a cura di
Alfonso Belfiore
in collaborazione con
Le Murate/Progetti Arte Contemporanea / MUS.E - Musei/eventi Firenze / Caffè Letterario °Le Murate
Reza Korourian Competition / Yarava Music Group / 8Arti
New York University / Fiesolearte / Noyss / Ist. Int. Arte e Tecnologia / MediaLab
Centro Salute e Sviluppo Sociale / Cooperativa Il Simbolo
con la partecipazione di
Esther Lamneck, New York University
Mehdi Jalali, Yarava Music Group / Reza Korourian Competition
Matteo Masi, actor, poetry reader
Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze
Presidente Pasquale Maiorano
Direttore Paolo Zampini
staff tecnico-organizzativo:
Sepehr Baradaran Amini Farshi, Lorenzo Ballerini, Giacomo Balli
Giacomo Aiolli, Lorenzo Boscucci, Fausto Caricato, Daniele Castellani, Jasmine Cipriani,
Luca Del Fante, Andrea Fontanelli, Matteo Ghini, Gabriele Ginanneschi, Leonardo Guidi,
Mikael Louafi, Niccolò Presenti
riprese videofotografiche:
Andrea Bui, Vanessa Trippi
ingresso gratuito
INFO: Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” - Firenze
Piazza delle Belle Arti, 2 - 50122 FIRENZE
info: www.conservatorio.firenze.it - tel. 055 2989319
inaugurazione
Mostra installazioni multimediali
inaugurazione della mostra delle installazioni multimediali
20 giugno/ ore 19.00
APERITIVO
mostra installazioni
apertura della mostra al pubblico
20/23 giugno/ ore 15.00-23.00
installazioni multimediali
SOUNDING OUT
installazione multimediale interattiva (aperta il 20 giugno 2018)
SEAMS
installazione multimediale interattiva (aperta il 21 giugno 2018)
di Paola Lopreiato
"Sounding out" e "Seams" sono due installazioni separate che condividono il loro contenuto ma avendo prospettive diverse.
Sounding out
"Sounding out" ha come nucleo un sistema per il riconoscimento in tempo reale delle emozioni basato sulle proprietà acustiche del parlato
e invece che sui contenuti; è un'installazione di interazione dal vivo in cui il segnale audio del partecipante viene catturato da un microfono
e analizzato. Il computer riconosce le emozioni nella voce delle persone senza comprenderne le parole ma solo riconoscendo le differenze
di energia del suono. In questo lavoro ho collegato le proprietà del suono
ad un output visivo per creare un'interfaccia emotiva. Il computer riconosce
le emozioni e risponde di conseguenza mostrando alcune immagini relative
all’emozione del pubblico che parla. Quest’opera è uno studio sulla
possibilità dei computer di rilevare i sentimenti analizzando in tempo reale
la voce. È un'esperienza artistica che esplora nuove relazioni tra stati
emotivi e suono ed ha portato alla creazione di un nuovo sistema di
tracciamento / visualizzazione, aprendo nuovi scenari in cui l’uomo e la
macchina interagiscono emotivamente.
Seams
"Seams" è una rappresentazione audio-video immersiva dei processi di analisi
e rilevazione delle emozioni nel suono che sono impiegate in "sounding out".
Seams significa cucitura ma ha diversi significati. Uno è "la linea su cui sono
cuciti due pezzi" e questo significato si riferisce al fatto che le due installazioni
hanno in comune il processo di rilevamento e analisi delle emozioni nel suono.
Seams ha anche il significato di "strato sotterraneo" e si riferisce invece al fatto
che il video 360 ° e la sua colonna sonora rappresentano i modelli interni di
energia contenuti nella voce umana. Dopo aver indossato gli occhiali per la
realtà virtuale (HMD), è possibile scegliere il video da visualizzare. La parte
video mostra molte facce che esprimono un’emozione e dopo pochi minuti le
immagini svaniscono in una unica immagine che copre l'intero campo visivo e
che simbolicamente rappresenta il modello energetico sonoro sotteso all'emozione espressa nei volti e nelle voci presentate fino a quel
momento. La dissolvenza tra i due diversi ambienti visivi riflette la quantità di energia espressa nel suono. La parte sonora dell'installazione
è la sonificazione delle emozioni. Le voci che si sentono come sfondo svaniscono via via per unirsi in una melodia (mentre nel video
svaniscono i volti) e la dissolvenza da un ambiente sonoro all'altro è ottenuta seguendo i livelli di energia del suono nelle voci (come per
il video). L’esperienza virtuale immerge lo spettatore in una visione simbolica di come la distribuzione e il mutamento dell'energia sonora
siano la tela su cui si formano le immagini emozionali.
Paola Lopreiato. Sono un artista versatile e, soprattutto, una creatrice di idee che hanno assunto forme
molto diverse, dalla composizione, alla pittura, alla performance, alle canzoni allo spettacolo, agli eventi
culturali, alla produzione editoriale e discografica, sempre utilizzando le pratiche più attuali volte a rinnovare
l'arte ed il suo ruolo principale nella vita sociale. Le mie opere sono state selezionate per molti spettacoli e
conferenze in Europa, America del Nord e del Sud, Africa, Cina, Australia. Ho fatto parte dell’organizzazione
e sono stata direttore di produzione del festival internazionale "Diffrazioni". Nel 2016, ho iniziato una nuova
attività creativa e di organizzazione eventi chiamata “NOYSS” il cui portfolio include eventi in collaborazione
e con il supporto di New York University, Università di Chester, Università di Plymouth, Conservatorio di
Firenze e il supporto di molte città in Toscana. Nel 2017 NOYSS ha allargato i propri orizzonti iniziando un
progetto editoriale che include il catalogo "Diffrazioni festival 2016" e una produzione discografica parallela
con la pubblicazione dell'album "speak up". Dal 2005 sono presidente dell'associazione culturale
"Fiesolearte". La mia sfaccettata carriera include l’essere stata una pianista solista e in ensemble, essere
una pittrice, una compositrice e performer, oltre ad aver creato installazioni interattive, performance e opere
audiovisive con il nome di Paola Lopreiato. Il mio recente album musicale "speak up" è stato invece
pubblicato sotto il nome di NOYSS, che è sia il nome della mia società che il mio pseudonimo come autrice
di canzoni. Ho insegnato acustica e informatica nei conservatori e ho tenuto seminari sull'arte contemporanea. Nel 2013 ho iniziato un
dottorato part-time in new media art all'università di Plymouth. I miei interessi di ricerca riguardano il suono, la multisensorialtà e la
coscienza. Gli articoli relativi alla mia ricerca sono pubblicati sulla rivista TechnoethicArt.
www.paolalopreiato.com
www.noyss.org
Bernardo Zampini
METRO 10:35/ video (2018)
Opera audiovisiva che rappresenta New York; una città piena di opportunità di vita senza riposo, frenetica; città che detta il
metro, l'unità di misura del mondo. Simbolo della vita moderna dell'economia capitalistica, del modello di città contemporanea
con i suoi pro e contro; rimanendo una città affascinante. Un Sogno o un Brutto Sogno.
Nato a Monsummano Terme (PT) nel 1995, Bernardo Zampini si è avvicinato giovanissimo alla musica, suonando la Chitarra
Classica; successivamente ha frequentato il Liceo Musicale “A. Passaglia” di Lucca apprendendo le basi dell'Armonia, Teoria,
Composizione non tralasciando inoltre gli studi di Chitarra con il Maestro Fabio De Ranieri; ha studiato sempre all'interno del
Liceo, Musica e Nuove Tecnologie con Massimiliano Giusti, materia che, lo porterà a
frequentare attualmente il corso di Musica Elettronica del Conservatorio Luigi Cherubini di
Firenze con Alfonso Belfiore, Marco Ligabue e Roberto Neri. Contemporaneamente al
conservatorio é iscritto alla scuola comunale di musica di Prato G. Verdi dove frequenta la
classe di Basso Elettrico Jazz con Mirko Verrengia e alla Accademia “NEMO” specializzata in
Filmaking con Nello Ferrara. Suona attualmente il Basso, Sassofono Tenore, Batteria e
Chitarra in molti collettivi Jazz, Pop, Rock e in realtà popolari folcloristiche come la banda G.
Verdi di Fognano (PT). Come compositore, le opere per ora composte sono state eseguite ai
festival “Diffrazioni”, “Il Corpo La Luce Il Suono” e alla seconda edizione dell’Electroacoustic
Music Competition “Reza Korourian Awards” 2017 a Teheran – Iran; inoltre è inserito all'interno
del gruppo di ricerca musicale del conservatorio fiorentino, coordinato da Francesco Torrigiani
e Tiziano Manca, portando avanti progetti di ricerca inerenti l'ambito musicale.
Alberto Maria Gatti, nato a La Spezia nel 1992, si diploma in Musica Elettronica e Musica e Nuove
Tecnologie presso il conservatorio Cherubini con il massimo dei voti nel febbraio 2016. Fa parte
dell'Etymos Ensemble sotto la guida di Girolamo Deraco. Dal novembre 2015 ha avuto 3
commissioni per musica sia elettroacustica che per strumento e live electronics. Associato, sempre
dal 2015, con l'Associazione di compositori Cluster!, ha partecipato come esecutore delle partiture
elettronica a vari concerti, anche fuori Italia. Nel luglio 2016 partecipa al corso presso l'Accademia
Chigiana in Regia del Suono con Alvise Vidolin e successivamente partecipa alla produzione
dell'Opera “L'arte e la maniera di affrontare il proprio capo per chiedergli un aumento” di Vittorio
Montalti e nel 2018 in “What we are waiting for” di Simone Conforti presso il festival “Forum Wallis”.
Alberto Gaetti Ingegnere dei Materiali con specializzazione in acustica delle sale, Alberto Gaetti ha
dedicato la propria vita professionale all’elettroacustica e al restauro audio, operando in ambito delle Digital
Humanities presso il Conservatorio di Musica di Firenze e nel laboratorio di ricerca MARTLab. Attualmente
programmatore e restauratore freelance, ha lavorato per Powersoft e K-array. Attualmente, Alberto Gaetti
è presidente della Sezione Italiana dell’Audio Engineering Society.
Andrea Bui – diplomatosi alla scuola di Musica e Nuove Tecnologie di Firenze, sotto la guida del
M° Alfonso Belfiore, con una tesi inerente la sonorizzazione elettroacustica de “Il Gabinetto del dr.
Caligari”. Prima di ciò, ha avuto varie esperienze in contesti musicali differenti, prima di approdare
alla musica elettronica ed elettroacustica, interesse maturato precocemente durante la formazione
strumentale. I campi di interesse specifico riguardano la spazializzazione del suono, il field
recording specificamente in contesto urbano, nonché il recupero di tecnologie “obsolete” in campo
audio e video, allo scopo di utilizzo nella performance elettronica. Ha studiato tecniche
elettroacustiche con Belfiore, Ligabue, Neri, Vande Gorne, Fort.
ORACQUALOGO
installazione multimediale (aperta dal 20 al 23 giugno 2018)
di Nazario Augusto
L’acqua è un oracolo silenzioso e onnipresente perché dispensatrice di vita. Questo prezioso elemento, “l’acqua“, è estremamente
malleabile può solidificarsi e con cambiamenti di temperatura muta forma, è dolce ma potente capace di forza impensabile. L’acqua è la
regina della vita, tutto quanto contiene è come un ventre materno che tutto avvolge e permea attraverso i tempi e lo spazio, Ma oggi, nel
tempo “moderno“, l’acqua ci libera…… ?
DIGITALMUSIC LAB PROJECT
DISEGNANDO L’EMOZIONE, VISIONI E RACCONTI TRA GESTO E SUONO
(a Francesco)
installazione audiovisiva (aperta dal 20 al 23 giugno 2018)
Rassegna di opere audiovisive trattate nell’ambito del laboratorio Digitalmusic Lab di Pisa per la creazione di strutture
musicali originali realizzate dai partecipanti al laboratorio.
A cura di Alfonso Belfiore
Opere di: Fatjon Axhami, Ainge Anzinzi, Alexandro Basho, Albjol Bashaj, Bisha, Gabriele Ciangherotti, Lorenzo Cimino,
Michele De Martini, Andrea Dell’Innocenti, Juan Martin Diantoni, Maria Dumitru, Massimo Franchi, Luca Gambini, Samuele
Giannotti, Matteo Giaquinta, Olsi Korriku, Alessandro Levantesi, Flavio Maccari, Shidei Massai, Alessandra Michela
Parenti, Francesco Morreale, Alexandra Alviar Pineda, Simone Prandini, Ruben Sapio, Daniel Scarnà, Bassey Paul
Sunday.
