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LISOLA - Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno X - n 2 16 /31 gennaio 2008

Chi dugnu chi sugnu!

Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno X - n 2- 16 / 31 gennaio 2008
Ed. Responsabile: Francesco Paolo Catania - Bvd. De Dixmude 40/bte 5 - (B) 1000 Bruxelles - Tel/Fax: 0032 2 2174831 - 0032 475810756

Nel tempo dell'inganno universale dire la verit un atto rivoluzionario. [George Orwell] Orwell] La Casta siciliana dovr, un giorno, rendere conto del disastro sanitario
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Diecianni da lontano

Lo strano proliferare delle occupazioni simboliche in Sicilia


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bbandonato come in dormiveglia attraverso localit dai nomi celesti, Paradiso, Pace, Contemplazione, Sant'Agata, ed anche questi luoghi della memoria prendono il colore e i fumi delle discariche che un improvvido patrigno ci impone, venendo da lontano.

Girgenti, il porto del Caos, zolfatare e tonnare e l'ombra del pino annichilito dal fulmine, castigo degli dei allo scempio del tempio di Giunone e del giardino di Dioniso: dimmi, esiste ancora la mia terra? Riesci ancora a sognare l nelle tue notti senza cielo? E dove vanno a finire i tuoi sogni se la memoria non sorregge le tue emozioni, se basta uno scroscio di pioggia a svegliarti nel mezzo della notte ? Lontano, gridano le foglie del giardino di gerani messinesi, i muri a secco di nebroidee contrade, le spume dello stretto, gli scogli del Ciclope di fronte al magma del Mongibello. Lontano parola ricorrente nella tua vita: lontano dal vecchio genitore, dalla palma nel cortile, dalla piazza. Lontano, una metafora di esistenza consumata, lontano e per sempre, figlio della diaspora, struggente fratello rinnegato al di l del faro. Fermati per un attimo e noi ti racconteremo degli scherzi della sera, e ti ricordermo gli occhi azzurri, la vita che prometteva futuri, e rideremo insieme della masticante attaccata al finestrino dell'automobile di Ivano, delle uova lanciate sugli inconsci spettatori del Corallo, e ti ricorderemo Lampia o 'Ntoni che indovinava i terremoti, ti racconteremo delle granite sul mare, delle corse in autostop, dei capelli gialli di acqua ossigenata proprio mentre tu vuoi fuggire lontano e la nostra terra se ne muore e se na va con Lei la memoria di perdute cose. E non puo' bastare oggi sacrificio di generoso fratello cheprende il tuo vessillo e corre alla protesta contro la
(Segue alla pagina 3)

Per contraccambiare gli auguri del sig. R. Lombardo


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BRIGANTI A PIANURA
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Napolitano
costa 6 volte pi di

Sarkozy
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La Casta siciliana dovr, un giorno, rendere conto del disastro sanitario


loro false battaglie autonomiste non hanno fatto altro che arricchirsi, allungando la distanza tra i Siciliani che vivono nell'Isola e quelli della Diaspora che consumano la loro esistenza vivendo di nostalgia della loro piccola Patria? Non abbiamo sentito ancora alcuna voce levarsi dai ranghi affollati dei questuanti dellMPA, abbiamo solamente letto sul blog del Presidente dellARS esclusivamente critiche per la nostra azione a Bruxelles, comoda soluzione, dal momento che loro non sono stati capaci, come hanno fatto i sardi, loro si' orgogliosi e fieri, di recarsi all'Assemblea per lanciare un paio di sacchi di spazzattura a questi lestofanti che in democrazia hanno preso la denominazione di CASTA, nel sentire dei

Da sinistra a destra: Gino Cammarata, Giuseppe Dimora, Salvatore Pizzo, Francesco Paolo Catania,Umberto Pennisi

ALTRA SICILIA, constatato il pericolo gravissimo che corre in questo momento lambiente in Sicilia e la salute dei Siciliani, con larrivo della quantit pi importante dei rifiuti provenienti dalla Campania e destinati, grazie alla lungimiranza di un governo da sempre ostile alla Sicilia ed ai Siciliani, alle inesistenti o gi sature discariche dell'Isola, si oppone con forza al trasferimento dei rifiuti, si chiede chi sia responsabile della decisione e quale sia stato il suo prezzo, convinta che poi, i Siciliani, pagheranno in prima persona le misfatte di quanti dovrebbero invece fare i loro interessi e rappresentarli.

comuni cittadini. Son queste le cose che tanto fanno detestare i Siciliani della Diaspora ai cosidetti nativi dell'Isola: la testimonianza che fanno quotidianamente del loro essere Siciliani. La verit purtroppo che ancora una volta i politicanti siciliani hanno dimostrato, accettando la spazzatura senza alcun controllo n regole, di agire soltanto per il loro tornaconto personale leggi inceneritori, senza curarsi minimamente n del territorio n della salute dei cittadini. Oggi possiamo parlare di avvenuto connubbio Mafia-Camorra, visto che i vari clan politici, senza proferire parola, hanno accettato quei rifiuti campani, gestiti dalla camorra, che altre regioni stanno, con dignit e orgoglio, rifiutando. Mettiamo a questo punto in guardia la politica sciagurata rispetto al controllo di questa enorme quantit di veleni che la Sicilia si sta mettendo in casa, perch se vero com' vero che la natura altamente tossica di buona parte di quei rifiuti dovesse causare seri danni alla salute dei siciliani, tutta la Casta politica siciliana ne deve essere chiamata a renderne conto. Possa Iddio far si' che questo non avvenga. Bruxelles, 14 gennaio 2008 Ufficio stampa

Pertanto oggi, 14 gennaio, dalle ore 7,30, Francesco Paolo Catania, consigliere del Com.it.es (Comitato degli Italiani allestero) per la circoscrizione Bruxelles-Brabante-Fiandre, eletto nella lista LALTRA SICILIA, nonch presidente dello stesso movimento, ha occupato simbolicamente la sede consolare italiana di Bruxelles insieme ad un gruppo di militanti, per manifestare contro la decisione di inviare 10 mila tonnellate di rifiuti campani in Sicilia. La manifestazione si svolta in silenzio e con dignit estrema, ed ha raggiunto momenti di vera emozione quando molti siciliani, arrivati davanti al Consolato, per la prima volta vedevano materialmente quella loro bandiera che indegnamente l'attuale quacquaracqua ed i 90 eletti regionali, cercano disperatamente di nascondere. La commozione stata grande quando una signora, varcata la soglia del Consolato si diretta verso la bandiera e l'ha baciata in silenzio, cosi' come quando, nella mattinata, si ripetuta la scena, questa volta ad opera di una coppia di Agrigento. Cosa possono capire di tutto cio' quei falsi siciliani che con le

