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2009-
-2010

L’amico nudo
Andrea Salina

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A Vicky,
ancora una volta.

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Immagine di copertina: Omar Simini

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L’Amico Nudo

Tu non chiedere, non è lecito saperlo,


quale fine a me e a te gli dèi abbiano dato,
oh Leuconoe, e non provare i numeri babilonesi.
Come è meglio sopportare qualsiasi cosa verrà!
Sia che Giove abbia concesso parecchi inverni
sia che abbia concesso come ultimo quello
che ora fiacca il mar Tirreno sulle opposte scogliere,
sii saggia, filtra i vini e riduci la lunga speranza
con un breve spazio di tempo.
Mentre parliamo, il tempo invidioso sarà fuggito:
cogli il presente, il meno possibile fiduciosa nel futuro.

Orazio, Carpe Diem, traduzione di Stefania Quaranta

Voltato l’angolo forse ancor si trova


Un ignoto portale o una strada nuova;
Spesso ho tirato oltre, ma chissà,
Finalmente il giorno giungerà,
E sarò condotto dalla fortuna
A est del Sole, ad ovest della Luna.

J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli


( Rusconi )

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L’Amico Nudo

PROLOGO

“… non ti fidavi a rivelarmi la verità: la nascondevi perché hai sempre in-


gannato te stesso, convincendoti che era qualcosa d’altro. Preferisco cono-
scerti come sei, per terribile che sia, piuttosto che restare nell’ignoranza.”

“ Belle parole…” brontolò il cambiatore di forma, ma non si allontanò da lui.

“ La verità, Truls Rohk. Tu odi te stesso per quello che sei. Odi il tuo aspet-
to e sai come ti guarderebbero gli altri, se ti rivelassi loro.

Ma a volte, con le persone che sono importanti per te, devi rivelare anche
il peggio di quello che credi di essere. Devi avere fiducia, pensare che ti ca-
piranno. […] A me importa quello che sei, quello che è sepolto in profondità
dentro di te. I cambiatori di forma delle montagne lo sapevano. Mi hanno
chiesto cosa provavo per te, perché volevano sapere se per me eri importan-
te. Poteva esserci amicizia tra di noi? E quanto poteva essere profonda?…”.

Da “Il viaggio della Jerle Shannara – volume 2 – Il labirinto”

( Terry Brooks - Mondadori )

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L’Amico Nudo

… ventinove anni e una grande confusione in testa…


Oggi è il 4 settembre 2007, la temperatura è d’improvviso diminuita… sta
arrivando l’autunno… già, l’autunno: i primi freddi, le giornate più corte, i
primi golf, le prime scarpe chiuse… CHE TRISTEZZA!!!
Autunno e, come tutti gli anni per me, tempo di bilanci…
Dopo il pasticcio che ho combinato venerdì sera, e dopo la lunghissima
chiacchierata dell’altra notte, sto provando a riflettere più seriamente su
quel che mi sta succedendo…
Chissà se leggerai mai queste righe e se per allora saremo ancora amici…
o forse più che amici… o forse meno…
La decisione di parlarti l’avevo presa da alcuni giorni, ed è per questo che
lì, al Cerenghito, lasciando per un momento i vostri amici, tuoi e di Dario,
ti ho chiesto di venire a bere qualcosa; costringendo praticamente Giorgio,
che non capiva e voleva offrire, a rimanersene seduto lì… in effetti Giorgio
non ha molto il senso del tempismo!
Ma quello che alla fine mi ha spinto… no, spinto non è certo il termine
adatto… costretto a parlarti, così, quasi brutalmente, su due piedi mentre
ce ne andavamo ognuno a casa propria… Tu in realtà a casa di Dario… è
stato l’abbraccio che ci siamo scambiati per salutarci… Un abbraccio che
per me è durato un’Eternità e un Niente insieme, mentre i nostri visi, il Tuo
Viso e il Mio Viso, si sono trovati a pochi centimetri l’uno dall’altro…
Per un breve, interminabile lungo istante, ho sentito il desiderio di baciarti…
con un bacio lieve, dolce, forte e disperato nello stesso tempo…
E’ lì, in quel momento, sospeso tra mille possibilità diverse, che gli argini
che avevo così poco sapientemente costruito sono saltati, lasciandomi
frastornato e intontito in balia delle mie emozioni…

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Oggi è il primo giorno che passo senza chiamarti, e il secondo che non
ci sentiamo…
Non posso più chiamarti ogni giorno, ne messaggiarti… E nemmeno tu lo
puoi, per evitare che si inneschi una spirale vorticosa pronta a travolgere
la nostra amicizia…
Io ho una storia in crisi da risolvere, che DEVO risolvere, comunque…
Tu hai una storia che sta nascendo… una storia che magari non sarà
facile, ma che è Tua e Sua, e in cui io non ho il diritto di intromettermi!
Così, per superare questo primo giorno senza sentirti, provo a cercare
nella memoria i primi ricordi che ho di te… il primo ricordo cosciente,
nitido, vivo… il ricordo della prima volta che, coscientemente, mi sono
accorto di te e tu sei entrata nella mia vita…
E’ mezza estate… e in quell’estate spensierata e lontana a me piaceva
tua sorella che, quell’anno, aveva dei problemi con Manuele…
Siamo a Rasura, giù al “Fiumm” a prendere un po’ di sole e forse a fare il
bagno… sicuramente oltre a Loredana e a Manuele ci sei anche tu… ci
sei per forza anche tu! Ma per me sei troppo piccola e io vedo solo tua
sorella…
Poi inizia a gocciolare: il classico temporale estivo che se non stai attento
ti bagna sino alle mutande!
Io non voglio un passaggio da Manuele & Loredana; così, con calcolata
lentezza, mi alzo… mi vesto… e poi mi avvio di buon passo lungo la
strada.
La vostra macchina si accosta… già piove! E attraverso il finestrino
aperto tu mi chiedi di salire per evitarmi una doccia… E’ lunga la strada
sino a Rasura sotto la pioggia!

Ecco, è questo il primo ricordo nitido che ho di te, del tuo modo di
essere…
Certo, sicuramente ti conoscevo già prima, per lo meno di vista… Ma
non come Vicky… non come la mia amica… Sino ad allora per me
eri… credo di ricordare... la ragazza di Alberto… la sorella di Lory… la
ragazzina più piccola che di solito non si considera…
Vorrei telefonarti ma non posso!!!… è tutto il giorno che Ti penso, che Vi
penso.

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L’Amico Nudo

E’ tutto il giorno che la mia mente, i miei pensieri, rimbalzano tra te e


Giulia…
So che devo far chiarezza, so che devo decidere, e so che è per questo
che tu non vuoi chiamarmi… ed io non posso farlo!
Stupidamente, ingenuamente, con quelle idee che sembrano un po’
capricci, un po’ dispetti, ho pensato di cancellare il tuo numero dal cellulare,
ma è un gesto inutile, illogico, e lascio perdere.
Così, anche se non posso sentirti, anzi proprio per questo, questa sera
ho cominciato a scrivere… a scriverti, con l’illusione di parlare con Te, di
parlare di Me e di come, pian piano, lentamente, senza accorgertene, stai
entrando… sei entrata nella mia vita.

Ho appena finito di parlare al telefono con Giulia, anche se sarebbe più


corretto dire “di non parlare” e mi arriva il tuo messaggio: “Ciao Carissimo,
come te la passi li su? Qui oggi ha piovuto e un po’ ha rinfrescato… e lì fa
caldo? Un bacino”
Penso per un istante di ignorarlo, di non rispondere… poi decido che nella
sua inconsistenza, nel suo non essere, forse e proprio per questo, significa
di più, come il cauto annusare di un gatto che cerca una traccia…
Ti telefono… rispondi al secondo squillo… La nostra conversazione è
studiatamente banale, generica… Sembriamo due cani che si annusano,
che si girano intorno, tesi, intenti a studiarsi a vicenda… per scoprire se
azzannarsi, ignorarsi, o correre a giocare insieme…
Con questa strana sensazione ti saluto, ci salutiamo… ed io, dopo la
millesima sigaretta della giornata, mi addormento di un sonno spossato e
senza sogni.

05 Settembre 2007 (Mercoledì)

Ho finito adesso, al lavoro, di rileggere ciò che ho scritto, e la prima cosa


che penso è che mi sembrano, in qualche modo, le pagine che Giò, un mio
amico, ha scritto dopo esser stato lasciato dalla moglie. Pagine forti, amare,

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dolci, incazzate…Pagine di rabbia e d’amore, pagine con cui cercava di
ricucire la sua vita… pagine vive, piene di vita ed energia proprio mentre
lui si sentiva morire dentro… forse le pubblicherà, un giorno, ed io potrò
essere accusato di plagio… ma è un mio amico, e spero capirà.
E poi, brutale e ineluttabile, il pensiero che mi sento falso e vigliacco, che
SONO falso e vigliacco, mi attanaglia lo stomaco.
Mentre dovrei usare – ma d’istinto mi viene “bruciare” - tutte le mie
energie per salvare il rapporto mio e di Giulia, mi rendo conto che una
parte la riverso su di te, una parte che magari sarebbe decisiva ma che
ora, in nessun modo, riesco a dedicarle; così come una sorgente non
può decidere in quale solco riversarsi per dar vita a un ruscello… a un
fiume.
E allora scopro che veramente sono vigliacco… vile… falso… perché se
anche ho già preso una decisione… una decisione che è chiara a tutti…
io non sono ancora pronto ad ammetterla, ad accettarla… E aspetto!

06 Settembre 2007 (Giovedì)

… è quasi la 1,00 … Dovrei dormire ma il desiderio di scrivere… di


parlarti, è più impellente del sonno.
Con Manuele ho ritirato la macchina dal carrozziere… e poi sui Navigli, a
bere qualcosa, e a parlare.
Ora, nel silenzio della notte, il bisogno, la voglia di sentirti, ritorna
prepotente… forte… incisiva!
Oggi ho fatto l’errore di mandarti un SMS e la tua risposta è arrivata:
puntuale, immancabile… ma fredda, sterile, morta. Non sarò io a fare il
prossimo passo… No, non sarò io, non proverò a ricercare un contatto.
Dovrai essere tu a farlo, quando ne sentirai il bisogno… la voglia.
Mi torna in mente un altro flashback, un altro piccolo ma per me
importante tassello…
E’ ancora estate, forse la stessa, forse la successiva, e con Giorgio,
Leo, Gabry e altri che non ricordo, siamo finiti in un disco-pub dalle

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L’Amico Nudo

parti di Colico… ne tu ne io sappiamo ballare e restiamo seduti a parlare;


poi, chissà perché ci troviamo a chiederci l’un l’altra se ne siamo capaci…
e così, un po’ per gioco, finiamo in pista.

…DI NUOVO AL LAVORO…


Ieri sera ho ceduto al sonno, un sonno pesante, agitato e troppo breve…
breve come questi ultimi giorni d’estate… Oramai ho quasi passato i famosi
vent’anni e la stanchezza di certi orari si fa sentire!
Non come quella volta che eravamo a ballare, in cui mi sentivo
stranamente felice e che per me, ricordo, era durata troppo, troppo poco.
Noi stavamo diventando amici ma, malignamente, Leo e Gabriella mi
presero in giro per giorni.
Poco fa ho riletto il tuo messaggio: “ Stasera cena coi ragazzi del mare…”.
Decisamente freddo, neutro, impersonale… Riconfermo la mia decisione di
non farmi vivo per un po’.
Anche Giulia sta facendo qualcosa di simile: messaggio al mattino, poi cell.
spento tutto il giorno, e alla sera ci si sente… Chi semina vento raccoglie
tempesta!!!
A caso ripesco un tuo vecchio SMS… eh sì, ho il vizio di trascrivere quasi
tutti i messaggi, un po’ come importanti piccole lettere.
Era il 29 luglio, verso le 23.30: “Dario l’ho sentito ieri mattina, che sorpresa!
P.S.: ho ricevuto le tue poesie: sono dolcissime, come del resto chi le ha
scritte… Lì come va? Un bacio, a presto.” I nostri ruoli erano ancora definiti
con precisione: amici e basta, in apparenza senza altri coinvolgimenti…
in apparenza. Tu ti sentivi libera come solo tra amici si può essere, di
raccontarti, di sbilanciarti, di essere te stessa. Io mi sentivo bene! Ogni
volta che ci sentivamo era come un tuffo rigenerante in acqua fresca e
pulita… come una boccata d’aria in un mattino di primavera; e poi, a testa
bassa, quasi con accanimento, come un bue con l’aratro, continuavo la mia
storia con Giulia.
Giulia dice che non le do abbastanza, che non la faccio sentire
importante… per questo litighiamo, lei litiga!
La cosa mi fa pensare… anche le mie “ex” dicevano la stessa cosa…
PERCHE’?
Forse perché ho degli spazi che rimangono comunque miei; forse perché –

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col loro amore- volevano essere il centro del mio mondo… Essere il mio
mondo! Ma per me non è possibile.
Anche se amo, il mondo non cessa di esistere, di essere importante.
Il mio amore diventa un’altra delle cose importanti, ma non l’unica…
l’esclusiva. Forse è questa cosa, che faccio fatica a spiegare, che
sembra pazzesca ma per me non lo è, a mettere in crisi i miei rapporti, a
mettere in crisi le mie storie… la mia storia con Giulia.
Se amo, il mondo non diventa superfluo, non perde d’importanza… sotto
quella nuova luce diventa forse ancora più bello e importante… ed io
non posso escluderlo, cancellarlo, tagliarlo fuori… non posso voler meno
bene agli altri per dedicare tutte le mie energie alla mia donna.
L’amore non è un vampiro, non posso accettare questa cosa… non
posso accettare che amare una persona significhi cannibalizzare l’affetto
e l’amicizia per le altre.
Giulia mi ha appena chiamato: mi rinfaccia che non le dedico abbastanza
tempo.
Domani passo a prenderla e andiamo in montagna, ma a causa del
lavoro non so a che ora perché ci sono degli straordinari da fare… pare
che non sia per quello, ma riattacca prima di lasciarmi capire.
L’idea, pazzesca e allucinante che mi balena è che sia incazzata perché
domenica, a pranzo, c’è il compleanno di mio padre… a cui è stata
invitata, ma sarà una sfacchinata e preferirebbe passare tutto il week-end
con me, senza nessuno (o nessuna) a distrarmi da lei…
Nemmeno se è stata invitata… neppure – lo stomaco mi fa male come
colpito da un pugno - se è il compleanno di mio padre… Mio padre
che, e lei lo sa, ha un piccolo tumore al polmone e tra breve, forse, sarà
operato!!!
Non me ne frega un cazzo!!! E’ mio padre e, grande o piccolo, ha un
cazzo di tumore di merda al polmone… e ha 59 anni!
So che se mai leggerai queste pagine ti chiederai “Perché? Perché non
me ne ha parlato?”. Vorrei poterlo fare… tu mi hai detto di tua mamma
quando è stata operata… ma ora, mentre scrivo, non mi sembra giusto…
suonerebbe come un ricatto morale: “Anche se non ti va di sentirmi ho
bisogno di te perché mio padre ha un cazzo di tumore…”. No, sarebbe
una cosa troppo squallida e per questo non posso farlo.

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L’Amico Nudo

07 Settembre 2007 (Venerdì)

Tu ancora non ti sei fatta sentire… Giulia, invece, anche troppo.


Non è per la domenica persa – dice- ma perché, con me, ha il terrore di
non sentirsi a suo agio insieme agli altri!
Beh,, certo, io la escludo… io non la cago… io la taglio fuori… E cazzo!
Scusa se anche dopo due o tre giorni in cui non ci si vede io provo il
desiderio di parlare anche con gli altri, di ridere, di scherzare… Scusa se
non vivo solo per i tuoi bellissimi occhi!!!… ma ti sei chiesta da quanto
tempo non ridiamo più insieme? Da quanto fottutissimo tempo Tu ed
Io ci rivolgiamo la parola solo per litigare?.. che poi, fosse per me…
ma se appena apro bocca tu sei lì, col fucile puntato… pronta, sempre
e comunque, a discutere… recriminare.. rinfacciare… congetturare…
criticare… SEMPRE!
… Un altro ricordo, più recente… ma quasi sfocato e sbiadito perché,
comunque, di anni ne sono passati:
Colico… tu e due tue amiche sul prato a prendere il sole. Io stavo con Alice,
allora… c’erano dei miei amici: Mario, Michele&Mara, che quel giorno
si sarebbero lasciati… Mara era scoglionata, Alice in preda alla solita
gelosia…
Per amore… per vigliaccheria… per non continuare a litigare con Alice…
quella volta, forse –per la prima volta- ho tradito la nostra amicizia!
Evitando di parlarti… di guardarti… evitando ogni tipo di contatto… come
sconosciuti. Peggio! Peggio perché per il quieto vivere… per cercare di far
funzionare una cosa che NON POTEVA funzionare… ti ho deliberatamente
ignorata!
La cosa più divertente, ed idiota, è che io e Mario, dopo esser tornati a
Milano e aver accompagnato Alice a casa –perché lei aveva finito le ferie- a
notte fonda siamo tornati a Rasura… sperando, certo, sperando… di poter
trascorrere l’indomani una giornata con voi.
Se ben ci pensi lo stesso stupido, vigliacco, ipocrita atteggiamento che

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ho avuto quest’estate per poterti… Per “POTERTI?” e chi cavolo me lo
impediva… non avevo certo un fucile puntato alla schiena… per vederti
senza litigare con Giulia. E non dirmi che questo comportamento non ti è
pesato!!!