DIGITALMUSIC LAB
La Musica che salva il mondo…
Il progetto DIGITALMUSIC LAB configura un laboratorio artistico creativo di Musica Elettronica dedicato ai giovani
adolescenti e dotato di forte vocazione sociale. Nasce dalla feconda intersezione delle idee di un giovane musicista
appassionato di Musica Elettronica con El Sistema, metodo di educazione musicale diffusa e capillare ideato dal Maestro
Josè Antonio Abreu fin dal 1975 in Venezuela, la cui alta significatività nel sottrarre i giovani delle periferie esistenziali dal
degrado e dalla criminalità, nel voler loro offrire speranza e opportunità di un futuro migliore, è ben nota e ormai estesa in
moltissimi paesi. Anche in Italia, dove il metodo Abreu è stato introdotto dal Maestro Abbado e viene praticato
diffusamente. Il progetto DIGITALMUSIC LAB introduce un fattore originale e altamente innovativo: l’estensione del
metodo pedagogico alla Musica Elettronica, quale genere musicale ancora più inclusivo e fruibile, pur in assenza di un
precoce addestramento strumentale che sappiamo già poter essere un privilegio elitario.
per il 20° anniversario della fondazione dell’Università Nazionale delle Arti di Astana
Astana Kazakhstan Auditorium, Concert Hall Building
concerto del 18 maggio 2018
AIMAN MUSSAKHAJAYEVA
- National Artist of the
Republic of Kazakhstan,
Rector of Kazakh National
University of Arts
con il Presidente della
Repubblica del Kazakistan
NURSULTAN NAZARBAEV
al termine dello spettacolo
The Concert Hall is a center for performing arts in Astana, the capital city of Kazakhstan. It was inaugurated by the President of
Kazakhstan, Nursultan Nazarbayev on the nation's Independence Day, the 15th of December 2009.
seminario/laboratorio
work-shop
seminario/ laboratorio
20 giugno/ ore 10:00/13:00
21 giugno/ ore 10:00/13:00
22 giugno/ ore 17:00/20:00
23 giugno/ ore 10:00/13:00
Il workshop sarà dedicato alla costruzione di composizioni collaborative, esplorando l'uso che Esther Lamneck, fa del ricco materiale
sonoro del Tárogató ungherese in ambienti elettronici dal vivo. Esther Lamneck è considerata tra i più grandi esecutori al mondo virtuosi
del Tárogató. I progettisti e i compositori, sia in ambito sonoro che visivo, sono invitati a presentare idee, schizzi e/o software (patches di
MaxMsp & Jitter - PD) destinati ad ambienti di arte elettronica dal vivo per il lavoro da svolgere durante il seminario. Discuteranno ed
esploreranno le opzioni che consentono agli artisti di influenzare gli ambienti musicali e visivi. L'obiettivo a breve termine sarà quello di
creare brevi studi / schizzi durante il workshop, e un obiettivo a lungo termine del seminario sarà quello di identificare e iniziare
collaborazioni con Esther Lamneck per successive esibizioni curate da lei e dal New Music Ensemble alla New York University e al
Conservatorio di Firenze.
Angelo Marrone, Flaminia Padua, Eugenio di Fraia, Maria Vittoria Casarotti Todeschini
CORPO D’ARTI
Performance multimediale. Un’orchestra di voci, parole, suoni.
Corpo d’arti può essere definita come un’installazione viva che prende forma e si trasforma allo stesso tempo.
Immaginate un musicista, una scrittrice, due attori. Angelo compone, Flaminia scrive, Eugenio recita, Mariavittoria fa
lo stesso. Immaginate che i quattro improvvisino, insieme, ognuno con la propria arte, mescolandosi all’altro. Le
parole di Flaminia nascono insieme alla musica di Angelo e i corpi di Mariavittoria e Eugenio seguiranno, ciascuno
con la propria voce, il testo che apparirà sullo schermo collegato al computer di chi scrive e il suono che uscirà dalla
fantasia di Angelo. Tutto questo, davanti agli occhi e dentro le orecchie del pubblico, che assisterà ad una sincronica
ricerca di Armonia. Solamente il tema sarà scelto prima dell’esibizione, su esigenza di uno di noi o su suggerimento
esterno, e nient’altro. Uno di noi comincerà e gli altri seguiranno il flusso, cercando di mantenere il proprio centro ma
anche di contenere, nel proprio girotondo, tutti gli altri. Quello che vogliamo è una narrazione complessa, un’opera
aperta e mai uguale a sé stessa, che unisca le diverse arti, noi e il pubblico. I quattro esponenti di questa strana
orchestra d’arti si riservano il diritto di aggiungere, di volta in volta, altri artisti: pittori, ballerini e chiunque si impegni
a sincronizzare la sua passione con la nostra, in quel momento, e per gli altri. La performance sarà così sempre
diversa e sempre imprevedibile. Un po’ come l’arte e molto come la vita.
Angelo Marrone nasce a Guardiagrele nel 1988. Si diploma in Composizione e Arrangiamento per la Popular Music
presso il Conservatorio di Pescara e contestualmente frequenta numerose Masterclass e il corso “Instrumental
Recording & Contemporary Music Production”. Intraprende lo studio della composizione classica sotto la guida del
M° Stefano Cucci. Nel 2018 si iscrive presso il Conservatorio di Firenze al corso di Musica e Nuove Tecnologie.
Attualmente lavora in qualità di arrangiatore e musicista e come compositore nel campo della musica applicata
scrivendo musiche per spot pubblicitari, cortometraggi, spettacoli teatrali, documentari.
Flaminia Padua non è sintetica -ama le parole in maniera forse eccessiva- ma qui ci proverà. Ha 26 anni, si è laureata
in Lettere (triennale e magistrale) alla Sapienza di Roma e ha seguito vari corsi di scrittura, tra cui un Master di
narrazione cinematografica che ha concluso da un anno e dopo il quale ha cominciato a lavorare come assistente
editor.
Maria Vittoria Casarotti Todeschini nasce e cresce a Padova e si laurea in Economia e Management per Arte,
Cultura e Comunicazione a Milano. Si trasferisce poi a Roma dove si diploma in recitazione al Centro Sperimentale
di Cinematografia sotto la direzione di Giancarlo Giannini. Prende parte a spettacoli teatrali e progetti di cinema e tv,
tra cui il film “Il Segreto d’Italia” di Antonello Belluco di cui è protagonista e la serie tv Immaturi. È inoltre parte del
cast di Rosso Istria di Maximiliano Hernando Bruno, che uscirà prossimamente.
Eugenio di Fraia, 27 anni, un po' milanese e un po' toscano. Si laurea in Psicologia della Comunicazione, mentre
coltiva la passione per il cinema. Nel 2015 entra al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove, dopo tre
anni di corso, si diploma in Recitazione. Adesso si divide tra la regia e la recitazione, il cinema e il teatro. L'ultimo
lavoro che ha messo in scena, dietro e davanti le quinte, è uno spettacolo su Dante, che ha unito tutti e quattro i
componenti del Corpo d'arti.
Carlotta Ferrari
LA TECNICA COMPOSITIVA RPS: UN LINGUAGGIO MODALE CONTEMPORANEO
La tecnica compositiva RPS (“Restarting Pitch Space”, letteralmente “lo spazio delle altezze che ripartono”) è un
sistema armonico modale elaborato nel 2005 dal compositore statunitense Carson Cooman, ad uso libero di chiunque
voglia impiegarlo nei propri brani tanto acustici quanto elettroacustici. Il sistema RPS, infatti, non è legato a particolari
strumenti musicali né a tecniche strumentali ben definite: esso offre semplicemente un materiale musicale di base
che possa essere usato nell'ambito del processo creativo. Tale tecnica risulta quindi utile a costruire un canovaccio
di partenza che fornisca una coerenza grammaticale alla composizione che ne fa impiego e, al tempo stesso,
garantisca un alto grado di libertà e autonomia dai linguaggi compositivi consueti. La coerenza è data dal fatto che
nella tecnica RPS vi sono scale che vengono ripetute trasposte, generando un totale modale entro il quale è
necessario muoversi. La libertà deriva dalle innumerevoli potenziali combinazioni non convenzionali di note che il
linguaggio RPS determina e fornisce, nonché dalla possibilità che anche composizioni elettroacustiche si avvalgano
di questo materiale, in una interessante sinergia di elementi tradizionali e processi innovativi.
Carlotta Ferrari (1975) è una compositrice interessata allo sviluppo di un linguaggio musicale che mescoli presente
e passato, con speciale predilezione per le nuove grammatiche modali. I suoi brani, in particolare per organo, piccoli
ensemble cameristici e coro, viaggiano il mondo: dalla Harvard University alla Cattedrale anglicana di Melbourne,
dalla veneziana Basilica della salute alla Steinway Haus di Amburgo. Attiva nella promozione delle minoranze nel
mondo musicale, è altresì interessata al rapporto tra arte e scienza e alle nuove tecnologie applicate all'arte. Carlotta
crede nel potere e nella libertà della musica: le sue composizioni sono liberamente scaricabili dal sito Imslp.
Nazario Augusto
CHORA MUSICALE E COSTELLAZIONI SONORE
Come già Platone insegnava nel Cratilo, il nome fissa l’essenza immobile ed eternamente presente, la sostanza
(ousia) delle cose. Ci mancano invece i nomi per ciò che, come il flusso temporale descritto da Husserl, è instabile,
per ciò che non è completamente visibile e presente, ma che si costituisce grazie ad uno scambio tra visibile
e invisibile, presente e assente; ci mancano quindi i nomi per ciò che non è “un oggetto”, ma sta al di là della
distinzione stessa tra oggettivo e soggettivo. Mutazione nella reversibilità tra il visibile e l'invisibile. Questo il
tema della chora ovvero materia amorfa o “ricettacolo” (citato da Platone nel Timeo) e della quale si serve il Demiurgo
per plasmare il cosmo e tutte le cose sensibili sul modello di quelle ideali. Il mondo sonoro è una sorta di ricettacolo
dei nostri avvenimenti passati e presenti depositati in materia di sogno, ricordo, emozione. l a musica è qualcosa di
non propriamente presente ma vivo dentro ogni persona, invisibile ma capace di
afferrare quello spazio potenziale, quel ricettacolo, in cui la forma dispiega la propria
azione. Nel paper si analizzano i fattori che determinano la relazione tra visibile e
invisibile del suono e la forza sussistente al sorgere del suono nella vita dove il suo
luogo primo nella maternità è il feto materno. L’analisi si rivolge quindi alla madre quale
ricettacolo capace di generare il visibile e l’interamente sensibile nel bambino e poi nel
proseguo nell’adulto. I temi familiari e la figura danno vita a energie sonore e caratteri
sonori specifici definibili per ogni individuo con un bagaglio unico e irripetibile: le
costellazioni sonore, un ricettacolo appunto la “chora“.
SuiteOhm
(Lorenzo Ballerini, Andrea Bui, Massimo D’Amato, Alberto Gatti, Davide Martiello, Vanessa Trippi)
ALLE PORTE COI SASSI 15:00/ live electronics (2018)
performers
Suite-Ω
Lorenzo Ballerini
Andrea Bui
Massimo D’Amato,
Alberto Gatti
Davide Martiello
Vanessa Trippi
Suite-Ω, Il progetto nasce dall’unione di un gruppo di strumentisti, proveniente da vari background musicali, ma uniti dall’interesse e dallo
studio della musica elettronica ed elettroacustica, ed accomunati dall’intento di offrire una esperienza in cui si fondessero vari linguaggi
(glitch, analogica, programmazione) e vari strumenti (sintetizzatori, software, strumenti a corda) per offrire una performance complessa
le cui caratteristiche siano l’evolutività della composizione, l’immersività dell’esperienza d’ascolto, nonché la rivisitazione delle forme
compositive tramite la commistione di struttura ed improvvisazione. Accade quindi che ricerca timbrica e attenzione per la spazializzazione
(collocazione delle sorgenti sonore nello spazio, reale e virtuale) siano mirati a suggerire allo spettatore un tipo di ascolto attivo,
immaginativo, il tutto arricchito anche dall’impatto visuale della coesistenza di varie tecnologie e strumentazioni eterogenee per
architettura e caratteristiche, nonché dalla proposta di tecniche e gestualità esecutive proprie del linguaggio elettroacustico
contemporaneo.
Riccardo Culeddu
LA VOLPE 狐 12:15/ video (2018)
Riccardo Culeddu, nato a Treviso nel 1973, ha studiato chitarra con i Maestri Bandini,
Mela e Puddu diplomandosi presso il Conservatorio di Firenze. Ha approfondito la
propria formazione musicale studiando composizione col M° Marco Di Bari a Cremona
e frequentando masterclass di Terry Riley, David Russell, Manuel Barrueco e Oscar
Ghiglia. Si è esibito come solista e in vari ensemble cameristici, insegna chitarra,
compone musica elettroacustica ed è curatore di testi musicologici per la casa editrice
Astrolabio-Ubaldini di Roma. Ha recentemente conseguito la laurea di secondo livello
per il biennio specialistico in “Musica e Nuove Tecnologie” presso il Conservatorio di
Firenze.
