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Asset Allocation

Prof. Milena Migliavacca

Master in finanza: strumenti, mercati e sostenibilità


AGENDA di OGGI

✓ Martedì 20 Gennaio:

▪ Il Modello di Markowitz 2/2


▪ Il Vincolo di Shortfall
▪ Alfa, beta e gamma di portafoglio
▪ Il CAPM

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▪ Il Modello di Markowitz 2/2

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La Frontiera Efficiente

✓ Partiamo da un esempio noto...

Fonte: Prof. T. Fumagalli 4


La Frontiera Efficiente

Graficamente

✓ Nessun portafoglio appartenente alla linea dei possibili


portafogli domina o è dominato da altre
combinazioni. L’insieme dei portafogli fattibili coincide
con l’insieme dei portafogli efficienti.

Fonte: Prof. T. Fumagalli 5


La Frontiera Efficiente

✓ II caso

Fonte: Prof. T. Fumagalli 6


La Frontiera Efficiente

✓ II caso

Fonte: Prof. T. Fumagalli 7


La Frontiera Efficiente

✓ II caso

Fonte: Prof. T. Fumagalli 8


La Frontiera Efficiente

✓ Quando il coefficiente di correlazione lineare (ρ) è


inferiore a +1, la combinazione rischio – rendimento
dei portafogli ottenuti come combinazione dei titoli α e
β assume un andamento curvilineo (iperbole)
✓ Cominciano ad essere manifesti i primi effetti positivi
della diversificazione: una riduzione della
correlazione determina una riduzione della deviazione
standard del portafoglio medesimo, senza però
produrre effetti sul rendimento atteso

Fonte: Prof. T. Fumagalli 9


La Frontiera Efficiente

✓ III caso

Fonte: Prof. T. Fumagalli 10


La Frontiera Efficiente

✓ III caso

A differenza dei casi precedenti non tutti i portafogli


fattibili sono anche portafogli efficienti.
Il principio media – varianza permette di riconoscere
alcuni portafogli dominati (portafogli inefficienti)
Fonte: Prof. T. Fumagalli 11
La Frontiera Efficiente

✓ III caso

✓ il tratto di curva αβ rappresenta l’insieme dei portafogli


fattibili
✓ il tratto di curva αH rappresenta l’insieme dei portafogli
dominati
✓ il tratto di curva Hβ rappresenta l’insieme dei portafogli
efficienti, denominato frontiera

Fonte: Prof. T. Fumagalli 12


La Frontiera Efficiente

✓ Caso IV

Fonte: Prof. T. Fumagalli 13


La Frontiera Efficiente

✓ Caso IV

In tal caso gli effetti della diversificazione sono


massimi
La combinazione rischio – rendimento dei portafogli
ottenuti combinando i titoli α e β permette di ottenere un
investimento (F) a rischio nullo: il portafoglio risk-free

Fonte: Prof. T. Fumagalli 14


Il Modello di Markowitz generalizzato

TRE IMPORTANTI ANNOTAZIONI

✓ Combinando titoli rischiosi si produce un insieme di


alternative di investimento (insieme dei portafogli
fattibili);
✓ alcune di queste combinazioni appaiono non
efficienti (secondo il criterio media-varianza);
✓ altre invece sono efficienti e costituiscono, nel loro
insieme, la frontiera efficiente.

Fonte: Prof. T. Fumagalli 15


Il Modello di Markowitz generalizzato

Generalizziamo ora il Modello di Markowitz tenendo in


considerazioni n titoli.

Non vi è conseguenza alcuna rispetto al calcolo del


rendimento di portafoglio.
Bisogna, invece, analizzare l’impatto di un aumento dei
titoli considerati sul calcolo della deviazione standard di
portafoglio.

