05 - Amarna - La Città Residenziale by Livio Secco

titolo: AMARNA - LA CITTÀ RESIDENZIALE
Livio Secco
Quaderni di Egittologia
AMARNA
LA CITTÀ RESIDENZIALE
Akhetaton: l’Orizzonte del Sole (II)
idJob: 1310310
In copertina
Due colonne restaurate si elevano sull’Orizzonte del Sole.
È tutto ciò che resta dell’alzato del Tempio Piccolo situato
ad Amarna, l’antica capitale di Akhenaton.
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,

di riproduzione e di adattamento anche parziale,
con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.
Non sono assolutamente consentite le fotocopie

senza il permesso scritto dell’autore
idJob: 1310310
SOMMARIO
1 – Riepilogo - Denominazione originale egizia ................ 4

2 – Riepilogo - Ubicazione geografica .............................. 6
3 – Suddivisioni topografiche ............................................ 7
4 – La città residenziale .................................................... 8
5 – Il sobborgo Sud ......................................................... 24
6 – Kom el-Nana ............................................................. 26
7 – Meru-Aton ................................................................. 34
8 – Il sobborgo Nord ....................................................... 40
9 – Il palazzo Nord .......................................................... 46
10 – La città Nord ........................................................... 65
11 – Gli altari nel deserto ................................................ 80
Apparati .......................................................................... 89
Fonetica italiana – Codici IPA ..................................... 91
Periodi storici della civiltà egizia .................................. 93
Sovrani egizi ................................................................ 95
Collana Quaderni di Egittologia ................................. 101
Bibliografia ................................................................ 105
Dello stesso autore.................................................... 106
idJob: 1310310
info@liviosecco.it www.liviosecco.it
1. Riepilogo DENOMINAZIONE ORIGINALE EGIZIA

Durante la XVIII Dinastia, il figlio di Amenhotep III e di Tiyy,
salì al trono con il nome di Amenhotep IV nel 1353 a.C. re-
gnando fino al 1336 a.C.
Il suo principato comprese l’evento storico conosciuto co-
me Eresia Amarniana che lo portò in forte contrasto con il
clero egizio dell’epoca e in special modo con quello di
Amon.
Esso, per le ingenti donazioni dei faraoni precedenti, so-
prattutto Hatshepsut e Thutmosi III, sommate ad una tota-
idJob: 1310310
AMARNA La città residenziale
le esenzione fiscale, era diventato enormemente ricco e po-

tente.
Questa sua potenza economica divenne politica permet-
tendogli di essere ingerente negli affari statali in competi-
zione e in contrasto con la monarchia.
In estrema sintesi il faraone, per reazione, realizzò una
nuova religione che oscurava tutte le divinità tradizionali
dell’Egitto a favore del solo disco solare Aton del quale il re
era l’unico sacerdote.
Questa lotta portò il faraone ad allontanarsi dalla capitale
Tebe e a fondarne una nuova alla quale Akhenaton, nuovo
protocollo del faraone, diede il nome di Akhetaton: Axt itn
[aket iten] l’Orizzonte di Aton.
Nell’immagine: stele di confine tipo S dal quale è derivata

la denominazione geroglifica della città.
idJob: 1310310
2. Riepilogo UBICAZIONE GEOGRAFICA

Amarna occupa un vero e proprio anfiteatro naturale deli-
mitato a Nord, a Est e a Sud da rilievi scoscesi a ad ovest
dal Nilo. I rilievi si alzano di cento metri formando un alto-
piano verso il deserto.
Da Nord a Sud l’anfiteatro è lungo circa dieci chilometri,
mentre la sua ampiezza maggiore è di circa cinque chilo-
metri.
Verso Sud-Est la zona sale verso l’altopiano con un’inclina-
zione più dolce generando una piccola valle.
idJob: 1310310
3. SUDDIVISIONI TOPOGRAFICHE
Nella prima parte abbiamo presentato:
➢ Il centro città, cioè il quartiere palatino
Nella seconda parte vedremo:
➢ La città residenziale
➢ Il sobborgo Sud
➢ Kom el-Nana
➢ Il Meru-Aton
➢ Il sobborgo Nord
➢ Il Palazzo Nord
➢ La città del Nord
idJob: 1310310
4. LA CITTÀ RESIDENZIALE
La vera e propria cittadina è una zona in gran parte resi-
denziale che si estende a Sud del Centro Città che abbiamo
già esplorato nella prima parte dedicata, appunto, al quar-
tiere palatino.
Essa si trova a 2,7 km di distanza e si estende verso Sud
per altri 1,8 km.
La città viene suddivisa, a sua volta, in due parti:
➢ città parte Nord
➢ città parte Sud.
idJob: 1310310
A meridione di quest’ultima c’è il sobborgo Sud che è note-

volmente differente dal resto perché le case diventano più
piccole e disperse e i reperti archeologici si presentano in
minori quantità.
Nelle immagini: mappa generale del sito di Amarna e in-

grandimento della Città e del sobborgo Sud.
idJob: 1310310
Come si vede dalle due mappe proposte, lo sviluppo della

città si attua prima verso Est e poi verso Sud.
Estesi scavi archeologici sono stati fatti in questa zona fin
dalla prima parte del XX secolo perché era la meno distur-
bata dai residenti in cerca di sebakh e di tesori.
La città è stata edificata lungo tre vie orientate Nord-Sud
che la collegano alla parte centrale.
Queste vie non sono state pianificate in linea retta e paral-
lele tra loro, ma rappresentano dei percorsi che si sono svi-
luppati spontaneamente in seguito alla crescita della città.
10
idJob: 1310310
In ogni caso mantengono, tutte tre, un andamento general-

mente parallelo al fiume.
Nelle zone definite da queste strade l’accesso alle singole
abitazioni varia da luogo a luogo.
A volte ha la forma ben definita di un vicolo altre volte è uno
spazio irregolare.
Nelle immagini: mappe delle sviluppo con indicazioni delle

tre strade.
Sotto immagine degli scavi dell’EES nel 1921.
11
idJob: 1310310
Il rilevamento degli edifici è ancora quello ideato da Ludwig

Borchardt negli anni prima del 1914.
Egli suddivise la città in quadrati da 200 metri di lato aventi
lettere progressive. All’interno del quadrato le costruzioni
vengono identificate con numeri progressivi. Esempio: l’edi-
ficio Q47.3 è la casa dello scultore Thutmosi, famoso per il
busto di Nefertiti.
In origine le case maggiori avevano il nome del proprietario
scritto sui telai in pietra delle porte. Oggi sono pochissime
queste strutture ritrovate e quindi le case sono identificate
ancora con il codice di Borchardt.
12
idJob: 1310310
Questi nel 1907 prese possesso della grande L50.9A come

propria residenza. Nel 1921 la Egypt Exploration Society
fece altrettanto riedificandola nel 1977.
Nelle immagini: in alto, la casa Q44.1 è di un proprietario

sconosciuto, ma è classica per i funzionari di Akhetaton. La
moderna recinzione ripete il confine della proprietà origi-
nale. Al centro e in basso, area della casa dello scultore
Thutmose. Nome reso famoso dal fatto che nella sua casa
Ludwig Borchardt trovò, il 6 dicembre 1912, il celeberrimo
busto di Nefertiti (sotto, il ritrovamento).
13
idJob: 1310310
Le aree residenziali mostrano un insieme di case di diverse

dimensioni.
Il tutto è causato dai funzionari che hanno prima localizzato
le proprie residenze e poi hanno fatto edificare, nelle zone
adiacenti, le case dei propri dipendenti e dei loro familiari.
Per personaggi di un certo rango questo poteva significare
l’equivalente di un piccolo villaggio.
In ogni modo, i diversi funzionari non hanno mai demarcato
in modo evidente le zone residenziali proprie e quelle dei
loro servi creando delle combinazioni casuali di case che si
vedono ancora oggi.
14
idJob: 1310310
Nonostante la relativa vicinanza del fiume, la città è stata

abbondantemente fornita di pozzi per l'acqua.
Alcuni erano nelle proprietà private dei funzionari, altri
erano in spazi aperti e pubblici per le comunità che risiede-
vano nelle case più piccole.
Nell’immagine: mappa della zona comprendente la casa del

funzionario Panehsy. A sud della residenza del dirigente si
può notare l’agglomerato di case dove abitavano tutte le fa-
miglie dei suoi dipendenti. Un vero e proprio mini villaggio.
La mappa è orientata in concordanza con l’immagine se-
guente.
15
idJob: 1310310
Nell’immagine: mappatura della zona centrale e della parte

settentrionale della città.
Tutte le ubicazioni della metà superiore della mappa sono
state quindi già esplorate nella prima parte dedicata al quar-
tiere palatino.
A fianco: un’altra mappatura più estesa in direzione Sud.

