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Infatti secondo la giurisprudenza non è

Insegne e targhe sempre possibile procedere alla


rimozione dell’insegna soprattutto se di
Il discorso relativo all’apposizione di
eventuali insegne o targhe riguarda vecchia data in quanto l’acquirente
principalmente quegli edifici in cui vi dell’appartamento era a conoscenza, al
siano delle attività commerciali o degli momento dell’acquisto, della sua
studi professionali. presenza.
Questo aspetto riguarda la possibilità per
tali attività di poter usufruire dei muri
perimetrali e quindi di parti comuni del Lastrico solare
condominio per poter “pubblicizzare” o Il lastrico solare spesso viene confuso
segnalare la propria attività. con la terrazza a livello anche se a volte
Tale possibilità è lecita sempre che il quest’ultima funge in parte come il
regolamento condominiale non lo vieti lastrico.
espressamente o subordini una tale Vediamo la differenza: il lastrico solare è
operazione all’approvazione la parte che ricopre in tutto o in parte
dell’assemblea. l’edificio. Nel luogo comune si parla di
“tetto all’americana” nel senso che il
lastrico è il tetto dell’edificio però piano
Insegne luminose come se fosse una grossa terrazza.
Diversamente la terrazza a livello è lo
L’utilizzo di insegne luminose ed
appariscenti merita un discorso a parte spazio scoperto di proprietà esclusiva
rispetto alle normali insegne trattate del proprietario dell’appartamento da cui
poco sopra. si accede e che funge da copertura ai
Questo principalmente per il semplice piani sottostanti.
motivo che si applica l’articolo 844 del Il lastrico solare invece può essere tanto
C.c. relativo alle immissioni e rumori di proprietà privata (esempio il
quando superano la cosiddetta “normale proprietario dell’attico può essere
tollerabilità”. proprietario del relativo terrazzo che
Questo vuol dire che il proprietario di un funge da lastrico) oppure può essere
appartamento nei casi di rumore o parte comune condominiale e quindi di
immissioni fastidiose di luci oltre la soglia proprietà di tutti i condomini.
di tollerabilità può chiedere che vengano La differenza è utile in fase di riparto
presi gli opportuni provvedimenti al fine delle relative spese di manutenzione e
di ridurre il disturbo derivante. ristrutturazione.
Attenzione perché la rimozione Nel primo caso, quando cioè il lastrico è
dell’insegna stessa è meno semplice. di proprietà privata, le spese sono
suddivise (secondo i millesimi di
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proprietà) per 1/3 del loro valore a carico è assimilato alla terrazza a livello: le
del proprietario stesso e 2/3 a carico di spese quindi sono a carico del solo
tutti i condomini cui il lastrico funge da proprietario (dato che la terrazza a livello
copertura. è sempre di proprietà privata).
Il proprietario dovrà contribuire alla Al proprietario del lastrico è riconosciuto
spesa dei 2/3 nel caso in cui il lastrico, il diritto di sopraelevare a meno che dal
pur se di sua esclusiva proprietà, funge rogito di acquisto non risulti il contrario.
da copertura per il suo appartamento.
Per le spese relative ai parapetti e Vedere anche:
ringhiere interne del lastrico esse sono a Cassazione n. 2726 del 25/2/2002
Cassazione n. 3294 del 10/4/1996
completo carico del proprietario.
[Cassazione n. 2726 del 25/2/2002]
Ovviamente il proprietario del lastrico

Lucernario
può apportare tutte le modifiche che
ritiene opportune senza però
pregiudicarne la funzione di copertura Il lucernario è una apertura sul tetto il cui
propria del lastrico solare. scopo è quella di dare aria e luce ai
Nel secondo caso, quando cioè la locali sottostanti (sottotetto).
proprietà spetta a tutti i condomini, le I lucernari possono essere già presenti al
spese vengono suddivise fra tutti in base momento della costruzione dell’edificio
ai millesimi di proprietà salvo diverso oppure essere costruiti dopo dal
accordo approvato all’unanimità. proprietario del sottotetto. Nel primo
Tutti possono quindi in questo caso caso essi risulteranno di proprietà di tutti
servirsene senza ovviamente i condomini e quindi le relative spese di
pregiudicare il pari utilizzo agli altri manutenzione andranno ripartite fra tutti
condomini. in base ai millesimi di proprietà.
