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Fraternitas Gnostica

Sophia Gnostica

La Vite

Il Mistero Degli Eretici


Sardi

Maria e la Gnosi

Armanno PungiLupo, il
Santo Cataro

Quanto appartiene al

Padre appartiene al
Figlio

Il Regno del Padre

ABRAXAS
.:. Rivista di diffusione del pensiero gnostico .:.

26 Gennaio 2009 – Numero 8


Rivista digitale gratuita, in supplemento trimestrale a Lex Aurea, registrazione
presso il tribunale di Prato 2\2006. Ogni diritto riservato, ogni riproduzione
totale o parziale dei contenuti della rivista necessità di debita autorizzazione.

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www.fuocosacro.com

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Indice

ARTICOLO AUTORE Pag.

Stele 3
Fraternitas Gnostica Filippo Goti 4
Sophia Gnostica Lux Increata 8
La Vite Carlo Caprino 12
Il Mistero Degli Eretici Sardi Antares666 15
Maria e la Gnosi Massimo Cogliandro 17
Armanno Pungilupo, il Santo Antares666 20
Cataro
Quanto appartiene al Padre Alessandro 23
Pierangeli
appartiene al Figlio
Il Regno del Padre Pino Landi 25

Per maggiori informazioni www.fuocosacro.com


Indirizzo di posta elettronica di contatto abraxas@fuocosacro.com

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STELE con cui dialogare e ritrovarsi ognuno nella
diversità del proprio sentire.

L’attuale numero di Abraxas rappresenta la


conclusione di un ciclo che ha visto la
nostra rivista impegnarsi nella diffusione di
quello che rappresenta lo gnosticismo
classico. Nel corso di questi anni abbiamo
raccolto il contributo appassionati, di
ricercatori, di profani e di iniziati, tutti
animati da identico amore e trasporto verso
questa antica filosofia che giammai ha
smesso di pulsare. Del resto le Idee si
incarnano negli uomini, e al perire di questi
ultimi esse non svaniscono come miraggi,
ma in attesa attendono la successiva
generazione di eroi-filosofi.

E’ nelle mie intenzioni trasformare Abraxas


in una rivista che tratti in maniera
approfondita e costante alcuni ambiti del
pensiero gnostico, e del cristianesimo; per
questo saranno aggiunte delle rubriche,
degli appuntamenti periodici ove i curatori
delle varie sezioni avranno modo di
sviluppare coerentemente ed integralmente
il loro pensiero. A ciò ovviamente si
aggiungeranno gli articoli frutto dell’amore
e della ricerca di coloro che vorranno
partecipare a tale iniziativa.

Tale rinnovamento sarà inserito in una


nuova prospettiva della rivista, la quale non
sarà che il bollettino esterno e divulgativo
di una coerente ed integrale iniziativa
gnostica scevra da retaggi teosofici e
massonici. Iniziativa tesa a ricostituire un
apparato docetico ed operativo
autenticamente gnostico, saldamente
ancorato a quella tradizione
dell’Immanifesto che liberando l’uomo da
ogni asservimento nei confronti di un divino
totemico, riponga nel ricercatore la chiave
della propria conoscenza-liberanzione.

Tale iniziativa si articolerà non solo nella


realizzazione di una Fraternitas gnostica,
ma anche di un centro culturale teso alla
divulgazione del pensiero gnostico di cui
Abraxas, come detto, sarà il bollettino. Il
sogno porta inoltre ad ipotizzare un
raccoglimento ancor più ampio rivolto a
quelle realtà autenticamente gnostiche non
intaccate dal germe teosofico e massonico,

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Fraternitas Gnostica quando piuttosto sarebbe maggiormente
consigliabile una sorta di pragmatismo
di Filippo Goti spirituale ed operativo nei loro confronti.
Unitamente rivolgo un'ulteriore riflessione:
nostro compito non è tanto quello di
contendere, quanto piuttosto quello di
cogliere ciò che è offerto, e
04 Gennaio 2009, questo mio scritto
strumentalmente impegnarlo per acquisire
rettifica, integra, e ammenda ogni mio
altro di più profondo ed immutabile. Così
scritto precedente.
come il contadino non raccoglie semi per
farne tesoro, ma raccoglie semi per poi
Ponendoci come domanda quale legame
coltivarli e avere un raccolto di abbondanza.
tradizionale, quale forma e quale corpo
Solo morendo il seme da frutto, ma per
docetico dovrebbero comporre una realtà
avere frutti dobbiamo avere il seme.
quanto più prossima allo spirito dello
Attorno ai rischi connessi alla sfera sociale
gnosticismo, non possiamo esimerci di
dobbiamo notare che le nostre iniziative
affrontare queste questioni metodologiche,
tese alla divulgazione e alla formazione,
senza prima interrogarci appieno
fino ad oggi non hanno incontrato eccessivi
soll'opportunità di tale iniziativa. La quale,
ostacoli se non quelli mossi da qualche
come tutte le opere di risveglio e
isolata squilibrata, o dal fazioso di turno.
svelamento al mondo profano non è certo
Non possiamo però non tenere nel debito
priva di quei rischi legati alla sfera
conto che l'emersione di una realtà che
psicologica, sociale e sottile. Fra i primi,
autenticamente si richiama al messaggio
cioè quelli legati alla sfera psicologica,
gnostico storico, e con fierezza e cognizione
annoveriamo quell'umana tendenza di
di causa reclama il diritto di annunciare che
considerare ciò che è alternativo come
il cristianesimo non nasce il fatidico anno
avverso, in una logica di detenzione della
zero, e che non può essere ricondotto e
verità esclusiva privativa della verità
ridotto alla novella cattolica o alle radici
incarnata altrove. Del resto non possiamo
giudaiche, non possa attirare qualche
che biasimare coloro che intendono vivere
reazione. Attenzioni malevoli specie se
la spiritualità, in genere, e lo gnosticismo in
consideriamo che essa non nasce già
particolare come una forma di auto
screditata in partenza, essendo monda da
legittimazione per il loro disprezzo verso
venature massoniche, new age e
forme religiose. E’ doppiamente errata
teosofiche, le quali sembrano oramai
questa posizione in quanto lo gnosticismo
influenzare, quando non determinare, nei
essendo fenomeno spirituale non può e non
loro aspetti degeneri, la quasi totalità del
deve essere posto a confronto con una
panorama esoterico occidentale.
qualsiasi realtà religiosa, essendo due
Venendo poi alla questione legata alla sfera
espressioni diverse. Legata la religione ad
sottile, in se sicuramente più significativa
una sfera mesoterica, mediana fra il mondo
per i ricercatori della conoscenza senza
sociale e il mondo del sacro, e lo
mediazioni, dobbiamo ascrivere ad esse due
gnosticismo sfera esoterica, quindi
categorie di flussi di cui essa è composta.
pienamente distolta da ogni influenza e
Chi ha ben compreso l'articolazione d'Opera
medianità sociale. Ancor più errata questa
Laboriosa che intendiamo, in raccordo con
tesi poi se andiamo a considerare come lo
l'autentica tradizione gnostica, avrà notato
gnostico persegue un fine di liberazione
che essa non dispone di mediazione alcuna,
assoluto, ed è quindi veramente assurdo
e che tende come un dardo alla catarsi
provare qualsiasi velleità verso elementi e
interiore. L'impresa titanica che presuppone
strutture per loro natura psichici o ilici; se
può infrangere i vasi di coccio in modo
ciò sussiste allora dobbiamo considerare
irreparabile, e questo è uno dei rischi sottili
che colui che pretende di essere in realtà
che possiamo ascrivere alla sfera
non è. Inoltre mi si permetta di ricordare
individuale. L'altra specie di rischio è quella
come le grandi religioni, a prescindere della
relativa al risveglio di una corrente magica
posizione di ognuno di noi verso le stesse,
ed operativa pura, e quindi non
rappresentano delle vere e proprie arche
omologabile, non ricomponibile, e
che traghettano nel mare dei secoli e dei
autenticamente diversa rispetto a quando
millenni un patrimonio simbolico e rituale a
oggi proposto. Inoltre dobbiamo
loro precedente. Risulta quindi indice di
considerare la concreta possibilità, in
miopia ed autolesionismo l'avversarle,

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ragione del carico iniziatico e per la natura centro di divulgazione e ricerca, non solo
di essenziale trasversalità dello gnosticismo dialettica ma anche frutto di una lettura
di subordinare ad essa ogni altra corrente profonda e tradotta in chiave d'opera, di
magica ed operativa che per propria natura, quel patrimonio filosofico e immaginifico
o pavidità ed inadeguatezza dei suoi che lo gnosticismo ha lasciato all'uomo, e
magister ha rinunciato o si è scollata che è stato precursore di tante scienze
rispetto alla radice metafisica in cui trova umanistiche oggi degenerate in quanto
sussistenza. recise dalle radici vitali.
Ecco quindi una visione integrale dello
Se questi sommariamente sono i rischi, il sviluppo umano, incentrata su di una realtà
cui approfondimento è inutile per chi ha che in se sia completa ed originale, capace
compreso ed è eccessivo per lo svolgimento di investire il centro intellettuale così come
del presente lavoro, adesso andremo a quello spirituale dell'adepto; senza avere
trattare dell'opportunità di tale risveglio e necessità alcuna di inclusioni esterne ed
svelamento. estranee onde comporsi. Ovvio che ciò non
esclude lo studio di altro, ma ciò avviene
In realtà il termine risveglio è in se falso e esternamente e giammai internamente a
al contempo veritiero. questa realtà così come è pensata, onde
Falso in quanto lo gnosticismo ha vivificato evitare che alla lunga sia nuovamente
occultamente tutto l'esoterismo occidentale, mischiato ciò che è intento dividere per
fino ad includersi anche in ambiti religiosi rispetto dell'uno e dell'altro.
influenzandoli profondamente. Non
dimentichiamo che la lettura allegorica, la Dopo aver sviscerato le questioni legate ai
cristologia, la questione del divino rischi e all'opportunità, andiamo adesso ad
nell'uomo, si devono ai primi maestri analizzare i punti nodali del rapporto
gnostici che hanno saputo leggere su di un tradizionale, della forma, e del corpo
altro piano, o meglio che hanno saputo docetico di questa struttura, e proporre così
preservare sul piano legittimo, una novella un impianto di studio e di opera congruo.
di rinascita. La quale se lasciata altrimenti
in mani profane, o a disposizioni di volontà L'impegno personale in strutture iniziatiche
non rivolte al sacro, si sarebbe tradotta in e scuole esoteriche, così come lo studio e
semplici precetti morali e sociali. Elementi l'osservazione, mi hanno portato a ritenere
gnostici sono presenti in molteplici scuole che la Tradizione ha più sembianze di un
esoteriche e strutture iniziatiche, quasi a fiume carsico, piuttosto che di una catena
voler da un lato ricordare donde tutto è di anelli. Non pongo assolutamente in
partito, e dall'altro la pochezza propositiva dubbio, in quanto essendo parte di tale
e la limitatezza originale di queste catena, della legittimità di tale visione della
organizzazioni, o la loro incompiuta tradizione e dell'iniziazione, ma per buona
trasformazione. coscienza dobbiamo anche affermare che
Risveglio assume senso di verità se trattasi di regolarità intra specula, che
consideriamo che integralmente oggi è hanno cioè valore interno in quanto
assente una umana fratellanza, che senza permettono all'iniziato di operare con
ondeggiamenti di sorta, incarni lo spirito strumenti all'uopo preposti e con specifiche
gnostico: che in altri termini essa sia correnti energetiche più o meno finalizzate
congrua forma, ad autentico contenuto. al perseguimento di un obiettivo proposto e
Inoltre dobbiamo intendere risveglio anche, preposto. Del resto non crediamo, a
e sopratutto, sotto il profilo magico differenza di altri, che un rito mantenga
operativo; ove fratelli, struttura, docetica, efficacia solamente perchè interrottamente
operatività e radice spirituale siano cosa riproposto e sommariamente inalterato, a
unica, integra e pura. prescindere della saldezza e delle qualità
Attorno allo svelamento dobbiamo della catena umana che lo vivifica e che da
considerare che se è vero il detto Omnia esso viene vivificata. Anche strutture
munda mundis , è altrettanto vero che si tradizionali possono essere dei gusci vuoti,
necessita di raccogliere i fratelli attorno ad e ricettacoli di influenze psichiche; la verità
una casa comune, che ne sia specchio e di queste parole sta nell'osservazione di
scrigno. In modo da unire ciò che fino ad mali che hanno colpito proprio alcune di
oggi è andato disperso. E' inoltre da esse.
considerare non secondaria l'utilità di un