Per riorientare il lettore abbiamo identificato la sola casa di
Paneshy.
16
idJob: 1310310
Casa di
Paneshy
17
idJob: 1310310
Raramente le case sono conservate per un’altezza supe-

riore al metro e mezzo e questo ha creato molte discussioni
tra gli egittologi per quanto fosse dimensionato l’alzato.
Esistono però prove convincenti che esse avessero dei
piani superiori.
I piani rialzati conservano spesso arredi architettonici come
bagni e locali per abluzioni.
Nel loro insieme le case di Amarna offrono un’occasione
unica per gli archeologi di studiare l’architettura interna e
domestica degli antichi Egizi.
18
idJob: 1310310
Nelle immagini: in alto, 1924, scavo di una delle case più

piccole con la sala centrale ad una colonna; si nota la lastra
in pietra per abluzioni.
Al centro e in basso, sala da bagno con scarico all’esterno
in raccolta.
Nell’immagine: ingrandimento dello scarico esterno del ba-

gno. Il contenitore andava quotidianamente svuotato.
19
idJob: 1310310
Non tutti gli edifici della città hanno la mappatura tipica di

una residenza.
Alcuni erano magazzini per lo stoccaggio di merci e mate-
riali, altri erano luoghi di lavoro per gli artigiani.
Di altri ancora, poi, non si è tuttora compresa la funzione.
In ogni caso, le strutture edili fanno parte della continua ri-
cerca per comprendere l’economia della città, la produzione
dei beni e la loro distribuzione.
La capitale non era dipendente totalmente da forniture
esterne. Unità produttive interne e magazzini vicino al Nilo
danno l’idea di una distribuzione da e verso la città.
20
idJob: 1310310
Il ritratto che ne fanno certi autori di una città isolata dal

resto del paese è palesemente fuorviante dalla lettura del
contesto archeologico.
Nelle immagini: a destra, lastre in pietra per abluzioni di una

piccola casa, 1924.
A sinistra e in basso: parte della casa del visir Nakht, la
Loggia Nord, una della case più grandi di Amarna, nel 1924
e nel 2005.
21
idJob: 1310310
La maggior parte degli edifici non residenziali sono enormi

blocchi rettangolari che si trovano a Ovest delle strade
quindi prossimi al fiume che era una notevole arteria di co-
municazione con il resto dell’Egitto.
Gli edifici sono fortemente spogli di ogni reperto e si per-
dono progressivamente sotto i campi coltivati moderni.
Ne sono state scavate solo piccole parti.
L’utilizzo di queste costruzioni era lo stoccaggio e, data la
posizione, non poteva che essere relativo all’immagazzina-
mento delle merci che giungevano in città via Nilo oppure
che dovevano partire sempre via fiume.
22
idJob: 1310310
In una parte ben precisa si sono repertati i forni per la pro-

duzione di vetri e ceramiche anche se poi la costruzione fu
riconvertita anch’essa in un magazzino spostando la produ-
zione da un’altra parte.
Ciò starebbe a dimostrare come la pianificazione urbana
iniziale, relativa ai depositi, fosse stata sottodimensionata.
Se l’idea iniziale era quella di affiancare magazzini e unità
produttive, poi ci si rese conto che era più opportuno spo-
stare gli artigiani in un altro sito per riconvertire i loro spazi
alla movimentazione merci.
Su queste aeree sono stati ritrovati cimiteri umani e cimiteri
di cani formati in epoche successive.
Nell’immagine: mappatura della zona centrale e della parte

settentrionale della città. In evidenza i centri produttivi e di
stoccaggio.
In alto, immagine aerea del 1932.
23
idJob: 1310310
5. IL SOBBORGO SUD
Per quanto riguarda il quartiere più meridionale poco di
esso è stato scavato e la parte più a Sud è stata distrutta
dal moderno cimitero che si trova sul lato orientale dell’at-
tuale villaggio di El-Hagg Quandil.
In ogni caso alcune vecchie fotografie mostrano i contorni
di due o più case molto grandi al limite del confine meridio-
nale che devono aver ospitato alcune delle persone più ric-
che della città.
Le prove archeologiche documentano che il quartiere Sud
fu edificato dopo la costruzione della città.
24
idJob: 1310310
Nelle immagini: mappa di Akhetaton con l’evidenza del

Centro, della Città vera e propria (Nord e Sud) e del sob-
borgo meridionale.
Sotto, fotografia aerea del 1923 con in evidenza il cimitero
del villaggio vicino che ha occupato la zona archeologica
cancellandola.
25
idJob: 1310310
6. KOM EL-NANA
È il nome moderno che i locali hanno dato ad una zona che
si trova a Sud della città principale.
Il sito fu edificato da Akhenaton probabilmente come tempio
al sole.
Tra il 1988 e il 2000 l’EES (Egypt Exploration Society) ha
scavato nella parti più importanti del sito anche per evitare,
per il momento, che finisse per diventare terreno di coltiva-
zione.
A destra si notano i resti di edificazione mentre a sinistra è
evidente un’ampia zona suddivisa a cellette.
26
idJob: 1310310
Nelle immagini: a destra, da Google Maps, panoramica ge-

nerale, la freccia verde indica la posizione del ponte tra il
Palazzo Reale Diplomatico e la Residenza Privata.
Kom el-Nana è il trapezio chiaro al margine inferiore, in-
grandito a sinistra.
Nell’immagine: vista da Google Earth.

Tra il Nilo e Kom el-Nana ci sono due villaggi e i relativi
cimiteri. Le zone scure sono le aree coltivabili che hanno
cancellato il sito archeologico.
27
idJob: 1310310
Gli archeologi hanno ritrovato un perimetro di grandi dimen-

sioni (228 x 213 m) fatto in mattoni e rinforzato da spessi
contrafforti esterni.
Risultava diviso in due parti diseguali da una parete con
andamento Ovest / Est che andava poi a congiungersi al
muro che formava uno dei piloni ad oriente.
La parte settentrionale era ulteriormente suddivisa in ca-
mere parallele dotate di forni.
Alcuni reperti di scavo, come stampi in ceramica, suggeri-
scono che questi locali fossero un panificio, ma anche un
birrificio.
28
idJob: 1310310
Vicino c’è una depressione nel deserto che indica un pro-

babile pozzo.
Sono state anche trovate fondazioni di gesso per un edificio
in pietra (Santuario del Nord).
Nel V e VI secolo, sfruttando i muri esistenti, fu costruito
sopra un monastero paleocristiano che ha distrutto parte
della struttura egizia originale.
Nelle immagini: mappa della zona, i forni nelle camere set-

tentrionali, scavo nel 1994.
29
idJob: 1310310
Sull’asse Nord/Sud si allineavano una serie di edifici:

➢ Un grande pilone del muro di cinta il cui spazio d’in-
gresso era pavimentato in pietra
➢ Padiglione Sud: edificio rettangolare con accessi a
Est, Ovest e Sud formato da una struttura aperta e
colonnata con giardini interni sui lati Est ed Ovest di-
sposti a griglia con dimensioni di un cubito.
➢ Piattaforma centrale: un podio quadrato formato da
una serie di camere, alcune delle quali a colonna.
La maggiore è un ampio salone colonnato dotato di
una pedana a gradini su tutti i tre lati. Avrebbe potuto
30
idJob: 1310310
essere dotato su tutti i lati di finestre di apparizione.

La piattaforma era accessibile da rampe da Nord e
da Sud e, forse, da altre due sul lato Est.
➢ Santuario del Sud: è rimasta la fondazione in gesso.
Sembra fosse composto da camere a Est e un por-
tico a colonne a Ovest.
Nelle immagini: ricostruzione grafica della piattaforma cen-

trale e foto di scavo.
In alto, lo scavo concluso della piattaforma.
In basso: a sinistra, la griglia dei giardini del Padiglione Sud.
Al centro, il Padiglione Sud scavato.
A destra, il Santuario del Sud.
31
idJob: 1310310
Nella parte meridionale c’era un gruppo di case disposte in

due gruppi uno di fronte all’altro.
Sul lato occidentale del sito c’è un vasto giardino disposto
a griglia con dimensioni di un cubito (circa mezzo metro).
L’intero complesso di Kom el-Nana ha una grande somi-
glianza con il Meru-Aton.
Recenti scoperte (Williamson 2008) hanno confermato una
proposta di Barry Kemp del 2005 e cioè che il complesso
comprendeva un santuario solare probabilmente dedicato
alla regina Nefertiti.
32
idJob: 1310310
Nelle immagini: in alto, scavo concluso delle case meridio-

nali.
A sinistra e qui in basso, due viste dei giardini a griglia sul
lato occidentale del sito.
33
idJob: 1310310
7. MERU-ATON
Meru-Aton è il nome antico di un edificio che si trovava nel
deserto a Sud di Akhetaton, nei pressi del moderno villag-
gio di El-Hawata.
È stato brevemente esplorato dall’Egypt Exploration So-
ciety nel 1922.
L’edificio è formato da due strutture circondate da mura di
mattoni crudi con contrafforti, una maggiore dell’altra.
34
idJob: 1310310
Entrambe le aree sembrano essere state costituite per con-

tenere laghi artificiali poco profondi con giardini alberati, do-
tate di padiglioni disposti lungo i bordi, alcuni costruiti in
mattoni altri in pietra.
Nelle immagini: mappa degli edifici.