Fonte: Prof. T. Fumagalli 16


Il Modello di Markowitz generalizzato

✓ Al fine di cogliere l’effetto diversificazione


complessivo, è necessario stimare le correlazioni tra
ciascuna delle coppie dei titoli in portafoglio.
Un esempio con tre titoli

Ovvero

Generalizzando

Fonte: Prof. T. Fumagalli 17


Il Modello di Markowitz generalizzato

✓ Una strategia di investimento per un portafoglio con


più di due titoli

Identifichiamo tutte le combinazioni rischio/rendimento


possibili modificando i pesi dei titoli nei tre portafogli
𝛼𝛾, 𝛾𝛽 𝑒 𝛼𝛽

Fonte: Prof. T. Fumagalli 18


Il Modello di Markowitz generalizzato

ANALISI DEL GRAFICO

✓ I portafogli ottenuti combinando i titoli α e γ e i titoli β


e γ sono inefficienti, in quanto dominati dai portafogli
ottenuti combinando i titoli α e β

Fonte: Prof. T. Fumagalli 19


Il Modello di Markowitz generalizzato

ANALISI DEL GRAFICO

H •

La combinazione dei titoli α, β e γ danno origine a una


nuvola (in verde) di portafogli fattibili. Il ramo di iperbole
Hβ rappresenta la frontiera efficiente

Fonte: Prof. T. Fumagalli 20


Il Modello di Markowitz generalizzato

✓ L’INDIVIDUAZIONE DI UN PORTAFOGLIO OTTIMO


Al fine di individuare il portafoglio ottimo si ricorre al
concetto di CURVA DI INDIFFERENZA, la quale permette
di identificare le combinazioni rischio – rendimento
considerate equivalenti dall’investitore.

L’inclinazione positiva delle curve di indifferenza


identifica l’avversione al rischio dell’investitore.
In presenza di livelli diversi di soddisfazione verrà
identificata una mappa di curve di indifferenza.

Fonte: Prof. T. Fumagalli 21


Il Modello di Markowitz generalizzato

Nel caso della Portfolio Selection secondo Markowitz, le


curve di indifferenza degli investitori sono basate su una
semplice funzione di utilità quadratica.

Quest’ultima ha le seguenti proprietà:


✓ esprimere le preferenze degli investitori in funzione di
due sole variabili, il rendimento e il rischio (coerenza
con la prima ipotesi del modello)
✓ riconoscere il rendimento atteso come portatore di
utilità e il rischio come distruttore di utilità (coerenza
con la terza ipotesi del modello)

Fonte: Prof. T. Fumagalli 22


Il Modello di Markowitz generalizzato

✓ Un esempio di mappa di curve di indifferenza

Fonte: Prof. T. Fumagalli 23


Il Modello di Markowitz generalizzato

✓ L’investitore preferirà collocarsi sulle curve di


indifferenza più in alto, in quanto a queste
corrispondono superiori livelli di utilità.
✓ Il punto di ottimo va identificato all’interno dei
portafogli fattibili

K

H

Fonte: Prof. T. Fumagalli 24


Il Modello di Markowitz generalizzato

✓ Il punto di ottimo è identificabile con il portafoglio K.


✓ Tale portafoglio è rappresentato dal punto di tangenza
tra frontiera efficiente (Hβ) e “la più alta” curva di
indifferenza raggiungibile.

K

H

Fonte: Prof. T. Fumagalli 25


✓ Il Vincolo di Shortfall

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Il Vincolo di Shortfall

✓ La nozione di rischio utilizzata nell’ambito


dell’ottimizzazione di portafogli è quella tradotta dal
parametro statistico della deviazione standard, che
interpreta il rischio in modo simmetrico, ovvero quale
scostamento del risultato dal rendimento atteso, in
negativo o in positivo.

✓ Si può tuttavia ritenere ragionevole, nella prospettiva


dell’investitore, anche un’altra nozione di rischio: di
evitare che il risultato del proprio investimento vada
sotto una certa soglia minima accettabile.

Fonte: Prof. F. Crespi 27


Il Vincolo di Shortfall

✓ Come M.L. Leibowitz – L.N. Bader e S.Kogelman


hanno dimostrato nel loro lavoro (Return Targets and
shortfall risks, 1996) esiste la possibilità di affinare il
modello di ottimizzazione à la Markowitz per tener
conto di questa accezione di rischio.
→ Implementazione nel modello media-varianza del
vincolo di shortfall
✓ Tale vincolo consente di verificare se l’asset allocation
individuata permette, con un certo intervallo di
confidenza, di rispettare il rendimento minimo
(minimum acceptable return) espresso
dall’investitore.

Fonte: Prof. F. Crespi 28


Il Vincolo di Shortfall

✓ COSTRUZIONE DEL VINCOLO DI SHORTFALL


✓ Identificazione della shortfall probability: probabilità
massima accettabile di ottenere un risultato inferiore al
rendimento minimo (tail risk e intervallo di confidenza).
✓ La shortfall line è rappresentata come un retta
all’interno dello spazio rischio/rendimento in cui si è
tracciata la frontiera efficiente.