L'Altra Sicilia-Antudo
Movimento del Popolo Siciliano "al di qua e al di l del Faro"

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A me Matri
Tu mi criscisti, mi mannasti a scola... appoi mi mittisti lali e mi dicisti...vola E iu vulai ntra paisi strani, senza pinzari ca ti lassai nte peni Partii,.. ti lassai sula, comu na varca senza vila, a testa frasturnata...locchi chini, e senza sangu tutti li to vini Ti lassai sula... partii luntanu ma vidu ancra ca mi stenni a manu mi salutavi ma dicevi torna... taspettu cca, cuntu li me jorna

(Segue dalla pagina 1)

protervia di governante: navi di rifiuti solcano il mare degli elimi antichi e portano ancora veleno in un'isola di veleni. Melilli e Priolo non ersistono pi, avvelenate dal polo chimico mai partito se non nei miasmi delle ciminiere che impediscono il respiro. Apocalisse il nome di bastimento che su Girgenti dirige tonnellate di rifiuti. Attracca nel silenzio del molo alle luci lampeggianti dei girofari, come in girone dantesco, in mezzo a guerrieri bardati di manganelli. Tranquillizatevi, qui non c fiero sardo che lancia sassi, tutto calmo, passato sotto il lampione che cigola ma non cade. Eppure da lontano, ormai sono 10 anni, un gruppo di sognatori agita memorie sopite e scelte ormai compiute.

10 anni di diaspora non sono certo una vita, quella degli emigranti Ora chaiu furriatu menzu munnu, nei piroscafi bloccati nelle dogane americane o riuniti nei e lhaiu vistu quasi nsinu nfunnu, capannoni delle ferrovie belga, scambiati da un governo nordista ora marriposu e pensu a tia, con i vagoni di carbone che avrebbe dato vita alle industrie sempre ccu tantu amuri e tanta nostalgia al nord, sempre lontane dalle case in mezzo vigne, agli ulivi, alle rocce e ai tufi. e pensu quantu beni mi vulevi, a quanti cosi belli mi dicevi; 10 anni non valgono gli anni nelle trincee carsiche, siciliani soldati attentu non sudari...sannunca lanciati all'assalto di buche piene di neve, lingue sconosciute tra le tarrifriddi, baionette di carabinieri italici. e duci duci mi mittevi i manu nte 10 anni non valgono il sacrificio delle miniere di Marcinelle o i turni capiddi! delle fabbriche di Wolfsburg, di Colonia o di Goeppingen, ma pur maccarizzavi mi strincevi forti... sempre 10 anni di vittorie non dell'uomo, alla fine ma siparari ni po sulu la morti! dell'indipendenza siciliana. La morti npitiusa tarrubbau, 10 anni di denunzie di soprusi e prevaricazioni di una classe e luntanu...luntanu di mia ti purtau! politica sempre pronta a chiedere e mai a restituire, Si fici tardu, passnu li me anni, 10 anni di ricerca e di lavoro, sempre con la Sicilia nel cuore e nella tra gioi, duluri e peni ranni! mente. Stancu u me cori, stanca la testa, ma prestu nancuntramu e sar festa! 10 anni di profumo di terra lontana, di volont, di stretto indispensabile, di ritorni di metafore, ma pur sempre un tempo che sogna una Sicilia pi grande, pi vera, pi nostra.

Gianni Farruggio

Eugenio Preta

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Lo strano proliferare delle occupazioni simboliche in Sicilia

l 14 gennaio scorso L'Altra Sicilia ha occupato simbolicamente il consolato italiano a Bruxelles per protestare l'arrivo dei rifiuti campani in a Porto Empedocle.

presidiare tutti i porti della Sicilia. Ma non vi era alcun bisogno perch sapevano benissimo che nessuna nave sarebbe arrivata. Ecco che per la stampa siciliana si accorge della sviolinata al chiaro di luna. Ma come mai si sono sentiti in dovere di inscenare questa pagliacciata? Forse per puro spirito emulativo, visto che anche nei titoli hanno copiato il tono dell'iniziativa de L'Altra Sicilia: Le donne e i giovani siciliani occupano simbolicamente il porto di Catania. http://www.mpa-italia.it/articolo.php?id=196 Suvvia, cari amici dell'MPA, non c' alcun bisogno di mettersi sulla difensiva! Dopo tutto gli scranni che occupate nei vari comuni, province e parlamenti vari non sono simbolici. Sono scranni veri. Simbolico solo il rispetto che avete per il mandato che il Popolo vi ha affidato. Perch ben altri sono gli interessi che rappresentate.

