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James Watson e Francis Crick

Il 25 aprile 1953 James Watson e Francis Crick pubblicarono sulla rivista Nature l’articolo scientifico in cui si
presentava il modello di struttura a doppia elica della molecola di DNA da loro scoperto al Cavendish
Laboratory di Cambridge. In realtà la data che si usa far coincidere con la scoperta è quella del 28 Febbraio
1953, giorno in cui Francis Crick entrò nell’Eagle Pub di Cambridge, in Inghilterra, dichiarando ad
alta voce di “aver scoperto il segreto della vita”. Nel 1952 si sapeva molto del DNA, compreso il suo ruolo
esclusivo di materiale genetico: è l’unica sostanza in grado di trasmettere tutte le informazioni necessarie
per creare la vita. Quello che non si conosceva era il suo aspetto e come esso attua la sua stupefacente
funzione ereditaria. Tutto questo cambiò nel giro di un solo anno, il 1953, quando venne decifrata la
struttura a doppia elica del DNA e la funzione cruciale delle sue basi accoppiate nel fenomeno
dell’ereditarietà.Però la scienziata che contribuì maggiormente nella scoperta della forma del DNA fu
Rosalind Frankline. La vita di Rosalind Elsie Franklin è stata breve, ma il contributo che questa donna dal
carattere non proprio facile, forte e ostinata, ha dato alla scienza è stato fondamentale. Il suo lavoro è stato
importantissimo per la comprensione del DNA e della sua struttura, ma purtroppo le sue ricerche
pionieristiche non furono capite al suo tempo, e dovette continuamente lottare contro le ostilità di un
mondo scientifico ancora troppo “maschile”. Solo dopo la morte ha ricevuto molti riconoscimenti da grandi
istituzioni scientifiche e si è arrivati alla conclusione che è stata proprio la Franklin l’effettiva scopritrice
della morfologia a elica del DNA. I suoi studi le permisero comunque di mettere a punto una tecnica
innovativa che utilizzava i raggi X per fotografare i costituenti di tutti i materiali viventi e non viventi,
attraverso una microcamera capace di produrre fotografie ad alta definizione dei singoli filamenti di DNA.

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