Mehdi Jalali
UNTARGETED DISPLACEMENT 07:20/ acousmatic (2016)
Mehdi Jalali (1980, Tehran), Jalali is a co-founder of "Yarava Music Group". Learned Iranian traditional music professionaly scince 1996
with his main instrument, Setar; by Hamid-Reza Mohseni, Mohammad Zolnouri and Jalal Zolfonoun. He studied classical Guitar by Babak
Aleheidar, composing by Alireza Maschayekhi and Shahrokh Khajenouri, conducting by Manouchehr Sahbai and he studied electronic
music by Shahrokh Khajenouri and Joachim Heintz. he had some performances and workshops in some cities in Germany such as Berlin,
Koln, Hannover, Hamburg, Bielefeld, Tosterglope and his pieces performed in Germany, Greece... Jalali has premiered numerous works
by more than 20 Iranian contemporary composers as a soloist or conductor which including many works that have been written for him
and the "Yarava Modern Orchestra". His pisces performed by players such as Margit Kern, Susanne Zapf, Francesco Cascarano... He
Performed in "the 6th international festival of the intangible cultural heritage" in Chengdu, China 2017.
Mehdi Jalali (1980, Teheran), Jalali è un fondatore di "Yarava Music Group". Ha imparato la musica tradizionale iraniana dal 1996 con il
suo strumento principale, Setar; da Hamid-Reza Mohseni, Mohammad Zolnouri e Jalal Zolfonoun. ha studiato chitarra classica con Babak
Aleheidar, composizione con Alireza Maschayekhi e Shahrokh Khajenouri, direzione d’orchestra con Manouchehr Sahbai e ha studiato
musica elettronica con Shahrokh Khajenouri e Joachim Heintz. Ha tenuto spettacoli e workshop in alcune città della Germania come
Berlino, Colonia, Hannover, Amburgo, Bielefeld,
Tosterglope e le sue opere sono state eseguite in
Germania, in Grecia ... Jalali ha presentato in
anteprima numerose opere di più di 20
compositori contemporanei iraniani come solista o
direttore d'orchestra, tra cui molte opere che sono
state scritte per lui e la "Yarava Modern
Orchestra". I suoi lavori sono stati eseguiti dai
musicisti come Margit Kern, Susanne Zapf,
Francesco Cascarano ... Si è esibito nel "6 °
festival internazionale del patrimonio culturale
immateriale" a Chengdu, in Cina nel 2017.
Matteo Masi
POEMS
Tutta la rassegna IL CORPO/LA LUCE/IL SUONO sarà accompagnata da letture di brevi poesie e testi scelti e proposti da Matteo Masi.
Matteo Masi è nato a Firenze nel 1975. Ha iniziato a studiare musica all'età di 12 anni frequentando il conservatorio di musica di Firenze.
Nel 1997, dopo aver conseguito il diploma in fagotto, ha continuato i suoi studi musicali dedicando il suo tempo alla composizione musicale
sotto la guida del M° Franco Cioci fino al quarto anno. Quindi ha iniziato la sua specializzazione in musica elettronica. Da questo momento
è seguito dal M° A. Belfiore in primo luogo, che porta Matteo a conseguire il diploma in Musica elettronica. Successivamente, ha
frequentato la masterclass in Computer Music sotto la guida del M° M. Ligabue nel 2008. Infine, nel 2013, ha frequentato un corso di
specializzazione biennale in Discipline tecnologiche musicali - Musica e nuove tecnologie - specializzandosi in colonne sonore per film.
Compositore di musica e sound designer, scrive spartiti per il teatro, lavorando con diversi compagnie teatrali. Alcune di queste
collaborazioni sono con lo scrittore e drammaturgo Giovanni Cascio Pratilli, per il quale ha scritto l'OST per lo spettacolo "L'Amnesia". Ha
collaborato per diversi anni con lo studio di produzione Malandrino Film of Florence, per il quale ha scritto musica originale e brani per
pubblicità. Ha scritto la musica originale e il sound design per diversi film cortometraggi come "Il Passeggero" di Benni Piazza, vincitore
del "Fano International Film Festival" di 2013. Allo stesso tempo, dall'età di sedici anni si è dedicato alla recitazione. Ha iniziato a recitare
nel 1992, presso l'Accademia Teatrale della Pergola, sotto la guida di Orazio Costa Giovangigli. Successivamente, è stato allievo di
Cesare Lanzoni, con il quale ha studiato per molti anni. Ha iniziato la sua recitazione all'età di diciassette anni, recitando con il maestro
Cesare Lanzoni e in seguito con altre compagnie, tra cui: "La Fiaba" di Firenze, la "Panta Rei" di Firenze, "I Risvegliati" di Firenze e il
"Teatro del Dramma Italiano" di Trieste.
multimedia concert
Avanzammo in un tempo assente
20 giugno/ ore 21.30
Giacomo Balli
29 D 12 H 44 min 3 sec 07:30/ video (2018)
Quando nelle notti d’estate alziamo gli occhi e guardiamo il cielo stellato, non possiamo fare a meno di soffermarci sulla quasi fiabesca
immagine, più o meno oscurata, della Luna. Ne osserviamo in particolare la frastagliata faccia ed il curioso profilo disegnato dalla sua
parte in ombra. Sappiamo che quest’ultimo dipende dai movimenti (moti di rotazione e di rivoluzione) della Luna medesima e della Terra
cui essa gira intorno. Il nostro pianeta, frapponendosi tra il suo satellite ed il Sole, provoca appunto quel processo di graduale scomparsa
e riapparizione della Luna conosciuto come “ciclo delle fasi lunari”. Questo ciclo si completa in 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 3 secondi,
da qui il titolo dell’opera. L’intera composizione è strutturata su un algoritmo di sintesi autogenerativo che segue passo passo le varie
transizioni delle fasi lunari fra due lune nuove consecutive.
Giacomo Balli, nato a Firenze nel 1991, inizia i primi studi di chitarra classica all'età di soli 9 anni. Negli anni a seguire frequenta varie
scuole private di musica tra le quali anche l’accademia Lizard di Fiesole. Dal 2007 si esibisce con la band musicale “Offside” in diversi
eventi del panorama rock Toscano. Nel 2013 frequenta il corso professionale per tecnico del suono presso la Scuola di musica Blue Note
con il maestro Antonio Dimilta, con il quale svolgerà molteplici attività di service audio.
Questa competenza gli permetterà di maturare varie esperienze lavorative come: rock
contest, lavori teatrali e serate dal vivo presso numerosi locali fiorentini. Sempre nel
2013 si iscrive al corso di laurea triennale in musica elettronica presso il Conservatorio
Statale "Luigi Cherubini" di Firenze e come corsista partecipa a vari eventi curriculari e
extra-curricolari. Durante il percorso formativo si appassiona all’arte del “Field
Recording” e compie il suo primo lavoro elettronico musicando l’animazione “Chercheur”
di Claudio Giusti, opera che vede la sua prima rappresentazione presso il Teatro
"L’Affratellamento" in occasione del festival “il corpo/la luce/il suono” nel marzo del 2016.
A novembre dello stesso anno presenta, in occasione del festival “DiffrazioniFestival”
presso la Palazzina Reale, due nuovi progetti: “Symmetrical Dialogue” – live electronics
per percussione “Atsimewu” – con Lorenzo Ballerini e “AgiaF” – improvvisazione live
audio-video per 3 laptop – con Lorenzo Ballerini e Alberto Gatti. Ha conseguito nell’anno
accademico 2017/2018 la laurea di primo livello in Musica Elettronica ed è impegnato
con i propri colleghi in vari progetti musicali.
Tommaso Mazzei
I QUATTRO ELEMENTI 08:00/ acousmatic (2018)
Una composizione elettroacustica che cerca di rievocare attraverso il potere del suono il flusso continuo di energia tra il microcosmo ed
il macrocosmo che tutto circonda. I quattro elementi, fuoco, terra, aria e acqua sono pensati come stati energetici indipendenti che
influenzano costantemente il tessuto della materia circostante. Si susseguono scenari sonori differenti, determinati dalla somma dei singoli
stati energetici degli elementi che sbilanciano e bilanciano il baricentro della relazione tra armonia e caos. L'ascoltatore viene catapultato
in un universo sonoro dinamico e misterioso, i brevi silenzi lasciano lo spazio alla riflessione. Il nostro mondo interiore si dilata e si contrae
in accordo alla dimensione temporale che viene scandita dalle tessiture sonore che si deformano e si disfano in frammenti che si
susseguono e si aggregano come molecole amorfe in continua trasformazione.
Tommaso Mazzei, nato il 29/02/'92 a Portoferraio, Isola d'Elba. Ho conseguito il diploma di maturità
scientifico nel a.s. 2010/2011 presso il liceo ISIS Raffaello Foresi di Portoferraio (LI). Ho iniziato a
suonare la chitarra a 12 anni, prima la classica per poi passare definitivamente all'elettrica. Mi sono
interessato fin da subito alle infinite possibilità di modulare il suono dello strumento elettrificato
tramite effetti a pedale per poi passare a trattamenti più complessi in digitale tramite l'uso di vari
software. Durante gli anni ho preso lezioni private da diversi maestri, partecipando ai saggi che
venivano organizzati dalla scuola a fine anno; parallelamente ho preso parte a più concerti con
diversi gruppi nel corso delle passate estati elbane. Lo scorso agosto 2015 a Marciana Marina,
paese dove risiede la mia famiglia, mi sono occupato della regia del suono durante "Cavalloni", una
performance artistica sponsorizzata da Legambiente e realizzata da Riccardo Mazzei, pittore e
graphic-design, insieme al rinomato "poeta giramondo" Manrico Murzi allievo di Giuseppe Ungaretti.
Per due anni ho frequentato la facoltà di agraria di Firenze per poi intraprendere definitivamente gli
studi musicali al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, iscrivendomi al corso di musica e nuove
tecnologie così da avere una visione globale sullo scenario sonoro ed a ragionare sulle molteplici
possibilità delle trasformazioni soniche. Ogni anno fin dal 2014, insieme ai miei compagni di corso,
prendo parte alla rassegna annuale "IL CORPO, LA LUCE, IL SUONO" organizzata dal nostro
dipartimento del Conservatorio, nel corso del quale mi occupo dell'aspetto tecnico-organizzativo
dello spettacolo. Durante la scorsa edizione del marzo 2016 ho preso parte suonando la chitarra
elettrica, all'Ensemble di musica contemporanea diretto dalla professoressa della NYU Esther
Lamneck.
Andrea Bui
ASSEZ DE SILENCE DANS LE BRUIT 07:53/ acousmatic (2017)
Il brano è incentrato sull’aspettativa del raggiungimento del silenzio.
Di fatto, il silenzio è un concetto astratto, poiché il silenzio assoluto
in natura non esiste, ma si può ricreare solo sperimentalmente in
studio. Un pedale grave accompagna come un mantra lo svolgersi
del brano, creando un elemento di tensione pur nella sua stabilità,
mentre suoni riverberati delineano gli spazi e le distanze. Ci sono
echi di voci e rumori di uccelli, che giocano a contrappuntare
scambiandosi ruoli. In questo brano si cerca di ricreare l’aspettativa
e la ricerca umana del senso e la tensione spontanea verso la
risoluzione dell’ignoto, nonché la ricerca della spiritualità non
necessariamente in senso religioso o dogmatico; inoltre si vuole
rappresentare il trade-d’union tra memoria e futuro, ponendo
l’accendo sui cambiamenti repentini della vita e della natura, che
contrappunto con le nostre scelte ed i nostri obiettivi.
[Brano Presentato nel corso del premio “Presque Rien 2017”]
Serena Conese
VERSONUOVETERRE 02:58/ video (2018)
VersoNuoveTerre, video clip musicale della durata di 2’ 58”, parla di
un viaggio metaforico verso nuovi orizzonti, nuove prospettive.
Esprime il prorompente desiderio di vivere a pieno ed intensamente
la propria vita, con l’entusiasmo derivato dal viaggio inteso come
ricerca, cambiamento, stimolo. Alzarsi e mettersi in viaggio lungo il
proprio cammino, quello vero. Vivere la propria vita come un viaggio
alla ricerca dei colori che essa offre, con occhi nuovi come si hanno
verso nuove terre. Vivere una vita a colori, quindi, perchè spesa ad
esplorare e a lasciarsi colpire da continui stimoli per la sua bellezza.
Metafora resa tramite l’uso di suggestive immagini di paesaggi
naturali, dove la presenza dell’acqua, con le sue creature e la sua
vegetazione, simbolo della vita e del continuo rinnovamento, è
costante.
