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Alla Cortese Attenzione de l'On.

Monai da Direttivo Associazione Antimafie ed Antifascista Rita Atria Egregio Onorevole, Abbiamo preso atto che impegni diversi Le hanno impedito di essere presente alla nostra iniziativa del 25 Luglio u.s. nella quale Mario Ciancarella ha illustrato e documentato gli omicidi di Sandro Marcucci e Silvio Lorenzini. Come Associazione Antimafie ed Antifascista Rita Atria non possiamo nasconderLe una certa delusione per non aver visto partecipare neppure qualche Suo collaboratore che avrebbe potuto riferirLe quantomeno le circostanze omicidiarie come sono state presentate. Il nostro dispiacere si accresce per la presenza alla iniziativa di amici e familiari di Sandro Marcucci, e per la circostanza che questi ultimi abbiano confessato con estrema sofferenza e drammaticita' le pressioni ed intimidazioni subite perche' nessuno dei familiari si coinvolga attivamente come soggetto promotore o fiancheggiatore nella richiesta di riapertura delle indagini su quegli efferati omicidi. La presenza di un rappresentante istituzionale avrebbe potuto certamente confortarli e rassicurarli sulla volonta' dello Stato di svolgere una vigile presenza e protezione nel caso in cui essi trovassero determinazione e coraggio necessari per pretendere, come sarebbero legittimati a fare in quanto familiari, la ripertura delle indagini per fare Verita' su quegli omicidi e dare Giustizia alle vittime. La loro sofferta testimonianza di un'ansia di Giustizia frenata da umanissimi timori per la sicurezza delle proprie famiglie avrebbe inoltre potuto aiutarLa ad assumere con maggior decisione e determinazione il ruolo politico istituzionale di promozione della riapertura delle indagini, individuando e scegliendo di percorrere itinerari diversi da quelli seguiti finora con interrogazioni parlamentari che spesso si spengono e vengono rese inutili ed inefficaci dalla ignavia, indifferenza o volonta' governativa di non riaprire comunque scottanti questioni di attivita' criminose consumate da funzionari fedrifaghi annidati nello Stato. Queste strade potrebbero consistere nell'ottenere audizioni parlamentari (in sede di Commissioni Giustizia) della nostra Associazione perche' possano essere documentate ai Commissari le evidenze omicidiarie della vicenda Marcucci e gli sconcertanti comportamenti dei Magistrati che svolsero l'inchiesta e per ottenere di conseguenza concrete attivita' politiche finalizzate alla riapertura delle indagini. Ma potrebbero consistere anche in una audizione nella Commissione per gli errori sanitari, per documentare le situazioni che potrebbero consentire di esigere una piu' aopprofondita indagine sulle cause che determinarono la morte - senza accertamento autoptico - di Silvio Lorenzini, ben trenta giorni dopo il tragico incidente aereo e proprio quando le sue condizioni fisiche sembravano volgere al meglio e lui avrebbe potuto dare una testimonianza certamente piu' completa e consapevole di quella che aveva potuto rilasciare nell'incidente probatorio del 5 Febbraio 1992, appena tre giorni dopo l'evento criminoso. E ancora potrebbero consistere nel sostegno politico e nella pubblicizzazione alla richiesta al Csm di valutare finalmente l'esposto a suo tempo redatto da Mario Ciancarella e depositato per l'inoltro presso la Caserma dei CC di Torre del Lao, ma mai inoltrata al destinatario di elezione, come risulta

