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Modelli rischio-rendimento

e analisi media-varianza

Corso di Asset Pricing – Prof. Andrea Signori

Master in Finanza: Strumenti, Mercati e Sostenibilità


Principio media-varianza
e condizioni per la sua validità

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Relazione rischio-rendimento

✓ Valore di 100$ investiti nel 1925

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Relazione rischio-rendimento

✓ Rendimento medio vs. volatilità

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Principio media-varianza

✓ Assumendo che
– L’investitore sia avverso al rischio
– L’investitore massimizzi l’utilità attesa della ricchezza
– I rendimenti di un investimento si distribuiscano
secondo una normale

✓ …vale il principio della media-varianza:


l’investitore considera unicamente due parametri
nella scelta tra diverse alternative di investimento
1) Il rendimento atteso
2) La varianza dei rendimenti

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Principio media-varianza

✓ L’investitore che risponde al principio media-


varianza sceglierà l’investimento che:
– A parità di rendimento atteso, è caratterizzato da varianza
minima
– A parità di varianza, è caratterizzato da rendimento
massimo

Intel

American
Airlines
Coca-Cola

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Utilità della ricchezza

✓ L’utilità della ricchezza U(W) permette di attribuire


una e una sola misura di utilità a ciascun livello di
ricchezza.

✓ Assunzioni:
– Il comportamento degli individui è dettato dall’obiettivo
di massimizzare l’utilità derivante dalla loro ricchezza
– L’utilità marginale della ricchezza è sempre positiva (gli
individui preferiscono sempre incrementare la propria
𝑑𝑈(𝑊𝑥 )
ricchezza): > 0 (assioma di non-sazietà)
𝑑𝑊𝑥

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Ricchezza attesa, utilità attesa della
ricchezza
✓ Ricchezza attesa: valore atteso della variabile casuale
ricchezza
– 𝐸 𝑊 = σ𝑛𝑗=1 𝑝𝑗 𝑊𝑗 𝑐𝑜𝑛 σ𝑛𝑗=1 𝑝𝑗 = 1

✓ Utilità attesa della ricchezza: valore atteso dell’utilità


associata alla ricchezza di ciascuno scenario
– 𝐸[𝑈 𝑊 ] = σ𝑛𝑗=1 𝑝𝑗 𝑈(𝑊𝑗 )

✓ In condizioni di incertezza, l’individuo massimizzerà


l’utilità attesa della ricchezza

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Esempio

✓ Investimento Gamma Wj 1100 1300 1400


pj 20% 70% 10%
✓ Investimento Delta Wj 900 1350 1500
pj 20% 70% 10%

✓ Calcoliamo la ricchezza attesa E(W):


– Gamma 0.2 * 1100 + 0.7 * 1300 + 0.1 * 1400 = 1270
– Delta 0.2 * 900 + 0.7 * 1350 + 0.1 * 1500 = 1275

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Esempio

✓ Per calcolare l’utilità attesa della ricchezza E[U(W)],


dobbiamo conoscere la funzione di utilità del
soggetto. Ipotizziamo che sia la seguente:
U(W) = W 1/2
✓ Utilità attesa della ricchezza E[U(W)]:
– Gamma: 0.2 * 1100 ½ + 0.7 * 1300 ½ + 0.1 * 1400 ½ =
35.62
– Delta: 0.2 * 900 ½ + 0.7 * 1350 ½ + 0.1 * 1500 ½ =
35.59

✓ Utilità della ricchezza attesa U[E(W)]:


– Gamma: 1270 1/2 = 35.64 ; Delta: 1275 1/2 = 35.71

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Esempio

✓ Risultati:
– Ricchezza attesa E(W): Delta > Gamma
– Utilità attesa della ricchezza E[U(W)]: Gamma > Delta

Gamma Delta
Ricchezza attesa E(W) 1270 < 1275
Utilità della ricchezza attesa U[E(W)] 35.64 < 35.71
Utilità attesa della ricchezza E[U(W)] 35.62 > 35.59

✓ In entrambi i casi: U[E(W)] > E[U(W)]


– Perché? Dipende dalla funzione di utilità

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Avversione al rischio

Strettamente crescente (non-sazietà): U’(W)>0


Concava: utilità marginale decrescente: U’’(W)<0

✓ Investitori con funzioni di utilità concave preferiranno


sempre un livello di ricchezza «certo» a un investimento
con lo stesso livello di ricchezza ma «incerto»
✓ Tali investitori si dicono avversi al rischio