Fonte: Prof. F. Crespi 29


Il Vincolo di Shortfall

✓ I portafogli (i punti della frontiera efficiente) che


giacciono al di sotto del vincolo di shortfall sono
portafogli per i quali la probabilità di ottenere un
risultato inferiore a quello minimo richiesto è
superiore alla shortfall probability. Si dice che tali
portafogli non rispettano il vincolo.
✓ I portafogli che giacciono al di sopra del vincolo di
shortfall soddisfano il vincolo, ovvero forniscono il
livello di protezione desiderato dall’eventualità
di conseguire un risultato inferiore alla soglia
minima di rendimento accettabile (Rmin).

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Il Vincolo di Shortfall

✓ L’intercetta del vincolo è il rendimento minimo richiesto

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Il Vincolo di Shortfall

✓ La pendenza del vincolo è funzione della shortfall


probability

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✓ 𝛼 𝛽 𝛾 di portafoglio 1/2

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Il beta

✓ Torniamo per un istante al concetto di rischio


sistematico

› rischio specifico (eliminabile)

› rischio sistematico (β)

p

Rischio Specifico
Rischio
Totale

Rischio Sistematico

N° titoli

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Il beta

Il contributo di un singolo strumento finanziario al


rischio di un portafoglio diversificato non dipenderà
tanto dalla sua volatilità (dal suo rischio
complessivo), quanto dalla sua sensibilità alle
variazioni del mercato.

→ Tale sensibilità è misurata dal Beta, che può


essere calcolato anche a livello di portafoglio
𝜎𝑝𝑚 𝜎𝑝
𝛽= 2 = 𝜌𝑝,𝑚 ×
𝜎𝑚 𝜎𝑚

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Il beta

✓ Quali valori può assumere il Beta?

>1 = titolo aggressivo, amplifica i cambiamenti del


mercato di riferimento
=1 = titolo neutrale nei confronti del suo mercato
<1 = titolo conservativo, smorza i cambiamenti del
mercato di riferimento

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Il beta

✓ IL BETA DI UN PORTAFOGLIO
✓ Il beta di un portafoglio è la media ponderata dei beta
degli strumenti che lo compongono.
✓ Il beta di uno strumento non è un indicatore stabile, ma
varia nel corso del tempo (non è detto che uno
strumento che oggi si presenta come aggressivo lo sia
anche in futuro).
✓ Ha valore predittivo rispetto alle aspettative del gestore
(se ci si attende un rialzo di mercato si costruisce un
portafoglio con beta maggiore di 1; se si prevede un
mercato al ribasso si dovrebbe invece costruire un
portafoglio con beta inferiore a 1)
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Il beta

✓ IL BETA DI UN PORTAFOGLIO
✓ Il beta storico del singolo titolo è una previsione debole
del beta che si realizzerà in futuro
✓ La capacità predittiva cresce in termini di portafoglio,
se il portafoglio è composto da molti titoli

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✓ IL CAPM

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Il CAPM

Il Capital Asset Pricing Model è un modello di


equilibrio dei mercati che consente di individuare una
precisa relazione tra rendimento e rischio attesi per
tutte le attività rischiose.
La formula del CAPM è la seguente:

𝐸(𝑅𝑖 ) = 𝑅𝑓 + 𝛽𝑖 × 𝑅𝑚 − 𝑅𝑓

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Il CAPM

𝐸(𝑅𝑖 ) = 𝑅𝑓 + 𝛽𝑖 × 𝑅𝑚 − 𝑅𝑓

✓ Il rendimento atteso dipende dal rendimento di


mercato;
✓ Il rendimento risk-free incide sul rendimento atteso;
✓ Per ottenere un rendimento atteo maggiore è
necessario un rischio sistematico maggiore.