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La realtà o virtualità di un'iniziazione oltre corrente energetica. Ciò non deve essere
al diverso contesto in cui è conseguita, è esperito come imposizione da parte
frutto non per ultimo delle qualità e delle dell'iniziato, ma bensì come governo degli
attitudini in parte dell'iniziatore, e in elementi costituenti ed utilità di
somma parte dell'iniziato. In caso contrario progressione. Sfruttare una corrente
dobbiamo concludere che un manico di magica, per poi spingersi oltre in cagione
scopa iniziato in tempio, divenga albero di delle proprie forze e capacità.. Una via in se
vita e conoscenza; la prova dei fatti ci e per se è inerte, ma fonte di utilità per chi
dimostra spesso l'esatto contrario. sa percorrerla. ll senso delle iniziazioni di
La Tradizione essendo realtà metafisica, Opera è quello di fornire gli strumenti, e
intuibile attraverso quel tipo di pensiero l'arte di utilizzo degli stessi, ma in assenza
superiore come il lampo è visibile per chi di maestria e di genio tutto rimarrà lettera
alza gli occhi al cielo, tende ad incarnarsi in morta e lo spirito continuerà ad essere
quegli uomini e donne meritevoli di saperla prigioniero della pietra.
raccogliere in guisa di una coppa che
solamente quando è vuota è capace di La docetica attraveso la quale si provvederà
essere colmata. Ed è questo singolo a fornire gli adeguati strumenti e l'arte di
individuo in virtù del proprio essere utilizzo degli stessi, non potrà che
pneumatico che può sanare o risvegliare un articolarsi attraverso un recupero dei testi
rito, e governare una corrente magica, o gnostici e del cristianesimo primitivo, che
aggiungere anello reale ad una catena per la loro ricchezza simbolica ed operativa
iniziatica. potranno svolgere funzione sia formativa
Orbene si potrà obiettare attorno a questa che informativa. Indichiamo ad esempio: La
posizione, ma sappiamo fin troppo bene che biblioteca di Nag Hammadi - Pistis Sophia -
tutto è opinabile. Del resto mi si permetta I Vangeli Apocrifi - Nuovo Testamento -
un'osservazione, non è abbastanza ambigua Filocalia - la Mistica Cristiana - Elementi di
la genesi delle cosidette Chiese Gnostiche Teologia. Sarà posta la dovuta attenzione
che in affannosa ricerca di legittimazione allo studio della mitologia greca, egizia,
iniziatica sono andate a ricercarla o in rami delle loro religioni, e dei culti misterici che
cadetti della grande chiesa di Roma o di animavano il cuore occulto di queste
Bisanzio, o in vescovi erranti della stessa correnti magiche-operative. Onde
(spesso giungendo a veri e proprio evidenziare così quella radice spirituale che
mercimoni) ?! Ovviamente tutto ciò è anima queste forme. Il piano di studio e di
retaggio di quella tendenza massonica a lavoro sarà in seguito debitamente
patenti di regolarità, onde essere in virtù di composto ed articolato, in modo tale da
ciò che è attestato fino a corrompere pervenire ad una comprensione intellettuale
l'essenza delle cose nella loro forma, e e psicologica dello spirito che ha animato gli
ridurre il simbolo a simulacro. Orbene se antichi gnostici, e potere quindi utilizzare
così è, ricordo che qui in occidente ognuno nel modo maggiormente opportuno tutte le
di noi ha ricevuto, volente o nolente, potenzialità del mito e del simbolo.
un'iniziazione in progressione che attende L'operatività si concretizzerà nei seguenti
solamente di essere tramutata in adeptato strumenti rituali ed introiettivi, di gruppo ed
tramite lo studio e l'opera. Anche qui si individuali:
potrebbe, stoltamente obiettare, che non Cerimonia di ingresso nella fraternitas,
trattasi di iniziazione; ma se essa non è cenacolo della fraternitas, rituale
valida, perchè ricercare il plauso e il potere giornaliero, purificazioni, meditazione,
apostolico di vescovi erranti che proprio tale preghiera esoterica, lavoro simbolico,
iniziazione impartiscono ? Se è fasulla essa, pratiche di trasmutazione interiore, lavoro
è fasullo il loro potere che su essa si basa. onirico, pratica di guarigione.
Se un albero non da frutto è sterile l'albero, Tale pratiche saranno in seguito
e se manca il frutto mancherà il futuro accuratamente indicate e siglate.
albero. Questa è logica. Non vi saranno nessuna forma di
distinzione fra i fratelli e le sorelle in
Ribadiamo che l'unica iniziazione di cui io cagione del sesso, non vi sarà altra
vado parlando è quella che permette di distinzione interna alla fraternitas che per
operare con precisi strumenti, inseriti gli oneri di cui ognuno si farà carico a
saldamente in un determinato campo favore degli altri. La fraternitas si articolerà
magico, e capaci di utilizzare una specifica in gruppi locali che assumeranno il nome di

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cenacolo gnostico, accompagnato da altra Saranno prese opportune iniziative che
indicazione scelta dai fratelli e dalle sorelle periodicamente porteranno al disvelamento
medesime. Non vi sarà nessun rapporto si in ambito profano di questa nostra
subordinazione fra il centro e la periferia, in istituzione, per poi tornare ad immergersi
quanto non esisterà nessun centro, salvo la nelle profondità del nostro lavoro.
concessione di una bolla costitutiva che
sancirà la nascita del cenacolo. Tale bolla
sarà rilasciata da quei fratelli che si
assumeranno l'incarico, agli occhi della
comunità, di vigilare affinchè lo spirito che
tendiamo a far rinascere non sia corrotto.
L'unico strumento che dispone la fraternitas
è quello della revoca della bolla, e
dell'allontanamento del fratello e della
sorella che infrange lo spirito della
fraternitas stessa, o pone altri membri della
stessa in pericolo.

Il tipo di uomo e di donna che andiamo a


ricercare, in un mondo di eccessive
sicumere, è colui che si riconosca nel motto
"Dubium sapientiae initium." Che deve
quindi rispecchiare l'intierezza della nostra
azione di svelamento interiore, di discesa
nelle profondità dell'essere, coinvolti in
quell'impresa titanica di lotta senza tregua
contro il velo dell'ignoranza. Opera da
compiersi attraverso gli strumenti della
fraternitas, in perfetta immersione nella
corrente spirituale cristica, congrui allo
spirito essenziale di questa tradizione che
certo non trova i propri natali in Giudea.

Non potrà pertanto accedere alla fraternitas


chi non avrà ricevuto un'iniziazione
cristiana, e rifiutato ogni precedente vincolo
che sia ostativo o abbia segno e significato
demiurgico.

Concludiamo professando che non vi è


nessun anelito o bisogno religioso che
anima quest'opera, ma esclusivamente di
ricerca interiore utilizzando senza ipocrisie
quelle correnti magiche ed operative, quel
patrimonio simbolico e mitologico, che è a
parte viva della nostra costituzione
psicologica e spirituale. Neghiamo
l'esistenza di maestri e figure avatariche
essendo il nostro un richiamo alla pura
tradizione del Se, consideriamo ente,
potenze, ed eoni come elementi interiori
dell'uomo e ad esso separati, infine
intendiamo la cristificazione come processo
individuale di risveglio e rimembranza
interiore di ciò che siamo, di ciò che
eravamo, e di ciò che saremo.

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Sophia Gnostica organizzatrice e redentrice in sistemi di
pensiero cristiani.
di Lux Increata La Sophia protagonista dei vangeli gnostici
non è una novità: di per sé, è una rilettura
della Sapienza biblica.

LA SAPIENZA NELLA BIBBIA E NEL VICINO


ORIENTE
L’IMMAGINE DELLA SAPIENZA NEL VICINO
ORIENTE ANTICO, NELLA TEOLOGIA
La Sapienza, nel canone biblico, ha
BIBLICA E NELL'ESOTERISMO MODERNO E
addirittura un libro riservato alla
CONTEMPORANEO
spiegazione della sua peculiarità formativa
e del suo modo di agire nella storia del
mondo.
Si potrebbe falsamente credere che la
Il testo contenuto nella Sacra Scrittura è un
Sophia gnostica sia un concetto desueto e
insieme composito delle tradizioni
archiviato, oramai, dai più. Niente di più
sapienziali dell’antico vicino oriente: in
erroneo: nel mondo odierno esistono
particolare, sembra che l’opera abbia un
movimenti di pensiero, ordini religiosi e
forte debito stilistico e contenustico nei
iniziatici, correnti teologiche che hanno in
confronti del libro egizio conosciuto come
parte ereditato una serie di riflessioni, di
“La Sapienza di Achikar”, sebbene non
attributi e di azioni riconducibili all'Eone
manchino, nella composizione, echi sumeri,
che, che nella mitologia
babilonesi, fenici.
gnostica, ha causato la
In Egitto,
nascita del mondo
impersonificazione della
materiale ma ha anche
saggezza costruttrice di
prediposto, con il Logos
mondi e salvatrice era
cristico, un processo
la dea Maat, che
redentivo per il genere
presiedeva anche la
umano.
giustizia e che donava
Nei racconti teogonici e
vita, consiglio,
cosmogonici dell'antico
misericordia. Ma,
gnosticismo cristiano,
soprattutto, la dea
Sophia è un Ente o un
Maat insegnava la
Eone che concorre sia
Verità. Soppiantata poi
alla formazione del
dalla più popolare
malvagio mondo
Iside, compagna di
materiale sia al futuro
Osiride, che ne ricalcò
recupero delle anime
fedelmente gli attributi
nella perfezione
e le potenzialità, la
pleromatica che circonda
Sapienza si diffuse
il Padre del Tutto.
cultualmente in tutto il
Nei racconti meno
Mediterraneo sotto il
elaborati, Sophia
nome della sorella-
(Sapienza) è l'ultimo
sposa del dio dei morti,
degli Eoni che, non
che tutto sapeva, che
vedendo la Luce del
tutti assisteva, che al
Padre, si dispera fino a
genere umano
produrre i frutti della
insegnava, con
passione, destinati alla
caparbia e volontà, la Verità.
caduta nel mondo della Materia; in altre
Tutto il libro di Siracide, della Sapienza e
versioni, da un proprio movimento
interi passi dei Proverbi sono probabilmente
passionale, partorisce Jaldabaoth, il
ispirati a Iside, Sapienza incarnata, Regina
Demiurgo creatore del Cosmo.
del Cielo e della Terra, reggente del regno
La figura della Sophia gnostica riemerge in
d’Egitto e garante del potere faraonico, su
contesti moderni e contemporanei con
cui vigilava.
attributi similari a quelli dei primi secoli
La Sapienza, per gli antichi, conosceva le
dell’era cristiana: conserva, in modo
leggi dell’universo come il senso della vita;
particolare, una funzione creatrice,

