presso lateneo;
d) criterio dei costi di funzionamento e di gestione Disposizioni in materia di risanamento ambientale
delle strutture didattiche, di ricerca e di servizio dei di- da parte dellAmministrazione straordinaria ILVA
versi ambiti disciplinari: il costo stimato sulla base degli
oneri medi rilevati dai bilanci degli atenei, tenendo altres
conto dei costi fissi della sede universitaria non dipenden- 1. Ai fini dellattuazione delle misure previste dallar-
ti dalla numerosit degli iscritti. ticolo 1, comma 6-undecies del decreto-legge 4 dicembre
2015, n. 191, convertito, con modificazioni, dalla legge
3. Al fine di tenere conto dei differenti contesti in cui 1 febbraio 2016, n. 13, fermo restando quanto previ-
ogni universit si trova ad operare, al costo standard di sto dallarticolo 3, comma 1 del decreto-legge 5 genna-
ateneo di cui al comma 2 pu essere aggiunto un importo io 2015, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge
di natura perequativa parametrato fino ad un massimo del 4 marzo 2015, n. 20, qualora la confisca abbia ad oggetto
10 per cento rispetto al costo standard medio nazionale, in le obbligazioni di cui alla predetta disposizione, ferma la
base alla diversa capacit contributiva degli studenti iscritti destinazione delle somme rivenienti dalla sottoscrizione
alluniversit, determinata tenendo conto del reddito medio delle obbligazioni per le finalit di cui al penultimo pe-
familiare della ripartizione territoriale ove ha sede lateneo. riodo del predetto articolo 3, comma 1 del decreto-leg-
4. Al fine di assicurare la continuit e lintegrale distribu- ge 5 gennaio 2015, n. 1, convertito, con modificazioni,
zione dei finanziamenti per le universit statali sono confer- dalla legge 4 marzo 2015, n. 20, il finanziamento di cui
mate le assegnazioni gi disposte per gli anni 2014, 2015 e allarticolo 1, comma 6-bis, del decreto-legge n. 191 del
2016 a valere sul fondo di finanziamento ordinario che, in re- 2015 estinto mediante utilizzo delle risorse finanziarie
lazione al costo standard per studente, sono state attribuite in derivanti dalla sottoscrizione delle suddette obbligazioni.
coerenza con quanto definito ai commi 2 e 3 per lammontare I crediti derivanti dalla sottoscrizione delle suddette ob-
gi indicato nei decreti ministeriali di attribuzione del FFO. bligazioni sono estinti fino a concorrenza dellammontare
5. Per lanno 2017 la quota del FFO ripartita in base delle spese e dei costi sostenuti, a valere sul patrimonio
al criterio del costo standard per studente fissata con destinato dellemittente costituito ai sensi dellartico-
il decreto del Ministro dellistruzione, delluniversit e lo 3, comma 1, del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1,
della ricerca relativo ai criteri di riparto del fondo di fi- convertito, con modificazioni, dalla legge 4 marzo 2015,
nanziamento ordinario entro lintervallo compreso tra il n. 20, per lattuazione e la realizzazione di interventi di
19 per cento e il 22 per cento del relativo stanziamento, al risanamento e bonifica ambientale, compresi gli interven-
netto degli interventi con vincolo di destinazione. Al fine ti gi autorizzati a valere sui finanziamenti statali di cui
di assicurare il tempestivo riparto dei finanziamenti sono allarticolo 1, comma 6-bis del decreto-legge 4 dicembre
utilizzati gli stessi importi del costo standard e i dati sugli 2015, n. 191, convertito, con modificazioni, dalla legge
studenti utilizzati per il riparto del FFO dellanno 2016. 1 febbraio 2016, n. 13.

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20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

Art. 14. 4. Il Ministro delleconomia e delle finanze autoriz-


zato ad apportare con propri decreti le occorrenti varia-
Proroga dei termini per leffettuazione degli investimenti zioni di bilancio.
di cui allarticolo 1, comma 9, della legge 11 dicembre
2016, n. 232 Art. 15.
1. Allarticolo 1, comma 9, della legge 11 dicembre Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali
2016, n. 232, sono apportate le seguenti modificazioni: nelle regioni del Mezzogiorno
a) le parole: , effettuati nel periodo indicato al com- 1. Nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia,
ma 8, sono soppresse; Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, le Prefetture - Uf-
b) sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: La di- fici territoriali del Governo, a richiesta degli enti locali
sposizione di cui al presente comma si applica agli in- del territorio di riferimento, forniscono agli stessi suppor-
vestimenti effettuati entro il 31 dicembre 2017, ovvero to tecnico e amministrativo al fine di migliorare la qualit
entro il 31 luglio 2018, a condizione che entro la data del dellazione amministrativa, rafforzare il buon andamento,
31 dicembre 2017 il relativo ordine risulti accettato dal limparzialit e lefficienza della loro azione amministra-
venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misu- tiva, nonch per favorire la diffusione di buone prassi,
ra almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione. atte a conseguire pi elevati livelli di coesione sociale ed
a migliorare i servizi ad essi affidati.
2. La dotazione del Fondo per interventi strutturali di 2. Le forme di supporto di cui al comma 1, che si af-
politica economica, di cui allarticolo 10, comma 5, del fiancano a quelle di assistenza e sostegno di cui allar-
decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con ticolo 1, commi 85, lett. d), e 88, della legge 7 aprile
modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, 2014, n. 56, sono esercitate nel rispetto delle competenze
incrementata di 4 milioni di euro per lanno 2024 e 6 mi- e responsabilit dei soggetti coinvolti, avvalendosi delle
lioni di euro per lanno 2025. risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a le-
3. Ai maggiori oneri derivanti dal presente articolo, va- gislazione vigente.
lutati in 15 milioni di euro per lanno 2019, in 24 milioni 3. Le disposizioni del presente articolo si applicano,
di euro per lanno 2020, in 17 milioni di euro per ciascuno in via sperimentale, per tre anni a decorrere dalla data di
degli anni dal 2021 al 2023, e in 2 milioni di euro per entrata in vigore del presente decreto, a beneficio degli
lanno 2024 e pari a 4 milioni di euro per lanno 2024 e a enti locali situati nelle regioni di cui al comma 1. A con-
6 milioni di euro per lanno 2025, si provvede: clusione di tale periodo, il Ministero dellinterno effettua
a) quanto a 6 milioni di euro per ciascuno degli un monitoraggio sugli esiti della sperimentazione, i cui
anni dal 2019 al 2024, mediante corrispondente riduzio- risultati sono oggetto di informativa nellambito della
ne delle proiezioni dello stanziamento del fondo specia- Conferenza Stato - Citt ed autonomie locali, di cui al
le di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
2017-2019, nellambito del programma Fondi di riserva
e speciali della missione Fondi da ripartire dello stato Art. 16.
di previsione del Ministero delleconomia e delle finanze Misure urgenti per affrontare situazioni
per lanno 2017, allo scopo parzialmente utilizzando lac- di marginalit sociale
cantonamento relativo al Ministero delleconomia e delle
finanze per 4,820 milioni di euro per ciascuno degli anni 1. Al fine di superare situazioni di particolare degra-
dal 2019 al 2024, e laccantonamento relativo al Ministe- do nelle aree dei Comuni, Manfredonia in Provincia di
ro dello sviluppo economico per 1,180 milioni di euro per Foggia, San Ferdinando in Provincia di Reggio Calabria e
ciascuno degli anni dal 2019 al 2024; Castel Volturno in Provincia di Caserta, caratterizzate da
b) quanto a 8 milioni di euro per lanno 2019, a 18 una massiva concentrazione di cittadini stranieri, possono
milioni di euro per lanno 2020 e a 11 milioni di euro essere istituiti, con decreto del Presidente del Consiglio
per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023, mediante cor- dei ministri, su proposta del Ministro dellinterno, uno o
rispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali pi commissari straordinari del Governo, nominati tra i
di politica economica, di cui allarticolo 10, comma 5, del prefetti, anche in quiescenza, per lo svolgimento dei com-
decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con piti di cui ai commi 2 e 3. Ai commissari non spettano
modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307; compensi, gettoni di presenza o altri emolumenti comun-
que denominati. Gli eventuali rimborsi spese sono posti a
c) quanto a 1 milione di euro per lanno 2019, me- carico dei bilanci delle amministrazioni competenti.
diante corrispondente utilizzo del fondo di parte corrente 2. Ferme restando le competenze del Ministero dellin-
iscritto nello stato di previsione del Ministero dello svi- terno, i commissari straordinari di cui al comma 1 adot-
luppo economico ai sensi dellarticolo 49, comma 2, let- tano, dintesa con il medesimo Ministero e con il Pre-
tere a) e b), del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, con- fetto competente per territorio, un piano di interventi per
vertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, il risanamento delle aree interessate e ne coordinano la
n. 89; realizzazione, curando, a tal fine, il raccordo tra gli uffici
d) quanto a 6 milioni di euro per lanno 2025, me- periferici delle amministrazioni statali, in collaborazione
diante corrispondente utilizzo delle maggiori entrate deri- con le regioni e gli enti locali interessati, anche al fine
vanti dal comma 1 del presente articolo. di favorire la graduale integrazione dei cittadini stranieri

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regolarmente presenti nei territori interessati agevolando Art. 17.


laccesso ai servizi sociali e sanitari nonch alle misure
di integrazione previste sul territorio, compreso linse- Entrata in vigore
rimento scolastico dei minori. Per la realizzazione degli
interventi di cui al presente comma, il commissario si 1. Il presente decreto entra in vigore il giorno suc-
raccorda anche con le iniziative promosse dalla cabina cessivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta
di regia della rete del lavoro agricolo di qualit, di cui Ufficiale della Repubblica italiana e sar presentato alle
allarticolo 6 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, Camere per la conversione in legge.
convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto
2014, n. 116, e successive modificazioni, nonch dalle Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar
sezioni territoriali della medesima rete. Con il decreto del inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della
Presidente del Consiglio dei ministri di cui al comma 1, Repubblica italiana. fatto obbligo a chiunque spetti di
sono individuate, nellambito delle risorse disponibili nei osservarlo e di farlo osservare.
bilanci delle amministrazioni interessate, le dotazioni di
mezzi e personale a supporto dei commissari straordinari. Dato a Roma, add 20 giugno 2017

3. Lattuazione dei commi 1 e 2 effettuata nei limi-


ti delle risorse disponibili a legislazione vigente nei bi- MATTARELLA
lanci delle amministrazioni competenti. Per lerogazione
dei servizi di cui al comma 2, le regioni e gli enti locali GENTILONI SILVERI, Presidente
interessati possono altres predisporre, anche in collabo- del Consiglio dei ministri
razione con le organizzazioni del terzo settore, appositi
progetti da finanziare con risorse europee. DE VINCENTI, Ministro per la
coesione territoriale e il
4. Quale concorso dello Stato agli oneri che sostengo- Mezzogiorno
no i comuni per i servizi e le attivit strettamente fun-
zionali allaccoglienza e allintegrazione dei migranti, CALENDA, Ministro dello svi-
autorizzata la spesa di 150 milioni di euro per lanno luppo economico
2018. A tal fine, la dotazione del fondo di cui al comma 2 DELRIO, Ministro delle infra-
dellarticolo 12 del decreto-legge del 22 ottobre 2016, strutture e dei trasporti
n. 193, convertito con modificazioni dalla legge 22 di-
cembre 2016, n. 225, incrementata di 150 milioni di PADOAN, Ministro delleco-
euro per lanno 2018. Con decreto del Ministro dellinter- nomia e delle finanze
no, da adottare di concerto con il Ministro delleconomia
e delle finanze, entro venti giorni dalla data di entrata in MARTINA, Ministro delle po-
vigore del presente decreto, sono definite le modalit di litiche agricole alimenta-
ripartizione delle risorse di cui al presente comma tra i ri e forestali
comuni interessati, nel limite massimo di 700 euro per
ogni richiedente protezione accolto nei centri del Sistema MINNITI, Ministro dellinterno
di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) e FEDELI, Ministro dellistru-
di 500 euro per ognuno di quelli ospitati nelle altre strut- zione, delluniversit e
ture e comunque nei limiti della disponibilit del fondo. della ricerca
Il Ministero dellinterno, sulla base di uno specifico mo-
nitoraggio trimestrale, comunica il contributo spettante a MADIA, Ministro per la sem-
ciascun comune entro il 30 novembre 2017. Agli oneri di plificazione e la pubblica
cui al presente comma, pari a 150 milioni di euro per lan- amministrazione
no 2018, si provvede mediante corrispondente riduzione
del Fondo di cui allarticolo 1, comma 200, della legge POLETTI, Ministro del lavoro
23 dicembre 2014, n. 190. e delle politiche sociali

5. Negli anni 2018 e 2019, i comuni di cui al comma 4 COSTA, Ministro per gli affa-
possono innalzare del 10 per cento, a valere sulle risor- ri regionali
se disponibili nei rispettivi bilanci, il limite di spesa di ORLANDO, Ministro della
cui allarticolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 mag- giustizia
gio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla leg-
ge 30 luglio 2010, n. 122, con riferimento ai rapporti di GALLETTI, Ministro dellam-
lavoro flessibile esclusivamente finalizzati a garantire i biente e della tutela del
servizi e le attivit strettamente funzionali allaccoglien- territorio e del mare
za e allintegrazione dei migranti. Le risorse corrispon-
denti alla spesa di cui al presente comma non concorrono Visto, il Guardasigilli: ORLANDO
allammontare delle risorse previste per i contratti di la-
voro flessibile utilizzabili per le procedure di cui allar-
ticolo 20 del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75. 17G00110

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DECRETO LEGISLATIVO 25 maggio 2017, n. 92. b) attivit di compro oro: lattivit commerciale
consistente nel compimento di operazioni di compro oro,
Disposizioni per lesercizio dellattivit di compro oro, in esercitata in via esclusiva ovvero in via secondaria rispet-
attuazione dellarticolo 15, comma 2, lettera l), della legge
12 agosto 2016, n. 170.
to allattivit prevalente;
c) autorit competenti: il Ministero delleconomia
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA e delle finanze, lUnit di informazione finanziaria per
lItalia (UIF) e la Guardia di finanza che opera nei casi
previsti dal presente decreto attraverso il Nucleo speciale
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione; polizia valutaria;
Vista la direttiva (UE) 2015/849 del Parlamento e del d) cliente: il privato che, anche sotto forma di per-
Consiglio del 20 maggio 2015 relativa alla prevenzione muta, acquista o cede oggetti preziosi usati ovvero lope-
delluso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o fi- ratore professionale in oro, di cui alla legge 17 gennaio
nanziamento del terrorismo, che modifica il regolamento 2000, n. 7, cui i medesimi oggetti sono ceduti;
(UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consi-
glio e che abroga la direttiva 2005/60/CE del Parlamento e) dati identificativi del cliente: il nome e il cogno-
europeo e del Consiglio e la direttiva 2006/70/CE della me, il luogo e la data di nascita, la residenza anagrafica e
Commissione e, in particolare larticolo 2, paragrafo 7; il domicilio, ove diverso dalla residenza, gli estremi del
documento di identificazione e, ove assegnato, il codice
Vista la legge 24 dicembre 2012, n. 234, recante norme fiscale o, nel caso di soggetti diversi da persona fisica, la
generali sulla partecipazione dellItalia alla formazione e denominazione, la sede legale e, ove assegnato, il codice
allattuazione della normativa e delle politiche dellUnio- fiscale;
ne europea;
f) decreto antiriciclaggio: il decreto legislativo
Vista la legge 12 agosto 2016, n. 170, recante delega 21 novembre 2007, n. 231, e successive modificazioni;
al Governo per il recepimento delle direttive europee e g) denaro contante: le banconote e le monete metal-
lattuazione di altri atti dellUnione europea Legge di liche, in euro o in valute estere, aventi corso legale;
delegazione europea 2015 e, in particolare, larticolo 15,
comma 2, lettera l); h) metalli preziosi: i metalli definiti dallarticolo 1,
comma 1, del decreto legislativo 22 maggio 1999, n. 251;
Vista la legge 17 gennaio 2000, n. 7, recante nuova di-
sciplina del mercato delloro, anche in attuazione della i) mezzi di pagamento: il denaro contante, gli asse-
direttiva 98/80/CE del Consiglio, del 12 ottobre 1998; gni bancari e postali, gli assegni circolari e gli altri as-
segni a essi assimilabili o equiparabili, i vaglia postali,
Visto il regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, recante il gli ordini di accreditamento o di pagamento, le carte di
Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza; credito e le altre carte di pagamento, le polizze assicurati-
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei ve trasferibili, le polizze di pegno e ogni altro strumento
ministri, adottata nella riunione del 23 febbraio 2017; a disposizione che permetta di trasferire, movimentare o
Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della acquisire, anche per via telematica, fondi, valori o dispo-
Camera dei deputati e del Senato della Repubblica; nibilit finanziarie;
Udito il Garante per la protezione dei dati personali l) OAM: indica lOrganismo per la gestione degli
espressosi con parere del 9 marzo 2017; elenchi degli agenti in attivit finanziaria e dei mediatori
creditizi, ai sensi dellarticolo 128-undecies del decreto
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adot- legislativo 1 settembre 1993, n. 385;
tata nella riunione del 24 maggio 2017; m) oggetto prezioso usato: un oggetto in oro o in altri
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri metalli preziosi nella forma del prodotto finito o di gioiel-
e del Ministro delleconomia e delle finanze, di concer- leria, ovvero nella forma di rottame, cascame o avanzi di
to con i Ministri della giustizia, degli affari esteri e della oro e materiale gemmologico;
cooperazione internazionale, dello sviluppo economico e n) operatore compro oro: il soggetto, anche diver-
dellinterno; so dalloperatore professionale in oro di cui alla legge
17 gennaio 2000, n. 7, che esercita lattivit di compro
EMANA oro, previa iscrizione nel registro degli operatori compro
il seguente decreto legislativo: oro;
o) operazione di compro oro: la compravendita,
Art. 1. allingrosso o al dettaglio ovvero la permuta di oggetti
preziosi usati;
Definizioni p) operazione frazionata: unoperazione unitaria
sotto il profilo del valore economico, di importo pari o
1. Nel presente decreto legislativo sintendono per: superiore ai limiti stabiliti dal presente decreto, posta in
a) amministrazioni interessate: le amministrazioni essere attraverso pi operazioni, singolarmente inferiori
e le istituzioni competenti al rilascio di autorizzazioni, ai predetti limiti, effettuate in momenti diversi ed in un
licenze o altri titoli abilitativi comunque denominati e ti- circoscritto periodo di tempo fissato in sette giorni, ferma
tolari di poteri di controllo nei confronti degli operatori restando la sussistenza delloperazione frazionata quando
compro oro; ricorrano elementi per ritenerla tale;

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20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

q) registro degli operatori compro oro: il registro 4. Le modalit tecniche di invio dei dati e di alimen-
pubblico informatizzato, istituito presso lOAM, in cui tazione del registro sono stabilite con decreto del Mini-
gli operatori compro oro sono tenuti ad iscriversi, al fine stro delleconomia e delle finanze, da adottarsi entro tre
del lecito esercizio dellattivit di compro oro. mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto,
in modo che sia garantita:
Art. 2. a) la tempestiva annotazione dei dati comunicati da-
gli interessati e dei relativi aggiornamenti;
Finalit e ambito di applicazione b) la standardizzazione ed efficacia dei processi di
iscrizione e relativo rinnovo;
1. Il presente decreto detta disposizioni specifiche per c) la chiarezza, la completezza e laccessibilit
la definizione degli obblighi cui gli operatori compro oro dei dati riportati nella sezione ad accesso pubblico del
sono tenuti al fine di garantire la piena tracciabilit del- registro;
la compravendita e permuta di oggetti preziosi usati e la
prevenzione dellutilizzo del relativo mercato per finalit d) il rispetto delle norme dettate dal codice in mate-
illegali, con specifico riferimento al riciclaggio di denaro ria di protezione dei dati personali nonch il trattamento
e al reimpiego di proventi di attivit illecite. dei medesimi esclusivamente per le finalit di cui al pre-
sente decreto;
2. Restano fermi i poteri e le funzioni attribuiti al Mi- e) le modalit dinterfaccia tra la sottosezione ad ac-
nistero dellinterno dalla vigente normativa di pubblica cesso riservato del registro di cui al presente articolo e gli
sicurezza. altri elenchi o registri tenuti dallOAM, anche al fine di
rendere tempestivamente disponibile alle autorit compe-
tenti e alle altre amministrazioni interessate, ivi compre-
Art. 3. so il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero
dellinterno, linformazione circa la sussistenza di even-
Registro degli operatori compro oro tuali provvedimenti di cancellazione o sospensione dai
predetti elenchi o registri, adottati, ai sensi della normati-
1. Lesercizio dellattivit di compro oro riservato va vigente, a carico di un medesimo soggetto;
agli operatori iscritti nel registro degli operatori compro f) lentit e i criteri di determinazione del contri-
oro, alluopo istituito presso lOAM. Liscrizione al regi- buto, dovuto dagli iscritti, a copertura integrale dei co-
stro subordinata al possesso della licenza per lattivit sti di istituzione, sviluppo e gestione del registro nonch
in materia di oggetti preziosi di cui allarticolo 127 del le modalit e i termini entro cui provvedere al relativo
regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e relative norme versamento.
esecutive.
5. Il mancato versamento dei contributi dovuti allOAM
2. Ai fini delliscrizione di cui al comma 1, gli ope- costituisce causa ostativa alliscrizione ovvero alla per-
ratori inviano allOAM, in formato esclusivamente elet- manenza delloperatore compro oro nel registro.
tronico e attraverso canali telematici, apposita istanza 6. Gli obblighi di cui al presente articolo si applicano
contenente lindicazione del nome, del cognome e del- agli operatori professionali in oro, diversi dalle banche,
la denominazione sociale, completa dellindicazione del che svolgono in via professionale lattivit di commercio
nominativo del responsabile legale e del preposto, del di oro, per conto proprio o per conto di terzi, previa co-
codice fiscale, dellindirizzo ovvero della sede legale e, municazione alla Banca dItalia, ai sensi dellarticolo 1,
ove diversa, della sede operativa delloperatore compro comma 3, della legge 17 gennaio 2000, n. 7, che svolgano
oro, con indicazione della citt e del relativo codice di o intendano svolgere lattivit di compro oro. Per tali ope-
avviamento postale, degli estremi della licenza di cui al ratori, listanza di cui al comma 2 integrata con lindica-
comma 1 e del conto corrente dedicato di cui allartico- zione del codice operatore, attribuito dalla Banca dItalia,
lo 5, comma 1. Allistanza allegata copia dei documenti al soggetto che ha effettuato la predetta comunicazione.
di identificazione delloperatore che richiede liscrizione
nonch lattestazione, rilasciata dalla questura territorial- 7. Per gli operatori di cui al comma 6, resta fermo
mente competente, che comprovi il possesso e la perdu- quanto stabilito dalla legge 7 gennaio 2000, n. 7, e resta-
rante validit della licenza di cui al comma 1. LOAM, no altres ferme le disposizioni dettate dal decreto antiri-
verificata la completezza della documentazione inviata, ciclaggio, in funzione di prevenzione del riciclaggio e del
dispone liscrizione delloperatore nel registro, e assegna finanziamento del terrorismo.
a ciascun iscritto un codice identificativo unico, a margi-
ne del quale sono riportati i dati comunicati dalloperato- Art. 4.
re con listanza di iscrizione.
Obblighi di identificazione della clientela
3. Gli operatori compro oro, comunicano tempestiva-
mente allOAM, per la relativa annotazione nel registro, 1. Gli operatori compro oro procedono, prima dellese-
ogni variazione dei dati comunicati, intervenuta succes- cuzione delloperazione, allidentificazione di ogni clien-
sivamente alliscrizione. considerata tempestiva la co- te, con le modalit di cui allarticolo 18, comma 1, lette-
municazione effettuata entro dieci giorni dallintervenuta ra a), e allarticolo 19, comma 1, lettera a), del decreto
variazione. antiriciclaggio.

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2. Le operazioni di importo pari o superiore a 500 euro Art. 6.


sono effettuate unicamente attraverso lutilizzo di mezzi
di pagamento, diversi dal denaro contante, che garanti- Obblighi di conservazione
scano la tracciabilit delloperazione medesima e la sua
univoca riconducibilit al disponente. In dette ipotesi, 1. Gli operatori compro oro conservano i dati acquisi-
lutilizzo di tali strumenti obbligatorio, indipendente- ti ai sensi dellarticolo 4, le schede di cui allarticolo 5,
mente dal fatto che lacquisto o la vendita delloggetto comma 2, e copia della ricevuta di cui allarticolo 5, com-
prezioso usato siano effettuati con ununica operazione o ma 3, per un periodo di 10 anni.
con pi operazioni frazionate. 2. Gli operatori compro oro adottano sistemi di conser-
vazione idonei a garantire:
Art. 5. a) laccessibilit completa e tempestiva ai dati da
parte delle autorit competenti;
Tracciabilit delle operazioni di compro oro
b) lintegrit e la non alterabilit dei medesimi dati,
1. Al fine di assicurare la tracciabilit delle transazio- successivamente alla loro acquisizione;
ni effettuate nellesercizio della propria attivit, gli ope- c) la completezza e la chiarezza dei dati e delle in-
ratori compro oro sono obbligati allutilizzo di un conto formazioni acquisiti;
corrente, bancario o postale, dedicato in via esclusiva alle
transazioni finanziarie eseguite in occasione del compi- d) il mantenimento della storicit dei medesimi, in
mento di operazioni di compro oro. modo che, rispetto a ciascuna operazione, sia assicurato il
collegamento tra i dati e le informazioni acquisite ai sensi
2. Gli operatori compro oro, per ogni operazione di del presente decreto.
compro oro effettuata, predispongono una scheda, nume-
rata progressivamente e recante: 3. I sistemi di conservazione adottati garantiscono il
rispetto delle norme e delle procedure dettate dal codice
a) lindicazione dei dati identificativi del cliente, in materia di protezione dei dati personali, nonch il trat-
acquisiti ai sensi dellarticolo 4, comma 1, nonch, nelle tamento dei medesimi esclusivamente per le finalit di
ipotesi di cui allarticolo 4, comma 2, degli estremi della cui al presente decreto.
transazione effettuata con mezzi di pagamento diversi dal
denaro contante; 4. Ladempimento degli obblighi di conservazione di
cui al presente decreto costituisce valida modalit di as-
b) la sintetica descrizione delle caratteristiche solvimento degli obblighi di cui allarticolo 128 del regio
delloggetto prezioso usato, della sua natura e delle sue decreto 18 giugno 1931, n. 773. Resta fermo il divieto
precipue qualit; temporaneo di alienazione o alterazione delle cose pre-
c) lindicazione della quotazione delloro e dei me- ziose usate, previsto dallarticolo 128, quinto comma, del
talli preziosi contenuti nelloggetto prezioso usato, rile- predetto regio decreto.
vata da una fonte affidabile e indipendente, al momento
delloperazione e la valutazione del medesimo in riferi- Art. 7.
mento alle caratteristiche di cui alla lettera b), alla sua
qualit e al suo stato; Obbligo di segnalazione delle operazioni sospette
d) due fotografie in formato digitale delloggetto 1. Gli operatori compro oro sono tenuti allinvio alla
prezioso acquisite da prospettive diverse; UIF delle segnalazioni di operazioni sospette, secon-
e) la data e lora delloperazione; do le disposizioni di cui allarticolo 35 del decreto an-
tiriciclaggio. Si applicano, in quanto compatibili le di-
f) limporto corrisposto e il mezzo di pagamento sposizioni contenute nel Titolo II, Capo III, del decreto
utilizzato; antiriciclaggio.
g) lintegrazione con le informazioni relative alla de- 2. Ai fini del corretto adempimento dellobbligo di se-
stinazione data alloggetto prezioso usato, completa dei gnalazione di operazioni sospette, gli operatori compro
dati identificativi: oro hanno riguardo alle indicazioni generali e agli indi-
rizzi di carattere operativo contenuti nelle istruzioni e ne-
1) di altro operatore compro oro o cliente a cui gli indicatori di anomalia di settore, adottati dalla UIF ai
loggetto stato ceduto; sensi dellarticolo 6, comma 4, lettere d) ed e), del decreto
2) delloperatore professionale di cui alla legge antiriciclaggio.
17 gennaio 2000, n. 7, cui loggetto venduto o ceduto,
per la successiva trasformazione; Art. 8.
3) delle fonderie o di altre aziende specializzate
nel recupero di materiali preziosi, cui loggetto stato Esercizio abusivo dellattivit
ceduto.
1. Chiunque svolge lattivit di compro oro, in assenza
3. A conclusione delloperazione, gli operatori compro delliscrizione al registro degli operatori compro oro di
oro rilasciano al cliente una ricevuta riepilogativa delle cui allarticolo 3, punito con la reclusione da sei mesi a
informazioni acquisite ai sensi del comma 2. quattro anni e con la multa da 2.000 euro a 10.000 euro.

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Art. 9. 2. Il decreto che irroga la sanzione notificato allin-


teressato ai sensi di legge e contestualmente comunicato,
Sanzioni per inosservanza degli obblighi di per estratto allOAM, per lannotazione in apposita sot-
comunicazione allOAM tosezione ad accesso riservato del registro di cui allar-
ticolo 3. Laccesso alla sottosezione consentito, senza
1. Agli operatori compro oro che non ottemperano agli restrizioni, alle autorit competenti, allautorit giudizia-
obblighi di comunicazione di cui allarticolo 3, comma 3, ria, alle altre amministrazioni interessate, ivi compreso
si applica la sanzione amministrativa pecuniaria di 1.500 il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero
euro. In caso di violazioni gravi, ripetute o sistematiche, dellinterno, per lesercizio delle rispettive competenze.
la sanzione triplicata. Se la comunicazione avviene nei 3. La Guardia di finanza, che agisce con i poteri di cui
trenta giorni successivi alla scadenza dei termini prescrit- allarticolo 2, comma 4, del decreto legislativo 19 marzo
ti, la sanzione pecuniaria ridotta a 500 euro. La procedu- 2001, n. 68, esercita il controllo sullosservanza delle di-
ra per la contestazione delle violazioni di cui al presente sposizioni di cui al presente decreto da parte degli opera-
articolo e lirrogazione e riscossione delle relative sanzio- tori compro oro. A tali fini, il Nucleo speciale di polizia
ni attribuita alla competenza dellOAM. valutaria della Guardia di finanza agisce anche con i po-
teri attribuiti al Corpo dal decreto del Presidente della Re-
Art. 10. pubblica 31 marzo 1988, n. 148. I medesimi poteri sono
attribuiti ai militari appartenenti alla Guardia di finanza
Sanzioni ai quali il Nucleo speciale di polizia valutaria delega le
operazioni di controllo di cui al presente decreto. Restano
1. Agli operatori compro oro che omettono di identi- fermi i poteri di controllo attribuiti agli ufficiali e agenti
ficare il cliente con le modalit di cui allarticolo 4, si di pubblica sicurezza dalle disposizioni vigenti.
applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000
euro a 10.000 euro. 4. La Guardia di finanza, qualora nellesercizio dei poteri
di controllo accerti e contesti gravi violazioni delle disposi-
2. La medesima sanzione di cui al comma 1 si applica zioni di cui al presente decreto e riscontri la sussistenza, a
agli operatori compro oro che, in violazione di quanto di- carico del medesimo soggetto, di due distinte annotazioni,
sposto dallarticolo 6, non effettuano, in tutto o in parte, anche non consecutive, nellapposita sottosezione del re-
la conservazione dei dati, dei documenti e delle informa- gistro di cui al comma 2, avvenute nel corso dellultimo
zioni ivi previsti. triennio, propone, a titolo accessorio rispetto alla sanzione
3. Agli operatori compro oro che omettono di effettuare amministrativa pecuniaria, la sospensione da quindici gior-
la segnalazione di operazione sospetta ovvero la effettua- ni a tre mesi dellesercizio dellattivit medesima. Il prov-
no tardivamente, si applica la sanzione amministrativa vedimento di sospensione adottato dagli uffici centrali del
pecuniaria da 5.000 euro a 50.000 euro. Ministero delleconomia e delle finanze e notificato allin-
teressato nonch comunicato allOAM, per lannotazione
4. Nei casi di violazioni gravi o ripetute o sistematiche nella sottosezione del registro di cui al comma 2 e per la
ovvero plurime, le sanzioni amministrative pecuniarie di sospensione dellefficacia delliscrizione, per un periodo di
cui ai commi 1, 2 e 3 sono raddoppiate nel minimo e nel pari durata. Del predetto provvedimento data, altres, no-
massimo edittali. tizia al Questore che ha rilasciato la licenza ai sensi dellar-
5. Per le violazioni delle disposizioni previste dal pre- ticolo 127 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773.
sente decreto, ritenute di minore gravit, la sanzione am- 5. Lesecuzione del provvedimento di sospensione, at-
ministrativa pecuniaria pu essere ridotta fino a un terzo. traverso lapposizione del sigillo dellautorit procedente
e delle sottoscrizioni del personale incaricato nonch il
Art. 11. controllo sulla sua osservanza da parte degli interessati
sono espletati dalla Guardia di finanza. Linosservanza del
Controlli e procedimento sanzionatorio provvedimento di sospensione punita con la sanzione
amministrativa pecuniaria da 10.000 euro a 30.000 euro.
1. Fermo quanto disposto dallarticolo 9, allirroga- 6. Con il decreto che irroga la sanzione per violazioni degli
zione delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui al obblighi di cui al presente decreto, commesse successivamen-
presente decreto provvede il Ministero delleconomia e te allesecuzione del provvedimento di sospensione di cui al
delle finanze, udito il parere della Commissione prevista comma 5, il Ministero delleconomia e delle finanze, tenuto
dallarticolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica conto della rilevanza della violazione, richiede allOAM la
14 maggio 2007, n. 114. Il procedimento sanzionatorio cancellazione delloperatore compro oro dal registro di cui
per le violazioni di cui agli articoli 4 e 6 svolto dagli Uf- allarticolo 3. LOAM, disposta la cancellazione, provvede
fici delle Ragionerie territoriali dello Stato, gi individua- altres ad annotarne gli estremi nella sottosezione ad accesso
ti con decreto del Ministro delleconomia e delle finanze riservato del registro degli operatori compro oro. Per i tre anni
17 novembre 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale successivi al provvedimento con cui stata disposta la cancel-
n. 278 del 29 novembre 2011. La Commissione di cui lazione, liscrizione nel registro degli operatori compro oro di
allarticolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica cui allarticolo 3 interdetta alloperatore compro oro nonch
14 maggio 2007, n. 114, formula pareri di massima, per ai suoi familiari, per tali intendendosi il coniuge, la persona
categorie di violazioni, utilizzate dalle Ragionerie territo- legata in unione civile o convivenza di fatto, i figli e i genitori.
riali dello Stato come riferimenti per la decretazione. La violazione del divieto sanzionata ai sensi dellarticolo 8.

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Art. 12. Art. 15.


Criteri per la quantificazione delle sanzioni Clausola di invarianza
1. Nellapplicazione delle sanzioni amministrative pe- 1. Dallattuazione del presente decreto non devono
cuniarie o delle sanzioni accessorie previste nel presente derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza
decreto il Ministero delleconomia e delle finanze con- pubblica.
sidera ogni circostanza rilevante e, in particolare, tenuto 2. Le amministrazioni pubbliche provvedono allattua-
conto del fatto che il destinatario della sanzione sia una zione delle disposizioni di cui al presente decreto con le
persona fisica o giuridica: risorse umane, strumentali e finanziarie previste a legisla-
a) la gravit e durata della violazione; zione vigente.
b) il grado di responsabilit della persona fisica o Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sar
giuridica; inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della
Repubblica italiana. fatto obbligo a chiunque spetti di
c) la capacit finanziaria della persona fisica o giuri- osservarlo e di farlo osservare.
dica responsabile;
d) lentit del vantaggio ottenuto o delle perdite evi- Dato a Roma, add 25 maggio 2017
tate per effetto della violazione, nella misura in cui siano
determinabili;
MATTARELLA
e) lentit del pregiudizio cagionato a terzi per effet-
to della violazione, nella misura in cui sia determinabile; GENTILONI SILVERI, Presiden-
f) il livello di cooperazione con le autorit competen- te del Consiglio dei mini-
ti prestato dalla persona fisica o giuridica responsabile; stri
g) le precedenti violazioni delle disposizioni di cui PADOAN, Ministro delleco-
al presente decreto. nomia e delle finanze
2. Si applicano le disposizioni di cui agli articoli 8 e ORLANDO, Ministro della
8-bis della legge 21 novembre 1981, n. 689. giustizia
ALFANO, Ministro degli affa-
Art. 13. ri esteri e della coopera-
zione internazionale
Ulteriori disposizioni procedurali
CALENDA, Ministro dello svi-
1. Al procedimento sanzionatorio di competenza del luppo economico
Ministero delleconomia e delle finanze si applicano le MINNITI, Ministro dellinterno
disposizioni della legge 24 novembre 1981, n. 689. Le
somme riscosse dal Ministero delleconomia e delle fi- Visto, il Guardasigilli: ORLANDO
nanze, a titolo di sanzioni amministrative, sono ripartite
ai sensi della legge 7 febbraio 1951, n. 168.
2. I decreti sanzionatori, adottati ai sensi del presente
decreto, sono assoggettati alla giurisdizione del giudice NOTE
ordinario. Nel caso di concessione di nulla osta da parte
dellautorit giudiziaria per lutilizzo, in sede ammini- AVVERTENZA:
strativa, delle informazioni o degli atti relativi ad un pro- Il testo delle note qui pubblicato stato redatto dallamministra-
cedimento penale, il termine di cui allarticolo 14, com- zione competente per materia ai sensi dellart. 10, commi 2 e 3 del testo
ma 3, della legge 24 novembre 1981, n. 689, decorre dalla unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sullemana-
data di ricezione del nulla osta medesimo. zione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni
ufficiali della Repubblica italiana, approvato con decreto del Presidente
3. I provvedimenti con i quali sono irrogate le sanzioni della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare
amministrative pecuniarie, previste dal presente decreto, la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali operato il
rinvio. Restano invariati il valore e lefficacia degli atti legislativi qui
sono comunicati dallautorit irrogante allOAM e alle trascritti.
amministrazioni interessate, ivi compreso il Dipartimento Per gli atti dellUnione europea vengono forniti gli estremi di pub-
della pubblica sicurezza del Ministero dellinterno, per le blicazione nella Gazzetta Ufficiale dellUnione Europea (GUUE)
iniziative di rispettiva competenza.
Note alle premesse:
Art. 14. Lart. 76 della Costituzione cos recita:
Lesercizio della funzione legislativa non pu essere delegato al
Disposizioni transitorie e finali Governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e sol-
tanto per tempo limitato e per oggetti definiti..
1. LOAM, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore Lart. 87 della Costituzione conferisce, tra laltro, al Presidente
del decreto di cui allarticolo 3, comma 4, avvia la gestio- della Repubblica il potere di promulgare le leggi ed emanare i decreti
ne del registro degli operatori compro oro. aventi valore di legge e i regolamenti.

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La direttiva (UE) 2015/849 del Parlamento e del Consiglio del Il testo dellart. 128-undecies, del decreto legislativo 1 settem-
20 maggio 2015 relativa alla prevenzione delluso del sistema finanzia- bre 1993, n. 385 (Testo unico delle leggi in materia bancaria e crediti-
rio a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo, che modifica il zia), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 230 del 30 settembre 1993,
regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio S.O., cos recita:
e che abroga la direttiva 2005/60/CE del Parlamento europeo e del Con- Art. 128-undecies (Organismo) In vigore dal 17 ottobre 2012.
siglio e la direttiva 2006/70/CE della Commissione pubblicata nella 1. istituito un Organismo, avente personalit giuridica di diritto priva-
G.U.U.E. 5 giugno 2015, n. L 141. to, con autonomia organizzativa, statutaria e finanziaria competente per
La legge 24 dicembre 2012, n. 234 recante norme generali sulla la gestione degli elenchi degli agenti in attivit finanziaria e dei media-
partecipazione dellItalia alla formazione e allattuazione della norma- tori creditizi. LOrganismo dotato dei poteri sanzionatori necessari per
tiva e delle politiche dellUnione europea pubblicata nella Gazzetta lo svolgimento di tali compiti.
Ufficiale 4 gennaio 2013, n. 3. 2. I primi componenti dellorgano di gestione dellOrganismo sono
Lart. 15, comma 2, lettera l) della legge 12 agosto 2016, n. 170, nominati con decreto del Ministro delleconomia e delle finanze, su pro-
recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e posta della Banca dItalia, e restano in carica tre anni a decorrere dalla
lattuazione di altri atti dellUnione europea - legge di delegazione euro- data di costituzione dellOrganismo. Il Ministero delleconomia e delle
pea 2015, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 204 del finanze approva con regolamento lo Statuto dellOrganismo, sentita la
1 settembre 2016, cos recita: Banca dItalia.
Art. 15 (Delega al Governo per il recepimento della direttiva 3. LOrganismo provvede alliscrizione negli elenchi di cui
(UE) 2015/849 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio allart. 128-quater, comma 2, e allart. 128-sexies, comma 2, previa ve-
2015, relativa alla prevenzione delluso del sistema finanziario a fini di rifica dei requisiti previsti, e svolge ogni altra attivit necessaria per la
riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, che modifica il regola- loro gestione; determina e riscuote i contributi e le altre somme dovu-
mento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio e che te per liscrizione negli elenchi; svolge gli altri compiti previsti dalla
abroga la direttiva 2006/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio legge.
e la direttiva 2006/70/CE della Commissione, e per lattuazione del re-
golamento (UE) 2015/847 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4. LOrganismo verifica il rispetto da parte degli agenti in attivit
20 maggio 2015, riguardante i dati informativi che accompagnano i finanziaria e dei mediatori creditizi della disciplina cui essi sono sotto-
trasferimenti di fondi e che abroga il regolamento (CE) n. 1781/2006). posti; per lo svolgimento dei propri compiti, lOrganismo pu effettuare
1. omissis. ispezioni e pu chiedere la comunicazione di dati e notizie e la trasmis-
sione di atti e documenti, fissando i relativi termini..
2. Nellesercizio della delega di cui al comma 1 del presente arti-
colo, il Governo tenuto a seguire, oltre ai princpi e criteri direttivi di Note allart. 3:
cui allart. 1, comma 1, in quanto compatibili, anche i seguenti princpi
e criteri direttivi: Il testo dellart. 127 del citato regio decreto 18 giugno 1931,
a) -i) omissis; n. 773, cos recita:
l) al fine di monitorare e di contrastare i fenomeni criminali, Art. 127 (art. 128 testo unico 1926). I fabbricanti, i commer-
compresi il riciclaggio di denaro e il reimpiego di proventi di attivit cianti, i mediatori di oggetti preziosi, hanno lobbligo di munirsi di li-
illecite connessi o comunque riconducibili alle attivit di compravendita cenza del Questore.
allingrosso e al dettaglio di oggetti in oro e di preziosi usati, da parte di Chi domanda la licenza deve provare lessere iscritto, per lindu-
operatori non soggetti alla disciplina di cui alla legge 17 gennaio 2000, stria o il commercio di oggetti preziosi, nei ruoli della imposta di ric-
n. 7, predisporre una disciplina organica di settore idonea a garantire chezza mobile ed in quelli delle tasse di esercizio e rivendita ovvero
le piene tracciabilit e registrazione delle operazioni di acquisto e di deve dimostrare il motivo della mancata iscrizione in tali ruoli.
vendita dei predetti oggetti, dei mezzi di pagamento utilizzati quale cor- La licenza dura fino al 31 dicembre dellanno in cui stata
rispettivo per lacquisto o per la vendita dei medesimi e delle relative rilasciata.
caratteristiche identificative, nonch la tempestiva disponibilit di tali
informazioni alle Forze di polizia, a supporto delle rispettive funzioni Essa valida per tutti gli esercizi di vendita di oggetti preziosi
istituzionali di tutela dellordine e della sicurezza pubblica, e lindivi- appartenenti alla medesima persona o alla medesima ditta, anche se si
duazione di specifiche sanzioni, di natura interdittiva, da raccordare e trovino in localit diverse.
coordinare con la normativa di pubblica sicurezza stabilita dal testo uni- Lobbligo della licenza spetta, oltrech ai commercianti, fabbrican-
co delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno ti ed esercenti stranieri, che intendono fare commercio, nel territorio
1931, n. 773; dello Stato, degli oggetti preziosi da essi importati, anche ai loro agenti,
m) - q) omissis; rappresentanti, commessi viaggiatori e piazzisti.
3. omissis.. Questi debbono provare la loro qualit mediante certificato ri-
La legge 17 gennaio 2000, n. 7, recante nuova disciplina del lasciato dallautorit politica del luogo ove ha sede la ditta, vistato
mercato delloro, anche in attuazione della direttiva 98/80/CE del Con- dallautorit consolare italiana..
siglio, del 12 ottobre 1998 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 21 gen- Il testo dellart. 1 della citata legge 17 gennaio 2000, n. 7, cos
naio 2000, n. 16. recita:
Il regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, recante il Testo unico Art. 1 (Commercio delloro). 1. Ai fini della presente legge con
delle leggi di pubblica sicurezza pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il termine oro si intende:
26 giugno 1931, n. 146. a) loro da investimento, intendendo per tale loro in forma di
lingotti o placchette di peso accettato dal mercato delloro, ma comun-
Note allart. 1: que superiore ad 1 grammo, di purezza pari o superiore a 995 millesimi,
Per i riferimenti della legge 17 gennaio 2000, n. 7 si veda nelle rappresentato o meno da titoli; le monete doro di purezza pari o supe-
note alle premesse. riore a 900 millesimi, coniate dopo il 1800, che hanno o hanno avuto
corso legale nel Paese di origine, normalmente vendute a un prezzo che
Il decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 (Attuazione non supera dell80 per cento il valore sul mercato libero delloro in esse
della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dellutilizzo del contenuto, incluse nellelenco predisposto dalla Commissione delle
sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attivit crimi- Comunit europee ed annualmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
nose e di finanziamento del terrorismo nonch della direttiva 2006/70/ delle Comunit europee, serie C, nonch le monete aventi le medesime
CE che ne reca misure di esecuzione) pubblicato nella Gazzetta Uffi- caratteristiche, anche se non ricomprese nel suddetto elenco; con decre-
ciale n. 290 del 14 dicembre 2007 S.O. to del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione econo-
Il testo dellart. 1, comma 1, decreto legislativo 22 maggio 1999, mica sono stabilite le modalit di trasmissione alla Commissione delle
n. 251 (Disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli Comunit europee delle informazioni in merito alle monete negoziate
preziosi, in attuazione dellart. 42 della legge 24 aprile 1998, n. 128) nello Stato italiano che soddisfano i suddetti criteri;
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 180 del 3 agosto 1999, cos recita: b) il materiale doro diverso da quello di cui alla lettera a), ad
Art. 1. 1. I metalli preziosi considerati ai fini del presente de- uso prevalentemente industriale, sia in forma di semilavorati di purezza
creto sono i seguenti: platino, palladio, oro e argento.. pari o superiore a 325 millesimi, sia in qualunque altra forma e purezza.

