Sei sulla pagina 1di 29

Il

Milton model
(in pratica)

Ciao,

in questa guida troverai:

• l’articolo Il Milton model. La porta per l’inconscio e

• la Guida pratica

nella quale ti ho riassunto sinteticamente, con una mappa mentale e testualmente, i


modelli linguistici più importanti utilizzati da Milton
H. Erickson nelle sue sessioni ipnotiche.

Troverai degli utili esempi per esercitarti,


quotidianamente, no ad acquisire la necessaria
familiarità con questo straordinario quanto e cace
strumento linguistico.

Per facilitarti il compito ti ho predisposto una


sequenza con impegno crescente seguendo la
quale potrai ottenere eccezionali risultati con poco
sforzo.

Buon divertimento.

2
fi
ffi
Il Milton model. La porta per l’inconscio (l’articolo) 4

Cos’è il Milton model 4

Cosa ha di particolare? 4

A cosa serve? 4

Esempi di schemi linguistici del Milton model 5

Lo scopo del Milton model 6

Bibliogra a 9

La guida pratica 10

1. RICALCARE L’ESPERIENZA PRESENTE 12

2. PREDICATI DI CONSAPEVOLEZZA 12

3. PRESUPPOSIZIONI 13

4. LETTURA DEL PENSIERO 14

5. PERFORMATIVA PERDUTA 14

6. CAUSA-EFFETTO 15

7. EQUIVALENZE COMPLESSE 16

8. QUANTIFICATORI UNIVERSALI 16

9. OPERATORI MODALI DELLA NECESSITÀ E POSSIBILITÀ 17

10. NOMINALIZZAZIONI 17

11. VERBI NON SPECIFICATI 18

12. DOMANDA RETORICA 18

13. MANCANZA DI INDICE REFERENZIALE 19

14. CANCELLAZIONE COMPARATIVA (TERMINE DI PARAGONE NON


SPECIFICATO) 19

15. DOPPIO LEGAME 20

16. COMANDI NASCOSTI 21

17. POSTULATI CONVERSAZIONALI 22

18. STORIE NELLE STORIE 22

19. VIOLAZIONI DELLE RESTRIZIONI DI CATEGORIA 23

20. UTILIZZO 23

21. AGGETTIVI E AVVERBI DI COMMENTO 24

Chi sono 28

3
fi
Il Milton model. La porta per l’inconscio
(l’articolo)
24 Marzo 2021

Tempo di lettura: 6 minuti

Scopri tutti i segreti del Milton model, il linguaggio abilmente vago dell’ipnosi
eriksoniana per il benessere, la persuasione e l’e cacia.

Cos’è il Milton model

Il Milton model è un insieme di frasi utilizzate da Milton Hyland Erickson nelle sessioni
di ipnoterapia. Negli anni ‘70, in California, dopo un lungo lavoro di individuazione ed
estrazione degli schemi, esse furono codi cate e fatte con uire in quello che oggi
conosciamo appunto come Modello di Milton o Milton model.

Questo lavoro certosino fu svolto da Richard Bandler e John Grinder, noti fondatori
della PNL (Programmazione Neuro Linguistica). Il risultato dello loro studio, analisi e
de nizione fu così eccellente che lo stesso  Erickson, nella prefazione al libro I modelli
della tecnica ipnotica di Milton Erickson, scrisse…

Una deliziosa esempli cazione delle in nite complessità del linguaggio che uso con i miei
pazienti. Leggendo questo libro ho imparato molto sulle cose che ho fatto senza averne la
minima idea.

Milton H. Erickson era un psicoterapeuta particolarmente abile ed e cace. È ritenuto il


massimo esponente nel campo dell’ipnosi e padre di uno speci co stile, l’ipnosi
eriksoniana o conversazionale.

Cosa ha di particolare?

La peculiarità di questo modello è la vaghezza ovvero chi lo usa, abilmente, esprime


volutamente concetti vaghi, cioè privi di un signi cato speci co. Proprio per questa
aspeci cità è considerato l’opposto del Metamodello, l’altro fondamentale modello
codi cato da Bandler e Grinder, che invece serve a far emergere lo speci co.