8
microcosmo e macrocosmo sono da lei la necessità dell’autoconoscenza, sono le
formati e diretti,e continuamente ella ispira condizioni necessarie per conquistare
gli uomini, ammaestrando quella speciale l’ambita Sapienza, che in questi testi non è
categoria di esseri umani che verranno poi solo intuizione filosofica, ma un faticoso
chiamati, per esperienza e conoscenza, i percorso ascetico.
Sapienti. La Sapienza dunque è qualità ed In numerosi passi dei libri sapienziali citati,
emanazione divina, conoscenza somma dei la Sapienza ha creato il mondo, dove
misteri dell’Ineffabile, che solo alcuni aleggia con il suo Spirito per preparare il
uomini possono percepire. processo redentivo; nel Nuovo Testamento,
Da un punto di vista filosofico e teologico, la Sapienza sarà identificata con Gesù
essa cerca, prova e trova i giusti, che colma Cristo e strettamente collegata o
per poterli illuminare; guida il genere sovrapposta alla figura della Vergine Maria,
umano all’armonia, all’ordine e imponendo come vedremo dopo.
la giustizia e la Verità porta alla Difatti occorre spiegare che, come la Sophia
comprensione di Dio e dischiude la porta gnostica, la Sapienza veterotestamentaria è
del mistero della vita umana. La Sapienza un’entità femminile che si è arrogata le
preordina e prepara la Rivelazione e stesse prerogative di Jahveh, partecipando
custodisce il mondo nelle sue mani. alla creazione: è un’entità celeste, che deve
Nel libro di Tobia, (1, 21 – 22; 14, 10) il abitare la Terra e gli uomini, è l’architetto
riferimento al romanzo “La Sapienza di divino e al contempo l’aiuto dell’uomo
Achikar” è palese. Achikar, ministro di giusto, che prepara le vie del Sapere e,
Sennacherib, istruisce il nipote Nadab. dunque, della rinascita.
Questi, irriconoscente, lo calunnia. Lo zio Nelle successive elaborazioni teologiche, la
perde il suo posto, si nasconde e riesce a Sapienza diventa addirittura Persona, parte
sopravvivere. Tornato nelle grazie del re si attiva del processo creativo, e viene
vendica del suo protetto e conclude la indicata nel famoso “spirito che aleggia
raccolta di istruzioni con l’aggiunta di severi sulle acque primordiali” della Genesi.
rimproveri. E’ in questo aspetto che la Sophia degli
Moltissimi sono i testi egizi e sumeri che si gnostici e quella giudaica si somigliano:
potrebbero riportare a sostegno di questa entità creatrici, sono anche custodi di
immagine della Sapienza: “Satira dei segreti cosmici e fedeli assistenti sia del
mestieri” in cui Khety fa al proprio figlio Divino che dell’Umano.
Pepy l’elogio del mestiere di scriba. (cf. Sir L’Eone gnostico, tuttavia, subisce il dramma
38, 24-39, 11) , “Istruzioni dello scriba cosmico del pentimento di un mondo che
Amenemope al figlio” (1000-600 a.C, i versi non riconosce perfetto, ma che cercherà di
22, 17 – 24,22 dei Proverbi, probabilmente salvare, tramite l’insufflazione dello Spirito
dipendono da Amenemope). nella materia eo la collaborazione con
Proverbi, (Pro), Siracide o Ecclesiastico, l’Eone del Cristo.
(Sir, Eccli), Giobbe, (Gb), Qoelet o Difficile stabilire come, da quando e perché,
Ecclesiaste (Qo, Eccle), Sapienza, (Sap) e nella speculazione gnostica, la Sapienza
Cantico dei Cantici, (Ct) a motivo, oltre che stessa è portata a riconoscere
del loro contenuto, anche di una forma concettualmente il mondo materiale come
letteraria propria, sono da considerare vera un errore, partorito da una sua debolezza o
letteratura sapienziale. Solo questi libri mancanza: la Sophia dell’Antico Testamento
ubbidiscono a specifiche esigenze non nega la sua creazione, né la percepisce
stilistiche: l’uso del proverbio popolare, negativamente.
della comparazione, dell’enigma, della Nel Vecchio Testamento, la Sapienza finisce
favola, dell’inno, della forma didascalica e con l’incarnarsi nella donna-Legge: gli
autobiografica, del dialogo.. gnostici precristiani, refrattari alle regole
Nell’ Antico Testamento, le astratte mosaiche, prima ancora del Cristo, la
tradizioni sapienziali dei paesi che rifiutarono tramite l’ampia letteratura
confinavano con Israele e Palestina apocalittica giudaica, dove per la prima
assumono anche toni quotidiani, come nei volta compare il Demiurgo e la bontà della
Proverbi e in Siracide, mentre in Qoelet e creazione è chiaramente messa in dubbio.
Giobbe rispondono a quesiti più esistenziali, La critica di questi protognostici, forse, è
in linea con gli insegnamenti egizi e sumeri. volta all’inaridimento della tradizione
La finitezza dell’essere umano, il sapienziale ebraica, che in questo modo ha
riconoscimento della propria imperfezione, prodotto l’immagine di un Creatore

9
ingiusto:questa potrebbe essere una valida terrestre, alludevano con stupefacente
spiegazione del mito teogonico e precisione alla Persona della Sapienza
cosmogonico di queste correnti di pensiero narrata dalla Bibbia.
giudaiche eterodosse. Sostanza prima dell’universo per gli
La generazione gnostica successiva, alchimisti, Madre del genere umano nel
stavolta sulle orme del Cristo, non poteva solco della tradizione della Grande Madre
che accentuare la sua ostilità alla Legge e al mediterranea di secoli prima, Maria non è lo
cieco Demiurgo figlio di Sophia che ha Spirito creatore della Genesi, ma espleta
disseminato il creato di errori: ecco allora una funzione redentrice come l’antica
che la Sapienza, nelle prime sette gnostiche Sophia gnostica e, come la Maddalena dei
causa prima della nascita del mondo più vangeli valentiniani, è la Regina degli
corrotto, si pente e collabora per recuperare Apostoli.
il pneuma disperso nel mondo. Rispetto all’Eone gnostico, perde la capacità
creatrice cosmica, pur potendosi fregiare
MARIA, SEDE DELLA SAPIENZA comunque di essere Madre di Dio e di
impetrare grazie per i fedeli, facendosi
Se in alcuni testi gnostici valentiniani più avvocata degli umani, modello perfetto di
tardi rispetto a quelli barbelotiani, ofiti e discepola e madre, e conservando
sethiani cui si accennava sopra, tra cui il pienamente facoltà redentrici.
Vangelo di Maria e quello di Filippo, è Maria Maria è, così, colei che conosce il Cristo,
Maddalena, come discepolo perfetto, Sapienza increata e immagine del Padre
apostola degli apostoli, a incarnare una invisibile: naturale, in questo modo,
Sophia superiore, finalmente salvata e diventare il simbolo di una Sapienza terrena
ammaestrata dal suo Salvatore, fin dai creata e visibile.
primordi la teologia cristiana cattolica e Non solo: per effetto del dogma
ortodossa ha identificato in Gesù e Maria la dell’Immacolata Concezione, è sicuramente
Sapienza. Se in Gesù la Sapienza è stata la prima figlia di Adamo e Eva,
incerata, e prende temporaneamente forma concepita in tempi edenici, preesistente da
umana, in Maria si adombra il modello e la sempre ai tempi storici dell’Incarnazione del
personificazione della Sapienza creata. Verbo.
Soprattutto in quest’ultima, esclusa dalla
Trinità, ma proclamata Madre di Dio, si è LA TEOLOGIA SOFIANICA
inteso, tradizionalmente, indicare anche la
Momentaneamente dimenticata dai cattolici
sede della Sapienza.
moderni e attuali, che pure in Maria
Prima collaboratrice del piano divino di
continuano a presentirla occultata tramite
salvezza ordito dal Padre e voluto dal
un immaginario pieno di atteggiamenti,
Cristo, prima Madre di Dio e del Cristo,
rappresentazioni e culti ieratici e profetici,
prima discepola di Gesù, spiritualmente
la Sapienza ha conosciuto, teologicamente,
figlia del suo Figlio Divino, sposa dello
maggiore fama presso gli ortodossi.
Spirito Santo, Maria offrì il suo corpo
verginale e la sua anima pura alla Già i Padri del deserto, i Padri greci e il
manifestazione e glorificazione della monachesimo ortodosso gettarono le basi
Sapienza incarnata storicamente in suo della sofiologia, ramo teologico che si
Figlio, diventando l’emblema della figura occupa della Sapienza. Nell’Ottocento, da
della Sapienza e suo tempio. un punto di vista filosofico, la Sapienza fu
L’eco ancora vivo della clemente figura riproposta e rielaborata da grandi scrittori e
della Sophia gnostica, eone o discepola studiosi come Soloviev, Bulgakov,
prediletta, l’ essere femminile dei Libri Sacri Dostoevskij, Nella sofiologia, la creazione è
sapienziali biblici, il ricordo di Iside la cominciata con la Sapienza creata, riflesso
Sapiente e Madre misericordiosa, della Sapienza increata, fatto pienamente
contribuirono sicuramente a far sì che la confermato dalle Scritture che dicono: "La
Madonna ereditasse l’onere di Sapienza si è costruita la casa, vi ha eretto
rappresentare la Sapienza, e non solo la sette colonne... tiene pronto il suo vino, ha
sua sede corporea e animica in terra. imbandito la sua mensa. Poi ha inviato i
Specie nel Medioevo, le Maestà in trono, le suoi servi a rivolgere ad alta voce questo
Madonne nere, le “Nostra Signora” francesi, invito: "Chi è semplice, entri qui!" A quelli
le Madri incoronate con il Bambino in ancora insensati ha detto: "Venite,
atteggiamento serafico reggenti il globo mangiate il mio pane, bevete il mio vino

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che ho preparato per voi"" (Proverbi, 9). La con il mondo, perché quest'Anima del
"casa, è l'Ekklesia, le sette colonne sono i Mondo è impura, peccaminosa, egoista.
sette doni dello Spirito Santo. Maria è la "Donna vestita di sole" con le
dodici stelle sul capo, i piedi posati sulla
falce lunare, in doglie di parto e aggredita
LA FORTUNA DELLA SOFIANICITA’ PRESSO senza risultato alcuno dalle forze del
L’ESOTERISMO E IL MISTICISMO dragone-Satana: quella "donna vestita di
sole" che Giovanni inquadra nel dodicesimo
Bohme, mistico ispiratore diretto del
capitolo dell'Apocalisse. Maria è anche Sofia
filosofo ed esoterista Saint-Martin, dedicò
sin da quando Eva, ancora in stato di
un’opera alla Sofia perfettamente in
grazia, la generò come anima perfetta e
sintonia con le tesi sofiologiche ortodosse e
pura”.
influenzò tutto il pensiero filosofico tedesco,
che spesso fu anche anti-sofianico (Fiche,
Husserl) La Sofia gnostica, tramite la teologia
cristiana, il misticismo, sopravvive nella
Nella cabala e nel sufismo è l’aspetto contemporaneità e la sofiologia, in tempi di
femminile del Divino, la Shekinah, a farsi dialogo interreligioso, si presta bene come
emblema e garanzia di un Demiurgo utile tema di discussione tra i popoli.
affidatario del cosmo.
Tommaso Palamidessi, archeosofo, ha Senza saperlo, nella Sapienza rivive l’antico
approfondito il tema della Sapienza anelito gnostico a conoscere il Tutto come
proponendo una “cardiognosi”, un metodo via di redenzione: la forza e la persistenza
di conoscenza e ascesi, basato dell’archetipo sofianico impressionano il
sull’invocazione sofianica. moderno.

