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Perch� leggere e scrivere?

La straordinaria risposta di Hermann Hesse

Del perch� leggere e scrivere parliamo spesso sul nostro portale. Ultimamente vi
abbiamo raccontato i molti pregi della lettura, anche per la salute umana, e
insieme a George Orwell abbiamo discusso del perch� scrivere.
Oggi invece, grazie al blog BrainPickings, interpelliamo Hermann Hesse, l�autore di
Narciso e Boccadoro, Siddharta e Il giuoco delle perle di vetro.
Nessuno ha ribadito il potere della parola scritta meglio dello scrittore Premio
Nobel per la Letteratura in un bellissimo saggio del 1930 intitolato La magia del
libro.

Hesse scrive:
Tra i tanti mondi che l�uomo non ha ricevuto in dono dalla natura ma ha creato
grazie alla propria mente, il mondo dei libri � il pi� grande� Senza la parola,
senza la scrittura dei libri, non c�� storia, non c�� nemmeno il concetto di
umanit�. E se qualcuno vuole provare a racchiudere in un piccolo spazio, in una
singola casa o in una singola stanza, la storia dello spirito umano e farlo
proprio, pu� riuscirci solo nella forma di una raccolta di libri.

Hesse considera poi il ruolo storico della parola scritta:


Presso tutti i popoli, la parola e la scrittura sono sacre e magiche; dare un nome
alle cose e scrivere erano in origine attivit� magiche, conquiste magiche della
natura attraverso lo spirito, e ovunque il dono della scrittura fu ritenuto di
origine divina. Presso molti popoli, scrivere e leggere erano arti segrete e sacre
riservate solo al clero.
[�]
Oggi tutto questo �, in apparenza, completamente cambiato. Oggi, a quanto sembra,
il mondo della scrittura e dell�intelletto � aperto a tutti� Oggi, a quanto sembra,
essere in grado di leggere e scrivere � un po� pi� del saper respirare� La
scrittura e il libro sono stati apparentemente svestiti di qualsiasi speciale
dignit�, di ogni incanto, ogni magia� Da un punto di vista liberale e democratico
questo � il progresso ed � accettato come un dato di fatto; da altri punti di
vista, per�, � una svalutazione e una volgarizzazione dello spirito.

E ancora Hesse offre una risposta ottimistica a quanti hanno previsto e continuano
a prevedere la morte del libro. Sostiene infatti che i nuovi media � radio e film,
in particolare � non sono di nessuna minaccia al libro, perch� il libro gode di una
sua particolare specificit� visto il valore spirituale per la vita umana:
Non dobbiamo temere per una futura eliminazione del libro. Al contrario, pi� certi
bisogni di intrattenimento ed educazione sono soddisfatti grazie ad altre
invenzioni, pi� il libro riacquister� dignit� e autorit�. Perfino la pi� infantile
intossicazione con il progresso sar� presto costretta a riconoscere che la
scrittura e i libri hanno una funzione eterna. Diventer� evidente che la
formulazione in parole e la trasformazione di queste formulazioni attraverso la
scrittura non solo sono aiuti importanti ma i soli mezzi attraverso i quali
l�umanit� pu� avere una storia e perpetuare la consapevolezza di se stessa.

In un passaggio successivo aggiunge:


Non abbiamo ancora raggiunto il punto in cui i rivali pi� giovani come la radio, il
cinema e cos� via hanno sminuito del tutto il libro stampato, ma solo quella parte
della sua funzione che � superflua.
[�]
Tra i creatori si � gi� cominciato a decidere quello che la massa non sospetta
ancora e che forse non scoprir� per molto tempo: la distinzione fondamentale tra i
media attraverso i quali un obiettivo artistico viene raggiunto. Quando questo
divorzio � definitivo, ci saranno ancora romanzi sdolcinati e film spazzatura, i
cui creatori sono talenti instabili, filibustieri in aree in cui mancano di
competenze. Ma questa separazione contribuir� molto a chiarire i concetti e a dare
sollievo alla letteratura e ai suoi attuali rivali. Quindi il cinema non sar� in
grado di danneggiare la letteratura pi�, ad esempio, di quanto la fotografia abbia
danneggiato la pittura.

A condurre il libro a questa stabilit�, afferma Hesse, � il suo carattere magico,


un carattere immutabile e insostituibile. Egli scrive:
Le leggi dello spirito cambiano tanto poco quanto quelle della natura e allo stesso
modo � impossibile �liberarsene�. Le corporazioni sacerdotali e degli astrologi
possono essere dissolte o private dei loro privilegi. Le scoperte e le invenzioni
poetiche che prima appartenevano segretamente a pochi possono essere rese
accessibili a molti, che possono essere perfino costretti ad apprendere questi
tesori. Ma tutto questo resta a un livello superficiale e in realt� niente nel
mondo dello spirito � cambiato da quando Lutero ha tradotto la Bibbia e Gutenberg
ha inventato la stampa. Tutta la magia � ancora qui, e lo spirito � ancora il
segreto di un piccolo gruppo di persone gerarchicamente organizzato, solo che ora
il gruppo � diventato anonimo.