10 Settembre 2007 (Lunedì)

Ciao, tra poco sarà domani… ma per quel che mi riguarda potrebbe
anche non esserlo che tanto non cambierebbe quasi niente.
Chissà se sei andata al mare questo week-end… una volta, tanto tempo
fa… un secolo sul mio calendario ma soltanto una settimana fa nel
tempo reale, l’avrei certamente saputo… ora non mi resta altro da fare
che immaginarlo:
Tu che sabato, nonostante la voglia di partire, resti in città… divisa un
po’ tra lo shopping e la tua nuova, futura casa; dove, manco a dirlo, il
muratore non ha ancora ripreso i lavori…
Poi, la domenica, tu, Elisa e Loredana al mare… a godervi gli ultimi
scampoli d’estate, sotto un cielo incerto e in compagnia dei ragazzi del
surf.
Si, Dario ti ha telefonato… proprio mentre eri di corsa, già in ritardo
per uscire… ha voglia di vederti e forse verrà presto a Trieste. Tu sei
felicissima, come una ragazzina, ma hai paura di illuderti troppo!
Io ho passato il solito week-end in montagna, con le solite litigate…
Uniche varianti degne di nota: il tornare a Milano la domenica a pranzo…
a proposito, è venuta anche Giuly e guarda caso si è trovata bene… per
il compleanno del mio babbo, ed il film al cinema, la sera, a Monza, con
litigata inclusa nel prezzo.
Se qualcuno mai ti domandasse se idioti si nasce o si diventa, io so già
la risposta: magari non si nasce, ma con la buona volontà lo si diventa
benissimo!
Sai, scrivendoti così, in modo quasi regolare, ma dovendo aiutarmi con
la memoria, ho scoperto una marea di ricordi che ti riguardano… ad

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L’Amico Nudo

esempio di quando ci scrivevamo tutti i mesi, crescendo un po’ insieme


nonostante la lontananza.

Le campane della chiesa hanno battuto i 12 tocchi… ora è domani…


Sono sei giorni… già sei giorni?… appena sei giorni?… che non ci
sentiamo…
Sei giorni passati in un grigiore piatto e monotono… giorni come manciate
di sabbia che scorrono tra le dita. Persi… per me perché non ho ancora
preso una posizione… per noi, perché sono giorni rubati… strappati alla
nostra amicizia. E se tu hai degli ottimi motivi per non farti viva… io, di
riflesso, ne trovo di più ancora: sai che ti sentirei tutti i giorni… lo sai ed eviti
che accada perché sarebbe assurdo… e allora io non posso far altro, per
orgoglio –stupido e inutile- e per rispetto, che accettare la tua decisione.
Morirei mandandoti un SMS e non ricevendo una risposta: sarebbe un
perderti del tutto… ed io non voglio… non posso sopportarlo.

11 Settembre 2007 (Martedì)

Un passerotto un po’ diffidente


che il mio canto spaventare non fa
un caldo vento di terra, un buon libro
una birra, che cosa non va?
Non va che volo sempre da te…
Umberto Tozzi “Non va che volo”

Fuori è nuvolo… sembra quasi che ci sia nebbia… e le poche gocce


che cadono rendono ancora più grigia questa giornata. Una giornata
tipicamente autunnale, umida e triste… Una di quelle giornate in cui l’unica
cosa che sembra esistere è la rassegnazione.
Giulia, tu, mio padre… queste maledette sigarette che finiscono sempre più
in fretta…
Il doppio lavoro per tenermi impegnato, per arrivare stanco morto la sera…

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…e perché sono sempre al verde.
Oggi mi chiedo se tutto questo ha un senso… e quale sia.
Se ci sia, un senso… un qualcosa che giustifichi tutto questo correre,
affannarsi, interrogarsi…
O se la vita sia soltanto una grossa illusione da cui nessuno può uscire…
vivo.
Eppure… se penso al riso di un bimbo… a due leprotti che alle prime
luci dell’alba si rincorrono ai margini della Milano-Lecco… a un branco
di caprioli che nel silenzio della notte attraversano il piano di Dazio…
a un volo di gabbiani… a una serata tra amici… a una nevicata che
rende tutto bianco e ovattato… all’abbraccio di una donna… a un sorriso
inaspettato e spontaneo… Allora, anche soltanto per una sola di queste
cose, o di mille altre così… Allora sì, so che ne vale la pena.

“ 19.08 02.12
Ciao mio caro Amico, Dario è appena andato via. E’ stata una bellissima
giornata. Mi piace veramente tanto e questo è grazie al tuo ranocchietto,
ti voglio bene.”
Qualche mese prima, al telefono, si era svolta una conversazione che
suonava più o meno così:
“ Ho appena finito di provare il vestito” “Com’è? Corto, lungo… a schiena
scoperta…”
“ Sul rosa… mi sento una signora… non sono abituata a portare un
vestito così…” “ E le scarpe le hai già prese?”
“… Sì…” “ Dunque… estate… sandali, col tacco alto? Guarda che voglio
una foto, così ho qualcosa di carino a cui pensare..”
“Come, una foto? Non vieni a vedere Simona?” “Ma… ok, comunque
una foto la voglio lo stesso… se sei uno schianto magari trovi anche il
Principe Azzurro”
“Magari!…”
Ecco, così è nata l’idea del ranocchio… col desiderio sincero che tu
potessi trovare il tuo principe azzurro, con l’augurio che tu lo trovassi…
Ma al giorno d’oggi non si trovano certo al supermercato; che fare?
Poi, un pomeriggio, passando per un centro commerciale… eccolo lì,
che mi guarda da una vetrinetta… un rospo fatato! Qualcuno, per non

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L’Amico Nudo

farlo scoprire, gli aveva piazzato in mano dei palloncini colorati…


Così eccomi a ricostruire una pergamena magica da sostituire a quei
ridicoli palloncini…
Chissà se quel rospo si sarebbe veramente tramutato in un principe o se
avrebbe avuto il potere di farne comparire uno?
E’ il sabato mattina e con largo anticipo sono arrivato sotto casa
di Simona… parcheggio e aspetto… Ti chiamo… Tu ti stai ancora
preparando…
Sto leggendo qualcosa, quando arrivi… quando arrivate: Tu, Manuele,
Loredana e tuo nipote… Sei splendida… sei bella da togliere il fiato… e sei
mia amica.
Imbarazzato ti do il pacchettino col rospetto, una piccola cassa direttamente
dal Paese delle Fate, prendo il mazzo di fiori per Simona e saliamo in casa.
Io mi sento fuori posto… un imbucato… ma in qualche modo me la cavo…
In fin dei conti conosco i tuoi, conosco Simona… ma il mio posto non è lì…
Tua cugina è molto, molto carina… con l’abito bianco… e provo a
immaginare come devi sentirti… Tu, che circa un anno prima avresti
voluto… dovuto… sposarti.
Usciamo sul balcone a fumare una sigaretta… scambiamo due
chiacchiere… poi chiedi a tuo padre di farci una foto: la Bella & la
Bestia… perché è così che mi sento mentre ci mettiamo in posa davanti
all’obbiettivo… la camicia bianca, macchiata dal fiorista, è infilata alla
meno peggio nei pantaloni a coulisse… Tu mi cingi un fianco… io ti
cingo un fianco… ed è così che la foto ci congela: tu sorridente… ed io
con un’espressione che non è ne seria ne sorridente… sembro quasi
un manichino messo lì per caso… e poi, per favore… quella camicia
infagottata nei pantaloni è orrenda!
E tu ti preoccupavi perché il costume da bagno ti aveva lasciato un segno
un po’ più chiaro sul seno, e secondo te si notava troppo!!!
Poi tu con me, in macchina e Loredana e tuo cognato nell’altra… a cercare
un parcheggio per due auto… e quasi sei arrivata tardi in chiesa, ed eri
anche la testimone!
Vorrei poterti dire che la cerimonia è stata bellissima… vorrei poter dire a
Simona che il suo è stato un matrimonio fantastico… Simona, che con una
gentilezza incredibile ha permesso che mi imbucassi al suo matrimonio

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perché noi, Tu ed Io, potessimo vederci!
Sicuramente la cerimonia è stata bella, non potrebbe essere altrimenti,
ma io ne conservo un ricordo vagamente appannato, sbiadito… perché
lì, in chiesa, da solo su una panca mentre il prete parlava di amore,
onestà, fedeltà… ho cominciato a chiedermi con quale diritto, con quale
scopo, io fossi lì…
…mentendo… mentendo sicuramente a Giulia… e forse anche a
qualcun altro.
Così, finita la cerimonia, ho preferito non entrare nelle foto di gruppo..
perché in quel momento, in quella precisa occasione, avevo la certezza
di essere un intruso.
Quando con in mano i fiori sei uscita dalla chiesa, Dario… ma io non
sapevo fosse lui… ti è venuto incontro e con naturalezza te li ha tolti dalle
mani, il tuo viso, i tuoi occhi, si sono illuminati… e la mia piccola, stupida,
scherzosa magia, inaspettatamente è diventata realtà.
Dario… la prima impressione che ho avuto, immediata, a pelle, è stata
decisamente positiva: è un bel ragazzo… è simpatico, spiritoso… se
vuole sa mettere a proprio agio le persone…
Senza ipocrisia, senza falsità, io che so di cosa parlo perché più
passano i giorni e più mi sento falso ed ipocrita… dopo aver visto te e
Dario insieme, l’ultima sera in cui forse siamo stati veramente amici…
sono ancor più convinto della mia prima impressione: Dario è –come
direbbe una mia amica- una Bella Persona, e anche se sembra assurdo
mi piace e lo trovo simpatico.

…Sarà bello da guardare come un poster di James Dean


sarà dolce la paura sganciandoti i blue jeans
sarà grande come il mare, sarà forte come un Dio
sarà il primo, vero amore, quello che non sono io…
Marco Masini “Ti innamorerai”

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L’Amico Nudo

12 settembre 2007 (Mercoledì)

Ieri pomeriggio maxiculo: cinque giorni che ho ritirato la macchina


dal carrozziere… No, dico cinque giorni!!! E.. vaffanculo, trovo freccia
disintegrata e parafanghi spiaccicato!
Io non pretendo che la Fortuna mi ami… ma almeno la Sfiga non potrebbe
ignorarmi?

12/09 10:04
“ Ciao amore, ho un macello di lavoro. Ma c’è il sole… è una bella giornata.
Buon tutto, un kiss”
“ Ciao amore”? Abbiamo passato sabato e domenica a sbranarci… a farci
male.
Ha passato due giorni, Lei, a lamentarsi di tutto… a criticarmi su tutto, e mi
chiama amore?
Certo che voi donne chi vi capisce è bravo!
Ma a dire la verità, se già faccio fatica a capire me stesso, come cavolo
pretendo di riuscire a capire voi… e poi, a ben pensarci, ne vale la pena?
Perché dovrei menarmela, sprecare energie per cercare di comprendervi
quando devo ancora trovare una donna… ma ce ne sarà una?… che provi
a capire me!!!
Ok, oggi sono polemico, ma non me ne frega niente e ho i miei buoni
motivi…
Cominciamo da me, per parlare di qualcuno di interessante… e per fare un
po’ di autocritica, che tanto male non fa.
Domanda: perché non lascio Giulia?
Risposta: se lo sapessi non sarei qui, a sprecare risme di carta, ma posso
provare a vedere perché, invece, sto ancora con lei.
Dunque, vediamo… è intelligente… dinamica… non sta mai ferma… è
piena di iniziative. Ho visto più cose con lei in un anno che con gli amici
negli ultimi dieci… le piace andare in montagna, e piace anche a me… ed
erano anni che non lo facevo! Non è gelosa… o almeno molto poco… e
sessualmente abbiamo una buona intesa.
Ok, sin qui tutto bene… e allora?
Il tristissimo, allucinante, nonché temutissimo rovescio della medaglia è

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che quel Mister Hyde in gonnella… anzi, in minigonna perché per lei le
gonne sono sempre Troppo Lunghe… è che, nell’ordine:
è estremamente polemica, ipercritica… soggetta a sbalzi d’umore…
Non capisce i miei progetti economici per il futuro e il mio obbiettivo di
metter via qualcosa per non finire, un domani, a vivere sotto un ponte:
assurdo privarsi ora di qualcosa per un domani incerto e nebuloso!…
Non ammette che io abbia interessi diversi dai suoi, vuole sempre essere
al centro della mia attenzione…
non accetta compromessi e mediazioni: se vuole una cosa quella deve
essere!
E, per finire, ha l’angosciante, pessimo vizio di rinfacciarmi le cose…
E il mio più grosso problema è che non riesco più a sopportare il lato
Hyde.
Ma ora è tardi, sono stanco morto… mi sono sparato tredici ore
lavorative –cinque extra con mio cugino- , sono uscito con Giulia e
degli amici a bere una birra e a scambiare quattro chiacchiere, domani
o meglio oggi mi devo alzare alle cinque, e le ragazze dei nostri amici,
poverine, non sono uscite perché dopo una giornata lavorativa sono
stanche… “e poi bisogna alzarsi presto”!!!
Ma non facevano prima a dire che non ne avevano voglia? Era troppo
complicato?

Spengo la T.V.
e la farfalla appesa cade giù
ah, succede anche a me
è uno dei miei limiti
io per un niente vado giù
se ci penso mi dà i brividi…
Samuele Bersani “Spaccacuore“

­— 18 —
L’Amico Nudo

13 settembre 2007 (Giovedì)

E’ già sera! Per forza, sono arrivato a casa alle nove, i miei non ci sono,
dovevo andare anch’io con loro a cena da amici, ma tutto quello che volevo
era venire a casa, mangiare un boccone e magari… se non fossi stato
così a pezzi… cominciare a trascrivere queste mie pagine… queste tue
pagine… sul computer.
Si, so che in qualche modo questa “cosa” che sta nascendo giorno per
giorno, un foglio dopo l’altro, ti appartiene, e che alla fine, per quanto
potrà costarmi, te la darò da leggere… da conservare… da buttare… da
stracciare in mille e più pezzi…
Perché tra di noi le cose dovranno risolversi, in un modo o nell’altro… e
quando avrò messo l’ultimo punto su queste pagine e forse avrò trovato
una risposta per me stesso…
Allora, qualunque essa sia, anche tu, ad ogni modo, magari anche non
volendo, mi darai una risposta.

14 settembre 2007 (Venerdì)

Stanchezza… indifferenza… mancanza di energie…


Allora ha ragione Giulia quando dice che sono sempre stanco.
Tutto quello che vorrei, ora, è un prato verde e soleggiato… con un grosso
albero a farmi ombra quando il sole è troppo caldo, gli insetti tacciono e
tutto diventa silenzio. Un filo d’erba da succhiare, e rimanere lì, sdraiato… a
guardare il cielo e le nuvole.
Invece sono al lavoro… con le sigarette che si consumano più in fretta di un
cerino, la testa altrove… e le giornate che non mi bastano mai.
11.00 Mi ha telefonato Giulia… dice che la storia è finita… io forse dovrei
sentirmi sollevato perché andare avanti così non era più possibile…
Ma di fronte a questo ennesimo fallimento quello che provo è soltanto un
grande… enorme… incolmabile buco nello stomaco.

