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Di

Masnata Emanuele
PROLOGO 1 _ ARTE D’OMBRE: “UNA PIACEVOLE NOTTE INSONNE”

SCENA 1

Faerȗn (Capitale dell’isola di Aliseia)


Tra i vicoli della città, un paio d’ore dopo il tramonto.

GUARDIA 1
PRENDETE QUEL TABAXI! STA FUGGENDO CON
LA REFURTIVA!
ARTE
Oh Cazzo Oh Cazzo Oh Cazzo!!!
Avanti Arte, Avanti... ECCO! Lì andrà
bene!

Arte si rifugia in un vicolo molto buio e ha tra le


braccia un libro logoro e impolverato.

GUARDIA 2
Tu! Vai verso la piazza! Io guardo da
questa parte!

Arte alza un dito e lo muove come se stesse


scrivendo qualcosa nell'aria.

ARTE
speriamo funzioni, altrimenti qui altro
che 7 vite!

La scritta poco dopo è abbastanza evidente.

2
ARTE
*sussurrando* Scritta Illusoria!

Una particolare scritta in elfico appare davanti


alla guardia.
È un testo di colore blu e lievemente evanescente.
Recita: "Se cerchi quel lurido Tabaxi, non è
passato di qua, cercate altrove."

GUARDIA 2
Pff! perché io ci casco, sì sì!... Anche
se è strano... Un Tabaxi che conosce
l'elfico? No, impossibile, Deve essere
stato un qualche Bardo locale che ci ha
voluto aiutare, sì, direi che è così!

La guardia lancia un paio di monete d'argento dove


è apparsa la scritta.

GUARDIA 2
Beh, Grazie tante Sir. Bardo Misterioso!

Detto questo la guardia di allontana e prende un'altra


strada, allontanandosi dal nascondiglio di Arte.

ARTE
sì...sono decisamente un branco di
cretini, tanto altezzosi questi elfi, ma
di cervello proprio zero pff… Quei loro
mezzi di locomozione a flusso di Mana
devono averli scoperti completamente a
caso!

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Mentre dice ciò, Arte raccoglie le due monete d’argento,
gli fa fare un saltello con la mano destra per poi
afferrarle al volo e mettersele in tasca.
Gli scappa una risata, ma la sopprime subito per non
farsi sentire
ARTE
...mmmh... Meglio trovare un posto più
appartato...

Arte tira fuori dalla tasca dei pantaloni un foglio di


pergamena piegato in quattro, è una mappa approssimativa
di Faerûn, la capitale Elfica.

ARTE
Ok, stando alla mappa... Perfetto, qui
vicino c'è una libreria chiusa da
qualche anno... Andrò lì!

Il più silenzioso possibile e cercando di non farsi


beccare dalle guardie nei dintorni, Arte si dirige verso
la libreria abbandonata.

FINE SCENA 1

4
SCENA 2

interno dell' libreria "rifugio dei pensieri" (cartello


scritto in elfico)

Aliseia _ notte inoltrata

ARTE:
uhm...vediamo un po'...

la libreria è un edificio di notevoli dimensioni (anche


se dall'estero sembra quasi uno sgabuzzino), su due piani
con una ampia scala a chiocciola che li collega.

ferro battuto, vetro e marmo sono i materiali che


dominano l'ambiente, ma purtroppo anni e anni di
abbandono hanno ridotto l'interno ambiente a un grande
stanzone in via di demolizione. maestoso, bellissimo, ma
ormai è solo il fantasma di quello che probabilmente era
un tempo.

ARTE:
Oh accidenti...deve essere stato un
luogo fantastico! peccato non aver
potuto visitarlo prima...

arte, sconsolato si dirige verso la scala.

ARTE:
speriamo non crolli... Oooh issa!

con un balzo felino, arte si arrampica sulla scala e


inizia a salire approfittando dei suoi artigli da gatto.

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ARTE:
devo fare attenzione al libro...
uhm...ci sono!

Arte schiocca le dita e una mano bianca lievemente


illuminata e trasparente, più o meno delle dimensioni
della mano di Arte, appare per magia.
in tempo a zero, questa afferra il libro da una delle
zampe del Tabaxi e lo tiene con attenzione restando nelle
vicinanze del giovane.

ARTE:
Lo sapevo che la mano del mago mi
sarebbe stata utile! certo che i bardi
sanno proprio il fatto loro!

arrivato in cima, arte fa un lungo sospiro, prende il


libro dalla grande mano evocata poco prima e prosegue.
l'incanto svanisce.

ARTE:
*sigh* mi piacerebbe incontrare di nuovo
quel bardo... Non importa se era un
elfo... era simpatico!
...certo l'ho incontrato solo una
volta... ma era come se lo conoscessi da
una vita. quando mi ha dato il suo
vecchio violino... sapevo immediatamente
cosa fare... sarei diventato un bardo
come lui! mi sarei messo in viaggio!...
sì ma come... e poi a me non interessa
nemmeno essere un bardo... cioè è
bellissimo, e suonare il violino mi fa
stare in pace col mondo...ma quello che
voglio fare è stare qui. in luoghi come
questi, a studiare, a conoscere più cose
possibili sul mondo!

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nel mentre arte è arrivato in un angolo della libreria
piuttosto ben messo, forse l'unico che ancora presenta
gran parte degli elementi intatti.
Prende la tenda ai piedi di una finestra lì vicina, la
appallottola un po', ci si siede sopra e si mette comodo.

ARTE:
Aaah... un po' di comodità! il
lastricato delle strade è così duro...
allora, vediamo un po' cosa c'è in
questo vecchio tomo!

arte apre il libro e una nuvola di polvere si alza


facendolo tossire.

il Tabaxi leva un po' di polvere

ARTE:
fantastico, è in elfico...

Arte ha lo sguardo abbastanza scocciato, data la sua


antipatia verso gli elfi, ma fa spallucce e si avvale
della sua conoscenza della loro lingua.

ARTE:
"Miti e Leggende del Nuovo Mondo" beh!
sembra interessante!
vediamo un po' che dice...

Arte inizia a sfogliare il volume e vede una mappa


insolita con un breve testo accanto.

questo recita:

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"Continente di Ycosædria:

Una gigantesca isola circondata dalle gelide acque


del Mare di Roll.
è una terra dal clima freddo, quasi perennemente
invernale, se non per i mesi estivi in cui la
temperatura si mitiga (20/27°c contro i -5/17 °c
durante il resto dell'anno) .
Yco (così viene chiamato comunemente il continente)
è formato da 7 grandi regioni, ognuna col suo
governo e le sue leggi.
ogni regione è dai tempi più antichi, caratterizzata
dall'essere l'insediamento di una razza ben precisa.
sono 6 infatti le razze che popolano Yco: Umani,
Elfi, Draconidi, Orchi, Tabaxi e Shifeter.
a cui si aggiunge la razza dei forgiati, creature
nate artificialmente per mano delle altre razze.
col passare dei secoli però, questa distinzione è
sempre più vacillata e tramite la legge
unificatrice, ogni abitante di Yco, può vivere
liberamente in qualsiasi continente desideri.
si sono infatti col tempo create delle razze
"ibride" tra cui i mezzelfi e i Mezzorchi.
la regione centrale è quella in cui ha sede la
capitale chiamata città dell'unione ed è circondata
dalle altre 6 che prendono rispettivamente i nomi
di:
•Favonia: lo stato degli Umani
•Aliseia: la regione Elfica
•Monsonia: il dominio degli Orchi
•Maestralia: la landa dei Draconidi
•Zefiria: il territorio degli Shifter
•Grecalia: la terra dei Tabaxi

la regione centrale prende invece il nome di Cælia:


le terre armoniche."

ARTE:
No no no no no no no...aspetta!
ma queste sono informazioni
completamente sbagliate! ycosædria è un
arcipelago, non un continente... mah...

arte chiude il libro e lo mette da parte

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ARTE:
Forse è meglio che torni a casa...
...
...
oh accidenti!
sono troppo curiosooooo!!!!

dopo essersi sfregato la testa con entrambe le mani con


un fare così disperato, come se avesse combinato un
qualche guaio, arte afferra in maniera decisa il libro
che poco prima aveva abbandonato e riprende.

ARTE:

Ah sì questo lo sapevo anch'io!

[…]
"già dai tempi antichi, ogni razza ha sempre
professato la propria religione, ognuna di stampo
monoteista:

 Tabaxi: la dea felina Ailuros: dea della luna e


della fertilità.

 Elfi: il dio silvano Rallathil : dio della


natura e dei boschi.

 Orchi: il brutale dio Ilneval: divinità della


guerra dalla lunga spada insanguinata.

 Draconidi: Aasterinian: dea draconica


dell'intelletto.

 Umani: Nodens: dio dell' caccia e delle arti


curative.

 Shifter: Proteus: il dio polimorfo dalle mille


forme animali.

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i vari santuari, sono posti nelle varie capitali
delle diverse regioni:

 Favonia: Knottigberg
 Aliseia: Faerûn
 Monsonia: Gornval
 Zefiria: Phoræ
 Maestralia: Astre
 Grecalia: Maztica

A Città dell'Unione nella regione centrale cælia, è


posto un grande santuario che funge da pantheon,
dove ogni abitante di ycosædria, può pregare
liberamente il suo dio."

Proseguendo nella lettura, arte assume uno sguardo tra il


perplesso e l'eccitato... come se avesse scoperto
contemporaneamente una falsità e una grande e
meravigliosa verità.

