Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
(Pesto dö Zena)
Ingredienti:
Il basilico, se acquistato presso un “Frutta & Verdura”, va sicuramente lavato in acqua fredda e lasciato
asciugare su un canovaccio. Se invece è di coltivazione propria (quindi se ne conosce perfettamente la
provenienza, è possibile solo pulirlo delicatamente con una pezzuola inumidta.
Figura 2. Figura 3.
–1–
Successivamente, mettere un po' di foglie di basilico
nel mortaio (non troppe), aggiungere qualche fettina
sottile di aglio (1) e qualche granello di sale grosso
(2). È anche possibile togliere l'anima dell'aglio per
fare in modo che “rinfacci” meno una volta ingerito.
Figura 4.
Figura 5.
Figura 6.
–2–
Per evitare che il basilico così lavorato si ossidi,
immergerlo prontamente in olio extravergine d'oliva.
In questa condizione sarà perfino possibile
conservarlo per mesi, soprattutto se lo si tiente in
frigorifero e ben sigillato. Si ricordi infatti che i
frigoriferi sono comparsi solo nel 1913, mentre la
ricetta del pesto è relativamente antica.
In alternativa, è possibile
schiacciare i pinoli nel
mortaio. Sicuramente si ottiene
una “pasta” più fine. Questa
operazione è però un po'
Figura 10. faticosa e tediosa.
Figura 9.
1 http://www.mangiareinliguria.it/consorziopestogenovese/pestogenovesedop.php
–3–
Polverizzare (ed eventualmente schiacciare) anche le
noci. Le noci non sono obbligatorie. Si dice però che
un po' di noci tolgano il retrogusto di menta del
basilico classificato “non di Pra”; il fatto che solo un
certo tipo di basilico ligure sia esente dal retrogusto
di menta è una cosa tutta da dimostrare, mentre di
certo c'è che qualunque basilico, se fatto ossidare,
oltre a diventare scuro, prende sentore di menta.
Sicuramente il Basilico ligure in generale è più
delicato di altri.
Figura 11.
Figura 12.
Figura 13.
–4–
Amalgamare il tutto modulando la quantità d'olio
extravergine d'oliva fino ad ottenere un composto
cremoso ed omogeneo.
Figura 14.
Figura 15.
Figura 16.
–5–
Aggiungere il formaggio, che è meglio che sia stato
finemente grattuggiato precedentemente. Questi può
essere una miscela di parmigiano/grana e pecorino,
di solito utilizzati in parti uguali. Alcune persone
non gradiscono il pecorino ed usano solo formaggio
di latte vaccino (parmigiano/grana). Alcuni
utilizzano solo il pecorino. Dipende dai gusti. Parola
d'ordine: sperimentare. Un ottimo Parmigiano (da
preferire di gran lunga al Grana) è quello di Montese
o anche quello di Montefiorino: si tratta Parmigiano
da pascoli d'altura (700-800 mt s.l.m.) di eccellente
qualità.
Figura 17.
Buon appetito!q
–6–