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Il CAPM – le ipotesi

Gli investitori:
✓ sono avversi al rischio e massimizzano la propria utilità
attesa
✓ selezionano i portafogli adottando il criterio della media –
varianza
✓ decidono sulla base di un orizzonte temporale
uniperiodale
✓ possono investire oppure prendere a prestito ad un
medesimo tasso privo di rischio rf
✓ hanno aspettative omogenee circa i rendimenti attesi, le
varianze e le covarianze delle attività
✓ non esistono tasse né costi di transazione
→ La frontiera efficiente stimata è la stessa per tutti
gli investitori
Fonte: Prof. T. Fumagalli 42
CML

La combinazione tra titoli risk-free e un titolo rischioso i da


origine a un portafoglio P con le seguenti caratteristiche:
𝐸(𝑟𝑝 ) = 𝑋 × 𝑟𝑓 + 1 − 𝑋 × 𝐸 𝑟𝑖
𝜎𝑝 = 1 − 𝑋 × 𝜎𝑖

L’investitore potrebbe indebitarsi al tasso rf e investire


somme addizionali nel portafoglio P.

Fonte: Prof. T. Fumagalli 43


CML

Graficamente

Il coefficiente angolare della retta è interpretabile come


la remunerazione per unità di rischio offerta dal
portafoglio P.

Fonte: Prof. T. Fumagalli 44


CML

Si ricorda che l’investitore potrebbe indebitarsi al tasso rf e


investire somme addizionali nel portafoglio P.

Se si combina l’investimento in attività risk-free con


ciascuno dei portafogli rischiosi che si trovano sulla
frontiera efficiente emerge che una di queste combinazioni
domina le altre.

Fonte: Prof. T. Fumagalli 45


CML

Market portfolio (M): punto di tangenza tra la retta e la


frontiera efficiente

Il portafoglio di mercato è perfettamente diversificato


e perciò esposto al solo rischio sistematico.

Fonte: Prof. T. Fumagalli 46


CML

La retta che individua le combinazioni fra attività risk


free e portafoglio di mercato è la capital market line
(CML) e rappresenta l’insieme dei portafogli in grado di
offrire il più alto rendimento atteso per unità di
rischio.

È importante osservare che la CML è identica per ogni


investitore e può essere interpretata come la «frontiera
efficiente del mercato». Il coefficiente angolare
rappresenta il market price of risk.

Fonte: Prof. T. Fumagalli 47


CML

Per ogni investitore il portafoglio ottimale P* sarà


rappresentato da un punto della CML:
una combinazione fra titolo risk free e il portafoglio di
mercato identificato in funzione della propria avversità al
rischio

Fonte: Prof. T. Fumagalli 48


CML

NOTA BENE:
Il mix tra attività rischiose e attività non rischiose potrà
variare per ogni investitore, il portafoglio di attività
rischiose, invece, sarà rappresentato per tutti gli investitori
dal portafoglio M.
Il Market portfolio, infatti, viene individuato
indipendentemente dall’avversione al rischio del singolo
investitore.
In equilibrio M comprende tutte le possibili attività
rischiose in proporzione tale da riflettere il loro valore di
mercato.

Fonte: Prof. T. Fumagalli 49


CML

Da qui deriva il teorema di separazione secondo cui le


decisioni di ogni investitore vengono prese in “due tempi”:
✓ in una prima fase si raccolgono le informazioni relative
alle attività finanziarie, si stimano i parametri di
rendimento e di rischio di ciascuna attività, si costruisce
la frontiera efficiente e si individua il portafoglio M.
✓ successivamente si fa «asset allocation», ovvero si
determina come ripartire la propria ricchezza tra il
portafoglio M e l’attività priva di rischio. Tale decisione
viene presa in base alla propria attitudine verso il
rischio.

Fonte: Prof. T. Fumagalli 50


Esercizio
Dati i titoli a e b aventi i seguenti rischi e rendimenti attesi e
una covarianza dell’8%
titolo rendimento Deviazione standard
A 5% 9%
B 12% 15%

e un tasso risk-free pari all’1%, si indichi quali tra i seguenti


portafogli rappresenta quello di mercato.
portafoglio Peso A Peso B
1 .50 .50
2 .20 .80
3 .40 .60

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CML e SML

La relazione individuata dalla CML non può essere


impiegata per stimare il rendimento atteso di portafogli
diversi da M nè per singoli titoli.
In altre parole la CML è applicabile solo quando il rischio
complessivo di portafoglio coincide per il rischio
sistematico (quando avviene ciò?).

Fonte: Prof. T. Fumagalli 52


CML e SML

Per adattare la CML a portafogli diversi da M, bisognerà


dunque inserire nel modello un’espressione del rischio
sistematico al quale è esposto il portafoglio “i-esimo” o il
singolo titolo.