­— 19 —
Dice che non la faccio sentire importante… che l’unica cosa che so fare
è lavorare, e che la tratto… che lei si sente… una ragazza da week-
end…
E se io fossi incapace di amare? Se fossi soltanto un egoista che si illude
di amare… e che illude.. per il bisogno naturale di dare e ricevere affetto?
Questo pomeriggio dobbiamo risentirci e io ho la sottile… vana…
inutile… illogica speranza che il nostro rapporto possa continuare… ma
spero anche che si chiuda, definitivamente… per sempre.
Ormai non ci sopportiamo più e il nostro amarci, se mai c’è stato, è
diventato un ferirci a vicenda… come animali in gabbia che si azzannano
per disperazione e follia.
Forse ha ragione lei, quando dice che non sono fatto per avere una
ragazza… una donna. Forse!
Penso… credo di essermi sempre impegnato nelle mie storie… a
volte troppo, a volte male… ma le palle mi sono sempre cadute in
corsa, quando mi accorgevo che per quanto potessi dare, non era mai
abbastanza.
Io so dare così poco?
Oppure, con quella capacità di commettere sempre gli stessi errori, trovo
sempre ragazze che caratterialmente si assomigliano e pretendono
troppo?
Ok, basta seghe mentali: il cielo oggi, a Milano, è azzurro come
difficilmente può esserlo… il sole splende, caldo, forte… e anche se sono
in fabbrica voglio godermi l’illusione che l’estate sia appena cominciata.
Oggi devo andare da Franco, e per pensare avrò tempo poi.

Dopo cena… ho poco tempo perché devo uscire e sono anche arrivato
a casa tardi… Con Giulia ho insistito per chiudere ma non ne vuole
sapere… domani siamo invitati a una grigliata, vedremo… se troncare,
come ho cercato di farle capire al telefono per un’ora… se restare
amici… o se fare l’ennesimo, inutile tentativo…
Stasera lavora e ogni cosa è rimandata a domani.
Nel pomeriggio mi è arrivato un tuo sms: “Ciao carissimo, tutto ok?”.
Ti fai viva dopo più di una settimana con un autentico “sm” (short
message) e io cosa dovrei risponderti? Che sto da schifo… che va tutto

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L’Amico Nudo

alla cazzo… che questo tuo normale e logico eclissarti mi fa male… che
con Giulia rischio l’esaurimento? O preferisci sentirti dire che “ la vita è
una cosa meravigliosa” e che non sono mai stato più felice di ora?
No, mia cara amica… l’unica cosa che conta è che “the show must go
on” sempre e comunque perché, come diceva la Fallaci “ su questo
palcoscenico che è la vita siamo tutti comparse e solo a qualcuno è data
una parte da protagonista”.
Ora, alla faccia del mondo e della stanchezza, esco per raggiungere i miei
amici. Più tardi, forse, deciderò se risponderti.

15 settembre 2007 (Sabato)

Per Giulia stamattina sono al lavoro perché ho da fare e non ho certo voglia
di discutere ne, tanto meno, faccio i salti di gioia all’idea di vederla.
In realtà devo cercare di sistemare un po’ la botta dell’auto e, se mi
avanzerà tempo, vorrei giocare un po’ con Michela perché ieri sera non l’ho
quasi guardata…
e ora in marcia!…
Sono quasi le 15.00, l’auto è rabberciata ma dovrò cambiare il parafango…
di sicuro il lago salta ma quanto meno sono riuscito a dedicare un po’ di
tempo alla mia nipotina… che belli i bimbi… degli altri!!! Anche mentre
sistemavo l’auto mi è stata intorno e dall’alto dei suoi quattro anni ha
cercato di aiutarmi… Adoro quella bimba!
Chissà se mai ne avrò una anch’io… a volte ci penso, ma la cosa mi
spaventa, anche perché non so se sarei capace di essere un buon padre…
Prima ho trovato una tua telefonata, così ti ho richiamato… Eri a casa, la
tua, a sistemare le piante… col muratore hai ancora dei problemi e con
Dario le cose non vanno certo da Dio… più di mezz’ora al telefono ma non
me ne sono minimamente accorto.
E’ stato bello sentirti… mi hai chiesto il significato del mio sms di ieri “The
show must go on! It’s all right! And you?”, ma come potevo spiegarti il

­— 21 —
significato completo?
Mi sono limitato a dirti che ho provato a lasciare Giuly ma che oggi ci
vedremo, poi… chissà!
Ieri sera quel cornuto di Giorgio s’è messo a far vedere le foto della
spiaggia nudista a delle nostre amiche… già, togliendo la protezione che
avevo messo a “ quella zona lì”.
Non che cambi molto, per quello che c’è da vedere… visto uno visti
tutti… ma farsi i fatti suoi, no? Che so, un bagno coi piranha, una
respirazione bocca a bocca a un pitbull…
Bah, ora mi tocca saltare in macchina e avviarmi.

17 settembre 2007 (Lunedì)

Sabato io e Giuly abbiamo provato a chiarirci, a trovare una soluzione,


ma pur avendo fatto pace la tensione tra noi è quasi evidente… e pronta
a scoccare come una scintilla alla prima occasione…
La sera eravamo invitati a una grigliata in un crotto privato sopra
Chiavenna: un nostro amico ci aveva chiesto di andare a questa festa
organizzata da alcuni amici suoi.
Il posto è bellissimo: sul fianco della montagna, tra alberi da frutta, con
un’ottima panoramica di Chiavenna e di buona parte della valle… una
parte del crotto è arredata con divanetti e panche ricoperte da cuscini
tipo un noto locale di Naama Bay… poi la parte del crotto vero e proprio,
con dei barbecue in muratura e tre o quattro tavoli.
Quando io, Giulia, Monia e Franco siamo arrivati, Federico ci ha
presentati alle padrone di casa e mentre le ragazze si sono messe a
tagliare le verdure io, a causa o per merito della pubblicità fattami da
Federico, son finito a grigliare insieme ad un altro Franco amico dei
padroni di casa.
Anche la musica non era niente male: Queen, Led Zeppelin, Barry White,

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L’Amico Nudo

Simon & Garfunkel, Madonna, Cat Stevens, Cranberries, Frank Sinatra,


Metallica, Skorpions…
Giulia si è un po’ scocciata del fatto che io fossi finito “ai fornelli” e infatti
non mi ha cagato per metà della serata… Ma il bello è che ce l’aveva con
Federico, non con me!
In ogni caso mi son trovato a chiacchierare, ridere e scherzare
tranquillamente col mio “collega” e con le padrone di casa… non ragazze,
ma donne di 40/45 anni.
A fine serata sono anche stato tirato dentro a ballare da una di loro…
nonostante io balli bene… come un palo!
Insomma, per farla breve, anche se Giulia mi critica in tutto, evidentemente
io riesco sempre (o quasi) a trovarmi a mio agio anche con persone nuove
e ad essere ben accetto… Non sarà come vincere al Superenalotto ma
decisamente per me è stata una grossa soddisfazione: fa piacere quando
qualcuno ci apprezza per quello che siamo!

25 settembre 2007 (Martedì)

… è passata una settimana…


Una settimana in cui sono stato in ferie per andare a lavorare con Franco,
mio cugino… in cui ho avuto la febbre un paio di giorni…
Una settimana in cui mi sono chiesto che senso ci sia nel continuare a
scriverti… a raccontarmi.
Ieri sera, dopo otto ore di fabbrica e altre quattro con Franco, finita la cena
mi sono addormentato di schianto in poltrona, trovando a malapena la forza
di dar retta a Michela che aveva voglia di giocare.
Quando, verso le 23.00, mi sono trascinato a letto e ho telefonato a Giulia,
ho trovato il tuo messaggio… in altre occasioni avrei risposto subito, ma
visto come vanno le cose tra noi e che mi sono addormentato due volte
leggendo il tuo sms, ho lasciato perdere sino a stamattina.
Beate voi che siete andate al mare…

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… il mare…
L’estate scorsa anche io e Giorgio eravamo al mare da quelle parti… giù,
da Teresa, a Duino. Una sera, dopo esser stati con lei in spiaggia tutto
il giorno, se ben ricordo ci siamo trovati a Grado noi quattro: Io, Giorgio,
tu e Loredana, pronti ad uscire per cena. Teresa... no, lei aveva declinato
l’invito con la scusa che sarebbe uscita a cena con dei suoi amici.
Siamo fuori dal locale, in attesa che si liberi un tavolo e stiamo
parlando… all’improvviso lo sguardo ti si appanna, faccio appena
in tempo ad afferrarti per evitare che tu cada… Ti gira la testa e stai
svenendo! Bisognerebbe sdraiarti sul marciapiede, ma Loredana si fa
portare una sedia da uno dei camerieri...
Ti facciamo sedere ma per te è peggio: il tuo corpo chiede
disperatamente di stendersi ma tu, con degli sprazzi di lucidità, rifiuti e
cerchi di resistere... Stai male!
Dopo ripetute insistenze riesco a convincerti… ti prendo in braccio e ti
porto alla macchina per farti sdraiare…
A corpo morto ti abbandoni tra le mie braccia… la tua testa contro il mio
petto…
I 54 kg più leggeri che abbia mai portato…
Con l’aiuto di Loredana ti metto in macchina… sdraiata… sul sedile
abbassato: sei pallida, sudi freddo, poi pian piano ti riprendi…
Mentre torniamo al ristorante dici che soffri di pressione bassa e che se
alla fame aggiungiamo che siete state in spiaggia tutto il giorno…
La cena prosegue in modo tranquillo e a tratti divertente, con Giorgio che
studia Loredana ed io che, un po’ preoccupato e un po’ perplesso ti tengo
d’occhio.
Usciamo a fumare una sigaretta… e tu mi dici “Sai che giorno è oggi?”.
Io non ne ho la più pallida idea… tu prosegui “ Oggi pomeriggio io e
Gianandrea dovevamo sposarci…”
Ecco, in quel momento ho detestato… disprezzato… Gianandrea, con
tutte le mie forze.
E’ anche a causa di quell’imbecille che tu ti eri sentita male, forse proprio
a causa sua!!!
Eppure non posso “odiarlo”: se ci sei stata sei anni qualcosa di buono
doveva pur averlo, e se tu l’hai amato… gli hai voluto bene… io non ho il

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L’Amico Nudo

diritto di criticarlo.
Forse è andata com’è andata perché così doveva andare… ma il
tradimento, da una persona gelosa, che per prima temeva questa cosa…
no, quello non posso capirlo ne giustificarlo… quello è un motivo valido
per cui potrei rompergli la faccia! Anche un mio amico ha cornificato e poi
scaricato la sua “ex”: pur essendo amici non riesco a capire il perché del
suo comportamento, se stai male con una persona chiudi, tagli… ma non
tieni il piede in due scarpe. Vuol dire prendere in giro anche se stessi… e
non ha senso.

… Circa sette anni prima, quasi otto anni fa…


Ci sentiamo al telefono e la prima cosa che mi dici è che ci sono delle
novità: hai conosciuto un ragazzo fantastico… simpatico… eccezionale…
“Sai come si chiama?” “No, come faccio a saperlo…”
“Dai, prova a indovinare” “Ma non ne ho la minima idea… non lo so…”
“Dai, come può chiamarsi un ragazzo che mi piace?” “Dai Vicky, dimmi
tu”
“Proprio non riesci a immaginarlo? Si chiama Andrea, Gianandrea!”
In quel momento mi sono sentito un perfetto cretino… un incrocio tra
Paperino e Calimero… e decisamente molto stupido!
Ero contentissimo per te ma mi sentivo anche strano, a disagio, come se
una punta di tristezza si fosse conficcata dentro di me…
Forse perché mi ero reso conto che cominciavi a piacermi, forse perché
sentivo di perderti un po’… o semplicemente perché presagivo ciò che
sarebbe successo in seguito.

Ma cos’è questa nuova paura che ho


questa voglia di uscire, andare via…
tanto valeva aver parlato già da allora
quando tutto era da fare
e tu non eri importante…
A. Venditti “Modena”

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26 settembre 2007 (Mercoledì)

MY HEART WILL GO ON
Every night in my dreams
I see you, I feel you,
that’s how I know you go on

For across the distance


And spaces between us
You have come to show you go on

Near, far, wherever you are


I believe that the heart does go on
Once more you open the door
And you’re here in my heart
And my heart will go on and on ...

(Love theme from “Titanic” - Celine Dion)


Stamattina mi sono svegliato con in testa questa canzone… So che tu


ci sei… So che sei dentro di me… Se come amica o qualcos’altro non lo
so ancora, forse non lo saprò mai…
Eppure, nonostante la lontananza e attraverso il tempo, ho la
sensazione che tu sarai sempre una parte di me.
Non c’è molto altro da dire… soltanto una cosa:
il 27 agosto ti ho mandato un sms in cui ti raccontavo di quel sogno
in cui Dario mi diceva di sparire… in realtà c’era dell’altro, ma anche
adesso mi sento in imbarazzo a raccontartelo…
Vedi, il fatto è che alle cinque del mattino, quando mi sono svegliato per
andare al lavoro, ho avuto la stranissima certezza che Tu & Dario quella
notte avevate fatto l’amore… come se per un istante io fossi stato lì, e
anche se credo sia impossibile e pazzesco, questa cosa mi ha messo
terribilmente a disagio… per cui, ti prego, dimmi che l’avete fatto in un
qualunque altro momento ma non quel giorno!!!

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L’Amico Nudo

27 settembre 2007 (Giovedì)

Ieri, invece di andare da Franco come al solito, sono andato dritto filato a
casa, ho spento il cellulare e mi sono fatto una mezz’ora di sonno…
Verso le 18.00: Assago… giro al centro commerciale con Giulia e poi al
“cinese” a mangiare qualcosa.
Al centro commerciale, uscendo, ho visto un bimbo bellissimo… nel
passeggino, coi grandi occhi azzurri spalancati e attenti, studiava quella
cosa nuova e strana che è il mondo.
La mamma, che avrà avuto si e no la nostra età, aveva l’aria affaticata e
soddisfatta di chi ha finalmente raggiunto un obbiettivo …
Mi piacerebbe avere un figlio… ma se penso a me stesso…
istintivamente… non riesco a credere che tra dieci anni ne avrò quaranta
(quasi): per quel che mi riguarda potrei averne diciotto o venti… e allora
l’idea di un figlio… di un matrimonio… mi spaventa!
Eppure il tempo è lì, implacabile… e non è possibile rinnegarlo,
sconfiggerlo! Dorian Gray… Peter Pan… anche loro hanno dovuto
soccombere…
Se guardo il futuro, tra 100 o 1000 anni… mi vedo come un anziano zio,
single per scelta o per destino… un lord inglese, per darti un’idea… che
conduce una tranquilla vita nella sua casa di campagna portando a spasso
i nipoti…
Il tempo in cui mi vedevo sposato, con dei figli, mi sembra estremamente
lontano… confuso… ormai irraggiungibile.
Forse sto diventando egoista… forse è soltanto la paura di crescere… di
diventare adulto… di dover essere responsabile di altri invece che soltanto di
me stesso!

30 settembre 2007 (Domenica)

Sai, Vicky, a volte ho l’impressione di essere un “parassita di emozioni”…


Sono anni che presto la spalla ad amici & amiche, che ascolto i loro

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problemi… per carità, la cosa non mi dà per niente fastidio, gli amici
servono anche a questo e poi anch’io, a mia volta, negli ultimi anni ho
iniziato ad usare le loro spalle… Eppure… eppure e come se qualcosa
non andasse… Io so quasi tutti i cavoli dei miei amici, che siano problemi
di cuore o di lavoro… se c’è qualcosa che non funziona io sono lì,
sempre disponibile.
E allora mi chiedo: è normale tutto questo?
Oppure sono io che mi nutro di emozioni… della vita degli altri perché la
mia non mi basta?
Anche tu ti sei confidata con me… raccontata…
Ed io ho imparato a conoscerti un po’ di più, ad apprezzarti di più… un
po’ alla volta, quasi senza accorgermene, ho scoperto una persona che
mi piace… e che mi fa star bene.
Quanta distanza c’è tra star bene con una persona e la possibilità di
provare qualcosa di più?
A volte pochissimo… altre, abissi incolmabili…
Poco fa, in macchina, alla radio hanno passato una canzone che in
questo momento rispecchia abbastanza bene il mio stato d’animo…
scherzi dell’autunno e di una serata passata in fabbrica a far
straordinari… obbligatori!!!

