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Battimenti

Quando due suoni con frequenze leggermente diverse si sovrappongono si verifica il


cosiddetto fenomeno dei “battimenti”.
Posto: y1 = A sin (ω 1t ) prima onda
y 2 = B sin (ω 2 t ) seconda onda
l’onda risultante sarà data da:
y = y1 + y 2 = A sin (ω 1t ) + B sin (ω 2 t )
e quindi, se supponiamo B=A+C, attraverso le formule di prostaferesi otteniamo:
 ω −ω2  ω + ω2  
y =  2 A cos 1 t ⋅ sin  1 t  + C sin (ω 2 t )
  2   2  

  f + f2  
y = y 0 (t ) ⋅ sin 2π  1 t  + C sin (ω 2 t )
  2 
  f − f2  
dove y 0 (t ) = 2 A cos 2π  1 t  è l’ampiezza della nuova onda, che risulta quindi dipendente
  2 
dal tempo. Se le ampiezze delle due onde sono differenti, come nel caso generale analizzato
sopra, avremo ad esempio la componente C sin (ω 2 t ) che andrà a sommarsi all’onda di
ampiezza variabile, non modificando il fenomeno dei battimenti ma impedendo che l’onda
f − f2
risultante si annulli per y 0 (t ) = 0 . La frequenza dei battimenti è dunque f batt = 1 (in un
2
periodo avvengono 2 battimenti perché il modulo del coseno diventa massimo due volte in un
periodo).

y1 y2

periodo di battimento

- La misura consiste nel verificare la formula precedente misurando la frequenza dei due
diapason e la frequenza dei battimenti seguendo lo schema allegato.

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