A cosa serve?

Parlare con un linguaggio vago ha lo scopo di guidare le persone, ma anche se stessi, a


spostare l’attenzione. Portarla cioè

• dall’esterno, dagli impulsi sensoriali,

4
fi
fi
fi
fi
fi
fi
ffi
fi
fl
fi
ffi
fi
fi
• all’interno ovvero ai pensieri siano essi ricordi già presenti nella memoria a lungo
termine oppure esperienze create.

Questo spostamento, detto anche trans derivazionale, si veri ca perché la persona è


costretta a cercare nella sua memoria un possibile signi cato da attribuire alle parole
vaghe che ha ascoltato.

È quello che accade, per esempio, quando dici al tuo interlocutore

Come ti sentiresti se in questo momento fossi sicuro di te?

Noteresti immediatamente il suo sguardo diventare vacuo e rivolgersi altrove, magari in


alto a destra o verso i tuoi occhi dandoti l’impressione (vera) che non ti veda.

Ecco, in quel momento, l’inconscio del tuo amico sta cercando di intervenire per
supplire al signi cato, alla speci cità del tuo linguaggio vago.

Esempi di schemi linguistici del Milton model

Ho scelto tre dei tanti schemi linguistici del Milton model per farti comprendere il
meccanismo.

Potrai approfondire ed esercitarti nell’uso degli schemi scaricando gratuitamente da


questa pagina la mia Guida al Milton model. In essa troverai un’ampia selezione degli
schemi, con tanti esempi ed esercizi da fare per diventare un autentico persuasore.

RICALCARE L’ESPERIENZA PRESENTE

Questo è uno schema fondamentale che ha lo scopo di entrare in empatia, di


sincronizzarsi con la persona e guadagnarsi la sua ducia evidenziando qualcosa che
sta accadendo e che può essere riconosciuta senza dubbi. Sono i cosiddetti truismi
(da true – vero) ed è bene sempre utilizzarne preferibilmente tre inizialmente.

Per applicarlo osserva attentamente la persona di fronte a te e fai delle a ermazioni vere
e inconfutabili.

Esempio:

1. Oggi sei venuto da me e, dopo alcuni convenevoli,

2. ti sei seduto su quella poltrona dove sei ora…

3. con le mani sulle cosce e i piedi sul pavimento…

4. e mi stai osservando….

PRESUPPOSIZIONI

Questo è uno schema dagli e etti molto intensi. Lo puoi ottenere dicendo qualcosa di
non espresso, ma che dai per scontato e che sia necessario, a nché un’a ermazione
sia comprensibile.

5
fi
ff
fi
fi
fi
fi
ffi
ff
ff
Esempi: 

• “Quando chiudi gli occhi, comincerai a rilassarti.” (Dai per scontato che chiuderà
gli occhi)

• “Dopo che ti sarai preso un attimo per rilassarti, voglio che consideri quale sarà la
prossima cosa che farai.” (Dai per assodato che si rilasserà)

LETTURA DEL PENSIERO

Si chiama così perché dici di conoscere qualcosa che l’altra persona pensa o sente,
senza speci care come fai a saperlo.

Esempi:

“So che stai pensando che forse non dovresti essere qui.”

“So che pensi che potrà essere di cile, ma ne vale la pena.”

Breve esempio di induzione

Molto bene, ora che sei seduto, con mani e piedi appoggiati e mi stai osservando
(Truismi) potrai cominciare a rilassarti non appena chiuderai gli occhi (presupposizione)
e mentre lo farai so che penserai (lettura del pensiero) Ma perché non l’ho fatto
prima?  e so che immaginerai (lettura del pensiero) di ripetere ancora quella esperienza.