Infine il risarcimento di eventuali danni Nel secondo caso invece il proprietario,
provocati dal lastrico solare. dopo regolare DIA, diventa proprietario
Di norma i danni al lastrico sono a carico anche dei lucernari e quindi tutte le
di tutti i condomini in base ai millesimi di spese sono a suo carico anche quelle di
proprietà senza ricorrere ai 2/3 del manutenzione.
valore. Stesso discorso vale per gli abbaini già
Ovviamente se la colpa dei danni trattati.
arrecati al lastrico ricade sul proprietario Attenzione per la costruzione di lucernari
stesso le spese sono a suo completo non è obbligatoria la richiesta al
carico. condominio anche se si consiglia
Due ultime cose: quando il lastrico
sporge oltre il perimetro dell’edificio esso
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vivamente di sottoporre all’approvazione Rientrano più specificatamente in tale
il relativo progetto. tipologia le opere di riparazione,
rinnovamento o sostituzione delle finiture
degli edifici o quegli interventi utili a
Luci e vedute mantenere in efficienza gli impianti
esistenti. Si ricorda che per queste
Con il termine luci si intendono quelle
aperture nell’edificio il cui scopo è quello tipologie di intervento l’amministratore
di dare passaggio alla luce e all’aria. Se non ha bisogno dell’autorizzazione
lo scopo invece è quello di permettere di dell’assemblea, dato che può, secondo
affacciarsi e guardare verso l’esterno si l’articolo 1130 del C.c., e deve
parla di vedute. intervenire non appena ve ne sia
I due classici esempi sono i lucernari per necessità ed urgenza.
i primi e le finestre per le seconde. Nel caso in cui l’assemblea debba
Il discorso interessa per quanto attiene al deliberare in merito ad interventi di
concetto di privacy e quindi di distanze ordinaria amministrazione la
legali. maggioranza richiesta è pari ad 1/3 dei
Se per le luci non ci sono vincoli di alcun condomini che rappresentino almeno
tipo e nemmeno in termini di distanze da 334 millesimi.
rispettare (in quando la sfera privata del Nella seconda categoria rientrano invece
vicino non è intaccata), per le vedute quegli interventi che necessitano sempre
invece si devono osservare questi due dell’autorizzazione dell’assemblea e
limiti minimi di distanza: riguardano opere e modifiche necessaria
a rinnovare e/o sostituire parti anche
• 1 metro e mezzo per le vedute
strutturali dell’edificio nonché per
dirette;
realizzare e/o integrare certi servizi
• 75 cm per le vedute laterali e/o
condominiali a condizione che non
oblique.
alterino le destinazioni d’uso.
Altri interventi straordinari sono quelli
Manutenzioni e migliorie che riguardano il restauro e il
risanamento conservativo dell’edificio
Le manutenzioni vengono suddivise tra come l’inserimento di elementi accessori
manutenzioni ordinarie e straordinarie e di impianti richiesti dalle esigenze
includendo nella prima specie tutti gli d’uso.
interventi necessari per mantenere in In questo caso l’amministratore può dar
buono stato e funzionanti ovviamente sia corso agli interventi anche senza
le parti comuni che gli impianti autorizzazione assembleare solo nel
condominiali. caso in cui i lavori abbiano carattere
d’urgenza. Ovviamente poi
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l’amministratore stesso deve comunque Compito dell’amministratore (art. 1130
darne tempestiva comunicazione nel più C.c.) è quello di recuperare velocemente
breve tempo possibile. La maggioranza quanto dovuto ricorrendo anche alle vie
richiesta per l’approvazione di tali opere legali. Nei pagamenti eseguiti oltre la
straordinarie è quella di 1/3 dei data prestabilita, se non è prevista una
condomini con almeno 334 millesimi. penale, è possibile applicare gli interessi
Nel caso però l’importo sia di notevole legali che dal 1° Gennaio 2004 sono pari
entità e quindi l’intervento risulti oneroso al 2,5%.
