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PRUEBAS ESPECÍFICAS DE

CERTIFICACIÓN DE NIVEL

Consejería de Educación,
Cultura y Deportes ITALIANO / B1
COMPRENSIÓN DE TEXTOS ESCRITOS
SESIÓN ORDINARIA 2021

INSTRUCCIONES PARA LA REALIZACIÓN DE ESTA PARTE


 DURACIÓN: 45 minutos.
 PUNTUACIÓN: Será necesario superar todas y cada una de las cinco actividades de lengua de las
que constan las pruebas de certificación, con una puntuación mínima del 50% en cada una de ellas
y una calificación global final igual o superior al 50%.
 Las respuestas erróneas no descontarán puntos.
 Esta parte consta de TRES tareas.
 Leer las instrucciones al principio de cada tarea y realizarla según se indica.
 Las respuestas escritas a lápiz no se calificarán.
 No está permitido el uso del diccionario.
 NO ESCRIBIR NADA EN LAS ÁREAS GRISES.

DATOS DEL CANDIDATO

APELLIDOS:

NOMBRE: DNI:

COMISIÓN: OFICIAL  LIBRE 

CALIFICACIÓN:
CONSEJERÍA DE EDUCACIÓN, CULTURA Y DEPORTES
PRUEBAS ESPECÍFICAS DE CERTIFICACIÓN DE NIVEL IT/ B1 / CTE / ORDINARIA / 2021

PRIMA PROVA
Leggi il testo e indica nella tabella la risposta corretta (A, B, C) come nell’esempio (item 0).
Attenzione! È possibile UNA sola risposta. (1 item = 0,8).

IN VACANZA SICURI COME A CASA. IL CAMPER CONQUISTA GLI ITALIANI

Si è passati dal “restate a casa” a un’estate con “la casa sempre dietro”. Nell’anno del Covid, alla ricerca di
vacanze in sicurezza, un milione e mezzo di italiani hanno deciso di passare le ferie in camper. Numeri in
crescita che raccontano un fenomeno con nuovi e positivi volumi. Che sia un piccolo furgone “camperizzato”,
un mezzo a noleggio o in condivisione, un camper appena comprato o un gigantesco motorhome per famiglie
numerose, la scelta di viaggiare su una casa a quattro ruote ha attirato come mai prima gli italiani «in cerca
di libertà e sicurezza», dice Gianni Brogini, direttore marketing dell’Associazione produttori di caravan e
camper. Per anni, soprattutto dopo la crisi del 2008, la vacanza estiva in camper in Italia è rimasto un
“classico” prediletto quasi esclusivamente dai turisti stranieri. Quest’anno però il Covid ha cambiato le cose.

«Tantissimi italiani hanno riscoperto questo mezzo, perfetto per il turismo in libertà e per mantenere le
distanze. Ti porti la casa dietro, le tue cose, e vai dove vuoi. Tireremo le somme a fine settembre, ma i dati
ci dicono qualcosa di sorprendente: in luglio abbiamo registrato un boom di nuove immatricolazioni del 104%
rispetto all’anno scorso», spiega soddisfatto Brogini.

L’Italia, a dire il vero, non era preparatissima a un boom dei camper in luglio ed agosto. Ma con un po’ di
inventiva «le cose sono andate bene. Mancano ancora molte strutture a livello di aree di sosta e di scarico
delle acque, soprattutto nei pressi delle città e di alcuni borghi storici - prosegue Brogini - ma quest’anno i
campeggi, che si sono trovati con carenza di turisti stranieri, si sono attrezzati per ripensare gli spazi e
ospitare camper e famiglie. Ogni equipaggio oggi spende in media tra 200 e 250 euro al giorno: significa
entrate per i territori, perché spesso sono soldi per acquistare prodotti locali, mangiare nei ristoranti, visitare
musei».

Viaggiare in camper per pianificare meno, per evitare prenotazioni da dovere poi cancellare o di ritrovarsi in
zone con contagi in aumento, oppure semplicemente per dormire in natura o dedicarsi a sport e passioni
grazie all’attrezzatura sempre dietro. «Anche questo ha contribuito alla crescita del fenomeno. Le famiglie si
sono lanciate nell’acquisto di nuovi mezzi, i giovani magari hanno puntato sui van, più maneggevoli. Tutti
però cercano una certa indipendenza e sicurezza».

