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3 - LA PACE

Ciò che ci fa evolvere è sottile, non è evidente e non si può percepire con i nostri mezzi analitici;
esso nasce da una sorgente di energia Universale e ci fa nascere, vivere e morire.

Tutto questo ESSERE è quindi ENERGIA VOLITIVA ed è questa energia che ci fa progredire
incessantemente, muovendoci e trasportandoci da uno stato all’altro dell’esperienza.

A queste continue trasformazioni abbiamo dato il nome VITA alla quale abbiamo aderito con la
nostra volontà anche se ora non ne siamo più coscienti.

TUTTO-INSIEME si evolve, in tutte le parti, ma tutte le parti non sono tutto l’insieme; ciò che
non è partecipe è l’Immobile UNITA’ necessaria e sufficiente a se stessa.

L’ energia ci trasporta da uno stato di coscienza all’altro, la volontà di entrare in un altro stato di
coscienza è nostra, siamo noi che decidiamo di collaborare al MUTAMENTO e ne assumiamo la
finalità.

Questa energia non afferrabile con la mente ha le sue leggi, le stesse che fanno funzionare tutto
l’universo ,ma non sono le leggi fisiche che l’uomo ha scoperto, sono più semplici e dotate di
intrinseco significato.

Noi facciamo parte dell’universo e quindi è una illusione credere che si possa trovare una LEGGE
ULTIMA che spieghi tutto; la coerenza di un sistema non è dimostrabile dall’interno di esso e
dovremo primo o dopo far ricorso a qualcosa che è fuori dell’universo.

Noi siamo dentro l’universo e come parte di esso siamo in grado di definirlo solo nelle sue
manifestazioni parziali, eppure vogliamo trovare la spiegazione di tutto. Ma le spiegazioni che la
scienza ci fornisce hanno la dubbia tendenza a diventare una nuova religione, con dogmi e
sacramenti ben definiti, non diversi dalla magia di ieri.

Davanti alla superbia dell’essere umano, soltanto chi è semplice può capire che siamo entità che la
natura lascia giocare per un attimo ad un gioco pericoloso; dopo aver distrutto tutto, non
respireremo più, noi periremo ma la natura no, poiché la natura sa sempre cosa fare, trova sempre il
modo di ripristinare ciò che viene distrutto, avendo migliaia di anni di esperienza.

L’unica nostra possibilità è quella di collaborare con la vita originata dal PRIMORDIALE e di
rispettarne le modalità; se evitiamo questo nostro compito finiremo come altri esseri sono finiti
prima di noi e ciò che resterà sarà riciclato per il bene di altri viventi. La NATURA utilizza tutto.

L’incendio delle foreste avvicina la fine dell’uomo ed accelera il processo di distruzione delle forme
di vita non evolutive; esso può essere definito una modalità di autodifesa che la natura ha per
eliminare l’uomo se non riuscirà a diventare evolutivo.

Quando la vita ci propone la sua semplicità, ci invita ad eliminare gli eccessi ed a ritornare nel
giusto equilibrio. L’uomo vive di gran lunga al disopra delle sue possibilità, quello che servirebbe
per vivere è veramente poco, oggi abbiamo in genere perso il contatto con la semplicità, con cosa ci
serve per vivere bene e in salute; difficilmente le persone sanno rinunciare agli eccessi, ma
piuttosto si tendono a perdere le proprie virtù.
Basta osservare una qualsiasi abitazione umana per capire quante cose inutili sappiamo radunare, e
quante ci sembrano utili ma sicuramente non indispensabili.
Tornare alla semplicità, vuol dire abbandonare ciò che non è alla portata della nostra comprensione
e dell’utilizzo immediato.

L’uomo non dovrebbe mai lottare per un futuro che non gli appartiene; lottare consuma troppa
energia, non abbiamo sufficentemente volontà per realizzare un destino che non ci compete,
piuttosto è necessario renderci conto di ciò che facciamo, il motivo e cosa siamo veramente capaci
di fare.

