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Il taccuino della Murderparty – Caso n. 29 – Il mistero del dramma scozzese – di Silvia Setti e Elena Carpi - www.murderparty.

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Chi sei

Sei un uomo di 46 anni. Ti reputi un tipo gradevole e carismatico; ti tieni in forma, dieta e palestra,
perché pensi che comunque la prima impressione sia quella che conta.
Vi fu un tempo in cui ti dedicavi all’arte da dietro una cattedra; nasci come professore di letteratura.
Un bel giorno hai deciso di seguire davvero la tua vocazione e da allora sei un regista: non uno di
quegli arrampicatori che non vedono l’ora di approdare a Hollywood per girare un colossal ma uno di
quelli che ancora amano l’odore polveroso dei sipari e l’emozione forte delle prime; un regista di
Teatro. La critica ti considera un talent-scout per alcune brillanti stelline che hai scoperto, ma in
realtà tu sei un pigmalione, consapevole che le stelline non si scoprono, si crescono.

Chi sono gli altri

• Amanda La Rue: è la principale star dei tuoi spettacoli da cinque anni a questa parte. E’
molto bella e soprattutto ha un gran talento; tu l’hai scoperta ma sopra ogni cosa l’hai
“cresciuta” e la sua maestria in ruoli difficili, come quello di Lady Macbeth, è principalmente
merito tuo. E’ una ragazza molto capricciosa e le hai lasciato imporre compromessi e dettare
condizioni che a nessun altro permetteresti; ti sei perfino compatito quel suo orrido cagnetto
che s’infila dappertutto e mordicchia ogni cosa incontri sulla sua strada… per non parlare di
quanto nuoccia alla tua allergia! Ora hai il fondato timore che voglia piantarti in asso per
inseguire i suoi sogni e questa cosa ti rende furioso! Non ha avuto nemmeno il fegato di
parlartene… ma è giunto il momento di affrontare la questione e, per come la vedi, o resta con
te a finire quel che avete cominciato o non l’avrà nessuno!

• Ida Sforacchi: è la nipote di Primo e la conosci da quando era bambina. Ha studiato da


estetista ma tu su consiglio di suo zio l’hai assunta come costumista, truccatrice e parrucchiera
delle tue piccole star… beh, nel tempo in realtà, è diventata un po’ la cameriera personale di
Amanda. E’ una brava ragazza e lavorare sodo non la spaventa, tuttavia ha un carattere
ombroso e un po’ cupo, non ti stupisci che ad Amanda non piaccia.

• Gianluca Presta: è anche lui un tuo dipendente, si occupa delle scenografie. Lo consideri una
colonna portante della tua piccola compagnia. E’ molto bravo nel suo lavoro e al contempo sa
fare di tutto un po’: negli anni si è improvvisato con successo meccanico, idraulico,
elettricista, … A volte ha un fare un tantino supponente, ma non sapreste davvero fare a meno
di lui!

• Christian Cabrini: è l’attore principale della tua compagnia; bravo e molto diligente nello
studiare le sue parti ma per niente ambizioso… sembra prendere il teatro come un hobby. Ti è
simpatico ma temi che possa nuovamente mettere tensione tra le tue ragazze…
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• Mia Crovi: è un’attrice “di riserva”, ha lavorato spesso per te e le vostre collaborazioni stanno
diventando sempre più frequenti. E’ una ragazza molto ambiziosa ma ancora inesperta, fino
ad ora le hai assegnato solo ruoli secondari ma non stavolta… stavolta sarà ufficialmente la
sostituta di Amanda nel ruolo di Lady Macbeth, sperando che la cosa non crei troppa
acredine tra le due.

• Primo Tancredi: è il tuo migliore amico fin dall’infanzia e, soprattutto, il maggior


finanziatore e l’amministratore nonché lo sceneggiatore della tua compagnia, il “Seme di
Senape”. Ha un gran fiuto per gli affari ed è molto abile nel prendere i contatti giusti. Anche
se i teatri in cui vi esibite non sono mai vuoti, a volte non sono nemmeno pieni e un uomo
abile ed esperto come Primo che abbia anche un po’ di liquidi a disposizione è fondamentale
per non affondare nei momenti bui.

