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Introdotto altro personaggio, Jean Tarroux. Importante per economia del testo, redige dei taccuini in
cui annota tutto ciò che osserva nella città durante le fasi dell'epidemia, come una cronaca. Ha una
valenza anche metaletteraria, ossia per la struttura del romanzo. Ci viene anche detto che il
narratore principale del romanzo, inizialmente anonimo, si è basato sui suoi taccuini. Protagonista
sembra un contadino siciliano, vestiti scuri che gli stanno bene, sempre affaccendato.
Iniziano ad aumentare vittime (morti), il protagonista inizia a consultarsi con altri medici, e richiede
quarantena dei malati, l'altro medico è cauto e scettico, dice di non poter fare niente. Per la prima
volta viene nominata la peste (p.39). Gli altri medici come il capo dell'ordine dei medicimnon
credono che sia tornata la peste in occidente. Inoltre è importante evitare il panico, più di dire la
verità. Rieux non riesce a credere che sia veramente tornata la peste. C'è incertezza sugli
spostamenti e sul futuro degli abitanti, l'epidemia limita la libertà, ma gli abitanti, ancora nelle fasi
iniziali dell'epidemia, non la capiscono. Rieux è un medico che vuole fare bene il suo lavoro, si
vede l'etica del personaggio.