Ma cercano anche il risparmio, non da poco in un’estate di crisi. Dormire in aree di sosta attrezzate costa fra
i 15 e i 30 euro a notte, noleggiare un mezzo per quattro persone tra i 50 e i 150 euro al giorno, con modalità
che vanno dal noleggio classico sino ai camper-sharing, affitto del mezzo da un proprietario che non lo sta
usando. Inoltre, grazie a formule come gli “agricamper”, spazi a basso costo dove dormire con il veicolo e
consumare i prodotti locali di aziende vinicole e agriturismi, è un modo per esplorare angoli nascosti d’Italia.

(Adattato da: repubblica.it)


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0. Nell’estate del Covid:


A. molti alberghi italiani hanno dovuto chiudere.
B. molti italiani sono partiti in vacanza con il camper.
C. più di un milione di italiani è restato a casa senza ferie.
1. Per fare le vacanze il camper:
A. è più conveniente se è noleggiato.
B. è sconsigliato per persone anziane.
C. va bene sia grande che più modesto.
2. Fino all’anno del Covid:
A. gli italiani preferivano passare le ferie all’estero.
B. i turisti stranieri evitavano di visitare l’Italia in camper.
C. il camper era poco usato dagli italiani.
3. Secondo il testo, il camper è perfetto per:
A. andare in vacanza durante tutto l’anno.
B. mantenere il distanziamento sociale.
C. scoprire nuovi posti senza dover prenotare.
4. In Italia nell’estate del Covid:
A. c’erano sufficienti strutture per il boom di camper.
B. i posti dei campeggi si sono esauriti.
C. si è visto che i servizi per i camper devono migliorare.
5. I soldi spesi dai camperisti:
A. si utilizzano per comprare merce del posto.
B. sono molto meno rispetto all’anno scorso.
C. vengono usati per migliorare le strutture.
6. Secondo il testo, chi viaggia in camper:
A. deve preparare il percorso con un certo anticipo.
B. ha tanta libertà per praticare gli hobby preferiti.
C. spende meno soldi rispetto a chi usa gli alberghi.
7. Van o camper:
A. è possibile affittarli nelle aree di sosta.
B. non si trovano per meno di 4 persone.
C. si possono noleggiare anche da privati.
8. La formula “Agricamper” permette di:
A. conoscere posti dove vendono buoni vini.
B. passare la notte e mangiare a prezzi modesti.
C. visitare luoghi molto cari per pochi soldi.

RISPOSTE
ITEM 0 1 2 3 4 5 6 7 8

RISPOSTA B

Punti 1: _____/6,4
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SECONDA PROVA
Leggi il testo e indica nella tabella la risposta corretta (A, B. C) come nell’esempio (item 0).
Attenzione! È possibile UNA sola risposta. (1 item = 0,8).

PISA, UNA MAMMA: "MIO FIGLIO DOWN RESTA A CASA DA SCUOLA PERCHÉ
MANCANO LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO"

Per lui la scuola oggi non comincia. Sei anni, il bambino non potrà andare in classe perché manca la maestra
di sostegno: non è stata nominata e lui, che ha la sindrome di down, ha dovuto (0) ______ al suo primo
giorno alla elementare. Succede in provincia di Pisa, e la madre del bambino ha denunciato la vicenda in un
post su Facebook. All'agenzia Agi che l'ha rintracciata, la donna ha raccontato: "Mio figlio (9) ______ una
settimana faceva le prove davanti allo specchio, col grembiule e lo zainetto, felice e impaziente di andare
per la prima volta a scuola. La settimana scorsa ho partecipato a una riunione con la preside e i genitori nella
(10) ______ ci sono state illustrate le regole antiCovid e spiegato come la scuola sia stata rinnovata,
predisposta e (11) ______ anche con maxi schermi".

"Alla fine della riunione - ha ripreso la madre - ho chiesto informazioni per il sostegno a mio figlio". La donna
riferisce che dai responsabili della scuola le sarebbe stato risposto: "Abbiamo solo 2 maestre per 14
(12) ______ ".

"Mio figlio è autosufficiente e iperattivo e non vede l'ora di tornare a scuola. Io mi sono offerta di
accompagnarlo e stare con lui in classe per qualche (13) ______, perché il bambino ha solo bisogno di
qualcuno che gli dica cosa deve fare. Mi è stato detto che non posso stare con lui in classe. È iperattivo e le
nuove regole prevedono che i bimbi debbano stare (14) ______, al proprio posto. Ma lui seduto a un banco,
autonomamente, non ci starà mai. Se gli viene spiegato cosa fare ubbidisce, ma (15) ______ di un sostegno",
spiega.

