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Diritto Processuale Penale 2022, a cura di AVV.

Davide Tutino
Tratto da SIMONE – TONINI + Aggiornamenti a cura dell’autore.

ULTIME NOVITA’ LEGISLATIVE E GIURISPRUDENZIALI

- L. 134/2021 è cenni sulla delega al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in
materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti
giudiziari
- Sentenza n. 37207/2020 SS. UU., Penali è effetti dell’accoglimento della richiesta di
ricusazione del GUP;
- Ordinanza n. 31601/2020 Cass. V sez. Pen. è Reclamo avverso il decreto di
archiviazione emesso dal GdP
- Sentenza n. 12778/2020 SS. UU., Penali è regolarità della notifica all’imputato detenuto;
- Sentenza n. 5788/2020 SS. UU. Penali è modifica dell’imputazione nel giudizio
abbreviato condizionato;
- L. 28 febbraio 2020, n. 7, di conversione del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 161 è
recante modifiche urgenti alla disciplina delle intercettazioni di conversazioni o
comunicazioni
- Sentenza n. 31462/2020 Suprema Corte di Cassazione è Ricorso per Cassazione contro
la Sentenza di Patteggiamento al di fuori delle circostanze tipizzate dall’art. 448 comma 2
bis c.p.p.
- Sentenza n. 41736/2019 SS. UU., Penali è principio di immutabilità del giudice;
- L. n. 69/2019 è Codice Rosso
- L. n. 38/2019 è Inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena
dell'ergastolo.
- L. n. 36/2019 è Modifiche al codice penale e altre disposizioni in materia di legittima
difesa.
- D.Lgs. n. 24/2019 è in attuazione della direttiva (UE) 2016/1919 del Parlamento europeo
e del Consiglio, del 26 ottobre 2016, sull'ammissione al patrocinio a spese dello Stato per
indagati e imputati nell'ambito di procedimenti penali e per le persone ricercate nell'ambito
di procedimenti di esecuzione del mandato d'arresto europeo.
- L. 3/2019 è Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in
materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici.
- D.L. 113/2018, conv. in legge, con modificazioni, dalla L. 132/18.
- D.lgs. 6 febbraio 2018, n. 11 è Disposizioni di modifica della disciplina in materia di
giudizi di impugnazione.

CAPITOLO 1 ➺ IL CODICE DI PROCEDURA PENALE


1. CARATTERI GENERALI DEL PROCESSO
2. STRUMENTALITA’
3. FORMALITA’ DEL PROCESSO PENALE
4. GIURISDIZIONALITA’ DEL PROCESSO PENALE
5. I SISTEMI PROCESSUALI
6. IL SISTEMA PROCESSUALE VIGENTE E LE NOVELLE LEGISLATIVE.

CAPITOLO 2 ➺ IL SISTEMA ACCUSATORIO VIGENTE


1. ORALITA’
2. PUBBLICITA’

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3. POTERE DI ACCUSA
4. PROCESSO E PROCEDIMENTO – FASI
5. RAGIONEVOLE DURATA DEL PROCESSO

CAPITOLO 3 ➺ IL GIUDICE
1. INDIPENDENZA
2. IMPARZIALITA’
3. RIMESSIONE
4. INCOMPATIBILITA’
5. ASTENSIONE
6. RICUSAZIONE
7. TIPOLOGIA DEI GIUDICI.
8. TIPOLOGIA DEI PROVVEDIMENTI – DELIBERAZIONI – POTERI GIUDICE
9. DECLARATORIA IMMEDIATA DI CAUSE DI NON PUNIBILITA’.
10. ESTINZIONE DEL REATO PER CONDOTTE RIPARATORIE.

CAPITOLO 4 ➺ IL PUBBLICO MINISTERO


1. FUNZIONI DEL PM.
2. AVOCAZIONE

CAPITOLO 5 ➺ LA POLIZIA GIUDIZIARIA (55 cpp e ss)


1. UFFICIALI ED AGENTI DI P.G. è LEGITTIMAZIONE AD ATTI.

CAPITOLO 6 ➺ L’IMPUTATO
1. REQUISITI PER L’ASSUNZIONE DELLA QUALITA’ DI IMPUTATO (art. 60 cpp).
2. IDENTIFICAZIONE (IMPUTATO).
3. ESISTENZA IN VITA.
4. CAPACITA’ PROCESSUALE.
5. I DIRITTI DELL’IMPUTATO E L’INTERROGATORIO.
6. AUTODIFESA.

CAPITOLO 7 ➺ LA PARTE CIVILE.