• Shanti: altra attrice fissa della tua compagnia. E’ una ragazza singolare ma insostituibile;
utilizza il metodo Stanislavskij d’istinto, senza nemmeno sapere che esista e non c’è ruolo,
maschile o femminile, al quale non sappia rendere merito.

• Franco Desìo: è un ragazzo tedioso e invadente, perdutamente innamorato della bella


Amanda. A volte è un autentico fastidio con quel suo continuo ronzare attorno ad Amanda
che non lo sopporta, ma non vuoi nemmeno trattarlo troppo male perché secondo te è pazzo
e con i pazzi non si sa mai…

Nei mesi precedenti

• Negli ultimi tempi, ti senti teso e pieno di dubbi. Durante la tua carriera hai avuto delle
soddisfazioni ma anche molte critiche, la peggiore delle quali è di essere un mediocre, uno che
si accontenta delle briciole. Tu non ti vedi affatto così, ma ora più che mai, desideri che il
mondo intero si accorga che sei un regista, un talent-scout e, sopra ogni cosa, un autore di alto
livello. Quando hai incontrato Amanda, recitava per qualche spicciolo nell’androne di un
noto museo cittadino; hai riconosciuto immediatamente il suo grande talento e nel giro di
poche ore l’avevi provinata, assunta e eletta a tua musa. Sono passati quasi cinque anni da
allora e il contratto che la lega al “Seme di Senape” sta per scadere. Il tuo scopo è fare in
modo che non se ne vada, anche se quel suo atteggiamento da diva capricciosa non è affatto
d’aiuto. Circa un mese fa ad esempio, sono apparse decine di cartelloni pubblicitari in molti
quartieri, ciascuno con un immenso primo piano di Amanda e la scritta “Il viso più bello della
città…”. Primo era fuori di sé. Da contratto Amanda non dovrebbe accettare alcun lavoro
senza la vostra completa approvazione, invece al solito, nessuno di voi due ne sapeva nulla. Ti
sei dovuto prostrare ai piedi di Primo per convincerlo a non sbatterla fuori su due piedi.
• Coltivi un ambizioso progetto, riguardo ad Amanda. Hai terminato da poco la tua opera
prima. L’hai intitolata “Egloga Illogica” ed è praticamente ritagliata alla perfezione sulla tua
stellina. Gliene hai parlato diffusamente, ma ancora non ha letto il tuo manoscritto; sai che
ha molto da fare e che il Macbeth è un dramma impegnativo, così ti riproponi di tornare alla
carica subito dopo la prima: Amanda accetterà quel ruolo, rinnoverete il suo contratto e tu
finalmente potrai sottoporre il tuo lavoro ad un noto regista che corteggi da tempo. L’hai
invitato alla prima per mostrargli le doti di Amanda, che già ben conosce a quanto che si dice
nell’ambiente; intendi convincerlo a dare il via a una grande produzione incentrata proprio su
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di lei, con Amanda come unica star e te come suo agente, autore, produttore e sceneggiatore…
senti già fortuna e gloria bussare alla tua porta!
• Tempo fa sei stato vittima del cosiddetto crampo dello scrittore. Il tuo lavoro procedeva
spedito, finchè un dibattito alla televisione, in cui un noto critico letterario sosteneva la poca
classe dei monologhi tragici, ti ha messo in ansia riguardo la tua opera. Ne avevi scritto solo
una manciata di pagine ma dovevi toglierti il dubbio. Hai chiesto a Christian se avesse voglia
di leggerla: è uno studente e ha una mente piuttosto brillante, hai pensato potesse darti un
buon consiglio; soprattutto è molto discreto. Ha accettato volentieri. Lo ha trovato molto
interessante e arguto. Non ti serviva altro, sei ripartito più determinato che mai. Da allora hai
spesso parlato a Christian di come procedeva il tuo progetto, senza mai andare troppo nei
dettagli.
• Amanda possiede più di un’abilità. Quella meno apprezzabile è sicuramente la sua innata
capacità di mandare il prossimo fuori dai gangheri. Non ha nessun rispetto per le cose degli
altri; o per gli altrui sentimenti, se è per questo. Qualche mese fa ha preso senza permesso il
cuscino su cui solitamente Shanti si racchiude in meditazione per farne una cuccia per Pepe.
Hai visto la povera Shanti piangere disperata in un angolo mentre scuoteva il suo amato
cuscino nel tentativo di toglierne il pelo; hai chiesto spiegazioni a Ida che ti ha subito
raccontato l’accaduto. Hai perso le staffe e redarguito Amanda piuttosto duramente; non
credi che sia servito a molto ma non potevi certo lasciare senza seguito questa cosa, specie
quando l’egoista stellina ritiene di poterti strapazzare per ogni minima mancanza che, nella