FIGARO
Storie da vendere
finché ne vuoi
intere pagine
riempirei
Ho libero accesso
ho la più ampia facoltà
di scrivermi addosso
vere o presunte verità
assorbo di tutto
raccolgo quei sentimenti e poi…
Li spendo, sperando
li accendo, interpretando…

­— 28 —
L’Amico Nudo

tutti si fidano
meglio così
se i cuori si guastano
io corro lì…
M’infilo dovunque
precipito cado e torno su
più svelto del vento…
E’ la vita mia
mille occhi una foresta
una giostra di periferia…
è la vita mia
rinnegarla io non posso
resto me stesso finché
riesco a cantare di te…
……………….
………………….
………………..
(Renato Zero)

02 ottobre (Martedì)

Notte…
Questa sera io e Giulia siamo andati sui Navigli… l’aria non era
particolarmente fredda e ci si poteva illudere di essere ai primi di settembre.
L’idea iniziale era di trovarci dopo cena con gli amici, tutti quanti insieme;
ma dopo un giro di telefonate abbiamo lasciato perdere: Giorgio aveva
piscina, Anita e Edoardo stavano finendo di svuotare gli scatoloni (strascico
infinito del “dopo trasloco”), Luca domani si alza presto…
Così abbiamo deciso di uscire prima per andare a mangiare una pizza…
ci sarà anche crisi ma considerando che è (era) martedì i locali erano
abbastanza pieni.
Ti ricordi quando tu e dei tuoi amici siete venuti a Milano e siamo andati in

­— 29 —
quel ristorante sul naviglio pavese? Quello col barcone a due piani…
Ecco, io ho cercato di evitarlo quel posto, ma Giuly, inconsapevole,
insisteva per cenare lì: fanno anche pesce, e lei ne va pazza… anch’io, in
effetti!
La serata per me è stata quasi surreale: Io&Giulia seduti a scherzare,
programmare il Capodanno (anche se mancano mesi!!!)… discutere…
tra un piatto di spaghetti allo scoglio e una grigliata mista… con un
occhio all’orologio perché l’indomani bisogna andare a lavorare…
e Tu… e Noi… Tu ed Io, due tavoli più in là coi tuoi amici, la stessa
pizza per entrambi e tanta voglia di parlare… Presenze inquietanti e
malinconiche che solo io riuscivo a percepire.
Anche quando vorrei ignorarti… scordarti… Tu torni, misteriosamente,
più presente che mai!
Perché non mi decido? Perché dev’essere tutto così complicato?
Stupidamente complicato?... No, stupido sono io, e l’unica cosa
complicata è ammetterlo.
Chissà quante delle coppie che stasera cenavano intorno a me e Giuly
hanno problemi ben più grandi dei miei…
Eppure mi sembra di essere l’unico così folle: non è neppure un
tradimento fisico, il mio… non ha le attenuanti della passione, non ha
nessuna fisicità… ma non per questo è meno viscerale, totale…
E penso sia questo a renderlo così odioso.
Ora proverò a leggere un po’, per vivere un’altra vita, diversa…
…per non pensarTi, per non pensarVi ancora…
Comunque buon risveglio, amica mia, e buona giornata.

…Incontrollabile, imprevedibile
troppo indelebile nelle mie molecole…
Irene Grandi “Lasciala andare”

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L’Amico Nudo

03 ottobre 2007 (Mercoledì)

… Immaginati la scena: sono le 12.00 circa… è tardi…


un salto in bagno per darmi una rinfrescata… mi infilo jeans e camicia…
chiudo le finestre perché minaccia pioggia… Spengo le luci e via, di corsa
per andare al lavoro…
Merda! L’Hi-Fi acceso… Torno su, irritato, spengo lo stereo e, finalmente,
esco da 160 mq di appartamento…
Salto in macchina e in un’oretta sono al lavoro… però, sono anche in
anticipo, oggi c’era poco traffico… quasi quasi mi sparo mezz’ora di
straordinario.
160 mq di appartamento? E cosa costa? Circa un miliardo di vecchie lire,
ma…
Guardiamo meglio la scena:
ore 7.20 del mattino… parcheggio la macchina… prendo lo zainetto, le
chiavi dell’appartamento… m’infilo nel bar a bere un caffè… e poi via…
oggi smalto gli stipiti già pronti e poi preparo gli altri…
Si, perché in quei 160mq di appartamento io ci entro per lavorare… come
secondo lavoro perché a momenti non so come pagare l’assicurazione
dell’auto!
Non lo trovi divertente? Cinquecentomila euro di appartamento,
settecentomila chiavi in mano… Ma dove cazzo li prende certa gente i
soldi?!?
E io mi sto ammazzando da un mese a 12/13 ore al giorno con due lavori
perché se no sono con le toppe sul culo!!!

04 ottobre 2003 (Giovedì)

Un altro ricordo…
Un Natale di tanti anni fa tu mi avevi spedito un tenerissimo orsacchiotto
con carillon incorporato: basta schiacciare il pancino ed ecco la musichetta

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natalizia che parte…
Funziona ancora e a Michela piace giocarci così, a volte, lo prende dal
mio comodino e se lo porta per tutta la casa.
Anch’io ti avevo mandato un peluche… ma quella era stata l’inizio della
crisi della nostra amicizia.
Gianandrea ti aveva posto un out-out: o me o lui. Così quando al telefono
mi avevi spiegato la situazione dicendo che ogni tanto potevamo ancora
sentirci, ma non più con la stessa frequenza e, soprattutto, facendo
attenzione che lui non lo sapesse, io mi ero elegantemente tirato in
disparte.
Ti avevo risposto che il mio numero l’avevi e che quando mi avessi
telefonato io ci sarei stato…
Per quasi sei anni ci siamo persi di vista, le rare volte che d’estate ci
vedevamo il mastino era sempre lì, come un cane che fa la guardia al
suo osso… ma tu non eri… non sei mai stata un osso, una cosa… un
oggetto!
Eri, SEI, mia amica; avevi scelto la tua strada e io non ne facevo più
parte… come amico avevo l’obbligo di rispettare la tua decisione, ma
dentro… dentro di me ci stavo male.
Si, certo non sono morto per questo, ma il tuo orsetto era sempre lì, a
ricordarmi di te e del fatto che ormai io ero tagliato fuori.
Quando, a volte, mi chiedevo che facevi, lui era lì a farmi notare che non
potevo saperlo perché non ne avevo più il diritto…
Eppure, dopo un secolo, fermarmi a chiacchierare con te, pur rimanendo
un istante stupito, mi era sembrata la cosa più naturale del mondo… Tu
sul balcone ed io giù, in cortile…
Ora stiamo attraversando un altro periodo problematico… ma questa
volta dipende da me, ed io non voglio perderti un’altra volta.

…Ti regalerà dentro il cammino dell’età


quella rabbia di sapere se già un’altra ci sarà
Taglierai tutte le foto e strappando solo lui
sarà come una vendetta contro chi ha strappato
tutti i sogni tuoi…
Gigi d’Alessio “Il cammino dell’età”

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L’Amico Nudo

08 ottobre 2007 (Lunedì)

Ieri, su in montagna è stata una bruttissima giornata: pioggia e freddo…


sembrava dicembre!!!
Incredibilmente Giuly mi ha lasciato dormire sino alle 11.00 senza
lamentarsi. A pranzo siamo andati a una sagra, ma poi visto che non
smetteva di piovere, invece di andare a castagne abbiamo noleggiato una
videocassetta e siamo tornati a casa al calduccio.
Durante il film mi sono abbioccato: era pallosissimo e Giulia s’è incazzata
un po’… niente di grave perché, riavvolto il nastro, ho recuperato il pezzo
che mi ero perso.
Non ho dovuto nemmeno cucinare perché abbiamo finito la zuppa di pesce
che avevo preparato il giorno prima… non per vantarmi, anzi si, ma per
essere la prima volta che la preparavo non è venuta per niente male…
appena un po’ troppo saporita. Giuly aveva preparato una torta salata, per
cui svacco sino all’ora di cena.
Oggi ero all’appartamento… Franco era a casa con la febbre e io, che
stamattina avevo chiesto un’ora di permesso, avendo recuperato al lavoro,
mi son trovato a stuccare sino alle sette e mezza passate (19.30) soggiorno
e corridoio.
Quando ti ho telefonato non mi sono accorto che il cell. era quasi scarico e
così è caduta la linea… anche tu stavi uscendo dal lavoro! Potremmo fare
una gara a chi sgobba di più!!!!
Arrivato a casa ero abbastanza in coma per cui, messo il cellulare in carica,
ho cenato e ho fatto un salto da Manuele per scambiare due chiacchiere.
Tornato da me ho trovato la tua chiamata…
Io è una vita che non vado via coi miei, ormai mi sentirei a disagio…
Tu hai passato un bel week-end in Toscana coi tuoi, e se ci penso sono un
po’ invidioso del rapporto che avete…
E’ da quando ho quindici anni che coi miei non faccio più niente, penso che
mi sentirei troppo in imbarazzo!
A giorni dovrebbero chiamare mio padre per l’intervento al polmone:
lo aprono e guardano cosa c’è da fare perché da T.A.C. & R.M.N. non
si capisce bene dov’è il tumore anzi, sembra quasi che non ci sia… il
problema è che le biopsie sono positive. Staremo a vedere!

­— 33 —
L’infezione che hai all’inguine dev’essere veramente fastidiosa, a me,
anni fa, si era screpolato un inguine e camminare era un’autentica
sofferenza!
Anche se abbiamo ripreso a sentirci abbastanza spesso, ho paura di fare
qualche battuta in più… di dire magari una parola di troppo e di vederti
sparire nuovamente, così a volte mi freno; comunque, se non ti offendi,
trovo che l’idea di te in perizoma sia molto intrigante!!
A quanto ho capito i lavori, pur se a rilento, procedono…
sono contento, ma sapere che dovrai trovarti un doppio lavoro non mi
rende molto felice… Io sono anni che lo faccio, ed è abbastanza dura!
Un po’ ci si sente “eroi”: fare qualcosa in più degli altri e che pochi
farebbero!!!… ma poi si paga caro in termini di stanchezza e di tempo
libero.
Spero che tu possa trovare qualcosa di ben remunerato… e che non sia
per molto tempo!
Come sarebbe a dire che con Dario è quasi passata? E tutti i miei sforzi
e il mio impegno per trovarti un rospo fatato?
Accidenti quant’è tardi!!!
Mi conviene spegnere e provare a dormire un po’!

10 ottobre 2007 (Mercoledì)

Oggi sono rimasto a casa: non ero molto in forma e così, dopo essermi
alzato alle 5.00, ho avvisato il “capo” (tanto le risme 80g. sono pronte) e
sono tornato a nanna… mi sono alzato alle 12.30!!!
Ieri, dopo la risonanza magnetica per la mia ernia, sono andato a
prender Giulia e abbiamo cenato a Como.
Prima abbiamo fatto un giro in centro, il sole era caldo e in un negozio
“tutto a 1 euro” mi son preso una di quelle fatine in resina con tanto di ali
e vestitino bianco e ora fa bella mostra di sé su uno scaffale della mia
camera. Mi sa che invece di crescere regredisco: tra un po’ comincerò a
giocare col lego e a mangiare pappine e omogeneizzati!

­— 34 —
L’Amico Nudo

Con Giuly le cose vanno abbastanza bene, ma ho il presentimento che tra


breve peggioreranno. Il motivo? Sono quasi in “bancarotta” per cui dovrò
dare un taglio a tutte le spese, e non solo a quelle superflue, in più dovrò
aumentare le ore extra… e questo sarà sicuramente fonte di discussioni e
litigate.
Esempio pratico su questo mese: stipendio 1036 euro, quota in casa 160
€, assicurazione auto 430 €, da “accantonare” 200 €, gasolio auto e week-
end in montagna ca. 150 €, cellulare 50€, sigarette 60/70 € … se poi devo
anche aggiungere in un mese due o tre cene infrasettimanali con Giulia,
altro che doppio lavoro!!!
E’ una vita che dico che dovrei darti in mano la gestione delle mie
finanze…
In compenso, l’azienda quest’anno ha deciso di non pagare il “premio di
partecipazione” (circa una mensilità in più) adducendo problemi di scarsa
liquidità. Il paradosso è che ci vengono chiesti continui straordinari ma, per
non pagare il famoso premio, l’azienda ha dichiarato che verso dicembre
metterà in mobilità o in cassa integrazione 40 persone… così dimostrerà
che è in crisi!
Oggi non potrò nemmeno andare da Franco perché mi tocca farmi fare il
certificato dal medico… ne approfitterò per mettermi un po’ al computer.
Ora mi accenderò l’ennesima sigaretta ma domani (spero) dovrò decidermi
e smettere di fumare.

11 ottobre 2007 (Giovedì)

… dal lavoro…
Oggi è una bellissima giornata, ma la mattina fa già freddo… Nel
pomeriggio sarò con mio cugino e so già che non mi rimarrà molto tempo
per scrivere, così cerco di farlo ora.
Venerdì scorso ho finito una poesia erotica abbastanza scanzonata,
in realtà l’avevo iniziata più di due mesi fa, ma poi rinvia oggi e spetta
domani…

­— 35 —
Ebbene sì, lo confesso: sono colpevole! Oltre alle normali poesie, di cui
hai letto qualche esempio, la primavera dell’anno scorso, su richiesta di
un mio collega mi sono cimentato in una trilogia erotica che qui al lavoro
mi ha anche regalato qualche momento di celebrità!!!
Alcuni colleghi mi avevano chiesto delle copie con dedica… e la cosa si
era rivelata abbastanza divertente.
Ora, dopo più di un anno, ho proseguito “l’opera’ e col passaparola, dopo
Daniele, anche altri colleghi mi stanno chiedendo copia della mia ultima
creazione.
Certo, è strano che ciò che scrivo normalmente, per quanto possa
essere apprezzato non riscuota il successo dei componimenti erotici…
Io mi diverto ugualmente e mi sento anche gratificato, ma in parte mi
sembra che il mio “genio creativo” venga sminuito da questa cosa… Del
resto i veri artisti sono sempre incompresi!
Mi piacerebbe trovare un editore che mi pubblichi ma, a parte qualche
concorso, riuscire ad essere pubblicati è un’impresa quasi disperata:
sembra che qui in Italia tutti scrivano ma nessuno legga. Ah, se fossi nato
qualche secolo fa!!!
I miei oggi vanno su a Rasura per una decina di giorni, in attesa che mio
papà venga ricoverato, così oltre al doppio lavoro dovrò anche gestirmi
casa… Mi aspettano tempi duri!
It’s all for today!!!

12 ottobre 2007 (Venerdì)

6.30… dal lavoro…


See… ancora che aspetto la tua risposta al mio sms di ieri
Ieri sera, all’appartamento, ho finito alle 21.30… L’aria era tiepida,
circa 22/24°, ed era strano, percorrendo C.so Buenos Aires, osservare
ragazze in top o canotta e altre con spolverini di lana e sciarpe… i più
coerenti erano gli uomini: giubbini aperti e magliette o camicie.
Hai mai fatto caso a quanto voi donne siete incongruenti? Siete capaci

­— 36 —
L’Amico Nudo

di mettere un maglione o un cappotto con 20° perché avete freddo, ma se


in pieno inverno capita che andiate a ballare, allora… eccovi lì, coi pancini
scoperti ed esposti all’aria, spalle nude… però lì, stranamente, il freddo
non lo sentite… o fate finta!… salvo poi, salite in macchina, alzare a palla il
riscaldamento e lamentarvi se un poveraccio apre un po’ il finestrino.
Prova a pensare se un ragazzo, in una sera di dicembre andasse in giro in
canotta e giubbino: come minimo penseresti che è completamente fuori di
testa!!!
Sia chiaro: per quel che mi riguarda, se voi donne andaste in giro a
gennaio in costume da bagno senza ammalarvi io sarei più che felice… ma
questo è il solito discorso maschilista…
Come forse avrai intuito, dopo il tour de force di ieri, oggi “voglia di lavorare
saltami addosso”!
A giudicare dal cielo dovrebbe essere un’altra splendida giornata: nel
pomeriggio andrò a Rasura, ma ci sono su i miei con degli amici e non so
nemmeno se troverò libera la mia stanza.
Anche i tuoi dovrebbero essere su a Rasura, se non sbaglio.
Questo week-end ci sono le “Cantine aperte”, stasera ci faremo un giro e
se già sono cotto ora, posso immaginarmi come sarò ridotto a fine serata.

… Sono quasi le otto e il reparto comincia a riempirsi…


Ieri sera mi sono cucinato qualcosa alla veloce, poi doccia calda e molto,
molto lunga perché ero stanco e conciato da sbatter via…
Poi, con l’asciugamano annodato sui fianchi (l’accappatoio era ancora
steso ad asciugare), mi sono preparato un caffè e, aspettando che i capelli
finissero di asciugarsi, mi sono piazzato sul divano a vedere un po’ di T.V..
Ho aperto gli occhi stamattina, ancora sul divano e con la televisione
accesa: hai presente Will Coyote quando finisce sotto lo schiacciasassi?
Io non credo di sentirmi molto meglio!!!
Andrei volentieri a farmi un lettino solare con massaggio incorporato:
mezz’ora di caldo & relax… meglio non pensarci!