1. COSTITUZIONE – REVOCA – ESCLUSIONE PARTE CIVILE.

CAPITOLO 8 ➺ IL RESPONSABILE CIVILE ED IL CIVILMENTE OBB. PER


LA PENA PECUNIARIA

CAPITOLO 9 ➺ PERSONA OFFESA DAL REATO E GLI ENTI


ESPONENZIALI.

CAPITOLO 10 ➺ IL DIFENSORE.

CAPITOLO 11 ➺ LE NOTIFICHE DEGLI ATTI.


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1. NOTIFICHE ALL’IMPUTATO.
2. DECRETO DI IRREPERIBILITA’
3. NOTIFICAZIONI ALL’IMPUTATO ALL’ESTERO.
4. NOTIFICAZIONI ALLE ALTRI PARTI PRIVATE.

CAPITOLO 12 e 13 ➺ GLI ATTI e PATOLOGIE NEL PROCEDIMENTO


PENALE.
1. ATTO INVALIDO.
(1) INAMMISSIBILITA’.
(2) DECADENZA.
(3) NULLITA’.
(4) INUTILIZZABILITA’.

CAPITOLO 14 ➺ LA NOTITIA CRIMINIS.

CAPITOLO 15 ➺ LE CONDIZIONI DI PROCEDIBILITA’.


1. QUERELA (336 e ss).
2. ISTANZA DI PROCEDIMENTO.
3. RICHIESTA DI PROCEDIMENTO.
4. AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE.

CAPITOLO 16 ➺ LA COMPETENZA.
1. COMPETENZA PER MATERIA.
2. COMPETENZA PER TERRITORIO.
3. COMPETENZA FUNZIONALE.
4. COMPETENZA PER CONNESSIONE.
5. RIUNIONE E SEPARAZIONE DEI PROCEDIMENTI.

CAPITOLO 17 ➺ INCOMPETENZA, CONFLITTI DI COMPETENZA E DI


GIURISDIZIONE, CARENZA DI ATTRIBUZIONE.
1. INCOMPETENZA.
2. CONSEGUENZE.
3. CONFLITTI DI GIURISDIZIONE E DI COMPETENZA.
4. CONTRASTI TRA P.M..

CAPITOLO 18 ➺ LE INDAGINI PRELIMINARI.


1. IL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI.
2. LE ATTIVITA’ DI POLIZIA GIUDIZIARIA.
3. ATTIVITA’ DELLA PG, RELATIVA ALL’INDAGATO.
4. PERQUISIZIONI E SEQUESTRI.
5. RESTITUZIONE E DISTRUZIONE.
6. INDAGINI PRELIMINARI DEL P.M..
7. PROCURATORE GENERALE.
8. DIRITTO DI DIFESA NELLE INDAGINI PRELIMINARI.
9. INVESTIGAZIONI DIFENSIVE.

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CAPITOLO 19-23 ➺ MISURE CAUTELARI.
1. TIPI DI MISURE CAUTELARI
2. LE MISURE PRECAUTELARI.
3. DOVERI DELLA PG

CAPITOLO 24 ➺ REVOCA , MODIFICA , SOSTITUZIONE O ESTINZIONE


DELLE MISURE COERCITIVE ED INTERDITTIVE.
1. REVOCA E SOSTITUZIONE MISURA.
2. ESTINZIONE DELLE MISURE CAUTELARI.
3. TERMINI INTERMEDI.
4. TERMINI COMPLESSIVI.
5. TERMINI FINALI.
6. LIBERAZIONE IMPUTATO.
7. I MEZZI DI IMPUGNAZIONE DEI PROVVEDIMENTI CAUTELARI PERSONALI.
8. RIESAME.
9. RICORSO PER CASSAZIONE.
10. APPLICAZIONE PROVVISORIA DI MISURE DI SICUREZZA.
11. RIPARAZIONE PER INGIUSTA DETENZIONE.
12. MISURE CAUTELARI REALI.
13. MEZZI DI IMPUGNAZIONE PROVVEDIMENTI CAUTELARI REALI.

CAPITOLO 25 ➺ I MEZZI DI PROVA.


1. DISCIPLINA GENERALE DELLE PROVE.
2. CHIAMATA IN CORREITA’.
3. LA TESTIMONIANZA.
4. TESTIMONIANZA INDIRETTA.
5. INCOMPATIBILITA’ CON L’UFFICIO DI TESTIMONE.
6. FACOLTA’ DI ASTENSIONE.
7. ESAME DELLE PARTI.
8. CONFRONTI.
9. RICOGNIZIONI.
10. ESPERIMENTI GIUDIZIALI.
11. PERIZIA E CONSULENZA TECNICA.
12. I DOCUMENTI.