Serena Conese, musicista fiorentina, studia attualmente Musica Elettronica
presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze con il M°Alfonso Belfiore,
Marco Ligabue e Roberto Neri. Inizia gli studi musicali con il pianoforte all’età di
otto anni e successivamente con il basso elettrico presso l’ “Accademia
Musicale di Firenze”. Parallelamente sviluppa interesse per strumenti ad arco e
percussioni. Dopo molteplici esperienze live in formazioni musicali rock, si dirige
verso la musica elettronica ed elettroacustica, con l'intento di creare musica
pensata per collaborazioni con altre forme d'arte come la danza, la pittura, la
poesia, le arti visive e tutto ciò che può avvalersi dell'uso della musica come
linguaggio delle emozioni. Nel 2014 partecipa al concorso "Ponle musica a las
estrellas" indetto da "La Ciudad de l'arte y de la ciencia" di Valencia, dove riceve
una "menciòn especial" da parte della Giuria. Partecipa, inoltre, a Emergenza
Festival 2015 con brani inediti, accompagnata da corpo di ballo e proiezioni di
video da lei ideati. Partecipa inoltre alle rassegne multimediali indette dal
Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze, tra cui “Il corpo, la luce ed il suono”,
“Diffrazioni Festival”.
Jacopo Paolini
1 + 1 = 3 05:30/ acousmatic (2018)
La composizione elettroacustica 1+1=3 incorpora alcuni aspetti tecnici che troviamo spesso nella musica elettronica. Il nome deriva dalla
somma di due potenze acustiche di due segnali identici che corrisponde ad un incremento di 3dB. Nella composizione troviamo vari sbalzi
dinamici dovuti alla stratificazione di materiali sonori identici. Questo titolo dimostra che anche le cose ovvie posso variare e non essere
sempre le stesse se viste con ottiche differenti.
Jacopo Paolini
Sono nato nel 1991 all'Isola d'Elba ed ho vissuto in un piccolo paese di campagna fino al
conseguimento del diploma. Da bambino ho suonato per qualche anno pianoforte e
nell'adolescenza chitarra. Dopo il diploma mi sono trasferito a Firenze ed iscritto al
Dipartimento di Musica Elettronica del Conservatorio Luigi Cherubini conseguendo,
nell’anno accademico 2017/2018, la laurea di primo livello. Durante il corso ho prodotto
alcune opere, elettroacustiche e multimediali, spesso ispirate ad ambienti naturali e
paesaggi tipici della mia isola natale. Dal 2012 collaboro nelle più importanti rassegne e
festival di musica elettronica del conservatorio Luigi Cherubini come tecnico, fonico e
compositore.
Giovanni Raschellà
RISING STAR 05:30/ video (2018)
Rising Star è una composizione multimediale, nella quale vedrete
un semplice contenitore di vetro contenente acqua e un metallo allo
stato fuso (Gallio). Come suggerisce il titolo, in questo
“esperimento” il fine è quello di costruire a partire dal metallo fuso
una stella, attraverso un particolare processo che è molto
suggestivo e ipnotico da vedere, accompagnato da musica
elettroacustica da me composta. Il significato dell’opera può essere
una semplice rappresentazione artistica della nascita di una stella
da una nebulosa, ma possiamo trovare significati intrisechi molto
più profondi che riguardano la nostra stessa esistenza nell’universo
in cui ci troviamo, in particolare riguardo al tempo.
Giovanni Raschellà è uno studente del secondo anno di Musica Elettronica del Conservatorio “Luigi
Cherubini” di Firenze, diplomato nel 2016 al Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Firenze. Come la
maggior parte degli i scritti a questo corso, studia per fare della sua passione il suo lavoro. “Rising
Star” è la sua prima composizione multimediale presentata pubblicamente.
Farzad Hosseinabadi
SUNSET IN THE WOODLAND 05:32/ acousmatic (2018)
first prize RKC 2017
The “Sunset in the woodland” that was composed in the year 2017 has several sound layers, so that these layers act together in the same
independence. The motifs were alive and dynamic, so that each motif determined its own time and place during the formation and
continued its life to make the piece move forward.
Il "Tramonto nel bosco" che è stato composto nell'anno 2017 ha diversi livelli sonori, in modo che questi
strati agiscano insieme nella stessa indipendenza. I motivi erano vivi e dinamici, in modo che ogni motivo
determinasse il suo proprio tempo e luogo durante la formazione e continuasse la
sua vita per far avanzare il pezzo.
Seyedsoheil Shirangi
SUSPENSION No.2 06:39/ acousmatic (2017)
second prize RKC 2017
Suspension No.2 - (For Electronic Voices &
Prepared Piano), My temporary incentives, My
unanswered questions, my hesitation at times
and... Made me To write a collection of this
suspension. Suspension of Many things: My
feeling, your feeling folk's emotions, A dialogue of
my ideas.
Spring / 2013
Davide Martiello
GRAIN G. 2.0 05:00/ for electric guitar and live electronics (2018)
Davide Martiello, electric guitar and live electronics
“Grain G 2.0” nasce come un esperimento dialogico fra la chitarra elettrica e un
granulatore realizzato con Pure Data. L’intento era quello di lasciare che il granulatore
lavorasse liberamente e in maniera completamente casuale sul suono della chitarra
elettrica testando le potenzialità dell’incontro dei due strumenti. Ho successivamente
filtrato e organizzato il materiale in modo da creare una struttura circolare e coerente.
Alessia Anastassopulos. Di origini greche sono cresciuta a Manchester (UK), successivamente mi sono
spostata a Firenze, Leghorn, Atene ed infine Pisa. Ho conseguito la laurea in violino al Conservatorio P.
Mascagni di Livorno e adesso sto frequentando il Master in Musica e Nuove Tecnologie al Conservatorio L.
Cherubini di Firenze. Sono anche laureata in Musicoterapia. In questo periodo sto partecipando ad un tirocinio
con Eugenio Sanna in un laboratorio di musicoterapia per adulti con disturbi mentali. Ho lavorato come
insegnante di musica in una scuola elementare di Pisa. Sono coinvolta in due progetti il cartastoria, un duo
voce/violino che compone musiche e racconti originali per bambini e Gaia, un gruppo di musica medievale
dove suona la ribeca. Il cartastorie ha vinto nelle Marche la competizione Fiabe in musica dell'associazione
A.Gi.Mus di Firenze nel 2015. Nell'ultimo periodo mi sono dedicata alla composizione elettroacustica ed in
particolare alla composizione di musiche per cortometraggi.
multimedia concert
Tra infinite cose
21 giugno/ ore 21.30
Riccardo Culeddu, nato a Treviso nel 1973, ha studiato chitarra con i Maestri Bandini,
Mela e Puddu diplomandosi presso il Conservatorio di Firenze. Ha approfondito la
propria formazione musicale studiando composizione col M° Marco Di Bari a Cremona
e frequentando masterclass di Terry Riley, David Russell, Manuel Barrueco e Oscar
Ghiglia. Si è esibito come solista e in vari ensemble cameristici, insegna chitarra,
compone musica elettroacustica ed è curatore di testi musicologici per la casa editrice
Astrolabio-Ubaldini di Roma. Ha recentemente conseguito la laurea di secondo livello
per il biennio specialistico in “Musica e Nuove Tecnologie” presso il Conservatorio di
Firenze.
Davide Sardo, musicista e sound designer, è nato nel 1973 a Cagliari. Dopo aver
studiato da giovane chitarra classica col padre ha proseguito studiando contrabbasso
con i Maestri Orrù e Fontoni; è diplomato in sound engineering presso lo studio
Fonoprint di Bologna. Con un passato da musicista, produttore freelance e cofondatore
di uno studio di produzioni multimediali, oggi si divide tra l’attività di musicista e sound
designer per spettacoli teatrali e di danza contemporanea, per cui cura il disegno del
suono, la composizione di brani originali e la consulenza musicale, e quella di fonico
cinematografico, ambito in cui si occupa sia di presa diretta che di postproduzione.
Luca Tavanti, Teresa Morandini
DAL VENTO, L'ELETTRICITÀ 07:30/ for flute and live electronics (2018)
Luca Tavanti, live electronics
Teresa Morandini, flute
Dal Vento, l'Elettricità è un'opera per flauto e live electronics nata dall'esplorazione degli aspetti timbrici dello strumento tradizionale, il
quale si presenta in una veste fuori dagli schemi convenzionali. L'opera, divisa in tre sezioni, si presenta come un percorso in divenire
dove elementi minimali si evolvono attraverso processi digitali per andare a creare strutture dal carattere altamente evocativo. Il risultato
è la creazione di paesaggi naturali ma dal carattere atipico, resi grazie alle trasformazioni timbriche del flauto tramite live electronics.
Luca Tavanti (Pescia, Dicembre 15, 1986) è un musicista e compositore italiano; ha cominciato lo studio del violino all'età di 6 anni sotto
la guida di Vittoria Ottaviani ottenendo, fin dalla giovane età, numerosi riconoscimenti in concorsi musicali. Diplomatosi con lode nel 2014
in musica elettronica presso il conservatorio "Cherubini" di Firenze si è dedicato alla produzione discografica ed alla composizione,
realizzando numerose pubblicazioni musicali autonome o corredate ad edizioni cartacee. Come compositore si è distinto per l'uso originale
e creativo di materiale concreto che, tramite l'applicazione di trattamenti digitali, riesce ad interagire e ad amalgamarsi con i timbri
strumentali.
Nata nel 1998, Teresa Morandini inizia lo studio del flauto all’età di 11 anni
alle scuole medie sotto la guida delle prof.ssa Rossana Fani, che la seguirà
per i due anni a venire e alla quale subentrerà poi il prof. Fabio Taruschio.
Completa nell’estate 2017 gli studi al liceo classico musicale “F. Petrarca“
di Arezzo sotto la guida della prof.ssa Cecilia Iodice e continua adesso i
suoi studi sotto la guida del prof. Gabriele Betti, docente di flauto all’Istituto
Superiore di Studi Musicali “O.Vecchi-A. Tonelli” di Modena. Molto
versatile, si è distinta in questi anni in esecuzioni solistiche e cameristiche
suonando in varie occasioni, come per il premio letterario “Tagete”, per il
“Rotary club” di Arezzo in occasione della presentazione dei giovani
musicisti aretini promettenti e vincendo la borsa di studio offerta dal “Lyons
club” di Arezzo, e la borsa di studio offerta dal “Livorno Music Festival 2016”
come allieva meritevole.
La vita, pieno dei momenti crudeli, quali distruggono l'anima, come una tempesta e la speranza, come un soffio nella tempesta, di cui ci
accompagna nel tutto il nostro viaggio.
Ogni lingua ha una musica idiosincratica con la sua melodia latente e il suo ritmo. Si presta ancora più
attenzione sul tono di una lingua, quando non si capisce il significato delle parole. Con lo scopo di
enfatizzare questi due aspetti, il pezzo si basa esclusivamente su registrazioni di tre diverse lingue
oltre voce umana.
Farzia Fallah, born in Tehran, grew up there in a literary environment. Since 2007 she has been living
in Germany. The spectrum of her works includes solo pieces, chamber music and pieces for ensemble
and for orchestra. She occasionally expands her works by using electronic and works also in other
areas such as video art and performance.
Farzia Fallah, nato a Teheran, cresciuto in un ambiente letterario. Dal 2007 vive in Germania. Lo
spettro delle sue opere comprende brani solisti, musica da camera e pezzi per ensemble e per
orchestra. Occasionalmente espande le sue opere usando l'elettronica e lavora anche in altri settori
come la video art e le performance.
Giacomo Balli
ETERNA FUGGITIVA 20:00/ video (2018)
“Deboli come siamo, cerchiamo di misurare la natura secondo le nostre capacità; ciascuno dei suoi fenomeni si riduce per noi ad un
piccolo numero di impressioni che abbiamo provato. Il nostro sguardo non è abbastanza vasto per abbracciare nel suo insieme il circolo
perenne di una sola goccia d’acqua e dunque ci limiteremo a seguirla nei suoi giri e nelle sue cadute, dalla sua apparizione nella sorgente
al suo scomparire nel fiume o nell’oceano. Un corso d’acqua, considerato come un essere vivo, si distrugge e si ricrea incessantemente
nello spazio di armonia e libertà di una natura in continua trasformazione, in un presunto inno al disordine che altro non è che lo stato
naturale delle cose. Il corso d’acqua è una ritmata e colorita metafora della vita umana, con le sue varie fasi dalla nascita alla vecchiaia,
prima sorgente di montagna, poi torrente veloce e chiassoso come un giovane che si affaccia alla vita.”
Giacomo Balli, nato a Firenze nel 1991, inizia i primi studi di chitarra classica all'età di soli 9 anni. Negli anni a seguire frequenta varie
scuole private di musica tra le quali anche l’accademia Lizard di Fiesole. Dal 2007 si esibisce con la band musicale “Offside” in diversi
eventi del panorama rock Toscano. Nel 2013 frequenta il corso professionale per tecnico del suono presso la Scuola di musica Blue Note
con il maestro Antonio Dimilta, con il quale svolgerà molteplici attività di service audio.