Qui sotto: zona del Meru-Aton fotografata da un aereo nel
1932.
35
idJob: 1310310
La parte più caratteristica, che è sopravvissuta, si trova

nell’angolo Nord-Est dell’area maggiore.
Si tratta di una specie di isola artificiale squadrata circon-
data da un fossato che sosteneva una piattaforma in pietra.
Dietro di essa, verso l’angolo dell’area, c’era una serie di
pilastri che ombreggiavano una serie di bacini idrici a forma
di T che erano geometricamente posizionati tra di loro.
Questi laghetti erano circondati da un pavimento di gesso
dipinto con motivi richiamanti la natura.
Il pavimento stesso era formato a pannelli.
36
idJob: 1310310
Altri reperti in pietra dimostrano che gli edifici celebrassero

la natura poiché sono tutti decorati a motivi floreali.
Nelle immagini: mappa dei laghetti a T.

Copia dei pannelli formanti il pavimento.
Qui sotto, copia di una colonna decorata appartenente però
alla costruzione minore.
37
idJob: 1310310
Da una pietra incisa si è derivato il nome originale del luogo

come MERU-ATON ed è stato identificato come un tempio
solare.
Si è anche ritrovato il nome della figlia maggiore di Akhena-
ton, Merytaton. Si è notato però che il suo nome era stato
inciso ricoprendone un altro. In un primo momento si è pen-
sato a Nefertiti, generalmente ora si pensa che il nome can-
cellato sia quello di Kiya una sposa secondaria del faraone.
Il Meru-Aton, sia nel nome che nella sua planimetria, è un
tempio che riflette la ricerca di tranquillità e serenità che do-
nano la visione di giardini luminosi.
38
idJob: 1310310
L’aggiunta di spiritualità è data dalla presenza dei santuari.

Il Meru-Aton fu completamente distrutto dagli anni ‘60 agli
anni ‘70 quando il governo egiziano realizzò un gigantesco
sistema di irrigazione a Nord e ad Est del villaggio di El-
Hawata.
Nelle immagini: a sinistra, alto, foto degli scavi.

A sinistra, in basso, immagine del 1978 che mostra ormai
le ultime tracce del Meru-Aton.
Nelle immagini: frammento di stele 22/273 rinvenuta in sito,

fronte e retro, con iscrizione che nomina il nome del tempio
e della principessa.
39
idJob: 1310310
8. SOBBORGO NORD
Con questo nome si indica una zona occupate da edifici che
si situa tra il centro città e il Palazzo Nord.
La zona non è contigua alle altre, infatti esistono ampi spazi
di deserto tra di loro.
Ha la particolarità di essere stata completamente scavata
dal 1926 al 1932 dall’Egypt Exploration Society.
Il sobborgo è diviso in due settori da uno uadi che ha lo
scopo di drenare le acque alluvionali che giungono dal de-
serto.
40
idJob: 1310310
Non è chiaro se le antiche case sorgessero anche sul suo

fondo ma quelle che erano sul lato meridionale lo fronteg-
giavano come se il suo corso fosse un mezzo di accesso al
Nilo.
In più esse erano dotate di scale che scendevano fino al
suo fondo che si trovava pochi metri più in basso.
Nelle immagini: a sinistra e qui sotto, mappa del sobborgo

Nord con in evidenza lo uadi.
In alto, fotografia aerea al termine degli scavi.
41
idJob: 1310310
Le case sono separate in zone da ampie strade in direzione

Nord-Sud come se fossero contigue alle strade del centro
città.
A giudicare dalla quantità di detriti e reperti archeologici ri-
trovati, il sobborgo è stato occupato in tempi diversi.
Le case sul lato del fiume sono state abitate per tempi più
lunghi di quelle sulla parte orientale che dà l’impressione di
essere via via occupata fino a quando la città fu abbando-
nata.
Le case sembrano tutte finite.
42
idJob: 1310310
Le case sono di dimensioni diversificate. Quelle a Ovest

sembrano molto più strette tra di loro. Alcune di quelle sul
lato meridionale dello uadi sembrano aver sacrificato parte
del loro spazio privato in favore della posizione sullo uadi
stesso. La T35.9 possiede undici silos di granaglie dimo-
strando di essere stata la residenza di un ricco. La casa del
costruttore capo Hatiay (T34.1 e T34.4) è particolare per-
ché è completa e i suoi architravi hanno conservato i vivaci
colori originali (oggi sono al Museo Egizio del Cairo).
Nelle immagini: mappa e architrave della casa di Hatiay.
43
idJob: 1310310
Non tutti gli edifici ritrovati erano adibiti ad abitazioni.

Infatti un una grande area a nord dello uadi (T33.9 –
T33.12) sembra, studiando la sua mappa, più un edificio
amministrativo che residenziale.
Una piccola parte del sobborgo Nord (T34.3) è stata sopra
edificata durante il periodo tardo romano da una torre in
mattoni e da strutture accessorie che potrebbero essere ap-
partenute ad una torre di guardia collegata ad un piccolo
monastero.
La zona circostante è stata utilizzata come un cimitero nello
stesso periodo storico.
44
idJob: 1310310
Nelle immagini: mappa di una parte del sobborgo Nord a

nord dello uadi.
Nell’immagine: fotografia aerea del sobborgo Nord nel 1932

con rotta Nord – Sud. Si vedono, infatti, sullo sfondo i co-
stoni rocciosi orientali.
45
idJob: 1310310
9. IL PALAZZO NORD
Con il nome moderno di Palazzo Nord è identificato un edi-
ficio rettangolare costruito in modo isolato e posizionato tra
il sobborgo Nord e il Nord della città.
Il Palazzo è affacciato verso Ovest e quindi verso il Nilo con
l’entrata perpendicolare al tracciato della Via Reale che si
prolunga fino ad esso.
Il Palazzo fu scavato nel 1923 e nel 1924 e fu riesaminato
e studiato nuovamente nel 1990.
Nelle immagini: a destra, mappa della città con locazione

del Palazzo Nord.
46
idJob: 1310310
A sinistra, moderna fotografia aerea della parte occidentale

del palazzo con in evidenza a Nord dei resti degli altari.
Nell’immagine: vista del cortile con gli altari in una foto del
1923 durante gli scavi.
47
idJob: 1310310
Nell’immagine: il Palazzo Nord con le sue funzionalità.

In basso a sinistra si reputa che ci siano dei magazzini.
Nella parte centrale, tra il bacino e le stalle, ci sono dei pozzi
di piantumazione.
La mappa permette di dividere la residenza in tre grandi
blocchi:
PRIMO BLOCCO SECONDO BLOCCO TERZO BLOCCO
Altari Stalle Giardino
Prima corte Corte con bacino Stanze regali
Magazzini Cucine e laboratori Magazzini
48
idJob: 1310310
All’entrata, il primo cortile a Nord ospita tre piattaforme a

gradini costruite in pietra su una base di gesso e rivolto
verso Nord. La maggiore è quella centrale ed è fiancheg-
giata da due file di quattro tavole d’offerta. Ai lati del cortile
ci sono due serie di magazzini di stoccaggio. Sullo stipite di
una delle porte è stato repertato il nome della principessa
Merytaton, la primogenita di Akhenaton e Nefertiti.
Nelle immagini: in senso orario, mappa del cortile, i magaz-

zini occidentali, zona degli altari, restituzione grafica.
49
idJob: 1310310
A Sud della prima corte, sempre nel primo blocco, esistono

ancora le fondamenta di edifici costruiti in mattoni che sem-
brano essere stati usati come magazzini. Per essere dei
depositi, però, è strano che siano circondati da colonnati. In
ogni caso, vi venivano stoccati dei materiali specifici o qual-
cosa di particolare e non dei prodotti di uso corrente e doz-
zinale.
La prima corte possiede un ingresso monumentale al suo
interno formato dai resti di due piloni nei quali si aprivano
due stretti accessi preceduti da basi in gesso probabilmente
per statue.
50
idJob: 1310310
I due piloni affiancano un pavimento in pietra che doveva

essere colonnato e che secondo alcune interpretazioni, po-
teva essere una Finestra delle Apparizioni orientata ad
Ovest.
Nelle immagini: mappa della prima corte e la parte Sud

sempre della prima corte.
Qui sopra: ricostruzione 3D del Palazzo Nord completo. In
primo piano il primo blocco. L’accesso dà subito sulla prima
corte. A Nord di questa ci sono gli altari e a Sud ci sono dei
magazzini.
51
idJob: 1310310
Analizziamo il secondo blocco.