sua testolina egocentrica, le viene rivolta.
• Tre settimane fa hai chiesto nuovamente ad Amanda di sfogliare tua opera: era ormai finita
ma ti serviva che lei la leggesse per te, dovevi fare alcuni aggiustamenti. Come sempre ha
trovato mille pretesti, anche se l’hai supplicata di collaborare. Non avendo alternative, hai
chiesto a Shanti di recitare per te: alla fine lo ha fatto, ma non ne era affatto felice. Ciò che
importa è che ora il tuo manoscritto è pronto per il rilegatore: hai già preso accordi con il
migliore in città.
• Qualche settimana fa hai di nuovo pescato Franco che frugava nel camerino di Amanda.
Anche se solitamente cerchi di non essere troppo duro con lui, questa storia sta diventando
inaccettabile: nemmeno l’ingiunzione che qualche mese fa hai convinto Amanda a richiedere
lo tiene alla larga! Lo hai afferrato per una manica e lo hai buttato fuori dal teatro senza tanti
complimenti, intimandogli di non farsi più vedere o avresti chiamato la polizia. Hai ritenuto
opportuno discutere di questa antipatica situazione con Primo: sei sicuro che riesca ad andare
e venire a suo agio con l’aiuto di qualcuno che lavora all’interno del teatro, ma non hai idea
di possa essere così stupido. O così malvagio.
• Altri messaggi anonimi rivolti ad Amanda! Pensavi di averli intercettati tutti, come fai sempre
e invece uno ti deve essere sfuggito… E’ venuta a dirti che in mezzo alla posta che Ida le ha
consegnato c’erano di nuovo insulti e minacce…. A volte pensi addirittura che Ida si diverta a
vederla così impaurita. Temi che l’artefice di quelle missive possa essere uno di voi. Uno
qualunque di voi… ad Amanda, qui dentro, non mancano certo i nemici.
• Un paio di settimane fa, ti sei offerto di aiutare Primo inviando tu stesso alcuni biglietti di
invito alla prima alle persone di spicco cui avete riservato il palchetto d’onore. Dovevi
comunque recarti in centro a ritirare il tuo capolavoro, rilegato a puntino. Hai pensato che
sarebbe stato carino allegare al pacchetto contenente la tua opera, che stavi giusto spedendo al
famoso regista che corteggi, un piccolo presente come segno di stima. Forse ti sei lasciato
prendere la mano, ma a un certo punto ti sembrava scortese non allegare niente agli altri
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biglietti destinati a critici e giornalisti; così ti sei procurato il denaro necessario e hai subito
provveduto.
• Lo scorso venerdì è successa una cosa grave. Non sai come sia cominciata ma sai bene com’è
finita. Eri in ufficio con Primo quando avete sentito strilli inumani provenire dall’interno del
teatro, vi siete precipitati e avete visto un’Amanda infuriata come non mai strappare un abito
azzurro di dosso a Ida. Dopo che le avevate separate, Amanda ti ha detto che “quella
sguattera” aveva osato andarsene in giro con quel prezioso indumento cucito su misura per lei
per la prima da un sarto famoso; ora pretendeva che tu buttassi fuori Ida a calci e intendeva
recarsi a denunciarla per furto. Voleva rovinarla. Hai cercato di farla ragionare e, per
ammansirla, sei andato a sgridare Ida ad alta voce; Primo aveva già cominciato. Amanda se n’è
andata proclamandosi sconvolta e bisognosa di riposo. Dubiti fortemente che questa vicenda
sia conclusa così ma hai pregato Amanda di rimandare ogni rappresaglia a dopo la prima.
• Hai i nervi a fior di pelle. Quest’attesa ti sta lacerando. La prima è vicina, manca solo qualche
giorno e ancora nessuna notizia. Devi fare qualcosa. Quand’ecco Franco! Di nuovo nel teatro
indisturbato! Ha in mano un paio di forbici… in un attimo gli sei addosso, lo strattoni, lo
picchi… prima ancora di avere il tempo di pensare… E Amanda lì accanto, attonita e
terrorizzata; deve aver visto anche lei le forbici in mano a quel maniaco! Lo hai preso e buttato
per strada come un cane, incurante del suo blaterare insensato. Ma sei spaventato: non è da te
perdere il controllo a quel modo. I nervi che cedono ti dicono chiaramente che non ne puoi
più di tutta questa tensione. Ti sei avvicinato ad Amanda, stava bene. Le hai consigliato di
andare a casa e ti sei offerto di accompagnarla. Non ha accettato, ovviamente… ormai fa di
tutto per evitarti… ha qualcosa da nascondere e tu non sai più che pensare. Per fortuna,
almeno, non è andata sola: Gianluca, anche se di malavoglia, l’ha accompagnata a patto che
chiudesse Pepe nella borsetta per non trovarsi l’auto sportiva piena di pelo.

