Sei sulla pagina 1di 6

Terza Lezione 15.

11

Ambienti sonori e arte espansa

Sul finire degli anni 50 assistiamo ad una grande trasformazione nel campo dell’arte.
è in questo periodo che possiamo osservare come gli autori e gli artisti non producano più degli oggetti
come in passato, ma formulano più delle proposte, concepiscono dei processi, predispone un ambiente,
attiva un’esperienza.
In questo senso l’arte sonora è un’arte che si allontana dal formalismo astratto, da una definizione
specifica. Non si parla più di una composizione musicale, ma l’arte sonora ricerca un contatto più profondo
con l’esperienza. Si può dire che il suono attinge alla realtà per produrre un’arte che non è definita come
nel passato ma corrisponde di più alle caratteristiche del processo dell’opera.

Strategia della convergenza


Si intende quando diversi codici vengono uniti per formare un nuovo testo.
Si parla anche di corrispondenza
Si intende la necessità di definire le singole unità per affiancare codici diversi in modo non meccanico.
è qui che nasce il concetto di ambiente sonoro.
Quando la dimensione del tempo nel corso del ‘900 conquista la dimensione dello spazio.
Cambiano i punti di emissione sonora, vengono disposte nello spazio diverse fonti dove si assiste alla
possibilità di creare dei punti di ascolto dispersi nello spazio che provocano un ampliamento di diffusione
del suono. Viene modificata anche la percezione uditiva dell’ascoltatore.
Al testo (composizione musicale) viene sostituito l’ambiente e all’oggetto, l’evento.

Schafer – Soundscape
Campo di interazione tra eventi sonori
Per comprendere la natura di questo termine dobbiamo tenere presente la distanza del suono rispetto
all’ascoltatore e come questo suono è integrato nel resto dell’ambiente.
Rizoma: la traiettoria non è unica da A a B, ma è diffusa. È un componimento con più tracce dove ci si può
muovere liberamente e fruirne in modo spontaneo non organizzato.

John Cage
“lasciare che i suoni siano quello che sono”
vengono aboliti i confini tra suono e rumore e la nozione stessa di musica diventa relativo.
1952: 4,33 – opera di silenzio. È come se Cage attraverso il silenzio in 4 minuti e 33 pone lo spettatore ad
ascoltare i suoni che provengono dallo spazio stesso.
Nello stesso anno crea anche il primo “Happening”: evento in cui musica, pittura, danza ecc vengono
mescolati all’interno di un unico spazio. Include nell’opera la presenza dello spettatore, prevede la sua
azione.
Fluxus
Nasce nel 1961 e fa convergere diversi autori: uno di questi è Nam June Paik.
Sono autori che si ritrovano a New York per provare ad unire la loro esperienza completamente diversa per
una sorta di sofferenza che si ha nei confronti della divisione dell’arte (per andare a vedere un’opera devi
andare a teatro ecc).
Non si tratta più perciò di un’opera testo ma di un processo con delle tempistiche precise e un elenco di
azioni che vengono messe in relazione le une con le altre. Si crea come un circuito in cui l’azione, l’ascolto e
il movimento sono parte di un'unica esperienza.
1926: Arte Espansa
Arte che forza il limite delle pareti
(Opera di Monet, opera a cerniera)

È importante pensare al gesto del pittore.


Partiamo dalla pittura

Jackson Pollock
Il suo agire è parte integrante dell’opera finale, non puoi immaginare le sue grandi tele sena pensare a
come lui si muoveva dentro l’opera (Action Painting)

La gestualità è visibile all’interno dell’opera, l’azione è l’elemento fondamentale che definisce quest’opera.

Yves Klein (autore del blu)


simile a Pollock ma a differenza sua decide di mettere in scena la realizzazione dell’opera.
Gilbert and George
processo contrario: hanno deciso di trasformarsi in scultura vivente e di porre il loro corpo sul piedistallo.
Arte espansa: sono gli autori a diventare scultura, definiscono loro stessi sculture viventi.
hanno deciso di determinare e definire attraverso una sovrapposizione tra vita e arte

Heidegger
filosofo tedesco
“la scultura non è un confronto con lo spazio bensì farsi corpo dei luoghi”

Kurt Schwitters
(immagine installazione)
Crea un’opera “Merzbau” dove crea una nuova realtà con lo spazio e crea un labirinto nella quale lo
spettatore può entrare. Conservato al Moma di New York.
Prodotto nel 1923 e finita 20 anni dopo nel 1943 (distrutta poi con la guerra e ricostruita con le fonti).
è un assemblaggio tridimensionale, opera di grande impatto.
Lucio Fontana
tagli su tela: andare oltre il quadro

Opera di fine anni 40: l’arte entra in stretta relazione con l’architettura.
Fontana lavora sullo spazio

La luce crea degli spazi differenti.

Pensata per la tromba delle scale della Triennale e messa nel Museo del 900 a Milano.
Differenza Happening e Performance:
1. Coinvolgimento di più artisti in un campo
2. Entrata dell’artista o di danzatori e del corpo nell’opera.

KAPROV / NAUMAN (?)

Potrebbero piacerti anche