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Taramas – il Re dei Giganti

Quarta Parte
di
Emanuele Nicolosi

la Città del Re-Alchimista

“un antica leggenda delle terre Naupliane, narra che nella zona dove sarebbe sorta la città di
Nauplia, si trovavano cinque villaggi di pescatori: Porticallo, Vorranea, Mugnaia, Cercolea e
Arcolano, i cinque villaggi, vennero radunati in una sola città, da un leggendario Re-Mago, ovvero,
il “Re delle Smorfie”, detto anche “lo Smorfiante”, un leggendario Re-Mago, che aveva la
capacità di Sognare e di viaggiare tra il “Reame Materiale”, ovvero, il Mondo reale e il “Reame
Onirico”, ovvero, il Mondo dei Sogni, cosa che permetteva al Re delle Smorfie, di prevedere il
futuro e di osservare i sogni e le fantasie delle persone e degli esseri viventi, vivendo tra la Realtà e
il Sogno...

il Re delle Smorfie, fu il padre fondatore della città di Nauplia e fu anche il padre fondatore della
Magia Naupliana, fondando la “Magia Smorfiante”, ovvero, la Magia degli Smorfiatori, una stirpe
di maghi Naupliani, discendenti...

i figli del Re delle Smorfie, erano chiamati “gli Smorfiatori” o “Smorfianti” e diventarono una
stirpe di maghi Naupliani, che potevano viaggiare tra la Dimensione Reale e la Dimensione Onirica
e che potevano entrare nei sogni delle persone e che potevano in generare, entrare nel “Reame
Onirico” del esistenza, permettendo agli smorfiatori, di basare la loro magia, sulla “Oniromanzia” e
la “Imagomanzia”, ovvero, la Magia dei sogni e delle fantasie e del immaginazione, di alterare e
controllare la realtà con il sogno e l'immaginazione...

Le leggende delle Terre Naupliane, parlano dei Re-Alchimisti, i primi e leggendari monarchi delle
terre Naupliane, signori supremi del Alchimia e delle “Arti Alchemiche”, coloro che furono i padri
fondatori delle “Arti Alchemiche” Naupliane e coloro che furono i primi Monarchi delle
“Genti Naupliane”, ovvero, i popoli che vivevano nelle Terre Naupliane...

la figura dei Re-Alchimisti, tra i Naupliani, sono delle figure, avvolte nel mito e nella leggenda,
figure molto distanti e remote nella storia, figure risalenti alle origini e albori stessi della Razza
Umana...

Il leggendario Re Alchimista Aristomeo Barramanti, fu il primo leggendario fondatore della


“Congrega di Satracis”, come narrano le leggende delle genti di Nauplia...

ma un leggendario Re Alchimista, avvolto nel mistero, chiamato semplicemente “il Satramante”, fu


il primo leggendario fondatore della “Congrega di Satracis”, come narrano le leggende delle genti
di Nauplia...

nessuno conosceva il vero nome del Satramante, nessuno conosceva chi o cosa fosse il Satramante,
una figura arcana e misteriosa, nelle terre Naupliane...

i Satracidi, erano i diretti eredi e discendenti dei primi Re-Alchimisti delle Terre di Nauplia... i
Satracidi erano i custodi dei segreti alchemici di Nauplia...

La Congrega di Satracis, venne fondata dal “Sommo Satrace”, un misterioso


“Magister Alchemicarum”, ovvero, un Saggio alchimista, il cui scopo, era controllare e dominare i
più profondi segreti arcani del Alchimia...

secondo le leggende Naupliane, il Sommo Satrace, al tempo della fondazione di Nauplia, combattè
contro una “Bestia Saurica”, una grossa creatura, simile a un Ramarro gigante, che viveva nelle
colline attorno alla città di Nauplia, la Bestia Saurica, era diversa dalle altre bestie, essendo intrisa
di “Essenza Magica”, rendendo la creatura, un problema per le popolazioni locali...

per di più, la Bestia Saurica, aveva un manto di scaglie da rettile dure e spesse, che erano coriacee e
resistenti alle comuni armi degli umani, nessun arma, riusciva a penetrare o lesionare, quel manto di
scaglie che erano talmente dure e spesse, da sembrare una specie di armatura naturale, come se
quella bestia Sauroforme, avesse la pelle ricoperta da un manto di scudi...

ma la Bestia Saurica, venne uccisa dal Sommo Satrace, che usò i poteri alchemici, per neutralizzare
l'essenza magica della creatura, uccidendola, con una spada alchemica, forgiata da uno speciale
metallo alchemico, ovvero, il “Metallo Satracico”, un metallo alchemico misterioso, nascosto e
custodito gelosamente dagli Alchimisti della Congrega Satracica...

la Spada Satracica, che venne forgiata tramite il Metallo alchemico, sopratutto, il Metallo
Satracico, che permise al “Sommo Satrace”, di lesionare le scaglie da rettile dure e spesse, che
aveva la Bestia Saurica...

dopo che la Bestia Saurica venne uccisa, il Sommo Satrace, venne da allora, onorato e rispettato
dalle “Genti Naupliane” o “Gens Nauplianes”, che vivevano nella baia di Nauplia... diventando poi
il “Re Alchimista” delle Terre Naupliane e il padre fondatore del Alchimia Naupliana e delle “Arti
Alchemiche” naupliane...

fu allora, che il Sommo Satrace, divenne il padre fondatore del Alchimia Naupliana, fu il Sommo
Satrace a dare il via al Alchimia e alle tradizioni alchemiche a Nauplia...

la Congrega di Satracis, era la prima congrega alchemica di Nauplia...

ma ben presto, numerose congreghe Alchemiche, iniziarono a diffondersi e proliferare a Nauplia,


entrando in rivalità e competizione con la Congrega Alchemica Satracica, che era la più antica e
longeva, di tutte le congreghe alchemiche naupliane...

Le leggende delle terre Naupliane, narrano di un leggendario e misterioso Re-Alchimista, ovvero, il


Satramante, che fu il leggendario fondatore della Congrega dei Satracidi...

il Satramante, armato di una lancia, creata e forgiata tramite alchimia, uccise una “Bestia
Sauridea”, ovvero, una lucertola gigante, che viveva nascosta in una caverna nelle montagne,
attorno ai villaggi Naupliani, la Bestia Sauridea, era una bestia selvatica molto forte e potente, che
terrorizzava i villaggi locali e la popolazione locale...

ma la bestia, venne uccisa dal Satramante, che usò il sangue della Bestia Sauridea, per creare una
pozione alchemica, che rendeva forti e potenti a livello fisico-muscolare e che permetteva di
controllare “l'Essenza Sauridea”, una essenza magica, generata dalle Bestie Sauridee...

la “Vivanda Sauridea”, come venne chiamata la pozione alchemica, venne fatta bere a cinque devoti
discepoli della congrega di Satracis, che ottennero dei poteri sconfinati e illimitati, bevendo la
vivanda sauridea...

quei cinque discepoli del Satramante, diventarono i primi cinque fondatori leggendari della
Congrega di Satracis, ovvero, i “Satramantidei”, come vennero descritti nelle leggende Naupliane,
nel corso delle generazioni, i Satramantidei, si unirono con le loro mogli, trasmettendo ai loro figli
maschi, il “Sangue Satramantideo”, poiché, il metabolismo dei Satramantidei, era stato alterato e
contaminato dal Sangue Saurideo, che aveva reso i Satramantidei, degli alchimisti mutanti, poiché il
metabolismo biologico dei Satramantidei, era stato alterato e mutato, rendendo i Satramantidei,
degli umani semi-mutanti, ma con i poteri magici del Essenza Sauridea... con il risultato, che i
Satramantidei, per preservare il “Sangue Satramantideo”, confinato nella “Linea di
Sangue Satramantidea”, crearono i Cinque Clan Satramantidei, ovvero...

Clan di Camaldeo
Clan di Barramonte
Clan di CollePorzo
Clan di AcerraMorra
Clan di Caivazzo

i cinque Clan Satracidei, vennero creati per impedire che il “Sangue Satramantideo” e sopratutto, la
Mutazione Alchemica, che avevano subito i Satramantidei, potesse essere indebolita o diluita, con le
mescolanze e miscelanze con i comuni esseri umani, ovvero, gli “Aborigeni” o “Stirpe Aborigena”,
come veniva chiamata dagli Alchimisti, i comuni esseri umani, che vivevano nella grande
Penisola...

i membri dei cinque clan Satracidei, diventarono i membri esclusivi della Congrega di Satracis, solo
chi apparteneva o faceva parte dei cinque clan, poteva aderire o far parte alla Congrega di Satracis,
che divenne una congrega alchemica molto chiusa e molto esclusiva...

la Congrega dei Satracidi, divenne molto temuta e rispettata, sia nella Comunità alchemica
partenopea e sia nelle Terre Partenopee, poiché, la congrega dei Satracidi, era l'unica congrega
alchemica, che custodisce gelosamente il potere del “Essenza Sauridea”...

i Satracidi, erano come un razza a sé stante, come una razza distinta dalla comune razza umana,
poiché, erano gli unici esseri umani, ad aver bevuto il sangue della Bestia Sauridea e gli unici
umani, ad avere i “Poteri Satracidei”,

i Satracidi, erano indecisi se usare i poteri satracidei per il bene del mondo o usare quei poteri, per
dominare il mondo e la razza umana, poiché, i Satracidei, erano gli unici del loro genere, erano
quasi “esclusivi” nel loro sangue e nella loro carne, i satracidei, avevano qualcosa, che gli umani
comuni, non avevano e non avrebbero mai potuto avere...

-
i Satracidi, divennero per questo, la congrega alchemica più ricca e potente, delle Terre Naupliane,
diventando un vero e proprio “Impero” economico e politico, arrivando a creare una “Lobby” che
giunse ad influenzare il governo Imperiale Naupliano...

le altre congreghe alchemiche Naupliane, avevano paura e timore dei Satracidi, poiché, i comuni
alchemici, erano e restavano comuni esseri umani, anche se padroneggiavano l'Alchimia, al
contrario, i Satracidi, avevano un aspetto esteriore umano, ma non era più “Umani” in senso stretto,
i Satracidi, sembravanno umani, ma non erano umani...

gli Alchimisti comuni, erano comuni esseri umani, ma che padroneggiavano l'alchimia, al contrario,
gli Alchimisti Satracidi, erano umani con un potere magico, molto raro, che poteva venire solo dal
sangue delle Bestie Sauridee, gli alchimisti Satracidi, avevano due poteri: il Potere Saurideo e i
poteri derivati dal dominio del Alchimia... mentre i comuni umani, erano troppo dipendenti dal
Alchimia e avevano SOLO e UNICAMENTE i poteri alchemici...

questo, rese i Satracidi, molto forti e potenti... per questo, la maggioranza degli Alchimisti e delle
congreghe alchemiche, non osavano opporsi ai Satracidi o non osavano nemmeno mettersi contro i
Satracidei... poiché i Satracidei, erano troppo forti e potenti, avevano poteri magici-alchemici
troppo forti, talmente forti e potenti, che potevano o tener testa agli alchimisti comuni, o spazzare
via le maggiori congreghe alchemiche della città di Nauplia...

i Satracidi, avevano spie e informatori ovunque a Nauplia, i Satracidi erano divenuti molto forti e
potenti a Nauplia e in tutto l'Impero Naupliano...

i Satracidi, avevano accumulato grandi e immense ricchezze e allo stesso tempo, i Naupliani
ottennero un grande peso e influenza a livello politico nel Impero Naupliano...

i Satracidi, giunsero a controllare e monopolizzare la produzione alchemica nel impero Naupliano...

i Satracidi, diventarono ricchi e potenti, con la produzione di Pozioni alchemiche...

molti Satracidi, fecero da “Alchimisti militari” per conto del Esercito Imperiale Naupliano,
rendendo forte e potente, l'esercito Imperiale Naupliano, tramite gli armamenti alchemici, creati e
sviluppati dai Satracidi...

i Satracidi, divennero i maggiori fornitori di armi e armamenti alchemici del Esercito Imperiale
Naupliano...

i Satracidi, puntavano a rendere forte e potente l'Impero Naupliano, nel campo bellico-militare,
tramite l'Alchimia e gli armamenti alchemici, rendendo l'Impero creati dai Satracidi, che
diventarono i maggiori fornitori militari del Esercito Naupliano...
ma questo accadde prima della “Guerra delle Bestie Alchemiche”...

dopo la “Guerra delle Bestie Alchemiche”, gli affari della congrega dei Satracidi, subirono un duro
contraccolpo, dopo la messa al bando del commercio degli artefatti alchemici militari... ma
malgrado la messa al bando degli armamenti alchemici, la congrega dei Satracidi, mantenne ancora
il suo peso e influenza economico e politico, anche se era fortemente ridimensionato...

la congrega dei Satracidi, però, avrebbe fatto di tutto, pur di recuperare la sua gloria e grandezza,
pur di recuperare lo splendore, che aveva prima della “Guerra delle Bestie Alchemiche”...

anche compiere crimini efferati... anche compiere attività illegali... anche cercare di impadronirsi
dei segreti del antica razza dei giganti...

pur di recuperare la loro gloria e grandezza, ma anche per diventare ancora più forti e potenti, per
diventare la più importante e potente congrega alchemica della Grande Penisola, i Satracidei, erano
pronti a tutto... anche a dare la caccia al Taramaso...

i Satracidi, per questo, sono interessati ai segreti magici e alchemici della Razza dei giganti...

) la Città delle Sirene

Nauplia si era affermata da i maggiori centri della Magia e del Alchimia nelle terre Penisolane,
assieme alla “Città Lagunare”, ovvero Venezia e assieme alla “Città degli Aranci”...

Nauplia era una città molto ricca, potente e sfarzosa, Nauplia era nota a tutti come la “Perla” della
Penisola e per bellezza e splendore dei suoi monumenti, rivaleggiava con Fiorenza...

se le terre centrali della Grande Penisola, erano dominate da Fiorenza, le Terre Meridionali erano
dominate da Nauplia...

Nauplia si era affermato come il maggiore centro artistico, culturale, commerciale e mercantile delle
“Terre Partenopee”, chiamate anche “Grande Partenopea”, termine che indicava i territori del
“Impero Naupliano” o “Impero Nauplio”, il ricco e potente impero, che controllava le terre
meridionali della Grande Penisola...

i Monarchi Partenopei erano i più ricchi, potenti e temuti monarchi della grande Penisola...

se l'Impero Tusciano e la città di Fiorenza, erano retti da una Repubblica e da un parlamento, al


contrario, l'Impero Naupliano era retto da una Monarchia...

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Nauplia si era affermato, come un importante centro della Magia e del Alchimia nelle terre della
Grande Penisola...

i Maghi e gli Alchimisti Naupliani erano tra i più temuti e rispettati nella grande Penisola...

se Fiorenza, aveva puntato sulla tecnologia Meccanica e Pneumatica, al contrario, Nauplia aveva
puntato sulla Magia... se Fiorenza era dominato dalla scienza e dalla tecnologia, al contrario
Nauplia era dominato dalla Magia e dal Alchimia...

questo fece portare a una forte rivalità e competizione tra l'Impero Tusciano e l'Impero Naupliano,
che ben prima del invasione della grande penisola, da parte dei Basilischi e del Impero Germanico,
avevano iniziato a spartirsi e contendersi la Grande Penisola, se l'Impero Tusciano, era un impero
scientifico-tecnologico, al contrario, l'Impero Naupliano era un Impero Magico-Alchemico...

in mezzo alla competizione tra la Tuscia e la Nauplia, era finita nel mezzo, il “Regno Lombardo” o
“Regno della Grande Longobardia”, che controllava tutto il Nord della grande Penisola... che
ambiva ad affermarsi come un terzo polo, in competizione sia con la Tuscia, che con la Nauplia...

se la Tuscia si basa sulla scienza e la Tecnologia e la Nauplia sulla magia e l'alchimia, il


Regno Lombardo o Regno Visconteo, si basava sui commerci e l'imprenditoria, sul predominio di
una casta di Mercanti e commercianti, ovvero, i Re-Mercanti, che ottennero il controllo e
monopolio del economia e commerci del Regno Visconteo... se il potere principale del Regno
Visconteo, era retto da potenti famiglia nobiliari, come la Famiglia Nercante, detta anche
“Casata dei Nercanti”, che erano a capo e guida del Regno Visconteo, però, la Famiglia Nercante
era il potere politico, mentre il potere economico, era monopolizzato dai Re-Mercanti e dalle
“Congreghe Mercantili” di Monzano, la capitale del Regno Visconteo...

di fronte alle invasioni del Impero dei Basilischi e del Impero Germanico, il Regno Naupliano si era
iper-armato e iper-militarizzato, dando il via a una grossa e poderosa corsa agli armamenti,
dotandosi di un poderoso esercito e creando un immenso arsenale magico e alchemico... per
prepararsi a combattere contro i Basilischi e contro i Germanici...

Le Terre Naupliane, nei tempi antichi, erano state un incrocio e crocevia, di innumerevoli popoli,
razze, culture ed etnie...

nelle Terre Naupliane, erano giunti maghi e alchimisti, prima dalla Grecia, poi dalle Terre degli
Arabi e poi maghi e alchimisti da Francia e Spagna e Catalogna, che giunsero alla Corte del Re di
Nauplia, che era un re mecenate, divenute protettore dei Maghi e degli Alchimisti, dopo che tramite
editti monarchici, il Re di Nauplia, impose la tolleranza governativa, verso i maghi e gli
Alchimisti...

fu allora, che il Re di Napoli, per sviluppare le arti magiche e alchemiche a Nauplia, fece creare la
“Stanza Scaramantica”, ovvero, un organizzazione governativa, di maghi e alchimisti, il cui scopo
era lo sviluppo della Magia e del Alchimia, sia per scopi pacifici, che per scopi bellici-militari...

la Stanza Scaramantica, comprendeva sia maghi e alchimisti stranieri, precisamente, originarie,


delle numerose dinastie monarchiche di origine straniera, che avevano raggiunto le Terre Naupliane,
governandole, sia Maghi e Alchimisti nativi delle Terre Naupliane...

gli stessi Maghi e Alchimisti Naupliani, erano tra i più rinnomati maghi e alchimisti delle terre
d'occidente...

le Terre Naupliane, erano diventati così, il maggiore centro della Magia e del Alchimia nelle terre
d'occidente...

la Comunità magica Naupliana, era divisa in due grandi popolazioni...


la Comunità dei Maghi
la Comunità degli Alchimisti

i Maghi Naupliani, erano discendenti delle unioni miste, tra gli esseri umani della Baia di Nauplia
e la “Stirpe Tritonidea” delle profondità marine della Baia di Nauplia...

mentre al contrario, gli Alchimisti Naupliani, erano discendenti sia delle congreghe di Alchimisti
Ellenici, che giunsero nella Baia di Nauplia, che del leggendario e misterioso “Re-Alchimista”,
ovvero, un Sommo Alchemimante, molto forte e potente, che aveva ottenuto poteri
semi-divini tramite l'Alchimia, diventando quasi simile a una divinità, diventando sempre più forte
e potente con l'Alchimia...

ma gli Alchimisti Naupliani, però, ebbero la meglio sui Maghi Naupliani, poiché, i poteri alchemici,
erano più forti e potenti della magia e dei poteri magici...

la Magia era istintiva e impulsiva, la magia era come un istinto, un impulso, una sensazione, era un
qualcosa che veniva dal anima o dallo spirito, era come un essenza assopita nel profondo della
natura...
al contrario, l'Alchimia era stata creata direttamente dalla razza umana, gli stessi esseri umani
avevano creato l'alchimia, scoprendo come controllare e manipolare artificialmente la Magia,
l'Alchimia era un evoluzione stessa della magia, l'Alchimia era una magia perfezionata, una magia
dominata e imbrigliata...

per questo, nel tempo, prima della “Guerra dei Titani Alchemici”, nel tempo in cui le congreghe
alchemiche presero il sopravvento sulla grande penisola, gli Alchimisti naupliani, ebbero la meglio
sui maghi Naupliani, che finirono discriminati ed emarginati, al interno della società Naupliana...

) il Palazzo degli Alchimisti

Prima del invasione della grande penisola, prima da parte del Impero Germanico e poi da parte del
Impero dei Basilischi, nella grande Penisola, era in corso, una forte rivalità e competizione tra
l'Impero Tusciano e l'Impero Naupliano, per il controllo e il dominio della grande penisola...

entrambe due gli imperi, avevano le più grandi economie, popolazioni ed eserciti della Grande
Penisola...
entrambe due gli imperi, ambivano a conquistare e unificare la Grande Penisola e a portarla tutta
per intero, sotto il proprio dominio... entrambe due gli imperi, progettavano di diventare i padroni e
dominatori supremi della grande Penisola...

ma nella rivalità tra l'Impero Tusciano e l'Impero Naupliano, era entrata una terza fazione, ovvero, il
Regno degli Sforza o Regno Sforzesco, che stava ottenendo il controllo di ampie porzioni delle terre
settentrionali della Grande Penisola e che era entrato in rivalità e competizione con un quarto
impero, anch'esso, nemico e rivale dei Tusciani e dei Naupliani, ovvero, l'Impero Lagunare, che
controllava la grande Laguna e che era controllato dal popolo dei “Lagunari”, un popolo di
navigatori e mercanti, che aveva creato una ricca e potente talassocrazia nel grande mare centrale,
che era in conflitto e rivalità, con la “Talassocrazia” del Impero Naupliano, che anc'essa, era una
grande e importante talassocrazia nel Grande mare centrale...

le flotte navali del impero Naupliano, si scontravano contro le flotte navali del Impero Lagunare
nelle zone di mare del grande mare centrale, per il controllo e il dominio delle maggiori rotte navali
mercantili, sopratutto provenienti dal Oriente...

La città di Nauplia era chiamata anche “La Città delle Sirene” nelle terre della Grande Penisola,
poiché, nei fondali marini del Golfo di Nauplia, le Sirene erano comuni e diffuse, le celebri “Sirene
Naupliane”, che erano la maggiore razza magica nella zona di Nauplia, che avevano il loro regno
magico, nel fondale marino del Golfo di Nauplia...

le Sirene naupliane, erano discendenti della “Matriarca Suprema” delle Sirene di Nauplia, ovvero, la
leggendaria Regina-Sirena Partenope, che fu la “Grande madre” di tutte le sirene Naupliane, la
Regina Partenope, era la moglie di un Re-Sirena, dal unione tra la Regina-Partenope e il Re-Sirena,
nacque il popolo Sirenide delle “Sirene Naupliane”...

le Sirene Naupliane, prima del avvento della razza umana, erano la razza dominante nel Golfo di
Nauplia, in quella zona, le Sirene Naupliane, erano la maggiore razza magica...

ma le terre emerse, vennero colonizzate dalla razza umana, che nella zona della baia di Nauplia,
fondarono numerosi villaggi, dove la popolazione locale, viveva di pesca e aveva un forte legame
con il mare...

si instaurarono forti legami e rapporti tra gli umani di Nauplia e le Sirene Naupliane, tra il popolo
dei Naupliei, gli abitanti umani dei villaggi di quelle zone e le sirene Naupliane, venne siglata un
alleanza, fu allora, che le Sirene Naupliane, decisero di insegnare la Magia e l'Alchimia ai Naupliei,
rendendo il popolo di Nauplia, così abile nella magia e nelle arti magiche...

le leggende della città di Nauplia, narrano che la città di Nauplia, fu fondata da una Sirena, che si
innamorò di un umano, dalla cui unione nacque, una popolazione mezzosangue, per metà umano e
per metà sirena, precisamente, umani ma con il sangue di Sirena, ovvero, i Naupliani... detta anche
“Stirpe Megaride” o “Stirpe Megaridea”...

la Razza Naupliana, divenne la razza dominante nelle terre di Nauplia e divennero la razza a capo e
guida del Impero Naupliano...

i Naupliani, a differenza dei comuni esseri umani, erano molto forti e potenti nella magia e nelle arti
magiche, la magia era molto più diffusa tra i Naupliani, che tra i Penisolani, gli umani della
penisola...

sia perchè, i Naupliani, essendo incroci mezzi umano e mezzi sirena, avevano nelle vene del sangue
di Sirena e quindi del Sangue magico, che permise ai Naupliani, di controllare e manipolare
facilmente la magia e le forze magiche...
sia perchè i Naupliani, avevano avuto accesso ai testi e conoscenze magiche e alchemiche delle
Sirene Naupliane, con il risultato, che i Naupliani, svilupparono una ricca e sviluppata cultura
magica-alchemica, rendendo la città di Nauplia, il maggiore centro della magia e del alchimia nella
grande penisola, assieme a Fiorenza...

questo, aveva reso l'Impero Naupliano, la maggiore potenza magica e alchemica della grande
penisola...

per questo, l'Impero Naupliano, aveva puntato tutto sulla Magia e l'Alchimia, mentre al contrario
l'Impero di Tuscia, aveva puntato tutto sulla Scienza e la Tecnologia...

questo aveva portato a una forte rivalità e competizione tra l'Impero Tusciano e l'Impero Naupliano,
che si spartivano e si contendevano il dominio della Grande Penisola, creando due imperi, che erano
in rivalità e competizione tra di loro, da un lato, i Tusciani, basati sulla scienza e la Tecnologia e dal
altro, i Naupliani, basati sulla Magia e sul Alchimia...

gli Alchimisti e i Tecnomanti di Fiorenza, odiavano e disprezzavano la Magia, vedendo la Magia


come arretrata, barbarica e primitiva, vedendo la magia come grezza e istintiva, come “impulsiva”,
come “Bestiale”... al contrario, gli alchimisti di Fiorenza celebravano la Tecnomanzia, ritenendola
Razionale, scientifica e Illuminata, come un caposaldo della civiltà, come un segno di un popolo
evoluto e civilizzato, vedendo la magia come barbarica e primitiva, come il segno di una
popolazione primitiva, barbarica e arretrata... gli alchimisti Fiorenzani, vedevano nella magia, una
forza sovrannaturale, ma basata troppo sul istinto e sul impulso, una forza sovrannaturale, nemica
della razionalità, avversaria della Logica o di un pensiero logico-razionale... la Magia, vista come
una forza sovrannaturale, basata su un pensiero Illogico e irrazionale, dagli alchimisti di Fiorenza...

al contrario, i Maghi Naupliani, vedevano la Scienza e la Tecnologia di Fiorenza e del Impero


Tusciano, come vuota e senza anima, come materialista e povera di spirito, i Maghi Naupliani
vedevano lo sviluppo scientifico-tecnologico nel Impero Tusciano, come un degrado, come una
decadenza, come una degenerazione, come l'opera di una razza umana, che stava diventando sempre
più arrogante e superba, che usava la Scienza e la Tecnologia, per elevarsi come divinità supreme,
ma era una critica ipocrita, visto che era stata sopratutto la Magia e l'Alchimia, nei tempi antichi e
ancestrali, ad aver reso la razza umana arrogante e superba, spingendo gli umani ad elevarsi a
divinità supreme...

se Fiorenza era una città terrestre, ma collegata da un grande fiume, che raggiungeva il mare e che
era navigabile via nave... al contrario, Nauplia era una città marinara, un importante città portuale,
cosa che aveva reso Nauplia, sia un importante centro portuale, che un importante centro
mercantile, uno snodo e via vai dei commerci navali nel grande mare centrale...

questo, aveva reso Nauplia, una metropoli cosmopolita e multietnica, dove si incrociavano popoli e
razze, etnie, culture e religioni, da ogni zona e angolo del grande mare centrale, dove popoli esotici,
da terre lontane, giungevano a Nauplia, una città Mecenatica, alla pari di Fiorenza...

