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Il paesino dei pescatori sparisce velocemente alle vostre spalle, e quando spunta il sole siete in mezzo alle

grandi pianure di Margelda. State andando vero sud sud ovest e Dalb è di poche parole, fate discorsi più di
compagnia e per passare il tempo ma nulla di molto serio.

I sentieri non esistono, tra praterie e colline molto dolci il vento è il vostro unico compagno.

Alla sera Dalb sembra nervoso e inizia a spiegarti che ti sta portando in un posto molto particolare dove le
leggi della natura sono diverso dal normale.

Poi dopo un lungo silenzio di dice che ti sta portando da una strega che una volta lo aiutò. Il suo nome è
Hayley Ditacremisi. Lui però non si avvicinerà. Ti indicherà la via e l'ultimo tratto lo farai da solo.

Così la mattina, dopo circa due ore di cammino, arrivate ad una depressione, dove la terra scende
ulteriormente, come una conca. Ciò che vedi subito ti fa gelare il sangue nelle vene. La conca è coperta di
nebbia.

Dalb si ferma. "Da qui vai avanti da solo io non posso entrare" ed indica la nebbia. Alla tua domanda
silenziosa lui risponde ad alta voce "sì, è QUEL tipo di nebbia, per quello era meglio arrivare al mattino. Sarà
lei a trovarti, tanto.. sa già che stiamo arrivando"

Puoi protestare o lamentarti, non cambia nulla, Dalb ti dice che si cercherà un luogo sicuro e ti aspetterà.
Nevi che si tiene a distanza ma poi ti abbraccia appoggiandoti la testa sulla spalla. Incroci i suoi occhi gialli.
Sono profondi con venature doro e ottone. Occhi di un demone.

La tua ferita si fa sentire, forse per la stretta di Dalb?

Poi volente o nolente devi prendere la via per la depressione.

La nebbia non è fittissima ma non sei tranquillo. Il sole è alto ma dopo una mezz'ora che cammini lo vedi
solo una luce pallida in cielo e intorno a te la terra cambia. Più umida e alcuni alberi morti sembrano
assumere forme inquietanti mentre lentamente diventano nitide alla tua vista

forse sei finito in una palude o forse è proprio la nebbia che assorbe vita dalla terra per perdurare. Ogni
tanto senti dei rametti che si spezzano, a volte un battito d'ali ma nulla. Eppure ti senti osservato. Ad un
tratto una figura di un uomo (pensi dall'altezza) sembra venire verso di te ma non fa rumore, o meglio nulla
che possa centrare con dei piedi che camminano. Poi un odore di salsedine e di mari ti travolge e quasi
senti delle onde, onde dell'oceano! Un suono rilassante ma che svanisce con la figura che hai intravisto
nella nebbia. Chi era? Dopo un’altra ora di cammino, dove sei certo di esserti perso, vedi un airone con le
zampe nell'acqua. La visibilità non è scarsissima, vedi all'incirca una 50ina di metri intorno a te, sembra che
la nebbia si sia diradata. L'airone pesca tranquillo, col becco sonda il terreno e a volte vedi un pesce agitarsi
fatalmente pinzato nel becco.

L'acqua però si agita.. piccole onde e poi sempre più frequenti. Qualcosa si muove sotto, qualcosa di grosso.
Poi uno spruzzo fango e pantano volano ovunque. L'airone viene afferrato da qualcosa di scuro, una bocca?
Dei tentacoli? No troppo corti. Un attimo e sparisce sott'acqua. giusto qualche piuma galleggia assieme alle
bolle d'aria che presto scompaiono.

"Devi stare attendo dove scegli di camminare" una voce femminile e severa ti si rivolge facendoti
sobbalzare. Scivoli dallo spavento e perdi l'equilibrio nel fango, a momenti cadi nell'acqua. Ti ricomponi
anche grazie ad un ramo secco a cui ti sei aggrappato. La vedi, una donna come non ne hai mai viste. Alta
ben più di te, vestita di una pesante tunica scura, nera e marrone. Ha i capelli lunghi di un color castano
ramati, fermati con una treccia che le scende sulla schiena. I suoi occhi sono gialli come quelli di Dalb. Il suo
viso molto magro ha un che di spaventoso, inespressivo e freddo.

La donna ti porta ad una casa dall'aspetto rustico ma solido. Le pareti sono di pietra e legno anneriti dalle
intemperie e dal tempo. Il profilo irregolare ed il tetto asimmetrico ti danno l'idea che la casa sia stata
risistemata più volte donandole un aspetto singolare come se nel tempo si sia spostata, forse per via del
terreno morbido su cui è stata costruita. All'interno si vedono delle luci, forse un focolare o delle lanterne
tra una parete e l'altra. L'idea del caldo di una casa non ti dispiace.

La porta d'ingresso è piccola e rinforzata da strisce di metallo, ha uno sportellino protetto da una grata di
ferro ora chiuso. E' posta in cima a 4 scalini di pietra storti e consumati.