Difatti ha scritto, in uno dei suoi libri: “Dalle Concludiamo, lasciandolo alle vostre
profezie e prefigurazioni delle Sacre riflessioni, con questo passo tratto dal libro
Scritture risulta evidente che Iddio, nella biblico che le è dedicato:
sua infinita sapienza e bontà, ha preposto
alla custodia della Creazione il demiurgo “Dall’eternità sono stata costituita,
cosniogonico, al quale la Rivelazione ha fin dal principio dagli inizi della terra.
dato il nome di Sofia o Sapienza creata "ab
Quando ancora non esistevano gli abissi, io
aeterno". Dunque a Sofia è stata affidata
fui generata;
sin dall'inizio del mondo l'azione pilota per
ricondurre il salvabile dell'Umanità alla quando non vi erano le sorgenti cariche
purezza originale, quale fu prima della d’acqua,
caduta adamica, attraverso l'opera di
quando fissava i cieli io ero là; quando
Redenzione del Verbo operante in Cristo e
stabiliva al mare i suoi limiti
incarnatosi nel seme di Maria“(Genesi,
3:15; Proverbi, 8:22, 30:31; Eccl., allora io ero con lui come architetto, ed ero
24:14).E continua: “In realtà la Vergine la sua delizia ogni giorno.
Maria è una creatura spirituale
Ora figli ascoltatemi:
perfettissima, senza peccato, preesistente,
che si è sostituita alla madre Eva per farsi beati quelli che seguono le mie vie!
la Nuova Eva e Madre dell'Umanità. Ella è ascoltate l’esortazione e siate saggi,
sempre stata conforme al Volere, alla
non trascuratela! Beato l’uomo che mi
Sapienza e all'Amore di Dio Uno e Trino, ed
ascolta,
ha atteso nella contemplazione divina il
"via", destinazione terra, per collaborare vegliando ogni giorno alle mie porte, per
con eroico slancio ed umiltà svolgendo la custodire attentamente la soglia.
sua parte salvifica e sempre aderente a
Infatti chi trova me trova la vita, e ottiene
Sofia…” “Maria è dunque la prima monade
favore dal Signore;
costruttrice dell'Anima del Mondo, l'eterna
Maria in preghiera prima della caduta ma chi pecca contro di me danneggia se
adamica e dopo la caduta, durante la stesso;
nascita, passione e morte di Gesù Cristo
quanti mi odiano, amano la morte.»
suo figlio, ora e sempre. Maria è la
capostipite dell'Anima del Mondo che soffre

11
La Vite carattere esoterico, contenente parole ed
ammaestramenti che non debbono essere
di Carlo Caprino svelate ai profani, perché non possono
essere comprese da tutti.

Quasi tutti i "loghia" hanno forma breve e


concisa, e riportano sentenze, prescrizioni o
Una vite fu piantata da altri che non era aforismi; solo raramente sono riportate
mio Padre: giacchè non si irrobustì sarà conversazioni con Maria, con i discepoli o
sradicata e perirà con anonimi.
L'analisi del testo induce a pensare che si
Premessa tratti di uno scritto a carattere antologico,
Il Vangelo di Tommaso è un vangelo di che raccoglie componenti provenienti da
origine gnostica, scritto in copto fonti diverse e di età differenti; una parte fu
probabilmente nella seconda metà del II quasi certamente composta o elaborata
secolo, forse da un prototesto greco dall'autore, testimoniando la situazione del
perduto. L'attribuzione pseudoepigrafa è suo ambiente, un'altra parte giunge da un
all’apostolo Tommaso e contiene una retaggio più vecchio, comune anche ai
raccolta eterogenea di detti attribuiti a vangeli canonici. Questo insieme subì
Gesù. ulteriori aggiunte e abbreviazioni prima
Per secoli fu creduto perduto, e le uniche della redazione definitiva giunta sino a noi,
notizie sul suo conto erano le sue citazioni, avvenuta come detto nei primi secoli
più o meno dirette, fatte da alcuni Padri dell'era cristiana.
della Chiesa. In epoca moderna vennero
rinvenuti alcuni papiri, scritti in greco e Il "loghion" da commentare
riportanti alcuni frammenti di questa opera, Il passo del vangelo preso in esame recita:
ma la vera svolta avvenne nel 1945,
quando a Nag "Una vite fu piantata da
Hammâdi è stato altri che non era mio
rinvenuto un Padre: giacchè non si
manoscritto copto irrobustì sarà sradicata
integro, che ha e perirà"
permesso di conoscere
questo vangelo nella Analisi del "loghion"
sua interezza. Gli elementi salienti del
Il codice ritrovato è "loghion" sono:
datato al IV secolo, ma 1) La Vite
lo scritto nel suo testo 2) L'atto del piantare
originale si fa risalire 3) Il soggetto che la
agli anni 90-120 d.C. pianta
Nonostante sia 4) La constatazione che
universalmente il soggetto del punto
conosciuto come un precedente non è il
vangelo, in effetti Padre
questo scritto non 5) La constatazione che
corrisponde né al la vite piantata non è
genere letterario dei diventata robusta, e
vangeli canonici e quindi verrà sradicata e
neppure a quello degli di conseguenza morirà
apocrifi.
Esaminiamoli ora
Il codice contiene 114 singolarmente:
"loghia", ovvero frasi attribuite a Gesù e
riportate in terza persona, introdotte quasi La vite
tutte da "Gesù disse" e susseguentesi tra La vite è probabilmente, insieme all'olivo ed
loro senza un ordine o un filo conduttore al grano, una delle piante più conosciute e
evidente. coltivate. Come l'olivo ed il grano, anche la
Già dalla introduzione l'opera rivela il suo vite accompagna la uomo da tempo

12
immemore e come il frutto dell'olivo e della piantare - seppure apparentemente
spiga, anche il frutto della vite, ovvero il semplice e banale - richiede una precisa
vino, ha una grande valenza simbolica e conoscenza dei tempi e dei modi in cui
sociale. Senza addentrarci in complesse e eseguirlo. Va da se che se questo non viene
prolisse analisi, basterà citare alcuni esempi effettuato da chi ha il “potere” di farlo,
tratti dalla Bibbia: quasi sicuramente l’atto è destinato al
Il vino è - per certi aspetti - il simbolo del fallimento.
"mondo nuovo": fu infatti prodotto da Noè
dopo l'approdo dell'Arca sulla cima del La constatazione che la vite piantata non è
monte Ararat, spremendo i grappoli d'uva diventata robusta, e quindi verrà sradicata
dei vigneti posti sui fianchi del monte. e di conseguenza morirà
Richiamando il punto precedente, dal
Il vino fu il "protagonista" del primo momento che l’atto del piantare non è stato
miracolo operato da Gesù durante il effettuato dal Padre, ovvero da colui che ha
banchetto nuziale a Cana, quando la “potestà” dell’atto e la conoscenza
trasformò - appunto in vino - l'acqua necessaria per ben eseguirlo, la vite
contenuta nelle giare. piantata è cresciuta gracile e debole.
Il vino fu inoltre, insieme al pane, il Questa vite occupa il terreno senza
"mezzo" fisico attraverso cui, durante produrre frutto e quindi non ha motivo di
l'Ultima Cena, Gesù mostra agli apostoli rimanere interrata e per questo il contadino
riuniti il rito attraverso cui ricordarlo ("fate la estirperà dal suolo e sarà destinata a
questo in memoria di me"). seccarsi e morire.

Volendo passare dal sacro al profano, Commento personale:


ancora oggi - nelle campagne del Tra i vangeli gnostici, quello di Tomaso è
Meridione, la vigna è ancora oggi pianta quello verso cui ho da subito sentito
curata e rispettata (in barba ai burocratici maggiore interesse. Sarà perché i suoi
regolamenti della Comunità Europea...) non “loghia” sono brevi e lasciano grande spazio
solo per i grappoli d'una che produce, ma alla immaginazione, sarà perché non si
per la molteplicità di impiego delle varie addentra in complicate cosmologie, fatto
parti della pianta: I ceppi sono ottimi da sta che da anni – oramai – ne rileggo alcuni
ardere, i rami flessibili vengono intrecciati passi.
per produrre cesti e cortine, le ampie foglie
sono usate per accogliere latticini freschi, i La prima cosa che salta agli occhi è
lunghi rami fronzuti sono disposti a formare l’aspetto “agricolo” del “loghion” in esame.
ampi e freschi pergolati. Attualmente, specie dopo la strage di vitigni
causata nell’800 dalla Filossera, un vigneto
Il piantare viene impiantato usando le “barbatelle”,
L’atto del piantare un seme è certamente ovvero una talea o una propaggine della
uno dei più antichi dell’uomo ed uno dei vite che ha emesso la “barba” ossia le
primi tra quelli utilizzati per modificare ed radici; quando questa si è ben radicata,
adattare la Natura alle proprie necessità. sull’arbusto viene innestato il vitigno
Certamente ispirato dalla osservazione della desiderato. E’ appena il caso di notare che
natura, il piantare un seme o un ramo per già la scelta della “barbatella” più adatta al
ottenere una nuova pianta appartiene da terreno disponibile, la modalità di
sempre alla storia della umanità. interramento prima e di innesto dopo
L’importanza di questo atto è tale che necessitano di esperienza e conoscenza,
anche lo sperma umano viene chiamato doti tradizionalmente possedute dai “padri”
“seme” o “liquido seminale”. Facile intuire che le trasmettevano con l’esempio e negli
quindi che l’atto del “piantare” assuma un anni, ai figli.
profondo significato simbolico che va aldilà
della mera riproduzione vegetale, dal Non è facile cogliere i particolari
“piantare” una bandiera al “piantare in fondamentali di un gesto così semplice;
asso” una persona. quello che ad un profano può sembrare un
semplice “infilare nella terra un pezzo di
Il soggetto che pianta e la constatazione legno”, a chi abbia un minimo di attenzione
che questi non è il Padre mostra tutta una serie di sfaccettature:
Come tutte le opere d’arte, anche l’atto del profondità di interro, distanza tra gli

13
arbusti, modo di disporre le barbe, cui un anziano Maestro insegna il Karate ad
concimatura ed innaffiatura... tutte cose un giovane ed inconsapevole allievo,
imparate a prezzo di esperimenti e facendogli eseguire una serie di incombenze
fallimenti, valide in un appezzamento di manuali (“metti la cera, togli la cera...”)
terreno e non – a volte – in quello
adiacente. Questa modalità tradizionale di
insegnamento è indicata con il termine
Quindi il “loghion” per evidenziare un “shu-ha-ri” che richiede il passaggio da tre
insegnamento usa un esempio sicuramente fasi, ovvero:
comprensibile per quei tempi, utilizzando
una “chiave di lettura” accessibile a tutti * studio passivo: l’allievo/apprendista imita
nella sua evidenza. Ciò che assicura il il maestro e il suo modo di fare e di essere,
successo dell’atto non è tanto l’atto in sé, pur comprendendo poco o nulla dei motivi e
quanto il patrimonio di conoscenza che degli scopi di questo agire.
permette di eseguirlo nei tempi e nei modi * esperienza attiva: l’allievo/iniziato
adatti. “prende le distanze” dal maestro, ma non
ha ancora un suo stile e lotta per liberarsi
Ho sempre pensato che – con le opportune dall'influenza del maestro.
cautele – i princìpi di un Arte potessero -
anzi dovessero - essere applicati nella vita * realizzazione: l’Adepto arriva a esprimere
quotidiana, e così mi è capitato la disciplina conservando l'essenza della
frequentemente di constatare che quanto scuola, ma interpretandola secondo la
insegnato dalle Arti marziali che pratico ha propria esperienza, contribuendo al divenire
un interessante e proficuo riscontro anche dell'arte, che si costruisce con l'esperienza
al di fuori del tatami. Ovviamente vale umana una generazione dopo l'altra.
anche il contrario, e quindi non è raro che
constatazioni rilevate negli ambiti più
Come è facile notare, solo apparentemente
disparati possano trovare una qualche eco
nelle arti tradizionali l’insegnamento è
anche all’interno della pratica marziale,
statico e ripetitivo; in realtà è solo
come in questo caso.
l’apparenza – ovvero il “mezzo di
trasmissione” – che è uguale a sé stesso,
In questo caso, il “punto di contatto” è
mentre l’essenza è individuale, tanto che –
l’importanza del “lignaggio” nel garantire la
parafrasando Tomasi di Lampedusa – si
genuinità dell’insegnamento ricevuto,
potrebbe dire che l’insegnamento è
rappresentato dalla vite. E’ questa una delle
qualcosa "che deve cambiare perché tutto
principali differenze tra le Arti marziali
resti come prima", e questo rende forse più
orientali ed occidentali. Le prime hanno,
chiaro il senso di una frase che si sente
nella maggior parte dei casi, una
ripetere spesso a proposito dello Zen:
trasmissione ininterrotta che passa da un
“All'inizio la montagna è montagna e il
capo Scuola al successore, costituendo una
fiume è fiume; poi le montagne non sono
condizione (non certo sufficiente, ma
più tali e il fiume non è più fiume; ma alla
quantomeno auspicabile, se non
fine le montagne sono ancora montagne e il
necessaria) per garantire la bontà di quanto
fiume fiume.”
veicolato. A differenza delle loro “sorelle”
dagli occhi a mandorla, le Arti marziali
occidentali oggi praticate sono praticamente
tutte “ricostruite” sulla base di Quello che a molti riesce difficile
interpretazioni di trattati, manuali, racconti comprendere è che una Scuola – se è un
e reperti iconografici, con tutte le organismo “vivo” – ha come scopo primario
perplessità, le differenze interpretative ed i quello di assicurarsi la sopravvivenza,
fraintendimenti che ciò implica. quindi il compito di un insegnante è prima
di tutto cercare ed addestrare il suo
Sia pure con modalità diverse, nella successore, che non deve essere la sua
trasmissione dell’insegnamento la prima fotocopia, ma qualcuno che – pur nella sua
dote che è richiesta all’allievo/figlio è la individualità – trasmetta lo Spirito della
fiducia nel Maestro/padre, una situazione Scuola. Una nuova “barbatella” su cui
rappresentata in maniera estrema (ma non innestare il vitigno vecchio di secoli,
troppo...) nel famoso film “Karate Kid” in insomma.