Il giorno della prima

• Ti sei svegliato molto presto questa mattina… e non è stato difficile visto che non hai
praticamente chiuso occhio. Non è strano che l’ansia ti abbia rubato il sonno, questa è una
giornata importantissima. Cruciale per la tua compagnia. Anche se hai cercato di quietare un
po’ i nervi con una sostanziosa colazione e una lunga corsa seguita da una doccia
corroborante, alle 7.30 eri già ad aprire il teatro. Poco male, hai pensato: avevi il tempo per
ricontrollare tutte le tue faccende e per incoraggiare i ragazzi in questa brillante occasione.
• Eri d’accordo con Primo che sarebbe stato presente tutta la giornata; è davvero un caro e
premuroso amico: voleva starti vicino e aiutarti in ogni modo. Peccato che abbia avuto
qualche contrattempo: ti ha telefonato quando eri da poco entrato a teatro per avvisarti che
avrebbe tardato; ha accennato anche a cose importanti di cui dovevate parlare. Non vedevi
l’ora di ricevere qualche buona notizia!
• Poco dopo le 8 sono arrivati Gianluca e Ida, li hai salutati e li hai lasciati alle loro faccende.
Tu avevi parecchie scartoffie da sistemare nel tuo ufficio.
• Hai ricevuto un sacco di telefonate nella mattinata... tra auguri per la serata, i soliti mille
piccoli particolari da sistemare, i giornalisti e il resto, non vedevi l’ora che il telefono smettesse
di vibrare sulla tua scrivania!