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2. Chiunque dispone o effettua il trasferimento di oro da o verso Essi devono tenere un registro delle operazioni di cui al primo
lestero, ovvero il commercio di oro nel territorio nazionale ovvero altra comma che compiono giornalmente, in cui sono annotate le generalit
operazione in oro anche a titolo gratuito, ha lobbligo di dichiarare lope- di coloro con i quali le operazioni stesse sono compiute e le altre indica-
razione allUfficio italiano dei cambi, qualora il valore della stessa risulti zioni prescritte dal regolamento.
di importo pari o superiore a 12.500 euro. Allobbligo di dichiarazione
sono tenuti anche gli operatori professionali di cui al comma 3, sia che Tale registro deve essere esibito agli ufficiali ed agenti di pubblica
operino per conto proprio, sia che operino per conto di terzi. Dalla presen- sicurezza, ad ogni loro richiesta.
te disposizione sono escluse le operazioni effettuate dalla Banca dItalia.
Le persone che compiono operazioni di cui al primo comma con
3. Lesercizio in via professionale del commercio di oro, per conto gli esercenti sopraindicati, sono tenute a dimostrare la propria identit
proprio o per conto di terzi, pu essere svolto da banche e, previa co- nei modi predetti.
municazione allUfficio italiano dei cambi, da soggetti in possesso dei
seguenti requisiti: Lesercente, che ha comprato cose preziose, non pu alterarle o
a) forma giuridica di societ per azioni, o di societ in acco- alienarle se non dieci giorni dopo lacquisto, tranne che si tratti di oggetti
mandita per azioni, o di societ a responsabilit limitata, o di societ comprati presso i fondachieri o i fabbricanti ovvero allasta pubblica..
cooperativa, aventi in ogni caso capitale sociale interamente versato non
inferiore a quello minimo previsto per le societ per azioni; Note allart. 7:
b) oggetto sociale che comporti il commercio di oro;
c) possesso, da parte dei partecipanti al capitale, degli ammi- Si riporta lart. 35 del citato decreto legislativo 21 novembre
nistratori e dei dipendenti investiti di funzioni di direzione tecnica e 2007, n. 231:
commerciale, dei requisiti di onorabilit previsti dagli articoli 108, 109
e 161, comma 2, del testo unico delle leggi in materia bancaria e crediti- Art. 35 (Obbligo di segnalazione delle operazioni sospette).
zia, emanato con decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385. 1. I soggetti obbligati, prima di compiere loperazione, inviano senza
ritardo alla UIF, una segnalazione di operazione sospetta quando sanno,
4. Sono comunque esclusi dalla disciplina di cui al comma 3 gli sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso
operatori che acquistano oro al fine di destinarlo alla propria lavorazio- o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finan-
ne industriale o artigianale o di affidarlo, esclusivamente in conto lavo- ziamento del terrorismo o che comunque i fondi, indipendentemente
razione, ad un titolare del marchio di identificazione di cui al decreto dalla loro entit, provengano da attivit criminosa. Il sospetto desunto
legislativo 22 maggio 1999, n. 251. dalle caratteristiche, dallentit, dalla natura delle operazioni, dal loro
5. I dati oggetto delle dichiarazioni di cui al comma 2 sono posti collegamento o frazionamento o da qualsivoglia altra circostanza co-
a disposizione delle competenti amministrazioni a fini fiscali, antirici- nosciuta, in ragione delle funzioni esercitate, tenuto conto anche della
claggio, di ordine e di sicurezza pubblica, in conformit alle leggi vigen- capacit economica e dellattivit svolta dal soggetto cui riferita, in
ti e con modalit concordate con dette amministrazioni. base agli elementi acquisiti ai sensi del presente decreto. Il ricorso fre-
6. I contenuti e le modalit di effettuazione della dichiarazione previ- quente o ingiustificato ad operazioni in contante, anche se non eccedenti
sta dal comma 2 sono definiti dallUfficio italiano dei cambi con provve- la soglia di cui allart. 49 e, in particolare, il prelievo o il versamento
dimento da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. in contante di importi non coerenti con il profilo di rischio del cliente,
LUfficio italiano dei cambi concorda con le amministrazioni competenti costituisce elemento di sospetto. La UIF, con le modalit di cui allart. 6,
le modalit di trasmissione dei dati contenuti nella dichiarazione stessa. comma 4, lettera e), emana e aggiorna periodicamente indicatori di ano-
7. La verifica della sussistenza dei requisiti previsti dal comma 3 malia, al fine di agevolare lindividuazione delle operazioni sospette.
demandata, per gli intermediari diversi dalle banche, allUfficio italiano 2. In presenza degli elementi di sospetto di cui al comma 1, i sog-
dei cambi. getti obbligati non compiono loperazione fino al momento in cui non
8. LUfficio italiano dei cambi fissa, coerentemente con gli stan- hanno provveduto ad effettuare la segnalazione di operazione sospet-
dard in uso nei principali mercati internazionali, gli standard cui deve ta. Sono fatti salvi i casi in cui loperazione debba essere eseguita in
rispondere loro grezzo per avvalersi della qualifica di buona conse- quanto sussiste un obbligo di legge di ricevere latto ovvero nei casi in
gna nel mercato nazionale. cui lesecuzione delloperazione non possa essere rinviata tenuto conto
9. LUfficio italiano dei cambi: della normale operativit ovvero nei casi in cui il differimento dellope-
razione possa ostacolare le indagini. In dette ipotesi, i soggetti obbligati,
a) sulla base di tariffe e modalit predefinite certifica con appo- dopo aver ricevuto latto o eseguito loperazione, ne informano imme-
sito provvedimento lidoneit alla buona consegna delle aziende che diatamente la UIF.
ne facciano richiesta e risultino in grado, anche sul piano della capacit
tecnica, dellaffidabilit e dellonorabilit, di rispettare gli standard di 3. I soggetti obbligati effettuano la segnalazione contenente i dati,
cui al comma 8; le informazioni, la descrizione delle operazioni ed i motivi del sospetto,
b) vigila sulla permanenza dei presupposti della certificazione, e collaborano con la UIF, rispondendo tempestivamente alla richiesta
in difetto dei quali provvede alla revoca del relativo provvedimento; di ulteriori informazioni. La UIF, con le modalit di cui allart. 6, com-
c) individua sulla base di criteri predefiniti i soggetti, pubblici ma 4, lettera d), emana istruzioni per la rilevazione e la segnalazione
o privati, dai quali potranno essere rilasciate alle aziende interessate le delle operazioni sospette al fine di assicurare tempestivit, completezza
attestazioni tecniche e merceologiche necessarie alla certificazione. e riservatezza delle stesse.
10. Restano ferme le vigenti disposizioni in materia di titoli e mar- 4. Le comunicazioni delle informazioni, effettuate in buona fede
chi dei metalli preziosi. dai soggetti obbligati, dai loro dipendenti o amministratori ai fini del-
11. Fatta eccezione per la Banca dItalia, per lUfficio italiano dei la segnalazione di operazioni sospette, non costituiscono violazione
cambi e per le banche, continuano ad applicarsi le vigenti disposizioni di di eventuali restrizioni alla comunicazione di informazioni imposte in
legge di pubblica sicurezza in materia di commercio di oro.. sede contrattuale o da disposizioni legislative, regolamentari o ammi-
nistrative. Le medesime comunicazioni non comportano responsabilit
Note allart. 5: di alcun tipo anche nelle ipotesi in cui colui che le effettua non sia a
conoscenza dellattivit criminosa sottostante e a prescindere dal fatto
Per i riferimenti della legge 17 gennaio 2000, n. 7 si veda nelle che lattivit illegale sia stata realizzata.
note alle premesse.
5. Lobbligo di segnalazione delle operazioni sospette non si ap-
Note allart. 6: plica ai professionisti per le informazioni che essi ricevono da un loro
cliente o ottengono riguardo allo stesso nel corso dellesame della posi-
Il testo dellart. 128 del citato regio decreto 18 giugno 1931, zione giuridica o dellespletamento dei compiti di difesa o di rappresen-
n. 773, cos recita: tanza del medesimo in un procedimento innanzi a unautorit giudizia-
Art. 128 (art. 129 testo unico 1926). I fabbricanti, i commer- ria o in relazione a tale procedimento, anche tramite una convenzione di
cianti, gli esercenti e le altre persone indicate negli articoli 126 e 127 negoziazione assistita da uno o pi avvocati ai sensi di legge, compresa
non possono compiere operazioni su cose antiche o usate se non con le la consulenza sulleventualit di intentarlo o evitarlo, ove tali informa-
persone provviste della carta didentit o di altro documento munito di zioni siano ricevute o ottenute prima, durante o dopo il procedimento
fotografia, proveniente dallamministrazione dello Stato. stesso..

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Il testo dellart. 6, comma 4, lettere d) ed e) del decreto legislati- 2. La Commissione di cui al comma 1 composta da cinque mem-
vo 21 novembre 2007, n. 231, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 14 di- bri, nominati dal Ministro delleconomia e delle finanze, di concerto con
cembre 2007, n. 290, S.O., cos come modificato dal decreto legislativo i Ministri del commercio internazionale e della giustizia, tra esperti do-
antiriciclaggio in corso di pubblicazione, cos recita: tati di una specifica e comprovata specializzazione professionale in ma-
Art. 6 (Unit dinformazione finanziaria). 1. - 3. omissis. teria di infrazioni valutarie ed antiriciclaggio. Il presidente fissa lordine
del giorno dei lavori, il calendario delle sedute, nel numero massimo di
2. La UIF esercita le seguenti funzioni: ottanta lanno, e designa i relatori per la trattazione dei singoli affari.
a) - c) omissis;
3. La Commissione delibera validamente con la presenza della
b) avuto riguardo alle caratteristiche dei soggetti obbligati, maggioranza dei suoi membri ed a maggioranza dei voti dei membri
emana istruzioni, pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica presenti. In caso di parit, prevale il voto del presidente. La Commis-
italiana, sui dati e le informazioni che devono essere contenuti nelle se- sione d il suo parere motivato sulle infrazioni, formulando le proposte
gnalazioni di operazioni sospette e nelle comunicazioni oggettive, sul- sulla tipologia e sulla misura delle sanzioni che ritiene applicabili. La
la relativa tempistica nonch sulle modalit di tutela della riservatezza Commissione ha facolt di richiedere alle Autorit di vigilanza di set-
dellidentit del segnalante; tore, alle Autorit competenti ed alla Guardia di finanza di integrare gli
c) al fine di agevolare lindividuazione delle operazioni sospette, accertamenti compiuti.
emana e aggiorna periodicamente, previa presentazione al Comitato di 4. Il Ministro delleconomia e delle finanze, con proprio decreto,
sicurezza finanziaria, indicatori di anomalia, pubblicati nella Gazzetta stabilisce lemolumento spettante ai componenti della Commissione,
Ufficiale della Repubblica italiana e in apposita sezione del proprio sito nel rispetto dei limiti di spesa fissati dal successivo art. 8.
istituzionale;
d) - f) omissis; 5. Il Ministro delleconomia e delle finanze, udito il parere della
Commissione consultiva per le infrazioni valutarie ed antiriciclaggio,
5. omissis: determina con decreto motivato la somma dovuta per la violazione e ne
a) -b). ingiunge il pagamento, precisandone modalit e termini secondo quanto
6. omissis: previsto dallarticolo 18 della legge 24 novembre 1981, n. 689.
a) omissis; 6. I commi 1 e 2 dellarticolo 32 del decreto del Presidente della
b) omissis; Repubblica 31 marzo 1988, n. 148, sono abrogati..
c) ha accesso alle informazioni sul titolare effettivo di persone Il testo dellart. 2, comma 4, del decreto legislativo 19 marzo
giuridiche e trust espressi, contenute in apposita sezione del registro 2001, n. 68, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 26 marzo 2001, n. 71,
delle imprese, ai sensi dellart. 21 del presente decreto. S.O., cos recita:
7. omissis: 4. Ferme restando le norme del codice di procedura penale e delle
a) omissis; altre leggi vigenti, i militari del Corpo, nellespletamento dei compiti
di cui al comma 2, si avvalgono delle facolt e dei poteri previsti da-
b) omissis. gli articoli 32 e 33 del decreto del Presidente della Repubblica 29 set-
8. omissis.. tembre 1973, n. 600, e successive modificazioni, 51 e 52 del decreto
La rubriche del Titolo II e del Capo III del decreto legislativo del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e successive
21 novembre 2007, n. 231, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 14 di- modificazioni..
cembre 2007, n. 290, S.O., cos recitano: Il decreto del Presidente della Repubblica 31 marzo 1988, n. 148
Titolo II Obblighi pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 10 maggio 1988, n. 108, S.O..
Capo III Obblighi di segnalazione. Per il testo dellart. 127 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773
si vedano le note allart. 3.
Note allart. 11:
Il testo dellart. 1 del decreto del Presidente della Repubblica Note allart. 12:
14 maggio 2007, n. 114, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 31 luglio
2007, n. 176, cos recita: Si riportano gli articoli 8 e 8-bis della citata legge 21 novembre
1981, n. 689:
Art. 1 (Commissione consultiva per le infrazioni valutarie ed an-
tiriciclaggio). 1. La Commissione consultiva per le infrazioni valuta- Art. 8 (Pi violazioni di disposizioni che prevedono sanzioni am-
rie ed antiriciclaggio, istituita dallarticolo 32 del decreto del Presidente ministrative). Salvo che sia diversamente stabilito dalla legge, chi
della Repubblica 31 marzo 1988, n. 148, svolge attivit istruttoria e di con unazione od omissione viola diverse disposizioni che prevedono
consulenza obbligatoria per ladozione dei decreti di determinazione ed sanzioni amministrative o commette pi violazioni della stessa dispo-
irrogazione delle sanzioni per violazione delle norme: sizione, soggiace alla sanzione prevista per la violazione pi grave, au-
mentata sino al triplo.
a) in materia valutaria di cui al citato decreto del Presidente della
Repubblica n. 148 del 1988; Alla stessa sanzione prevista dal precedente comma soggiace an-
b) in materia di prevenzione dellutilizzazione del sistema fi- che chi con pi azioni od omissioni, esecutive di un medesimo dise-
nanziario a scopo di riciclaggio, di cui al decreto-legge 3 maggio 1991, gno posto in essere in violazione di norme che stabiliscono sanzioni
n. 143, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 luglio 1991, n. 197; amministrative, commette, anche in tempi diversi, pi violazioni della
stessa o di diverse norme di legge in materia di previdenza ed assistenza
c) in materia di misure restrittive per contrastare lattivit di obbligatorie.
Stati, individui o organizzazioni che minacciano la pace e la sicurezza
internazionale di cui al decreto-legge 6 agosto 1990, n. 220, convertito, La disposizione di cui al precedente comma si applica anche alle
con modificazioni, dalla legge 5 ottobre 1990, n. 278, al decreto-legge violazioni commesse anteriormente allentrata in vigore della legge di
6 giugno 1992, n. 305, convertito, con modificazioni dalla legge 7 ago- conversione del decreto-legge 2 dicembre 1985, n. 688, per le quali non
sto 1992, n. 355, al decreto-legge 15 maggio 1993, n. 144, convertito, sia gi intervenuta sentenza passata in giudicato..
con modificazioni, dalla legge 16 luglio 1993, n. 230, e al decreto-legge Art. 8-bis (Reiterazione delle violazioni). Salvo quanto pre-
7 aprile 1995, n. 107, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 luglio visto da speciali disposizioni di legge, si ha reiterazione quando, nei
1995, n. 222; cinque anni successivi alla commissione di una violazione amministrati-
d) in materia di rilevazione, a fini fiscali, di taluni trasferimenti va, accertata con provvedimento esecutivo, lo stesso soggetto commette
da e per lestero di denaro, titoli e valori di cui al decreto-legge 28 giu- unaltra violazione della stessa indole. Si ha reiterazione anche quando
gno 1990, n. 167, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto pi violazioni della stessa indole commesse nel quinquennio sono ac-
1990, n. 227, ed al decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 125; certate con unico provvedimento esecutivo.
e) in materia di disciplina del mercato delloro, di cui alla legge Si considerano della stessa indole le violazioni della medesima di-
17 gennaio 2000, n. 7; sposizione e quelle di disposizioni diverse che, per la natura dei fatti
f) in materia di sistema statistico nazionale, di cui al decreto le- che le costituiscono o per le modalit della condotta, presentano una
gislativo 6 settembre 1989, n. 322; sostanziale omogeneit o caratteri fondamentali comuni.
g) nelle altre materie previste da legge o da regolamento. La reiterazione specifica se violata la medesima disposizione.

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Le violazioni amministrative successive alla prima non sono valu- Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, sulla disciplina
tate, ai fini della reiterazione, quando sono commesse in tempi ravvici- dellattivit di Governo e sullordinamento della Presi-
nati e riconducibili ad una programmazione unitaria.
denza del Consiglio dei ministri e in particolare lartico-
La reiterazione determina gli effetti che la legge espressamente sta-
bilisce. Essa non opera nel caso di pagamento in misura ridotta. lo 17, commi 3 e 4;
Gli effetti conseguenti alla reiterazione possono essere sospesi fino Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive mo-
a quando il provvedimento che accerta la violazione precedentemente dificazioni, recante norme in materia di procedimento
commessa sia divenuto definitivo. La sospensione disposta dallau- amministrativo e di diritto di accesso ai documenti am-
torit amministrativa competente, o in caso di opposizione dal giudice,
quando possa derivare grave danno. ministrativi, con particolare riferimento allarticolo 19,
Gli effetti della reiterazione cessano di diritto, in ogni caso, se il concernente la segnalazione certificata di inizio attivit
provvedimento che accerta la precedente violazione annullato.. - Scia;
Note allart. 13: Visto il decreto legislativo 29 dicembre 1992, n. 517,
recante attuazione della direttiva 90/384/CEE sullarmo-
Il testo del terzo comma dellart. 14 della legge 21 novembre nizzazione delle legislazioni degli Stati membri in mate-
1981, n. 689, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 30 novembre 1981,
n. 329, S.O., cos recita: ria di strumenti per pesare a funzionamento non automa-
tico, e successive modificazioni;
Quando gli atti relativi alla violazione sono trasmessi allautorit
competente con provvedimento dellautorit giudiziaria, i termini di cui Vista la legge 25 marzo 1997, n. 77, recante disposizio-
al comma precedente decorrono dalla data della ricezione. ni in materia di commercio e di camere di commercio ed
Per la forma della contestazione immediata o della notificazione in particolare larticolo 3, comma 4, che ha delegificato
si applicano le disposizioni previste dalle leggi vigenti. In ogni caso la
notificazione pu essere effettuata, con le modalit previste dal codice la disciplina normativa della verificazione periodica, pre-
di procedura civile, anche da un funzionario dellamministrazione che vedendo che le modifiche ed integrazioni alla disciplina
ha accertato la violazione. Quando la notificazione non pu essere ese- suddetta siano adottate mediante decreto del Ministro
guita in mani proprie del destinatario, si osservano le modalit previste dellindustria, del commercio e dellartigianato, in con-
dallart. 137, terzo comma, del medesimo codice..
formit ai criteri stabiliti nel medesimo comma;
La legge 7 febbraio 1951, n. 168 pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale 24 marzo 1951, n. 69. Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, concernente la de-
lega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti
17G00109 alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica
amministrazione e per la semplificazione amministrativa;
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127, recante misure
MINISTERO urgenti per lo snellimento dellattivit amministrativa e
dei procedimenti di decisione e di controllo;
DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, con-
DECRETO 21 aprile 2017, n. 93. cernente il conferimento di funzioni e compiti ammini-
strativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, ed, in
Regolamento recante la disciplina attuativa della norma- particolare, gli articoli 20 e 50, relativi allattribuzione
tiva sui controlli degli strumenti di misura in servizio e sulla delle funzioni degli uffici metrici provinciali alle Camere
vigilanza sugli strumenti di misura conformi alla normativa di commercio, industria, artigianato e agricoltura, e lar-
nazionale e europea. ticolo 47, comma 2, che conserva allo Stato le funzioni
amministrative concernenti la definizione, nei limiti della
IL MINISTRO normativa comunitaria di norme tecniche uniformi e stan-
DELLO SVILUPPO ECONOMICO dard di qualit per prodotti e servizi;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini-
Visto larticolo 117, secondo comma, lettera r), della stri del 6 luglio 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
Costituzione; della Repubblica italiana n. 286 del 6 dicembre 1999, di
Visto il testo unico delle leggi sui pesi e sulle misure individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane,
approvato con regio decreto 23 agosto 1890, n. 7088, e strumentali ed organizzative degli uffici metrici provin-
successive modificazioni; ciali da trasferire alle Camere di commercio;
Visto il regolamento per la fabbricazione dei pesi, delle Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, di
misure e degli strumenti per pesare e misurare, approvato riforma dellorganizzazione del Governo a norma dellar-
con regio decreto 12 giugno 1902, n. 226, e successive ticolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e le successive
modificazioni; modificazioni, ed in particolare larticolo 29, comma 2,
Visto il regolamento sul servizio metrico approvato relativo alla facolt da parte del Ministero dello svilup-
con regio decreto 31 gennaio 1909, n. 242, e successive po economico di avvalersi degli uffici delle Camere di
modificazioni; commercio;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 ago- Visto il decreto legislativo 5 settembre 2000, n. 256,
sto 1982, n. 798, recante attuazione della direttiva (CEE) che reca norme di attuazione dello statuto speciale della
n. 71/316 relativa alle disposizioni comuni agli strumenti regione Friuli-Venezia Giulia concernente il trasferimen-
di misura e ai metodi di controllo metrologico e successi- to alle Camere di commercio delle funzioni e dei compiti
ve modificazioni; degli uffici provinciali metrici;

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Visto il decreto legislativo 1 marzo 2001, n. 113, che Visto, in particolare, larticolo 1, comma 6-sexies, del
reca norme di attuazione dello statuto speciale della re- citato decreto-legge n. 145 del 2013, secondo cui il Mi-
gione Trentino-Alto Adige concernente, tra laltro, il tra- nistero dello sviluppo economico avvia una ricognizione
sferimento alle Camere di commercio delle funzioni e dei dei regolamenti al fine di prevedere i requisiti di terzie-
compiti degli uffici provinciali metrici; t, di imparzialit, di integrit e di indipendenza rispet-
Visto il decreto legislativo 16 marzo 2001, n. 143, che to al produttore, distributore, venditore e gestore di rete
reca norme di attuazione dello statuto speciale della Re- per lesecuzione di controlli metrologici sui dispositivi di
gione siciliana concernente il trasferimento alle Camere cui allarticolo 1 del decreto legislativo 2 febbraio 2007,
di commercio delle funzioni e dei compiti degli uffici n. 22;
provinciali metrici;
Vista la legge regionale 20 maggio 2002, n. 7, concer- Visto, in particolare, larticolo 1, comma 6-septies, del
nente il riordino dei servizi camerali della Valle dAosta e citato decreto-legge n. 145 del 2013, secondo cui con i
che istituisce la Camera valdostana delle imprese e delle regolamenti di cui ai decreti del Ministro dello sviluppo
professioni - Chambre valdtaine des entreprises et des economico adottati ai sensi dellarticolo 19, comma 2,
activits liberales; del decreto legislativo 2 febbraio 2007, n. 22, ovvero con
successivi decreti adottati secondo la medesima proce-
Visto il decreto legislativo 23 maggio 2003 n. 167, dura, sono disciplinati, senza nuovi o maggiori oneri per
concernente norme di attuazione dello Statuto speciale la finanza pubblica, anche i controlli successivi, relati-
della regione Sardegna per il trasferimento alle Camere vamente agli strumenti di misura gi messi in servizio ai
di commercio delle funzioni e dei compiti degli uffici me- sensi delle disposizioni transitorie di cui allarticolo 22
trici provinciali e degli uffici provinciali dellindustria, del medesimo decreto legislativo;
del commercio e dellartigianato;
Vista la legge 17 luglio 2006, n. 233, di conversione Visto il decreto legislativo 19 maggio 2016, n. 83, re-
in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 maggio cante attuazione della direttiva 2014/31/UE concernente
2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di larmonizzazione delle legislazioni degli Stati membri
riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio relative alla messa disposizione sul mercato di strumenti
dei ministri e dei Ministeri; per pesare a funzionamento non automatico (NAWI) e in
Visto il decreto legislativo 2 febbraio 2007, n. 22, re- particolare larticolo 1, comma 1, lettera q), che sostitui-
cante attuazione della direttiva 2004/22/CE relativa agli sce larticolo 10 del decreto legislativo n. 517 del 1992 e
strumenti di misura; introduce anche per tali strumenti la possibilit di stabili-
re con uno o pi decreti del Ministro dello sviluppo eco-
Visto in particolare larticolo 14, comma 2, del citato nomico i criteri per lesecuzione dei controlli metrologici
decreto legislativo 2 febbraio 2007, n. 22, secondo cui le successivi;
funzioni di autorit di vigilanza del mercato sono svolte
dal Ministero dello sviluppo economico avvalendosi del-
le autorit competenti per i controlli metrologici; Visto altres larticolo 19, comma 2, del citato decreto
legislativo 2 febbraio 2007, n. 22, secondo cui il Ministro
Visto il decreto interministeriale 22 dicembre 2009, dello sviluppo economico stabilisce, con uno o pi decre-
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica ita- ti, i criteri per lesecuzione dei controlli metrologici suc-
liana n. 20 del 26 gennaio 2010, con il quale si designa cessivi sugli strumenti di misura disciplinati dal predetto
lorganismo nazionale italiano autorizzato a svolgere atti- decreto legislativo;
vit di accreditamento in applicazione dellarticolo 4 del-
la legge 23 luglio 2009, n 99;
Visto il decreto legislativo 19 maggio 2016, n. 84, re-
Visto il decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 23, cante attuazione della direttiva 2014/32/UE concernente
concernente la riforma dellordinamento relativo alle Ca- larmonizzazione delle legislazioni degli Stati membri
mere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, relative alla messa disposizione sul mercato di strumenti
ed in particolare il comma 2 dellarticolo 1, che sostitui- di misura, come modificata dalla direttiva (UE) 2015/13
sce larticolo 2 della legge 29 dicembre 1993, n. 580; (MID);
Visto il decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219,
recante attuazione della delega di cui allarticolo 10 della Esperita la procedura di informazione prevista dalla di-
legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni rettiva (UE) 2015/1535;
e del finanziamento delle Camere di commercio, indu-
stria, artigianato e agricoltura.
Udito il parere del Consiglio di Stato espresso dalla Se-
Vista la legge 21 febbraio 2014, n. 9, di conversione in zione consultiva per gli atti normativi nelladunanza del
legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 dicembre 17 novembre 2016;
2013, n. 145, recante interventi urgenti di avvio del pia-
no Destinazione Italia, per il contenimento delle tariffe
elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC-auto, Vista la comunicazione alla Presidenza del Consiglio
per linternazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizza- dei ministri, a norma dellarticolo 17, comma 3, della ci-
zione delle imprese, nonch misure per la realizzazione di tata legge n. 400/1988, con nota n. 4249 del 17 febbraio
opere pubbliche ed EXPO 2015; 2017;

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ADOTTA h) norma armonizzata, una norma cos come de-


il seguente regolamento: finita allarticolo 2, comma 1, lettera c), del regolamento
(UE) n. 1025/2012 del Parlamento europeo e del Consi-
glio del 25 ottobre 2012;
Capo I i) raccomandazione OIML, una raccomandazione
CONTROLLI internazionale adottata dallOrganizzazione internaziona-
le di metrologia legale;
l) organismo nazionale di accreditamento, lunico
Art. 1. organismo che in uno Stato membro autorizzato da tale
Campo di applicazione Stato a svolgere attivit di accreditamento ai sensi del re-
golamento (CE) n. 765/2008;
1. Il presente decreto si applica ai controlli degli stru- m) contrassegno, letichetta che al distacco si di-
menti di misura soggetti alla normativa nazionale e eu- strugge, da applicare sugli strumenti di misura per attesta-
ropea utilizzati per funzioni di misura legali, fatto salvo re lesito della verificazione periodica;
quanto previsto dallarticolo 3, comma 3, nonch le pre-
cisazioni relative al campo di applicazione delle norme n) sigilli, i sigilli di protezione, anche di tipo elet-
legislative attuative delle direttive europee relative agli tronico, applicati sugli strumenti per garantirne lintegrit
strumenti di misura. dagli organismi notificati e dai fabbricanti, in sede di ac-
certamento della conformit, e dagli organismi di verifi-
2. Resta ferma lesclusione dei sistemi di misura di cui cazione periodica che hanno presentato una segnalazione
allarticolo 7, comma 1, del decreto-legge 25 settembre certificata di inizio attivit allUnioncamere e dalle stes-
2009, n. 135, convertito, con modificazioni, dalla legge se Camere e da altri organismi autorizzati allesecuzione
20 novembre 2009, n. 166. delle verifiche durante il periodo transitorio di cui allar-
ticolo 18 ed anteriormente;
Art. 2. o) libretto metrologico, il libretto, su supporto
Definizioni cartaceo o informatico, su cui vengono annotate tutte le
informazioni previste nellallegato V;
1. Ai fini del presente decreto si intende per: p) Scia, segnalazione certificata dinizio attivit
a) funzione di misura legale, la funzione di mi- di cui allarticolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e
sura giustificata da motivi di interesse pubblico, sanit successive modificazioni;
pubblica, sicurezza pubblica, ordine pubblico, protezione q) organismo, lorganismo che effettua la verifica-
dellambiente, tutela dei consumatori, imposizione di tas- zione periodica degli strumenti di misura a seguito della
se e di diritti e lealt delle transazioni commerciali; presentazione a Unioncamere della Scia dopo essere stato
b) strumento di misura, uno strumento di cui accreditato in conformit ad una delle seguenti norme o
allarticolo 1, comma 1, utilizzato per una funzione di successive revisioni:
misura legale; 1) UNI CEI EN ISO/IEC 17020:2012 - Requisiti
c) verificazione periodica, il controllo metrologico per il funzionamento di vari tipi di organismi che eseguo-
legale periodico effettuato sugli strumenti di misura dopo no ispezioni;
la loro messa in servizio, secondo la periodicit definita 2) UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 - Requisiti
in funzione delle caratteristiche metrologiche, o a seguito generali per la competenza dei laboratori di prova e di
di riparazione per qualsiasi motivo comportante la rimo- taratura come laboratorio di taratura;
zione di sigilli di protezione, anche di tipo elettronico;
3) UNI CEI EN ISO/IEC 17065:2012 - Requisiti per
d) controllo casuale o a richiesta, il controllo organismi che certificano prodotti, processi o servizi e
metrologico legale, diverso da quelli della lettera c) ed future revisioni;
e), effettuato dalle Camere di commercio su strumenti
di misura in servizio, inteso ad accertare il loro corretto r) Unioncamere, lUnione italiana delle Camere
funzionamento; di commercio;
e) vigilanza sugli strumenti, i controlli eseguiti s) strumento di controllo, uno strumento di misura
sugli strumenti soggetti alla normativa europea e nazio- utilizzato per il controllo di altri strumenti;
nale atti a dimostrare che soddisfano i requisiti ad essi t) normativa europea, la normativa metrologica
applicabili; dellUnione europea, ed in precedenza della Comuni-
f) operatore economico, il fabbricante, limporta- t economica europea, direttamente applicabile o meno
tore, il rappresentante autorizzato e il distributore di uno nellordinamento interno, nonch le relative norme nazio-
strumento di misura; nali di recepimento o di attuazione;
g) titolare dello strumento, la persona fisica o giu- u) normativa nazionale, la normativa metrologi-
ridica titolare della propriet dello strumento di misura ca esclusivamente nazionale, che non deriva da norme
o che, ad altro titolo, ha la responsabilit dellattivit di dellUnione europea o della Comunit economica euro-
misura; pea e non ne costituisce attuazione o recepimento.

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Art. 3. 4. I bolli di verificazione prima nazionale o CEE/CE o


la marcatura CE e la marcatura metrologica supplementa-
Controlli re apposta sui contatori del gas con portata massima fino
1. Gli strumenti di misura in servizio, qualora utilizzati a 10 m3/h compresi, hanno validit temporale di 15 anni
per le funzioni di misura legali, sono sottoposti alle se- decorrenti dallanno della loro apposizione. I contatori di
guenti tipologie di controlli successivi: cui al presente comma restano esclusi dalla verificazione
a) verificazione periodica; periodica.
b) controlli casuali o a richiesta; 5. Le disposizioni di cui al comma 4 si applicano anche
ai contatori del gas, con portata massima fino a 10 m3/h
c) vigilanza sugli strumenti soggetti alla normativa compresi, con la conversione della temperatura che indi-
nazionale e europea. cano il solo volume convertito.
2. In sede di controlli sugli strumenti di misura non pos-
sono essere aggiunti ulteriori sigilli rispetto a quelli gi 6. I contatori di gas, di acqua, di energia elettrica attiva
previsti nelle approvazioni di modello nazionali, CEE e diversi da quelli di cui ai commi 4 e 5, qualora muniti
nei certificati di esame CE del tipo o di progetto rilasciati dei bolli di verificazione prima nazionale o CEE/CE e gi
dagli organismi notificati, ferma restando la possibilit di messi in servizio, sono sottoposti alla verificazione perio-
apporre ulteriori sigilli facoltativi da parte dellinstallatore. dica, con le modalit e periodicit previste dal presente
decreto calcolate, in sede di prima applicazione, come
3. I controlli casuali o a richiesta di cui al comma 1, lettera previsto allarticolo 18, commi 4 e 6.
b), si effettuano su tutti gli strumenti di misura ivi compresi
quelli gi in servizio ai sensi delle disposizioni transitorie 7. La riparazione di uno scomparto tarato di una cister-
di cui allarticolo 22 del decreto legislativo n. 22 del 2007. na montata su autoveicolo comporta la verifica periodica
e la legalizzazione del solo scomparto, ferma la scadenza
4. Anche al fine di uniformare su tutto il territorio na- della precedente verificazione periodica.
zionale le procedure tecniche da seguire nei controlli e
di meglio specificare le prescrizioni al riguardo gi con- 8. Il titolare dello strumento di misura richiede una
tenute nel presente regolamento, possono essere definite nuova verificazione periodica almeno cinque giorni lavo-
dal Ministro dello sviluppo economico apposite direttive, rativi prima della scadenza della precedente o entro die-
anche rinviando a specifiche norme tecniche. ci giorni lavorativi dallavvenuta riparazione dei propri
5. Mediante accordi procedimentali stipulati dal Mini- strumenti se tale riparazione ha comportato la rimozione
stero dello sviluppo economico e da Unioncamere, rispet- di etichette o di ogni altro sigillo anche di tipo elettronico.
tivamente, con lAgenzia delle dogane e dei monopoli, 9. Le procedure di verificazione periodica di alcune ti-
con lAutorit per lenergia elettrica, il gas e il sistema pologie di strumenti di misura sono riportate nellallegato
idrico e con lorganismo nazionale di accreditamento au- III.
torizzato, sono adottate le opportune intese per coordina- 10. Gli errori massimi tollerati in sede di verificazio-
re e migliorare lefficacia dei rispettivi interventi e per ne periodica degli strumenti di misura sono pari a quelli
evitare duplicazioni di adempimenti e di oneri a carico fissati per i controlli in servizio, in corrispondenza della
dei titolari degli strumenti di misura o degli organismi che stessa tipologia e classe di accuratezza, dalla pertinente
effettuano la verificazione periodica. norma nazionale o europea o, in assenza di tali disposi-
zioni, dalla norma armonizzata o dalla Raccomandazio-
Art. 4. ne OIML. Per gli strumenti di misura muniti di appro-
Verificazione periodica vazione nazionale messi in servizio entro i termini ed ai
sensi dellarticolo 22, comma 1, del decreto legislativo
1. La verificazione periodica degli strumenti di misura 2 febbraio 2007, n. 22, e successive modifiche, in caso
eseguita dagli organismi di cui allarticolo 2, comma 1, di divergenza fra norma nazionale ed europea, gli errori
lettera q), in possesso dei requisiti dellallegato I, dopo massimi tollerati in sede di verificazione periodica sono
che hanno presentato apposita Scia a Unioncamere. quelli previsti dalla pertinente norma europea.
2. La verificazione periodica su tutte le tipologie di 11. Nei casi in cui le pertinenti norme nazionali, euro-
strumenti di misura utilizzati per una funzione di misura pee, armonizzate o raccomandazioni OIML non prevedo-
legale ha lo scopo di accertare se essi riportano i bolli no errori specifici per le verifiche sugli strumenti in ser-
di verificazione prima nazionale, o di quelli CEE/CE, o vizio, gli errori massimi tollerati in sede di verificazione
della marcatura CE e della marcatura metrologica sup- periodica sono quelli previsti per la verificazione prima
plementare M e se hanno conservato gli errori massimi dalla vigente normativa nazionale e europea o per laccer-
tollerati per tale tipologia di controllo. tamento della conformit.
3. Gli strumenti di misura sono sottoposti alla verifi- 12. Ove non vi abbia gi provveduto il fabbricante,
cazione periodica con le periodicit previste nellallegato lorganismo che esegue la prima verificazione periodica
IV che decorrono dalla data della loro messa in servizio dota lo strumento di misura, senza onere per il titolare
e, comunque, da non oltre due anni dallanno di esecuzio- dello stesso, di un libretto metrologico contenente le in-
ne della verificazione prima nazionale o CEE/CE o della formazioni di cui allallegato V; lo stesso onere a carico
marcatura CE e della marcatura metrologica supplemen- della Camera di commercio che in applicazione delle di-
tare; successivamente, la verificazione effettuata secon- posizioni transitorie di cui allarticolo 18, comma 1, ese-
do la periodicit fissata nellallegato IV e decorre dalla gue la verificazione periodica sugli strumenti gi in servi-
data dellultima verificazione. zio alla data di entrata in vigore del presente regolamento.

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Sul piano operativo sono adottate le opportune iniziative 2. Sono altres eseguiti controlli in contraddittorio nel
affinch la compilazione del libretto metrologico possa caso in cui il titolare di uno strumento o altra parte inte-
avvenire, di norma, mediante lutilizzo di un idoneo sup- ressata nella misurazione ne faccia richiesta alla Camera
porto informatico, che pu essere messo a disposizione di commercio competente per territorio; i costi dei con-
dallo stesso sistema camerale nellintento di facilitare an- trolli in contraddittorio, in caso di esito positivo del con-
che lo scambio di informazioni prescritto. trollo, sono a carico del soggetto richiedente.
13. Nellallegato VI sono riportati i disegni cui devono 3. Nei controlli di cui ai commi 1 e 2 sono effettuate,
conformarsi: secondo i casi, una o pi delle prove previste per la verifi-
a) il contrassegno da applicare sugli strumenti atte- cazione periodica, e gli strumenti di misura utilizzati per
stante lesito positivo della verificazione periodica; i controlli rispettano le prescrizioni di cui allallegato II;
detti controlli sono eseguiti, ove occorra, con lausilio di
b) il contrassegno da applicare sugli strumenti atte- un organismo di cui alla lettera q) dellarticolo 2.
stante lesito negativo del controllo successivo.
4. Gli errori massimi tollerati in sede di controlli casua-
14. Nel caso in cui il contrassegno di cui al comma 13 li o a richiesta sono superiori del 50 per cento rispetto a
non pu essere applicato direttamente sullo strumento quelli stabiliti per la verificazione periodica di cui allar-
oggetto della verificazione, questo apposto sul libretto ticolo 4, commi 10 e 11.
metrologico.
5. Nel caso in cui nel corso di un controllo casuale o
15. Sono esclusi dallobbligo della verificazione perio- a richiesta lerrore dello strumento risulta compreso tra
dica gli strumenti utilizzati per funzioni di misura legali lerrore massimo tollerato in sede di verificazione pe-
costituiti da misure lineari materializzate o misure di ca- riodica e quello di cui al comma 4, la Camera di com-
pacit di vetro, terracotta e monouso. mercio ordina al titolare dello strumento di aggiustare lo
16. La verificazione periodica eseguita dallOrgani- strumento a proprie spese e di sottoporlo nuovamente a
smo entro 45 giorni dalla data di ricezione della richiesta. verificazione periodica entro 30 giorni. Il titolare dello
17. Lincaricato della verificazione periodica, nei casi strumento ha facolt di provvedere alla sostituzione dello
in cui svolge contestualmente anche le funzioni di ripa- strumento anzich alla riparazione.
razione, d evidenza sul libretto metrologico di tutte le 6. Nei casi in cui lerrore riscontrato nel controllo casuale
operazioni svolte. o a richiesta supera quello di cui al comma 4, il soggetto in-
18. Nei casi in cui lorganismo esercita anche lattivi- caricato del controllo applica il contrassegno di cui allalle-
t di riparazione, la funzione di verificazione periodica gato VI, punto 2, ferma restando inoltre lapplicazione delle
svolta in maniera distinta e indipendente da quella di conseguenti eventuali sanzioni previste dalle norme vigenti.
riparazione; il responsabile della verificazione periodica 7. Gli strumenti, nel caso di valutazioni afferenti a pro-
dipende direttamente dal legale rappresentante dellim- fili di natura fiscale o tributaria, possono essere sottoposti
presa di cui fa parte lorganismo. a controlli casuali su iniziativa dellAgenzia delle Dogane.
19. I sigilli applicati sugli strumenti di misura in sede 8. Restano ferme le competenze degli organi di polizia
di verificazione periodica da parte dellorganismo inca- giudiziaria abilitati dalle vigenti disposizioni di legge in
ricato, al fine di ripristinare quelli rimossi a seguito di materia di pesi e misure.
riparazione o mancanti per altra qualsiasi causa, gi posti
a salvaguardia dellinaccessibilit agli organi interni e dei Art. 6.
dispositivi di taratura, salva la valutazione delle eventuali
responsabilit per la carenza rilevata, sono equivalenti a Vigilanza sugli strumenti
quelli apposti dagli organismi notificati, dal fabbricante e 1. Per la vigilanza del mercato sugli strumenti sog-
dalle Camere di commercio in sede di accertamento della getti alla normativa europea si applicano le seguenti
conformit. prescrizioni:
20. Un contatore dellacqua, o di gas o di energia elet- a) le funzioni di autorit di vigilanza del mercato su-
trica attiva o di energia termica, nonch un dispositivo di gli strumenti soggetti alla normativa europea di cui allar-
conversione di volume di gas, installato presso unuten- ticolo 16, comma 2, del regolamento (CE) n.765/2008,
za con fornitura non attiva e con verificazione periodica che pone norme in materia di accreditamento e vigilan-
scaduta sostituito o sottoposto a verificazione periodica za del mercato, sono svolte dal Ministero dello sviluppo
entro 30 giorni dallavvenuta riattivazione. economico avvalendosi delle Camere di commercio quali
autorit locali competenti per i controlli metrologici di
Art. 5. cui allarticolo 14 del decreto legislativo 2 febbraio 2007,
Controlli casuali o a richiesta n. 22, come modificati dal decreto legislativo 19 maggio
2016, n. 84;
1. I controlli casuali degli strumenti in servizio sono b) la vigilanza del mercato ha lo scopo di assicurare
effettuati dalle Camere di commercio, a intervalli casua- che gli strumenti immessi sul mercato o importati sono
li, senza determinata periodicit e, compatibilmente con stati sottoposti alle necessarie procedure di accertamento
le esigenze di sicurezza e continuit dei servizi, senza della conformit, che i requisiti di marcatura e di docu-
preavviso, pur garantendo il contraddittorio; la Camera mentazione sono stati rispettati e che sono stati progettati
di commercio registra sul libretto metrologico lesito del e fabbricati in conformit con i requisiti previsti dalla per-
controllo. tinente normativa;

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c) le Camere di commercio, qualora abbiano suffi- Art. 7.


cienti ragioni per ritenere che uno strumento di misura
disciplinato dalla normativa europea vigente presenti Riparazione degli strumenti
un rischio per aspetti inerenti alla protezione di interessi 1. Il titolare dello strumento che ha riparato uno strumen-
pubblici, effettuano una valutazione dello strumento di to, indipendentemente da un ordine di aggiustamento, ove
misura interessato che investe tutte o in parte le prescri- a seguito della riparazione sono stati rimossi sigilli di prote-
zioni pertinenti e informano il Ministero dello sviluppo zione anche di tipo elettronico, richiede una nuova verifica-
economico degli esiti di tale valutazione; a tal fine, gli zione periodica entro dieci giorni come previsto dallartico-
operatori economici interessati cooperano, ove necessa- lo 4, comma 8; gli strumenti, dopo la riparazione, possono
rio, con le Camere di commercio e il Ministero dello svi- essere utilizzati, con i sigilli provvisori applicati dal ripa-
luppo economico; ratore, per un massimo di dieci giorni e, successivamente
alla richiesta di una nuova verificazione periodica allorga-
d) per leffettuazione dei controlli, le Camere di nismo, fino allesecuzione della verificazione stessa.
commercio possono avvalersi, ed in ogni caso se ne av-
valgono per leffettuazione di prove, di laboratori di tara- 2. Se la verificazione periodica sugli strumenti di mi-
tura accreditati da enti designati ai sensi del regolamento sura ha esito negativo, questi possono essere sostituiti
(CE) n. 765/2008 secondo la norma UNI CEI EN ISO/ ovvero detenuti dal titolare dello strumento nel luogo di
IEC 17025:2005 - Requisiti generali per la competenza impiego, purch muniti del contrassegno previsto allalle-
dei laboratori di prova e di taratura, e future revisioni; gato VI e non utilizzati; gli stessi strumenti dopo la ripa-
razione possono essere utilizzati, previa richiesta di una
e) la vigilanza effettuata anche nei luoghi dove gli nuova verificazione periodica, purch muniti di sigilli
strumenti sono stati messi in servizio. provvisori applicati dal riparatore. Il riparatore provvede
a togliere il contrassegno previsto allallegato VI.
2. Per la vigilanza sugli strumenti soggetti alla norma- 3. Il riparatore, anche quando effettua la riparazione ai sen-
tiva nazionale si applicano le seguenti prescrizioni: si del comma 1, compila il libretto metrologico riportando
la descrizione della riparazione effettuata e i sigilli applicati.
a) nel caso di strumenti conformi alla normativa 4. Nel caso in cui lo strumento sia stato riparato an-
nazionale, la vigilanza effettuata dalle Camere di com- tecedentemente allesecuzione della prima verificazione
mercio che, qualora abbiano sufficienti ragioni per rite- periodica, il riparatore rilascia al titolare dello strumento
nere che uno strumento di misura in servizio ha subito una dichiarazione con la descrizione dellintervento ef-
alterazioni e presenta un rischio per aspetti inerenti alla fettuato e dei sigilli provvisori applicati e ne informa la
protezione di interessi pubblici, effettuano una valutazio- Camera di commercio competente per territorio; detta di-
ne sulla conformit dello strumento di misura interessato chiarazione o una sua copia fornita allorganismo che
che investe tutte o in parte le prescrizioni pertinenti e in- esegue la prima verificazione periodica e la riporta nel
formano il Ministero dello sviluppo economico; a tal fine, libretto metrologico.
i fabbricanti interessati cooperano, ove necessario, con le
Camere di commercio; Art. 8.
b) per lesecuzione dei controlli, le Camere di com- Obblighi dei titolari degli strumenti
mercio possono avvalersi della collaborazione di organi-
smi accreditati, ed in ogni caso si avvalgono, per leffet- 1. I titolari degli strumenti di misura soggetti allobbli-
tuazione di prove, di laboratori di taratura accreditati da go della verificazione periodica:
enti designati ai sensi del regolamento (CE) n. 765/2008 a) comunicano entro 30 giorni alla Camera di com-
secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 - mercio della circoscrizione in cui lo strumento in servi-
Requisiti generali per la competenza dei laboratori di pro- zio la data di inizio dellutilizzo degli strumenti e quella
va e di taratura, e future revisioni; di fine dellutilizzo e gli altri elementi di cui allartico-
lo 9, comma 2;
c) le Camere di commercio informano il Ministero b) mantengono lintegrit del contrassegno apposto
dello sviluppo economico degli esiti relativi ai controlli in sede di verificazione periodica, nonch di ogni altro
effettuati e degli eventuali provvedimenti adottati. marchio, sigillo, anche di tipo elettronico, o elemento di
protezione;
3. Resta ferma lapplicazione dellarticolo 47 della leg- c) curano lintegrit dei sigilli provvisori applicati
ge 6 febbraio 1996, n 52. Ai fini della vigilanza del mer- dal riparatore;
cato ai funzionari delle Camere di commercio preposti al
controllo consentito laccesso ai luoghi di fabbricazio- d) conservano il libretto metrologico e leventuale
ne, di immagazzinamento e di commercializzazione degli ulteriore documentazione prescritta;
strumenti ed il prelievo di detti strumenti per leffettua- e) curano il corretto funzionamento dei loro stru-
zione di esami e prove. Gli oneri dei controlli sono posti menti e non li utilizzano quando sono palesemente difet-
a carico degli operatori interessati nei limiti e secondo le tosi o inaffidabili dal punto di vista metrologico.
modalit di cui allarticolo 2, commi 1, lettera c), e 2-bis, 2. Gli obblighi di cui al comma 1, lettere b), c), d) ed e),
e allarticolo 18, comma 1, lettere d) ed f), della legge sono esclusi a fronte di eventi non prevedibili o rispetto ai
29 dicembre 1993, n. 580, come modificata da ultimo dal quali non si abbia un effettivo controllo secondo i normali
decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219. criteri di diligenza.