"Dalla scuola mi hanno assicurato che avrebbero risolto e ci hanno fissato (16) ______ con la preside per
venerdì mattina alle 10. Mio marito e io abbiamo preso un permesso dal lavoro ma la preside non ci ha mai
ricevuto - continua - mi è stato poi detto che non c'è stata la possibilità di organizzare un sostegno per mio
figlio e consigliato di non portarlo a scuola lunedì e martedì, perché poi ci sarebbero state le elezioni e nel
frattempo la scuola avrebbe cercato (17) ______. Quando ho chiesto di mettere nero su bianco queste
indicazioni e mi hanno detto che c'era stato un equivoco, e che non mi avevano mai detto di non portarlo a
scuola. Ma intanto mio figlio oggi è (18) ______ nonna e l'insegnante di sostegno non è stata nominata".
"La responsabilità di tutto questo non è ovviamente della scuola, ma di chi non ha provveduto a fare le
nomine", precisa.

(Adattato da: firenze.repubblica.it/cronaca)


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ESPRESSIONI
A. rinunciare A. disabili A. un appuntamento
0. B. smettere 12. B. docenti 16. B. una consegna
C. tornare C. genitori C. una data
A. da A. attimi A. bambini
9. B. dopo 13. B. minuti 17. B. il problema
C. fa C. ora C. soluzioni
A. che A. fermi A. alla
10. B. cui 14. B. in piedi 18. B. dalla
C. quale C. lontani C. sotto
A. attrezzata A. bisogna
11. B. ordinata 15. B. ha bisogno
C. riempita C. vuole

RISPOSTE
ITEM 0 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

RISPOSTA A

Punti 2: _____/8
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TERZA PROVA
Leggi il testo e scegli un titolo per ogni brano. Attenzione! Ci sono DUE titoli in più. Indica nella
tabella la risposta corretta. Il primo titolo (item 0) è un esempio. (1 ítem = 0,8).

WORLD EMOJI DAY, LE “FACCINE” SONO IL NOSTRO NUOVO LINGUAGGIO

E. Perché hanno cambiato nome.


0. Oggi non si chiamano più “emoticon”, ma “emoji”: la grande differenza però dal passato è che mentre
prima erano un semplice complemento ad un contenuto scritto, ora sono diventate un vero e proprio
linguaggio.

19. Le “emoji” sono diventate così di uso comune che ormai non possono essere ignorate da chi comunica
via Internet.

20. Le occasioni di possibile utilizzo sono davvero tantissime, ma bisogna stare attenti a non usarle troppo
e soprattutto essere sicuri di trasmettere il significato giusto.

21. La data del 17 luglio è stata istituita come Giornata Mondiale delle Emoji perché effettivamente nella
faccina raffigurante il calendario viene proprio rappresentato il giorno 17 luglio. Il primo emoji fu creato
da Shigetaka Kurita tra il 1998 e il 1999.

22. La parola emoji nasce dalle parole giapponesi che significano “immagine” e “carattere scritto”.

23. Le emoji si sono poi evolute nel tempo e questo grazie anche agli smartphone e alla
tecnologia. L’introduzione delle tastiere composte da immagini sui dispositivi come quelli Apple o Android,
hanno decretato il loro vero successo.

24. Ad oggi si contano oltre 1800 immagini che possono variare tra il colore della pelle, il sesso ma anche
oggetti, animali, bevande, cibi e negli ultimi tempi anche personaggi trend del momento o anche simboli
nuovi.

25. L’obiettivo del World Emoji Day, oltre a celebrare ogni singola emoji, è quello di promuovere il loro utilizzo,
cercando di diffondere il senso di gioia ad esse associato.

(Adattato da: iodonna.it)


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TITOLI

A. Che c’era prima delle emoji.

B. Chi deve conoscerle e perché.

C. Come evitare gli sbagli nell’uso delle emoji.

D. Da dove deriva il termine “emoji”.

E. Perché hanno cambiato nome.

F. Qual è lo scopo della giornata internazionale.

G. Quando sono diventate famose.

H. Quando sono nate le emoji.

I. Quando usare le emoji.

J. Quante ne esistono.

RISPOSTE
ITEM 0 19 20 21 22 23 24 25

TITOLO E

Punti 3: _____/5,6

PROVA 1 PROVA 2 PROVA 3 TOTALE PUNTI

_______/ 20

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