la Religione del Sommo Dawaah, era una religione molto diffusa e presente nella città di Nauplia,
per via dei forti legami commerciali-mercantili, che Impero Naupliano o Impero Partenopeo, aveva
instaurato con i Regni e popoli del altra sponda del grande mare centrale e con i popoli e nazioni dei
“Grandi Deserti”, per questo, molti seguaci di quella religione, come molto abitanti delle terre dei
deserti, si erano insediati a Nauplia, creandoci una grossa comunità...
-

il Palazzo delle Anfirie, venne fondata dal Re Partenopeo Geremiano I°, chiamato anche
“Geremiano Mecenatico”, poiché, il Re Geremiano I° era divenuto il Re-Mecenate di Napoli...

il Palazzo delle Anfirie o Palazzo Anfirio, venne fondata dal Re Geremiano I° come un luogo di
pratica e sviluppo della Magia e del Alchimia, come un Organizzazione di maghi e alchimisti
naupliani, messi sotto la protezione del Re Geremiano I°, che aveva varato politiche di tolleranza
verso i Maghi e gli Alchimisti e che aveva messo fine ai conflitti e rivalità tra le varie congreghe
alchemiche partenopee e sia alle rivalità tra gli Alchimisti Naupliani e i Maghi Naupliani...
garantendo un clima di pace e armonia a Nauplia, sia tra le congreghe alchemiche, che tra i Maghi e
gli Alchimisti di Nauplia...

se a Fiorenza, l'Alchimia e la Magia venivano studiate e sviluppate nel “Palazzo dei Cedri”, ovvero,
la maggiore congrega magica-alchemica della città di Fiorenza, al contrario, a Nauplia, l'Alchimia e
la magia, venivano coltivate nel “Palazzo delle Anfirie”, che era divenuto il maggiore centro
mecenatico della Magia e del alchimia a Nauplia... il Palazzo delle Anfirie, fu creato dal Re
Geremiano I°, allo scopo di usare la Magia e l'Alchimia, per scopi pacifici, per portare un epoca di
pace, ricchezza e sviluppo in tutto l'Impero Naupliano, facendo in modo che la magia e l'alchimia,
fossero usate a fin di bene, per il bene della società...

nella Terra della grande penisola “Palazzo” e un termine generico, che indica un organizzazione,
una fazione o un gruppo, spesso, il termine palazzo era usato dopo la “Guerra dei Titani Alchemici”,
per indicare le organizzazione magiche e alchemiche o governative o finanziate tramite il
mecenatismo dei monarchi locali...

la Congrega di Satracis, era divenuta la più ricca e potente congrega alchemica di tutta Nauplia,
ottenendo un grande e immenso potere...

allo stesso tempo, la Congrega di Satracis era una congrega fortemente nobiliare e aristocratica,
poiché, i Satracidi erano in larga parte nobili e aristocratici, poiché, nella società Naupliana, gli
alchimisti, avevano un grande peso e influenza, arrivando a scalare gli alti ranghi della gerarchia
sociale nella società Naupliana...

la Congrega di Satracis era sia una congrega di Alchimisti, che una congrega di nobili di alto rango
della società Naupliana, che tramite l'Alchimia, aveva ottenuto peso e influenza nella società
Naupliana...

i Satracidi, ovvero, i membri della Congrega di Satracis, erano interessati ad impadronirsi dei
segreti magici e alchemici della Razza dei giganti e a sfruttarli a proprio favore e vantaggio,
sopratutto, per il proprio tornaconto personale...

i segreti magici-alchemici della civiltà Gigantidea, facevano gola agli alchimisti di Satracis, che
volevano sfruttare i segreti arcani della razza Gigantidea, allo scopo di scatenare una “Rivoluzione
Alchemica” nelle Terre di Nauplia, gli alchimisti Naupliani, ritenevano che i segreti alchemici dei
Giganti, avrebbero potuto portare a una nuova età del oro nelle terre Naupliane, a un nuovo
rinascimento nel impero di Nauplia, a un epoca di grande progresso nel campo del Alchimia,
rendendo forte e potente l'Impero Naupliano nel campo alchemico...

allo stesso tempo, i Satracidi, volevano impadronirsi dei segreti alchemici dei giganti, per rendere
l'Impero Naupliano, un impero potente ed egemonico...

per questo, i Satracidi, erano interessati al Taramaso... poiché, il Taramaso era l'ultimo dei giganti,
ancora rimasto al mondo... e dal Taramaso, i Satracidi, volevano conoscere tutti i segreti del antica
civiltà Gigantidea...

per questo, i Satracidi, mandarono numerose Spie nelle Terre Tusciane, per cercare il Taramaso e
raccogliere informazioni sul Taramaso...

Le voci sul risveglio del misterioso giovane gigante guerriero, si diffondono in tutta la grande
penisola, arrivando fino alla città di Nauplia, una grande e importante città delle terre Penisolane
meridionali...

le voci, arrivano fino alla congrega alchemica di Nauplia, una delle più grandi e importanti
congreghe alchemiche della Penisola, assieme alla Congrega di Fiorenza...

Al interno del Palazzo Adamanteo, chiamato anche “Palazzo Adamanto”, la sede della “Alleanza
Alchemica Naupliana”, la maggiore alleanza delle Congreghe Alchemiche di Nauplia, si tiene un
raduno dei maggiori alchimisti e maghi di Nauplia, che si sono radunati in una grande stanza,
attorno a un grande tavolo, per discutere sul apparizione del Taramaso e di come quest'ultimo, ha
sconfitto il Titano Alchemico, lasciando tutti basiti e sbalorditi...

gli alchimisti, sono colpiti dal fatto che un gigante, per di più, un ragazzo giovane della razza dei
giganti, sia riuscito a sconfiggere un Titano Alchemico, una creatura artificiale alchemica, ritenuta
fino ad ora dagli alchimisti, la creatura più forte e potente mai creata, una creatura invincibile e
imbattibile, ma che è stata sconfitta dal Taramaso, da un gigante in carne e ossa, da una comune
creatura mortale, che è riuscita a battere e sconfiggere una creatura alchemica...

al raduno e presente Giorgiano de Ausani, membro di alto livello della “Congrega di Satracis”, la
più ricca e potente congrega alchemica di Nauplia,

Alchimista 1: questo gigante... un gigante giovane... non si capisce da dove sia saltato fuori, da
dove provenga... eppure i giganti, erano una razza estinta oramai da secoli, se non da interi
milelnni
Alchimista 2: sommo alchimista! Questo mondo e molto grando, anzi... e un mondo quasi immenso,
quel gigante, potrebbe essersi nascosto ovunque, poi ha aspettato il momento giusto per uscire, i
giganti sono esseri mastodontici, ma il mondo davvero conosciuto e piccolo, rispetto al immensità
del mondo sconosciuto o ancora da esplorare...
Alchimista 3: ma questo gigante, sta sconvolgendo le carte in tavola... per molto ducati e
principati, quel giovane gigante e una benedizione scesa dal cielo, da solo ha fermato prima un
Titano Alchemico... e ora sta fermando sia gli eserciti del impero germanico, che del Impero dei
Basilischi...
Alchimista 4: ma il punto e che non sappiamo niente di questo gigante... chi 'e? Che cosa vuole?
Che cosa sta cercando? Ha scopi pacifici o ha cattive intenzioni! Non possiamo fidarci di questo
gigante! E se avesse dei secondi fini...
il dibattito, tra gli alchimisti naupliani, continuò, quando vari alchimisti iniziarono a farsi delle
ipotesi, sul origine del Taramaso, che nella Grande Penisola... erano ignote e sconosciute, se non
proprio, avvolte nel mistero...

Alchimista 5: io dico, che quel gigante e un arma segreta alchemica del Regno Gallico o del Regno
Iberico, un arma alchemica segreta che o Gallici o gli Iberici, hanno creato per colpire e devastare
la Grande Penisola, quei mascalzoni infami, hanno già tentato più volte di invadere e conquistare
la Grande Penisola, ma ogni volta, sono stati sconfitti e respinti... io dico che quel gigante e
qualche esperimento alchemico dei Gallici o degli Iberici, per attaccare e devastare la grande
Penisola e poi conquistarla...
Alchimista 1: mah, ne dubito, gli Iberici e i Gallici, non hanno arsenali alchemici, così forti e
potenti! Io dico, che è una creatura ante-diluviana, che è emersa dalle terre o della Penisola
Arabica o dalle terre di Mesopotamia, una creatura antecedente al Diluvio Universale, che è
sopravissuta al diluvio universale, restando sottoterra e poi risvegliandosi, emergendo per
devastare il mondo...
Alchimista 2: bah, che fesserie! Quel giovane gigante e la prova che la Razza Gigantidea è esistita
in tempi antichi e ancestrali... e che quella razza gigantidea era una razza superiore, una razza
padrona, che aveva conquistato interi continenti, se non intere masse continentali, creando
poderose città e palazzi, una civiltà poi misteriosamente decaduta...

Ma il Sommo Alchimista, il capo supremo della Congrega di Satracis, intervenne, per tenere un
discorso e mettere fine a quelle speculazioni...

Sommo Alchimista: il fatto che ci sia ancora un gigante in circolazione e la dimostrazione chiara
che i Giganti sono esistiti che in tempi antichi, c'e stata una civiltà di giganti...
Alchimista 2: proprio quello che stavo cercando di dire agli altri membri della congrega
Alchemica!!!
Alchimista 1:“ma... ma com'e possibile che ci sia ancora un gigante in circolazione? i Giganti si
erano estinti molti millenni fa!!!”
Sommo alchimista: “il mondo e molto grande e immenso, ci sono moltissimi posti al mondo, terre
selvagge o terre lontane dove e possibile nascondersi o vivere in incognito, i giganti sono titanici,
ma il mondo e abbastanza grande, per tenere nascosto un gigante, senza che nessuno se ne
accorga...”
Alchimista 2: “quel gigante però... potrebbe essere una potenziale minaccia per il mondo intero!
Non conosciamo quali siano le sue intenzioni! Non sappiamo nemmeno se questo gigante ha delle
cattive intenzioni verso la razza umana...”
Sommo Alchimista:“quel gigante, da come riportano i nostri informatori nelle terre Tusciane... e
un gigante tranquillo e per adesso, non è una minaccia... ma quel gigante, ci può tornare utile”
Alchimista 1: “e come, sentiamo? Sarà pure un gigante, ma e un ragazzo giovane... da come
l'hanno descritto le nostre spie nelle terre di Tuscia, mi sembra un gigante stupido e scemo...”
Alchimista 2: “un gigante scemo? Impossibile! i giganti sono una razza superiore! Erano una delle
razze Divine del mondo pre-umano! i giganti nei tempi arcani, erano una razza civilizzatrice! Un
gigante non può essere stupido o imbecille”
Sommo Alchimista: “come ci può tornare utile quel gigante? Ma non l'hai ancora capito? Quel
gigante potrebbe custodire i segreti arcani del antica razza dei giganti, conoscenze a cui nessuno
può accedere, quel gigante potrebbe sapere cose che gli altri non sanno o non possono
minimamente sapere, sopratutto, sulla civiltà Gigantidea... se cerchiamo di catturare quel gigante,
potremmo avere informazioni preziose sui giganti e i loro segreti alchemici...”
Alchimista 2: “catturare il gigante? Scordatelo! E troppo rischioso! Quel gigante si trova nelle
terre Tusciane e non possiamo far rischiare di dare il via a una guerra tra la Tuscia e la Nauplia,
solo per via di un giovane ragazzo gigante! Non possiamo far scatenare una nuova e devastante
guerra nelle terre penisolane... il tutto per via di un ragazzo gigante!”
Sommo Alchimista: “non ho detto di catturarlo... ma solo di contattarlo, di convincerlo... con le
buone o con le cattive... a darci parecchie informazioni... sui giganti e la loro civiltà...”

la congrega di Satracis e interessata ad impadronirsi e imposessarsi di tutti i segreti della razza dei
giganti, la congrega di Satracis vuole sapere ogni cosa sui giganti, sfruttare il potere e i segreti dei
Giganti, a proprio favore e vantaggio...

) l'Ombra del Gigante Nero

Il cielo era ricoperto da una spessa coltre di nuvole, da una massa di nuvole, talmente poderosa e
mastodontica, che le nuvole, sembravano titaniche montagne bianche, dalle forme morbide e
rotonte, che fluttuavano nel cielo...

in quella distesa di nuvole, stava volando, un gruppo di tre cavalieri, che erano sul dorso di cavalli
Pegasi, dei cavalli alati, che erano bardati e ben curati, come i cavalli di un cavaliere, ma con le ali...

quei cavalieri, venivano dal Regno di Herastea, un Regno che si trovava nelle zone di montagna,
delle Alpi Tarquinie, una grande catena montuosa, che si trovava nella zona Sud-Occidentale delle
Terre Penisolane...

il Regno di Herastea, era un regno che venne fondato nei tempi antichi e ancestrali, prima del
avvento dei Regni Penisolani, da un popolo penisolano, ovvero, il popolo degli Elonti, un popolo
che aveva addomesticato i numerosi Pegasi o cavalli alati, che vivevano in quelle zone di montagne,
che nei tempi antichi, i popoli locali, chiamavano “Montagne Pegasee” o “Montagne Pegaridi” o
“Montagne dei Pegasi”... poiché, in quelle montagne, erano diffusi i nidi dei Pegasi e c'erano
grandi popolazioni di Pegasi selvatici, che vennero addomesticati dal popolo degli Elonti, che
divennero un popolo noto per essere abili domatori, allevatori e cavalcatori dei Pegasi...

gli Elonti, allora, fondarono il regno di Herastea, che divenne un regno molto ricco e importante, un
regno arroccato nelle montagne, in una buona posizione difensiva...
gli Elonti, giunsero a dotarsi in un intero esercito di “Cavalieri volanti”, dei cavalieri abili nel
cavalcare i Pegasi, cosa che rese il regno di Herastea, un regno molto potente e temuto nelle terre
penisolane...

il Regno di Herastea, era un regno alleato dei Regni e Imperi Parnasici della Grande Penisola...

nel regno di Herastea, la magia era comune e diffusa, la magia e l'alchimia erano largamente
praticate nelle terre degli Elonti... il regno di Herastea era un regno tollerante, verso le arti Magiche
e le arti alchemiche... gli Elonti erano noti e rinnomati, per essere un abile popolo di Maghi e di
Alchimisti...

ma il Regno di Herastea, era un regno chiuso e isolato in sé stesso, che aveva preferito chiudersi in
un beato isolamento, preferendo restare rinchiuso e protetto al interno delle grandi catene montuose
nella zona più intera della grande penisola, per mantenersi protetti e sicuri dai nemici esterni e dai
numerosi invasori esterni, che stavano travolgendo e devastando la grande Penisola...

il Regno di Herastea, però, di fronte alla minaccia dei Germanici e dei Basilischi, aveva deciso di
aderire al Alleanza Parnasica...

per questo, quel gruppo di tre cavalieri volanti, era partito in volo dal Regno di Herastea e si stava
dirigendosi in volo, in direzione della città di Parsalea...

i tre cavalieri volanti, sul dorso dei loro Pegasi ben bardati, stavano volando molto veloci nel regno,
poiché, avevano ricevuto direttamente da Re di Herastea, l'incarico di raggiungere la città di
Parsalonia e di incontrare la Regina del Regno di Parsalea, per poter comunicare alla regina dei
Satiri, che il Regno di Herastea, aveva deciso di aderire al alleanza parnasica e di entrare in guerra
contro l'Impero Germanico e l'impero dei Basilischi...

“Dobbiamo essere veloci, dobbiamo consegnare il messaggio di alleanza al più presto!” diceva il
cavaliere mente incitava i cavalieri volanti, a rendere più veloci i propri pegasi alati...

ma uno dei tre Cavalieri, si avvicinò a una nuvola, lanciandosi su quest'ultima, con il suo pegaso,
entrando dentro una nuvola e poi uscendone...

Cavaliere volante 1: “Dannazione, maledetto stupido, cosa fai? Questo non è il momento per
divertirsi! Prima il dovere e poi il piacere!”
Cavaliere volante 2:“ma e così bello tuffarsi nelle nuvole con il proprio pegaso alato”
il cavaliere volante, guardando il cavaliere volante, divertirsi nelle nuvole, assieme al suo pegaso,
disse, parlando a terzo cavaliere volante, che aveva al suo fianco...
“bah, che stupido...”

ma passando sopra una massa di nuvole, quel cavaliere, vide che però, qualcosa di scuro, si stava
muovendosi nelle nuvole...

fu allora, che dalla massa di nuvole, saltò fuori al istante, una grossa mano nera, una mano assieme
a un braccio gigantesco, che afferrò il cavaliere assieme al suo pegaso, iniziando a stritolarli

ben presto, tra i due cavalieri volanti rimasti, regnò il panico, i due cavalieri cercarono di scappare
disperati da quel gigante oscuro...

ma il gigante oscuro, era rapido e veloce, talmente agile, che riuscì a colpire uno dei cavalieri
volanti, con un poderoso pugno, un pugno talmente potente, che fece causare un onda d'urto, che
travolse il cavaliere e il suo pegaso, disintegrandoli...

l'ultimo cavaliere volante, rimasto, aveva il cuore in gola e si senta il gelo nel sangue, in preda al
terrore, il cavaliere volante cercò di spronare il suo pegaso volante, ma la mano di quel gigante
oscuro, fu talmente veloce, che con il solo palmo della mano, afferrò il pegaso, ma lo afferrò con
solo due dita, paralizzato e bloccato dalla poderosa presa di quelle due dita, il pegaso disperato, si
dimenava e piangeva disperato, cercando di fuggire da quella malefica presa, fu allora, che il
Gigante oscuro, schiacciò il pegaso con la forza muscolare delle sue dita, uccidendo al istante il
Pegaso, che venne schiacciato come se fosse il chicco di un uva, uccidendo il Pegaso alato,
sporcando di sangue, le due dita della mano di quel gigante oscuro...

ma quel cavaliere, preferì lanciarsi dal suo pegaso e buttarsi giù, che essere stritolato da quella
mano gigante...

il cavaliere, era riuscito a lanciarsi via in tempo dal suo pegaso, buttandosi nel vuoto, cercando di
fuggire disperatamente da quel gigante oscuro...

ma il cavaliere volante, cadde nel vuoto, precipitando verso il suolo, lasciandosi a un urlo di
angoscia e terrore...
ma sempre dalle nuvole, scaturì un altra mano gigante, che afferrò il cavaliere volante, prendendolo
al volo, il cavaliere, atterrò, impattando sul palmo della mano di quel gigante...

poi, la mano di fermò per pochi minuti e la mano si sollevò... fu allora, che il cavaliere si ritrovò
davanti a lui, un gigante oscuro, dal aspetto terrificante, quel gigante non aveva una faccia ben
formata o delimitata, la faccia di quella creatura oscura gigante, sembrava una maschera nera,
perfettamente liscia, con due occhi rosso sangue luminosi, che guardavano con aria ostile il
principe...

dal gigante oscuro, scaturì una rauca e cavernosa...

“io sono un seminatore di morte... se il contadino nel suo campo, sparge i semi del grano... io al
contrario... spargo i semi della morte! Io sono colui che spargerà la morte in questo mondo!”

il cavaliere, allora, in preda al terrore, iniziò ad implorare il Gigante oscuro, implorandolo di


risparmiarlo...

“Ti prego! TI PREGO! Non ti ho fatto niente! Lasciami in vita! Non merito di morire!!!!”

ma il Gigante oscuro, non diede ascolto alle parole del cavaliere e decise di mettere fine al istante
alla vita di quel cavaliere...

“no, PIETA'! TI PREGO! NOOOOOO!!!!!” gridava disperato il cavaliere oscuro...

e il gigante oscuro, allora, chiuse in pugno la sua mano, stringendola fortemente e uccidendo quel
cavaliere, stritolandolo e triturandolo con la forza fisica-muscolare delle sue mani...

il gigante oscuro, poi, dopo aver scatenato quella strage, riprese a camminare attraverso le nuvole,
lasciando dietro al suo cammino, dei passi pesanti...

) il Gigante e la Ninfa

Da molti giorni, l'esercito del Taramaso, stava marciano attraverso le terre meridionali delle
Terre Tusciane, cercando di raggiungere l'esercito dei germanici...

l'Esercito del Taramaso, che si era messo a capo del alleanza Parnasica, stava attendendo di
confluirsi con l'esercito del “Alleanza Penisolana”, un esercito coalizzato, che era un insieme dei
vari eserciti dei vari regni e imperi della Grande Penisola...

l'esercito del Alleanza Penisolana, era partito dalla città ducale di Lacenza, partendo dalla Città di
Lacenza, situata nella zona settentrionale della grande Penisola, in una zona intermedia tra l'Impero
di Tuscia e il Regno degli Sforza, l'esercito penisolano, era un esercito armato fino ai denti, un
esercito che venne dotato delle migliori armi e armamenti mai creati nella grande Penisola...

l'Esercito Penisolano, come veniva anche chiamato l'esercito del Alleanza Penisolana, venne
largamente armato e finanziato dal Impero di Tuscia, che era l'impero più ricco e potente nella
grande penisola, ma gli armamenti e i finanziamenti, vennero in larga parte, anche dal Regno degli
Sforza, dal Ducato dei Visconti e dal Impero di Nauplia...
l'Esercito Penisolano, era partito dalla Città di Lacenza e dopo una lunga marcia, attraversando
l'Appennino Lacenzano e le Alpi Tusciane, congiugendosi con l'Esercito Parnasico...

dopo molti giorni di marcia, l'esercito Penisolano, assieme al esercito Parnasico, dopo una lunga
marcia, durata molti giorni, si erano accampati in una grande radura, al centro di una foresta molto
grande, che si estendeva per molte miglia, la foresta era in una buona posizione, poiché, la foresta
faceva da riparo naturale, dagli attacchi, da parte di forze esterne e la foresta, aveva una vegetazione
molto folta e molto fitta, che nascondeva l'accampamento dalla vista delle forze nemiche...

gli Eserciti dei Parnasici e dei Penisolani, si erano entrambe accampati in quella grande radura, una
radura molto larga e spaziosa, al centro di una grande foresta Meditteranea, l'accampamento era
molto vasto e si estendeva per molti metri di distanza...

anche il Taramaso e i suoi amici, quando venne montato l'accampamento, si fermarono e si


riposarono...

il Taramaso, dopo che aveva sconfitto il Titano Alchemico e salvato la città di Parsalea dal Titano
Alchemico, era ben visto e ben accolto dai Parnasici, che vedevano nel Taramaso, un Eroe...

ma se i Parnasici vedevano di buon occhio il Taramaso, al contrario, gli umani erano ostili e
diffidenti verso il Taramaso...

in molti, sopratutto tra gli Umani, non si fidavano del Taramaso, ritenendolo un comandante
militare inaffidabile, un gigante troppo debole e fragile nella mente e nel pensiero, per poter essere
un leader affidabile...

gli umani non avevano fiducia in un giovane ragazzo gigante, che era troppo “Buono” e troppo
Ingenuo e sprovveduto agli occhi dei soldati Penisolani...
gli umani, trattavano con Rispetto il Taramaso, solamente perchè quest'ultimo, era un Gigante
guerriero, ma se il Taramaso, non fosse stato un gigante, di sicuro, l'avrebbero maltrattato o preso a
calci, trattandolo come uno straccio per i pavimenti, gli umani rispettavano una cosa, solamente
perchè aveva più altezza e massa muscolare di loro, mentre, una comune persona, che sarebbe stata
ritenuta debole o stupida, sarebbe stata subito picchiata o trattata da schifo... questo il Taramaso,
aveva iniziato a capirlo, iniziando a stare per molto tempo tra gli esseri umani...

intanto, al accampamento, per volere dei generali umani e dei generali parnasici, i soldati umani e i
soldati parnasici, cercavano di superare le loro rivalità e divergenze, cercando di mettere da parte, le
ostilità e diffidenze reciproche, allo scopo di contrastare la minaccia dei germanici e dei basilischi...
se le Nazioni Penisolane e i Regni Parnasici, volevano resistere al invasione dei germanici e dei
Basilischi, esse dovevano fare fronte comune, mettere da parte, le loro rivalità e i loro rancori,
poiché, divisi si sarebbe solo giunti alla sconfitta, mentre restando uniti, i Parnasici e gli Umani,
avrebbero potuto sconfiggere i germanici e i Basilischi...

) l'Arrivo di Tergarus

Al accampamento militare dei Parnasici, era giunto anche l'esercito dei Basilischi ribelli, guidato da
Tergarus Kurnai...

l'esercito dei Basilischi ribelli, venne ben accolto sia dai soldati Penisolani, che dai soldati
Parnasici, poiché, i Basilischi Ribelli, come i Parnasici e i Penisolani, combattevano lo stesso
nemico... avevano un nemico comune da combattere...

come voleva il Taramaso e la Regina di Parsalonia, i Basilischi ribelli, dovevano fare fronte comune
con i Penisolani e i Parnasici, se volevano sconfiggere l'Impero Germanico e l'Impero Basilisco...
per questo, il Taramaso e la regina di Parsalonia, si impegnavano perchè gli eserciti alleati,
superassero le loro rivalità e divergenze, perchè non ci fossero pregiudizi o diffidenze reciproche tra
i Parnasici, gli Umani Penisolani e i Basilischi ribelli, poiché, il più grande ostacolo da sfidare, per
permettere la vittoria agli eserciti alleati, era il Pregiudizio, la diffidenza reciproca... che era come

l'esercito dei Basilischi, allora, si fermò al accampamento militare dei parnasici... Basilischi e
Parnasici, si incontrarono ed iniziarono a parlare reciprocamente tra di loro, a scambiarsi delle
chiacchiere... a conoscersi reciprocamente...

ma Midrassa, era ostile e diffidente verso i Basilischi, anche se erano basilischi ribelli in guerra
contro l'imperatore Basilisco, midrassa non si fidava lo stesso dei Basilischi...

Midrassa, quando viveva ancora nel suo palazzo subacqueo, nel regno delle Ninfe, aveva sentito
molte brutte storie riguardanti i Basilischi, Midrassa sentiva dalle altre ninfe, di come i Basilischi,
fossero una razza di creature immorali e deviate, di creature brutali, sanguinarie e spietate, di
creature che uccidono i bambini o che si nutrono di carne umana, di come i Basilischi, siano
incapaci di bontà e compassione, di come i Basilischi, siano creature inaffidabili, bugiarde e
ingannevoli...

Midrassa, riteneva che tutti i basilischi, fossero cattivi e malvagi, a priori, a prescindere... Midrassa
riteneva nella sua testa, che i Basilischi fossero creature fatte solamente di tenebra e di oscurità, che
i Basilischi, fossero incapaci di bene, o di bontà o di compassione... che i basilischi fossero capaci
solamente di odio, cattiveria e malvagità... che i basilischi facessero il male per il puro scopo di
essere malvagi, che i Basilischi fossero una stirpe del male, una stirpe delle tenebre...

Midrassa, riteneva che solo le Ninfe, fossero capaci di amore e di bontà, Midrassa, riteneva che le
Ninfe fossero “Migliori” e “superiori” sia degli Umani, che dei Basilischi, che solo le Ninfe fossero
“Pure di cuore” e “nobili nel animo” e “Puri nello spirito”, ritenendo che gli umani e i basilischi,
fossero troppo cattivi e malvagi, vedendo le razze degli umani e dei basilischi, come incapaci di
amore e di bontà... come razze dal cuore freddo come una pietra, come razze corrotte dalle tenebre e
dal oscurità... razze incapaci di amore, incapaci di sentimenti e di emozioni... razze votate al caos,
alla morte, alla distruzione...