Come da copione, la stampa siciliana non si accorge del fatto. Forse perch poco rilevante? Eppure la stampa italiana all'estero ha dato enorme risalto al gesto del presidente, Francesco Paolo Catania, che oltretutto anche un rappresentante REGOLARMENTE eletto del Popolo Siciliano ed Italiano. Nessun rappresentante politico eletto nell'isola (Quanto regolarmente? Sulla regolarit delle elezioni in Italia ed in Sicilia negli ultimi tempi si sono addensate parecchie nubi...) si preoccupato di manifestare solidariet con il collega emigrato in Belgio. Non ne hanno saputo niente? Hanno saputo benissimo, visto che abbiamo subito pubblicizzato il gesto sul blog del Presidente dell'ARS Miccich (dove tra l'altro stato ampiamente deriso, come di solito si deridono quei siciliani che hanno preferito abbandonare la loro patria con dolore invece di sottostare ad immondi ricatti). Solo che come prevedevamo non hanno potuto agire subito perch avevano le mani legate. Legate dal grande inciucio MPA-Cuffaro-Prodi-Bassolino-ImpregiloInceneritori. Mentre la nave dei rifiuti segretamente si apprestava a raggiungere la Sicilia, l'assessore regionale al territorio ed ambiente Rosanna Interlandi, in forza all'MPA invece di protestare come ci saremmo aspettati assicura semplicemente l'esecuzione di analisi per verificare che tra la spazzatura non si nascondano rifiuti tossici (siamo al 12 gennaio). http://www.lasicilia.it/index.php? id=493&template=lasiciliaweb La nave arriva a Porto Empedocle la notte tra il 12 ed il 13. Il giorno seguente i rifiuti, malgrado le proteste degli abitanti della zona, vengono smaltiti in discarica. Quando sarebbero state fatte le analisi? Dov'era il necessario laboratorio mobile che avrebbe dovuto eseguirle? Quali sarebbero i risultati delle analisi? Aspettiamo ancora. Arriveranno altri rifiuti? Domenica 13 non si sapeva ancora niente. Evidentemente Cuffaro e Prodi erano ancora in trattativa. E l'MPA tace. E continuer a tacere fino a quando Cuffaro non annuncer che in Sicilia non arriveranno pi carichi di monnezza (il 14 mattina). http://www.lasicilia.it/index. php?id=584&template=lasiciliaweb Finalmente l'MPA pu indossare i panni sicilianisti ed inscenare una delle sue solite pagliacciate a difesa del pacchetto di voti. Gli impavidi pare abbiano passato la notte tra il 14 ed il 15 all'addiaccio nel solo porto di Catania, anche se con i mezzi che si ritrova il partito di Lombardo avrebbe potuto facilmente

Antonio Santagati
L'Altra Sicilia - Dubai

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Testate giornalistiche che hanno dato spazio all'iniziativa

Notiziario NIP - News Italia Press agenzia stampa - N 10 - Anno XV, 15 gennaio 2008

L'Altra Sicilia ha occupato ieri il Consolato d'Italia a Bruxelles


Francesco Paolo Catania parla di una "enorme quantita' di veleni che la Sicilia si sta mettendo in casa", e se "la natura altamente tossica di buona

INFORM - N. 11 - 15 gennaio 2008 EMERGENZA RIFIUTI LAltra Sicilia: la Casta siciliana dovr,

Cronaca Cronache siciliane

L'Altra Sicilia annuncia l'occupazione della sede consolare italiana di Bruxelles


15/01/2008 ore 10.51 Italiani nel mondo PARTE DEI RIFIUTI CAMPANI DIROTTATI IN SICILIA: CATANIA (LALTRA SICILIA) PROTESTA DI FRONTE AL CONSOLATO DI BRUXELLES

GRTV - Agenzia di Stampa Internazionale - (Numero del 15/01/2008)


Manifestano contro la decisione di inviare 10 mila tonnellate di rifiuti campani in Sicilia

RIFIUTI: NO A IMMONDIZIA CAMPANA, L'ALTRA SICILIA OCCUPA SIMBOLICAMENTE CONSOLATO A BRUXELLES


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Per contraccambiare gli auguri del sig. R. Lombardo


Bruxelles, 13 gennaio 2008

Eg. Sig. Raffaele Lombardo,


Le scrivo per ringraziarLa per i graditi auguri che, per ben due volte, ha avuto la gentilezza di farmi pervenire, con raccomandata con avviso di ricevimento, in data 14 dicembre 2007 (ricevuta il 21) tramite la Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Palermo ed in data 13 dicembre 2007 (ricevuta il 7 gennaio 2008), sempre con una raccomandata con avviso di ricevimento, tramite la Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Catania, senza dimenticare i suoi precedenti auguri pervenutemi per Pasqua. Non capisco cosa La spinga ad essere cosi affettuoso nei miei confronti. Certamente, mi dico, sar per le idee per un rinnovo della Sicilia da noi proposte che Le hanno offerto la possibilit di fondare un movimento che avrebbe dovuto rappresentare le istanze di tutto il Popolo Siciliano. Queste istanze, noi le proponiamo sin dal gennaio 1998, quando insieme ad alcuni siciliani, stanchi di vedere la nostra Terra calpestata e violentata, decidemmo di rimboccarci le maniche ed iniziare a fare delle proposte che servissero da stimolo alle coscienze di quanti, come noi, tenevano a cuore le sorti della nostra Isola. Certamente i suoi auguri cadono, oggi, a pennello, visto che coincidono con la celebrazione dellanniversario, il decimo, della fondazione della nostra organizzazione. Dopo avere saccheggiato i 20 punti della Carta di Rivendicazioni del Popolo Siciliano da noi pubblicata nel 2004, Lei ha costituito, un anno dopo, quel suo movimento, lMPA, rappresentato da un volatile che, in un primo tempo, teneva in bocca la Sicilia, sostituendolo, subito dopo le amministrative di Catania, con il nastro tricolore, il che ci ha lasciati sbigottiti. Ora, dopo due anni di millantate lotte autonomiste, osannato dai pennivendoli del regime e da quanti non vogliono perdere quello scanno che senza alcuna dignit hanno acquisito rientrato nella sua famiglia democristiana come il figliolo prodigo, con la differenza che, nella parabola, il figliolo rientro povero e miserabile, Lei invece ritorna forte ed arrogante, portandosi in dotazione tutto quello che il potere, in una repubblica bananiera come quella italiana, Le ha fatto racimolare e ancora Le consente. Se le Sue intenzioni fossero state sinceramente disinteressate e genuine, noi de LAltra Sicilia, ci saremmo aspettati ben diverso rapporto con Lei. Gli auguri che invece affettuosamente continua a farmi pervenire dimostra come Le venga naturale attingere alle idee degli altri, e riconoscendone il valore, tentare di cancellarne gli autori. E caratteristica di quei siciliani che si sono sempre distinti nel volere, ad ogni costo, lasciare la loro Terra in stato di soggezione e abbandono. Spero che il 2008 continui ad essere per Lei e per quanti come Lei partecipano al saccheggio della nostra Isola, quelloasi felice per continuare a devastare e a disorientare un popolo che arrivato al punto di non guardarsi pi allo spechio per paura che la sua immagine possa rinviargli una visione poco bucolica.. Auguri, anche se, da parte mia semplicemente postali.