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Art. 9. c) indirizzo completo della sede legale e delle even-


tuali sedi operative dellorganismo;
Elenco titolari degli strumenti di misura
d) elementi identificativi assegnati, compresi i sigilli
1. La Camera di commercio raccoglie su supporto in- utilizzati;
formatico le informazioni ottenute sulla base delle co- e) tipi di strumenti dei quali si esegue la verificazio-
municazioni di cui allarticolo 8, comma 1, e delle tra- ne periodica;
smissioni da parte degli organismi riguardanti le attivit f) recapito telefonico, di fax ed indirizzo di posta
di verificazione periodica e degli esiti dellattivit rela- elettronica certificata;
tiva ai controlli casuali, provvedendo a trasmetterle ad
Unioncamere. g) data di inizio attivit, delleventuale divieto di
prosecuzione dellattivit e di cessazione;
2. Le Camere di commercio formano altres lelenco
dei titolari degli strumenti di misura, consultabile dal h) pubblicazione delle eventuali violazioni accertate.
pubblico anche per via informatica e telematica ai soli
fini dellapplicazione delle disposizioni del presente re- Art. 11.
golamento e della vigente normativa in materia di metro- Scia
logia legale, contenente:
a) nome, indirizzo ed eventuale partita IVA del tito- 1. Gli organismi interessati presentano apposita Scia ad
lare dello strumento di misura; Unioncamere.
b) indirizzo presso cui lo strumento di misura in 2. La Scia contiene:
servizio, qualora diverso dal precedente; a) copia del certificato di accreditamento;
c) codice identificazione del punto di riconsegna o di b) lindicazione delle caratteristiche metrologiche
prelievo, a seconda dei casi e ove previsto; dei tipi di strumenti conformi alla normativa nazionale o
d) tipo dello strumento di misura; europea sui quali effettua la verificazione periodica;
e) marca e modello dello strumento di misura; c) la dichiarazione con cui il legale rappresentante
f) numero di serie dello strumento di misura, se ed il responsabile della verificazione periodica si impe-
previsto; gnano ad adempiere agli obblighi derivanti dallesercizio
g) anno della marcatura CE e della marcatura metro- dellattivit segnalata;
logica supplementare, nonch data di messa in servizio e d) lindicazione del responsabile della verificazione
di cessazione dellutilizzo dello strumento di misura; periodica e del suo eventuale sostituto;
h) caratteristiche metrologiche dello strumento; e) limpegno a conservare per almeno 5 anni, o co-
i) specifica delleventuale uso temporaneo dello munque fino alla scadenza della verificazione periodica,
strumento. copia della documentazione, anche su supporto informa-
tico, comprovante le operazioni di verificazione periodica
3. Le Camere di commercio utilizzano, ai fini della co- effettuate con le relative registrazioni dei risultati positivi
stituzione e della verifica dellelenco di cui al presente o negativi delle verificazioni periodiche effettuate.
articolo, anche i dati del registro delle imprese e quelli
forniti dai comuni e dalle altre amministrazioni pubbliche 3. Il certificato e la dichiarazione si riferiscono esplici-
in base agli accordi procedimentali di cui allarticolo 3, tamente alle attivit disciplinate dal presente regolamento
comma 5. per le quali lorganismo presenta la Scia; la documenta-
zione relativa ai requisiti generali, strutturali, per le risor-
se, di processo e del sistema di gestione dellorganismo
Capo II presentata esclusivamente allorganismo di accredita-
ORGANISMI mento che, ove occorre e a richiesta, ne fornisce copia
anche parziale ad Unioncamere.
Art. 10. 4. Unioncamere al momento del ricevimento della Scia
provvede allassegnazione del numero identificativo, da
Presupposti inserire nel logo del sigillo, e a indicare nellelenco di
cui allarticolo 10 lavvenuta presentazione della segna-
1. La verificazione periodica degli strumenti di misura lazione e il nome del responsabile della verificazione
di cui allarticolo 1 effettuata dagli organismi in posses- periodica. Il logo contiene il suddetto numero, preceduto
so dei requisiti riportati allallegato I. dalla sigla della provincia in cui lorganismo ha la sede
2. Unioncamere forma lelenco degli organismi che legale e da tale sigla separato da una stella, iscritti in una
hanno presentato apposita Scia per lo svolgimento di atti- circonferenza.
vit di verificazione periodica ai sensi del presente decre- 5. Lorganismo, entro 30 giorni dallassegnazione
to. Tale elenco reso pubblico, consultabile anche per del numero identificativo, provvede al deposito presso
via informatica e telematica e contiene almeno i seguenti Unioncamere del logo che utilizza sui sigilli e sui con-
dati: trassegni di cui allallegato VI.
a) nome, denominazione o ragione sociale dellorganismo; 6. Gli eventuali costi relativi agli accertamenti e alla vi-
b) nome e cognome del responsabile delle attivit di gilanza sullorganismo di cui allarticolo 14 sono a carico
verificazione periodica; dellorganismo che ha presentato la segnalazione.

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7. Gli organismi possono operare su tutto il territorio c) codice identificativo del punto di prelievo o di ri-
nazionale. consegna, a seconda dei casi e qualora previsto;
8. Per tutto quanto non precisato nel presente articolo e d) tipo dello strumento;
nellarticolo 12, si rinvia alle disposizioni di cui agli arti- e) marca, modello dello strumento e classe, se
coli 19 e 21, nonch del Capo IV-bis, della legge 7 agosto prevista;
1990, n. 241, e successive modificazioni, fermo restando f) numero di serie dello strumento;
che tali disposizioni legislative in ogni caso prevalgono
rispetto alle presenti disposizioni regolamentari di detta- g) specifica delleventuale uso temporaneo dello
glio e costituiscono limite e criterio generale interpretati- strumento;
vo delle stesse. h) data dellintervento di riparazione, se del caso, e
della verificazione;
Art. 12. i) esito della verificazione e, ove positiva, la data di
scadenza;
Divieto di prosecuzione dellattivit
e provvedimenti di autotutela l) anomalie riscontrate, se la verificazione ha dato
esito negativo;
1. Unioncamere, entro sessanta giorni dal ricevimento della m) nome dei riparatori e dei verificatori intervenuti.
Scia di cui allarticolo 11, procede alla verifica documentale del- 2. Lorganismo tiene un registro, su supporto cartaceo
la segnalazione e delle dichiarazioni e certificazioni a suo corre- o informatico, sul quale riporta, in ordine cronologico, le
do; in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti di richieste di verificazione periodica pervenute, la loro data
legge, adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione di esecuzione con il relativo esito.
dellattivit e di rimozione dei suoi effetti dannosi salvo che sia
possibile conformare lattivit ed i suoi effetti alla normativa vi- 3. Gli strumenti di misura, a seguito di rimozione dal luo-
gente; in tali casi lorganismo interessato provvede a conforma- go di messa in servizio senza alterazione dei sigilli, possono
re detta attivit e i suoi effetti entro un termine fissato da Union- essere liberamente utilizzati presso altri indirizzi e da altri
camere stessa e in ogni caso non inferiore a trenta giorni. titolari nel rispetto degli errori massimi tollerati, fino alla
scadenza della verificazione periodica; il titolare dello stru-
2. Decorso il termine di cui al comma 1, in caso di ac- mento comunica alla Camera di commercio competente la
certata carenza dei requisiti e dei presupposti di cui allar- data e il diverso luogo di messa in servizio dello strumento.
ticolo 19, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241,
e in presenza delle condizioni di cui allarticolo 21-no- Art. 14.
nies della medesima legge, Unioncamere adotta motiva-
ti provvedimenti di divieto di prosecuzione dellattivit Vigilanza sugli organismi
e ogni altro provvedimento previsto in applicazione del
precitato articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241. 1. Lorganismo nazionale di accreditamento esegue la
3. Il divieto di prosecuzione dellattivit adottato da propria attivit di sorveglianza sugli organismi accreditati
Unioncamere, sentito lorganismo, e contiene la motiva- in conformit alle norme di cui allarticolo 2, comma 1,
zione della decisione adottata, nonch lindicazione del lettera q).
termine e dellorgano cui deve essere presentato leven- 2. Lorganismo nazionale di accreditamento comunica
tuale ricorso. Tale divieto adottato anche nei casi di so- tempestivamente a Unioncamere la sospensione o revoca
spensione o revoca del certificato di accreditamento. del certificato di accreditamento a seguito dellattivit di
4. Lorganismo oggetto di provvedimenti dinibizione del- sorveglianza di cui al comma 1 per il seguito di compe-
la prosecuzione dellattivit o di autotutela da parte di Union- tenza di cui allarticolo 12.
camere comunica ai titolari degli strumenti oggetto di verifi- 3. La Camera di commercio competente per territorio
che periodiche gi programmate, limpossibilit ad eseguire sullo strumento esercita lattivit di vigilanza eseguendo
le verifiche. I titolari degli strumenti sono tenuti alla ripro- controlli a campione, computati su base annuale, fino al 5
grammazione degli stessi con altro organismo, entro sessanta per cento degli strumenti gi sottoposti a verificazione pe-
giorni lavorativi dal ricevimento della comunicazione. riodica; nel caso di contatori dellacqua, del gas e dispo-
sitivi di conversione del volume, di energia elettrica e di
Art. 13. energia termica la vigilanza sulle verificazioni periodiche
effettuata fino alla soglia dell1 per cento. Gli strumenti
Obbligo di registrazione e di comunicazione di misura e le risorse necessarie al controllo a campione
sono messi a disposizione della Camera di commercio
1. Gli organismi inviano telematicamente entro dieci dallorganismo che ha eseguito la verificazione.
giorni lavorativi dalla verificazione, alla Camera di com-
mercio di ciascuna delle province in cui essi hanno effet- 4. La disposizione di cui allultimo periodo del com-
tuato operazioni di verificazione periodica e a Unionca- ma 3 non trova applicazione nel caso in cui lorganismo
mere, un documento di riepilogo degli strumenti verifica- comunichi in via telematica alla Camera di commercio
ti con almeno i seguenti elementi: competente per territorio il piano di lavoro e gli utenti
presso cui effettuer operazioni di verificazione perio-
a) nome, indirizzo ed eventuale partita IVA del tito- dica con un anticipo di almeno 5 giorni lavorativi, se la
lare dello strumento; Camera di commercio programma lo svolgimento dei
b) indirizzo presso cui lo strumento in servizio, ove propri controlli in una data diversa da quella comunicata
diverso dal precedente; dallorganismo.

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5. La vigilanza di cui al presente articolo, effettuata in


conformit ai commi 3, 4, 5 e 6 dellarticolo 5.
4. Le apparecchiature ausiliarie self-service, oggetto di
6. I risultati delle operazioni di vigilanza effettuate dal- approvazione nazionale in quanto tali o in quanto parte di
le Camere di commercio sono trasmessi a Unioncamere un sistema di misura, sono esonerate dalla verificazione
e, in caso di anomalie riscontrate, anche allorganismo prima e dalla successiva legalizzazione e sono messe in
nazionale di accreditamento. servizio nel rispetto delle procedure di cui allallegato III.
La targa con le iscrizioni prevista nellapprovazione na-
zionale non vincolata con i bolli di verificazione prima
Art. 15. ed realizzata in modo tale che la rimozione comporti la
sua distruzione o comunque limpossibilit del suo ulte-
Vigilanza riore utilizzo.
1. Le Camere di commercio esercitano funzioni di vi- 5. Le disposizioni del presente regolamento in materia
gilanza sulla corretta applicazione del presente decreto. di targhe e iscrizioni da riportare sui distributori di carbu-
rante e apparecchiature ausiliarie associate sostituiscono
tutte le prescrizioni in materia previste dai singoli provve-
Capo III dimenti di approvazione emanati ai sensi della normativa
nazionale.
SEMPLIFICAZIONE E ADEGUAMENTO ALLE NORME EUROPEE
6. Le apparecchiature ausiliarie self-service in servizio
conformi alla normativa nazionale o europea non sono
Art. 16. soggette alla verificazione periodica e su di esse non si
applica il relativo contrassegno, fermi restando gli altri
Armonizzazione e semplificazione eventuali controlli relativi al loro corretto funzionamento.
7. Le apparecchiature ausiliarie self-service conformi
1. Anche al fine di semplificare e armonizzare le proce- alla normativa nazionale e europea, nel rispetto della ve-
dure e gli oneri a carico dei fabbricanti di strumenti di mi- rifica dellassociazione, possono essere associati ai distri-
sura nazionali con quelli a carico dei fabbricanti di stru- butori stradali di metano (CNG) per il rifornimento dei
menti di misura disciplinati dalla normativa dellUnione veicoli.
europea, qualora vengono introdotte al software modi-
ficazioni per personalizzazioni e adattamenti gestionali
metrologicamente irrilevanti e pertanto liberi dal control- Capo IV
lo metrico, detti fabbricanti non sono tenuti a depositare
presso la competente divisione del Ministero dello svi- ABROGAZIONI E DISPOSIZIONI TRANSITORIE
luppo economico il nuovo eseguibile del programma e
la dichiarazione di cui al punto 1.2, lettere a) e b), della
circolare 17 settembre 1997, n. 62, del Ministero dellin- Art. 17.
dustria del commercio e dellartigianato. Abrogazioni
2. Gli strumenti di misura muniti di approvazione na-
zionale o europea possono essere sottoposti alla verifica- 1. Sono abrogati i seguenti regolamenti e provvedi-
zione periodica, anche se oggetto di una riparazione che menti ministeriali:
ha comportato la sostituzione di un organo principale, a) decreto del Ministro dellindustria, del commer-
purch detta riparazione non determini allo strumento cio e dellartigianato 28 marzo 2000, n. 182, concernen-
modifiche tali da pregiudicare la sua conformit. te il regolamento recante modifica e integrazione della
3. Per gli strumenti di misura rientranti fra le categorie disciplina della verificazione periodica degli strumenti
di strumenti disciplinati dagli allegati da MI-001 a MI- metrici in materia di commercio e camere di commercio,
010 del decreto legislativo 2 febbraio 2007, n. 22, gi in fatte salve le abrogazioni disposte dallarticolo 11, com-
servizio al 31 ottobre 2016 con approvazione secondo la ma 1, del medesimo decreto;
normativa nazionale o europea previgente rispetto alla b) decreto del Ministro delle attivit produttive 10 di-
direttiva 2004/22/CE, nel caso in cui la targa con le iscri- cembre 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
zioni regolamentari risulta mancante, illeggibile o priva Repubblica italiana n. 39 del 15 febbraio 2002, recante
dei cosiddetti bolli di verificazione prima, lorganismo condizioni e modalit di riconoscimento dellidoneit dei
ripristina le iscrizioni su unetichetta adesiva, realizzata laboratori allesecuzione della verificazione periodica de-
in modo tale che la rimozione ne comporti la distruzio- gli strumenti di misura;
ne, la applica in prossimit delle iscrizioni regolamentari
originarie e la vincola con propri i sigilli. Il titolare dello c) decreto del Vice Ministro dello sviluppo econo-
strumento, entro dieci giorni dallavvenuto ripristino del- mico 29 agosto 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
le iscrizioni regolamentari, richiede la verificazione pe- della Repubblica italiana n. 225 del 27 settembre 2007,
riodica, ove non sia stata gi effettuata contestualmente al concernente vigilanza sul mercato degli strumenti di mi-
predetto ripristino, e dopo tale richiesta pu utilizzare lo sura di cui allarticolo 14 del decreto legislativo 2 febbra-
strumento fino allesecuzione della verificazione. io 2007, n. 22, che attua la direttiva 2004/22/CE;

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d) decreto del Ministro dello sviluppo economico d) direttiva del Ministro dello sviluppo economico
18 gennaio 2011, n. 31, recante il regolamento concer- 14 ottobre 2011, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
nente i criteri per lesecuzione dei controlli metrologici Repubblica italiana n. 293 del 17 dicembre 2011, recante
successivi sui gli strumenti per pesare a funzionamento indirizzo e coordinamento tecnico in materia di operazio-
automatico, ai sensi del decreto legislativo 2 febbraio ne di verificazione dei distributori di carburanti conformi
2007, n. 22, attuativo della direttiva 2004/22/CE; alla direttiva 2004/22/CE, attuata con il decreto legisla-
tivo 2 febbraio 2007, n. 22, associati ad apparecchiature
e) decreto del Ministro dello sviluppo economico ausiliarie ammesse alla verificazione metrica ai sensi del-
18 gennaio 2011, n. 32, recante il regolamento concer- la normativa nazionale;
nente i criteri per lesecuzione dei controlli metrologici
successivi sui sistemi per la misurazione continua e di- e) direttiva del Ministro dello sviluppo economico
namica di quantit di liquidi diversi, ai sensi del decreto 14 marzo 2013, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del-
legislativo 2 febbraio 2007, n. 22, attuativo della direttiva la Repubblica italiana n. 102 del 3 maggio 2013, recante
2004/22/CE; indirizzo e coordinamento tecnico in materia di operazio-
ne di verificazione di distributori di carburante associati
f) decreto del Ministro dello sviluppo economico ad apparecchiature ausiliarie e di armonizzazione tecnica
16 aprile 2012, n. 75, recante il regolamento concernente alla normativa europea;
i criteri per lesecuzione dei controlli metrologici succes- f) direttiva del Ministro dello sviluppo economico
sivi sui contatori del gas e i dispositivi di conversione del 12 maggio 2014, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
volume, ai sensi del decreto legislativo 2 febbraio 2007, Repubblica italiana n. 165 del 18 luglio 2014, recante in-
n. 22, attuativo della direttiva 2004/22/CE; dirizzo e coordinamento tecnico in materia di operazione
g) decreto del Ministro dello sviluppo economico di verificazione dei dispositivi di conversione del volu-
30 ottobre 2013, n. 155, recante il regolamento concer- me, di semplificazione e di armonizzazione tecnica alla
nente i criteri per lesecuzione dei controlli metrologici normativa europea.
successivi sui contatori dellacqua e sui contatori di calo-
re, ai sensi del decreto legislativo 2 febbraio 2007, n. 22, Art. 18.
attuativo della direttiva 2004/22/CE;
Disposizioni transitorie e finali
h) decreto del Ministro dello sviluppo economico
24 marzo 2015, n. 60, recante il regolamento concer- 1. Le disposizioni del presente regolamento entrano in
nente i criteri per lesecuzione dei controlli metrologici vigore il novantesimo giorno successivo alla pubblica-
successivi sui contatori di energia elettrica attiva, ai sensi zione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della
del decreto legislativo 2 febbraio 2007, n. 22, attuativo Repubblica italiana.
della direttiva 2004/22/CE (MID) e modifiche al decreto
16 aprile 2012, n. 75, concernente i criteri per lesecu- 2. Gli organismi gi abilitati ad effettuare verificazio-
zione dei controlli successivi sui contatori del gas e sui ni periodiche in conformit alle disposizioni dei decreti
dispositivi di conversione del volume. abrogati ai sensi dellarticolo 17, comma 1, riprodotte o
comunque non in contrasto con disposizioni del presente
2. Dalla data di entrata in vigore del presente regola- decreto, continuano a svolgere tali attivit senza soluzio-
mento cessano di trovare applicazione le seguenti diret- ne di continuit, a semplice richiesta e senza oneri, e in
tive ministeriali: sede di verificazione periodica degli strumenti sottoposti
alla normativa nazionale, quando ne ricorrono le condi-
a) direttiva del Ministro della attivit produttive zioni, utilizzano gli stessi sigilli con gli elementi identifi-
4 aprile 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della cativi assegnati da Unioncamere per la verificazione dei
Repubblica italiana n. 246 del 22 ottobre 2003, recente corrispondenti strumenti sottoposti alla normativa euro-
indirizzo e coordinamento tecnico in materia di operazio- pea. Le camere di commercio e gli organismi abilitati ad
ni di verificazione periodica degli strumenti di misura; effettuare verificazioni periodiche in conformit alle di-
sposizioni dei decreti abrogati che non trovano corrispon-
b) direttiva del Ministro delle attivit produttive denza nelle disposizioni del presente decreto, continuano
30 luglio 2004, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della transitoriamente a svolgerle per un periodo massimo di
Repubblica italiana n. 253 del 27 ottobre 2004, recante diciotto mesi dallentrata in vigore del presente regola-
la definizione delle caratteristiche dei sigilli di garanzia mento, applicando, in quanto compatibili, tutte le proce-
apposti sugli strumenti di misura da parte dei laboratori dure di verifica, gli obblighi di comunicazione e quelli re-
riconosciuti idonei a eseguire la verificazione periodica; lativi allistituzione ed alla tenuta del libretto metrologico
previsti dal presente regolamento.
c) direttiva del Ministro dello sviluppo economico
4 agosto 2011, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della 3. Per gli strumenti gi oggetto di verifiche periodi-
Repubblica italiana n. 242 del 17 ottobre 2011, recante che in conformit alle disposizioni dei decreti abrogati ai
indirizzo e coordinamento tecnico in materia di controlli sensi dellarticolo 17, comma 1, riprodotte o comunque
successivi sui distributori di carburanti (eccetto i gas li- non in contrasto con disposizioni del presente decreto, la
quefatti) di cui allallegato MI -005 del decreto legislati- periodicit delle verifiche continua ad essere calcolata a
vo 2 febbraio 2007, n. 22; decorrere dallultima verifica effettuata.

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4. Per gli strumenti per i quali la periodicit della veri- 1.2 Lorganismo al momento della presentazione
fica risulta ridotta per effetto del presente decreto, la pri- della Scia dichiara il possesso di un certificato di accredi-
ma conseguente verifica successiva pu comunque essere tamento con scopo conforme al presente decreto, rilascia-
svolta entro un anno dallentrata in vigore del presente to dallorganismo nazionale di accreditamento, attestante
decreto se il relativo termine scade anteriormente. che lorganismo stesso conforme ad una delle norme di
5. Per gli strumenti in precedenza non soggetti a verifi- cui allarticolo 2, comma 1, lettera q); inoltre lorganismo
ca periodica e per i quali tale verifica stata introdotta dal dichiara anche la sussistenza dei requisiti di cui al presen-
presente decreto, la periodicit della verifica va calcolata te regolamento e delle altre norme applicabili.
di norma dalla data di messa in servizio, se disponibile, 1.3 Lente che rilascia il certificato di accredita-
ovvero dal biennio successivo alla data del bollo metrico, mento deve fornire evidenza che le verifiche compiute
se presente, ma la prima verifica pu essere svolta entro sullorganismo abbiano pienamente considerato i conte-
un triennio dallentrata in vigore del presente decreto se il nuti del presente decreto.
relativo termine scade anteriormente. 1.3 Gli organismi nominano un responsabile per
6. Per gli strumenti di cui allallegato MI-007 - Tassa- lattivit di verificazione periodica disciplinata dal pre-
metri - e allallegato MI-010 - Analizzatori di gas di sca- sente regolamento.
rico - del decreto legislativo 2 febbraio 2007, n. 22, e suc-
cessive modificazioni, il termine di cui al comma 5 per
lo svolgimento delle verifiche periodiche resta comunque 2. Requisiti del personale degli organismi accreditati in
subordinato allindividuazione di specifiche schede per le conformit alla UNI CEI EN ISO/IEC 17020:2012 o
procedure di verificazione periodica integrative di quelle alla UNI CEI EN ISO/IEC 17065:2012.
di cui allallegato III, adottate con le medesime procedure
del presente regolamento. 2.1 Il responsabile dellorganismo che effettua le ve-
rificazioni periodiche sugli strumenti e, nel caso, il suo
7. Per gli strumenti di misura utilizzati nellambito sostituto, sono in possesso dei seguenti requisiti minimi:
delle attivit dei servizi dellenergia elettrica e del gas a) diploma di scuola media superiore;
e dei servizi idrici integrati, i termini di cui al comma 5
possono essere derogati nellambito dei provvedimenti di b) esperienza di lavoro di almeno tre anni di cui
regolazione adottati dalla competente Autorit ammini- due anni anche in attivit industriali o di servizio e un
strativa indipendente anche in funzione di eventuali piani anno in attivit di verifica, manutenzione, fabbricazione,
di miglioramento dei servizi di misura con sostituzione installazione degli strumenti su cui effettuer le verifiche
degli strumenti di misura esistenti e per coordinare i con- periodiche;
seguenti adempimenti, evitare oneri sproporzionati per c) conoscenze adeguate delle norme in materia di
gli operatori e riflessi negativi sui livelli dei prezzi. metrologia legale.
Il presente decreto, munito del sigillo di Stato, sar in- 1.2 Il personale operativo dellorganismo che effet-
serito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della tua le verificazioni periodiche sugli strumenti in posses-
Repubblica italiana. fatto obbligo a chiunque spetti di so dei seguenti requisiti minimi:
osservarlo e di farlo osservare. a) diploma di scuola media inferiore;
Roma, 21 aprile 2017 b) esperienza di lavoro di almeno un anno in attivi-
t di verifica, manutenzione, fabbricazione, installazione
Il Ministro: CALENDA degli strumenti su cui effettuer le verifiche periodiche;
Visto, il Guardasigilli: ORLANDO c) conoscenze adeguate delle norme in materia di
metrologia legale.
Registrato alla Corte dei conti il 6 giugno 2017
Ufficio controllo atti MISE e MIPAAF, reg.ne prev. n. 619
3. Indipendenza degli organismi e sigilli
3.1 Lorganismo che rispetta i criteri minimi din-
dipendenza di cui allappendice A punto A.3 della nor-
ALLEGATO I ma UNI CEI EN ISO/IEC 17020:2012, pu eseguire la
verificazione periodica e la riparazione, mentre nel caso
(articolo 4, comma 1; articolo 10, comma 1) in cui detto organismo rispetta i criteri minimi di indipen-
denza di cui allappendice A punto A.1, pu eseguire solo
Requisiti degli organismi la verificazione periodica.
3.2 Lorganismo che rispetta i requisiti minimi
1. Presupposti e requisiti dindipendenza della norma UNI CEI EN ISO/IEC
17025:2005, pu eseguire la verificazione periodica e la
1.1 Gli organismi che hanno presentato apposita Scia riparazione.
a Unioncamere nel rispetto delle condizioni e dei requisiti
prescritti dal presente regolamento effettuano la verifica- 3.3 Lorganismo che rispetta i requisiti minimi din-
zione periodica. Nei casi previsti al punto 3, gli organismi dipendenza della norma UNI CEI EN 17065:2012 pu
possono effettuare la riparazione degli strumenti. eseguire solo la verificazione periodica.

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ALLEGATO II 1.8 In deroga al punto 1.2, i campioni di prima linea


(di riferimento), i campioni di lavoro e gli strumenti di
(art. 5, comma 3) controllo (master meters) utilizzati ai fini dellesecuzio-
ne della verificazione periodica e dei controlli casuali dei
sistemi di misurazione su condotta e dei sistemi di misu-
Procedure per la verificazione periodica e i controlli razione per liquidi criogenici sono inseriti in un sistema
casuali pianificato di controllo del rispetto degli errori e delle in-
certezze. In particolare il citato sistema pianificato ha una
cadenza di certificazione di taratura biennale per i cam-
1. Generalit pioni di prima linea, eseguita da laboratori accreditati da
enti designati ai sensi del regolamento (CE) n. 765/2008
1.1 Le procedure da seguire nella verificazione pe- del Parlamento europeo e del Consiglio mentre per quelli
riodica e nei controlli casuali degli strumenti di misura di lavoro, la cadenza dei controlli annuale. I campioni di
sono rivolte ad accertare la presenza dei bolli di verifica- prima linea e i campioni da lavoro hanno errore e incer-
zione prima nazionale o di quella CEE/CE o della marca- tezza estesa di taratura singolarmente non maggiori di un
tura CE e il rispetto degli errori massimi tollerati, esclu- terzo dellerrore massimo tollerato previsto nelle prove
dendosi qualsiasi operazione che comporti lalterazione da eseguirsi nei controlli. Lincertezza estesa calcolata
dei parametri di lavoro, lo smontaggio di componenti e con un fattore di copertura k = 2 includendo lincertez-
la rimozione o aggiunta di sigilli rispetto a quelli previsti za di taratura dei campioni di misura, lincertezza delle
nelle approvazioni di modello o di progetto. operazioni di taratura e lincertezza del campione oggetto
della taratura. Dette prescrizioni si applicano anche alle
1.2 Gli strumenti utilizzati per lesecuzione della ve- misure di capacit 1000 L qualora utilizzate nei control-
rificazione periodica e dei controlli casuali non devono li di cui allart. 3.
essere affetti da un errore superiore a 1/3 dellerrore mas- 1.9 In caso di esito negativo della verificazione pe-
simo tollerato per la grandezza che si sta misurando e lin- riodica loperatore dellorganismo appone sullo strumen-
certezza estesa con cui stato determinato lerrore dello to il contrassegno di cui allallegato VI, punto 2, ove
strumento non deve superare 1/3 dellerrore misurato. riportato il logo recante gli elementi identificativi dellor-
ganismo che lo appone e la data. Il contrassegno rimos-
1.3 Gli strumenti di cui al punto 1.2 precedente sono so allatto della riparazione o della nuova richiesta di ve-
muniti di certificato di taratura rilasciato da laboratori ac- rificazione periodica o della verificazione stessa.
creditati da enti designati ai sensi del regolamento (CE) 1.10 Le procedure di verifica di alcune tipologie
n.765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, per di strumenti di misura sono riportate nelle schede di cui
la grandezza e il campo di misura che gli strumenti sono allallegato III; per le altre tipologie di strumenti, nel-
destinati a misurare e la periodicit di tale taratura ripor- le more delladozione delle direttive di cui al comma 4
tata nellallegato IV. dellart. 3, la verificazione periodica e i controlli in ge-
1.4 Deroghe al certificato di taratura rilasciato da nere sono eseguiti tenendo presenti i principi, in quanto
laboratori accreditati da enti designati ai sensi del rego- applicabili, dalle prescrizioni previste in materia di verifi-
lamento (CE) n. 765/2008, oltre quelle gi previste nelle cazione dalle norme nazionali, dalle norme europee e dal-
schede di cui allallegato III, possono essere autorizzate le pertinenti norme armonizzate europee o, in loro assen-
con provvedimento del Ministero dello sviluppo econo- za, dalle relative raccomandazioni OIML. Si applicano
mico per strumenti utilizzati nella verificazione periodica inoltre le eventuali procedure specificamente previste per
di particolari tipologie di strumenti o di ausilio per ese- controlli analoghi dalle relative approvazioni di modello
guire detta verificazione. nazionali e europee o dai relativi attestati di esame CE del
tipo o di progetto.
1.5 Qualora la verificazione dello strumento in ser-
vizio viene effettuata con uno strumento di controllo
(master meter), fatte salve le specifiche deroghe previste
dal presente regolamento, lo strumento di controllo deve ALLEGATO III
rispettare i requisiti di cui ai punti 1.2 e 1.3 precedenti,
per la grandezza ed il campo di misura che lo strumento (art. 4, comma 9)
destinato a misurare. Schede per le procedure di verificazione periodica
1.6 In alternativa allo strumento di controllo (master A) Strumenti per pesare a funzionamento non
meter) possono essere utilizzati per la verificazione anche automatico.
sistemi di misura equivalenti i quali rispettano i requisiti B) Strumenti per pesare a funzionamento automa-
dei punti 1.2 e 1.3. tico - Riempitrici gravimetriche automatiche.
C) Distributori di carburante.
1.7 Gli strumenti e le apparecchiature necessari per D) Distributori di carburante associati ad apparec-
le funzioni da svolgere sono nella disponibilit materiale chiature ausiliarie - Procedure di installazione.
dellorganismo che svolge la verifica, anche per mezzo di
comodato duso ovvero secondo altre forme che ne assi- E) Convertitori di volume di gas.
curino leffettiva disponibilit. F) Contatori di energia elettrica attiva.

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Scheda A. - Strumenti per pesare a funzionamento non 3. Prove metrologiche e loro svolgimento:
automatico (NAWI) a) prova di accuratezza del dispositivo di zero
qualora questo non sia elettronico.
Procedura per la verificazione periodica delle bilan-
ce a funzionamento non automatico conformi alla norma- effettuata mettendo lo strumento a zero e determi-
tiva nazionale e europea. nando, in seguito, il carico aggiuntivo per il quale lindi-
catore passa da zero ad una divisione superiore allo zero;
1. In deroga al punto 1.3 dellallegato II i pesi uti- b) prova della ripetibilit a circa 80% Max
lizzati per la verifica degli strumenti di classe III e IV (EN45501:2015 A.4.10) con la ripetizione di n. 3 pesate
con divisione di verifica (e) 1 g, possono essere tarati per livello;
dallorganismo che svolge la verificazione, purch di-
sponga di sistemi di trasferimento (comparatori di mas- c) prova di decentramento.
sa) e di procedure idonee con particolare attenzione ai se- effettuata secondo le prescrizioni della norma ar-
guenti punti: monizzata UNI CEI EN 45501;
lerrore massimo tollerato della massa che non d) prove atte alla determinazione degli errori mas-
deve superare 1/3 del massimo errore tollerato dello simi tollerati fino a Max senza tara, con almeno 5 distinti
strumento sottoposto a verifica periodica per il carico di valori di carico con carico ascendente e 5 con carico di-
prova; scendente; i carichi dovranno avere valori prossimi alle
lincertezza di misura connessa alle operazioni di portate Max e Min e ad altri tre valori intermedi. Per gli
taratura non deve essere superiore a 1/3 dellerrore mas- strumenti con Max > 1t se si impiega il metodo di sosti-
simo tollerato per la classe di precisione degli strumenti tuzione con zavorra non si effettua la prova con carico
considerata (punto 3.7.1 EN45501:2015). discendente;
e) prova di accuratezza del dispositivo di tara qua-
In sede di verifica di strumenti, in luogo dei pesi lora questo non sia di tipo elettronico.
pu essere utilizzato un qualsiasi altro carico non varia-
bile a condizione che siano utilizzati almeno pesi cor- La prova effettuata come descritto al presente com-
rispondenti al 50% della portata massima (punto 3.7.3 ma 3, lettera a), dopo aver azionato il dispositivo di tara;
EN45501:2015). f) prove di mobilit o di sensibilit approssima-
In luogo del 50% della portata massima, la porzione tivamente in corrispondenza di min., 1/2 Max e Max; la
dei pesi pu essere ridotta a: prova non applicabile per strumenti con indicazione di-
gitale (punto 8.3.3 EN 45501:2015).
a) 35% della portata massima se lerrore di ripeti-
bilit non supera 0,3 e (e = divisione di verifica);
Scheda B - Strumenti per pesare a funzionamento
b) 20% della portata massima se lerrore di ripeti- automatico - Riempitrici gravimetriche automatiche
bilit non supera 0,2 e (e = divisione di verifica). Lerrore
di ripetibilit deve essere determinato con un carico pros- 1. Procedure per la verificazione periodica di strumenti
simo al punto in cui verr effettuata la sostituzione (punto per pesare a funzionamento automatico - riempitrici gra-
3.7.3 EN45501:2015), collocato tre volte sul ricettore del vimetriche automatiche (dosatrici ponderali automatiche
carico. o DOS) conformi alla normativa nazionale e europea de-
2. La verificazione periodica prevede: stinati a riempire contenitori con una massa predetermi-
nate virtualmente costante di prodotto sciolto.
a) un controllo visivo, al fine di verificare lin-
tegrit delle marcature e/o etichette adesive attestanti la 1.1 Classi di accuratezza.
verificazione prima nazionale o CE, dellesistenza sullo 1.1.1 Il fabbricante deve specificare sia la classe
strumento delle iscrizioni regolamentari, dei sigilli o di di accuratezza di riferimento, Ref(x), sia la classe (o le
altri elementi di protezione. Nel caso di sigilli elettronici classi) di accuratezza di funzionamento, X(x).
con contatore di eventi si accerta la corrispondenza tra 1.1.2 Per il tipo di strumento designata una clas-
lindicazione di detto contatore e il numero riscontrato, se di accuratezza di riferimento, Ref(x), che corrisponde
secondo i casi in occasione dellultima verificazione pe- alla maggiore accuratezza possibile per gli strumenti di
riodica, della verificazione prima o CE oppure dellulti- quel tipo. Una volta completata linstallazione, per i sin-
ma rilegalizzazione; goli strumenti sono designate una o pi classi di accura-
b) controllo della presenza del libretto metrologi- tezza di funzionamento, X(x), tenendo conto dei prodotti
co, se gi rilasciato; specifici da pesare. Il fattore (x) di designazione della
classe deve essere 2 ed espresso nella forma 1 x 10k,
c) leffettuazione di prove metrologiche per veri- 2 x 10k o 5 x 10k, dove k un numero intero negativo
ficare il funzionamento e il rispetto degli errori massimi (compreso lo zero).
tollerati, in deroga allart. 4, comma 7. Gli errori mas-
simi tollerati sono quelli previsti dal decreto legislativo 1.1.3 La classe di accuratezza di riferimento
19 maggio 2016, n. 83, allegato A, punti 4.1 e 4.2 e in Ref(x) si applica alla pesatura statica.
caso di indicazione digitale lerrore dellindicazione deve 1.1.4 Per la classe di accuratezza di funzionamen-
essere corretto per arrotondamento; gli stessi errori si ap- to X(x), X un regime che associa laccuratezza al peso
plicano agli strumenti in servizio conformi alla normativa del carico e (x) un moltiplicatore per i limiti di errore
nazionale. specificati per la classe X(1).

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1.2 Massa unitaria di riferimento di un prodotto


Massa uguale alla media delle masse dei dieci pi grandi pezzi o particelle elementari del prodotto presenti
in uno o pi carichi.
1.3 Valore convenzionalmente vero della massa della dose di prova.
Viene considerato tale il risultato della pesatura della dose di prova su uno strumento di controllo.
1.4 Valore predeterminato.
Valore, espresso in unit di massa, fissato dalloperatore mediante un dispositivo di predeterminazione delle
dosi, allo scopo di definire il valore nominale delle dosi.
1.5 Scarto di una dose dalla media, in pesatura automatica.
Valore assoluto della differenza tra il valore convenzionalmente vero di una dose e la media dei valori con-
venzionalmente veri di tutte le dosi prese in considerazione.
1.6 Valore medio di n valori
Valore medio di n valori, espresso matematicamente dalla relazione:

2. Limiti di errore
2.1 Errore di pesatura statica
2.1.1 Per i carichi statici nelle condizioni di funzionamento nominali, lerrore massimo tollerato per la classe
di accuratezza di riferimento Ref(x) deve essere pari a 0,312 volte lo scarto massimo tollerato di ciascun riempimento
rispetto alla media, come specificato nella tabella 1, per il fattore di designazione della classe (x).
2.1.2. Per gli strumenti in cui il riempimento pu essere fatto a partire da pi di un carico (es. pese cumu-
lative o a combinazione selettiva) lerrore massimo tollerato per carichi statici laccuratezza richiesta per il riem-
pimento, come specificato al successivo punto 5.2 (non la somma degli scarti massimi tollerati per i singoli carichi).

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2.2 Scarto rispetto alla media di riempimento portate massima e minima


Tabella 1 Marcatura CE e marcatura metrologica supple-
Scarto massimo tollerato mentare M
Valore della massa dei di ciascun riempimento Numero dellattestato di esame CE del tipo o di
riempimenti - m(g) rispetto alla media rela- progetto
tiva alla classe X(1)
m 50 9% Controllo della presenza del libretto metrologico,
se gi rilasciato
50 < m 100 4,5 g
Accertarsi inoltre che il software metrologico e
100 < m 200 4,5% la versione presente sia corrispondente al pertinente
200 < m 300 9g Attestato.
300 < m 500 3% Esaminare se il luogo e le condizioni dimpiego del-
500 < m 1 000 15 g lo strumento sono appropriati;
1 000 < m 10 000 1,5% 3.3 Prove per i requisiti metrologici
10 000 < m 15 000 150 g Le prove da effettuare, quando possibile, col prodot-
15 000 m 1% to che lo strumento destinato a dosare, devono essere
eseguite secondo la programmazione descritta al succes-
Nota: Lo scarto calcolato di ciascun riempimento sivo punto 4, nel rispetto delle modalit di prova di cui al
rispetto alla media pu essere aggiustato per contro- punto 3.4 successivo ed utilizzando uno dei due metodi
bilanciare leffetto delle dimensioni delle particelle specificati nel punto 3.7, con lo strumento completamente
(grani) del materiale. montato e fissato nella posizione di utilizzazione, evitan-
do inutili sprechi di risorse.
2.3 Errore relativo al valore preassegnato (errore di 3.4 Modalit di prova
selezione).
3.4.1 Determinazione della massa delle dosi
Per gli strumenti in cui possibile preassegnare un individuali.
peso del riempimento, la differenza massima tra tale va-
lore preassegnato e la massa media dei riempimenti non La massa delle dosi individuali determinata uti-
deve superare un valore pari a 0,312 volte lo scarto mas- lizzando uno dei metodi di prova con prodotto di cui ai
simo tollerato di ciascun riempimento rispetto alla media, punti 3.7.1. e 3.7.2.
come specificato nella tabella 1.
3. Verifica periodica. 3.4.2 Svolgimento delle prove con prodotto.
3.1 Prove. 3.4.2.1 Le prove sono effettuate con carichi uguali
Le prove devono rispettare le condizioni indica- o prossimi alle portate massima e minima.
te nellattestato di esame del tipo o di progetto e nelle
iscrizioni regolamentati riportate sullo strumento. Sono 3.4.2.2 Le dosatrici cumulative devono essere
effettuate con lo strumento funzionante nelle normali provate come sopra, con il numero pratico massimo di
condizioni duso, in accordo con i metodi di prova usan- carichi per dose ed anche con il numero minimo di carichi
do quando possibile articoli utilizzati dal cliente finale. per dose, e le dosatrici del tipo con carichi associati de-
vono essere provate anchesse come sopra con il numero
buona norma accendere preventivamente lo stru- medio (od ottimale) di carichi per dose.
mento affinch raggiunga un equilibrio termico adeguato
prima di procedere con le prove. Normalmente 30 minuti 3.4.2.3 Se la portata minima minore di un ter-
sono sufficienti in condizioni di temperatura normali. zo della portata massima, saranno effettuate prove anche
3.2 Controllo visivo. vicino al centro del campo di pesatura dei carichi, prefe-
ribilmente vicino a 100 g, 300 g, 1000 g oppure 15000 g,
Accertare la presenza delle iscrizioni e dei documen- come applicabile ma senza superare questi valori.
ti di cui lo strumento deve essere dotato.
Informazioni apposte sullo strumento: 3.4.2.4 Tutte le prove saranno condotte con ogni
Marca o nome del fabbricante parametro regolabile critico rispetto allintegrit metrolo-
gica, ad esempio durata o portata di alimentazione finale,
Informazioni relative allaccuratezza dello impostato in corrispondenza alla condizione pi gravosa
strumento consentita dalle istruzioni scritte del fabbricante e incluse
Integrit dei sigilli nelle iscrizioni segnaletiche.
Come pure, se del caso
3.5 Ogni dispositivo di correzione (azzeramento au-
Dati pertinenti alle condizioni dimpiego tomatico, prodotto in caduta allatto dellarresto dellali-
Capacit di misurazione in termini di pesate in unit mentazione, ecc..) deve essere attivato in conformit alle
di tempo istruzioni scritte del fabbricante.

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3.6 Numero dei carichi di prova. Calcolare lo scarto di ciascuna dose dalla media.
Il numero delle dosi individuali di prova funzione Ripetere le operazioni per gli altri carichi come spe-
del valore predeterminato m, come specificato nella ta- cificato al punto 3.4.
bella 2 seguente.
5. Apparecchiature da utilizzare.
Tabella 2
5.1 Per lesecuzione delle prove di cui ai punti pre-
Numero delle dosi di cedenti, lorganismo dispone di uno strumento per pesare
Valore predeterminato prova di controllo e di pesi campione aventi caratteristiche me-
m 10 kg 60 trologiche corrispondenti alle esigenze di cui al punto 5.2
seguente. In deroga al punto 1.3 dellallegato II lo stru-
10 kg < m 25 kg 30 mento per pesare e i pesi utilizzati per la verifica possono
25 kg < m 100 kg 20 essere tarati dallorganismo che svolge la verificazione,
purch disponga di sistemi di trasferimento (comparato-
100 kg < m 10 ri di massa) e di procedure idonee con particolare atten-
zione alla stima delle incertezze di misura connesse alle
operazioni di taratura. In particolare, lincertezza estesa
3.7 Metodi per le prove con prodotto. di taratura non deve essere superiore ad 1/3 dellerrore
3.7.1 Metodo di verifica separata. massimo tollerato ammessa sui campioni di lavoro, nella
Il metodo di verifica separata richiede luso di un verifica del rispetto delle tolleranze ammesse per la classe
separato strumento di controllo per determinare il valore di precisione degli strumenti considerata.
convenzionalmente vero della massa della dose di prova. 5.2 Lo strumento per pesare di controllo e i pesi
Le caratteristiche metrologiche di questo strumento sono campione utilizzati per le prove devono permettere di de-
specificate al successivo punto 5.2. terminare il peso dei carichi di prova e delle dosi con un
3.7.2 Metodo di verifica integrale. errore non superiore a:
Per determinare il valore convenzionalmente a) un terzo dellerrore tollerato sullo strumento,
vero della massa della dose di prova viene usato lo stru- cio, nel corso delle prove prodotto, un terzo dello scarto
mento sottoposto a prova. Il metodo di verifica integrale massimo tollerato e dellerrore massimo tollerato deller-
deve essere condotto utilizzando un dispositivo indica- rore del valore predeterminato in pesatura automatica, se
tore con caratteristiche adeguate, oppure un dispositivo lo strumento di controllo separato o il dispositivo indi-
indicatore con pesi campione per accertare lerrore di catore, incorporato o associato alla dosatrice, utilizzato
arrotondamento. per il controllo verificato immediatamente prima della
Lincertezza totale del metodo di prova utilizzato prova prodotto, oppure,
non deve essere maggiore di un terzo dellerrore massimo
tollerato per lo strumento. b) un quinto dellerrore massimo tollerato sullo
Note: il metodo di verifica integrale dipende dalla strumento, cio, nel corso delle prove prodotto, un quinto
determinazione delle masse dei carichi. I limiti di errore dello scarto massimo tollerato e dellerrore massimo tol-
prescritti si riferiscono alla massa della dose. Se non lerato sul valore predeterminato in pesatura automatica,
possibile garantire che nel funzionamento normale tutto il in tutti gli altri casi.
carico sia scaricato ad ogni ciclo di funzionamento, cio
che la somma dei carichi sia uguale alla dose, allora oc- Scheda C - Distributori di carburante
corre usare il metodo di verifica separata.
Quando si usa il metodo di verifica integrale per una Procedura per la verificazione periodica dei sistemi di
dosatrice del tipo cumulativo, inevitabile una suddi- misura distributori di carburanti (eccetto i gas liquefatti)
visione della dose di prova. Quando si calcola il valore conformi alla normativa nazionale ed europea.
convenzionalmente vero della dose di prova, necessario
tenere conto della maggiore incertezza dovuta alla suddi- 1. Strumenti di controllo
visione della dose di prova. 1.1 In deroga al punto 1.3 dellallegato II le misure
4. Programmazione delle prove con prodotto di capacit utilizzate per la verifica dei distributori di car-
Regolare la dosatrice conformemente ai punti burante possono essere tarate dallorganismo che svolge
3.4.2.4. e 3.5. la verificazione, purch lorganismo disponga di sistemi
Scegliere un valore predeterminato per la dose e re- di trasferimento e di procedure idonee con particolare at-
golare il valore di carico se questultimo differente dalla tenzione ai seguenti punti:
dose, in conformit al punto 3.4.2. lerrore massimo tollerato della misura di capacit
Far funzionare lo strumento fino ad ottenere il nu- non deve superare 1/3 del massimo errore tollerato dello
mero di dosi specificate nel punto 3.6. strumento sottoposto a verifica periodica.
Pesare tutte le dosi utilizzando uno dei metodi di cui lincertezza di misura connessa alle operazioni di
al punto 3.7. taratura non deve essere superiore a 1/3 dellerrore mas-
Calcolare il valore medio di tutte le dosi della prova simo tollerato per la classe di precisione degli strumenti
in atto e lerrore di predeterminazione. considerata.