Arte prosegue nella lettura:

[…]
"tutto però giunge a una sua inesorabile rottura.
il continente di Ycosædria subì un cataclisma di
proporzioni inimmaginabili fino a quel momento.
la notte del "Nigrum Venti".

Il cielo si oscurò, come se una eclissi eterna


stesse mettendo in ombra il sole, un velo oscuro, ma
limpido, senza nuvole. come se una cortina di pura
malvagità stesse avvolgendo Ycosædria nella sua
interezza.
Poi uno squarcio nel cielo, come un vetro
frantumato.
6 creature gigantesche apparvero al di sopra delle
altrettante regioni che circondano Cælia.
Ailuros, Rallathil, Ilneval, Aasterinian, Nodens e
Proteus: figure gigantesche che i popoli di Yco
conoscevano bene.

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Quelle stesse creature la cui presenza scandiva la
vita delle sei popolazioni.
Uno dopo l'altro, un potere non proveniente dalla
terra, un potere che solo il cielo poteva
contemplare.
Enormi voragini si aprirono nel terreno, come un
violento uragano che si scatena nelle più grandi e
potenti tempeste, una dopo l'altra le 6 regioni di
Yco vengono distrutte. Da isola ad arcipelago.
solo Cælia sembra salvarsi anche se in minima parte.

da quel giorno, dal Nigrum Venti, il continente di


Ycosædria non sarà più lo stesso.

Tra le varie isole del neonato arcipelago delle


isole di Ycosædria, si diffonderanno diverse teorie.
C'è chi dice che è stato colpa delle regioni
limitrofe che hanno plagiato i loro dei per
scagliarsi sul continente e separarlo.... qualcuno
invece sostiene che la causa di tutto sia da
riscontrare nella regione centrale di Cælia, la
quale nonostante la devastazione, è rimasta in piedi
e al suo posto.

Nessuno però sa quale sia la verità.

Col passare degli anni, queste idee scemarono e la


maggior parte delle persone tornarono a una vita
"normale", le città vengono ricostruite, ma con una
ferita che rimarrà comunque sempre aperta nei cuori
delle popolazioni:
le loro divinità, su cui avevano riposto piena
fiducia, avevano ormai un precedente di distruzione.

C'è una cosa però che desta la curiosità di molti


storici e studiosi...
dopo la fine del Nigrum Venti, sì è registrato un
aumento nel numero dei forgiati che abitano le varie
isole.
I vari censimenti ormai, sono ricchi di elenchi in
cui sono raccolti almeno un centinaio di "persone"
appartenenti alla razza meccanica.
Stessa cosa accadde nelle città, esse iniziarono ad
arricchirsi di macchinari, la cui ingegneria era
sconosciuta ai più.
una tecnologia che in tempi brevissimi invase le
varie isole.

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ma nessuno fece molto caso a ciò. la vita
continuava, il progresso insieme ad essa.
tutto fino al giorno d'oggi, quando l'arcipelago di
ycosædria vede la convivenza pacifica tra le varie
razze e i forgiati i quali però, vengono ancora
considerati come automi al servizio degli altri.
questo atteggiamento porta a numerosi casi di
rivolte e ribellione che vengono sedate con la
distruzione o la riprogrammazione degli automi
coinvolti (non mancano quindi ingegneri, artificieri
o artigiani specializzati tra le file dell'esercito
delle varie isole).

Heografia fisica dell'arcipelago:


La scissione a seguito del nigrum venti, ha portato
a uno squilibrio dal punto di vista climatico ed
ecologico e alla formazione, nelle singole isole di
un clima ben distinto per ognuna delle porzioni
triangolari di Ycosædria che hanno visto la loro
geografia profondamente mutata e differenziata […]"

ARTE:
Il Nigrum Venti?... Ycosædria un
continente distrutto? ma cosa cazzo...
devo saperne di più!

Arte passa tutta la notte a leggere e rileggere il libro


più e più volte, prende appunti, copia la mappa del
continente, fa scarabocchi su scarabocchi finché non si
fa l'alba

ARTE:
*sbadiglio* Ma come? e già giorno?
accidenti... beh almeno ne ho valsa la
pena!

Con un balzo felino (un po' meno "fluido" per la mancanza


di sonno) il ragazzo di alza da terra.

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Dopo essersi scrollato di dosso un po' di polvere, si
dirige verso l’uscita della libreria incrociando con lo
sguardo una figura addormentata poggiata alla finestra.

Dopo poco esce e il sole accecante del mattino lo


accoglie per un altro giorno.

FINE SCENA 2

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SCENA 3

Dopo aver fatto colazione al porto, arte si dirige alla


piazza cittadina, ai piedi della chiesa di Faerûn, pronto
per il suo spettacolo giornaliero.

Sfodera il suo violino e con la custodia aperta davanti a


sé inizia a suonare.

ARTE:
SIGNORE E SIGNORI! BAMBINI E BAMBINE!
PREPARATEVI! IL MAGICO VIOLINO
DEL VOSTRO BARDO FELINO,
SI PRESTA A SUONARE
UNA MELODIA PER AMMALIARE!
UNA CANZONE PER TRASPORTARVI,
UNA SONATA PER RALLEGRARVI!
ORSÙ DUNQUE IO M'APPRESTO!
CHE LO SPETTACOLO, INIZI LESTO!

Arte d'ombre inizia quindi a suonare dolcemente il suo


violino, e tra una strofa e l'altra, fa oscillare
l'archetto in aria, come se stesse maneggiando una
bacchetta magica evocando delle luci danzanti dai mille
colori, alternate a scritte illusorie che più che testi
sembrano grandi scarabocchi colorati e luccicanti.

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ARTE:
BALLATE SIGNORI BALLATE,
PRENDETE UNA DAMA E PRESTO, DANZATE!

E così una coppia di elfi dopo l'altra, iniziano a


dirigersi al centro della piazza.

Questi iniziano a ballare, sono felici, ammaliati dalle


mille luci colorate che volteggiano tra di loro.

Passano un paio d'ore e lo spettacolo termina lasciando


tutti gli spettatori con un umore che raggiante è dir
poco.

ARTE:
Grazie mille, gente! vi ringrazio! siete
stati magnifici!

Man mano che si allontanano, gli spettatori e le varie


coppie lasciano cadere monete su monete nella custodia
del violino, facendo guadagnare al Tabaxi, l'equivalente
di 90 monete d'oro.

ARTE:
...(però altezzosi e per giunta anche
con tanti bei pezzi d'oro da sperperare
eh? Che scazzo questi elfi...beh almeno
questi so già per cosa spenderli! Oggi
si fa shopping!)

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Dopo aver raccolto tutti i suoi averi, arte si appresta a
dirigersi verso il quartiere commerciale, passa prima da
una sartoria, acquistando un gilet verde a righe
verticali, e una mantella smeraldina.
Poi prosegue presso un negozio di articoli per
cartografi, dove acquista inchiostri, pergamene, e
oggetti simili. e un grande zaino di cuoio.
Nel pomeriggio si appresta a fare i conti del denaro
rimasto, decide quindi di procurarsi provviste varie e di
dirigersi nella sua abitazione ai margini di Faerûn (la
zona al limite tra povertà e ceto medio basso).

Arte entra in casa.

ARTE:
Bene... zaino? c'è. pergamene,
inchiostro, piume, compassi, bussole?
ci sono. pugnale (non si sa mai) c'è.
provviste? idem, anche loro! la mia
vecchissima armonica a bocca, pure... e
il violino... sì, perfetto.
Direi che sono pronto!

Vestito con gli abiti appena comprati e messo lo zaino


sulle spalle, afferra il violino e lo fa scomparire con
un gesto della mano.

ARTE:
Direi che è più comodo portarlo così...
meno male che esistono strumenti del
genere, altrimenti non so come avrei
fatto...

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Arte, preparato di tutto punto si dirige verso la porta,
ma non prima di mettersi il vecchio libro logoro nel suo
zaino.

ARTE:
Ora, ho giusto i soldi per prendermi un'
arma che si rispetti e per campare
qualche giorno...

Detto ciò, arte prende e si dirige nell'armeria più


vicina acquistando un meraviglioso stocco in acciaio
nuovo di zecca che si appresta subito a infoderare e
assicurare alla cintura.

ARTE:
Ottimo! ora sono pronto! che il mio
viaggio abbia inizio!

Arte, quindi, si dirige verso i confini della capitale


per iniziare il suo viaggio alla scoperta dei segreti di
Ycosaedria.

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Ycosædria, isola di Monsonia


Caserma reale di Gornval, capitale degli Orchi, presso la
Chiesa di Ilneval.

un giovane Mezzorco si sveglia nella sua stanza nella


caserma.

FINE PROLOGO 1 _ “UNA PIACEVOLE NOTTE INSONNE”

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PROLOGO 2 _ JORN: “L’ESAME FINALE”

SCENA 1

Caserma dell'Accademia militare di Gornval.


Mattina presto, Canta il Gallo.

JORN:
Mmmgghh... Stupido gallo... Ancora
cinque minuti...
È ancora presto per l'esa-
...

Jorn si alza di colpo dal letto

JORN:
OH CAZZO! L'ESAME!