Midrassa, allora, andando in direzione di Tergarus Kurnai, iniziò a guardar male il generale dei
basilischi ribelli, guardando quest'ultimo, con un aria ostile e diffidente...

Tergarus, non capiva perchè Midrassa, guardasse il generale Basilisco in quel modo, con quel
espresisone, così ostile e diffidente...

poi, il generale del esercito Penisolano, ovvero, il comandante Valerio Jascani, assieme al generale
dei parnasici, ovvero, il comandante Meradhon Berdhames, giunsero incontro al generale Tergarus
Kurnai...

ma Midrassa, iniziò a prendersela con Tergarus


Midrassa: ma davvero, dovremmo fidarci di un Basilisco? E se volesse tradirci? E se volesse
ingannarci
Adai: Midrassa? Ma che cavolo stai dicendo?
Midrassa: i Basilischi sono una razza pericolosa! i basilischi sono delle bestie sanguinarie! Hanno
un anima oscura! i Basilischi sono creature bugiarde e menzognere! Ingannano il prossimo e si
approfittano degli altri!
Adai: Midrassa... ma la pianti?
Midrassa: no! Non la pianto! i basilischi sono cattivi! i basilischi sono malvagi! Sono creature
ingannevoli e profitattrici! Si approfittano degli altri, per i loro interessi!

Tergarus, vedendo che Midrassa, la guardava male, rimase composto, cercando di essere educato e
gentile nei confronti di Midrassa...

ma Tergarus, aveva un carattere leale e nobile d'animo, cercò di fare amicizia con Midrassa,
malgrado quest'ultima, la stava guardando male...

alla Tergarus, decise di offrire a Midrassa, un bicchiere di spremuta di arancia, di arance rosse,
come segno di amicizia, gentilezza e ospitalità...

ma Midrassa, guardando con aria ostile il Generale Basilisco, tirò uno schiaffo alla mano del
Tergarus, facendogli cadere a terra, il bicchiere di legno, con la spremuta di arancia rossa, che
sporcò l'erba del prato, in cui si trovava l'accampamento...

quel gesto, fece molto arrabbiare Tergarus, che iniziò ad alzare la voce contro la principessa Ninfa...

“Ma che modi sono? E questo il modo di trattare una persona, che cerca di essere cordiale con
te?” rispose irritato Tergarus...
“Cordiale? Tu? Bah! Scommetto che hai messo del veleno dentro quel succo d'arancia! Mi vuoi
avvelenare! Lo so!” disse Midrassa, con aria altezzosa...
“Ma che dici? Ma che cavolo stai dicendo? Ma ti sembra che io voglia avvelenarti? Come osi
accusarmi in questo modo?” rispose arrabiato Tergarus, che non accettava simile accuse contro di
lui...
“ti accuso perchè voi Basilischi siete tutti uguali! Avvelenare il prossimo e tipico vostro! Non
sapete fare altro!” iniziò a dire Midrassa ad alta voce...
“e questo dove l'hai sentito? In base a cosa, fai simili discorsi?” rispose Tergarus, mantenendo la
calma e la pazienza...
“perchè nel mio regno acquatico da cui vengo, mi dicono che i Basilischi sono creature malvage e
cattive... creature farabutte e disoneste... che avvelenano le bevande e uccidono la gente
avvelenandola per il gusto di farlo!” disse Midrassa
“ah, quindi te la prendi con me, perchè delle ninfe “ti hanno detto” che i Basilischi avvelenano le
cose a caso e uccidono la gente a caso per il gusto di farlo? Oh guarda, “Mi hanno detto” che le
Ninfe sono delle sgualdrine, sono delle ragazze oscene, che si abbandonano al piacere lascivo al
primo umano che gli capita a tiro!” rispose Tergarus...
“EEEEHHH??? ma come ti permetti, cafone! Ma cose osi dire simili cose? Come osi insultare il
popolo delle ninfe in questo modo!!!” rispose Midrassa, arrabbiandosi e iniziando ad alzare la voce
in tono minaccioso...
“Beh... sai... “Me l'Hanno detto”... insomma... non dovresti credere a cose a caso, sentite da cose a
caso... solo perchè “l'hanno detto delle Ninfe”...” disse Tergarus
“le Ninfe sono il mio popolo! Le Ninfe sono la mia razza! Io sono devota e leale alla mia razza e al
mio popolo! Io amo il mio popolo e non l'ho tradirei mai...” disse Midrassa con vanto e orgoglio...
“bah... sei talmente “Devota” al tuo popolo... talmente “Devota” alla tua razza, che daresti retta a
ogni minima scemenza... ad ogni cavolata che ti dicono le ninfe... stupida di una ninfa! Non è
perchè una cavolata e detta da un membro del tuo popolo, allora e una cosa automaticamente
vera.. bah! Voi ninfe avete lo stesso difetto che hanno gli umani... gli umani credono che se un loro
simile dica una stupidaggine o una cavolata, allora sia una cosa automaticamente vera... allora
tale scemenzia sia buona e giusta, soltanto perchè l'ha detto un loro simile... bah... oramai, essere
“devoti” al proprio popolo, equivale ad essere degli idioti imbecilli che credono a ogni scemenza e
cavolata, che gli viene propinata, sopratutto dal proprio popolo, dalla propria razza e dal proprio
clan!” disse Tergarus
“Se ami il tuo popolo, non puoi contraddirlo! Non si contraddice mai quello che si ama! Non si da
mai torto a quello che si ama!” disse Midrassa
“Bah, che ninfa idiota che sei! Parli proprio come i Basilischi imperiali! Fanno i tuoi stessi
discorsi! “se ami il tuo popolo, non puoi contraddirlo mai!” o “se ami il tuo clan, gli devi sempre
dar ragione!” o “Se sei devoto al patriarca, non gli devi mai dare Torto!”, ma sono queste cose che
hanno messo l'imperatore Basilisco al potere! Questa mentalità così stupida e idiota! Questo modo
di pensare così imbecille, che ha reso la mia stirpe, una massa di idioti passivi, pronti a prostrarsi
al imperatore basilisco! E per colpa di gente che la pensa come te, se l'Imperatore Basilisco ha
potuto prendere il potere e instaurare una tirannia spietata e crudele! Per colpa di gente che pensa
come pensi te, che molti Basilischi non si ribellano o non sono minimamente in grado di ribellarsi
a un tiranno che li sfrutta e li opprime, che li plagia e manipola... poiché quei basilischi sono
talmente convinti che l'Imperatore Basilisco “voglia bene” alla razza dei Basilischi, che
l'imperatore Basilisco sia il “Grande padre” dei Basilischi... questo ha reso i basilischi, succubi
del imperatore Basilisco, che ora e a capo di un grande esercito, che sta portando ovunque morte e
distruzione... questo per via di gente che la pensa come stai pensando te!” rispose Tergarus

ben presto, Midrassa iniziò a litigare con Tergarus Kurnai... iniziando a prendersela con tutta l'intera
razza dei Basilischi...

Tergarus iniziò ad innervosirsi... a perdere la pazienza, sentendosi le frasi offensive e oltraggiose,


che Midrassa, stava rivolgendo a Tergarus...

Tergarus Kurnai: “stupida di una principessa! Ti rendi conto che il tuo discorso non ha nessun
maledetto senso! Non esistono popoli o razze di puro odio o di pura cattiveria! Non esistono popoli
che non sono capaci di amore! Non esistono popoli che nascono senza l'amore!!! le madri
Basilische sono dolci e affettuose quanto le madri umane e ninfe! Un uomo Basilisco e nobile e
romantico quanto un umano o un uomo Ninfeo! Ma non ti rendi conto di quanto sia assurda e
ridicola l'idea di un popolo che vive senza l'amore o che non concepisce l'amore?”
Midrassa: voi Basilischi, siete la forma fisica del male, siete ombre oscure in forma fisica! Voi
basilischi non potesse essere buoni!
Tergarus Kurnai: sarai pure una principessa... ma sei veramente una stupida... stai dimostrando che
essere una principessa, non vuol dire essere sveglie o intelligenti, sarai pure la figlia di una regina
Ninfa, ma ti mancano le minime capacità intelletive...
Midrassa: ma cose osi offendermi? COME OSI INSULTARMI??? io sono una principessa! Sono la
figlia della regina delle Ninfe! Non c'e nulla di più puro e nobile di una principessa! Le Principesse
sono sempre nobili d'animo e sono campionesse del amore e della bontà!
Tergarus: ma che stupidaggini vai dicendo? Io l'ho detto che stare troppo a mollo in una corte
regale, prima o poi, si riduce il Cervello a una massa di burro!! questa e la più grande cretinata
che io abbia mai sentito!!!
Midrassa: le Principesse sono pure e nobili d'animo! Sono un modello di virtù per l'intera società,
le Principesse sono esempi per le femmine e le ragazze! Le principesse sono figure esemplari per le
femmine e le ragazze!
Tergarus: Oh, si vede proprio ora quanto sei “Pura e nobile d'animo!”, stai facendo discorsi
offensivi e oltraggiosi contro i Basilischi e ti ritieni migliore e superiore degli altri! Giudichi un
intera razza in base a dei pregiudizi e voci infondate... sarebbe questa la tua “Purezza d'animo”?
Sarebbe questa la tua “Nobiltà d'Animo”? Ma chi vuoi prendere in giro?
Midrassa: “Ma voi Basilischi, avete scatenato stragi e massacri! Avete ucciso persone innocenti!”
Tergarus: “quali Basilischi? QUALI BASILISCHI! Ma come parli? “voi basilischi”? i basilischi
non sono un formicaio! Non siamo mica delle api o delle formiche! Chi uccideva quelle persone
innocenti erano basilischi servi del imperatore basilisco!!! NON ERANO tutti i basilischi!!! molti
basilischi non volevano che quella gente, venisse uccisa da altri basilischi!!!”
Midrassa: “i Basilischi sono cattivi! Sono freddi e spietati! Non hanno cuore!”
Tergarus: “sono cattivi quei basilischi, che combattono per l'imperatore Basilisco! quei Basilischi
che credono di essere parte di una razza superiore! Quei Basilischi, che sono convinti che loro,
essendo più forti, allora abbiano il diritto di abusare e maltrattare i più deboli...”
Midrassa: ma i guerrieri Basilischi, hanno incendiato interi villaggi, hanno ucciso numerosi esseri
umani a sangue freddo...
Tergarus:“i Basilischi non sono tutti così! Te, giovane ninfa, generalizzi troppo! Stai facendo di
tutta l'erba un fascio!

ma Adai, sentendo la lite tra Midrassa e Tergarus, irritata dalle parole stupide e ingenue di Midrassa,
perse la pazienza, ed iniziò a urlare, in preda alla rabbia, contro Midrassa...

Adai: CRETINA! SEI SOLO UNA CRETINA! Non capisci niente! NON CAPISCI NULLA! Sei
scema! SCEMA!

Midrassa, sentendo quelle urla e quelle parole pesanti nei suoi confronti, si sentì morire dentro, si
sentì crollare il mondo addosso...

allora, Midrassa, iniziò a lacrimare e si mise a piangere,

Midrassa, corse via, allontanandosi dal accampamento, andando in un bosco, dove midrassa iniziò a
piangere disperata, lasciandosi alle lacrime, abbandonandosi a un pianto disperato...

Eumona: Adai! Sei stata troppo dura...


Adai: ma quella e una deficiente! Non capisce niente! Fa dei discorsi così stupidi, parla manco
fosse una bambina piccola!
Eumona: dovresti essere più comprensiva
Adai: ma come faccio ad essere comprensiva, con una stupida del genere? Fa dei discorsi troppo
infantili, troppo puerili, troppo immaturi! Ma nemmeno! Dei discorsi che sono... troppo stupidi!
Troppo scemi! Troppo idioti! Ma quella e una ritardata o qualcosa di simile...
Eumona: ma dai, basta! Stai esagerando!
Adai: io esagero? IO ESAGERO! Ma dico? MA L'HAI SENTITA PRIMA? Ma ti rendi conto di che
razza di discorsi faceva quella Ninfa dei mei stivali! Non ho mai sentito in tutta la mia vita, dei
discorsì così stupidi e imbecilli, dei discorsi così idioti e scemi! E ti soprendi che io mi arrabbio? Ti
meraviglio che io perda la pazienza? Ma come fai a mantenere la calma nel sentire simili discorsi?
Eumona: ma dovresti capirla, ti manca la comprensone! Quella ragazza e rimasta chiusa e isolata
per anni nel palazzo reale in cui viveva, non capisce bene come funziona il mondo... questa e la
prima volta che quella ninfa, si avventura al di fuori del palazzo in cui e vissuta, non conosce il
mondo, non sa niente del mondo, non comprende nulla di come è fatto il mondo fuori dal suo
palazzo reale...
Adai: e per questo, quella scema dei laghi, deve tenere discorsi così stupidi e deficienti? A quella
ragazza, manca il buon senso! Quella principessina da strapazzo, deve capire che il mondo e
spietato e crudele! Che qui non siamo in un palazzo reale Magico! Che la vita e dura e spietata e
che se vuoi restare in piedi, devi lottare per sopravvivere! Il mondo e pieno di guerre! Condottieri
assetati di sangue e potere, spargono la morte e la distruzione ovunque e quella crede di vivere nel
paese della cuccagna! Pensa di vivere in un paradiso felice e spensierato! Quella scema deve
capire che il mondo non funziona così...

intanto, Midrassa, stava piangendo sola e sconsolata... Midrassa non credeva di essere razzista, non
pensava di essere razzista, non si rendeva conto che le sue idee potessero essere discriminatorie
verso qualcuno... Midrassa era convinta che parlare di “Popoli malvagi” o “Popoli Virtuosi”, fosse
una cosa normale e naturale, la Principessa Ninfa, non pensava che dividere così nettamente il
mondo tra buoni e malvagi, fosse una cosa sbagliata...

il Taramaso, giunse incontro a Midrassa, sedendosi a fianco a lei, sulla riva di quel ruscello...

Taramas: dai su, non piangere...


Midrassa: ma io non pensavo di essere cattiva... io non credevo di essere malvagia... pensavo di
essere IO quella buona...

“Taramas?” domandò Midrassa, rivolgendosi al principe gigante


“Si?” rispose il Taramaso...
“che cos'e un pregiudizio?” domandò Midrassa
Taramas rispose “... beh... un Pregiudizio e quando qualcuno si fa un idea sbagliata di te, quando
qualcuno crede e pensa che tu sia qualcosa che non sei davvero o non sei veramente... un
pregiudizio e quando una persona crede che un altra persona sia cattiva o malvagia, quando non lo
è veramente...”
“Ma... ma io non sapevo nemmeno che cosa fosse un pregiudizio... non sapevo nemmeno di avere
un “pregiudizio”, io non credevo che accusare un Basilisco di essere malvagio o cattivo... fosse un
“pregiudizio”... io pensavo che le ninfe fossero sempre buone e gentili e che i Basilischi fossero
sempre cattivi o malvagi...” disse Midrassa
“Midrassa... sembri proprio come me... io non sapevo nulla del mondo... io non capivo niente del
mondo e della vita... io vivevo come chiuso in una bolla, ero come confinato in una torre dorata,
lontano dal male e dalla cattiveria, lontano dai problemi del mondo... io non sapevo nemmeno che
esistesse un mondo o qualcosa al di fuori del mio palazzo reale... quando ero bambino, ero
convinto che il Palazzo reale fosse tutto l'universo o tutto il cosmo... ed ero un bambino che non
capiva bene le cose... che non riusciva a capire o comprendere le cose... io ero convinto che i
giganti fossero creature pure e perfette... che i giganti fossero infallibili e che non sbagliassero mai
niente... ero convinto che i giganti fossero invincibili... che i giganti non potessero mai sbagliare o
fallire in nulla, che i giganti fossero innarestabili... ma mi sbagliavo... mi sbagliavo di grosso... ero
uno stupido... ero un credulone... io mi fidavo sempre di tutto e di tutti... ma ho sbagliato... oh come
mi sbagliavo...” disse il Taramaso

) il Patrizio

al accampamento del esercito parnasico, giunse una delegazione di Patrizi, partiti dalla città di
Rivanera, guidati da Luigiano Baldanarri, giunti per incontrare il Taramaso...

allo stesso tempo, al accampamento del esercito parnasico, era giunta una delegazione di Patrizi e di
Oligarchi, partiti da Fiorenza, per raggiungere il Taramaso e contattarlo... poiché, di fronte al
avanzata innarestabile dei Germanici e dei Basilischi, il governo di Fiorenza, sperava di poter
contare sul aiuto del Taramaso...

dopo che a Fiorenza, erano giunte le voci sul misterioso gigante guerriero, che aveva sconfitto il
Titano Alchemico a Parsalea, il governo di Fiorenza voleva ad ogni costo saperne di più sul
misterioso gigante guerriero, divenuto il nuovo re dei Parsanici e “Grande Generale” del esercito
parnasico, ma allo stesso tempo, il governo di Fiorenza, voleva stabilire un alleanza con il
Taramaso, venendo nel principe dei Giganti, l'unica speranza di salvezza contro l'avanzata del
Impero Germanico nelle terre Tusciane...

Luigiano Baldanarri, assieme alla delegazione dei cinque Patrizi, scesero dai loro cavalli e dopo
aver incontrato il comandante del esercito Penisolano e il Comandante del esercito Parnasici, giune
incontro al Taramaso, assieme ai patrizi della delegazione, poiché, Baldanarri, voleva incontrare di
persona quel gigante, voleva vedere dal vero, con i suoi occhi, il gigante misterioso di cui parlavano
tutti...

fu allora, che Baldanarri, incontrò il Taramaso... il principe gigante, era seduto in un grande spiazzo
d'erba, appoggiato a un grosso albero...

Luigiano: dunque... dunque... saresti tu il leggendario Taramaso, Principe dei giganti?


Taramaso: ehm... si... sono io...
Luigiano: per essere il principe di un antica e nobile razza, non mi sembri tanto sveglio...
uno dei patrizi, osservando con aria dubbia e scettica il gigante, disse parlando direttamente nel
orecchio di Luigiano...
“ma siamo sicuri che sia questo... colui che dovrebbe guidarci contro i Basilischi?”
“questo più che un gigante guerriero, mi sembra un babbeo idiota” disse un altro dei Patrizi...

Tutti nel accampamento, si erano radunati per osservare l'incontro tra il Taramaso e il Patrizio...

il Patrizio assieme, ai due funzionari governativi, appena giunti al accampamento, scesero giù dai
loro cavalli e vennero incontro al Taramaso...

il Patrizio, osservando il Gigante disse...

“dunque, tu saresti Taramas, principe dei giganti, figlio del re dei giganti, giusto?” domandò il
Patrizio al Taramaso
“si, proprio così...” rispose il Taramaso
“e sentiamo... dove si trovava la tua dimora?” domandò il Patrizio al principe dei giganti
“ehm... nel palazzo reale, nella città dei giganti, capitale del impero dei giganti” rispose il
Taramaso...
“e sai dov'era la capitale dei giganti? In che luogo si trovava?” domandò ancora il Patrizio
“boh, non lo so...”
“ma... ma come non lo sai, scusi? Non e la capitale del impero in cui vivevi tu?” disse spiazzato il
Patrizio
“vero che la città dei giganti era la città dove vivevo... ma io me ne fregavo, io me ne infischiavo,
ero contento e beato nel mio palazzo reale, facevo una vita spensierata, non mi preoccupavo di
dove si trovava la capitale imperiale” rispose il Taramaso...
“aspetta... quindi... non sai nemmeno dove si trova la capitale del tuo stesso impero? Non sai
nemmeno dove si trova la città in cui tu stesso vivevi? Non sapevi nemmeno in che impero vivevi?
Domandò spiazzato e basito il Patrizio...
“si, ma io non sapevo mai niente di nulla, io al interno del mio palazzo, vivevo nella bambagia e
non mi preoccupavo mai di niente... ero il principe dei giganti, nel popolo dei gignati, un
aristocratico dei giganti non deve MAI preoccuparsi di niente, le preoccupazioni nel popolo dei
giganti, erano roba da Plebei, roba da membri delle classi sociali basse, un nobile giganti NON
PUO preoccuparsi di qualcosa, sopratutto il principe dei giganti, il re dei giganti era al di sopra
dei comuni giganti e io... essendo il principe dei giganti, ero al di sopra dei comuni giganti e quindi
non dovevo mai preoccuparmi di niente, nemmeno del destino o della situazione del popolo dei
giganti! Mio padre mi aveva insegnato che un vero re gigante, deve ritenersi migliore e superiore ai
comuni giganti! Mio padre mi aveva insegnato che un principe gigante e superiore ai comuni
giganti ed è superiore alla stessa razza dei giganti!”

sentendo quel discorso, Rustico rispose in lontananza....

Rustico: uau! Che padre del cappero! Se il principe dei Giganti aveva un padre del genere, ora
capisco perchè e così stupido...
Eumona: SSSSSHHHH!! lascia continuare il discorso...

continuando il discorso al principe dei giganti

“e quindi non sai nemmeno dove si trova la capitale del tuo stesso regno?”
“e perchè dovrei saperlo? Sono il principe dei giganti! Non avevo bisogno di sapere dove era la
capitale del impero dei giganti... ERO nel impero dei giganti, quindi non dovevo saperlo dov'era?
Perchè avrei dovuto sapere, dove si trovava la capitale imperiale, se ERO nella capitale
imperiale?”
“ma andiamo! Devi pur sapere dove si trova la capitale del tuo stesso regno! DEVI PUR SAPERE
DOVE SI TROVA IL TUO STESSO STRAMALEDETTO REGNO!” disse il Patrizio
“ma non lo so! Ma che ne so!” rispose il Taramaso...
“ma devi pur saperlo!” rispose il Patrizio...
“ma come faccio a saperlo? E se non potessi saperlo? E se non posso proprio saperlo?” rispose il
Taramaso, iniziando a diventare triste e sconsolato...
“ma come fai a NON saperlo? Posso capire se tu fossi uno straniero o non fossi un gigante! Ma
SEI UN GIGANTE! Ed eri nativo del impero dei giganti! E vivevi nel palazzo imperiale dei
giganti...”

poi allora, il Taramaso, iniziò a piangere, mettendosi a lacrimare ed entrando in crisi... il Taramaso,
non era mai entrato in crisi prima d'ora...

la domanda del Taramaso, fece andare in crisi il principe dei giganti... che iniziò a piangere...

“ma non lo so! Non lo so! NON LO SO! MA NON LO SO! MA COME FACCIO A SAPERLO?
COME POTEVO SAPERLO? NON RIESCO A SAPERE LE COSE!!! BUAAAAAAAAHHHH!!!”

“Oh santa miseria...” disse il generale parnasico, mettendosi la mano aperta per coprire gli occhi e
la fronte, chinando la testa...
“Oh santo cielo” si mise ad esclamare il Patrizio...

il Taramaso, però, si lasciò a comportamenti non solo stupido, ma anche infantile e immaturi,
iniziando a piangere, lasciandosi a un pianto copioso...

poi, il Taramaso, andando in crisi, iniziò a piangere disperato...

“mi manca tanto la mia famiglia! Mi manca tanto la mia Mamma! Mi mancano tanto i miei
parenti! Nessuno mi ama! Nessuno mi vuole bene! Sono solo al mondo... e voi... siete proprio
cattivi!” disse il Taramaso, piangendo disperato...

ma il Taramaso, venne consolato da Midrassa...

“dai Taramas, non piangere, non essere triste, hai solo dei problemi di memoria, hai vissuto nel tuo
palazzo molto tempo fa... e solo che non ti ricordi bene le cose, ma vedrai, che poi, potrai ricordarti
meglio le cose... dai, non fare così”

poi Midrassa, continuò a consolare il Taramaso...

“Su Taramas, non fare così, hai solo un brutto periodo, vedrai che passerà presto, non ti devi
buttare giù di morale, devi farti forza, può capitare di avere delle fasi di tristezza, ma poi passano...
anche io ho le mie fasi di tristezza...” disse Midrassa, iniziando a consolare il Taramaso...

ma tutti i soldati nel accampamento, rimasero scandalizzati dal comportamento del Taramaso, un
comportamento che era indegno per un principe della stirpe die giganti...

“Oh, ma andiamo...” disse il patrizio


“ma che scherziamo?” disse il comandante del esercito parnasico...
“ma siamo sicuri che questo sia il nostro Eroe?” disse il generale del esercito Penisolano...

molti soldati nel accampamento, erano tra il deluso e il preoccupato, alcuni si domandavano, se il
Taramaso, era davvero quel “grande guerriero” che avrebbe dovuto guidare l'esercito alleato dei
Parnasici e dei Penisolani contro l'Impero Germanico e l'armata dei Basilischi...

ma Rustico, osservando il pianto del Taramaso, rimase sconvolto e scandalizzato allo stesso tempo,
prima mettendosi le mani nei capelli, in preda alla rabbia e poi indignandosi per il comportamento
del Principe dei giganti...

Rustico: oh no... NO! Ma dai... ma per favore! MA PER FAVORE!!! ma che cos'e uno scherzo?
Patrizio: ma... ma stiamo scherzando o cosa?

Fu allora, che Rustico, iniziò a prendersela con il Taramaso, iniziando ad inveire di rabbia contro il
principe dei giganti... prendendosela con quest'ultimo, per il suo comportamente stupido e sciocco...

Rustico era diffidente verso il Taramaso, mostrandosi scettico e dubbioso verso le effettive capacità
del Taramaso...

Rustico vedeva nel Taramaso, uno stupido, un ingenuo, uno sprovveduto, un gigante bravo solo a
cacciarsi nel guai, Rustico non riteneva che il Taramaso fosse un vero guerriero e non riteneva che
fosse davvero in grado di guidare l'esercito dei Parnasici contro i Basilischi...

fu allora che Rustico, iniziò a prendersela con il Taramaso...

ma Eumona, intervenne a favore del Taramaso, cercando di proteggere il principe dei giganti, dal ira
di Rustico...

Eumona: Taramas e solo un po' triste e depresso... e solo un po' giù di morale...
Rustico: Eumona! Ma come parli? Ne parli come se fosse un bambino... ma dai! “Oh poverino, ha
la bua al pancino” “oh poverino, gli mancano le coccole!”maledizione! E un gigante guerriero!
Non è un bambino! Questo non è un guerriero! Questo e un ritardato! Più che un gigante
guerriero, mi sembra un gigante scemo...
Eumona: ma per favore! Ora basta, finiscila!
Rustico: ora Basta? ORA BASTA? Ma... ma dico! Ma l'hai Visto? MA L'HAI VISTO??? ma quello
sarebbe il nostro condottiero? E noi dovremmo farci guidare da... quello? DA QUELLO??? ma per
che cosa abbiamo rischiato la vita? Ma per che cosa siamo andati a recuperare il Taramaso? Ma e
davvero servito a qualcosa, viaggiare per chissà quanto tempo e rischiare la propria pelle? Per che
cosa poi? Per un gigante cretino? Maledizione! Ma andate tutti a quel paese! E STATO TUTTO
INUTILE! NON E SERVITO NULLA A NIENTE! Ma tanto valeva che quel gigante, se ne restasse
rinchiuso nel fondale di quello stramaledetto lago!!!

ma le frasi di Rustico, fecero innervosire Midrassa, che non tollerava quelle parole dure e pesanti
contro il Taramaso...