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1.2 La capacit dei serbatoi utilizzati per la verifica 2.6 Verifica del raggiungimento della portata
degli errori massimi tollerati deve essere adeguata a con- massima.
tenere il volume erogato dal sistema di misura alla portata Dopo la messa in pressione del circuito idraulico con
massima effettiva nelle condizioni di utilizzo in un tempo lapertura e la successiva lenta chiusura della pistola, az-
non inferiore a 30 secondi. zerare la testata, aprire completamente il circuito idrau-
lico ed erogare per almeno 30 secondi, poi arrestare il
1.3 Il volume dei predetti serbatoi utilizzati deter- flusso. La portata in litri/minuto non deve essere inferiore
minato alla temperatura di riferimento di 15 C ed a parti- al 60% della portata massima riportata nella targa delle
re dallo stato da vuoto bagnato e sgocciolato. iscrizioni regolamentari e il relativo calcolo viene effet-
2. La verificazione periodica prevede: tuato sulla base sulla base di quanto indicato dalla testata
indicatrice dello strumento.
2.1 Controllo visivo finalizzato a verificare la pre- 2.7 Prove su distributori di carburante conformi alla
senza dei bolli di verificazione prima nazionale o di quelli normativa nazionale o europea e associati ad apparec-
CEE o della marcatura CE e della marcatura metrologica chiature ausiliarie self-service utilizzate in modalit non
supplementare M, nonch delle iscrizioni regolamentari e sorvegliata (unattended service mode) da eseguire una
dellintegrit dei sigilli. volta per ogni testata del distributore.
2.7.1 Disponibilit ricevuta.
2.2 Controllo della presenza del libretto metrologi-
co, se gi rilasciato. Controllare che in caso di indisponibilit della rice-
vuta sia inibita la prenotazione di una nuova erogazione
2.3 Controllo che in caso di sostituzione di un com- oppure che sia segnalata al cliente lindisponibilit della
ponente del sistema di misura vincolato con sigilli di ricevuta stessa.
protezione detta sostituzione sia stata annotata nel libret- 2.7.2 Erogazione con carta elettronica di
to metrologico; detta annotazione, effettuata a cura del pagamento.
soggetto che ha eseguito lintervento, comprende anche il Dopo aver abilitato lerogazione con carta elettroni-
numero di serie, se presente. ca, effettuare unerogazione e quindi verificare la corri-
spondenza tra i dati visualizzati dal sistema di misura e lo
2.4 Esecuzione di prove metrologiche finalizzate ad scontrino di ricevuta.
accertare il corretto funzionamento del sistema di misura.
2.7.3 Erogazione prepagata con banconote, in-
2.4.1 Verifica del rispetto degli errori massimi completa o non iniziata.
tollerati. Dopo aver abilitato unerogazione per limporto
corrispondente alla/e banconota/e accreditata/e, avviare
Tale verifica effettuata mediante due distinte eroga- lerogazione quindi interromperla chiudendo e riponendo
zioni corrispondenti alla portata massima e minima del la pistola. Verificare la congruenza dei dati visualizzati
sistema di misura accertando che in ciascuna erogazione dal sistema di misura con lo scontrino di resto.
lerrore massimo tollerato non sia superiore a quello pre-
visto dalla pertinente normativa nazionale o europea in 2.7.4 Cambio prezzo unitario.
base al quale stato approvato, fatta salva lapplicazione Dopo aver avviato lerogazione, effettuare la modifica
dellart. 4, comma 10, secondo periodo. del prezzo unitario ed accertare che il nuovo prezzo uni-
tario impostato non abbia effetto sul corrispettivo dovuto.
2.4.2 Verifica del corretto funzionamento dei 2.7.5 Regolatore di durata delle erogazioni
visualizzatori continui di quantit (totalizzatori), ove prepagate.
presenti. Dopo aver impostato unerogazione, verificare
Dopo aver letto il valore iniziale indicato dal visua- che qualora lutente non provvede a rifornirsi entro un
lizzatore continuo di quantit, erogare una certa quantit tempo di attesa, lerogazione inibita in modo automati-
di prodotto superiore alla minima quantit misurabile dal- co e viene rilasciata ricevuta.
lo strumento; la differenza tra il valore iniziale e quello 2.7.6 Verifica delle registrazioni.
finale letto sul predetto visualizzatore non deve differire Verificare che vengano registrati su supporti dure-
dal valore indicato dal dispositivo di visualizzazione az- voli tutti i dati e le informazioni necessarie a individuare
zerabile del sistema di misura per pi di 1 (uno) litro. le singole transazioni.
2.8 Loperatore che effettua i controlli di cui
2.5 Verifica della tenuta del circuito idraulico a valle allart. 3, comma 1, lettere a) e b), compila la lista di con-
del misuratore. trollo (checklist) riportata nellallegato A alla presente
2.5.1 Messa in pressione il circuito idraulico me- scheda.
diante lavviamento della pompa e lestrazione della pi- 2.9 Loriginale della lista di controllo conservata
stola che deve essere tenuta chiusa. a cura dellorganismo che ha effettuato la verificazione
periodica, e dallo stesso trasmessa in copia o in forma-
2.5.2 Verifica che per un periodo di circa 30 se- to elettronico alla Camera di commercio competente per
condi il dispositivo di visualizzazione azzerabile non se- territorio; una copia di detta lista tenuta a disposizio-
gni un passaggio di prodotto superiore al doppio del mas- ne delle Autorit di controllo da parte del titolare dello
simo errore tollerato per la minima quantit misurabile. strumento.

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Scheda D - Distributori di carburante associati ad apparecchiature ausiliarie - Procedure di controllo in fase di


associazione (art. 22-bis, comma 2, del decreto legislativo 2 febbraio 2007, n. 22, come modificato dallart. 1,
comma 1, lettera hh) del decreto legislativo 19 maggio 2016, n. 84)

Procedure per il controllo della corretta funzionalit da eseguirsi al momento dellassociazione di distributori di
carburante con apparecchiature ausiliarie self-service. Lapparecchiatura ausiliaria self-service un sistema che con-
sente al cliente di fare uso di un sistema di misura per ottenere liquidi per il proprio uso personale.
1 Procedure
1.1 Le disposizioni e le procedure tecniche finalizzate ad accertare il corretto funzionamento dellassociazione
di distributori di carburante nazionali ed europei con apparecchiature ausiliarie self-service sono riportate nellallegato
A alla presente scheda.
1.2 Lapparecchiatura self-service munita di certificato di valutazione (EC) o di certificato di componenti
(PC) rilasciato da un organismo notificato o di una approvazione nazionale.

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2. Verifica dellassociazione. Allegato A (Punto 1.1 della scheda D)


2.1 Dopo il 30 ottobre 2016 consentita linstalla-
zione e lutilizzo delle apparecchiature self-service mu-
nite di certificato di valutazione (EC) o di certificato di Procedura per laccertamento del corretto funzionamento
componenti (PC) rilasciato da un organismo notificato dei distributori di carburanti associati ad apparecchiature
anche sui punti vendita di solo metano per autotrazione o ausiliarie self service in modalit non sorvegliata e
in cui siano presenti solo distributori di carburanti confor- sorvegliata
mi alla normativa nazionale.
2.2 Loperatore che esegue il collegamento dei di- 1. Prove su distributori di carburante associati a sistemi
stributori di carburante ad apparecchiature self-service self-service utilizzati in modalit sorvegliata.
accerta il solo rispetto delle disposizioni e delle procedure
tecniche di cui al punto 1.1. 1.1 Accertare che il dispositivo per la riproduzione
della quantit misurata e del prezzo (se calcolato) indichi
2.3 Loperatore che effettua i controlli di cui in maniera corretta quanto visualizzato nel display del di-
allart. 3, comma 1, lettere a) e b) compila la lista di con- stributore di carburanti.
trollo (checklist) riportata nellallegato B alla presente
scheda. 2. Prove su distributori di carburante associati a sistemi
2.4 Loriginale della lista di controllo conservata self-service utilizzati in modalit non sorvegliata.
a cura delloperatore che ha accertato il rispetto delle di-
sposizioni e delle procedure tecniche di cui al punto 1.1, 2.1 Disponibilit ricevuta.
e dallo stesso trasmessa in copia o in formato elettronico Controllare che in caso di assenza della stampante di
alla Camera di commercio competente per territorio; una ricevuta del terminale di predeterminazione del piazzale,
copia di detta lista tenuta a disposizione delle Autorit o in caso di guasto rilevabile dalla stampante, ovvero sia
di controllo da parte del titolare dello strumento. rilevata la mancanza della carta nella stampante, si de-
2.5 Il fabbricante titolare dellapprovazione rilascia- termini che sia inibita la prenotazione di una nuova ero-
ta a livello nazionale fornisce al titolare dello strumento gazione oppure che sia chiaramente segnalata al cliente
insieme al distributore di carburante una dichiarazione lindisponibilit della ricevuta.
dei protocolli di comunicazione utilizzati per il colloquio
con il sistema self-service. Copia di detta dichiarazione 2.2 Erogazione con carta elettronica di pagamento.
allegata alla lista di controllo di cui allallegato B. Dopo aver abilitato lerogazione con carta elettroni-
3. Iscrizioni ca, effettuare unerogazione e quindi verificare la corri-
3.1 I distributori di carburante nazionali e europei spondenza tra i dati visualizzati dal distributore di carbu-
associati ad apparecchiature ausiliarie self-service sono rante e lo scontrino di ricevuta.
muniti di una targa recante la seguente iscrizione: 2.3 Erogazione prepagata con banconote incompleta
Distributore di carburante associato ad apparec- o non iniziata.
chiatura ausiliaria n. . (numero di matricola)
Dopo aver abilitato una erogazione per limporto
3.2 Le apparecchiature ausiliarie self-service asso- corrispondente alla/e banconota/e accreditata/e, avviare
ciate a distributori di carburante nazionali e europei sono lerogazione quindi interromperla chiudendo e riponendo
muniti di una o pi targhe con la seguente iscrizione: la pistola. Verificare la congruenza dei dati visualizzati
Apparecchiatura ausiliaria associata a dal sistema di misura con lo scontrino di resto emesso.
distributore/i di carburante n. . (numero/i
di matricola) 2.4 Cambio prezzo unitario.
3.3 Le targhe di cui ai commi 3.1 e 3.2 sono rea- Verificare che limporto dellerogazione in corso sia
lizzate in modo tale che la rimozione comporti la loro determinato dal prezzo unitario con cui lerogazione ha
distruzione o comunque limpossibilit del loro ulteriore avuto inizio e controllare che detto importo non sia modi-
utilizzo. ficabile una volta impostati i parametri della transazione.
3.4 Qualora vengono cambiati uno o pi componenti 2.5 Regolatore di durata delle erogazioni prepagate.
dellassociazione, le targhe di cui ai commi 3.1 e 3.2 sono
sostituite con altre recanti il/i nuovo/i numero/i di matri- Verificare che sia presente un tempo di attesa oltre il
cola dei nuovi componenti, sono ripetute le procedure di quale lerogazione si conclude in modo automatico.
cui al punto 3 ed compilata sia la lista di controllo sia il
libretto metrologico. 2.6 Minimo livello.
3.5 Il contrassegno di verificazione periodica si ap- Accertare che allintervento del dispositivo di mini-
plica solo sui distributori di carburante. mo livello lerogazione in corso venga terminata e siano
3.6 Nel caso in cui tutti i componenti dellassocia- inibite le successive.
zione sono conformi alla direttiva MID, sui singoli com- 2.7 Verifica delle registrazioni.
ponenti si riportano, se previste, le sole iscrizioni previste
negli attestati di esame CE del tipo o di progetto e nei Verificare che i dati degli eventi e delle prove ese-
certificati EC e PC. guite siano stati registrati su supporti durevoli.

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1. Procedure per i controlli

1.1 Lincaricato dellorganismo effettua tutti i con-


trolli e tutte le prove previste nellallegato A della presen-
te scheda e compila, oltre il libretto metrologico, anche la
lista di controllo (checklist) riportata nellallegato B della
presente scheda.

1.2 Loriginale della lista di controllo compilata ai


sensi del precedente punto 1 conservato dallorganismo
insieme al software o foglio di calcolo implementato per
il calcolo del coefficiente di conversione ai fini delle ope-
razioni di verifica e controllo contenente i risultati di det-
to calcolo; una copia della lista di controllo trasmessa da
parte dellorganismo, in formato cartaceo o elettronico,
alla Camera di commercio competente per territorio; una
ulteriore copia di detta lista tenuta a disposizione delle
Autorit di controllo da parte del titolare del dispositivo
di conversione.

2. Iscrizioni e sigilli

2.1 Nel caso in cui tutti i componenti dellassocia-


zione, contatore del gas e dispositivo di conversione,
sono conformi alla direttiva MID, sui singoli componenti
si riportano le sole iscrizioni e i sigilli previsti negli atte-
stati di esame CE del tipo o di progetto e nei certificati
EC e TC.

2.2 Nel caso in cui il dispositivo di conversione di


volume conforme alla direttiva MID sia associato ad un
contatore del gas approvato secondo la normativa nazio-
nale o CEE sui singoli componenti si riportano rispetti-
vamente le iscrizioni e i sigilli previsti dalle rispettive
approvazioni di modello.

2.3 Nel caso in cui tutti i componenti dellassocia-


zione sono approvati secondo la normativa nazionale sui
singoli componenti si riportano le iscrizioni e i sigilli pre-
visti dalle rispettive approvazioni di modello.

3. Il dispositivo di conversione di volume del gas pu


essere associato a un gascromatografo o a un analizzato-
re di gas purch detta associazione sia prevista dallap-
provazione nazionale o europea di detto dispositivo di
conversione.

Allegato A

Procedura per la verificazione periodica e controlli


casuali
Scheda E - Dispositivi di conversione del volume di gas
1. Gli elementi identificativi degli strumenti utiliz-
Procedure per la verificazione periodica dei disposi- zati nei controlli e le informazioni significative contenu-
tivi di conversione del volume di gas conformi alla nor- te nei relativi certificati di taratura sono registrati nella
mativa nazionale e europea checklist di cui allegato B della presente scheda.

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2. Gli strumenti utilizzati nellesecuzione verificazione periodica rispettano i requisiti di cui allallegato II
riguardo gli errori massimi tollerati e lincertezza di taratura con le seguenti precisazioni:

Grandezza misurata Errore massimo tollerato nel Errore massimo dello Incertezza massima (U)
controllo (emt) strumento utilizzato dello strumento utilizzato
Temperatura (eT) 0,5 C 1/3 dellemt 1/3 dellemt
Pressione (ep) 0,5% 1/3 dellemt 1/3 dellemt
Umidit relativa (U%) - 5% 5%

3. Ai fini del corretto funzionamento del dispositivo di conversione, le condizioni termodinamiche di riferimento
(o condizioni standard) rappresentano lo stato termodinamico di riferimento del gas naturale ai fini della misura fiscale.
Ove necessario, tale stato termodinamico definito da una temperatura di 288,15 K e da una pressione di 1,01325 bar.
La composizione del gas naturale misurata nei suoi parametri fondamentali e indicata formalmente dalloperatore di
rete che alimenta il punto di riconsegna; copia di tale dichiarazione o altra evidenza allegata alla check list.
4. La verificazione periodica prevede:
a) controllo visivo finalizzato a verificare la presenza della verifica prima nazionale o della marcatura CE
e della marcatura supplementare M, delle iscrizioni regolamentari, della presenza dei sigilli o di altri elementi di pro-
tezione anche di tipo elettronico come previsti nelle approvazioni nazionali e negli attestati di esame CE del tipo o di
progetto del dispositivo di conversione del volume;
b) identificazione ed annotazione delle caratteristiche metrologiche dei componenti del dispositivo di con-
versione (trasduttori) e del contatore associato sulla checklist;
c) controllo che, in caso di riparazione che ha comportato la rimozione di un elemento di protezione o so-
stituzione di un componente del dispositivo di conversione vincolato con i sigilli di protezione, detta sostituzione sia
annotata nel libretto metrologico (ivi inclusa la matricola o il numero di serie del nuovo componente).
5. La verificazione periodica prevede lesecuzione di prove metrologiche finalizzate ad accertare il corretto
funzionamento del dispositivo di conversione:
a) verifica della corretta registrazione degli impulsi inviati da parte del dispositivo di conversione di volume
del gas; detta verifica pu essere eseguita anche con la simulazione di invio degli impulsi al dispositivo di conversione;
b) verifica che il dispositivo ed i suoi componenti operano nei limiti delle condizioni climatiche stabilite dal
fabbricante mediante le misure di umidit e temperatura dellambiente;
c) verifica che il dispositivo di conversione ed i trasduttori sono installati ed utilizzati in modo e nelle con-
dizioni rispettando le indicazioni del fabbricante;
d) verifica che il software utilizzato dal dispositivo di conversione di volumi per il calcolo del fattore di
conversione (C) conforme a quello indicato dal fabbricante.
6. La prova di accuratezza del dispositivo di conversione include la verifica della misura della temperatura
mediante linserimento del termometro campione o strumento equivalente nellapposita tasca di controllo nel condotto
ovvero in un bagno termostatico comune al termometro da sottoporre a verifica; inoltre, se del caso, la misurazione dei
valori alla pressione di esercizio, eventualmente tramite la generazione di una pressione (prossima a quella di eserci-
zio) mediante un banco manometrico:
a) prova del trasduttore o sensore di temperatura consistente nella determinazione dellerrore assoluto nella
misura della temperatura operata dal dispositivo di conversione (Tread);
b) (ove applicabile) prova del trasduttore di pressione, anche tramite un banco manometrico, consistente
nella determinazione dellerrore relativo nella misura della pressione operata dal dispositivo di conversione (Pread);
c) prova di accuratezza consistente nella verifica del rispetto dellerrore massimo tollerato del fattore di
conversione (C) nelle condizioni in cui il dispositivo funzionante. Lerrore la differenza tra il fattore Cread (fattore di
conversione) calcolato dal dispositivo di conversione del gas secondo quanto stabilito dalla norma UNI EN 12405-1
nonch sulla base di quanto indicato nel certificato CE di approvazione del tipo o del progetto, ed il valore convenzio-
nalmente vero (Ccv) del fattore di conversione, espresso come percentuale del valore vero. Ai fini di tale prova, per il
calcolo del fattore di compressione Z, applicato il metodo indicato dal fabbricante del dispositivo di conversione: il
valore ottenuto di Z ed il metodo utilizzato sono dichiarati nella check list.
7. Nei dispositivi nei quali i sensori di temperatura e pressione sono parti integranti (c.d. tipo 1) leventuale
superamento degli errori massimi tollerati nelle misure di pressione o temperatura pu non dare luogo ad un esito
negativo della verifica qualora si accerti che il valore del Volume convertito rispetti lerrore massimo previsto (Ta-
bella 2 della norma UNI EN 12405-1) e il o i sensori di temperatura e pressione siano comunque in grado di attivare
gli allarmi al superamento dello specifico campo di operativit del convertitore, in conformit a quanto previsto sia al
paragrafo 9.1, Parte II Requisiti specifici Dispositivi di conversione del volume dellAllegato IV (MI-002) della
direttiva MID e dallapprovazione di modello o di progetto.

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8. La prova degli allarmi consiste nella simulazione di una o pi situazioni in cui una quantit misurata dal dispo-
sitivo, spinta fuori dal campo di misura del dispositivo stesso, provoca un allarme; viene verificato che a seguito di tale
allarme il dispositivo abbia inibito lincremento del calcolatore e che, con la cessazione dellallarme, avvenga il corretto
reset del dispositivo di conversione; altres verificata la corretta registrazione ed evidenza dellallarme generato.

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Scheda F - Contatori di energia elettrica attiva


1. Procedure per controlli.
1.1 Lincaricato dellorganismo effettua i controlli e tutte le prove previste dallallegato A della presente scheda
e compila, oltre il libretto metrologico, anche la lista di controllo (check list) riportata nellallegato B della presente
scheda.
1.2 Loriginale della lista di controllo compilata ai sensi del precedente punto 1 conservato dallorganismo;
una copia della lista di controllo trasmessa da parte dellorganismo in formato cartaceo o elettronico, alla Camera di
commercio competente per territorio e allAgenzia delle dogane in caso di implicazioni fiscali; una ulteriore copia di
detta lista tenuta a disposizione delle Autorit di controllo da parte del titolare del contatore elettrico.
2. Iscrizioni e sigilli.
2.1 Sul contatore sono riportate le iscrizioni e i sigilli previsti dalle normative applicabili.
2.2 Restano ferme le competenze e le eventuali ulteriori prescrizioni dellAmministrazione finanziaria relati-
vamente agli strumenti utilizzati in ambito fiscale.
Allegato A
Procedura per la verifica periodica e per i controlli casuali dei contatori di energia elettrica attiva
1. Gli elementi identificativi degli strumenti utilizzati nei controlli e le informazioni significative contenute nei
relativi certificati di taratura sono registrati nella check list di cui allallegato B della presente scheda.
2. Lo strumento campione utilizzato nellesecuzione della verificazione periodica:
a) rispetta i limiti di cui allallegato II riguardo gli errori massimi tollerati e lincertezza estesa di taratura; in
particolare:
Errore massimo tollerato nel Errore massimo dello stru- Incertezza massima (U)
Grandezza misurata
controllo (emt) mento utilizzato dello strumento utilizzato
kWh Limite MID 1/3 limite MID 1/3 dellemt

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b) opera alle condizioni ambientali stabilite dal fabbricante.

3. Ai fini del corretto funzionamento del contatore ha particolare rilevanza:

a) il controllo della data e ora indicati dal contatore, se presenti;

b) il controllo del parametro impostato per la conversione dei kWh misurati con il valore indicato nel numera-
tore (k interno del contatore);

c) il controllo se il k interno del contatore tiene conto o meno delleventuale presenza di trasformatori di
misura;

d) il controllo della corretta integrazione del numeratore.

4. La verifica periodica prevede:

a) controllo visivo finalizzato ad accertare la presenza delle iscrizioni regolamentari, della presenza dei sigilli
o di altri elementi di protezione anche di tipo elettronico come previsti dalla normativa applicabile;

b) identificazione ed annotazione delle caratteristiche metrologiche del contatore e degli eventuali trasforma-
tori di misura sulla check list;

c) controllo che, in caso di riparazione che ha comportato la rimozione di un elemento di protezione o sostitu-
zione di un componente del sistema di misura vincolato con i sigilli di protezione, detta sostituzione sia annotata nel
libretto metrologico (ivi inclusa la matricola o il numero di serie del nuovo componente, se presenti).

5. La verifica periodica prevede lesecuzione di prove metrologiche finalizzate ad accertare il corretto funziona-
mento del contatore anche se associato a trasformatori di misura:

a) verifica della corretta inserzione del contatore con lo scopo di verificarne la corretta installazione; Qualora
i contatori sono in combinazione con trasformatori di misura sono verificati anche i segnali di tensione e di corrente
provenienti da detti trasformatori, ai fini del riscontro di massima del rapporto di trasformazione, della corretta instal-
lazione e del corretto funzionamento degli stessi;

b) verifica che il contatore opera nei limiti di temperatura previsti;

c) verifica che il contatore, eventualmente in combinazione con trasformatori di misura, correttamente di-
mensionato ed installato ed utilizzato rispettando le indicazioni del fabbricante;

d) verifica che il contatore integra regolarmente ed il numeratore avanza corrispondentemente allenergia inte-
grata tenendo conto del k interno del contatore e degli eventuali trasformatori di misura.

6. La prova di accuratezza del contatore si effettua durante il suo normale utilizzo a carico reale. La prova di accu-
ratezza a carico reale non pu essere eseguita se il carico reale inferiore alla Imin contemplata nelle norme di prodotto
del contatore oggetto della prova. Qualora non sia possibile effettuare la prova a carico reale, la prova di accuratezza
eseguita con carico fittizio alle seguenti condizioni di corrente nominale: 5%; 20%; 100% a f.d.p. = 1; 5%; 20%;
100% a f.d.p.=0,5 induttivo; se il contatore di tipo trifase eseguita anche una prova su ogni singola fase al 100%
della corrente nominale a f.d.p.=1.

La prova di accuratezza consiste nella verifica, in ciascun punto di misura, del rispetto dellerrore massimo
tollerato in cui il contatore funzionante. Lerrore la differenza espressa in % fra i kWh misurati dal contatore e i
kWh misurati dallo strumento campione, in un intervallo di tempo minimo di 60 sec e almeno il tempo necessario per
registrare il numero di impulsi/giro minimo previsto dalla norme tecniche. I valori degli errori rilevati sono riportati
nella checklist.

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ALLEGATO IV
(art. 4, comma 3)
Periodicit delle verificazioni
1. Periodicit della verificazione degli strumenti di misura in servizio

Tipo di strumento Periodicit della verificazione


Strumenti per pesare a funzionamento non 3 anni
automatico
Strumenti per pesare a funzionamento automatico Selezionatrici ponderali per la determinazione della
massa di prodotti preconfezionati ed etichettatrici di
peso e di peso/prezzo: 1 anno
Altre tipologie di strumenti: 2 anni
Sistemi per la misurazione continua e dinamica di 2 anni
quantit di liquidi diversi dallacqua
Misuratori massici di gas metano per autotrazione 2 anni
Misure di capacit 4 anni
Pesi 4 anni
Contatori dellacqua Meccanici con portata permanente (Q3) fino a 16
m3/h compresi: 10 anni
Statici e venturimetrici con portata permanente (Q3)
maggiore di 16 m3/h: 13 anni
Contatori del gas A pareti deformabili: 16 anni
A turbina e rotoidi: 10 anni
Altre tecnologie: 8 anni
Dispositivi di conversione del volume Sensori di pressione e temperatura sostituibili: 2
anni
Sensori di pressione e temperatura parti integranti: 4
anni
Approvati insieme ai contatori: 8 anni
Contatori di energia elettrica attiva Elettromeccanici: 18 anni
Statici:
- bassa tensione (BT- fra 50V e 1000V di classe
di precisione A, B, o C: 15 anni
- media e alta tensione (MT AT > 1000V): 10
anni
Contatori di calore portata Qp fino a 3 m/h
- con sensore di flusso meccanico: 6 anni
- con sensore di flusso statico: 9 anni
portata Qp superiore a 3 m/h
- con sensore di flusso meccanico: 5 anni
- con sensore di flusso statico: 8 anni
Indicatori di livello 2 anni
Tassametri 2 anni
Strumenti di misura della dimensione 3 anni
Strumenti di misura diversi da quelli sopra riportati 3 anni

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2. Periodicit della taratura degli strumenti utilizzati per eseguire i controlli sugli strumenti
in servizio.

Tipo di strumento Periodicit della certificazione


Pesi 2 anni
Misure di capacit 2 anni
Manometri 2 anni
Termometri 2 anni
Igrometri 3 anni
Campana gasometrica 4 anni
Banco di prova con ugelli sonici per contatori del gas:
- Ugelli sonici 5 anni
- Trasduttori di pressione e temperatura 2 anni
Banco manometrico <<a pesi diretti>> o a <<pistone 3 anni
cilindro>>
Strumenti per il controllo della misura della 2 anni
dimensione
Contatori di controllo (master meters) 2 anni
Strumento per pesare a funzionamento non 2 anni
automatico
Strumento per pesare a funzionamento non 2 anni
automatico utilizzato per il controllo dei distributori
stradali di metano
Strumenti diversi da quelli sopra riportati 2 anni

Allegato V
(art. 4, comma 12)
Informazioni minime che devono essere riportate sul libretto metrologico:
Nome, indirizzo del titolare dello strumento eventuale partita IVA ;
Indirizzo presso cui lo strumento in servizio, ove diverso dal precedente;
codice identificativo del punto di prelievo (POD) o di riconsegna, a seconda dei casi e qualora previsto;
Tipo dello strumento;
Marca e modello;
Numero di serie;
Anno di fabbricazione per gli strumenti muniti di bolli di verificazione prima nazionale;
Anno della marcatura CEE o della marcatura CE e della marcatura supplementare M, per gli strumenti confor-
mi alla normativa europea;
Data di messa in servizio;
Nome dellorganismo, del riparatore e del verificatore intervenuto;
Data e descrizione delle riparazioni;
Data della verificazione periodica e data di scadenza;
Specifica di strumento utilizzato come strumento temporaneo;
Controlli casuali, esito e data.

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ALLEGATO VI
(art. 4, comma 13)

NOTE

AVVERTENZA:
Il testo delle note qui pubblicato stato redatto dallAmministrazione competente per materia, ai sensi dellart. 10, comma 3, del testo unico
delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sullemanazione dei decreti del Presidente della Repubblica italiana e sulle pubblicazioni ufficiali
della Repubblica italiana, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle
disposizioni di legge alle quali operato il rinvio. Restano invariati il valore e lefficacia degli atti legislativi qui trascritti.
Per gli atti dellUnione europea vengono forniti gli estremi di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dellUnione europea (GUUE).
Note alle premesse:
Lart 117, secondo comma, lettera r) della Costituzione stabilisce, tra laltro, che lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: pesi,
misure e determinazione del tempo.
Si riporta il testo dellarticolo 17, commi 3 e 4, della legge 23 agosto 1988, n. 400 (Disciplina dellattivit di Governo e ordinamento della
Presidenza del Consiglio dei ministri):
3. Con decreto ministeriale possono essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di autorit sottordinate al mini-
stro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di competenza di pi ministri, possono essere adottati con
decreti interministeriali, ferma restando la necessit di apposita autorizzazione da parte della legge. I regolamenti ministeriali ed interministeriali
non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo. Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei
ministri prima della loro emanazione.
4. I regolamenti di cui al comma 1 ed i regolamenti ministeriali ed interministeriali, che devono recare la denominazione di regolamento,
sono adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale..

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Si riporta il testo dellarticolo 19 della legge 7 agosto 1990, 6. Ove il fatto non costituisca pi grave reato, chiunque, nelle di-
n. 241 (Nuove norme sul procedimento amministrativo): chiarazioni o attestazioni o asseverazioni che corredano la segnalazione
di inizio attivit, dichiara o attesta falsamente lesistenza dei requisiti o
Art. 19 (Segnalazione certificata di inizio attivit - Scia). dei presupposti di cui al comma 1 punito con la reclusione da uno a
1. Ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, tre anni
permesso o nulla osta comunque denominato, comprese le domande per
le iscrizioni in albi o ruoli richieste per lesercizio di attivit imprendi- 6-bis. Nei casi di Scia in materia edilizia, il termine di sessanta
toriale, commerciale o artigianale il cui rilascio dipenda esclusivamente giorni di cui al primo periodo del comma 3 ridotto a trenta giorni. Fatta
dallaccertamento di requisiti e presupposti richiesti dalla legge o da salva lapplicazione delle disposizioni di cui al comma 4 e al comma 6,
atti amministrativi a contenuto generale, e non sia previsto alcun limi- restano altres ferme le disposizioni relative alla vigilanza sullattivit
te o contingente complessivo o specifici strumenti di programmazione urbanistico-edilizia, alle responsabilit e alle sanzioni previste dal de-
settoriale per il rilascio degli atti stessi, sostituito da una segnalazione creto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e dalle
dellinteressato, con la sola esclusione dei casi in cui sussistano vincoli leggi regionali.
ambientali, paesaggistici o culturali e degli atti rilasciati dalle ammini- 6-ter. La segnalazione certificata di inizio attivit, la denuncia e la
strazioni preposte alla difesa nazionale, alla pubblica sicurezza, allim- dichiarazione di inizio attivit non costituiscono provvedimenti taciti
migrazione, allasilo, alla cittadinanza, allamministrazione della giusti- direttamente impugnabili. Gli interessati possono sollecitare lesercizio
zia, allamministrazione delle finanze, ivi compresi gli atti concernenti delle verifiche spettanti allamministrazione e, in caso di inerzia, espe-
le reti di acquisizione del gettito, anche derivante dal gioco, nonch di rire esclusivamente lazione di cui allarticolo 31, commi 1, 2 e 3 del
quelli previsti dalla normativa per le costruzioni in zone sismiche e di decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104..
quelli imposti dalla normativa comunitaria. La segnalazione corredata Si riporta il testo dellarticolo 3, comma 4, della legge 25 mar-
dalle dichiarazioni sostitutive di certificazioni e dellatto di notoriet zo 1997, n. 77 (Disposizioni in materia di commercio e di camere di
per quanto riguarda tutti gli stati, le qualit personali e i fatti previsti commercio):
negli articoli 46 e 47 del testo unico di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, nonch, ove espressamen- 4. Dalla data di entrata in vigore della presente legge le modifiche
te previsto dalla normativa vigente, dalle attestazioni e asseverazioni e le integrazioni alla disciplina della verificazione periodica dei pesi e
di tecnici abilitati, ovvero dalle dichiarazioni di conformit da parte delle misure sono adottate con decreto del Ministro dellindustria, del
dellAgenzia delle imprese di cui allarticolo 38, comma 4, del decreto- commercio e dellartigianato in conformit ai seguenti criteri direttivi:
legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge a) adeguamento delle categorie degli strumenti di misura da as-
6 agosto 2008, n. 133, relative alla sussistenza dei requisiti e dei pre- soggettare alla verificazione periodica ai principi desumibili dalla nor-
supposti di cui al primo periodo; tali attestazioni e asseverazioni sono mativa comunitaria;
corredate dagli elaborati tecnici necessari per consentire le verifiche di
competenza dellamministrazione. Nei casi in cui la normativa vigente b) determinazione della frequenza della verificazione periodica
prevede lacquisizione di atti o pareri di organi o enti appositi, ovvero in relazione alla tipologia di impiego e alle caratteristiche di affidabilit
lesecuzione di verifiche preventive, essi sono comunque sostituiti dalle metrologica degli strumenti metrici;
autocertificazioni, attestazioni e asseverazioni o certificazioni di cui al c) semplificazione delle modalit per la formazione dellelenco
presente comma, salve le verifiche successive degli organi e delle am- degli utenti metrici mediante acquisizione dei dati dalle camere di com-
ministrazioni competenti. La segnalazione, corredata delle dichiarazio- mercio, industria, artigianato e agricoltura e da altre pubbliche ammini-
ni, attestazioni e asseverazioni nonch dei relativi elaborati tecnici, pu strazioni avvalendosi, ove possibile, di apparecchiature informatiche;
essere presentata a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevi-
mento, ad eccezione dei procedimenti per cui previsto lutilizzo esclu- d) modificazione delle procedure di esecuzione della veri-
sivo della modalit telematica; in tal caso la segnalazione si considera ficazione periodica anche attraverso laccreditamento di laboratori
presentata al momento della ricezione da parte dellamministrazione. autorizzati che offrano garanzie di indipendenza e di qualificazione
tecnico-professionale..
2. Lattivit oggetto della segnalazione pu essere iniziata, anche Si riporta Il testo degli articoli 20, 47, comma 2, e 50, del decre-
nei casi di cui allarticolo 19-bis, comma 2, dalla data della presentazio- to legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compi-
ne della segnalazione allamministrazione competente. ti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione
del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59):
3. Lamministrazione competente, in caso di accertata carenza dei
requisiti e dei presupposti di cui al comma 1, nel termine di sessanta Art. 20 (Funzioni delle camere di commercio, industria artigia-
giorni dal ricevimento della segnalazione di cui al medesimo comma, nato e agricoltura). 1. Sono attribuite alle camere di commercio,
adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dellattivit e industria, artigianato e agricoltura le funzioni esercitate dagli uffici me-
di rimozione degli eventuali effetti dannosi di essa. Qualora sia possibi- trici provinciali e dagli uffici provinciali per lindustria, il commercio e
le conformare lattivit intrapresa e i suoi effetti alla normativa vigen- lartigianato, ivi comprese quelle relative ai brevetti e alla tutela della
te, lamministrazione competente, con atto motivato, invita il privato a propriet industriale.
provvedere prescrivendo le misure necessarie con la fissazione di un 2. Presso le camere di commercio, industria, artigianato e agricol-
termine non inferiore a trenta giorni per ladozione di queste ultime. In tura e individuato un responsabile delle attivit finalizzate alla tutela
difetto di adozione delle misure da parte del privato, decorso il suddet- del consumatore e della fede pubblica, con particolare riferimento ai
to termine, lattivit si intende vietata. Con lo stesso atto motivato, in compiti in materia di controllo di conformit dei prodotti e strumenti di
presenza di attestazioni non veritiere o di pericolo per la tutela dellinte- misura gi svolti dagli uffici di cui al comma 1..
resse pubblico in materia di ambiente, paesaggio, beni culturali, salute,
sicurezza pubblica o difesa nazionale, lamministrazione dispone la so- 2. Sono conservate, altres, allo Stato le funzioni amministrative
spensione dellattivit intrapresa. Latto motivato interrompe il termine concernenti la definizione, nei limiti della normativa comunitaria, di
di cui al primo periodo, che ricomincia a decorrere dalla data in cui il norme tecniche uniformi e standard di qualit per prodotti e servizi, di
privato comunica ladozione delle suddette misure. In assenza di ulte- caratteristiche merceologiche dei prodotti, ivi compresi quelli alimenta-
riori provvedimenti, decorso lo stesso termine, cessano gli effetti della ri e dei servizi, nonch le condizioni generali di sicurezza negli impianti
sospensione eventualmente adottata. e nelle produzioni, ivi comprese le strutture ricettive..
Art. 50 (Accorpamenti e soppressioni di strutture amministrative
4. Decorso il termine per ladozione dei provvedimenti di cui al e statali e attribuzione di beni e risorse). 1. Sono soppressi gli uffici
comma 3, primo periodo, ovvero di cui al comma 6-bis, lamministrazio- metrici provinciali e gli uffici provinciali per lindustria, il commercio
ne competente adotta comunque i provvedimenti previsti dal medesimo e lartigianato. Sono, inoltre, soppressi gli uffici periferici gi apparte-
comma 3 in presenza delle condizioni previste dallarticolo 21-nonies. nenti allAgenzia per la promozione dello sviluppo per il Mezzogiorno
(Agensud), a decorrere dalla conclusione delle operazioni previste per
4-bis. Il presente articolo non si applica alle attivit economiche a la gestione stralcio.
prevalente carattere finanziario, ivi comprese quelle regolate dal testo
unico delle leggi in materia bancaria e creditizia di cui al decreto legi- 2. Con decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, da adot-
slativo 1 settembre 1993, n. 385, e dal testo unico in materia di interme- tarsi ai sensi dellarticolo 7, commi 1 e 2, della legge 15 marzo 1997,
diazione finanziaria di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. n. 59, entro il 30 novembre 1998, si provvede alla individuazione in
via generale dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e
5. organizzative da trasferire.

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3. La data dei trasferimenti di cui al comma 2 del presente articolo Si riporta il testo dellarticolo 1, comma 2, del decreto legi-
viene stabilita in modo da assicurare che leffettivo esercizio delle fun- slativo 15 febbraio 2010, n. 23 (Riforma dellordinamento relativo alle
zioni e dei compiti conferiti nel presente titolo decorra dal 1 gennaio camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, in attuazione
1999, salvo esplicita diversa previsione nel presente titolo. dellarticolo 53 della legge 23 luglio 2009, n. 99):
2. Le camere di commercio italiane, le unioni regionali delle ca-
4. Il personale e le dotazioni tecniche degli uffici metrici provin- mere di commercio, lUnione italiana delle camere di commercio, indu-
ciali e degli uffici provinciali per lindustria, il commercio e lartigia- stria, artigianato e agricoltura, di seguito denominata: Unioncamere,
nato sono trasferiti alle camere di commercio, industria, artigianato e nonch i loro organismi strumentali costituiscono il sistema camerale
agricoltura.. italiano. Fanno parte altres del sistema camerale italiano le camere di
commercio italiane allestero e estere in Italia legalmente riconosciute
Si riporta il testo dellarticolo 29, comma 2, del decreto legisla- dallo Stato italiano..
tivo 3 luglio 1999, n. 300 (Riforma dellorganizzazione del Governo, a Si riporta il testo dellarticolo 1, comma 6-sexies, del decreto-
norma dellarticolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59): legge 23 dicembre 2013, n. 145 (Interventi urgenti di avvio del piano
Destinazione Italia, per il contenimento delle tariffe elettriche e del
2. Il ministero delle attivit produttive si avvale degli uffici ter- gas, per linternazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle
ritoriali del governo, nonch, sulla base di apposita convenzione, degli imprese, nonch misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO
uffici delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, 2015), convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9:
delle regioni e degli enti locali.. 6-sexies. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della
legge di conversione del presente decreto, il Ministero dello sviluppo
Si riporta il testo dellarticolo 14, comma 2, del decreto legi- economico avvia una ricognizione dei regolamenti al fine di prevedere i
slativo 2 febbraio 2007, n. 22 (Attuazione della direttiva 2004/22/CE requisiti di terziet, di imparzialit, di integrit e di indipendenza rispet-
relativa agli strumenti di Misura): to al produttore, distributore, venditore gestore di rete, per lesecuzione
dei controlli metrologici sui dispositivi di cui allarticolo 1 del decreto
legislativo 2 febbraio 2007, n. 22..
2. Il Ministero dello sviluppo economico lautorit competente
per lo scambio di informazioni con gli altri Stati membri e con la Com- Si riporta il testo dellarticolo 1, comma 1, lettera q, del decreto
missione europea.. legislativo 19 maggio 2016, n. 83 (Attuazione della direttiva 2014/31/
UE concernente larmonizzazione delle legislazioni degli Stati membri
relative alla messa a disposizione sul mercato di strumenti per pesare a
Si riporta il testo dellarticolo 4, della legge 23 luglio 2009, funzionamento non automatico):
n. 99 (Disposizioni per lo sviluppo e linternazionalizzazione delle im-
prese, nonch in materia di energia): 1. Al decreto legislativo 29 dicembre 1992, n. 517, e successive
modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:
Art. 4 (Attuazione del capo II del regolamento (CE) n. 765/2008 (Omissis);
del Parlamento europeo e del Consiglio, che pone norme in materia di
accreditamento e vigilanza del mercato per la commercializzazione dei q organismo di valutazione della conformit: un organismo che
prodotti). 1. Al fine di assicurare la pronta applicazione del capo II svolge attivit di valutazione della conformit, fra cui tarature, prove,
del regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Con- certificazioni e ispezioni;.
siglio, del 9 luglio 2008, che pone norme in materia di accreditamento Si riporta il testo dellarticolo 19, comma 2, del decreto legi-
e vigilanza del mercato per quanto riguarda la commercializzazione dei slativo 2 febbraio 2007, n. 22 (Attuazione della direttiva 2004/22/CE
prodotti e che abroga il regolamento (CEE) n. 339/93, il Ministro dello relativa agli strumenti di Misura):
sviluppo economico, di concerto con i Ministri interessati, provvede,
entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, con 2. Il Ministro dello sviluppo economico stabilisce, con uno o pi
uno o pi decreti di natura non regolamentare, alla adozione delle pre- decreti, i criteri per lesecuzione dei controlli metrologici successivi su-
scrizioni relative alla organizzazione ed al funzionamento dellunico gli strumenti di misura disciplinati dal presente decreto dopo la loro
organismo nazionale autorizzato a svolgere attivit di accreditamento immissione in servizio 20..
in conformit alle disposizioni del regolamento comunitario, alla defi-
nizione dei criteri per la fissazione di tariffe di accreditamento, anche Note allart. 1:
tenuto conto degli analoghi sistemi tariffari eventualmente adottati dagli
altri Paesi dellUnione europea, nonch alla disciplina delle modalit di Si riporta il testo dellarticolo 7, comma 1, del decreto-legge
controllo dellorganismo da parte dei Ministeri concertanti, anche me- 25 settembre 2009, n. 135 (Disposizioni urgenti per lattuazione di ob-
diante la previsione della partecipazione di rappresentanti degli stessi blighi comunitari e per lesecuzione di sentenze della Corte di giustizia
Ministeri ai relativi organi statutari. delle Comunit europee), convertito, con modificazioni, dalla legge
20 novembre 2009, n. 166:
2. Il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con i Ministri 1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto,
interessati, provvede con decreto di natura non regolamentare, entro tre al fine di semplificare gli scambi sul mercato nazionale ed internaziona-
mesi dalla data di adozione del decreto di cui al comma 1, alla desi- le del gas naturale, i sistemi di misura relativi alle stazioni per le immis-
gnazione dellunico organismo italiano autorizzato a svolgere attivit sioni di gas naturale nella rete nazionale di trasporto, per le esportazioni
di accreditamento. Il Ministero dello sviluppo economico, per il tramite di gas attraverso la rete nazionale di trasporto, per linterconnessione
del competente ufficio, autorit nazionale referente per le attivit di dei gasdotti appartenenti alla rete nazionale e regionale di trasporto con
accreditamento, punto nazionale di contatto con la Commissione eu- le reti di distribuzione e gli stoccaggi di gas naturale e per la produ-
ropea ed assume le funzioni previste dal capo II del citato regolamento zione nazionale di idrocarburi non sono soggetti allapplicazione della
non assegnate allorganismo nazionale di accreditamento. normativa di metrologia legale. Il livello di tutela previsto dalle norme
in materia di misura del gas, ai fini del corretto funzionamento del si-
3. Per laccreditamento delle strutture operanti nei diversi settori stema nazionale del gas e agli effetti di legge, e assicurato median-
per i quali sia previsto laccreditamento, il Ministero dello sviluppo eco- te la realizzazione e la gestione degli stessi sistemi di misura secondo
nomico e i Ministeri interessati disciplinano le modalit di partecipazio- modalit stabilite con decreto del Ministro dello sviluppo economico,
ne allorganismo di cui al comma 1 degli organismi di accreditamento, sentita lAutorit per lenergia elettrica ed il gas, da adottare entro 3
gi designati per i settori di competenza dei rispettivi Ministeri. mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, ai sensi del de-
creto legislativo 23 maggio 2000, n. 164, e per i sistemi di misura della
produzione nazionale di idrocarburi, con decreto dello stesso Ministro
4. Dallattuazione delle disposizioni del presente articolo non de- da adottare ai sensi dellarticolo 14, comma 2, del decreto legislativo
vono derivare nuovi o maggiori oneri n minori entrate a carico della 25 novembre 1996, n. 625, recante attuazione della direttiva 94/22/CEE
finanza pubblica. I Ministeri interessati provvedono allattuazione del del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 1994, relativa
presente articolo con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponi- alle condizioni di rilascio e di esercizio delle autorizzazioni alla prospe-
bili a legislazione vigente.. zione, ricerca e coltivazione di idrocarburi..

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Note allart. 6: c) tutela del consumatore e della fede pubblica, vigilanza e con-
trollo sulla sicurezza e conformit dei prodotti e sugli strumenti sogget-
- Il Regolamento (CE) N. 765/2008 del Parlamento europeo e del ti alla disciplina della metrologia legale, rilevazione dei prezzi e delle
Consiglio del 9 luglio 2008 che pone norme in materia di accreditamen- tariffe, rilascio dei certificati di origine delle merci e documenti per
to e vigilanza del mercato per quanto riguarda la commercializzazione lesportazione in quanto specificamente previste dalla legge;
dei prodotti e che abroga il regolamento (CEE) n. 339/93, pubblicato
nella GUUE n. L 218/30 del 13 agosto 2008.
(omissis).
Si riporta il testo dellarticolo 47 della legge 6 febbraio 1996, n. 52
(Disposizioni per ladempimento di obblighi derivanti dallappartenen- 2-bis. Fermo restando quanto previsto dallarticolo 18, comma 3,
za dellItalia alle Comunit europee - legge comunitaria 1994):
per le attivit di cui al comma 2, lettere a), b), c), d), e), numeri 2), 3), 4),
g) non possono essere richiesti oneri aggiuntivi alle imprese al di fuori
Art. 47 (Procedure di certificazione e/o attestazione finalizzate dei diritti di segreteria di cui allarticolo 18..
alla marcatura CE). 1. Le spese relative alle procedure di certifica-
zione e/o attestazione per lapposizione della marcatura CE, previste
dalla normativa comunitaria, nonch quelle conseguenti alle procedure 1. Al finanziamento ordinario delle camere di commercio si prov-
di riesame delle istanze presentate per le stesse finalit, sono a carico vede mediante:
del fabbricante o del suo rappresentante stabilito nellUnione europea.