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IL MISTERO DEGLI ERETICI
L’esperienza non è di poco conto e non è
SARDI
facile, “Perché molti sono chiamati, ma di Anatares666
pochi eletti" (Mt. 22, 14) e non a caso la
fase conclusiva "ri" negli “Scritti Postumi” di
Chiba Susaku viene descritta in questa
maniera: “Ri significa staccarsi,
allontanarsi, rinnegando anche "shu" e
"ha", senza possibilità di tornare al passato, Il millenarismo imperversava. Gli animi pii
senza nulla da mirare più in alto.” provavano un sincero terrore: l'avvicinarsi
dell'Anno 1000 aveva riportato in vita le
suggestioni apocalittiche del primo
cristianesimo. In corrispondenza della data
si temeva che sarebbe giunta la Fine dei
Allo stato “Ri” l’adepto assume l’onore e Tempi. Anche quando l'Anno 1000 fu
l’onere di “rappresentare” la Scuola ed il passato, il timore restava: molti credettero
suo insegnamento ed esprime i suoi principi possibile che la data fatidica fosse invece il
in ogni gesto, principi che si sono ormai millenario della morte di Cristo anziché
“radicati” in lui ed hanno dato il frutto quello della sua nascita - ossia il 1033. Di
atteso solo se “piantati” nel giusto modo e quest'atmosfera ci dà testimonianza uno
nel giusto tempo da chi ha – come detto – storico e cronista dell'epoca: Rodolfo il
potestà di farlo. Citando una email di Filippo Glabro. Questo autore interpreta la
Goti, il curatore del sito internet comparsa di fermenti eterodossi come un
www.fuocosacro.com possiamo allora dire segno dell'imminenza del Giudizio. Così egli
che “il sentiero iniziatico è quel percorso scrive a questo proposito:
individuale che si estrinseca dopo
l'iniziazione, attraverso la correlazione del Tutto ciò costituisce un presagio che ben si
singolo individuo con le forze, le energie, e accorda con la profezia di Giovanni, là dove
gli strumenti a cui è stato sottoposto, reso dice che Satana verrà liberato, e al termine
in grado di interagire, e munito. Da cui ne di mille anni [uscirà per sedurre le nazioni
discende che finalità del sentiero iniziatico ai quattro punti della terra].
non è tanto quella di generare da bulbi Tra i tanti eventi descritti come calamitosi,
diversi identica pianta, quanto piuttosto di molti devono essere connessi alla comparsa
permettere a bulbi diversi di generare la di gruppi di Protocatari, riconducibili al
miglior pianta di cui sono potenzialmente Dualismo Bogomilo. E' però da notare che
capaci”. alcuni casi sono di natura totalmente
dissimile, come quello di Vilgardo da
Ravenna, spiegabile piuttosto come un
fermento neopagano nato tra i cultori delle
lettere. Un fenomeno certo stravagante per
il contesto dell'epoca, ma descritto tutto
sommato nei particolari. Per contro un
passo è ancora senza alcuna spiegazione
soddisfacente:
Anche dalla Sardegna, isola dove gli eretici
sempre abbondano, in quel tempo uscirono
alcuni che andarono a traviare in parte la
popolazione della Spagna: e finirono
massacrati dai cattolici.
A cosa si riferisce Rodolfo il Glabro? Non
sono riuscito a trovare in alcuna fonte altre
allusioni a movimenti eterodossi in
Sardegna. Il fatto, di per sé eccezionale,
dovrebbe risalire al tardo X secolo, quindi
prima della comparsa dei fermenti
protocatari. Qual era la situazione religiosa
della Sardegna dell'epoca in questione? Va
notato che se ci fosse stata un'inveterata

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abbondanza di dissidenti religiosi, la cosa uomini che abbiamo inviato lì, cioè il mio
sarebbe dovuta emergere anche nelle opere "fratello" e coepiscopo Felice e il mio "figlio"
di altri autori, anche se è probabile che la Ciriaco, servo di Dio consolatore, e di
natura periferica di quel territorio spieghi aiutarli nelle loro mansioni, di mostrare la
almeno in parte questo silenzio. tua devozione nel Signore onnipotente, e
Quando i Vandali giunsero ad occupare Lui stesso sia per te un aiuto nelle buone
l'isola verso il 456, la cristianizzazione era azioni come tu lo sarai per i servi
abbastanza recente e non si era diffusa che consolatori in questa buona opera, e
nei centri costieri. I Vandali erano una tramite loro ti mandiamo veramente la
popolazione appartenente al ramo rientale benedizione di San Pietro Apostolo, che ti
dei Germani, come i Goti e i Burgundi. chiedo di ricevere con buona disposizione
Seguivano l'Arianesimo, ma essendo d'animo."
un'aristocrazia poco numerosa, la loro Sembra che l'intento cristianizzatore di
influenza religiosa sulle popolazioni Gregorio si sia dimostrato fallimentare e
sottomesse fu in pratica nulla. Avendo che anzi il paganesimo abbia conosciuto
occupato anche l'Africa e perseguitandovi una fase di espansione accompagnata da
accanitamente il clero cattolico, utilizzarono violente scorrerie ai danni delle popolazioni
la Sardegna come terra di esilio per i cristianizzate di lingua romanza.
dissidenti. Accadde così che molti chierici Il dominio bizantino, limitato alle coste,
della Chiesa di Roma furono confinati portò nuove forme di culto cristiano, fino ad
nell'isola. allora sconosciute. Alcuni residui di
Le lotte tra le diverse confessioni cristiane quest'epoca ancora permangono. Un tipico
non toccarono la popolazione dell'interno. esempio è il culto di San Costantino (in
Questa regione era conosciuta come sardo Santu Antine). L'Imperatore
Barbaria, ossia come Terra Barbara (da cui Costantino è ignorato dal martirologio
Barbagia), perché i suoi abitanti non erano romano, ma è considerato santo dalla
stati romanizzati. I Barbaricini, Chiesa Ortodossa, che anzi gli attribuisce
lontanamente imparentati con i Baschi, un singolare epiteto, chiamandolo Pari agli
continuavano ad esprimersi in un idioma Apostoli.
preindoeuropeo derivato dal nuragico, e Qualche autore ha pensato che Rodolfo il
adoravano gli idoli. Non c'è traccia di un Glabro alludesse a forme di monachesimo
singolo cristiano in quest'area prima greco-bizantino, che sarebbero state
dell'epoca di Gregorio Magno. Quando il considerate eretiche. Ancora oggi qualcuno
dominio vandalico finì in Sardegna, nel 534, nei forum si chiede con stupore come mai i
vi subentrarono i Bizantini. Papa Gregorio Sardi venererebbero Costantino se la
Magno scrisse nel maggio del 594 una Chiesa di Roma non lo considera santo.
lettera al barbaricino Ospitone, Non è comunque possibile che il cronista
esprimendosi in questi termini: facesse riferimento a questo. L'uso di
termini come "eretici" o "traviare" alludono
"Gregorio ad Ospitone, capo dei Barbaricini. evidentemente a contenuti dottrinali e non
Poiché nessuno della tua gente è Cristiano, a mere differenze formali.
per questo so che sei il migliore di tutto il Non è neppure possibile pensare che
tuo popolo: perché sei Cristiano. Mentre Rodolfo confondesse del tutto l'eresia con il
infatti tutti i Barbaricini vivono come paganesimo. Agli adoratori di pietre ed
animali insensati, non conoscono il vero alberi non è mai interessato il proselitismo.
Dio, adorano legni e pietre, tu, per il solo Chi erano dunque questi dissidenti religiosi
fatto che veneri il vero Dio, hai dimostrato che veleggiarono fino alla Spagna? Questo
quanto sei superiore a tutti. è un vero mistero, e a differenza dei tanti
Ma dovrai mettere in atto la Fede che hai falsi dei misteriologi non ha soluzione
accolto anche con le buone opere e con le alcuna. Si potrebbe pensare a Bogomili
parole, e al servizio di Cristo, in cui tu radicatisi precocemente attraverso ambienti
credi; dovrai impegnare la tua posizione di monastici bizantini. Non si trovano
preminenza, conducendo a Lui quanti comunque prove a favore di questa
potrai, facendoli battezzare e ammonendoli interpretazione. Dai documenti emerge che
a prediligere la vita eterna. la Barbagia era ancora pagana nel X secolo,
Se per caso tu stesso non potrai fare ciò e che la sua prima cristianizzazione
perché sei occupato in altro, ti chiedo, avvenne soltanto nel XI secolo. A un certo
salutandoti, di aiutare in tutti i modi gli punto le fonti ci dicono che i cristiani della

