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2009-
-2010
L’amico nudo
Andrea Salina
versione normale
A Vicky,
ancora una volta.
versione normale
In base alle
versioneleggi
negativo vigenti sono vietate la riproduzione e la pubblicazione anche parziale dell’opera
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L’Amico Nudo
PROLOGO
“ La verità, Truls Rohk. Tu odi te stesso per quello che sei. Odi il tuo aspet-
to e sai come ti guarderebbero gli altri, se ti rivelassi loro.
Ma a volte, con le persone che sono importanti per te, devi rivelare anche
il peggio di quello che credi di essere. Devi avere fiducia, pensare che ti ca-
piranno. […] A me importa quello che sei, quello che è sepolto in profondità
dentro di te. I cambiatori di forma delle montagne lo sapevano. Mi hanno
chiesto cosa provavo per te, perché volevano sapere se per me eri importan-
te. Poteva esserci amicizia tra di noi? E quanto poteva essere profonda?…”.
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L’Amico Nudo
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Oggi è il primo giorno che passo senza chiamarti, e il secondo che non
ci sentiamo…
Non posso più chiamarti ogni giorno, ne messaggiarti… E nemmeno tu lo
puoi, per evitare che si inneschi una spirale vorticosa pronta a travolgere
la nostra amicizia…
Io ho una storia in crisi da risolvere, che DEVO risolvere, comunque…
Tu hai una storia che sta nascendo… una storia che magari non sarà
facile, ma che è Tua e Sua, e in cui io non ho il diritto di intromettermi!
Così, per superare questo primo giorno senza sentirti, provo a cercare
nella memoria i primi ricordi che ho di te… il primo ricordo cosciente,
nitido, vivo… il ricordo della prima volta che, coscientemente, mi sono
accorto di te e tu sei entrata nella mia vita…
E’ mezza estate… e in quell’estate spensierata e lontana a me piaceva
tua sorella che, quell’anno, aveva dei problemi con Manuele…
Siamo a Rasura, giù al “Fiumm” a prendere un po’ di sole e forse a fare il
bagno… sicuramente oltre a Loredana e a Manuele ci sei anche tu… ci
sei per forza anche tu! Ma per me sei troppo piccola e io vedo solo tua
sorella…
Poi inizia a gocciolare: il classico temporale estivo che se non stai attento
ti bagna sino alle mutande!
Io non voglio un passaggio da Manuele & Loredana; così, con calcolata
lentezza, mi alzo… mi vesto… e poi mi avvio di buon passo lungo la
strada.
La vostra macchina si accosta… già piove! E attraverso il finestrino
aperto tu mi chiedi di salire per evitarmi una doccia… E’ lunga la strada
sino a Rasura sotto la pioggia!
Ecco, è questo il primo ricordo nitido che ho di te, del tuo modo di
essere…
Certo, sicuramente ti conoscevo già prima, per lo meno di vista… Ma
non come Vicky… non come la mia amica… Sino ad allora per me
eri… credo di ricordare... la ragazza di Alberto… la sorella di Lory… la
ragazzina più piccola che di solito non si considera…
Vorrei telefonarti ma non posso!!!… è tutto il giorno che Ti penso, che Vi
penso.
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L’Amico Nudo
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dolci, incazzate…Pagine di rabbia e d’amore, pagine con cui cercava di
ricucire la sua vita… pagine vive, piene di vita ed energia proprio mentre
lui si sentiva morire dentro… forse le pubblicherà, un giorno, ed io potrò
essere accusato di plagio… ma è un mio amico, e spero capirà.
E poi, brutale e ineluttabile, il pensiero che mi sento falso e vigliacco, che
SONO falso e vigliacco, mi attanaglia lo stomaco.
Mentre dovrei usare – ma d’istinto mi viene “bruciare” - tutte le mie
energie per salvare il rapporto mio e di Giulia, mi rendo conto che una
parte la riverso su di te, una parte che magari sarebbe decisiva ma che
ora, in nessun modo, riesco a dedicarle; così come una sorgente non
può decidere in quale solco riversarsi per dar vita a un ruscello… a un
fiume.
E allora scopro che veramente sono vigliacco… vile… falso… perché se
anche ho già preso una decisione… una decisione che è chiara a tutti…
io non sono ancora pronto ad ammetterla, ad accettarla… E aspetto!
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col loro amore- volevano essere il centro del mio mondo… Essere il mio
mondo! Ma per me non è possibile.
Anche se amo, il mondo non cessa di esistere, di essere importante.
Il mio amore diventa un’altra delle cose importanti, ma non l’unica…
l’esclusiva. Forse è questa cosa, che faccio fatica a spiegare, che
sembra pazzesca ma per me non lo è, a mettere in crisi i miei rapporti, a
mettere in crisi le mie storie… la mia storia con Giulia.
Se amo, il mondo non diventa superfluo, non perde d’importanza… sotto
quella nuova luce diventa forse ancora più bello e importante… ed io
non posso escluderlo, cancellarlo, tagliarlo fuori… non posso voler meno
bene agli altri per dedicare tutte le mie energie alla mia donna.
L’amore non è un vampiro, non posso accettare questa cosa… non
posso accettare che amare una persona significhi cannibalizzare l’affetto
e l’amicizia per le altre.
Giulia mi ha appena chiamato: mi rinfaccia che non le dedico abbastanza
tempo.
Domani passo a prenderla e andiamo in montagna, ma a causa del
lavoro non so a che ora perché ci sono degli straordinari da fare… pare
che non sia per quello, ma riattacca prima di lasciarmi capire.
L’idea, pazzesca e allucinante che mi balena è che sia incazzata perché
domenica, a pranzo, c’è il compleanno di mio padre… a cui è stata
invitata, ma sarà una sfacchinata e preferirebbe passare tutto il week-end
con me, senza nessuno (o nessuna) a distrarmi da lei…
Nemmeno se è stata invitata… neppure – lo stomaco mi fa male come
colpito da un pugno - se è il compleanno di mio padre… Mio padre
che, e lei lo sa, ha un piccolo tumore al polmone e tra breve, forse, sarà
operato!!!
Non me ne frega un cazzo!!! E’ mio padre e, grande o piccolo, ha un
cazzo di tumore di merda al polmone… e ha 59 anni!
So che se mai leggerai queste pagine ti chiederai “Perché? Perché non
me ne ha parlato?”. Vorrei poterlo fare… tu mi hai detto di tua mamma
quando è stata operata… ma ora, mentre scrivo, non mi sembra giusto…
suonerebbe come un ricatto morale: “Anche se non ti va di sentirmi ho
bisogno di te perché mio padre ha un cazzo di tumore…”. No, sarebbe
una cosa troppo squallida e per questo non posso farlo.
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ho avuto quest’estate per poterti… Per “POTERTI?” e chi cavolo me lo
impediva… non avevo certo un fucile puntato alla schiena… per vederti
senza litigare con Giulia. E non dirmi che questo comportamento non ti è
pesato!!!
Ciao, tra poco sarà domani… ma per quel che mi riguarda potrebbe
anche non esserlo che tanto non cambierebbe quasi niente.
Chissà se sei andata al mare questo week-end… una volta, tanto tempo
fa… un secolo sul mio calendario ma soltanto una settimana fa nel
tempo reale, l’avrei certamente saputo… ora non mi resta altro da fare
che immaginarlo:
Tu che sabato, nonostante la voglia di partire, resti in città… divisa un
po’ tra lo shopping e la tua nuova, futura casa; dove, manco a dirlo, il
muratore non ha ancora ripreso i lavori…
Poi, la domenica, tu, Elisa e Loredana al mare… a godervi gli ultimi
scampoli d’estate, sotto un cielo incerto e in compagnia dei ragazzi del
surf.
Si, Dario ti ha telefonato… proprio mentre eri di corsa, già in ritardo
per uscire… ha voglia di vederti e forse verrà presto a Trieste. Tu sei
felicissima, come una ragazzina, ma hai paura di illuderti troppo!
Io ho passato il solito week-end in montagna, con le solite litigate…
Uniche varianti degne di nota: il tornare a Milano la domenica a pranzo…
a proposito, è venuta anche Giuly e guarda caso si è trovata bene… per
il compleanno del mio babbo, ed il film al cinema, la sera, a Monza, con
litigata inclusa nel prezzo.
Se qualcuno mai ti domandasse se idioti si nasce o si diventa, io so già
la risposta: magari non si nasce, ma con la buona volontà lo si diventa
benissimo!
Sai, scrivendoti così, in modo quasi regolare, ma dovendo aiutarmi con
la memoria, ho scoperto una marea di ricordi che ti riguardano… ad
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…e perché sono sempre al verde.
Oggi mi chiedo se tutto questo ha un senso… e quale sia.
Se ci sia, un senso… un qualcosa che giustifichi tutto questo correre,
affannarsi, interrogarsi…
O se la vita sia soltanto una grossa illusione da cui nessuno può uscire…
vivo.