CAPITOLO 26 ➺ I MEZZI DI RICERCA DELLE PROVE.


1. ISPEZIONE.
2. PERQUISIZIONE.
3. SEQUESTRO.
4. INTERCETTAZIONI.

CAPITOLO 27 ➺ L’INCIDENTE PROBATORIO.


1. LA RICHIESTA E LA DECISIONE DEL GIUDICE.

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CAPITOLO 28 ➺ LA CHIUSURA DELLA FASE INVESTIGATIVA.
1. AVVISO DELLA CONCLUSIONE DELLE INDAGINI.
2. ARCHIVIAZIONE.
2.1. NULLITA’ DEL PROVVEDIMENTO DI ARCHIVIAZIONE

CAPITOLO 29 ➺ AZIONE PENALE ED UDIENZA PRELIMINARE.


1. SVOLGIMENTO DELL’UDIENZA PRELIMINARE.
2. MODIFICAZIONE DELL’IMPUTAZIONE.
3. INTEGRAZIONE DELLE INDAGINI ED INTEGRAZIONE PROBATORIA.
4. DECISIONE DEL GUP.

CAPITOLO 30 ➺ I PROCEDIMENTI SPECIALI.


1. GIUDIZIO ABBREVIATO.
2. IL PATTEGGIAMENTO.
2.1 CORREZIONE DI ERRORI MATERIALI
3. IL GIUDIZIO DIRETTISSIMO.
4. IL GIUDIZIO IMMEDIATO.
5. DECRETO PENALE.

CAPITOLO 31 ➺ GLI ATTI PRELIMINARI AL DIBATTIMENTO.


1. FASE DEGLI ATTI PRELIMINARI AL DIBATTIMENTO.

CAPITOLO 32 ➺ IL DIBATTIMENTO.
1. ATTI INTRODUTTIVI DEL DIBATTIMENTO.
2. QUESTIONI PRELIMINARI.

CAPITOLO 33 ➺ L’ISTRUZIONE DIBATTIMENTALE.


1. L’ESAME TESTIMONIALE.
2. ESAME DELLE PARTI PRIVATE:
3. LE LETTURE.

CAPITOLO 34 ➺ LA FASE DECISIONALE.


1. MODIFICA DELL’IMPUTAZIONE.
2. DECISIONE.
3. SENTENZA DI PROSCIOGLIMENTO.
4. SENTENZA DI CONDANNA.

CAPITOLO 35 ➺ PROCEDIMENTO DAVANTI AL TRIBUNALE


MONOCRATICO.
1. UDIENZA PRELIMINARE.
2. GIUDIZIO ORDINARIO NEL TRIBUNALE MONOCRATICO.
3. RITI SPECIALI NEL RITO MONOCRATICO.

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CAPITOLO 36 ➺ COMPETENZA PENALE DEL GIUDICE DI PACE.
1. PUBBLICO MINISTERO.
2. COMPETENZA.
3. INDAGINI.
4. IMPUGNAZIONI SENTENZE GIUDICE DI PACE.

CAPITOLO 37 ➺ IL PROCEDIMENTO MINORILE.


1. LA DECISIONE.

CAPITOLO 38 ➺ RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DELLE


PERSONE GIURIDICHE.

CAPITOLO 39 ➺ LE IMPUGNAZIONI IN GENERALE.


1. LEGITTIMAZIONE AD IMPUGNARE.
2. PUBBLICO MINISTERO.
3. IMPUTATO.
4. PARTE CIVILE e altre parti.
5. FORME, TERMINI ED INAMMISSIBILITA’.
6. EFFETTI DELL’IMPUGNAZIONE.

CAPITOLO 40 ➺ L’APPELLO (593).


1. GIUDICE COMPETENTE PER L’APPELLO.
2. APPELLO INCIDENTALE (595).
3. COGNIZIONE DEL GIUDICE DI APPELLO E DIVIETO DI REFORMATIO IN PEIUS.
4. GLI ATTI PRELIMINARI AL GIUDIZIO DI APPELLO.
5. RITO CAMERALE.
6. RITO DIBATTIMENTALE.
7. LA RINNOVAZIONE DELL’ISTRUZIONE DIBATTIMENTALE.
8. LA DECISIONE IN APPELLO.

CAPITOLO 41 ➺ IL RICORSO PER CASSAZIONE.