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Sardegna avevano nemici esterni, ossia i Maria e la Gnosi
Saraceni, come nemici interni, ossia i
Barbaricini pagani. Non è facile capire come di Massimo Cogliandro
in un contesto simile l'isola potesse essere
registrare abbondanza di eretici.
La stessa ipotesi di una precoce influenza
bogomila comporta difficoltà. Se 1.
corrispondesse al vero, nei secoli successivi Maria e la Gnosi
l'isola avrebbe dovuto essere un territorio
ben predisposto alla diffusione del Maria, la madre di Gesù, ha un’importanza
Catarismo, che vi apparve invece solo in centrale nel pensiero gnostico e manicheo.
forma marginale. Verso la fine del XIII Nei due principali Vangeli Manichei
secolo la Chiesa di Roma organizzò una dell’Infanzia, il Protovangelo di Giacomo e il
spedizione in Sardegna per cercare di Vangelo dello Pseudo-Matteo, Maria viene
snidare esuli Albigesi, ma non registrò a vista essenzialmente come l’ultima grande
quanto pare alcun successo. profetessa della Pre-Gnosi ebraica.
Interessante è infine notare quanto Nel Protovangelo di Giacomo e nel Vangelo
contrasti con il quadro descritto da Rodolfo dello Pseudo-Matteo troviamo la profezia di
il Glabro la faziosa affermazione del Maria che annuncia il grande dramma
Vaticano, secondo cui "la Sardegna non è cosmico legato alla Natività del Salvatore:
mai stata terra di eresie; il suo popolo ha Quando furono a tre miglia di distanza,
sempre manifestato filiale fedeltà a Cristo e Giuseppe si voltò e vedendola triste disse
alla Sede di Pietro". tra sé: “Probabilmente quello che è in lei la
Sarebbe tra l'altro bello disporre di una fa star male”.
macchina del tempo e spedire tra i E un'altra volta si voltò Giuseppe e vide che
Barbaricini pagani chi ha scritto "Sì, cari essa rideva. Allora le disse: - Maria, che
amici, nel susseguirsi delle invasioni e delle cos’hai, che vedo il tuo viso ora ridente ora
dominazioni, la fede in Cristo è rimasta accigliato? - E disse Maria a Giuseppe: - E’
nell’anima delle vostre popolazioni come perché vedo con i miei occhi due popoli:
elemento costitutivo della vostra stessa uno che piange e si batte il petto, l’altro che
identità sarda". è lieto ed esulta (Protovangelo di Giacomo,
XVII, 2).
Questo passo del Protovangelo ha
un’impostazione chiaramente e tipicamente
gnostica: il popolo che ride rappresenta gli
pneumatici, cioè gli Gnostici, che
costituiscono la Chiesa della Luce di cui
parlano gli Atti di Tomaso.
Il riso del popolo di Dio, cioè degli Gnostici,
trova un chiaro parallelo in alcuni passi del
Vangelo di Filippo, dove Gesù, lo Gnostico
per eccellenza, esce dall’acqua
(battesimale) della … ridendo, indicando
così che gli uomini che possiedono la Gnosi
lasciano la vita corporea ridendo, perché
intuiscono la caducità di quanto è legato
all’esistenza sensibile degli enti:
Bene disse il Signore: “Alcuni entrarono nel
Regno dei cieli ridendo, e uscirono”. Essi
non vi rimasero perché l’uno non era un
cristiano, l’altro perché in seguito rimpianse
(la sua decisione). Non appena il Cristo
discese nell’acqua, ne uscì ridendo di tutto,
non perché fosse per lui un gioco, ma per
l’assoluto disprezzo che ne aveva. Colui che
vuole entrare nel Regno dei cieli, vi
giungerà. Se disprezza il tutto (di questo

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mondo) e lo considera un gioco, ne uscirà 2.
ridendo (Vangelo di Filippo, 74, 20)
L'Ave Maria, Salomè e la fine della Pre-
E’ evidente il disprezzo gnostico per Gnosi ebraica
l’attaccamento psichico al mondo sensibile.
Se confrontiamo la profezia di Maria Il Proto-Vangelo di Giacomo deve essere
riportata nel Protovangelo di Giacomo con considerato l’ultimo scritto dell’Antico
quella riportata nel Vangelo dello Pseudo- Testamento, perché il contrasto tra l’Ave
Matteo, notiamo immediatamente la Maria e la parole rivolte da Gesù ad una
esistenza di alcune differenze, che donna, probabilmente Salomè, nel loghion
testimoniano il rimaneggiamento subito in n° 79 del Vangelo di Tommaso marcano il
ambiente cattolico dal Vangelo dell’Infanzia cambiamento di prospettiva tra il
dello Pseudo-Matteo, composto dal messaggio della Pre-Gnosi ebraica e della
manicheo Leucio nel III° secolo d.C. - Qabbalah da un lato e il messaggio gnostico
interpolazioni: che ci è stato trasmesso dal Salvatore.
Andando dunque Giuseppe e Maria per la La pre-Gnosi, pur vedendo la luce divina
strada che conduce a Betlemme, Maria che irradia nel creato e la necessità della
disse a Giuseppe: - Vedo due popoli davanti rinascita umana alla divina sapienza, non
a me: uno che piange e l’altro che ride -. E vede ancora pienamente i limiti che
Giuseppe le rispose: sta’ seduta e tienti l’esistere nel molteplice in un contesto
bene sul tuo giumento, e non dire parole sincronico e diacronico pone allo pneuma
vane. divino dell’essere umano.
Per comprendere pienamente il rapporto tra
Allora apparve davanti a loro un bellissimo l’Ave Maria e le parole rivolte da Gesù a
fanciullo, che indossava una veste Salomè, bisogna tenere presente la notizia
splendente, e disse a Giuseppe: - Perché
di Celso secondo cui il mistero della nascita
hai detto che sono parole vane quelle del Salvatore di cui parlano i Vangeli
riguardo hai due popolini cui ha parlato
dell’Infanzia è stato narrato direttamente
Maria? Essa ha visto il popolo dei Giudei da Gesù (<<T’inventasti la nascita da una
piangente perché si è allontanato dal suo
vergine>>, <<Tuttavia, tu dici che alla tua
Dio e il popolo dei Gentili ridente perché si nascita si levò la stella>>, ecc…).
è rivolto e avvicinato al Signore, come Egli Nel Vangelo di Tomaso, il Salvatore spiega
aveva promesso ai nostri patriarchi dunque il senso delle parole rivolte
Abramo, Isacco e Giacobbe. Infatti è venuto dall’angelo a sua madre Maria:
il tempo che per mezzodella discendenza di
Una donna gli disse di tra la folla: <<Beato
Abramo sia concessa a tutte le genti la il ventre che ti ha portato e i seni che ti
benedizione divina (Vangelo dello Pseudo-
hanno nutrito!>>. Egli rispose: <<Beati
Matteo, XIII, 1) coloro che udirono il Logos del Padre e lo
E’ evidente che, come si può sospettare custodirono veramente! Giorni verranno nei
dalla stessa lettura della lettera di quali direte: “Beato il ventre che non ha
Gerolamo ai vescovi Cromazio ed Eliodoro, concepito e i seni che non hanno
il Vangelo dello Pseudo-Matteo, giunto in allattato!”>> (Vangelo di Tomaso, loghion
mano cattolica, ha subito tutta una serie di n° 79)
modifiche rispetto all’originale redatto dal Il Ventre di Maria rappresenta
manicheo Leucio, che a sua volta aveva tra simbolicamente il cuore degli uomini
le proprie fonti il Protovangelo gnostico di pneumatici, che custodisce l’insegnamento
Giacomo. divino del Salvatore.
Tra le modifiche apportate vi è Gesù bambino che si nutre ai seni di Maria
rappresenta l’uomo psichico che nutrendosi
indubbiamente questa interpolazione, che
ha permesso alla Chiesa “Cattolica”, cioè del Logos del Padre (simbolicamente, il
latte di Maria) si assimila a Dio.
“Universale”, di trasformare una profezia di
matrice gnostica in una giustificazione La creazione viene vista qui nel suo limite di
teologico-politica dell’atteggiamento anti- immagine imperfetta di Dio, che diventa di
giudaico tenuto dalla burocrazia clericale fatto un luogo di prigionia per lo spirito
del tempo e del carattere “universale”, cioè umano, non più in grado di vedere la luce
del Padre.
rivolto a tutte le genti, del proprio
messaggio. 3.
La mariologia manichea

18
La mariologia nasce in ambito manicheo L’opera mariana di Leucio si è salvata solo
verso la fine del III° secolo d.C., grazie grazie a Giovanni, arcivescovo di
soprattutto al lavoro di raccolta di tutte le Tessalonica, che, per andare incontro alle
antiche tradizioni gnostiche sulla madre di esigenze della devozione popolare verso
Gesù operato dal Maestro Manicheo Leucio, Maria, alimentata per lo più proprio da
che ha realizzato una sintesi ed una questo importante Testo Sacro Manicheo,
riunificazione di tali tradizioni in un opera ha deciso di diffonderne una versione
organica, che va sotto il titolo di “Morte di “riveduta e corretta”.
Nostra Signora Sempre Vergine Maria”. L’opera di Leucio, per come ci è stata
Il ruolo avuto da Leucio nella composizione trasmessa dall’arcivescovo Giovanni di
di questa importante opera mariologica Tessalonica, mantiene inalterate le
manichea è stata descritta in maniera caratteristiche della propria dottrina
esemplare dal Vescovo di Sardi Melitone: trinitaria e soprattutto l’antropologia
“Spesso ricordo di avere scritto a proposito dualistica di tipo manicheo, che aveva
di un certo Leucio che visse con noi assieme sollevato le ire del vescovo Melitone:
agli apostoli, ma poi con un sentimento “Con la morte, entrano nell’uomo due
estraneo ed animo temerario si allontanò angeli, uno della giustizia, l’altro della
dalla via della giustizia e […] con linguaggio cattiveria. Quando la morte scuote l’anima,
empio corruppe la stessa narrazione del si accostano questi due angeli e si
transito della beata sempre vergine Maria discutono il suo corpo.
madre di Dio tanto che non solo non è Se si constata che quell’uomo ha compiuto
permesso leggerla in Chiesa, ma non è le opere della giustizia, l’angelo della
lecito neppure ascoltarla” (Melitone, giustizia ne gode perché in lui il maligno
vescovo di Sardi, Transito della Beata non ha nulla di suo.
Vergine Maria, Recensione latina B, 1, I). Presso quest’anima si radunano molti angeli
Subito dopo, Melitone ci indica, sia pure e cantano inni fino a quando non sia giunto
indirettamente, i contenuti che l’opera al luogo di tutti i giusti; nel mentre l’angelo
mariologica di Leucio ha mutuato della cattiveria piange perché in lui non ha
direttamente dalla teologia e dalla nulla di suo. Se invece si constata che ha
antropologia manichee: compiuto le opere cattive, ne gode anche
“A voi dunque che ce lo domandate, alla lui e chiama altri angeli maligni, che
fraternità vostra, scriveremo così prendono quell’anima e la tormentano; e
semplicemente quanto abbiamo udito l’angelo della giustizia si duole
dall’apostolo Giovanni, non credendo ai grandemente” (Giovanni di Tessalonica,
dogmi strani che pullulano tra gli eretici, Morte di Nostra Signora Sempre Vergine
ma al Padre nel Figlio al Figlio nel Padre Teotoco Maria, 5, 3).
nella trinità delle persone pur restando Seguendo la più genuina tradizione
indivisa la natura divina, né credendo alla gnostico-manichea, nel testo che ci è stato
creazione di due nature umane, una buona tramandato da Giovanni di Tessalonica
e l’altra cattiva, ma ad un’unica natura viene messo in rilievo il carattere segreto,
buona creata dal Dio buono, viziata dalla cioè riservato agli Eletti, del messaggio
colpa per inganno del serpente e restaurata salvifico del Salvatore:
per la grazia di Cristo.” (Melitone, vescovo <<E mentre tu vedevi e udivi, egli mi
di Sardi, Transito della Beata Vergine Maria, rispose “C’è Giovanni che s’interesserà di
Recensione latina B, 1, I). te”. Ora, figlio mio, non dimenticare
La controversia teologica sorta in seguito quanto, a mio proposito, ti è stato ordinato,
alla apparizione della libro intitolato “Morte ricordando che egli ti ha amato più di tutti
di Nostra Signora Sempre Vergine Maria” gli altri apostoli. Ricordati che, a preferenza
del manicheo Leucio riguardava dunque la degli altri, hai posato il capo sul suo petto.
teologia trinitaria e l’antropologia dualistica Ricordati che, mentre posavi il capo sul suo
tipica della Gnosi Manichea. petto, è solo a te che disse il mistero noto
Da quanto abbiamo appena letto, risulta soltanto a me e a te, poiché tu sei vergine
evidente che il vescovo Melitone si è ed eletto. […] Gli avevo detto, infatti:
rifiutato di trascrivere l’opera di Leucio e “Dimmi quanto hai manifestato a Giovanni”.
che il suo Transito della Beata Vergine Ed egli lo disse a te, e tu mi hai comunicato
Maria non ha nulla a che fare con la Morte il segreto. Ora, figlio mio, Giovanni non
di Nostra Signora Sempre Vergine Maria abbandonarmi>> (Giovanni di Tessalonica,
scritta da Leucio.