11.00 … Poco fa mi hanno telefonato dall’ospedale per dire a mio padre che
mercoledì lo ricoverano in day hospital per fare gli esami pre-operatori…
Su a Rasura il cellulare prende poco e così i miei hanno lasciato il mio

­— 37 —
numero di telefono ai medici proprio per questa evenienza. Manco a
dirlo, ieri sono partiti per star via una decina di giorni e… oggi chiamano
per l’intervento.

14 ottobre (domenica)

Ieri sera io e Giulia siamo andati a prendere qualcosa all’Igloo, il che vuol
dire per me la solita birra e per lei un frullato…
La ragazza del karaoke all’inizio era abbastanza tesa, tipo corda di
violino ormai rotta e arricciolata. Insomma… nessuno la cagava, i suoi
amici al tavolo la ignoravano più degli altri, il che è tutto dire! e nessuno
sembrava minimamente interessato a sfoggiare le proprie doti canore…
praticamente un incubo!
Poi, per fortuna, dei ragazzini hanno rotto il ghiaccio e la serata è
partita…
E con certi “artisti” l’incubo è iniziato per noi!
Che io sia così stonato da far cagliare il latte è cosa risaputa, però ti giuro
che ieri mi sentivo quasi come il buon vecchio Frank Sinatra… non sarà
bello gioire delle disgrazie altrui ma a volte la cosa ti fa sentire davvero
bene!!
La temperatura è decisamente scesa rispetto a quest’estate ma sembra
che le ragazzine (Dio come mi sarei incazzato io a vent’anni se mi
avessero chiamato così!) non se ne curino più di tanto: mini talmente
ridotte che non sai se sono “ Mi” o “ni”, o pantaloncini così striminziti
che dei boxer da uomo coprirebbero di più, il tutto completato da collant
leggerissimi e da magliettine formato top…
Se fosse stato così dieci anni fa credo che io e i miei amici saremmo
morti per overdose di ormoni!
A tutto ci si abitua però, perché i ragazzi di quell’età quasi non ci fanno
caso e le situazioni che si creano hanno talvolta del grottesco… come il
tipo sui vent’anni che parlava con una biondina carina e scosciatissima
ma invece di guardar lei continuava a puntare una trentenne con golfino

­— 38 —
L’Amico Nudo

con scollo a v, gonna al ginocchio e stivali…


Perché vogliamo sempre di più di quel che già abbiamo?
Se l’erba del vicino è sempre la più verde, perché il nostro portafogli è
sempre più verde di quello del vicino?
Buona notte, adesso… o buon risveglio, vedi tu.
Ora mi infilo sotto le coperte sperando di dormire sino a giugno…

15 ottobre 2007 (Lunedì)

Il “mio” appartamento da 160 mq. sta prendendo forma… io sto andando in


pezzi!!!
Anche stamattina ero lì, a carteggiar pareti e preparare infissi…
Questo week-end “Cantine aperte” a Morbegno… giro a castagne… giro a
funghi in Val di Mello… Sole, caldo e… dopo quasi un mese, prima grossa,
allucinante litigata tra me & Giulia.
Chissà se tu sei riuscita ad andare ancora al mare…
Ripesco un tuo vecchio sms:
28/04 10:53
Carissimo amico, ho trovato il tuo pacco, ho riletto la poesia e l’ho trovata
ancora più bella. Grazie immensamente, anche se a 400 km. ti sento vicino.
T.V.B.
Ero tornato da poco dal Kenia, quando avevo scritto “Pensando a te”, così,
di getto, al lavoro… senza “studiarla” o forzarla… ricordo che, posata
la penna, mi ero accorto che era già a posto così, senza bisogno di
rimaneggiamenti: pulita, semplice, bella!
Non avevo resistito alla voglia di leggertela, subito, al telefono.
Da lì a spedirtela era passato quasi un mese… dovevo “batterla” al
computer, stamparne un’altra che volevo tu avessi, aggiungere il regalo che
ti avevo preso in Kenia… preparare una busta a prova di vandali.
Che sia in quell’occasione che qualcosa nei tuoi confronti è cominciato a
cambiare?

­— 39 —
Io di certo non mi sono posto il problema… mi faceva piacere farlo, e l’ho
fatto… Tutto lì, senza complicazioni.
Eppure rileggendola (anzi a ripensarci, visto che la ricordo a memoria…
che sforzo: l’ho scritta io!) mi sembra evidente che il mio modo di vederti
stava cambiando…
Ancora più strano sembra che a te non sia venuto nessun dubbio,
nessun sospetto…
Ma, come si dice, del senno di poi son piene le fosse!

Sei come una rosa da non cogliere,


la decisione che non posso prendere.
Fino alla fine di questa musica
voglio ballare con te…
Paola e Chiara “Fino alla fine“

Forse perché, comunque, sei in primo luogo mia amica, forse perché
per quanto io possa essere stronzo ho un mio codice morale, ma
razionalmente non posso accettare di provare per te più di una fortissima
amicizia… emotivamente… beh, quello è tutto un altro discorso: grosso,
complicato… ed è il motivo per cui i nostri rapporti si sono raffreddati ed
io sto continuando a riempire queste pagine.
Non so, dopo la litigata con Giulia di due giorni fa, mi sento sempre più
dibattuto… incerto… diviso!
Voglio esserti amico? Certamente, senza dubbio! E nient’altro? Questo
non lo so… forse non ti conosco abbastanza per rispondermi… forse è
per questo che continuo a scrivere: per capire me stesso e per capire,
attraverso i ricordi, quanto in realtà ti conosco.
Quello che so con certezza è che per quanto io possa allontanarmi, è
come se un lungo filo elastico alla fine mi riportasse sempre vicino a te…
inevitabilmente… immancabilmente… continuamente!!!

­— 40 —
L’Amico Nudo

16 ottobre 2007 (Martedì)

Se… se io… se tu… se lei… se noi…


Se amassi veramente Giulia, mi sentirei attratto da te?
Se fossi veramente attratto da te… se ti amassi… potrei continuare a stare
con lei?
Se tu non avessi preso le distanze, saremmo ancora amici?
Se io e lei scoprissimo… decidessimo… di non essere fatti l’uno per l’altra,
potremmo rimanere amici?
Se non è attratta da Mauro, perché mi confronta sempre con lui?
Se… se… se… Quanti “se” può accettare una persona?
Qualche giorno fa Giulia mi ha detto che io magari non sono l’uomo della
sua vita, ma che certamente non lo è Mauro…
“Magari”? “Certamente non è”?
Se le cose stanno in questi termini, perché non mi lascia andare?
Perché io non la lascio andare?
Perché non ce ne andiamo ognuno per la propria strada?
Dov’è il confine tra voler bene e amare?
In inglese esiste un solo vocabolo che indica entrambi i concetti, ed è solo
il contesto che qualifica il tipo di sentimento.
Perché non vedo la verità?

18.50… Anche il “capo” se n’è andato: svacco totale!!!


Daniele sta chiacchierando con Giò… Cece è in pausa caffè… Martino ha
alzato il volume dello stereo… Io è inutile dica cosa sto facendo…
Sembra la classica ora buca a scuola… Eppure, nonostante le apparenze,
a fine giornata il lavoro sarà stato fatto… ma in modo più piacevole…più
divertente e meno stressante.
Come al solito Daniele, che ora è tornato alla rotativa, si è messo a
suonare la batteria... con le chiavi inglesi!!!
Eh, sì… io scrivo, faccio l’allestitore nelle Fiere, attualmente l’imbianchino
con mio cugino… Daniele canta in un gruppo… Altri colleghi fanno gli
elettricisti… i mercati il sabato… i fotografi ai matrimoni… ce n’è persino
uno che è un ex battitore di una squadra di baseball degli Stati Uniti…
Verrebbe da chiedersi che cavolo ci facciamo qui…

­— 41 —
Ma è evidente: per la compagnia… per le amicizie… per riposarci prima
(o dopo) il lavoro, l’altro, ovviamente!
In effetti sai che noia sarebbe starsene a casa tutto il giorno a riposare, a
leggere, passeggiare, viaggiare per il mondo, divertirsi…
Ed ora Manuele, che si esibisce nelle feste di Addio al Nubilato, simula
uno strip-tease su un pezzo di Grace Jones…
“ Seri 30/40enni offresi per lavoro di animazione in villaggi turistici,
rivolgersi Rotolpaper s.n.c.”
Certo che se i proprietari dovessero mai leggere queste righe,
licenzierebbero in tronco tutti quanti!!!
Io ancora aspetto la tua risposta al mio sms di settimana scorsa… ma tu
che ne sai, ovviamente?
Se mai troverò davvero (ancora un “se”) il coraggio di farti leggere queste
lettere, in che forma te le presenterò? Come lettere, punto e basta,
oppure raccolte in una specie di piccolo libro? E nel caso, che titolo potrò
dargli? “Lettere a un’amica”, “Pirla si nasce e il tempo non aiuta”, “Leggimi,
ti prego”, “Il cretino”? E perché no, se Dostojevski ha scritto “L’idiota”…
Ai posteri l’ardua sentenza!!!

17 ottobre 2007 (Mercoledì)

… Fammi respirare solo un attimo di pace


questo soffio d’aria pura sin che c’è…
E. Ramazzotti “Un attimo di pace”

E’ nuvolo, pioviggina e fa freschino…


Stamattina ho letto il tuo sms… lì fa ancora caldo, il tempo è bello, e io ti
invidio, e non sai quanto.
Alle 7.00 ho lasciato mio papà in ospedale per gli esami pre-ricovero…

­— 42 —
L’Amico Nudo

I miei sono tornati ieri sera ma, se non lo trattengono, domani tornano in
montagna…
Ricordo un tempo lontanissimo in cui mio padre portava me, bambino, a
spasso sulla sua moto: dietro di lui, protetto dall’aria, cercavo, sporgendomi,
di guardare in avanti…
Le passeggiate in Val Venosta dove, coi miei, ho imparato ad amare la
montagna… Mio padre mi insegnava a riconoscere gli animali e mi indicava
i nomi delle piante…
Il tempo, più recente, in cui cominciavamo a confrontarci… ad affrontarci…
a volte guardandoci furiosi come cani e gatti, prima che la rabbia
esplodesse all’improvviso…
Gli anni, più lontani, in cui i miei non si sopportavano più… sull’orlo della
separazione, e la tensione gravava in casa… pesante e tangibile… ognuno
che cercava di portare noi figli dalla propria parte… Avevo poco più di
undici anni, allora…
…. E il mio distacco, graduale e irreversibile… cercando di sopravvivere
alla tempesta!
Mi piacerebbe poter avere il rapporto che tu hai coi tuoi… ma non ne sono
più capace…
Mio padre… che è ancora capace di commuoversi davanti a un film, che
a volte s’incazza, per nulla o a ragione, ma dimenticandosene in breve
tempo… che, se può, evita di chiedere…
Mentre dalla penna escono queste parole, io mi rendo conto che per certi
versi gli assomiglio… e anche se è triste dirlo, la cosa non mi piace: voglio
essere me stesso, non una copia…

Pausa pranzo…
Mi manca il nostro sentirci quasi tutti i giorni… mi mancano la complicità e
la confidenza che ci univano…
Mi mancano le lunghe chiacchierate…
Mi manchi…
Come agli uccelli il cielo, ai pesci il mare…
Come all’Estate il sole… all’Inverno la neve…
Mi manchi come un panino alla Nutella… come la prima sigaretta del
mattino…

­— 43 —
Oh, cavolo! Ho quasi finito la Nutella…
e sono quasi senza sigarette… ne accendo una e penso che per quasi
un anno sono stato senza fumare… e che, prima o poi, smetterò di
nuovo.
Vorrei poter tornare indietro e cambiare io… per non cambiare noi.

…e se ti fermassi soltanto un momento


potresti capire davvero che è questo
che cerco di dirti da circa una vita
e lo tengo per me…
Sei parte di me, e lo porto con me
lo nascondo per me…
Zero Assoluto “Sei parte di me”

18 ottobre 2003 (Giovedì)

…Sono pazzo …sono ipocrita …sono falso!!!


Parlo di fedeltà e poi tradisco virtualmente Giuly da più di un mese…
Non riesco a non pensarti… Come neve o cocaina la mattina dentro
al mio caffè (U. Tozzi “ Come zucchero”)… Tu che non ci sei però ti fai
ricordare (cit.)…
Cos’è questo desiderio, questa necessità, quest’incapacità di dire
“Basta!” e di smettere di pensarti…
Dimmi come mai, ma chi sarai per fare questo a me… (883 “Come
mai”)…
Mio papà potrebbe essere ricoverato entro il mese prossimo… per
intanto i miei sono tornati a Rasura.
Oggi è una bellissima giornata, il cielo limpido dopo l’inizio incerto di
stamattina.
Per la città capita di vedere alberi in fiore… non chiedermi di che piante
si tratta perché non saprei dirtelo, ma mi basta per sentirmi di buon
umore.

­— 44 —
L’Amico Nudo

Sicuramente lo stress del doppio lavoro si sta facendo sentire, perché


passo da momenti di apatia a momenti di iperattività e nervosismo…
Le sigarette non le conto nemmeno più: magari ne fumo tre di fila e poi, per
un po’, l’idea di accendermene una non mi sfiora nemmeno! In realtà non
mi accorgo neanche quando fumo a raffica, è solo dopo che ci penso.
Mi è venuto in mente che avrei voluto “scipparti” almeno un’altra foto del
matrimonio… in un altro tempo, in un’altra epoca, quando tutto era più
facile, ti avrei telefonato per chiederti i negativi… farlo ora è impossibile.
Credo di essere mentalmente “Out of order”, Fuori Servizio, come i cessi
pubblici degli Autogrill…
Mi chiedo che cavolo voglio dalla tua vita, che diritti, che pretese posso
avere. Tutto quello che ho scritto in questo periodo potrebbe pesarti come
un macigno, il giorno in cui decidessi di fartelo leggere. Credo che se mi
trovassi nei tuoi panni – per fortuna non ci sono, perché gonne e tacchi alti
non mi donano- mi incazzerei a morte.
E poi… tutto questo è semplicemente assurdo! Se non fossi con Giulia, se
avessi la capacità di ammettere con me stesso… se avessi la certezza di
essermi innamorato di te… allora, forse, un senso ci sarebbe… ma non
così, non in questo modo.
Questa può solo essere follia… totale… assoluta… irrimediabile!
Non esiste un altro modo per descrivere come mi sento, non c’è una
spiegazione per ciò che sto facendo.
Un giorno riderò di questo…
Un giorno piangerò per questo…
Per sempre mi odierai per questo!…

Life is bigger
It’s bigger than you
and you are not me
The lengths that I will go to
The distance in your eyes…
Oh no I’ve said too much
I set it up
That’s me in the corner

­— 45 —
that’s me in the spotlight
losing my religion
trying to keep up with you
and I don’t know if I can do it…
Oh no I’ve said too much
I haven’t said enough
I thought that I heard you laughing
I thought that I heard you sing
I think I thought I saw you try
Every whisper
of every waking hour I’m
choosing my confession
trying to keep an eye on you
like a hurt lost and blinded fool…
Oh no, I’ve said too much...
........
...............
R.E.M.“Losing my religion”

…Later…
Giulia stasera mi ha mandato due messaggi… anzi, il secondo è
costituito da vari sms a raffica…
Te li trascrivo così come li ho ricevuti:
18/10 19.15
“ Stasera dopo il lavoro vado al cinema con Sonia, ti chiamo quando è
finito. Sei più andato in farmacia?… Ti amo, un kissone!”

18/10 19.44 (N° 7 sms)


“ Sono un po’ triste quando penso alle cantine, non è stato molto
divertente, visto che facevi coppia fissa con Moira, diverse volte sono
salita da sola perché mi sentivo esclusa. Mi faccio alcune domande: se
appena c’è qualcun altro mi eviti, le attenzioni che mi dai quando siam

­— 46 —
L’Amico Nudo

da soli me le dai solo perché non c’è nessun altro? E se io facessi così con
Mauro o con qualcun altro, con te presente? Perché questa cosa, che mi
infastidisce da tempo, è ancora così? Pretendo troppe attenzioni o sei tu
che me ne dai poche? Quando c’è gente che non conosci, io ti escludo?
Perché quando tu ci sei io vedo solo te, mentre tu ti concentri sugli altri?
Credi che io non sappia parlare con gli altri?… Se facessi anch’io così, che
coppia saremmo: uno di qua e uno di là? Qual è la soluzione: non uscire
più con nessuno?
Se sai che ci sto male, perché lo fai ancora?
Un’ultima domanda: perché lo fai? Quale esigenza ti porta ad escludermi?