la maggioranza richiesta è quella pari al Quando i continui solleciti di pagamento
50% +1 con almeno 500 millesimi. da parte dell’amministratore non
Infine se trattasi di innovazioni serve la sortiscono nessun effetto, lo stesso
maggioranza dei condomini che detenga amministratore può chiedere al giudice
i 2/3 dei millesimi. competente l’emanazione di un decreto
Secondo l’articolo 1102 del C.c. ciascun ingiuntivo contro la quale il debitore può
condòmino può apportare a proprie opporsi entro 40 giorni dalla notifica.
spese delle modifiche alle parti comuni Resta inteso comunque che il debitore
per migliorarne il godimento senza il deve provvedere al pagamento se non
preventivo consenso dell’assemblea. vuole incorrere al pignoramento dei
I vincoli da rispettare dettati dallo stesso propri beni.
articolo sono: Il diritto ad esigere il pagamento di
- non alterare la cosa comune; quanto dovuto si prescrive dopo 5 anni a
- non limitare il diritto d’uso agli altri partire dalla data della delibera di
condomini. approvazione della ripartizione delle
Solo il regolamento condominiale di spese.
natura contrattuale può derogare a Vediamo adesso il caso in cui si crei un
questo articolo e quindi impedire che buco consistente nel bilancio
vengano apportate delle migliorie. condominiale perché a finire in mora
sono più condomini. In questo caso
Vedere anche: scatta l’urgenza di colmare il vuoto di
Art. 1130 Codice Civile. bilancio ma come? Secondo una
Art. 1102 Codice Civile.
sentenza della Cassazione (n. 13631 del
5/11/2001) si devono distinguere due
Morosità casi.
Nel primo caso, in cui non vi sono
Quando un condòmino non paga le creditori che premono con azioni
spese di sua competenza o non le versa esecutive, la norma vieta all’assemblea,
entro la data stabilita finisce in mora. a maggioranza, di scaricare l’onere del
pagamento ai condomini adempienti. In
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altre parole gli altri condomini in regola Resta comunque possibile e valido un
con i pagamenti non possono essere eventuale accordo (inserito anche nel
obbligati a coprire temporaneamente preliminare di vendita) tra le parti che
quanto dovuto dai condomini morosi. attribuisca l’onere all’uno o all’altra parte.
Una simile decisione quindi va presa A conclusione chiariamo il dilemma se
solo all’unanimità. l’amministratore può o meno inserire nei
Nel secondo caso opposto al primo e documenti condominiale o in bilancio i
quindi con l’urgenza di coprire il debito la nomi dei condomini morosi.
norma e una seconda sentenza della L’amministratore può comunicare il
Cassazione (n. 3463 del 21/10/1975) nome dei condomini morosi solo nei
permettono all’assemblea, a documenti interni al condominio e non ad
maggioranza (50%+1 con 500 millesimi), esempio in documenti da affiggere in
di stabilire che a pagare siano i bacheca nell’androne dell’edificio ovvero
condomini non morosi e quindi di in luogo pubblico. In questo secondo
ripartire il buco di bilancio tra i condomini caso verrebbe infatti violata la legge
solvibili. 675/96 (legge sulla privacy).
Ovviamente poi i condomini che hanno Resta inteso che l’amministratore deve
pagato in più potranno agire nei confronti sempre adottare le dovute misure
dei condomini morosi. affinché terzi estranei al condominio
Vediamo infine il caso in cui vi siano vengano a conoscenza dei dati personali
delle spese condominiali e uno o più dei comproprietari.
appartamenti vengano venduti. Toccherà
al venditore ex proprietario pagare o al Vedere anche:
nuovo acquirente? Cassazione n. 10370 del 17/7/2002
Cassazione n. 3463 del 21/10/1975
Chi acquista un immobile è responsabile Cassazione n. 13631 del 5/11/2001
in solido con il venditore dei debiti verso
il condominio per 2 anni quindi all’anno

Muri
in corso e a quello precedente (Art. 63
delle Disposizioni di attuazione al Codice
Civile). Vedremo parlando di muri le tre tipologie
Secondo la Cassazione con sentenza differenti che interessano il condominio: i
n. 10370 del 17/7/2002 l’obbligo di muri divisori, maestri e perimetrali.
pagare le spese sorge nel momento in I muri divisori servono, come dice il
cui l’assemblea approva le spese e non nome stesso, a dividere e/o separare le
nel momento in cui iniziano i lavori. unità immobiliari o le parti comuni in
Quindi nel caso di vendita dell’immobile condominio da quelle di proprietà
obbligato al pagamento è il proprietario
al momento in cui la spesa è decisa.