Quando Hayley li sale ti pare impossibile per una donna così alta passare da quella porta, potrebbe quasi
toccare il davanzale della finestra posta li sopra. La strega armeggia con delle chiavi che battendo tra di loro
fanno uno strano suono allegro di campanellini che stona con tutto il resto lugubre e privo di colore. Nel
mentre che lei fa scattare il chiavistello ti guardi intorno e vedi la bruma avvolgere tutto. Non sa che ore
possano essere dato che il sole non si vede più, sai solo che è ancora giorno ma per quanto lo sarà? Il
rumore della porta che striscia pesantemente sulle assi del pavimento ti ridesta dai tuoi calcoli sull'orario e
sul tempo e sali gli scalini per entrare facendo attenzione a non battere la testa a tua volta.

Non appena varchi la soglia il suo naso viene assalito da un insieme di odori piacevoli e fastidiosi allo stesso
tempo. Dapprima senti odore di chiuso, muffa ed umido, di aria stantia e viziata. Poi un profumo di erbe,
Lavanda? No forse uva spina! A tutto questo si aggiunge anche l'odore di marcio e di sangue. Superato
questo impatto noti che l'interno è ampio, nel camino di pietra arde un fuoco timido e non appena la donna
vi getta dei ciocchi esplodono lapilli impazziti e la fiamma indispettita dall'essere stata disturbata per un
attimo sembra scomparire per poi ravvivarsi fiera del pasto che le è stato donato. Vi è un tavolo grande e
massiccio e diverse sedie sparse, non tutte della stessa foggia. Sgabelli con pelli e sadici appoggiate,
mensole stipate di ogni sorta di pentola e attrezzo di legno di cui ignori l'utilizzo. Alle travi che sostengono il
pavimento del piano di sopra vi sono appese teste d'aglio, zampe di coniglio, polli morti il cui sangue sta
sgocciolando in alcune ciotole, rami secchi di piante e fiori e alcuni pezzi di corteccia con incise delle rune
che riconosci essere di natura protettiva.

"Chiudi la porta"

L'ordine perentorio non ti fa venire in mente di ribattere, ti volti e afferri il chiavistello. Mentre stai tirando
la porta a te qualcosa nella nebbia attira la tua attenzione. Sagome più scure sembravano danzare tra i fumi
della bruma. creature senza forma, ammassi di corpi e arti... una visione orribile di qualche demone in
agguato. "Gaverin" senti sussurrare dall'aria che proviene dall'esterno... "Bentornato"

"Sei sordo forse?" La voce più sgarbata e decisa di quanto lo fosse prima ti fa sussultare e senza perdere
altro tempo chiudi la porta.

"La nebbia è infida, Non ascoltarla ne seguire mai le sue ombre. Trovati un angolo e posa la tua roba, tanto
tu dormirai qui, io sto sopra e non pensare di avere un giaciglio tutto per te"

La giornata volge preso al termine. Non ti osi più di tanto a far domande alla donna che dal canto suo si
comporta come se tu non esistessi. Armeggia con il pollame e le radici e prepara un brodo per la sera. Ti
chiede ogni tanto un coltello, un altro arnese o di badare al fuoco.
"Ti ha portato Dalb qui? Si non serve che rispondi lo so. Vuol dire che tiene a te. Non credo sia ricambiato
però .. o sbaglio?"

Non ti guarda mai mentre ti parla e per te è un sollievo. Quando incroci il suo sguardo ti senti a disagio e
inevitabilmente attratto da lei. Ha un fascino che non ti spieghi.

"A te non interessano i sentimenti, a te interessa il potere vero? Quando potere vuoi? Saresti disposto a
tutto?"

Gaverin la guarda, cerca di fissarla mentre, a voce sicura dice: "sono disposto a tutto per il potere. Dalb mi
ha condotto a te e mi ha reso consapevole del mio destino. Voglio il potere, tanto quanto il mio corpo ne
contenga e anche di più!". Mentre parla la memoria torna alla compagnia, ai suoi amici, a Barshing ed alla
sua morte, a Shelara..