2. Le spese relative alle procedure finalizzate allautorizzazione d) i diritti di segreteria sullattivit certificativa svolta e sulla
degli organismi ad effettuare le procedure di cui al comma 1 sono a iscrizione in ruoli, elenchi, registri e albi tenuti ai sensi delle disposi-
carico dei richiedenti. Le spese relative ai successivi controlli sugli or- zioni vigenti;
ganismi autorizzati sono a carico di tutti gli organismi autorizzati per
la medesima tipologia dei prodotti. I controlli possono avvenire anche
mediante lesame a campione dei prodotti certificati. (Omissis).
3. I proventi derivanti dalle attivit di cui al comma 1, se effet-
tuate da organi dellamministrazione centrale o periferica dello Stato, e f) altre entrate derivanti da prestazioni e controlli da eseguire
dallattivit di cui al comma 2, sono versati allentrata del bilancio dello ai fini dellattuazione delle disposizioni dellUnione europea secondo
Stato per essere successivamente riassegnati, con decreto del Ministro tariffe predeterminate e pubbliche poste a carico dei soggetti interessati
del tesoro, agli stati di previsione dei Ministeri interessati sui capitoli ove ci non risulti in contrasto con la disciplina dellUnione europea;
destinati al funzionamento dei servizi preposti, per lo svolgimento delle dette tariffe sono determinate sulla base del costo effettivo del servizio
attivit di cui ai citati commi e per leffettuazione dei controlli succes- reso..
sivi sul mercato che possono essere effettuati dalle autorit competenti
mediante lacquisizione temporanea a titolo gratuito dei prodotti presso
i produttori, i distributori ed i rivenditori.
Note allart. 11:
4. Con uno o pi decreti dei Ministri competenti per materia, di
concerto con il Ministro del tesoro, sono determinate ed aggiorna-
te, almeno ogni due anni, le tariffe per le attivit autorizzative di cui - Per il testo dellarticolo 19 della legge n. 241 del 7 agosto 1990,
al comma 2 e per le attivit di cui al comma 1 se effettuate da organi si veda nelle note alle premesse.
dellamministrazione centrale o periferica dello Stato, sulla base dei
costi effettivi dei servizi resi, nonch le modalit di riscossione delle
tariffe stesse e dei proventi a copertura delle spese relative ai controlli Si riporta il testo dellarticolo 21 della citata legge n. 241 del
di cui al comma 2. Con gli stessi decreti sono altres determinate le 7 agosto 1990:
modalit di erogazione dei compensi dovuti, in base alla vigente norma-
tiva, al personale dellamministrazione centrale o periferica dello Stato
addetto alle attivit di cui ai medesimi commi 1 e 2, nonch le modalit Art. 21 (Disposizioni sanzionatorie). 1. Con la denuncia o con
per lacquisizione a titolo gratuito e la successiva eventuale restituzione la domanda di cui agli articoli 19 e 20 linteressato deve dichiarare la
dei prodotti ai fini dei controlli sul mercato effettuati dalle amministra- sussistenza dei presupposti e dei requisiti di legge richiesti. In caso di
zioni vigilanti nellambito dei poteri attribuiti dalla normativa vigente. dichiarazioni mendaci o di false attestazioni non ammessa la confor-
Leffettuazione dei controlli dei prodotti sul mercato, come disciplinati mazione dellattivit e dei suoi effetti a legge o la sanatoria prevista
dal presente comma, non deve comportare ulteriori oneri a carico del dagli articoli medesimi ed il dichiarante punito con la sanzione previ-
bilancio dello Stato. sta dallarticolo 483 del codice penale, salvo che il fatto costituisca pi
grave reato.
5. Con lentrata in vigore dei decreti applicativi del presente artico-
lo, sono abrogate le disposizioni incompatibili emanate in attuazione di
direttive comunitarie in materia di certificazione CE. 2. Le sanzioni attualmente previste in caso di svolgimento dellatti-
vit in carenza dellatto di assenso dellamministrazione o in difformit
6. I decreti di cui al comma 4 sono emanati entro sessanta giorni di esso si applicano anche nei riguardi di coloro i quali diano inizio
dalla data di entrata in vigore dei provvedimenti di recepimento delle allattivit ai sensi degli articoli 19 e 20 in mancanza dei requisiti richie-
direttive che prevedono lapposizione della marcatura CE; trascorso tale sti o, comunque, in contrasto con la normativa vigente.
termine, si provvede con decreto del Presidente del Consiglio dei mini-
stri, di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della program-
mazione economica; le amministrazioni inadempienti.. 2-bis. Restano ferme le attribuzioni di vigilanza, prevenzione e
controllo su attivit soggette ad atti di assenso da parte di pubbliche
Si riporta il testo dellarticolo 2, comma 1, lettera c), 2-bis, e amministrazioni previste da leggi vigenti, anche se stato dato inizio
dellarticolo 18, comma 1, lettere d) ed f), della legge 29 dicembre 1993, allattivit ai sensi degli articoli 19 e 20..
n. 580 (Riordinamento delle camere di commercio, industria, artigiana-
to e agricoltura):
- Il capo IV-bis della citata legge n. 241/1990, reca: Efficacia ed
Art. 2. (Compiti e funzioni). Le camere di commercio, singolar- invalidit del provvedimento amministrativo. revoca e recesso.
mente o in forma associata, nellambito della circoscrizione territoriale
di competenza, svolgono le funzioni relative a:

(Omissis). 17G00102

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20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

DECRETI PRESIDENZIALI
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Decorso infruttuosamente il termine assegnato, il prefetto di Frosi-
31 maggio 2017. none, essendosi concretizzata la fattispecie prevista dallart. 141, com-
ma 1, lettera c), del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha propo-
Scioglimento del consiglio comunale di Pignataro Inte- sto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato, disponendone,
ramna e nomina del commissario straordinario. nelle more, con provvedimento del 28 aprile 2017, la sospensione, con
la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del
comune.
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al
proposto scioglimento, atteso che il predetto consiglio comunale non
Considerato che il consiglio comunale di Pignataro In- riuscito a provvedere allapprovazione del suddetto documento conta-
bile, anche dopo la scadenza dei termini entro i quali era tenuto a prov-
teramna (Frosinone) non riuscito a provvedere allap- vedervi, tanto da rendere necessario lintervento sostitutivo da parte del
provazione del bilancio di previsione per lesercizio prefetto.
finanziario del 2017, negligendo cos un preciso adempi- Sottopongo, pertanto, alla firma della S.V. lunito schema di decre-
mento previsto dalla legge, avente carattere essenziale ai to con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di
fini del funzionamento dellamministrazione; Pignataro Interamna (Frosinone) ed alla nomina del commissario per la
provvisoria gestione del comune nella persona del dottor Ernesto Raio,
Ritenuto, pertanto, che ricorrano i presupposti per far in servizio presso la Prefettura di Frosinone.
luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;
Roma, 24 maggio 2017
Visto lart. 141, comma 1, lettera c), del decreto legi-
slativo 18 agosto 2000, n. 267; Il Ministro dellinterno: MINNITI
Sulla proposta del Ministro dellinterno, la cui rela-
zione allegata al presente decreto e ne costituisce parte 17A04068
integrante;

Decreta:
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
31 maggio 2017.
Art. 1. Scioglimento del consiglio comunale di Massa dAlbe e
Il consiglio comunale di Pignataro Interamna (Frosi- nomina del commissario straordinario.
none) sciolto.
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Art. 2.
Considerato che il consiglio comunale di Massa dAlbe
Il dottor Ernesto Raio nominato commissario straor- (LAquila) non riuscito a provvedere allapprovazione
dinario per la provvisoria gestione del comune suddetto del bilancio di previsione per lesercizio finanziario del
fino allinsediamento degli organi ordinari. 2017, negligendo cos un preciso adempimento previsto
Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettan- dalla legge, avente carattere essenziale ai fini del funzio-
ti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco. namento dellamministrazione;
Dato a Roma, add 31 maggio 2017 Ritenuto, pertanto, che ricorrano i presupposti per far
luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;
Visto lart. 141, comma 1, lettera c), del decreto legi-
MATTARELLA slativo 18 agosto 2000, n. 267;
MINNITI, Ministro dellinterno Sulla proposta del Ministro dellinterno, la cui rela-
zione allegata al presente decreto e ne costituisce parte
integrante;

ALLEGATO Decreta:

Al Presidente della Repubblica


Art. 1.
Il consiglio comunale di Pignataro Interamna (Frosinone), rinnova-
to nelle consultazioni elettorali del 5 giugno 2016, composto dal sindaco Il consiglio comunale di Massa dAlbe (LAquila)
e da dieci consiglieri, si dimostrato incapace di provvedere, nei termini sciolto.
prescritti dalle norme vigenti, al fondamentale adempimento dellap-
provazione del bilancio di previsione per lesercizio finanziario 2017.
Essendo, infatti, scaduti i termini di legge entro i quali il predetto
Art. 2.
documento contabile avrebbe dovuto essere approvato, ai sensi delle
vigenti norme, il prefetto di Frosinone, con provvedimento del 6 aprile Il dott. Nicolino Bonanni nominato commissario stra-
2017, diffidava il consiglio comunale ad approvare il bilancio entro e ordinario per la provvisoria gestione del comune suddetto
non oltre il termine di venti giorni dalla data di notifica della diffida. fino allinsediamento degli organi ordinari.

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20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettan- Ritenuto, pertanto, che, ai sensi dellart. 53, comma 3,
ti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco. del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ricorrano i
presupposti per far luogo allo scioglimento della suddetta
Dato a Roma, add 31 maggio 2017 rappresentanza;
Visto lart. 141, comma 1, lettera b), n. 2, del decreto
MATTARELLA legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Sulla proposta del Ministro dellinterno, la cui rela-
MINNITI, Ministro dellinterno zione allegata al presente decreto e ne costituisce parte
integrante;

ALLEGATO
Decreta:

Al Presidente della Repubblica Art. 1.


Il consiglio comunale di Massa dAlbe (LAquila), rinnovato nelle Il consiglio comunale di Castel Gabbiano (Cremona)
consultazioni elettorali del 31 maggio 2015, composto dal sindaco e sciolto.
da dieci consiglieri, si dimostrato incapace di provvedere, nei termini
prescritti dalle norme vigenti, al fondamentale adempimento dellap-
provazione del bilancio di previsione per lesercizio finanziario 2017. Art. 2.
Essendo, infatti, scaduti i termini di legge entro i quali il predetto
documento contabile avrebbe dovuto essere approvato, ai sensi delle La dott.ssa Filomena Formisano nominata commis-
vigenti norme, il prefetto di LAquila, con provvedimento del 10 aprile sario straordinario per la provvisoria gestione del comune
2017, diffidava il consiglio comunale ad approvare il bilancio entro e suddetto fino allinsediamento degli organi ordinari.
non oltre il termine di venti giorni dalla data di notifica della diffida.
Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettan-
Decorso infruttuosamente il termine assegnato, il prefetto di
LAquila, essendosi concretizzata la fattispecie prevista dallart. 141, ti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco.
comma 1, lettera c), del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha
proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato, disponen- Dato a Roma, add 31 maggio 2017
done, nelle more, con provvedimento del 9 maggio 2017, la sospen-
sione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria
gestione del comune. MATTARELLA
Si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al
proposto scioglimento, atteso che il predetto consiglio comunale non MINNITI, Ministro dellinterno
riuscito a provvedere allapprovazione del suddetto documento conta-
bile, anche dopo la scadenza dei termini entro i quali era tenuto a prov-
vedervi, tanto da rendere necessario lintervento sostitutivo da parte del
prefetto.
ALLEGATO
Sottopongo, pertanto, alla firma della S.V. lunito schema di decre-
to con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di
Massa dAlbe (LAquila) ed alla nomina del commissario per la provvi- Al Presidente della Repubblica
soria gestione del comune nella persona del dott. Nicolino Bonanni, in
servizio presso la Prefettura di LAquila. Il consiglio comunale di Castel Gabbiano (Cremona) stato rin-
novato a seguito delle consultazioni elettorali del 26 e 27 maggio 2013,
Roma, 24 maggio 2017 con contestuale elezione del sindaco nella persona della sig.ra Rosanna
Erminia Ignazi.
Il Ministro dellinterno: MINNITI Il citato amministratore, in data 11 aprile 2017, ha rassegnato le
dimissioni dalla carica e le stesse, decorsi venti giorni dalla data di pre-
sentazione al consiglio, sono divenute irrevocabili, a termini di legge.
17A04069
Configuratasi lipotesi dissolutoria disciplinata dallart. 53, com-
ma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il prefetto di Cre-
mona ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopra citato
disponendone, nel contempo, con provvedimento del 3 maggio 2017, la
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvi-
31 maggio 2017. soria gestione del comune.
Per quanto esposto si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi
Scioglimento del consiglio comunale di Castel Gabbiano e per far luogo al proposto scioglimento, ai sensi dellart. 141, comma 1,
nomina del commissario straordinario. lettera b), n. 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Sottopongo, pertanto, alla firma della S.V. lunito schema di de-
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA creto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale
di Castel Gabbiano (Cremona) ed alla nomina del commissario per la
provvisoria gestione del comune nella persona della dott.ssa Filomena
Considerato che nelle consultazioni elettorali del 26 e Formisano, in servizio presso la Prefettura di Cremona.
27 maggio 2013 sono stati rinnovati gli organi elettivi del Roma, 24 maggio 2017
Comune di Castel Gabbiano (Cremona);
Viste le dimissioni dalla carica rassegnate, in data Il Ministro dellinterno: MINNITI
11 aprile 2017, dal sindaco, divenute irrevocabili a ter-
mini di legge; 17A04070

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20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Considerato che nel suddetto ente non pu essere assicurato il nor-
31 maggio 2017. male funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
lintegrit strutturale minima del consiglio comunale compatibile con il
Scioglimento del consiglio comunale di San Lorenzo Mag- mantenimento in vita dellorgano, si ritiene che, nella specie, ricorrano
giore e nomina del commissario straordinario. gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.

Sottopongo, pertanto, alla firma della S.V. lunito schema di decre-


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA to con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di
San Lorenzo Maggiore (Benevento), ed alla nomina del commissario
Considerato che nelle consultazioni elettorali del per la provvisoria gestione del comune nella persona della dottoressa
31 maggio 2015 sono stati rinnovati gli organi elettivi del Ines Giannini, in servizio presso la Prefettura di Avellino.
Comune di San Lorenzo Maggiore (Benevento);
Roma, 24 maggio 2017
Viste le dimissioni rassegnate, con atti separati con-
temporaneamente acquisiti al protocollo dellente, da set-
te consiglieri su dieci assegnati al comune, a seguito delle Il Ministro dellinterno: MINNITI
quali non pu essere assicurato il normale funzionamento
degli organi e dei servizi;
Ritenuto, pertanto, che ricorrano i presupposti per far 17A04071
luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;
Visto lart. 141, comma 1, lettera b), n. 3, del decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Sulla proposta del Ministro dellinterno, la cui rela- DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
31 maggio 2017.
zione allegata al presente decreto e ne costituisce parte
integrante;
Scioglimento del consiglio comunale di Piane Crati e no-
Decreta: mina del commissario straordinario.

Art. 1. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA


Il consiglio comunale di San Lorenzo Maggiore (Be-
nevento) sciolto. Considerato che il consiglio comunale di Piane Crati
(Cosenza) non riuscito a provvedere allapprovazione
Art. 2. del bilancio di previsione per lesercizio finanziario del
La dottoressa Ines Giannini nominata commissario 2017, negligendo cos un preciso adempimento previsto
straordinario per la provvisoria gestione del comune sud- dalla legge, avente carattere essenziale ai fini del funzio-
detto fino allinsediamento degli organi ordinari. namento dellamministrazione;
Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettan-
ti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco. Ritenuto, pertanto, che ricorrano i presupposti per far
luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;
Dato a Roma, add 31 maggio 2017
Visto lart. 141, comma 1, lettera c), del decreto legi-
slativo 18 agosto 2000, n. 267;
MATTARELLA
Sulla proposta del Ministro dellinterno, la cui rela-
MINNITI, Ministro dellinterno zione allegata al presente decreto e ne costituisce parte
integrante;

ALLEGATO Decreta:
Al Presidente della Repubblica
Nel consiglio comunale di San Lorenzo Maggiore (Benevento),
rinnovato nelle consultazioni elettorali del 31 maggio 2015 e composto Art. 1.
dal sindaco e da dieci consiglieri, si venuta a determinare una grave si-
tuazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate da sette componenti Il consiglio comunale di Piane Crati (Cosenza)
del corpo consiliare.
sciolto.
Le citate dimissioni, presentate personalmente da oltre la met dei
consiglieri, con atti separati contemporaneamente acquisiti al protocollo
dellente in data 9 maggio 2017, hanno determinato lipotesi dissoluto-
ria dellorgano elettivo disciplinata dallart. 141, comma 1, lettera b), Art. 2.
n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Pertanto, il prefetto di Benevento ha proposto lo scioglimento del La dott.ssa Eufemia Tarsia nominata commissario
consiglio comunale sopracitato disponendone, nel contempo, con prov-
vedimento del 10 maggio 2017, la sospensione, con la conseguente no- straordinario per la provvisoria gestione del comune sud-
mina del commissario per la provvisoria gestione del comune. detto fino allinsediamento degli organi ordinari.

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Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettan- Sulla proposta del Ministro dellinterno, la cui rela-
ti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco. zione allegata al presente decreto e ne costituisce parte
Dato a Roma, add 31 maggio 2017 integrante;

Decreta:
MATTARELLA
MINNITI, Ministro dellinterno Art. 1.
Il consiglio comunale di Vitulazio (Caserta) sciolto.

ALLEGATO Art. 2.
Al Presidente della Repubblica La dott.ssa Daniela Chemi nominata commissario
straordinario per la provvisoria gestione del comune sud-
Il consiglio comunale di Piane Crati (Cosenza), rinnovato nelle detto fino allinsediamento degli organi ordinari, a norma
consultazioni elettorali del 25 maggio 2014, composto dal sindaco e
da dieci consiglieri, si dimostrato incapace di provvedere, nei termini di legge.
prescritti dalle norme vigenti, al fondamentale adempimento dellap- Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettan-
provazione del bilancio di previsione per lesercizio finanziario 2017.
ti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco.
Essendo, infatti, scaduti i termini di legge entro i quali il predetto
documento contabile avrebbe dovuto essere approvato, ai sensi delle Dato a Roma, add 31 maggio 2017
vigenti norme, il prefetto di Cosenza, con provvedimento del 5 aprile
2017, diffidava il consiglio comunale ad approvare il bilancio entro e
non oltre il termine di venti giorni dalla data di notifica della diffida.
Decorso infruttuosamente il termine assegnato, il prefetto di Co- MATTARELLA
senza, essendosi concretizzata la fattispecie prevista dallart. 141, com-
ma 1, lettera c), del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha propo- MINNITI, Ministro dellin-
sto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato, disponendone, terno
nelle more, con provvedimento del 2 maggio 2017, la sospensione, con
la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del
comune.
Si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al
proposto scioglimento, atteso che il predetto consiglio comunale non ALLEGATO
riuscito a provvedere allapprovazione del suddetto documento conta-
bile, anche dopo la scadenza dei termini entro i quali era tenuto a prov-
vedervi, tanto da rendere necessario lintervento sostitutivo da parte del Al Presidente della Repubblica
prefetto.
Il consiglio comunale di Vitulazio (Caserta), rinnovato nelle con-
Sottopongo, pertanto, alla firma della S.V. lunito schema di decre- sultazioni elettorali del 25 maggio 2014, composto dal sindaco e da
to con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di dodici consiglieri, si dimostrato incapace di provvedere, nei termini
Piane Crati (Cosenza) ed alla nomina del commissario per la provvisoria prescritti dalle norme vigenti, al fondamentale adempimento dellap-
gestione del comune nella persona della dott.ssa Eufemia Tarsia, in ser- provazione del bilancio di previsione per lesercizio finanziario 2017.
vizio presso la Prefettura di Cosenza.
Essendo, infatti, scaduti i termini di legge entro i quali il predetto
Roma, 24 maggio 2017 documento contabile avrebbe dovuto essere approvato, il presidente del
Collegio dei revisori dei conti, come stabilito dallart. 23 del vigente
Il Ministro dellinterno: MINNITI statuto del Comune di Vitulazio, informando contestualmente il prefetto
di Caserta, con provvedimento dell11 aprile 2017, notificato a tutti i
consiglieri, diffidava il consiglio comunale ad approvare il bilancio en-
17A04080 tro e non oltre il termine del 3 maggio 2017.
Essendosi concretizzata la fattispecie prevista dallart. 141, com-
ma 1, lettera c), del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il pre-
fetto di Caserta ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale di
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Vitulazio (Caserta), disponendone, nelle more, con provvedimento
31 maggio 2017. dell8 maggio 2017 la sospensione, con la conseguente nomina del com-
missario per la provvisoria gestione del comune.
Scioglimento del consiglio comunale di Vitulazio e nomi-
na del commissario straordinario. Si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al
proposto scioglimento, atteso che il predetto consiglio comunale non
riuscito a provvedere allapprovazione del suddetto documento contabi-
le, anche dopo la scadenza dei termini entro i quali era tenuto a provve-
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA dervi, tanto da rendere necessario lintervento sostitutivo.
Considerato che il consiglio comunale di Vitulazio (Ca- Sottopongo, pertanto, alla firma della S.V. lunito schema di de-
creto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale
serta) non riuscito a provvedere allapprovazione del bi- di Vitulazio (Caserta) ed alla nomina del commissario per la provvisoria
lancio di previsione del 2017, negligendo cos un preciso gestione del comune nella persona della dott.ssa Daniela Chemi, in ser-
adempimento previsto dalla legge, avente carattere essen- vizio presso la Prefettura di Caserta.
ziale ai fini del funzionamento dellamministrazione; Roma, 24 maggio 2017
Ritenuto, pertanto, che ricorrano i presupposti per far
luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza; Il Ministro dellinterno: MINNITI
Visto lart. 141, comma 1, lettera c), del decreto legi-
slativo 18 agosto 2000, n. 267; 17A04081

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20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettan-
31 maggio 2017. ti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco.
Scioglimento del consiglio comunale di Ponte e nomina Dato a Roma, add 31 maggio 2017
del commissario straordinario.
MATTARELLA
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
MINNITI, Ministro dellinterno
Considerato che nelle consultazioni elettorali del
25 maggio 2014 sono stati rinnovati gli organi elettivi del
Comune di Ponte (Benevento);
ALLEGATO
Viste le dimissioni contestuali rassegnate da sette con-
siglieri su dieci assegnati allente, a seguito delle quali Al Presidente della Repubblica
non pu essere assicurato il normale funzionamento degli Nel consiglio comunale di Ponte (Benevento), rinnovato nelle con-
organi e dei servizi; sultazioni elettorali del 25 maggio 2014 e composto dal sindaco e da dieci
consiglieri, si venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa
Ritenuto, pertanto, che ricorrano i presupposti per far delle dimissioni rassegnate da sette componenti del corpo consiliare.
luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza; Le citate dimissioni, presentate personalmente da oltre la met
dei consiglieri con atto unico acquisito al protocollo dellente in data
Visto lart. 141, comma 1, lettera b), n. 3, del decreto 8 maggio 2017, hanno determinato lipotesi dissolutoria dellorgano
legislativo 18 agosto 2000, n. 267; elettivo disciplinata dallart. 141, comma 1, lettera b), n. 3, del decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Sulla proposta del Ministro dellinterno, la cui rela- Pertanto, il prefetto di Benevento ha proposto lo scioglimento del
zione allegata al presente decreto e ne costituisce parte consiglio comunale sopracitato disponendone, nel contempo, con prov-
vedimento del 9 maggio 2017, la sospensione, con la conseguente nomi-
integrante; na del commissario per la provvisoria gestione del comune.
Considerato che nel suddetto ente non pu essere assicurato il nor-
Decreta: male funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
lintegrit strutturale minima del consiglio comunale compatibile con il
mantenimento in vita dellorgano, si ritiene che, nella specie, ricorrano
gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
Art. 1. Sottopongo, pertanto, alla firma della S.V. lunito schema di decre-
to con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di
Il consiglio comunale di Ponte (Benevento) sciolto. Ponte (Benevento) ed alla nomina del commissario per la provvisoria
gestione del comune nella persona della dottoressa Olimpia Cerrata, in
servizio presso la Prefettura di Benevento.
Art. 2. Roma, 24 maggio 2017

La dottoressa Olimpia Cerrata nominata commissario Il Ministro dellinterno: MINNITI


straordinario per la provvisoria gestione del comune sud-
detto fino allinsediamento degli organi ordinari. 17A04082

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI


MINISTERO DELLECONOMIA Vista la legge 12 agosto 1982, n. 576, recante la riforma
E DELLE FINANZE della vigilanza sulle assicurazioni, istitutiva dellIstituto per
la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse colletti-
DECRETO 6 giugno 2017. vo (ISVAP);
Misura e modalit di versamento alla Concessionaria ser-
vizi assicurativi pubblici S.p.a. (CONSAP) del contributo Visto il decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209,
dovuto per lanno 2017 dai periti assicurativi. come modificato ed integrato dal decreto legislati-
vo 12 maggio 2015, n. 74, attuativo della direttiva
IL MINISTRO DELLECONOMIA n. 2009/138/CE, recante il Codice delle assicurazioni
E DELLE FINANZE private e in particolare, gli articoli 157, concernente
listituzione del ruolo dei periti assicurativi, 337, ri-
Visto lart. 23 del decreto legislativo 30 luglio 1999, guardante la misura e la disciplina dellobbligo di pa-
n. 300, che ha istituito il Ministero delleconomia e delle
finanze, attribuendogli le funzioni dei Ministeri del te- gamento annuale di un contributo di gestione del ruolo
soro, del bilancio e della programmazione economica e dei periti assicurativi e 354 recante abrogazioni e norme
delle finanze; transitorie;

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20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

Visto lart. 13 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, Vista la comunicazione del 23 marzo 2017, n. 0081447,
convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, che istituisce con la quale la societ CONSAP ha trasmesso le previsio-
lIstituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS) pre- ni di spesa, per lesercizio 2017, elaborate per la gestio-
vedendo, al comma 6, il trasferimento al predetto istituto ne del ruolo dei periti assicurativi per un importo pari a
delle funzioni gi affidate allIstituto per la vigilanza sul- 360.000,00 euro;
le assicurazioni private e di interesse collettivo (ISVAP) Vista la suddetta comunicazione con la quale la societ
ai sensi dellart. 4 della legge 12 agosto 1982, n. 576 e CONSAP ritiene necessario confermare ad euro settanta
dellart. 5 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209; la misura del contributo per il 2017 in quanto risulta che
Visto il comma 35 del predetto art. 13 del decreto- i costi complessivamente sostenuti dallinizio dellatti-
legge n. 95 del 2012, che prevede il trasferimento alla vit superano i ricavi dei contributi versati nello stesso
Concessionaria servizi assicurativi pubblici S.p.a. (CON- periodo;
SAP) della tenuta del ruolo dei periti assicurativi di cui Considerato che detto squilibrio determinato dallina-
allart. 157 e seguenti del suddetto decreto legislativo dempienza di una larga percentuale di periti, nei confronti
n. 209 del 2005 e di ogni altra competenza spettante dei quali nel corso del 2016 la CONSAP ha avviato la
allISVAP in materia; riscossione pre-coattiva e coattiva ai sensi dellart. 335,
comma 6, del Codice delle assicurazioni private;
Visti, inoltre, il comma 3 del predetto art. 13 del decre-
to legge n. 95 del 2012 che prevede il mantenimento dei Vista la necessit di garantire il mantenimento dellequi-
contributi previsti dal capo II del titolo XIX del decreto librio economico-finanziario di CONSAP e tenuto conto
legislativo 7 settembre 2005, n. 209 (Codice delle assicu- che le eventuali somme recuperate relative ai contributi
razioni private) e il comma 37 che prevede lemanazione in sofferenza saranno considerate nellambito del fabbi-
di un decreto del Ministro dello sviluppo economico per sogno per lesercizio successivo, ai sensi dellart. 337,
stabilire, sentita lIVASS, la quota dei contributi di ge- comma 3, del Codice delle assicurazioni private;
stione da riconoscere alla societ CONSAP a copertura
degli oneri sostenuti anche per l esercizio delle funzioni Decreta:
di cui al comma 35 dello stesso art. 13;
Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico Art. 1.
29 luglio 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 193
del 19 agosto 2013, con il quale, a decorrere dal 1 gen- Contributo di gestione dovuto dai periti assicurativi
naio 2013, si attribuisce a CONSAP S.p.a. lintera quota per lanno 2017 a CONSAP
del contributo di vigilanza sui periti assicurativi (100%), 1. Il contributo di gestione dovuto alla societ CON-
dovuto allIVASS, a copertura degli oneri sostenuti per SAP, ai sensi dellart. 337 del decreto legislativo 7 set-
lesercizio delle funzioni trasferite a CONSAP S.p.a.; tembre 2005, n. 209 e del comma 35 dellart. 13 del de-
Visto il regolamento 23 ottobre 2015, n. 1, emanato creto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito in legge, con
dalla societ CONSAP e pubblicato nella Gazzetta Uffi- modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, dai pe-
ciale 15 dicembre 2015, n. 291, concernente la disciplina riti assicurativi iscritti nel relativo ruolo di cui allart. 157
dellattivit peritale e il funzionamento del ruolo dei peri- dello stesso decreto n. 209 del 2005, determinato, per
ti assicurativi di cui allart. 157 del citato decreto legisla- lanno 2017, nella misura di euro settanta.
tivo n. 209 del 2005; 2. Ai fini del comma 1 sono tenuti al pagamento del
contributo di gestione i soggetti che risultano iscritti nel
Visto lart. 337, comma 2, del citato decreto legislativo ruolo alla data del 30 maggio 2017.
n. 209 del 2005 che prevede che con decreto del Ministro
delleconomia e delle finanze, sentita la CONSAP, sia de-
terminato il contributo di gestione, stabilendo al comma 1 Art. 2.
la misura massima di euro cento, in modo da assicurare la Versamento del contributo di gestione per lanno 2017
copertura finanziaria degli oneri di gestione del ruolo dei
periti assicurativi; 1. I periti assicurativi versano il contributo di gestione
di cui allart. 1, per lanno 2017, sulla base di apposito
Visto il decreto del Ministro delleconomia e delle fi- provvedimento della CONSAP concernente le modalit
nanze 28 luglio 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale ed i termini di versamento del contributo stesso, nel ri-
del 1 agosto 2016, n. 178, con il quale sono state deter- spetto di quanto previsto dallart. 337, comma 3, del de-
minate la misura e le modalit di versamento a CONSAP creto legislativo n. 209/2005.
del contributo di gestione dovuto dai periti per lanno
2016 nella misura di euro settanta; Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Uffi-
ciale della Repubblica italiana.
Considerato che occorre provvedere, per lanno 2017,
alla determinazione del contributo di gestione dovuto dai Roma, 6 giugno 2017
periti assicurativi, iscritti nel relativo ruolo nella misura
e con le modalit di versamento adeguate alle esigenze di Il Ministro: PADOAN
funzionamento connesse alle attivit trasferite della socie-
t CONSAP per la gestione del ruolo di periti assicurativi; 17A04095

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MINISTERO DELLA SALUTE Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 apri-
le 2001, n. 290 concernente Regolamento di semplifica-
DECRETO 24 maggio 2017. zione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione,
allimmissione in commercio e alla vendita di prodotti fi-
Ri-registrazione di prodotti fitosanitari, a base di acido tosanitari e relativi coadiuvanti, e successive modifiche;
gibberellico, sulla base del dossier FLORGIB TABLET di
Allegato III, alla luce dei principi uniformi per la valuta- Visto il decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, con-
zione e lautorizzazione dei prodotti fitosanitari, ai sensi del cernente Attuazione della direttiva 91/414/CEE in mate-
regolamento (CE) n. 546/2011. ria di immissione in commercio di prodotti fitosanitari,
e successive modifiche;
IL DIRETTORE GENERALE
PER LIGIENE E LA SICUREZZA
Visto il decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 re-
DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE
cante Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istitu-
isce un quadro per lazione comunitaria ai fini dellutiliz-
zo sostenibile dei pesticidi;
Visto il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamen-
to europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 relativo Visto il decreto interministeriale 22 gennaio 2014 re-
allimmissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che cante Adozione del Piano di azione nazionale per luso
abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/ sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai sensi dellart. 6
CEE, e successivi regolamenti di attuazione e/o mo- del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150, recante:
difica; ed in particolare lart. 80 concernente Misure Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un
transitorie; quadro per lazione comunitaria ai fini dellutilizzo soste-
Visto il regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento nibile dei pesticidi;
europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008 relativo Visto il decreto 28 settembre 2012 Rideterminazio-
alla classificazione, alletichettatura e allimballaggio ne delle tariffe relative allimmissione in commercio dei
delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le di- prodotti fitosanitari a copertura delle prestazioni sostenu-
rettive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al te e rese a richiesta, in attuazione del regolamento (CE)
regolamento (CE) n. 1907/2006, e successive modifiche; n. 1107/2009 del Parlamento e del Consiglio;
Visto il regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento
europeo e del Consiglio del 23 febbraio 2005 concernente Visto il decreto ministeriale del 22 aprile 2009 di rece-
i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui pro- pimento della direttiva 2008/127/CE della Commissione
dotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e del 18 dicembre 2008, relativo alliscrizione nellallegato
che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio, non- I del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, di alcu-
ch i successivi regolamenti che modificano gli allegati ne sostanze attive che ora figurano nei regolamenti (UE)
II e III del predetto regolamento, per quanto riguarda i n. 540/2011 e n. 541/2011 della Commissione, tra le quali
livelli massimi di residui di singole sostanze attive in o su la sostanza attiva acido gibberellico;
determinati prodotti;
Visto in particolare, che lapprovazione della sostanza
Vista la legge 13 novembre 2009 n. 172 concernente attiva acido gibberellico decade il 31 agosto 2019, come
Istituzione del Ministero della salute e incremento del indicato nellallegato al regolamento (UE) n. 540/2011;
numero complessivo dei Sottosegretari di Stato e suc-
cessive modifiche; Visto il regolamento 2017/195/UE della Commissione
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112, con- del 3 febbraio 2017 che proroga la scadenza dellappro-
cernente Conferimento di funzioni e compiti ammini- vazione della sostanza attiva al 31 agosto 2020;
strativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in at- Visti i decreti di autorizzazione allimmissione in com-
tuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59, ed mercio e allimpiego dei prodotti fitosanitari riportati
in particolare gli articoli 115 recante Ripartizione delle nellallegato al presente decreto;
competenze e lart. 119 recante Autorizzazioni;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini- Viste le istanze presentate dallimpresa titolare volte
stri 11 febbraio 2014, n. 59 concernente Regolamento di ad ottenere la ri-registrazione secondo i principi uniformi
organizzazione del Ministero della salute, ed in partico- dei prodotti fitosanitari riportati nellallegato al presente
lare lart. 10 recante Direzione generale per ligiene e la decreto, sulla base del dossier relativo al prodotto fitosa-
sicurezza degli alimenti e la nutrizione; nitario di riferimento Falgro Tablet, presentato dallim-
presa Fine Agrochemicals Limited, conforme ai requi-
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 mar- siti di cui allallegato III del citato decreto legislativo
zo 2013, n. 44, recante il regolamento di riordino degli n. 194/1995, trasposti nel regolamento (UE) n. 545/2011
organi collegiali e degli altri organismi operanti presso il della Commissione;
Ministero della salute e il decreto ministeriale 30 marzo
2016, recante la costituzione del Comitato tecnico per la Considerato che limpresa titolare delle autorizzazio-
nutrizione e la sanit animale, concernenti rispettivamen- ni dei prodotti fitosanitari di cui trattasi ha ottemperato a
te listituzione e larticolazione del Comitato tecnico per quanto previsto dal decreto del 22 aprile 2009, nei tempi
la nutrizione e la sanit animale e la composizione della e nelle forme da esso stabiliti ed in conformit alle con-
Sezione consultiva dei fitosanitari; dizioni definite per la sostanza attiva acido gibberellico;

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Sentita la Sezione consultiva per i fitosanitari di cui al decreto ministeriale 30 marzo 2016, che ha preso atto della
conclusione della valutazione del sopracitato fascicolo Florgib Tablet, svolta dallIstituto superiore di sanit, al fine di
ri-registrare i prodotti fitosanitari di cui trattasi fino 31 agosto 2020, alle nuove condizioni di impiego e con eventuale
adeguamento alla composizione del prodotto fitosanitario di riferimento;
Vista la nota dellufficio protocollo n. 18471 in data 4 maggio 2017 con la quale stata richiesta allImpresa
Fine Agrochemicals Limited titolare del dossier la documentazione ed i dati tecnico-scientifici aggiuntivi indicati dal
sopracitato Istituto da presentarsi entro dodici mesi dalla data della medesima;
Viste le note con le quali limpresa titolare delle registrazioni dei prodotti fitosanitari riportati nellallegato al
presente decreto, ha ottemperato a quanto richiesto dallufficio;
Vista la nota con la quale limpresa titolare ha comunicato di aver provveduto alla classificazione dei prodotti
fitosanitari sotto indicati, ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008 e s.m.i.;
Ritenuto di ri-registrare fino al 31 agosto 2020, data di scadenza dellapprovazione della sostanza attiva acido
gibberellico, i prodotti fitosanitari indicati in allegato al presente decreto, alle condizioni definite dalla valutazione
secondo i principi uniformi di cui allallegato VI del regolamento (CE) n. 546/2011, sulla base del dossier conforme
ai requisiti di cui allallegato III del citato decreto legislativo n. 194/1995, trasposti nel regolamento (UE) n. 545/2011
della Commissione, relativo al prodotto fitosanitario di riferimento FALGRO TABLET;

Decreta:

Sono ri-registrati fino al 31 agosto 2020, data di scadenza dellapprovazione della sostanza attiva acido gibberel-
lico, i prodotti fitosanitari indicati in allegato al presente decreto registrati al numero, alla data e a nome dellimpresa a
fianco indicata, autorizzati con la nuova composizione, alle condizioni e sulle colture indicate nelle rispettive etichette
allegate al presente decreto, fissate in applicazione dei principi uniformi.
La succitata impresa Fine Agrochemicals Limited tenuta alla presentazione dei dati tecnico-scientifici aggiun-
tivi richiesti dallistituto valutatore entro il termine di cui in premessa.
Sono autorizzate le modifiche di composizione in adeguamento a quella del prodotto di riferimento nonch le
modifiche indicate per ciascun prodotto fitosanitario riportate in allegato al presente decreto.
Sono approvate quale parte integrante del presente decreto le etichette allegate, adeguate secondo i principi uni-
formi, munite di classificazione stabilita dal titolare ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008.
fatto comunque salvo ogni eventuale successivo adempimento ed adeguamento delle condizioni di autorizza-
zione dei prodotti fitosanitari, anche in conformit a provvedimenti comunitari e ulteriori disposizioni riguardanti le
sostanze attive componenti.
Lo smaltimento delle scorte di prodotti fitosanitari gi immessi sul mercato alla data del presente decreto, con-
sentito secondo le seguenti modalit:
6 mesi, per la commercializzazione da parte del titolare dellautorizzazione e la vendita da parte dei rivenditori
e/o distributori autorizzati;
12 mesi, per limpiego da parte degli utilizzatori finali.
Lo smaltimento si applica ai lotti di prodotto fitosanitario che riportano una data di preparazione immediatamente
antecedente a quella del presente provvedimento.
Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e comunicato allImpresa
interessata.
I dati relativi al/i suindicato/i prodotto/i sono disponibili nel sito del Ministero della salute www.salute.gov.it,
nella sezione Banca dati.

Roma, 24 maggio 2017

Il direttore generale: RUOCCO

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ALLEGATO

Prodotti fitosanitari a base della sostanza attiva acido gibberellico ri-registrati alla luce dei
principi uniformi sulla base del dossier FORGIB TABLET di All. III fino al 31 agosto 2020 ai
sensi del decreto ministeriale del 22 aprile 2009 di recepimento della direttiva di inclusione
2008/127/CE della Commissione del 18 dicembre 2008.

N. Nuova classificazione stabilita


Nome prodotto Data reg.ne Impresa
reg.ne dallImpresa titolare

FALGRO Fine P102-P270-EUH401


10433 12/04/2000
TABLET Agrochemicals Ltd

Modifiche autorizzate:
- Modifica di composizione
- Eliminazione dello stabilimento di produzione: Thompson & Capper Limited Hardwick
Road, Astmoor, Runcorn, Cheshire WA7 1PH , UK.
- Estensione dello stabilimento di produzione: Amerilabs Technologies Inc 2765 Niagara
1. Lane North, Plymouth, MN 55447 (USA).
- Eliminazione delle colture: pomodoro (in campo), melo, fragola, sedano, spinacio, lattuga,
zucchino, melanzana, patata, cactus, rose, fiordaliso, anemone, ortensia.
- Estensione alla coltura: spathiphyllum.
- Eliminazione delle taglie: 75 - 450 750 - 1500 g (pari rispettivamente a: 10 60 100 200
compresse da 7,5 grammi).
- Estensione alla taglia: 49 g (pari a 10 compresse da 4,9 grammi).

Fine
5349 GI-TRE 11/05/1983 P102-P270-EUH401
Agrochemicals Ltd

Modifiche autorizzate:
- Modifica di composizione
- Eliminazione dello stabilimento di produzione: Oxytabs GmbH Mooshrner Weg 24811
Owschlag (Germany); Thompson & Capper Ltd. Hardwick Road, Astmoor, Runcorn, WA7
1PH, Cheshire (U.K.).
2. - Estensione dello stabilimento di produzione: Amerilabs Technologies Inc 2765 Niagara
Lane North, Plymouth, MN 55447 (USA).
- Eliminazione delle colture: pomodoro (in campo), fragola, sedano, lattuga, patata,
anemone ortensia, fiordaliso.
- Estensione alla coltura: spathiphyllum.
- Eliminazione delle taglie: 50, 100, 200, 500 g; 1 Kg.
- Estensione alla taglia: 49 g (pari a 10 compresse da 4,9 grammi).

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Fine
6058 GIBERLAN C 08/10/1984 P102-P270-EUH401
Agrochemicals Ltd

Modifiche autorizzate:
- Modifica di composizione
- Eliminazione dello stabilimento di produzione: Agrindustrial S.A. - Carretera dei medio 193,
nave 4, Hospitalet de Llobregat - Barcellona (Spagna); ICI Plant Protection Division -
Yalding, Kent (Inghilterra); Thompson & Capper Ltd. Hardwick Road, Astmoor, Runcorn
3. Cheshire WA7 1PH (UK).
- Estensione dello stabilimento di produzione: Amerilabs Technologies Inc 2765 Niagara
Lane North, Plymouth, MN 55447 (USA).
- Eliminazione delle colture: fragola, patata da seme, rose, iris, gladiolo.
- Estensione alle colture: pomodoro (in serra), ciliegio, spathiphyllum.
- Eliminazione delle taglie: 100 g.
- Estensione alla taglia: 49 g (pari a 10 compresse da 4,9 grammi).

GIBRELIN Fine
12515 29/03/2005 P102-P270-EUH401
TAB Agrochemicals Ltd

Modifiche autorizzate:
- Modifica di composizione
- Eliminazione dello stabilimento di produzione: Thompson & Capper Ltd. Hardwick Road,
Astmoor, Runcorn, WA7 1PH, Cheshire (U.K.).
4. - Estensione dello stabilimento di produzione: Amerilabs Technologies Inc 2765 Niagara
Lane North, Plymouth, MN 55447 (USA).
- Eliminazione delle colture: pomodoro (in campo), melo, fragola, sedano, spinacio, lattuga,
zucchino, melanzana, patata, cactus, rose, fiordalisi, anemoni, ortensie.
- Estensione alla coltura: spathiphyllum.
- Eliminazione delle taglie: 75 g (pari rispettivamente a: 10 compresse da 7,5 grammi).
- Estensione alla taglia: 49 g (pari a 10 compresse da 4,9 grammi).

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DECRETO 24 maggio 2017. Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 apri-
le 2001, n. 290 concernente Regolamento di semplifica-
Ri-registrazione di prodotti fitosanitari, a base di clorsul- zione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione,
furon, sulla base del dossier CHLORSULFURON 75WG di allimmissione in commercio e alla vendita di prodotti fi-
Allegato III, alla luce dei principi uniformi per la valuta- tosanitari e relativi coadiuvanti, e successive modifiche;
zione e lautorizzazione dei prodotti fitosanitari, ai sensi del
regolamento (CE) n. 546/2011. Visto il decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, con-
cernente Attuazione della direttiva 91/414/CEE in mate-
ria di immissione in commercio di prodotti fitosanitari,
IL DIRETTORE GENERALE e successive modifiche;
PER LIGIENE E LA SICUREZZA DEGLI
Visto il decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 re-
ALIMENTI E LA NUTRIZIONE
cante Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istitu-
isce un quadro per lazione comunitaria ai fini dellutiliz-
Visto il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamen- zo sostenibile dei pesticidi;
to europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 relativo Visto il decreto interministeriale 22 gennaio 2014, re-
allimmissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che cante Adozione del Piano di azione nazionale per luso
abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/ sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai sensi dellart. 6
CEE, e successivi regolamenti di attuazione e/o mo- del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150, recante:
difica; ed in particolare lart. 80 concernente Misure Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un
transitorie; quadro per lazione comunitaria ai fini dellutilizzo soste-
Visto il regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento nibile dei pesticidi;
europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008 relativo Visto il decreto ministeriale del 31 dicembre 2009 di re-
alla classificazione, alletichettatura e allimballaggio cepimento della direttiva 2009/77/CE della Commissione
delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le di- del 1 luglio 2009, relativo alliscrizione nellallegato I
rettive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, di alcune
regolamento (CE) n. 1907/2006, e successive modifiche; sostanze attive che ora figurano nei reg. (UE) 540/2011
e 541/2011 della Commissione, tra le quali la sostanza
Visto il regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento attiva clorsulfuron;
europeo e del Consiglio del 23 febbraio 2005 concernente Visto in particolare, che lapprovazione della sostanza
i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui pro- attiva clorsulfuron decade il 31 dicembre 2019, come in-
dotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e dicato nellallegato al reg. (UE) 540/2011;
che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio, non-
ch i successivi regolamenti che modificano gli allegati Visti i decreti di autorizzazione allimmissione in com-
II e III del predetto regolamento, per quanto riguarda i mercio e allimpiego dei prodotti fitosanitari riportati
livelli massimi di residui di singole sostanze attive in o su nellallegato al presente decreto;
determinati prodotti; Viste le istanze presentate dallimpresa titolare volte
ad ottenere la ri-registrazione secondo i principi uniformi
Vista la legge 13 novembre 2009, n. 172 concernente dei prodotti fitosanitari riportati nellallegato al presente
Istituzione del Ministero della salute e incremento del decreto, sulla base del dossier relativo al prodotto fitosa-
numero complessivo dei Sottosegretari di Stato e suc- nitario di riferimento Glean 75 DF, presentato dallim-
cessive modifiche; presa DuPont de Nemours Italiana S.r.l., conforme ai re-
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, con- quisiti di cui allallegato III del citato decreto legislativo
cernente Conferimento di funzioni e compiti ammini- n. 194/1995, trasposti nel reg. (UE) n. 545/2011 della
strativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in at- Commissione;
tuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59, ed Considerato che limpresa titolare delle autorizzazio-
in particolare gli articoli 115 recante Ripartizione delle ni dei prodotti fitosanitari di cui trattasi ha ottemperato
competenze e lart. 119 recante Autorizzazioni; a quanto previsto dal decreto del 31 dicembre 2009, nei
tempi e nelle forme da esso stabiliti ed in conformit alle
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini- condizioni definite per la sostanza attiva clorsulfuron;
stri 11 febbraio 2014, n. 59 concernente Regolamento di Sentita la Sezione consultiva per i fitosanitari di cui al
organizzazione del Ministero della salute, ed in partico- decreto ministeriale 30 marzo 2016, che ha preso atto del-
lare lart. 10 recante Direzione generale per ligiene e la la conclusione della valutazione del sopracitato fascicolo
sicurezza degli alimenti e la nutrizione; Chlorsulfuron 75WG, svolta dal Centro internazionale
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 mar- per gli antiparassitari e la prevenzione sanitaria, al fine
zo 2013, n. 44, recante il regolamento di riordino degli di ri-registrare i prodotti fitosanitari di cui trattasi fino al
organi collegiali e degli altri organismi operanti presso il 31 dicembre 2019, alle nuove condizioni di impiego;
Ministero della salute e il decreto ministeriale 30 marzo Vista la nota dellUfficio protocollo n. 19131 in data
2016, recante la costituzione del Comitato tecnico per la 9 maggio 2017 con la quale stata richiesta allImpresa
nutrizione e la sanit animale, concernenti rispettivamen- DuPont de Nemours Italiana S.r.l., titolare del dossier, la
te listituzione e larticolazione del Comitato tecnico per documentazione ed i dati tecnico-scientifici aggiuntivi in-
la nutrizione e la sanit animale e la composizione della dicati dal sopracitato Istituto da presentarsi entro 36 mesi
Sezione consultiva dei fitosanitari; dalla data della medesima;

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Viste le note con le quali lImpresa titolare delle registrazioni dei prodotti fitosanitari riportati nellallegato al
presente decreto, ha ottemperato a quanto richiesto dallUfficio;

Vista la nota con la quale limpresa titolare ha comunicato di aver provveduto alla classificazione dei prodotti
fitosanitari sotto indicati, ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008 e s.m.i.;

Ritenuto di ri-registrare fino al 31 dicembre 2019, data di scadenza dellapprovazione della sostanza attiva clor-
sulfuron, i prodotti fitosanitari indicati in allegato al presente decreto, alle condizioni definite dalla valutazione se-
condo i principi uniformi di cui allallegato VI del regolamento (CE) n. 546/2011, sulla base del dossier conforme ai
requisiti di cui allallegato III del citato decreto legislativo 194/1995, trasposti nel reg. (UE) n. 545/2011 della Com-
missione, relativo al prodotto fitosanitario di riferimento Glean 75 DF;

Visti i versamenti effettuati ai sensi del decreto ministeriale 9 luglio 1999 concernenti Determinazione delle
tariffe relative allimmissione in commercio di prodotti fitosanitari e copertura delle prestazioni sostenute e rese a
richiesta, in vigore alla data di presentazione dellistanza;

Decreta:

Sono ri-registrati fino al 31 dicembre 2019, data di scadenza dellapprovazione della sostanza attiva clorsulfuron,
i prodotti fitosanitari indicati in allegato al presente decreto registrati al numero, alla data e a nome dellimpresa a
fianco indicata, autorizzati con la nuova composizione, alle condizioni e sulle colture indicate nelle rispettive etichette
allegate al presente decreto, fissate in applicazione dei principi uniformi.

