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L'italia e I Rumori
L'italia e I Rumori
di Luigi Barzini
canta, impreca, grida, urla, piange, si chiama, conduce a gran voce complicate
discussioni o trattative delicate.
Le campane fanno cadere profonde note bronzee dalla sommità del sovrastante
campanile, soffocando ogni altro suono. Allora ogni conversazione cessa.
Si tratta, quasi sempre, di uno strepito gaio e felice, intensificato dalle strade
strette, dalle mura di pietra, non attutito dalla fronda degli alberi che mancano.
Continua dall’alba fino alle ore piccole della notte, quando gli ultimi nottambuli
si fermano sotto la finestra della tua camera da letto per discutere una delicata
questione politica o la personalità di un comune amico, parlando
contemporaneamente e con tutto il fiato che hanno in corpo.
Mondadori, Milano.
1. Quali sono le diverse fonti dei rumori che si fanno ascoltare nelle città
italiane?
2. C’è qualche differenza tra il volume adoperato per chiacchierare su assunti
privati che quello adoperato nelle discussioni?
3. Cosa succede nel caso delle madri e dei bambini? Quali sono i sinonimi
che ha scelto l’autore per riferirsi a essi?
4. In quale momento cessano le chiacchiere?
5. Ci sono molti musicisti in Italia? Quali sono gli strumenti che suonano? E
quale il tipo di musica?
6. Cosa si deve fare per essere capito e udito nelle strade italiane, in mezzo ai
rumori delle vespe e delle macchine ruggenti?
7. Come vengono descritti i suoni negli aeroporti?
8. Come fanno gli innamorati per esprimere i loro sentimenti?
9. Cosa succede con quelli che stanno sul letto di morte?
10. Quanto tempo dura questo baccano?
11. Avendo letto queste righe, cosa pensi riguardo i rumori dell’Italia? Ti
piacerebbe comunque andarci? Pensi che sia simile al tuo paese? Avevi
mai sentito parlare di questa caratteristica dell’Italia?