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Il Libretto in sintesi

Atto primo Atto secondo Atto terzo


La gran piazza di Palermo Ridente valle in prossimità del mare Parte prima – Gabinetto nel palazzo
Davanti al palazzo del governatore, Da una scialuppa sbarca l’esule di Monforte
Tebaldo, Roberto, Béthune, Vaudemont Giovanni da Procida, commosso Monforte è solo e tormentato dai
e alcuni soldati francesi brindano nel toccare nuovamente il suolo sensi di colpa per il suo passato.
alla patria, guardati con rancore patrio. Raggiunto da Elena e Arrigo, Ha tra le mani la lettera di una donna,
dai siciliani, che sognano la riscossa li mette al corrente dei suoi piani che un tempo aveva fatto rapire e
contro l’usurpatore angioino. di rivolta: ha ottenuto l’appoggio degli in punto di morte gli ha rivelato d’aver
Giunge la duchessa Elena, vestita aragonesi se i siciliani si ribelleranno avuto da lui un figlio, che allevato
a lutto per la morte del fratello, all’usurpatore angioino. Arrigo nell’odio per gli usurpatori francesi.
giustiziato dai francesi per tradimento. promette il proprio aiuto e Procida Commosso da un profondo sentimento
La sua bellezza suscita l’interesse dei parte soddisfatto. Elena è colpita di paternità, vagheggia una vita felice
soldati. Roberto, ubriaco, la oltraggia dall’eroismo di Arrigo. Nonostante accanto al figlio tardivamente ritrovato.
costringendola a esibirsi in una la differenza di classe, è disposta Viene condotto alla sua presenza
canzone. Elena acconsente, ma il suo a sposarlo a patto che vendichi la Arrigo, cui il governatore rivela essere
canto si rivela un chiaro incitamento morte del fratello. Il giovane accetta. suo padre. Il giovane, sconvolto, è
alla rivolta. Al termine della canzone Béthune, con un seguito di soldati combattuto fra affetto filiale e amore
i siciliani, sguainati i pugnali, sono francesi, porta una lettera ad Arrigo: per la patria. Quando Monforte tenta
pronti a lanciarsi sui soldati angioini. Monforte lo invita a palazzo per di abbracciarlo lo respinge e fugge
L’arrivo del governatore, Guido di un ballo. Arrigo ricusa e i soldati lo precipitosamente.
Monforte, raffredda però ogni bollore trascinano via a forza.
irredentista e la folla si disperde, con Ha luogo una festa di fidanzamento:
gran disappunto di Elena. La giovane dodici future spose, fra le quali
è sorpresa vedendo arrivare l’amato Ninetta, cameriera di Elena, scendono
Arrigo, il quale era stato arrestato per dalla collina, precedute da altri giovani
tradimento ma poi prosciolto da e danzano una tarantella. Roberto,
ogni accusa. Lasciato solo con Arrigo, Tebaldo e alcuni soldati francesi,
il governatore cerca di convincere colpiti dalla bellezza delle ragazze
il giovane patriota, che in fondo ammira siciliane, si uniscono alle danze.
per il coraggio, a passare dalla parte Il facinoroso Procida, nell’intento di
degli angioini e ad allontanarsi da Elena, scatenare un’insurrezione tra i siciliani,
il cui amore finirà per danneggiarlo. suggerisce ai soldati angioini di
Arrigo rifiuta con sdegno. rapirle. L’idea è prontamente messa
in pratica, ma, con gran disappunto
di Procida e di Elena, la reazione dei
siciliani è pavida e inconcludente.
In quel mentre passa un’imbarcazione
parata a festa, che reca dame
e cavalieri al ballo del governatore.
Procida decide di recarsi anch’egli
alla festa, mascherato, per suscitare
la sollevazione popolare.

Teatro alla Scala 14


Atto quarto Atto quinto
Parte seconda – Sala disposta per una Cortile d’una fortezza Ricchi giardini nel palazzo di Monforte
festa da ballo Arrigo si reca alla prigione dove Elena Presso la cappella in cui dovranno
Nel palazzo del governatore è in corso e gli altri insorti attendono l’esecuzione. celebrarsi le nozze con Arrigo, Elena
una festa sontuosa. Fra gli ospiti si La duchessa risponde con durezza riceve l’omaggio floreale delle
aggirano alcuni personaggi mascherati. alle preghiere di Arrigo, che a quel amiche ed esprime la propria felicità
Terminato il ballo, Monforte e punto le rivela essere figlio di Monforte. per le nozze imminenti, auspicando
gli invitati si allontanano, mentre Commossa, Elena lo perdona e gli un futuro sereno per la Sicilia. Giunge
sopraggiunge Arrigo. Due figure dichiara il suo amore. I due giovani si Arrigo che le manifesta il proprio
mascherate, Elena e Procida, gli si augurano di poter morire insieme. amore, quindi raggiunge il padre
avvicinano. La duchessa appunta È tutto pronto per l’esecuzione dei nel palazzo. Rimasta sola, Elena viene
un nastro sul petto di Arrigo, come ribelli ma Procida non cessa di avvertita da Procida del nuovo piano
segno di riconoscimento dei congiurare. Mostra a Elena un biglietto sovversivo. Quando pronuncerà il “sì”
congiurati siciliani. Allontanatisi che annuncia l’intervento armato alle nozze, le campane suoneranno:
i due cospiratori, Monforte cerca degli aragonesi, che appoggeranno quello sarà il segnale di rivolta
nuovamente di conquistare l’affetto la rivolta popolare. per i siciliani.
di Arrigo, che invece gli mostra All’arrivo di Monforte, Arrigo gli Ritorna Arrigo, fra lo sventolio di
con sprezzo il nastro dei patrioti. annuncia di voler morire insieme bandiere francesi. Elena è combattuta:
Monforte glielo strappa mettendolo agli altri condannati. Il governatore non vorrebbe tradire i compatrioti,
in guardia sull’imminenza di una è determinato a difendere i diritti ma neppure rimanere vedova
rivolta. In quel momento, Elena della propria paternità e offre invano appena sposata. Accampando come
si scaglia sul governatore col pugnale ad Arrigo di liberare i congiurati giustificazione il lutto per il fratello,
sguainato, ma Arrigo le impedisce se questi lo chiamerà col nome annuncia ad Arrigo che non intende
di ucciderlo. Gli insorti, tra cui di padre. Giunge il carnefice e i frati più sposarsi. Sia Arrigo che Procida
Elena e Procida, vengono arrestati. attaccano il De profundis. Quando si rivoltano per motivi diversi
Arrigo vorrebbe aiutarli, ma entrambi Elena è ormai presso il ceppo, Arrigo, contro di lei. Giunge allora Monforte:
lo respingono con disprezzo. al colmo dell’angoscia, invoca col lieto per le nozze del figlio, non
nome di padre Monforte, che, come ascolta ragioni, prende le mani dei
promesso, concede la grazia a tutti due giovani e li unisce in matrimonio.
i prigionieri. Nel gaudio generale, Procida fa suonare le campane.
soltanto Procida continua a meditare Elena, disperata, spinge invano
rivolte. Monforte a fuggire, ma già si ode
la folla in tumulto. Arrigo, ancora
ignaro di tutto equivoca le grida per
manifestazioni festose, mentre
da ogni parte accorrono i siciliani
in armi, che si scagliano su Monforte
e sui francesi.

I Vespri siciliani 15

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