A parte il fatto che si riferisce al giorno dopo la maxi litigata…
giorno in cui ha fatto di tutto per tornare a discutere, mentre io cercavo di
ignorare gli atteggiamenti peggiori o di prenderla un po’ in giro per portare
tutto su un livello meno pesante…
A parte il fatto che il suo “coppia fissa con Moira”, che tra l’altro convive
con un nostro amico, si risolve nelle normali chiacchiere che si fanno in
compagnia un po’ con l’uno, un po’ con l’altro…
A parte il fatto che ne abbiamo parlato poco fa al telefono e ha
implicitamente ammesso di aver “caricato” la cosa…
E a prescindere dal fatto che spesso è stata lei ad escludersi perché, per
sua stessa ammissione, si sentiva a disagio e fuori posto…
… quello che mi sconcerta… mi infastidisce… mi rende dubbioso, è questo
suo modo di cambiare repentinamente umore… all’improvviso… come se il
mondo dovesse ruotare intorno a lei e ai suoi sbalzi d’umore…
Mi chiedo perché faccia così… gliel’ho chiesto… più di una volta e in più di
un’occasione, ma sembra che non esista in motivo… una risposta…
… E’ tardissimo, fa freddo… ho freddo… e non vedo l’ora di infilarmi sotto
le coperte…
Buona notte… qualunque cosa tu stia facendo.

…la nostra relazione è qualcosa di diverso


non è per niente amore,e non è forse neanche sesso
ci limitiamo a vivere dentro lo stesso letto
un po’ per abitudine e forse un po’ anche per dispetto

­— 47 —
Non è un segreto dai, lo sanno tutti
e tu sei buffa quando cerchi di nasconderlo alla gente
che ci vede litigare per qualsiasi cosa o niente…
Vasco Rossi “La nostra relazione”

20 ottobre 2007 (Sabato)

…Questa sera –ieri, per l’esattezza- visto che Giulia doveva lavorare, sono
andato a cena da amici…
Non era una cosa certa ma per precauzione avevo già messo in macchina
una bottiglia di vino.
Nel pomeriggio ho avuto da Paola la conferma dell’invito … Paola è una
mia ex collega, o se preferisci un’addetta al laboratorio…
Quando è entrata alla Rotolpaper le avevo detto che l’ambiente non è il
massimo e che io contavo di andarmene al più presto.
Lei ha cambiato lavoro dopo poco più di un anno… io sono ancora lì.
Durante l’anno trascorso in Rotolpaper siamo diventati amici… il suo
ragazzo era a naja e ti lascio immaginare i commenti tra colleghi…
Poi ho conosciuto anche Roberto, il suo ragazzo… ora sono sposati e
nonostante i vari impegni, ogni tanto, riusciamo anche a vederci.
Andando da loro questa sera, mi sono fermato d’impulso davanti a un
banchetto di fiori… Paola non è molto in forma e ha qualche piccolo
problema di nausea… Aspetta un bambino!!!
Roberto mi ha fatto notare che nel mazzetto di fiori c’era anche qualche
rosellina rossa… spero non sia geloso, ma alle otto di sera non è che
potevo girare tutta Milano per trovare un mazzo di fiori di campo!
Volevo fermarmi poco perché solitamente li costringo a tirare un po’
tardi… e Paola mi aveva detto che forse, verso le nove, sarebbe andata
a dormire… Invece: mezzanotte! E per fortuna che avevo la macchina in
divieto di sosta per il lavaggio strade, se no si sarebbe fatto ancora più
tardi!
Prima o poi metteranno una molla sotto la sedia, così da lanciarmi fuori

­— 48 —
L’Amico Nudo

dopo una certa ora.


Purtroppo quando inizio a parlare non mi fermo più, e anche tu ne sai
qualcosa…
Perché quando penso ai miei amici che si sposano e hanno dei figli mi
sento come tagliato fuori? Forse perché mi rendo conto che, anche se
non ci bado, gli anni passano per tutti, me compreso?
Parlando di bambini, si diceva con Paola e Roby, che dal momento che i
bimbi sin verso i sei anni mi adorano, tra il loro e Michela io sono a posto
per i prossimi sette anni almeno… poi dovrò arrangiarmi da solo!
E se a quel punto ne facessimo uno noi due? Mi manca la pratica in
“pannolini & bagnetti” ma potrei sempre imparare…
Ho aperto adesso gli occhi: mi ero addormentato con la testa sul foglio e
mi è venuto un freddo cane!!!
Penso sia proprio ora di andare a nanna…
Tra un po’ dovrò alzarmi perché ho da fare, e nel pomeriggio andrò in
montagna.

22 ottobre 2007 (Lunedì)

Non sono ancora le sette… fuori è buio e pioviggina!


Perché l’estate non dura mai abbastanza?
Ieri, con Giuly, sono andato a castagne e a funghi e, per la stagione, ne
abbiamo trovati abbastanza… in genere a metà settembre di funghi non
se ne trovano quasi più!
Eppure l’autunno, per me, arriva sempre troppo, troppo presto…
Nel bosco Giuly s’è accorta che un capriolo, o un giovane cervo, ci stava
osservando mezzo nascosto tra gli alberi… per un momento siamo
rimasti a guardarlo, poi, in un attimo, è sparito tra i cespugli…
E’ stata una piccola cosa, ma è stato bello condividerla.
Stamattina mio papà entra in ospedale perché domani dovrebbero
operarlo… l’hanno avvisato venerdì ma i miei non hanno pensato di
telefonarmi ed io non ho potuto chiedere un cambio turno… pensa che

­— 49 —
l’ho saputo sabato mattina da Loretta perché per caso ha incontrato mio
padre…
Così, stanotte Guy & Annalisa hanno dormito da me per accompagnarlo in
ospedale.
Mia mamma, da quando non ha più la sua auto, non guida più perché con
quella nuova non si sente sicura… e agli altri tocca sbattersi.
Al giorno d’oggi la medicina ha fatto grandi progressi nella cura dei tumori,
tuttavia ho visto morire mio nonno per un cancro alla vescica… e un paio
di miei colleghi hanno fatto una morte oscena con l’intestino devastato da
malattia e operazioni…
E’ normale che io sia un po’ preoccupato… Non ci sono più le mezze
stagioni!!!

… And in my hours of darkness Mother Mary come to me


speaking words of whisper “ Let it be!”
Beatles “Let it be”

Prima ti ho mandato uno stupido sms sul tempo e sull’autunno…


sicuramente ti sarai chiesta: “ E che cacchio c’entra un messaggio a
quest’ora?!?!”
Ma come facevo a scriverti che mio padre sta per essere operato?
Oggi pomeriggio sarò ancora con mio cugino ma tutto quello che vorrei
fare sarebbe andare a casa, buttarmi sul letto con un buon libro, una tazza
di the caldo… e magari dormire anche un po’.

23 ottobre 2007 (Martedì)

…Oggi l’unico neurone in funzione che è rimasto nel mio cervello si aggira
disperato nella scatola cranica gridando: “ Yoooh, c’è nessuno?” convinto
forse di essere una particella di sodio in acqua Lete, se rammenti la
pubblicità…

­— 50 —
L’Amico Nudo

Ogni tanto si ricorda dei suoi doveri e cerca di rimettermi in moto…


E’ difficile fare ragionamenti coerenti con un unico neurone in attività…
Il bastardo, che si sente come l’ultimo dei Mohicani e che non vuole fare
la stessa fine, sta cercando in tutti i modi di convincermi che se il lavoro è
fatica, e la fatica uccide, la cosa migliore che dovrei fare sarebbe mandare
tutto il mondo affanculo e prendermi i prossimi cento anni di riposo.
Ci sto mettendo una vita nel fare le cose…
Minchia, ma con tutti i neuroni che ci sono, proprio il più pigro e rompiballe
doveva rimanermi?
Mentre corre a destra e a sinistra per sbrigare le sue mansioni, il Neurone
Solitario, che secondo me c’ha preso gusto, mi fa anche notare che questo
scriverti in continuazione è la più grossa… enorme… stupida cazzata che
io stia facendo…
Ne approfitta perché tanto non c’è nessun altro che può contraddirlo…
Oggi pomeriggio lo sistemo io: se non la pianta di blaterare, lo tengo da
Franco sino alle 21, così, al limite, va in letargo anche lui come gli altri e
non dovrò più sopportarlo…
Ora lo rispedisco a lavorare…

24 ottobre 2007 (Mercoledì)

Oggi ho provato a telefonarti…


Hai bloccato la chiamata… sicuramente perché eri al lavoro… certo!
Credo che il mio Neurone Solitario avesse pienamente ragione!!!
Stamattina non mi ha dato la sveglia… così, riconosciuta la validità delle
sue argomentazioni, alle 8.00 ho telefonato al mio capo per cambiare il
turno…
Ripesco dal mio archivio un altro vecchio sms:

02/07 09.17
“Ciao mio caro amico, non pensare che per me non sia stata importante e
bella, la serata. Sono stata veramente bene… Sei importante per me! Baci.”

­— 51 —
Dopo il matrimonio di Simona io ero andato in montagna e, il giorno dopo,
eri salita anche tu con i tuoi…
La domenica, dopo una passeggiata in Val Codera insieme a Giulia e a una
coppia di amici, ero passato a trovarti, mentre Giulia aveva preferito andare
a casa per farsi una doccia.
Dopo quattro chiacchiere, d’impulso, ti avevo proposto di uscire a cena con
me il lunedì.
Io quella sera dovevo tornare a Milano ma l’indomani, dopo il lavoro, ti sarei
venuto a prendere a Rasura.
Era bastato un attimo per metterci d’accordo ed io ero rimasto
piacevolmente sorpreso perché nel momento stesso in cui ti avevo invitato
a cena avevo pensato ad un rifiuto…
Il lunedì, a parte qualche piccolo contrattempo, ci eravamo trovati per uscire
a cena…
Tra ristorante o pizzeria avevi preferito la seconda opzione perché in
pantaloncini e maglietta, all’idea di un ristorante non ti sentivi molto a tuo
agio…
Così eravamo finiti all’ ”El paso”.
Ricordo che quella sera ho scoperto una Vittoria che, in parte, mi era
sconosciuta: i tuoi dubbi, le tue insicurezze… quel tuo modo un po’ timido,
un po’ “ tiroso” di rapportarti agli altri… il tuo complesso del “ Brutto
anatroccolo” nei confronti di tua sorella e il tuo bisogno di essere sempre
rassicurata sul tuo aspetto… e tante altre cose ancora.
Quella sera mi ero trovato veramente bene e l’avrei protratta all’infinito…
ma a tutto c’è un termine e, riportandoti a casa, mi ero sentito defraudato di
qualcosa.
Quella sera ho scoperto che non sei perfetta… ma che proprio per questo
sei una bella persona… diversa da come ti immaginavo…
Forse più donna… forse più matura… forse più insicura…
La cosa certa è che la persona che avevo davanti mi piaceva più di
qualche ora prima:
un altro mattone nel muro… un altro chiodo sulla cassa.

­— 52 —
L’Amico Nudo

25 ottobre 2007 (Giovedì)

Mio papà è uscito ieri dall’ospedale… dopo quattro giorni l’hanno dimesso
senza operarlo perché non ci sono letti liberi in Rianimazione… potrebbe
averne bisogno e quindi hanno rinviato l’intervento.
Così, per ora, si tiene ben stretto il suo tumore al polmone in attesa di tempi
migliori… Strani scherzi della Sanità Italiana nella ricca “Milano che lavora”.
Ieri pomeriggio sono andato da Franco per le 15.00 e tra una cosa e l’altra
siamo rimasti a sgobbare sino alle nove di sera… poi pizza al trancio e tutti
a casa.
Fuori c’è un nebbione grigio che si taglia col coltello e io sono qui, al lavoro,
con un mal di testa da Day After, mezzo chilo di polvere nei polmoni e le
unghie limate da più di tre ore passate a carteggiare pareti…
Si parla di sciopero nazionale: vorrei farlo anch’io ma, dato l’ambiente
simpatico in cui lavoro e lo spiritoso avviso in bacheca in cui si annuncia
la Cassa Integrazione per quaranta sfigati in fase di selezione sono sicuro
che non sciopererà nessuno…
Anche questo fa parte della correttezza di certe aziende nella civile “Milano
che lavora”.
Io ed alcuni colleghi, per uno sciopero contro la Rotolpaper, che voleva
tagliare il personale… buttar fuori i sindacalisti e altre amenità del genere…
(l’Assessorato all’Ambiente aveva minacciato di far revocare all’azienda
le autorizzazioni ad operare sul suo territorio perché troppe cose non
erano in regola)… io e altri, dicevo, abbiamo pagato per anni la cosa con
pressioni, spostamenti di mansioni, rimozione dai turni, ricatti, minacce e
ostruzionismo…Altro che Camera Cafè.
Come dicevo a mia mamma durante una discussione: io ho già dato… e
l’ho preso troppo!!!
Quello che mi dà più fastidio è che secondo me, col Governo precedente
i Sindacati avrebbero trascinato la gente per le strade in tempi molto più
brevi… ma la legge è uguale per tutti solo nei libri…
Come diceva il mio capo, quando ieri gli ho chiesto delle ferie: “MALA
TEMPORA CURRUNT”

­— 53 —
…E ogni volta che viene giorno
ogni volta che ritorno
ogni volta che cammino
e mi sembra di averti vicino,
ogni volta che mi guardo intorno
ogni volta che non me ne accorgo,
ogni volta che viene giorno…
Ogni volta che mi sveglio,
ogni volta che mi sbaglio,
ogni volta che sono sicuro
e ogni volta che mi sembra solo,
ogni volta che mi viene in mente
qualche cosa che non c’entra niente
ogni volta…
……..
………………..
Vasco Rossi “Ogni volta”

Da quant’è che non ci sentiamo?


Anzi, da quant’è che Tu non ti fai sentire?
Nell’ultima telefonata mi hai detto che con Dario ti è quasi passata… mi hai
chiesto come mi vanno le cose… e poi… Missing!

…e prima o poi farò lo sbaglio


di fare il pazzo e venir sotto casa
tirare sassi alla finestra accesa
prendere a calci la tua porta chiusa,
chiusa…
Edoardo de Crescenzo “Ancora”

­— 54 —
L’Amico Nudo

28 ottobre 2007 (Domenica)

Sono stanco!... ho parcheggiato mezz’ora fa ma ho già scaricato l’auto e mi


son fatto un caffè… la sigaretta si consuma sul comodino e un filo di fumo
azzurrognolo si dirige verso la finestra socchiusa.
Io e Giulia abbiamo passato tre giorni nel Grossetano: strano a dirsi,
praticamente non abbiamo discusso neppure una volta!
Siamo stati ospiti da dei suoi parenti che hanno un casale alla
Pieraccioni… sai, sul tipo di “il casale che cercate l’è il poggio più in là”.
Bello, bello davvero: un salone che fa anche da cucina con un pavimento
in cotto talmente vecchio – antico forse è più corretto- che nelle zone di
maggior passaggio è addirittura scavato, le camere da letto piccine, a
mantener meglio il caldo… la facciata bianca, un po’ scrostata.
Peccato che tutto il riscaldamento sia affidato a delle stufe a legna: mi sa
che d’inverno non sia il massimo della comodità!
Per due giorni non siamo mai stati fermi: le necropoli, le tombe etrusche,
Orbetello, Grosseto…a dir la verità a Grosseto ci siam finiti quasi per caso,
una sera dopo cena e non sono certo riuscito a farmene un’idea. Ma tutta
la zona è stupenda!
L’azzurro del cielo… i campi che disegnano patchwork lungo i fianchi delle
colline… il colore stesso della terra.
In qualche modo mi ha ricordato la Croazia: il paesaggio per molti versi
è simile, ma là quell’anno, tra Pola e Parenzo, sull’asfalto delle strade
secondarie si vedevano ancora i segni dei cingoli dei carri armati…
In Croazia però monumenti, grotte, chiese o quant’altro erano segnalati con
cartelli ben visibili… qui no, invece, tanto che per trovare alcune tombe –su
terreni privati, certo – è stato necessario chiedere informazioni nei bar o ai
contadini… Abbiamo un patrimonio storico/archeologico immenso e poi lo
trascuriamo così!
Per forza poi tombaroli e trafficanti d’arte si scatenano!
Del resto quattro anni fa, in Calabria, ho visto le fondamenta di una villa
romana, con una parte di pavimento a mosaico che spuntava dall’erba, in
procinto di franare insieme al promontorio nel mare sottostante per colpa di
stupidi conflitti di competenza tra i vari Enti.
Ieri pomeriggio siamo andati a Porto S. Stefano… il cielo era coperto

­— 55 —
e dopo un giro a piedi e qualche foto ci siamo seduti su un muretto a
guardare il mare… con le braccia a cingere le ginocchia, la giacca a vento
completamente allacciata per ripararmi dal vento freddo che si infilava
ovunque, per un istante mi sono quasi assopito…
E mi sono illuso che tu mi fossi accanto!
Poi la voce di Giulia, più infreddolita di me, mi ha riportato improvvisamente
alla realtà… e siamo corsi a farci una cioccolata calda.
Dovrei sentirmi in colpa per il mio sogno ad occhi aperti… Mi sento in
colpa!
Eppure in quel momento il freddo è scomparso ed il mare è diventato più
blu…
La sigaretta s’è consumata da sola, un lungo tubo di cenere fredda
abbandonata nel posacenere… Dovrei chiudere la finestra ma ho troppo
sonno, e va bene così.