Il nostro futuro lo dobbiamo preparare; bisogna intuire quale è il destino verso il quale la nostra
realizzazione è più piena, la più completa.

Fondamentali per il nostro sviluppo interiore sono questi impulsi:

DIFFICOLTÀ

AMPLIAMENTO

COORDINAZIONE

SEMPLICITÀ

ARMONIA

Qualsiasi avvenimento della vita ha significato, anche le nostre difficoltà servono per stimolarci a
trovare soluzioni nuove e diverse; il TUTTO è ciò che accade, non esistono parti che sono distinte
dal tutto, ma piuttosto ogni avvenimento a noi presente si ripercuote nelle stelle e nelle cellule, per
cui gli effetti sono come le cause, presenti ovunque e tutto vive e partecipa.

L’universo e gli astri sono sorgenti di influenza e di impulsi che ci spingono a realizzare noi stessi
ed il nostro vero essere; si può decidere anche se le decisioni fanno parte del proprio destino.

Da queste influenze ci si libera soltanto ritornando in armonia con esse attraverso una legge
universale di interdipendenza funzionale che per semplicità chiamiamo il KARMA.

Se la nostra libera scelta non si esprime, allora il destino sceglie per noi, solo ciò che non accade
non era previsto; solo chi è libero si muove da libero, per chi è prigioniero della mente questa legge
appare come la sua volontà e lo porta a realizzare ciò che deve.

L’uomo non decide nulla incominciando dalla nascita alla morte; dividiamo la vita con chi il destino
ci mette vicino e se nel frattempo raggiungiamo un minimo di libertà interiore, allora si fa strada in
noi la necessità di scegliere come ESSERE.

Sogniamo l’amore, la dedizione, l’affetto perché ci ricordiamo di un luogo in cui esistono; l’uomo
sogna ciò che ha perduto: EGLI HA PERDUTO CIÒ DA CUI VENIVA.

Il destino dà l’illusione di scegliere perché se l’uomo si rendesse conto di quanto è schiavo, non lo
sopporterebbe neanche un instante.
Nel VANGELO, non c’è scritto che la verità vi illuminerà ma che LA VERITÀ VI RENDERÀ
LIBERI, questo perché siamo schiavi, non abbiamo speranza se non ci impegniamo con noi stessi a
raggiungere quello stato di limpidezza interiore che chiamiamo libertà.

Il destino è così forte e veloce che prende il sopravvento sulla nostra sensazione della schiavitù,
azzittendola; così chi è sempre vissuto in prigione non può capire che cosa è la libertà.

Chi ha assaporato la libertà e finisce in prigione non si rassegna e cerca in tutti i modi di fuggire e
tornare libero.

Il destino benefico fa in modo che si possa procedere senza rimpianti di ciò che eravamo prima di
nascere, ci da l’oblio, nascendo ci toglie il ricordo, rimanendo solo la sensazione del sogno.

I santi sono coloro che ricordano l’essere angelico che è in loro, perché lo hanno liberato con il loro
sviluppo interiore; più coscienza è data a chi può sopportare di vedere la realtà con serenità.

Non esiste nulla prima del TAO, non esiste un inizio e non esisterà una fine, l’universo non è
esploso, non si è espanso ne è statico, nulla di tutto ciò; tutto si allontana da tutto, assurdità!

Tutte le teorie sui buchi neri, sul funzionamento di ciò che ci circonda, servono solo a vincere delle
borse di studio e delle cattedre universitarie; queste scienze non sono utili all’uomo per vivere ed
appagano solo il senso di superiorità e la superbia di coloro che fino a ieri imponevano il metodo
sperimentale, come prova della validità di una teoria scientifica ed ora si lanciano verso le più ardite
speculazioni sull’ universo, completamente prive di qualsiasi possibilità di verifica sperimentale.

La VIA esiste da SEMPRE, in lei tutto è compreso, è completa in sé e precede tutto e contiene tutti i possibili e gli
impossibili che siamo capaci di concepire.

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