Il cortile interno principale possiede una grande depres-
sione di forma rettangolare al livello del suolo.
Sul suo lato Nord esistono dei pozzi di piantumazione.
A causa dei detriti non si è riusciti a misurarne la profondità,
infatti gli archeologi sono riusciti a determinarne solo i primi
otto metri.
Piuttosto che un lago sembra essere un semplice pozzo
profondo e ampio.
Esso è collegato, mediante una conduttura interrata, con il
giardino Nord Est, di cui provvede all’alimentazione.
52
idJob: 1310310
Nelle immagini: schema di collegamento tra il pozzo princi-

pale e il giardino laterale.
Nella foto: i pozzi di piantumazione durante gli scavi del
1923.
Nell’immagine: dettaglio della ricostruzione 3D. Qui è

messa in evidenza la zona del collegamento sottotraccia
che c’era tra il bacino del cortile centrale con il giardino la-
terale a Nord del terzo blocco.
53
idJob: 1310310
Il lato Nord del cortile interno, del secondo blocco, è diviso

in tre costruzioni assolutamente simili. Le tre unità sono a
loro volta divise in tre spazi: quello centrale è all’aperto
mentre quello settentrionale e quello meridionale, avendo
pilastri quadrati in mattoni, erano sicuramente coperti.
La costruzione più orientale ha, nello spazio aperto, due se-
rie di abbeveratoi in calcare per animali. Le vasche grandi
sono decorate con immagini di buoi mentre quelle piccole
sono decorate con immagini di animali del deserto. Queste
costruzioni erano evidentemente delle stalle. Molto proba-
bilmente accoglievano un piccolo zoo di animali selvatici.
54
idJob: 1310310
Il lato Sud del cortile interno ha uno spazio equivalente oc-

cupato da edifici di servizio come cucine e panifici. Proba-
bilmente c’era anche un laboratorio per lavori in faience.
Nelle immagini: mappatura delle stalle o zoo, due fotografie

del 1923 e una del 1984. Quest’ultima a colori documenta
anche che i rilievi furono rimossi già nel 1923 per donazione
al museo.
Nell’immagine: particolare della ricostruzione 3D prece-

dente. Si può vedere la corte principale. A Nord del cortile
sono allineate le tre stalle con gli spazi coperti di ricovero
per gli animali e quelli aperti. L’entrata alle stalle è prece-
duta da una fila di piantumazioni qui esemplificata con
palme. Al centro del cortile troviamo il bacino.
55
idJob: 1310310
Analizziamo il terzo blocco.

La parte posteriore orientale del palazzo era la più impor-
tante perché all’estremità c’era un piccola sala del trono
preceduta da una piccola sala trasversale con 6 x 2 colonne
le cui basi sono quelle originali.
A sua volta essa è preceduta da una sala maggiore, colon-
nata su file, le cui interne hanno un intervallo superiore di-
mostrando che reggevano strutture più elevate di quelle
delle file laterali. Subito a Sud di questa sala a colonne ci
sono gli appartamenti privati del re con la sua camera da
letto e il suo bagno personale.
56
idJob: 1310310
Più a Sud ancora ci sono gli alloggi della servitù.

All’esterno della maggiore colonnata c’è un grande pavi-
mento in pietra.
Sicuramente doveva reggere un terrazzo avente forma di
baldacchino edificato in pietra anch’esso.
Nelle immagini: mappa della parte orientale del Palazzo

Nord con fotografie aerea e a livello.
Qui sotto particolare 3D della zona centrale del terzo
blocco, gli appartamenti del re. Invece di un terrazzo qui è
stata realizzata una semplice copertura dell’entrata con due
rampe di accesso laterali.
57
idJob: 1310310
Presentiamo qui in dettaglio le immagini degli appartamenti

privati del re. La camera evidenziata è il bagno mentre alla
sua sinistra c’è la camera da letto.
Nelle immagini: a sinistra vista aerea della parte centrale

dell’ala orientale, il terzo blocco, del Palazzo Nord.
In alto e in basso: panoramica e dettaglio della stanza da
bagno del re.
Si noti la pavimentazione in pietra, la cisterna d’acqua sca-
vata nell’arenaria e le pareti ricoperte da intonaco.
58
idJob: 1310310
Questi accorgimenti sono stati fatti per resistere all’azione

dilavante dell’acqua.
Nell’immagine: gli appartamenti del re visti da oriente verso

occidente. Interessante il raffronto con la foto a sinistra
dell’immagine precedente. Qui si vedono: in primo piano al-
cune stanze, più avanti la sala con le colonne 6 x 2, più
avanti ancora la sala maggiore colonnata, più avanti si vede
benissimo il pavimento in pietra che doveva sorreggere le
colonne che a loro volta reggevano il terrazzo.
In ultimo, al centro dell’immagine, si nota l’ubicazione del
bacino e, a destra, le stalle del piccolo zoo.
59
idJob: 1310310
L’angolo Nord Est dell’edificio, e del terzo blocco, era

occupato da un giardino con una vasca centrale che,
abbiamo già visto, era alimentata dal grande bacino del
cortile principale mediante una canalizzazione sottotraccia.
La vasca era contornata da stanze escluso il solo lato Sud.
La fila delle camere occidentali era caratterizzata da una
finestra sul loro lato destro che permetteva agli occupanti di
poter vedere il laghetto pur rimanendo nell’appartamento.
Il pavimento della vasca era suddiviso da una muratura in
pozzi squadrati.
60
idJob: 1310310
Questo tornava utile per una predisposizione particolare

della piantumazione a carattere lacustre.
Nelle immagini in senso orario: mappa della zona Nord Est

del Palazzo.
Fotografia del 1923 della fila delle camere occidentali.
Il pavimento della vasca.
Fotografia moderna panoramica.
Nell’immagine: il giardino laterale. Si evidenzia la vasca

centrale e tutte le camera a contorno su tre lati.
61
idJob: 1310310
Quando fu scavata questa ala dell’edificio si scoprì che

molte stanze avevano ancora parti dell’intonaco dipinto.
La sala centrale del lato Nord, chiamata «Green Room»,
stanza verde, era dipinto con un fregio continuo che raffigu-
rava la vita di una palude.
Nelle immagini: in senso orario, mappa della zona Nord Est

del Palazzo.
Vista panoramica con decorazione della Green Room.
Ricostruzione del dettaglio della stessa.
Acquerello di reperti di stanze contornanti il giardino.
62
idJob: 1310310
Acquerello di decorazioni della Green Room.
Nell’immagine: ingrandimento di un dettaglio della decora-

zione riportata nell’immagine precedente in basso a sini-
stra. Ad un terzo dell’altezza, in prossimità del bordo destro,
si nota la coda dell’uccello qui ingrandito.
La qualità delle decorazioni parietali era indubbiamente ele-
vatissima nella produzione e originalissima per le scelte te-
matiche.
63
idJob: 1310310
Molte iscrizioni trovate nel Palazzo Nord dimostrano che,

mentre potrebbe essere stato originariamente fatto per Ne-
fertiti o Kiya (una regina secondaria di Akhenaton), esso si
trasformò nel palazzo della figlia maggiore ed erede, la prin-
cipessa Merytaton.
sAt n(y)-swt mr(y)t-itn anx.ti [sat ni-sut merit-iten ank.ti]
La figlia del re, Merytaton, vivente.
Nell’immagine: lo stipite con l’iscrizione di Merytaton sovra-

scritta ad un altro nome non più leggibile (Nefertiti? Kiya?)
64
idJob: 1310310
10. LA CITTÀ NORD

La parte di Amarna denominata Città Nord occupa un’area
pressappoco triangolare compresa tra il Nilo e la base
dell’altopiano che, avvicinandosi al fiume, chiude la pianura
di Amarna dal lato settentrionale. L’attuale estensione del
sito archeologico si estende per 800 m da Nord a Sud e per
250 m nel suo punto più largo che coincide con il suo con-
fine più meridionale.
Nelle immagini: mappa panoramica di Amarna con il detta-

glio della Città Nord.
65
idJob: 1310310
La caratterista più originale di questa zona è la presenza di

un doppio muro massiccio edificato in mattoni, interrotto da
un portale, che corre parallelamente agli attuali campi colti-
vati.
Poiché sul suo lato orientale esistono dei contrafforti ad in-
tervalli regolari è chiaro che questa parte era il suo lato
esterno.
Nella sua parte occidentale sono ancora evidenti le fonda-
menta di un gruppo di magazzini ed altri edifici adibiti a ser-
vizi vari.
66
idJob: 1310310
A Sud di questi si evidenzia lo spigolo di un altro edificio ma

che è andato completamente distrutto dalle coltivazioni.
Il complesso ha ricevuto, dagli egittologi, il nome di North
Riverside Palace.
Nelle immagini: mappa della zona.
Nell’immagine: fotografia aerea della zona all’epoca degli

scavi.
67
idJob: 1310310
Nel 1930-1932, quando fu scavato il portale, vi si rinven-

nero molte parti di intonaco decorate.
Pendlebury pensò che fossero caduti da una stanza che si
trovava al piano superiore del portale dove ipotizzò l’esi-
stenza di una Finestra delle Apparizioni.
Il suo architetto Ralph Lavers incluse questi intonaci dipinti
in una ricostruzione che però non è suffragata da prove.
Attualmente si considera che le decorazioni appartenes-
sero alle pareti dipinte escludendo l’esistenza di una Fine-
stra delle Apparizioni.
68
idJob: 1310310
Nelle immagini: in alto, il muro doppio con l’apertura del

portale fotografato nel 1977.
In basso: la nicchia di un lato del portale nel 1981. All’ori-
gine il portale era tutto pavimentato in pietra.
Nell’immagine: fotografia aerea dello scavo scattata nel