Jorn in tutta fretta si alza, indossa la solita cotta di


maglia con una giacca in cotone bianca con dettagli rossi
(divisa delle reclute).
Correndo si dirige verso la mensa per fare colazione.
Finito, Jorn si dirige con calma (aveva recuperato del
tempo) verso il campo in terra battuta fuori
dall'edificio principale della caserma, davanti alla
Chiesa del dio Ilneval.

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Nonostante Gornval sia la capitale Orchesca, le reclute
sono delle classi più disparate.
Sono in totale una ventina:
cinque umani, tre elfi (di cui un mezzelfo), uno Shifter,
tre Dragonidi, due Tabaxi e sei Orchi (di cui due
Mezzorchi, compreso Jorn).

ISTRUTTORE:
Soldati! Oggi sosterrete l'esame per
diventare Paladini al servizio di sua
Maestà Re Somnus, sovrano di Cælia e
protettore del grande Archipelago di
Yco!

Un grande vociare si sprigiona nell'aria

RECLUTA 1 (UN DRAGONIDE):


Diventeremo le guardie del Re! Non è
fantastico?

RECLUTA 2 (UN UMANO):


Se lo dici tu... Con tutte le minacce
che attentano alla vita del Re....
Diciamo che preferirei tornare a
casa...E STARCI!

ISTRUTTORE:
SILENZIO!!!

*Spiegone* l'esame consiste in alcune prove teoriche e


alcune pratiche.
Le teoriche si basano principalmente sull'uso teorico
degli incantesimi e delle tecniche del Paladino, insieme
a tutto ciò che concerne il combattimento.
Sono presenti domande anche a tema Storico e sul culto
delle 6 divinità di Ycosædria.

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La prova pratica è semplicemente la messa in pratica
delle conoscenze in combattimento.

Nell'aula d'Esame_durante la prova

JORN:
("Spiegare entro cinque righe in cosa
consiste [nome tecnica]"... poi...
"Descrivere in maniera esaustiva tutti i
principi etici e morali che un Cavaliere
deve avere"...
Beh dai sembrano abbastanza semplici...
Bla bla bla....
"Il candidato esponga, riassumendo in
almeno 10 righe i fatti avvenuti nella
grande battaglia di Ycosædria, e il
ruolo avuto delle guardie reali di Cælia
durante lo scontro avvenuto sull'isola
di Monsonia e perché le loro gesta sono
state importanti per l'esito dello
scontro."
Oh cazzo...se solo non mi addormentassi
in tutte le lezioni di Storia...)

Passato il tempo dell'esame teorico, si giunge al momento


di quello pratico.

ISTRUTTORE:
S O L D A T I ! Tra non molto,
sosterrete la prova pratica! Essa si
svolgerà a mo' di torneo, dove i primi
tre, saranno ufficialmente promossi alla
Classe di Paladino e presteranno
servizio alla corte del Re di Città
dell'Unione!
I restanti, che avranno superato anche
la prova scritta,saranno promossi a
Cavalieri, e potranno ritentare il test
tra due anni!
Infine, tutti gli altri, potranno
tornare a casa.

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Gli accoppiamenti sono già stati decisi.
Le regole sono semplici! Sono battaglie
al primo sangue, alla minima ferita
inferta si deciderà il vincitore o lo
sconfitto. Incantesimi o tecniche
superiori a quelle di Primo Livello sono
proibiti, pena la bocciatura immediata!
Potete usare solo un'arma bianca a
vostra scelta!
Gli scontri inizieranno nel Pomeriggio.
Buon proseguimento.

Detto ciò, le reclute si disperdono e si dirigono verso


gli alloggi.

FINE SCENA 1

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SCENA 2

Nei corridoi dell'accademia, una giovane Elfa si avvicina


a Jorn.

GIOVANE ELFA:
Ehi Jorn!

JORN:
Ehi ciao, Thia! Com'è andata la prova
scritta?

THIA:
Benissimo! Penso di aver risposto bene a
tutto! Te?

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JORN:
Bene anche a me! (Eww....in alcune ho
completamente sparato a caso... Ma mi
rifarò nella prova pratica!)

THIA:
Ah, senti Jorn! Ti ho cercato perché
volevo chiederti una cosa, giusto una
curiosità eh, niente di che.. ma..
.
JORN:
Ma?

THIA:
Sai no? Se superi la prova pratica, e
sei tra i primi ,3, ti sarà permesso
stringere un patto con Ilneval...

JORN:
Beh... sì... È un passo importante per
diventare un Paladino... Perché me lo
chiedi?

THIA:
N-no... così... Nel senso... Non ti
preoccupa stipulare il patto...nel caso
superassi la prova?

JORN:
Devo essere sincero? Beh... Non ci ho
mai dato troppo peso, alla fine è una
formalità...

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THIA:

Beh...vero...
Però... Il fatto di scendere ad un
accordo con "il Grande Guerriero delle
leggende e protettore di Monsonia"... Il
solo pensiero mi fa tremare le gambe!
Non so neanche se riuscirò ad alzare la
mia lancia...

JORN:
Stai tranquilla!

Jorn poggia una mano sulla spalla di Thia

JORN:
Sono sicuro che supererai la prova col
massimo della valutazione! Sei una dei
migliori nel corso! Andrà alla grande,
fidati!

THIA:
Grazie Jorn! Darò il massimo!

Una campana suona in lontananza

THIA:
Deve essere la campana dell'inizio della
prova! Buona fortuna!

22
L'Elfa corre via

JORN:
(Bene Jorn, preparati! È il tuo
momento!)

Jorn si schiaffeggia le guance con entrambe le mani e si


dirige anche lui verso il campo in terra battuta.
Arrivato a destinazione, un grande cartello presenta il
diagramma con gli accoppiamenti.
Sono divisi in macrogruppi

JORN:
vediamo con chi sono capitato... Ah!
Bene! Sono contro Geth! È generalmente
bravo, ma la sua tecnica con la spada
non è delle migliori.

Vi è un susseguirsi di scontri, in cui sia Jorn che Thia


ce la mettono tutta e arrivano entrambi tra i primi
cinque.

ISTRUTTORE:
Bene, tra voi cinque, il migliore in
base alla valutazione della commissione,
passerà direttamente alla cerimonia del
Patto.
Gli altri quattro dovranno fronteggiarsi
finché non ne rimarranno altri due.
La prova sì svolgerà domani nel
pomeriggio. Siete Liberi.

Thia e Jorn si incontrano sulla strada per il dormitorio

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THIA:
Wow, Jorn! Sei stato grande!

JORN:
Anche tu sei stata bravissima! I tuoi
movimenti erano perfetti e i tuoi colpi
molto precisi! Hai la stoffa della
Guardia Reale!

THIA:
G-Grazie Jorn!

JORN:
Ora parlando del prossimo incontro, con
chi sei capitata?

THIA:
Contro Grim.

JORN:
Ma no dai, non preoccuparti, è solo un
bulletto, stai attento ai suoi attacchi
che, per dirla tutta sono pure fin
troppo ripetitivi.
Ce la puoi fare, è tutto fumo e niente
arrosto!

THIA:
...speriamo, ho tanta paura.

24
JORN:
Non preoccuparti, Thia! Ci sono io con
te!

Jorn si batte il pugno sul petto e fa un sorriso


"Wholesome"

THIA:
Grazie Jorn... Lo apprezzo molto

JORN:
Beh, siamo arrivati ai dormitori! Direi
che ci vediamo domani! Non ti lascerò
vincere, sappilo!

THIA:
Io non ci giurerei!

Entrambi scoppiano a ridere


THIA:
Beh, Buonanotte!

JORN:
Buonanotte!

FINE SCENA 2

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SCENA 3

Di prima mattina, Jorn insieme a due reclute Grim e


Rhogar (rispettivamente un Umano e un Dragonide) si
ritrovano presso lo stesso campetto del giorno
precedente.

JORN:
(Non c'è Thia... Dove diamine è finita?
Solitamente non arriva mai in ritardo!)

ISTRUTTORE:
Dato che la signorina Nailo non ha
ancora deciso di presentarsi, inizieremo
con l'incontro tra Jorn e Rhodgar
"Scalatore" Turnuroth.
Avanti voi due, ai vostri posti.

I due aspiranti paladini sì mettono in posizione.


Jorn impugna un curioso spadone dalla lama nera. Il suo
avversario una scintillante spada dalla lama larga e
apparentemente senza la punta (ma non spezzata).

RHODGAR:
Pronto a tornare da mamma, Jorn?

JORN:
Oh, Avanti Rhod! Lascia perdere i
giochetti e fammi vedere di cosa sei
capace!
(Thia, dove sei finita?!)

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Jorn assume uno sguardo preoccupato.

RHODGAR:
Che c'è Jorn? Hai paura?

Mentre dice quelle parole, inizia a caricare il Mezzorco,


con la spada tenuta con la lama ben sollevata, pronto a
sferrare un fendente verticale dall'alto.
Quest'ultimo viene facilmente bloccato da Jorn che devia
il colpo con lo spadone.

RHODGAR:
Mmgrrh!

JORN:
Io? Paura? Pff! Non sottovalutare MAI un
Bastardo.

E detto ciò, Jorn assume uno sguardo di sfida e solleva


la sua arma, puntandone la punta contro Rhodgar.

JORN:
Ehi Rhod!

RHODGAR:
Si? Dimmi Jorn!

Rhodgar si prepara a ricevere il colpo

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JORN:
Sai cosa mi piace di voi Dragonidi?

RHODGAR:
Dove vuoi arrivare?!