Un rigo di lacrima solca il suo viso per un attimo

Diventando sempre più serio dice

"Insegnami ad ottenere questo potere! In cambio farò ciò che vorrai"

Alle tue parole rimane impassibile come se tu non avessi detto nulla di importante. Ebbene ti dice la scelta
è tua. Evidentemente hai delle motivazioni che ti spingono a tanto ma alla fine dovrai fare i conti solo con la
tua coscienza. Ti insegnerò la magia del sangue la più temibile ed incontrollabile! La magia che a potere
sulla linfa vitale che scorre in tutte le creature l’uso che ne farai sarà a tua discrezione la magia è come una
spada può essere usata per difendere ma anche per uccidere senza pietà! Io percepisco però che tu hai un
blocco, qualcosa del tuo passato si è rotto si è fermato e se vuoi avere il potere che desideri dobbiamo
prima sbloccare il tuo vero io. Ti scorre sangue elfico nelle vene, Ma la tua natura impulsiva e tutta umana
questo connubio e ciò che dobbiamo gestire che tu devi imparare a gestire poiché è da esso che trai tutto il
tuo potere

"Sono pronto ad esplorare il mio passato" le dice Gaverin in tono serio e risoluto

Quando riapri gli occhi hai un forte senso di nausea. Il mondo gira intorno a te e non sei più padrone del tuo
equilibrio e forse dell'intero tuo corpo. Qualcosa non fa il sangue ti pulsa come dei tamburi sulle tempie,
bum bum bum ad un ritmo veloce ed isterico. Ti sforzi di riprenderti ma ti senti stanco.

Una voce sussurra parole incomprensibili e senti il gelo della morte intorno a te.

Fai appello alla tua forza di volontà, senti la ferita dolere sempre di più e quel dolore ti sveglia e capisci.

Sei appeso a testa in giù ad un vecchio ma robusto albero, sei a petto nudo e dalla solita ferita esce del
sangue che sgocciola lentamente sul terreno. Si è riaperta.

Sta per scoppiarti la testa ma la cosa che più ti preoccupa sono quelle sagome a forma di serpente, o forse
tentacoli, che si muovono sinuose nella nebbia. Oltretutto la visibilità è poca, non sai se sia giorno o
mattina. E' tutto grigio e monotono e umido. Senti pungere alla spalla. Un dolore acuto e fastidioso
soprattutto perché indelicato ed improvviso. Alcuni insetti stanno bevendo avidamente e con la frenesia il
tuo sangue!

"Hai paura?" Bisbiglia una voce che non riconosci e che è simile al vento autunnale tra le foglie..

Non sai chi abbia parlato ne da dove, anche se una macabra idea te la stai facendo. Ti fai forza, ti attacchi
all'albero e piano piano ti metti seduto al remo da cui penzoli. Sleghi le corde con molta fatica, chi ha fatto il
nodo doveva essere ben bravo. Che sia stata la strega? Ma si certo, devi imparare a percepire il sangue e a
dominarlo. Ma questo esclude essere divorato da un mostro nella nebbia.

"Ohh vuoi scappare? E dove pensi di andare nella nebbia"

Sussurri spire si agitano mentre ti liberi e tutto intorno a te sembra assorbito dalla bruma. Una sagoma
sembra raddensarsi in un punto, poi lentamente prende forma umana, ma diversa dalla prima che hai visto,
più magra e smunta, le braccia soprattutto sono molto lunghe sembrano quasi toccare terra. All'improvviso
le braccia iniziano a muoversi come fossero dei serpenti e ti si gettano addosso e al posto delle mani vedi
due bocche di sanguisughe che ti si attaccano una al petto e l'altra alla coscia! Il dolore è forte i numerosi
piccolissimi denti affilati come rasoi trovano presto la tua carne e senti il sangue che viene succhiato via
dolorosamente e inesorabilmente. La creatura che pare riprendere colore nel nutrirsi di te e la senti godere
come fosse nel pieno di un orgasmo. La sua forma affusolata e snella ansima, la bocca sorride in mezzo a
quel volto privo di lineamenti ed occhi.

"Concentrati ora! sento il sangue e domalo! FALLO!"

Hayley! La sua voce! Ma senti che lottare non serve a nulla, il dolore aumenta la vita svanisce e ti si stanno
chiudendo gli occhi.

"Usa il tuo potere Gaverin! O muori come uno stupito"

Evidentemente dovevi fallire così, come con Barshing che non hai saputo aiutare... chissà forse presto lo
rivedrai i denti ti afferrano con più vigore ed il dolore ti fa urlare come mai prima d'ora.

Barshing.

Lui avrebbe ceduto? No.. lui non ha avuto paura nemmeno contro le spire del Serpente marino. Barshing..
devi almeno provarci, glielo devi.

tenti di riprenderti e la voce della creatura diventa più ansiosa "Lasciati a me. Sei buono!"

Senti il cuore, lo senti? Sì ma è diverso dal solito, perché non è il tuo! Il tuo sangue percepisce la vita
demoniaca a è perversa nel succhiasangue. ora lo senti. Si Senti ogni singola parte del tuo e del suo corpo, è
orribile la sensazione di essere uno! gridi ti lasci andare ad una furia incontrollabile e lo evochi! IL POTERE
DEL SANGUE!

Infliggi un dolore 10 volte al tuo! Una paura che presto si trasforma in terrore puro, la creatura si contorce
e si stacca, le sue mani-bocca fumano e emettendo un grido come quando la carne sfrigola sulla griglia
scompare.