marzo 1932. È evidentissimo il doppio muro che scorre pro-
prio al margine delle coltivazioni.
69
idJob: 1310310
Nelle immagini vediamo, in alto, come l’architetto Ralph La-

vers ricostruì la facciata del portale del North Riverside Pa-
lace immaginando la presenza della Finestra delle Appari-
zioni da lui ipotizzata.
In basso, Lavers ricostruisce le decorazioni che conside-
rava poste al di sopra del portale. Le iscrizioni geroglifiche
non sono precise rispetto ai reperti.
70
idJob: 1310310
I frammenti delle pitture raffigurano uno dei motivi più tipici

di Amarna: i sovrani sui loro carri. Molti frammenti rappre-
sentano motivi floreali ed è evidente la ricostruzione di una
struttura di legno dalla quale pendono decorazioni che si
richiamano a motivi naturalistici come piante, alberi e fiori.
Su alcuni frammenti sono evidenti le imitazioni di finto legno
perché rappresentano dei pannelli la cui trama richiama la
forma e la colorazione del legname.
Nelle immagini: acquerelli di frammenti repertati.
71
idJob: 1310310
Molti dei frammenti contengono parti di nomi racchiusi nei

cartigli e quindi si tratta evidentemente del protocollo reale
dei regnanti.
Vi si può leggere:
• Ankh-kheperu-Ra
(Smenkhkara, IV protocollo reale)
• amato da Nefer-kheperu-Ra
(Akhenaton, IV protocollo reale)
• oppure Nefer-Neferu-Aton (Nefertiti) amata dal suo
sposo.
Diamo qui di seguito i protocolli reali dei regnanti.
72
idJob: 1310310
anx-xprw-ra
[ank-keperu-ra]
La (vera) vita della manifestazione di Ra.
Quarto protocollo reale di Smenkhkara oppure di Nefertiti.
nfr-xprw-ra wa-n-ra
[nefer-keperu-ra ua-en-ra]
Colui che è perfetto delle manifestazioni di Ra, l’unico di Ra
Quarto protocollo reale di Akhenaton.
nfr-nfrw-itn mr(y) wa-n-ra

[nefer-neferu-iten meri ua-en-ra]
Perfetta è la perfezione dell’Aton, beneamato/a da Ua-en-
Ra (Akhenaton).
Quinto protocollo reale di Nefertiti.
73
idJob: 1310310
Si intuisce che l’intera zona doveva essere di grandi dimen-

sioni e quindi si ipotizza che essa fosse la principale resi-
denza della famiglia reale. Infatti, ad essa gli egittologi
hanno dato il nome di North Riverside Palace.
La residenza si trovava all’estremo Nord del vasto viale ret-
tilineo che attraversava tutta la città, chiamato dagli egitto-
logi Royal Road. Akhenaton e Nefertiti lo percorrevano con
i loro carri da parata in modo molto frequente perché esso
è uno dei motivi tipici e più popolari delle decorazioni tom-
bali sia ad alto livello che degli artigiani.
È interessante ricordare che la Royal Road si sviluppava
anche verso Sud fino al quartiere più meridionale.
74
idJob: 1310310
È doveroso però pensare che, facendo capo al Palazzo Di-

plomatico le parate fossero sviluppate in direzione delle re-
sidenza e quindi esclusivamente verso Nord.
Nell’immagine: percorso della Royal Road.

Rilievo epigrafico e rilievo che mostrano Akhenaton e Ne-
fertiti sui loro carri regali in parata con reparti dell’esercito.
La raffigurazione è tratta dalla tomba di Meryra.
Nell’immagine: rilievo epigrafico dalla tomba TT3 di Ahmes.

Akhenaton, Nefertiti (si baciano?) su un carro con una figlia
(Merytaton?). Decisamente fuori canone egizio.
75
idJob: 1310310
Dall’altra parte della strada, esattamente all’altezza del por-

tale di accesso al North Riverside Palace, c’è una serie di
grandi case.
La maggiore di tutte è la U25.11 che, già solo per la posi-
zione, era chiaramente la residenza di qualcuno che era
molto vicino al re.
Infatti egli ha condiviso con il sacerdote Panehsy la partico-
larità di poter possedere una cappella privata.
Nel 1924 l’EES (Egypt Exploration Society) ha iniziato a co-
struire una casa per la missione sulle rovine della U25.11
76
idJob: 1310310
che fu più tardi migliorata ed ampliata diventando la base di

lavoro per John Pendlebury nel 1930.
Oggi è un suggestivo rudere.
La maggior parte della Città Nord non è stata ancora sca-
vata dagli archeologi.
Purtroppo però, da un’analisi della sua superficie, è evi-
dente una vastissima attività di scavi illegali che molti tom-
baroli hanno effettuato alla ricerca di reperti per alimentare
il fruttuoso mercato nero di antichità egizie.
Nelle immagini: mappa della zona Città Nord e fotografia

della prima casa della missione (North Expedition House).
77
idJob: 1310310
All’estremità settentrionale il carattere del sito cambia note-

volmente.
Esiste infatti un’unica grande costruzione che scende verso
il basso con una serie di terrazze e che, di fatto, blocca l’ac-
cesso alla pianura amarniana per coloro che vi arrivano da
Nord.
Al suo centro c’è un grande cortile derivato da uno scavo
nel pendio roccioso.
La mappatura degli edifici suggerisce che si tratti di una co-
struzione adibita al magazzinaggio e all’amministrazione,
78
idJob: 1310310
ma non si comprende come esso abbia lavorato nell’ambito

dell’organizzazione della città.
Per sintesi viene definita come Sede Amministrativa del
Nord.
Altri autori la considerano una specie di dogana.
Fu scavata nel 1924 e nel 1925 da T. Whittemore.
Nelle immagini: mappa della zona e una fotografia del 1977

relativa al sito.
79
idJob: 1310310
11. GLI ALTARI NEL DESERTO

Altari del Deserto è il nome dato ad un gruppo di costruzioni
in mattoni crudi che si trovano vicino alla strada che con-
duce alle Tombe del Nord.
Sono stati scavati dalla Egitto Exploration Society nel 1931-
1932. Tutta la struttura è scomponibile in tre parti distinte
che sono perfettamente allineate.
Nelle immagini: fotografia aerea del sito attuale.

Due immagini dal testo di Pendlebury stagione 1931-1932.
80
idJob: 1310310
Nell’immagine: mappatura degli altari, della cappella in pie-

tra e del recinto in mattoni che ne protegge il lato Ovest.
81
idJob: 1310310
Da Nord a Sud si identificano:

➢ Una piattaforma quadrata raggiungibile da quattro
rampe disposte perpendicolarmente sui quattro lati.
Al centro della piattaforma oggi c’è un buco che sug-
gerisce la presenza, in passato, di una pietra o stele.
➢ Un complesso di tre piattaforme ognuna raggiungi-
bile da una sola rampa dal lato Nord Est.
Le due minori precedono la maggiore quasi affian-
candosi alla rampa di quella sulla quale si notano se-
gni di ricostruzione durante il periodo di Amarna.
82
idJob: 1310310
➢ Una grande piattaforma rettangolare raggiungibile

da quattro rampe perpendicolari sui quattro lati.
La complessità delle sua fondamenta suggerisce
che ci fossero delle stanze con colonne sulla sua
sommità circondate a loro volta da un colonnato
aperto.
Nelle immagini: fotografia aerea del sito attuale. Due imma-

gini dal testo di scavo di Pendlebury e la mappa relativa da
lui disegnata nel 1931-1932.
Nell’immagine: in evidenza il muro di cinta ad Ovest.
83
idJob: 1310310
Ad occidente degli altari c’è un’area rettangolare circondata

da un muro di mattoni crudi rinforzato da contrafforti esterni.
Un piccolo edificio era costruito a metà del lato Sud. Lo sap-
piamo dalla fondazione in gesso su cui sono ancora im-
pressi le forme dei blocchi che lo formavano.
Durante gli scavi, in questa zona, furono trovati diversi
frammenti di pietra scolpita.
Nelle immagini: da Google Maps immagine rielaborata cor-

reggendone i colori per visualizzare le strutture a contorno.
84
idJob: 1310310
Nelle immagini: dal dicembre 2020 al marzo 2021 sono stati

eretti due tratti di un muro di calcare alto 2 m di 782 m +
180 m per mettere in sicurezza la zona lungo il margine
Nord e Est che sono verso i campi.
85
idJob: 1310310
In questa mappa si possono vedere gli altari in alto a sini-

stra e tutta la zona circostante fino alla falesia a destra.
Alla stessa latitudine dei tre altari ci sono le tombe del
gruppo Nord 3, 4, 5 e 6.
L’intero gruppo degli altari si trova su un terreno che è stato
precedentemente ripulito dalle pietre prima della loro edifi-
cazione.
Le pietre asportate sono state riutilizzate per la costruzione
di un leggero crinale (zona più chiara a sinistra) che cir-
conda tutta l’area escluso il lato Ovest in direzione della
città di Akhetaton.
86
idJob: 1310310
Il crinale è interrotto sul lato orientale da due strade che,