Questa competenza gli permetterà di maturare varie esperienze lavorative come:
rock contest, lavori teatrali e serate dal vivo presso numerosi locali fiorentini. Sempre
nel 2013 si iscrive al corso di laurea triennale in musica elettronica presso il
Conservatorio Statale "Luigi Cherubini" di Firenze e come corsista partecipa a vari
eventi curriculari e extra-curricolari. Durante il percorso formativo si appassiona
all’arte del “Field Recording” e compie il suo primo lavoro elettronico musicando
l’animazione “Chercheur” di Claudio Giusti, opera che vede la sua prima
rappresentazione presso il Teatro "L’Affratellamento" in occasione del festival “il
corpo/la luce/il suono” nel marzo del 2016. A novembre dello stesso anno presenta,
in occasione del festival “DiffrazioniFestival” presso la Palazzina Reale, due nuovi
progetti: “Symmetrical Dialogue” – live electronics per percussione “Atsimewu” – con
Lorenzo Ballerini e “AgiaF” – improvvisazione live audio-video per 3 laptop – con
Lorenzo Ballerini e Alberto Gatti. Ha conseguito nell’anno accademico 2017/2018 la
laurea di primo livello in Musica Elettronica ed è impegnato con i propri colleghi in vari
progetti musicali.
Reza Korourian
CHEERS 07:00/ acousmatic (2005-2008)
Reza Korourian was born on November 5, 1971 in Tehran. He graduated from the
Faculty of Art andArchitecture with a Bachelor’s degree in Music. He was also a
flutist, guitarist and pianist. He studied Music Theory, Harmony and basic lessons of
Composition with Alireza Mashayekhi and continued studying Music Composition at
university with Farid Omran and Kiawasch SahebNassagh. He then pursued his
passion for composing more seriously with SahebNassagh. He completed his study
of Electronic Music under instruction of Shahrokh Khajenouri and Arvin
Sedaghatkish. Korourian was one of the five participants who attended the first
electronic music workshop in Iran which was held by Shahrokh Khajenouri. By 2008,
he also participated in Joachim Heintz’s electronic music workshop and received
conducting lessons by Manuchehr Sahbai. He presented his thesis in electronic
music and spent years of his life translating reference books about electronic music and composition. His translation of Tom Holms’
article “The Most Impressive Electronic Music Pieces” was published in the 111th volume of “Art of Music” magazine. Two albums of his
works have been published by Contemporary Music Records so far. The only official performing of his works was in “IC No.3” held by
Yarava Music Group and with Khajenouri and SahebNassagh providing the speech and introducing the Iranian and the world electronic
music composers and presenting “In Dreams” by Korourian. A year later, “In Dreams” was introduced and performed by Arsalan Abedian
and Reza Payami at Hanover University of Music, Drama and Media. Reza Korourian departed this life in the morning of March 3, 2015.
Reza Korourian è nato il 5 novembre 1971 a Teheran. Si è laureato alla facoltà di arte e architettura con una laurea in musica. Era anche
un flautista, chitarrista e pianista. Ha studiato Teoria musicale, Armonia e lezioni base di Composizione con Alireza Mashayekhi e ha
continuato a studiare Composizione musicale all'università con Farid Omran e Kiawasch SahebNassagh. Ha perseguito la sua passione
per la composizione più seriamente con SahebNassagh. Completò il suo studio di musica elettronica sotto la guida di Shahrokh Khajenouri
e Arvin Sedaghatkish. Korourian è stato uno dei cinque partecipanti che hanno partecipato al primo seminario di musica elettronica in
Iran, tenuto da Shahrokh Khajenouri. Nel 2008, ha anche partecipato al laboratorio di musica elettronica di Joachim Heintz e ha ricevuto
lezioni di direzione da Manuchehr Sahbai. Ha presentato la sua tesi in musica elettronica e ha trascorso anni della sua vita a tradurre libri
di riferimento sulla musica elettronica e la composizione. La sua traduzione dell'articolo di Tom Holms "The Most Impressive Electronic
Music Pieces" è stata pubblicata nel 111 ° volume della rivista "Art of Music". Due album dei suoi lavori sono stati pubblicati da
Contemporary Music Records finora. L'unico spettacolo ufficiale delle sue opere è stato in "IC No.3" tenuto da Yarava Music Group e con
Khajenouri e SahebNassagh che hanno tenuto il discorso e introdotto i compositori di musica elettronica iraniana e mondiale e hanno
presentato "In Dreams" di Korourian. Un anno dopo, "In Dreams" è stato introdotto e interpretato da Arsalan Abedian e Reza Payami
presso l'Università della Musica di Hannover, Drama and Media. Reza Korourian ha lasciato questa vita la mattina del 3 marzo 2015.
Amir Konjani
TINGLING 1 01:35/ video (2018)
TINGLING 2 00:40/ video (2018)
Amir Konjani (b.1983) is a composer, performance doer and Situation maker. The composer of Oscar winner movie 'The Silent Child' in
2018, has worked with eminent conductors such as Clark Rundell, Gregory Rose, Peter Manning (ROH), Christopher Rountree (LA Phil)
; harpist Sioned Williams (BBCSO), Grammy nominated pianist Vicki Ray (LA Phil), violinist Darragh Morgan, Erika Duke-Kirkpatrick
(CalArts), Anne LeBaron (CalArts), The Finzi Quartet, and the poet Ahmad Shamlou. In 2018, Amir has been selected to participate on
‘BAFTA Crew participant 2018’.He secured commissions from the BBC World service, BBC News, British Museum, Royal Air Force
Museum, CalArts, Ether Festival and others; his works have been performed at prestigious venues worldwide such as London’s South
Bank, at the Ether Festival in London, Ashleywood Festival, Royal Welsh College of Music and Drama, Royal Academy of Music, Royal
College of music, US-California institute of the arts, the Fajr Music Festival, Aun Gallery, Mohsen Gallery in Iran and on television
broadcasts and commercial CDs. After gaining his BMus in Tehran, Amir won a scholarship to Trinity Laban, and gained his MMus there
under the tutelage of Stephen Montague and Dominic Murcott. In 2011 Tansy Davies selected Amir to study composition with her and
Mira Calix on the prestigious Dartington Music Summer course, and in 2012, he was highly commended for using light bulbs as a
conducting tool. During 2014-15 his imaginative work for prepared piano and tubes received high critical acclaim whilst he studied at the
California Institute of the Arts, where he also lectured in composition, orchestration and Performance Art. Amir has been awarded a full
scholarship to study for a PhD at the Royal Northern College of Music.His research relates to Perfomance Art, theatre and Performativity.
In 2017 Amir’s trumpet concertino (in which the player is submerged in a bath) has been premiered at the RNCM Hall and his film score
has been nominated for SydneyIndie festival. He also nominated for two Gold medals in composition and premiered the piece "The Rigid
Dichotomy" at The North West festival, Conducted by Clark Rundell.
Vanessa Trippi
TEMPS SPATIAL 03:43/ acousmatic (2018)
Tempo e Spazio sono due concetti relativi: ogni essere vivente ha bisogno del SUO Tempo e del SUO Spazio. Ma sono tanti gli incroci
che avvengono dell’arco di una vita, molteplici tempi e spazi che si aggrovigliano, si confondono e che possono unirsi per diventare
qualcosa di nuovo nel vorticoso caos che circonda il Mondo.
Parham Izadyar
HOMELAND 07:56/ acousmatic (2017)
select piece RKC 2017
"Zadgah” (homeland) is a first electroacoustic experiement of the composer made for reza
korourian compotition.It is based on Personal impressions about memories of his homeland and
nostalgic sounds. Used folk music, iranian poetry and familiar not pitch sounds. created in
cubase.
"Zadgah" (patria) è il primo esperimento elettroacustico del compositore realizzato per la compo
reza korourian. Si basa su impressioni personali sui ricordi della sua terra natia e suoni
nostalgici, musica folk usata, poesia iraniana e suoni familiari non intonati. creato con Cubase.
Parham Izadyar (b.1993) Started learning piano and classical composition at the age of 16. He
entered Tehran university of Art to pursue his studies on composition in 2013. He is continuing
his studies as a composer under the guidance of karen keyhani.
Parham Izadyar (nato. 1993) Inizia a studiare pianoforte e composizione classica all'età di 16
anni. È entrato all'università d'arte di Teheran per proseguire i suoi studi sulla composizione nel
2013. Continua i suoi studi come compositore sotto la guida di karen keyhani.
multimedia concert
Estremi confini dell’essere
22 giugno/ ore 21.30
Carlotta Ferrari
VENUS 04:15/ video (2018)
Venus Veneris è un audiovisivo
realizzato prendendo ispirazione dal
dipinto “La nascita di Venere” di Sandro
Botticelli, considerato un archetipo
figurativo della bellezza femminile.
L'audiovisivo si propone di sovvertire i
canoni stabiliti attraverso un viaggio che
vede Venere identificarsi via via con
molteplici figure umane, declinandosi
così in vari modi che rimettono in
discussione stereotipi e luoghi comuni
solitamente dati per scontati.
Carlotta Ferrari (1975) è una compositrice interessata allo sviluppo di un linguaggio musicale
che mescoli presente e passato, con speciale predilezione per le nuove grammatiche modali. I
suoi brani, in particolare per organo, piccoli ensemble cameristici e coro, viaggiano il mondo:
dalla Harvard University alla Cattedrale anglicana di Melbourne, dalla veneziana Basilica della
salute alla Steinway Haus di Amburgo. Attiva nella promozione delle minoranze nel mondo
musicale, è altresì interessata al rapporto tra arte e scienza e alle nuove tecnologie applicate
all'arte. Carlotta crede nel potere e nella libertà della musica: le sue composizioni sono
liberamente scaricabili dal sito Imslp.
Angelo Marrone, Flaminia Padua, Eugenio Di Fraia, Maria Vittoria Casarotti Todeschini
CORPO D’ARTI - UN’ORCHESTRA DI PAROLE, VOCI, SUONI 08:00/ performance (2018)
performers
Angelo Marrone
Flaminia Padua
Eugenio Di Fraia
Maria Vittoria Casarotti Todeschini
Immaginate un musicista, una scrittrice, due attori. Angelo compone, Flaminia scrive, Eugenio recita, Maria Vittoria fa lo stesso.
Immaginate che i quattro improvvisino, insieme, ognuno con la propria arte mescolandosi all’altro. Le parole di Flaminia nascono insieme
alla musica di Angelo e i corpi di Maria Vittoria e Eugenio seguiranno, ciascuno con la propria voce, il testo che apparirà sullo schermo
collegato al computer di chi scrive e il suono che uscirà dalla fantasia di Angelo. Tutto questo, davanti agli occhi e dentro le orecchie del
pubblico, che assisterà ad una sincronica ricerca di Armonia. Solamente il tema sarà scelto prima dell’esibizione, su esigenza di uno di
noi o su suggerimento esterno, e nient’altro. Uno di noi comincerà e gli altri seguiranno il flusso, cercando di mantenere il proprio centro
ma anche di contenere, nel proprio girotondo, tutti gli altri. Quello che vogliamo è una narrazione complessa, un’opera aperta e mai uguale
a sé stessa, che unisca le diverse arti, noi e il pubblico. I quattro esponenti di questa strana orchestra d’arti si riservano il diritto di
aggiungere, di volta in volta, altri artisti: pittori, ballerini e chiunque si impegni a sincronizzare la sua passione con la nostra, in quel
momento, e per gli altri. La performance sarà così sempre diversa e sempre imprevedibile. Un po’ come l’arte e molto come la vita.
Flaminia Padua non è sintetica -ama le parole in maniera forse eccessiva- ma qui ci proverà. Ha 26 anni, si è
laureata in Lettere (triennale e magistrale) alla Sapienza di Roma e ha seguito vari corsi di scrittura, tra cui un
Master di narrazione cinematografica che ha concluso da un anno e dopo il quale ha cominciato a lavorare come
assistente editor.
Maria Vittoria Casarotti Todeschini nasce e cresce a Padova e si laurea in Economia e Management per
Arte, Cultura e Comunicazione a Milano. Si trasferisce poi a Roma dove si diploma in recitazione al Centro
Sperimentale di Cinematografia sotto la direzione di Giancarlo Giannini. Prende parte a spettacoli teatrali e
progetti di cinema e tv, tra cui il film “Il Segreto d’Italia” di Antonello Belluco di cui è protagonista e la serie tv
Immaturi. È inoltre parte del cast di Rosso Istria di Maximiliano Hernando Bruno, che uscirà prossimamente.