Rhodgar è visibilmente teso, ma resta concentrato.

JORN:
Avete la pellaccia così dura, che posso
dare liberamente sfogo a tutte le mie
energie!

E detto questo, Jorn Carica


con un potentissimo affondo. Rhodgar prova ad evitare il
colpo, ma Jorn all'ultimo istante ruota la lama colpendo
Il Dragonide sul fianco con il piatto dello spadone,
scaraventando l'avversario a terra.
Quest'ultimo perde la spada di mano e cade a terra a
circa un paio di metri dal suo possessore.
Jorn quindi, si avvicina a Rhodgar con l'arma puntata
contro quest'ultimo.

JORN:
Allora, Rhod! Che fai? Ti arrendi?

Rhodgar, sdraiato a terra, alza le braccia in segno di


resa.

RHODGAR:
Mmgh... Va bene va bene...*coff* hai
vinto tu!

28
ISTRUTTORE:
Jorn vince l'incontro e passa al turno
successivo!

JORN:
(Ottimo! Peccato per Thia... Sì è persa
tutto lo scontro...)

Poco dopo il secondo istruttore comincia a parlare

ISTRUTTORE2:
Ho un annuncio da fare! Per la mancata
presenza in sede, la recluta, Thia
Nailo, verrà bocciata al suo esame
pratico, facendo avanzare il suo
avversario, il signor Reepær, con una
vittoria a tavolino!

JORN:
C-C-COSA?!

FINE SCENA 3

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SCENA 4

JORN:
(m-ma.. l'ho vista ieri sera... Era
preoccupata, sì... Ma non avrebbe mai
abbandonato il suo esame! Era molto
importante per lei!)

JORN:
Scusi signor Instruttore!

ISTRUTTORE:
Sì? Dimmi Jorn.

JORN:
Mi devo assentare, per qualche momento!

ISTRUTTORE:
*guarda l'orologio* s-sì. Direi che
possiamo fare una breve pausa... Ha
cinque minuti!

JORN:
Sì!

30
Jorn corre in fretta e furia verso il dormitorio delle
ragazze dirigendosi verso la stanza di Thia.

JORN:
Scusate! Perdonatemi! Sto cercando Thia!
L'avete vista?
(Oh accidenti.... Dove si sarà
cacciata?! Ah eccola qui! La sua stanza)

Jorn entra dentro la stanza.


L'ambiente è perfettamente in ordine, letto, scrivania,
armadio... Tutto perfettamente in ordine, come se fosse
sempre stata vuota.

JORN:
Ma come è possibile? Thia!!!
Dove sei?! Thia!!

RECLUTA 1:
Ehi! Cos'hai da urlare?!? E perché ti
trovi nel dormitorio femminile? Eh?!

JORN:
Perdonami *inchino di rispetto* stavo
cercando Thia... Thia Nailo. L'ha mica
vista?

RECLUTA 1:
N-no, non la vedo da prima del vostro
esame di ieri... Perché? È successo
qualcosa?

31
RECLUTA 2:
*si avvicina* Ehi ciao!

RECLUTA 1:
ciao...

RECLUTA 2:
C'è qualche problema?

RECLUTA 1:
Thia, l'hai vista?
Questo ragazzo la sta cercando, è un suo
amico.

JORN:
Sì, sono Jorn, piac- ARGH! *Sì gratta la
testa con entrambe le mani* Non ho
tempo! Hai visto Thia? Sì o no?

RECLUTA 2:
N-no, mi dispiace...
Aspetta... *Alza lo sguardo verso l'alto
ponendo l'indice a contatto col mento*
Ora che ci penso, ieri notte guardando
dalla finestra, l'ho vista che si
dirigeva verso il bosco... La cosa mi ha
sorpreso, soprattutto perché era molto
tardi! E lei non è mai in giro a
quell'ora!

32
JORN:
Il bosco? E perché mai sarebbe dovuta
andarci...?

RECLUTA 2:
Ah, non chiederlo a me...

JORN:
Va bene, grazie mille! *Sì inchina di
nuovo*

RECLUTE 1 E 2:
figurati....

Jorn fa per dirigersi verso il bosco, quando l'istruttore


lo vede e dice:

ISTRUTTORE:
Jorn! Cosa vuoi andare a fare nel bosco
eh?! L'esame sta per riprendere, svelto,
vieni al campo, ORA!

JORN:
MA IO... Argh...va bene!
(Ti prego, Thia! Resisti 5 minuti!
Arriverò da te in un attimo! Oh,
Ilneval, proteggila per il tempo
necessario, ti supplico!)

Jorn e l'istruttore di dirigono verso il campo


lasciandosi il bosco alle spalle

33
Al campo...

ISTRUTTORE:
Ha ora inizio lo scontro tra Jorn e
Reepær Grim.
Reclute, Preparatevi!
Questo scontro deciderà l'esito finale
dell'esame!

JORN:
Preparati a perdere!

GRIM:
Pff... Ho già vinto gneheheh!

Jorn rivolge lo sguardo al bosco, preoccupato, ma in un


istante, scuote la testa e prende un po' della
concentrazione che aveva perso in quell'istante.

GRIM:
Allora? Come sta Thia?

JORN:
Thia? Cosa vuoi da lei?!

Jorn è visibilmente alterato, come se il solo nome della


sua amica fosse stato profanato.

34
GRIM:
Mah niente...

JORN:
Avanti Parla! *Sfodera lo spadone e lo
punta contro l'avversario*

GRIM:
No dai, niente di che, avanti!
Cominciamo! Gneheheh

Grim sfodera la sua spada. È una comune spada ricurva,


dalla lava abbastanza dentellata.

JORN:
Vedo che non hai avuto fortuna nella
scelta dell'arma!

GRIM:
Beh...no... Ma non è importante l'arma
no? L'importante è come la si usa!

JORN:
che vuoi dire? Ovvio che è così!

Jorn è ancora più alterato... Per un secondo gli tremano


le mani, ma in un attimo torna in sé

35
ISTRUTTORE:
Iniziate!

Grim carica con un fendente orizzontale ma viene


facilmente intercettato da Jorn che respinge l'attacco
facendo cadere l'avversario a terra e contrattacca con un
fendente verticale dall'alto, mancando Grim per un
soffio, in quale ha schivato il colpo rotolando di lato.

GRIM:
Ouch! Per un soffio gneheheh!

JORN:
Cos'hai da ridere?!

GRIM:
No niente, pensavo a Thia...

JORN:
che vuoi dire?!

In Jorn pare ribollire... Come osava nominare Thia, con


quel sorriso? Cos'era successo alla sua amica? Perché non
era lì, al posto di Grim, a lottare per il successo
dell'esame?

GRIM:
Pensavo...

36
JORN:
AVANTI! PARLA!

GRIM:
GNEHEHEHE!

JORN:
SMETTILA DI RIDERE!

Grim si fa scuro in volto, ma mantenendo quel suo sorriso


sadico.

GRIM:
Pensavo...anzi, forse ho compreso...
Come si è sentita Thia, un attimo prima
che le dilaniassi il suo piccolo corpo
elfico con la mia spada!
GNEHEHEHEHEHEHEH!!!!!

Jorn da bollente com'era diventato dalla rabbia, sì fa


ora prendere da un gelo colmo di disperazione, le sue
mani tremolanti fanno cadere lo spadone a terra e pesante
cade in ginocchio.

JORN:
T-thia è... Tu...
T-thia....
THIAAAAAAAA!!!!!

GRIM:
GNEHEHEHEHEHEHEHEHEHHEHEHEH!
GNEHEHEHEHEHEHEHEH!!!!!

37
FINE SCENA 4

SCENA 5

La disperazione in Jorn era immensa, un profondo gelo gli


attanagliava l'anima. Ogni sua altra emozione gli era
stata prosciugata, rimanevano solo disperazione e
risentimento.
E se avesse rinunciato allo scontro e fosse andato nel
bosco? Probabilmente avrebbe potuto salvarla.
E se ieri sera l'avesse accompagnata nella sua stanza?
Probabilmente avrebbe saputo del suo infausto incontro
con Grim.
Erano questi i pensieri che correvano nella mente di
Jorn.
Tutte semplici azioni che avrebbe potuto fare per salvare
la sua amica.

Mentre Jorn è in ginocchio, "congelato" sul posto, con lo


sguardo vacuo, in preda ai suoi pensieri disperati, Grim
infodera la sua spada e si avvicina al giovane Mezzorco.

Grim, inizia a prenderlo a pugni in faccia, mantenendo


sul suo volto un sorriso sadico e inquietante.

Jorn lascia cadere lo spadone a terra.

GRIM:
Avanti Jorn, facciamo durare questo
scontro un po' di più, che dici? Eh?

JORN:
...

38
Grim continua a sferrare pugni
incessantemente

JORN:
...

ISTRUTTORE 1:
Dobbiamo fare qualco-

ISTRUTTORE 2:
Se la devono risolvere da soli... È il
LORO esame, anche se il signor Reepær ha
commesso un crimine punibile con la
morte, l'esame deve continuare, con lui
faremo i conti dopo.

ISTRUTTORE 1:
O-ok signore.

GRIM:
Che c'è? Non reagisci? GNEHEHEHE! Hai
PAURA?

JORN:
...

All'improvviso una voce rompe il silenzio nell'anima di


Jorn.

39
???:
Ehi. Ragazzo...
Mi senti?

JORN:
(Chi...chi sei?)

