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PROVA COMUNE PER CLASSI PARALLELE

CLASSE PRIMA – Scuola secondaria di Primo grado.

COSÌ RIUSCIREMO A SCONFIGGERE QUEL MOSTRICIATTOLO FANTASMA


Alberto Pellai
1 È un virus. È così piccolo che lo si può vedere solo in laboratori speciali con microscopi speciali. Ecco perché
2 ci spaventa tanto. Perché è invisibile a occhio nudo. Da sempre noi esseri viventi abbiamo paura di ciò che
3 ci può fare male e che non si può vedere. Succedeva all’uomo delle caverne che andava a caccia di animali
4 feroci che erano nascosti nelle foreste. Lui non li vedeva e doveva andarli a cercare. Loro stavano appostati
5 in luoghi nascosti e, per non essere uccisi, potevano ucciderlo. È lì che il nostro cervello ha imparato ad
6 accendere l’emozione della paura. Ci ha dotato della capacità di avvertire un pericolo che non si vede. Ci fa
7 sentire l’allarme quando ancora non abbiamo davanti a noi il pericolo. Così siamo più preparati ad
8 affrontarlo quando ci si presenta davanti.
9 La paura è come la sirena dell’ambulanza che suona dentro di te. La senti e ti avverte che qualcosa di grave
10 sta per succedere. Il coronavirus, oggi, fa suonare tutte le sirene d’allarme del mondo. Ne parlano in
11 continuazione alla televisione. Ci sono adulti più tranquilli, altri in ansia, altri molto spaventati: e poi c’è
12 gente con i nervi saldi che sta lavorando giorno e notte per combattere questo rischio. Purtroppo hanno
13 cancellato le gite scolastiche. Non si fanno più gli allenamenti sportivi. Sembra di stare in guerra, ti viene da
14 pensare. E così provi una paura difficile da addomesticare. Non posso togliertela quella paura, ma posso
15 dirti che, mentre è giusto sentire l’allarme per qualcosa che ci minaccia, allo stesso tempo dobbiamo
16 imparare a prendere le cose nella giusta misura e per quello che sono.
17 Tutto il mondo oggi si sta dando da fare per evitare che questa infezione si diffonda. È fondamentale perciò
18 che le persone vengano allertate e allarmate. Perché così percepiscono un rischio e imparano a fare tutto
19 quello che serve per evitare che esso si trasformi in un pericolo crescente. È quello che hanno già fatto con
20 te i tuoi genitori da quando sei nato. Ti hanno insegnato che prima di attraversare la strada, devi aspettare
21 che il semaforo diventi verde. Altrimenti rischi di essere tirato sotto da un’automobile. E questo ti ha
22 permesso di imparare ad andare in giro sicuro per il mondo, sapendo come evitare gli incidenti. Ti hanno
23 insegnato che non si può mangiare solo cotoletta e patatine. Perché il tuo corpo ha bisogno anche di fibre e
24 vitamine che trovi nella frutta e nella verdura. Solo così puoi mantenere un corpo sano. Ti hanno insegnato
25 che quando navighi in rete non devi fornire le tue generalità – nome, cognome e indirizzo – a nessuno,
26 perché non sai chi c’è dall’altra parte.
27 Per il coronavirus è un po’ la stessa cosa. Il mondo adesso viene avvertito che la fuori c’è un virus di cui non
28 conosciamo molte cose. E perciò ce ne dobbiamo difendere. Ogni giorno nei laboratori, gli scienziati stanno
29 lavorando per trovare un vaccino e una cura. In ogni momento, le persone che ci governano stanno
30 promuovendo leggi per tutelare la nostra salute. In tutti gli ospedali il personale medico e paramedico è
31 pronto a curare le persone che si ammaleranno. Gli esperti di prevenzione ci dicono di fare poche cose che
32 sono molto importanti: — se ti viene da tossire e starnutire, fallo nel cavo del gomito. In questo modo, non
33 solo si riduce il rischio di diffondere il coronavirus, ma qualsiasi altro virus respiratorio — lavati bene le
34 mani, sopra, sotto e tra le dita, con il sapone liquido, per un tempo di alcune decine di secondi. Potresti
35 cantare per intero «tanti auguri a me» mentre ti lavi le mani, così riesci a far durare l’operazione il giusto
36 tempo e nel frattempo ti dici una cosa bella e ti metti «dentro» un po’ d’allegria — usa fazzoletti di carta e
37 cestinali subito dopo — non metterti le mani in bocca, negli occhi, nel naso.
38 Ecco tutto qui: questo è quello che puoi fare tu in prima persona per far fuori quel mostriciattolo fantasma,
39 chiamato coronavirus. Non si può dire nulla di più. Avere paura oggi è naturale. Siamo spaventati e
40 dobbiamo difenderci da qualcosa che non abbiamo ancora imparato bene a conoscere e affrontare. Ma
41 l’uomo nel corso della storia ha saputo fare cose straordinarie. Ha imparato a vincere malattie ben più
42 terribili, ha inventato missili che possono portarci sulla luna, ha scoperto come trasformare la luce del sole
43 in energia che fa accendere la luce di notte nelle nostre case, quando fuori c’è il buio. La paura ci fa vedere
44 tutto buio e cupo. Ma tu non perderti nel buio. Affidati al lavoro di milioni di persone che oggi stanno
45 lavorando e combattendo per vincere la battaglia contro il coronavirus. Impara a immaginarle tutte
46 insieme. Un esercito infinito di milioni di uomini e donne – medici, ricercatori, scienziati, infermieri, forze
47 dell’ordine – contro un invisibile microscopico virus. Ce la faremo, vedrai, ce la faremo.
CORRIERE DELLA SERA, 23 febbraio 2020, riduzione
48
49 COMPRENSIONE E ANALISI DEL TESTO