Eugenio di Fraia, 27 anni, un po' milanese e un po' toscano. Si laurea in Psicologia della Comunicazione, mentre
coltiva la passione per il cinema. Nel 2015 entra al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove, dopo tre
anni di corso, si diploma in Recitazione. Adesso si divide tra la regia e la recitazione, il cinema e il teatro. L'ultimo
lavoro che ha messo in scena, dietro e davanti le quinte, è uno spettacolo su Dante, che ha unito tutti e quattro i
componenti del Corpo d'arti.
Gregorio Panerai
MULTIVARIABLE DATA SONIFICATION 06:00/ video (2018)
Il lavoro esplora le potenzialità e le problematiche della rappresentazione sonora dei dati con fini di ricerca, attraverso i processi di
sonificazione. A dimostrazione di tale metodo è stato sviluppato un lavoro di analisi e rappresentazione dell'attività solare, con dati e
immagini provenienti direttamente da satelliti ESA e NASA in orbita intorno al Sole.
Gregorio Panerai, nasce a Prato nel 1989 e si avvicina alla musica studiando chitarra moderna e jazz. Si è laureato in Musica e Nuove
Tecnologie presso il Conservatorio Cherubini di Firenze, dove attualmente sta seguendo il biennio di specializzazione. É membro
dell'ensemble di musica contemporanea del Conservatorio Cherubini, dove cura le realizzazione dei live electronics. Ha partecipato a
numerosi eventi e festival di musica elettroacustica come il Diffrezioni Festival, EXPO 2015, New York City Electroacustic Music Festival.
Nel 2016 ha collaborato con la New York University per una serie di concerti di musica contemporanea. Oltre all'attività didattica che
svolge come insegnante in alcuni istituti fiorentini, si occupa di produzione musicale, restauro audio e i suoi campi di interesse nella
musica contemporanea vanno dal live electronics alle opere multimediali, dalla composizione algoritmica allo sviluppo di sistemi di
intelligenza artificiale, da performance interattive a installazioni d'arte.
Mani Mazinani
SINGLE LINE 09:03/ composition for sampled percussion for practicing perception (2017)
select piece RKC 2017
Mani Mazinani makes artworks in multiple media including installation, video, film,
photography, painting, printmaking, multiples, sound and music. His work directs attention to
the physicality and logic of his subject medium. His current research interests include origins of
ancient philosophical thought, perceptual limitations of humans and Hip Hop culture.
His work has been shown in North America, Europe and Asia.
Mani Mazinani realizza opere in diversi media tra cui installazione, video, film, fotografia,
pittura, incisione, multipli, suono e musica. Il suo lavoro indirizza l'attenzione sulla fisicità e la
logica del suo medium soggetto. I suoi attuali interessi di ricerca includono origini del pensiero
filosofico antico, limiti percettivi umani e cultura Hip Hop.
Il suo lavoro è stato mostrato in Nord America, Europa e Asia.
Armando Vanzi
LA GRANDE ONDA 06:04/ video (2018)
Si tratta della sonorizzazione del quadro intitolato: La Grande Onda di Kanagawa (神奈川沖浪裏 Kanagawa oki nami ura, lett. "Sotto
un'onda al largo di Kanagawa”). Si tratta di una xilografia fatta in stile ukiyo-e del pittore giapponese Hokusai (1760-1849), pubblicata la
prima volta tra il 1830 e il 1831, durante il periodo Edo della storia del Giappone. Riprodurre Il momento drammatico della burrasca che
si abbatte sulle imbarcazioni che stanno solcando il mare in quel
momento. Le onde (una in particolare, la seconda) sono talmente
impetuose e grandi che sembrano addirittura sommergere il
monte Fuji sullo sfondo. La strategia compositiva che ho deciso
di impiegare si fonda principalmente sulla divisone tra le
componenti dinamiche e quelle statiche che vengono riprodotte
nell'illustrazione. Le prime sono rappresentate dalle onde, dal
vento e dalle imbarcazioni che attraversano la tempesta; le
seconde sono individuate dal cielo plumbeo e dal Monte Fuji.
Nello specifico la sequenza mostrata è composta da: Onda-
Barca-Onda-Onda-Barca, Monte e Cielo; questo ordine di
successione sarà quello che affronterò nel lavoro di
sonorizzazione. Le proporzioni degli oggetti mostrati saranno
impiegate per rappresentare le variazioni dinamiche, ed anche il
moto di questi secondo la lettura da destra a sinistra sarà
utilizzato per descrivere gli spostamenti spaziali dei rispettivi
suoni nel fronte stereofonico. L'effetto del riverbero sarà utilizzato
per rendere e gestire i piani di profondità legati agli elementi
oggettivi proposti.
Armando Vanzi, studia presso la facoltà di Cinema, Musica e Teatro dell’Università degli Studi di Pisa, si
laurea nel 1994 con una tesi in: Analisi e Trattamento della Materia Sonora. Si trasferisce a Firenze agli inizi
del 2005 dove frequenta la classe di Musica e Nuove Tecnologie presso il Conservatorio ”L.Cherubini”
studiando con il Maestro di Composizione Alfonso Belfiore e con il Maestro di Informatica Musicale Marco
Ligabue. Realizza una tesi intitolata: Interconessioni – Una panoramica sui rapporti tra musica e video nelle
varie forme di espressione artistica contemporanea. Parallelamente segue il corso Digit@lis per il restauro
di documenti sonori organizzato da Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Nel corso di questi anni ha
accumulato esperienze professionali con varie realtà che si occupano di produzioni audiovideo e musicali,
collabora stabilmente con il Bigwave Studio di registrazione a Livorno. Ha partecipato come autore alle
passate rassegne dei festival: il corpo la luce il suono lavorando con la danzatrice Nicoletta Cabassi e con il
violoncellista Giampaolo Perigozzo a Diffrazioni. Attualmente sta terminando gli studi de Biennio Specialistico
di Musica e Nuove Tecnologie.
Vanessa Trippi
TAN Y LLEUAD (FINO ALLA LUNA) 04:33/ acousmatic (2018)
La descrizione di un viaggio immaginario verso la Luna attraverso ambienti sonori reali e riconoscibili, come se fosse un viaggio oramai alla portata
di tutti. Da qui parte lʼ idea della composizione che si sviluppa sopra un suono registrato in una cabina dʼ aereo e lungo tutto il brano, mentre inizio
e fine richiamano una sorta di partenza/ arrivo tramite navicella. Tutto si svolge come un viaggio vero e proprio con avvisi di arrivo nelle stazioni,
stoviglie che sbattono nei bar, gente che parla nelle attese o dentro le cabine.
Nel 2002 Leonardo Barbadoro, prende il nome di Koolmorf Widesen per iniziare a comporre i suoi primi pezzi elettronici. All'inizio del
2007 esce il primo CD ufficiale omonimo per l'etichetta romana (ECG). Il disco riceve un ottimo riscontro dalla critica e lo porta a suonare
in tutta Europa (dove ha condiviso il palco con artisti come Apparat, Venetian Snares, DJ Spooky, Fuck Buttons, Luke Vibert, Shackleton
e molti altri). Nel 2009 esce "Melodies Fork Now" per l'etichetta genovese EVES un disco ricco di influenze e contaminazioni (dalla musica
elettroacustica alla jungle) il quale viene acclamato dalla
stampa specializzata, Nel 2014 esce JX-EP per l’etichetta
americana "Wil-ru”, disco che racchiude brani di ispirazione
electro registrati esclusivamente con strumentazione
analogica.
Nel 2015 si laurea al conservatorio Cherubini di Firenze
realizzando una composizione dal titolo Musica Automata.
Questa particolare composizione è stata scritta per
un’orchestra composta da 20 automi musicali controllati
tramite un computer. Il lavoro è stato documentato con un
video presentato a diversi festival internazioniali a New York,
Providence, Montreal, Londra, Roma, Firenze, Verona e La
Spezia, e farà parte di un nuovo album in uscita il prossimo
anno.
Hassan Sheidaei (Video), Reza Korourian (Music)
COMFORTING SOUNDS 05:30/ video (2017)
“Confronting Sounds“ is an interaction the same as daily routine. The uniform sequence of rhythms and levitation in the atmosphere
accompanies the audience, so that return to their present situation in suspended ending.
"Confrontare i suoni" è un'interazione uguale alla routine quotidiana. La sequenza uniforme di ritmi e la levitazione nell'atmosfera
accompagna il pubblico, in modo da ritornare alla situazione attuale in sospeso finale.
Hassan Sheidaei was born in 1984, in Tehran, Iran. He graduated from Elm o Fahrhang University with the bachelor degree of Graphic
Design in 2006. Since 2011, He has moved to Bremen/Germany for studying "Fine Art" under supervision of professor Markus Löffler,
professor Andree Korpys and professor Ingo Vetter. His productions have been
concentrated on Film and Video Arts which some of them have been shown in many
exhibitions and art festivals.
Hassan Sheidaei è nato nel 1984 a Teheran, in Iran. Si è laureato all'Università di Elm o
Fahrhang con la laurea in Graphic Design nel 2006. Dal 2011 si è trasferito a Brema /
Germania per studiare "Fine Art" sotto la supervisione del professor Markus Löffler, del
professore Andree Korpys e del professore Ingo Vetter. Le sue produzioni si sono
concentrate su Film e Video Arts, alcune delle quali sono state esposte in molte mostre e
festival d'arte.
Mehdi Behbudi
SUSTAINABLES 06:20/ acousmatic (2018)
Sustainables #1 is the first in a series of explorations about Iran’s nature that was supposed to sustain much longer but
it’s destroying very fast in front of our eyes. In each piece I chose some tones from a vibraphone and take it to the location,
record it and later manipulate it and just leave the sustain part of the vibes
sound envelopes. Sustainables #1 was recorded in Caspian Hyrcaninan
mixed forest in late autumn.
Mehdi Behbudi (1982) is a composer, performer, and sound artist from Iran/Tehran. His works are mainly a search for
different aspects of auditory perception. Most of his works are made to be performed live and not for recording but he has
some recorded pieces too. Now since 15 years ago he has performed in many different venues in Iran and around the
glob.
Mehdi Behbudi (1982) è un compositore, performer e artista del suono dall'Iran / Teheran. Le sue opere sono
principalmente una ricerca di diversi aspetti della percezione uditiva. La maggior parte delle sue opere sono fatte per
essere eseguite dal vivo e non per la registrazione, ma ha anche alcuni pezzi registrati. Da 15 anni che i suoi lavori sono
stati eseguiti in molti luoghi diversi in Iran e in tutto il mondo.
Bahar Royaee
TENDENCY AND AVOIDANCE 07:22/ acousmatic (2017)
third prize RKC 2017
Bahar Royaee. Born and raised in Iran, Bahar Royaee is a concert and incidental music composer.
Her musical ideas are visual based and connected to absurdity of life and humanity; while she is
working on the perception of sonic events in different times. Bahar who has a diploma of Electrical
Engineering in her resume, is co-founder, and composer of the “CANVASOUNDS COLLECTIVE”,
where she combines her musical ideas with other forms of art. Recipient of the John Session award
2017, Bahar is graduated with Master’s degree in composition. She studied with Dr. Marti Epstein
at Boston Conservatory.
Bahar Royaee. Nato e cresciuto in Iran, Bahar Royaee è una compositrice. Le sue idee musicali
sono visive e collegate all'assurdità della vita e dell'umanità; mentre sta lavorando sulla percezione
di eventi sonori in tempi diversi. Bahar, diplomato in Ingegneria Elettrica nel suo curriculum, è
fondatrice e compositrice del "CANVASOUNDS COLLECTIVE", dove combina le sue idee musicali
con altre forme d'arte. Destinatario del premio John Session 2017, Bahar si è laureato con un
master in composizione. Ha studiato con la dott.ssa Marti Epstein al Conservatorio di Boston.
Chen Si (Audio), Wu Ruoheng (Video)
DYSTOPIAN 05:20/ video (2018)
Sono molto fortunato che il rapido sviluppo della Cina è
accompagnato dalla mia crescita. Ma in questa vivace città sono
sempre più difficile sentire: come diventare una persona completa.
Nella Cina odierna, la civiltà materiale inondata, e superiore alla
civiltà spirituale, il nostro spirito è controllato e dipende dal
materialismo. In una società materialistica, uno spirito umano non
può più capire ciò che è la vera libertà. Il rumore del motore,
l'operazione meccanica, per creare una composizione in acciaio e
cemento del guscio. Il nostro corpo debole vive sotto un guscio duro
e non osa mai provare la libertà spirituale. Imitare gli stili di vita degli
altri, Camminare sul limite della legge, In un ciclo infinito. Non
significa che non abbiamo il coraggio, è piuttosto il fatto che non
abbiamo ancora alcuna scelta.
Benvenuti nel mio mondo distopico.