1. PROVVEDIMENTI RICORRIBILI.
2. CASI DI RICORSO.
3. SOGGETTI RICORRENTI.
4. PROCEDIMENTO.
5. SENTENZA.
6. INAMMISSIBILITA’.
7. RIGETTO DEL RICORSO.
8. RETTIFICAZIONI DI ERRORI DELLA SENTENZA IMPUGNATA.
9. ANNULLAMENTO SENZA RINVIO.
10. ANNULLAMENTO CON RINVIO.
11. RICORSO STRAORDINARIO PER ERRORE MATERIALE O DI FATTO.

CAPITOLO 42 ➺ LA REVISIONE.

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CAPITOLO 43 ➺ LA RESCISSIONE DEL GIUDICATO.

CAPITOLO 44 ➺ ERRORE GIUDIZIARIO – RESPONSABILITA’


MAGISTRATI.

CAPITOLO 45 ➺ L’ESECUZIONE PENALE.


1. GIUDICATO.
2. EFFICACIA DEL GIUDICATO PENALE IN ALTRI GIUDIZI.
3. IL PROCEDIMENTO DEL GIUDICE DELL’ESECUZIONE.
4. IL PROCEDIMENTO DELLA MAGISTRATURA DI SORVEGLIANZA.

CAPITOLO 46 ➺ RAPPORTI GIURISDIZIONALI INTERNAZIONALI.


CAPITOLO 1 ➺ IL CODICE DI PROCEDURA PENALE
- Nuovo codice 1988 è Vassalli è primo corpus juris della Repubblica , attua i principi
costituzionali e principi e criteri direttivi prefissati dal legislatore delegante ex art. 2 l.
81/1987

Il nuovo codice, recentemente modificato dalla L. 103/2017 c.d. Riforma Orlando, ha innovato
sia i riti delle aule giudiziarie sia la fase degli indagini preliminari.

Tuttavia, il processo penale, come indicato nella legge delega n. 134/2021, subirà un modifica
strutturale. Dal tenore dell’Art. 1 della L. 134/2021, il Governo è delegato ad adottare uno o più
decreti legislativi modificativi del codice di procedura penale:
1. per la revisione del regime sanzionatorio dei reati
2. per l'introduzione di una disciplina organica della giustizia riparativa
3. per l’introduzione di una disciplina organica dell'ufficio per il processo penale,
4. per semplificare, razionalizzazione e velocizzare il processo penale, nel rispetto delle
garanzie difensive.

Nella Legge di delega viene chiarito che i successivi decreti devono contenere altresì disposizioni in
materia di processo penale telematico.

I medesimi decreti inoltre, devono essere adottati nel rispetto di taluni principi e criteri direttivi
specificati nella legge di delega.
Se ne elencano alcuni:
1. Gli atti e i documenti processuali devono poter essere conservati in formato digitale
2. Devono essere definite le regole tecniche riguardanti i depositi, le comunicazioni e le
notificazioni telematiche
3. che siano predisposte soluzioni alternative ed effettive alle modalità telematiche che
consentano il tempestivo svolgimento delle attività processuali.

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Inoltre, tra le numerose novità che il processo penale subirà, spicca una grande attenzione del
legislatore, per la riforma del sistema delle notifiche all’imputato.

Si elencano alcuni dei criteri in tema di notifiche, imposti dalla Legge di delega. Segnatamente i
decreti del Governo devono:

a) prevedere che l'imputato non detenuto o internato abbia l'obbligo, di indicare anche i recapiti
telefonici e telematici di cui ha la disponibilità, e abbia la facoltà di eleggere il domicilio, anche
presso un proprio idoneo recapito telematico;
b) prevedere che tutte le notificazioni all'imputato non detenuto successive alla prima, diverse
da quelle con le quali lo stesso viene citato in giudizio, siano eseguite mediante consegna al
difensore.

Ritornando al sistema vigente che allo stato non è stato ancora modificato, si segnala che nel Codice
Vassalli, vi sono nuovi ed inediti schemi operativi per il P.M.

Diverso e assai più responsabilizzato il ruolo del difensore, chiamato a scelte decisionali in tema di
riti alternativi, attraverso i quali è possibile definire anche anticipatamente la contesa giudiziaria.

Carattere tendenzialmente accusatorio del processo Vassalli e centralità della fase


dibattimentale, come momento in cui si svolge l’acquisizione e la valutazione della prova.

Le parti sono poste tutte su un piano di potenziale parità dialettica.

- nella fase pre-processuale, la figura predominante è il P.M.


egli è il dominus dell’azione penale è ma quando si devono compiere atti che toccano
l’individuo, la sua preminenza scompare a seguito dell’intervento del G.I.P.