E aggiunge:
La leadership � passata dalle mani dei sacerdoti e degli studiosi verso qualche
luogo dove non pu� pi� essere chiamata a rendere conto o considerata responsabile,
dove tuttavia non pu� pi� legittimare se stessa o appellarsi a qualsiasi autorit�.
Perch� questo strato di scrittori e intellettuali che sembra di volta in volta
avere il comando perch� modella l�opinione pubblica o almeno fornisce gli slogan
del giorno, questo strato non � identico a quello creativo.

Questo strato creativo, afferma, consiste di opere eterne che continuano a


incantare l�immaginazione pubblica decenni o secoli o millenni dopo la loro
creazione, che siano gli antichi filosofi orientali ora riscoperti in Occidente o
le opere di Nietzsche.

Possiamo osservare ogni giorno quanto le storie dei libri siano meravigliose e
belle, come in un momento hanno il pi� grande incanto e poi di nuovo il dono di
diventare invisibili. I poeti vivono e muoiono, conosciuti da pochi o da nessuno, e
vediamo la loro opera risplendere dalla tomba dopo che sono morti, spesso decenni
dopo la loro morte, come se il tempo non esistesse.

E quello che ci regalano � proprio quella magia del libro, cos� perenne e
inestinguibile, ma cos� facilmente dimenticata e data per scontata:

Se oggi tutti possiedono in una certa misura l�abilit� di leggere, ancora pochi si
rendono conto di quale potente talismano � stato posto tra le loro mani. Il
bambino, orgoglioso della sua conoscenza dell�alfabeto, prima riesce a leggere da
solo un verso o a declamarlo, poi legge una prima breve storia, una fiaba, e mentre
quelli che non hanno avuto la chiamata sembrano applicare la loro abilit� di
leggere alle pagine di cronaca o a quelle economiche dei giornali, ci sono un po�
di persone che restano costantemente stregate dallo strano miracolo delle lettere e
delle parole (che una volta erano un incanto e una formula magica per tutti). Da
questo sparuto gruppo di persone vengono i lettori. Questi scoprono da bambini un
po� di poesie e storie� e invece di voltare le spalle a queste cose dopo aver
acquisito l�abilit� di leggere avanzano nel reame dei libri e scoprono un po� alla
volta quanto sia vasto, vario e benedetto questo mondo! All�inizio avevano
scambiato questo mondo per il bel giardino di un bambino piccolo con un letto di
tulipani e un piccolo laghetto con i pesci; ora il giardino diventa un parco,
diventa un panorama, una parte della terra, del mondo, diventa il Paradiso, attrae
con incanti continuamente nuovi, fiori di sempre nuovi colori. E quello che ieri
appariva un giardino o un parco o una giungla, oggi o domani viene riconosciuto
come un tempio, un tempio con migliaia di stanze o cortili in cui � presente lo
spirito di tutte le nazioni e di tutti i tempi, costantemente in attesa di
risvegliarsi, sempre pronto a riconoscere la molteplicit� dei suoi fenomeni come
un�unit�. E per ogni vero lettore questo mondo senza fine dei libri sembra diverso,
ognuno mira a riconoscere se stesso al suo interno� Migliaia di strade conducono
attraverso la giungla a un migliaio di mete, e nessuna meta � quella definitiva;
con ogni passo avanti nuovi orizzonti si aprono.
[�]
Anche se non fossero pubblicati pi� nuovi libri, ogni vero lettore potrebbe
trascorrere decenni a studiare e a gioire del tesoro di quelli che gi� ha tra le
mani.

Ci� che conferisce alla lettura la sua magia, afferma Hesse, � che questo vasto
corpo quella parola scritta � immensamente vario e riconduce alle pi� semplici, pi�
universali verit� umane:
L�aspetto pi� grande e misterioso dell�esperienza della lettura � questo: pi�
impariamo a leggere in modo acuto e sensibile, e pi� chiaramente vediamo ogni
pensiero e ogni poesia nella sua unicit�, nella sua individualit�, nelle sue
precise limitazioni e vediamo che tutta la bellezza dipende da questa individualit�
e da questa unicit�, e allo stesso tempo arriviamo a renderci conto anche di come
tutte queste centinaia di migliaia di voci tendono verso gli stessi obiettivi,
chiamano gli stessi dei con nomi diversi, sognano gli stessi desideri, soffrono le
stesse pene. Dalla fabbrica millenaria di innumerevoli lingue e libri di parecchie
migliaia di anni, in istanti estatici qui una chimera meravigliosamente nobile e
trascendente osserva il lettore: il volto dell�umanit�, impreziosito nella sua
unit� da migliaia di caratteristiche contraddittorie.

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