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VERIFICA DI STORIA

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A PRANZO NEL CASTELLO MEDIEVALE

La cucina

La cucina di un grande castello è un ambiente molto


ampio, qualche volta diviso in due o tre stanze.

I cuochi e i loro aiutanti lavoravano dalla mattina alla sera


assieme anche a serve e garzoni.

Preparavano i pasti per la famiglia dei Signori e per i suoi


ospiti, per i cavalieri di passaggio, i sacerdoti, le guardie e
la numerosa servitù.

In occasione di grandi pranzi bisognava assumere altri


garzoni nelle campagne vicine e nel borgo per aiutare in
cucina, portare la legna e l’acqua, macellare il bestiame e
la selvaggina, tenere accesi i fuochi o servire a tavola.

Ci sono anche dei controllori che controllano le spese e


tengono il conto delle provviste di carne, farina, delle uova,
del burro e dell’olio, del miele, del vino e della birra.
Nei castelli del primo Medioevo le cucine sono in genere
separate dalla sala dei pranzi. Nei primi castelli
normanni,ad esempio, le cucine sono spesso locali rotondi
di circa cinque metri di diametro, costruite in legno. In altri
posti si cucina all’aperto e i pasti vengono portate in tavola
dai garzoni su enormi vassoi. Più tardi, nei grandi castelli
reali, le cucine diventano così grandi che vi si possono
arrostire tre buoi nello stesso momento.

È molto importante il forno dove si cucinano le torte, ma


soprattutto il pane per l’intero contado. Per il Signore
rappresenta una fonte di guadagno molto importante
perché tutti vanno da lui a comprare il pane.

In cucina si usano strumenti molto semplici: forchette per


girare o togliere le carni dal fuoco, pentoloni e paioli per
bollire le zuppe e le minestre, mestoli di legno per girarle e
grandi cucchiai di legno o di stagno per servirle nelle
scodelle.

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