Midrassa: ma smettila di dire tutte quelle scemenze! Il Taramaso e un guerriero puro e nobile
d'animo! Il Taramaso sarà pure uno stupido, ma almeno e una brava persona... almeno ha un buon
cuore!
Rustico: Ma dai... ma sentitela! “e puro e nobile d'animo”! Ma chissenefrega! Tu confondi l'essere
buoni con l'essere degli idioti scemi! Quella non è bontà! Quella e stupidità! Ma te proprio non
capisci! Nella vita non si campa con il cuore! Non si tira avanti con i buoni sentimenti! Te
signorina, devi proprio darti una svegliata! Nel mondo si sopravvive con l'intelligenza, con
l'intelletto, sapendo inanzitutto pensare! Sapendo sopratutto usare la testa! Non si tira a campare
nel mondo con cose del tipo “avere un buon cuore” o “essere delle brave persone” o “essere puri
e nobili d'animo”... quelle cose sono INUTILI! NON SERVONO A NIENTE!!! non ti portano da
nessuna parte, lo capisci?
Midrassa: ah si? E cosa dovremmo fare? Essere cattivi? Essere malvagi? Quindi dovremmo
mentire? Ingannare? Approfittarci del prossimo? Dovremmo essere crudeli ed egoisti? Se la bontà
e inutile, allora a che cosa serve, essere buoni? Se la bontà e inutile, allora i forti fanno bene ad
abusare dei più deboli! Ma allora i malvagi fanno bene a compiere le loro cattiverie e malvagità,
allora non bisogna essere buoni o gentili... ma allora non bisogna essere compassionevoli verso il
prossimo, allora non bisogna essere empatici verso gli altri, perchè tanto “essere buoni e nobili
d'animo non serve a niente” come dici te! Bah, sei orribile, mi fai solo schifo! Sei spregevole!
Rustico: spregevole? SPREGEVOLE? Ma sai come funziona il mondo? Ma lo sai come funziona la
vita? Maledizione! Questa non è una fiaba! Qui non siamo in una favola! Ma credi che il mondo
funzioni come in un poema cavalleresco? A un guerriero, servono intelletto e capacità tattiche e
strategiche! a un guerriero non servono l'amore! Non servono la nobiltà d'animo o ideali
cavallereschi o galanti! a un guerriero non servono la bontà o il buon cuore o l'essere delle brave
persone, non sono degli attributi richiesti per un guerriero d'alto rango!!
Midrassa: ma che razza di mondo è, un mondo senza l'amore? Anche un guerriero ha bisogno del
amore, TUTTI abbiamo bisogno del amore! L'amore serve sempre! Non si può fare a meno del
amore! L'amore e la cosa più importante in assoluto! Più importante degli attributi guerrieri o
delle capacità guerriere o della scaltrezza...

sentendo le dure parole di scherno e derisione contro il Taramaso da parte di Rustico, Midrassa
divenne nervosa e si arrabbiò, non tollerando che qualcuno potesse parlare male del Taramaso... fu
allora, che Midrassa, prese le difese del Taramaso e alzò la voce contro Rustico...

Midrassa: smettila di parlare del Taramaso in questo modo! Sei solo antipatico!
Rustico: e come gli dovrei parlare? Ma dico! Questo gigante e troppo stupido solo per badare a se
stesso!
Midrassa: ma il Taramaso e un giovane gigante dal buon cuore, non ha mai fatto del male a
nessuno! Ha un animo puro e gentile...
Rustico: ma insomma! Sveglia! Il mondo non è una fiaba romantica! La realtà non è un poema
cavalleresco! In questo mondo, non si vince automaticamente solo perchè si è buoni o puri di
cuore! Si vince con la forza e la tenacia! Non con i buoni sentimenti! Un guerriero senza la forza e
la tenacia! Non è niente! Non è nulla!
Midrassa: ma cosa dici? Non c'e più grande forza del amore! La più potente forza del cosmo e
l'amore!
Rustico: la forza del amore? Ma che mucchio di scemenze!!! ma che mucchio di idiozie!!! ma in
che razza di mondo vivi? Ma come credi che un gigante deficiente, possa vincere! Dannazione!
Una trota con il cervello difettoso non potrebbe vincere una battaglia nemmeno se volesse,
verrebbe sempre fatta a pezzi, non importa quanto sia “Buono e gentile” o “nobile d'animo” o
quanto creda nella “Forza del amore”, la nobiltà d'animo e l'amore non sono niente, non valgono
nulla, nemmeno di fronte alla forza e potenza di un nemico furioso come lo sono i germanici!!!
Midrassa: bah! Sei solo un cinico!
Rustico: Cinico? Il mio e Realismo! Il mio e solo dire le cose per come sono veramente! Ma tanto,
voi Ninfe credete di vivere in un paradiso felice e spensierato, dove il male non esiste e tutti si
vogliono sempre bene... sveglia... SVEGLIA! Il mondo e spietato! Il mondo e crudele! Ma credi che
basti solamente essere buoni o gentili o nobili d'animo, per avere successo nella vita? Bah, voi
ninfe non sapete niente di come fatto il mondo al di fuori dei vostri laghi...
Midrassa: voi umani, invece siete tutti freddi, crudeli, malvagi, senza cuore! Prevaricate i più
deboli, vi compiacete della vostra stessa immoralità! Siete esseri spregevoli e ve ne vantate pure!
Voi umani non sapete che cos'e l'amore! Sapete solo risolvere tutti i vostri problemi con la violenza!
nel mio regno abbiamo vissuto in pace per secoli e secoli! Voi umani invece avete sempre
combattuto guerre tra di voi, fin da quando esistete!!! le ninfe saranno pure “Cretine” o
“Deficienti” come pensate voi umani, ma almeno siamo buone e gentili, almeno non facciamo la
guerra a nessuno!!!
Rustico: bah, le persone “buone” e “Pure” non esistono! Nulla e totalmente buono! NULLA E
PURO! Nulla e innocente! siamo esseri umani! Non siamo degli angeli! Nemmeno il Taramaso e un
Angelo! Non è nemmeno un dio! Non è altro che un gigante! Un gigante SCEMO!

Ma Midrassa sentendo quella parola pesante e sprezzante verso il Taramaso, sentendo quella
parola... “Scemo”, che gli entrò nelle orecchie, Midrassa si arrabbiò e perse la pazienza, iniziando
ad urlare di rabbia contro Rustico, iniziando a lacrimare, in un insieme confuso di Rabbia e
tristezza...

Midrassa: TARAMAS NON E UNO SCEMO!!!


Rustico: ah, NO? AH NO? Ma guardalo! GUARDALO! Ma ti sempra un paladino? Ti sembra un
cavaliere? Ti sembra un campione! Si vede che è uno scemo! Ma dico, ma ti sembra intelligente
questo?
Midrassa: Idiota! Imbecille! Non capisci niente! Non conta quello che sembra! Ma quello che è! Le
persone non vanno giudicate per cosa sembrano o assomigliano! Vanno giudicate per come sono
fatte dentro! Per come sono per davvero! Per quello che sono dentro di loro!

ben presto, tra Midrassa e Rustico, la discussione divenne una furiosa litigata...

Eumona: Rustico, adesso basta! Stai esagerando!


Rustico: MA COSA STO ESAGERANDO? QUESTA E UNA DEFICIENTE CRETINA E IL SUO
AMICO GIGANTE E UN DEMENTE RITARDATO? QUESTI NON CAPISCONO NIENTE!
NIENTE! MI SEMBRA DI PARLARE A UN CEPPO DI LEGNO!!!

quelle parole, fecero infuriare Eumona, che in preda alla rabbia, generò dalle sue mani e dalle sue
braccia, delle potenti ondate di vento e acqua, che travolsero Rustico, colpendolo in pieno, poi le
masse di acqua e aria, diventarono solide e afferrarono Rustico, sollevandolo in aria, Eumona,
guardò con aria ostile e inferocita Rustico...

ben presto, di fronte alla reazione inferocita di Midrassa, Eumona e Adai cercarono di calmare e
tranquillizzare Midrassa

Eumona: dai! Midrassa! Adesso basta! Calmati, dai! Adesso stai Esagerando

poi Midrassa, iniziò a sclerare contro Rustico...


“sei solo un arrogante e sbruffone! Sei presuntuoso! Ma chi ti credi di essere? Ma cosa credi di
sapere del Taramaso! TU NON SAI NULLA DEL TARAMASO! TU NON CAPISCI NIENTE DEL
TARAMASO! SEI SOLO UN DEFICIENTE PIENO DI PREGIUDIZI! SEI SOLO UN IDIOTA! TU
SEI LO SCEMO! TU! NON TARAMAS!!!!

poi, Midrassa, in preda alla rabbia e alla tristezza, corse via, allontanandosi dal accampamento,
dileguandosi nella fitta vegetazione della foresta...

Eumona: Midrassa! Dove vai? Midrassa!

Midrassa, si allontanò dal accampamento e si sedette sulla riva di un torrente poco distante, qui
Midrassa, triste e sconsolata, iniziò a pensare a quello che era successo prima...

Midrassa: bah, stupidi umani! Ogni volta che provo a parlare di amore, di bontà e gentilezza, loro
mi trattano come una scema! Non è possibile! Ogni volta che cerco di ispirare le parti più belle e
positive che gli umani hanno dentro di loro, questi mi rifiutano! Bah! Questi umani... sono troppo
scemi... troppo stupidi per capire l'amore e la bontà... ogni volta che io cerco di ispirarli alla
nobiltà d'animo... loro mi rifiutano... questi umani! Ma che se ne vadano tutti a crepare...

ma incontro a Midrassa, arrivò Eumona, che si sedette sulla riva del Torrente, mettendosi a fianco di
Midrassa

Eumona: ignora mio fratello, lui e fatto così, ha un carattere scontroso e irascibile... a volte... tende
ad essere un po' isterico... si comporta così, ma e un bravo ragazzo...
Midrassa: bah, più passo il tempo nelle terre degli umani, meno ho fiducia negli esseri umani...
umani che... mi sembrano ciechi e miopi, come se non riuscissero a capire o comprendere la bontà
o il cuore... essere puri d'animo tra gli umani e come essere una persona dotata di vista in un
mondo di ciechi... come essere una persona con l'udito in un mondo di sordi... ti senti come un
pesce fuor d'acqua
Eumona: questo in parte e vero... la maggioranza della gente e cattiva o stupida, ma non tutti gli
umani sono così, la fuori ci sono anche tante persone buone e gentili... non bisogna generalizzare,
gli umani non sono tutti cattivi o malvagi... ricordati Midrassa, non bisogna mai generalizzare, non
bisogna MAI fare di tutta l'erba un fascio, gli umani non sono TUTTI cattivi o malvagi, non sono
TUTTI imbecilli o deficienti, l'umanità e complessa... ed è complicata ed eterogenea... non puoi
banalizzare o semplificare il genere umano in questo modo... non esistono popoli totalmente buoni
o totalmente cattivi...
Midrassa: sarà... ma io quando vivevo nel regno delle Ninfe, non mi risulta che una Ninfa,
rifiutasse la bontà d'animo in maniera testarda e ottusa come fanno gli umani e non mi risulta, che
le ninfe abbiano mai scatenato guerre sanguinose...
Eumona: ma non ci credo che TUTTE le ninfe siano sempre buone, gentili e oneste... non ci credo
che nel popolo delle ninfe, non siano mai state Ninfe cattive o malvage o immorali o deviate, ogni
albero ha sempre le proprie mele marce, ogni gregge di pecore ha sempre la propria pecora nera...
e poi... gli umani sono esseri imperfetti, gli umani non sono creature perfette, la Bontà d'animo e la
nobiltà d'animo esistono solo nelle creature perfette, ma gli umani non sono creature perfette... e
non lo sono nemmeno i giganti e nemmeno le Ninfe...
Midrassa: eh? Nemmeno le Ninfe? Davvero?
Eumona: scusa... poche ore prima, quando mio fratello ha urlato contro il taramaso, insultandolo,
te ti sei arrabbiata moltissimo e stavi quasi per ammazzare rustico, hai provato una furia e ferocia,
che io mai prima d'ora, avevo visto... e prima dicevi che le ninfe sono “dolci e delicate come
fiori”...
Midrassa: già... riguardo a quella sfuriata contro Rustico... io... non so... prendermela in quel
modo... mi è quasi venuto d'istinto! Non so... mi è partito qualcosa dentro di me... io mio sono
arrabbiata... per la prima volta... non mi era mai successo prima d'ora... io... per la prima volta... o
provato... un sentimento negativo... come lo dirò a mia madre? Una ninfa che prova un sentimento
negativo... e qualcosa di inaudito...

ben presto, Midrassa, rendendosi conto che lei, una ninfa, si era arrabbiata, andò in crisi ed iniziò a
piangere, a vergognarsi di se stessa, a provare dentro di sé, un senso di vergogna e imbarazzo...

Midrassa: io mi sono arrabbiata! Che vergogna! Ho perso la pazienza, ma come ho potuto farlo?
Mi sento sporca...
Eumona, allora iniziando a consolare Midrassa, iniziò a parlargli...

“Ma no, non ti devi preoccupare! Arrabbiarsi e una cosa normale... arrabbiarsi e una cosa
naturale, non c'e niente di sbagliato ad arrabbiarsi... e solo un emozione, così come Piangere o
Ridere, sono soltanto emozioni, non ti puoi vergognare o imbarazzare di aver provato un
emozione... vero... arrabbiarsi e un emozione negativa... ma e pur sempre un emozione, non
bisogna soffocare o reprimere le proprie emozioni...”
la giovane ninfa rispose...
“ ma arrabiarsi e una cosa cattiva e malvagia! Una ninfa deve essere pura e candida, deve essere
di puro amore e bontà, una ninfa non può cedere a comportamenti negativi! Arrabbiarsi e una cosa
che fanno solo i mostri o i demoni! Arrabbiarsi non è consono a una Ninfa! Una ninfa deve essere
sempre buona e gentile”
Eumona rispose...
“ma questo non è vero! Non è affatto vero! Tutti ci arrabbiamo! Arrabbiarsi e normale, perdere la
pazienza non c'entra nulla con la cattiveria o la malvagità! Non è perchè uno si arrabbia allora e
cattivo o e malvagio! E una visione stupida e semplice del mondo! Il mondo non funziona così, gli
esseri umani non funzionano così, non è che un umano ti vuole fare del male o ti vuole aggredire
soltanto perchè e arrabbiato, arrabbiarsi non vuol dire per forza essere pericolosi e non vuol dire
per forza, essere cattivi o malvagi...”

) il Segreto del Duca di Poggiano

intanto, nel accampamento dei germanici, tutti si stavano preparando al imminente battaglia che i
germanici, avrebbero combattuto contro l'esercito dei Parnasici e dei Penisolani...

al interno della sua tenda, l'Imperatore Heinken I°, stava leggendo un libro, che si era portato dietro
dalla Germania, un libro, scritto in un insieme di Tedesco e Latino, intitolato “Compendio sulle
Razze Marziali”, che era un Saggio sulle “Razze Marziali”, uno Studio sulle Razze marziali, scritto
in Germania...

l'Imperatore Heinken I°, era affascinato dalle teorie sulle Razze marziali, ovvero, sul idea che
esistessero delle Razze umane, che fossero per natura o per istinto o per inclinazione o per impulso
biologico, adatte o votate alla guerra, che certi popoli avessero capacità o attributi “Marziali”, che
taluni popoli, fossero più capaci alla guerra e al combattimento di altri popoli...

per l'Imperatore Heinken I°, i popoli germanici, erano popoli “Marziali”, popoli che erano molto più
“Marziali” dei popoli della grande penisola...

L'Imperatore Heinken I°, nel suo piano di conquista della Grande Penisola, decide di puntare su una
dottrina militare, ovvero, la dottrina delle “Razze Marziali”, una dottrina secondo cui certe
popolazioni o etnie sarebbero più preddisposti o inclini alla guerra di altri popoli, ritenendo che
alcuni popoli avrebbero migliori capacità militari o combattive di altre,

per l'imperatore Heinken I°, nei territori imperiali del Sacro Romano Impero, ci sono alcuni “Popoli
Marziali”, favoriti dai comandanti imperiali e arruolati in apposite unità militari, questi popoli
Marziali, presenti nel Sacro Romano Impero sono... i Teutoni, i Sassoni, i Prussiani e i Pomerani,
tre popolazioni, originari rispettivamente delle Terre Teutoniche o Teutonia, Sassonia, Prussia e
Pomerania...

per l'Imperatore Heinkein, nelle sue Teorie e dottrine, anche i Norvegesi e gli Svedesi e i Danesi,
sono considerati delle “Razze Marziali”, ritenendo che tutti i Nordici e gli Scandinavi siano di base
una “Stirpe Marziale” o un “Popolo Marziale”, ritenendo che tutti i Biondi o i Nord-Europei, siano
delle stirpi Marziali, più forti e resistenti a livello fisico e muscolare, delle comuni popolazioni
umane, ma sopratutto dei popoli maggiormente adatti alla guerra e ai campi di battaglia, delle armi
viventi, delle vere e proprie armi in forma umana...

per questo, l'Imperatore Heinken I°, nel suo esercito imperiale, fece reclutare un grosso numerosi di
soldati Sassoni, Teutoni, Pomerani e Prussiani, che l'Imperatore Germanico puntava a far diventare
la “Punta di diamante” del Esercito imperiale germanico... allo scopo di rendere invincibile
l'esercito germanico...

questi popoli Marziali, sono di base popoli contadini e rurali, che vivono o nelle campagne o nel
profondo delle Foreste, in zone semi-isolate, lontani dalla civiltà e dalla società, sono popoli
profondamente conservatori e tradizionalisti, popoli fortemente religiosi, alcuni di questi popoli,
sono rimasti legati ai culti pagani germanici, altri invece sono ferventi cristiani...
sono popoli molti patriarcali e profondamente maschilisti, dove il potere e nelle mani del
“Patriarca”, società dove le donne sono relegate in posizioni di secondo piano...

l'Imperatore Heinken, riteneva che i Popoli marziali, fossero “l'asso nella manica” del Impero
Germanico, Heinken I° riteneva che i popoli germanici, avrebbero conquistato e soggiogato il
mondo intero, che i “Popoli Marziali”, sarebbero divenuti i padroni e i dominatori del mondo,
l'imperatore dei Germanici, riteneva che mettendo dalla propria, a proprio favore e vantaggio i
popoli Marziali, l'Impero germanico, avrebbe potuto conquistare e soggiogare le terre d'Occidente e
poi il mondo intero...

l'imperatore dei Germanici, riteneva che se un impero, voleva diventare forte e potente, se un
impero non voleva avere nemici o rivali, bastava doveva basarsi o poggiarsi su delle Razze
marziali, controllando il maggior numero di popoli marziali possibili, poiché i “Marziali”, sarebbero
stati soldati imbattibili e invincibili nei campi di battaglia, per l'imperatore dei Germanici, più un
impero era “Marziale” e meglio era... l'imperatore dei germanici, riteneva che il segreto del
successo di un impero, fosse il fatto che un impero dovesse avere un “Popolo marziale”, una “Razza
Marziale”...
l'Imperatore Germanico, continuava a restare concentrato nella lettura di quel libro...

Intanto... nel accampamento militare del esercito germanico, giunse il Conte Poggiano di
Galambrea, divenuto il maggiore alleato del Imperatore Germanico nella grande penisola...

il Conte Poggiano, assieme a due dei suoi uomini, era partito dal suo palazzo ducale, dove viveva,
nel Ducato di Galambrea, partendo per un lungo viaggio a cavallo, raggiugendo l'accampamento del
esercito germanico, per incontrare di persona, l'imperatore Heinken I°, di cui, Poggiano ne era un
grande ammiratore...

Il Conte Poggiano, poteva controllare a piacimento quel armatura oscura, che aveva trovato nella
caverna in cui era nascosto il gigante oscuro, controllandola tramite un Talismano, che teneva
nascosto, un Talismano oscuro, che racchiudeva al suo interno, l'armatura oscura, nella forma di un
fluido metallico nero, ma nero quanto una notte senza stelle...

il Conte Poggiano, era tornato nella sua forma normale, nella sua comune forma umana, ma teneva
nascosto quel Talismano oscuro e nel momento del bisogno, lo avrebbe usato per causare un opera
di morte e distruzione...

i segreti arcani dei giganti, facevano gola al Duca di Poggiano, ma i segreti dei giganti, erano un
potere troppo grande, troppo vasto e immenso per la comune razza umana... dei segreti arcani, che
se sarebbero finiti nelle mani sbagliate, avrebbero potuto portare la razza umana, al
autodistruzione... a un totale autoannientamento... la razza umana era troppo debole e imperfetta e
“Piccola”, per poter reggere o dominare i segreti arcani del antica razza dei giganti...

il Conte Poggiano, per cercare il “Metallo Purpureo”, aveva organizzato e finanziato una costosa
spedizione, nelle Terre del Levante, precisamente, nelle montagne della Mesopotamia
settentrionale, in un territorio montuoso delle Terre del Levante, nella “Assiria Settentrionale”, per
cercare il “Metallo Purpureo”, un misterioso metallo alchemico, creato secoli e secoli fa, da civiltà
di Razze magiche e di Razze di Titani, antecedenti al avvento stesso della Razza Umana...

l'Assiria settentrionale era una terra di contadini e pastori, un territorio contadino-rurale, un


territorio di montagne e collide aride, una terra abitata da popoli di Montanari, suddivisi in Clan e
Tribù, dove però, c'erano numerosi scheletri di giganti e resti archeologici di antichi palazzi e
fortezze della civiltà dei Giganti...

molti avventurieri, interessati ai segreti della razza dei giganti, si erano avventurati nella Assiria
Settentrionale, alla ricerca di tracce e prove del antica razza dei giganti, ma sopratutto, dei segreti
alchemici e magici del antica stirpe Gigantidea...

la spedizione del Duca di Galambrea, era partita dal Porto di Forlea, una grande e importante
Repubblica Marinara, che si trovava nella costa orientale della Grande Penisola, nel “Mare
Dalmatico” o “Mare Dalmazio”, un grande mare, che faceva parte del “Grande Mare Centrale”...

la spedizione, a bordo di una nave, di una “Caracca”, con tre “Alberi” e Quattro Vele, che salpando
dal porto di Forlea, aveva raggiunto via mare la Fenicea, poiché, nelle terre di Fenicea, erano stati
ritrovati, numerosi resti del antica civiltà Gigantidea e numerosi resti fossili dei Giganti...
in una zona di montagna, gli uomini di Poggiano, trovarono una profonda caverna sotteranea, dove
c'era un intero deposito di armi e armature e Lame, fatte interamente di metallo Purpureo...

così, dopo anni e anni di studi e ricerche sui Giganti, la Civiltà Gigantidea e il Metallo Purpureo, al
interno della tenda del imperatore germanico, il Conte Poggiano, inizia a raccontare al imperatore
germanico, tutta la storia che gira attorno al Metallo Purpureo e alle armi alchemiche che vennero
create da questo metallo...

il Metallo Purpureo e un metallo, che è in grado di ferire e lesionare le carni dei giganti, il Metallo
Purpureo e il “Punto debole” dei Giganti...

nei tempi antichi e ancestrali, nel tempo della “Guerra dei Giganti”, le razze magiche, come le
razze dei Titani, rivali del “Impero dei Giganti”, avevano creato il “Metallo Purpureo”, tramite
conoscenze alchemiche segrete e proibite, come una super-Arma per combattere e spazzare via i
giganti...

durante la “Guerra dei Giganti”, il Metallo Purpureo, venne usato dai Draghi e dai Basilischi e
dalle razze magiche del mondo, per creare e forgiare armi anti-giganti, potenti armi che potevano
uccidere i giganti e potenti armature, che potevano resistere alla forza e alla potenza dei giganti...

fu il Metallo Purpureo, “l'asso nella manica”, che permise ai Draghi e ai Basilischi, di combattere e
sconfiggere i giganti, spazzandoli via e a causare il crollo della “Civiltà Gigantidea”...

il Metallo Purpureo, fu una delle principali cause della caduta dei giganti e ora... Poggiano voleva
consegnare quel Metallo Alchemico ai germanici, per permettere al Imperatore Germanico,
spazzare via il Taramaso...

ma dopo la caduta dei Giganti, i Re e gli Imperatori, sia delle Razze Magiche, che delle Razze
Titaniche, decisero di tenere nascosto e occulto al resto del mondo, l'esistenza stessa del “Metallo
Purpureo, ritenendo un arma troppo forte, un arma troppo potente e devastante, per questo, i
Monarchi delle razze magiche, decisero di nascondere tutti i segreti e conoscenze riguardo al
Metallo Purpureo, arrivando pure a distruggere ogni testo e libro di Alchimia, che descriveva il
metallo e come fabbricarlo, però, le conoscenze sul Metallo Purpureo, non scomparvero
definitivamente, ma vennero custodite gelosamente dai Re e Monarchi delle razze magiche, che
volevano usare il Metallo Purpureo, come una super-arma alchemica, come un arma di distruzione
di massa, un “Arma del apocalisse”, che poteva rendere potente e invincibile, ogni regno, ogni
impero, ogni monarca... ogni guerriero, che avrebbe potuto prendere possesso di quel potente e
temuto metallo alchemico...

fu allora, che avendo ottenuto il metallo Purpureo dal Conte di Galambrea, l'Imperatore Heinken I°,
fece convocare i suoi alchimisti militari, che presero il possesso del “Metallo Purpureo”, che gli
alchimisti imperiali del imperatore germanico, iniziarono a studiare e analizzare in un apposita
tenda, la “Tenda Alchemica” degli alchimisti imperiali germanici...

fu allora, che i Germanici, iniziarono a creare delle armi, ricavate da quel metallo, sopratutto delle
Palle di Cannone e poi delle Spade e delle Alabarde e delle Punte di metallo per le picche...

Per contrastare il Taramaso, l'Imperatore Germanico, decise di convocare nel accampamento


militare, i migliori alchimisti militari del Impero Germanico, che vennero convocati per creare degli
armamenti anti-gigante, che potessero contrastare il Taramaso...

per creare le armi alchemiche anti-giganti, l'Imperatore Germanico, ordinò al Esercito germanico, di
prendere il controllo delle Grandi Fonderie della città di Mandavea, una grande e importante
città, che si trovava nei “Colli Puianici”, un insieme di grandi colline, che si estendevano per molti
Km, delle colline ricche e floride, ricoperte di grandi estensioni di Vigneti e campi agricoli, dove si
producevano Vini e ortaggi, nei Colli Puianici, sulla cima delle più grandi colline, si trovava sempre
una città ben fortificata,

i Colli Puianici, erano dominati dai “Borghi Puianici”, che erano un insieme di città-stato molto
ricche e potenti, che si erano arricchite con il commercio dei vini locali e dei prodotti agricoli locali,
che erano prodotti di alta fattura, merci che erano vendute non solo nella grande penisola, ma anche
nel resto delle Terre d'Occidente e delle Terre del Ponente, dove i prodotti dei Borghi Puianici erano
molto ricercati e rinnomati...