50 1 Chi è il “mostriciattolo fantasma” citato nel titolo?

51 2 Perché, secondo l’autore del testo, il “mostriciattolo fantasma” ci fa tanta paura?


52 A. perché si trova in laboratori speciali
53 B. perché vive in luoghi nascosti
54 C. perché non si vede e ci può far male
55 D. perché lo si può vedere solo con microscopi speciali

56 3 Anche la paura, però, è un’emozione utile: perché? Completa il testo con le parole adatte.
57 Secondo quanto si legge nel testo, la paura può essere paragonata alla ……………………………1: è una
58 segnalazione d’emergenza che ci mette in …………………..2 quando ancora non vediamo il
59 …………………..3 In questo modo, siamo pronti a …………………..4 quando la minaccia ci si presenta
60 davanti.

61 4 Nel testo si legge che “è fondamentale che le persone vengano allertate e allarmate” (r. 18).
62 a. Perché è fondamentale? Rispondi usando le parole del testo.
63 b. Quale esempio nel testo dimostra che mettere in guardia dai pericoli è un modo efficace
64 di educare? Esponilo in poche parole.

65 5 L’autore scrive che “c’è gente con i nervi saldi che sta lavorando giorno e notte per combattere
66 questo rischio” (r. 12). Chi potrebbe questa gente?

67 6 Il testo trasmette alcune regole di comportamento utili a prevenire il contagio: quali sono?
68 a. ……………………………………………………………………………………………………………….
69 b. ………………………………………………………………………………………………………………
70 c. ……………………………………………………………………………………………………………….

71 7 Con quale altro verbo potresti sostituire addomesticare nella frase “Provi una paura difficile da
72 addomesticare” (r. 14)?
73 A  addestrare
74 B  abituare
75 C  domare
76 D  scacciare

77 8 Quale messaggio trasmette l’autore del testo? Ci dice che dobbiamo avere paura e rassegnarci
78 alla diffusione del contagio, oppure ci esorta a essere fiduciosi? Spiega brevemente con parole
79 tue e motiva le tue affermazioni.
80 SCRITTURA E RIELABORAZIONE

81 Scegli e svolgi una delle due tracce di scrittura proposte:

82 A) L’epidemia di coronavirus ti ha costretto a vivere un lungo periodo di sospensione dei contatti


83 con amici e compagni, in cui sono venute meno tante possibilità di movimento, di gioco, di
84 confronto con gli altri. Come hai vissuto questo periodo isolamento? Come hai trascorso le
85 giornate in casa? Come ti sei sentito? Racconta.

86 B) Nel testo di Alberto Pellai si legge che “ogni giorno nei laboratori, gli scienziati stanno
87 lavorando per trovare un vaccino e una cura. In ogni momento, le persone che ci governano stanno
88 promuovendo leggi per tutelare la nostra salute. In tutti gli ospedali il personale medico e
89 paramedico è pronto a curare le persone che si ammaleranno”. Immagina di poter parlare con uno
90 scienziato, un politico e un medico che, in modi diversi, lavorano per gestire la situazione e per
91 sconfiggere il virus. Che cosa chiederesti a ciascuno di loro? E quali suggerimenti daresti loro?
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93 ____________________
94 SOLUZIONI per il docente
95 1) Il coronavirus
96 2) C
97 3) 1 sirena dell’ambulanza; 2 allarme; 3 pericolo; 4 reagire/ difenderci
98 4) a. Perché così percepiscono un rischio e imparano a fare tutto quello che serve per evitare che esso si trasformi in un
99 pericolo crescente; b. Il punto in cui l’autore spiega come i genitori avvertono i figli sui rischi che corrono se non
100 osservano alcune regole (righe 20-26)
101 5) Gli scienziati, i medici, i governanti impegnati
102 6) a. starnutire nel cavo del gomito; b. lavarsi le mani; c. non mettersi le mani in bocca, negli occhi, nel naso
103 7) domare
104 8) Il messaggio è di avere fiducia. L’elaborazione è personale.
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