nella mappa, hanno il codice DA1 e DA3.
La prima strada porta alla tomba 6 del sacerdote Panehsy.
Questo collegamento starebbe a dimostrare che gli altari
fossero un complemento al gruppo di Tombe Nord visto che
anche la tomba 4 appartiene ad un altro sacerdote, Meryra.
Invece il recinto con il piccolo santuario di pietra farebbe
parte di un gruppo di santuari periferici che potrebbero es-
sere esempi di templi solari, le cosiddette Tende del Sole,
i quali appartenevano ad alcune delle donne che facevano
parte della famiglia di Akhenaton.
87
idJob: 1310310
idJob: 1310310
APPARATI
idJob: 1310310
idJob: 1310310
FONETICA ITALIANA
(IPA - International Phonetic Alphabet)
Allo scopo di appassionare il lettore alla filologia egizia ed

alla grafia geroglifica, abbiamo aggiunto la traslitterazione
e la pronuncia italiana. Quest’ultima è tra parentesi quadre
[ ] e usa un codice IPA semplificato come qui sotto riportato.
Per convenzione si può stabilire che le quattro h diversa-
mente accentate (h H x X) le possiamo pronunciare: h H
aspirate come i toscani e x X come fossero k. In altre situa-
zioni le ho sentite pronunciare tutte quattro come k.
Carattere IPA Carattere IPA

a a n n
b b o o
c (casa, chiesa) k p p
c (cena, cibo) tʃ q k
d d qu kw
e e r r
f f s (rosa, smalto) z
g (gatto, gara) g s (sassi, rosso) s
g (gelo, giorno) dʒ sc (sci, scena) ʃ
gl (aglio, foglia) ʎ t t
gn (gnomo, gnu) ɳ u u
h h v v
i i z (zitto, zucca) ts
l l z (zona, zero) dz
m m
idJob: 1310310
idJob: 1310310
PERIODI STORICI
DELLA CIVILTÀ EGIZIA
Hornung E. – Krauss R. – Warburton D. A.
Ancient Egyptian Chronology, Leiden, 2006
DATA PERIODO Dinastie

ca.2900 - 2545+25 Primo Periodo Dinastico I, II, III
ca.2543-2120+25 Antico Regno IV, V, VI, VIII
ca.2118-1980+25 Primo Periodo Intermedio IX, X
ca.1980+16-1760 Medio Regno XI, XII
1759-ca.1539 Secondo Periodo Intermedio XIII, XIV?,
XV (Hyksos),
XVI-XVII
ca.1539-1077 Nuovo Regno XVIII, XIX, XX
ca.1076-723 Terzo Periodo Intermedio XXI, XXII, XIII,
XXIV
ca.722-332 Periodo Tardo XXV, XXVI,
XXVII (Persiana),
XXVIII,
XXIX, XXX
343-332 Secondo Periodo Persiano
332-323 Alessandro Magno
Per completare
332-30 Periodo Tolemaico
30-IV sec. d.C. Periodo Romano
Tutte le date, salvo dove diversamente indicato, sono da intendersi a.C.

Nell’Antico Regno, la VII dinastia non è stata omessa: viene conside-
rata inesistente.
idJob: 1310310
idJob: 1310310
SOVRANI EGIZI
Hornung E. – Krauss R. – Warburton D. A.
Ancient Egyptian Chronology, Leiden, 2006
PRIMO PERIODO DINASTICO ca.2900-2545+25
I dinastia ca.2900-2730+25
Nar-mer ca.2900-?+25
Aha? 2870+25
Djer 2870-2823+25
Djed Serpente 2822-2815+25
Den 2814-2772+25
Aj-ib/Anejib 2771-2764+25
Semer-khet 2763-2756+25
Qa-a 2755-2732+25
II dinastia ca.2730-2590+25
Hetep-sekhemuy 2730-?+25
Ra-neb/Neb-ra? 2700+25
Ny-netjer 2700-2660+25
Per-ibsen 2660-2650+25
Sekhem-ib 2650-?+25
Sened? 2610+25
Kha-sekhemuy 2610-2593+25
III dinastia ca.2592-2544+25
Djoser 2592-2566+25
Sekhem-khet 2565-2559+25
Khaba 2559-?+25
Nebka ?-?+25
Huni? 2544+25
ANTICO REGNO ca.2543-2120+25
IV dinastia ca.2543-2436+25
Snofru 2543-2510+25
Kheope 2509-2483+25
Djedefra 2482-2475+25
Bikheris 2474-2473+25
Khefren 2472-2448+25
Menkaura/Micerino 2447-2442+25
Shepseskaf 2441-2436+25
V dinastia ca.2435-2306+25
Userkaf 2435-2429+25
Sahaura 2428-2416+25
Neferirkara Kakai 2415-2405+25
idJob: 1310310
Neferefra 2404+25
Shepseskara Izi 2403+25
Neuserra Ini 2402-2374+25
Menkhauhor 2373-2366+25
Djedkara Izezi 2365-2322+25
Unas 2321-2306+25
VI dinastia ca.2305-2118+25
Teti 2305-2279+25
Userkara ?-?+25
Pepi I Meryra 2276-2228+25
Nemtyemzaf Merenra ca.2227-
2217+25
Pepi II Neferkara 2216-2153+25
Nemtyemzaf II 2152+25
VIII dinastia ca.2150-2118+25
Neferkaura 2126-2123+25
Neferkauhor 2122-2120+25
Neferirkara 2119-2118+25
+25
PRIMO PERIODO INTERMEDIO ca.2118-1980
Dinastie (eracleopolitane) IX e X ca.2118-1980+25
MEDIO REGNO ca.1980+16-1760
XI dinastia (tebana) ca.2080-1940+16
Mentuhotep I ca.1980-?+16
Intef I Sehertauy ca.?-2067+16
Intef II Uahankh 2066-2017+16
Intef III Nakhtnebtepnefer 2016-2009+16
Mentuhotep II Nebhepetra 2009-1959+16
Mentuhotep III Sankhkara 1958-1947+16
Mentuhotep IV Nebtauyra 1947-1940+16
+16
XII dinastia 1939 -1760
Amenemhat I Sehetepibra 1939-1910+16
Sesostri I Kheperkara 1920-1875+6
Amenemhat II Nebkhaura 1878-1843+3
Sesostri II Khakheperra 1845-1837
Sesostri III Khakaura 1837-1819
Amenemhat III Nymaatra 1818-1773
Amenemhat IV Maakherura 1772-1764
Nefrusobek Sebekkara 1763-1760
SECONDO PERIODO INTERMEDIO 1759-ca.1539
XIII dinastia 1759-ca.1630
Ugaf Khutauyra 1759-1757
Amenemhat VII Sedjefakara ca.1753-1748
96
idJob: 1310310
Sobekhotep II 1737-1733
Sekhemra-khutauy
Khendjer Userkara ca.1732-1728
Sobekhotep III ca.1725-1722
Sekhemra-suadjtauy
Neferhotep I Khasekhemra ca.1721-1710
Sobekhotep IV Khaneferra ca.1709-1701
Sobekhotep V Khahotepra ca.1700-1695
Ibiau Uahibra ca.1695-1685
Aya Merneferra ca.1684-1661
Ini Merhetepra ca.1660-1659
Suadjtu, Ined, Hori, Dedumose ?
XIV dinastia ?
XV dinastia (Hyksos) ca.?-ca.1530
Khian Suserenra ?
Apophis Aauserra ca.1575-1540
Khamud ?
XVI e XVII dinastia ca.?-1540
Sebekhotep VIII, Nebiriau, Rahotep, Sobe- ?-?
kemzaf I, Sobekemzaf II, Bebiankh
Intef Nebukheperra ?-?
Taa Senakhtenra ?-?
Taa Seqenenra ?-?
Kamose Uadjkheperra ca.?-1540
NUOVO REGNO ca.1539-1077
XVIII dinastia ca.1539-1292
Ahmose Nebpehtira ca.1539-1515
Amenhotep I Djeserkara 1514-1494
Thutmose I Aakheperkara 1493-1483
Thutmose II Aakheperenra 1482-1480
Thutmose III Menkheperra 1479-1425
Hatshepsut Maatkara 1479-1458
Amenhotep II Aakheperura 1425-1400
Thutmose IV Menkheperura 1400-1390
Amenhotep III Nebmaatra 1390-1353
Amenhotep IV / 1353-1336
Akhenaten Neferkheperura
Smenkhkara / 1336-1334
Neferneferuaten Ankhkheperura
Neferneferuaten Ankhetkheperura 1334-?
Tutankhamen Nebkheperura ?-1324
Itnecer Ay Kheperkheperura 1323-1320
Haremheb Djeserkheperura 1319-1292
97
idJob: 1310310
XIX dinastia 1292-1191

