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Vergine

Antonello da Messina dipinse l’Annunciata intorno al 1475.Annunciata


L’Annunciata è una delle 35 opere miracolosamente scampate a catastrofi naturali e terremoti
del misterioso artista
Enrico Brunelli nel 1906 attribuì l’opera a Antonello da Messina basandosi su
un’osservazione formale. Non esistono infatti documenti che attestino la sua paternità. Inoltre
ad oggi non sono state condotte analisi approfondite sul legno del telaio e sui pigmenti
confrontandoli con altre opere dell’artista.
Antonello da Messina, Vergine annunciata, 1476-1477, olio su tavola, 45 x 34,4 cm.
Palermo, Galleria Regionale della Sicilia

Antonello da Messina, -1477, olio su


La vergine tavola, 45 x 34,4 cm. Palermo, Galleria
Regionale della Sicilia

Ha un volto da ragazzina, carnagione olivastra e lineamenti raffinati, occhi neri e


profondi che, con lo sguardo leggermente abbassato, 
In un’altra direzione, evitando di incrociare gli occhi di chi la sta osservando.
Forse l’Annunciata Antonello da Messina non è ancora la Vergine pronta ad affrontare
il proprio destino, ma è soltanto una ragazza timida e palesemente a disagio.
sembrano voler comunicare esitazione, forse timidezza. Ha mani affusolate ed
eleganti, una leggermente sollevata verso l’esterno, l’altra colta nel gesto di chiudere il
mantello sotto il collo. 

L’arcangelo
 la Vergine dell’Annunciazione qui si presenta sola, senza l’arcangelo Gabriele. Eppure,
osservare bene, l’Angelo annunciante è presente, o meglio, percepibile.

il libro presenti una pagina mossa da un alito di vento; evidentemente nel toccare terra
l’Angelo ha mosso l’aria! L’Angelo c’è, si trova esattamente di fronte a lei, in mezzo a
noi che osserviamo, in posizione frontale; e Maria ne è colta alla sprovvista: con il gesto
della mano sollevata sembra quasi voler interrompere la discussione, forse spaventata da
ciò che sta sentendo, ma lo sguardo tradisce curiosità.

La geometria
1. Il volto di Maria è I colori e i dettagli
inscritto in un ovale L'uso dei colori a olio permette poi un'attenta qualità della
2. Il velo messo in questo luce, con morbidissimi accostamenti che riescono a
modo forma un triangolo restituire la diversa consistenza dei materiali, legno, carta,
3. L’apertura del velo sul tessuto, incarnato.
collo disegna un ulteriore
triangolo rovesciato e le  Se osserviamo il dipinto, possiamo notare come sul leggìo,
pieghe cadono presenta addirittura i segni della tarlatura del legno,
perpendicolarmente
L'alltissima qualità di questo dettaglio ha permesso di
percepire l’influenza della pittura fiamminga

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