1. CARATTERI GENERALI DEL PROCESSO

- Strumentalità è funzione subordinata del diritto processuale rispetto al corrispondente


diritto sostanziale
- Formalità è riguarda il modo d’essere, la ritualità, le formule attraverso cui le attività si
manifestano
- Giurisdizionalità è si riferisce alla presenza nel processo di un organo obiettivo ed
imparziale con poteri di decidere e giudicare.

2. STRUMENTALITA’

- nulla poena sine Judicio

Caso illecito civile è l’autore può sottrarsi al giudizio civile pagando o restituendo la somma
dovuta
Nel procedimento penale, alle parti non è dato accordarsi sulla sussistenza dell’illecito penale e
sulla sanzione consequenziale

Lo strumento del processo può non pervenire mai al giudizio di merito e quindi all’applicazione
della norma penale se :

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• se, in caso di accoglimento della istanza di ricusazione del g. u.p., il decreto che dispone il
giudizio - emesso in pendenza della decisione definitiva sulla domanda di ricusazione -
conservi o meno efficacia.

Le Sezioni Unite, hanno sul punto stabilito che, in caso di accoglimento della istanza di ricusazione
del giudice dell'udienza preliminare, il decreto che dispone il giudizio - emesso in pendenza della
decisione definitiva sulla domanda di ricusazione - non conserva efficacia ed è affetto da nullità
ai sensi dell'art. 178, comma 1, lett. a), c.p.p..

Come già detto in tema di astensione, l’ordinanza che decide sul merito della ricusazione, provvede
contestualmente a dichiarare, in caso di accoglimento della dichiarazione di ricusazione, se e in
quale parte gli atti compiuti precedentemente dal giudice ricusato, devono considerarsi efficaci.
• contro tale ordinanza è proponibile ricorso per cassazione nelle forme dell'art. 611 c.p.p..

7. TIPOLOGIA DEI GIUDICI.

I giudici possono essere divisi secondo una molteplicità di criteri:

Composizione dell’organo è giudici monocratici (GIP – GUP – MAG. SORV) e giudici collegiali
Rapporto di impiego è giudici togati – giudici onorari ( corte d’assise 6 + 2 togati)
Natura delle funzioni è giudici di merito – giudici di legittimità

8. TIPOLOGIA DEI PROVVEDIMENTI – DELIBERAZIONI – POTERI GIUDICE

Provvedimenti del giudice :


1. sentenza
2. ordinanza
3. decreto

Sentenza è è la decisione che esaurisce il rapporto processuale o una sua fase.


- S. può avere un contenuto :
o processuale (incompetenza ecc.)
o di merito è se si pronuncia sulla fondatezza o meno della pretesa punitiva

- la sentenza deve essere motivata a pena di nullità


- è sempre ricorribile per cassazione (111 co.7 Cost.)
+++ l’appello talvolta può essere escluso, caso 593 c.3, ammenda +++

Nella sentenza , pronunciata in nome del popolo italiano bisogna distinguere :


a) l’intestazione è in cui sono indicate le generalità delle parti e il giudice
b) la motivazione è in cui il giudice espone le ragioni di fatto e di diritto della decisione
c) il dispositivo è la sintesi del contenuto della decisione (P.Q.M.)

Ordinanza è è il provvedimento con cui il giudice risolve singole questioni, senza attitudine di
definire il processo.
- sono sempre motivate a pena di nullità
- sono revocabili

Decreto è è motivato solo se prescritto dalla legge (es. decreti di condanna, archiviazione e
intercettazione).

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Può essere effettuata però, fino alla fase degli atti introduttivi al dibattimento, allorché il
giudice verifica la instaurazione del contraddittorio tra le parti.
APERTO IL DIBATTIMENTO , LA PARTE CIVILE NON Può Più ESERCITARE L’AZIONE.
- La costituzione di parte civile può essere revocata dalla parte stessa
- La revoca non preclude il successivo esercizio dell’azione nella sua naturale sede civile

Revoca della costituzione può essere espressa o tacita:


(+) è espressa, con dichiarazione fatta personalmente dalla parte (comunicata alle altre parti ovvero
con atto notificato se fatta fuori udienza)
(+) tacita è allorché la parte civile non presenta le sue conclusioni scritte nel dibattimento di
primo grado, al momento della discussione finale, o se propone poi, l’azione stessa innanzi al
giudice civile.

- L’esclusione della parte civile può essere chiesta dalle controparti, sempre non prima
dell’udienza preliminare ed entro la fase introduttiva al dibattimento.
- Può essere disposta anche d’ufficio.