da una comunicazione della Segreteria della Presidenza del CSM allo stesso Ciancarella che dava atto del deposito ai Carabinieri ma segnalava che il dossier non e' mai stato inoltrato a questo Ufficio. Quell'esposto risulto' consegnato alla Procura di Lucca (!) - la quale minaccio' addirittura la incriminazione del Ciancarella per aver sollevato la questione quasi considerando i Carabinieri come personali postini - e da questa inoltrato alla Procura di Massa (!!) - che era invece oggetto dell'esposto - e da questa inviato per competenza e controllo penale sulla procura Massese alla Procura di Torino (!!!), con indicazione del soggetto offeso nella persona di Mario Ciancarella (!!!!). Indicazione che aveva indotto e consentito alla Procura torinese di archiviare l'esposto con la dichiarazione che non si riconosceva (a buona ragione) a Mario Ciancarella di poter essere considerato persona Offesa nella specifica vicenda. Tutte queste strade sono sempre perfettamente percorribili, se solo vi fosse volonta' a farlo. Per cui ove Lei ritenesse di volerne esperire qualcuna rimaniamo a sua disposizione per eventuali audizioni che Lei riuscisse a far deliberare, ovvero ad incontri preventivi con Lei, se ritenesse di dover essere messo in condizione di conoscere meglio e piu' in dettaglio la vicenda nomicida sulla quale siamo impegnati. Le comunichiamo comunque che la nostra determinazione e' solida e che il nostro relazionarci con Lei non e' determinato da pregiudiziali politiche di orientamento preferenziale per il Suo partito, ma solo dai rapporti personali pregressi di alcuni di noi con l'on Leoluca Orlando. Per nostra scelta statutaria non siamo schierati preventivamente con alcun partito - pur essendo consapevoli delle diversita' di culture e di valori di cui ciascuno si fa portatore - ma solo per la Legalita' Democratica e Costituzionale e la conseguente scelta Antifascista che abbiamo esplicitato per la natura della nostra Associazione. Dunque e' nostra intenzione sollecitare ogni forza politica e collaborare con tutti coloro che intendano accompagnarci sui percorsi che abbiamo scelto e che vogliano mettersi in gioco senza supponenza ne' alterigia tipica dei potenti, ma solo con l'umilta' di servitori dello Stato con funzioni specifiche di garanzia e poteri maggiori degli ordinari Cittadini. Questo ci ha suggerito di elaborare, a fronte delle lungaggini reticenze e ritrosie delle istituzioni ed alla fallimetare esperienza degli interventi finora esperiti da alcuni rappresentanti istituzionali, una richiesta specifica a tutte le forze politiche presenti in Parlamento e nella Societa' Civile - a meno di quelle espressioni come Forza Nuova che si rifanno esplicitamente a nostalgie fasciste - perche' dichiarino se intendano chiedere assieme a noi, con la forza e la autevolezza delle Istituzioni, la riapertura dele indagini sulla vicenda omicida che ha visto vittime Sandro Marcucci e Silvio Lorenzini. Questo nostro progetto di comunicazione e richiesta dovrebbe essere realizzato entro il corrente anno e presentato formalmente alla Pubblica opinione nei primi mesi del 2012. Nulla ci impedisce tuttavia di assecondare nel frattempo ogni iniziativa parlamentare che venga intrapresa in tempi piu' brevi e che abbia come orizzonte una maggiore efficacia dei percorsi intrapresi fino ad oggi dai soggetti promotori e che dunque abbia come necessario orizzonte quello del coinvolgimento piu' ampio possibile di forze politiche e gruppi parlamentari alla presentazione prevista per il 2012. Se Lei volesse intraprendere tali iniziative Le riconfermiamo la nostra piena disponibilita' ad una

piena e totale collaborazione. Ci scusi se la franchezza che puo' esserLe sembrata eccessiva possa esserLe apparsa come giudizio per la Sua assenza; ma siamo vicini al ventennale (2 Febbraio 2012) della ennesima vicenda omcida senza Verita' e Giustizia e non ci sembra piu' il caso di essere timorosi, titubanti o ossequiosi, quanto piuttosto esigenti ed intransigenti nel rapporto con le Istituzioni ed i loro Rappresentanti. Speriamo di essere riusciti a rimanere rispettosi della Dignita' personale Sua come vorremmo esserlo di ogni altro nostro interlocutore per quanto duro possa apparire il nostro argomentare. Rimaniamo dunque in attesa di un Suo cortese cenno di risposta o di contatto con la usuale referente Laura Picchi, che ci consenta di capire se Lei voglia ancora essere considerato un nostro interlocutore politico-istituzionale attivo e determinato a condividere il nostro progetto finalizzato alla riapertura delle indagini. Il Direttivo della Associazione Antimafie ed Antifascista Rita Atria Risposta On. Monai 1 Carlo Monai Se posso aiutarvi ancora, lo faro' volentieri. Cordiali saluti. Carlo Monai Risposta On. Monai 2 Carlo Monai Ne parlero' con l'on.Orlando. A presto

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