La succitata impresa DuPont de Nemours Italiana S.r.l. tenuta alla presentazione dei dati tecnico-scientifici
aggiuntivi richiesti dallistituto valutatore entro il termine di cui in premessa.

Sono autorizzate le modifiche di composizione in adeguamento a quella del prodotto di riferimento nonch le
modifiche indicate per ciascun prodotto fitosanitario riportate in allegato al presente decreto.

Sono approvate quale parte integrante del presente decreto le etichette allegate, adeguate secondo i principi uni-
formi, munite di classificazione stabilita dal titolare ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008.

fatto comunque salvo ogni eventuale successivo adempimento ed adeguamento delle condizioni di autorizza-
zione dei prodotti fitosanitari, anche in conformit a provvedimenti comunitari e ulteriori disposizioni riguardanti le
sostanze attive componenti.

Lo smaltimento delle scorte di prodotti fitosanitari gi immessi sul mercato alla data del presente decreto, con-
sentito secondo le seguenti modalit:

sei mesi, per la commercializzazione da parte del titolare dellautorizzazione e la vendita da parte dei rivendi-
tori e/o distributori autorizzati;

dodici mesi, per limpiego da parte degli utilizzatori finali.

Lo smaltimento si applica ai lotti di prodotto fitosanitario che riportano una data di preparazione immediatamente
antecedente a quella del presente provvedimento.

Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e comunicato allImpresa
interessata.

I dati relativi al/i suindicato/i prodotto/i sono disponibili nel sito del Ministero della salute www.salute.gov.it
nella sezione Banca dati.

Roma, 24 maggio 2017

Il direttore generale: RUOCCO

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ALLEGATO
Prodotti fitosanitari a base della sostanza attiva clorsulfuron ri-registrati alla luce dei principi
uniformi sulla base del dossier CHLORSULFURON 75WG di All. III fino al 31 dicembre
2019 ai sensi del decreto ministeriale del 31 dicembre 2009 di recepimento della direttiva di
inclusione 2009/77/CE della Commissione del 01 luglio 2009.

N. Nuova classificazione stabilita


Nome prodotto Data reg.ne Impresa
reg.ne dallImpresa titolare

DUPONT DE
6738 GLEAN 75 PX 19/06/1986 NEMOURS
ITALIANA S.R.L. ATTENZIONE

H410; EUH401; P391- P501


1.
Modifiche autorizzate:
- Modifica minore di composizione
- Estensione alle colture: orzo.
- Cambio nome da: GLEAN 75 DF.

DUPONT DE
10958 BALANCE 18/06/2001 NEMOURS
ITALIANA S.R.L. ATTENZIONE

2. H410; EUH401; P391- P501

Modifiche autorizzate:
- Modifica minore di composizione
- Estensione alle colture: orzo.

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ALLEGATO

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17A04074

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MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE DECRETO 19 maggio 2017.


E DEI TRASPORTI Limitazioni allafflusso e alla circolazione dei veicoli
sullIsola di Ustica.
DECRETO 27 aprile 2017.
Modifiche al decreto 13 dicembre 2016, recante direttive e
calendario per le limitazioni alla circolazione stradale fuori IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE
dai centri abitati per lanno 2017, nei giorni festivi e partico- E DEI TRASPORTI
lari, per i veicoli di massa superiore a 7,5 tonnellate.
Visto lart. 8 del decreto legislativo 30 aprile 1992,
IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE n. 285, come modificato con decreto legislativo 10 set-
E DEI TRASPORTI tembre 1993, n. 360, concernente limitazioni allafflusso
ed alla circolazione stradale nelle piccole isole dove si
Visto lart. 6, comma 1, del nuovo codice della strada, trovano comuni dichiarati di soggiorno o di cura;
approvato con decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285,
e successive modificazioni; Considerato che ai sensi del predetto articolo compe-
te al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentite
Viste le relative disposizioni attuative contenute nellart. 7 le regioni e i comuni interessati, la facolt di vietare nei
del regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice mesi di pi intenso movimento turistico, lafflusso e la
della strada, approvato con decreto del Presidente della Repub- circolazione di veicoli appartenenti a persone non facenti
blica 16 dicembre 1992, n. 495, e successive modificazioni; parte della popolazione stabile;
Visto lart. 11 del decreto del Ministro delle infrastrut-
ture e dei trasporti 13 dicembre 2016, recante: Direttive Vista la circolare n. 5222, dell8 settembre 1999, con
e calendario per le limitazioni alla circolazione stradale la quale sono state dettate le istruzioni relative allappli-
fuori dai centri abitati per lanno 2017; cazione del summenzionato art. 8 del decreto legislativo
30 aprile 1992, n. 285;
Viste le note protocollo n. 3116 del 7 aprile 2017
dellAutorit portuale di Messina, e protocollo n. 2768 del Vista la delibera della Giunta comunale di Ustica (Pa-
28 febbraio 2017 dellAutorit portuale di Gioia Tauro; lermo) in data 11 gennaio 2017, n. 1;
Considerata la necessit di apportare modifiche ed inte- Vista la nota della Prefettura di Palermo n. 1/Circ Usti-
grazioni al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei tra- ca/2017/Area III^ Ter, in data 8 maggio 2017, con la qua-
sporti 13 dicembre 2016, per le oggettive e rilevanti criticit le esprime il proprio nulla-osta;
di carattere strutturale, amministrativo ed operativo che ag-
gravano sensibilmente i tempi di percorrenza dello stretto di Visto il parere favorevole espresso dalla Regione Si-
Messina, che condizionano landamento dei flussi di traffico ciliana comunicato con nota della Presidenza in data
nella regione Sicilia determinando effetti negativi, in parti- 31 marzo 2017, n. 17472;
colar modo nei confronti dellattivit di autotrasporto, ridu- Ritenuto opportuno adottare i richiesti provvedimenti
cendo i tempi della velocit commerciale nonch sul sistema restrittivi della circolazione stradale per le ragioni espres-
economico produttivo nel suo complesso; se nei succitati atti;
Decreta:
Decreta:
Art. 1.
Allart. 2 del decreto ministeriale 13 dicembre 2016 Art. 1.
dopo il comma 5 inserito il seguente:
5-bis. Salvo quanto disposto dai commi 4 e 5, per te- Dal 1 agosto 2017 al 31 agosto 2017 vietato laf-
nere conto delle difficolt connesse con le operazioni di tra- flusso e la circolazione sullisola di Ustica di veicoli a
ghettamento da e per la Calabria attraverso i porti di Reggio motore appartenenti a persone non stabilmente residenti
Calabria e Villa San Giovanni, per i veicoli provenienti o nel Comune di Ustica fatte salve le deroghe di cui agli
diretti in Sicilia, purch muniti di idonea documentazione articoli successivi.
attestante lorigine e la destinazione del viaggio, lorario
di inizio del divieto posticipato di ore due e lorario di Art. 2.
termine del divieto anticipato di ore due..
Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Uffi- Nel periodo di cui allart. 1 sono esclusi dal divieto i
ciale della Repubblica italiana. seguenti veicoli:
Roma, 27 aprile 2017 a) veicoli per trasporto pubblico;
Il Ministro: DELRIO b) veicoli che trasportano merci deperibili;
Registrato alla Corte dei conti il 22 maggio 2017 c) veicoli che trasportano invalidi, purch muniti
Ufficio controllo atti Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e
del Ministero dellambiente e della tutela del territorio e del mare, dellapposito contrassegno previsto dallart. 381 del de-
reg. n. 1, foglio n. 1899 creto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992,
n. 495 e successive modifiche ed integrazioni, rilasciato
17A04076 da una competente autorit italiana o estera;

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20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

d) veicoli di enti pubblici addetti a servizi di polizia Art. 6.


o di pubblico interesse;
Vigilanza
e) veicoli appartenenti agli iscritti allalbo usticesi
non residenti, ai sensi dellart. 8 del vigente statuto comu- Il Prefetto di Palermo incaricato della esecuzione del
nale e riconoscibili attraverso apposito tesserino rilascia- presente decreto e di assicurare lassidua e sistematica
to dal Comune di Ustica; sorveglianza del rispetto dei divieti suddetti, per tutto il
f) veicoli con targa estera, semprech siano condotti periodo considerato.
dal proprietario o da un componente della famiglia del
proprietario stesso, nonch quelli con targa italiana, no- Roma, 19 maggio 2017
leggiati negli aeroporti intercontinentali da turisti stranie-
ri, ai sensi dellart. 5 del decreto-legge n. 465/1988, con- Il Ministro: DELRIO
vertito con legge n. 556/1988, previa dimostrazione del Registrato alla Corte dei conti l8 giugno 2017
contratto di noleggio e del pacchetto turistico agevolato; Ufficio controllo atti Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e
del Ministero dellambiente e della tutela del territorio e del mare,
g) veicoli del servizio televisivo, cinematografico reg. n. 1, foglio n. 2093
o che trasportano artisti e attrezzature per occasionali
prestazioni di spettacolo, per convegni e manifestazioni 17A04077
culturali, previa autorizzazione rilasciata dal Comune di
Ustica;
h) veicoli appartenenti a persone che trascorreranno
almeno sette giorni sullisola e che possono dimostrare la DECRETO 19 maggio 2017.
durata del soggiorno mediante biglietto di viaggio navale
di andata e ritorno o con prenotazione di esercizi alber- Limitazioni allafflusso e alla circolazione dei veicoli
ghieri e/o extra alberghieri; sullIsola di Favignana.

i) veicoli appartenenti ai proprietari di abitazioni


ubicate sul territorio isolano che, pur non essendo resi- IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE
denti, risultino iscritti nei ruoli comunali della tassa rifiuti E DEI TRASPORTI
solidi urbani, per lanno 2016;
j) veicoli appartenenti ai titolari di attivit commer- Visto lart. 8 del decreto legislativo 30 aprile 1992,
ciali e/o turistiche dellisola che, pur non essendo resi- n. 285, come modificato con decreto legislativo 10 set-
denti, dimostrino che il veicolo sia destinato allattivit tembre 1993, n. 360, concernente limitazioni allafflusso
medesima, previa autorizzazione rilasciata dal Comune ed alla circolazione stradale nelle piccole isole dove si
di Ustica. trovano comuni dichiarati di soggiorno o di cura;
Vista la circolare n. 5222 dell8 settembre 1999, con
Art. 3. la quale sono state dettate le istruzioni relative allappli-
cazione del summenzionato art. 8 del decreto legislativo
Durante il periodo di vigenza del divieto, limitatamen- 30 aprile 1992, n. 285;
te ai giorni feriali, possono affluire sullisola veicoli per il
trasporto merci, semprech non siano in contrasto con le Considerato che ai sensi del predetto articolo compete
limitazioni alla circolazione vigenti sulle strade dellisola. al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentite le
regioni ed i comuni interessati, la facolt di vietare nei
mesi di pi intenso movimento turistico, lafflusso e la
Art. 4. circolazione di veicoli appartenenti a persone non facenti
parte della popolazione stabile;
Autorizzazioni in deroga
Vista la delibera della Giunta municipale di Favignana
Al Comune di Ustica concessa la facolt, in caso di in data 23 febbraio 2017, n. 25, concernente il divieto di
appurata e reale necessit ed urgenza, di concedere ulte- afflusso sullisola medesima dei veicoli a motore appar-
riori deroghe al divieto di sbarco sullisola. tenenti a persone non facenti parte della popolazione sta-
bilmente residente sullisola;
Art. 5. Vista la nota n. 0025858 in data 7 aprile 2017, con la
quale lUfficio territoriale del Governo di Trapani espri-
Sanzioni me il proprio parere al riguardo;
Visto il parere favorevole espresso dalla Regione Si-
Chiunque viola i divieti di cui al presente decreto pu- ciliana comunicato con nota della Presidenza in data
nito con la sanzione amministrativa del pagamento di una 31 marzo 2017, n. 17465;
somma da euro 413 a euro 1.658 cos come previsto dal
comma 2 dellart. 8 del decreto legislativo 30 aprile 1992, Ritenuto opportuno adottare i richiesti provvedimenti
n. 285, con gli aggiornamenti di cui al decreto del Mini- restrittivi della circolazione stradale per le ragioni espres-
stro della giustizia in data 20 dicembre 2016. se nei succitati atti;

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20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

Decreta: Art. 3.
Autorizzazioni in deroga
Art. 1.
Al Comune di Favignana concessa la facolt, in caso
Divieto di appurata e reale necessit ed urgenza, di concedere ul-
Dal 1 agosto 2017 al 15 settembre 2017 vietato laf- teriori deroghe al divieto di sbarco sullisola.
flusso e la circolazione, sullisola di Favignana, di veicoli a
motore appartenenti a persone non facenti parte della popo- Art. 4.
lazione stabilmente residente nel comune omonimo. Ad ap-
posite ordinanze sindacali rimandata la decisione per even- Sanzioni
tuali limitazioni della circolazione sulle strade dellisola. Chiunque viola i divieti di cui al presente decreto pu-
nito con la sanzione amministrativa del pagamento di una
Art. 2. somma da euro 413 a euro 1.658 cos come previsto dal
Deroghe comma 2 dellart. 8 del decreto legislativo 30 aprile 1992,
n. 285, con gli aggiornamenti di cui al decreto del Mini-
Nel periodo di cui allart. 1 sono esclusi dal divieto i stro della giustizia in data 20 dicembre 2016.
seguenti veicoli:
a) veicoli per il trasporto pubblico; Art. 5.
b) autoveicoli che trasportano invalidi, purch mu- Vigilanza
niti dellapposito contrassegno previsto dallart. 381 del
decreto del Presidente della Repubblica n. 495/1992 e Il Prefetto di Trapani incaricato della esecuzione e
successive modifiche ed integrazioni, rilasciato da una della assidua e sistematica sorveglianza sul rispetto del
competente autorit italiana o estera; divieto stabilito con il presente decreto, per tutto il perio-
c) veicoli di enti pubblici addetti a servizi di polizia do considerato.
o di pubblico interesse;
Roma, 19 maggio 2017
d) veicoli appartenenti a proprietari di abitazioni
ubicate sullisola che, pur non essendo residenti, risultino Il Ministro: DELRIO
iscritti nei ruoli comunali dellimposta IMU o TARI e del
Comune di Favignana, per lisola di Favignana; Registrato alla Corte dei conti l8 giugno 2017
Ufficio controllo atti Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e
e) autoveicoli con targa estera sempre che siano con- del Ministero dellambiente e della tutela del territorio e del mare,
dotti dal proprietario o da componente della famiglia del reg. n. 1, foglio n. 2110
proprietario stesso;
f) autoveicoli con targa italiana, noleggiati negli 17A04078
aeroporti intercontinentali da turisti stranieri, ai sensi
dellart. 5 del decreto-legge n. 465/1988, convertito con
legge n. 556/1988, previa dimostrazione del contratto di
noleggio; MINISTERO
g) autoveicoli adibiti al trasporto di merci, sempre DELLO SVILUPPO ECONOMICO
che non siano in contrasto con le limitazioni alla circola-
zione vigenti sulle strade dellisola; DECRETO 8 maggio 2017.
h) autocaravan e caravan al servizio di soggetti che Liquidazione coatta amministrativa della Millefiori on-
dimostrino di avere prenotazioni nei campeggi esistenti lus societ cooperativa sociale, in Cuneo e nomina del com-
sullisola e l stazionino per tutto il periodo del soggiorno; missario liquidatore.
i) veicoli che trasportano carburante, petrolio e gas;
j) autoveicoli, ciclomotori e motocicli appartenenti a IL MINISTRO
persone che dimostrino di soggiornare nellisola di Favi- DELLO SVILUPPO ECONOMICO
gnana per un periodo di almeno cinque giorni, mediante
biglietto navale di andata e ritorno e/o che dimostrino di Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini-
essere in possesso di una prenotazione in strutture alber- stri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di
ghiere o extra alberghiere; organizzazione del Ministero dello sviluppo economi-
k) veicoli appartenenti a residenti nellarcipelago co, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti
delle Egadi; cooperativi;
l) autoambulanze e carri funebri; Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito
m) veicoli per il trasporto di artisti ed attrezzature nella legge 7 agosto 2012, n. 135;
per occasionali prestazioni di spettacolo, per convegni, Vista listanza con la quale la Confederazione coope-
manifestazioni culturali, per servizi televisivi e cinema- rative italiane ha chiesto che la societ Millefiori onlus
tografici. Tale permesso verr concesso, di volta in volta, Societ cooperativa sociale sia ammessa alla procedura
secondo le necessit. di liquidazione coatta amministrativa;

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Viste le risultanze della revisione dellassociazione di DECRETO 18 maggio 2017.


rappresentanza dalle quali si rileva lo stato dinsolvenza
della suddetta societ cooperativa; Liquidazione coatta amministrativa della Terra di Lavo-
ro societ cooperativa, in Casapulla e nomina del commis-
Considerato quanto emerge dalla visura camerale ag- sario liquidatore.
giornata, effettuata dufficio presso il competente registro
delle imprese, dalla quale si evince che lultimo bilan- IL MINISTRO
cio depositato dalla cooperativa, riferito allesercizio DELLO SVILUPPO ECONOMICO
31 dicembre 2014, evidenzia una condizione di sostan-
ziale insolvenza in quanto, a fronte di un attivo patri-
moniale di 96.291,00, si riscontra una massa debito- Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini-
ria di 126.797,00 ed un patrimonio netto negativo di stri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di
45.778,00; organizzazione del Ministero dello sviluppo economi-
co, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti
Considerato che in data 21 ottobre 2016 stato assol- cooperativi;
to lobbligo di cui allart. 7 della legge 7 agosto 1990,
n. 241, dando comunicazione dellavvio del procedimen- Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito
to a tutti i soggetti interessati, che non hanno formulato nella legge 7 agosto 2012, n. 135;
osservazioni e/o controdeduzioni; Vista listanza con la quale la Confederazione coope-
Visto lart. 2545-terdecies del codice civile e ritenuto rative italiane ha chiesto che la societ Terra di Lavoro
di dover disporre la liquidazione coatta amministrativa societ cooperativa sia ammessa alla procedura di liqui-
della suddetta societ; dazione coatta amministrativa;
Visto lart. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267; Viste le risultanze della revisione della Confederazione
Tenuto conto, ai sensi dellart. 9 della legge 17 giu- cooperative italiane dalle quali si rileva lo stato dinsol-
gno 1975, n. 400, delle designazioni dellAssociazione venza della suddetta societ cooperativa;
nazionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta Considerato quanto emerge dalla situazione patrimo-
aderente; niale al 5 luglio 2016, allegata alla revisione, che eviden-
zia una condizione di sostanziale insolvenza in quanto, a
Decreta: fronte di un attivo circolante di 8.597,00, si riscontra
una massa debitoria a breve di 14.647,00 ed un patrimo-
nio netto negativo di - 44.699,00;
Art. 1.
Considerato che in data 16 marzo 2017 stato assol-
La societ cooperativa Millefiori onlus Societ co- to lobbligo di cui allart. 7 della legge 7 agosto 1990,
operativa sociale, con sede in Cuneo, (codice fiscale n. 241, dando comunicazione dellavvio del procedimen-
03466670043) posta in liquidazione coatta liquidazione to a tutti i soggetti interessati;
coatta amministrativa, ai sensi dellart. 2545-terdecies del
codice civile. Visto che il legale rappresentante ha inviato a questa
Amministrazione, in data 20 marzo 2017, la propria ri-
Considerati gli specifici requisiti professionali, come nuncia ad ogni controdeduzione;
risultanti dal curriculum vitae, nominato commissario
liquidatore il dott. Matteo Rellecke Nasi, nato a Mondo- Visto lart. 2545-terdecies del codice civile e ritenuto
v (CN) il 22 aprile 1986 (codice fiscale RLLMTT80D- di dover disporre la liquidazione coatta amministrativa
22F351O), e domiciliato in Vicoforte (CN), via Collarei della suddetta societ;
n. 38. Visto lart. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267;
Tenuto conto, ai sensi dellart. 9 della legge 17 giu-
Art. 2. gno 1975, n. 400, delle designazioni dellAssociazione
Con successivo provvedimento sar definito il tratta- nazionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta
mento economico del commissario liquidatore ai sensi aderente;
della legislazione vigente.
Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzella Uffi- Decreta:
ciale della Repubblica italiana.
Il presente provvedimento potr essere impugnato din-
nanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, Art. 1.
ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente del- La societ cooperativa Terra di Lavoro societ co-
la Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge. operativa, con sede in Casapulla (CE) (codice fiscale
Roma, 8 maggio 2017 00400220612) posta in liquidazione coatta amministra-
tiva, ai sensi dellart. 2545-terdecies codice civile.
Dordine del Ministro Considerati gli specifici requisiti professionali, come
Il Capo di Gabinetto risultanti dal curriculum vitae, nominato commissario
ORSINI liquidatore il dott. Michele Fusco, nato a Saronno (VA) il
20 novembre 1974 (c.f. FSCMHL74S20I441D) e domi-
17A04030 ciliato in Benevento, via PortArsa n. 67.

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Art. 2. Visto lart. 2545-terdecies del codice civile e ritenuto


di dover disporre la liquidazione coatta amministrativa
Con successivo provvedimento sar definito il tratta- della suddetta societ;
mento economico del commissario liquidatore ai sensi
della legislazione vigente. Visto lart. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267;
Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Uffi- Tenuto conto, ai sensi dellart. 9 della legge 17 giu-
ciale della Repubblica italiana. gno 1975, n. 400, delle designazioni dellAssociazione
nazionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta
Il presente provvedimento potr essere impugnato din- aderente;
nanzi al competente Tribunale amministrativo regionale,
ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente del-
la Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge. Decreta:

Roma, 18 maggio 2017


Art. 1.
DOrdine del Ministro La societ cooperativa VI. Dieci Trevigiana - Societ
Il Capo di Gabinetto cooperativa a responsabilit limitata, con sede in Villor-
ORSINI ba (TV), (codice fiscale 02304750264) posta in liquida-
zione coatta liquidazione coatta amministrativa, ai sensi
17A04031 dellart. 2545-terdecies codice civile.
Considerati gli specifici requisiti professionali, come
risultanti dal curriculum vitae, nominato commissario
DECRETO 25 maggio 2017. liquidatore il dott. Matteo Melotti nato a Trecenta (RO)
il 28 settembre 1975 (codice fiscale MLT MTT 75P28
Liquidazione coatta amministrativa della VI. Dieci Tre- L359W) ed ivi domiciliato in via Adolfo Azzi n. 234.
vigiana - societ cooperativa a responsabilit limitata, in
Villorba e nomina del commissario liquidatore.
Art. 2.
IL MINISTRO Con successivo provvedimento sar definito il tratta-
DELLO SVILUPPO ECONOMICO mento economico del commissario liquidatore ai sensi
della legislazione vigente.
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini- Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Uffi-
stri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di ciale della Repubblica italiana.
organizzazione del Ministero dello sviluppo economi-
co, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti Il presente provvedimento potr essere impugnato din-
cooperativi; nanzi al competente Tribunale amministrativo regionale,
ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente del-
Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito la Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge.
nella legge 7 agosto 2012, n. 135;
Roma, 25 maggio 2017
Vista listanza con la quale la Confederazione co-
operative italiane ha chiesto che la societ VI. Dieci DOrdine del Ministro
Trevigiana - Societ cooperativa a responsabilit limi- Il Capo di Gabinetto
tata sia ammessa alla procedura di liquidazione coatta ORSINI
amministrativa;
Viste le risultanze della revisione dellAssociazione di 17A04032
rappresentanza dalle quali si rileva lo stato dinsolvenza
della suddetta societ cooperativa;
Considerato quanto emerge dalla visura camerale ag-
giornata, effettuata dufficio presso il competente registro DECRETO 26 maggio 2017.
delle imprese, dalla quale si evince che lultimo bilancio Scioglimento della Tamata Societ cooperativa sociale,
depositato, riferito al 31 dicembre 2015 evidenzia una in Vittorio Veneto e nomina del commissario liquidatore.
condizione di sostanziale insolvenza in quanto, a fronte
di un attivo patrimoniale di 43.838,00, si riscontra una IL DIRETTORE GENERALE
massa debitoria di 81.101,00 ed un patrimonio netto ne- PER LA VIGILANZA SUGLI ENTI, IL SISTEMA
gativo di 37.263,00; COOPERATIVO E LE GESTIONI COMMISSARIALI
Considerato che in data 28 febbraio 2017 stato as-
solto lobbligo di cui allart. 7 della legge 7 agosto 1990, Visto lart. 12 del decreto legislativo 2 agosto 2002,
n. 241, dando comunicazione dellavvio del procedimen- n. 220;
to a tutti i soggetti interessati e che il legale rappresen-
tante della suddetta cooperativa ha dichiarato formal- Visto lart. 2545-septiesdecies del codice civile;
mente di rinunciare alle presentazioni di osservazioni e/o Visto lart. 1 legge n. 400/75 e lart. 198 del regio de-
controdeduzioni; creto 16 marzo 1942, n. 267;

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Visto il decreto del Ministero dello sviluppo economi- Art. 2.


co in data 17 gennaio 2007 concernente la determinazione
dellimporto minimo di bilancio ai fini dello scioglimento Considerati gli specifici requisiti professionali, come
dufficio ex art. 2545-septiesdecies del codice civile; risultanti dal curriculum vitae, nominato commissario
liquidatore la dott.ssa Chiara Liuzzi, nata a Gioia del Col-
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini- le (BA) il 31 gennaio 1966 (codice fiscale LZZCHR66A-
stri del 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento 71E038O), domiciliata in Padova, Via Bertacchi n 3.
di organizzazione del Ministero dello sviluppo economi-
co, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti Art. 3.
cooperativi;
Viste le risultanze ispettive concluse con la proposta Al predetto commissario liquidatore spetta il tratta-
di gestione commissariale ex art. 2545-sexiesdecies del mento economico previsto dal decreto ministeriale del
codice civile nei confronti della societ cooperativa Ta- 23 febbraio 2001.
mata societ cooperativa sociale; Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Uffi-
Vista listruttoria effettuata dalla competente Divisione ciale della Repubblica italiana.
VI dalla quale sono emersi gli estremi per ladozione del Avverso il presente provvedimento possibile propor-
provvedimento di scioglimento per atto dautorit ai sensi re ricorso amministrativo al Tribunale amministrativo
dellart. 2545-septiesdecies del codice civile in quanto la regionale ovvero straordinario al Presidente della Repub-
cooperativa non ha provveduto a depositare, presso il re- blica nei termini e presupposti di legge.
gistro delle imprese competente, i bilanci di esercizio per
pi di due anni consecutivi; Roma, 26 maggio 2017
Considerato che in data 17 marzo 2016 stato assolto Il direttore generale: MOLETI
lobbligo di cui allart. 7 della legge 7 agosto 1990, n. 241,
dando comunicazione dellavvio del procedimento; 17A04039
Preso atto che la comunicazione di avvio dellistrut-
toria, avvenuta tramite posta elettronica certificata non
risulta essere stata consegnata e che la successiva racco-
mandata inviata alla sede legale della cooperativa stata DECRETO 26 maggio 2017.
restituita con la dicitura irreperibile e che, pertanto non Scioglimento della Paradiso societ cooperativa, in Na-
sono pervenute osservazioni e/o controdeduzioni; poli e nomina del commissario liquidatore.
Tenuto conto che lente risulta trovarsi nelle condizioni
previste dallart. 2545-septiesdecies del codice civile; IL DIRETTORE GENERALE
Visto il parere espresso dal Comitato centrale per le PER LA VIGILANZA SUGLI ENTI, IL SISTEMA
cooperative in data 2 marzo 2017 favorevole alladozione COOPERATIVO E LE GESTIONI COMMISSARIALI
del provvedimento di scioglimento per atto dautorit con
nomina di commissario liquidatore; Visto lart. 12 del decreto legislativo 2 agosto 2002,
Ritenuta lopportunit di disporre il provvedimento di n. 220;
scioglimento per atto dautorit ai sensi dellart. 2545-sep- Visto l art. 2545-septiesdecies del codice civile;
tiesdecies del codice civile, con contestuale nomina del Visto lart. 1 legge n. 400/75 e lart. 198 del regio de-
commissario liquidatore; creto 16 marzo 1942, n. 267;
Considerato che il nominativo del professionista cui Visto il decreto del Ministero dello sviluppo economi-
affidare lincarico di commissario liquidatore stato co in data 17 gennaio 2007 concernente la determinazione
estratto attraverso un sistema informatico, a cura della dellimporto minimo di bilancio ai fini dello scioglimento
competente Direzione generale, da un elenco selezionato dufficio ex art. 2545-septiesdecies del codice civile;
su base regionale e in considerazione delle dichiarazio- Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini-
ni di disponibilit allassunzione dellincarico presentate stri del 5 dicembre 2013 n. 158, recante il regolamento
dai professionisti interessati, ai sensi della nota in data di organizzazione del Ministero dello sviluppo economi-
25 giugno 2015, contenente Aggiornamento della banca co, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti
dati dei professionisti interessati alla attribuzione di in- cooperativi;
carichi ex articoli 2545-sexiesdecies, 2545-septiesdecies,
secondo comma e 2545-octiesdecies del codice civile Viste le risultanze ispettive effettuate dal revisore inca-
pubblicata sul sito internet del Ministero; ricato dal Ministero dello sviluppo economico e relative
alla societ cooperativa sotto indicata, cui si rinvia e che
Decreta: qui si intendono richiamate;
Visti gli ulteriori accertamenti effettuati dallufficio
presso il registro delle imprese, che hanno conferma-
Art. 1. to il mancato deposito dei bilanci per pi di due anni
La societ cooperativa Tamata societ cooperativa consecutivi;
sociale con sede in Vittorio Veneto (TV) (codice fisca- Considerato che stato assolto lobbligo di cui allart. 7
le 04420010268), sciolta per atto dautorit ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, dando comunicazione
dellart. 2545-septiesdecies del codice civile. dellavvio del procedimento al legale rappresentante;

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Preso atto che la comunicazione di cui sopra, avvenu- Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Uffi-
ta tramite posta elettronica certificata, non stata conse- ciale della Repubblica italiana.
gnata e che la successiva raccomandata inviata alla sede Avverso il presente provvedimento possibile propor-
legale della cooperativa stata restituita con la dicitura re ricorso amministrativo al Tribunale amministrativo
irreperibile e che, pertanto, non sono pervenute osser- regionale ovvero straordinario al Presidente della Repub-
vazioni e/o controdeduzioni; blica nei termini e presupposti di legge.
Tenuto conto che lente risulta trovarsi nelle condizioni Roma, 26 maggio 2017
previste dallart. 2545-septiesdecies del codice civile;
Il direttore generale: MOLETI
Visto il parere espresso dal Comitato centrale per le
17A04033
cooperative in data 2 marzo 2017 favorevole alladozione
del provvedimento di scioglimento per atto dautorit con
nomina di commissario liquidatore;
DECRETO 26 maggio 2017.
Ritenuta lopportunit di disporre il provvedimento di
Scioglimento della Kappa Service Societ cooperativa,
scioglimento per atto dautorit ai sensi dellart. 2545-sep- in Milano e nomina del commissario liquidatore.
tiesdecies del codice civile, con contestuale nomina del
commissario liquidatore;
IL DIRETTORE GENERALE
PER LA VIGILANZA SUGLI ENTI, IL SISTEMA
Considerato che il nominativo del professionista cui COOPERATIVO E LE GESTIONI COMMISSARIALI
affidare lincarico di commissario liquidatore stato
estratto attraverso un sistema informatico, a cura della Visto lart. 12 del decreto legislativo 2 agosto 2002,
competente Direzione generale, da un elenco selezionato n. 220;
su base regionale e in considerazione delle dichiarazio-
ni di disponibilit allassunzione dellincarico presentate Visto lart. 2545-septiesdecies del codice civile;
dai professionisti interessati, ai sensi della nota in data Visto lart. 1 legge n. 400/75 e lart. 198 del regio de-
25 giugno 2015, contenente Aggiornamento della banca creto 16 marzo 1942, n. 267;
dati dei professionisti interessati alla attribuzione di in- Visto il decreto del Ministero dello sviluppo economi-
carichi ex articoli 2545-sexiesdecies, 2545-septiesdecies, co in data 17 gennaio 2007 concernente la determinazione
secondo comma e 2545-octiesdecies codice civile pub- dellimporto minimo di bilancio ai fini dello scioglimento
blicata sul sito internet del Ministero; dufficio ex art. 2545-septiesdecies del codice civile;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini-
Decreta: stri del 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento
di organizzazione del Ministero dello sviluppo economi-
co, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti
cooperativi;
Art. 1. Viste le risultanze ispettive effettuate dal revisore inca-
ricato dal Ministero dello sviluppo economico e relative
La societ cooperativa Paradiso societ cooperativa alla societ cooperativa sotto indicata, cui si rinvia e che
con sede in Napoli (codice fiscale 04289671218), sciol- qui si intendono richiamate;
ta per atto dautorit ai sensi dellart. 2545-septiesdecies Visti gli ulteriori accertamenti che hanno confermato
del codice civile. lassenza della natura mutualistica, in quanto svolge la
propria attivit avvalendosi esclusivamente di lavoratori
non soci;
Art. 2. Visti gli ulteriori accertamenti effettuati dallufficio
presso il registro delle imprese, che hanno conferma-
Considerati gli specifici requisiti professionali, come to il mancato deposito dei bilanci per pi di due anni
risultanti dal curriculum vitae, nominato commissario consecutivi;
liquidatore il dott. DAmato Gregorio Pietro, nato a Pa- Considerato che stato assolto lobbligo di cui allart. 7
via il 26 febbraio 1964 (codice fiscale DMTGGR64B- della legge 7 agosto 1990, n. 241, dando comunicazione
26G388R), domiciliato in Salerno, via Arce n. 110. dellavvio del procedimento e che il legale rappresentante
non ha formulato osservazioni e/o controdeduzioni;
Tenuto conto che lente risulta trovarsi nelle condizioni
Art. 3. previste dallart. 2545-septiesdecies del codice civile;
Visto il parere espresso dal Comitato centrale per le
Al predetto commissario liquidatore spetta il tratta- cooperative in data 2 marzo 2017 favorevole alladozione
mento economico previsto dal decreto ministeriale del del provvedimento di scioglimento per atto dautorit con
23 febbraio 2001. nomina di commissario liquidatore;

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Ritenuta lopportunit di disporre il provvedimento di DECRETO 8 giugno 2017.


scioglimento per atto dautorit ai sensi dellart. 2545-sep-
tiesdecies del codice civile, con contestuale nomina del Apertura della procedura di amministrazione straordi-
commissario liquidatore; naria e nomina del commissario straordinario delle societ
Tecnis S.p.A., Uniter Consorzio Stabile a r.l. in liquidazione,
Tiburtina S.c. a r.l., San Marco S.c. a r.l..
Considerato che il nominativo del professionista cui
affidare lincarico di commissario liquidatore stato
estratto attraverso un sistema informatico, a cura della IL MINISTRO
competente Direzione generale, da un elenco selezionato DELLO SVILUPPO ECONOMICO
su base regionale e in considerazione delle dichiarazio-
ni di disponibilit allassunzione dellincarico presentate Visto il decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347, recante
dai professionisti interessati, ai sensi della nota in data Misure urgenti per la ristrutturazione industriale di grandi
25 giugno 2015, contenente Aggiornamento della banca imprese in stato di insolvenza, convertito con modifica-
dati dei professionisti interessati alla attribuzione di in- zioni dalla legge 18 febbraio 2004, n. 39, e successive mo-
carichi ex articoli 2545-sexiesdecies, 2545-septiesdecies, difiche e integrazioni (di seguito decreto-legge n. 347/03);
secondo comma e 2545-octiesdecies del codice civile Visti in particolare gli articoli 1 e 2 del suddetto
pubblicata sul sito internet del Ministero; decreto-legge;
Visto il decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270;
Decreta: Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico in
data 10 aprile 2013 - Regolamento recante determinazione
dei requisiti di professionalit ed onorabilit dei commissari
Art. 1. giudiziali e straordinari delle procedure di amministrazione
straordinaria delle grandi imprese in crisi, ai sensi dellart. 39,
La societ cooperativa Kappa Service societ co- comma 1, del decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270;
operativa con sede in Milano (MI) (codice fisca- Vista listanza depositata in data 26 maggio 2017, come
le 06115280965), sciolta per atto dautorit ai sensi integrata con nota pervenuta in data 29 maggio 2017, sotto-
dellart. 2545-septiesdecies del codice civile. scritta dai legali prof. avv. Valerio Di Gravio e avv. Andrea
Musumeci e dal dott. Luca Egidi, amministratore unico della
Tecnis s.p.a., dalling. Danilo La Piana amministratore unico
Art. 2. della Tiburtina scarl e della San Marco scarl e liquidatore di
Uniter, con la quale richiesta lammissione alla Procedura
Considerati gli specifici requisiti professionali, come di amministrazione straordinaria, ai sensi e per gli effetti del
risultanti dal curriculum vitae, nominato commissario sopra citato decreto, nellinteresse delle seguenti societ :
liquidatore il dott. Stefano Sammarco, nato a Mandu- Tecnis s.p.a. con sede legale in Tremestieri Etneo (CT),
ria (TA) il 20 febbraio 1982 (codice fiscale SMMSFN- C.F. e P.Iva 02766640870, in persona dellamministratore uni-
82B20E882Q), domiciliato in Milano (MI), Piazza della co, dott. Luca Egidi, autorizzato alla presentazione dellistan-
Repubblica n. 26. za con delibera assembleare e determina del 19 maggio 2017;
Uniter Consorzio Stabile a r.l. in liquidazione,
Art. 3. con sede legale in Tremestieri Etneo (CT), C.F. e P.iva
04074130875, in persona del liquidatore, ing. Danilo La
Piana, autorizzato alla presentazione dellistanza con de-
Al predetto commissario liquidatore spetta il tratta- libera assembleare del 22 maggio 2017;
mento economico previsto dal decreto ministeriale del
23 febbraio 2001. Tiburtina S.c. a r.l., con sede legale in Santa Venerina
(CT), P.Iva 04606060871, in persona dellamministratore
Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Uffi- unico, ing. Danilo La Piana, autorizzato alla presentazione
ciale della Repubblica italiana. dellistanza con delibera assembleare del 19 maggio 2017;
San Marco S.c. a r.l., con sede legale in Santa Venerina
Avverso il presente provvedimento possibile propor- (CT), P.Iva. 04606040873, in persona dellamministratore
re ricorso amministrativo al Tribunale amministrativo unico, ing. Danilo La Piana, autorizzato alla presentazione
regionale ovvero straordinario al Presidente della Repub- dellistanza con delibera assembleare del 19 maggio 2017;
blica nei termini e presupposti di legge.
Esaminata la predetta istanza ed i relativi allegati;
Roma, 26 maggio 2017 Rilevato che le ricorrenti costituiscono un gruppo di
imprese in conformit alle previsioni di cui al combina-
to disposto dellart. 80, comma 1, lettera b), del decreto
Il direttore generale: MOLETI legislativo n. 270/99 e dellart. 1, comma 1, del decreto-
legge n. 347/03, atteso che la Tecnis s.p.a. controlla diret-
tamente, Uniter Consorzio Stabile a r.l. in liquidazione,
17A04040 Tiburtina S.c. a r.l. e San Marco S.c. a r.l.;

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20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

Rilevato, altres, che sussistono i requisiti dimensionali Ritenuta lopportunit di nominare il prof. avv. Saverio
di cui allart. 1 del decreto-legge n. 347/03 ai fini dellam- Ruperto, scelto nellambito della rosa dei soggetti indivi-
missione delle predette societ, atteso che, sulla base di duati dalla commissione di esperti, nominata con decreto
quanto riportato in istanza e desumibile dalla documenta- ministeriale 7 novembre 2016;
zione allegata, le societ ricorrenti presentano un numero Vista la dichiarazione sostitutiva resa dal prof. avv. Sa-
di dipendenti ed un indebitamento complessivo superiori verio Ruperto ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto
alle soglie minime di legge, e precisamente: un numero di del Presidente della Repubblica n. 445/2000;
dipendenti medio mensile, nellultimo anno, pari ad oltre
n. 592 unit, compresi gli occupati della filiale tunisina Decreta:
della Tecnis e debiti complessivi, al netto dellindebita-
mento infragruppo, per euro 356.076.000,00;
Art. 1.
Rilevato che le societ istanti versano in stato di insol-
venza, non essendo in grado di far fronte alle obbligazioni Le societ Tecnis s.p.a. , Uniter Consorzio Stabile a r.l. in
a breve, come illustrato nellistanza medesima dalla quale liquidazione, Tiburtina S.c. a r.l. , San Marco S.c. a r.l. sono
emerge, quanto alla Tecnis, la mancata corresponsione delle ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria,
retribuzioni ai dipendenti (due mensilit del 2016, un parte a norma dellart. 2, comma 2, del decreto-legge n. 347/03.
di marzo ed aprile 2017) nonch la circostanza che le attua-
li disponibilit (euro 3 milioni) anche unite alle prospettive Art. 2.
di incasso a breve (euro 6,9 milioni) risultano insufficienti a
consentire la ripartenza dei cantieri ed il pagamento di alcu- Nelle procedure di amministrazione straordinaria di cui
ne spese impellenti, il cui fabbisogno stimato nellordine allart. 1 nominato commissario straordinario il prof.
di 44,3 milioni; quanto alle altre societ Uniter Consorzio avv. Saverio Ruperto, nato a Roma, il 10 settembre 1962.
Stabile a r.l. in liquidazione, Tiburtina S.c. a r.l. e San Mar- Il presente decreto comunicato immediatamente al
co S.c. a r.l. la assenza di qualsiasi diponibilit finanziaria Tribunale di Catania, a norma dellart. 2, comma 3, del
nonch il mancato pagamento delle retribuzioni degli ulti- decreto-legge n. 347/03.
mi mesi (marzo, aprile e maggio 2017); Il presente decreto sar pubblicato nella Gazzetta Uffi-
ciale della Repubblica italiana.
Vista la propria direttiva emanata in data 28 luglio
2016, registrata dalla Corte dei conti in data 22 agosto Roma, 8 giugno 2017
2016 al n. 2201, disciplinante i procedimenti di nomina
dei commissari straordinari, dei commissari giudiziali e Il Ministro: CALENDA
dei comitati di sorveglianza nelle procedure di ammini-
strazione delle grandi imprese in stato di insolvenza; 17A04117

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORIT


AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO me sullorganizzazione ed il funzionamento dellAgenzia
italiana del farmaco, a norma del comma 13 dellart. 48
DETERMINA 31 maggio 2017. sopra citato, come modificato dal decreto n. 53 del Mini-
stro della salute, di concerto con i Ministri per la pubblica
Classificazione del medicinale per uso umano Suliqua, amministrazione e la semplificazione e delleconomia e
approvato con procedura centralizzata, ai sensi dellartico- delle finanze del 29 marzo 2012;
lo 12, comma 5, della legge 8 novembre 2012, n. 189. (Deter-
mina n. 1023/2017). Visto il decreto del Ministro della salute del 17 novem-
bre 2016, vistato ai sensi dellart. 5, comma 2, del decreto
legislativo n. 123/2011 dallUfficio centrale del bilan-
IL DIRETTORE GENERALE cio presso il Ministero della salute in data 18 novembre
2016, al n. 1347, con cui stato nominato direttore ge-
Visti gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 30 luglio nerale dellAgenzia italiana del farmaco il prof. Mario
1999, n. 300; Melazzini;
Visto lart. 48 del decreto-legge 30 settembre 2003,
n. 269, convertito nella legge 24 novembre 2003, n. 326, Visto il decreto del Ministro della salute del 31 gennaio
che istituisce lAgenzia italiana del farmaco; 2017, vistato ai sensi dellart. 5, comma 2, del decreto
legislativo n. 123/2011 dallUfficio centrale del bilancio
Vista la legge 24 dicembre 1993, n. 537, e successive presso il Ministero della salute in data 6 febbraio 2017, al
modificazioni con particolare riferimento allart. 8, com- n. 141, con cui il prof. Mario Melazzini stato conferma-
ma 10, lettera c); to direttore generale dellAgenzia italiana del farmaco, ai
Visto il decreto del Ministro della salute di concerto sensi dellart. 2, comma 160, del decreto-legge 3 ottobre
con i Ministri della funzione pubblica e delleconomia e 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge
finanze in data 20 settembre 2004, n. 245, recante nor- 24 novembre 2006, n. 286;

102
20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

Visto il decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, con- Determina:


vertito, con modificazioni dalla legge 8 novembre 2012
n. 189, recante Disposizioni urgenti per promuovere lo Le confezioni dei seguenti medicinali per uso umano,
sviluppo del Paese mediante un pi alto livello di tutela di nuova autorizzazione, corredate di numero di AIC e
della salute ed, in particolare, lart. 12, comma 5; classificazione ai fini della fornitura:
SULIQUA
Visto il regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento
europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004, che istituisce descritte in dettaglio nellallegato, che fa parte integran-
procedure comunitarie per lautorizzazione e la vigilanza te del presente provvedimento, sono collocate in appo-
dei medicinali per uso umano e veterinario e che istituisce sita sezione della classe di cui allart. 12, comma 5 del-
lAgenzia europea per i medicinali; la legge 8 novembre 2012 n. 189, denominata classe C
(nn), dedicata ai farmaci non ancora valutati ai fini della
rimborsabilit.
Visto il regolamento (CE) n. 1901/2006 del Parlamento
europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006 sui pro- Il titolare dellAIC, prima dellinizio della commer-
dotti medicinali per uso pediatrico, recante modifica del cializzazione deve avere ottemperato, ove previsto, alle
regolamento (CEE) n. 1768/92, della direttiva 2001/20/ condizioni o limitazioni per quanto riguarda luso sicuro
CE e del regolamento (CE) n. 726/2004; ed efficace del medicinale e deve comunicare allAIFA
- Settore HTA ed economia del farmaco - il prezzo ex
factory, il prezzo al pubblico e la data di inizio della com-
Visto il decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, pub- mercializzazione del medicinale.
blicato nella Gazzetta Ufficiale delle Repubblica italiana
n. 142 del 21 giugno 2001, concernente lattuazione della Per i medicinali di cui al comma 3 dellart. 12 del decre-
direttiva 2001/83/CE e successive modificazioni, relati- to-legge n. 158/2012, convertito dalla legge n. 189/2012,
va ad un codice comunitario concernente i medicinali per la collocazione nella classe C(nn) di cui alla presente
uso umano, nonch della direttiva 2003/94/CE; determinazione viene meno automaticamente in caso di
mancata presentazione della domanda di classificazione
in fascia di rimborsabilit entro il termine di trenta giorni
Visto il regolamento (CE) n. 1394/2007 del Parlamento dal sollecito inviato dallAIFA ai sensi dellart. 12, com-
europeo e del Consiglio del 13 novembre 2007 sui medi- ma 5-ter, del decreto-legge n. 158/2012, convertito dalla
cinali per terapie avanzate, recante modifica della diretti- legge n. 189/2012, con la conseguenza che il medicinale
va 2001/83/CE e del regolamento (CE) n. 726/2004; non potr essere ulteriormente commercializzato.
La presente delibera entra in vigore il giorno successi-
Visto il regolamento di organizzazione, del funziona- vo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
mento e dellordinamento del personale e la nuova dota-
zione organica, definitivamente adottati dal Consiglio di Roma, 31 maggio 2017
amministrazione dellAIFA, rispettivamente, con delibe-
razione 8 aprile 2016, n. 12, e con deliberazione 3 feb- Il direttore generale: MELAZZINI
braio 2016, n. 6, approvate ai sensi dellart. 22 del de-
creto 20 settembre 2004, n. 245, del Ministro della salute
di concerto con il Ministro della funzione pubblica e il
Ministro delleconomia e delle finanze, della cui pubbli-
cazione sul proprio sito istituzionale stato dato avviso ALLEGATO
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, Serie Inserimento, in accordo allart. 12, comma 5 della legge 189/2012,
generale, n. 140 del 17 giugno 2016; in apposita sezione (denominata Classe C (nn)) dedicata ai farmaci non
ancora valutati ai fini della rimborsabilit nelle more della presentazio-
ne da parte dellazienda interessata di uneventuale domanda di diversa
Vista la Gazzetta Ufficiale dellUnione europea del classificazione. Le informazioni riportate costituiscono un estratto degli
24 febbraio 2017 che riporta la sintesi delle decisioni allegati alle decisioni della Commissione europea relative allautorizza-
dellUnione europea relative allautorizzazione allim- zione allimmissione in commercio dei farmaci. Si rimanda quindi alla
versione integrale di tali documenti.
missione in commercio di medicinali dal 1 gennaio al
31 gennaio 2017 e riporta linsieme delle nuove confe- Farmaco di nuova registrazione
zioni autorizzate; SULIQUA
Codice ATC - Principio Attivo: A10AE54 - insulina glargine/
Visto il parere sul regime di classificazione ai fini del- lixisenatide.
la fornitura espresso, su proposta dellUfficio procedu- Titolare: SANOFI-AVENTIS GROUPE.
re centralizzate, dalla Commissione tecnico-scientifico
Cod. Procedura EMEA/H/C/4243.
(CTS) di AIFA in data 13 - 15 marzo 2017;
GUUE 24 febbraio 2017.
Vista la lettera dellUfficio di farmacovigilanza del Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Ci permette-
14 aprile 2017 (protocollo MGR/39077/P) con la quale r la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli
operatori sanitari richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa so-
stato autorizzato il materiale educazionale del prodotto spetta. Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalit di segnala-
medicinale Suliqua (insulina glargine/lixisenatide); zione delle reazioni avverse.