Ramesse I Nebpehtira 1292-1291
Sethy I Menmaatra 1290-1279
Ramesse II Usermaatra Setepenra 1279-1213
Merenptah Baenra 1213-1203
Sethy II Userkheperura 1202-1198
Amenmesses Menmira 1202-1200
Siptah Akhenra 1197-1193
Tauseret Satra Merytamon 1192-1191
XX dinastia 1190-1077
Sethnekhet Userkhaura 1190-1188
Ramesse III Usermaatra Meriamon 1187-1157
Ramesse IV Heqamaatra Setepanamon 1156-1150
Ramesse V Usermaatra Sekheperenra 1149-1146
Ramesse VI Nebmaatra Meryamon 1145-1139
Ramesse VII Usermaatra Setepenra Meryamon 1138-1131
Ramesse VIII Usermaatra Akhenamon 1130
Ramesse IX Neferkara Setepenra ca.1129-1111
Ramesse X Khepermaatra Setepenra ca.1110-1107
Ramesse XI Menmaatra Setepenptah ca.1106-1077
TERZO PERIODO INTERMEDIO ca.1076-723
XXI dinastia ca.1076-944
Smendes Hedjkheperra Setepenra ca.1076-1052
Psusennes I Aakheperra Setepenamon ca.1051-1006
Amenemnysut Neferkara ca.1005-1002
Amenemope Usermaatra Setepenamon ca.1002-993
Osorkon Aakheperra Setepenra 992-987
Siamon Necerkheperra Setepenamon 986-ca.968
Psusennes II Titkheperura ca.967-944
XXII dinastia 943-ca.746
Sheshonq I Hedjkheperra Setepenra 943-923
Osorkon I Sekhemkheperra Setepenra 922-ca.888
Takelot I Usermaatra Setepenamon ca.887-874
Sheshonq II Heqakheperra Setepenra ca.873
Sheshonq III Usermaatra Setepenra/amon ca.872-842
Osorkon II Usermaatra Setepenamon 841-803
Sheshonq IV Hedjkheperra ?-790
Pami Usermaatra Setepenra/amon 789-784
Sheshonq V Aakheperra 783-ca.746
XXIII dinastia (ALTO EGITTO) e re rivali
Takelot II 845-821
Iuput I 820-809
Osorkon III, Takelot III ca.780±20
98
idJob: 1310310
Petubaste I, Sheshonq IV, Rudamon, Iny 834-812

XXIII dinastia (BASSO EGITTO) ca.730
Petubaste II (?), Osorkon IV
XXIV dinastia ca.736-723
Tefnakhte Shepsesra ca.736-729
Bocchoris Uahkara 728-723
PERIODO TARDO ca.722-332
XXV dinastia ca.722-ca.655
Piye/Pyankhy ca.753-723
Shabaka Neferkara ca.722-707
Shebitku Djedkaura ca.706-690
Taharqa Khuranefertem 690-664
Tantamani Bakara 664-ca.655
XXVI dinastia 664-525
Psammetico I Uahibra 664-610
Necho II Uhemibra 610-595
Psammetico II Neferibra 595-589
Apries Haaibra 589-570
Amasis Khnemibra 570-526
Psammetico III Ankhkaenra 526-525
XXVII dinastia (PERSIANA) 525-404
Cambise 525-522
Dario I 521-486
Serse 486-466
Artaserse I 465-424
Dario II 424-404
XXVIII dinastia 404-399
Amirteos 404-399
XXIX dinastia 399-380
Nepherites I Baenra Meryneceru 399-393
Psammuthis Userra Setepenptah 393
Hakoris Khnemmaatra 393-380
Nepherites II 380
XXX dinastia 380-343
Nectanebo I Kheperkara 380-362
Teos Irmaatenra 365-360
Nectanebo II Senedjemibra Setepenanhur 360-343
SECONDO PERIODO PERSIANO 343-332
Artaserse II Ochus 343-338
Arses 338-336
Dario III Codomano 335-332
ALESSANDRO MAGNO 332-323
99
idJob: 1310310
Per completare
DINASTIA MACEDONE 332-310
Alessandro Magno 332-323
Filippo III 323-317
Alessandro IV 317-310
DINASTIA TOLEMAICA 305-30
Tolomeo I Sotere 305-282
Tolomeo II Filadelfo 285-246
Tolomeo III Evergete 246-222
Tolomeo IV Filopatore 222-204
Tolomeo V Epifane 204-180
Tolomeo VI Filometore 180-170
163-145
Tolomeo VII Neo Filopatore 145
Tolomeo VIII Evergete Trifone Fiscone 170-169
169-163
145-131
127-116
Tolomeo IX Sotere Latiro 116-110
109-107
88-80
Tolomeo X Alessandro 110-109
107-88
Tolomeo XI Alessandro 80
Tolomeo XII Neo Dionisio Aulete 80-58
55-51
Tolomeo XIII Teo Filopatore 51-47
Tolomeo XIV Filopatore Filadelfo 47-44
Tolomeo XV Cesare Cesarione 44-30
Durante la dinastia tolemaica furono importantissime alcune regine, l’ul-

tima delle quali, Cleopatra VII, condivise il regno dal 51 al 30 a.C.
Ottaviano Augusto, sconfiggendo Cleopatra e Marco Antonio, concluse
la storia egizia. Il territorio divenne una provincia romana.
Tutte le date vanno intese avanti Cristo.
La VII dinastia non è stata omessa, è considerata inesistente.
100
idJob: 1310310
Quaderni di Egittologia
Collana diretta da Secco Livio
1 UN’OFFERTA CHE IL RE DÀ: I NUTRIMENTI
L’alimentazione nell’antico Egitto (I parte)
2 UN’OFFERTA CHE IL RE DÀ: LA CUCINA
L’alimentazione nell’antico Egitto (II parte)
3 UN’OFFERTA CHE IL RE DÀ:
PREPARAZIONE, CONCETTI, VISITA MERCATALE
L’alimentazione nell’antico Egitto (III parte)
4 AMARNA: IL QUARTIERE PALATINO
Akhetaton L’Orizzonte del Sole (I parte)
5 AMARNA: LA CITTÀ RESIDENZIALE
Akhetaton L’Orizzonte del Sole (II parte)
6 AMARNA: L’HINTERLAND
Akhetaton L’Orizzonte del Sole (III parte)
7 A DIFESA DAL MALE
Gli amuleti nell’antico Egitto
8 LA PRESA DI GIAFFA
Nascita di un mito
9 MEGIDDO
Tattica per la vittoria
10 QADESH
Una battaglia per due vincitori
11 ALLA TESTA DEL RE
Le corone dell’antico Egitto
12 PASSI, MOVENZE E RITMI PER IL FARAONE
La danza nell’antico Egitto
13 LATTUGA, CANAPA, OPPIO E VINO
Droghe nell'antico Egitto (I parte)
14 LA NINFEA AZZURRA
Droghe nell'antico Egitto (II parte)
15 FIORIRE OGNI MATTINO
Droghe nell'antico Egitto (III parte)
16 NEFER IREP
Enologia sulle rive del Nilo
idJob: 1310310
17 GIOCHI D’EGITTO
I divertimenti del re
18 PIACERI E PERICOLI IN RIVA AL NILO
L’harem del faraone
19 UNA MALATTIA CON CUI COMBATTERÒ
La medicina nell’antico Egitto
20 LE MALEFATTE DI PANEBI
Una denuncia penale nell’antico Egitto
21 L’EGITTO PRIMA DELL’EGITTO
Preistoria archeologica della Valle del Nilo
22 IL PROTOCOLLO REALE
Composizione dell’onomastica faraonica
23 LA MASTABA DI PTAH-HOTEP
Esemplificazione di una sepoltura nobiliare
24 IL REGISTRO DELLE ASSENZE
La vita operaia degli artigiani del re
25 PERDERE L’EGITTO: ABU SIMBEL
Il salvataggio dei templi nubiani
26 PERDERE L’EGITTO: GLI ALTRI TEMPLI
Il salvataggio dei templi nubiani
27 NEL NOME DI IMHOTEP
Lo straordinario fascino dei geroglifici
28 LA CIVILTÀ DEL PAPIRO
Il libro egizio
29 SENNEFER
La tomba delle vigne
30 I SOLDATI DEL FARAONE
Oplologia e polemologia egizia
31 LA CHIAVE DELL’EGITTO
La stele di Rosetta
32 IL DISCORSO DEL RE
Le stele di Semna
33 L’INSEGNAMENTO DI PTAH-HOTEP
I testi sapienziali dell’antico Egitto
34 UN’INTESA CONTESA
Il Trattato di Pace egizio-ittita
102
idJob: 1310310
35 I GEROGLIFICI DI TUTANKHAMON
Traduzione della KV62
36 IL SIMBOLO DEL RE
I sigilli della tomba di Tutankhamon
37 I MARCATORI DI TUTANKHAMON
Il DNA di una dinastia
38 SULLE TRACCE DEL RE
Il ritrovamento della famiglia di Tutankhamon
39 COSE MERAVIGLIOSE…
La scoperta della tomba di Tutankhamon
40 VILLAGGI E CITTÀ
L’urbanizzazione nell’antico Egitto
41 DOVE DIO RIPOSA
Valle dei Re: geologia, statistiche, collisioni (I parte)
42 IL GRANDE CAMPO
Valle dei Re: denominazioni architettoniche (II parte)
43 SCONFIGGERE LA MORTE
Riti funerari nell’antico Egitto (I parte)
44 LA VITA PER SEMPRE
Riti funerari nell’antico Egitto (II parte)
45 L’EGITTO CRIMINALE
Processi, sentenze e pene in epoca ramesside
46 MELODIE PER IL RE
La musica nell’antico Egitto
47 SOLCHI SULLA SABBIA
La ruota nell’antico Egitto
48 L’AFFERMAZIONE ICONICA DEL POTERE
L’origine del geroglifico
49 CON LA SABBIA TRA I CAPELLI
Acconciature dell’antico Egitto
50 LA BELLEZZA NELLO SGUARDO
La cosmesi dell’antico Egitto
103
idJob: 1310310
idJob: 1310310
BIBLIOGRAFIA
Il presente elenco non è certamente esaustivo delle molte
letture dedicate all’antico Egitto ed alla sua storia.
Potrete comunque trovare qui dei suggerimenti e delle idee
per svolgere letture più approfondite.
C. Aldred, Arte dell'antico Egitto, Rizzoli, Milano, 2002