Lo scopo del Milton model

Questo semplice meccanismo può essere utile a diversi scopi:

Induzione ipnotica (trance)

Il linguaggio vago ha principalmente lo scopo di indurre uno stato ipnotico (da ipnosi ….)
o stato di coscienza, chiamato trance sostantivo inglese che origina dal francese transe,
«estasi, rapimento», e dal latino transire «passare, trapassare» usato in italiano al
femminile (la trance).

Lo stato di coscienza tipico della trance è

• Alfa, corrispondente a una frequenza di onde cerebrali di 7 – 14 Hertz o

• Theta, con una frequenza di 3 – 7 Hertz

Sono gli stati caratteristici

• del sonno REM,

• della meditazione o anche

• della condizione di Flow.

6
fi
ffi
E etti della trance

Lo stato di trance è riconoscibile da diverse evidenze tra le quali:

• la diminuzione della frequenza delle onde cerebrali, come detto sopra

• la vista sfocata

• rilassamento

• la catalessi

• le allucinazioni

◦ positive cioè vedere qualcosa che non c’è

◦ negative ovvero non vedere qualcosa o qualcuno che invece è presente

• evidenze strumentali da risonanza magnetica funzionale

• e altre ancora.

L’induzione ipnotica può essere

• Classica, quando favorisci uno stato di coscienza più profondo nel quale la
persona non interagisce visibilmente, salvo per qualche segnale concordato
(alzare un dito, scuotere la testa)

• Conversazionale, quella cioè magistralmente utilizzata da Milton Erickson, che


ottieni quando lo stato di coscienza è meno profondo e la persona parla e
interagisce. In questo video puoi vedere Milton Erikson in azione.


Favorire l’accesso a stati d’animo

È il classico modo di usare le parole, sfruttando l’e etto Priming, per generare o evocare
nella mente delle persone un’esperienza connessa a uno speci co stato d’animo.
Ovviamente lo stato evocato sarà di

• benessere, se uso parole che richiamano alla mente situazione piacevoli come Ti
ricordi l’ultima volta che siamo stati in quella meravigliosa SPA in Trentino? Che
relax….

• Motivazione, se le uso per stimolare la persona all’azione come Quando sarai sul
palco e avrai di fronte a te migliaia di persone che ti acclamano ti sentirai un Dio.

• Preoccupazione. Eh si, è lo stato che induci quando pre guri che accada un evento
negativo come Continuando a inseguire i tuoi sogni nirai come uno squattrinato a
chiedere l’elemosina.

7
ff
ff
fi
fi
fi
Stimolare cambiamenti

Tra i numerosi vantaggi dello stato di trance c’è che è più facile apprendere cose nuove
perché la mente cosciente è come sospesa e quindi non in uisce con i suoi ltri come
convinzioni, stereotipi.

Questo rende il linguaggio vago uno strumento straordinario per attenuare o eliminare

• fobie

• convinzioni

• cattive abitudini (fumo, cibo, droghe)

Controllo del dolore

L’induzione dello stato di trance ipnotica rappresenta ormai uno strumento utilizzato in
medicina per controllare il dolore, per no quello di un intervento chirurgico o
dell’estrazione di un dente. Di questo, in particolare, ti parlerò presto in un prossimo
articolo.

Persuasione

L’arte della persuasione passa indiscutibilmente attraverso l’uso sapiente delle parole e
del linguaggio vago in particolare. Se ne fa largo uso, spesso in maniera a dir poco
discutibile, in ambito

• commerciale, nella vendita, negli spot pubblicitari

• Politica, è noto il detto che a erma che i politici dicono dicono e non dicono
nulla. Famoso lo slogan dell’ex Presidente USA Barrack Obama, Yes we can, Si
possiamo. Probabilmente avrà fatto sognare milioni di americani i quali avranno
attribuito a quelle parole il proprio signi cato.

Autoipnosi

In ne puoi utilizzare le frasi del Milton model anche con te stesso, recitandole
mentalmente o ad alta voce, per praticare un’autoinduzione ipnotica. Puoi farlo per
rilassarti semplicemente oppure stimolare il tuo inconscio a generare un
cambiamento utile come smettere di fumare, sentirti più sicuro di te o smettere per no
di balbettare se serve.