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Indicazioni terapeutiche Condizioni o limitazioni per quanto riguarda luso sicuro ed efficace
del medicinale
Suliqua indicato in associazione a metformina per il tratta-
mento degli adulti affetti da diabete mellito di tipo 2 per migliorare il Piano di gestione del rischio (Risk Management Plan, RMP)
controllo glicemico quando questo non sia ottenuto con metformina da Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio deve
sola o in associazione con altri ipoglicemizzanti orali o con insulina effettuare le attivit e le azioni di farmacovigilanza richieste e dettaglia-
basale (vedere il paragrafo 4.4 e 5.1 per i dati disponibili sulle diverse te nel RMP approvato e presentato nel modulo 1.8.2 dellautorizzazione
associazioni). allimmissione in commercio e in ogni successivo aggiornamento ap-
provato del RMP.
Il RMP aggiornato deve essere presentato:
Modo di somministrazione su richiesta dellAgenzia europea dei medicinali;
ogni volta che il sistema di gestione del rischio modificato, in
Suliqua disponibile in due penne, che consentono diverse op- particolare a seguito del ricevimento di nuove informazioni che possono
zioni di dosaggio, cio rispettivamente penna Suliqua (10-40), penna portare a un cambiamento significativo del profilo beneficio/rischio o a
Suliqua (30-60). La differenziazione tra i dosaggi delle penne data seguito del raggiungimento di un importante obiettivo (di farmacovigi-
dallintervallo di dose della penna. lanza o di minimizzazione del rischio).
La penna preriempita Suliqua 100 unit/mL + 50 microgrammi/ Misure aggiuntive di minimizzazione del rischio
mL eroga dosi unitarie da 10-40 unit di insulina glargine in associazio- Prima del lancio di Suliqua in ciascuno Stato membro, il titolare
ne con 5-20 mg di lixisenatide (penna Suliqua (10-40)). dellautorizzazione dellimmissione in commercio deve concordare con
La penna preriempita Suliqua 100 unit/mL + 33 microgrammi/ le autorit competenti locali il contenuto e il formato dei materiali edu-
mL eroga dosi unitarie da 30-60 unit di insulina glargine in associazio- cazionali di Suliqua, inclusi la comunicazione ai media, la modalit
ne con 10-20 mg di lixisenatide (penna Suliqua (30- 60)). di distribuzione, e ogni altro aspetto del programma.
I materiali educazionali hanno lo scopo di favorire una maggiore
Per evitare errori terapeutici, accertarsi di indicare sulla prescrizio- conoscenza riguardo la disponibilit delle due opzioni di dosaggio del
ne la corretta concentrazione di Suliqua e il numero di dosi unitarie prodotto e di minimizzare il rischio di errori terapeutici incluso lo scam-
(vedere paragrafo 4.4). bio tra le differenti opzioni di dosaggio del prodotto.
Suliqua deve essere iniettato per via sottocutanea nelladdome, Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio deve
nel deltoide, o nella coscia. assicurare che, in ciascuno stato membro in cui Suliqua commercia-
lizzato, tutti gli operatori sanitari che potrebbero prescrivere, dispensa-
Occorre effettuare una rotazione dei siti di iniezione nella stessa re, e i pazienti, ai quali sia prescritto Suliqua, abbiano accesso a/siano
zona (addome, deltoide, o coscia) tra uniniezione e la successiva, per provvisti del seguente materiale educazionale:
ridurre il rischio di lipodistrofia (vedere paragrafo 4.8).
Guida per loperatore sanitario;
I pazienti devono essere istruiti a usare sempre un ago nuovo. Il Guida per il paziente.
riutilizzo di aghi per la penna di insulina aumenta il rischio di aghi bloc-
cati, questo pu causare un sotto o sovradosaggio. Nel caso di aghi bloc- La Guida per loperatore sanitario deve contenere i seguenti ele-
cati, i pazienti devono seguire le istruzioni descritte nelle Istruzioni per menti chiave:
lUso che accompagnano il foglio illustrativo (vedere paragrafo 6.6). Fornire ai pazienti la Guida per il paziente prima di prescrivere
o dispensare Suliqua.
Suliqua non deve essere prelevato con una siringa dalla cartuc-
cia della penna preriempita per evitare errori di dosaggio e il possibile Assicurarsi che i pazienti e chi si prende cura di loro, siano ade-
sovradosaggio (vedere paragrafo 4.4). guatamente informati su come utilizzare insulina glargine/lixisenatide.
Suliqua disponibile in penna preriempita e deve essere usato
Confezioni autorizzate: solo con questo dispositivo; gli operatori sanitari non devono mai uti-
EU/1/16/1157/001 AIC: 045254012/E In base 32: 1C51CW; lizzare una siringa per prelevare insulina glargine/lixisenatide da una
penna preriempita perch ci potrebbe causare errori di dosaggio e gravi
100 u/ml / 50 mcg/ml - soluzione iniettabile - uso sottocutaneo danni.
- cartuccia (vetro) in penna pre-riempita - 3 ml - 3 penne preriempite; Suliqua disponibile in due penne preriempite contenenti
EU/1/16/1157/002 AIC: 045254024/E In base 32: 1C51D8; differenti opzioni di dosaggio di lixisenatide, e intervalli differenti di
dosaggio:
100 u/ml / 50 mcg/ml - soluzione iniettabile - uso sottocutaneo o Entrambe le penne preriempite contengono insulina glargi-
- cartuccia (vetro) in penna pre-riempita - 3 ml - 5 penne pre-riempite; ne con una concentrazione di 100 unit/mL;
EU/1/16/1157/003 AIC: 045254036/E In base 32: 1C51DN; o Penna Suliqua 10-40 fornisce dosi giornaliere da sommi-
nistrare tra 10 e 40 dosi unitarie di Suliqua (concentrazione: insulina
100 u/ml / 33 mcg/ml - soluzione iniettabile - uso sottocutaneo glargine 100 unit/mL e lixisenatide 50 mg/mL; intervallo di dose: da
- cartuccia (vetro) in penna pre-riempita - 3 ml - 3 penne pre-riempite; 10 a 40 unit di insulina glargine in associazione con lixisenatide da 5
EU/1/16/1157/004 AIC: 045254048/E In base 32: 1C51F0; a 20 mg);
o Penna Suliqua 30-60 fornisce dosi giornaliere da sommi-
100 u/ml / 33 mcg/ml - soluzione iniettabile - uso sottocutaneo nistrare tra 30 e 60 dosi unitarie di Suliqua (concentrazione: insulina
- cartuccia (vetro) in penna pre-riempita - 3 ml - 5 penne pre-riempite. glargine 100 unit/mL e lixisenatide 33 mg/mL; intervallo di dose: da
30 a 60 unit di insulina glargine in associazione con lixisenatide da 10
a 20 mg).
Altre condizioni e requisiti dellautorizzazione allimmissione in La prescrizione deve indicare lintervallo di dose e lopzione di
commercio dosaggio della penna preriempita di Suliqua e il numero di dosi uni-
tarie da somministrare.
Rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (Periodic Safety Il farmacista deve eventualmente chiarire con il medico prescrit-
Update Reports, PSUR) tore ogni prescrizione incompleta.
I requisiti per la presentazione degli PSUR per questo medicinale Spiegare al paziente i seguenti punti: o Si stanno prescrivendo
sono definiti nellelenco delle date di riferimento per lUnione europea un numero di dosi unitarie che corrispondono a un certo numero di unit
(elenco EURD) di cui allart. 107 quater, paragrafo 7, della direttiva di insulina pi una quantit fissa di lixisenatide. o Per Suliqua, una
2001/83/CE e successive modifiche, pubblicato sul sito web dellAgen- dose unitaria contiene sempre 1 unit di insulina, indipendentemente da
zia europea dei medicinali. Il titolare dellautorizzazione allimmissione quale penna preriempita di Suliqua si sta utilizzando (penna 10-40 o
in commercio deve presentare il primo PSUR per questo medicinale penna 30-60) o Il contatore della dose sulla penna mostra il numero di
entro i 6 mesi successivi allautorizzazione. dosi unitarie da iniettare.

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Se al paziente viene sostituita la penna preriempita in uso con DETERMINA 5 giugno 2017.
laltra di differente dosaggio, evidenziare le differenze nel design dei
due dispositivi (focalizzarsi sul diverso colore, avvertimenti riportati
sulla confezione/etichette e altre indicazioni di sicurezza come elementi Rinegoziazione del medicinale per uso umano Xadago,
tattili sulla penna preriempita). ai sensi dellart. 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993,
Anticipare le domande che il paziente potrebbe fare riguardo n. 537. (Determina n. 1053/2017).
alla disglicemia e alle reazioni avverse potenziali.
Si chiede ai farmacisti di verificare che il paziente e chi se ne
prende cura siano in grado di leggere le opzioni di dosaggio di Suliqua, IL DIRETTORE GENERALE
lintervallo delle dosi della penna preriempita e il contatore della dose
della penna preriempita prima di dispensare linsulina glargine/lixise-
natide. I farmacisti devono anche accertarsi che i pazienti siano stati Visti gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 30 luglio
addestrati sulluso della penna. 1999, n. 300;
Pazienti non vedenti o ipovedenti devono essere istruiti ad avere
sempre assistenza da altre persone che godono di buona vista e sono Visto lart. 48 del decreto-legge 30 settembre 2003,
state addestrate allutilizzo della penna insulina glargine/lixisenatide. n. 269, recante Disposizioni urgenti per favorire lo svi-
Avvisare i pazienti di monitorare attentamente la loro glice- luppo e per la correzione dellandamento dei conti pub-
mia quando iniziano il trattamento con insulina glargine/lixisenati- blici, convertito, con modificazioni, nella legge 24 no-
de che contiene insulina glargine e una sostanza attiva non insulinica
(lixisenatide). vembre 2003 n. 326, che ha istituito lAgenzia italiana
Un promemoria sulla necessit di segnalare tutti gli errori tera-
del farmaco;
peutici con Suliqua far parte della Guida per loperatore sanitario.
La Guida per il paziente deve contenere i seguenti elementi chiave:
Visto il decreto 20 settembre 2004, n. 245 del Mini-
stro della salute, di concerto con i Ministri della funzione
Legga attentamente le istruzioni contenute nel foglio illustrativo
prima di usare Suliqua. pubblica e delleconomia e delle finanze: Regolamento
Suliqua fornito in penna preriempita e deve essere utilizzato
recante norme sullorganizzazione ed il funzionamento
solo con questo dispositivo: pazienti, chi se ne prende cura e operatori dellAgenzia italiana del farmaco, a norma dellart. 48,
sanitari non devono mai utilizzare una siringa per prelevare linsulina comma 13, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269,
glargine/lixisenatide dalla penna preriempita perch ci potrebbe causa- convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre
re errori di dosaggio e gravi danni. 2003, n. 326, cos come modificato dal decreto 29 mar-
Suliqua disponibile in due penne preriempite contenenti zo 2012, n. 53 del Ministro della salute, di concerto con
due diverse opzioni di dosaggio di lixisenatide, e intervalli diversi di
dosaggio: i Ministri per la pubblica amministrazione e la sempli-
o Entrambe le penne preriempite contengono insulina glargi- ficazione e delleconomia e delle finanze: Modifica al
ne con una concentrazione di 100 unit/mL; regolamento e funzionamento dellAgenzia italiana del
o Penna Suliqua 10-40 fornisce dosi giornaliere da sommi- farmaco (AIFA), in attuazione dellart. 17, comma 10, del
nistrare tra 10 e 40 dosi unitarie di Suliqua (concentrazione: insulina decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modi-
glargine 100 unit/mL e lixisenatide 50 mg/mL; intervallo di dose: da ficazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111;
10 a 40 unit di insulina glargine in associazione con lixisenatide da 5
a 20 mg); Visti il regolamento di organizzazione, del funziona-
o Penna Suliqua 30-60 fornisce dosi giornaliere da sommi- mento e dellordinamento del personale e la nuova dota-
nistrare tra 30 e 60 dosi unitarie di Suliqua (concentrazione: insulina
glargine 100 unit/mL e lixisenatide 33 mg/mL; intervallo di dose: da zione organica, definitivamente adottati dal Consiglio di
30 a 60 unit di insulina glargine in associazione con lixisenatide da 10 amministrazione dellAIFA, rispettivamente, con delibe-
a 20mg). razione 8 aprile 2016, n. 12, e con deliberazione 3 feb-
La prescrizione deve indicare quale tipo di penna preriempita braio 2016, n. 6, approvate ai sensi dellart. 22 del de-
necessaria (penna Suliqua 10-40 o penna 30-60) e il numero di dosi creto 20 settembre 2004, n. 245, del Ministro della salute
unitarie che devono essere iniettate.
di concerto con il Ministro della funzione pubblica e il
Il farmacista deve chiarire con il medico prescrittore ogni pre-
scrizione incompleta. Ministro delleconomia e delle finanze, della cui pubbli-
Una dose unitaria contiene 1 unit di insulina glargine pi una
cazione sul proprio sito istituzionale stato dato avviso
dose fissa di lixisenatide. Prima dellimpiego di insulina glargine/lixise- nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, Serie
natide, deve essere chiaro quante dosi unitarie sono necessarie. Il medi- generale, n. 140 del 17 giugno 2016;
co dar questa informazione.
Per Suliqua, una dose unitaria contiene sempre una unit di Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, re-
insulina, indipendentemente dalla penna preriempita di Suliqua uti- cante Norme generali sullordinamento del lavoro alle
lizzata (penna 10-40 o penna 30-60). dipendenze delle amministrazioni pubbliche e s.m.i.;
Il medico le spiegher il design e le caratteristiche della penna
Suliqua, incluso come il contatore della dose della penna preriempita Vista la legge 15 luglio 2002, n. 145, recante Dispo-
mostra il numero delle dosi unitarie da iniettare. sizioni per il riordino della dirigenza statale e per favori-
Durante il passaggio a questo tipo di associazione di farmaci e re lo scambio di esperienze e linterazione tra pubblico e
nelle settimane successive al passaggio la glicemia deve essere monito-
rata pi frequentemente. privato;
Se ha domande relative al trattamento si rivolga al medico.
Visto il decreto del Ministro della salute del 17 novem-
Un promemoria sulla necessit di segnalare tutti gli errori tera- bre 2016, vistato ai sensi dellart. 5, comma 2, del decreto
peutici con Suliqua sar parte della Guida per il paziente.
Regime di fornitura: medicinale soggetto a prescrizione medica li-
legislativo n. 123/2011 dallUfficio centrale del bilan-
mitativa, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di cio presso il Ministero della salute in data 18 novembre
specialisti endocrinologo, internista, geriatra (RRL). 2016, al n. 1347, con cui stato nominato direttore ge-
nerale dellAgenzia italiana del farmaco il prof. Mario
17A04038 Melazzini;

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Visto il decreto del Ministro della salute del 31 gennaio Determina:


2017, vistato ai sensi dellart. 5, comma 2, del decreto
legislativo n. 123/2011 dallUfficio centrale del bilancio
presso il Ministero della salute in data 6 febbraio 2017, al Art. 1.
n. 141, con cui il prof. Mario Melazzini stato conferma- Classificazione ai fini della rimborsabilit
to direttore generale dellAgenzia italiana del farmaco, ai
sensi dellart. 2, comma 160, del decreto-legge 3 ottobre Il medicinale XADAGO rinegoziato alle condizioni
2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge di seguito indicate:
24 novembre 2006, n. 286; confezione: 50 mg - compressa rivestita con film - uso
orale - blister (PVC/PVDC/alluminio) - 30 compresse -
Vista la legge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente A.I.C. n. 043906039/E (in base 10) 19VWZR (in base 32).
Interventi correttivi di finanza pubblica con particolare
riferimento allart. 8; classe di rimborsabilit: A.
prezzo ex factory (IVA esclusa): 87,75.
Visto lart. 1, comma 40, della legge 23 dicembre 1996, prezzo al pubblico (IVA inclusa): 144,82.
n. 662, recante Misure di razionalizzazione della finanza
pubblica, che individua i margini della distribuzione per confezione: 100 mg - compressa rivestita con film -
aziende farmaceutiche, grossisti e farmacisti; uso orale - blister (PVC/PVDC/alluminio) - 30 compresse
- A.I.C. n. 043906080/E (in base 10) 19VX10 (in base 32).
Visto lart. 48, comma 33, legge 24 novembre 2003, classe di rimborsabilit: A.
n. 326, che dispone la negoziazione del prezzo per i prezzo ex factory (IVA esclusa): 87,75
prodotti rimborsati dal S.S.N. tra Agenzia e titolari di prezzo al pubblico (IVA inclusa): 144,82.
autorizzazioni;
Indicazioni terapeutiche: Xadago indicato per il trat-
Visto il decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, pub- tamento di pazienti adulti affetti da malattia di Parkinson
blicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana idiopatica come terapia aggiuntiva a una dose stabile di
n. 142 del 21 giugno 2006, concernente lattuazione della levodopa (L-dopa) in monoterapia o in associazione ad
direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) altri medicinali per la malattia di Parkinson in pazienti
relativa ad un codice comunitario concernenti i medicina- fluttuanti in fase da intermedia ad avanzata.
li per uso umano nonch della direttiva 2003/94/CE; Validit del contratto: 12 mesi.
Vista la delibera CIPE del 1 febbraio 2001; Pay back alle regioni, da applicare sul fatturato ex fac-
tory, per 12 mesi, a partire da marzo 2017, a fronte di
Vista la determinazione 29 ottobre 2004 Note AIFA provvedimento AIFA, come da condizioni negoziali.
2004 (Revisione delle note CUF), pubblicata nel supple- Tetto di spesa complessivo sullEx Factory: euro 6Mln/
mento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 259 del 4 no- anno, a partire dal mese di marzo 2017. In caso di supera-
vembre 2004 e successive modificazioni; mento della soglia ex factory di euro 6 Mln/anno di fattura-
to, al netto del pay back di cui sopra, la ditta chiamata al
Vista la determinazione AIFA del 3 luglio 2006 pub- ripiano dello sfondamento attraverso procedura di payback.
blicata nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 156 del Il contratto si rinnova alle medesime condizioni qualora una
7 luglio 2006; delle parti non faccia pervenire allaltra almeno novanta
Vista la determinazione AIFA del 27 settembre 2006 giorni prima della scadenza naturale del contratto, una pro-
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 227, posta di modifica delle condizioni; fino alla conclusione del
del 29 settembre 2006 concernente Manovra per il go- procedimento resta operativo laccordo precedente. Ai fini
verno della spesa farmaceutica convenzionata e non della determinazione dellimporto delleventuale sfonda-
convenzionata; mento il calcolo dello stesso verr determinato sui consumi
e in base al fatturato (al netto di eventuale Payback del 5% e
Visto il regolamento n. 726/2004/CE; dell1,83% effettivamente versati al momento della verifica
dello sfondamento) trasmessi attraverso il flusso della trac-
Vista la determina con la quale la societ Zambon S.p.a. ciabilit per i canali Ospedaliero e Diretta e DPC, ed il flusso
ha ottenuto lautorizzazione allimmissione in commer- OSMED per la Convenzionata. fatto, comunque, obbligo
cio del medicinale Xadago; alle aziende di fornire semestralmente i dati di vendita relati-
vi ai prodotti soggetti al vincolo del tetto e il relativo trend dei
Vista la domanda con la quale la societ Zambon S.p.a. consumi nel periodo considerato, segnalando, nel caso, even-
ha chiesto la rinegoziazione delle condizioni negoziali; tuali sfondamenti anche prima della scadenza contrattuale.
Visto il parere della commissione consultiva tecnico- Ai fini del monitoraggio del tetto di spesa, il periodo di rife-
scientifica nella seduta del 5 dicembre 2016; rimento, per i prodotti gi commercializzati avr inizio dal
mese della pubblicazione del provvedimento nella Gazzetta
Visto il parere del Comitato prezzi e rimborso nella se- Ufficiale, mentre, per i prodotti di nuova autorizzazione, dal
duta del 28 marzo 2017; mese di inizio delleffettiva commercializzazione. In caso di
richiesta di rinegoziazione del tetto di spesa che comporti un
Vista la deliberazione n. 9 in data 20 aprile 2017 del incremento dellimporto complessivo attribuito alla speciali-
Consiglio di amministrazione dellAIFA adottata su pro- t medicinale e/o molecola, il prezzo di rimborso della stessa
posta del direttore generale; (comprensivo delleventuale sconto obbligatorio al SSN) do-

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vr essere rinegoziato in riduzione rispetto ai precedenti valo- Visto lart. 4, comma 1, della legge 14 gennaio 1994, n. 20;
ri. I tetti di spesa, ovvero le soglie di fatturato eventualmente Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 di-
fissati, si riferiscono a tutti gli importi comunque a carico del cembre 2000, n. 445 e le successive modificazioni e
SSN, ivi compresi, ad esempio, quelli derivanti dallapplica- integrazioni;
zione della legge n. 648/96 e dallestensione delle indicazioni Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e
conseguenti a modifiche delle Note Aifa. successive modificazioni e integrazioni;
Per il periodo precedente, ovvero dal mese di marzo Visto il regolamento (n. 14/2000) per lorganizzazione
2016 al mese di febbraio 2017, si applica il tetto di spesa delle funzioni di controllo della Corte dei conti deliberato
di euro 2,5 Mln, cos come previsto dal precedente accor- dalle Sezioni riunite nelladunanza del 16 giugno 2000 e
do, come da condizioni negoziali. le successive modifiche;
Art. 2. Visto il regolamento (n. 1/2012) concernente la di-
sciplina dellautonomia finanziaria della Corte dei con-
Condizioni e modalit di impiego ti, deliberato dalle Sezioni riunite della Corte dei conti
nelladunanza del 30 luglio 2012;
Prescrizione del medicinale soggetta a diagnosi - pia- Visto il regolamento (n. 1/2010) per lorganizzazione
no terapeutico (PT) cartaceo su prescrizione riservata ai ed il funzionamento degli uffici amministrativi e degli
medici specialisti dei centri di neurologia di aziende sa- altri uffici con compiti strumentali e di supporto alle at-
nitarie (fatto salvo specifica determinazione regionale). tribuzioni della Corte dei conti, deliberato dalle Sezioni
riunite nella adunanza del 25 gennaio 2010 e successive
Art. 3. modificazioni e integrazioni;
Classificazione ai fini della fornitura Udito il relatore Presidente di Sezione Fabio Viola;
Ritenuto di dover provvedere alla revisione e allag-
La classificazione ai fini della fornitura del medicinale giornamento del vigente regolamento relativo ai procedi-
Xadago la seguente: medicinale soggetto a prescri- menti amministrativi di competenza della Corte dei conti,
zione medica (RR). deliberato dalle Sezioni riunite nelladunanza del 4 no-
vembre 2010, al fine di adeguarlo, tenendo altres conto
Art. 4. del nuovo assetto organizzativo e funzionale della Corte
Disposizioni finali dei conti stessa, alle intervenute modifiche del quadro
normativo in materia di procedimento amministrativo;
La presente determinazione ha effetto dal giorno suc-
cessivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale Delibera
della Repubblica italiana, e sar notificata alla societ ti-
tolare dellautorizzazione allimmissione in commercio. il seguente regolamento di attuazione degli articoli 2 e 4
della legge 7 agosto 1990, n. 241, relativo ai procedimenti
Roma, 5 giugno 2017 amministrativi di competenza della Corte dei conti.
Il direttore generale: MELAZZINI
Art. 1.
17A04037 Ambito di applicazione
1. Il presente regolamento si applica ai procedimenti
amministrativi di competenza della Corte dei conti, sia
CORTE DEI CONTI che conseguano obbligatoriamente ad iniziativa di parte,
sia che debbano essere promossi dufficio.
DELIBERA 31 maggio 2017. 2. I procedimenti di competenza della Corte dei conti
devono concludersi con un provvedimento emanato nel
Regolamento di attuazione degli articoli 2 e 4 della leg- termine stabilito, per ciascun provvedimento, nella tabella
ge 7 agosto 1990, n. 241, relativo ai procedimenti ammini-
strativi di competenza della Corte dei conti. (Delibera n. 1/ allegata, che costituisce parte integrante del presente re-
DEL/2017). golamento e che contiene, altres, lindicazione dellorga-
no od ufficio competente e delle fonti normative. In caso
LA CORTE DEI CONTI di mancata inclusione del procedimento nella tabella alle-
A SEZIONI RIUNITE
gata, lo stesso si concluder nel termine previsto da altra
fonte legislativa o regolamentare o, in mancanza, nel ter-
nellAdunanza del 31 maggio 2017; mine di trenta giorni di cui allart. 2 della legge 7 agosto
1990, n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni.
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modi-
ficazioni e integrazioni ed in particolare gli articoli 2 e 4; 3. Se lorgano o lufficio competente ravvisa la manife-
sta irricevibilit, inammissibilit, improcedibilit o infon-
Visto lart. 100, ultimo comma della Costituzione; datezza della domanda, conclude il procedimento con un
Visto il Testo unico delle leggi della Corte dei conti provvedimento espresso redatto in forma semplificata, la
approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214 e cui motivazione pu consistere in un sintetico riferimento
successive modificazioni e integrazioni; al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo.

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4. Il presente regolamento diretto, per quanto riguar- Art. 4.


da il diritto di informazione degli interessati, agli uffici
di supporto alle sezioni di controllo, alle segreterie delle Comunicazione dellinizio del procedimento
Sezioni giurisdizionali e delle procure, agli uffici di con-
trollo ed allufficio per le relazioni con il pubblico. 1. Salvo che sussistano ragioni di impedimento derivanti
da particolari esigenze di celerit, il responsabile del pro-
Art. 2. cedimento d comunicazione dellinizio del procedimento
stesso ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento
Decorrenza del termine iniziale finale destinato a produrre effetti, ai soggetti la cui parteci-
per i procedimenti dufficio pazione al procedimento sia prevista da legge o regolamento
nonch ai soggetti, individuati o facilmente individuabili, ai
1. Per i procedimenti dufficio il termine iniziale de- quali dal provvedimento possa derivare un pregiudizio.
corre dalla data in cui la Corte dei conti abbia notizia del 2. I soggetti di cui al comma 1 sono resi edotti dellavvio
fatto da cui sorge lobbligo di provvedere. del procedimento, mediante comunicazione personale con-
2. Qualora latto propulsivo promani da organo o uf- tenente, ove gi non rese note ai sensi dellart. 3, comma 3,
ficio di altra amministrazione, il termine iniziale decorre le indicazioni di cui allart. 8 della legge 7 agosto 1990,
dalla data di ricevimento, da parte della Corte dei conti, n. 241 e successive modificazioni e integrazioni. Qualora
della richiesta o della proposta. per il numero degli aventi titolo, la comunicazione persona-
le risulti, per tutti o per taluni di essi, particolarmente gra-
Art. 3. vosa, nonch nei casi in cui vi siano particolari esigenze di
celerit, il responsabile del procedimento procede ai sensi
Decorrenza del termine iniziale per i procedimenti dellart. 8, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241 e
a iniziativa di parte successive modificazioni e integrazioni, mediante forme di
pubblicit da attuarsi con laffissione e la pubblicazione di
1. Per i procedimenti a iniziativa di parte il termine ini- apposito atto, indicante le ragioni che giustificano la deroga,
ziale decorre dalla data di ricevimento della domanda o negli albi appositamente istituiti in tutte le sedi della Cor-
istanza. te dei conti ovvero attraverso luso della telematica, previa
2. La domanda o istanza pu essere redatta nelle for- adozione delle misure organizzative di cui allart. 59 del
me e nei modi stabiliti dalla Corte dei conti, attraverso decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000,
moduli e formulari pubblicati sul sito istituzionale e deve n. 445 e successive modificazioni e integrazioni.
essere corredata della prevista documentazione, dalla 3. Lomissione, il ritardo o lincompletezza della comu-
quale risulti la sussistenza dei requisiti e delle condizioni nicazione pu essere fatta valere, anche nel corso del proce-
richiesti dalla legge o da regolamento per ladozione del dimento, solo dai soggetti che abbiano titolo alla comunica-
provvedimento. Le domande inviate per fax o per via tele- zione medesima, mediante segnalazione scritta al dirigente
matica sono valide in presenza delle condizioni richieste preposto allunit organizzativa competente, il quale tenu-
dallart. 65 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. to a fornire gli opportuni chiarimenti o ad adottare le misure
3. Allatto della presentazione della domanda rilascia- necessarie, anche ai fini dei termini posti per lintervento del
ta allinteressato una ricevuta, contenente, ove possibile, privato nel procedimento, nel termine di venti giorni.
le indicazioni di cui allart. 8 della legge 7 agosto 1990, 4. Resta fermo quanto stabilito dal precedente art. 3 in or-
n. 241, e successive modificazioni e integrazioni. Le det- dine alla decorrenza del termine iniziale del procedimento.
te indicazioni sono comunque fornite allatto dellavvio
del procedimento di cui allart. 7 della legge 7 agosto
1990, n. 241, e successive modificazioni e integrazioni Art. 5.
e dellart. 4 del presente regolamento. Per le domande o Partecipazione al procedimento
istanze inviate a mezzo raccomandata con avviso di ri-
cevimento, la ricevuta sostituita dallavviso stesso. Per 1. Ai sensi dellart. 10, lettera a) della legge 7 agosto
le domande inviate per via telematica si applica il dispo- 1990, n. 241 e successive modificazioni e integrazioni,
sto di cui allart. 45 del decreto legislativo 7 marzo 2005, presso ciascuna delle sedi della Corte dei conti sono rese
n. 82. note, mediante affissione negli albi di cui al precedente
4. Ove la domanda dellinteressato sia ritenuta irrego- art. 4, comma 2, ovvero attraverso luso della telematica,
lare o incompleta, il responsabile del procedimento ne o con altre idonee forme di pubblicit, le modalit per
d comunicazione allistante entro sessanta giorni, indi- prendere visione degli atti del procedimento.
cando le cause dellirregolarit o della incompletezza. In 2. Ai sensi dellart. 10, lettera b), della legge 7 agosto
questi casi il termine decorre dal ricevimento della do- 1990, n. 241 e successive modificazioni e integrazioni,
manda regolarizzata o completata. coloro che hanno titolo a prendere parte al procedimento
5. Restano salvi la facolt di autocertificazione e il possono presentare memorie e documenti entro un termi-
dovere di procedere agli accertamenti dufficio previsti ne pari a due terzi di quello fissato per la durata del pro-
dal decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre cedimento, sempre che il procedimento stesso non sia gi
2000, n. 445 e successive modificazioni e integrazioni concluso. La presentazione di memorie e documenti oltre
nonch il disposto di cui allart. 18 della legge 7 agosto detto termine non pu comunque determinare lo sposta-
1990, n. 241 e successive modificazioni e integrazioni. mento del termine finale.

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3. Latto di intervento dei soggetti di cui al comma pre- 7. La mancata o tardiva emanazione del provvedimento
cedente deve contenere tutti gli elementi utili per la indi- costituisce elemento di valutazione di performance indivi-
viduazione del procedimento al quale riferito linterven- duale, nonch di responsabilit disciplinare e amministrati-
to, i motivi, le generalit e il domicilio dellinterveniente. vo-contabile del dirigente e del funzionario inadempiente.
4. Nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del 8. Il soggetto cui attribuire il potere sostitutivo in caso
procedimento o lautorit competente, prima della formale di inerzia individuato nellambito delle figure apicali
adozione di un provvedimento negativo, comunica tempesti- dellamministrazione. Nellipotesi di omessa indivi-
vamente agli istanti i motivi che ostano allaccoglimento del- duazione, il potere sostitutivo si considera attribuito al
la domanda. Entro il temine di dieci giorni dal ricevimento dirigente generale o, in mancanza al dirigente preposto
della comunicazione, gli istanti hanno il diritto di presentare allufficio o, in mancanza, al funzionario di pi elevato
per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da livello presente nellufficio.
documenti. La comunicazione di cui al primo periodo inter- 9. Il responsabile individuato ai sensi del comma 8, en-
rompe i termini per concludere il procedimento che iniziano tro il 30 gennaio di ogni anno, comunica al Presidente
nuovamente a decorrere dalla data di presentazione delle os- della Corte dei conti, tramite il Segretario generale, i pro-
servazioni o, in mancanza, dalla scadenza del termine di cui cedimenti, suddivisi per tipologia e strutture amministra-
al secondo periodo. Delleventuale mancato accoglimento di tive competenti, nei quali non stato rispettato il termine
tali osservazioni data ragione nella motivazione del provve- di conclusione previsto dalla legge o dal regolamento.
dimento finale. Le disposizioni di cui al presente comma non
si applicano alle procedure concorsuali. 10. Nei provvedimenti rilasciati in ritardo su istanza di
parte sono espressamente indicati il termine previsto dalla
5. Non possono essere addotti tra i motivi che ostano legge o dal regolamento e quello effettivamente impiegato.
allaccoglimento della domanda inadempienze o ritardi
attribuibili allamministrazione. 11. Ai sensi del comma 1 dellart. 2-bis della legge
7 agosto 1990, n. 241, le pubbliche amministrazioni e i
Art. 6. soggetti di cui allart. 1, comma 1-ter, sono tenuti al ri-
sarcimento del danno ingiusto cagionato in conseguenza
Termine finale del procedimento dellinosservanza dolosa o colposa del termine di conclu-
sione del procedimento.
1. I termini per la conclusione dei procedimenti si rife- 12. Fatto salvo quanto previsto dal comma preceden-
riscono alla data di adozione del provvedimento ovvero, te e ad esclusione delle ipotesi di silenzio qualificato e
nel caso di provvedimenti recettivi, alla data di notifica- dei concorsi pubblici, in caso di inosservanza del termi-
zione o di comunicazione al destinatario. ne di conclusione del procedimento ad istanza di parte,
2. Ove nel corso del procedimento talune fasi, al di fuori per il quale sussiste lobbligo di pronunziarsi, listante
delle ipotesi previste dagli articoli 16 e 17 della legge 7 agosto ha diritto di ottenere un indennizzo per il mero ritardo
1990, n. 241 e successive modificazioni e integrazioni, siano alle condizioni e con le modalit stabilite dalla legge o,
di competenza di altre amministrazioni, il termine finale del sulla base della legge, da un regolamento emanato ai
procedimento deve intendersi di regola comprensivo dei pe- sensi dellart. 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988,
riodi di tempo necessari per lespletamento delle fasi stesse. n. 400. In tal caso le somme corrisposte o da corrispon-
3. I termini di cui ai commi 1 e 2 costituiscono termini dere a titolo di indennizzo sono detratte dal risarcimento.
massimi e la loro scadenza non esonera la Corte dei con-
ti dallobbligo di provvedere con ogni sollecitudine, fatta Art. 7.
salva ogni altra conseguenza dellinosservanza del termine.
Acquisizione obbligatoria di pareri
4. Nei casi in cui il controllo sugli atti dellamministrazione e di valutazioni tecniche di organi od enti appositi
procedente abbia carattere preventivo, il periodo di tempo rela-
tivo alla fase di integrazione dellefficacia del provvedimento 1. Ove sia sentito un organo consultivo e il parere
non computato ai fini del termine di conclusione del proce- non intervenga entro il termine stabilito dalla legge o
dimento. In calce al provvedimento soggetto al controllo deve regolamento o entro i termini previsti in via suppleti-
essere indicato lorgano competente al controllo medesimo ed va dallart. 16, commi 1 e 4, della legge 7 agosto 1990,
i termini, ove previsti, entro cui lo stesso deve essere esercitato. n. 241 e successive modificazioni e integrazioni, la Corte
5. Ove non sia diversamente disposto, per i procedimenti dei conti pu procedere indipendentemente dallacquisi-
di modifica di provvedimenti gi emanati si applicano gli zione del parere. Qualora il responsabile del procedimen-
stessi termini finali indicati per il procedimento principale. to ritenga di non avvalersi di tale facolt, partecipa agli
6. Quando specifiche disposizioni prevedano che la interessati la determinazione di attendere il parere per un
domanda dellinteressato si intenda respinta o accol- ulteriore periodo di tempo, che non viene computato ai
ta dopo linutile decorso di un determinato tempo dalla fini del termine finale del procedimento, ma che non pu
presentazione della domanda stessa, lAmministrazione, comunque essere superiore ad altri venti giorni.
ove intenda adottare una determinazione espressa, deve 2. Nellipotesi di cui al comma 3 dellart. 16 della leg-
provvedervi entro il termine previsto per la formazione ge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni ed
del silenzio rifiuto o del silenzio assenso. Quando la legge integrazioni, lAmministrazione procedente, decorso inu-
stabilisca nuovi casi o nuovi termini di silenzio-assenso o tilmente anche lulteriore periodo di cui al comma 1, co-
di silenzio-rifiuto, i termini contenuti nella tabella allega- munica allorgano interpellato per il parere limpossibilit
ta si intendono integrati o modificati in conformit. di proseguire i propri lavori informandone gli interessati.

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3. Ove per disposizione di legge o di regolamento ladozio- 7. Ai sensi dellart. 5, comma 3, della legge 7 agosto
ne di un provvedimento debba essere preceduta dallacquisi- 1990, n. 241, lunit organizzativa competente e il nomi-
zione di valutazioni tecniche di organi od enti appositi e questi nativo del responsabile del procedimento sono comunica-
non provvedano e non rappresentino esigenze istruttorie ai ti ai soggetti di cui allart. 7 della stessa legge n. 241 del
sensi e nei termini di cui allart. 17, commi 1 e 3, della legge 1990 e, a richiesta, a chiunque vi abbia interesse.
7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni e integrazio-
ni, il responsabile del procedimento chiede le suddette valu- Art. 10.
tazioni tecniche agli organismi di cui al primo comma dello
stesso art. 17 e partecipa agli interessati lintervenuta richiesta. Integrazione e modificazione del presente regolamento
Il Presidente della Corte dei conti individua, in via generale,
gli altri soggetti pubblici che siano dotati di qualificazione e 1. I termini e i responsabili dei procedimenti ammini-
capacit tecnica equipollenti rispetto agli organi ordinari, ai strativi, individuati successivamente alla data di entrata in
quali sia possibile richiedere in via sostitutiva le valutazioni vigore del presente regolamento, saranno disciplinati con
tecniche stabilendo i termini entro i quali le stesse devono apposito regolamento integrativo.
essere rese; provvede altres, ove occorra, ad apportare, con 2. Entro due anni dalla data di entrata in vigore del pre-
la prescritta forma regolamentare, le conseguenti modifiche sente regolamento e, successivamente, ogni tre anni, la
ai termini finali stabiliti nella tabella allegata alla presente Corte dei conti verifica lo stato di attuazione della norma-
deliberazione. tiva emanata ed apporta, nelle prescritte forme, le modifi-
4. Nellipotesi di cui al comma 2 dellart. 17 della legge 7 ago- cazioni ritenute necessarie.
sto 1990, n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni, si
applica la disposizione di cui al comma 2 del presente articolo. Art. 11.
Pubblicit
Art. 8.
1. Il presente regolamento pubblicato sul sito istitu-
Unit organizzativa responsabile della istruttoria zionale della Corte dei conti unitamente alla tabella alle-
e di ogni altro adempimento procedimentale gata, recante le tipologie di procedimenti di propria com-
1. Salvo diversa determinazione, lunit organizzativa petenza, redatta secondo le modalit e i termini stabiliti
responsabile della istruttoria e di ogni altro adempimento dallart. 35 del decreto legislativo n. 33/2013.
procedimentale, nonch delladozione del provvedimento 2. Gli uffici tengono a disposizione di chiunque vi ab-
finale lorgano o ufficio competente indicato nella ta- bia interesse appositi elenchi recanti lindicazione delle
bella allegata al presente regolamento. unit organizzative responsabili dellistruttoria e del pro-
cedimento, nonch del provvedimento finale in relazione
Art. 9. a ciascun tipo di procedimento amministrativo.
Responsabile del procedimento Art. 12.
1. Salvo che sia diversamente disposto, responsabile Norma transitoria
del procedimento il dirigente preposto allunit orga-
nizzativa competente. 1. Le disposizioni del presente regolamento si appli-
cano ai procedimenti amministrativi indicati nella tabella
2. Il responsabile del procedimento e i titolari degli uf- allegata, iniziati dopo lentrata in vigore del regolamen-
fici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecni- to stesso o a quelli in corso alla medesima data, qualora
che, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale non siano ancora trascorsi i tempi massimi indicati per
devono astenersi in caso di conflitto di interessi, segna- ciascuna tipologia. I tempi di conclusione previsti dal re-
lando ogni situazione di conflitto anche potenziale. golamento in data 4 novembre 2010 si applicano ai pro-
3. Nel caso in cui siano delegate competenze funziona- cedimenti in corso solo se pi lunghi rispetto a quelli del
li, responsabile del procedimento il dirigente delegato. presente regolamento per la stessa tipologia.
4. In caso di assenza o di temporaneo impedimento, le
funzioni del responsabile del procedimento sono esercita- Art. 13.
te dallimpiegato immediatamente sotto ordinato.
Entrata in vigore
5. Il dirigente preposto allunit organizzativa pu affi-
dare ad altro dipendente addetto allunit la responsabilit 1. Il presente regolamento, che abroga e sostituisce il
dellistruttoria e di ogni altro adempimento inerente al singolo precedente del 4 novembre 2010, entra in vigore a de-
procedimento. In caso di assenza o impedimento di questulti- correre dal quindicesimo giorno successivo a quello della
mo, il dirigente preposto allunit organizzativa, riassume, sen- sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repub-
za soluzione di continuit, la responsabilit del procedimento. blica italiana.
6. Il responsabile del procedimento esercita le attribu- Cos deliberato dalla Corte dei conti a Sezioni riunite
zioni contemplate dallart. 6 della legge 7 agosto 1990, nelladunanza del 31 maggio 2017.
n. 241 e successive modificazioni e integrazioni, e dal
presente regolamento e svolge tutti gli altri compiti indi- Il Presidente: AVOLI
cati nelle disposizioni organizzative e di servizio, nonch
quelli attinenti allapplicazione delle disposizioni di cui Il relatore: VIOLA
al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre Depositata in Segreteria in data 12 giugno 2017.
2000, n. 445 e successive modificazioni e integrazioni. Il direttore della Segreteria: IORIO

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ALLEGATO

ELENCO DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI DI COMPETENZA DELLA CORTE DEI CONTI I CUI TERMINI SONO STABILITI DAL REGOLAMENTO

Procedimento Unit Principale Termine Responsabile Titolare


amministrativo organizzativa normativa di del del potere
riferimento procedimento sostitutivo
Assunzione dei Ufficio di legge n. 60 gg. (il Dirigente della Magistrato
neoreferendari segreteria del 1345/1961; termine decorre segreteria del Direttore
(prima commissione) Consiglio di legge n. dalla data in cui Consiglio di della
Presidenza 15/2009, perviene l'atto Presidenza segreteria
art.11; definitivo1) del Consiglio
di
Presidenza
Promozione a Primo legge n. 60 gg. (il
Referendario e a 117/1988; termine decorre
Consigliere (prima legge n. dalla data in cui
Id. Id. Id.
commissione) 15/2009, perviene l'atto
art.11; definitivo)
Promozione a legge n. 90 gg. (il
Presidente di 1345/1961; termine decorre
Sezione (prima Id. legge n. dalla data in cui Id. Id.
commissione) 15/2009, perviene l'atto
art.11; definitivo)
Assegnazioni di legge n. 90 gg. (il
funzioni a seguito di 117/1988; termine decorre
procedura legge n. dalla data in cui
concorsuale per Id. 15/2009, perviene l'atto Id. Id.
trasferimento art.11; definitivo)
(prima
commissione)

Conferimento a DPR. n. 90 gg. (il


magistrati di 388/1995; termine decorre
incarichi extra- legge n. dalla data in cui
istituzionali a 15/2009, perviene l'atto
seguito di procedura Id. art.11; definitivo) Id. Id.
concorsuale (seconda
commissione)

Attivazione degli DPR. n. 60 gg. (il


albi per la 388/1995; termine decorre
designazione di legge n. dalla data in cui
magistrati per far 15/2009, perviene l'atto
parte e/o presiedere art.11; definitivo)
commissioni di
concorso e/o
commissioni
elettorali e per il
Id. Id. Id.
conferimento di
incarichi fungibili
gratuiti o con
compensi non
superiori a 3.000
euro (seconda
commissione)

1
Per atto definitivo si intende latto sul quale il plenum ha gi deliberato.

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Procedimento Unit Principale Termine Responsabile Titolare


amministrativo organizzativa normativa di del del potere
riferimento procedimento sostitutivo
Parere per il R.D. n. 90 gg. (il
conferimento a 1364/1933, termine decorre
magistrati di titoli art.79; legge dalla data in cui
onorifici in occasione n. 15/2009, perviene l'atto
del collocamento a Id. art. 11; definitivo) Id. Id.
riposo (seconda
commissione)

Pareri per la R.D. n. 1214/1934, 90 gg. (il


nomina art.7; termine decorre
governativa D.P.R. n.385/1977; dalla data in cui
di Consiglieri D.L. n. 786/1981, perviene l'atto
(seconda art.13, convertito definitivo)
commissione) nella legge n.
51/1982;
Id. legge n. 658/1984, Id. Id.
art. 7;
D.P.R. n.
305/1988, art. 22;
d.lgs. n. 125/2003,
art. 2;
legge n. 15/2009,
art. 11;
Parere per la legge n. 131/2003, art. 60 gg. (il
nomina dei 7, comma 8 bis; termine decorre
componenti delle legge n. 15/2009, dalla data in cui
Sezioni regionali di Id. art.11; perviene l'atto Id. Id.
controllo (seconda definitivo)
commissione)

Parere D.P.R. n. 3/1957 90 gg. (il


riguardante i artt. 37, 68 e 69; termine decorre
congedi legge n. 27/1981, dalla data in cui
straordinari e art.3; perviene l'atto
aspettative a legge n. 425/1984, definitivo)
vario titolo per il art.2;
personale di legge n. 537/1993,
Id. Id. Id.
magistratura art. 3, comma 39;
(seconda legge n. 724/1994,
commissione) art.22;
d.lgs n. 165/2001,
artt.19 e 23 bis;
legge n. 15/2009,
art.11;
Procedimento per R.D.lgs. n. 90 gg. (il
incompatibilit 511/1946, art.2; termine decorre
ambientale legge n. 15/2009, dalla data in cui
Id. Id. Id.
(commissione art.11; perviene l'atto
T.I.A.) definitivo)

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Procedimento Unit Principale Termine Responsabile Titolare


amministrativo organizzativa normativa di del del potere
riferimento procedimento sostitutivo
Riammissione in DPR. n. 3/1957, art. 90 gg. (il
servizio (prima 132; termine decorre
commissione) Id. legge n. 15/2009, dalla data in cui Id. Id.
art.11; perviene l'atto
definitivo)
Dispensa dal R.D. n. 1364/1933, 90 gg. (il
servizio (prima art.58; termine decorre
commissione) legge n. 15/2009, art. dalla data in cui
Id. Id. Id.
11; perviene l'atto
definitivo)
Pubblicazione d.lgs. n. 35/2006; 90 gg. (il
semestrale degli legge n. 15/2009, art. termine decorre
incarichi extra- 11; dalla data in cui
giudiziari perviene l'atto
autorizzati o definitivo)
conferiti ai
Id.
magistrati nel
semestre Id. Id.
immediatamente
precedente (seconda
commissione)
Rilascio di copie di DPR. n. 3/1957; 60 gg. (il
atti legge n. 15/2009, termine decorre
contenuti nel art.11; dalla data in cui
fascicolo personale perviene l'atto
Id. Id. Id.
(prima definitivo)
commissione)
Rilascio di copie di legge n. 15/2009, 60 gg. (il
verbali e atti non art.11; Regolamento termine decorre
pubblici (prima e interno del Consiglio dalla data in cui
seconda di presidenza n. perviene l'atto
commissione e Id. 25/2012, art.21; definitivo) Id. Id.
commissione
T.I.A.)