Il trasferimento dell’azione civile,già proposta in sede civile, nel processo penale (c.d.
trasmigrazione) comporta l’estinzione del processo civile, tranne che il giudice civile abbia
pronunciato sentenza.

La sentenza penale irrevocabile ha efficacia di giudicato nel processo civile.

CAPITOLO 8 ➺ IL RESPONSABILE CIVILE ED IL CIVILMENTE OBB. PER


LA PENA PECUNIARIA

RESPONSABILE CIVILE
- Soggetto e parte eventuale del processo
- La giurisprudenza ha precisato che la legittimazione passiva del responsabile civile
sussiste solo se nel processo penale è presente un imputato del cui operato debba
rispondere per legge (Es. compagnia assicuratrice)
- La sua posizione è consequenziale alla parte civile: non può esistere se questa non si è
costituita.
- La partecipazione del responsabile civile al processo, sia se spontanea , sia se provocata
(citazione), si attua mediante costituzione.

• il responsabile civile può essere citato su richiesta di parte civile


o ma la Corte Cost. ha precisato che quando la responsabilità civile è coperta da
assicurazione obbligatoria, la citazione del responsabile civile può avvenire anche
dall’imputato.

CIVILMENTE OBBLIGATO PER LA PENA PECUNIARIA


- Soggetto civilmente obbligato a pagare una somma pari all’ammontare o dell’ammenda o
della multa inflitta al colpevole
- Concerne
A. le persone rivestite di autorità o incaricate della direzione o vigilanza del colpevole
B. le persone giuridiche per fatti commessi da propri rappresentanti, amministratori e
dipendenti, in violazioni degli obblighi inerenti a tali qualità.

L’interesse a chiamare il civilmente obbligato è del PM e dell’imputato.

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La declaratoria di nullità, comporta la rinnovazione dell’atto nullo, se necessaria e possibile,
ad opera dello stesso giudice che l’ha dichiarata.
Altrimenti è si verifica la regressione del procedimento nella precedente fase, nel caso in cui il
compimento di quell’atto da rinnovare rientra nel potere esclusivo del giudice di quella fase.

è LIMITE DI DEDUCIBILITA’ DELLE NULLITA’: ç


Le nullità medie e relative non possono essere eccepite :
(a) da colui che vi ha dato o ha concorso a darvi causa
(b) da colui che non ha interesse all’osservanza della disposizione violata.

Sanatoria:
- La Sanatoria è quel fatto giuridico ulteriore e successivo rispetto all’atto viziato che
determina la validità di tale atto -

- la sanatoria non è possibile per le nullità assolute

Si verifica allorquando :
è la parte interessata accetta gli effetti dell’atto viziato
è la parte interessata si avvale dell’atto viziato, esercitando le facoltà che ne discendono

a seguito della sanatoria:


a) gli effetti dell’atto viziato, diventano equivalenti a quello conforme.
b) nessuna parte può eccepire la nullità dell’atto.

(4) INUTILIZZABILITA’.

- è un’invalidità che colpisce il valore probatorio di un atto.


- Il giudice non può basarsi sull’atto inutilizzabile per emettere una decisione.

L’inutilizzabilità è assoluta:
è quando il giudice non può basarsi su di esso per emettere un qualsiasi provvedimento.

L’inutilizzabilità è relativa:
è quando la legge indica le persone nei confronti delle quali non può essere utilizzato un
determinato atto.

Atto abnorme:
- Vizio non codificato, ma frutto di elaborazione dottrinaria e giurisprudenziale.

È abnorme quel provvedimento :


• che per singolarità e stranezza del contenuto, risulti avulso dall’intero ordinamento
processuale
• che pur essendo in astratto manifestazione di legittimo potere, si esplichi al di fuori dei casi
consentiti e delle ipotesi previste, al di la di ogni ragionevole limite

esempi di atti abnormi:


• sentenza di incompetenza emessa dal GIP a fronte di una richiesta di archiviazione
• sentenza del giudice incompetente, che ha trasmesso gli atti al giudice competente , anziché
al PM

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3. ATTIVITA’ DELLA PG, RELATIVA ALL’INDAGATO.

- L’art. 61 estende all’indagato , gli stessi diritti e garanzie dell’imputato.

La p.g. , può per l’identificazione dell’indagato, procedere con :


• rilievi dattiloscopici, fotografici
• prelievi di capelli o saliva , anche senza il consenso dell’interessato

Sempre per l’identificazione, è previsto il potere per la P.G. di accompagnare l’investigato nei
propri uffici e trattenerlo:
- non oltre le 12 ore è senza avviso alla autorità giudiziaria
- non oltre le 24 ore è previo avviso orale al P.M.