…Mentre guardo il mare il mio pensiero va


alla latitudine di un’altra età
quando ci credevo nelle favole
sempre con la testa tra le nuvole:
sogni e desideri diventavano realtà
dentro il libro della fantasia,
era la stagione della vita in cui non c’è malinconia..
Eros Ramazzotti “Bambino nel tempo”

29 ottobre 2007 (Lunedì)

Sono le nove di sera… ho fatto praticamente una tirata unica da stamattina


alle 7.30 ad ora.
Per ritagliarmi quest’oretta in attesa di timbrare, oggi ho fatto i numeri e ho
praticamente saltato le pause caffè… male certo non mi ha fatto… ma ora
che ho spento la macchina e pulito un po’ sono stufo e per niente riposato.
La radio, lontana, sta passando “Titanic”, ma io mi sono spostato in
magazzino perché ho un incipiente mal di testa e la musica arriva soffusa e

­— 56 —
L’Amico Nudo

indistinta…
Vicky, Vicky… che mi combini: fai le ore piccole e poi mi salti il lavoro?
Lo sai che ormai hai una certa età e non hai più il fisico…
Scherzi a parte, a me questo mese è già capitato… quando si tira troppo la
corda, poi si spezza!
Io quantomeno ho il vantaggio che gli straordinari li passo tutti in “monte
ore” così ho un doppio beneficio: il mio capo non mi “rompe” troppo se ogni
tanto bigio (o faccio “lippe” come dite voi) e a fine anno il conguaglio non mi
dissangua!!!
Ultimamente ti sei fatta veramente desiderare e, ieri, prima il messaggio e
poi la telefonata proprio non me li aspettavo.
Mio papà è di nuovo in ospedale, in attesa che prima o poi “rianimazione”
si liberi per poter essere operato… Io, al suo posto sarei scleratissimo:
bloccato in ospedale, aspettando di mattina in mattina di sapere se si verrà
operati o meno!
Questo week-end, salvo imprevisti, io e Giulia dovremmo andare a Scuol,
in Svizzera, vicino a St. Moritz… no, niente casinò: ci sono delle piscine
termali molto belle, forse te ne avevo parlato, e spero di rigenerarmi un po’,
ne avrei davvero bisogno!
Se mi guardo allo specchio in questi giorni, l’immagine che vedo non è
molto confortante: sto perdendo l’abbronzatura perché non ho il tempo di
andare a farmi un lettino solare… i capelli, che avrebbero bisogno di una
bella tagliata, sono tutti i giorni impastati di polvere di gesso e stucco… le
unghie delle mani, che non sono mai state particolarmente belle, ora sono
eternamente graffiate, e bordate di pittura o grasso per almeno quattordici
ore al giorno… la barba la taglio giusto per il fine settimana…
Dio, faccio proprio schifo!!!… non mi ero ancora osservato così
attentamente!
Mi sa che venerdì non andrò all’appartamento, così potrò concedermi una
mezz’ora di solarium e magari anche un taglio di capelli… e poi, cavolo,
visto che sarò fresco di stipendio, se mi gira, prima di venire al lavoro, farò
anche qualche acquisto per sfogarmi un po’…
Se penso che un sacco di miei amici, e di colleghi, sta pensando al
matrimonio (qualcuno è già sposato)… ad aver figli… a comprar casa,
da soli o in coppia… io mi sento come il classico tizio che arriva trafelato

­— 57 —
in stazione, coi bagagli in mano, solo per vedere il treno che si allontana
sempre più veloce lungo il binario…
Ieri, nel mio sms, ti ho chiesto se vuoi che ti mandi qualcosa che sto
scrivendo per rispondere finalmente a una domanda che mi avevi fatto
mesi fa… non hai risposto ne sì ne no… quindi temo che, alla fine, tutte
queste lettere dovrai sorbirtele… a meno che un tuo divieto irrevocabile, o
la mia coscienza, non mi fermino.
Tra poco sarà ora di timbrare: casa… cena… doccia obbligatoria e poi,
forse, un buon sonno.

30 ottobre 2007 (Martedì)

… STANNO OPERANDO MIO PADRE…


Se è entrato in sala operatoria alle nove, adesso sono quattro ore e mezza
che è sotto i ferri…
Mia sorella è lì da stamattina… mia mamma, che sta facendo terapia per la
cervicale, dovrebbe essere arrivata da poco in ospedale…
Chissà perché mi vengono in mente dei ricordi assurdi…
Ero alle medie: arrivo a casa, apro la porta e un macigno mi colpisce sulla
faccia… cado!
Uno schiaffo di mio padre… a tradimento… vigliacco… cattivo…
Era andato a parlare con una con una prof. … quella era la sua reazione:
niente dialogo, niente confronto… poco importa se nei colloqui successivi
gli altri professori avevano smentito quella bastarda che, purtroppo, aveva
un esaurimento nervoso!
Solo dopo che mi ero rialzato si era degnato di chiedermi delle
spiegazioni…
Avevo cinque o sei anni… sotto l’albero di Natale i pacchetti sono forse
meno del solito… ma non ricordo di essermene accorto: i pacchetti sono
tanti, colorati e sicuramente pieni di bellissimi giocattoli…
Mio papà osserva me e i fratelli che scartiamo i regali… poi, con aria
imbarazzata,dopo un’occhiata a mia mamma, spiega che purtroppo

­— 58 —
L’Amico Nudo

quell’anno Babbo Natale non era riuscito a fare di più… sembra triste ma
lui che colpa ne ha?
Anni fa, forse una quindicina… mio padre sdraiato in un letto d’ospedale
cerca di sorridere… il suo non è un sorriso, è una smorfia: la faccia è gonfia
per le ustioni di un incidente al lavoro del giorno prima… la pelle, in alcuni
punti è staccata e annerita… Sicuramente, nonostante i medicinali di cui è
imbottito, sta malissimo... eppure cerca di sorridere!
Quella volta ha rischiato di perdere un orecchio… e di rimanere zoppo per
sempre! Ci sono voluti quasi due anni perché guarisse del tutto… ma con
sorpresa dei medici c’è riuscito!

Sono le 14.30: da mia mamma o da mia sorella nessuna notizia. Nessuna


nuova, buona nuova… ma io comincio a essere preoccupato…
E’ appena squillato il telefono: mia mamma!
Mio padre è ancora in sala operatoria, l’intervento procede ma i medici non
dicono altro.
Le ho risposto che con tutta la ciccia che ha, chissà quanto tempo ci vuole
per ricucirlo…

…15.30 Adesso è in camera… ancora sotto l’effetto dell’anestesia ma è


andata bene e non c’è stato bisogno della Sala di Rianimazione…
Per domani ho chiesto al mio capo un cambio turno, così nel pomeriggio
potrò andare a trovarlo.
Se ci penso sono già stanco adesso: finisco alle dieci… arrivo a casa, ceno
e sarà quasi mezzanotte… poi a letto e domattina levataccia alle cinque!!!
Giuly oggi mi ha chiamato più volte per sapere come stava mio padre…
carinissima e premurosa… e allora perché non riesco ad amarla come lei
vorrebbe?
Mi convinco sempre di più di essere troppo egoista… o troppo stupido, per
saper amare…

­— 59 —
31 ottobre 2007 (Mercoledì)

Con un collega Iraniano, l’altro giorno, davanti alla macchinetta del caffè si
parlava di simboli religiosi e di fanatismo… Se una persona crede in Dio
non può aver importanza il modo in cui lo si chiama… o il simbolo che si
sceglie per rappresentarlo… sono cose che non mutano l’essenza della
fede, e non dovrebbero causare nessun fastidio…
Se, al contrario, non si crede all’esistenza di qualcosa di superiore… allora
anche simboli ed immagini perdono qualunque significato e qualsiasi tipo di
valenza… Quindi che fastidio possono arrecare?
Ad aprile, in Kenia, in un giorno freddo e ventoso io e Giulia siamo entrati
in una Moschea in mezzo al nulla… Il vecchio Iman che ci ha accolti non
conosceva una sola parola di italiano, a parte “marmo” e “Carrara”…
A dir la verità noi eravamo molto più ignoranti di lui, visto che quella era
casa sua e che i turisti eravamo noi!
La calma che emanava quella persona… in quella Moschea vuota e
silenziosa, in contrasto col vento che soffiava all’esterno, mi è rimasta
impressa…
Certo, per rispetto della fede altrui, prima di entrare ci siamo tolti le
scarpe, ma anche se era evidente che eravamo turisti, non ci ha cacciato,
o guardato in modo strano, nonostante io e Giuly fossimo a gambe
scoperte…
A gesti, cercando di farsi capire, ci ha mostrato le cose più belle della sua
chiesa… Se Dio esiste ed è ovunque, certo era anche lì… Se non esiste,
non sarà mai ne in un luogo ne in un simbolo…
Ma si sa, di pazzi e di fanatici ne è pieno il mondo…

Ebony and Ivory


leave togheter in perfect harmony
side by side on my piano-keyboard
Oh Lord, why don’t we?
Paul Mcartney “Ebony and Ivory”

­— 60 —
L’Amico Nudo

01 novembre 2007 (Giovedì)

Siamo già a novembre…


L’ultima volta che sono uscito coi miei amici io ero ancora in infradito e le
ragazze in sandali o sabot…
E’ passato più di un mese!!!
Doppio lavoro… week-end in montagna… mio papà da operare…
Ora comincio a rilassarmi un po’ anch’io.
Stamattina volevo iniziare presto, all’appartamento… ma se non era per
mia mamma, che alle 7.30 mi ha dato una voce…
Ho bevuto un caffè, ho avvisato Franco che per me era ormai troppo tardi…
e sono tornato a dormire sino alle nove!
Ho avuto il tempo di accompagnare mia mamma a fare la spesa… di far
colazione… di leggere il Corriere…
Cose più che normali… ma che io non riesco più a fare.
Ieri pomeriggio sono andato a trovare il mio babbo… è pieno zeppo di
tubi & tubicini ma sta bene: la mattina l’hanno fatto alzare e quando sono
arrivato era appoggiato ai cuscini e leggeva il giornale.
Mia mamma era già lì e poi sono arrivati Fabrizio e Giò con le rispettive
mogli…
Poca fa sono riuscito a telefonare a Giorgio per trovarci settimana prossima,
poi ho chiamato Paola e ho scoperto che da due settimane è a casa per
colpa delle nausee… l’altro giorno ha fatto l’ecografia e, insieme a Roby, ha
visto per la prima volta il cuoricino del bimbo…
Mi ha telefonato anche Anita per la cena di settimana prossima e, se va
bene, la compagnia si riunirà al completo.
Anita… sono stato innamorato di lei, ricordi?
Prima o poi anche lei ed Edoardo si sposeranno… le voglio bene, ma
neanche a lei avevo detto di mio papà: è già super incasinata e non volevo
darle altre cose cui pensare…
Ora sa che era malato e che adesso sta bene, ma credo che si sia un po’
risentita perché gliene ho parlato solo oggi…
Non ti è mai capitato di fare uno di quei sogni angoscianti in cui stai
correndo e devi continuare a farlo…
non sai perché sei lì ma sai che non puoi assolutamente fermarti perché…

­— 61 —
Ma il “perché” ti sfugge e tu non hai il tempo di riflettere e continui a
correre… all’infinito… sempre più stanco… disperato… affannato… in un
paesaggio che non cambia mai?
Ho la sensazione di aver fatto solo questo per più di due mesi…
probabilmente mi è stato utile… mi ha impedito di pensare… di riflettere…
di preoccuparmi troppo per mio padre…
La schiena comincia a mandarmi segnali allarmanti…
se ci fossero delle spie da accendere, per le Feste Natalizie potrei affittarmi
come albero di Natale e mettermi in una vetrina: con centinaia di lucette
lampeggianti, rimanendo fermo immobile per evitare che la schiena si
sbricioli, farei certamente una gran bella figura… altro che abeti veri o in
plastica con luminarie sonore o fibre ottiche!!!
L’altro giorno mia mamma ha visto gli esiti dei miei esami e mi ha fatto una
mezza scenata… mi ha prospettato un futuro catastrofico… Io mi sono
toccato ”lì”, ma non so più se per un gesto scaramantico o per un inconscio
atto di autoerotismo perché in T.V. passavano il servizio su qualche
calendario… Lei, disfattista “per metà è conciata da sbatter via…” e io, più
pragmatico “ma l’altra metà è ancora sana!!!”
Insomma, una tragedia… Ho dovuto prometterle che entro gennaio
farò qualcosa… ma ora ho troppi impegni e, comunque, mi sento molto
ottimista: tu ed io abbiamo deciso che prima o poi divorzieremo… Ergo,
dovremo prima sposarci… tra dieci o vent’anni… Ma io so già che quel
giorno vorrò fare il figo e farti attraversare la soglia di casa portandoti in
braccio… Per farlo, la schiena dovrà funzionare!
Come vedi il mio ragionamento è logico e inattaccabile… quindi per ora
non c’è bisogno che io mi preoccupi!!!
Domattina andrò a trovare mio padre… Giulia mi ha proposto di stare a
casa tutto il week-end. Ma aveva già prenotato in albergo per una notte…
Se non ci sono complicazioni andremo via nel pomeriggio… Domani vado
a trovarlo io e domenica i fratelli…

…Ho voglia di abbracci… ho voglia di coccole… di un camino acceso e


scoppiettante… di un caldo maglione di lana e di neve che cade… di un
bicchiere di vino e di una torta al cioccolato… Ho voglia di addormentarmi
con dei massaggi sul collo…

­— 62 —
L’Amico Nudo

Minchia… ma sono proprio bastardo: sai che palle per chi resta sveglia?
Con un capoccione a peso morto appoggiato in grembo… bloccata e
col telecomando fuori portata… a guardare le tonsille di uno che dorme
russando a bocca aperta… coi denti sporchi di cioccolato e l’alito che sa di
vino!
Un omicidio, in quel caso, sarebbe soltanto legittima difesa!!!
E’ proprio vero che sono egoista… non avevo mai pensato in
questi termini… I miei amici direbbero che però ho delle attenuanti:
l’elettroencefalogramma piatto!!!

Volano, i sogni volano


poi che tristezza quando torna la realtà,
volano, i giorni volano,
mentre la notte è lunga e non ti passa mai
e non ti basta più questa sera
e non ti serve fingere ancora…
Pupo “Volano”

05 novembre 2007 (Lunedì)

Ciao Vicky… qui, tanto per cambiare è nuvolo!