Eppure… se penso al riso di un bimbo… a due leprotti che alle prime
luci dell’alba si rincorrono ai margini della Milano-Lecco… a un branco
di caprioli che nel silenzio della notte attraversano il piano di Dazio…
a un volo di gabbiani… a una serata tra amici… a una nevicata che
rende tutto bianco e ovattato… all’abbraccio di una donna… a un sorriso
inaspettato e spontaneo… Allora, anche soltanto per una sola di queste
cose, o di mille altre così… Allora sì, so che ne vale la pena.
“ 19.08 02.12
Ciao mio caro Amico, Dario è appena andato via. E’ stata una bellissima
giornata. Mi piace veramente tanto e questo è grazie al tuo ranocchietto,
ti voglio bene.”
Qualche mese prima, al telefono, si era svolta una conversazione che
suonava più o meno così:
“ Ho appena finito di provare il vestito” “Com’è? Corto, lungo… a schiena
scoperta…”
“ Sul rosa… mi sento una signora… non sono abituata a portare un
vestito così…” “ E le scarpe le hai già prese?”
“… Sì…” “ Dunque… estate… sandali, col tacco alto? Guarda che voglio
una foto, così ho qualcosa di carino a cui pensare..”
“Come, una foto? Non vieni a vedere Simona?” “Ma… ok, comunque
una foto la voglio lo stesso… se sei uno schianto magari trovi anche il
Principe Azzurro”
“Magari!…”
Ecco, così è nata l’idea del ranocchio… col desiderio sincero che tu
potessi trovare il tuo principe azzurro, con l’augurio che tu lo trovassi…
Ma al giorno d’oggi non si trovano certo al supermercato; che fare?
Poi, un pomeriggio, passando per un centro commerciale… eccolo lì,
che mi guarda da una vetrinetta… un rospo fatato! Qualcuno, per non
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perché noi, Tu ed Io, potessimo vederci!
Sicuramente la cerimonia è stata bella, non potrebbe essere altrimenti,
ma io ne conservo un ricordo vagamente appannato, sbiadito… perché
lì, in chiesa, da solo su una panca mentre il prete parlava di amore,
onestà, fedeltà… ho cominciato a chiedermi con quale diritto, con quale
scopo, io fossi lì…
…mentendo… mentendo sicuramente a Giulia… e forse anche a
qualcun altro.
Così, finita la cerimonia, ho preferito non entrare nelle foto di gruppo..
perché in quel momento, in quella precisa occasione, avevo la certezza
di essere un intruso.
Quando con in mano i fiori sei uscita dalla chiesa, Dario… ma io non
sapevo fosse lui… ti è venuto incontro e con naturalezza te li ha tolti dalle
mani, il tuo viso, i tuoi occhi, si sono illuminati… e la mia piccola, stupida,
scherzosa magia, inaspettatamente è diventata realtà.
Dario… la prima impressione che ho avuto, immediata, a pelle, è stata
decisamente positiva: è un bel ragazzo… è simpatico, spiritoso… se
vuole sa mettere a proprio agio le persone…
Senza ipocrisia, senza falsità, io che so di cosa parlo perché più
passano i giorni e più mi sento falso ed ipocrita… dopo aver visto te e
Dario insieme, l’ultima sera in cui forse siamo stati veramente amici…
sono ancor più convinto della mia prima impressione: Dario è –come
direbbe una mia amica- una Bella Persona, e anche se sembra assurdo
mi piace e lo trovo simpatico.
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12/09 10:04
“ Ciao amore, ho un macello di lavoro. Ma c’è il sole… è una bella giornata.
Buon tutto, un kiss”
“ Ciao amore”? Abbiamo passato sabato e domenica a sbranarci… a farci
male.
Ha passato due giorni, Lei, a lamentarsi di tutto… a criticarmi su tutto, e mi
chiama amore?
Certo che voi donne chi vi capisce è bravo!
Ma a dire la verità, se già faccio fatica a capire me stesso, come cavolo
pretendo di riuscire a capire voi… e poi, a ben pensarci, ne vale la pena?
Perché dovrei menarmela, sprecare energie per cercare di comprendervi
quando devo ancora trovare una donna… ma ce ne sarà una?… che provi
a capire me!!!
Ok, oggi sono polemico, ma non me ne frega niente e ho i miei buoni
motivi…
Cominciamo da me, per parlare di qualcuno di interessante… e per fare un
po’ di autocritica, che tanto male non fa.
Domanda: perché non lascio Giulia?
Risposta: se lo sapessi non sarei qui, a sprecare risme di carta, ma posso
provare a vedere perché, invece, sto ancora con lei.
Dunque, vediamo… è intelligente… dinamica… non sta mai ferma… è
piena di iniziative. Ho visto più cose con lei in un anno che con gli amici
negli ultimi dieci… le piace andare in montagna, e piace anche a me… ed
erano anni che non lo facevo! Non è gelosa… o almeno molto poco… e
sessualmente abbiamo una buona intesa.
Ok, sin qui tutto bene… e allora?
Il tristissimo, allucinante, nonché temutissimo rovescio della medaglia è
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che quel Mister Hyde in gonnella… anzi, in minigonna perché per lei le
gonne sono sempre Troppo Lunghe… è che, nell’ordine:
è estremamente polemica, ipercritica… soggetta a sbalzi d’umore…
Non capisce i miei progetti economici per il futuro e il mio obbiettivo di
metter via qualcosa per non finire, un domani, a vivere sotto un ponte:
assurdo privarsi ora di qualcosa per un domani incerto e nebuloso!…
Non ammette che io abbia interessi diversi dai suoi, vuole sempre essere
al centro della mia attenzione…
non accetta compromessi e mediazioni: se vuole una cosa quella deve
essere!
E, per finire, ha l’angosciante, pessimo vizio di rinfacciarmi le cose…
E il mio più grosso problema è che non riesco più a sopportare il lato
Hyde.
Ma ora è tardi, sono stanco morto… mi sono sparato tredici ore
lavorative –cinque extra con mio cugino- , sono uscito con Giulia e
degli amici a bere una birra e a scambiare quattro chiacchiere, domani
o meglio oggi mi devo alzare alle cinque, e le ragazze dei nostri amici,
poverine, non sono uscite perché dopo una giornata lavorativa sono
stanche… “e poi bisogna alzarsi presto”!!!
Ma non facevano prima a dire che non ne avevano voglia? Era troppo
complicato?
Spengo la T.V.
e la farfalla appesa cade giù
ah, succede anche a me
è uno dei miei limiti
io per un niente vado giù
se ci penso mi dà i brividi…
Samuele Bersani “Spaccacuore“
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L’Amico Nudo
E’ già sera! Per forza, sono arrivato a casa alle nove, i miei non ci sono,
dovevo andare anch’io con loro a cena da amici, ma tutto quello che volevo
era venire a casa, mangiare un boccone e magari… se non fossi stato
così a pezzi… cominciare a trascrivere queste mie pagine… queste tue
pagine… sul computer.
Si, so che in qualche modo questa “cosa” che sta nascendo giorno per
giorno, un foglio dopo l’altro, ti appartiene, e che alla fine, per quanto
potrà costarmi, te la darò da leggere… da conservare… da buttare… da
stracciare in mille e più pezzi…
Perché tra di noi le cose dovranno risolversi, in un modo o nell’altro… e
quando avrò messo l’ultimo punto su queste pagine e forse avrò trovato
una risposta per me stesso…
Allora, qualunque essa sia, anche tu, ad ogni modo, magari anche non
volendo, mi darai una risposta.
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Dice che non la faccio sentire importante… che l’unica cosa che so fare
è lavorare, e che la tratto… che lei si sente… una ragazza da week-
end…
E se io fossi incapace di amare? Se fossi soltanto un egoista che si illude
di amare… e che illude.. per il bisogno naturale di dare e ricevere affetto?
Questo pomeriggio dobbiamo risentirci e io ho la sottile… vana…
inutile… illogica speranza che il nostro rapporto possa continuare… ma
spero anche che si chiuda, definitivamente… per sempre.
Ormai non ci sopportiamo più e il nostro amarci, se mai c’è stato, è
diventato un ferirci a vicenda… come animali in gabbia che si azzannano
per disperazione e follia.
Forse ha ragione lei, quando dice che non sono fatto per avere una
ragazza… una donna. Forse!
Penso… credo di essermi sempre impegnato nelle mie storie… a
volte troppo, a volte male… ma le palle mi sono sempre cadute in
corsa, quando mi accorgevo che per quanto potessi dare, non era mai
abbastanza.
Io so dare così poco?
Oppure, con quella capacità di commettere sempre gli stessi errori, trovo
sempre ragazze che caratterialmente si assomigliano e pretendono
troppo?
Ok, basta seghe mentali: il cielo oggi, a Milano, è azzurro come
difficilmente può esserlo… il sole splende, caldo, forte… e anche se sono
in fabbrica voglio godermi l’illusione che l’estate sia appena cominciata.
Oggi devo andare da Franco, e per pensare avrò tempo poi.
Dopo cena… ho poco tempo perché devo uscire e sono anche arrivato
a casa tardi… Con Giulia ho insistito per chiudere ma non ne vuole
sapere… domani siamo invitati a una grigliata, vedremo… se troncare,
come ho cercato di farle capire al telefono per un’ora… se restare
amici… o se fare l’ennesimo, inutile tentativo…
Stasera lavora e ogni cosa è rimandata a domani.