E tu svieni.
Se in un villaggio, non ricordo dove o come ci sei finito. Povero e semplice, tipico di una comunità rurale.
Strano però, tutto è molto più grande del normale. Le case le porte, i recinti. Che sia abitato da giganti? Ma
non avrebbe senso.. i giganti non fanno le case come noi.

Senti voci e rumori di artigiani che lavorano, seghe, martelli, le donne che ridono mentre vanno o forse
tornano dal lavatoio, o magari dal torrente. Nell'aria c'è profumo di mare.

Ma il mare non c'è.

Poi alla tua sinistra vedi la veste di una donna. una contadina sembra, ha anche un grembiule di lino grigio
che sicuramente usa per il lavoro. Ma che strano è altissima, o meglio è proporzionata alle case. Le vedi
solo la mano e tu la stai tenendo con la sua mano sinistra che però è piccola. Sembra la mano di un
bambino.

Altre voci, donne? Poi senti urlare.

Senti tremare la terra, vedi dei cavalli che sfrecciano tra le case, la gente che impazzisce dalla paura e fugge,
alcuni uomini tentano di chiudere il cancello del villaggio fatto di legno come tutta la palizzata che lo
circonda. Vieni strattonato forse persino sollevato da quella donna che in preda alla paura più sfrenata
cerca di nascondersi. Senti cavalli, stridere, fischiare colpire rompere e urlare.

Poi un rumore di qualcosa che si frantuma. Altre urla ma di uomini, armi che cozzano con armi, legno su
ferro, ferro su carne.

La donna ti afferra nuovamente, sembri un cesto dei panni spostato di qua e di la. Come fossi piuma. Poi la
corsa si interrompe. dei mostri a 6 zampe simili a cani deformi vi sbattono a terra. Alcuni si cibano
strappando le carni agli abitanti del villaggio caduti loro prede. Poi vedi orride creature volanti con ali da
zanzara grandi come un cane afferrare alcune persone in due o tre alla volta e portate in altezza lasciate
andare sopra ai pali delle case o su delle rocce. Il rumore delle ossa che si rompono ti fa accapponare la
pelle. Mostri di ogni sorta e tipo hanno invaso il villaggio. La donna ti tiene a se e insieme ad altri villici si
chiudono a cerchio implorando pietà.

Poi lo vedi. Un mostro orribile, alto come una casa, con le zampe di ragno ma fatte di carne, il suo busto è
umano in parte ma è fuso assieme ad una sagoma che sembra di donna. uniti dalla schiena come fossero
parte della stessa creatura. Lei nuda e grinzosa, orrendamente sessuale e volgare. La loro quattro braccia
impartiscono ordini.

La creatura orripilante si ferma su di voi. "Pietà? Io non conosco pietà! Il sono venuto a dominare il
mondo!" La carneficina che ne segue è indescrivibile, arti strappati e recisi, vestiti e lembi di carne mischiati,
denti e occhi, urla e gemiti, odore di sangue e feci umane.

La donna che ti teneva ti viene portata via, la sua mano ti cerca ma non ti trova più. Tu vieni spinto e colpito
e poi la creatura aracnoforme si avvicina e con una sua zampa ti calcia colpendoti alla spalla sinistra. Poi il
buio.

"Che cosa ho visto" chiedi alla strega. Ti sei risvegliato un'ora fa ed eri nella casa al caldo e senza alcun
segno delle ferite subite dal mostro sanguisuga. Il tuo stato d'animo è un misto tra dubbi, paure e disagio.

"Il tuo passato, una visione di ciò che è accaduto e forse del perché hai perso la memoria"
La strega sta preparando un infuso e la vedi lavorare con destrezza tra radici, foglie e bacche. Noti le sue
dita, anche se in realtà l'avevi già viste all'arrivo. Ha le unghie completamente rosse, cremisi in realtà. Ecco
il soprannome.

Ti sorprende a fissarla, i sui occhi gialli ti mettono a disagi ma al contempo ti seducono, ti piacciono. vuoi
che ti osservi.

Non ho memoria del passato, e se è ciò che ho visto ho le mie buone ragioni. Sai come sono sopravvissuto?
Sai delle voci che attanagliano la mia mente?" lo sguardo è stanco, i lineamenti duri e gli occhi socchiusi
"ovvio che lo sai, ovvio che conosci.. Ebbene, chi sono io?

e cos'è quel potere che ho sentito in me quando quella cosa mi ha attaccato?

La creatura della nebbia se ci va di sangue e se vuoi dominare il sangue ed essere un mago potente dovevi
prima capirne l’essenza. Ora riposati continueremo un altro giorno. Io non conosco nulla del tuo passato,
ciò che tu hai visto è nella tua mente a volte la mente nasconde a noi stessi dei fatti che abbiamo vissuto. A
volte vorremmo con tutto il cuore ricordare qualcosa annoi molto caro ma purtroppo la nostra mente ce lo
impedisce. Ciò che ti È capitato quando eri bambino sarà stato rinchiuso in qualche angolo cassa e tu
lentamente ci stai riuscendo ad entrare

Gaverin la fissa, quasi attratto dalla donna, poi china lo sguardo e i pensieri tornano al villaggio, alla donna,
al massacro; stringe i pugni fino a sanguinare ma riesce a non emettere nemmeno una lacrima. Odio, un
profondo odio cresce in lui e la sete di potere aumenta..