Mandavia faceva parte dei “Borghi Puianici”, non solo, Mandavia era la città più ricca e potente di
tutti i “Borghi Puianici”...

durante l'invasione della Grande Penisola, da parte del impero Germanico, i Borghi Puianici, si
erano alleati tra di loro, formando “L'Alleanza Puianica”, l'alleanza dei Borghi Puianici, che
quando i germanici calarono nei borghi Puianici, incontrarono la forte e tenace resistenza degli
eserciti dei Borghi Puianici...

ma l'esercito germanico, prese il controllo dei Borghi Puianici, sconfiggendo l'esercito Puianico e
conquistando i Borghi Puianici e sopratutto, la Città di Mandavea, che finì soggiogata dai
germanici...

nelle grandi Fonderie di Mandavea, che prima, erano usate dai Mandaviani per forgiare e creare le
armi e armature del Esercito di Mandavia e delle Terre Puianiche, ora, vennero riconvertite dal
Impero Germanico, come Fonderie, messe sotto il controllo degli Alchimisti imperiali e degli
Alchimisti militari Germanici, che usarono le fonderie di Mandavia, per creare le armi alchemiche
anti-taramaso...

nelle fonderie, gli alchimisti germanici, crearono delle Catene alchemiche, delle grandi catene
giganti di grossa stazza, forgiate in uno speciale metallo Alchemico, queste catene alchemiche,
erano catene più forti, potenti e resistenti delle comuni catene, ed erano catene pensate e create
appositamente per catturare i Giganti o creature mastodontiche, esse, erano catene talmente potenti
e poderose, che nemmeno il più forte e potente dei giganti, sarebbe stato in grado di spezzare...

il Potere alchemico, racchiuso nel metallo di quelle catene, era un potere molto forte e poderoso,
che era in grado di piegare e indebolire la forza e la potenza dei Giganti, esse, erano catene, che
potevano indebolire un gigante...

ma l'Imperatore Germanico, come il Duca di Galambrea, non volevano uccidere il taramaso, sia al
imperatore Germanico, che al Duca di Galambrea, il Taramaso gli serve vivo... per studiare e
conoscere meglio la Razza dei giganti, per capire come funziona il metabolismo biologico di un
gigante, per studiare e capire meglio i giganti, per capire quali siano i punti deboli di un gigante e
come ucciderli meglio...
il Taramaso poteva tornare utile ai piani del Imperatore Germanico e del Duca di Galambrea, per
questo, Heinken I° e il Duca Poggiano, non volevano uccidere il Taramaso, ma volevano
catturarlo...
fu allora, che gli alchimisti germanici, si diedero da fare nella creazione delle armi alchemiche
anti-gigante e delle catene anti-gigante...

) la Battaglia nel grande Fiume

i due eserciti, giunsero incontro nella “Pianura Ambronica” o “Piana di Ambrone”, una grande e
immensa pianura, al cui c'entro, c'era un grande fiume, ovvero, il Fiume Ambrone, che era un
grande e importante fiume delle Terre Tusciane...

la Pianura Ambronica, era la più grande pianura delle Terre Tusciane, assieme alla
Pianura Fiorenzana o Val di Fiorenza, che era la grande pianura del Fiume Fiorenzano, il maggiore
fiume che attraversava Fiorenza...

il Fiume Ambrone, aveva un fondale basso, un fondale di ciotoli e ghiaia ricoperti di alghe d'acqua
dolce, il fiume Ambrone poteva essere facilmente attraversato a piedi da chiunque...

la pianura Ambronica era una grande distesa di erba, dove però, c'erano numerose foreste...

l'esercito Germanico, cercava di prendere il controllo della Pianura Ambronica, come del Fiume
Ambrone, per accerchiare completamente la città di Fiorenza e tagliare fuori l'esercito Tusciano, dal
resto del grosso delle forze militari del “Esercito del Alleanza Penisolana” e fare in modo che
Fiorenza e l'esercito Tusciano, fossero tagliati fuori, venendo isolati dal resto della Penisola e
venendo stritolati in una presa a tenaglia...

L'Esercito Parnasico, si basava largamente sulla Magia e i poteri magici, ma sopratutto, sulla Magia
Militare...

se le società degli Umani, nella grande penisola, si erano orientate sul Alchimia, al contrario, le
società Parnasiche, si erano orientate sulla Magia e le forze magiche...

l'Esercito Parnasico, faceva largo uso dei “Maghi Militari”, ovvero, dei Maghi-soldato, provenienti
dalle varie “Razze Parnasiche” delle Terre Parnasiche, i Maghi militari, si basano su un tipo di
magia, creata appositamente per la guerra e il combattimento, ovvero, la “Magia Militare” o
“Magia Bellica” o “Magia Marziale”, che poteva essere conosciuta o praticata, solo dai Maghi
militari o “Maghi Bellici”, che custodivano gelosamente i segreti magici della Magia militare, che
nelle congreghe dei Maghi Parnasici, la magia militare, era una vera e propria magia proibita,
poiché era una magia, che venne creata appositamente dai Re-Maghi Parnasici, appositamente per
la guerra e che andava maneggiata con cura, sennò, avrebbe causato grandi distruzioni o
devastazioni... ci voleva una forte padronanza del essenza magica, per tenere sotto controllo una
Magia militare e ci voleva un Mago professionista o veterano, per tenere sotto controllo una magia
militare...

al contrario, l'esercito Germanico, si basava sugli Alchimisti-Militari, ovvero, degli


alchimisti-Soldato, provenienti dalle più grandi e importanti congreghe alchemiche del “Impero
Germanico”, sopratutto delle Congreghe Alchemiche Militari, delle congreghe di alchimisti,
specializzati in Alchimia militare e create per volere dello stesso imperatore Germanico, tramite un
apposito Editto Imperiale...

le Congreghe alchemiche militari, crearono su larga scala, armi e armamenti alchemici, allo scopo
di rendere forte e potente l'Impero Germanico, creando un “Arsenale Alchemico” per l'Impero
Germanico, allo scopo di rendere forte e potente l'Impero Germanico...

l'Impero Germanico, era divenuto forte e potente negli armamenti alchemici e negli arsenali
Alchemici, poiché, la “Guerra delle Bestie Alchemiche” aveva devastato solo la Grande Penisola,
ma non le Terre Germaniche, che rimasero illese dalla Guerra delle Bestie Alchemiche, poiché le
grandi e poderose catene montuose, che si trovavano a Nord della grande Penisola, avevano tenuto
lontano le Bestie Alchemiche dal resto delle Terre d'Occidente...

per questo, nelle Terre Germaniche, non si giunse mai a un totale bando o divieto del Alchimia
militare o del Alchimia Bellica, per questo, le Terre Germaniche, continuarono a sviluppare senza
sosta, armi e armamenti alchemici, dotandosi di un vero e proprio “Esercito Alchemico”...

esistevano due tipi di alchimisti militari nel esercito Germanico:


Alchimisti Magisterici: un Alchimista, esperto di Alchimia militare, ma che si focalizza sulla
creazione di armi e armamenti alchemici e sulla creazione di “Polveri Alchemiche” e
“Metalli Alchemici” in appositi laboratori alchemici militari, creati appositamente per applicazioni
belliche-militari...
Alchimisti da Combattimento o Alchimisti da Battaglia: alchimisti che combattono direttamente
nei campi di battaglia, generando da appositi guanti o gioielli alchemici o talismani alchemici, dei
“Campi di forza” o Masse di “Essenza Alchemica”, una potente forza energetica, che viene generata
dai “Gioielli Alchemici” e dai “Talismani Alchemici”, l'Essenza Alchemica, una forza energetica,
potente e devastante e che può essere controllata solo dagli Alchimiti da Battaglia...

Il Taramaso, allora, circondato dai guerrieri Parnasici, indossò la sua armatura pesante, ben dipinta e
decorata e si preparò al combattimento...

quando la battaglia stava per iniziare, l'Imperatore Germanico e il Duca Poggiano, notarono che il
Taramaso, indossava una potente e poderosa armatura, cosa che lasciò colpiti e spiazzati sia
l'Imperatore Germanico, che il Duca Poggiano, che non si aspettavano che il Taramaso, disponesse
di un armatura così potente e poderosa e non si aspettavano nemmeno che il Taramaso, potesse
disporre una vera e propria armatura da combattimento, non credendo nemmeno fosse possibile
fabbricare un armatura per giganti...

Imperatore Germanico: per tutti i Lupi della foresta nera! Quel gigante guerriero dispone un
armatura! Per di più, un armatura migliore della mia! E io ho dovuto pagare una fortuna, per
realizzare la mia armatura intarsiata e decorata!
Duca Poggiano: incredibile! i Parnasici sono riusciti a forgiare un armatura per un gigante!
Questa proprio non me lo aspettavo!
Imperatore Germanico: maledizione! Questo e un bel problema! Il gigante corazzato ora ci darà
molti più problemi!
Duca Poggiano: oh, per l'armatura non ti preoccupare! Il Metallo Purpureo e un metallo
alchemico, che può bucare anche la più resistente e coriacea delle armature...

-
ben presto... la battaglia ebbe inizio...

gli artiglieri del esercito germanico, puntando le batterie dei cannoni, contro il lato del fiume,
controllato dalle forze Parnasiche e Penisolane, iniziò i cannoni in fretta e furia, con delle palle di
cannone alchemiche, forgiate di metallo alchemico, palle al cui interno, avevano una polvere
alchemica nociva e venefica, poi, gli artiglieri fecero fuoco, con raffiche di cannonate, che
bersagliarono il lato del fiume, controllato dalle forze parnasiche...

una pioggia di palle di cannone, travolse le forze parnasiche, colpendo numerosi soldati parnasici,
che travolti dalle cannonate e dalle poderose esplosioni, causate da quest'ultime, volavano in aria o
finivano scaraventati in lontananza o finivano massacrati o fatti a pezzi dalle esplosioni delle
cannonate...

ma il Taramaso, mettendosi di schiena, si mise a parare e fermare la pioggia di cannonate,


comprendo i soldati parnasici, con la sua schiena, che faceva da grande muraglia in forma umana,
che fermava le palle di cannone, che esplodevano o rimbalzavano, causando una grande pioggia di
scintille metalliche, sul armatura del Taramaso...

i soldati Parnasici, attraversarono di massa il grande fiume, dal fondale basso, cercando di assaltare
la sponda del fiume, controllata dalle forze germaniche...

i soldati Germanici, schierarono una lunga e poderosa fila di Archibugieri, che caricarono i loro
archibugi, puntarono tutti contro i soldati parnasici e penisolani, che stavano attraversando il grande
fiume, gli archibugieri germanici, con il sudore freddo e il massimo della concentrazione, tenevano
i loro archibugi, carichi e puntati contro i soldati parnasici e i soldati penisolani, che urlando e
gridando a squarciagola, armati delle loro spade, alabarde e asce da guerra, stavano correndo a
perdifiato, cercando di raggiungere la sponda del fiume, controllata dalle forze germaniche...

il comandante dei soldati germanici, che dava gli ordini alla fila degli archibugieri germanici, iniziò
a gridare gli ordini di combattimento, agli archibugieri, mentre i soldati Parnasici, assieme ai soldati
penisolani, si stavano lanciando nel assalto...

“SOLDATI! CARICAREH! PUNTAREH!!! FUOCOOOOOHHHH!!!” gridò a squarciagola il


comandante germanico, ordinando al istante agli archibugieri, di fare fuoco...

al ordine di sparo, gli archibugieri germanici, scatenarono una tempesta di fuoco e proiettili
alchemici, contro i soldati-arpia

Midrassa, allora, cercò di proteggere i soldati parnasici, generando con la sua magia, una muraglia
d'acqua, generata dal acqua del fiume, ma i proiettili, di cui erano armati gli archibugi dei
germanici, erano dei Proiettili alchemici, degli speciali proiettili per archibugi, ricavati da Metalli
Forgiati e creati da appositi Alchimisti militari, che lavoravano per conto del imperatore
Germanico...

i proiettili alchemici, erano proiettili anti-Magia, ovvero, proiettili che erano in grado di forare e
bucare le barriere magiche e i campi di forza magici, poiché, il metallo alchemico, era in grado di
respingere e contrastare la Magia,

per questo, la pioggia di proiettili alchemici, trapassò facilmente, la muraglia d'acqua, bucandola e
poi travolgendo i soldati Parnasici e penisolani, uccidendone molti,

“ma... ma cosa...” disse Midrassa rimanendo spiazzata, non aspettandosi che i proiettili degli
archibugi, fossero in grado di bucare la muraglia d'acqua magica evocata dalla principessa Ninfa...

“Maledizione!” Gridò Adai “i germanici dispongono di armi anti-magiche! Possono facilmente


contrastare le magie Belliche! Questa non ci voleva proprio!”
“ora si, che sarà un bel problema, contrastare i germanici!” disse Rustico...

mentre gli spari degli archibugi dei soldati germanici, travolgevano i soldati parnasici e penisolani,
con una pioggia di proiettili... i soldati germanici, caricarono di nuovo i cannoni, facendo fuoco,
puntando i cannoni, contro l'esercito Penisolano, che stava cercando di attraversare quel fiume dal
basso fondale...

i Cannoni iniziarono nuovamente a fare fuoco, scatenando un bombardamento contro i soldati


parnasici, ma il Taramaso, reagì, facendo da scudo, con la sua armatura, che faceva da muraglia
vivente, proteggendo i soldati e trattenendo le palle di cannone...

ma questa volta, però, i soldati germanici, avevano caricato i cannoni, con delle palle di cannone
alchemiche...

i soldati germanici, stavolta fecero nuovamente fuoco, ma con i cannoni caricati con le palle di
cannone, fatte di metallo alchemico...

i soldati Parnasici e Penisolani, vennero bombardati da una pioggia di fuoco, delle palle di cannone
alchemiche...

ma le palle di cannone alchemiche, erano più forti e potenti delle comuni palle di cannone di
metallo, stavolta, quando le palle di cannone alchemiche, bersagliarono l'armatura del taramaso,
causando grandi esplosioni, quelle palle di cannone, giunsero a lesionare e rompere in alcuni punti,
l'armatura del Principe gigante...

le palle di cannone alchemiche, bucando l'armatura del Taramaso e lesionando la carne e muscoli
del Taramaso, ferendolo lievemente...

ma le palle di cannone alchemiche, erano abbastanza forti e potenti, da causare potenti fitte di
dolore al taramaso, che iniziò a urlare dal dolore

“DAAAARRRGGHHH!” Gridava il Taramaso

ma malgrado quelle fitte di dolore, il Taramaso non si perse d'animo, raccolse a sé tutte le sue forze
e tornò a contrattacco, incurante delle palle di cannone alchemiche, che lo stavano bersagliano e che
stavano indebolendo la sua armatura da gigante...

il preda alla rabbia, il Taramaso, corse a perdifiato, lanciandosi contro le posizioni dei cannoni
germanici

i soldati germanici, che stavano ai cannoni, ritrovandosi il principe gigante, che correva a perdifiato
verso di loro, facendo tremare il terreno, come una montagna dotata di gambe che correva,
scapparono via a gambe levate, per essere evitati di essere travolti dalla potenza massiva di quel
gigante...
i soldati germanici, in preda al terrore, abbandonarono i cannoni, fuggendo via a gambe levate,
mentre il Taramaso, raggiunti i cannoni, prima li prese a calci, facendo volare in aria i cannoni e
poi, il principe gigante prese a pugni quei cannoni, danneggiandoli...

i calci e pugni del taramaso, furono talmente potenti, da scaraventare dei cannoni, facendoli volare
in aria e scaraventandoli contro i soldati germanici,

questo permise di mettere fine al bombardamento dei germanici, contro i soldati parnasici e
penisolani,

poi il taramaso, afferrò uno dei cannoni, con la sua mano da gigante e lo lanciò contro la fila dei
fucilieri germanici, con i cui archibugi e spingarde, stavano bersagliando i soldati parnasici e
penisolani...

i fucilieri germanici, con orrore, videro davanti a loro, un cannone di grossa stazza, che scaraventato
in aria dal Taramaso, stava volando verso di loro, alla velocità di un fulmine...

tra i soldati germanici, si diffonde il panico e il terrore...

“VIA! UN CANNONE CHE VOLA! SCAPPIAMO! IL CANNONE STA PER VENIRE CONTRO DI
NOI!!!”

i Fucilieri germanici, scappando via a gambe levate, in preda al panico, buttarono i loro archibugi a
terra, fuggendo lì dove potevano scappare, per sfuggire da quel cannone, che lanciato in aria, stava
ora per travolgerli...

ma i fucilieri germanici, vennero colpiti e travolti, da quel cannone volante, scaraventato dal
principe dei giganti...

Poi, il Taramaso, iniziò a devastare le postazioni dei cannoni germanici, afferrando quei cannoni e
poi lanciandoli contro l'esercito germanico, che si ritrovò travolto da una pioggia di cannoni...

ben presto, una pioggia di cannoni, giunse addosso al esercito germanico... travolgendo e
schiacciando numerosi soldati germanici...

i soldati Parnasici e Penisolani, dopo che il Taramaso, aveva spazzato via, sia i cannoni del esercito
germanico, che lo schieramento dei fucilieri germanici, esultarono e poi, si lanciarono in un
poderoso attacco, raggiungendo la riva del fiume, controllata dal esercito germanico e ingaggiando
un furioso combattimento...

ben presto, quella pianura fluviale, divenne un unico e immenso campo di battaglia, i germanici,
lottavano per mantenere il controllo della propria sponda del fiume, mentre
l'alleanza Penisolani-Parnasici, lottava per conquistare e impadronirsi di quella riva del fiume...

fu allora, che la battaglia, iniziò ad infuriare tra i Germanici e i Penisolani, una battaglia senza sosta,
un furioso combattimento...

in quel combattimento, si lanciò anche Midrassa, che evocando i poteri magici del acqua e del
vento, iniziò a colpire e bersagliare numerosi soldati germanici, travolgendoli e investendoli con
masse di Acqua e Aria e foglie, evocate dalle mani e dalle braccia di Midrassa...

allo stesso tempo, anche Rustico e Adai, si lanciarono nel combattimento, combattendo con le loro
spade, contro i soldati germanici...

anche nella furia di quella battaglia, Rustico e Adai, non vollero abbandonare il Taramaso, non
vollero lasciare da solo il Principe dei giganti, anche in quella battaglia furiosa, gli amici del
Taramaso, volevano dare una mano al principe dei giganti ed aiutarlo in quel furioso
combattimento...

il Taramaso, si lanciò come una furia, urlando a squarciagola, nel campo di battaglia...

ma l'assalto impetuoso del Taramaso, aveva però, mandato a monte, tutti i piani di battaglia e le
strategie del Impero Parnasico...

Generale Penisolano: Stupido gigante! Che cavolo sta facendo?


Generale Satiro: ma... ma quel gigante e pazzo, oppure e stupido?

il Taramaso, era un giovane gigante, ma era molto ingenuo... nella sua testa, il Taramaso era
convinto che il mondo funzionasse, come nei Poemi Cavallereschi o nelle Fiabe o nei Poemi
mitologici, che il Taramaso da bambino, leggeva rinchiuso nelle mura del suo palazzo...

il Taramaso, era convinto che una persona pura e nobile d'animo, fosse sempre invincibile o
imbattibile, che se un guerriero, avesse sempre avuto l'amore, la nobiltà d'animo e l'onore e a lealtà
dalla sua parte, essi, avrebbe sempre vinto e trionfato...

ma il Taramaso, fece un errore madornale... ovvero, buttarsi troppo in profondità nel area del campo
di battaglia, controllata dalle forze nemiche, con il Taramaso, che si ritrovò circondato dai soldati
germanici...

Fu allora, che il Taramaso, si ritrovò attaccato da un gruppo di misteriosi soldati, dei soldati dai
lunghi abiti neri e delle spesse armature, con degli elmi dalle corna di cervo e di Toro, degli elmi
che erano modellati, per essere simili alla testa di un cervo o di un toro...

quei guerrieri, indossavano delle pellicce di orso e di lupo e avevano collane di ossa di Orso e di
Lupo... quegli strani e misteriosi guerrieri, sembravano una via di mezzo tra dei guerrieri barbari e
dei cavalieri che si erano sperduti in una foresta, regredendo a uno stadio primitivo...

quei guerrieri, erano dei “Cacciatori di Giganti”, di una Tribù di cacciatori di giganti, che viveva
nelle montagne e foreste della Boemia, un regno che faceva parte integrante del Impero
Germanico...

quei Cacciatori di Giganti, erano stati pagati a peso d'oro, dal imperatore germanico, per dare la
caccia al Taramaso e ucciderlo...

i Cacciatori di Giganti, erano dei guerrieri professionisti e dei guerrieri molto temuti e rispettati
nelle terre di Boemia, sopratutto, dalla gente comune, poiché, i Cacciatori di giganti, erano guerrier
formidabili, che dopo aver completamente sterminato tutti i “Giganti Selvatici” delle terre di
Boemia, si erano arruolati come soldati Mercenari d'elitè, nel esercito Imperiale Germanico,
formando una “Compagnia di Ventura”, nel esercito Imperiale Germanico, che aveva ingrossato le
sue file, con numerosi Eserciti mercenari e “Compagnie Mercenarie”, che pagate a peso d'oro dal
imperatore germanico, affiancavano l'esercito imperiale germanico...

ma quando i Cacciatori di giganti, chiamati anche “Sterminatori di Giganti”, vennero a sapere del
Taramaso, partirono per la Grande penisola, alla ricerca del principe dei giganti, del ultimo dei
giganti rimasti al mondo, per vantarsi con orgoglio, di aver ucciso l'ultimo gigante al mondo...

un gruppo di cinque cacciatori di giganti, dotati di ganci metallici, simili a un grosso amo da pesca,
da di grossa stazza... e armati con lunghi spadoni e asce, si lanciarono urlando contro il principe dei
giganti...

due dei cacciatori di giganti, lanciarono i ganci ricurvi accuminati, prima roteando in aria quei ganci
accuminati e poi lanciandoli contro le braccia del Taramaso, cercando di tenere fermo il Taramaso
per le braccia,

poi, tre dei cacciatori di giganti, urlando a squarciagola, corsero a perdifiato contro il principe dei
giganti, sfoderando le loro spade e asce e cercando di colpire il Taramaso ai piedi e alle gambe, per
indebolirne i piedi e le gambe, in modo da “spezzare le gambe” al taramaso...

i cacciatori di giganti, si muovevano con mosse agili e acrobatiche, muovendosi rapidi come dei
fulmini...

il Taramaso, cercò di colpire quei cacciatori di giganti, schiacciandoli con tutta forza o colpendoli
con dei calci poderosi, ma quei cacciatori di giganti, erano agili e veloci e così, riuscivano a
schivare ed evitare i calci e i pestaggi del principe dei giganti...

sfoderando le loro spade e asce, i cacciatori di giganti, si lanciarono sui piedi e le gambe del
taramaso, colpendole con tutta forza con le spade e le asce, facendo ferire e sanguinare i piedi del
Taramaso, che iniziò ad urlare dal dolore, sentendo delle immense fitte di dolore ai piedi e alla parte
inferiore delle gambe...

lo scopo dei cacciatori dei giganti, era quello di troncare i tendini dei piedi del Taramaso, in modo
da “sganciare” i piedi dalle gambe e così, far cadere a terra il Taramaso, rendendolo debole e
incapace di muoversi... almeno... questo era il piano dei cacciatori di Giganti, per uccidere il
Taramaso...

ma il Taramaso, reagì con tutta forza, infuriandosi e abbandonandosi al ira, raccogliendo tutte le
forze a sé e iniziando a dimenare le braccia, trascinando al suolo i due cacciatori di giganti, che non
riuscivano più a trattenere con la loro forza fisica-muscolare le braccia del Taramaso, non riuscendo
più a tenere immobili le braccia del principe dei giganti, uno dei cacciatori di giganti, che stringeva
una delle funi, venne scaraventato in aria, volando in aria e poi precipitando al suolo, schiandantosi
contro la superficie del prato, l'altro cacciatori di giganti, invece, venne trascinato a forza per la
superficie del prato e poi, lanciato a tutta velocità, contro un gruppo di soldati germanici,
travolgendoli...
poi, il Taramaso, afferrò uno dei cannoni dei soldati germanici, che si trovava abbandonato nel
prato, lo afferrò con tutta forza e lo usò per colpire uno dei cacciatori di giganti, massacrandolo
completamente...

“YAAAAARRRRGGGGHHHH!!!!” si mise a urlare il taramaso a squarciagola...

poi, il Taramaso, gettò via quel cannone, completamente sporco di sangue e poi, sferrò un poderoso
pugno contro un altro cacciatore di giganti, schiacchiandolo completamente...

un cacciatore di giganti, rimasto, afferando uno spadone a due mani, riuscì a trafiggere la mano del
Taramaso, infilzandola con tutta forza, ma il Taramaso, però allontanò la mano in tempo e quel
cacciatore di giganti, si ritrovò disarmato, poiché, non aveva fatto in tempo a sfilzare via la spada
dalla mano del Taramaso...

“EYAAAAARRRRGGHHH!” gridò nuovamente il Taramaso, in preda alla rabbia e alla furia


guerriera...

il Taramaso, allora, con l'altra mano, sferrò un pugno talmente potente e poderoso a quel cacciatore
di giganti, che il corpo di quel cacciatore di giganti, finì letteralmente spiaccicato sul pugno chiuso
del Taramaso, come un Frutto troppo maturo, spiaccicato contro una parete...

poi, dopo aver spazzato via i cacciatori di giganti, il Taramaso, ancora infuriato, sfiatando dal naso
come dei potenti geyser, con il cuore che gli pulsava a mille, si fermò un attimo, mentre attorno a
lui infuriava la battaglia...

il Taramaso, allora, vedendo che aveva uno spadone a due mano, piantato nel palmo della mano, si
staccò via quello spadone a due mani, dal palmo della mano, come per levarsi via una spina
fastidiosa e irritante dalla mano, quando la spada fu levata via, dal palmo della mano del principe
dei giganti, spruzzò del sangue dalla ferita...

quello spadone a due mani, cadde vicino a un soldato germanico, piantandosi al suolo come una
lancia, mancandolo per un soffio, cosa che fece sudare freddo a quel soldato germanico...

il Duca di Galambrea e l'Imperatore Heinken, si misero a commentare il combattimento dei


cacciatori di giganti contro il Taramaso...

Heinken I°: dannazione! Il governatore della Boemia, mi aveva assicurato, che questi erano dei
cacciatori di giganti professionisti!
Duca di Galambrea: bah! Questi “Cacciatori di giganti” fanno davvero pena!
Heinken I°: per gli dei Germanici! Quel principe gigante e più potente e forte di quanto pensassi!
Ma non ti preoccupare! Ho ancora una carta da giocare!
Duca di Galambrea: se vogliamo vincere questa battaglia e levarci di torno quel gigante, dovrai
tirarla fuori al più presto quella carta che vuoi giocare!