Questo in sintesi il Milton model, cos’è e chi ne sono gli scopritori, Bandler e Grinder, di
un linguaggio, abilmente vago utilizzato dall’ipnoterapeuta più famoso di tutti i tempi,
Milton H. Erickson.

8
fi
ff
fi
fi
fl
fi
fi
Scarica subito dunque la tua Guida gratuita e comincia a fare pratica. Diventerai presto
anche tu un abile ipnotista e persuasore.

Bibliogra a

I modelli della tecnica ipnotica di Milton H.Erickson (R. Bandler – J. Grinder)

Ipnosi e trasformazione (R. Bandler – J. Grinder)


9
fi
Il

Milton model
La guida pratica


10
Il Milton model

Mappa mentale del Milton model

11
Il Milton model

1. RICALCARE L’ESPERIENZA PRESENTE

Osserva attentamente la persona di fronte a te e fai delle a ermazioni necessariamente


vere e inconfutabili.

Esempio:

Oggi sei venuto da me e, dopo alcuni convenevoli, ti sei seduto su quella poltrona dove
sei ora...con le mani sulle cosce e i piedi sul pavimento...e mi stai osservando....

Ora scrivi tu.

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

2. PREDICATI DI CONSAPEVOLEZZA

Presupponi che una cosa sia vera usando parole come:

rendersi conto, notare, sapere, prendere coscienza, capire.

Esempi:

“Hai notato che il tuo corpo ha iniziato a rilassarsi in modo naturale?”

“Mentre ti rendi conto che la tua respirazione sta rallentando, cominci a sentirti più
comodo e a tuo agio.”

“Quando prendi coscienza del fatto che hai la possibilità e sei in grado di cambiare te
stesso e le cose, diventi inarrestabile.”

Ora scrivi tu.

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

12
ff
3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

3. PRESUPPOSIZIONI

Qualcosa di non espresso, ma che dai per scontato e che sia necessario, a nché
un’a ermazione sia comprensibile.

Le presupposizioni temporali sono parole che suggeriscono il passaggio o l’importanza


del tempo (ad esempio, quando, dopo, durante, prima, mentre).

Esempi:

“Quando chiudi gli occhi, comincerai a rilassarti.” (Dai per scontato che chiuderà gli
occhi)

“Dopo che ti sarai preso un attimo per rilassarti, voglio che consideri quale sarà la
prossima cosa che farai.” (Dai per assodato che si rilasserà)

Le presupposizioni ordinali mettono in sequenza l’esperienza della persona sfruttando


numeri e posizioni.

Esempi: “Nota semplicemente quale parte del tuo corpo si sente più a proprio agio per
prima.”

“Pensa a quello che succederà dopo quella cosa… e subito poi…”

“La prossima cosa che probabilmente accadrà è che comincerai a sentire le mani più
calde.”

Ora scrivi tu.

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

Componi la tua prima induzione

Scrivi tre frasi per ciascuno dei tre modelli precedenti

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

13
ff
ffi
3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

4. LETTURA DEL PENSIERO

Dici di conoscere ciò che l’altra persona pensa o sente, senza speci care come fai a
saperlo.

Esempi:

“So che stai pensando che forse non dovresti essere qui.”

“So che pensi che potrà essere di cile, ma ne vale la pena.”

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

5. PERFORMATIVA PERDUTA

Quando emetti giudizi di valore senza identi care la persona che li esprime.

Esempi:

“Assumere quell’atteggiamento in pubblico è un rischio”

“È un fatto che il prossimo anno sarà migliore di questo”

Ora scrivi tu.

14
ffi
fi
fi
1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

6. CAUSA-EFFETTO

Le a ermazioni che presuppongono che una determinata azione causerà una speci ca
reazione.

Esempi:

“Arrabbiarti ti servirà soltanto a non gestire bene la situazione”

“Ti basterà soltanto vederla per cambiare idea sul suo conto”

Ora scrivi tu.