Nel pomeriggio mi è arrivato un tuo sms: “Ciao carissimo, tutto ok?”.
Ti fai viva dopo più di una settimana con un autentico “sm” (short
message) e io cosa dovrei risponderti? Che sto da schifo… che va tutto
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alla cazzo… che questo tuo normale e logico eclissarti mi fa male… che
con Giulia rischio l’esaurimento? O preferisci sentirti dire che “ la vita è
una cosa meravigliosa” e che non sono mai stato più felice di ora?
No, mia cara amica… l’unica cosa che conta è che “the show must go
on” sempre e comunque perché, come diceva la Fallaci “ su questo
palcoscenico che è la vita siamo tutti comparse e solo a qualcuno è data
una parte da protagonista”.
Ora, alla faccia del mondo e della stanchezza, esco per raggiungere i miei
amici. Più tardi, forse, deciderò se risponderti.
Per Giulia stamattina sono al lavoro perché ho da fare e non ho certo voglia
di discutere ne, tanto meno, faccio i salti di gioia all’idea di vederla.
In realtà devo cercare di sistemare un po’ la botta dell’auto e, se mi
avanzerà tempo, vorrei giocare un po’ con Michela perché ieri sera non l’ho
quasi guardata…
e ora in marcia!…
Sono quasi le 15.00, l’auto è rabberciata ma dovrò cambiare il parafango…
di sicuro il lago salta ma quanto meno sono riuscito a dedicare un po’ di
tempo alla mia nipotina… che belli i bimbi… degli altri!!! Anche mentre
sistemavo l’auto mi è stata intorno e dall’alto dei suoi quattro anni ha
cercato di aiutarmi… Adoro quella bimba!
Chissà se mai ne avrò una anch’io… a volte ci penso, ma la cosa mi
spaventa, anche perché non so se sarei capace di essere un buon padre…
Prima ho trovato una tua telefonata, così ti ho richiamato… Eri a casa, la
tua, a sistemare le piante… col muratore hai ancora dei problemi e con
Dario le cose non vanno certo da Dio… più di mezz’ora al telefono ma non
me ne sono minimamente accorto.
E’ stato bello sentirti… mi hai chiesto il significato del mio sms di ieri “The
show must go on! It’s all right! And you?”, ma come potevo spiegarti il
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significato completo?
Mi sono limitato a dirti che ho provato a lasciare Giuly ma che oggi ci
vedremo, poi… chissà!
Ieri sera quel cornuto di Giorgio s’è messo a far vedere le foto della
spiaggia nudista a delle nostre amiche… già, togliendo la protezione che
avevo messo a “ quella zona lì”.
Non che cambi molto, per quello che c’è da vedere… visto uno visti
tutti… ma farsi i fatti suoi, no? Che so, un bagno coi piranha, una
respirazione bocca a bocca a un pitbull…
Bah, ora mi tocca saltare in macchina e avviarmi.
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… il mare…
L’estate scorsa anche io e Giorgio eravamo al mare da quelle parti… giù,
da Teresa, a Duino. Una sera, dopo esser stati con lei in spiaggia tutto
il giorno, se ben ricordo ci siamo trovati a Grado noi quattro: Io, Giorgio,
tu e Loredana, pronti ad uscire per cena. Teresa... no, lei aveva declinato
l’invito con la scusa che sarebbe uscita a cena con dei suoi amici.
Siamo fuori dal locale, in attesa che si liberi un tavolo e stiamo
parlando… all’improvviso lo sguardo ti si appanna, faccio appena
in tempo ad afferrarti per evitare che tu cada… Ti gira la testa e stai
svenendo! Bisognerebbe sdraiarti sul marciapiede, ma Loredana si fa
portare una sedia da uno dei camerieri...
Ti facciamo sedere ma per te è peggio: il tuo corpo chiede
disperatamente di stendersi ma tu, con degli sprazzi di lucidità, rifiuti e
cerchi di resistere... Stai male!
Dopo ripetute insistenze riesco a convincerti… ti prendo in braccio e ti
porto alla macchina per farti sdraiare…
A corpo morto ti abbandoni tra le mie braccia… la tua testa contro il mio
petto…
I 54 kg più leggeri che abbia mai portato…
Con l’aiuto di Loredana ti metto in macchina… sdraiata… sul sedile
abbassato: sei pallida, sudi freddo, poi pian piano ti riprendi…
Mentre torniamo al ristorante dici che soffri di pressione bassa e che se
alla fame aggiungiamo che siete state in spiaggia tutto il giorno…
La cena prosegue in modo tranquillo e a tratti divertente, con Giorgio che
studia Loredana ed io che, un po’ preoccupato e un po’ perplesso ti tengo
d’occhio.
Usciamo a fumare una sigaretta… e tu mi dici “Sai che giorno è oggi?”.
Io non ne ho la più pallida idea… tu prosegui “ Oggi pomeriggio io e
Gianandrea dovevamo sposarci…”
Ecco, in quel momento ho detestato… disprezzato… Gianandrea, con
tutte le mie forze.
E’ anche a causa di quell’imbecille che tu ti eri sentita male, forse proprio
a causa sua!!!
Eppure non posso “odiarlo”: se ci sei stata sei anni qualcosa di buono
doveva pur averlo, e se tu l’hai amato… gli hai voluto bene… io non ho il
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L’Amico Nudo
diritto di criticarlo.
Forse è andata com’è andata perché così doveva andare… ma il
tradimento, da una persona gelosa, che per prima temeva questa cosa…
no, quello non posso capirlo ne giustificarlo… quello è un motivo valido
per cui potrei rompergli la faccia! Anche un mio amico ha cornificato e poi
scaricato la sua “ex”: pur essendo amici non riesco a capire il perché del
suo comportamento, se stai male con una persona chiudi, tagli… ma non
tieni il piede in due scarpe. Vuol dire prendere in giro anche se stessi… e
non ha senso.
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26 settembre 2007 (Mercoledì)
MY HEART WILL GO ON
Every night in my dreams
I see you, I feel you,
that’s how I know you go on
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L’Amico Nudo
Ieri, invece di andare da Franco come al solito, sono andato dritto filato a
casa, ho spento il cellulare e mi sono fatto una mezz’ora di sonno…
Verso le 18.00: Assago… giro al centro commerciale con Giulia e poi al
“cinese” a mangiare qualcosa.
Al centro commerciale, uscendo, ho visto un bimbo bellissimo… nel
passeggino, coi grandi occhi azzurri spalancati e attenti, studiava quella
cosa nuova e strana che è il mondo.
La mamma, che avrà avuto si e no la nostra età, aveva l’aria affaticata e
soddisfatta di chi ha finalmente raggiunto un obbiettivo …
Mi piacerebbe avere un figlio… ma se penso a me stesso…
istintivamente… non riesco a credere che tra dieci anni ne avrò quaranta
(quasi): per quel che mi riguarda potrei averne diciotto o venti… e allora
l’idea di un figlio… di un matrimonio… mi spaventa!
Eppure il tempo è lì, implacabile… e non è possibile rinnegarlo,
sconfiggerlo! Dorian Gray… Peter Pan… anche loro hanno dovuto
soccombere…
Se guardo il futuro, tra 100 o 1000 anni… mi vedo come un anziano zio,
single per scelta o per destino… un lord inglese, per darti un’idea… che
conduce una tranquilla vita nella sua casa di campagna portando a spasso
i nipoti…
Il tempo in cui mi vedevo sposato, con dei figli, mi sembra estremamente
lontano… confuso… ormai irraggiungibile.
Forse sto diventando egoista… forse è soltanto la paura di crescere… di
diventare adulto… di dover essere responsabile di altri invece che soltanto di
me stesso!
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problemi… per carità, la cosa non mi dà per niente fastidio, gli amici
servono anche a questo e poi anch’io, a mia volta, negli ultimi anni ho
iniziato ad usare le loro spalle… Eppure… eppure e come se qualcosa
non andasse… Io so quasi tutti i cavoli dei miei amici, che siano problemi
di cuore o di lavoro… se c’è qualcosa che non funziona io sono lì,
sempre disponibile.
E allora mi chiedo: è normale tutto questo?
Oppure sono io che mi nutro di emozioni… della vita degli altri perché la
mia non mi basta?
Anche tu ti sei confidata con me… raccontata…
Ed io ho imparato a conoscerti un po’ di più, ad apprezzarti di più… un
po’ alla volta, quasi senza accorgermene, ho scoperto una persona che
mi piace… e che mi fa star bene.
Quanta distanza c’è tra star bene con una persona e la possibilità di
provare qualcosa di più?
A volte pochissimo… altre, abissi incolmabili…
Poco fa, in macchina, alla radio hanno passato una canzone che in
questo momento rispecchia abbastanza bene il mio stato d’animo…
scherzi dell’autunno e di una serata passata in fabbrica a far
straordinari… obbligatori!!!