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esclusiva così come servono a dividere i Da ultimo ricordiamo un caso particolare
locali interni di una abitazione. della Cassazione: da un lato vieta di
Questi tipi di muri non rientrano tra le effettuare un apertura su muro
parti comuni se separano parti comuni condominale verso un locale esterno al
stesse da proprietà private e quindi i condominio ma ritiene lecita una
confini tra le diverse unità immobiliari. apertura verso il giardino da una
La comunione di questi muri non è da proprietà immobiliare.
intendersi quindi tra tutti i condomini ma
solo tra i condomini interessati. Vedere anche:
Diverso il caso dei muri maestri che Cassazione n. 5732 del 5/12/1987
secondo l’articolo 1117 del Codice Civile
rientrano invece tra le parti comuni di un
condominio e quindi di proprietà di tutti i
condomini.
Servono esclusivamente a reggere e
Mutuo
racchiudere l’edificio: in altre parole Parliamo di mutuo non dal punto di vista
“disegnano” la struttura del condominio. di chi deve comprare un immobile ma dal
Non sono altro che i muri perimetrali punto di vista dell’intero condominio per
(facciata) e hanno funzione strutturale. dare il via a determinati lavori o per
Secondo la Cassazione con sentenza esigenze di liquidità.
n. 5732 del 5/12/1987 rientrano in La maggioranza dei condomini che
questa tipologia anche i muri che rappresentino almeno i 2/3 dei millesimi
delimitano l’attico. totali può quindi deliberare la stipula di
Infine i muri perimetrali (che rientrano tra un mutuo con relativa ipoteca sull’edificio
i muri maestri) che delimitano il sia per opere di ordinaria quanto di
perimetro dell’edificio. Salvo diverso straordinaria manutenzione.
accordo tutti i condomini possono Quindi l’amministratore non può mai
servirsi dei muri perimetrali (apporre stipulare un mutuo (questo vale anche
insegne, installare un condizionatore, per l’assicurazione) di sua spontanea
apporre delle targhe, inserire tubature iniziativa ma solo dietro delibera
ecc…) a condizione però di non assembleare.
indebolire la struttura dell’edificio e non Una particolarità: in fase di stipula
pregiudicarne la stabilità oltre che davanti al notaio però è d’obbligo la firma
alterare il decoro architettonico. Si di tutti i proprietari (quindi tutti i
consiglia quindi sempre di ottenere il condomini) per il semplice fatto che
preventivo consenso dell’assemblea per l’ipoteca (la garanzia per la banca) grava
ogni opera che si voglia realizzare sui su tutto l’edificio senza distinzioni tra
muri perimetrali o maestri. parti comuni e proprietà private.
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Anche in questo caso chi non intende
accollarsi il finanziamento può evitare di
partecipare alle spese e quindi di avere
l’ipoteca sul proprio immobile. Le spese
relative all’operazione vanno ripartite in
base ai millesimi di proprietà.
C’è anche la possibilità di diminuire le
spese relative ricorrendo ad un mutuo
garantito non da ipoteca ma da
fideiussione bancaria: anche in questo
caso però la firma deve essere apposta
da tutti i condomini che intendono
partecipare al finanziamento.
La somma erogata dall’istituto di credito
viene così depositata sul c/c
condominiale disponibile per dare avvio
ai lavori preventivati e i condomini hanno
l’obbligo di pagare periodicamente le
relative rate di rimborso. La durata
massima di un mutuo in questo caso è di
5 anni.
Un ultimo accorgimento: gli interessi
passivi pagati sul mutuo acceso per
finanziare interventi straordinari non
sono detraibili ai fini Irpef non godono
cioè di alcuna agevolazione fiscale.

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