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SINTESI DELLO YOGA VOL 3

Lo Spirito ha fondato tutte le cose su 2 aspetti gemelli del suoessere: Purusha(Anima) e


Prakriti(Natura)

Questo è in accordo con la disciplina Tantrica in cui la Natura, identificata con Shakti, è il potere
attivo del Divino.

Purusha e Prakriti sono infatti da considerarsi come i 2 lati del medesimo Essere Cosciente.

Il Putrusha o Anima è lo Spirito che conosce e sostiene la sua propria Natura, le sostiene mediante
l'energia del suo proprio essere, le accetta o le respinge.

La Natura prepara i nomi e le forme per Purusha. Essa è Prakriti, Maya Shakti.
Come prakriti è il contrario din Purusha, vale a dire come operazione inerte e meccanica che si
scagliona in diversi gradi: fisico, vitale, mentale, sopramentale, incosciente o cosciente solamente
grazie a Purusha, è illuminata dunque dall'Anima

e la osserviamo interiormante essa è più vicinaa Purusha ed appare comme Maya, in questo caso è
la volontà d'essere e divenire o di cessare d'essere e divinire è ciò che vela e lo svelamento(?).

Ad un terzo loivello essa appare come Shakti, di cui prakriti e Maya sono aspetti, in questo caso
essa è il ptere creatore dello Spirito, la forza mediante la qualle lo Spirito agisce, crea le forme, vela
e svela se stesso. .
E' questo potere che permette a Purusha di assumere e divenire tutte le forme. Il Purusha può, grazie
a questa Shakti, essere lo Spirito infinitoo nel cosmo, lo spirito individuale assorto nelle forme del
suo divenire ecc... .
L'anima può essere tutte queste cose, ma non è mai solamewnte una di esse perché mentre appare i
un ìa forma è simultaneamente anche tutte le altre. Ciò che la volontà attiva nei suoi strumenti tende
a farle credere lei lo diviene(Maya?)ciò in cui ha piena fede di divenire lei lo crea e lo scopre,
tramuntando in ciò la sua natura.

Il vitale deve divenire uno strumento obbediente della mente libera.

CAP 7 PURIFICAZIONE INTELLIGENZA E VOLONTA'

MANAS o mente sensoria è una forma evoltiva della chitta inferiore; è la prima organizzazione
della cisienza suscitata dai contatti con le cose esteriori.
Questa prima forma della coscienza fa sì che l'uomo pensi, senta e voglia in relazione ai sensi ed in
dipendenza dai sensi.
Questo tipo di mente è presnte in ogni forma animale sviluppata, l'uomo la ha particolaarmente
raffinata.
L'uomo però può liberare il pensiero dalle sue sensazioni e agire da un livello più elevato e
parzialmente libero dai sensi.
L'intelligenza e la volontà dell'animale vengono assorbite dalla mente sensoriale e così trascinate
nella corrente delle sensazioni.
L'uomo tuttavia ha un'intelligenza volontà che può agire indipendentemente o in maniera
relativamente indipendente dai sensi.
L'intelletto è uno strumento dell'anima. Infatti dietro Chitta e Manas possiamo dire che si trova un
purusha che è semiaddormentato ed incosciente nei movimenti inferiori della natura, nell'Intelletto
essa, l'anima, inizia a divenire cosciente di sé. Nelle forme inferiori rispetto all'intelletto l'Anima è
più serva che Signora, ma con l'Intelletto si giunge in possesso di uno strumento naturale in + con la
quale la Natura equipaggia l'Anima per permettergli di meglio comprenderla e dominarla.
Possiamo dunque dire che la purificazione dell'Intelletto culmina nell'autocoscienza di Sé Nel suo
procedimento di discernimento il Nous deve giungere all'unica conoscenza vera, che è la
conoscenza del Sé eterno. E visto che Quello, il Sé, è l'unico elemento che veramente conti ecco che
dobbiamo immergerci nel Sé.
Se riteniamo chela Natura sia una trappola dobbiamo alllontanarci da essa, ma se vediamo in lei la
diretta manifestazione delll'azione dello Spirito allora ecco che la nostra relazione con essa muterà.
Dobbiamo dunque liberare l'Intelletto da tutto ciò che lo lega ai sensi.
Alla mente + grossolana viene imposto un nuovo potere di verità e bellezza alle formazioni
inferiori.
Il progresso è determinato da 2 fattori:
1-Una sempre + grande indipendenza dai suggerimenti inferiori
2-La scoperta di un Essere che vivan in gioia e purezza e che può essere la base dei suoi atti.
L'intromissione del desiderio in Buddhi è una impurità. No desiderio in intelligenza e volontà,
questi generano dolore.
Deve essere la Shakti che sostituirà il desiderio e la volontà e gli impulsi mentali. Ad una divina
Beatitudine di pua felicità e ad una conoscenza spirituae che agiranno mediante la Shakti.
Solo una mente purificata può servire come base dell'azione libera dello Spirito.

8. LA LIBERAZIONE DELLO SPIRITO

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