Quando vai a dormire stanco e stremato o forse per via degli effetti della tisana, hai un sonno tranquillo.
Nel cuore della notte però ti svegli perché ti sei sentito chiamare da una voce una voce che ti ricorda
qualcuno che conosci e ti sembra che questa stessa voce sia lì fuori e stia gridando ma il contempo è molto
lontana. È tutto completamente buio, non esistono luci in casa se non le braci del camino. La strega è al
piano di sopra che sta dormendo e te ne guardi bene da andare a disturbarla. Lentamente ma con fare
deciso ti affacci alla finestra per capire chi sia con lui che con tanta insistenza ti sta cercando. E di nuovo
vedi una figura di un uomo con un saio, ma è fatto di fumo non di nebbia anzi sembra addirittura un
fantasma! Vorrebbe dirti qualcosa quando esci dalla porta fai scattare chiavistello non va di più a essere
silenzioso e ti ritrovi ben presto fuori con i piedi nudi in mezzo all’erba umida al fango della brughiera ma la
persona che hai visto è scomparsa. E quando rientro in casa senti le assi del piano di sopra scricchiolare
lentamente e debolmente, forse l’hai svegliata? Forse adesso ti sentirai le tue ma non accade nulla.

Il tempo. Il tempo è una costante della vita di tutti. Anzi no, è una costante della vita degli esseri umani.
Nani, elfi, orchi e uomini, tutti misurano il tempo e ne tengono conto in qualche modo e fanno si che la loro
giornata anzi, la loro intera esistenza come razza sia scandita e regolata dal tempo. Gli animali no e hai una
cerca convinzione che nemmeno i demoni ne siano in qualche modo interessati al tempo.

Mentre fai queste riflessioni prendi coscienza ancora una volta che non hai idea di che giorno sia ne da
quanto tempo tu sia arrivato qui.
"Ha forse importanza" ogni volta che senti la sua voce ti senti come un ladro colto in flagrante. Possibile che
legga i tuoi pensieri?

La figura alta e snella di Hayley è ferma sull'uscio in cima ai tre gradini di pietra. regge in mano una cesta ed
è vestita con il suo solito abito nero, lungo e pesante. Sta tirando a se la porta.

Quando non ti osserva ti permetti di osservarla con più attenzione, la forma del mento, del naso, le sue
mani rovinate e scure dal duro lavoro, le orecchie... Già le orecchie le tiene sempre coperte con i suoi
capelli scuri abbelliti da alcune striature grigie. Sì perché anche se i suoi occhi sono circondati da rughe e le
sue labbra sono screpolate, ha un fascino a cui fatichi a resistere.

"Vedi di trovare qualcosa di commestibile oggi se vuoi mangiare" con passo sicuro e senza mai guardarti in
viso si avvia sul sentiero che piega dietro la casa "e non cacciarti nei guai."

Il buio sarebbe totale se non fosse per le 4 torce intorno a te che ardono piantate a terra. Senti il tuo cuore
impazzire e percepisci il sangue e la sua energia dentro di te pronte ad obbedirti, almeno speri.

Poi un rumore, un soffio come di uno sputo prolungato. La nebbia si agita, hai imparato a capirla. Arriva.

Tentacoli, braccia e una bocca in mezzo ad un volto privo di ogni tratto tipico umano.

Sei legato ma questa volta sei in piedi e con le mani dietro la schiena e fissate con una corda ad un palo. Ma
sei pronto.

Il demone si avvicina più cauto dell'altra volta ma famelico, vi percepite, vi siete fusi ed ora entrambi sentite
il flusso sanguigno dell'altro che reagisce.

"Siiamo una cosa ssooll oramai! Il nostro saaaangue si è mischiato.. è così che le nostre prede non ci
possono sfuggire"

Resti fermo impassibile gli occhi su di lui.

"O forseee scegliamo come accoppiarci?! " E scoppia in una risata folle. In quel preciso momento allunga le
sue braccia con le mani-bocche nel tentativo di morderti.

Ma tu sei pronto... liberi le mani che erano legate per finta, e scatti verso il perimetro dell'area illuminata
dalle torce. Velocemente cerchi di completare il circolo di costrizione in cui hai fatto entrare il demone, devi
essere veloce e pronunciare le ultime parti del rituale prima che lui fugga.