???:
Ora non è importante...ma dimmi...tutto
ok?

JORN:
(Ma certamente! Grim ha solo UCCISO la
mia migliore amica, e io non ho fatto
NULLA per impedirlo, ovvio che sto
bene!)

???:
Beh, ottimo! Vedo che l'umorismo non ti
manca anche se a quanto pare. Sei in
preda alla disperazione più assoluta...
Ma non ti preoccupare...

JORN:
(Eh? Che intendi dire?)

???:
Ragazzo, tu non lo sai... Ma da quando
hai toccato quella spada, hai stipulato
un contratto col sottoscritto.

40
JORN:
(Vuol dire che sono diventato un
Paladino? Chi sei tu?)

???:
Tempo al tempo... E no... Un contratto
del genere non ti fa diventare Paladino,
ma hai accesso al potere di questa
spada, che io stesso ho forgiato con
parte della mia anima.

JORN:
(Ho capito, tutto molto bello, Ma Grim
mi sta ammazzando...a suon di pugni)

???:
Infatti...quindi che aspetti? Reagisci!

Jorn ancora in un certo stato di trans, alza la mano


davanti a sé.

Grim interrompe la raffica di pugni.

GRIM:
Che vuoi fare? Darmi uno schiaffetto?
Gneheheheheh!!!!

Lo spadone di Jorn, rimasto a terra, scompare in un lampo


di luce bordeaux nella mano del Mezzorco sotto forma di
Un dado a dodici facce.
Forma che mantiene solo per un istante in quanto torna a
prendere la forma di spadone che con la lama ferisce alla
gola Grim che cade a terra tenendosi il collo con le mani

41
GRIM:
COSA HAI FATTO?!?!! ISTRUTTORI! MI VUOLE
UCCIDERE!!! MMMGGHAAARGH!!!! FERMATE
JORN!!! È UN ASSASSINO!!!

Gli istruttori sono impassibili.

ISTRUTTORE 1:
Dichiaro vincitore Jorn per vittoria
nello scontro al primo sangue! Portatelo
in infermeria, deve essere curato
immediatamente. Ha ricevuto ferite
fisiche ingenti ...se non anche di altra
natura.
...e avvisate le autorità, abbiamo un
criminale qui.
Grim Reepær, sei in arresto per
l'omicidio di Thia Nailo.

GRIM:
MA IO NON-

ISTRUTTORE 2:
SILENZIO! Ne parlerà alle guardie!

Grim viene scortato fuori dall'Accademia mentre Jorn in


infermeria dove resterà per qualche giorno.

FINE SCENA 5

42
SCENA 6

Passa il tempo
Jorn è stato dimesso dall'infermeria.
Nei giorni a seguire, avviene il funerale di Thia, a cui
partecipa anche Jorn che davanti alla tomba dell'amica
non poteva fare altro che crollare a terra in ginocchio
con uno sguardo pieno di risentimento e frustrazione per
non aver fatto nulla.
I suoi compagni dell'accademia sono tutti avvolti da una
profonda aura di tristezza, nonché rabbia nei confronti
di Grim.
Un continuo vociare occupa l'area.
Quella sera, nella stanza di Jorn.

RHODGAR:
Ehi amico...tutto bene?

JORN:
No...non va un cazzo bene...

43
RHODGAR:
... E-ehi... Per qualsiasi cosa, noi
siamo qui per te...e.... Sì insomma...

JORN:
Non ti preoccupare Rhod, lo so.

Rhodgar esce dalla stanza dove incontra altre reclute.

RHODGAR:
Ragazzi, non entrate, lasciatelo in
pace, non è in vena di visite.
NO, NON TE NE FREGA UN CAZZO SE ERANO
FIDAN-

Rhodgar chiude la porta alle sue spalle.

JORN:
(Devo andarmene ...
Non ha senso che io resto qui...fanculo
tutto, fanculo la cerimonia... Non ha
senso...)

Detto ciò, Jorn si alza, esce dalla stanza superando


noncurante l'ammasso di reclute dietro la sua porta.
Ha sulle spalle uno zaino e lo spadone che ha usato
durante il suo esame.

Noncurante di tutto, e tutti, anche degli istruttori,


esce da Gornval e parte per il suo viaggio in cerca di
una redenzione che non sa nemmeno se è degno di ricevere.

44
FINE SCENA 6

Maestralia.
Una gelida mattina come le altre nella città di Astrea.
Le botteghe aprono, compresa una piccola fucina.

*BOOOOOM*

TORINN:
Oups...

FINE PROLOGO 2 _ “L'ESAME FINALE”

45
PROLOGO 4_TORINN: ”QUELLA NOTTE NEL BOSCO”

SCENA 1

Isola di Maestralia_ Città di Astrea.


Quartiere commerciale.

*BOOOOOM*

TORINN:
Oups...

DRAGONIDE ADULTO:
TOOOORIIIIINN!

TORINN:
S-sì, Papà?

BHARASH:
VIENI SUBITO QUI!

46
Torinn va da suo padre, il quale si trova all'interno
della sua bottega davanti all'enorme squarcio creato
dall'esplosione.

TORINN:
Woah! Ma che figata! Una nuova
decorazione per la facc-

BHARASH:
MORDISCUDO! SIEDITI QUI

TORINN:
Ehi! Non usare il mio nome da bambi-

BHARASH:
HO DETTO-

Un cospicuo ammasso di gente si sta avvicinando alla


fucina tutta squarciata.

BHARASH:
Mordiscudo, vieni di là dentro casa,
dove IL VICINATO NON PUÒ FARE IL
FICCANASO!!!

E sentendo la rabbia di Bharash, la piccola folla sembra


diradarsi.

TORINN:
Va bene, va bene, che c'è?

47
BHARASH:
Io e te dobbiamo parlare.
Da drago a drago ok?
E levati quegli occhiali che ci vedi
benissimo.

TORINN:
Non sono occhiali, sono lenti
protettive... Sai, saldo aggeggi tutto
il giorno...

BHARASH:
In ogni caso...

Il padre di Torinn pare lasciarsi temporaneamente la


rabbia di prima per sedersi a tavola insieme a suo
figlio.

BHARASH:
vedi Torinn, figlio mio... La nostra
famiglia...

TORINN:
..."È una delle più antiche famiglie di
fabbri nella storia di Ycosædria" ...lo
so papà...lo so..

BHARASH:
contento che tu ne sia consapevole ma,
vedi...non è quello il punto...
Vedi Figliolo...la nostra famiglia è..

48
Bharash fa un lungo e profondo respiro

... sull'orlo del lastrico...

TORINN:
co-cosa...?

BHARASH:
...

Torinn si alza di scatto battendo le mani sul tavolo.

TORINN:
STARAI SCHERZANDO SPERO! TUTTE LE SPADE,
LE ASCE, GLI ELMI, LE ARMATURE E TUTTO
L'EQUIPAGGIAMENTO CHE PRODUCIAMO OGNI
SINGOLO GIORNO? È TUTTO BUTTATO?

BHARASH:
No, Torinn certo che no...

TORINN:
E ALLORA COME ME LO SPIEGHI? EH?

BHARASH:
Vedi...

L'uomo fa cenno di risedersi al figlio, ma quest'ultimo


lo ignora e gli dà le spalle accendendo il camino con
piccolo e sottile soffio di fuoco. Poi prende una sedia e

49
si siede davanti alla fiamma appena generata, buttando
ogni tanto un ciocco di legno per alimentarla.

BHARASH:
Lo sai che negli ultimi anni.. i
Forgiati sono diventati sempre più
numerosi in città... E che la loro
tecnologia... O come vogliono
definirla... Si sta propagando sempre di
più. Ormai sempre più persone vogliono
procurarsi tale tecnologia e i nostri
prodotti stanno diventando sempre più
"obsoleti"... Che probabilmente vuol
dire che ormai i nostri pezzi di
equipaggiamento non sono più al passo
coi tempi... Non so...

TORINN:
Ma ti credi che non lo sappia?
Cosa credi che faccia ore e ore nel
retrobottega?
Perché credi che sia diventato un
Artificiere?
Quasi una volta a settimana, vado nelle
città vicine con le guardie a sedare le
rivolte di quei maledetti automi
senzienti.
Ho visto la loro "tecnologia", papà.
So come funzionano le nuove armi...
Ogni giorno lì dietro tento di rinnovare
i nostri prodotti... Di renderli più
consoni...
Lavoro ogni giorno per questa fucina del
cazzo!
E tu ora mi dici che stiamo fallendo?
QUANDO CAZZO AVEVI INTENZIONE DI DIRMELO
EH?
QUANDO SAREMMO STATI GIÀ SOTTO A UN
PONTE? AL GELIDO FREDDO DI ASTREA? A
MORIRE DI FAME?

50
BHARASH:
io...

TORINN:
No, Papà...basta così. Non voglio più
sentirti.
Esco.
E non aspettatemi per cena.

E il giovane Dragonide prende la sua giacca ed esce di


casa (attraversando lo squarcio nel muro creato poco
prima) con uno sguardo tra rabbia e delusione.

FINE SCENA 1

_________________________________________________________

51
SCENA 2

Passa poco tempo da quando Torinn è uscito da casa sua,


quando incontra Adran, un mezzelfo, suo caro amico.

ADRAN:
Ehilà Torinn! Bello mio! Come va?

TORINN:
Ehi...ciao Ad.