FIGARO
Storie da vendere
finché ne vuoi
intere pagine
riempirei
Ho libero accesso
ho la più ampia facoltà
di scrivermi addosso
vere o presunte verità
assorbo di tutto
raccolgo quei sentimenti e poi…
Li spendo, sperando
li accendo, interpretando…
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L’Amico Nudo
tutti si fidano
meglio così
se i cuori si guastano
io corro lì…
M’infilo dovunque
precipito cado e torno su
più svelto del vento…
E’ la vita mia
mille occhi una foresta
una giostra di periferia…
è la vita mia
rinnegarla io non posso
resto me stesso finché
riesco a cantare di te…
……………….
………………….
………………..
(Renato Zero)
02 ottobre (Martedì)
Notte…
Questa sera io e Giulia siamo andati sui Navigli… l’aria non era
particolarmente fredda e ci si poteva illudere di essere ai primi di settembre.
L’idea iniziale era di trovarci dopo cena con gli amici, tutti quanti insieme;
ma dopo un giro di telefonate abbiamo lasciato perdere: Giorgio aveva
piscina, Anita e Edoardo stavano finendo di svuotare gli scatoloni (strascico
infinito del “dopo trasloco”), Luca domani si alza presto…
Così abbiamo deciso di uscire prima per andare a mangiare una pizza…
ci sarà anche crisi ma considerando che è (era) martedì i locali erano
abbastanza pieni.
Ti ricordi quando tu e dei tuoi amici siete venuti a Milano e siamo andati in
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quel ristorante sul naviglio pavese? Quello col barcone a due piani…
Ecco, io ho cercato di evitarlo quel posto, ma Giuly, inconsapevole,
insisteva per cenare lì: fanno anche pesce, e lei ne va pazza… anch’io, in
effetti!
La serata per me è stata quasi surreale: Io&Giulia seduti a scherzare,
programmare il Capodanno (anche se mancano mesi!!!)… discutere…
tra un piatto di spaghetti allo scoglio e una grigliata mista… con un
occhio all’orologio perché l’indomani bisogna andare a lavorare…
e Tu… e Noi… Tu ed Io, due tavoli più in là coi tuoi amici, la stessa
pizza per entrambi e tanta voglia di parlare… Presenze inquietanti e
malinconiche che solo io riuscivo a percepire.
Anche quando vorrei ignorarti… scordarti… Tu torni, misteriosamente,
più presente che mai!
Perché non mi decido? Perché dev’essere tutto così complicato?
Stupidamente complicato?... No, stupido sono io, e l’unica cosa
complicata è ammetterlo.
Chissà quante delle coppie che stasera cenavano intorno a me e Giuly
hanno problemi ben più grandi dei miei…
Eppure mi sembra di essere l’unico così folle: non è neppure un
tradimento fisico, il mio… non ha le attenuanti della passione, non ha
nessuna fisicità… ma non per questo è meno viscerale, totale…
E penso sia questo a renderlo così odioso.
Ora proverò a leggere un po’, per vivere un’altra vita, diversa…
…per non pensarTi, per non pensarVi ancora…
Comunque buon risveglio, amica mia, e buona giornata.
…Incontrollabile, imprevedibile
troppo indelebile nelle mie molecole…
Irene Grandi “Lasciala andare”
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L’Amico Nudo
Un altro ricordo…
Un Natale di tanti anni fa tu mi avevi spedito un tenerissimo orsacchiotto
con carillon incorporato: basta schiacciare il pancino ed ecco la musichetta
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natalizia che parte…
Funziona ancora e a Michela piace giocarci così, a volte, lo prende dal
mio comodino e se lo porta per tutta la casa.
Anch’io ti avevo mandato un peluche… ma quella era stata l’inizio della
crisi della nostra amicizia.
Gianandrea ti aveva posto un out-out: o me o lui. Così quando al telefono
mi avevi spiegato la situazione dicendo che ogni tanto potevamo ancora
sentirci, ma non più con la stessa frequenza e, soprattutto, facendo
attenzione che lui non lo sapesse, io mi ero elegantemente tirato in
disparte.
Ti avevo risposto che il mio numero l’avevi e che quando mi avessi
telefonato io ci sarei stato…
Per quasi sei anni ci siamo persi di vista, le rare volte che d’estate ci
vedevamo il mastino era sempre lì, come un cane che fa la guardia al
suo osso… ma tu non eri… non sei mai stata un osso, una cosa… un
oggetto!
Eri, SEI, mia amica; avevi scelto la tua strada e io non ne facevo più
parte… come amico avevo l’obbligo di rispettare la tua decisione, ma
dentro… dentro di me ci stavo male.
Si, certo non sono morto per questo, ma il tuo orsetto era sempre lì, a
ricordarmi di te e del fatto che ormai io ero tagliato fuori.
Quando, a volte, mi chiedevo che facevi, lui era lì a farmi notare che non
potevo saperlo perché non ne avevo più il diritto…
Eppure, dopo un secolo, fermarmi a chiacchierare con te, pur rimanendo
un istante stupito, mi era sembrata la cosa più naturale del mondo… Tu
sul balcone ed io giù, in cortile…
Ora stiamo attraversando un altro periodo problematico… ma questa
volta dipende da me, ed io non voglio perderti un’altra volta.
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L’Amico Nudo
— 33 —
L’infezione che hai all’inguine dev’essere veramente fastidiosa, a me,
anni fa, si era screpolato un inguine e camminare era un’autentica
sofferenza!
Anche se abbiamo ripreso a sentirci abbastanza spesso, ho paura di fare
qualche battuta in più… di dire magari una parola di troppo e di vederti
sparire nuovamente, così a volte mi freno; comunque, se non ti offendi,
trovo che l’idea di te in perizoma sia molto intrigante!!
A quanto ho capito i lavori, pur se a rilento, procedono…
sono contento, ma sapere che dovrai trovarti un doppio lavoro non mi
rende molto felice… Io sono anni che lo faccio, ed è abbastanza dura!
Un po’ ci si sente “eroi”: fare qualcosa in più degli altri e che pochi
farebbero!!!… ma poi si paga caro in termini di stanchezza e di tempo
libero.
Spero che tu possa trovare qualcosa di ben remunerato… e che non sia
per molto tempo!
Come sarebbe a dire che con Dario è quasi passata? E tutti i miei sforzi
e il mio impegno per trovarti un rospo fatato?
Accidenti quant’è tardi!!!
Mi conviene spegnere e provare a dormire un po’!
Oggi sono rimasto a casa: non ero molto in forma e così, dopo essermi
alzato alle 5.00, ho avvisato il “capo” (tanto le risme 80g. sono pronte) e
sono tornato a nanna… mi sono alzato alle 12.30!!!
Ieri, dopo la risonanza magnetica per la mia ernia, sono andato a
prender Giulia e abbiamo cenato a Como.
Prima abbiamo fatto un giro in centro, il sole era caldo e in un negozio
“tutto a 1 euro” mi son preso una di quelle fatine in resina con tanto di ali
e vestitino bianco e ora fa bella mostra di sé su uno scaffale della mia
camera. Mi sa che invece di crescere regredisco: tra un po’ comincerò a
giocare col lego e a mangiare pappine e omogeneizzati!
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L’Amico Nudo
… dal lavoro…
Oggi è una bellissima giornata, ma la mattina fa già freddo… Nel
pomeriggio sarò con mio cugino e so già che non mi rimarrà molto tempo
per scrivere, così cerco di farlo ora.
Venerdì scorso ho finito una poesia erotica abbastanza scanzonata,
in realtà l’avevo iniziata più di due mesi fa, ma poi rinvia oggi e spetta
domani…
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Ebbene sì, lo confesso: sono colpevole! Oltre alle normali poesie, di cui
hai letto qualche esempio, la primavera dell’anno scorso, su richiesta di
un mio collega mi sono cimentato in una trilogia erotica che qui al lavoro
mi ha anche regalato qualche momento di celebrità!!!
Alcuni colleghi mi avevano chiesto delle copie con dedica… e la cosa si
era rivelata abbastanza divertente.
Ora, dopo più di un anno, ho proseguito “l’opera’ e col passaparola, dopo
Daniele, anche altri colleghi mi stanno chiedendo copia della mia ultima
creazione.
Certo, è strano che ciò che scrivo normalmente, per quanto possa
essere apprezzato non riscuota il successo dei componimenti erotici…
Io mi diverto ugualmente e mi sento anche gratificato, ma in parte mi
sembra che il mio “genio creativo” venga sminuito da questa cosa… Del
resto i veri artisti sono sempre incompresi!
Mi piacerebbe trovare un editore che mi pubblichi ma, a parte qualche
concorso, riuscire ad essere pubblicati è un’impresa quasi disperata:
sembra che qui in Italia tutti scrivano ma nessuno legga. Ah, se fossi nato
qualche secolo fa!!!
I miei oggi vanno su a Rasura per una decina di giorni, in attesa che mio
papà venga ricoverato, così oltre al doppio lavoro dovrò anche gestirmi
casa… Mi aspettano tempi duri!
It’s all for today!!!