Allora, dal esercito dei germanici, emersero dei soldati con delle corazze pesanti e spesse, armate
con delle lunghe alabarde, forgiate con il Metallo Purpureo, che si radunarono in gruppo, seguendo
gli ordini di un comandante militare, mettendosi a cerchio e poi, cercando di attaccare il Taramaso,
aggrendendolo, puntandogli addosso quelle alabarde e cercando di trafiggerlo...
quei soldati, corazzati, erano il corpo degli “Infilzatori”, un corpo speciale di soldati d'elitè del
esercito imperiale germanico, creato dal Imperatore Heinken I°, come corpo di soldati anti-giganti,
per combattere i giganti, ma sopratutto, il Taramaso...

gli Infilzatori, erano pesantemente corazzati, con armature metalliche, molto più pesanti e spesse,
delle comuni armature da combattimento, che usavano i soldati germanici nei campi di battaglia, gli
infilzatori, erano armate con alabarde, dalle aste di legno, più lunghe delle comuni alabarde e
forgiate non con il comune metallo, ma con il metallo Purpureo, che era in grado di indebolire e
intossicare i giganti...

il Metallo Purpureo, era in grado di indebolire un gigante e di assorbire e vampirizzare l'energia


corporea di un gigante, il Metallo Purpureo, era un metallo tossico per i giganti... un metallo che
poteva intossicare i giganti...

fu allora, che i dieci soldati, con la corazza pesante e le alabarde, dalle aste di legno, più lunghe e
robuste di quelle delle comuni alabarde, assaltarono il Taramaso...

quelle alabarde, erano state creata appositamente dal esercito imperiale germanico, per combattere e
trafiggere i giganti, esse, erano delle Alabarde anti-Gigante...

i soldati, dalle spesse armature, erano soldati germanici, molto muscolosi e resistenti fisicamente,
reclutati tra i soldati più forti e muscolosi del esercito imperiale germanico, che erano addestrati, per
trafiggere e penetrare a tutta forza, il corpo muscolare di un gigante...

i soldati, puntando le alabarde contro il corpo del taramaso, iniziarono a correre a perdifiato,
urlando a squarciagola, in direzione del principe dei giganti...

il Taramaso, allora, iniziò a difendersi, bersagliando di pugni e calci gli Infilzatori...

il Taramaso, tirò un poderoso calcio, contro un infilzatore, colpendolo talmente forte, con una forza
talmente poderosa, che l'armatura del infilzatore, venne piegata e sfondata e l'infilzatore, venne
scaraventato a una grande distanza, a una velocità immensa, volando in aria...

il Taramaso, però, sfiorando con la mano, una delle alabarde, fatte di Metallo Purpureo, si ferì
tramite un taglio, il Taramaso, si rese conto allora, che quelle alabarde, potevano facilmente bucare
e lesionare la pelle e la carne di un gigante...

ma il Taramaso, continuò lo stesso a lottare, combattendo furiosamente contro gli Infilzatori...

il Taramaso, uccise un altro infilzatore, colpendolo con un pugno talmente forte, che l'Infilzatore,
finì letteralmente schiacciato dal pugno del Taramaso, schiaccandone anche l'armatura, assieme al
soldato, lasciandoci una grossa possa di sangue schizzato nel prato, assieme a una poltiglia di carne
e metallo...

il Taramaso, in preda alla rabbia e alla furia, colpì un altro Infilzatore, talmente forze, che la parte
superiore del suo corpo, venne spazzata via e staccata dal resto del corpo, lasciandone solo la parte
inferiore, tra cui il bacino e le gambe, con la parte superiore del corpo, che rotolava in lontananza
nel prato... rotolando via come un barile pieno di carne, che schizzava sangue ovunque...

ma un infilzatore, riuscì a trafiggere il Taramaso con un alabarda, colpendolo al fianco di una


gamba e un altro infilzatore, colpì il Taramaso, colpendolo alla schiena...
il Taramaso, si mise a gridare, sentendo delle fitte di dolore, ma reagendo, afferrando un infilzatore
con la mano, stringendo forte l'infilzatore nella sua mano e poi lanciando in lontananza l'Infilzatore,
che scaraventato in aria, volò sopra le teste del Re Heinken I° e del Duca di Galambrea, che
dovettero chinare le teste e mettersi al riparo, per evitare di essere colpiti dal Infilzatore... quel
infilzatore, volò talmente lontano, a una velocità talmente poderosa, che si andò a schiantare contro
un albero, spaccandolo in due...

mentre il Taramaso, colpì l'altro infilzatore con un calcio talmente forte, che l'infilzatore si ritrovò a
rotolare per il prato, rimbalzando sulla superficie del prato, travolgendo numerosi soldati germanici,
come un grosso macigno metallico in forma umana, che travolgeva e schiacciava numerosi soldati
germanici...

un Infilzatore, provò ad attaccare il Taramaso, puntando l'alabarda contro il pugno del principe
gigante, ma il Taramaso, colpì l'alabarda con un pugno talmente forte, da far spaccare in due l'asta
del Alabarda, facendola roteare in aria e poi trafiggendo il prato, l'infilzatore, notando che l'asta del
alabarda, si era spezzata, gettò via l'asta del alabarda e in preda al terrore e alla paura, scappando via
a gambe levate...

ma altri Infilzatori, cercavano di attaccare il Taramaso, per infilzarlo con quelle Alabarde e il
Taramaso, continuava a combattere e a difendersi...

A sorpresa, un soldato germanico pesantemente corazzato, con una spessa armatura nera, afferando
una picca, la usa per colpire il Taramaso, trafiggendolo al altezza del Rene, penetrando la spessa
armatura del Taramaso e ferendo gravemente il principe gigante...

questo fa urlare e gridare dal dolore, il Taramaso, che sentendosi travolto da una fitta e immensa
fitta di dolore, si piega in due, in preda alle convulsioni e cade a terra, provando atroci sofferenze,
sentendo un dolore che non aveva mai provato prima d'ora,

“DAAAAAAAARRRRRGGGHHHHH!!!” si mise ad urlare disperato il Taramaso, dalla fiumana di


dolore che gli travolgeva il corpo...

il Taramaso finì ferito dalla Picca dalla punta di Metallo Purpureo, ma il Taramaso, raccolse le sue
forze ed energie, si staccò l'alabarda, fatta di metallo purpureo, dal suo corpo e con poderoso pugno,
colpì il soldato corazzato, scaraventandolo in lontananza...

Intanto, mentre la battaglia infuriava, Adai, si lanciò nel combattimento, sfoderando una Spada
Parnasica, ovvero, una Spada magica, la cui lama era forgiata, con un metallo magico, diffuso nelle
Terre Parnasiche, ovvero,
Metallo Volsceo, un metallo magico, che veniva usato per creare le armi magiche degli Eserciti
Parnasici, le armi create con il Metallo Volsceo, facevano parte della Magia Parnasica e del
Arsenale magico dei Regni Parnasici...

la Spada Volscea di Adai, generava un forte e potente campo di essenza magica, che permetteva alla
spada di adai di piegare e spezzare le spade e le armature dei soldati germanici...

con la sua spada magica, Adai riuscì a tener testa a numerosi soldati germanici, uccidendone molti,
Adai, nel combattimento, si distinse come una satira guerriera abile e tenace...

Adai, allora, rivelandosi un abile combattente, iniziò a massacrare numerosi soldati germanici,
facendoli a pezzi con la sua spada magica, causando numerosi morti tra i soldati germanici, che
facevano sempre più fatica a tenere testa ad Adai...

Adai, era una giovane donna, una donna forte, che voleva dimostrare al popolo dei Satiri, che una
donna poteva essere guerriera e combattiva quando un uomo...

il Duca di Galambrea, guardando con preoccupazione, i soldati germanici, bersagliati dai cannoni
lanciati in aria dal Taramaso e guardando la battaglia che infuriava tra l'Esercito Germanico e
l'esercito alleato Penisolano-Parnasico, iniziò ad Innervosirsi, fu allora, che il Duca di Galambrea,
disse “maledizione! Quello stramaledetto gigante, ci sta massacrando l'esercito, le truppe
rischiano di essere messe in rotta! Qui rischiamo davvero di perdere la battaglia!”

Ma mantenendo la calma e la compostessa, l'imperatore germanico, rispose...


“stai calmo! Resti tranquillo... ho l'asso nella manica...”
“ma... ma... Quale asso? Quel gigante ci stà massacrando l'esercito???? qualunque sia questo
“asso nella manica”, sarebbe meglio tirarlo fuori... AL ISTANTE” disse il Duca di Galambrea
“uffa! Che fretta!” rispose l'imperatore germanico

fu allora, che l'imperatore germanico, alzò il braccio e aprì la mano e poi... con un gesto della sua
mano, l'imperatore Germanico, ordinò ai suoi uomini, di salire sui carri, nascosti in una foresta lì
vicino...

fu allora, che dalla foresta, vicino a quella pianura fluviale, ne uscirono dei carri, trainati ognuno da
più di venti cavalli, robusti e muscolosi, che trainavano dei grossi carri, armati con delle Balliste di
grossa stazza, armati con dei rampini e delle fiocine...

sbalordito, il Duca di Galambrea, osservando quei carri, disse...

“ma... e quelli che cosa sono?”


l'imperatore Germanico rispose, osservando quei carri, che uscivano dalla foresta...
“quelli sono carri, dotati di soldati specializzati nella caccia ai giganti! Sono carri armati con armi
alchemiche, che possono neutralizzare la forza e potenza muscolare di un gigante, controllati da
appositi soldati specializzati... non preoccuparti... ero pronto anche a questa evenienza, sapevo
bene che quel gigante, mi avrebbe causato numerosi problemi, per questo, mi sono preparato per
tenergli testa...”

fu allora, che quei grossi e poderosi carri, trainati da cavalli muscolosi e poderosi, si lanciarono in
una corsa a perdifiato nel campo di battaglia...

i soldati, che pilotavano quei carri, erano sia alchimisti militari del Impero Germanico, che soldati
d'elite del Esercito Imperiale Germanico, che dei Cacciatori di Giganti, che gli uomini del
imperatore germanico, aveva trovato in un insieme di Clan e Tribù, che risiedevano nei monti
Metalliferi, una catena di montagne tra la Germania e la Cechia e dei Monti Orlicke, delle montagne
situate nelle terre orientali della Cechia

quei Clan e Tribù di cacciatori di Giganti, erano chiamati “Uccisori di Giganti” (ovvero
Obří Zabijáci in lingua Ceca) o “Cacciatori delle Foreste”, ed erano clan e tribù di Montanari e di
abitanti delle Foreste e delle Montagne, che vivevano lontano dalla civiltà e dai centri urbani,
vivendo di agricoltura e pastorizia...

i Cacciatori delle Foreste, erano abili nella caccia ai giganti, uccidendo numerosi Giganti selvatici,
che si aggiravano per le foreste e montagne delle terre di Cechia e delle Terre della Slesia, terre
dove i giganti selvatici, erano molto diffusi...

i Cacciatori delle Foreste, erano divenuti ricchi e potenti, facendosi pagare a peso d'oro, dai villaggi
locali e dalle città, per difendere e proteggere, quei villaggi e città, dagli attacchi, da parte dei
Giganti Selvatici...

i cacciatori delle Foreste, diventarono talmente abili nel uccidere i giganti, che i giganti Selvatici,
scomparvero letteralmente dalle terre di Cechia e dalle Terre di Slesia...

gli uomini del Imperatore Germanico, erano riusciti a convincere quei cacciatori di Giganti,
pagandoli a peso d'oro, per dare la caccia al Taramaso e ucciderlo...

fu allora, che dopo che i Cacciatori delle foreste, del Clan di Jiriav, vennero a sapere che il
Taramaso, si aggirava per le terre Penisolane e che c'era ancora un gigante vivo in circolazione, i
cacciatori di Giganti del Clan di Jiriav, affiancati dal Esercito imperiale Germanico, partirono per la
grande Penisola, per cercare il Taramaso e ucciderlo...

fu allora, che dalla foresta, vicino alla pianura fluviale, uscirono ben dieci grossi e poderosi carri,
trainati da dei cavalli muscolosi e poderosi, una razza equina, che non c'era nelle terre della grande
Penisola...

i carri erano trainati da dei “Cavalli Einherhausen”, una Razza equina, diffusa nelle montagne del
Austria, una razza di cavalli grossi e muscolosi e allo stesso tempo, rapidi e veloci nella corsa,
cavalli usati per trainare le merci pesanti e che i popoli montanari delle Terre Austriache, usavano
per trainare i grossi carri...

ma gli amici del Taramaso, rimasero spiazzati, nel vedere quei carri, che uscivano dalla foresta e
che si dirigevano verso il Taramaso

“ma...ma cosa sono quelli?” disse Rustico, osservando quei carri, non aspettandosi che quei carri,
uscissero dalle foreste...
“che... che strani carri! Non ho mai visto dei carri simili, prima d'ora!” disse Adai, vedendo per la
prima volta, quei carri...

i carri, trainati dai cavalli Einherhausen, correvano a perdifiato, correndo rapidi e veloci nel campo
di battaglia...

seguendo gli ordini di un comandante, che stava su uno dei carri, i cinque carri si misero in
formazione, muovendosi in maniera sincronizzata e creando una formazione a cerchio, attorno al
Taramaso...

-
Dopo che il Taramaso, era stato ferito dal colpo causato dal alabarda, un gruppo di soldati, con delle
tute di cuoio nero, a bordo di alcuni carri, trainati da cavalli, che corrono a perdifiato, armati con
delle Baliste montate sopra i carri, dove erano caricati dei dardi, collegati a delle grosse catene
alchemiche...

ma malgrado avesse quella ferita sanguinante, nel fianco, vicino alla gamba, ferita che il Taramaso,
aveva coperto con la sua mano, cercando di trattenere l'uscita del sangue, il Taramaso, manteneva
però la calma e il sangue freddo e cercava di combattere quei carri...

i soldati, che pilotavano le balliste armate con le fiocine e i Rampini, puntarono contro le gambe e le
braccia del Taramaso, mantenendo la calma e il sangue freddo...

il comandante, che guidava la formazione dei carri, diede l'ordine di sparare ai soldati che
controllavano le Balliste...

“Soldati, Puntare! SPARARE!!!” gridò il comandante dei carri per la caccia al gigante...

fu allora, che i soldati, che controllavano le baliste, spararono al istante, le fiocine e i rampini,
contro il principe gigante, colpendone le Braccia e le Gambe, per tenerlo fermo e immobilizzarlo...

le baliste, montate sui carri, sono controllate da dei soldati germanici, dei soldati d'elitè,
specializzati nella cattura dei giganti, i soldati d'elite, indossano abiti, che comprendono un
armatura e una corazza, assieme ad abiti di cuoio duro e spesso, i soldati sono mascherati, una
maschera che mette insieme, una maschera di Cuoio e un elmo corazzato...

le baliste, sono armate con dei dardi pesanti e ingombranti, a cui sono agganciate le catene
alchemiche, i Dardi sono simili a una via di mezzo tra una Fiocina, un Arpione e un Rampino, che
vengono sparate dalle balliste dai soldati, l'Arpione-Rampino colpisce e si aggancia alle braccia e
alle gambe del Taramaso e al resto del corpo del giovane gigante guerriero, cercando di paralizzarlo
e di catturarlo...

ma il Taramaso, malgrado la fitta di dolore che sta provando al fianco, raccoglie e accumula tutte le
sue forze e in preda alla rabbia, alza le braccia, cercando di liberarsi dagli Arpioni-Rampini che lo
tengono prigioniero...

i movimenti di resistenza e opposizioni delle braccia del Taramaso, fanno sollevare dal suolo, alcuni
carri, che finiscono scaraventati in aria, venendo fatti agitare in aria, dalle stesse catene alchemiche,
che stanno catturando il Taramaso...

da un carro, si stacca un intera ballista dal carro stesso, facendo agitare in aria la ballista e poi,
facendo volare la balista, contro altri carri, colpendoli e distruggendoli, poi colpendo numerosi
soldati e cannoni germanici, uccidendoli e spazzandoli via...

ma il Taramaso, malgrado fosse indebolito dal essenza alchemica, generata dal metallo alchemico,
di cui erano fatti le fiocine e i rampini, riuscì a raccogliere una grande forza dentro di lui, che il
Taramaso, usò per dimenarsi e muovere le braccia e le gambe, con tutte le sue forze...
i movimenti del Taramaso, erano talmente poderosi, da far staccare una Balista da guerra, da uno
dei carri, staccandola a forza dal carro e scaraventandolo in aria, mentre la pesante catena, che
agganciava la Fiocina, dalla Balista da guerra, venne scaraventata in aria, muovendosi in aria, come
una Frusta che si mise a colpire e travolgere uno dei carri, sfondandolo e travolgendolo, colpendo
quel carro e facendolo scaraventare in aria, rotolando per quella pianura...

poi, la catena, iniziò a colpire e travolgere il Terreno, colpendo e travolgendo numerosi soldati
germanici, che furono falcidiati da quella catena volante...

gli amici del Taramaso, provarono ad attaccare i Carri da combattimento, che stavano bersagliando
il Taramaso... ma vennero respinti da degli alchimisti militari del esercito germanico, che dotati di
Talismani alchemici, generarono dei campi di forza, fatti di Energia Alchemica, che respinsero gli
assalti degli amici del Taramaso, tramite poderose ondate di Essenza Alchemica...

intanto, l'esercito Parnasico e dei Penisolani, venne attaccato da un intero esercito di Alchimisti
Militari del Impero Germanico...

gli alchimisti guerrieri, erano più forti e potenti dei Maghi militari del Esercito Parnasico, l'Essenza
Alchemica, era più forte e potente della Magia e riusciva facilmente a contrastare e a tenere testa
alla Magia dei maghi Parnasici...

gli alchimisti guerrieri, tenevano testa ai Maghi Guerrieri del esercito Parnasico, l'Essenza
Alchemica di quegli alchimisti guerrieri, era più forte e potente, della Magia dei Maghi militari
parnasici...

questo fece mettere allo sbaraglio, l'esercito dei Penisolani e dei Parnasici... che iniziarono ad essere
sbaragliati dagli alchimisti da battaglia del esercito Germanico...

ben presto, i carri iniziarono a correre in una formazione a Cerchio, attorno al Taramaso, iniziando a
legare attorno al taramaso, quelle catene alchemiche pesanti e spesse, che emanavano una potente
Essenza Alchemica, che indeboliva e debilitava il Taramaso, vampirizzandone della sua forza e
della sua energia, che veniva risucchiata dalle catene alchemiche...

ben presto, le catene alchemiche, avvolsero completamente il corpo del Taramaso, rendendolo
sempre più debole e inerme...

il Taramaso, cercava disperatamente di dimenarsi in ogni modo, cercando nella sua disperazione, di
liberarsi da quella prigionia, ma il Taramaso, iniziando a piangere e lacrimare disperatamente,
urlando e sbraitando, malgrado stava ancora lottando con tutte le sue forze, si sentiva la forza e
l'energia, che gli veniva sempre meno, si sentiva come una sanguisuga, che gli aveva avvolto il suo
corpo e che gli stava risucchiando via l'energia vitale...

ben presto, ritrovandosi a corto della forza corporea, il Taramaso, iniziò a sentirsi stanco e debole,
iniziando ad accasciarsi al suolo, il Taramaso, prima si mise in ginocchio e poi cadde a terra,
completamente svenuto e privo di forze, il principe gigante, si sentiva stordito, si sentiva confuso e
disorientato...
il Taramaso, iniziò così a indebolirsi, poiché, le catene alchemiche, stanno iniziando ad assorbire e
risucchiare tutta la forza ed energia fisica-muscolare del Taramaso, facendolo indebolire e
stancare...

il Taramaso, così, inizia a perdere colpi, sentendo che gli stà venendo a mancare tutta la forza...

il Taramaso, allora, del tutto indebolito, cade a terra, cadendo di ginocchia e poi svenendo...

guardando il Taramaso ferito, Midrassa si spaventò, si terrorizzandosi, provando un senso di


angoscia dentro di lei, vedendo il Taramaso ferito...

“TARAMAS! TARAMAAAAAAAAAS!!!!!” iniziò a urlare Midrassa disperata e terrorizzata, iniziando


a piangere disperata dagli occhi...

Midrassa, cerca di correre verso il Taramaso, piangendo disperata, ma venendo trattenuta da


Eumona...

ma Midrassa, piangendo disperata, cercò di correre verso il Taramaso, ma venendo trattenuta da


Eumona...

Midrassa: Taramas!!!! TARAMAAAAAS!!!!


Eumona, trattendo a forza Midrassa, che piangeva disperata e in lacrime, iniziò a dire ad alta voce
“Fermati stupida! Sei impazzita? Vuoi farti ammazzare?” gridò Eumona
“devo aiutare Taramas! Lo devo salvare! Non posso lasciarlo da solo!” gridò Midrassa, piangendo
e cercando di dimenarsi dalla presa di Eumona...
“così non lo aiuterai e non aiuterai nessuno! Così ti farai soltanto ammazzare!” gridò Eumona,
cercando di trattenere a forza midrassa, trascinandola via...

così, Eumona, riuscì con molta fatica, a convincere Midrassa a lasciare il campo di battaglia e a
tornare al accampamento, assieme a Rustico e Adai...

sia la cattura del Taramaso, che il contrattacco dei guerrieri alchimisti germanici, misero in fuga
l'esercito parnasico e penisolano, che dovette ritirarsi dal campo di battaglia, consegnando la vittoria
al esercito imperiale Germanico...

Mentre i soldati Penisolani e Parnasici, stavano per sbaragliare i soldati germanici, però, dalla
foresta, poco distante, arrivò un intera armata di Alchimisti guerrieri del impero Germanico, che
tenendo dei Talismani alchemici, nei loro grossi e spessi guanti di cuoio, si lanciarono nel
combattimento, generando grandi masse amorfe di “Essenza Alchemica”, che sembravano delle
grosse masse d'acqua di colore rosso-chiaro, ma fortemente luminose, che emettevano una potente
luce rosse...

alcuni alchimisti guerrieri, generando dei campi di forza alchemici, riuscirono a bloccare e
paralizzare alcuni soldati penisolani, “afferandoli” per il busto e per le braccia, con i campi di forza
alchemici, che erano separati e distinti

il Campo di forza alchemico, era un attacco a distanza, basato sulla “Forza mentale” del
Alchimista, poiché, i Talismani alchemici, permettevano al guerriero alchimista, di “incanalare” la
propria “Forza Mentale” nel talismano e usandola per controllare i soldati nemici o per colpire i
soldati nemici a distanza...

mentre la massa amorfa di Essenza Alchemica, era un attacco generato da una massa di “Essenza
alchemica”, che veniva concentrata in un solo punto, ovvero, nel palmo dei guanti degli alchimisti,
che erano dotati di un Talismano Alchemico, una massa di Essenza Alchemica, talmente potente e
concentrata, che se lanciata contro un nemico, poteva ucciderlo o annientarlo, una massa di Essenza
Alchemica, era abbastanza forte e potente, da sfondare una parete o da piegare un armatura di
metallo o di spezzare una spada di metallo...

uno dei guerrieri alchemici germanici, era armato con una grossa spada alchemica, ma non una
spada comune, ma uno Spadone a due mani alchemico, uno Zweihänder, uno spadone a due mani
tedesco, ma forgiato con un potente metallo alchemico, capace di creare dei potenti campi di forza
alchemici, il che rendeva quella spada, più forte e potenti delle comuni spade di metallo comune...

gli Zweihander alchemici, avevano il doppio della potenza di un comune spadone a due mani,
poiché, lo Spadone alchemico, era potente due volte: sia potente quanto un comune spadone a due
mani e sia perchè, era uno spadone alchemico, il che permetteva di danneggiare un avversario ben
due volte...

il guerriero alchemico germanico, indossava una spessa armatura e aveva un elmo metallico, a
forma di testa di toro, indossando abiti da Lanzichenecco, ma indossando, una lunga giacca di cuoio
spesso e duro...

il guerriero alchemico, si esprimeva in versi rozzi e gutturali, quel guerriero alchemico, non era
nemmeno un comune alchimista guerriero, del “Esercito Alchemico” Germanico, ma era un
guerriero d'elitè dalle terre di Sassonia, muscoloso e alto dei metri...

il guerriero Alchemico, armato dello spadone alchemico, iniziò a falciare di colpo, numerosi soldati
parnasici e penisolani, troncandoli di netto, come un contadino, che falciava in grano con una
falce...

quello, spadone alchemico, era talmente forte e potente, che riusciva a generare dei forti e potenti
campi di forza, che simili a una potente onda di energia caotica o a una potente esplosione di
energia, travolgevano i soldati parnasici e penisolani, scaraventandoli in lontananza e facendoli
rotolare e schiantare sulla superficie della grande pianura fluviale......

quel guerriero armato, armato con quello spadone a due mani alchemico, venne affiancato da un
gruppo di ben cinque alchimisti guerrieri, armati con delle armi alchemiche

-
i Maghi Guerrieri Parnasici, basati sulla “Magia Parnasica”, allora reagirono, sferrando attacchi
magici, generando potenti sfere di Essenza magica concentrata e pura, dalle loro mani e sparandole
addosso agli alchimisti guerrieri, mentre altri maghi Parnasici, evocarono masse di Acqua e Vento
dalle loro mani...

ma gli attacchi magici, non sortirono alcun effetto contro i guerrieri alchemici germanici, poiché,
l'Alchimia era più forte e potente della Magia e l'Essenza Alchemica, era in grado di contrastare e
respingere gli attacchi magici...

dopo, che gli Alchimisti guerrieri, riuscirono a respingere gli attacchi magici dei Maghi Guerrieri
Parnasici, gli Alchimisti guerrieri, passarono al contrattacco, sferrano dei potenti attacchi alchemici,
contro i maghi Parnasici, massacrandoli e sbaragliandoli al istante...

i guerrieri alchemici germanici, si rivelarono talmente forti e potenti, da uccidere e massacrare, sia
numerosi soldati parnasici, che numerosi soldati Penisolani...

e questo, fece piombare nel panico e nel caos, i soldati Parnasici e i soldati penisolani, che si
ritrovarono travolti e sbaragliati dai soldati alchemici germanici, che ben presto, iniziarono a
causare una carneficina, sia del soldati penisolani, che dei soldati parnasici...

fu allora, che l'esercito Parnasico e Penisolano, finì allo sbaraglio, finendo completamente in rotta e
dovendo battere in ritirata, poiché, gli Alchimisti guerrieri, erano troppo forti e potenti...
costringendo l'esercito del alleanza Penisolana a dover battere in ritirata...

di fronte al offensiva dei guerrieri alchemici germanici, i soldati penisolani e parnasici, dovettero
fuggire via a gambe levate...

anche Rustico ed Eumona, dovettero fuggire via, dalla travolgente avanzata dei guerrieri
alchemici...

Il Taramaso, finisce così, catturato e imprigionato, venendo tenuto prigioniero, dalle catene
alchemiche, che tengono indeboliti e inibiti i poteri e forza muscolare del Taramaso, rendendolo
debole e inerme...

poi, le catene alchemiche, vengono agganciate da dei carri, trainati alcuni da dei cavalli, altri da dei
grossi buoi, che trascinano via il Taramaso, portandolo lontano dal campo di battaglia, in direzione
del accampamento del esercito imperiale Germanico...

) l'accampamento dei germanici

Dopo la sconfitta nella battaglia del fiume, l'esercito parnasico, assieme ai soldati Penisolani,
avevano battuto in ritirata
l'esercito alleato Parnasico-Penisolano, si era ritirato nel proprio accampamento militare

tra i soldati parnasici e penisolani, regnava la tristezza e lo sconforto...

intanto, nel accampamento del esercito germanico, tutti i soldati germanici, stavano festeggiando
allegramente per la vittoria nella battaglia, dandosi alla pazzia gioia e dando il via a una festa, dove
venivano consumati litri di Birra in dei grossi boccali e dove i guerrieri delle terre germaniche,
mangiavano grossi maiali arrostiti allo spiedo in dei grandi focolai, allestiti al interno del campo... i
soldati si stavano ubriacandosi anche troppo, per i fiumi di birra, che si stavano riversandosi nelle
gole dei soldati germanici...

al accampamento del esercito germanico, era giunto l'esercito dei Basilischi, che era giunto nel
accampamento del imperatore germanico, per congiungersi al esercito Germanico...

i generali Germanici, si erano messi d'accordo con i Generali Basilischi, per siglare un alleanza
militare tra i due eserciti, decidendo così, di far congiungere i propri eserciti, allo scopo di unire le
proprie forze, per spazzare via gli eserciti Parnasici e gli eserciti Penisolani e poi si spartirsi e
contendersi la Grande Penisola...

l'esercito del Impero Basilisco, dopo aver marciato per giorni e giorni, attraverso le terre delle
grandi colline Tusciane, ovvero, le “Terre Collinari Tuscianiche”, aveva raggiunto l'accampamento
del imperatore germanico...