Francesco Paolo Catania


Presidente L'ALTRA SICILIA - Antudo - www.laltrasicilia.org Movimento politico del Popolo Siciliano "al di qua e al di l del Faro"

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SICILIANI DELLA DIASPORA

Franco Di Maria,
ristoratore-collezionista,Maestro del Commercio
Pompano Beach - Si fregia dellaquila doro assegnatagli dalla ENASCO , quale Maestro del Commercio, per i suoi 30 anni di entusiastico spirito di iniziativa e capacit imprenditoriale, mettendo su, dal nulla, con le proprie forze e gestendole con bravura, una serie di attivit commerciali, onorando cos il lavoro e il sacrificio dei numerosi emigrati siciliani in Florida. Un riconoscimento indubbiamente meritato da Franco Di Maria, un simpatico settantaquattrenne emigrato nel 1960 da Palermo. Dopo una intensa odissea vissuta a Brooklyn, a Mt.Vernon, dove gest il Caff Italia, quindi New Rochelle, sempre nella ricca zona del Westchester (NY) smobilita alla volta della splendida citt di Pompano nel cuore della Florida dove vive e dirige un noto ristorante-pizzeria, visitato anche dallex Presidente George Bush Sr. durante la campagna elettorale di due anni fa. Ma questa pizzeria nel ristorante, non stona? Scherziamo? In America la cucina italiana domina, ma se si passa alla pizzeria allora il valore si moltiplica. Sofia Loren e la pizza hanno costruito un piedistallo doro per la culinaria italiana in America. In effetti il figlio Gaetano a smaltire la pizza. Che viene servita in diversi modi, una pi ricercata dellaltra. Basti pensare che alla semplice nostra pizza napoletana si allineano quella con le vongole, o la pizza bruschetta con i gamberetti. Insomma una enciclopedia varia. Che soltanto gli italiani sanno scoprire e fanno venire lacquolina in bocca ai clienti afferma Di Maria. Ma Di Maria sa fare la pizza? E allora perch mi hanno dato laquila doro?! Questo locale, prima era un buco qualunque, ora vede?! Ho lavorato anche 12 ore al giorno. Ogni inizio duro. Senza dubbio i siciliani hanno il business nel sangue. Basti pensare quanto sia stato intelligente, tenace costruttivo durante la sua vita, il nostro Mario. Non Maestro del commercio per niente! Di Maria mostra anche il suo museo. Si, un vero museo dove si trovano quadri di elevato valore, come quello che Mario acquist per 200 dollari. Il quadro lo ritenevano 'copia', mentre un originario e vale qualche milioncino spiega Di Maria. Ma io sono stato sempre amante delle statuette di Capodimonte. Vede questa Far West? Ne esistono solo due. Una lo possiede il Vaticano, la seconda. il pezzo forte della mia collezione che gli amici chiamano museo. Dunque ristoratore e collezionista, il nostro palermitano, che forse non ricorda molto della sua citt natale?! E come se ricordo la Conca doro e tutta la Sicilia! Io vi sono cresciuto con la Seconda Guerra, giocavo al pallone e lavoravo ai cantieri. Torno spesso in Italia, ma confesso che dopo due settimane di visite, al Foro Italico, a Villa Giulia e Piazza Maggiore con un traffico tremendo, si sente il desiderio della pace di Pompano dove vivono molti corregionali e paesani. Ci ritroviamo nel Circolo culturale italiano due volte al mese e rievochiamo il passato nella solatia Sicilia. Naturalmente festeggerete Santa Rosalia? Con tanto di processione come a Brooklyn, e a marzo San Giuseppe. Sono feste in cui emergono le nostre specialit: pasta con sarde, il beccafico, gli spaghetti alla carrettiera, che richiamano tanti turisti. A Miami avete il Console italiano, Marco Rocca. Come vi tratta? Non possiamo lamentarci , e lo abbiamo detto anche al dirigente del Settore Emigrazioni della Regione Siciliana, Michele Auguigliaro. Che ci ha chiesto cosa pensavamo dellItalia e del nostro Governo. E che avete detto? Che lItalia bella, sempre stata bella, purtroppo non pu andare pi avanti di cos poich a Roma si manipola una politica povera con tutti quei partiti e gente vecchia, arrugginita, che non capisce che ci sono problemi e non si cura se il popolo soffre. E nelle nostre riunioni tutti sono concordi. Sinceramente Mario rifarebbe tutto quello che ha fatto sino ad oggi? Un vecchio detto siculo dice: Accontentati di quello che hai. Potresti trovarti peggio, e allora piangeresti. Lino Manocchia / News ITALIA PRESS

Castello di Eufemio" di Blaise Tobia in mostra a New York


Per due mesi in mostra a New York la Sicilia dell'artista siculo-americano
New York - LItalian American Museum di New York ospiter dal 16 gennaio per due mesi la mostra fotografica Castello di Eufemia di Blaise Tobia, stimato artista capace di descrivere con le sue fotografie lanima della terra dei suoi avi, la Sicilia. Le fotografie e le didascalie che le accompagnano ci raccontano lo straordinario festival della citt di Calatafimi, una tre giorni di devozione religiosa, generosit e orgoglio siciliano, grazie ad una rappresentazione della sua gente e della sua umanit. Tobia ha da sempre un legame speciale con la citt siciliana, terra natia dei suoi bisnonni dove attualmente vivono alcuni dei suoi parenti e abitualmente visitata dallartista, espresso da alcune delle sue opere precedenti sul festival del Santissimo Crocifisso, da lui accuratamente documentato attraverso larte delle fotografia, e facenti parte anche esse dellopera Castello di Eufemio. Blaise Tobia professore di Arte dei Media allUniversit di Drexel, oltre che docente di Arte e Design al Westphal College di Philadelphia; le sue opere hanno sempre incontrato un successo crescente, come lultima al Delaware Center for Contemporary Art. Nellottobre del 2006 ha organizzato un esposizione allAccademia Americana di Roma.