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L’Amico Nudo
11.00 … Poco fa mi hanno telefonato dall’ospedale per dire a mio padre che
mercoledì lo ricoverano in day hospital per fare gli esami pre-operatori…
Su a Rasura il cellulare prende poco e così i miei hanno lasciato il mio
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numero di telefono ai medici proprio per questa evenienza. Manco a
dirlo, ieri sono partiti per star via una decina di giorni e… oggi chiamano
per l’intervento.
14 ottobre (domenica)
Ieri sera io e Giulia siamo andati a prendere qualcosa all’Igloo, il che vuol
dire per me la solita birra e per lei un frullato…
La ragazza del karaoke all’inizio era abbastanza tesa, tipo corda di
violino ormai rotta e arricciolata. Insomma… nessuno la cagava, i suoi
amici al tavolo la ignoravano più degli altri, il che è tutto dire! e nessuno
sembrava minimamente interessato a sfoggiare le proprie doti canore…
praticamente un incubo!
Poi, per fortuna, dei ragazzini hanno rotto il ghiaccio e la serata è
partita…
E con certi “artisti” l’incubo è iniziato per noi!
Che io sia così stonato da far cagliare il latte è cosa risaputa, però ti giuro
che ieri mi sentivo quasi come il buon vecchio Frank Sinatra… non sarà
bello gioire delle disgrazie altrui ma a volte la cosa ti fa sentire davvero
bene!!
La temperatura è decisamente scesa rispetto a quest’estate ma sembra
che le ragazzine (Dio come mi sarei incazzato io a vent’anni se mi
avessero chiamato così!) non se ne curino più di tanto: mini talmente
ridotte che non sai se sono “ Mi” o “ni”, o pantaloncini così striminziti
che dei boxer da uomo coprirebbero di più, il tutto completato da collant
leggerissimi e da magliettine formato top…
Se fosse stato così dieci anni fa credo che io e i miei amici saremmo
morti per overdose di ormoni!
A tutto ci si abitua però, perché i ragazzi di quell’età quasi non ci fanno
caso e le situazioni che si creano hanno talvolta del grottesco… come il
tipo sui vent’anni che parlava con una biondina carina e scosciatissima
ma invece di guardar lei continuava a puntare una trentenne con golfino
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L’Amico Nudo
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Io di certo non mi sono posto il problema… mi faceva piacere farlo, e l’ho
fatto… Tutto lì, senza complicazioni.
Eppure rileggendola (anzi a ripensarci, visto che la ricordo a memoria…
che sforzo: l’ho scritta io!) mi sembra evidente che il mio modo di vederti
stava cambiando…
Ancora più strano sembra che a te non sia venuto nessun dubbio,
nessun sospetto…
Ma, come si dice, del senno di poi son piene le fosse!
Forse perché, comunque, sei in primo luogo mia amica, forse perché
per quanto io possa essere stronzo ho un mio codice morale, ma
razionalmente non posso accettare di provare per te più di una fortissima
amicizia… emotivamente… beh, quello è tutto un altro discorso: grosso,
complicato… ed è il motivo per cui i nostri rapporti si sono raffreddati ed
io sto continuando a riempire queste pagine.
Non so, dopo la litigata con Giulia di due giorni fa, mi sento sempre più
dibattuto… incerto… diviso!
Voglio esserti amico? Certamente, senza dubbio! E nient’altro? Questo
non lo so… forse non ti conosco abbastanza per rispondermi… forse è
per questo che continuo a scrivere: per capire me stesso e per capire,
attraverso i ricordi, quanto in realtà ti conosco.
Quello che so con certezza è che per quanto io possa allontanarmi, è
come se un lungo filo elastico alla fine mi riportasse sempre vicino a te…
inevitabilmente… immancabilmente… continuamente!!!
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L’Amico Nudo
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Ma è evidente: per la compagnia… per le amicizie… per riposarci prima
(o dopo) il lavoro, l’altro, ovviamente!
In effetti sai che noia sarebbe starsene a casa tutto il giorno a riposare, a
leggere, passeggiare, viaggiare per il mondo, divertirsi…
Ed ora Manuele, che si esibisce nelle feste di Addio al Nubilato, simula
uno strip-tease su un pezzo di Grace Jones…
“ Seri 30/40enni offresi per lavoro di animazione in villaggi turistici,
rivolgersi Rotolpaper s.n.c.”
Certo che se i proprietari dovessero mai leggere queste righe,
licenzierebbero in tronco tutti quanti!!!
Io ancora aspetto la tua risposta al mio sms di settimana scorsa… ma tu
che ne sai, ovviamente?
Se mai troverò davvero (ancora un “se”) il coraggio di farti leggere queste
lettere, in che forma te le presenterò? Come lettere, punto e basta,
oppure raccolte in una specie di piccolo libro? E nel caso, che titolo potrò
dargli? “Lettere a un’amica”, “Pirla si nasce e il tempo non aiuta”, “Leggimi,
ti prego”, “Il cretino”? E perché no, se Dostojevski ha scritto “L’idiota”…
Ai posteri l’ardua sentenza!!!
— 42 —
L’Amico Nudo
I miei sono tornati ieri sera ma, se non lo trattengono, domani tornano in
montagna…
Ricordo un tempo lontanissimo in cui mio padre portava me, bambino, a
spasso sulla sua moto: dietro di lui, protetto dall’aria, cercavo, sporgendomi,
di guardare in avanti…
Le passeggiate in Val Venosta dove, coi miei, ho imparato ad amare la
montagna… Mio padre mi insegnava a riconoscere gli animali e mi indicava
i nomi delle piante…
Il tempo, più recente, in cui cominciavamo a confrontarci… ad affrontarci…
a volte guardandoci furiosi come cani e gatti, prima che la rabbia
esplodesse all’improvviso…
Gli anni, più lontani, in cui i miei non si sopportavano più… sull’orlo della
separazione, e la tensione gravava in casa… pesante e tangibile… ognuno
che cercava di portare noi figli dalla propria parte… Avevo poco più di
undici anni, allora…
…. E il mio distacco, graduale e irreversibile… cercando di sopravvivere
alla tempesta!
Mi piacerebbe poter avere il rapporto che tu hai coi tuoi… ma non ne sono
più capace…
Mio padre… che è ancora capace di commuoversi davanti a un film, che
a volte s’incazza, per nulla o a ragione, ma dimenticandosene in breve
tempo… che, se può, evita di chiedere…
Mentre dalla penna escono queste parole, io mi rendo conto che per certi
versi gli assomiglio… e anche se è triste dirlo, la cosa non mi piace: voglio
essere me stesso, non una copia…
Pausa pranzo…
Mi manca il nostro sentirci quasi tutti i giorni… mi mancano la complicità e
la confidenza che ci univano…
Mi mancano le lunghe chiacchierate…
Mi manchi…
Come agli uccelli il cielo, ai pesci il mare…
Come all’Estate il sole… all’Inverno la neve…
Mi manchi come un panino alla Nutella… come la prima sigaretta del
mattino…
— 43 —
Oh, cavolo! Ho quasi finito la Nutella…
e sono quasi senza sigarette… ne accendo una e penso che per quasi
un anno sono stato senza fumare… e che, prima o poi, smetterò di
nuovo.
Vorrei poter tornare indietro e cambiare io… per non cambiare noi.
— 44 —
L’Amico Nudo
Life is bigger
It’s bigger than you
and you are not me
The lengths that I will go to
The distance in your eyes…
Oh no I’ve said too much
I set it up
That’s me in the corner
— 45 —
that’s me in the spotlight
losing my religion
trying to keep up with you
and I don’t know if I can do it…
Oh no I’ve said too much
I haven’t said enough
I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try
Every whisper
of every waking hour I’m
choosing my confession
trying to keep an eye on you
like a hurt lost and blinded fool…
Oh no, I’ve said too much...
........
...............
R.E.M.“Losing my religion”
…Later…
Giulia stasera mi ha mandato due messaggi… anzi, il secondo è
costituito da vari sms a raffica…
Te li trascrivo così come li ho ricevuti:
18/10 19.15
“ Stasera dopo il lavoro vado al cinema con Sonia, ti chiamo quando è
finito. Sei più andato in farmacia?… Ti amo, un kissone!”
— 46 —
L’Amico Nudo
da soli me le dai solo perché non c’è nessun altro? E se io facessi così con
Mauro o con qualcun altro, con te presente? Perché questa cosa, che mi
infastidisce da tempo, è ancora così? Pretendo troppe attenzioni o sei tu
che me ne dai poche? Quando c’è gente che non conosci, io ti escludo?
Perché quando tu ci sei io vedo solo te, mentre tu ti concentri sugli altri?
Credi che io non sappia parlare con gli altri?… Se facessi anch’io così, che
coppia saremmo: uno di qua e uno di là? Qual è la soluzione: non uscire
più con nessuno?
Se sai che ci sto male, perché lo fai ancora?
Un’ultima domanda: perché lo fai? Quale esigenza ti porta ad escludermi?