F. Arborio Mella, L'Egitto dei faraoni, Mursia, Milano, 1976
K. A. Bard, Archeologia dell'antico Egitto, Carocci, Roma,
2013
C. Barocas, L'antico Egitto, Newton & Compton, Roma,
1978
E. Bresciani, Letteratura e poesia dell'antico Egitto, Ei-
naudi, Milano, 1999
E. Bresciani, Sulle rive del Nilo, Laterza, Bari, 2000
H. Carter, Tutankhamen, Garzanti, Milano, 1973
A. Dodson, D. Hilton, The Complete Royal Families of An-
cient Egypt, Thames & Hudson, New York, 2004
S. Donadoni, L'Egitto, UTET, Torino, 1982
B. Fagan, Alla scoperta dell'antico Egitto, Newton & Comp-
ton, Roma, 1996
A. Gardiner, La civiltà egizia, Einaudi, Torino, 1961
N. Grimal, Storia dell'antico Egitto, Laterza, Bari, 2002
T. Hoving, Tutankhamon, Mondadori, Milano, 1995
N. Reeves, R. Wilkinson, The complete Valley of the Kings,
Thames & Hudson, New York, 2000
I. Shaw, The Oxford History of Ancient Egypt, Oxford Uni-
versity Press, Oxford-New York, 2003
D. Wildung, Architettura del mondo, Egitto, dall’epoca prei-
storica agli antichi romani, Taschen GmbH, Köln, 2009
T. Wilkinson, L'antico Egitto: storia di un impero millenario,
Milano, Einaudi, 2012
idJob: 1310310
DELLO STESSO AUTORE

DIZIONARIO EGIZIO – ITALIANO / ITALIANO – EGIZIO
Kemet Edizioni, Torino, 2016
ISBN-13: 9788899334123
Si tratta del terzo aggiornamento del primo ed unico dizionario
egizio - italiano, edito ormai dal 2007, con il quale i lemmi sono
stati portati a 4000. Ogni parola è presentata in geroglifico,
traslitterazione e traduzione ed è raffigurata nelle varianti più
comuni della sua scrittura.
Il testo è stato corredato di un "righello monolittero" in ogni
testata di pagina per dare al consultatore un facile orienta-
mento all'interno del testo. Il dizionario è dotato di una tabella
che associa il primo suono della parola al proprio segno ge-
roglifico per facilitare la ricerca di un lemma di cui si conosca
la scrittura ma non la fonetica.
LA TOMBA TEBANA TT3 DI PASHEDU

ISBN-13: 9788899334574
Il testo presenta la tomba, riccamente decorata, di uno dei co-
struttori delle tombe faraoniche della celeberrima Valle dei
Re. Essa si trova a Deir el Medina, il famoso villaggio degli
operai. Il testo riporta tutte le trascrizioni geroglifiche, le tra-
slitterazioni e le traduzioni relative.
Per meglio contestualizzare gli eventi descritti viene tracciata
l'origine della cittadina e il suo sviluppo, nonché la possibile
ricostruzione degli eventi familiari di quello che spesso è citato
come un decoratore ma che le descrizioni geroglifiche docu-
mentano essere uno specialista di pietre e perciò un cavatore.
Il libro è utile all'appassionato di egittologia, come pure allo
studente di filologia che sta imparando a leggere i testi gero-
glifici dimostrandosi una valida esercitazione guidata.
CONFINI DI PIETRA
Le fortezze dell'antico Egitto
ISBN-13: 9788899334178
L'architettura militare ha sempre ricoperto un ruolo molto im-
portante in tutte le culture ed anche nell'antico Egitto si co-
struirono opere imponenti a protezione delle frontiere.
Purtroppo, la posizione decentrata delle fortificazioni, lontane
dai percorsi della ricerca e del turismo, e la loro inaccessibi-
lità, causata dall'innalzamento delle acque del lago Nasser,
hanno reso difficile il lavoro di ricerca e di documentazione su
questo aspetto fondamentale dell'architettura egizia. Questo
volume, primo del suo genere in Italia, cerca di fornire una
veduta d'insieme e un agevole approccio alla riscoperta delle
fortezze dell'antico Egitto.
idJob: 1310310
idJob: 1310310

05 - Amarna - La Città Residenziale by Livio Secco

Caricato da

Informazioni sul documento

Titolo originale

Copyright

Formati disponibili

Condividi questo documento

Condividi o incorpora il documento

Opzioni di condivisione

Hai trovato utile questo documento?

Questo contenuto è inappropriato?

Copyright:

Formati disponibili

05 - Amarna - La Città Residenziale by Livio Secco

Caricato da

Copyright:

Formati disponibili

titolo: AMARNA - LA CITTÀ RESIDENZIALE

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,

Non sono assolutamente consentite le fotocopie

1 – Riepilogo - Denominazione originale egizia ................ 4

1. Riepilogo DENOMINAZIONE ORIGINALE EGIZIA

AMARNA La città residenziale

le esenzione fiscale, era diventato enormemente ricco e po-

Nell’immagine: stele di confine tipo S dal quale è derivata

2. Riepilogo UBICAZIONE GEOGRAFICA

AMARNA La città residenziale

AMARNA La città residenziale

A meridione di quest’ultima c’è il sobborgo Sud che è note-

Nelle immagini: mappa generale del sito di Amarna e in-

Come si vede dalle due mappe proposte, lo sviluppo della

AMARNA La città residenziale

In ogni caso mantengono, tutte tre, un andamento general-

Nelle immagini: mappe delle sviluppo con indicazioni delle

Il rilevamento degli edifici è ancora quello ideato da Ludwig

AMARNA La città residenziale

Questi nel 1907 prese possesso della grande L50.9A come

Nelle immagini: in alto, la casa Q44.1 è di un proprietario

Le aree residenziali mostrano un insieme di case di diverse

AMARNA La città residenziale

Nonostante la relativa vicinanza del fiume, la città è stata

Nell’immagine: mappa della zona comprendente la casa del

Nell’immagine: mappatura della zona centrale e della parte

A fianco: un’altra mappatura più estesa in direzione Sud.

AMARNA La città residenziale

Raramente le case sono conservate per un’altezza supe-

AMARNA La città residenziale

Nelle immagini: in alto, 1924, scavo di una delle case più

Nell’immagine: ingrandimento dello scarico esterno del ba-

Non tutti gli edifici della città hanno la mappatura tipica di

AMARNA La città residenziale

Il ritratto che ne fanno certi autori di una città isolata dal

Nelle immagini: a destra, lastre in pietra per abluzioni di una

La maggior parte degli edifici non residenziali sono enormi

AMARNA La città residenziale

In una parte ben precisa si sono repertati i forni per la pro-

Nell’immagine: mappatura della zona centrale e della parte

AMARNA La città residenziale

Nelle immagini: mappa di Akhetaton con l’evidenza del

AMARNA La città residenziale

Nelle immagini: a destra, da Google Maps, panoramica ge-

Nell’immagine: vista da Google Earth.

Gli archeologi hanno ritrovato un perimetro di grandi dimen-

AMARNA La città residenziale

Vicino c’è una depressione nel deserto che indica un pro-

Nelle immagini: mappa della zona, i forni nelle camere set-

Sull’asse Nord/Sud si allineavano una serie di edifici:

AMARNA La città residenziale

essere dotato su tutti i lati di finestre di apparizione.

Nelle immagini: ricostruzione grafica della piattaforma cen-

Nella parte meridionale c’era un gruppo di case disposte in

AMARNA La città residenziale

Nelle immagini: in alto, scavo concluso delle case meridio-

AMARNA La città residenziale

Entrambe le aree sembrano essere state costituite per con-

Nelle immagini: mappa degli edifici.

La parte più caratteristica, che è sopravvissuta, si trova

AMARNA La città residenziale

Altri reperti in pietra dimostrano che gli edifici celebrassero

Nelle immagini: mappa dei laghetti a T.