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No all'Eurocrazia
costituzione di una unione europea basata solo sulle logiche economiche e sul potere delle moneta, dove il volere e l'interesse dei popoli liberi e sovrani di decidere a casa loro non conta pi nulla. Questa Europa non ci rappresenta, non ha nulla di nostro, non basata su alcun valore condiviso: servir solamente ad ingrassare le tasche di banche d'affari e multinazionali e dare linfa alla globalizzazione capitalistica. E tutto questo passer senza che noi si venga interpellati. E invece, guardate un po' signori dell'Eurocrazia, noi vogliamo essere padroni di decidere il nostro futuro, di costituire e gestire la nostra economia ed indipendenza sulla base del concetto delle piccole patrie unite, neutrali e che grazie all'Europa sperimentino l'autosufficienza economica. Questa potrebbe essere l'unica strada per svincolarsi dal massacro della competizione mondiale, dalla dipendenza violenta della Nato (che non ha pi senso di esistere) e dallo stillicidio dell'impossibile concorrenza con i paesi orientali. L'Europa fin qui non ha fatto altro che rincorrere un sistema economico delirante (la crescita infinita). Facciamo diventare un'alternativa politica e sociale alla dittatura dell'economia: un'Europa di piccole patrie e di popoli liberi ma uniti nel modello della decrescita. Antonello Molella
Movimentozero.org

opo la bocciatura del 2005 di Francia e Olanda alla Costituzione europea, una settimana fa i ventisette membri dell'Unione si sono riuniti a Lisbona per firmare un nuovo trattato. In realt, la vecchia costituzione con un po' di trucco in pi e qualche pustola sotto il cerone. E' solo l'ultima invenzione degli eurocrati per spianare la strada alla potere assoluto della Banca Centrale e delle varie lobbies liberiste senza passare per un referendum e nemmeno per una minima informazione, visto che del nuovo trattati gli europei sono stati tenuti diligentemente all'oscuro. Il nuovo trattato di Lisbona permetter di aggirare i referendum popolari in tutti gli Stati ad eccezione dell'Irlanda, che per ragioni costituzionali non pu esimersi dalla consultazione popolare. La Francia invece, su promessa di Sarkozy, sar costretta ad una riforma costituzionale per legittimare l'inganno di soppiatto. Il documento approvato in Portogallo l'ennesima truffa a danno dei popoli sovrani e va perfettamente nella direzione della

APPROVATA LA LEGGE EUROPEA SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA


bbligo alle aziende di indicare con bollini di colore diverso i materiali di imballaggio, cos da favorire la raccolta differenziata. Contenitori e sacchetti dello stesso colore per semplificare il deposito e la raccolta dei rifiuti. Obbligo per le aziende di utilizzare esclusivamente imballaggi monomateriali o con materiali facilmente separabili. La legge proposta dagli europarlamentari napoletani stata approvata all'unanimit dal parlamento europeo. Purtroppo i protagonisti hanno solo tra i 16 e i 18 anni, studenti del Liceo Scientifico "Salvatore Di Giacomo" di San Sebastiano al Vesuvio (NA) che hanno partecipato ad un progetto europeo per studenti ad Alden Biesen in Belgio, e che simulava il lavoro del Parlamento Europeo. Ogni gruppo di circa 15 ragazzi proveniente da 4 paesi europei doveva elaborare progetti di legge da sottoporre agli altri membri del parlamento su argomenti diversi, il liceo italiano ha lavorato sullambiente, ma doveva anche essere informato sui temi degli altri paesi e preparare un lavoro critico. Tutto rigorosamente in lingua inglese e francese col divieto di comunicare nella propria lingua. Malgrado le statistiche negative diffuse recentemente a proposito delle scuole del sud, sono possibili anche esperienze di eccellenza, infatti i nostri studenti hanno ricevuto i complimenti perch il loro lavoro risultato il pi interessante e il loro inglese ottimo. Forse la loro sana ingenuit (fare le leggi e governare solo per il bene collettivo) farebbe bene alla nostra politica, farebbe bene alla nostra classe politica. (E.S - Blog Beppe Grillo)

er lUnione Europea la LINGUA SICILIANA si deve ritenere una Lingua Regionale o minoritaria ai sensi della "Carta Europea delle Lingue Regionali o minoritarie", che allArt. 1 afferma che per "lingue regionali o minoritarie si intendono le lingue ... che non sono dialetti della lingua ufficiale dello stato". La "Carta Europea delle Lingue Regionali o minoritarie" stata approvata il il 25 giugno 1992 ed entrata in vigore il 1 marzo 1998. LItalia ha firmato tale Carta il 27 giugno 2000 ma non lha ancora ratificata.

LO SAPEVATE CHE...

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loro contenuto ad invadere la strada, unitamente ad un disordinato campionario di frigoriferi, lavatrici e televisori di cui chisschi si era liberato.

BRIGANTI A PIANURA
Una volta era un campo da Motocross. Ma poich le moto inquinavano l'aria allora ci furono quelli che pensarono di chiuderlo e riempirlo di monnezza. E Diossina...
rentacinque anni fa la nostra domenica mattina cominciava...il sabato prima. Sissignori, avete letto bene. Il nostro sabato di allora era dedicato, prima della discoteca, alla preparazione delle nostre moto da cross e, poi, alla sistemazione sul carrello a rimorchio della macchina di un fratello pi grande o del Maggiolone arancione che regolarmente "sottraevo" a mia madre. Il giorno dopo, sveglia alle 06:00 e via, verso il mitico crossdromo di "Pianura", gestito allora dal pioniere di questo bellissimo sport a Napoli, Mario De Luca. Arrivati alla Montagna spaccata, ci addentravamo per i viottoli alberati e sconnessi che conducevano al tracciato di gara mentre i nostri preziosi gioielli a due ruote danzavano mollemente sul carrello al ritmo delle buche di cui era costellato il percorso.

Eppure nessuno parlava di "emergenza". Solo gli ambientalisti aprivano bocca per dire che inquinavamo l'aria con i nostri motori. Noi che, per, non potevamo fare a meno di chiederci come facessero, i bravi e buoni ambientalisti, a misurare l'inquinamento causato da noi senza contemporaneamente vedere lo squallore di un territorio affascinante violentato da tanta "monnezza". Mistero della fede! Dev'essere un destino quello dei briganti a Pianura dove il motocross, come la maggior parte delle iniziative in Campania non gestite n dalla politica, n dalla camorra, n, come in casi non rari, dall'unione di entrambe, stato cancellato da lungo tempo. Allora si demonizzava chi amava vivere ed esporare la campagna attraverso uno sport, oggi tocca a quel manipolo di cittadini che sta difendendo la propria terra essere accusati. Ascolto le precisazioni ipocrite di quelli che dicono gli atti di violenza non aver nulla a che fare con la protesta "civile" dei cittadini tranquilli. Quelli sono "infiltrati", "teppisti", "ultr". Ditelo chiaro: "briganti"!