“
A parte il fatto che si riferisce al giorno dopo la maxi litigata…
giorno in cui ha fatto di tutto per tornare a discutere, mentre io cercavo di
ignorare gli atteggiamenti peggiori o di prenderla un po’ in giro per portare
tutto su un livello meno pesante…
A parte il fatto che il suo “coppia fissa con Moira”, che tra l’altro convive
con un nostro amico, si risolve nelle normali chiacchiere che si fanno in
compagnia un po’ con l’uno, un po’ con l’altro…
A parte il fatto che ne abbiamo parlato poco fa al telefono e ha
implicitamente ammesso di aver “caricato” la cosa…
E a prescindere dal fatto che spesso è stata lei ad escludersi perché, per
sua stessa ammissione, si sentiva a disagio e fuori posto…
… quello che mi sconcerta… mi infastidisce… mi rende dubbioso, è questo
suo modo di cambiare repentinamente umore… all’improvviso… come se il
mondo dovesse ruotare intorno a lei e ai suoi sbalzi d’umore…
Mi chiedo perché faccia così… gliel’ho chiesto… più di una volta e in più di
un’occasione, ma sembra che non esista in motivo… una risposta…
… E’ tardissimo, fa freddo… ho freddo… e non vedo l’ora di infilarmi sotto
le coperte…
Buona notte… qualunque cosa tu stia facendo.
— 47 —
Non è un segreto dai, lo sanno tutti
e tu sei buffa quando cerchi di nasconderlo alla gente
che ci vede litigare per qualsiasi cosa o niente…
Vasco Rossi “La nostra relazione”
…Questa sera –ieri, per l’esattezza- visto che Giulia doveva lavorare, sono
andato a cena da amici…
Non era una cosa certa ma per precauzione avevo già messo in macchina
una bottiglia di vino.
Nel pomeriggio ho avuto da Paola la conferma dell’invito … Paola è una
mia ex collega, o se preferisci un’addetta al laboratorio…
Quando è entrata alla Rotolpaper le avevo detto che l’ambiente non è il
massimo e che io contavo di andarmene al più presto.
Lei ha cambiato lavoro dopo poco più di un anno… io sono ancora lì.
Durante l’anno trascorso in Rotolpaper siamo diventati amici… il suo
ragazzo era a naja e ti lascio immaginare i commenti tra colleghi…
Poi ho conosciuto anche Roberto, il suo ragazzo… ora sono sposati e
nonostante i vari impegni, ogni tanto, riusciamo anche a vederci.
Andando da loro questa sera, mi sono fermato d’impulso davanti a un
banchetto di fiori… Paola non è molto in forma e ha qualche piccolo
problema di nausea… Aspetta un bambino!!!
Roberto mi ha fatto notare che nel mazzetto di fiori c’era anche qualche
rosellina rossa… spero non sia geloso, ma alle otto di sera non è che
potevo girare tutta Milano per trovare un mazzo di fiori di campo!
Volevo fermarmi poco perché solitamente li costringo a tirare un po’
tardi… e Paola mi aveva detto che forse, verso le nove, sarebbe andata
a dormire… Invece: mezzanotte! E per fortuna che avevo la macchina in
divieto di sosta per il lavaggio strade, se no si sarebbe fatto ancora più
tardi!
Prima o poi metteranno una molla sotto la sedia, così da lanciarmi fuori
— 48 —
L’Amico Nudo
— 49 —
l’ho saputo sabato mattina da Loretta perché per caso ha incontrato mio
padre…
Così, stanotte Guy & Annalisa hanno dormito da me per accompagnarlo in
ospedale.
Mia mamma, da quando non ha più la sua auto, non guida più perché con
quella nuova non si sente sicura… e agli altri tocca sbattersi.
Al giorno d’oggi la medicina ha fatto grandi progressi nella cura dei tumori,
tuttavia ho visto morire mio nonno per un cancro alla vescica… e un paio
di miei colleghi hanno fatto una morte oscena con l’intestino devastato da
malattia e operazioni…
E’ normale che io sia un po’ preoccupato… Non ci sono più le mezze
stagioni!!!
…Oggi l’unico neurone in funzione che è rimasto nel mio cervello si aggira
disperato nella scatola cranica gridando: “ Yoooh, c’è nessuno?” convinto
forse di essere una particella di sodio in acqua Lete, se rammenti la
pubblicità…
— 50 —
L’Amico Nudo
02/07 09.17
“Ciao mio caro amico, non pensare che per me non sia stata importante e
bella, la serata. Sono stata veramente bene… Sei importante per me! Baci.”
— 51 —
Dopo il matrimonio di Simona io ero andato in montagna e, il giorno dopo,
eri salita anche tu con i tuoi…
La domenica, dopo una passeggiata in Val Codera insieme a Giulia e a una
coppia di amici, ero passato a trovarti, mentre Giulia aveva preferito andare
a casa per farsi una doccia.
Dopo quattro chiacchiere, d’impulso, ti avevo proposto di uscire a cena con
me il lunedì.
Io quella sera dovevo tornare a Milano ma l’indomani, dopo il lavoro, ti sarei
venuto a prendere a Rasura.
Era bastato un attimo per metterci d’accordo ed io ero rimasto
piacevolmente sorpreso perché nel momento stesso in cui ti avevo invitato
a cena avevo pensato ad un rifiuto…
Il lunedì, a parte qualche piccolo contrattempo, ci eravamo trovati per uscire
a cena…
Tra ristorante o pizzeria avevi preferito la seconda opzione perché in
pantaloncini e maglietta, all’idea di un ristorante non ti sentivi molto a tuo
agio…
Così eravamo finiti all’ ”El paso”.
Ricordo che quella sera ho scoperto una Vittoria che, in parte, mi era
sconosciuta: i tuoi dubbi, le tue insicurezze… quel tuo modo un po’ timido,
un po’ “ tiroso” di rapportarti agli altri… il tuo complesso del “ Brutto
anatroccolo” nei confronti di tua sorella e il tuo bisogno di essere sempre
rassicurata sul tuo aspetto… e tante altre cose ancora.
Quella sera mi ero trovato veramente bene e l’avrei protratta all’infinito…
ma a tutto c’è un termine e, riportandoti a casa, mi ero sentito defraudato di
qualcosa.
Quella sera ho scoperto che non sei perfetta… ma che proprio per questo
sei una bella persona… diversa da come ti immaginavo…
Forse più donna… forse più matura… forse più insicura…
La cosa certa è che la persona che avevo davanti mi piaceva più di
qualche ora prima:
un altro mattone nel muro… un altro chiodo sulla cassa.
— 52 —
L’Amico Nudo
Mio papà è uscito ieri dall’ospedale… dopo quattro giorni l’hanno dimesso
senza operarlo perché non ci sono letti liberi in Rianimazione… potrebbe
averne bisogno e quindi hanno rinviato l’intervento.
Così, per ora, si tiene ben stretto il suo tumore al polmone in attesa di tempi
migliori… Strani scherzi della Sanità Italiana nella ricca “Milano che lavora”.
Ieri pomeriggio sono andato da Franco per le 15.00 e tra una cosa e l’altra
siamo rimasti a sgobbare sino alle nove di sera… poi pizza al trancio e tutti
a casa.
Fuori c’è un nebbione grigio che si taglia col coltello e io sono qui, al lavoro,
con un mal di testa da Day After, mezzo chilo di polvere nei polmoni e le
unghie limate da più di tre ore passate a carteggiare pareti…
Si parla di sciopero nazionale: vorrei farlo anch’io ma, dato l’ambiente
simpatico in cui lavoro e lo spiritoso avviso in bacheca in cui si annuncia
la Cassa Integrazione per quaranta sfigati in fase di selezione sono sicuro
che non sciopererà nessuno…
Anche questo fa parte della correttezza di certe aziende nella civile “Milano
che lavora”.
Io ed alcuni colleghi, per uno sciopero contro la Rotolpaper, che voleva
tagliare il personale… buttar fuori i sindacalisti e altre amenità del genere…
(l’Assessorato all’Ambiente aveva minacciato di far revocare all’azienda
le autorizzazioni ad operare sul suo territorio perché troppe cose non
erano in regola)… io e altri, dicevo, abbiamo pagato per anni la cosa con
pressioni, spostamenti di mansioni, rimozione dai turni, ricatti, minacce e
ostruzionismo…Altro che Camera Cafè.
Come dicevo a mia mamma durante una discussione: io ho già dato… e
l’ho preso troppo!!!
Quello che mi dà più fastidio è che secondo me, col Governo precedente
i Sindacati avrebbero trascinato la gente per le strade in tempi molto più
brevi… ma la legge è uguale per tutti solo nei libri…
Come diceva il mio capo, quando ieri gli ho chiesto delle ferie: “MALA
TEMPORA CURRUNT”
— 53 —
…E ogni volta che viene giorno
ogni volta che ritorno
ogni volta che cammino
e mi sembra di averti vicino,
ogni volta che mi guardo intorno
ogni volta che non me ne accorgo,
ogni volta che viene giorno…
Ogni volta che mi sveglio,
ogni volta che mi sbaglio,
ogni volta che sono sicuro
e ogni volta che mi sembra solo,
ogni volta che mi viene in mente
qualche cosa che non c’entra niente
ogni volta…
……..