Chen Si (Autore Musicale) si è laureato presso l'Accademia cinese dell'opera tradizionale con
composizione e tecnica compositiva e produzione musicale. La mia laurea si è laureata con Musica E
Nuove Tecnologie al Conservatorio di Musica Luigi Cherubini di Firenze. Ha lavorato come produttore
musicale in case discografiche e si è occupato di composizione, arrangiamento, registrazione e musica
per film e televisione. Attualmente insegna alla Scuola di Digital Media and Design Art presso l'Università
di Poste e Telecomunicazioni di Pechino per insegnare il sound design cinematografico e il mix di film
e animazione e altri corsi correlati.
Chen Xiaotong
RIFLESSIONE 06:25/ acousmatic (2018)
I mio lavoro è una combinazione dell'opera tradizionale cinese di Huangmei e della musica elettronica moderna.Dura 6 minuti e 25
secondi. L'opera di Huangmei è uno dei "cinque famose opere cinesi". Il canto dell'opera di Huangmei è semplice e fluente ed è noto per
la sua emozione espressiva ed la sua vivacità. Il mio lavoro si basa su questa opera. Ho usato la parte del canto lirico del'opera. Ho scelto
tre testi dell'opera a combinare con il sintetizzatore. Il mio lavoro è diviso in tre parti. La prima parte è (0,00-2,21). Descrive Feng ha
lasciato la sua casa per salvare Li,e ha fatto l'esame imperiale ed ha
sorprendentemente ha vinto il primo posto. Questa è una sezione famosa
dell'opera.La melodia è bella e piacevole, dando allo spetattore una
sensazione di gioia. Rappresenta la felicità ,l’orgoglio e la speranza per il
futuro di Feng. Ha scelto la parola che è cantata dalla cameriera di Feng
"supermaturo". Significa la congratulazione per la sua ammissione al primo
posto nell’esame. Nella registrazione sono state utilizzate alcune registrazioni
di trasduttori. La seconda parte è (2,22-4,41). Mostra l’umore complesso di
Feng nella sera del matrimonio con la principessa, Lei era preoccupata e
spaventata. Le parole che ho scelto significano: Feng ha confessato tutto alla
principessa che lei infatti è una ragazza. La terza parte è (4,42-6,25),
rappresenta che tutti i problemi erano risolti, le due coppie si sono sposati
insieme,è un finale perfetto. Il motivo che ho scelto questa opera per la
creazione musicale:Il finale di questa opera è troppo perfetto, ma nella realtà,
secondo le condizioni sociali in quel momento in cina, questo tipo di storia è
impossibile. Il potere
del feudalesimo sociale è concentrato e il potere imperiale è fondamentale, come
possono tollerare i peccati di una donna che inganna il re? Inoltre, il sistema
ideologico della socieà antica in Cina considera sempre che l'uomo è superiore alla
donna. Questo concetto sociale è estremamente prominente. Quindi nell’opera la
protagonista che fa finta di essere un uomo richiede un grande coraggio in quel tipo
di società. Tuttavia, è proprio a causa della crudele realtà che la gente della società
è più desiderosa di avere un lieto fine. L’opera tradizionale come una forma di
divertimento popolare, non riflette solo lo stato sociale attuale in quel momento, ma
colloca anche la migliore speranza della gente.
Mi chiamo Chen Xiaotong, sono una studentessa cinese. Ho iniziato a studiare il pianoforte quando avevo
sette anni, ma quando avevo diciotto anni mi piaceva comporre. Nel 2016 ho avuto la fortuna di essere
ammessa al Conservatorio di FIRENZE. Mi piacciono gli elementi della cultura cinese, quindi li uso nei miei
lavori. Secondo me nei lavori bisogna avere storie e vitalità.
Daniele Castellani
MORNING RUSH 03:00/ video (2018)
LONG ARM BOY 03:00/ video (2018)
CHE VITA DA APE 01:00/ video (2018)
PENNY DREADFUL (INTRO DELLA SERIE TV - elab.) 01:30/ video (2018)
THE WALKING DEAD (INTRO DELLA SERIE TV - elab.) 01:00/ video (2018)
Mi chiamo Daniele Castellani, sono nato a Barga (LU) il 20/10/1997. Ho frequentato il Liceo Artistico
Grafico a Cecina e attualmente sono iscritto al primo anno del Triennio di Musica Elettronica al
Conservatorio Cherubini di Firenze.
Edwin Lucchesi
SHIBBOLETH 04:56/ acousmatic (2018)
Questa composizione, basata sulla manipolazione vocale, si
sviluppa attorno all’idea dello scioglilingua, che viene trattato
tramite tecniche di campionamento, granulazione, filtraggio,
risonatori, feedback e riverberi a convoluzione al fine di renderlo
nel suo fluire incomprensibile e magmatico. Il termine
Shibboleth indica una parola o espressione che, per le sue diffi
coltà di suono, è molto diffi cile da pronunciare per chi parla
un’altra lingua o dialetto. Lo scopo ultimo di questo lavoro è stato
quindi quello di restituire l’idea di suoni vocalmente familiari ma
diffi cili da comprendere, come se fossero parlati da un’entità
diversa. La mia voce diventa in questa composizione uno
strumento polifonico dove i 4 scioglilingua si incontrano alla fine
attraverso un’indovinello comune:
Rosa Maria Sarri. Musicista, Sound Designer e Musicarterapeuta. I miei lavori in solo e le collaborazioni
sono documentati da diverse etichette (Chemical Tapes, Phinery, Amiata Records, Hylé Tapes...). Mie
performances come musicista e sound designer: Festival Sons Libérés (Bruxelles), Festival La Centrale
(Bordeaux), FreeQ (Genova), Ableton Loop Festival (Berlino), EMS Elektronmusikstudion (Stoccolma),
Hundred Years Gallery (Londra), Spektrum (Berlino), Galerie Hus (Parigi), Pecci Museum (Prato), Palazzo
Reale (Milano). Suono e collaboro con bands e musicisti ed inciso in molte registrazioni di diversi generi
musicali: Romano Mussolini, Porya Hatami, Philippe Lamy, Giuseppe Cordaro, Daniele Principato. Ho
fondato con il sound engineer Piero Bernardini un concept studio chiamato "FixInTheMix LABS”,
specializzato in mastering, mixing e sound design.
Questa traccia è generata dalla registrazione e dalla tecnica di elaborazione. Consiste di due livelli diversi,
un piano e una linea registrata elaborata. Il pezzo parla del panico che ci circonda e dell'effetto di tutto ciò
sulle cose belle della nostra vita.
Arash Asadi Khomami (17 october 1994) was born in RASHT. He have started music by learning piano
in 2000 and after 6 years he started Setar, persian instrument, as well.Then, in 2013, he began to learn
Ableton live and reason software and now it’s 4 years he is working as a composer.
Arash Asadi Khomami (17 ottobre 1994) è nato in RASHT. Ha iniziato a suonare la musica imparando
il piano nel 2000 e dopo 6 anni ha iniziato anche Setar, strumento persiano. Poi, nel 2013, ha iniziato ad
apprendere Ableton live e Reason e ora da 4 anni che lavora come compositore.
Bernardo Zampini
ACQUA SPORCA (BENE COMUNE) 10:40/ video (2018)
“Acqua Sporca” è un’opera audiovisiva che rappresenta il bisogno dell'uomo di approvvigionamento di acqua, bene di primaria importanza;
rappresenta inoltre, i conflitti e gli interessi legati a questo bene prezioso. Raffigurando l'opera come se fosse un quadro, anzi un
“quadretto”, ho voluto rappresentare la nostra noncuranza/lontananza riguardo il problema del male comune che infliggiamo al bene
comune più prezioso che abbiamo “l'acqua”. Il titolo parla di come l'acqua “Oro Blu” ormai attraverso interessi e conflitti sia passata da
essere limpida e pura ad essere sporca/inquinata talvolta anche di sangue. Se consideriamo l'acqua un bene comune dobbiamo
considerare anche il male comune che ogni giorno procuriamo involontariamente/volontariamente a discapito di questo prezioso bene.
Attraverso l'immagine ho voluto raccontare della “corsa all'Oro Blu” che lascia in primo piano i morti, i sassi, come lapidi di un cimitero e
sullo sfondo una cascata come similitudine, la cascata di un diga; tutto filtrato da una patina di rumore aggiunto all'immagine, rumore che
sporca l'acqua. “Acqua Sporca”.
Nato a Monsummano Terme (PT) nel 1995, Bernardo Zampini si è avvicinato giovanissimo alla musica, suonando la Chitarra Classica;
successivamente ha frequentato il Liceo Musicale “A. Passaglia” di Lucca apprendendo le basi dell'Armonia, Teoria, Composizione non
tralasciando inoltre gli studi di Chitarra con il Maestro Fabio De Ranieri; ha studiato sempre all'interno
del Liceo, Musica e Nuove Tecnologie con Massimiliano Giusti, materia che, lo porterà a frequentare
attualmente il corso di Musica Elettronica del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze con Alfonso
Belfiore, Marco Ligabue e Roberto Neri. Contemporaneamente al conservatorio é iscritto alla scuola
comunale di musica di Prato G. Verdi dove frequenta la classe di Basso Elettrico Jazz con Mirko
Verrengia e alla Accademia “NEMO” specializzata in Filmaking con Nello Ferrara. Suona attualmente
il Basso, Sassofono Tenore, Batteria e Chitarra in molti collettivi Jazz, Pop, Rock e in realtà popolari
folcloristiche come la banda G. Verdi di Fognano (PT). Come compositore, le opere per ora composte
sono state eseguite ai festival “Diffrazioni”, “Il Corpo La Luce Il Suono” e alla seconda edizione
dell’Electroacoustic Music Competition “Reza Korourian Awards” 2017 a Teheran – Iran; inoltre è
inserito all'interno del gruppo di ricerca musicale del conservatorio fiorentino, coordinato da
Francesco Torrigiani e Tiziano Manca, portando avanti progetti di ricerca inerenti l'ambito musicale.
Vanessa Trippi
L'ARRIVO NEL VUOTO 05:33/ acousmatic (2018)
Un viaggio sonoro in diminuendo che parte da un luogo affollato come una stazione ed arriva ad un silenzio quasi totale dove il silenzio
stesso è la musica principale. Questo perché il mondo in cui viviamo è saturo di rumori, musiche, parole e ad un certo punto si presenta
il bisogno di silenzio e tranquillità per poter pensare, riposare e prendere la vita ad una velocità minore. Tutti suoni si susseguono per
creare un ambiente evolvete che porti da unʼ atmosfera caotica allʼ altra fino ad una più naturale e tranquilla.
Shahrokh Khajenouri
CRACKING TIME 06:20/ video (2018)
Shahrokh Khajehnouri is a contemporary Iranian composer. He began composing the compositions from the age of 12 and studied
piano with Emanuel Milik Aslaniyan . In 1350, he entered the London College of Music to earn his Fellowship Diploma, the highest degree
in the London Academy of Music. He also learned electronic music to Professor Mihail Krobert . He is currently teaching classical music
and film music at the School of Cinema and Theater.
Shahrokh Khajehnouri è un compositore iraniano contemporaneo. Ha iniziato a comporre le composizioni dall'età di 12 anni e ha studiato
pianoforte con Emanuel Milik Aslaniyan. Nel 1350 entrò al London College of Music per conseguire il Diploma di Fellowship, il più alto
grado all'Accademia di Musica di Londra. Ha anche suonato musica elettronica al professor Mihail Krobert. Attualmente sta insegnando
musica classica e musica da film presso la Scuola di Cinema e Teatro.
Aso Kohzadi
MY OLD INSTRUMENT 09:05/ acousmatic (2017)
select piece RKC 2017
Aso Kohzadi (Tehran,1982), she started her music training at the age of eight. She studied music in Iran
and Netherland. Her pieces are performed in Iran, Netherland, Spain and Germany.
Aso Kohzadi (Teheran, 1982), ha iniziato la sua formazione musicale all'età di otto anni. Ha studiato
musica in Iran e Olanda. I suoi pezzi sono eseguiti in Iran, Olanda, Spagna e Germania.