Stivali e pantaloni di pelle imbottiti, pettorine rinforzate sulle spalle, indossato il casco dovevamo apparire met briganti e met giocatori di FootBall americano. Intanto, l'odore dolciastro del "Bardahl", l'olio usato insieme alla benzina per fare la "miscela" che alimentava i nostri motori a due tempi, ci accompagnava nel primo discesone interrotto da un salto a met e da un immediato salitone. Ma prima di arrivare nel nostro paradiso, avevamo fatto un lungo cammino tra cassonetti stracolmi di spazzatura o bruciati, sacchetti aperti con il

Come briganti chiamarono quelli che in Basilicata si opposero alle scorie radioattive provenienti dal Nord che volevano rifilargli con la scusa che si trattava di una regione con scarsa densit di abitanti. Gli stessi barili giallognoli, malamente sigillati ed arruginiti, che sono sotto terra a Pianura o a S. Maria Capua Vetere o in alcune zone del beneventano e dell'Irpinia. Ieri sono andati via i Carabinieri, stanotte la Polizia ha caricato gli stanchi picchettatori: forse che chi diventa stanco perde il dono della civilt? Intanto dal Nord ci piove addosso lo stupidario insopportabile del luogo comune antimeridionale. Camorra e politica? Vero! Ma gli accordi con la camorra, oltre ai politici locali, li hanno stretti anche (o soprattutto) imprese del Settentrione di questo Paese che ci hanno riempito di Diossina e simili. Ed oggi hanno il coraggio di accusare o, peggio ancora, farci la morale sull'organizzazione. Oddio, questo forse vero: ch se fossimo capaci di organizzarci in maniera "civile" come la intendono Loro, i Fratelli dell'AltraItalia, allora dovremmo rispedire tutto al mittente. Anche per imparare, da chi cos bravo ed organizzato, come si risolve l'emergenza rifiuti. O, quantomeno, come la si crea agli altri... Gino Giammarino
Il Brigante - 16 gennaio 2008

LISOLA
Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana

Editore: LALTRA SICILIA


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l 14 giugno 827 lemiro aghlabita Ziyadat Allah mand una flotta di diecimila uomini comandata da Asad ibn al-Furat; lesercito musulmano in breve tempo conquist Mazzara e si spinse verso la capitale Siracusa. 832 - Gli arabi conquistano Palermo elevandola a capitale dell'emirato siciliano. La dinastia degli Aghlabiti governa la citt. Ma dopo il facile inizio dellinvasione la situazione si capovolse i musulmani 909 - La dinastia Fatimita succede al governo agli Aghlabiti. fallirono due assedi a Siracusa e Castrogiovanni e lesercito dopo gravi 937 - Viene edificata la cittadella fortificata dell'Halisah e perdite per le lotte e le epidemie scoppiate dovette rifugiarsi a Mazzara. trasferita la residenza dell'emiro e degli uffici governativi. Nell 830 dopo la bruciante sconfitta gli arabi marciarono verso Palermo 948 - Ai Fatimidi succede la dinastia dei Kalbiti. cingendola dassedio per un anno fino all 831 quando finalmente 1072 - 1 Gennaio. I fratelli Roberto il Guiscardo e Ruggero espugnano la Kalsa e conquistano la citt. Inizia il periodo conquistarono la citt facendo strage della popolazione, secondo fonti Normanno. Nella spartizione della Sicilia Palermo viene dellepoca ci furono circa sessantamila morti tra i palermitani. Dopo questanno nero per Palermo la sua storia cambi completamente concessa a Roberto. 1085 - Muore Roberto il Guiscardo prende il suo posto il figlio venne usata dagli arabi come centro di comando per continuare linvasione e poco pi avanti non solo diventer la capitale della Sicilia ma una delle pi Ruggero Borsa. 1096 - Ruggero Borsa cede met della citt allo zio Ruggero importanti metropoli d Europa. (diventato granconte). Da qui in poi cominci linarrestabile conquista araba ad uno ad uno caddero 1101 - Muore il granconte Ruggero la sua parte della citt Caltabellotta,Corleone,Modica,Cefal,Castrogiovanni,Siracusa,Taormina e passa al figlio Ruggero II. 1122 - Ruggero II riceve in donazione dal cugino l'altra met nel 965 con la caduta di Rometta i bizantini vennero completamente spazzati via dalla Sicilia e i musulmani ne diventarono i padroni incontrastati. della citt divenendo unico re. 1130 - 25 dicembre Fondazione del Regno di Sicilia con Gli arabi strappando Palermo ai Bizantini, catapultarono la citt in un periodo l'incoronazione in cattedrale di Ruggero II. fiorente che invest tutti i settori, dallarchitettura allagricoltura. 1154 - Muore Ruggero II e il figlio Guglielmo il Malo diventa re. 1161 - Scoppia la rivolta baronale contro Guglielmo poi Durante questa dominazione Palermo raggiunge il culmine della sua importanza a cui non arriver pi nellavvicendarsi delle altre dominazioni. repressa grazie all'aiuto del popolo. 1166 - Muore Guglielmo e il regno temporaneamente passa Nel 948 Palermo eredita il titolo di capitale da Siracusa e diventa la citt nelle mani della moglie Margherita finch il figlio non diventa principale della penisola. Allinizio della dominazione i musulmani si maggiorenne. stanziarono nella zona del Cassaro dove, modificando una torre dorigine 1171 - Guglielmo II raggiunge la maggiore et diventando re. 1189 - Morto senza eredi Guglielmo II, il regno passa a punica, costruirono un castello (palazzo dei normanni) e nelle vicinanze, Tancredi figlio del primogenito di Ruggero II. Fu l'ultimo sovrano dove ora si trova la cattedrale, fecero erigere la moschea pi importante. normanno. Ai siciliani cristiani che non si ribellavano alla nuova dominazione veniva 1194 - 20 novembre Incoronazione alla cattedrale di Enrico VI concesso laman con esso veniva dato il diritto al proprio credo religioso di Hohenstaufen. Primo sovrano Svevo. anche se con molte limitazioni. 1208 - 26 dicembre Federico II figlio di Enrico VI viene Dovevano pagare un imposta (la giziah); non potevano costruire nuovi edifici proclamato re a soli 14 anni. 1231 - agosto Proclamazione delle costituzioni di Melfi. religiosi; non potevano mostrare la croce o leggere la bibbia in pubblico; non 1250 - 13 dicembre Muore in Puglia Federico II in circostanze potevano possedere armi e dovevano marchiare la casa e gli abiti con un misteriose. Il trono passa al figlio Corrado IV. segno di riconoscimento; questa non completa repressione anche se 1254 - Morte di Corrado IV anche sulla sua morte si cela un dovevano affrontare una vita da emarginati permise alla religione cristiana di mistero. Sale al trono il figlio Corradino. non scomparire, infatti allarrivo dei normanni erano ancora molti i cristiani 1255 - Palermo con una rivoluzione si proclama libero comune. presenti in citt. 1258 - 11 agosto Incoronazione nella cattedrale di Manfredi Sono moltissime le migliorie portate dagli arabi alla citt: in campo agricolo si figlio di Federico II. 1266 - 26 febbraio Carlo D'Angi viene proclamato in Vaticano abbandona la monocoltura del grano per far spazio alle tantissime colture conosciute dagli arabi (ortaggi, riso, canna da zucchero, cotone agrumi e re di Sicilia. 1266 - 26 febbraio Manfredi muore in battaglia nello scontro di carrubo); vengono costruiti efficientissimi sistemi di irrigazione per irrorare le Benevento con Carlo D'Angi. Aprendo la via per Palermo. colture testimoniati dai recenti scavi di speleologia che hanno scoperto nel 1282 - 30 marzo Nella chiesa di S. Spirito scoppia la rivolta dei sottosuolo Palermitano, una straordinaria rete di condotti realizzata con Vespri. Vengono uccisi e cacciati gli angioini. tecniche persiane chiamati qanat. 1282 - 15 aprile Nasce la "Comunitas Siciliae" uno stato formato Palermo ricomincia ad avere unimportanza negli scambi commerciali da rappresentanti dei maggiori comuni siciliani. 1282 - 4 settembre la Sicilia per difendersi dal ritorno degli mediterranei che durer per tutto il medioevo. Angioini offre la corona a Pietro III D'Aragona. Comincia cos il La dominazione araba non fu solamente un periodo fiorente e di pace anzi fu periodo Aragonese. anche un periodo di durissimi scontri per il potere un esempio fu nel 909