ADRAN:
Ehi amico! Che c'è? Suvvia! Hai solo
litigato con tuo padre – imamgino- non
stai andando al patibolo!

TORINN:
Beh più o me- ASPETTA… COME HAI FATTO
A…?

52
ADRAN:
Cosa? Io? Non ho detto niente! Beh che
dici se ci andiamo a bere qualcosa eh?
Un bel sidro....?

TORINN:
Ah beh buono il sidrrrrraspetta un
attimo....
Avanti sputa il rospo, come hai fatto a
saperlo?

ADRAN:
Ho origliato la conversazione con tuo
padre...

Torin guarda l’amico con un’espressione che annoiata è


dir poco
TORINN:
...ho capito...beh... Ti spiego tutto
alla locanda, andiamo.

E i due amici si dirigono a una locanda lì vicino: "Il


Drago D'Oro" , il locale che frequentano di più in
assoluto.
Entrano e si siedono al bancone.

ADRAN:
Ehi Kriv! Due Bicchieri di Sidro!

KRIV:
Va bene, arrivano!

53
Kriv, il barista (è un Dragonide sulla 30ina ben
piazzato, dalle scaglie bronzee con indosso un gilet nero
con sotto una camicia bianca sbottonata sul petto, un
attimo prima stava pulendo la cristalleria), lascia
scivolare due bicchieri riempiti per un quinto da quello
che sembra sidro e con il restante da ghiaccio a cubetti.
Adran inizia subito a Bere, ma Torinn, prende il
bicchiere e se lo passa tra le mani scuro e abbattuto in
volto.

ADRAN:
PFFFFFFUUUUUU!!! KRIV! QUESTO È SUCCO DI
MELA!!!

KRIV:
Ovvio Adran, te e Torinn siete ancora
dei ragazzini, non serviamo alcolici ai
minorenni

ADRAN:
E dai Kriv!

KRIV:
no.

TORINN:
Lascia stare Ad... È buono, bevilo. E
poi manco ti piace il Sidro...

Torinn beve il suo bicchiere di Succo di Mela

ADRAN:
...h-hai ragione... Scusa Kriv

54
KRIV:
*in elfico* No problem!

Kriv torna a pulire i bicchieri e a riordinare il


bancone

ADRAN:
Comunque Torinn, non ti preoccupare per
la fucina, ne uscirete, infondo la
vostra…

I due dicono quindi all’unisono:

ADRAN E TORINN:
…"È una delle più antiche famiglie di
fabbri nella storia di Ycosædria"

TORINN:
*ridacchia* Fa sempre ridere…

ADRAN:
Già… BEH! Che dici di andare nel bosco
fuori città?

TORINN:
Dobbiamo proprio? Non sono proprio in
vena di giretti oggi…

55
ADRAN:
Dai, Torinn, è un bel posto per
rilassarsi, per schiarire un po’ i
pensieri! E poi ci andiamo sempre quando
capitano quelle giornate “no”, non dirmi
che ti sei dimenticato.

Torinn si alza dallo sgabello del bancone, si infila la


giacca e si avvia all’uscita.

TORINN:
Hai vinto, andiamo! Ah, Grazie mille
Kriv!

Detto ciò Torinn poggia 2 monete di rame sul banco, Kriv


le prende e le mette nella tasca del suo grembule.

KRIV:
Di niente! Buon divertimento, ragazzi!

Quindi i due amici escono dalla locanda e si dirigono


verso il bosco fuori Astrea.

FINE SCENA 2

_________________________________________________________

56
SCENA 3
I due ragazzi arrivano quindi all’ingresso del bosco

ADRAN:
Brrr… E chi se l’aspettava che si
sarebbe messo a fare così freddo! Torinn
te non senti nu- Ah giusto…
TORINN:
Che c’è?

Mentre dice queste due parole, dalla Bocca di Torinn


escono delle fiammelle

ADRAN:
Uffa vorrei produrre anch’io delle
fiamme…

TORINN:
Stai tranquillo Ad… Sei già caldo di tuo

E Torinn fa l’occhiolino all’amico.

57
ADRAN:
Ah… molto divertente…davvero!

La faccia di Adran è un misto tra l’annoiato e lo


scocciato, con un pizzico di imbarazzo.

TORINN:
Dai Ad, si scherza! Suvvia entriamo nel
bosco.

I due ragazzi entrano nel bosco.


Dopo non molto tempo si ritrovano nel fitto della
foresta. L’aria si fa più fredda e non ci vuole molto che
inizi a nevicare.
Adran chiude il suo giaccone
Torinn continua tranquillo a camminare nel bosco davanti
ad Adran, abbastanza sovrappensiero, continuando a
rimuginare sulla sua lite col padre.

TORINN:
(Credo di dovere delle scuse a papà…
Stasera appena torno a casa lo farò… E
domani, vediamo di guadagnare qualche
soldo, ho giusto qualche strumento nuovo
di zecca da far provare a qualcuno).

ADRAN:
Ehi Torinn!

TORINN:

ADRAN:
Mordiscu-

58
TORINN:
Non chiamarmi col mio nome da-

ADRAN:
Ah ma allora rispondi!

TORINN:
…Scusami Ad, che c’è?

ADRAN:
Torniamo in città prima che scoppi una
bufera, si sta alzando il vento e non
vorrei dover pasare la notte al freddo
gelido di Maestralia…

TORINN:
Ah…sta nevicando? Ah! Sta nevicando!

ADRAN:
Buongiorno, principessa! Avanti bel
ragazzone! Torniamo a casa.

TORINN:
Ok, ok!

59
Torinn ogni tanto continua a sputare delle fiammelle
mentre parla.
E con Adran, fa marcia indietro e segue l’amico verso
l’uscita del bosco, ma non passano neanche 10 minuti che
la neve si fa più fitta e una bufera inizia a
imperversare.

ADRAN:
Ah perfetto! Sbrighiamoci Torinn!...
Torinn?
TORINN!!!

TORINN:
AD! DOVE SEI, AD!!!

La forte bufera ha separato i due amici.


Adran si trova poco dopo all’uscita del bosco.
La tempesta di neve soffia ancora violentemente

ADRAN:
TOOOOORINN!!!

FINE SCENA 3

_________________________________________________________

60
SCENA 4

Il tempo pare interminabile, dieci minuti? Qualche ora?


Oppure una manciata di secondi? Difficile a dirsi. La
forte bufera sembra aver trasportato Torinn in un immenso
spazio bianco e gelido.
Torinn prende una direzione e prosegue per essa,
sbattendo accidentalmente sugli alberi che sembrano quasi
apparire dal nulla.

TORINN:
AHIO! Dannatissimi alberi… Ma chi li ha
piantati qui in mezzo al sentiero… Uh? E
quello cos’è?

Una luce fioca appare in lontananza

Torinn:
Ehi! Deve essere qualcuno!
EHI! LAGGIU’! MI SENTITE? MI SONO PERSO
NELLA BUFERA!
EEEEEEHI!

Ma non giunge risposta.


Torinn quindi decide di proseguire nella direzione della
luce finchè non giunge all’ingresso di quella che pare
essere una grotta scavata in una grande roccia.

61
TORINN:
… E io che credevo fosse qualcuno… Però…
Niente male questa Fiamma Perenne! Quasi
quasi…

Il giovane dragonide decide quindi di prendere la torcia


agganciata sulla parete della grotta e di porseguire al
suo interno

TORINN:
Chi lo sa… magari qui dentro c’è
qualcuno che ci vive… O se non è così,
almeno ho un riparo dalla bufera!

Il ragazzo si addentra all’interno della grotta


attraversando stretti cunicoli e ampie sale tempestate di
stalattiti di ghiaccio e calcare.
Passa quella che probabilmente poteva essere un’ora e
Torinn giunge in una grande sala, che poteva essere di
tutto tranne che una grotta. Un tempio? Una cripta?
Sicuramente però, quella grande stanza era dedicata a
qualcuno di veramente importante. Poiché al centro di
essa, circondata da un colonnato molto ricco con colonne
tortili in pietra bianca, si erge una grande statua di
una draconide con indosso un velo elegante tempestato di
pietre preziose in una posa che ne suggeriva un grande
intelletto ed ingegno. Nella mano destra pare tenere un
grande martello le cui forme poco si sposano con
l’aspetto antico dell’immensa scultura.

TORINN:
Woah… E chi se l’aspettava che fuori da
Astrea esistesse un luogo del genere? E’
bellissimo!

Torinn cammina intorno alla statua ammirandone la


bellezza e tutti i dettagli architettonici che
caratterizzano la sala, finchè non nota sul piedistallo

62
della scultura una placca dorata con incastonata una
pietra arancione di forma piramidale che pare
incandescente per via del suo colore arancio e al cui
interno sembra galleggiare un “quattro” (in caratteri
romani n.d.a.).
Intorno alla pietra vi è un’iscrizione in draconico che
recita:

Torinn incantato dalla pietra la afferra e senza alcuna


difficoltà riesce ad estrarla.
Essa si illumina e nell’aria riecheggia una voce
femminile:

???:
Oh! Finalmente qualcuno ha preso la
pietra, saranno passate centinaia di
anni! MMMMMMMGHHHH finalmente un
briciolo di libertà… Oooh, ma sei un
dragonide! E anche molto affascinante
devo dire…

TORINN:
Oh…Ehm… Grazie…? E tu chi sei?