Il mostro non è stupido ed intuisce cosa sta succedendo. tenta di morderti con le sue mani per bloccarti e
impedirti di finire il tuo incantesimo. Schivi e ti dirigi al secondo punto da completare. Lui ti sferza ma tu sei
più agile. Il demone tenta di fuggire ma rievochi l'incantesimo dell'altra volta, instillando desiderio nei tuoi
confronti.

"Ahahahah sciocco non funziona più ora! E hai perso il tuo prezioso momento! Ora ti succhierò l'anima!"

il mostro si avventa su di te e ti butta a terra. Cerca di morderti con la bocca e con le sue mani. graffi e
pugni non vengono risparmiati in questa lotta impari. Estrai il tuo coltello che tenevi nello stivale e lo pianti
nella schiena e nelle braccia al mostro che si ritrae fischiando.

Si rialzi ma a fatica sei ferito gravemente, la vecchia ferita pulsa ed il dolore è insopportabile, quelle nuove
sono sorgenti del tuo stesso sangue che ti sta colando ovunque.
La cosa ti eccita.

Il demone osserva la vecchia ferita e piega la testa.. "Aaaahhh ma tu sei già di qualcuno allora Ecco cos'era
quell'odore.. era il suo"

A queste parole una furia di rida l'energia che pensavi svanita. Decidi di completare il rituale anche senza
avere tutti i glifi correttamente preparati come la strega ti ha insegnato. Reciti le formule, chiudi gli occhi e
badi alla pronuncia, alla metrica ed alla musicalità.

"Bravo Gaverin stai capendo"

Sapevi che lei era qui, sentivi i suoi occhi su di te e l'immagini che ti sfiori. Questo basta e quando spalanchi
gli occhi, Il demone è ad un passo da te, pronto a strapparti la faccia.

Non ti muovi e completi le ultime parole in tempo.,, già il tempo.. Il demone urla si ritrae e cercala fuga ma
una forza superiore sembra fermarlo, ed è la tua.

"Ora sei al mio servizio " dici

Versi e mugugni, denti che scricchiolano e affanno, sono le uniche risposte che hai dal demone.

"siiii e cosa vuoiii"

"Chi era il mostro che mi fece questa" indicando la tua vecchia ferita

"aaaahhhh!! Non lo sai!" il demone sorride, storta la testa e ti mostra la lingua "ZYTERA è il suo nome! E un
giorno ti mangerà!! "

Rivivi la visione tutta in un secondo, il villaggio il massacro e la donna di cui non riesci a ricordare il volto.
Dolore e sangue. URLI con tutta la tua forza e guardi il demone dopo un attimo di silenzio bisbigli "brucia"

La creatura prende fuoco l'istante successivo, urlando dal dolore e dalla tortura delle fiamme che lo stanno
consumando velocemente, fiamme scaturite dal tuo potere, per tuo volere e che si alimentano dello stesso
sangue del mostro.

La creatura emette fischi, grida e si contorce in modi che la rendono ancora più mostruosa. La odi e ne godi,
ma senti il potere sfuggirti e la mano con cui hai evocato il potere delle fiamme inizia a tremarti sempre più.
hai perso il controllo della magia ed è troppo tardi.

Il tuo braccio si spezza improvvisamente! l'osso lacera e carni e la manica della tua casacca. il dolore ti fa
svenire.

Ti riprendi Sdraiato sul letto. ancora sotto shock. Il dolore al braccio è insopportabile. La strega e china su di
te e quando vede che hai riaperto gli occhi con un tono che ha dell’indifferenza dice “ hai perso molto
sangue. La febbre e alta. Non credo supererai la notte”

Poi si alza e va verso il camino. Sul tavolo ci sono un paio di pestelli, delle erbe e diverse altre cose. Ti gira la
testa. Non riesci a controllare il tuo corpo. Il Dolore è atroce senti le lacrime più fresche scorrere via. La
donna sembra non curante e armeggia con qualcosa mentre ti dalle spalle. Quando si gira ha un coltello in
mano ed una ciotola. Ti si siede vicino e pronuncia parole arcane. Percepisci un potete forte e antico al
punto che senti il braccio dolere di più ancora come se si spezzasse nuovamente. La donna prende il coltello
e si taglia un polso, lascia scorrere il suo sangue e lo raccoglie in una ciotola. Dopodiché ultima
l’incantesimo è il sangue come se stesse obbedendo ad una forza invisibile forma un filo che dalla ciotola
scorre verso la tua ferita aperta. Senti calore, dolore, odio e lentamente anche sollievo. Lei sembra patire al
pari tuo, come se si stesse ferendo o facendo male in qualche modo pur di curare te. “Questa è la magia del
sangue”
Quando l’incantesimo finisce la donna quasi stramazza al suolo. Sembra più vecchia. Al contrario tu ti senti
in forze. Ti alzi, il braccio e dolorante ma sopportabile. Non riesci ancora a muoverlo bene. Ma sicuramente
è meglio di prima. Ti alzi afferri la strega con l’altro braccio e la sostieni fino al suo giaciglio al piano di
sopra. Fatica a muoversi. La aiuti a stendersi. Lei ti dice che ha solo bisogno di riposo e dell’infuso che si è
preparata prima. Così glielo porti e lentamente l’aiuti a berlo. Ti fa strano doverti occupare così di lei ma
glielo devi e non ti pesa. Le rughe sono aumentate noti e le mani invecchiate. I suoi lineamenti non sono più
giovani ma il suo fascino resta invariato. Le striature grigie tra i capelli formano un motivo che ha del bello.
Ed è guardandola così attentamente che noti le sue orecchie non più nascoste dalla folta capigliatura. Sono
mutilate. Dovevano essere a punta e qualcuno gliele ha tagliate. La lascia dormire tranquilla e per la prima
volta da quando sei qui ti senti a tuo agio.