Heinken I°, sperava che grazie al aiuto del esercito basilisco, essi, avrebbe potuto soggiogare
finalmente la grande penisola, sfruttando a proprio vantaggio, la poderosa forza fisica e muscolare
dei Basilischi e le potenti armi e armature dei basilischi, che erano forgiate tramite potenti metalli
magici e leghe metalliche magiche, create dai fabbri e alchimisti basilischi... questo, per rendere
innarestabile l'esercito germanico e usare l'alleanza con la razza Basilisca a proprio vantaggio

ad Heinkein I°, faceva comodo avere dalla propria parte, un intero esercito numeroso di Basilischi,
poiché, Heinken I°, guardava con simpatia e ammirazione ai Basilischi, ammirandoli come una
“Razza Marziale”, una vera e propria “Razza Guerriera” da guardare con timore, rispetto e
ammirazione...

per Heinken I°, i Basilischi erano una stirpe guerriera, così, come lo erano i popoli delle terre
Germaniche e dei territori del impero Germanico, sopratutto i Prussiani e i Sassoni...

Heinken I° ammirava i basilischi, poiché, erano una razza di creature dure e austere, abituate alla
dura vita nelle terre del estremo nord del mondo, creature abituate a vivere in ambienti ostili e
difficili, dominati dal freddo e dal gelo, lottando contro bestie selvatiche, creature che erano state
forgiate dalla natura spietata e crudele, ma che per l'imperatore germanico, avevano reso i
Basilischi, una Razza forte, una razza guerriera, una razza di creature forti, potenti e resistenti a
livello fisico e muscolare, un Basilisco era più forte e potente di un umano... un singolo guerriero
basilisco, non solo poteva volare, ma aveva più muscoli di quanti ne potesse averne un comune
essere umano... e questo piaceva molto ad Heinken I°

Heinken I° preferiva di gran lunga, allearsi con una razza diffidente, ma marziale, che con una razza
amichevole, ma debole ed effeminata...
e debole ed effeminato era l'idea che aveva Heinken I° dei popoli penisolani... l'imperatore
germanico, riteneva che i popoli della penisola, non fossero abbastanza “Marziali” o “Guerrieri”,
che i popoli della penisola, fossero troppo passivi, popoli che pensavano troppo al arte, alla musica,
alla cultura, al canto, a godersi la bella vita, vedendo nelle società della grande penisola, delle
società decadenti, corrotte, degenerate... destinate ad essere spazzati via dai popoli “sani e forti”,
ovvero, le razze marziali... sopratutto i Germanici e i Basilischi...

Heinken I°, quando era nella sua tenda, pensava spesso alle società dei numerosi Regni e nazioni
che componevano la grande penisola... pensando di come quelle nazioni, fossero nazioni
ricche, floride e prospere, nazioni che avevano creato grandi civiltà, civiltà opulente e sfarzose,
piene di ricchezza e splendore, che si erano affermate, prima come importanti centri portuali e
mercantili, poi come importanti centri finanziari ed economici, dotandosi di grandi e immense
banche, le più grandi di tutte le terre occidentali, poi affermandosi come importanti centri
artistici, culturali e intelletuali, creando grandi palazzi e monumenti, creando eccelse opere d'arte,
che venivano ammirate e invidiate dalle nazioni, regni e imperi delle Terre occidentali... questo
aveva reso la grande Penisola, il centro della civiltà nelle Terre Occidentali, i Penisolani erano stati
per molti secoli, il popolo più civilizzato, colto ed evoluto di tutte le terre occidentali, i penisolani
per molto tempo, trattavano i popoli delle terre occidentali, come degli stupidi bifolchi ignoranti...
trattandoli o come contadini bifolchi delle campagne o come barbari che vivevano nelle foreste...

la Grande Penisola, era la più grande e importante civiltà nelle terre occidentali, era anzi, il Centro
stesso della civiltà nelle terre occidentali, la grande penisola, era talmente civilizzata, che i popoli
delle terre occidentali, cercavano di copiare e imitare i palazzi e i monumenti delle terre
Penisolane... cercando di copiare lo stile artistico dei quadri e dipinti delle terre penisolane...

ma per Heinken I°, la “Civiltà Penisolana”, era si una civiltà molto evoluta e avanzata, ma era per
Heinken, una civiltà giunta al capolinea, una civiltà corrotta e decadente, una civiltà che stava
diventando troppo rammollita, troppo effeminata, troppo “Passiva”, una civiltà, il cui popolo,
pensava più al arte e alla vita beata, che alla guerra e alla forza fisica...
per questo, riteneva che i popoli penisolani, prima o poi, sarebbero stati condannati alla decadenza,
al decadimento... al diventare troppo deboli e scarsi, per combattere i nemici esterni e che prima o
poi, una “Marea delle Guerre”, avrebbe travolto la grande penisola, una penisola divenuta talmente
debole e decadente, ma talmente piena di ricchezza e splendore, che prima o poi, sarebbe divenuto
una facile preda dei Regni e imperi delle terre occidentali, che come delle orde di Barbari, si
sarebbero riversati di massa, sulle terre penisolane, distruggendole e devastandole, saccheggiandole,
per controllarne e spartirsi le grandi e immense ricchezze...

per Heinken I°, la Grande Penisola era una montagna d'oro, ma abitata da una popolazione pigra,
apatica e decadente, una montagna d'oro, che stava per essere travolta da orde di popoli esterni alla
Grande penisola, sopratutto popoli delle Terre occidentali, che pieni di avidità e assetati delle grandi
ricchezze delle terre penisolane, erano pronti a varcare le grandi Montagne e le Terre Montuose, che
separavano la grande Penisola, dalle Terre occidentali, per calare nella grande penisola e metterla a
ferro e fuoco, banchettando sulle vestigia e resti delle civiltà dorate, che avevano lastricato d'oro, le
strade della grande penisola...

Heinken I°, non solo voleva conquistare la grande penisola, ma voleva soggiogarla sotto il tallone
del Impero Germanico e controllare per conto della corona germanica, le grandi e immense
ricchezze, che si erano accumulate nella grande Penisola...

la Grande penisola, era una preda molto ambita, una preda molto ricercata, dai regni e imperi delle
terre occidentali...
la grande penisola, nelle terre occidentali, era come una pecora in una valle di Lupi... era come una
ragazza vergine, in una foresta piena di banditi, con cattive intenzioni...

e l'imperatore germanico e l'imperatore Basilisco, era i lupi, che erano pronti a sbranare la pecora...

l'esercito Basilisco, entrò nel accampamento, venendo guardati con aria di diffidenza e sospetto dai
soldati germanici, che però, per non far irritare l'imperatore germanico, decisero di non fiatare...

l'esercito dei Basilischi, era sotto il controllo di Tergherion Izura, che era un generale molto temuto,
al interno del esercito Basilisco, un generale spietato e crudele, che era stato nominato dallo stesso
imperatore basilisco, come “Generale Supremo”, la più alta carica al interno del esercito basilisco,
mettendosi a capo del intero esercito basilisco...

Tergherion Izura, non aveva alcuno scrupolo, poiché Tergherion era il più fedele dei generali del
imperatore basilisco... ed era un generale che aveva scatenato stragi e massacri di umani nelle terre
settentrionali della grande penisola, dove si era diffuso il panico e il caos...

nella tenda del imperatore germanico, corse di fretta e furia, un soldato germanico, per comunicare
ad Heinken I°, che il generale Tergherion, a capo del esercito dei Basilischi, era giunto al
accampamento e attendeva di incontrare l'imperatore germanico...

allora, Heinken, si alzò, dalla sedia su cui era seduto, che si trovava davanti a un tavolo, dove
Heinken pensava tra sé e sé, dirigendosi in direzione di Tergherion Izura, che era sceso, da una
creatura mostruosa, che sembrava un cavallo-rettile ricoperto di Squame, ovvero, un
“Cavallo Serpentino” o “Sauro Equineo”, che erano i “cavalli da guerra”, usati dal esercito
Basilisco, una creatura rettiliforme a quattro zampe, che sembrava una grossa lucertola, ma con la
forma fisica di cavallo, un Cavallo-Lucertola dalle zampe lunghe...

Tergherion Izura, venne ben accolto nel accampamento dal imperatore Germanico...

anche Poggiano di Galambrea, assieme ai suoi uomini, si trovava nel accampamento del imperatore
Germanico...

Poggiano di Galambrea, allora, progettò di cedere al Imperatore germanico, un altro segreto


alchemico del antica razza dei giganti... ovvero, la Giganteite...

La Giganteite e una sostanza alchemica, che venne creata dal antica civiltà dei giganti...

la Giganteite e una via di mezzo tra un Metallo e un Minerale, una sostanza alchemica fluida e
mutaforma, che però e in grado di cambiare il proprio stadio fisico, passando da una forma fluida, a
una forma densa, fino a una forma solida e combatta...

la Giganteite, venne creata dagli alchimisti della Razza dei giganti, per creare le armi e le armature
del esercito dei Giganti...

la Giganteite, aveva permesso alla razza dei Giganti, di creare armi e armature, che potevano mutare
di forma e sembianza, permettendo ai Giganti guerrieri, di controllare lo stato fisico e corporeo,
delle proprie armi e armature, facendole passare da uno stadio solido a uno stadio denso, fino a uno
stadio fluido, rendendo molto difficile per gli eserciti nemici, combattere i giganti guerrieri...

la Giganteite era un segreto alchemico, gelosamente custodito dalla razza dei giganti, sopratutto dai
Giganti alchimisti, che erano i più potenti e temuti alchimisti al mondo, durante l'Era del dominio
delle Razze magiche, prima del avvento della Razza umana...

la Giganteite era una vera e propria Arma Alchemica, un arma molto potente, un arma innarestabile,
tutte le armi e armature fatte di Giganteite, erano le più potenti ed evolute armi al mondo...

ma questo, non era bastato per salvare i giganti dalla decadenza e non aveva impedito, né la caduta
del Impero dei Giganti e nemmeno lo sterminio di massa stesso della razza dei Giganti...

la Giganteite e uno dei tanti e numerosi “Segreti Alchemici” della Razza dei Giganti... segreti ambiti
e ricercati dai maggiori alchimisti delle terre degli Umani e sopratutto dalla stessa Razza umana,
che avida e assettata di potere, voleva impadronirsi in ogni modo, dei segreti magici e alchemici del
antica civiltà dei Giganti...

la Giganteite, rendeva più forte un guerriero gigante, non solo a livello fisico-muscolare, ma anche a
livello mentale, la Giganteite, permetteva di incrementare i riflessi di un guerriero gigante, rendendo
più “Pronto” e “attento” dei campi di battaglia, un gigante guerriero...

il Duca Poggiano di Galambrea, aveva scoperto la Giganteite, nella stessa caverna, in cui Poggiano,
aveva trovato il misterioso gioiello dei giganti, era la giganteite, appartenuta al misterioso gigante
Oscuro...

ora, il Duca di Poggiano, aveva scoperto quel antica e misterioso segreto della razza dei giganti e
voleva sfruttarlo a proprio favore e vantaggio...

ma la Giganteite, era una sostanza molto potente, una sostanza dalla capacità distruttiva sconfinata e
illimitata, una sostanza, che richiedeva un immensa forza mentale e una resistenza fisico-muscolare,
per controllare e padroneggiare, allo stesso tempo, controllare la Giganteite, richiedeva una forte
resistenza Neuronale e neurosinaptica, richiedeva sopratutto una forte coordinazione tra corpo e
mente, per tenere sotto controllo la Giganteite, che era una sostanza fortemente instabile e
“Mutaforma”, una sostanza, che non aveva mai una forma definitiva o una forma vera e propria...

il guerriero, doveva mantenere un “Controllo” continuo e costante, della “Massa Giganteite”,


poiché, la giganteite era come una massa “fluida” o “liquida”, che doveva essere “controllata” e
dominata dal guerriero, che faceva uso di un arma o di un armatura Giganteite... ma la Giganteite,
richiedeva un controllo continuo e costante, da parte del guerriero...

ma questo, portava a un forte stress mentale e a un forte affaticamente fisico-muscolare, da parte del
guerriero, che faceva uso di un armatura Giganteitica... con il risultato, che se un guerriero, abusava
troppo della giganteite, subiva un forte affaticamente, sia fisico che mentale, come se la giganteite,
risucchiasse la forza e l'energia del guerriero, che ne fa uso...

la Giganteite, poteva assumere la forma di una spada, ma ci voleva una poderosa forza mentale del
guerriere, per mantenere la forma di spada di una massa Giganteita... sennò la spada di Giganteite,
arrivava a “Sciogliersi”, diventando una massa di giganteite amorfa o senza una forma...

la Giganteite, aveva il paradosso di essere potente, ma instabile, di essere devastante, ma Caotico,


come un vento selvaggio difficile da imbrigliare, come una massa d'acqua, che continua a fuggire
via, filtrando attraverso le dita di una mano...

padroneggiare la Giganteite, era facile per un gigante, ma difficile per un comune essere umano...
ma anche un gigante, faceva molta fatica a tenere sotto controllo mentale e fisico-muscolare, una
massa di giganteite...

la Giganteite, venne scoperta da una spedizione, finanziata dal duca Poggiano di Galambrea, una
spedizione che giunta nelle Montagne del caucaso, precisamente nelle terre della Colchide, delle
terre di Montagne e Foreste, fatte di piccoli regni isolati e sperduti e abitati da popoli di Pastori, una
terra di Montagne e valli montuose, situata nelle terre del Caucaso... dove le rovine e ruderi della
civiltà dei giganti, erano molto comuni e diffuse...

la spedizione del Duca di Galambrea, scoprì un intero deposito di Giganteite, sotto un immensa
“Città dei Giganti” o “Città Gigantidea” abbandonata, che si trovava nelle montagne della Colchide
e che veniva temuta ed evitata dalle popolazioni locali dei Pastori e degli allevatori di cavalli locali,
che avevano paura e timore di quella Città Gigantidea, che era ritenuta una città Maledetta, una
“Città Dannata”, abitata da forze oscure e spiriti maligni...

nelle terre di Colchide, erano diffusi numerose leggende, riguardo le città dei giganti, leggende che
parlavano di come, dopo la caduta dei giganti, al interno delle rovine e ruderi delle “Città
Gigantidee”, si aggiravano i fantasmi dei giganti morti, dei fantasmi maledetti, che avrebbero ucciso
chiunque avesse osato entrare al interno di una Città gigantidea, fantasmi che erano diffidenti verso
gli umani e molto gelosi dei segreti della civiltà dei giganti...

quel deposito di Giganteite, venne portato via mare, tramite una nave di proprietà del duca di
Galambrea, fino alla Penisola, permettendo al Duca di Galambrea, di entrare in possesso della
Giganteite...

i Giganti Alchimisti, avevano creato innumerevoli sostanze alchemiche e prodotti alchemici, che
avevano reso forte e potente la civiltà dei giganti, sostanze alchemiche, create sia per scopi civili,
che per scopi bellici-militari... ma molte di quelle sostanze e i segreti alchemici per produrle e
padroneggiarle, erano andate perdute dopo il crollo della civiltà dei giganti...

intanto, al accampamento militare dei Parnasici...


l'esercito dei penisolani e dei Parnasici, era demoralizzato e allo sbando, molti soldati volevano
arrendersi, altri invece, volevano gettare via la spugna, altri, invece ritenevano che fosse tutto
perduto e che non ci fosse più nulla da fare...

Eumona, assieme a Midrassa, si mise a spronare i soldati, a lottare ancora, a combattere ancora, a
resistere il più possibile, a non demoralizzarsi, a non perdersi d'animo...

Eumona: dobbiamo continuare a combattere! Dobbiamo continuare a lottare! Non possiamo


arrenderci! Non dobbiamo rassegnarci! Non possiamo e non dobbiamo perdere le speranze!!
soldato Satiro: maledizione! Ma per cosa stiamo combattendo, ancora?
Soldato Penisolano: bah? Ma che senso ha combattere ancora? Bah, mi sa proprio che oramai la
sconfitta e prossima...
Eumona: no, non dite, così! Le battaglie si perdono, proprio perchè la gente si rassegna e smette di
sperare... i guerrieri perdono, perchè smettono di credere di poter ancora vincere o trionfare... ma
se possiamo credere o sperare, di poter ancora vincere e trionfare, vedrete che la vittoria, sarò
ancora possibile...
Soldato Satiro: ascolta, ragazza! La battaglia e stata una sconfitta rovinosa, il Taramaso, che
doveva essere il nostro campione... e stato catturato... ora mi spieghi come facciamo a combattere
ancora?
Soldato Penisolano: già... e vero? Come facciamo a vincere adesso? Che farai? Ti metterai ad
invocare l'intervento degli Angeli? Ti metterai ad implorare un miracolo dal cielo?
Eumona: ma non dobbiamo perdere la speranza! Se perdiamo la speranza e ancora peggio! Se
smettiamo di sperare, rischiamo solo di darla vinta ai Germanici e ai Basilischi...

intanto, Midrassa, era triste e sconsolata, Midrassa, continuava a piangere e disperarsi, Midrassa era
profondamente triste... ma allo stesso tempo, non era rassegnata, Midrassa si rifiutava di
rassegnarsi... Midrassa aveva ancora speranza di poter salvare il Taramaso,

Midrassa: io non lascerò il Taramaso, nella prigionia dei germanici! io... io devo salvare il
Taramaso... il Taramaso può essere ancora salvato!
Rustico: vuoi salvare da sola il Taramaso? Ma sei impazzita? Ma hai perso la testa? Vuoi davvero
rischiare la vita, per salvare la pelle a un cretino... a un deficiente? Ma dai! Non ne vale la pena?
Midrassa: ma cosa dici? MA COSA DICI? MA TACI! IL TARAMASO NON E UN DEFICIENTE E
NON E UN CRETINO!!!

allora, Midrassa corse verso un cavallo, saltò sulla schiena del cavallo e poi spronando il cavallo,
Midrassa fuggì dal accampamento militare, facendo galoppare a perdifato il cavallo, in direzione
del accampamento dei germanici, che si trovava dal altra parte della Pianura Ambrona...

Ma Midrassa, restando in ansia e sovrappensiero, per la prigionia del Taramaso, rifiuta di aspettare
la partenza del esercito Parnasico, allora, Midrassa salta sopra un cavallo da guerra, rubandolo dal
accampamento militare Parnasico e correndo a perdifiato, in direzione del accampamento
germanico, allo scopo di salvare il Taramaso dalla sua prigionia...

Rustico: fermati, Midrassa! Ma che fai, sei impazzita?


Adai: ma quella e fuori di testa? Fermatela, dannazione!

ma quando sembrava oramai tutto perduto, quando sembrava ormai, che l'esercito del alleanza
stasse per sfaldarsi... nel accampamento, arrivo, a bordo di un veicolo meccanico a vapore, una
strana persona...

quella persona, era Galleano da Marzoni, il più importante inventore della città di Fiorenza...

Galleano da Marzoni, appena aveva saputo della sconfitta del esercito del alleanza
Penisolano-Parnasica, nella Battaglia della Pianura Ambrona, ma proprio, nel tentativo di ridare
forza al esercito del alleanza, Galleano, si era messo a capo di un grande e vasto esercito di
Meccantropi Antropidei, dei Robot meccanici in forma umana, assieme a un esercito di Meccanidei
Ferocidi, ovvero, dei Robot Meccanici dalla forma di animali selvatici, l'insieme di quei due eserciti
Meccanidi, ovvero, l'Esercito dei Meccantropi Antropidei e l'esercito dei Meccanidei Ferocidi,
formava un unico e immenso esercito, ovvero, “L'Esercito Meccanideo”, che era l'Esercito dei
Meccanidei da guerra del Impero Tusciano, che affiancava l'esercito umano Tusciano vero e
proprio...

l'Esercito Meccanideo, era divenuto l'esercito più forte e potente del Impero Tusciano, la “Punta di
Diamante” delle forze militari Tusciane, poiché, l'Esercito Meccanideo, aveva permesso al impero
Tusciano, di tenere testa al Esercito del Impero Germanico e al esercito del Impero dei Basilischi...

l'Esercito Meccanideo, era stato creato da Galleano da Marzoni, tramite le invenzioni di Galleano
da Marzoni, allo stesso tempo, Galleano da Marzoni, per volere del Sommo Mecenate, era divenuto
il “Generale dei Meccanidei”, il Comandante militare del Esercito Meccanideo, venendo nominato
dal Sommo Mecenate di Fiorenza, come il “Sommo Meccanomante”, ovvero, il massimo esperto di
“Tecnologie Meccanidee” o “Arti Meccanidee” e di “Meccanomanzia”, che nelle Terre Tusciane e
a Fiorenza, indicavano, la scienza e la tecnologia per la creazione dei Meccanidei, che fossero di
forma antropomorfa e di forma Zoomorfa...

la Meccanomanzia era diffusa e praticata solo nel Impero Tusciano, che aveva monopolizzato la
Meccanomanzia e la produzione dei Meccanidei da guerra, rendendo l'Impero Tusciano, la
maggiore potenza Meccanomantica della Grande Penisola, cosa che aveva reso l'Impero Tusciano,
un impero molto temuto, dalle altre nazioni Penisolane...

ma ora, Galleano da Marzoni, il più importante inventore di Fiorenza e “Signore dei Meccanidei”,
detto “Mastro Meccanideo” dagli abitanti di Fiorenza... era giunto al accampamento militare dei
parnasici, per aiutare l'esercito parnasico a combattere contro i Germanici e i Basilischi...

Galleano da Marzoni, disse, rivolgendosi al esercito dei Penisolani e dei Parnasici...


“non preoccupatevi, compari! Vi serve una mano? Ci sono io e i miei fidati meccanidei!”

tutti nel accampamento, rimasero colpiti e sbalorditi dal arrivo di Galleano da Marzoni e del suo
esercito di Meccanidei, poiché, nessuno se lo aspettava... nessuno pensava che Marzoni potesse
raggiungere l'accampamento parnasico con il suo esercito meccanideo...

questo, fece tornare tra i Parnasici e Penisolani, la speranza di vittoria... allo stesso tempo, l'arrivo
del esercito Meccanideo, fece ribaltare la situazione a favore e vantaggio, dei Parnasici e dei
Penisolani...

Ma al accampamento del esercito Parnasico, giunge però un esercito di “Meccantropi” e di


“Meccanomorfi”, controllato da Galleano da Marzoni...

Galleano da Marzoni, aveva creato un intero esercito di Meccantropi, ovvero, Robot meccanici con
meccanismi ad orologeria in forma umana, mentre i Meccanomorfi, sono Robot Meccanici in forma
zoomorfa, di animali...

l'Esercito di Galleano, si chiama “l'Esercito Meccanideo”, ed è un esercito di creature meccaniche


e di Robot umanoidi Meccanici, dotate di una intelligenza avanzata, che combatte al fianco del
Impero Tusciano...

appena era venuto a sapere della cattura del Taramaso, Galleano aveva deciso di mettersi a capo del
suo esercito Meccanideo e di raggiungere l'accampamento delle truppe Parnasiche e Penisolane, per
aiutarle contro i Germanici...

allo stesso tempo, al acccampamento dei parnasici, arrivò anche un intero esercito di Arpie,
proveniente dal “Regno delle Arpie”, un regno di creature alate, situate nelle più alte catene
montuose della zona centrale della Grande Penisola...

l'esercito delle arpie, era guidato dalla Comandante Madaesiria, una donna arpia, alta dei metri, che
indossava una spessa e pesante armatura, affiancata da una ragazza arpia...

la giovane ragazza-Arpia, si presentò a Rustico ed Eumona e Adai...

“ma... e te chi sei?” domandò Rustico, rivolgendosi alla ragazza Arpia...


la ragazza arpia rispose “io sono Mindera, figlia del Re del Regno delle Arpie! E sono qui, assieme
al esercito delle Arpie, per aiutarvi a combattere contro i basilischi e contro i Germanici, sappiate
che il Regno delle Arpie, ha deciso di aderire al alleanza Parnasica e di lottare al fianco dei
parnasici, contro l'Impero Germanico e contro i Basilischi...”

ad intervenire, in aiuto del esercito dei Parnasici e dei Penisolani, non era solamente l'Esercito
Meccanideo di Galleano da Marzoni, ma era anche l'Esercito delle Arpie guerriere del
“Regno delle Arpie”, ovvero, “l'Esercito Alato”, come veniva chiamato dai popoli della grande
Penisola...

fu allora, che dallo smarrimento e dallo sconforto, i soldati Parnasici e Penisolani, recuperarono il
morale e sperarono nuovamente in una vittoria...

di colpo, tra i soldati penisolani e parnasici, il morale, si risollevò di nuovo, con l'aiuto del esercito
Meccanideo e del esercito volante delle arpie, tra i soldati del alleanza, tornò nuovamente la
speranza di vittoria...

allora, Rustico ed Eumona, assieme ad Adai, decisero di non abbandonare il Taramaso, di non
lasciare il Taramaso al suo destino...

allora Rustico ed Eumona, assieme ad Adai, uniti nel amicizia che oramai, avevano formato con il
Taramaso, decisero di unire le loro mani, in un sacro patto, un patto di amicizia, giurando che il
Taramaso, il loro amico, non sarebbe stato abbandonato...

Eumona: non abbandoneremo il Taramaso! Non lasceremo che il Taramaso sia lasciato nella
prigionia dei germanici!

fu allora, che l'esercito dei Parnasici e dei Penisolani, si radunò nuovamente, con una forza d'animo
che era tornata nuovamente in vigore nei loro corpi, prese possesso delle armi, si radunarono e poi,
partirono dal accampamento in direzione dei germanici...

ma l'esercito dei Parnasici e dei Penisolani, però, iniziò a seguire i piani di Rustico, Eumona e Adai,
che questi ultimi, stavano descrivendo ai due eserciti, ovvero, raggiungere di nascosto
l'accampamento dei germanici, poi mimetizzarsi nella foresta circostante, ricoprendosi di foglie,
rami e poi dipigendosi la faccia di una miscela di fango e foglie, un fango di un colore tra il verde
scuro e il nero, che avrebbe permesso ai soldati parnasici e penisolani, di nascondersi e
mimetizzarsi nella foresta circostante, senza farsi scoprire dai soldati germanici...

allora, i soldati penisolani e parnasici, si ricoprirono la faccia di quel fango, preso dal terreno, poi
mescolarono e impastarono il fango, con foglie triturate, in modo che la linfa verde delle foglie, si
mescolasse con il fango, poi, i soldati penisolani e parnasici, si cosparsero le loro facce di quel
fango, ricoprendosi la pelle della faccia di quel fango e poi, prendendo numerosi rami e foglie, e
usandoli per ricoprirsi la testa e il corpo di questi ultimi...

anche Rustico, Eumona e Adai, decisero di ricoprirsi la faccia di quel fango e di indossare i rami e
le foglie, per coprirsi...

poi, i soldati Penisolani e Parnasici, avanzarono nascosti e in silenzio, in direzione, del


accampamento dei germanici, avvicinandosi sempre più, senza farsi notare dai soldati germanici, di
guarda ai margini esterni del accampamento...

il piano di Rustico, Eumona e Adai, stava funzionando... i soldati germanici a guarda ai confini del
accampamento militare germanico, non si erano accorti del grosso eserciti di Penisolani e di
Parnasici, che si erano ammassati e mimetizzati, nella grande foresta, che si trovava attorno al
accampamento dei germanici...