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

Componi un’induzione

Scrivi tre frasi per ciascuno dei tre modelli precedenti

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

15
ff
fi
1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

7. EQUIVALENZE COMPLESSE

Suggeriscono che una cosa ne signi chi un’altra, anche se non è necessariamente
così.

Esempi:

“Mi hai fatto un bel regalo, evidentemente ci tieni a me.”

“Il fatto che tu stia balbettando dimostra che sei in imbarazzo”

Ora scrivi tu.

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

8. QUANTIFICATORI UNIVERSALI

I quanti catori universali generalizzano una determinata esperienza.

Esempi:

“Tutti dicono che questa situazione nirà presto”

“Ogni volta che espiri, ti rilassi di più.”

Ora scrivi tu.

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

16
fi
fi
fi
9. OPERATORI MODALI DELLA NECESSITÀ E POSSIBILITÀ

Gli operatori modali della necessità implicano che sia necessario o possibile che
qualcosa accada o meno.

Esempi:

“Bisogna assolutamente insistere no alla riuscita.”

“Puoi facilmente notare quanto sia semplice lasciarsi andare soltanto volendolo.”

Ora scrivi tu.

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

10. NOMINALIZZAZIONI

Verbi trasformati in sostantivi.

Esempi:

“La tua saggezza sarà cruciale per il successo”

“La trance è un fenomeno naturale.”

Componi un’induzione

Scrivi tre frasi per ciascuno dei quattro modelli precedenti

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

17
fi
1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

11. VERBI NON SPECIFICATI

Presuppongono un’azione senza chiarire come si svolge.

Esempi:

“Puoi immaginare come le cose cambieranno.”

“Sono certo che prima o poi supererai ogni di coltà”

Ora scrivi tu.

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

12. DOMANDA RETORICA

Domanda aggiunta alla ne di una frase al ne di aumentare la compliance del soggetto.


Anche se formulata come una domanda, viene pronunciata con il tono di un comando.

La domanda è più o meno incisiva in base alla posizione ove viene inserita.

18
fi
fi
ffi
Esempi:

“Mentre stai seduto in poltrona, ti rilassi sempre di più, non è vero?” (forte)

“Ciascuno di noi può – vero? – decidere di cambiare vita.” (debole)

“Non preferiresti chiudere gli occhi e riposare ora?” (più debole)

Ora scrivi tu.

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

13. MANCANZA DI INDICE REFERENZIALE

La frase non speci ca il soggetto o l’oggetto dell’azione.

Esempi:

“Le donne cambiano molto più facilmente di quanto credano.”

“Si possono sentire molto presto gli e etti di una regolare attività sica.”

Ora scrivi tu.

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

14. CANCELLAZIONE COMPARATIVA (TERMINE DI PARAGONE NON SPECIFICATO)

Una comparazione che manca di speci care uno dei termini di paragone.

Esempi:

“Comincerai a notare di sentirti meglio.”

“Anche se ci provi di più, probabilmente non ce la farai.”

19
fi
ff
fi
fi
Ora scrivi tu.

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

15. DOPPIO LEGAME

Noto anche come “illusione di scelta”.

Puoi usare due a ermazioni che sembrano dare alla persona la possibilità di scegliere,
anche se, in realtà, entrambe consentono a chi parla di ottenere il risultato desiderato.

Esempi:

“Preferisci uscire adesso o tra un po’?”

“Preferisci questa poltrona o quella, mentre ti lasci andare?”

Ora scrivi tu.

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

Componi un’induzione

Scrivi tre frasi per ciascuno dei cinque modelli precedenti

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

20
ff
1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

16. COMANDI NASCOSTI

Comandi inseriti all’interno di frasi più ampie.

Devi dare i comandi aggiungendo una lieve “marcatura analogica” per richiamare
l’attenzione inconscia di chi ascolta, con uno speci co uso di cambiamenti di volume
e del tono di voce o con l’ausilio di gesti particolari.