19
Morte di Nostra Signora Sempre Vergine ARMANNO PONGILUPO,
Teotoco Maria, 6, 1)
Il gesto di Giovanni di posare la testa sul IL SANTO CATARO
petto del Salvatore, sul Sacro Cuore di
Gesù, dove risiede simbolicamente la luce di Antares666
della Gnosi divina, richiama la nostra
attenzione sul fatto che l’insegnamento
salvifico del Logos è legato ad una
comunicazione immediata, ad una Correva l'Anno del Signore 1269, 16
illuminazione, cui l’uomo pneumatico dicembre, tre giorni dopo Santa Lucia.
giunge grazie alla sua immediata intuizione Moriva a Ferrara Armanno Pongilupo. Il suo
del messaggio salvifico del Verbo. Né va trapasso era avvenuto in odore di santità.
sottaciuto il fatto che Leucio si richiami Dopo mesi passati nella preghiera, a
direttamente alla tradizione gnostica confessarsi e a ricevere la comunione, il
giovannea. Santo si era spento. Così infatti lo
Il carattere marcatamente gnostico di conoscevano ormai dovunque nelle terre di
questi passi dimostra che l’arcivescovo Lombardia, e la sua fama aumentava di
Giovanni di Tessalonica, pur avendo scritto giorno in giorno a causa dei molti miracoli
di avere eliminato “la semente nociva” che iniziarono a registrarsi. I ciechi giunti al
presente nel libro sulla Morte di Nostra suo sepolcro riacquistavano la vista, gli
Signora di Leucio, in realtà non ha avuto il storpi si rimettevano a camminare dopo
coraggio di rimaneggiare ed alterare in averlo pregato. La salma fu tumulata in una
maniera sostanziale l’impianto del principale cappella del Duomo di Ferrara che presto si
Testo Sacro Mariano, partendo dal riempì di ex voto. Un lussuoso sepolcro fu
presupposto che “gli odiosi inganni” dei fatto arrivare da Ravenna per contenere le
manichei “non ci devono far disprezzare spoglie del Santo, e si diceva che fosse
documenti che sono veritieri” (Giovanni di stato costruito per l'Imperatore Teodosio. A
Tessalonica, Morte di Nostra Signora perorare la causa per la santificazione era
Sempre Vergine Teotoco Maria, 1, 4). proprio il Vescovo della città, Alberto, che
In conclusione, la mariologia della Chiesa aveva fama di condurre vita esemplare -
Psichica, come del resto tutti gli altri rami cosa che all'epoca per un prelato della
del sapere teologico cattolico, è nata dalla Chiesa di Roma era abbastanza eccezionale.
fallace interpretazione psichica di un Ma chi era veramente Armanno Pongilupo?
insegnamento segreto di tipo gnostico, che Il suo nome di famiglia (secondo altri era
tutti possono leggere o ascoltare, ma che un soprannome) è riportato con diverse
solo gli Eletti, rappresentati da Giovanni nel varianti. Pongilupo, Pungilupo e Punzilovo.
testo mariano di Leucio, sono in grado di L'ultima forma è chiaramente dialettale,
capire. essendo lovo la forma schiettamente
settentrionale corrispondente al toscano
Roma, 25/12/02 lupo. Da una ricerca è risultato che non
esiste al giorno d'oggi nessuno in Italia con
P.S.: L’ispirazione divina che mi ha questo cognome. Entrambi i suoi genitori
permesso di scrivere questo saggio è sorta erano credenti catari, e lui stesso era stato
come una minuscola stella nel profondo del allevato nella religione dei Buoni Uomini.
mio cuore la notte di Natale del 25/12/02. Aveva contratto matrimonio con una donna
che era a sua volta di famiglia catara. Nel
1254 era incappato nelle maglie
dell'Inquisizione: i Domenicani lo avevano
imprigionato e sottoposto a tortura,
costringendolo ad abiurare per aver salva la
vita. Una volta tornato libero, si era subito
recato a Verona dal Vescovo della Chiesa di
Bagnolo San Vito, di cui era membro e si
era fatto impartire il Consolamentum.
Anche la moglie era una Consolata, anche
se risulta che ricevette il Sacramento in una
diversa circostanza. Pur aderendo
formalmente al Cattolicesimo per sviare i

20
sospetti dell'occhiuto apparato burocratico 16) Che gli eretici vennero da lui a riverirlo
pontificio, Armanno Pongilupo era uno dei dopo la sua morte
membri più attivi della Chiesa Catara: si era
distinto nella sua opera di assistenza di Tra le testimonianze, emersero alcuni
credenti e Buoni Uomini prigionieri. toccanti episodi che illustrano quanto
Se il clero di Ferrara sosteneva Armanno Armanno Pongilupo seguisse fino in fondo
Pongilupo a spada tratta e raccoglieva l'autentica Via degli Apostoli. Quando il
dovunque testimonianze sulla sua santità, Consolato Martino di Campitello fu
si fece avanti un avvocato del diavolo: un condannato al rogo, proprio a Ferrara,
domenicano conosciuto come Frate Armanno lo confortò e lo assistette fino
Aldobrandino. Armanno parlava spesso di all'ultimo, incarnando la pietà
lui ai suoi amici, definendolo un lupo rapace dell'Evangelio. Quando i boia lo posero sulla
e dicendo che aveva fatto scempio del suo pira, non poté trattenersi oltre, ed esclamò:
corpo: era proprio l'inquisitore che lo aveva "Vedete, cosa sono queste azioni, bruciare
sottoposto a torture aberranti per obbligarlo questo vecchio Buon Uomo! La terra non
a credere nello sconcio della deve sostenere quelli che fanno tali cose!"
transustanziazione. Frate Aldobrandino era
animato da un odio cieco ed assoluto: come
ogni domenicano era programmato per
l'annientamento totale del Catarismo,
perseguito tramite la cremazione fino
all'ultimo Buon Uomo, vivo o morto che
fosse. Una determinazione che non aveva
nulla da invidiare a quella delle SS, anzi,
ancora più malvagia perché non si rivolgeva
soltanto ad esseri viventi: perseguitava in
egual modo anche i cadaveri! Non per nulla
i Domenicani sono chiamati Cani del
Signore. Sono infatti uomini perversi,
assolutamente maligni, peggiori dei cani Il processo si trascinò tra alterne vicende
feroci. Orbene, questo frate diabolico per circa vent'anni. Iniziato nel 1270, si
cominciò a riportare testimonianze di spie e concluse soltanto nel 1288, la sentenza
di canaglie, al fine di screditare il Pongilupo. definitiva essendo pubblicata solo nel 1301.
L'Inquisizione presentò così ben ventisei I malvagi inquisitori ebbero la meglio sul
capi di imputazione. Tra questi vi erano i clero locale e sui devoti del Santo, ed
seguenti: eseguirono l'orrida sentenza. I resti del
1) Che egli era un eretico Pongilupo furono esumati di notte e dati
4) Che egli aveva affermato che non c'era alle fiamme, quindi le ceneri furono
salvezza nella Chiesa di Roma, ma solo tra disperse nelle lutulente acque del Po. La
gli eretici cappella fu smantellata e tutti gli ex voto
5) Che egli parlava male del corpo di Cristo distrutti.
6) Che egli diede e ricevette il Si ricorda l'eroismo di Donna Spera,
Consolamentum da e a eretici secondo il damigella del Marchese d'Este. Era una
loro rito casta credente che, costretta dagli
7) Che egli aveva amicizia, familiarità e inquisitori a dir male di Armanno Pongilupo,
conversazione con eretici si rifiutò di cedere alle minacce e alla forza
8) Che egli diceva cose eretiche, parlando bruta, e morì da Martire arsa sul rogo.
male dei ministri della Chiesa, chiamandoli Questo caso illustra come la maligna Chiesa
lupi e demoni perché perseguitavano i di Roma perseguitò in modo abominevole
Buoni Uomini, cioè gli eretici uomini la cui vita incarnava in modo totale
10) Che egli ricadde nell'eresia dopo che il messaggio di Cristo, non esitando a
egli aveva giurato di obbedire macchiarsi dei crimini più atroci e delle
all'Inquisizione colpe più indegne pur di far valere il suo
11) Che egli aveva abiurato l'eresia in potere infame, che è la Prigione di Ferro
precedenza nel 1254 Nero. Gli atti del processo furono resi noti
13) Che egli ere un messaggero per gli nel XVIII secolo da Ludovico Antonio
eretici, prendendo loro pane benedetto da Muratori, che però non può aver merito - in
eretici quanto si macchiò di una colpa

21
innominabile, componendo opere piene Ferrarino canonici, del cappellano Alberto e
dell'odio più belluino verso la Vera Chiesa di del mansionario Cossa, e su giuramento ha
Dio. Egli osò chiamare Armanno Pongilupo detto che per diciotto anni è stata storpia
"faina" e coprirne il ricordo di contumelie. nel suo braccio destri, fino a oggi, e che
Questo modo di esprimersi verso le vittime non era in grado di sollevarlo fino alla
del carnefice pontificio, del tutto bocca, e neppure di stringere qualcosa. E
ingiustificato, dimostra soltanto la natura oggi ha fatto voto a Dio e al Beato Armanno
non umana dell'autore, appartenente al che offrirà sulla sua tomba un braccio di
Creatore Malvagio anima e corpo. cera e una candela della forma di una
Come ultima cosa, faccio notare come donna anziana, e che durante la sua vigilia
molte fonti pur autorevoli riportano digiunerà per il resto della sua vita a pane e
erroneamente come data di morte di acqua, e veglierà sulla tomba quella notte.
Armanno Pongilupo il 26 dicembre, e tra E, avendo formalmente fatto questo voto,
queste c'è anche Grado Merlo. Mi trovo essa è venuta alla tomba del Beato
costretto ad emendare questo errore, forse Armanno e ha vegliato tutta notte in pura
nato dalla singola cattiva battitura di un devozione e reverenza. E questa mattina,
numero e poi propagatosi a dismisura. mentre il corpo di Cristo veniva elevato dal
Fanno fede le testimonianze della prete della cattedrale, Gisla, che era ancora
successione di miracoli attestati nel corso lì, stette in reverenza ed ha alzato
del 1269 e all'inizio del 1270: entrambe le sue braccia ed è stata liberata
19 dicembre: Madonna Nova, figlia di dall'infermità.
28 dicembre: Marinello, calzolaio di
Mainardino da Maderio, e moglie di
Giovannino da Achille, della parrocchia di Boccacanale, ha giurato alla presenza del
Santa Maria in Vado, Ferrara, ha giurato Signor Vescovo e dei Signori Federico
alla presenza del Sire Alberto, Vescovo di arciprete, Ferrarino e Amedeo canonici, e
Ferrara, e dei Signori Federico, arciprete, ha pronunciato un giuramento affermando
che per diciotto mesi egli era immobilizzato
Ferrarino, canonico, e del nobile Aldigerio
Fontana, di Petrocino Menabuoi, di suo figlio a causa della gotta, dai suoi lombi ai piedi,
finché non è passata la vigilia di Natale.
Pietro e di molti altri, di dire la verità a
proposito della sua infermità e della sua Con difficoltà era in grado di girarsi nel
letto, ed era molto tormentato nelle gambe
cura, confermando sotto giuramento, che
ella ha sofferto per circa nove anni nel suo e nelle anche, e non aveva remissione né di
occhi destro e che da circa otto giorni la giorno né di notte. La vigilia di Natale,
tumefazione e il dolore in quell'occhio sono prima dell'alba, egli è stato portato alla
cresciuti, al punto che ella non poteva più tomba del Beato Armanno, ed è stato là
supplicando in devozione tutto il giorno fino
vedere. E oggi è venuta di persona alla
cattedrale, dove giace il corpo di Armanno, all'ora nona, pregando Dio di guarirlo dalla
gotta, tramite i meriti del Beato Armanno.
l'Uomo di Dio, e tre volte con devozione si è
inginocchiata davanti alla sua tomba, Quando la campana ha suonato, egli si è
sentito libero dal dolore alle anche e alle
devotamente pregando Dio Padre, affinché
attraverso i meriti di Armanno potesse gambe, e ha cominciato a camminare
curarla della sua infermità e restituirle la liberamente e senza bastone, cosa che
vista. Avendo detto ciò, ella fece un'offerta prima non era capace di fare.
e presto la tumefazione è svanita ed ha Gennaio 1270: Madonna Candiana, moglie
di Petrocino di Mazzo della parrocchia di
recuperato la vista.
San Romano, Ferrara, alla presenza del
Lo stesso giorno, alla presenza della Signor Vescovo e di molti altri, chierici e
sopracitata testimone, Gisla, vedova di laici, ha giurato di dire la verità a proposito
Castellano, della parrocchia di Santa Maria dell'infermità e alla guarigione di sua figlia
in Vado, una testimone giurata, ha detto Tommasina, di due anni, che è stata
sotto giuramento che aveva conosciuto mostrata al Signor Vescovo. Sotto
Nova da sette anni, e che aveva visto giuramento ella ha confermato che sua
l'afflizione del suo occhio. figlia è stata per quattro mesi afflitta da
20 dicembre: Gisla, in precedenza di ulcere multiple su entrambi i lati delle sue
Lendinara, moglie di Stefano da Villanova, anche, cosicché era disperata di poter avere
che vive nella parrocchia di Borgonuovo, ha remissione. E così elle è rimasta afflitta fino
giurato alla presenza del Signor vescovo, a che la vigilia di Natale non fu passata. A
del Sire Federico arciprete, di Amedeo e di questo punto Candiana ha votato la sua