Inizi a curiosare in giro e non trovi molto di interessante. Qui nel soppalco dove dorme lei c'è uno specchio
d'argento, un piccolo scrigno con dentro vecchi monili tipicamente femminili ed un diario. La donna
controlli dorme di un sonno profondo così curioso leggi.

Il diario non ha date, ma capisci da quello che leggi che non è stato scritto con regolarità. Parla di stagioni e
anni a volte molto distanti da loro, e per certi versi ti sembra più una sorta di aiuto per la memoria. Più
volte scrive come fa a fare delle cose o dove ne ha messe altre. Sembra piuttosto banale finché non arrivi a
metà. Proviene dal sud, da un villaggio oltre la Barriera di Ferro, è una mezzelfa Frailer. La sua vita non era
nulla di particolare finché non conobbe un giovane nobile guerriero al servizio del nuovo re Algarod, ( si
parla di circa 300 anni fa) e i due si innamorarono. Poi venne la guerra e lui dovette partire così lei lo seguì.
Al servizio del re lei imparò le arti magiche e se ne stupi di quanto fosse facile. Per due anni lui come
cavaliere e lei come maga, combatterono per il re contro le armate di Zygofer che oramai folle di potere si
era proclamato Signore delle Ravenland (il vero nome delle Forbidden Lands) ribellandosi ad Algarod.
Quest'ultimo aveva preso quartiere in una fortezza sulle montagne oltre i boschi di Groveland, si chiamava
Weatherstone. Sebbene ci fosse la guerra da come scrive fu un bel periodo.

Poi ci fu il disastro. Respinto ad Alderstone, Zygofer aprì disperatamente un Nexus verso la dimensione
demoniaca e delle orde di demoni iniziarono a sciamare. Non poteva controllarli così usando barriere
magiche, li guidò oltre Alderstone e verso l'esercito di Algarod, che fu distrutto fino all'ultimo uomo dalle
creature fameliche e assetate di sangue. Alcuni soldati della guardia personale di Algarod, tra cui l'amato e
lei stessa riuscirono a proteggere il re e raggiunsero Alderstone, dove furono tutti catturati.

Ovviamente ciò che leggi è stato scritto molto dopo, i fatti narrati. Lei parla di torture e supplizi, violenze e
esperimenti. Fu venduta come schiava a Grindbone, li le tagliarono le orecchie. Non spiega bene come ma
fuggì dai suoi padroni e andò a nord. Qui però fu cacciata come strega dai Fratelli di Rust e si nascose nella
nebbia. Anche loro potevano entrarvi ma grazie ai suoi poteri li uccise tutti. Da li decise di lasciare che la
gente avesse paura di lei, così da vivere in solitudine e giura che prima o poi libererà dal tormento il suo
amato.

"Hai finito di ficcare il naso" Con voce debole ma dal tono deciso Hayley ti fa notare che si è svegliata. Ti
fissac on i suoi occhi gialli stupendamente pericolosi.

Gaverin è confuso, la mente vortica alla lettura del diario. Si gira e le si rivolge con un tono quasi con una
vena di dolcezza: "Grazie per avermi salvato, so che dovrei farmi i fatti miei e non frugare tra le tue cose ma
la curiosità di sapere chi fossi era troppo forte" abbassando lo sguardo continua "cosa diamine hai subito,
ho visto Grindbone, ho visto i demoni e tanto altro, non oso immaginare cosa ti sia successo. Gli eventi
narrati si riferiscono a secoli fa: quanti anni hai veramente? E che cosa è successo al tuo amato? “

Troppi sono gli anni che ho è quella vita è lontana come il sole in queste terre. Ora sono solo una strega
nelle nebbie che maledice le persone che vi si avventurano. Per quanto riguarda lui .. il suo cuore e
prigioniero in una statua .. il suo corpo consumato tra le fiamme. Impossibile per me riaverlo e dopo tanti
anni.. la mia vita è solo un peso

"Parlami di più di lui, te ne prego. Come può essere che non ci sia rimedio con il potere in tuo possesso?
Mia signora, vorrei fare il possibile per aiutarti. A quanto pare questa battaglia è anche mia, quel demone
che ha distrutto il villaggio, i miei ricordi, tutto è opera di Zygofer! Magari qualcosa posso fare per te, te lo
meriti in fondo"

Nonostante la sua debolezza scoppia in una risata squillante. Poi si alza, si siede davanti allo specchio e
prende una vecchia spazzola. Lentamente e con il fare di chi ama quel tipo di abitudine tanto da farla
apparire un rituale, inizia a spazzolarsi i capelli.