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• Mentre i ragazzi sono arrivati puntualissimi, Amanda come al solito si è fatta aspettare...
Christian è venuto in ufficio a dirti che ancora non c’era e che nel frattempo avrebbe
cominciato a provare qualche battuta con Mia. Nessuna novità: Amanda ha tutti i pregi ma
anche tutti i difetti di una star, la puntualità non è certo cosa che la caratterizzi.
• Sarà stato mezzogiorno quando Gianluca è venuto a chiamarti: il tecnico prima di andarsene
voleva fare alcune raccomandazioni a tutti. Sul palcoscenico avete prestato la massima
attenzione. Devi ammettere che quando ha attaccato con la storia del Dramma Maledetto e
dello stare doppiamente attenti hai rabbrividito: mai quanto oggi ti auguri che tutto vada per
il verso giusto! Sai bene che inscenare il Macbeth è sempre un azzardo ma indietro non si torna
e deve assolutamente andare tutto nel migliore dei modi.
• Verso la mezza Primo finalmente è arrivato e portava notizie straordinarie: lo spettacolo è sold
out! A parte una manciata di biglietti di cui avete omaggiato cari amici ed eventuali sponsor,
decine e decine di spettatori paganti non vedono l’ora di assistere alla prima! Eravate tutti
eccitatissimi, i ragazzi saltavano e gridavano di gioia! Primo è venuto a dirti che più tardi
dovevate discutere alcune questioni per la serata e che poteva essere un buon momento per
una pausa; ha anche detto di voler andare a pranzo alla “Regina delle Fate”, il ristorantino in
fondo al viale. Hai immediatamente annunciato a tutti due ore di break e hai invitato
chiunque lo desiderasse a fare compagnia a te e Primo per il pranzo. Veramente, alla fine solo
Christian è venuto con voi... Ida, Gianluca e Shanti non avevano evidentemente voglia di
pranzare, mentre Amanda ha avuto una delle sue grandi uscite drammatiche: ha detto che lei
e Pepe avevano necessità di rilassarsi e concentrarsi in vista della grande serata, pertanto
avrebbero passato il pomeriggio in una beauty farm poco fuori città... In un attimo se n’era
andata; Mia, appena saputo che nel pomeriggio Amanda non ci sarebbe stata, è corsa via per
andare a prendere i suoi oggetti di scena. Primo si è fermato a parlare un paio di minuti con
Gianluca e poi siete usciti alla volta del ristorante.
• Eravate a tavola, appena dopo la prima portata, a chiacchierare del più e del meno, quando
Primo si è alzato per uscire a rispondere al cellulare. Rimasto al tavolo con Christian avete
commentato il numero di Amanda e ne hai approfittato per chiedergli se stesse meglio
riguardo alla loro rottura... ti senti piuttosto soddisfatto perché pare che in fondo l’abbia
superata bene. Quando Primo è tornato, circa 20 minuti dopo, voi stavate già finendo il
secondo e il suo si era ormai freddato... ti è sembrato davvero molto scocciato, oggi nemmeno
il suo telefono deve aver smesso un attimo di suonare.
• Eravate al caffè quando Christian vi ha salutato dicendo che voleva approfittare del tempo di
pausa che rimaneva per ripassare un altro po’. Rimasti soli al tavolo, tu e Primo avete ordinato
altro caffè e parlato delle vostre faccende. Erano da poco passate le 14 quando vi siete alzati:
Primo aveva ancora alcune cose da sbrigare e vi avrebbe raggiunto nel pomeriggio, tu intanto
potevi tornartene al lavoro.
• Rientrato a teatro lo hai trovato deserto, e questo ti ha un po’ innervosito; non fai che
ripetere ai ragazzi che non vuoi che rimanga tutto aperto con nessuno dentro, già così tenere
quella piaga di Franco lontano dalle vostre cose e da Amanda è quasi impossibile... a
proposito, ti sembra che sia un po’ troppo tempo che non lo vedi bazzicare lì attorno e questo
t’inquieta: certe volte è meglio sapere da che lato arriva il pericolo anziché pensare di averlo
evitato per poi trovarselo all’improvviso tra capo e collo. Sei comunque giunto alla
conclusione che gli altri fossero tutti a prendersi un caffè all’Oberon il bar lì di fronte, dalla
vetrina del quale si vede benissimo la porta del teatro e che quindi non si fossero presi la briga