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Procedimento Unit Principale Termine Responsabile Titolare del


amministrativo organizzativa normativa di del potere
riferimento procedimento sostitutivo
Determinazione e Servizio per il R.D. n. 1214/1934; Dirigente del Vice Segretario
rideterminazione del trattamento DPR. n. 3/1957; Servizio generale
trattamento economico economico e di legge n.97/1979; trattamento
del personale di quiescenza dei legge n. 27/1981; economico e di art. 11 del
magistratura magistrati legge n.13/1991; quiescenza dei Regolamento
legge n. 448/1998; magistrati per
legge n. 186/1982; lorganizzazione
legge n. 425/1984; ed il
legge n. 117/1988; funzionamento
d.lgs. 165/2001; degli uffici
legge n. 265/1991; amministrativi
legge n. 537/1993, e degli altri
art. 3; uffici con
legge n. 388/2000, compiti
art.50; strumentali e di
legge n. 303/1998 supporto alle
art.5; attribuzioni
legge n. 131/2003, della Corte dei
art. 7; conti.
d.l. n. 354/2003, (Deliberazione
convertito nella n. 1/DEL/2010)
legge n. 45/2004;
legge n. 1/1939 e
s.m.i. art. 22;
DPCM
adeguamento
triennale stipendi e
indennit del
personale di
magistratura;

a) Richiesta di emanazione
del decreto di attribuzione
stipendiale da parte della
Presidenza del Consiglio dei
Ministri e predisposizione
dello schema di DPCM e
del prospetto di
determinazione del
trattamento economico
spettante, in caso di
nomina (Presidente -
Presidente aggiunto -
Procuratore generale - Id. Id. 30 gg. Id. Id.
Procuratore generale
aggiunto - Presidente di
Sezione - Consigliere di
nomina governativa -
Consigliere di nomina
regionale - Componenti del
C.d.P. eletti dai Presidenti
dei due rami del
Parlamento).

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Procedimento Unit Principale Termine Responsabile Titolare del


amministrativo organizzativa normativa di del potere
riferimento procedimento sostitutivo

b) Richiesta di
emanazione del decreto di
attribuzione stipendiale
da parte della Presidenza
del Consiglio dei Ministri e
predisposizione dello
schema di DPCM e del
prospetto di
determinazione del
trattamento economico
spettante, in caso di
nomina (Referendario). Id. Id. 30 gg. Id. Id.

c) Richiesta di
emanazione del decreto
di attribuzione
stipendiale da parte della
Presidenza del Consiglio
dei Ministri e
predisposizione dello
schema di DPCM e del
prospetto di
determinazione del
trattamento economico
spettante, in caso di Id. Id. 30 gg. Id. Id.
promozione (Primo
Referendario -
Consigliere).

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Procedimento Unit Principale Termine Responsabile Titolare del


amministrativo organizzativa normativa di del potere
riferimento procedimento sostitutivo
d) Richiesta di
emanazione del decreto
di attribuzione
stipendiale da parte
della Presidenza del
Consiglio dei Ministri e
predisposizione dello
schema di DPCM e del
prospetto di
determinazione del
trattamento economico
spettante, in caso di Id Id 30 gg. Id Id
attribuzione del
trattamento economico
di Presidente di Sezione
(Consigliere TEPS)

e) Richiesta di
emanazione del decreto
di attribuzione
stipendiale da parte
della Presidenza del
Consiglio dei Ministri e
predisposizione dello
schema di DPCM e del
prospetto di
determinazione del
trattamento economico
spettante, in caso di Id. Id. 30 gg. Id. Id.
attribuzione indennit
di seconda lingua
(assegnazione sedi di
Trento e Bolzano).

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Procedimento Unit Principale Termine Responsabile Titolare del


amministrativo organizzativa normativa di del potere
riferimento procedimento sostitutivo
f) Attribuzione
stipendiale, in caso di
progressione
economica biennale o
di scatto anticipato
per nascita figlio
mediante emanazione
del
Foglio d'Ordine,
vistato dalla D.G.
Programmazione e
Bilancio della Corte Id. Id. 30 gg. Id. Id.
dei conti

g) Riduzione
stipendiale, in caso di
superamento del limite
retributivo ex art. 23ter
del D.L. 201/2011 e
s.m.i. mediante
emanazione del
Foglio d'Ordine/RID,
vistato dalla D.G.
Programmazione e
Bilancio della Corte dei
conti Id. Id. 30 gg. Id. Id.

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Procedimento Unit Principale Termine Responsabile Titolare del


amministrativo organizzativa normativa di del potere
riferimento procedimento sostitutivo
h) Richiesta di
emanazione del decreto
di ricostruzione di
carriera da parte della
Presidenza del Consiglio
Id. Id. 30 gg. Id. Id.
dei Ministri e
predisposizione dello
schema di DPCM e del
prospetto di
determinazione di
arretrati/conguagli, in
caso di sentenza
Stipula convenzioni Art. 7, comma 8 bis,
con i Consigli regionali della legge 5 giugno
Id. 2003, n. 131; 30 gg. Id. Id.
Autorizzazione e legge n. 734/1973;
liquidazione indennit di Id. d.lgs. 165/2001, art. 30 gg. Id. Id.
diretta collaborazione 4, comma 1, art 14,
del Presidente comma 2 e art. 15,
comma 5;
legge n. 20/1994,
art. 4;
legge n. 15/2009,
Liquidazione spese Sentenza;
legali per liti e arbitrati Id. note quantificazione 30 gg. Id. Id.
compenso
Avvocatura
Liquidazione stipendio DPCM e altri atti
mensile e adeguamento (decreti, F.O.) di
della retribuzione Id. natura economica, 30 gg. Id. Id.
mediante registrati dalla DG
aggiornamento del Programmazione e
Sistema informativo Bilancio;
NoiPa disposizioni
Applicazione massimale Legge n.i 335/1995,
i
contributivo e art. 2, comma 18;
attivazione procedura Circolare SG C3,
presso INPS per n. 3732/2014;
Id. 30 gg. Id. Id.
l'aggiornamento della
posizione previdenziale
individuale ai fini
pensionistici.

Liquidazione DPCM di
arretrati/conguagli ed ricostruzione di
eventuali interessi legali, Id. carriera; 90 gg. Id. Id.
in caso di sentenza DM n. 352/98;
circolare del
Ministero del
T d l Bil i

118
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Procedimento Unit Principale Termine Responsabile Titolare del


amministrativo organizzativa normativa di del potere
riferimento procedimento sostitutivo
Procedimento di DPCM assenza con
recupero di somme non trattamento economico
dovute in applicazione ridotto;
del DPCM inerente
assenza con
trattamento economico Id. 30 gg. Id. Id.
ridotto. Comunicazione
all'interessato ai sensi
dell'art.7 della Legge
241/1990 e
aggiornamento del
Sistema informativo
NoiPa

Liquidazione accessori Regolamento del CdP


- gettoni di presenza n. 78 /2011;
per la partecipazione Id. 30 gg. Id. Id.
alle adunanze ed alle
commissioni del
Consiglio di Presidenza
Liquidazione accessori - legge n.
Liquidazione indennit 1039/1950, ;
continuativa di Id. legge n. 27/1981, 30 gg. Id. Id.
missione art.6 ;
Ritenute extraerariali- TUIR
Circolare ex5 INPDAP
Gestione istruttoria n. 16/2011
delegazione
obbligatoria - Prestito
pluriennale INPS -
Gestione istanza
dell'interessato, da
Id. 30 gg. Id. Id.
inviare all'INPS per il
tramite
dell'amministrazione,
completa della
dichiarazione
dell'amm.ne terza
debitrice nei confronti
dell'INPS (applicazione
INPS attivit
creditizie)
Ritenute extraerariali - Circolare MEF n.
Gestione istruttoria 1/RGS/2011
delegazione
obbligatoria - Prestito
Soc. finanziaria o altro Id. 30 gg. Id. id.
Ente - Trasmissione
all'ente della
dichiarazione
dell'amministrazione
terza debitrice nei
confronti dell'ente

119
20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

Procedimento Unit Principale Termine Responsabile Titolare del


amministrativo organizzativa normativa di del potere
riferimento procedimento sostitutivo
Ritenute extraerariali Provvedimento di
- Applicazione concessione del prestito
ritenute Prestito sul 30 gg. Id. Id.
Id.
Sistema informativo
NoiPa

Ritenute extraerariali - Determina


Applicazione ritenute INPS di
ricongiunzione e riscatti Id. ricongiunzione 30 gg. Id. Id.
presso INPS sul o riscatto
Sistema informativo
NoiPa

Ritenute extraerariali -
Applicazione ritenute
O.S./Associazioni sul Id. 30 gg. Id. Id.
Sistema informativo
NoiPA

Ritenute extraerariali -
Sospensione ritenute
Id.
sul Sistema
informativo NoiPA, a
istanza del dipendente 30 Id. Id.
o d'ufficio (incapienza), gg.
e trasmissione
contestuale della
comunicazione di
sospensione al
dipendente ed al
rispettivo ENTE/O.S.

Richiesta di rimborso ai Convenzioni con i


Consigli regionali degli Consigli regionali
Id.
emolumenti stipulate in
mensili/semestrali applicazione della legge 30 Id. Id.
erogati ai Consiglieri di n. 131/2003, art. 7, gg.
nomina regionale comma 8 bis;

120
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Procedimento Unit Principale Termine Responsabile Titolare


amministrativo organizzativa normativa di del del potere
riferimento procedimento sostitutivo
Comunicazione mensile legge n.
liquidazione assegni ai 195/1958,
Id.
componenti del Consiglio di legge n.
30 Id. Id.
Presidenza eletti dal Parlamento 117/1988,
gg.
art. 12;

Emissione attestazioni relative


al trattamento economico dei
Id. 30 Id. Id.
magistrati
gg.

Trasferimento ad altra
amministrazione - Chiusura e
trasferimento della partita
stipendiale ad altra Id. 30 Id. id.
amministrazione. gg.
Determinazione del conguaglio di
fine rapporto.

Richiesta di emanazione del DPR. n.


decreto di cessazione da parte 1092/1973;
della Presidenza del Consiglio dei legge n.
Ministri e predisposizione dello 335/1995 e
schema di DPCM e del prospetto s.m.i.;
Id. 30 Id. id.
di computo dei servizi prestati ai D.L. n.
gg.
fini del trattamento di 201/2011, art.
quiescenza 24;
D.L. n.90/2014
e.s.m.i.;
DPR. n.
3/1957;
R.D. n.
1214/1934;
Richiesta di emanazione del DPR. n.
decreto di cessazione per 1092/1973;
inabilit o inidoneit da parte legge n.
della Presidenza del Consiglio dei 335/1995 e
Ministri e predisposizione dello s.m.i.;
schema di DPCM e del prospetto Id. D.L. n. 30 Id. Id.
di computo dei servizi prestati ai 201/2011,art. gg.
fini del trattamento di 24;
quiescenza

121
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Procedimento Unit Principale Termine Responsabile Titolare


amministrativo organizzativa normativa di del del potere
riferimento procedimento sostitutivo
Trasmissione dati retributivi Circolare
(mod. PA04) alla sede INPS Segretario
territoriale della sede di servizio generale n.
o di residenza del dipendente, ai 43/2005;
fini della Id. Circolare INPS Id. Id.
determinazione/rideterminazione n. 131/2012; 90
del trattamento pensionistico gg
spettante

Procedimento di chiusura del Legge


rapporto di lavoro. Notifica n.241/1990 e
all'interessato e aggiornamento s.m.i.;
Id. 30 Id. Id.
stato matricolare. gg.

Richiesta di consenso Regolamento


all'interessato ai fini del CdP n. 139
dell'attribuzione del titolo Id. /2014 30 Id. Id.
ufficiale onorifico. gg.

Richiesta al Presidente di avvio Regolamento


della procedura d'ufficio per il del. CdP
conferimento del titolo ufficiale n.139/2014
onorifico del grado
immediatamente superiore ai Id. 30 Id. Id.
sensi dellart. 79, del R.D. 12 gg.
ottobre 1933, n. 1364.

Richiesta di emanazione del Regolamento


decreto di conferimento del del. CdP
titolo ufficiale onorifico del n.139/2014
grado immediatamente superiore
ai sensi dellart. 79, del R.D. 12
ottobre 1933, n. 1364, da parte Id. 30 Id. Id.
della Presidenza del Consiglio dei gg.
Ministri e predisposizione dello
schema di DPCM.

122
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Procedimento Unit Principale Termine Responsabile Titolare


amministrativo organizzativa normativa di del del potere
riferimento procedimento sostitutivo
Riconoscimento periodi di DPR. n.
servizio ai fini del 1092/1973 artt. 11,
trattamento di quiescenza. 12, 13, 14, 113 e
Richiesta di emanazione del 114;
decreto di completamento o legge n. 29/1979,
rettifica di decreti da parte art.2; 30 Id. Id.
della Presidenza del Consiglio d.lgs. n. gg.
dei Ministri di 184/1997;
ricongiunzione/riscatto di d.lgs. n.
periodi di servizio ai fini del Id. 151/2001;
trattamento di quiescenza,
per domande presentate in
data anteriore al 1 ottobre
2005, e predisposizione dello
schema di DPCM e del
prospetto di computo dei
servizi prestati ai fini del
trattamento di quiescenza

Riconoscimento periodi di
servizio ai fini del Id
trattamento di quiescenza.
Per istanze presentate in data Circolare
successiva al 1 ottobre 2005, INPS
trasmissione dati retributivi n.67/2004;
(mod. PA04) alla sede INPS legge n.
territoriale della sede di 247/2007;
Id. 30 gg. Id. Id.
servizio del dipendente, ai fini
della emanazione della
determina INPS di
ricongiunzione/riscatto di
periodi di servizio pre-ruolo ai
fini del trattamento di
quiescenza

Riconoscimento periodi di DPR.


servizio ai fini del n.1032/1973, artt.
trattamento di buonuscita. 15 e 24
Trasmissione dati retributivi
(mod. PR1-applicativo riscatti
web stato) alla sede INPS
territoriale della sede di servizio Id. 30 gg. Id. Id.
del dipendente, ai fini della
emanazione della determina
INPS di riscatto di periodi di
servizio ai fini di buonuscita
(TFS/TFR)

123
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Procedimento Unit Principale Termine Responsabile Titolare del


amministrativo organizzativa normativa di del potere
riferimento procedimento sostitutivo
Riconoscimento della DPR. n.
dipendenza da causa di 1092/1973;
servizio dell'infermit o della DPR. n.
lesione fisica 461/2001;
Id. D.L. n. Id. Id.
201/2011;
Delibera 30 gg.
Liquidazione equo indennizzo
DPCM di
Id. 90 gg. Id. Id.
attribuzione
dell'equo
indennizzo

Procedure concorsuali per Servizio Regio 1^fase: 90 gg. Dirigente del Segretario
l'accesso alla magistratura accessi, Decreto n. dalla data di Servizio accessi generale
mobilit e 1364/1933; scadenza della mobilit e
dotazioni legge n. presentazione dotazioni
organiche, a 1345/1961; della domanda organiche
supporto DPR. alla fissazione
dell'Ufficio di 487/1994; delle date delle
segreteria del legge n. prove scritte
Consiglio di 15/2009, art. 2^ fase: 30
Presidenza 11; gg. dalla
formulazione Id. Id.
della
graduatoria
di merito alla
approvazione
e
pubblicazione
della stessa

Procedure concorsuali per Servizio DPR. 1' fase: 90 gg. Dirigente


l'accesso alle aree funzionali accessi, 487/1994; dalla data di generale
e alla qualifica di dirigente mobilit e d.lgs 165/2001, scadenza della risorse
di seconda fascia dotazioni artt. 28 e 35; presentazione Id. umane
organiche DPR n. della domanda formazione
272/2004; alla fissazione
delle date delle
prove scritte
2' fase: 30 gg.
dalla
formulazione
della graduatoria
di merito alla
approvazione e
pubblicazione
della stessa

17A04112

124
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ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI


AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO Pharmavalid Limited,
Budapest, Ttra u. 27/b
Autorizzazione allimmissione in commercio del medicinale
per uso umano Mitomicina Accord 1136
Ungheria
Estratto determina n. 1052/2017 del 5 giugno 2017 Indicazioni terapeutiche:

Medicinale: MITOMICINA ACCORD. Mitomicina utilizzata nella terapia palliativa del tumore.
Titolare AIC: Accord Healthcare Limited Sage House, 319 Pinner Mitomicina somministrata per via endovenosa come mono
Road, North Harrow, Middlesex, HA1 4HF Regno Unito. chemioterapia o nella chemioterapia citostatica combinata in caso di:
Confezioni: carcinoma dello stomaco metastatico in fase avanzata;
20 mg polvere per soluzione iniettabile o per infusione o en- cancro al seno in fase avanzata e/o metastatico.
dovescicale 1 flaconcino in vetro - AIC n. 043292059 (in base 10)
1995DV (in base 32); Inoltre, mitomicina somministrata per via endovenosa nella che-
20 mg polvere per soluzione iniettabile o per infusione o en- mioterapia combinata in caso di:
dovescicale 5 flaconcini in vetro - AIC n. 043292061 (in base 10) carcinoma bronchiale non a piccole cellule;
1995DX (in base 32).
carcinoma pancreatico in fase avanzata.
Forma farmaceutica: polvere per soluzione iniettabile/infusione o
uso endovescicale. Somministrazione endovescicale per la prevenzione di recidiva
Validit prodotto integro: flaconcino non aperto: 2 anni. nel carcinoma della superficie della vescica urinaria dopo resezione
Composizione: ogni flaconcino contiene: transuretrale.
principio attivo: 20 mg di mitomicina;
Classificazione ai fini della rimborsabilit
eccipienti: mannitolo.
Produzione: Confezione: 20 mg polvere per soluzione iniettabile o per infusio-
Intas Pharmaceuticals Limited ne o endovescicale 1 flaconcino in vetro - AIC n. 043292059 (in base
Plot No. 5, 6 and 7, Pharmez, Nr. Village Matoda, Sarkhej-Bavla 10) 1995DV (in base 32).
National Highway N0. 8 A, Taluka-Sanand, Dist. Ahmedabad Classe di rimborsabilit: H.
382213
Prezzo ex factory (IVA esclusa): 26,56.
India
Confezionamento: Prezzo al pubblico (IVA inclusa): 43,83.
Intas Pharmaceuticals Limited Confezione: 20 mg polvere per soluzione iniettabile o per infusio-
Plot No. 5, 6 and 7, Pharmez, Nr. Village Matoda, Sarkhej-Bavla ne o endovescicale 5 flaconcini in vetro - AIC n. 043292061 (in base
National Highway N0. 8 A, Taluka-Sanand, Dist. Ahmedabad 10) 1995DX (in base 32) .
382213 Classe di rimborsabilit: H.
India Prezzo ex factory (IVA esclusa): 132,78.
Accord Healthcare Limited Prezzo al pubblico (IVA inclusa): 219,14.
Unit C & D, Homefield Business park, Homefield Road, Ha-
verhill, CB9 8QP Qualora il principio attivo, sia in monocomponente che in asso-
CB9 8QP ciazione, sia sottoposto a copertura brevettuale o al certificato di pro-
tezione complementare, la classificazione di cui alla presente determi-
Regno Unito nazione ha efficacia, ai sensi dellart. 11, comma 1, ultimo periodo, del
(solo secondario) decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni,
Produzione principio attivo: dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, dal giorno successivo alla data
Zhejiang Hisun Pharmaceutical Co., Ltd. di scadenza del brevetto o del certificato di protezione complementare,
pubblicata dal Ministero dello sviluppo economico.
56 Binhai Road, Jiaojiang District Taizhou City, Zhejiang
Province Sino alla scadenza del termine di cui al precedente comma, il medi-
318000 cinale Mitomicina Accord classificato, ai sensi dellart. 12, comma 5,
del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modifica-
Repubblica Popolare Cinese zioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, nellapposita sezione, de-
Rilascio lotti: dicata ai farmaci non ancora valutati ai fini della rimborsabilit, della
Accord Healthcare Limited classe di cui allart. 8, comma 10, lettera c) della legge 24 dicembre
Ground Floor, Sage House, 319 Pinner Road, Harrow, 1993, n. 537 e successive modificazioni, denominata classe C (nn).
Middlesex,
HA1 4HF Classificazione ai fini della fornitura
Regno Unito
La classificazione ai fini della fornitura del medicinale Mitomicina
Controllo dei lotti: Accord la seguente medicinale soggetto a prescrizione medica limita-
Astron Research Limited tiva, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura
2nd & 3rd Floor, Sage House, 319 Pinner Road, North Harrow, ad esso assimilabile (OSP).
Middlesex,
HA1 4HF Tutela brevettuale
Regno UnitoWessling Hungary Kft
Fti t 56., Budapest Il titolare dellAIC del farmaco generico esclusivo responsabile
del pieno rispetto dei diritti di propriet industriale relativi al medici-
1047 nale di riferimento e delle vigenti disposizioni normative in materia
Ungheria brevettuale.

125
20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

Il titolare dellAIC del farmaco generico altres responsabile del compresse rivestite con film 10 mg
pieno rispetto di quanto disposto dallart. 14, comma 2 del decreto legi-
slativo n. 219/2006 che impone di non includere negli stampati quelle nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, lattosio
parti del riassunto delle caratteristiche del prodotto del medicinale di monoidrato, crospovidone, magnesio stearato;
riferimento che si riferiscono a indicazioni o a dosaggi ancora coperti film di rivestimento: lattosio monoidrato, ipromellosa, tita-
da brevetto al momento dellimmissione in commercio del medicinale. nio diossido (E171), triacetina, rosso allura (E129);
compresse rivestite con film 20 mg
Stampati
nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, lattosio
Le confezioni della specialit medicinale devono essere poste in monoidrato, crospovidone, magnesio stearato;
commercio con etichette e fogli illustrativi conformi al testo allegato film di rivestimento: lattosio monoidrato, ipromellosa, tita-
alla presente determinazione. nio diossido (E171), triacetina, carminio (E120);
approvato il riassunto delle caratteristiche del prodotto allegato compresse rivestite con film 40 mg
alla presente determinazione.
nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, lattosio
monoidrato, crospovidone, magnesio stearato;
Rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza - PSUR
film di rivestimento: lattosio monoidrato, ipromellosa, ti-
Il titolare dellautorizzazione allimmissione in commercio deve tanio diossido (E171), triacetina, giallo tramonto (E110), rosso cocci-
fornire i rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza per questo niglia (E124).
medicinale conformemente ai requisiti definiti nellelenco delle date di Il produttore del principio attivo : Assia Chemical Industries Ltd,
riferimento per lUnione europea (elenco EURD) di cui allart. 107-qua- Teva-Tech Site - Israele.
ter, par. 7) della direttiva 2010/84/CE e pubblicato sul portale web
dellAgenzia europea dei medicinali. Le officine di produzione di prodotto finito sono:
Decorrenza di efficacia della determinazione dal giorno succes- Zaklad Farmaceutyczny ADAMED Pharma S.A. (fasi di produ-
sivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica zione, confezionamento primario e secondario);
italiana. Pabianickie Zaklady Farmaceutyczne Polfa S.A. (fasi di confe-
zionamento primario e secondario, controllo e rilascio lotti);
17A04034 Special Products Line S.p.A. (fase di confezionamento
secondario).
Autorizzazione allimmissione in commercio Indicazioni terapeutiche:
del medicinale per uso umano Tasavos
Trattamento dellipercolesterolemia
adulti, adolescenti e bambini di et pari o superiore a 6 anni
Estratto determina n. 1049/2017 del 5 giugno 2017 con ipercolesterolemia primaria (tipo IIa, inclusa lipercolesterolemia
familiare di tipo eterozigote) o dislipidemia mista (tipo IIb) in aggiunta
Medicinale: TASAVOS. alla dieta quando la risposta a questultima e ad altri trattamenti non
farmacologici (es. esercizio fisico, riduzione ponderale) risulta essere
Titolare AIC: Pharmeg S.r.l. via dei Giardini, 34 - 85033 Episcopia inadeguata;
(Potenza).
ipercolesterolemia familiare di tipo omozigote, in aggiunta
Confezioni: alla dieta e ad altri trattamenti ipolipemizzanti (ad esempio LDL aferesi)
5 mg compressa rivestita con film 28 compresse in blister PA/ o quando tali trattamenti non risultano appropriati.
AL/PVC/AL - AIC n. 044009013 (in base 10) 19Z1KP (in base 32); Prevenzione degli eventi cardiovascolari
10 mg compressa rivestita con film 28 compresse in blister prevenzione di eventi cardiovascolari maggiori in pazienti ri-
PA/AL/PVC/AL - AIC n. 044009025 (in base 10) 19Z1L1 (in base 32); tenuti ad alto rischio di insorgenza di un primo evento cardiovascolare
20 mg compressa rivestita con film 28 compresse in blister (vedere paragrafo 5.1), come terapia aggiuntiva alla correzione di altri
PA/AL/PVC/AL - AIC n. 044009037 (in base 10) 19Z1LF (in base 32); fattori di rischio.
40 mg compressa rivestita con film 28 compresse in blister
PA/AL/PVC/AL - AIC n. 044009049 (in base 10) 19Z1LT (in base 32). Classificazione ai fini della rimborsabilit
Forma farmaceutica: compresse rivestite con film. Confezione: 5 mg compressa rivestita con film 28 compresse in
Validit prodotto integro: 4 anni. blister PA/AL/PVC/AL - AIC n. 044009013 (in base 10) 19Z1KP (in
base 32).
Composizione: ogni compressa rivestita con film contiene:
Classe di rimborsabilit: A (nota 13).
principio attivo:
Prezzo ex factory (IVA esclusa): 3,51.
5 mg di rosuvastatina (come rosuvastatina sale di calcio 5,2
mg); Prezzo al pubblico (IVA inclusa): 6,58.
10 mg di rosuvastatina (come rosuvastatina sale di calcio 10,4 Confezione: 10 mg compressa rivestita con film 28 compresse
mg); in blister PA/AL/PVC/AL - AIC n. 044009025 (in base 10) 19Z1L1 (in
base 32).
20 mg di rosuvastatina (come rosuvastatina sale di calcio 20,8
mg); Classe di rimborsabilit: A (nota 13)
40 mg di rosuvastatina (come rosuvastatina sale di calcio 41,6 Prezzo ex factory (IVA esclusa): 4,27.
mg); Prezzo al pubblico (IVA inclusa): 8,00.
eccipienti: Confezione: 20 mg compressa rivestita con film 28 compresse
compresse rivestite con film 5 mg in blister PA/AL/PVC/AL - AIC n. 044009037 (in base 10) 19Z1LF (in
base 32).
nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, lattosio
monoidrato, crospovidone, magnesio stearato; Classe di rimborsabilit: A (nota 13).
Prezzo ex factory (IVA esclusa): 6,45.
film di rivestimento: lattosio monoidrato, ipromellosa, tita-
nio diossido (E171), triacetina, giallo di chinolina (E104); Prezzo al pubblico (IVA inclusa): 12,10.

126
20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

Confezione: 40 mg compressa rivestita con film 28 compresse Autorizzazione allimmissione in commercio del medicinale
in blister PA/AL/PVC/AL - AIC n. 044009049 (in base 10) 19Z1LT (in per uso umano Sevelamer Eurogenerici
base 32).

Classe di rimborsabilit: A (nota 13). Estratto determina n. 1045/2017 del 5 giugno 2017

Prezzo ex factory (IVA esclusa): 6,72. Medicinale: SEVELAMER EUROGENERICI.


Titolare AIC: EG S.p.A. - via Pavia, 6 - 20136, Milano - Italia.
Prezzo al pubblico (IVA inclusa): 12,60. Confezioni:
2,4 g polvere per sospensione orale. 20 bustine in PET/AL/
Qualora il principio attivo, sia in monocomponente che in asso- LDPE - AIC n. 044330037 (in base 10) 1B8V0X (in base 32);
ciazione, sia sottoposto a copertura brevettuale o al certificato di pro-
tezione complementare, la classificazione di cui alla presente determi- 2,4 g polvere per sospensione orale. 60 bustine in PET/AL/
nazione ha efficacia, ai sensi dellart. 11, comma 1, ultimo periodo, del LDPE - AIC n. 044330013 (in base 10) 1B8V19 (in base 32);
decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, 2,4 g polvere per sospensione orale. 90 bustine in PET/AL/
dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, dal giorno successivo alla data LDPE - AIC n. 044330025 (in base 10) 1B8V1P (in base 32).
di scadenza del brevetto o del certificato di protezione complementare, Forma farmaceutica: polvere per sospensione orale.
pubblicata dal Ministero dello sviluppo economico. Validit prodotto integro: 2 anni.
Sino alla scadenza del termine di cui al precedente comma, il Composizione: ogni bustina contiene:
medicinale Tasavos classificato, ai sensi dellart. 12, comma 5, del principio attivo: 2,4 g di sevelamer carbonato;
decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, eccipienti: cellulosa microcristallina, carmellosa sodica, sucra-
dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, nellapposita sezione, dedicata ai losio, aroma di limone, aroma di arancia, ferro ossido giallo (E172).
farmaci non ancora valutati ai fini della rimborsabilit, della classe di Produttore del principio attivo
cui allart. 8, comma 10, lettera c) della legge 24 dicembre 1993, n. 537
e successive modificazioni, denominata classe C (nn). Formosa Laboratoires, Inc.
36, Hoping Street Louchu County,
Taoyuan, 33842
Classificazione ai fini della fornitura
Taiwan
Produzione del prodotto finito Produzione, confezionamento pri-
La classificazione ai fini della fornitura del medicinale Tasavos la mario e secondario
seguente medicinale soggetto a prescrizione medica (RR). Synthon Hispania S.L.
C/Castell 1, Poligono Las Salinas
Stampati 08830 Sant Boi de Llobregat
Spagna
Le confezioni della specialit medicinale devono essere poste in Confezionamento secondario
commercio con etichette e fogli illustrativi conformi al testo allegato STADA Arzneimittel AG
alla presente determinazione.
Stadastrasse, 2-18,
approvato il riassunto delle caratteristiche del prodotto allegato 61118 Bad Vilbel
alla presente determinazione. Germania
Hemofarm A.D.
Tutela brevettuale Beogradski Put bb,
26300 Vrac
Il titolare dellAIC del farmaco generico esclusivo responsabile Serbia
del pieno rispetto dei diritti di propriet industriale relativi al medici- LAMP San Prospero s.p.a.
nale di riferimento e delle vigenti disposizioni normative in materia via della Pace, 25/A
brevettuale. 41030 San Prospero (Modena)
Il titolare dellAIC del farmaco generico altres responsabile del Italia
pieno rispetto di quanto disposto dallart. 14, comma 2 del decreto legi- S.C.F. S.n.c., di Giovenzana Roberto e Pelizzola Mirko Claudio
slativo n. 219/2006 che impone di non includere negli stampati quelle via F. Barbarossa, 7
parti del riassunto delle caratteristiche del prodotto del medicinale di 26824 Cavenago DAdda (Lodi)
riferimento che si riferiscono a indicazioni o a dosaggi ancora coperti
da brevetto al momento dellimmissione in commercio del medicinale. Italia
De Salute s.r.l.
via Biasini, 26
Rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza - PSUR
26015 Soresina (Cremona)
Italia
Al momento del rilascio dellautorizzazione allimmissione in Syseam, S.A.
commercio, la presentazione dei rapporti periodici di aggiornamento
sulla sicurezza non richiesta per questo medicinale. Tuttavia, il tito- Agricultura, 29 F,
lare dellautorizzazione allimmissione in commercio deve presentare i 08840 Viladecans (Barcelona)
rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza per questo medici- Spagna
nale se il medicinale inserito nellelenco delle date di riferimento per Rilascio dei lotti
lUnione europea (elenco EURD) di cui allart. 107-quater, par. 7 della
direttiva 2010/84/CE e pubblicato sul portale web dellAgenzia europea Synthon Hispania S.L.
dei medicinali. C/Castell 1, Poligono Las Salinas
08830 Sant Boi de Llobregat
Decorrenza di efficacia della determinazione dal giorno successivo Spagna
alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Synthon BV
Microweg 22
17A04035 Nijmegen

127
20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

6545 CM Le confezioni di cui allart. 1, che non siano classificate in fascia


Paesi Bassi di rimborsabilit ai sensi del presente articolo, risultano collocate, in
virt dellart. 12, comma 5, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158,
STADA Arzneimittel AG convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189,
Stadastrasse, 2-18, nellapposita sezione, dedicata ai farmaci non ancora valutati ai fini del-
la rimborsabilit, della classe di cui allart. 8, comma 10, lettera c) della
61118 Bad Vilbel legge 24 dicembre 1993, n. 537 e successive modificazioni, denominata
Germania classe C (nn).
Controllo dei lotti
Synthon Hispania S.L. Condizioni e modalit di impiego
C/Castell 1, Poligono Las Salinas
08830 Sant Boi de Llobregat Prescrizione del medicinale soggetta a diagnosi - piano terapeutico
Spagna e a quanto previsto dallallegato 2 e successive modifiche, alla determi-
nazione 29 ottobre 2004 - PHT Prontuario della distribuzione diretta,
Quinta-Analytica s.r.o. pubblicata nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 259 del
Prask 1486/18c, 4 novembre 2004.
102 00 Praga 10
Repubblica Ceca Classificazione ai fini della fornitura
ITEST Plus s.r.o.
Kladsk 1032, Hradec Krlov La classificazione ai fini della fornitura del medicinale Sevelamer
500 03 Eurogenerici la seguente medicinali soggetti a prescrizione medica
(RR).
Repubblica Ceca
ITEST Plus s.r.o.
Bl Vchynice 10, Stampati
Vpno u Prloue
533 16 Le confezioni della specialit medicinale devono essere poste in
Repubblica Ceca commercio con etichette e fogli illustrativi conformi al testo allegato
alla presente determinazione.
STADA Arzneimittel AG
Stadastrasse, 2-18 approvato il riassunto delle caratteristiche del prodotto allegato
61118 Bad Vilbel alla presente determinazione.
Germania
Indicazioni terapeutiche: Tutela brevettuale
Sevelamer Eurogenerici indicato per il controllo delliperfosfa-
temia in pazienti adulti sottoposti ad emodialisi o a dialisi peritoneale.
Il titolare dellAIC del farmaco generico esclusivo responsabile
Sevelamer Eurogenerici inoltre indicato per il controllo del pieno rispetto dei diritti di propriet industriale relativi al medici-
delliperfosfatemia in pazienti adulti con patologia renale cronica non nale di riferimento e delle vigenti disposizioni normative in materia
sottoposti a dialisi con valori di fosforo sierico 1,78 mmol/l. brevettuale.
Sevelamer Eurogenerici deve essere usato nel contesto di un
approccio politerapeutico che potrebbe includere integratori di calcio, Il titolare dellAIC del farmaco generico altres responsabile del
1,25-diidrossi-vitamina D3, o uno dei suoi analoghi, per controllare lo pieno rispetto di quanto disposto dallart. 14, comma 2 del decreto legi-
sviluppo della malattia ossea renale. slativo n. 219/2006 che impone di non includere negli stampati quelle
parti del riassunto delle caratteristiche del prodotto del medicinale di
Classificazione ai fini della rimborsabilit riferimento che si riferiscono a indicazioni o a dosaggi ancora coperti
da brevetto al momento dellimmissione in commercio del medicinale.
Confezione: 2,4 g, polvere per sospensione orale 60 bustine in
PET/AL/LDPE - AIC n. 044330013 (in base 10) 1B8V19 (in base 32).
Classe di rimborsabilit: A. Rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza - PSUR
Prezzo ex factory (IVA esclusa): 76,20.
Prezzo al pubblico (IVA inclusa): 142,92. Al momento del rilascio dellautorizzazione allimmissione in
commercio, la presentazione dei rapporti periodici di aggiornamento
Qualora il principio attivo, sia in monocomponente che in asso- sulla sicurezza non richiesta per questo medicinale. Tuttavia, il tito-
ciazione, sia sottoposto a copertura brevettuale o al certificato di pro- lare dellautorizzazione allimmissione in commercio deve presentare i
tezione complementare, la classificazione di cui alla presente determi- rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza per questo medici-
nazione ha efficacia, ai sensi dellart. 11, comma 1, ultimo periodo, del nale se il medicinale inserito nellelenco delle date di riferimento per
decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, lUnione europea (elenco EURD) di cui allart. 107-quater, par. 7 della
dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, dal giorno successivo alla data direttiva 2010/84/CE e pubblicato sul portale web dellAgenzia europea
di scadenza del brevetto o del certificato di protezione complementare, dei medicinali.
pubblicata dal Ministero dello sviluppo economico.
Sino alla scadenza del termine di cui al precedente comma, il medi- Decorrenza di efficacia della determinazione dal giorno succes-
cinale Sevelamer Eurogenerici classificato, ai sensi dellart. 12, com- sivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
ma 5, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con mo- italiana.
dificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, nellapposita sezione,
dedicata ai farmaci non ancora valutati ai fini della rimborsabilit, della
classe di cui allart. 8, comma 10, lettera c) della legge 24 dicembre
1993, n. 537 e successive modificazioni, denominata classe C (nn). 17A04036

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20-6-2017 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 141

MINISTERO DEGLI AFFARI MINISTERO DELLINTERNO


ESTERI E DELLA COOPERAZIONE
INTERNAZIONALE Mutamento nel modo di esistenza e della denominazione
della Provincia italiana delle Suore della Carit Dome-
nicane della Presentazione, in Roma.
Entrata in vigore del Protocollo che modifica la Convenzio-
ne relativa allOrganizzazione idrografica internazionale
Con decreto del Ministro dellinterno in data 1 giugno 2017, la
Provincia italiana delle Suore della Carit Domenicane della Presenta-
stato raggiunto il numero minimo di ratifiche necessario per zione, con sede in Roma, stata trasformata in casa in procura denomi-
lentrata in vigore del protocollo che modifica la convenzione relati- nata Casa di Procura Il Rosario della Congregazione Suore di Carit
va allOrganizzazione idrografica internazionale, la cui ratifica stata Domenicane della Presentazione della Santa Vergine, con sede in Roma.
autorizzata con legge 29 maggio 2009, n. 70, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 143 del 23 giugno 2009, S.O. n. 97. La Casa di Procura Il Rosario della Congregazione Suore di Ca-
rit Domenicane della Presentazione della Santa Vergine, con sede in
Roma, subentra in tutti i rapporti attivi e passivi alla Provincia italiana
In conformit a quanto previsto dallart. XXI della convenzione, il delle Suore della Carit Domenicane della Presentazione, con sede in
protocollo entrato in vigore in data 8 novembre 2016. Roma.

17A04079 17A04075

A DELE VERDE , redattore DELIA CHIARA, vice redattore

(WI-GU-2017-GU1-141) Roma, 2017 - Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

129
MODALIT PER LA VENDITA

La Gazzetta Ufficiale e tutte le altre pubblicazioni dellIstituto sono in vendita al pubblico:

presso il punto vendita dellIstituto in piazza G. Verdi, 1 - 00198 Roma 06-8549866


presso le librerie concessionarie riportate nellelenco consultabile sui siti www.ipzs.it e
www.gazzettaufficiale.it
LIstituto conserva per la vendita le Gazzette degli ultimi 4 anni fino ad esaurimento. Le richieste per
corrispondenza potranno essere inviate a:
Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
Vendita Gazzetta Ufficiale
Via Salaria, 691
00138 Roma
fax: 06-8508-3466
e-mail: informazioni@gazzettaufficiale.it
avendo cura di specificare nellordine, oltre al fascicolo di GU richiesto, lindirizzo di spedizione e di
fatturazione (se diverso) ed indicando i dati fiscali (codice fiscale e partita IVA, se titolari) obbligatori secondo il
DL 223/2007. Limporto della fornitura, maggiorato di un contributo per le spese di spedizione, sar versato
in contanti alla ricezione.
G A Z Z E T TA UFFICIALE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA

CANONI DI ABBONAMENTO (salvo conguaglio)


validi a partire dal 1 OTTOBRE 2013
GAZZETTA UFFICIALE - PARTE I (legislativa)
CANONE DI ABBONAMENTO
Tipo A Abbonamento ai fascicoli della serie generale, inclusi tutti i supplementi ordinari:
(di cui spese di spedizione 257,04)* - annuale 438,00
(di cui spese di spedizione 128,52)* - semestrale 239,00
Tipo B Abbonamento ai fascicoli della serie speciale destinata agli atti dei giudizi davanti alla Corte Costituzionale:
(di cui spese di spedizione 19,29)* - annuale 68,00
(di cui spese di spedizione 9,64)* - semestrale 43,00
Tipo C Abbonamento ai fascicoli della serie speciale destinata agli atti della UE:
(di cui spese di spedizione 41,27)* - annuale 168,00
(di cui spese di spedizione 20,63)* - semestrale 91,00
Tipo D Abbonamento ai fascicoli della serie destinata alle leggi e regolamenti regionali:
(di cui spese di spedizione 15,31)* - annuale 65,00
(di cui spese di spedizione 7,65)* - semestrale 40,00
Tipo E Abbonamento ai fascicoli della serie speciale destinata ai concorsi indetti dallo Stato e dalle altre pubbliche amministrazioni:
(di cui spese di spedizione 50,02)* - annuale 167,00
(di cui spese di spedizione 25,01)* - semestrale 90,00
Tipo F Abbonamento ai fascicoli della serie generale, inclusi tutti i supplementi ordinari, e dai fascicoli delle quattro serie speciali:
(di cui spese di spedizione 383,93)* - annuale 819,00
(di cui spese di spedizione 191,46)* - semestrale 431,00

N.B.: Labbonamento alla GURI tipo A ed F comprende gli indici mensili

CONTO RIASSUNTIVO DEL TESORO


Abbonamento annuo (incluse spese di spedizione) 56,00

PREZZI DI VENDITA A FASCICOLI


(Oltre le spese di spedizione)
Prezzi di vendita: serie generale 1,00
serie speciali (escluso concorsi), ogni 16 pagine o frazione 1,00
fascicolo serie speciale, concorsi, prezzo unico 1,50
supplementi (ordinari e straordinari), ogni 16 pagine o frazione 1,00
fascicolo Conto Riassuntivo del Tesoro, prezzo unico 6,00

I.V.A. 4% a carico dellEditore

PARTE I - 5 SERIE SPECIALE - CONTRATTI PUBBLICI


(di cui spese di spedizione 129,11)* - annuale 302,47
(di cui spese di spedizione 74,42)* - semestrale 166,36

GAZZETTA UFFICIALE - PARTE II


(di cui spese di spedizione 40,05)* - annuale 86,72
(di cui spese di spedizione 20,95)* - semestrale 55,46

Prezzi di vendita di un fascicolo, ogni 16 pagine o frazione (oltre le spese di spedizione) 1,01 ( 0,83 + IVA)

Sulle pubblicazioni della 5 Serie Speciale e della Parte II viene imposta I.V.A. al 22%.
Si ricorda che, in applicazione della legge 190 del 23 dicembre 2014 articolo 1 comma 629, gli enti dello Stato ivi specificati sono tenuti a versare allIstituto
solo la quota imponibile relativa al canone di abbonamento sottoscritto. Per ulteriori informazioni contattare la casella di posta elettronica
abbonamenti@gazzettaufficiale.it.

RACCOLTA UFFICIALE DEGLI ATTI NORMATIVI


Abbonamento annuo 190,00
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Volume separato (oltre le spese di spedizione) 18,00

I.V.A. 4% a carico dellEditore

Per lestero, i prezzi di vendita (in abbonamento ed a fascicoli separati) anche per le annate arretrate, compresi i fascicoli dei supplementi ordinari e
straordinari, devono intendersi raddoppiati. Per il territorio nazionale, i prezzi di vendita dei fascicoli separati, compresi i supplementi ordinari e
straordinari, relativi anche ad anni precedenti, devono intendersi raddoppiati. Per intere annate raddoppiato il prezzo dellabbonamento in corso. Le
spese di spedizione relative alle richieste di invio per corrispondenza di singoli fascicoli vengono stabilite di volta in volta in base alle copie richieste.
Eventuali fascicoli non recapitati potranno essere forniti gratuitamente entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del fascicolo. Oltre tale periodo questi
potranno essere forniti soltanto a pagamento.

N.B. - La spedizione dei fascicoli inizier entro 15 giorni dallattivazione da parte dellUfficio Abbonamenti Gazzetta Ufficiale.

RESTANO CONFERMATI GLI SCONTI COMMERCIALI APPLICATI AI SOLI COSTI DI ABBONAMENTO

* tariffe postali di cui alla Legge 27 febbraio 2004, n. 46 (G.U. n. 48/2004) per soggetti iscritti al R.O.C.
1,00

*45-410100170620*

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