………………..
Vasco Rossi “Ogni volta”
— 54 —
L’Amico Nudo
— 55 —
e dopo un giro a piedi e qualche foto ci siamo seduti su un muretto a
guardare il mare… con le braccia a cingere le ginocchia, la giacca a vento
completamente allacciata per ripararmi dal vento freddo che si infilava
ovunque, per un istante mi sono quasi assopito…
E mi sono illuso che tu mi fossi accanto!
Poi la voce di Giulia, più infreddolita di me, mi ha riportato improvvisamente
alla realtà… e siamo corsi a farci una cioccolata calda.
Dovrei sentirmi in colpa per il mio sogno ad occhi aperti… Mi sento in
colpa!
Eppure in quel momento il freddo è scomparso ed il mare è diventato più
blu…
La sigaretta s’è consumata da sola, un lungo tubo di cenere fredda
abbandonata nel posacenere… Dovrei chiudere la finestra ma ho troppo
sonno, e va bene così.
— 56 —
L’Amico Nudo
indistinta…
Vicky, Vicky… che mi combini: fai le ore piccole e poi mi salti il lavoro?
Lo sai che ormai hai una certa età e non hai più il fisico…
Scherzi a parte, a me questo mese è già capitato… quando si tira troppo la
corda, poi si spezza!
Io quantomeno ho il vantaggio che gli straordinari li passo tutti in “monte
ore” così ho un doppio beneficio: il mio capo non mi “rompe” troppo se ogni
tanto bigio (o faccio “lippe” come dite voi) e a fine anno il conguaglio non mi
dissangua!!!
Ultimamente ti sei fatta veramente desiderare e, ieri, prima il messaggio e
poi la telefonata proprio non me li aspettavo.
Mio papà è di nuovo in ospedale, in attesa che prima o poi “rianimazione”
si liberi per poter essere operato… Io, al suo posto sarei scleratissimo:
bloccato in ospedale, aspettando di mattina in mattina di sapere se si verrà
operati o meno!
Questo week-end, salvo imprevisti, io e Giulia dovremmo andare a Scuol,
in Svizzera, vicino a St. Moritz… no, niente casinò: ci sono delle piscine
termali molto belle, forse te ne avevo parlato, e spero di rigenerarmi un po’,
ne avrei davvero bisogno!
Se mi guardo allo specchio in questi giorni, l’immagine che vedo non è
molto confortante: sto perdendo l’abbronzatura perché non ho il tempo di
andare a farmi un lettino solare… i capelli, che avrebbero bisogno di una
bella tagliata, sono tutti i giorni impastati di polvere di gesso e stucco… le
unghie delle mani, che non sono mai state particolarmente belle, ora sono
eternamente graffiate, e bordate di pittura o grasso per almeno quattordici
ore al giorno… la barba la taglio giusto per il fine settimana…
Dio, faccio proprio schifo!!!… non mi ero ancora osservato così
attentamente!
Mi sa che venerdì non andrò all’appartamento, così potrò concedermi una
mezz’ora di solarium e magari anche un taglio di capelli… e poi, cavolo,
visto che sarò fresco di stipendio, se mi gira, prima di venire al lavoro, farò
anche qualche acquisto per sfogarmi un po’…
Se penso che un sacco di miei amici, e di colleghi, sta pensando al
matrimonio (qualcuno è già sposato)… ad aver figli… a comprar casa,
da soli o in coppia… io mi sento come il classico tizio che arriva trafelato
— 57 —
in stazione, coi bagagli in mano, solo per vedere il treno che si allontana
sempre più veloce lungo il binario…
Ieri, nel mio sms, ti ho chiesto se vuoi che ti mandi qualcosa che sto
scrivendo per rispondere finalmente a una domanda che mi avevi fatto
mesi fa… non hai risposto ne sì ne no… quindi temo che, alla fine, tutte
queste lettere dovrai sorbirtele… a meno che un tuo divieto irrevocabile, o
la mia coscienza, non mi fermino.
Tra poco sarà ora di timbrare: casa… cena… doccia obbligatoria e poi,
forse, un buon sonno.
— 58 —
L’Amico Nudo
quell’anno Babbo Natale non era riuscito a fare di più… sembra triste ma
lui che colpa ne ha?
Anni fa, forse una quindicina… mio padre sdraiato in un letto d’ospedale
cerca di sorridere… il suo non è un sorriso, è una smorfia: la faccia è gonfia
per le ustioni di un incidente al lavoro del giorno prima… la pelle, in alcuni
punti è staccata e annerita… Sicuramente, nonostante i medicinali di cui è
imbottito, sta malissimo... eppure cerca di sorridere!
Quella volta ha rischiato di perdere un orecchio… e di rimanere zoppo per
sempre! Ci sono voluti quasi due anni perché guarisse del tutto… ma con
sorpresa dei medici c’è riuscito!
— 59 —
31 ottobre 2007 (Mercoledì)
Con un collega Iraniano, l’altro giorno, davanti alla macchinetta del caffè si
parlava di simboli religiosi e di fanatismo… Se una persona crede in Dio
non può aver importanza il modo in cui lo si chiama… o il simbolo che si
sceglie per rappresentarlo… sono cose che non mutano l’essenza della
fede, e non dovrebbero causare nessun fastidio…
Se, al contrario, non si crede all’esistenza di qualcosa di superiore… allora
anche simboli ed immagini perdono qualunque significato e qualsiasi tipo di
valenza… Quindi che fastidio possono arrecare?
Ad aprile, in Kenia, in un giorno freddo e ventoso io e Giulia siamo entrati
in una Moschea in mezzo al nulla… Il vecchio Iman che ci ha accolti non
conosceva una sola parola di italiano, a parte “marmo” e “Carrara”…
A dir la verità noi eravamo molto più ignoranti di lui, visto che quella era
casa sua e che i turisti eravamo noi!
La calma che emanava quella persona… in quella Moschea vuota e
silenziosa, in contrasto col vento che soffiava all’esterno, mi è rimasta
impressa…
Certo, per rispetto della fede altrui, prima di entrare ci siamo tolti le
scarpe, ma anche se era evidente che eravamo turisti, non ci ha cacciato,
o guardato in modo strano, nonostante io e Giuly fossimo a gambe
scoperte…
A gesti, cercando di farsi capire, ci ha mostrato le cose più belle della sua
chiesa… Se Dio esiste ed è ovunque, certo era anche lì… Se non esiste,
non sarà mai ne in un luogo ne in un simbolo…
Ma si sa, di pazzi e di fanatici ne è pieno il mondo…
— 60 —
L’Amico Nudo
— 61 —
Ma il “perché” ti sfugge e tu non hai il tempo di riflettere e continui a
correre… all’infinito… sempre più stanco… disperato… affannato… in un
paesaggio che non cambia mai?
Ho la sensazione di aver fatto solo questo per più di due mesi…
probabilmente mi è stato utile… mi ha impedito di pensare… di riflettere…
di preoccuparmi troppo per mio padre…
La schiena comincia a mandarmi segnali allarmanti…
se ci fossero delle spie da accendere, per le Feste Natalizie potrei affittarmi
come albero di Natale e mettermi in una vetrina: con centinaia di lucette
lampeggianti, rimanendo fermo immobile per evitare che la schiena si
sbricioli, farei certamente una gran bella figura… altro che abeti veri o in
plastica con luminarie sonore o fibre ottiche!!!
L’altro giorno mia mamma ha visto gli esiti dei miei esami e mi ha fatto una
mezza scenata… mi ha prospettato un futuro catastrofico… Io mi sono
toccato ”lì”, ma non so più se per un gesto scaramantico o per un inconscio
atto di autoerotismo perché in T.V. passavano il servizio su qualche
calendario… Lei, disfattista “per metà è conciata da sbatter via…” e io, più
pragmatico “ma l’altra metà è ancora sana!!!”
Insomma, una tragedia… Ho dovuto prometterle che entro gennaio
farò qualcosa… ma ora ho troppi impegni e, comunque, mi sento molto
ottimista: tu ed io abbiamo deciso che prima o poi divorzieremo… Ergo,
dovremo prima sposarci… tra dieci o vent’anni… Ma io so già che quel
giorno vorrò fare il figo e farti attraversare la soglia di casa portandoti in
braccio… Per farlo, la schiena dovrà funzionare!
Come vedi il mio ragionamento è logico e inattaccabile… quindi per ora
non c’è bisogno che io mi preoccupi!!!
Domattina andrò a trovare mio padre… Giulia mi ha proposto di stare a
casa tutto il week-end. Ma aveva già prenotato in albergo per una notte…
Se non ci sono complicazioni andremo via nel pomeriggio… Domani vado
a trovarlo io e domenica i fratelli…
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L’Amico Nudo
Minchia… ma sono proprio bastardo: sai che palle per chi resta sveglia?
Con un capoccione a peso morto appoggiato in grembo… bloccata e
col telecomando fuori portata… a guardare le tonsille di uno che dorme
russando a bocca aperta… coi denti sporchi di cioccolato e l’alito che sa di
vino!
Un omicidio, in quel caso, sarebbe soltanto legittima difesa!!!