La p.g. può procedere ad arresto sempre che il PM non abbia ancora assunto la direzione delle indagini
(obbligatorio nei casi di flagranza di reato) .

Fuori dei casi di flagranza, la P.G., quando ricorra il pericolo di fuga, procede al fermo
dell’indagato che è sia raggiunto da gravi indizi di reità in ordine al delitto punibile con pena
superiore al massimo ad anni 6, e al minimo di anni 2.

Regime delle sommarie informazioni ex art. 350 c.p.p.


- L’assunzione delle sommarie informazioni, implica che la P.G. sollecita l’indagato a
rendere dichiarazioni
- La ricezione delle sommarie informazioni , implica che la P.G. si limita passivamente a
recepire quanto dichiarato dall’indagato.
In ogni caso le dichiarazioni hanno valenza solo per fini investigativi e possono essere
utilizzate ai fini di contestazioni nel dibattimento (art. 500 cpp)
*** l’assunzione delle informazioni *** :
- non può consistere in un mezzo per contestare il reato all’indagato
- l’indagato deve essere in stato di libertà
- necessaria assistenza del difensore di fiducia o d’ufficio
Le informazioni così assunte sono trasfuse in un verbale scritto utilizzabile:
• in sede preprocessuale
• per le contestazioni in dibattimento

Assunzione di sommarie informazioni sul luogo o nell’immediatezza del fatto:


- assenza del difensore è Che impedisce la verbalizzazioni delle dichiarazioni.
- possono essere assunte anche in un luogo diverso dal luogo del delitto

ricezione dichiarazioni spontanee:


- pienamente utilizzabili nella fase procedimentale
- fase dibattimentale sono utilizzabili per le contestazioni.

Dalla P.G. possono essere assunte informazioni anche dalle persone informate sui fatti.
- possono essere potenziali testimoni o imputati in processi connessi o collegati
- Se si devono assumere sommarie informazioni da un minore , legge 172/2012 prescrive la
presenza di un esperto di psicologia o psichiatria infantile per reati di pornografia minorile.

4. PERQUISIZIONI E SEQUESTRI.

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Sia la revoca, che la sostituzione in melius, possono
essere disposte dal giudice a richiesta dell’imputato o
del pm.
• eccezionalmente , possono essere concesse
anche d’ufficio dal giudice nel corso
dell’interrogatorio di garanzia oppure in udienza.
L’iniziativa d’ufficio del giudice è giustificata
dal fatto che la libertà personale è un diritto
non disponibile ex art. 13 comma 1 della
Costituzione.

Prima di emettere il provvedimento ,


il giudice deve sentire il PM che ha 2 giorni per fare
conoscere al giudice il suo parere,
che non è vincolante.

(3) sostituzione in peius.


- può essere disposta solo su richiesta del PM
può essere richiesta solo :
¨ quando le esigenze cautelari risultano essersi aggravate
¨ quando l’imputato ha trasgredito le prescrizioni che concernono la misura

2. ESTINZIONE DELLE MISURE CAUTELARI.

I fenomeni estintivi delle misure cautelari scaturiscono:


• da una valutazione discrezionale è revoca o sostituzione
o
• automaticamente al verificarsi di determinati eventi.

(o) pronuncia di determinate sentenze


Misure cautelare si estinguono se sopravviene :
• decreto o ordinanza di archiviazione
• sentenza di non luogo a procedere o di proscioglimento
• sentenza di condanna con pena dichiarata estinta (es. per indulto)
• se la pena comminata nella sentenza di condanna è inferiore a quella effettivamente scontata

(o) Scadenza dell’esigenza cautelare probatoria


Si riferisce ad una misura disposta per finalità cautelari prettamente di natura istruttoria, salva la
espressa rinnovazione.
• per le misure cautelari diverse dalla custodia cautelare in carcere, il termine è fissato
discrezionalmente dal giudice, con i limiti previsti per la specifica misura
• per la custodia cautelare in carcere, il termine è di 30 giorni, rinnovabile per non più di
due volte (90 giorni in totale)

(o) Scadenza termini per l’interrogatorio

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- non è consentito però , il saltum per censure relative alla mancata assunzione di una
prova decisiva e al vizio di motivazione.
- Inoltre occorre una dichiarazione delle parti, di rinunciare all’appello convertendolo per
ricorso.

(5) RINUNCIABILITA’ DELL’IMPUGNAZIONE (589).

Il PM può rinunciare all’impugnazione fino all’apertura del dibattimento o prima dell’inizio della
discussione.
Le parti private possono rinunciare all’impugnazione anche per mezzo di procuratore speciale.
Il PM può rinunciare al mezzo azionato di gravame di altro PM.