Ieri io e Giulia siamo stati in quella stazione termale a Scuol, in Svizzera,
di cui ti ho parlato… Tra saune, bagni, vasche con idromassaggi, ora sono
molto più rilassato…
Anche ieri, accedendo alla zona delle saune, ho provato le stesse
sensazioni della prima volta in cui, a febbraio, Giulia mi ha portato a
Scuol: la zona delle piscine è sempre abbastanza affollata, anche se mai
caotica…
Quando si decide di passare nella parte delle saune, il discorso cambia…
non c’è mai troppa gente… ti rilassi… ma puoi entrare solo nudo come
mamma ti ha fatto…
All’inizio ti senti diviso tra imbarazzo e curiosità… forse più imbarazzo
che curiosità… poi, senza nemmeno accorgertene, ti sembra la cosa più

­— 63 —
naturale del mondo.
Certo, se hai freddo, tra una sauna e l’altra, seduto a bere qualcosa,
magari ti metti l’asciugamano sui fianchi… ma in realtà non fai più caso se
sei nudo.
Ovviamente se passa la classica “bonazza” butti l’occhio per un
momento… ma è come guardare una bella ragazza in spiaggia…
E anche per gli uomini il discorso è lo stesso… a meno che non ti passino
davanti Pilone o Pipino, e in quel caso il cervello reagisce, per ovvi motivi,
con invidia o molto divertimento.
Quando torni nella zona delle piscine ti sembra quasi strano avere
nuovamente un costume addosso.
Per quanto mi riguarda, la cosa migliore è che alla fine della giornata mi
son ritrovato, finalmente, con le mani smacchiate e la pelle nuovamente
morbida ed elastica.
Ieri sera ci siamo fermati a Chiavenna a cenare con amici… c’erano anche
le ragazze del crotto… Do you remember?
Antonella, a un certo punto ha avuto l’infelice idea di chiedere a Giulia
come mai quella sera sembrava incazzata…
Dopo cena, in macchina, Giuly mi ha fatto due palle così.
Se io mi ero divertito, mentre lei era incazzata perché mi avevano messo
a cucinare, è solo perché di lei non me ne frega niente… e chissene’ se
l’avevo chiamata un sacco di volte perché venisse lì con me…
Se mi diverto mentre lei è incazzata perché non siamo appiccicati sono
uno stronzo…
Ma vaff., pensa te se io devo rodermi il fegato perché lei ha i cavoli suoi: o
vado via o resto per cercare di divertirmi!
Certo che capire come ragionate voi donne, a volte è proprio difficile!!!
Giuly, nel pomeriggio, viene da me perché vuole andare a trovare mio
padre in ospedale: domani lo dimettono e lei potrebbe venire a casa
domani sera… ma perché rimandare a domani ciò che si può fare oggi?

­— 64 —
L’Amico Nudo

06 novembre 2007 (Martedì)

Notte…
Dovrei andare a dormire ma sono ancora sul computer…
Ieri io e Giuly siamo andati a trovare mio padre… lei è arrivata col Metrò
sino a P.ta Genova, poi un caffè a casa e via in ospedale a trovare mio
papà… non si è fermata a cena perché questa notte lavora: un po’ mi
spiace, ma ho un filo di febbre e quindi meglio così…
Oggi pomeriggio dimettono mio papà e andrò a prenderlo per portarlo a
casa, poi da Franco perché bisogna consegnare entro sabato altrimenti
scattano le penali.
Mio padre sta bene e spero che qui a casa non si ammali, perché tra mia
mamma con la sua bronchite stagionale, e il mio raffreddore…
Sono contento che ti senti una diciottenne… io per ora mi sento un
rudere… se continuo così finirò per essere tutelato dalle Belle Arti come
bene archeologico!
Alla radio stanno suonando questa canzone… so che ti piace Notre Dame
e mi sento un po’ più vicino a te.

CUORE IN ME

Cuore in me
Che sei così spezzato
Cuore in me
Che il corpo ha dilaniato
E separato in due
Due donne sono tue
Tu due metà

Cuore in me
Diviso tra due visi
Cuore in me
Tu che desideri
Prendi e non sai se c’è
In te più colpa o più

­— 65 —
Felicità

Con una al sole


Con l’altra di nascosto
Una è amore
E l’altra è sangue al cuore
Una è sempre
Come l’eternità
Con l’altra il tempo è niente
E’ vanità….
…………..
…………………..
(dal musical Notre Dame)

Accidenti, sentita alla radio sembra molto più corta… ma copiare poi il testo
è ben diverso!!!
Con questa saggia considerazione ti auguro ormai, più che un buon riposo,
un dolce risveglio…

07 novembre 2007 (Mercoledì)

…dal lavoro
Stamattina, verso le cinque e mezza, in zona Farini c’era abbastanza
movimento: uno dei locali li intorno doveva aver chiuso da poco e gli ultimi
nottambuli si attardavano a chiacchierare o si avviavano verso la fermata
del bus… o le auto parcheggiate.
Due ragazzi, dimentichi di tutto, chini contro un muro rivedevano quello che
avevano mangiato… e bevuto!
E non credo che ne fossero molto felici!!!
All’incrocio successivo una ragazza ricciolina faceva segno di rallentare e
subito ho pensato: “M., Polizia o incidente… e sono in ritardo!”

­— 66 —
L’Amico Nudo

In ogni caso ho rallentato e la ragazza ha mostrato il pollice come a


chiedere un passaggio… jeans, stivali, giubbino firmato…
Stavo ancora abbassando il finestrino e lei, con un gran bel sorriso ma lo
sguardo appannato “ Perché non prendi una busta e andiamo a casa mia?”
Ho ringraziato dell’offerta e ho proseguito per la mia strada…
La cosa non mi scandalizza: ognuno è libero di far ciò che più crede… se
sa quel che vuole!
Ma come cazzo si fa ad affidarsi al primo… o secondo… o terzo
sconosciuto in cambio di un Viaggio a base di coca, ero, o chissà cos’altro?
Ma una ragazza di vent’anni o poco più, non ce l’ha un qualcuno che le
impedisca di ridursi così?
Un’amica, un cane, un gatto, un genitore… QUALCUNO?
Cazzo, non ho molti anni più di lei… ma mi sento come se ne avessi cento!
Quali problemi… perché per conciarsi così DEVONO ESSERCI DEI
PROBLEMI… possono convincerti che vali meno della dose che vuoi farti?
I nostri di problemi, quelli tra te e me, sono niente a confronto… ma è stato
giusto scoprire la loro esistenza…
per impedirgli di crescere come un cancro silenzioso… pericolosamente!
Vorrei mandarti un sms per far sfoggio di questa mia riflessione profonda,
ma so già che non risponderesti…
Oppure, rispondendo, mi chiederesti che ne è dei miei problemi con
Giulia… e io non sono così profondo, lo sai!
Ora, dopo aver acceso la seconda sigaretta della giornata, proverò a
riflettere sulla domanda che mi avresti fatto…
Buon risveglio, Vicky, e che la tua giornata scorra lieta.

…Sono acqua di fonte che al suo monte non può ritornare


e il mio orizzonte è solo vivere
e vivere da solo come un sasso di un torrente
che non ferma la corrente perché il tempo se ne va
e lascia Niente…
Claudio Baglioni “Cuore di Aliante”

­— 67 —
08 novembre 2007 (Giovedì)

Buongiorno, Cherie… questa è proprio l’ultimissima lettera… Mi mancherà


quest’abitudine quotidiana… forse sì, forse no… non lo so… magari andrò
avanti sino a riempire armadi e cassetti…
Ho ancora un sacco di cose da fare prima del “quattordici”… e se aspetto
ancora un po’, nemmeno per Natale 2020 riuscirò mai a spedirti questa
confezione omaggio di carta per il camino…
Efficiente e rapido come al solito, c’è ancora un ricordo che il mio Neurone
Solitario sta facendo riaffiorare:
Estate 2005… dopo Sharm, Tu, Elisa & Loredana siete venute in
Valtellina… Io & Giorgio speravamo di passare qualche giorno con voi,
invece…
Prese dal giro di amici e di parenti, siete praticamente scomparse… come
se noi non fossimo neppure amici!
Quanto mi ero incazzato, quella volta!!!
Ignorato… escluso… non considerato… Cavolo ero veramente offeso e
incazzato!
Poi, come mio solito, ho raddrizzato le spalle all’insegna de “lo spettacolo
deve continuare”… Consolazione amara, ma che mi ha permesso di
superare quello che per me era uno schiaffo morale in pieno viso…
Eri riuscita, per la seconda volta da che ci conosciamo, a farmi male!!!
E’ proprio vero che nessuno è perfetto… a parte me, ovviamente, visto che
in quel momento mi sentivo esattamente il “Signor Nessuno”…
Hai ragione, questa battuta è orrenda… peggio di quelle di Groucho in
“Dylan Dog”!!!
A proposito… mi sembra che in queste lettere io sia stato troppo serio…
pesante… e palloso.
Il Buffone che è in me si ribella a questa considerazione e chiede il diritto di
parola… per ora gliela nego, ma so che poi si rifarà con gli interessi.

PAGLIACCIO

Ridi Pagliaccio,
balla e salta come un matto

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L’Amico Nudo

e dipingi col trucco un sorriso


si che alla gente s’illumini il viso.
Fa che dimentichi un poco gli affanni,
i problemi di sempre e il passare degli anni.
Scivola, cadi, rialzati ancora
dai a questa gente il riso di un’ora.
Asciuga i tuoi occhi e cancella il dolore
lo sai, sei un Pagliaccio,
non puoi avere un cuore.
Col cerone più spesso disegna un sorriso
aspetta il tuo pubblico per un’ora di riso.
La luce s’è accesa, che aspetti, dai vai
han già pagato e, tu questo lo sai,
per la gente un Pagliaccio
non può piangere mai.

Questa l’ho scritta anni fa, in un di quei momenti in cui sono stato serio per
più dieci minuti…
Diceva Pirandello che ognuno di noi indossa una maschera, anzi
innumerevoli maschere, a seconda delle occasioni… dei momenti… di
come gli altri lo vedono o di come si vede lui stesso…
Ognuno di noi, in pratica è “Uno, nessuno o centomila”…
Attraverso queste lettere hai probabilmente conosciuto (Minchia che culo
che c’hai!!!) il mio lato più serio(?), maturo(?), riflessivo(?)… insomma,
quella parte di me che solitamente nascondo sotto la maschera del
Clown…
Una maschera cui, comunque, sono affezionato perché mi permette di dire
e fare (see… baciare, lettera e testamento!!!) moltissime cose senza essere
pesante e senza lasciare spazio al pessimismo…
Una maschera, per l’appunto… che proprio perché tale, a volte può
incrinarsi o spezzarsi…
Ma proprio in quanto maschera basta poco, giusto un po’ di stucco e di
cerone, per chiudere le crepe e reindossarla, come nuova, un’altra volta…
Qui ci starebbe bene una “chiusa” tipo il finale di “Chiedimi se sono felice”
di Aldo, Giovanni e Giacomo: “Signori, parla la Commedia…”

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ma non pretendo di avere tutta quella classe… e lascio perdere!

14 novembre 2003 (Mercoledì)

BUON COMPLEANNO!!!

Se tutto è andato come doveva, oggi dovresti avere in mano le mie lettere
ed il tuo regalo…
Il regalo spero che ti piaccia… quello che stai leggendo forse ti è piaciuto
un po’ meno anche se, in origine voleva essere il vero regalo…
Poi ci ho riflettuto e ho pensato che non è molto carino entrare in casa altrui
dicendo: “ Scusate… scusate… Credo che quella che ho in mano sia una
bomba…Nessuno sa indicarmi dove appoggiarla?”…
Come minimo si rischia un’ondata di panico… e magari anche l’arresto! Se
poi in cucina scappan tutti può bruciare anche l’arrosto… e allora: “Addio
festa!!!”
No, non è una cosa molto educata!
Come certamente si capisce, sto scrivendo queste righe in anticipo perché
in caso contrario non farei assolutamente in tempo a fartele avere per
oggi…
Ora che tutto è impaginato… stampato… rilegato… mi resta solo da
scriverti una dedica in copertina…
Tra poco dovrei telefonarti per farti gli auguri di persona… intanto ti dedico
questa canzone degli 883:

Io non capisco che gli fai


quando arrivi in mezzo a noi
tutti i miei amici
si dileguano e vengon lì
prendon posto accanto a te
accanto ai tuoi capelli che
hanno quel profumo
è il balsamo o sei tu che emani

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L’Amico Nudo

tutti qui ci provano


aspettano un tuo segno
e intanto sperano
che dal tuo essere amica
nasca cosa però
non si ricordano
il principio naturale che
la regola dell’amico non sbaglia mai:
se sei amico di una donna
non ci combinerai mai niente
mai “non vorrai
rovinare un così bel rapporto”.
Tu parli e tutti ascoltano
ridi e tutti ridono
è una gara a chi ti asseconda di più
mentre tu
giochi e un poco provochi
però mai esageri
sul più bello vai via
sola e lasci tutti così
a rodersi perché
“ha dato retta a un altro
non cagando me
però domani le offrirò da bere e poi
starò da solo con lei…”
………..
……………
“883” - La regola dell’amico

Di nuovo AUGURI PER UN FANTASTICO, SPECIALE, MERAVIGLIOSO…


BUON COMPLEANNO!!!
Vicky… ti voglio bene!

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POST SCRIPTUM:
… quando ho iniziato a scriverti queste lettere non sapevo assolutamente
dove ciò mi avrebbe portato…
Ora ne so ancora meno…
Ho letto, da qualche parte, una considerazione abbastanza profonda che
suona più o meno così:
“Nella Vita possiamo fare, o non fare, un’infinità di cose… ma ce n’è una
che non possiamo in nessun modo evitare: scegliere… prendere delle
decisioni… e assumercene la piena responsabilità… nel bene e nel male.”
Una cosa che ho scoperto… capito… è che tante volte sono stato sul punto
di innamorarmi di te… Tante volte ho alzato muri ed argini e sono andato
avanti, perché la Tua… la Nostra… amicizia per me è troppo importante…
Un giorno quei muri sono crollati sotto il loro stesso peso…
…ho dovuto scegliere…
Forse ho anche sbagliato, forse no… ma queste mie lettere sono la
conseguenza di quella mia scelta…
Musica in crescendo e tono epico…
Città e imperi crollano e risorgono dalle loro stesse rovine… i muri
vengono rialzati…
Dissolvenza e tono normale...
Se questo è possibile potrò rifarlo anch’io: le barriere che avevo eretto e
che così miseramente si sono sbriciolate… lasciandomi nudo e graffiato tra
le macerie delle mie emozioni… possono essere ricostruite.
Forse anche questo mio scriverti è stato un modo per alzare nuove
barriere…
Vorrei poter chiudere quest’ultima lettera con l’ormai classica frase “…E
vissero tutti felici & contenti…”
Ma la Vita non è una fiaba… a volte, se si è fortunati, può assomigliarle…
altre volte… più spesso… no!

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L’Amico Nudo

Ripesco ancora una volta un tuo sms:


27/08/07 11.56
“Togliti dalla testa quel sogno, gli sbagli commessi servono a crescere e
non permetterei mai che il tuo sogno diventi reale, anch’io ti voglio bene e
continuerò a vederti e sentirti fino alla fine dei miei giorni […], baci”.

… nessuno potrebbe rovinare la nostra amicizia, nessuno… a parte me.

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Ringraziamenti

Un “Grazie” enorme a Clara “Legs”, che dopo aver letto il manoscritto originale mi ha
spinto in tutti i modi alla sua pubblicazione, e un ulteriore “grazie” alle amiche cui mi
sono ispirato per la Giulia di queste pagine. La mia gratitudine va infine a mio fratello
per il suo contributo alla versione digitale di quest’opera.

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L’Amico Nudo

Discografia
(in ordine di citazione)

Umberto Tozzi- Non va che volo(1979 CGD),Marco Masini- T’innamorerai(1993


Tobia Music/Ricordi), Samuele Bersani- Spaccacuore(1995 BMG/Ricordi), Antonello
Venditti- Modena(1979 PolyGram), Celine Dion- My heart will go on(1997 Sony
Music), Renato Zero- Figaro(1998 Sony Music), Irene Grandi- Lasciala andare(2005
CGD), Gigi D’Alessio- Il cammino dell’età(2007 Sony Music), Paola&Chiara- Sino
alla fine(2000 Columbia), Eros Ramazzotti- Un attimo di pace(2003 BMG), Zero
Assoluto- Sei parte di me(2006 Universo), Umberto Tozzi- Come zucchero(1978
CGD), 883- Come mai(1993 FRI RECORDS), R.E.M.- Losing my religion(1991
Warner Bros), Vasco Rossi- La nostra relazione(1978 Lotus Records), Beatles- Let
it be(1970 Apple Records), Vasco Rossi- Ogni volta(1988 Carosello), Edoardo De
Crescenzo- Ancora(1981 Ricordi), Eros Ramazzotti- Bambino nel tempo(2005 Sony
BMG Music), Paul Mcartney- Ebony and Ivory(1982 EMI), Pupo- Volano(1981 Baby
Records), Graziano Galatone”Febo”- Cuore in me *Notre dame de Paris*(2002Enzo
Music/Sony Music), Claudio Baglioni- Cuore di aliante (2005 SONY BMG Music),
883- La regola dell’amico(1997 RTI Music)

Questa è un’opera di fantasia. Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti o


esistite è puramente casuale.

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