E’ proprio vero che sono egoista… non avevo mai pensato in
questi termini… I miei amici direbbero che però ho delle attenuanti:
l’elettroencefalogramma piatto!!!
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naturale del mondo.
Certo, se hai freddo, tra una sauna e l’altra, seduto a bere qualcosa,
magari ti metti l’asciugamano sui fianchi… ma in realtà non fai più caso se
sei nudo.
Ovviamente se passa la classica “bonazza” butti l’occhio per un
momento… ma è come guardare una bella ragazza in spiaggia…
E anche per gli uomini il discorso è lo stesso… a meno che non ti passino
davanti Pilone o Pipino, e in quel caso il cervello reagisce, per ovvi motivi,
con invidia o molto divertimento.
Quando torni nella zona delle piscine ti sembra quasi strano avere
nuovamente un costume addosso.
Per quanto mi riguarda, la cosa migliore è che alla fine della giornata mi
son ritrovato, finalmente, con le mani smacchiate e la pelle nuovamente
morbida ed elastica.
Ieri sera ci siamo fermati a Chiavenna a cenare con amici… c’erano anche
le ragazze del crotto… Do you remember?
Antonella, a un certo punto ha avuto l’infelice idea di chiedere a Giulia
come mai quella sera sembrava incazzata…
Dopo cena, in macchina, Giuly mi ha fatto due palle così.
Se io mi ero divertito, mentre lei era incazzata perché mi avevano messo
a cucinare, è solo perché di lei non me ne frega niente… e chissene’ se
l’avevo chiamata un sacco di volte perché venisse lì con me…
Se mi diverto mentre lei è incazzata perché non siamo appiccicati sono
uno stronzo…
Ma vaff., pensa te se io devo rodermi il fegato perché lei ha i cavoli suoi: o
vado via o resto per cercare di divertirmi!
Certo che capire come ragionate voi donne, a volte è proprio difficile!!!
Giuly, nel pomeriggio, viene da me perché vuole andare a trovare mio
padre in ospedale: domani lo dimettono e lei potrebbe venire a casa
domani sera… ma perché rimandare a domani ciò che si può fare oggi?
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L’Amico Nudo
Notte…
Dovrei andare a dormire ma sono ancora sul computer…
Ieri io e Giuly siamo andati a trovare mio padre… lei è arrivata col Metrò
sino a P.ta Genova, poi un caffè a casa e via in ospedale a trovare mio
papà… non si è fermata a cena perché questa notte lavora: un po’ mi
spiace, ma ho un filo di febbre e quindi meglio così…
Oggi pomeriggio dimettono mio papà e andrò a prenderlo per portarlo a
casa, poi da Franco perché bisogna consegnare entro sabato altrimenti
scattano le penali.
Mio padre sta bene e spero che qui a casa non si ammali, perché tra mia
mamma con la sua bronchite stagionale, e il mio raffreddore…
Sono contento che ti senti una diciottenne… io per ora mi sento un
rudere… se continuo così finirò per essere tutelato dalle Belle Arti come
bene archeologico!
Alla radio stanno suonando questa canzone… so che ti piace Notre Dame
e mi sento un po’ più vicino a te.
CUORE IN ME
Cuore in me
Che sei così spezzato
Cuore in me
Che il corpo ha dilaniato
E separato in due
Due donne sono tue
Tu due metà
Cuore in me
Diviso tra due visi
Cuore in me
Tu che desideri
Prendi e non sai se c’è
In te più colpa o più
— 65 —
Felicità
Accidenti, sentita alla radio sembra molto più corta… ma copiare poi il testo
è ben diverso!!!
Con questa saggia considerazione ti auguro ormai, più che un buon riposo,
un dolce risveglio…
…dal lavoro
Stamattina, verso le cinque e mezza, in zona Farini c’era abbastanza
movimento: uno dei locali li intorno doveva aver chiuso da poco e gli ultimi
nottambuli si attardavano a chiacchierare o si avviavano verso la fermata
del bus… o le auto parcheggiate.
Due ragazzi, dimentichi di tutto, chini contro un muro rivedevano quello che
avevano mangiato… e bevuto!
E non credo che ne fossero molto felici!!!
All’incrocio successivo una ragazza ricciolina faceva segno di rallentare e
subito ho pensato: “M., Polizia o incidente… e sono in ritardo!”
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L’Amico Nudo
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08 novembre 2007 (Giovedì)
PAGLIACCIO
Ridi Pagliaccio,
balla e salta come un matto
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L’Amico Nudo
Questa l’ho scritta anni fa, in un di quei momenti in cui sono stato serio per
più dieci minuti…
Diceva Pirandello che ognuno di noi indossa una maschera, anzi
innumerevoli maschere, a seconda delle occasioni… dei momenti… di
come gli altri lo vedono o di come si vede lui stesso…
Ognuno di noi, in pratica è “Uno, nessuno o centomila”…
Attraverso queste lettere hai probabilmente conosciuto (Minchia che culo
che c’hai!!!) il mio lato più serio(?), maturo(?), riflessivo(?)… insomma,
quella parte di me che solitamente nascondo sotto la maschera del
Clown…
Una maschera cui, comunque, sono affezionato perché mi permette di dire
e fare (see… baciare, lettera e testamento!!!) moltissime cose senza essere
pesante e senza lasciare spazio al pessimismo…
Una maschera, per l’appunto… che proprio perché tale, a volte può
incrinarsi o spezzarsi…
Ma proprio in quanto maschera basta poco, giusto un po’ di stucco e di
cerone, per chiudere le crepe e reindossarla, come nuova, un’altra volta…
Qui ci starebbe bene una “chiusa” tipo il finale di “Chiedimi se sono felice”
di Aldo, Giovanni e Giacomo: “Signori, parla la Commedia…”
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ma non pretendo di avere tutta quella classe… e lascio perdere!
BUON COMPLEANNO!!!
Se tutto è andato come doveva, oggi dovresti avere in mano le mie lettere
ed il tuo regalo…
Il regalo spero che ti piaccia… quello che stai leggendo forse ti è piaciuto
un po’ meno anche se, in origine voleva essere il vero regalo…
Poi ci ho riflettuto e ho pensato che non è molto carino entrare in casa altrui
dicendo: “ Scusate… scusate… Credo che quella che ho in mano sia una
bomba…Nessuno sa indicarmi dove appoggiarla?”…
Come minimo si rischia un’ondata di panico… e magari anche l’arresto! Se
poi in cucina scappan tutti può bruciare anche l’arrosto… e allora: “Addio
festa!!!”
No, non è una cosa molto educata!
Come certamente si capisce, sto scrivendo queste righe in anticipo perché
in caso contrario non farei assolutamente in tempo a fartele avere per
oggi…
Ora che tutto è impaginato… stampato… rilegato… mi resta solo da
scriverti una dedica in copertina…
Tra poco dovrei telefonarti per farti gli auguri di persona… intanto ti dedico
questa canzone degli 883:
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L’Amico Nudo
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POST SCRIPTUM:
… quando ho iniziato a scriverti queste lettere non sapevo assolutamente
dove ciò mi avrebbe portato…
Ora ne so ancora meno…
Ho letto, da qualche parte, una considerazione abbastanza profonda che
suona più o meno così:
“Nella Vita possiamo fare, o non fare, un’infinità di cose… ma ce n’è una
che non possiamo in nessun modo evitare: scegliere… prendere delle
decisioni… e assumercene la piena responsabilità… nel bene e nel male.”
Una cosa che ho scoperto… capito… è che tante volte sono stato sul punto
di innamorarmi di te… Tante volte ho alzato muri ed argini e sono andato
avanti, perché la Tua… la Nostra… amicizia per me è troppo importante…
Un giorno quei muri sono crollati sotto il loro stesso peso…
…ho dovuto scegliere…
Forse ho anche sbagliato, forse no… ma queste mie lettere sono la
conseguenza di quella mia scelta…
Musica in crescendo e tono epico…
Città e imperi crollano e risorgono dalle loro stesse rovine… i muri
vengono rialzati…
Dissolvenza e tono normale...
Se questo è possibile potrò rifarlo anch’io: le barriere che avevo eretto e
che così miseramente si sono sbriciolate… lasciandomi nudo e graffiato tra
le macerie delle mie emozioni… possono essere ricostruite.
Forse anche questo mio scriverti è stato un modo per alzare nuove
barriere…
Vorrei poter chiudere quest’ultima lettera con l’ormai classica frase “…E
vissero tutti felici & contenti…”
Ma la Vita non è una fiaba… a volte, se si è fortunati, può assomigliarle…
altre volte… più spesso… no!
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L’Amico Nudo
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Ringraziamenti
Un “Grazie” enorme a Clara “Legs”, che dopo aver letto il manoscritto originale mi ha
spinto in tutti i modi alla sua pubblicazione, e un ulteriore “grazie” alle amiche cui mi
sono ispirato per la Giulia di queste pagine. La mia gratitudine va infine a mio fratello
per il suo contributo alla versione digitale di quest’opera.
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L’Amico Nudo
Discografia
(in ordine di citazione)
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