Rosa Maria Sarri. Musicista, Sound Designer e Musicarterapeuta. I miei lavori in solo e le
collaborazioni sono documentati da diverse etichette (Chemical Tapes, Phinery, Amiata
Records, Hylé Tapes...). Mie performances come musicista e sound designer: Festival Sons
Libérés (Bruxelles), Festival La Centrale (Bordeaux), FreeQ (Genova), Ableton Loop Festival
(Berlino), EMS Elektronmusikstudion (Stoccolma), Hundred Years Gallery (Londra), Spektrum
(Berlino), Galerie Hus (Parigi), Pecci Museum (Prato), Palazzo Reale (Milano). Suono e
collaboro con bands e musicisti ed inciso in molte registrazioni di diversi generi musicali:
Romano Mussolini, Porya Hatami, Philippe Lamy, Giuseppe Cordaro, Daniele Principato. Ho
fondato con il sound engineer Piero Bernardini un concept studio chiamato "FixInTheMix
LABS”, specializzato in mastering, mixing e sound design.
multimedia concert
Nel profondo
23 giugno/ ore 21.30
Esther Lamneck
DESIGN INTERACTIVE REALTIME SOUND AND VIDEO WORKS
esecuzione di elaborati musicali e multimediali prodotti durante il seminario/laboratorio
live electronics and Esther Lamneck (tárogató)
Esther Lamneck, Clarinet and Tárogató
The New York Times calls Esther Lamneck “an astonishing virtuoso”. She has appeared as a soloist with major orchestras, with conductors
such as Pierre Boulez, with renowned chamber music artists and an international roster of musicians from the new music improvisation
scene. A versatile performer and an advocate of contemporary music, she is known for her work with electronic media including interactive
arts, movement, dance and improvisation. Ms. Lamneck makes frequent solo appearances on clarinet and the tárogató at music festivals
worldwide. She is recognized for her collaborative work with composers on both
the clarinet and the tárogató in creating electronic music environments for
improvisation. Many of her solo and Duo CDs feature improvisation and electronic
music and include new release: “Tárogató Constructions in Live
Electronics”; “Cigar Smoke”; “Tárogató”; “Winds Of The Heart”; “Genoa Sound
Cards”; “Intentions”; “Tornado Project”; “Stato Liquido” etc. Computer Music
Journal calls her “The consummate improvisor.” Musica Jazz, [“the microtonal
richness of the sound of the tárogató is exceptional’] ALIAS, [“...gift of pure poetry,
of incantation, of true dialogue.”] Dr. Lamneck is a full music professor at New York
University's Department of Music and Performing Arts Professions and is artistic
director of the NYU New Music Ensemble, an improvising flexible group which
works in electronic settings using both fixed media and real time sound and video
processing. http://steinhardt.nyu.edu/faculty/Esther_Lamneck
Jorge Sosa is a Mexican-born composer currently residing in New York. Dr. Sosa's first full- length opera, “La
Reina,” commissioned by the American Lyric Theater (ALT), was selected for the Fort Worth Opera 2015
Frontiers Festival. In 2014 Jorge’s operatic setting of Man Ray’s film “L’Etoile de Mer” was premiered in Kansas
City by the Black House Collective, receiving critical acclaim. In 2012, Jorge was commissioned to write “Song
of the Last Crossing”, which was included in the “Opera America Songbook”. His “Tres Sonetos de Quevedo”
for soprano and guitar quartet were recently released by the Cuarteto de Guitarras de la Ciudad de Mexico in
their CD “A 5”. Jorge’s “Refraction I” was included in the CD “Quirk” by clarinetist Mauricio Salguero. Jorge’s
CDs “Plastic Time” and “Enceladus” are available on all the major music download sites and through the
website www.jorgesosa.com. Dr. Sosa has served as composer in residence with the NYU New Music
Ensemble for several seasons. He is currently Assistant Professor of music at Molloy College in Long Island.
Niccolò Gonnella
FLUX_10 04:32/ video (2018)
In Flux_10 il soggetto principale è la dualità tra il naturale e l'artificiale, derivante dalla
sovrapposizione di elementi creati digitalmente a filmati acquisiti in precedenza. Dieci scene, formate
dall'incastro di varie sequenze, si alternano dando vita ad una situazione in cui il contrasto tra
movimento e staticità diventa protagonista. L'elemento singolo, che si distacca completamente
dall'unione delle varie sequenze, funge da collante tra le scene. Inoltre, la stretta correlazione tra
suono e immagini rafforza il distacco che c'è tra il procedere delle sequenze create artificialmente,
ed il flusso delle immagini derivanti dalla natura, in cui la ripetizione non esiste.
Niccolò Gonnella nasce a Pietrasanta nel 1989. Si avvicina al mondo della composizione e del sound design durante gli studi presso il
Liceo Artistico Musicale di Lucca dove collabora col professor Mauro Lupone. Durante questi anni compone musica elettronica per
spettacoli come Troppo Rumore Per Nulla (2007) e In Out (2008) per la scuola di danza Fuoricentro di Lucca, Macbeth di Shakespeare
(2009) per il Teatro Maggio Musicale Fiorentino, 10 Sinfonie e 1 Ouverture (2010) per il Teatro del Giglio di Lucca. Si diploma nel 2010 e
nell'anno successivo si iscrive al corso di Musica Elettronica presso il Conservatorio di
Musica Luigi Cherubini di Firenze. Negli anni seguenti collabora col regista emergente Victor
Musetti curando il sound design per il cortometraggio Rumore (2012) e componendo la
colonna sonora per il cortometraggio Il Cane (2013). Partecipa alla rassegna multimediale
Il Corpo La Luce Il Suono di Firenze presentando l'opera multimediale Petrol Station nella
sala del Buonumore del Conservatorio (2013). Da quest'ultima esperienza nasce una
collaborazione con la compositrice e clarinettista Esther Lamneck che lo porta al Frederick
Loewe Theather di New York (2013) dove presenta 2532, Missing Futures opera per fixed
media e ensemble strumentale. Un altro frutto nato dalla collaborazione con Victor Musetti
è Sputare Fuoco (2015), un documentario presentato come tesi di fine percorso scolastico
con il quale si laurea con il massimo dei voti. Questo viene presentato ad una seconda
edizione della rassegna Il Corpo La Luce Il Suono al Teatro l'Affratellamento di Firenze
(2015). Sputare Fuoco viene proiettato in diversi festival nazionali e riceve il premio per la
miglior colonna sonora al Docunder30 Festival di Bologna (2015) e per il miglior
documentario al Video Festival Imperia (2016). Attualmente lavora come libero
professionista presso lo studio di produzione musicale M8 Music di Firenze.
Shahrzad Talebi
SILENT DERAM 06:12/ acousmatic (2017)
select piece RKC 2017
Shahrzad Talebi (Tehran, 1374), Composer student of Tehran University
of Art. Scattered activities as composer and regulator in rock styles, music
videos and games. Her work titled "Silent Dream" is known as one of the
selected pieces of the "Reza Khorurian Award (1396)".
Ehsan Ebrahimi
SCHAB 06:00/ acousmatic (2015)
The inspiration for my piece was the poem Schab (Night) by Nima Youschidsch. This poem
inspired me to compose something in the same atmosphere. Six people have read it, who have no
musical education. It was important to me that everyone read it with their own feelings, their own
interpretation and their own expression, resulting in six very individual / personal pieces. Schab is
about the night and the sound, which become especially audible. With these materials I have
composed Schab, which moves in the space of this poem. For me it's not about the language - I
hear the words and sentences as sounds, that are for me musical motives and themes.
L'ispirazione per il mio pezzo è stata la poesia Schab (Night) di Nima Youschidsch. Questa poesia
mi ha ispirato a comporre qualcosa nella stessa atmosfera. Sei persone l'hanno letto, che non
hanno educazione musicale. Per me era importante che tutti lo leggessero con il loro sentimenti,
la propria interpretazione e la propria espressione, risultando in sei molto individuali / pezzi
personali. Schab parla della notte e del suono, che diventa particolarmente udibile. Con questi
materiali ho composto Schab, che si muove nello spazio di questo poema. Per me non si tratta
della lingua - sento le parole e le frasi come suoni, che sono per me motivi musicali e temi.
DigitalMusic Lab Project
NEL PROFONDO... 10:22/ multimedia work for fixed media and Laptop Ensemble (2018)
a Francesco
performers
Digitalmusic Laptop Ensemble
Ange Anzinzi
Aleksandro Basho
Sunday Paul Bassey
Maria Dumitru
Luca Gambini
Matteo Giaquinta
Olsi Korriku
Francesco Morreale
Alessandra Michela Parenti
Alessandro Levantesi
Nel profondo è un’opera multimediale for fixed media and Laptop Ensemble, realizzata nell’ambito del progetto DIGITALMUSIC LAB,
tutte le fasi di realizzazione dell’opera sono state curate all’interno del laboratorio con il contributo attivo di tutti i partecipanti a livello
creativo e performativo. Un vascello è colpito da un fulmine durante una tempesta proprio sulla prua dove sotto il bompresso (l’albero
montato a prua delle antiche navi) si trova una polena, una bella statua di legno raffigurante una donna. A seguito di questo evento l’albero
si spezza e la polena cadendo in acqua inizia un lento viaggio verso le profondità marine. L’evento traumatico, come talvolta eventi
traumatici possono incidere su di noi, determina un profondo cambiamento nella polena che da statua, magicamente, diviene donna, un
essere umano che aprendo gli occhi prende coscienza della realtà che le sta intorno e che durante quel viaggio verso il profondo osserva
dunque per la prima volta, un mondo che le appare in tutta la sua bellezza ma anche carico di una estrema drammaticità. Giungendo
nelle profondità marine più recondite, relitti sparsi sono le tracce di un passato, di altre storie, di altre passioni e di altri drammi, da qui,
dalle profondità del mare, la visione della superficie e della luce è completamente nuova, prima, fuori dall’acqua, la polena possedeva la
percezione di una statua di legno, e adesso questa dimensione è completamente trasfigurata donandole una nuova visione, un nuovo
mondo per lei. Il riferimento all’acqua e alle profondità marine sono la metafora della nostra vita interiore, ed il viaggio verso il profondo,
l’occasione per un processo introspettivo attraverso le esperienze che la vita ci riserva talvolta rinnovandoci.
Il progetto DIGITALMUSIC LAB configura un laboratorio artistico creativo di Musica Elettronica dedicato ai giovani
adolescenti e dotato di forte vocazione sociale. Nasce dalla feconda intersezione delle idee di un giovane musicista
appassionato di Musica Elettronica con El Sistema, metodo di educazione musicale diffusa e capillare ideato dal Maestro
Josè Antonio Abreu fin dal 1975 in Venezuela, la cui alta significatività nel sottrarre i giovani delle periferie esistenziali dal
degrado e dalla criminalità, nel voler loro offrire speranza e opportunità di un futuro migliore, è ben nota e ormai estesa in
moltissimi paesi. Anche in Italia, dove il metodo Abreu è stato introdotto dal Maestro Abbado e viene praticato
diffusamente. Il progetto DIGITALMUSIC LAB introduce un fattore originale e altamente innovativo: l’estensione del
metodo pedagogico alla Musica Elettronica, quale genere musicale ancora più inclusivo e fruibile, pur in assenza di un
precoce addestramento strumentale che sappiamo già poter essere un privilegio elitario.
Mark Petrasso
TABULA RASA 19:00/ cortometraggio (2017)
Un mistero avvolge la vita del giornalista Edoardo Croce, turbato da un sogno ricorrente che lo affigge sempre di più profondamente.
Tenterà di capire………Riuscirà Edoardo a comprendere cosa lo tormenta oppure sarà risucchiato dal vortice del suo malessere?
Mark Petrasso (Newcastle – Australia, 24/04/1970) vive a Firenze dove lavora come
insegnante di inglese. La sua passione per il cinema l’ha portato a seguire il corso di
montaggio presso la scuola del Cinema Immagina di Giuseppe Ferlito a Firenze nel
2005, anno in cui cura il montaggio del corto Niente da Vedere, selezionato nello
stesso anno al concorso internazionale Videominuto di Prato. Nel 2009 firma il suo
primo corto dal titolo Girotondo (Full Circle) come co-regista, nel 2012 realizza il corto
Solo Parole e nel 2013 The Big Zoo, entrambi selezionati nei rispettivi anni al concorso
pratese Videominuto. Al 2013 risale anche il corto Gold, con la collaborazione di Fabio
Bianchini (esperto di post-produzione ed animazione) e Matteo Masi che ha ideato le
musiche originali. Gold è stato selezionato al Valdarno Fedic Cinema Festival del 2013
e al Foggia Film Festival del 2014. Nel 2015 firma il corto intitolato Il Palo, per il quale
si è avvalso degli stessi collaboratori, che è stato selezionato in vari festival:
nuovamente al Festival toscano del Valdarno; alla competizione cinematografica
pugliese del Salento Finibus Terrae; allo Shortini Film Festival di Augusta (SR); al
Villammare Film Festival (SA), al Foggia Film Festival 2015, al Corto Corrente 2015,
al MikroFAF 2015 (Belgrado), al Pistoia Film Festival 2016 e al Polla in Corto (SA),
dove si è aggiudicato il premio per la miglior sceneggiatura. Il suo ultimo lavoro è il
cortometraggio Tabula Rasa, realizzato nel 2017. Quest’ultimo corto ha vinto il premio
Best Mystery Film al LA Film Awards 2017 ed è stato selezionato al MedFF
(Mediterranean Film Festival), Oniros Film Awards e San Benedetto Film Festival 2018.
Come autore di short-stories partecipa al XXXII Premio Firenze 2014 aggiudicandosi il bronzo nella sezione letteraria di racconti inediti,
con l’opera La famiglia Brown. Dal 2012 ad oggi ha partecipato come pittore a diverse mostre collettive. www.markpetrasso.it