AASTERINIAN:
Io sono Aasterinian, la dea dragonide
dell’intelletto e patrona di Maestralia,
la landa dei Dragonidi! Figlio mio! Mi
avrai pur riconosciuta da questa
merovigliosa statua che mi hanno
realizzato, no? Questi giovani! Bellocci
ma ignoranti come non so cosa! Ohohoh!

TORINN:
Ma te non-

63
AASTERINIAN:

Ovvio sciocchino, non sono certo tua


madre! Non sei mica il protagonista di
un film te! Chi ti credi di essere? Un
giovane ragazzo che scopre di essere un
dio dopo aver parlato con suo padre
tramite una statua che ha preso vita
dopo essere stata colpita da un fulmine?
Ma fammi il piacere!
TORINN:
Ma io non-

AASTERINIAN:
Tranquillo, ora ti spiego tutto.
Quello che hai raccolto è un Dice Core,
un frammento della mi anima che ho
lasciato qui a Maestralia per
proteggerla da una minaccia che incombe
su Ycosaedria.
Da solo però questa pietra non è
abbastanza, devi trovare gli altri Dice
Cores e i loro possessori.

TORINN:
Ma di che minaccia stai parlando?

AASTERINIAN:
Mai sentito parlare del Nigrum Venti?

TORINN:
Quella favoletta su Ycosaedria come
un’unica isola distrutta dai sei durante
la Notte del vento Nero?
Sì… Ho presente.

64
AASTERINIAN:
La conferma che voi giovani siete tutto
muscoli e niente cervello… Non è una
favoletta da quattro soldi come
Dragoncello Rosso o BiancaSerpe e i
Sette Uman… Ok.. forse questo è un film
per adulti… MA ANDIAMO OLTRE!
La tua missione come possessore del mio
Dice Core è di riunirti con gli altri
Possessori e affrontare la minaccia che
incombe su questo -aimè- arcipelago, ma
ti spiegherò i dettagli strada facendo,
ora dobbiamo andare… AAAAAAH FERMO UN
ATTIMO! Mi sono dimenticata una cosa!
Quella pietra non è solo una gemma!
Prova a tenerla nella mano e a
concentrarti su di essa!

TORINN:
Oh…ok?

Torinn stava procedendo verso l’uscita


della cripta quando si ferma e fa quello
che Aasterinian gli ha chiesto.

In un batterdocchio la piccola piramide prende la forma


di un grosso martello, come quello rappresentato nella
statua.

AASTERINIAN:
Questo mio caro è un piccolo dono da
parte mia, fanne buon uso!
Bene, direi che è meglio se ti riporti a
casa, “Occhiolino”.

TORINN:
C’era bisogno di dire “Occhiolino”

65
AASTERINIAN:
Beh, non puoi vedermi, quindi te lo
dico, ovvio, no?

TORINN:
Ooook, Se lo dici tu…

E detto ciò dopo poco tempo Torinn si trova fuori dalla


foresta, appena fuori dalla città.
Il suo amico Adran è rimasto lì ad aspettare il suo
ritorno.

ADRAN:
TORINN! SEI TORNATO! Stai bene? Sei
Vivo? SEI VIVO! Ho Avuto tanta paura,
amico!
TORINN:
Tranquillo Ad, sto bene

Torinn si mette a ridere e lungo il tragitto verso casa


gli racconta per filo e per segno tutto ciò che gli è
accaduto.

FINE SCENA 4

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66
SCENA 5

Il giorno dopo Torinn spiega l’accaduto al padre che


decide di dargli il suo sostegno.

BHARASH:
Figliolo… Mi raccomando riguardati… Io
terrò a bada la fucina fino al tuo
ritorno, e porta qualche bella
cianfrusaglia dalle altre regioni, ok?

E deto ciò Bharash dà una pacca fortissima sulla schiena


del figlio che si fa scappare un colpo di tosse e un
sorriso lievemente forzato.
Non è più tanto arrabbiato, solo non riesce a dimenticare
la discussione del giorno prima.

BHARASH:
Ah Torinn, tieni, questo è per te.

TORINN:
Cos’è?

BHARASH:
Lo chiamano Revolver. E’ tipo una mini-
balestra, ma anziché le fre-

67
TORINN:
Papà… so cos’è… e… Grazie…

BHARASH:
E’ solo un rottame eh, quindi fanne
quello che vuoi… Ma magari può servirti…
sei te l’Artefice!

Torinn annuisce.
Preparate le sue cose, il giovane dragonide esce di casa
e incrocia il suo amico Adran.

ADRAN:
Aspetta Torinn

TORINN:
Si? Dimmi Ad.

ADRAN:
Quindi…Dovrai partire… Non ci vedremo
mai più…

TORINN:
Adran…DEVO partire… o finirà che non
potremo davvero vederci mai più. E poi
la fucina di mio padre ha bisogno di
andare avanti. Non potrò mai trovare
delle nuove idee per gli equipaggiamenti
se rimango qui ad Astrea…
E poi Ad, la mia…

68
ADRAN E TORINN:
…"È una delle più antiche famiglie di
fabbri nella storia di Ycosædria"

Entrambi si mettono a ridere

ADRAN:
…Hai ragione Torinn, scusami… Solo…Fai
attenzione d’accordo?

TORINN:
Ma certo Ad!

ADRAN:
Avanti vieni qui!

TORINN:
Uh?

Adran abbraccia il suo amico con un affetto quasi


fraterno ma non come un addio, ma come un arrivederci.

ADRAN:
E falli neri!

TORINN:
Assolutamente sì!

69
E dato un ultimo saluto al suo amico e a suo padre,
Torinn parte per il viaggio alla ricerca degli altri
Possessori di Dice Core.

Faerun, Capitale Elfica. Un gruppo di soldati della


guardia della città è all’inseguimento di un giovane
Tabaxi.

FINE PROLOGO 3 _ “QUELLA NOTTE NEL BOSCO”

70
PROLOGO 4_ARA MIALEE AMASTACIA: “INSEGUIMENTO AL CHIAROR
DELLE STELLE”

SCENA 1

Faerun, capitale di Aliseia.

Ara:
*in elfico* Soldati! Inseguite quel
Tabaxi! Ha trafugato un volume dalla
biblioteca reale! Lo voglio qui,vivo!
Muovetevi!

I membri della guardia cittadina si disperdono dalla


piazza centrale della città verso i quattro angoli della
stessa, in cerca del ladro.

Ara rimane da sola.

ARA:
Bene… Vediamo dove può essere finito.
Uff…

L’elfa volge lo sguardo al cielo stellato

ARA:
Accidenti… devo inseguire un criminale
proprio in una notte così bella… Va bene
dai, in fondo è pur sempre il mio
lavoro, no?

71
E detto ciò si dirige in una delle piazze di Faerun
appostandosi in un vicolo di fronte alla vecchia libreria
"rifugio dei pensieri".

ARA:
Un Libro.. Perché mai un Tabaxi dovrebbe
trafugare un tomo del genere…così
vecchio e logoro per giunta… Valle a
capire quelle palle di pelo, sono di un
lunatico pazzesco, non si capisce mai
cosa abbiano in mente.

Passa qualche minuto, finché un rumore di passi attira


l’attenzione della ragazza

ARA:
(Eccolo lì! Sta entrando nella libreria!
Devo inseguirlo!)

E si dirige anche lei al suo interno.


Appena entrata, si ferma sulla soglia

ARA:
(Accidenti, l’ho perso di vista… Di
nuovo! Maledetto gattaccio! Uff…
Proprio qui dentro doveva cacciarsi… E’
tutto pericolante! E poi è così
spettrale, mi vengono i brividi…)

Un rumore di calcinacci

ARA:
KYAA-

72
Ara si mette la mano davanti alla bocca

ARA:
(ACCIDENTI A TE TABAXI DI MERDA!)

Ara, ripresa la calma, continua a cercare il ladro


all’interno della libreria.
Una luce bianca apparentemente a forma di mano attira la
sua attenzione.

ARA:
(SA USARE LA MAGIA? Quel Gatto da
strapazzo mi sorprende sempre di più…
Beh meglio sbrigarsi…)

Ara raggiunge il piano dove si trova il Tabaxi. E’ una


grande area soppalcata con ampie finestre che permettono
alla luna di illuminare il suo interno.
La giovane Elfa, si lascia catturare dal cielo stellato
fuori dalla finestra.
Intanto riesce a sentire il Tabaxi da dietro uno scaffale
lì vicino:

???:
No no no no no no no...aspetta!
ma queste sono informazioni
completamente sbagliate! ycosædria è un
arcipelago, non un continente... mah...

Ara decide a quel punto di lasciar stare il Tabaxi e


sedersi a terra con la schiena sul muro e lo sguardo
verso il cielo fuori dalla finestra.

73
ARA:
(Accidenti… ma chi me lo fa fare… Dare
la caccia a un Tabaxi che voleva solo
leggere un libro su una favoletta
vecchia come il mondo…)

Ara a quel punto, lasciatasi illuminare dalla luce della


Luna, si addormenta dolcemente.

FINE SCENA 1

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74
SCENA 2

???:
A…

???:
Ama…

???:
Amastacia

ARA:
Mmmmh… mmh? Chi mi parla?

RALLATHILL:
Sono Rallathill, patrono degli Elfi,
padre della razza pura e signore dei
boschi.

Una luce accecante. Ara e Rallathill sono faccia a faccia


in uno spazio etereo, uno di fronte all’altro

ARA:
Ra-Ra—Rallatthill?