Fonte: Prof. T. Fumagalli 53


CML e SML

Sostituendo

nella CML

Si ottiene

Ricordando che

Allora →
che individua la security market line

Fonte: Prof. T. Fumagalli 54


SML

𝐸(𝑅𝑖 ) = 𝑅𝑓 + 𝛽𝑖 × 𝑅𝑚 − 𝑅𝑓

La SML
• determinare il tasso di rendimento dato uno specifico
profilo di rischio sistematico
• individua le attività sopra e sottovalutate → asset allocation

Fonte: Prof. T. Fumagalli 55


Esercizio

✓ Date le seguenti informazioni, indicare quali titoli sono in


linea con il CAPM, sopravvalutati o sottovalutati.
Mercati Titolo Beta Rendimento
Rendimento 3% A 0.6 2.7%
Sd 7% B 0.11 1.5%
Risk-free 1% C 1.3 3.2%
D 0.9 2.9%
E 0.85 2.8%
F 0.46 2.3%
G 0.12 1.5%
H 0.3 2%
I 0.8 2.8%
L 0.4 2.2%
M 0.56 2.65%
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LE EVOLUZIONI DEL CAPM

o CAPM à la Fama-French: Modello a 3 fattori


𝐸 𝑅𝑖𝑡 − 𝑅𝑓𝑡 = 𝛼𝑖𝑡 + 𝛽𝑖 × 𝑀𝐾𝑇 + 𝛾𝑖 𝑆𝑀𝐵 + 𝛿𝑖 𝐻𝑀𝐿+ ∈𝑖𝑡
CAPM + size e value

o Carhart Model
𝐸 𝑅𝑖𝑡 − 𝑅𝑖𝑡 = 𝛼𝑖𝑡 + 𝛽𝑖 × 𝑀𝐾𝑇 + 𝛾𝑖 𝑆𝑀𝐵 + 𝛿𝑖 𝐻𝑀𝐿 + 𝜃𝑖 𝑊𝑀𝐿 + 𝜌𝑖 𝐶 ∈𝑖𝑡
3F-FF + Momentum

o CAPM à la Fama-French: Modello a 5 fattori


𝐸 𝑅𝑖𝑡 − 𝑅𝑓𝑡 = 𝛼𝑖𝑡 + 𝛽𝑖 × 𝑀𝐾𝑇 + 𝛾𝑖 𝑆𝑀𝐵 + 𝛿𝑖 𝐻𝑀𝐿 + 𝜃𝑖 𝑅𝑀𝑊 + 𝜌𝑖 𝐶𝑀𝐴 + ∈𝑖𝑡
3F-FF + profittabilità e aggressività

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✓ 𝛼 𝛽 𝛾 di portafoglio 2/2

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L’alfa di Jensen

✓ Il CAPM, tuttavia è un modello e le ipotesi sulle quali è


fondato potrebbero non verificarsi nella realtà.

✓ Il rendimento di un portafoglio/fondo non è dovuto


esclusivamente al suo rischio sistematico.

✓ Nel caso specifico di OICR, ad esempio, la capacità del


gestore di scegliere i titoli migliori, a parità di beta, può
influenzarne i rendimenti.

Fonte: Prof. T. Fumagalli 59


L’alfa di Jensen

✓ Se, ex post, si confronta il rendimento atteso (da


CAPM) con il rendimento effettivo si può valutare

𝛼𝑝 = 𝑟𝑝 − 𝑟𝑓 − 𝛽𝑝 𝑟𝑚 − 𝑟𝑓

L’interpretazione dell’alfa: sovra e sottoperformance


Lo stock-picking

Fonte: Prof. T. Fumagalli 60


Il gamma

✓ Il gamma indica l’abilità del gestore di portafoglio di fare


market timing.
✓ Una gestione basata sul market timing implica un’asset
allocation dinamica.
✓ Modificazione del mix di portafoglio
✓ Quantifica l’abilità di scegliere momento ideale di
ingresso o di uscita dai mercati o il cambiamento dei
pesi dei vari asset in portafoglio.

Fonte: Prof. T. Fumagalli 61


Un’interpretazione di massima

Market timing

Asset allocation strategica

Stock picking

Orizzonte temporale

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