Esempi:

“Quindi, guardando gli aghi non ti senti a tuo agio (abbassando il volume) adesso ?”
“Non stiamo dicendo (alza il volume) che cambiare è facile (abbassa il volume). ”

“È un bene che tu abbia deciso che è ora che diventi un non fumatore. ” (fai ok con la
mano destra)

Ora scrivi tu.

21
fi
In questo esercizio scrivi le solite tre frasi e poi leggile ad alta voce usando volume,
tono di voce e gesto associati.

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

17. POSTULATI CONVERSAZIONALI

Una “domanda retorica” che, se presa alla lettera, richiederebbe una reazione o
un’azione speci ca.

I postulati conversazionali possono anche contenere comandi nascosti.

Esempi:

“Potresti mettere da parte le preoccupazioni della giornata, mettere semplicemente i piedi


sul divano e rilassarti?”

“Potresti chiudere la porta e sederti?”

Ora scrivi tu.

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

18. STORIE NELLE STORIE

Comincia a raccontare una storia e poi passa a una storia completamente diversa, poi di
nuovo per creare un leggero senso di confusione nella mente di chi ascolta, aumentando
la suggestionabilità e la compliance. Non hai limiti al numero di storie che puoi
concatenare purché ricordi l’esatta sequenza per tornare indietro. Puoi inserire
suggestioni e comandi ad ogni cambio di storia.

Esempio:

Questa situazione mi ricorda come tempo fa, mentre stavo tenendo un seminario a Roma,
una persona del pubblico mi disse: “Sai, mio padre aveva delle idee molto simili. Diceva

22
fi
sempre: ‘Non è necessario combattere e sforzarsi per ottenere le cose. Lo dico
sempre alla gente, gliolo: «Basta che sai cosa vuoi e che cerchi il modo più facile di
ottenerlo»’. E secondo lui il modo migliore per farlo era piani care. Ricordo sempre il
giorno in cui ha detto: ‘Se una cosa non risulta facile, c’è qualcosa che non va’. E
aveva proprio ragione”.

Ora scrivi una tua storia con almeno altre due concatenate. Ad ogni cambio di storia
inserisci un comando o una suggestione come nell’esempio.

1. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

19. VIOLAZIONI DELLE RESTRIZIONI DI CATEGORIA

Quando attribuisci intelligenza o qualità “umane” a oggetti inanimati.

Esempi:

“La poltrona ti suggerisce di rilassarti.”

“Quel mal di testa ti sta dicendo che è ora di prenderti del tempo.”

Ora scrivi tu.

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

20. UTILIZZO

23
fi
fi
Una forma di ricalco: si incorpora nella frase quello che sta accadendo. Qualsiasi cosa
accada può essere sfruttata e utilizzata come parte del processo.

Esempi:

“Il cane che senti abbaiare ti da modo di capire quando la tua attenzione è rivolta
all’esterno”

“Muoverti sulla poltrona ti consentirà di trovare la posizione più confortevole per te”

Ora scrivi tu.

1. _____________________________________________________________________________

2. _____________________________________________________________________________

3. _____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

21. AGGETTIVI E AVVERBI DI COMMENTO

Sono parole che predispongono chi ascolta ad attribuire una qualità a ciò che segue,
come:

• probabilmente,

• fortunatamente,

• sorprendentemente.

Esempi

“Fortunatamente, non devi fare niente per rilassarti. Lascia semplicemente che accada.”
“Probabilmente, comprenderai al volo quello che sto per dirti.”

Componi un’induzione

Ora scrivi il numero di frasi che preferisci scegliendo, anche senza seguire un ordine
speci co, tutte gli schemi linguistici del Milton model che ti ho proposto in questa guida
pratica.

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

24
fi
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

25
________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________


26
Queste sono soltanto una parte delle strutture linguistiche del Milton model estratte da
Bandler e Grinder durante il lavoro di Milton Erickson. Le restanti potrai trovarle nel libro
I modelli della tecnica ipnotica di Milton H. Erikson (Patterns of the Hypnotic
Techniques of Milton H. Erickson, M.D).