Rallathill:
Eeesattamente, mia giovane prediletta! Sei dinnanzi al
tuo dio!

75
Ara si inginocchia in segno di profondo rispetto e
riverenza
ARA:
Dimmi, mio Signore, a cosa devo l’onore
della sua apparizione?

RALLATHILL:
Giovane Amastacia… Non c’è alcun bisogno
che ti rivolgi a me in quel modo… sei
una mia creatura, non chiederei mai ai
miei figli di usare quel tono così
formale con me…

ARA:
Certo mio Signo- ehm… certo Rallathil.

RALLATHIL:
Oh, e chiamami pure Rall…o Thill, non mi
va he mi chiamino col nome intero,
allunga solo le frasi…

ARA:
Ok… Thi-

RALLATHILL:
Meglio Rall.

Ara rimane in silenzio, piuttosto interdetta.

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RALLATHILL:
Comunque, Amastacia… ti ho coonvocato in
questo spazio all’interno dei tuoi
sogmni per parlarti di una cosa
importantissima.
Hai presente la storia del Nigrum Venti,
Vero?
Ecco… quella non è una favoletta come
credi…

ARA:
Ma come fai a…

RALLATHILL:
Ti osservo da un bel po’… so anche che
il tuo lavoro non ti appaga poi così
tanto… Vorresti del tempo per te stessa,
ti piace guardare il cielo stellato e la
luce della luna ti rilassa e ti dà pace.

Ara resta in silenzio come se l’avessero accusata di un


crimine con davanti una prova incontrastabile.

RALLATHILL:
E ho anche un bel compito da affidarti!

ARA:
Certo… Rall, dimmi pure.

Ara è ancora titubante nel rivolgersi a Rallathill in


quel modo.

In pochi istranti appare una pietra dalla forma di un


diamante, un cristallo a 8 facce di un colore che sfuma
tra i verde e il giallo limone.

RALLATHILL:
Vedi questa pietra?

77
Ara annuisce.

RALLATHILL:
Bene… Questo è il mio Dice Core. Non ti
sto a spiegare che cos’è perché
sicuramente lo scoprirai da sola.
In ogni caso, ragazza mia, il tuo
compito è trovare gli altri cinque,
riunirti coi loro possessori e impedire
che si scateni un Secondo Nigrum Venti.
Hai capito?

Ara annuisce nuovamente, ancora incredula di ciò che le


sta accadendo.

RALLATHILL:
Ottimo. Eccoti il Dice Core. Ti riporto
dall’altra parte e mi raccomando,
chiamami se hai bisogno, ok?

ARA:
O-ok Rall.

E Rallathill con un semplice gesto delle mani fa


scomparire la dimensione eterea in cui si trovavano.
Blackout.

Ara si sveglia dolcemente. Fuori è mattina. Si stiracchia


e si alza. Cerca il Tabaxi nel punto dove lei si
ricordava che fosse, ma è sparito.

ARA:
Che palleeeeee…va beh dai.. almeno è una
buona giornata. Andrò a fare un giro in
piazza.

78
Ara esce dalla libreria. E si dirige verso la piazza.
Lungo la via si scorgono delle luci, probabilmente
magiche e si sente una grande aria di festa

???:
BALLATE SIGNORI BALLATE,
PRENDETE UNA DAMA E PRESTO, DANZATE!

ARA:
(Ehi ma… Quello è il delinquente di ieri sera!)

Giunta nella piazza vede il Tabaxi suonare allegro un


violino. Non ne aveva mai visto uno simile prima d’ora,
ma non ci fa troppo caso e fa spallucce.
Guardando quella moltitudine di elfi danzare, Ara si fa
scappare un sorriso.

ARA:
(… Tutte quelle persone, così felici…)
Ara resta in silenzio

ARA:
(Per questa volta l’hai scampata, palla di pelo, ma solo
perché stai distribuendo un po' di gioia ai cittadini… Ma
ti catturerò, sappilo.)

Ara quindi decide di tornare verso la caserma.


Lungo la strada la ragazza riflette sul suo sogno e
mettendo la mano in tasca trova il cristallo, proprio
come quello del suo sogno, identico in ogni dettaglio.

79
ARA:
A quanto pare non era solo un sogno…
Dice Core eh? E va bene Rall… troverò le
altre pietre. Per te e per gli abitanti
di questa città.)

Ara prosegue il suo tragitto verso la caserma con uno


sguardo più deciso che mai.

FINE SCENA 2

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Scena 3

Ara arriva alla caserma dove incontra i suoi tre amici


d’infanzia: Sai Ivellion Amakir (guerriero),Vall Erevan
Xiloscient (Monaco) e Mella Lia Holimion (Maga).
I tre, incontrandola le vanno incontro:

SAI:
Ehi Ara! Acciuffata la palla di pelo?

ARA:
No… mi è sfuggito…

MELLA:
Tranquilla, Ara! I Tabaxi sono molto
agili! Ti rifarai la prossima volta!

VALL:
Ha ragione, puoi sempre riprovare, alla
fine è un ricercato, ha già commesso
altri furti in passato. Sicuramente
questa notte tornerà nella biblioteca da
cui ha rubato quel volume vecchissimo.
Questa volta verrò con te, potrei essere
d’aiuto.

80
ARA:
Grazie Vall, ma non ce ne sarà bisogno,
parto per un viaggio.

MELLA:
COME? Te ne vai? Tuo fratello si
arrabbierà tantissimo! Lo sai che ti
vuole al suo fianco per mantenere
l’ordine a Faerun! Non ti permetterà mai
di andartene!

ARA:
Non se lui non lo viene a sapere!

SAI:
Tuo fratello è l’attuale re elfico… Ha
occhi e orecchie d’appertutto. In
qualunque modo lo verrà a sapere, stanne
certa.

ARA:
Correrò il rischio ma è una missione
troppo importante per non portarla a
compimento.

Vall prende le mani di Ara

VALL:
Mi fiderò per sempre di ogni tua
decisione… ma sei sicura?

ARA:
sì.

81
VALL:
E sia. Sai, Mella…

SAI E MELLA:
Si?

VALL:
Per un po’ dovremmo coprire Ara e fare
il doppio, se non il triplo del lavoro
per non lasciare Faerun scoperta da
qualsivoglia minaccia nel mentre che lei
sarà via per la sua missione. Siete con
me?

SAI E MELLA:
Puoi contare su di noi!

VALL:
Ottimo! Ara, parti pure tranquilla, qui
ci pensiamo noi.

Ara prende i tre e li abbraccia con qualche lacrima che


gli riga il volto.

ARA:
Grazie ragazzi! Vi voglio bene! Prometto
che vi manderò dei messaggi ogni tanto!

Ara quindi va nei suoi alloggi e si prepara per il suo


viaggio. La mattina dopo esce dalla caserma e salutati i
suoi compagni, parte per la sua missione per conto di
Rallathill, il dio degli elfi.

82
CAPITOLO 1: RAGAZZI, AVETE PRONTE LE SCHEDE?

CITTÀ DELL'UNIONE, 13:30


VIA COMMERCIALE.

Arte passeggia per la Via commerciale, stanco per il


lungo viaggio e particolarmente affamato e assetato
(Durante il viaggio è stato così tanto preso dallo studio
sulla storia di Città dell'Unione, che aveva addirittura
dimenticato di bere e mangiare).

ARTE:
Uhm....vediamo un po' se c'è una locanda
qui vici-

Il piccolo cristallo appresso alla catenella che Arte


porta al collo brilla lievemente. Il luccichio diventa
più accentuato man mano che Arte si avvicina alla Locanda
"Oasi di Partenza" , che costava a pochi mentri da dove
si trovava poco prima.

ARTE:
Beh! Direi che quella è la mia prossima destinazione!

Arte entra e ciò che gli balza subito all'occhio è un


Dragonide rosso ben piazzato, vestito piuttosto pesante
per essere in una città dal clima temperato.
La pietra brilla più forte e pare guidare il Tabaxi verso
il misterioso ragazzo in tenuta invernale.
Decide quindi di sedersi accanto a lui.
Arte subito ha notato che sul bavero della giacca del
Dragonide era appuntata una spilla con un piccolo
cristallo, che se non fosse per la forma piramidale e il
colore che sfumava tra il rosso e l'arancio, avrebbe
detto fosse la stessa identica pietra che portva al collo
.

ARTE:
Ehi! Amico posso...

83
TORINN:
*WEEEZE!!!*

ARTE:
Ma guarda un po' come se la ride...
Barista! Prendo quello che ha preso lui!

BARISTA:
Ma è una semplice birra analcolica...

ARTE:
... Ah... (siamo messi proprio bene...)
M-mi dia una birra N O R M A L E allora,
la ringrazio...
Ah! E il piatto del giorno!

BARISTA:
Arrivano subito!

Detto ciò, Arte fa un “FacePalm” e guarda il Dragonide


con un forte disappunto, facendosi però scappare un
ghigno piuttosto divertito.

Intanto, seduta a un tavolo non troppo distante dal


bancone, un’Elfa (vedi immagine)sorseggia con aria
infastidita il succo d’arancia che aveva
ordinato insieme a una fetta di torta
alla Mela Verde e Limone.
Non appena sente lo schiamazzo al banco,
si gira e nota con sorpresa che uno dei
due è il Tabaxi a cui stava dando la
caccia pochi giorni fa.

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