GLI AVVENIMENTI PIU' IMPORTANTI IN ORDINE DI TEMPO DEL MEDIOEVO A PALERMO

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quando mor Ziyadat Allah III lultimo emiro aghlabita. In Africa si era affermata la nuova dinastia fatimita e quando mand un suo rappresentante a Palermo il popolo, che era rimasto fedele alla vecchia dinastia, organizz una resistenza con a capo Ibn Qurhub che venne proclamato emiro. Dur poco il suo regno perch dopo continue sconfitte subite dai fatimidi fu catturato nel luglio del 916 e giustiziato per ordine del califfo Ubayd Allah; e cosi a Palermo si stanzi la nuova dinastia fatimida. E in questo periodo che viene costruita l' al halisah (la Kalsa), la sua realizzazione si deve allemiro Halil Ibn Ishaq, inviato dallAfrica nellisola dal califfo di Qayrawan in aiuto dellemiro palermitano Salim, contro cui sera ribellata la popolazione musulmana palermitana a causa della successione. La mini citt, racchiusa da una cinta muraria che racchiude una zona di circa 8 ettari, divent il centro del potere e sede del palazzo dellemiro, degli uffici governativi, dellarsenale, dei bagni e delle prigioni. Il palazzo della Zisa
Chiesa di S. Giovanni degli Eremiti

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Nelle mura si aprivano 4 porte di comunicazione con il resto della citt: la bab al-Bunud, da cui si poteva accedere alle zone urbane; l bab asSanaah e l babKutamah che comunicavano con il porto; lultima, la bab al-Futuh, non meno importante, che si puo ammirare ancora oggi dentro loratorio dei bianchi: proprio da qui che nel 1072 entrarono i normanni. Urbanisticamente gli arabi trasformarono la citt in cinque settori:

1- Al Qasr (Il Cassaro) 2- Al halisah (La Kalsa) 3- Harat al Gsadid, Il quartiere nuovo, una grossa zona urbana ricca di mercanti di grano e dolio e botteghe; tracci armaioli, calderai, droghieri, macellai e cambiavalute. 4- Harat al Masgid,il rione della moschea, molto spazioso ma privo dacqua. 5- Hrat As Saqalib, rione degli schiavoni, zona ricca di sorgenti e mulini dacqua. Nel 948 con larrivo dellemiro al-Hasan ibn Ali la dinastia kalbita succedette a quella fatimida ed con questa famiglia che Palermo raggiunge il culmine del suo splendore; instaurarono un regime ereditario, incrementarono lautonomia dellisola dalla madrepatria africana, rifondarono le istituzioni, ebbero un grande riguardo per la situazione del popolo e San Cataldo respinsero con autorit tutte le manie di vendetta dei bizantine e le insurrezioni dei notabili. Dellultimo periodo della dominazione araba non si hanno molte notizie si sa che dopo lanno mille cominci un periodo di declino fatto di crisi politiche insurrezione e invasioni bizantine che avrebbe port con la deposizione dellultimo emiro Al-Hasan nel 1053 della fine dellislam a Palermo. Oggi in citt non rimasto quasi niente a testimoniare la dominazione araba; chi, quando e perch ha distrutto tutti gli edifici non si sa con sicurezza: si possono escludere i Normanni che anzi usarono maestranze arabe; i primi indiziati sono sicuramente gli spagnoli, popolo molto ostile a tutto quello che riguardava l'Islam. Tutto quello che rimasto oggi che ci riporta alla Palermo araba sono alcune strutture, eseguite da maestranze arabe durante il periodo normanno(S. Giovanni degli Eremiti, S. Cataldo, La Zisa).
(1. continua)

Palermo nel medioevo nasce per far conoscere ai suoi visitatori la storia medievale di Palermo e i suoi comuni, servendosi di un viaggio virtuale fatto di testi e fotografie attraverso i principali comuni medievali della provincia. Conoscerete, di ogni luogo visitato, la sua storia generale e quella di ogni suo singolo monumento, il tutto correlato da una fantastica fotogallery.