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bambina a Dio e al Beato Armanno, Quanto appartiene al Padre
promettendo che se fosse stata guarita,
avrebbe portato alla sua tomba appartiene al Figlio
un'immagine di cera con le sue fattezze. di Alessandro Pierangeli
Avendo fatto questo voto, il giorno di Natale
Tommasina è stata liberata, le ulcere sono
state guarite. Ed ella ha mostrato le ulcere,
che sono apparse totalmente guarite, al
vescovo e a un gran numero di persone.
Lo stesso giorno, Mastro Enoch, medico e "Quanto appartiene al Padre appartiene al
cittadino di Ferrara, come testimone Figlio; però, fintanto che il figlio è giovane,
giurato, ha asserito sotto giuramento che il padre non gli affida quanto è suo. Ma
aveva avuto in cura quella bambina, figlia quando è divenuto uomo, il padre gli dà
di Candiana, che era lì presente, e che tutto ciò che gli appartiene....."
aveva fatto di tutto per oltre un mese per
liberarla e guarirla. Ed egli sapeva per certo Tanti e illustri i rapporti “Padri-Figli” nella
che era afflitta da terribili dolori a causa storia, nella letteratura, nel mito, e nella
delle ulcere. Quando egli ha visto che la sua religione (che *mito* lo è per eccellenza).
infermità era incurabile, l'aveva scaricata e Cercherò di condensare , un insieme così
abbandonata, dicendo alla madre della eterogeneo, nei principali e più famosi,
bambina di fasciarla e fare il meglio che partendo dal punto di vista Creatore-
potesse. E questo avveniva proprio prima Creato(Creatura), tentando di capire questo
che il Natale fosse trascorso. dare-avere, che ogni creatura,animata o
meno, eredita ciò che è del suo creatore , al
Mi auguro di cuore che la città di Ferrara momento della sua nascita e al momento
presto erigerà un monumento ad Armanno della sua morte. Con ogni probabilità
Pongilupo, anche se le sue vere fattezze ci emergeranno più domande che risposte.
sono sconosciute.
Nel mondo che appare a noi , in quello
*umano* , l'eredità-patrimonio, soprattutto
sul piano materiale, comprende tre fasi
temporali : prima(concepimento-creazione)
, durante (allevamento-crescita),
dopo(eredità-*mortedelpadre*). Come
padre mi trovo nell'impossibilità di scrivere
approfonditamente su quest'ultimo punto
che invece conosco già dall’infanzia da
figlio.

Prima :
Un padre trasmette, attraverso un atto da
considerare volontario-istintivo, dei *valori*
genetici, gruppo sanguigno , tratti fisici
,qualità e difetti etc, salto per motivi di
censura i dettagli legati a questa prima
fase.

Durante :
La fase *durante* consiste nell'educazione-
formazione, del nuovo individuo (Figlio) ,
ma anche dell'educante Padre, poichè
*Padre* diventa dal momento che ha un
figlio e anagraficamente ne assume sempre
la sua stessa età. A tal proposito penso
avvenga uno scambio all’esterno, non
dissimile a quello della gestazione “Madre-
Figlio” che è tradizionalmente “interno”.

Dopo : E’ argomento da notai.

23
morente sulla croce) gli da ciò che è Suo...
Non mi soffermo sulle nostre miserie ? Ora viene da chiedere che cosa gli da in
terrene e passo al *mito* Ulisse , che cambio della vita ? Mi auguro non sia la
contraddice quanto scritto nel Loghion , Gloria, “che tra le forme di incomprensione
rientrando , nella versione Omerica, ad è forse la peggiore” La possibilità di sedergli
Itaca per riprendersi ciò che un tempo era a fianco (sulla destra) ?... Forse al cinema
suo. Proseguendo nel *mito* , le cose non per vedere “Il Regno dei Cieli” (Più un
migliorano neppure quando sono coinvolte probabile kolossal americano, che una
le divinità *in persona* , e salta fuori un effettiva eredità). Tutti in questo caso
esempio *violento-negativo*, che è quello disobbediscono a tutto , offrendo uno
del rapporto tra Urano-Saturno-Giove , ove spunto importante per Carlo Collodi, che
non si attende lo svolgimento *naturale* della *disobbedienza* ne ha fatto un’opera
degli eventi (gli dei sono immortali) e si d’arte. In questo caso, religione mito e
passa alle vie di fatto razza umana, per mezzo della metamorfosi-
... trasformazione, si fondono e si confondono
Tagli di genitali , de-troneggiamenti incesti, , dando luogo si a un confittuale rapporto
trame oscure, cospirazioni, non sono certo Padre Figlio. Sembra una storia da ridere ,
ma a ben vedere è la più seria di tutte ,
esempi edificanti. <<la leggenda tenta di
spiegare l'inspiegabile>>. solo quando il protagonista Pinocchio
acquista una coscienza personale, ottiene il
dono del Padre, che è il Suo dono... Del
L'anello di congiunzione , in questa catena resto anche Maestro Geppetto, come
che va dall'Umano al Divino e viceversa è Giuseppe era falegname, il racconto
rappresentato dal sacrificio, di rispecchia in pieno quanto scritto nel
Abramo......«"Il fuoco e la legna, ma dov’è Loghion.
l’agnello per l’olocausto?" disse il figlio
Abramo rispose: "Dio stesso provvederà A *ENTRAMBI* anzi anche al *padre
l’agnello per l’olocausto, figlio mio!" interiore* (che ha fatto del suo meglio)
Proseguirono tutt’e due insieme», erano Alessandro (Parma Dicembre 2008)
partiti. Una festa dell'Islam "eid el kebir",
celebrata 60 giorni dopo la fine del Fonti :
Ramadan, rievoca la sostituzione di Isacco
con un "agnello-montone" inviato dal Odissea (Omero)
Signore, la religione Cristiana e l’Islam non Pinocchio (Carlo Collodi)
concordano su questo punto che merita una
Bibbia (Antico Testamento)
trattazione a parte.
Vangelo (Apocrifo di Filippo)
Ma arrivando al Sacro-Sacro (e qui spero di Mitologia Greco-Romana (Tradizione Orale)
essere assistito dal Padre Interiore mentre
scrivo), un problema è l'eredità , un altro il Il mio amico Rachid (che è mussulmano)
*ritorno al Padre* , un altro ancora quello
che è dell’Uno e dell’altro... Troverete Citazioni :
banale (ma non lo è) il pensiero va al
Cristo, che *disobbedisce* a tutte le regole “(la leggenda tenta di spiegare
del *mondo materiale*, e all’ordine l'inspiegabile).” Franz Kafka (Prometeo)
naturale delle cose menzionate in “...«"Il fuoco e la legna, ma dov’è l’agnello
precedenza : per l’olocausto?" disse il
figlio
*nato senza creazione* (concepimento- Abramo rispose: "Dio stesso provvederà
creazione-coito) cresciuto con ogni l’agnello per l’olocausto, figlio mio!"
probabilità attraverso il Padre Interiore Proseguirono tutt’e due insieme», erano
(allevamento-crescita). Non Morto quando è partiti.” *Autore Incerto* (Bibbia)
uomo adulto (eredità-*mortedelpadre*). E
ancora di più , che io sappia durante il “la Gloria è una forma di incomprensione,
calvario la crocefissione e la morte , forse la peggiore” J.L.Borges
Giuseppe non compare mai, perchè ? Un
altro tema da approfondire. L'altro Padre da
cui Lui si sente abbandonare (mentre è

24
Il Regno del Padre è Simile della quiete, della conoscenza, dell’amore,
perché riconosce che uno solo può essere
ad una Donna l’oggetto della sua ricerca ed aspirazione:
di Pino Landi “il Tutto”, non come idea astratta, come
una trascendenza che per definizione è oltre
ogni sua possibilità, ma come essenza di
tutte le cose.
Il regno del Padre è in tutte le cose,
" Il regno del Padre è simile a una donna; perché la Sua sostanza, il Suo lievito è in
prese un po' di lievito, lo nascose nella tutte le cose. E’ la nostra mancanza di
pasta, e ne fece pani grandi. Chi ha conoscenza, la nostra coscienza limitata che
orecchie intenda!" ci impedisce di comprenderlo. Nel momento
in cui l’uomo ha acquisito pienamente la
(Vangelo di Tommaso) coscienza dell’individualità, ha perduto
contestualmente il regno del Padre, non
perché ne sia stato scacciato, ma perché
Ciò che caratterizza l’uomo, che lo non riesce più a percepirlo come tale.
differenzia dagli altri viventi, è la sua Alla fine del suo cammino, della sua salita a
capacità di ricerca, di utilizzo ed spirale, la coscienza potrà riacquisire la sua
appropriazione. Ci sono uomini che cercano qualità Divina e riscoprire l’essenza (il
solo ciò che è materiale e palese ai sensi, lievito) che sostiene la realtà di ogni forma.
ed altri che estendono la loro ricerca oltre il Ecco allora rivelarsi in tutta la sua
sensibile, spesso spinti da una insofferenza, grandezza e magnificenza, dietro l’illusione
una “aspirazione” spesso inconsapevole, e l’apparenza della separatezza del piano
verso una perfezione e completezza che della materia e dei fenomeni, il regno del
non trovano in nulla di ciò che hanno Padre, regno di Realtà, di Verità, di
attorno. Conoscenza e di Amore.
L’uomo di conoscenza è sostanzialmente un
uomo di ricerca, ma la sua è una ricerca
particolare, che nulla esclude e a tutto si
volge.
L’uomo comune vede il pane e lo
prende per placare la sua fame: sente
l’odorosa fragranza, vede la dorata cottura,
se lo infila nella bocca, lo mastica e lo
inghiotte, perché ciò che solamente lo
interessa è l’utilizzo del pane per il suo
benessere e la sua propria sopravvivenza
fisica.
Pochi osservano quel pane vedendo dentro
di esso il lavoro di chi ha seminato e
raccolto il grano, macinato i chicchi
separando il grano dalla crusca, impastato
acqua e farina, tagliato la legna per il forno.
A pochi importa sapere che quelle forme di
pane sono morbide e grandi perché
qualcuno ha conservato il lievito e lo ha
aggiunto all’impasto. Pochi hanno
consapevolezza che quella materia
diventerà parte della propria medesima
materia corporea.
Quando l’uomo riesce in un qualche modo a
“toccare”, a “percepire” il “Tutto” nella sua
reale portata, riuscirà anche ad essere
consapevole contestualmente della propria
limitatezza, ma anche delle proprie
possibilità e a comprendere l’aspirazione, a
trovare ragione nella ricerca della felicità,

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