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Utilità attesa della ricchezza vs.
utilità della ricchezza attesa

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Attitudine verso il rischio

Concava Convessa Lineare


Avversione al Propensione al Indifferenza al
rischio rischio rischio

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Forme di funzioni di utilità

Concava Convessa
Utilità marginale decrescente Utilità marginale crescente

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Esempi di funzioni di utilità

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Esercizio

Il Signor Verdi ha una funzione di utilità così definita: U(W)=


ln(W). Egli possiede una ricchezza iniziale di 1000 €. Supponete
che il signor Verdi abbia la possibilità di scommettere la sua
ricchezza giocando ai dadi. In particolare, la scommessa
prevede la possibilità di lanciare (una volta) un dado a sei facce,
numerate da 1 a 6. Nel caso in cui escano numeri dispari il
signor Verdi vincerà 50 Euro, nel caso in cui il dado si fermi sul
2 o sul 4 egli vincerà 400 euro, ed infine, nel caso in cui il dado
si fermi sul numero 6 egli perderà 900 euro.
✓ Qual è il valore atteso della scommessa?
✓ Qual è l’utilità attesa proveniente dalla scommessa per il
signor Verdi?
✓ Effettuerà il signor Verdi la scommessa?
✓ Cosa farebbe il signor Verdi se fosse indifferente al rischio?

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Misure di rendimento e rischio

✓ Rendimento di un investimento:
𝑊𝑡+1
– 𝑅= −1
𝑊𝑡

✓ Rendimento atteso in situazione di incertezza:


– 𝐸(𝑅) = σ𝑛𝑗=1 𝑝𝑗 𝑅𝑗

✓ Varianza (σ2) e scarto quadratico medio (σ):

– 𝜎 2 = σ𝑛𝑗=1 𝑝𝑗 [𝑅𝑗 −𝐸(𝑅)]2 ; 𝜎 = 𝜎2

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Variabile casuale normale

✓ Proprietà:
– Simmetrica
– Media = mediana (valore per cui aree sottese a destra e sinistra
sono di pari superficie) = moda (valore con p massima)

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Variabile casuale normale

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Distribuzione dei rendimenti di diverse
asset classes (1926-2008)

Rendimenti medi:
Small stocks 20.9%
S&P500 11.6%
Corporate bonds 6.6%
Treasury bills 3.9%

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Distribuzioni non normali: asimmetria

✓ Asimmetria: si verifica quando scostamenti dalla


media di pari entità ma di segno opposto hanno
probabilità diverse

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Distribuzioni non normali: curtosi

✓ Curtosi: la distribuzione di probabilità dei valori


attorno alla media è diversa rispetto alla normale
(«spessore delle code»)

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Evidenze di non normalità nella
distribuzione dei rendimenti

✓ Non stazionarietà: media e varianza cambiano nel


tempo
– Leptocurtosi: maggiore probabilità di osservare valori vicini
o lontani dalla media, minore probabilità di osservare valori
intermedi

✓ Asimmetria: il rendimento di un titolo non ha limiti


superiori, mentre non può essere inferiore al -100%
(perdita del capitale investito)
– Se un titolo perde il 50%, deve successivamente
guadagnare il 100% per tornare al valore iniziale

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Asimmetria e principio media-varianza

✓ A parità di scostamento
dalla media: il «guadagno»
di utilità non compensa la
«perdita» di utilità
(avversione al rischio)

✓ A parità di rendimento
atteso, l’investimento con
risultati meno dispersi ha
maggiore utilità attesa

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Diversificazione di portafoglio e
Capital Asset Pricing Model (CAPM)

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Portafoglio di titoli

✓ Il peso di un titolo j all’interno di un portafoglio è la


frazione investita in j in rapporto all’investimento
totale di portafoglio (somma dei pesi = 1):
Valore dell′ investimento nel titolo 𝑗
𝑥𝑗 =
Valore monetario del portafoglio

✓ Il peso di un titolo all’interno di un portafoglio può


essere positivo o negativo
– Positivo: posizione lunga (acquisto)
– Negativo: posizione corta (vendita allo scoperto)

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Rendimento atteso di portafoglio