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FORSE NON TUTTI SANNO CHE...

Napolitano costa 6 volte pi di Sarkozy


sono aumentati del 35 per cento e la spesa, depurata dellinflazione, ossia in termini reali, aumentata del 61 per cento... A questa dilatazione dei costi estraneo lappannaggio del capo dello Stato, fermo da anni al ragionevole livello di 218.407 euro, tassati normalmente: meno di quanto riscuote, ahinoi!, un europarlamentare italiano. Ma proviamo a esaminare i casi di due presidenze vicine allItalia, la tedesca e la francese. In Germania il presidente della Repubblica ( in carica Horst Khler) ha, come il nostro, compiti soprattutto di rappresentanza e di garanzia. Nel 2006 sono stati stanziati per le spese della presidenza tedesca 19 milioni 354mila euro. Questa cifra comprensiva di tutto, stipendio del presidente e del personale, spese ordinarie e straordinarie, viaggi allestero, manutenzione delle due residenze (Bonn e Berlino). Il presidente ha uno stipendio annuo netto di 199mila euro, e dispone inoltre duno straordinario (78mila euro nel 2006) per spese di rappresentanza e interventi di vario tipo. Gli organici della presidenza ammontano a 160 unit tra consiglieri, funzionari, impiegati, personale addetto alla manutenzione e alla sicurezza. Il presidente francese non una figura ornamentale, cerimoniale, notarile. Ha un forte ruolo operativo, e un ambito pressoch esclusivo di potere per gli Esteri e per la Difesa. LEliseo non un osservatorio, un luogo di verifiche: un quartier generale. Effettivi della presidenza francese: 941 persone di cui 365 militari. Tra quei 941 gli addetti al capo dello Stato, alla sua famiglia, alla sua abitazione e alle sue relazioni personali sono 192 di cui 29 militari. Gli addetti ai servizi della presidenza sono 749 di cui 336 militari. La presidenza include le sedi staccate o di vacanza di palazzo Marigny (accanto allEliseo), del castello di Rambouillet, del forte di Brganon. Poi altri immobili. Tra questi un appartamento, vicino alla torre Eiffel, dove Mitterrand ospitava la madre di Mazarine, la sua figlia segreta. La dotazione del presidente, incluse le spese di rappresentanza e quelle di viaggio, di 1 milione 736mila euro. Aggiungendo le retribuzioni per il personale si arriva a un costo della presidenza, per il 2007, di circa 32 milioni di euro, in lieve calo sul 2006. Inoltre sono previsti fondi speciali per oltre 5 milioni di euro annui. Il presidente paga lIrpef su uno stipendio mensile lordo di 6627,45 euro. Il divario enorme tra la spesa per lEliseo 32 milioni di euro, 37 con i 5 dei fondi speciali e i 235 del Quirinale lascia pensare che alcune voci importanti del bilancio dellEliseo siano contabilizzate a parte. Non molto tempo fa uninchiesta del settimanale Nouvel Observateur sostenne che i bilanci dellEliseo erano truccati e che la spesa era tripla di quella resa nota, ossia sui 100 milioni di euro. Ma ce ne vuole ancora molto, moltissimo, per arrivare ai 235 milioni di del Quirinale. Mario Cervi e Nicola Porro
(29/12/2007 il Giornale)

re boiardi stanno alla sommit del Quirinale: il segretario generale, che ne regge le leve di comando, e che ha, con valletti e dimora sontuosa, onori e conforti degni qualora esistesse ancora la monarchia dun principe del sangue; il vicesegretario generale; il vicesegretario generale amministrativo. Poi i consiglieri. Che sono la riproduzione in miniatura degli apparati ministeriali... A prima vista poche persone, da contare sulle dita delle mani. Ma che ciascuno di questi consiglieri capeggia una piccola o non piccola quipe desperti, di presunti esperti, di esecutori dordini. Semplificando potremmo dire che il presidente dotato di personale selezionato, si suppone, in base alla capacit che dovrebbe consentirgli di prendere decisioni appropriate. Ma tranne pochi casi deve consigliare, non decidere, e se decide deve avere essendo irresponsabile lavallo del governo... Il Quirinale ha reso pubblici i dati ufficiali sul personale e sulle spese.

Ecco, in riassunto o per citazione testuale, i passaggi fondamentali dellinformazione fornita dalla presidenza. 1) Il bilancio di previsione del Quirinale per il 2007 prevede una dotazione a carico dello Stato pari a 224 milioni di euro. Questa richiesta inferiore di un milione di euro alle previsioni del bilancio pluriennale dello Stato 2006-2008 e contiene laumento del 2007, rispetto al 2006, nella misura del 3,23 per cento. Al di sotto cio del tasso concordato che era del 3,5 per cento. 2) La spesa complessiva pari a 235 milioni di euro compensati per la parte eccedente la dotazione da entrate proprie ed destinata per l87,6 per cento alle spese per il personale (57,3 per cento retribuzioni, 30,3 per cento trattamenti di quiescenza). La spesa per beni e servizi ammonta a circa l11 per cento, ed stata ridotta nella misura del 3,87 per cento rispetto allanno precedente. Il residuo 1,4 per cento destinato al fondo di riserva. 3) A inizio del 2007 il personale di ruolo ammontava complessivamente a 987 unit, di cui 84 appartenenti alla carriera direttiva, 124 alla carriera di concetto, 228 alla carriera esecutiva, 551 ausiliari. Il personale di diretta collaborazione con i vertici della presidenza ammontava a 85 unit in posizione di comando (38 civili e 47 militari) e 24 unit a contratto. Il personale militare e di polizia ammontava complessivamente a 1086 unit, di cui 297 appartenenti al reggimento dei corazzieri. Totale generale 2182 dipendenti. Ad attenuare troppo facili ottimismi va osservato che nel caso del Quirinale come in altri i giri di vite prospettati con legittimo autocompiacimento riguardano per lo pi non risparmi sulla spesa esistente, ma risparmi sulla maggior spesa prevista. Tipico laumento di spesa del Quirinale contenuto nel 3,23 per cento contro una previsione del 3,5 per cento... In dieci anni i dipendenti del Quirinale

Quando le persone intelligenti si arrendono, lasciano il mondo nelle mani dei cretini. Saggio cinese

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