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di chiudere per qualche minuto. In effetti poco dopo è entrato Gianluca, hai risposto al suo
cenno di saluto e sei tornato in ufficio, tanto per cambiare eri al telefono.
• Saranno state le 15.30 quando hai ricevuto una telefonata completamente inaspettata:
Amanda aveva per te notizie spiacevoli. La tua star è partita inveendo contro Ida e ha concluso
dicendo di essersi infortunata. Da quanto hai capito in quello sproloquio, uscendo Amanda è
passata da una sarta, prima di recarsi alla spa, per ritirare un costume su misura per stasera,
che si è fatta confezionare e che non ha voluto tenere qui per paura che Ida se lo infilasse di
nascosto; uscendo dall’atelier è caduta; pensando non fosse nulla di grave, è andata lo stesso
alla beauty farm, ma quando è stata là ha notato che la caviglia si era gonfiata terribilmente.
Per farla breve: ora è al Pronto Soccorso per fare una serie di lastre e ti ha avvisato prima di
spegnere il cellulare, come d’obbligo in ospedale; ha giurato che sarà qui per entrare in scena
puntuale, pronta e meravigliosa. Non sai bene quanto crederle, la piccola non è certo un
orologio svizzero. Hai aspettato un attimo di digerire la cosa e poi ti sei recato sul palco,
interrompendo le prove, perché ti sembrava corretto dire a tutti quanto stava accadendo.
C’era anche Primo che doveva essere appena arrivato; è subito venuto a chiederti spiegazioni
più accurate e gli hai detto quel che sapevi; poi passando per tornare in ufficio hai ricordato a
Mia che se Amanda non dovesse arrivare in tempo sarà lei ad andare in scena.
• Poco prima delle 17 hai ricevuto la posta. Un nutrito mucchietto di telegrammi che hai subito
aperto: in una giornata stressante come questa avevi proprio voglia di leggere un po’ di auguri
e di incoraggiamenti. Non ti sbagliavi: amici e colleghi ti riempivano di complimenti per la tua
scelta coraggiosa di andare in scena con questo grande classico... avevi proprio voglia di
sorridere e sentivi che tutto sarebbe andato per il meglio. Ma ecco, all’improvviso la
maledizione aleggiare ancora su di te. Uno dei telegrammi conteneva tutt’altro che
congratulazioni; diceva: “UCCIDERO’ AMANDA. LA PRIMA SARA’ LA SUA TOMBA. HA FINITO DI
NUOCERE.” . Ti sei sentito mancare. Sono anni che lavori con Amanda ed è capitato, anche
piuttosto spesso in verità, di ricevere biglietti sgradevoli rivolti a lei... alcuni li ha aperti
personalmente e molti li hai intercettati tu e glieli hai nascosti... ma non era mai successo di
ricevere una minaccia così esplicita e definitiva. Terrorizzato sei sfrecciato fuori dal tuo ufficio
interrompendo nuovamente le prove e hai informato gli altri della terribile novità. Ti è
sembrato che Primo e Mia prendessero la cosa poco sul serio, evidentemente convinti che
fosse solo uno scherzo di cattivo gusto; Christian invece ti è sembrato terrorizzato, quanto te...
non è difficile capire chi vuole davvero bene ad Amanda e si preoccupa per lei... sempre che
quello di Christian non fosse un latente senso di colpa...
• Forse più per metterti tranquillo che altro, Primo ha invitato tutti a ricontrollare gli oggetti di
scena alla ricerca di eventuali anomalie. E in effetti, cercavate da alcuni minuti, quando
Christian e Gianluca sono schizzati fuori da dietro le quinte con espressioni spaventate: il tuo
istinto non si sbagliava, c’è qualcosa che non quadra con la scenografia; un pezzo di scena
rischia di cadere sul palco, proprio dove reciterà Amanda, uccidendola sul colpo, a causa di
una manovella introvabile. Gianluca ha spiegato per filo e per segno quale fosse il problema,
ma devi ammettere di non averlo nemmeno ascoltato... quel che importa è il succo e cioè che
se non trovate una soluzione stasera qualcuno morirà in scena perpetuando nuovamente il
mito della Maledizione.
• Eri sconvolto e non eri l’unico. Per fortuna almeno Primo ha mantenuto il controllo di sé e
ha immediatamente chiamato il capo della polizia, suo caro amico, che ha garantito il
tempestivo intervento dei suoi migliori detective.

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• A un certo punto hai visto Gianluca trafficare con alcuni attrezzi sulla plancia di controllo...
quando gli hai chiesto se ci fosse una soluzione al problema ti ha risposto in modo piuttosto
secco che l’unica cosa che si possa fare è acciuffare il colpevole e fargli tirare fuori a ogni costo
la manovella perduta.
• Finalmente, attorno alle 18, la polizia è arrivata e ora potete solo sperare che riescano a
risolvere il caso prima delle 21 quando inevitabilmente il sipario si alzerà sulla sorte di Lady
Macbeth.