✓ Il rendimento atteso di un portafoglio di titoli è pari


alla media pesata dei rendimenti attesi dei singoli
titoli

𝑟ҧ = 𝑥1 𝑟1 + 𝑥2 𝑟2 + … + 𝑥𝑛 𝑟𝑛 = σ𝑛𝑖=1 𝑥𝑖 𝑟𝑖

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Covarianza e correlazione tra rendimenti
di coppie di titoli

✓ La covarianza dei rendimenti di due titoli è la media


dei prodotti dei loro scostamenti dalla media:
𝐶𝑜𝑣 𝑟𝑖 , 𝑟𝑗 = 𝜎𝑖𝑗 = 𝐸[ 𝑟𝑖 − 𝑟ഥ𝑖 𝑟𝑗 − 𝑟ഥ𝑗 ]

– Fornisce una misura del grado in cui i due rendimenti


tendono a «variare insieme»
• (+): tendono a muoversi nella stessa direzione
• (–): tendono a muoversi in direzioni opposte

✓ La correlazione tra i rendimenti di due titoli è la


covarianza dei due rendimenti divisa per il prodotto
dei loro scarti quadratici medi:
𝜎𝑖𝑗
𝐶𝑜𝑟𝑟 𝑟𝑖 , 𝑟𝑗 = 𝜌𝑖𝑗 =
𝜎𝑖 𝜎𝑗
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Correlazione

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Varianza di portafoglio

✓ Varianza di un portafoglio composto da due titoli a e b


aventi peso rispettivamente xa e xb:
𝑉𝑎𝑟 𝑥𝑎 𝑟𝑎 + 𝑥𝑏 𝑟𝑏 = 𝑥𝑎2 𝜎𝑎2 + 𝑥𝑏2 𝜎𝑏2 + 2𝑥𝑎 𝑥𝑏 𝜎𝑎𝑏

– Nota: 𝜎𝑎𝑏 = 𝜎𝑏𝑎

✓ Questo è un caso particolare (n=2) della formula per il


calcolo della varianza di un portafoglio con più titoli:

𝜎𝑃2 = ෍ ෍ 𝑥𝑖 𝑥𝑗 𝜎𝑖𝑗 = ෍ ෍ 𝑥𝑖 𝑥𝑗 𝜌𝑖𝑗 𝜎𝑖 𝜎𝑗


𝑖 𝑗 𝑖 𝑗

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Portafoglio con due titoli

✓ Intel: ri = 26%; σi = 50%


✓ Coca-Cola: rc = 6%; σc = 25%

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Portafoglio con due titoli

Portafoglio
di minima
varianza

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Rendimento e rischio di un portafoglio

✓ Rendimento atteso del portafoglio = media pesata


dei rendimenti dei singoli titoli

✓ Scarto quadratico medio del portafoglio ≤ media


pesata degli scarti quadratici medi dei singoli titoli.
Perché?
– Effetto correlazione: se la correlazione tra due titoli è
< 1, allora la loro covarianza è inferiore al prodotto dei
singoli sqm
– Effetto numerosità: al crescere del numero di titoli, la
varianza di un portafoglio dipenderà dalle covarianze delle
coppie di titoli più che dalle varianze dei singoli titoli

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Rischio specifico vs. sistematico

✓ Rischio specifico: legato ad eventi specifici


dell’impresa
– Buone o cattive notizie riguardanti una singola impresa
– E’ la componente di rischio diversificabile

✓ Rischio sistematico: legato ad eventi


macroeconomici/di mercato
– Notizie che hanno ripercussioni su tutte le azioni, come
quelle riguardanti l’economia
– E’ la componente di rischio non diversificabile

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Effetto correlazione

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Effetto numerosità

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Portafogli con possibilità di vendita allo
scoperto

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Esercizio

✓ Rendimento atteso e volatilità con vendita allo


scoperto

Ipotizzate: E(R) pari a 26% per Intel e 6% per Coca-Cola; volatilità dei
rendimenti pari a 50% per Intel e 25% per Coca-Cola; covarianza nulla.