"Quando scappai dalla prigionia mi avevano addirittura rasata. Ogni volta che mi spazzolo i capelli ricordo i
nomi di coloro a cui ho promesso una morte atroce senza lesinare sulle sofferenze inferte. Ma sono passati
tre secoli e ci ha pensato il tempo a portarseli via eppure ogni volta che mi pettino non posso fare a meno
di ricordare le loro facce.

L'unico che non ha mai pagato è stato Zygofer anche se la sua brama di potere lo ha trasformato nel mostro
che tutti chiamano Zytera.

E tu vorresti vendicarmi? Che gentile.. Come pensi di fare? Introdurti a Vond ed uccidere quel mostro
orribile? Pensi di essere l'unico a volerlo fare? Pensi non ci siano già stati dei tentativi?

E' impossibile! Il suo stesso figlio sta cercando più potere per sconfiggere l'immondo padre facendo
esperimenti con il fuoco e chissà cos'altro ancora! No Gaverin, serve ben più della magia."

Nonostante il tono concitato il ritmo con cui muove la mano per pettinarsi è sempre regolare e tu ti senti
sempre più attratto da lei. Ora che la vedi in un atteggiamento più privato ti sembra che la barriera tra voi
abbia ceduto. Mentre lei parla i suoi occhi ti guardano attraverso lo specchio e solo gli Dei sanno quanta
fatica fai a restare al tuo posto, vorresti prenderla, adagiarla sul letto e toccarla, baciarla e accarezzarle i
capelli mentre senti il suo corpo contro il tuo...

Sentendo la tua ostinata motivazione si ferma. Non parla più. Restate in silenzio. Si prepara la treccia con
un'abilità notevole, nasconde le orecchie come suo solito. Si alza e ti fissa.

"Avevo dimenticato quanto sia focosa la nostra razza, anche se tu non sei un "Fragile" ma un "Primavera"
resti un mezzo sangue come me."

Scendete do sotto, lei sembra essersi ristabilita.

"Ho fatto numerose ricerche ai miei tempi, prima che la Fratellanza di Rust impose il suo regno di terrore
sui villaggi ma oggi che la nebbia è scomparsa loro sono più deboli e alcuni gli si sono opposti e ribellati. E'
una rinascita per le terre."
Dicendo questo si mette a spostare vari oggetti e stracci, tutti ammucchiati in un angolo. Dapprima non
capisci poi vedi che sotto la vecchia pelle si celava un baule. Lo apre con una parola magia, alcuni fregi si
illuminano e solleva il massiccio coperchio. All'interno vedi pergamene, scritti e diversi volumi.

"Qui ho raccolto voci, leggende e il mio sapere magico."

Prende alcuni vecchi rotoli poi chiude tutto e rimette tutto a posto come prima. Il misterioso baule torna ad
essere nascosto dalla vecchia pelle unta e dalle pentolacce.

"Qui ci sono alcune leggende di oggetti che ho cercato per poter liberare il mio cuore. Alcuni risalgono alle
più antiche leggende di questa terra e forse sono solo frutto di fantasie. Io non le ho mai trovate. Prendili e
leggili. Io non ho più molto da insegnarti. Sai usare il potere del sangue e sai quanto possa essere pericoloso
per te e per gli altri." Quando dice così sorride quali malignamente.

"Se mai riuscirai a trovare quegli oggetti o se mai il destino di darà la possibilità di vendicarti ricordati di
riportarmi il mio amato. Il suo cuore vive ancora, e io posso ridargli un corpo nuovo." a queste parole ti si
gela il sangue nelle vene.

"Se mai sconfiggerai Zygofer o meglio Zytera, vorrà dire che le terre conosceranno un mago ancora più
potente. A me interessa solo il mio amore perduto"

Ti avvicina all'uscio e apre la porta. Annusa l'aria e sorride. "Mi hai riportato alla mente ricordi dolorosi ma
anche unici. Ti ringrazio " Si volta e ti fissa con gli occhi magnetici. Il suo profumo ti inonda. Una bellezza
particolare ma senza dubbio irresistibile.

"Quando tornerò non voglio rivederti. Potrei essere tentata a giacere con te per pura passione. Vattene e
trova quegli oggetti. Sconfiggi il nostro nemico"

Così dicendo si avvia tra le nebbie e lentamente la sua figura sparisce.

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