1. LEGITTIMAZIONE AD IMPUGNARE.

Legittimati ad impugnare : (1) PARTI e (2) SOGGETTI che vantano un particolare interesse al
thema decidendum.

2. PUBBLICO MINISTERO.

Nelle indagini preliminari e nel corso del giudizio di primo grado :


ð le funzioni di PM sono esercitate da magistrati della procura della
repubblica presso il tribunale

Nei giudizi di impugnazione:


ð le funzioni di PM sono esercitate da magistrati della procura generale
presso la corte di appello e la corte di cassazione

L’impugnazione può essere proposta:


• dal procuratore della Repubblica è avverso le sentenze di primo
grado
• dal procuratore Generale è avverso le sentenze della CDA.
- il procuratore generale può proporre impugnazione anche quando il procuratore della
repubblica abbia fatto acquiescenza alla sentenza, salvo quanto previsto dall'articolo 593-
bis, comma 2 c.p.p.

Il D.lgs. 6 feb. 2018, n. 11 ha difatti introdotto l’art. 593-bis c.p.p., il quale indica, al comma 1, che
le sentenze del g.i.p., del tribunale e della corte d'assise, possono essere appellate solo dal
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale.
Al comma 2, invece, l’art. 593-bis specifica che il Procuratore generale presso la Corte d'Appello
può appellare, appunto, solo in caso di avocazione e di acquiescenza del Procuratore della
Repubblica.

Þ Il potere di impugnare spetta anche al PM , persona fisica, che ha rappresentato


l’accusa nel relativo grado di giudizio.

Ai sensi dell’art. 568 comma 4-bis, il pubblico ministero può propone impugnazione diretta a
conseguire effetti favorevoli all'imputato solo con ricorso per cassazione.

3. IMPUTATO.

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e) mancanza , contraddittorietà o manifesta illogicità della motivazione, desumibile non solo
dal testo del provvedimento, ma anche da altri atti del processo specificamente indicati.

Riguardo la lettera (e) , occorre chiarire:


La Cassazione non può affermare che ad esempio un testimone dica il falso, agirebbe sul merito.
à può invece affermare che le ragioni per cui il giudice di merito ritiene attendibile o meno un
teste, non siano ben esplicitate in sentenza, censurando così un vizio della motivazione.

Sul punto, la Suprema Corte di Cassazione (Sezione 2 penale, Sentenza 25 luglio 2018, n. 35436),
ha chiarito che la illogicita’ della motivazione, per essere apprezzabile come vizio deducibile nel
ricorso per Cassazione, deve essere evidente, ovvero di spessore tale da risultare percepibile ictu
oculi.

• Il sindacato di legittimita’ della Suprema Corte, infatti, deve essere


limitato a rilievi di macroscopica evidenza.

Sono quindi ininfluenti e irrilevanti, quelle minime incongruenze motivazionali e anche quelle
argomentazioni difensive che, quand’anche non espressamente confutate, siano comunque
logicamente incompatibili con la decisione adottata, purche’ siano spiegate in modo logico ed
adeguato le ragioni del convincimento.

La tassatività dei casi di gravame poc’anzi illustrati, provoca l’inammissibilità di motivi diversi o
sostanzialmente apparenti e manifestamente infondati.

3. SOGGETTI RICORRENTI.

Possono proporre ricorso, in ordine all’azione penale :


- Imputato , il suo difensore, il PM, civilmente obbligato per la pena pecuniaria

Con riferimento all’azione civile : Parte civile e responsabile civile.

Imputato e suo difensore possono impugnare qualsiasi tipo di sentenza.


Nei casi di proscioglimento, l’impugnazione deve essere sorretta da uno specifico interesse.

Prima dell’entrata in vigore della Legge n. 103/2017, l’imputato poteva proporre ricorso anche
personalmente. A seguito delle modifiche introdotte dalla riforma Orlando, anche l’imputato, al pari
delle parti, può proporre ricorso per Cassazione solo a mezzo di un difensore, iscritto nell’Albo
speciale della Corte di Cassazione.

Se il giudice di appello pronuncia sentenza di conferma di quella di proscioglimento, il ricorso


per cassazione può essere proposto dal PM, solo per i motivi di cui alle lettere a), b) e c) del
comma 1 dell'articolo 606.

4. PROCEDIMENTO.

Il presidente della Corte, assegna la trattazione del gravame :


- ad una sezione singola, composta da 5 magistrati, individuata secondo criteri
predeterminati
- oppure alle sezioni unite , composte da 9 magistrati.

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