I tuoi segreti

• L’insonnia e l’ansia purtroppo non sono affatto una novità per te, sono settimane che non
passi una notte decente. Hai aspettato e sperato e invece ancora nessuna risposta dalle persone
cui hai inviato la tua opera prima. Il riscontro che attendevi di più era naturalmente quello
del famoso regista: cullavi sul serio la speranza che ti chiamasse per accordarvi e, per
annunciare stasera stessa dopo la prima, una nuova grande produzione organizzata dai suoi
studios con la tua sapiente regia e Amanda come protagonista. Per lanciare nel mondo
“Egloga Illogica”, la tua opera; un lavoro senza precedenti, ispirato e arguto, una critica forte
ma benevola al mondo di oggi... Ti sei detto di calmare i nervi, la giornata è ancora lunga; si sa
come sono i registi famosi, amano i colpi di scena... chiamerà. Come potrebbe non farlo?
• Nella mattinata hai provato decine di volte a chiamare il famoso regista; saresti voluto
apparire di classe, superiore, non mostrare debolezza, ma l’ansia è stata più forte di te. Alla
fine sei riuscito a parlare solo con la sua segreteria telefonica o a essere messo in attesa per
avere contatto con gli uffici. Sei amareggiato al pensiero di avere solo i suoi numeri generici
come un qualunque seccatore. Una delle telefonate sembrava andare a buon fine, tra
un’odiosa musichetta di attesa e l’altra, pareva ti passassero quantomeno la sua segretaria
personale; per il nervosismo hai preso a passeggiare avanti e indietro, sei anche uscito dalla
porta di sicurezza sul lato del teatro per prendere una boccata d’aria ma lì hai trovato
Gianluca intento a fumare e sei tornato subito dentro. Purtroppo la chiamata si è interrotta di
nuovo e, cominciavi a pensare che non fosse un caso... sei tornato furioso nel tuo ufficio e vi
hai trovato Christian in vena di seccarti a quanto pare.
• Forse anche Christian ha avuto una notte insonne, ha partorito un’idea curiosa: voleva
convincerti a concedere a lui la parte del protagonista nella tua opera prima. Ha cominciato a
dire che sarebbe stato bravo quanto e più di Amanda, che il personaggio principale si poteva
facilmente convertire da donna a uomo e che era stanco di sentirsi accusato di non essere
ambizioso... Ti sei subito un po’ pentito di avergli parlato in confidenza del tuo lavoro: come
fa a non capire che quella parte è stata ritagliata alla perfezione su Amanda? E poi Christian è
bravino ma non ha affatto la stoffa per sostenere un monologo di più di due ore... sospetti che
abbia tradito la tua fiducia parlando della tua opera a Mia e che lei lo stia costringendo a
cercare di fare carriera a spese del tuo capolavoro. Lo hai lasciato a malapena finire e lo hai
cacciato in fretta dal tuo ufficio, consigliandogli di cominciare a provare.
• Appena Christian è uscito, hai nascosto in fretta le ricevute che avevi dimenticato sul tavolo:
frutta secca, sidro di altissima qualità, una rilegatura di gran classe per la tua opera, un book
ammaliante di Amanda nelle sue pose più drammatiche e un corriere di lusso. Tutte cose per
le quali hai speso una piccola fortuna e che hai inviato, oltre che al famoso regista, anche a un
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paio di critici accreditatissimi e a un paio di giornalisti di testate molto diffuse che si


occupano di arte e cinema; invano forse, non hai ancora ricevuto risposta da nessuno. Il
tempo stringe, devi al più presto trovare uno sponsor per promuovere la tua opera: non è
arrivato solo per Amanda il momento di fare il salto, vuoi farlo anche tu. Hai anche un altro
problema da risolvere: a quest’ora immaginavi di avere già uno sponsor mentre non è così;
quando hai confezionato gli omaggi di presentazione per tua opera, hai usato i soldi della
compagnia, sul cui conto corrente hai delega, perché ti sembrava una spesa interna... non hai
detto niente a Primo, sai che non concepisce questo tipo di foraggiamenti e non volevi
preoccuparlo per cosucce simili. Ora però devi cominciare a pensare a come rifondere i soldi
presi nel caso nessuno accolga la tua idea. Hai anche riletto la brutta della lettera che hai
allegato a ogni pacco:
“Voglia accettare in segno di stima l’umile presente che le ho fatto avere e, a suo agio, si
pregi di scorrere questo splendido monologo che sarà interpretato, qualora voglia
sponsorizzarci, dall’impareggiabile Amanda La Rue; alla prima potrà estasiarsi
personalmente delle doti interpretative di quest’astro nascente che potrebbe trovare in
quest’opera la sua massima espressione drammatica. Cordiali saluti, Willer A.”

