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ANIMAL FARM

Il romanzo “Animal farm”, scritto da George Orwell, è stata iniziata a partire dal 1937, quando
l’autore si trovava in spagna, e conclusa nel 1943. Orwell riuscì però a pubblicare l'opera solo
nell'agosto 1945, dopo la fine del conflitto mondiale. All’interno del libro ci troviamo circa alla
metà del 1900, nelle antiche fattorie inglesi dove gli animali si stufano di essere sotto il controllo
degli umani, così quando il Vecchio Maggiore (il maiale anziano a cui tutti danno ascolto) racconta
il sogno di libertà, gli animali si ribellano sotto la guida dei maiali. I due personaggi principali sono
Palla di neve e Napoleon. Loro cercano di portare tutto il potere nelle loro mani, imparano a
leggere e a scrivere e insegnano l'alfabeto anche agli altri componenti della fattoria. Solo più
avanti, Napoleon caccia via Palla di neve e diventa il possessore della Fattoria degli Animali e si
circonda di guardie del corpo, ovvero i cani, e modifica i sette comandamenti scritti sul muro a suo
piacimento. Modifica anche il motto della fattoria in " tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono
più uguali degli altri". Il libro si conclude con una alleanza dei maiali con gli umani, cambiano il
nome della tenuta da “Fattoria degli Animali” a “Fattoria Padronale” e festeggiano giocando a
carte ubriacandosi. I principali personaggi del racconto sono:
- Napoleon: è un grosso maiale ed è uno dei primi leader della rivoluzione animale. Accanto
a Snowball, Napoleone guida gli animali nella caccia del signor Jones e degli altri uomini
fuori dalla fattoria; e stabiliscono i principi dell'Animalismo. Dopo essersi liberato di
Snowball, Napoleon diventa un leader, usa la violenza, e l'inganno mantenere il potere
nella fattoria. È anche incompetente e non intelligente. Le sue azioni durante e dopo la
rivoluzione degli animali si allineano con gran parte della storia di Stalin. L'incompetenza di
Napoleon eguaglia anche ciò che Orwell vide nei disastrosi tentativi di Stalin di governare
l'economia russa, quindi attraverso il personaggio di Napoleon, Orwell ha cercato di far
luce sulla vera natura della leadership di Stalin.
- Snowball: è un maiale intelligente e premuroso che crede davvero nell'animalismo e vuole
trasformare la fattoria in un paradiso. Progetta i sette principi dell'Animalismo e serve in
prima linea nelle battaglie. Snowball rappresenta un insdieme di Leon Trotsky e Vladimir
Lenin, i primi leader della rivoluzione bolscevica che rovesciò la dinastia Romanov. Sia
Trotsky che Lenin furono entrambi messi da parte da Stalin e, come viene detto nel libro,
Napoleone costringe Snowball a fuggire dalla fattoria, incolpandolo di tutti i problemi della
fattoria.
- Vecchio maggiore: è il cinghiale che inizialmente ispira la rivoluzione. Rappresenta una
combinazione di Karl Marx (che ha stabilito le basi del comunismo) e Vladimir Lenin e
quando il vecchio maggiore muore, la sua testa viene conservata e messa in mostra.
- Mr. Jones: è l'agricoltore responsabile della fattoria. È un leader crudele e spesso ubriaco.
La sua negligenza nei confronti degli animali è ciò che ispira la rivolta degli animali. Jones
rappresenta lo zar Nicola II, il sovrano incompetente della Russia imperiale che è stato
ucciso insieme a tutta la sua famiglia.
- Beniamino: L'asino intellettuale che guarda con distacco gli eventi, potrebbe essere lo
stesso Orwell.
- Clarinetto: Propagandista di Napoleon, può essere forse il giornale “Pravda” controllato da
Stalin.
Si può affermare che Orwell inquadra la sua storia come un'allegoria politica infatti ogni
personaggio rappresenta una figura della rivoluzione russa e i principali temi sono dunque: il
totalitarismo in quanto Orwell sostiene che qualsiasi rivoluzione guidata da un piccolo gruppo può
solo degenerare in tirannia. La rivoluzione inizia con solidi principi di uguaglianza e giustizia e,
inizialmente, i risultati sono positivi, poiché gli animali iniziano a lavorare a proprio vantaggio ma
solo più avanti, i leader rivoluzionari possono diventare corrotti e incompetenti come il governo
che hanno rovesciato. Un altro tema importante è la corruzione: la discesa dei maiali nella
corruzione è un elemento chiave del romanzo e Orwell, credeva che la rivoluzione russa fosse
stata corrotta fin dall'inizio da cercatori di potere come Stalin e gli animali che rappresentano il
popolo russo sono raffigurati come complici di questa corruzione attraverso la paura e l'ignoranza.
Nel romanzo molto importanti sono anche i simboli del Whisky e dei comandamenti. Il whisky
rappresenta la corruzione infatti quando si fonda l'animalismo, uno dei comandamenti è "Nessun
animale deve bere alcolici" mentre per quanto riguarda i comandamenti, i sette comandamenti
dell'animalismo, scritti sul muro del granaio, rappresentano il potere della propaganda, i
comandamenti vengono modificati nel corso del romanzo e ogni volta che vengono cambiati indica
che gli animali si sono allontanati ancora di più dai loro principi originali. Concludo affermando che
questo per me è uno dei più bei libri del ventesimo secolo in quanto con sarcasmo e freddezza
riduce in una sorta di “commedia” il disastro della dittatura staliniana, vuole dire al lettore di non
seguire il gruppo e di non compiere le loro azioni.

FRASI CHE Più MI SONO PIACIUTE:


- "Tutti gli uomini sono nemici. Tutti gli animali sono compagni."
- "Per tutto quell'anno gli animali hanno lavorato come schiavi. Ma erano felici nel loro
lavoro; non hanno rancorato nessuno sforzo o sacrificio, ben consapevoli che tutto ciò che
hanno fatto è stato a beneficio di se stessi e di quelli del loro genere che sarebbero venuti
dopo di loro, e non per un branco di esseri umani ladri oziosi ".
- "Gli esseri umani non odiavano più la fattoria degli animali adesso che prosperava; anzi, la
odiavano più che mai."

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