Tuttavia, prendere familiarità con i modelli linguistici che ti ho proposto in questa guida
pratica, ti consentirà di avere già molti strumenti per creare cambiamenti pervasivi e
permanenti.

Per acquisire un’adeguata familiarità ti esorto a scrivere quanti più esempi possibile
di ciascun modello, usandoli poi per creare diverse induzioni.

L’ideale sarebbe dedicare un giorno o due a ciascuna struttura.

Ricorda, inoltre, di esercitarti ad alta voce; con un


amico, con un registratore.

Ottimo lavoro.

Se vuoi saperne di più sul Milton model prenota la tua


sessione di Coaching gratuita. Potrai capire come lo
applico nel coaching e quali straordinarie opportunità
puoi cogliere avvalendoti di un Coach.

A presto su www.sinapsicoaching.com

Giuseppe Vargiu


27
Chi sono

Giuseppe Vargiu

Benvenuto in SinaPsiCoaching

Sono un uomo innamorato della vita e delle straordinarie potenzialità che la mente può
o rire per viverla nel modo più pieno e soddisfacente.

Non avevo nemmeno 18 anni quando feci la prima sessione di rilassamento con delle
audiocassette di Training Autogeno comprate in edicola. Mi stupii delle piacevoli
sensazioni che mi fece provare e mi fece incuriosire su quanto ci potesse essere ancora
di sconosciuto delle in nite risorse della mente umana.

Da allora ho continuato a studiare e a sperimentare, sul campo, le conoscenze e le


tecniche per usare la mente in maniera e cace al ne di migliorare il benessere mio,
delle persone che amo e che hanno collaborato con me.

Nei quasi 42 anni di servizio prestati nella Guardia di Finanza, quasi 38 li ho passati
pilotando elicotteri e gestendo equipaggi come pilota operativo, istruttore e
collaudatore.

È stato proprio nell’ambiente aeronautico che ho cominciato ad approfondire gli aspetti


psicologici legati alle dinamiche che si creano operando in gruppo attraverso il CRM,
Crew Resource Management – Gestione delle Risorse dell’Equipaggio. Il CRM è il
risultato degli studi condotti negli anni ’70 da un team di psicologi ed esperti del settore
riguardo l’in uenza del Fattore Umano sugli incidenti di volo.

Comunicazione, Gestione dello Stress, Dinamiche di gruppo, Leadership, erano le


aree di maggior interesse su cui si concentrarono studi ed esperimenti degli psicologi i
quali individuarono nuove metodologie per l’interazione e cace tra i membri
dell’equipaggio. E da allora, infatti, il numero degli incidenti di volo diminuì drasticamente.

Ho avuto modo, a mia volta, di applicare le tecniche suggerite durante le quasi 5.000 ore
di volo sugli elicotteri nella gestione dei membri dell’equipaggio. Gli stessi principi mi
sono stati di grande aiuto nello svolgimento delle mie funzioni di Comandante nella
gestione dei miei collaboratori.

28
ff
fl
fi
ffi
fi
ffi
Come Responsabile della Sicurezza dei Lavoratori (RSPP) ho inoltre tenuto numerosi
seminari sulla Gestione dello Stress da lavoro correlato.

Ho continuato poi, e continuo senza sosta, la mia formazione con l’eccellenza della PNL
e del Coaching come Richard Bandler, cocreatore stesso della PNL, Anthony Robbins,
considerato il Coach numero 1 al mondo, NLP Italy Coaching School con la quale ho
avuto il piacere di collaborare, Owen Fitzpatrick, stretto collaboratore di Bandler, Centro
di Ipnosi di Milton Erickson e sto completando gli studi di Psicologia con la più antica e
prestigiosa Uninettuno University, leader tra le università telematiche.

Voglio dedicare questa parte della mia vita alla divulgazione delle esperienze maturate in
questi lunghi anni nella convinzione che la condivisione contribuirà a migliorare le
persone e il mondo in cui viviamo.

29

Potrebbero piacerti anche