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Investire nel titolo privo di rischio

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Portafoglio tangente

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Capital Market Line (CML)
𝑹𝑴 − 𝑹𝒇
𝑹𝑷 = 𝑹 𝒇 + 𝝈𝑷
𝝈𝑴

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Rendimento e rischio di un portafoglio
situato sulla CML

✓ Rendimento atteso
– x = peso del portafoglio di mercato
– 1-x = peso del titolo risk-free

𝑟𝑃,𝑅𝑓 = 𝑥𝑟𝑃 + (1 − 𝑥)𝑟𝑅𝑓

✓ Varianza
2 2
𝜎𝑃,𝑅𝑓 = 𝑥 2 𝜎𝑃2 + (1 − 𝑥)2 𝜎𝑅𝑓 + 2𝑥 1 − 𝑥 𝜎𝑃,𝑅𝑓
=0
→ 𝜎𝑃,𝑅𝑓 = 𝑥𝜎𝑃

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Esercizio

✓ Scelta del portafoglio ottimale

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Beta

✓ Il premio per il rischio di un titolo è determinato dal


suo rischio sistematico e non dipende dal suo
rischio diversificabile
– Per misurarne il rischio sistematico, occorre determinare
quanto la variabilità del suo rendimento è dovuta a tale
rischio

✓ Sensibilità al rischio sistematico: il Beta


𝜎𝑖𝑀
– β= 2
𝜎𝑀
– Variazione percentuale attesa del rendimento di un titolo i
per una variazione dell’1% del rendimento del portafoglio
di mercato M

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Determinanti e stima del beta

✓ Determinanti:
– Ciclicità dei ricavi: grado di dipendenza dell’andamento dei
ricavi dall’andamento del ciclo economico
– Rischio operativo: struttura dei costi
– Rischio finanziario: livello di indebitamento

✓ Metodologie di stima:
– Regressione lineare. Attenzione alle scelte di: frequenza
dati, lunghezza serie storica, indice di riferimento
– Da comparabili. Utilizzato se l’impresa è non quotata.
Attenzione al leverage:  E = (1 + (1 − tc ) D E )  o

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Esercizio

✓ Calcolate il beta di Esselunga (non quotata) alla


luce dei valori di beta e indebitamento delle
principali concorrenti. Il livello di indebitamento D/E
di Esselunga è pari a 0.4. L’aliquota fiscale è 30%.

Beta D/E
Carrefour 0.76 0.48
Costco 0.63 0.51
Sainsbury 0.94 0.13
Wal-Mart 0.38 0.32
Tesco 0.73 0.39
Target 0.8 0.22
Media 0.71 0.34

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Security Market Line (SML)

✓ Relazione lineare tra il beta dell’azione e il suo


rendimento atteso
– Secondo le ipotesi del CAPM, è la retta sulla quale tutti i
singoli titoli dovrebbero essere situati

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CAPM

✓ Se le assunzioni dell’analisi media-varianza sono


valide, allora:
– Il portafoglio di tangenza dev’essere il portafoglio di mercato
– Il portafoglio di mercato giace sulla CML
– Tutti gli altri titoli/portafogli contengono una componente di
rischio diversificabile e giacciono pertanto a destra della CML

✓ I rendimenti attesi dei titoli sono determinati secondo


l’equazione del CAPM:

E(Ri) = Rf + βi [E(Rm) – Rf ]

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Esercizio

✓ Rendimento atteso di un’azione

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Misure di risk-adjusted performance

Rp − R f
✓ Sharpe ratio (rischio complessivo):
Sharpe ratio =
σp

Rp − R f
✓ Treynor ratio (rischioTreynor ratio =
sistematico):
βp

✓ Alpha di Jensen: α = Ri – {Rf + βi [E(Rm) – Rf ]}

rendimento rendimento atteso


osservato secondo il CAPM

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Jensen’s Alpha

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ESG-adjusted CAPM
(Pedersen et al., 2021 JFE)
✓ Tre tipologie di investitori:
– Unaware: seguono il principio MV ignorando ESG
– Aware: seguono il principio MV e usano ESG scores per
effettuare le loro scelte in termini di rischio-rendimento
– Motivated: hanno preferenza per titoli ad alto ESG score

✓ Ottimizzazione su 3 variabili (E(R), σ, ESG) si riduce al


trade-off: Sharpe ratio vs. ESG

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ESG-adjusted CAPM
(Pedersen et al., 2021 JFE)
✓ Assunzione: imprese con migliori ESG scores
generano maggiori profitti

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ESG-adjusted CAPM
(Pedersen et al., 2021 JFE)
✓ L’equilibrio di mercato è determinato dalla prevalenza
dei tre tipi di investitore

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