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La Cultura è sempre più vittima occulta della guerra in Ucraina. E lo dimostra la denuncia dell'Unesco.

Unesco avverte :«sono quasi 100, finora, i siti culturali e religiosi che hanno
subito danni dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio».

precisando che nell'elenco figura una vasta gamma di siti vi sono compresi alcuni di epoca
medioevale e altri risalenti al periodo sovietico. Un numero destinato ad aumentare, anche perché,
se alcune aree stanno diventando accessibili solo ora, altre sono ancora teatro di combattimenti via
via più intensi.

Da quando l’esercito russo ha iniziato ad attaccare le città ucraine, soldati, funzionari dei
musei, dipendenti dei comuni e semplici cittadini hanno cercato di proteggere il patrimonio
artistico ucraino nascondendo le opere d’arte nei bunker e fortificando chiese e monumenti
nazionali. Uno dei modi più efficaci per proteggere le statue che si trovano nelle città è
ricoprirle di sacchi di sabbia: dalla fine di febbraio, quando è iniziata l’invasione russa, non è
raro vedere nei centri di molte città assediate alti cumuli di sacchi di sabbia dietro cui si
intravedono statue e monumenti

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