Di gran classe. Non si poteva ignorarla.


• Per guadagnare un po’ di tempo hai pagato il tecnico delle luci con un assegno postdatato.
• A pranzo è successo quanto di peggio potesse accadere: appena Christian se n’è andato, Primo
ti ha messo con le spalle al muro. Non solo ha scoperto l’ammanco e capito subito che i soldi
li hai presi tu, ha anche deciso di revocarti la delega sul conto della compagnia. Hai cercato di
spiegargli che hai prelevato quei soldi per promuovere sia la tua opera che Amanda e che lo
hai fatto per il bene dell’intero gruppo, ma non ha voluto sentire ragioni... ha detto che a
causa dei soldi che hai sottratto l’affitto del teatro non era stato pagato e, che se non avesse
prontamente provveduto, vi avrebbero buttati fuori entro sera... devi ammettere che a questo
non avevi pensato. Non sai come sia possibile, ma sapeva persino dell’assegno postdatato che
hai fatto al tecnico. Avete litigato e il lato peggiore della vicenda è che ha ragione lui; con
tutto il bene che ti vuole deve essersi sentito tradito e sfruttato, e ti servirà tempo per fargli
capire che le tue intenzioni erano più che buone. Alla fine se n’è andato lasciandoti al tavolo a
riflettere sui tuoi errori.
• Appena sei rimasto solo al tavolo hai ricominciato a telefonare al regista sempre più
disperatamente. Come al solito hai subito attese estenuanti e musichette avvilenti. Ti sei
avviato lentamente verso il teatro attendendo un segno di vita dal telefono ed ecco...
finalmente ti hanno messo in contatto con la persona di cui avevi bisogno… il famoso regista!
Finalmente un raggio di sole, la speranza per un istante più viva che mai seguita poi dalla più
terribile delle delusioni. Non ha nemmeno letto la prima pagina della tua opera, non vuole
saperne niente di te, non gli interessi e ti ha pregato di non scocciarlo più. Ha rincarato la
dose: ti ha consigliato di goderti questa serata perché da domani Amanda lavorerà in esclusiva
per lui. Il contratto è già pronto e quella vipera ha già accettato: firmeranno stasera davanti a
champagne e caviale a una festa privata che il regista darà a casa sua come sorpresa di
benvenuto per Amanda. Lo stavi ancora supplicando di ripensarci quando hai notato
Gianluca che rientrava in teatro, tu ci eri arrivato senza nemmeno rendertene conto. Ti sei
chiuso nel tuo ufficio a piangere la tua immane delusione.

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Il taccuino della Murderparty – Caso n. 29 – Il mistero del dramma scozzese – di Silvia Setti e Elena Carpi - www.murderparty.it

• Il resto del pomeriggio è andato di male in peggio: l’infortunio di Amanda, i ritardi nelle
prove, la furia di Primo e, per finire in bellezza, il fantasma della morte che aleggia sulla serata.
Pensavi di impazzire. Mentre Gianluca ti ripeteva in toni piuttosto villani che l’unico modo di
evitare il peggio era sospendere tutto e ritrovare la manovella, all’improvviso un barlume di
luce è apparso in fondo al tunnel: hai deciso di non volerti dare poi così da fare per ritrovare
l’attrezzo. Forse ha ragione Shanti quando dice che non è possibile opporsi al male perché il
male non esiste e tutto va sempre nel migliore dei modi in cui può andare: non interromperai
la prima per nulla al mondo e se Amanda dovesse morire in scena, l’universo intero parlerà di
voi come delle coraggiose vittime del Dramma Maledetto. Primo incasserà il denaro dello
spettacolo e tu potrai tornare alla carica col famoso regista: la protagonista morta di un
dramma inedito avrà un fascino inaudito sul mondo, comprerà al volo la tua opera e tu sarai
pronto ad alzare il tuo prezzo alle stelle. C’è solo un particolare che ti inquieta: se Amanda
non dovesse arrivare per tempo, toccherà a Mia salire sul palco della morte... ma è un rischio
che sei disposto a correre.

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