) il Signore degli Alchimisti Oscuri

intanto, al accampamento dei Germanici...

Al accampamento dei germanici, giunsero anche i membri della Congrega degli Alchimisti oscuri,
precisamente, cinque alchimisti dai lunghi abiti neri e delle maschere inquietanti, guidati dal
“Sommo Alchemimante”, ovvero, Ermanio da Carcarani, che era l'alchimista più temuto della
grande penisola...

Carcarani era un alchimista, che si era creato una brutta fama, attorno alla sua figura...
Carcarani era il discendente di una Casata alchemica, la “Casata Carcaranica”, che prima della
Guerra dei Titani Alchemici, erano i più ricchi e importanti alchimisti militari dei
“Regni Penisolani” e delle “Repubbliche Penisolane”, una casata nota per la creazione di
innumerevoli Titani Alchemici e Bestie Alchemiche da guerra...

ma la casata Carcaranica, era decaduta dopo la “Guerra delle Bestie Alchemiche”, dopo che le
maggiori repubbliche e nazioni della grande Penisola, si misero d'accordo di proibire
completamente, sia l'Alchimia militare e sia la creazione di Bestie Alchemiche... tramite il
“Trattato di Irsonia”, detta anche “Pace degli Alchimisti”...

ma la Pace degli Alchimisti, causò la caduta definitiva della Casata Carcaranica, come anche la
caduta di numerose casate alchemiche e Congreghe alchemiche, che prima della guerra dei Titani
alchemici, si erano specializzati nel Alchimia militare e nella creazione di Bestie Alchemiche...

dai resti frammentati e sbandati, di quelle casate alchemiche e congreghe alchemiche decadute, si
formò un gruppo di alchimisti Rinnegati, che diventarono gli Alchimisti Neri... gli Alchimisti neri,
erano gli alchimisti militari decaduti, che però, avevano gelosamente custodito, i segreti del
alchimia militare e i segreti alchemici per creare le bestie alchemiche, quegli alchimisti, rinnegati
dai Regni e Imperi Penisolani, diventarono un organizzazione criminale, che iniziò a praticare
“l'alchimia Nera” o “Alchimia Oscura”, iniziando a seguire alchimie proibite e illegali, pratiche
alchemiche basate sul Oscurità e sul arrecare dolore e sofferenza al prossimo...

Carcarani, ambiva e progettava, di rendere gli Alchimisti, i padroni e i dominatori supremi del
mondo...
per Carcarani, gli Alchimisti, avrebbero dovuto diventare i nuovi “Dei”, le nuove divinità supreme
del mondo, imporsi come degli Dei, su tutta la razza umana, usando l'Alchimia come uno strumento
di potere e di dominio...

ben presto, Carcarani, quando si mise a capo degli alchimisti oscuri, divenne un suprematista degli
Alchimisti, poiché, Carcarani riteneva che l'Alchimia potesse migliorare e perfezionare la razza
umana, creando una nuova razza, una razza suprema, una razza dominatrice...

per questo, Carcarani, voleva rendere gli Alchimisti neri, ma sopratutto, gli stessi alchimisti, i
padroni e i dominatori supremi del mondo, ambendo a conquistare il mondo, tramite l'Alchimia
nera, rendendo gli Alchimisti, la nuova “Razza Padrona”, prima della Grande Penisola e poi del
mondo Intero...

Carcarani, era una persona fredda, spietata e senza scrupoli, Carcarani era una persona dal carattere
duro e impassibile... Carcarani era divenuto il Leader carismatico degli alchimisti neri...

Carcarani, era giunto al accampamento del esercito germanico, assieme al gruppo degli alchimisti
neri, per incontrare l'Imperatore Germanico Heinken I°, poiché, gli Alchimisti neri, avevano
segretamente siglato un alleanza con l'Impero Germanico... questo, dopo che l'Imperatore
Germanico, quando, stava invadendo le terre settentrionali della Grande Penisola, aveva incontrato
segretamente Emiliano da Carcarani, promettendoli che se i Germanici, avrebbero conquistato
l'intera penisola, questi ultimi, avrebbero consegnato il predominio e monopolio delle attività
alchemiche nella Grande Penisola, agli alchimisti neri, rendendo questi ultimi, la maggiore “Forza
alchemica” e “potenza alchemica” della Grande Penisola...

allo stesso tempo, l'Imperatore Heinken I°, aveva promesso agli alchimisti neri, che se questi ultimi,
avrebbero aiutato l'esercito imperiale Germanico a soggiogare la Grande Penisola, gli alchimisti
decaduti dopo la “Guerra dei Titani Alchemici” e banditi dopo la “Pace degli Alchimisti”,
sopratutto, gli stessi alchimisti neri, avrebbero recuperato la loro gloria e ricchezza, che avevano
prima della “Guerra dei Titani Alchemici”...

per questo, gli alchimisti neri, avevano deciso di aiutare i Germanici, contro gli eserciti Penisolani...

Carcarani, era giunto al accampamento dei germanici, per assistere al uccisione definitiva del
Taramaso, Carcarani era curioso di vedere, come gli alchimisti militari del Impero Germanico,
avrebbero ucciso il principe dei Giganti...

tutto l'intero esercito germanico, si era radunato al centro del accampamento, assieme ai soldati
Basilischi, per assistere al arrivo del Taramaso, imprigionato e incatenato...

i soldati Germanici e i soldati Basilischi, si radunarono di massa, attorno al Taramaso, che era
sdraiato di schiena, imprigionato nelle catene alchemiche, che avvolgevano completamente il corpo
del prinicipe gigante...

Al centro del accampamento dei germanici, il Taramaso era incatenato e tenuto prigioniero, tenuto
sotto prigionia dalle catene alchemiche, che risucchiavano tutta l'energia corporea del Principe
gigante...

intanto, Midrassa, aveva spronato a perdifiato il cavallo che aveva rubato al accampamento militare
parnasico per, innumerevoli metri e metri di lontananza, con il cavallo, che aveva corso a perdifiato,
attraverso le foreste e le colline, Midrassa era disperata e preoccupata, per il Taramaso... Midrassa
aveva paura che i Germanici potessero uccidere il Taramaso o solo fargli del male...

a Midrassa, stava a cuore il Taramaso, poiché Midrassa si sentiva ascoltata e capita dal Taramaso...

Midrassa aveva paura di perdere il suo amato Taramaso, poiché, prima di conoscere il Taramaso,
nessuno aveva mai davvero voluto bene a Midrassa, che si era sentita sempre ignorata,
abbandonata, trascurata da tutto e da tutti, nessuno aveva mai dato ascolto a Midrassa... la famiglia
di Midrassa, i monarchi del regno Ninfeade da cui veniva Midrassa, non avevano mai dato davvero
ascolto a Midrassa, trattandola con sufficienza, trattando Midrassa, come una Bambina viziata e
capricciosa, come una bamboccia frignona, come una principessina abituata troppo bene, che
viveva troppo nella bambagia, come una “Bambocciona”... cosa che spinse i genitori di Midrassa,
ad ignorare e trascurare i problemi della principessa Ninfa... per questo, Midrassa nutriva rancore e
risentimento nei confronti dei suoi genitori... e fu proprio quello, il reale motivo per cui Midrassa,
aveva deciso di scappare via dal palazzo reale in cui viveva...

ma il Taramaso, voleva davvero bene a Midrassa, il Taramaso aveva davvero dato ascolto a
Midrassa...
il Taramaso aveva compreso le emozioni di Midrassa e aveva ascoltato il cuore di Midrassa, cosa
che i genitori della principessa Ninfa, non avevano mai fatto...
per questo, Midrassa era pronta a tutto, pur di salvare il Taramaso, se necessario

il sentimento che aveva Midrassa verso il Taramaso, era molto profondo, Midrassa non solo si era
affezionata al taramaso... non solo voleva bene al taramaso... ma nemmeno quello... era qualcosa
che andava oltre... quello di Midrassa verso il Taramaso... era puro e vero amore...

Midrassa si era innamorata del Taramaso e ora voleva salvare la vita al suo amato principe gigante...

a Midrassa, non gli importava niente, se il Taramaso era un gigante e lei una Ninfa, a Midrassa, non
gliene importava niente, se la gente avesse criticato o contestato o deriso il suo amore con il
Taramaso... Midrassa avrebbe amato lo stesso il Taramaso e si sarebbe unita in amore con il
principe gigante... e se necessario, sarebbe scappata assieme al Taramaso, in una terra lontana, per
poter vivere per sempre, legata nel eterno amore con il Taramaso...

Midrassa, aveva i suoi poteri magici... era una Ninfa... e le Ninfe avevano la magia nel sangue...
a differenza dei comuni esseri umani, le Ninfe nascevano con la magia, le ninfe avevano la magia
intrisesca nella loro carne e nel loro sangue, le Ninfe potevano dominare il Vento e l'Acqua, anzi, le
Ninfe potevano generare l'Acqua e il vento, direttamente dal loro corpo, sopratutto, dalle loro
braccia e dalle loro mani... e potevano scatenare la Furia della natura, se proprio necessario...
Midrassa, allora, varò il suo piano, ovvero: raggiungere di nascosto l'accampamento militare dei
Germanici e poi, usare i suoi poteri magici, per attaccare l'accampamento dei germanici e devastarlo
e poi liberare il Taramaso e fuggire via con il principe dei giganti...

Midrassa, era certa che il suo piano sarebbe riuscito: nulla poteva contrastare la furia della natura e
nulla poteva tenere testa a una Ninfa, Midrassa era certa e sicura, di spazzare via i soldati germanici
con i suoi poteri magici da Ninfa dei Laghi...

dopo aver corso al galoppo, numerose colline e foreste, dove regnava l'oscurità della notte,
Midrassa giunse in vista del accampamento militare germanico, dove molti focolari, erano accesi,
per fare da illuminazione nella notte...

Midrassa, si avvicinò al accampamento, giungendo a cavallo, dietro a una grossa massa di cespugli,
dove Midrassa scese da cavallo, lasciando il cavallo in quel punto, nascondendo il cavallo, dietro ai
cespugli...
Midrassa, con aria furtiva, si avvicinò al accampamento dei germanici, notando che nessun soldato
era stato lasciato di guardia agli accessi ed entrate del accampamento, lasciato del tutto, senza
sorveglianza, poiché, tutti i soldati germanici, erano andati a vedere il Taramaso, che veniva
trasportato e lasciato, nel grande spiazzo al centro del accampamento dei germanici...

così allora, Midrassa, sfruttò quella situazione a suo vantaggio, per infiltrarsi di nascosto nel
accampamento militare dei germanici...

intanto, nel accampamento militare dei germanici, l'imperatore Heinken I°, assieme al Sommo
Alchemimante degli Alchimisti neri e assieme a Tergarus Kurnai, dopo aver camminato assieme per
un breve tratto del accampamento, raggiunsero il grande spiazzo, dove il Taramaso, era stato
incatenato e tenuto prigioniero, completamente sdraiato di schiena, con tutti i soldati germanici e i
soldati Basilischi e gli alchimisti neri, radunati attorno al Taramaso, osservando il principe Gigante,
imprigionato e umiliato...

l'Imperatore Germanico, assieme al Alchemimante nero e al generale Basilisco, osservavano il


taramaso imprigionato, con aria di soddisfazione, con un sorriso maligno, contenti di aver portato
quel “trofeo” nel accampamento militare germanico...

l'imperatore Germanico, allora, si avvicinò al Taramaso e gli disse, con tono da trionfo
“Stupido gigante! Alla fine, ti sei fatto catturare, eh? Per essere il principe dei giganti, sei
veramente un perdente!”
ma il principe dei Giganti, però, divenne nervoso e iniziò ad arrabbiarsi, minacciando l'imperatore
germanico...
“siete voi, che mi avete colpito a tradimento!!! siete solo dei vigliacchi! Non si colpisce un
guerriero ai fianco! Non è un combattimento Leale! Un vero Cavaliere attacca sempre
frontalmente! Non attacca mai ai fianchi!” urlò infuriato il Taramaso contro Heinken I°...

ma il Taramaso, venne messo a tacere, quando un alchimista oscuro, che aveva indosso nelle mani,
dei “Guanti alchemici”, prese il controllo delle Catene alchemiche, controllandole tramite il guanto
alchemico, le catene alchemiche, mosse dal controllo generato dal guanto alchemico, iniziarono a
stringersi sempre più forti, attorno al Taramaso, che stritolato dalle catene, che diventavano sempre
più stringenti e soffocanti, fino a causare immense fitte di dolore, che spinsero il Taramaso ad urlare
a squarciagola, per via del immensa fitta di dolore, che provava su tutto il suo corpo...

“DAAAAARRRRRGHHHHH!!! EEEAAAARRRRRRRGGHHHH!!!” urlava il Taramaso, in preda al


dolore...
poi, l'alchimista nero, smise di stringere le catene alchemiche, attorno al corpo del taramaso, che si
prese una pausa dal dolore lancinante che sentiva su tutto il corpo...

fu allora, che l'Imperatore Heinkein I°, dopo aver assistiti con gusto e piacere sadico, alla tortura
che stava subendo il Taramaso, iniziò a parlare contro il principe dei giganti, per deriderlo...

“Stupido di un gigante! Ma cosa credi? Che in una guerra, tutti combattano in maniera leale e
pulita? Ma pensi davvero che in una battaglia, i guerrieri siano sempre rispettosi delle regole e dei
codici? Ma in che mondo vivi? Nel mondo della cuccagna?

E tutti i soldati Germanici e Basilischi, esplosero in una fragorosa risata di scherno, nei confronti
del principe dei giganti...

---

Di colpo, l'imperatore germanico, assieme a Tergherion Izura e al capo degli alchimisti neri,
distolsero lo sguardo dal Taramaso, dopo che avevano sentito dei combattimenti e degli scontri che
stavano agitando l'accampamento... qualcosa stava attaccando l'accampamento...

“Dannazione! Che sta succedendo?” si mise a dire ad alta voce l'imperatore germanico ai suoi
uomini
“signore!” Disse un soldato, che correva a perdifiato verso l'imperatore germanico “una giovane
ragazza, una ninfa... sta attaccando l'accampamento, non riusciamo a fermarla! Quella maledetta
ragazza ha una forza magica troppo potente!”

poi, da una zona del accampamento, si videro volare carri e soldati e cavalli, che venivano
scaraventati in aria, da poderose masse di acqua e vento, simili a delle furie della natura, delle
masse d'acqua e aria, che stavano devastando l'accampamento...

Midrassa, aveva attaccato l'accampamento dei germanici con un attacco a sorpresa e ora, Midrassa,
si stava scontrando furiosamente contro i soldati germanici, che a orde, impugnando le loro armi, si
stavano lanciandosi massa contro Midrassa...

ma Midrassa, riusciva a tenere testa ai soldati germanici, colpendoli e bersagliandoli con le masse di
acqua e vento, che venivano plasmati e modellati, dalla mente e pensiero di Midrassa, come un
vasaio che plasmata l'argilla, Midrassa plasmava l'acqua e il vento, generati dal suo corpo, con cui
permetteva a Midrassa, di colpire con forza i soldati germanici, che finivano travolti e colpiti dalle
masse d'acqua e vento, plasmate da midrassa...

Midrassa, era inferocita, era in preda alla rabbia, Midrassa era talmente furiosa, che riusciva a farsi
largo tra i soldati germanici e i soldati basilischi senza alcun problema...

Midrassa, aveva talmente tanta forza dentro di lei, che riusciva a respingere intere orde e ondate di
soldati germanici e di soldati basilischi...

Midrassa, creava masse di acqua e vento, che plasmate dalla mente e pensiero di Midrassa, erano
divenuti simili a una frusta gigante di acqua e vento, che si mise a “Falciare” e “Frustare”, i soldati
germanici e basilischi, colpendoli a tutta forza e causando delle esplosioni di acqua e vento, che
colpivando con forza il suolo e che facevano volare in aria, i soldati germanici, che sembravano
travolti da un bombardamento... un bombardamento di “bombe” di acqua e vento...
Midrassa, afferrò dei soldati germanici, con delle masse d'acqua e vento, divenuti simili a dei
tentacoli, che afferrarono due soldati germanici per il busto, prima agitandoli in aria e poi
scaraventandoli contro le Tende, che finirono del tutto distrutti

alcuni soldati, vennero colpiti a forza, da una massa di acqua e vento, talmente potente, che quei
soldati, sembravano presi a pugni da una massa amorfa, ma molto potente e devastante di acqua e
aria...
alcuni soldati germanici, vennero colpiti dritti alla pancia, altri vennero colpiti alla testa

altri soldati germanici, finirono “afferrati” da una massa d'acqua, che “prese” la testa di alcuni
soldati germanici, intrappolandoli, in una bolla d'acqua, che stava affogando quei soldati... poi, presi
per quella massa d'acqua, quei soldati germanici, finirono agitati in aria e poi scaraventati in aria...

Midrassa allora, iniziò a gridare...


“maledette carogne! Lasciate in pace Taramas! Se solo osate fare del male al Taramaso, io devasto
tutto!”

così, i soldati germanici, finirono terrorizzati e allo sbaraglio, dovendo scappare via a gambe
levate...

l'imperatore Heinken I°, iniziò ad innervosirsi, ritenendo che una ragazza che sconfiggeva dei
soldati muscolosi e virili, fosse una brutta figuraccia per la fama e la reputazione del esercito
germanico...
“dannazione! Ma non riuscite a combattere contro una ragazza? Ma vi fate battere da una
femmina? Ma che razza di guerrieri siete? Dannazione! Siete una razza marziale! Non potete farvi
umiliare da una Ninfa!!!!”
preoccupato e terrorizzato dal immensa potenza che stava sprigionando Midrassa, Tergherion Izura
disse “per l'imperatore Basilisco! Che vergogna! Che disonore! Dei guerrieri della stirpe
Basilisca, che vengono sbaragliati da una fanciulla! Questo e inaudito! Dei guerrieri basilischi
umiliati da una donzella!!!”

ma il Sommo Alchemimante degli alchimisti neri, decise di chiamare a sé, uno degli alchimisti
neri,che indossando un Guanto alchemico, si diresse con estrema tranquillità verso Midrassa...

Midrassa, osservò, l'alchimista nero, che indossava una maschera nera, con delle lenti rosso sangue,
che gli coprivano gli occhi, guardandolo con aria ostile...

Midrassa, in preda alla Rabbia, sferrò degli attacchi di aria e vento contro l'alchimista nero, che però
protetto da un guanto alchemico, generò un campo di forza di “Essenza alchemica”, che respinse
con estrema facilità gli attacchi magici di Midrassa...

ma questo, non fece fermare Midrassa, che a muro duro, con un aria minacciosa, si mise a
minacciare l'Alchimista oscuro...

“Brutta carogna, levati immediatamente dal mio cammino, altriment...” disse Midrassa, ringhiando
come una bestia feroce, contro l'alchimista oscuro...

Midrassa, non riuscì in tempo a finire la frase, che l'alchimista nero, senza dire niente, restando
impassibile, mostrandosi freddo come una creatura dal cuore di ghiaccio, alzo il braccio, che
indossava il Guanto Alchemico e puntò la mano contro Midrassa, rapidamente, l'alchimista nero,
aprì il palmo della mano, che indossava un guanto, su cui era cucito, un “Diadema Alchemico”, che
dava la potenza alchemica al guanto, poi puntò il palmo della mano, con le dita alzate contro
Midrassa, che venne afferrata una potente forza invisibile, che iniziò a stritolare e schiacciare con
tutta forza Midrassa...

Midrassa, si sentì afferrata da una massa d'energia immensa, che era più potente della
“Magia Ninfeade” di Midrassa, quella “Essenza Alchemica”, ebbe la meglio sulla magia Ninfeade
di Midrassa, che finì sbaragliato dalla massa di Essenza Alchemica, che veniva generata dal guanto
alchemico del alchimista oscuro...

ben presto, midrassa, sentì che l'essenza alchemica, l'avevano bloccata completamente, poi,
l'essenza alchemica, controllata e manipolata dal guanto alchemico del Alchimista oscuro, iniziò a
schiacciare e stritolare il corpo di midrassa, che si sentì travolta da una fitta di dolore assurda, poi,
l'alchimista nero, tramite l'Essenza Alchemica, afferrò Midrassa per le gambe e le Braccia, iniziando
a tirarle con tutta forza, tirando talmente forte, che Midrassa, si sentì travolta da fitte di dolore alle
gambe e alle braccia, patendo una grandissima sofferenza...

“Ahia!AHIA! AAAHHIIAAAAA! BASTA! BASTA! FA MALE! TI PREGO! AIUTO! AIUTO!!!


AAAAARRRRRGGGGHHHH!!!!” gridava e urlava Midrassa, disperata e in preda al dolore...

Midrassa, iniziò a piangere e lacrimare disperata, logorata da quelle immense fitte di dolore...
Midrassa allora, iniziò a un urlare e strillare dal dolore, delle urla talmente grandi e immense, che si
sentivano per tutto l'accampamento militare, delle urla di dolore terrificanti e angoscianti...

osservando Midrassa, patire grande dolore e sofferenza, il Taramaso, si sentì travolto dal angoscia e
dal terrore, in preda a un insieme di rabbia e tristezza...

“NO!!NO!!!NOOOOOOOO!!!! lasciatela in pace! LASCIATELA IN PACE! MALEDETTI!!!


SMETTETELA! SMETTETELA!!!” si mise a gridare il Taramaso, in preda alle lacrime e alla
tristezza, in preda a una rabbia immensa...
“lui smetterà quando lo decido io!” rispose con aria fredda e severa il Sommo Alchemimante al
Taramaso

così, Midrassa, del tutto piegata dal dolore, urlava, strillava, si dimenava, cercando di liberarsi da
quella presa, ma senza riuscirci...

il Sommo alchemimante, ordinò al alchimista nero di fermarsi...


“Basta così! Hai fatto abbastanza, ora tienila ferma...”
così, l'alchimista nero, smise di torturare midrassa con il guanto alchemico, ma tenne midrassa
paralizzata, impedendogli di muoversi, così, Midrassa, finì catturata dai soldati germanici, che la
tennero ferma, legandogli le mani e le braccia, per tenerla ferma, così che midrassa non potesse
scappare, Midrassa non poteva nemmeno usare i suoi poteri da Ninfa, poiché, gli alchimisti neri,
tramite i guanti alchemici, impedivano a Midrassa di usare i suoi poteri magici, tenendo prigioniera
Midrassa...

dopo che Midrassa, venne legata e immobilizzata, un soldato germanico, dalla faccia logorata dalle
cicatrici e una lunga barba, si avvicinò minaccioso a Midrassa, minacciando di fargli del male...

“EH-EH-EH-EE-EH-HH!! mi sa proprio che dovremmo proprio dare una bella lezione a questa
sgualdrina, dalle mie parti, quando una donna osa sfidare un uomo, essa deve subire una dura
punizione! quasi quasi, la farei a pezzi con il mio spadone a due mani, la userei proprio per
provare quanto e affilata la mia lama!” disse il soldato germanico dalla brutta faccia...

ma il Taramaso, divenne nervoso e irato...


“maledetti! MALEDETTI! SE GLI FATE DEL MALE...”
ma il Taramaso, non riuscì in tempo a finire la Frase, che un alchimista nero, puntando il guanto
alchemico sulle catene alchemiche, prese il controllo che catene alchemiche, che venendo
controllate dal guanto alchemico, si strinsero ancora di più, sul corpo del Taramaso, che finì
stritolato e logorato dalle catene alchemiche, che diventavano sempre più strette, dando sempre
meno spazio al Taramaso, causando immense fitte di dolore, che fecero gridare dal dolore il
Taramaso, poi, l'alchimista nero, tramite il guanto alchemico, controllando la temperatura delle
catene alchemiche, fece aumentare la temperatura delle catene, rendendole roventi, le catene
incandescenti, arrivarono a bruciare la pelle del Taramaso, causando immense fitte di dolore al
principe gigante, che iniziò ad urlare...

“AAAAARRRRGGGHHHH!!!!AAAARRRRRRRGGHHH!!!” strillava il Taramaso, travolto da


immense fitte di dolore e sentendosi come se fosse stato rinchiuso dentro un Forno, come se il
principe gigante fosse bruciato vivo da immense fiamme...

poi, l'alchimista nero, fece abbassare la temperatura delle catene alchemiche, che smisero di essere
roventi, tornando ad essere fredde...

dopo che Midrassa, venne catturata, gli alchimisti neri, si radunarono attorno al Taramaso
imprigionato...

di fronte al Taramaso, incatenato, giunse un alchimista oscuro, che afferrò una ampolla di vetro, al
cui interno, c'era uno strano liquido nero e denso, che sembrava un fango nero molto umido, ma
dotato di vita propria, che si dimenava al interno della bottiglia, come un topolino rinchiuso in una
gabbia e che non vedeva l'ora di scappare via...

fu allora, che l'alchimista oscuro, afferrò il tappo di sughero di quella bottiglia, stappando la
bottiglia e facendo uscire l'organismo oscuro, che uscendo dalla bottiglia, come un liquido fangoso
senziente, si diresse verso il Taramaso, risalendo il corpo incatenato del Taramaso e poi entrando in
una delle narisi del naso del principe gigante, ben presto, quel fluido nero senziente, raggiunse il
cervello del Taramaso, iniziando a colpirlo da dentro...

il Taramaso, cadde allora in un sonno profondo...

la sostanza alchemica senziente, che era entrata nel corpo del Taramaso, era una sostanza alchemica
oscura, detta “Linfa del Delirio”, una Linfa Alchemica, ovvero, un fluido denso alchemico
senziente, che entrando nella testa delle persone, ne altera e stravolge la mente e il pensiero,
spingendo chi ne è vittima, alla pazzia e alla follia...

la Linfa del Delirio e una potente arma alchemica, creata dagli alchimisti oscuri, per far impazzire e
delirare i propri nemici e avversari, causando disordine e confusione nella mente e pensiero delle
proprie vittime...

la Linfa del Delirio, allo stesso tempo, indebolisce l'avversario, facendo emergere in quest'ultimo,
non solo tutti i ricordi e le memorie, ma sopratutto i ricordi e le memorie brutti e peggiori... ricordi e
peggiori che inizialmente, tendono a confondere e disorientare le vittime e che poi, fanno impazzire
e delirare le vittime...

la Linfa del Delirio e anche capace di alterare e distorcere non solo i ricordi e le memorie, ma anche
i pensieri, facendo confondere le idee, “disordinando” il pensiero...

) la Furia del Principe dei giganti

dopo che il Taramaso, finì posseduto dalla Linfa Alchemica, il Taramaso perse i sensi e cadde in un
lungo sonno...

il Taramaso, dormì profondamente per molte ore, il Taramaso, non sapeva quante ore fossero
passate e non sapeva quanto tempo, fosse passato quando lui era privo di sensi...

ma di colpo, dopo aver dormito per ore e ore, il taramaso si risveglio... ma non nel accampamento
dei germanici... ma... da un un altra parte...

Il Taramaso, si risvegliò in una camera da letto, ma la camera da letto di un gigante...

il Taramaso, si svegliò di soprassalto e si guardò intorno, rendendosi conto, di non trovarsi più nel
accampamento dei germanici, ma di trovarsi al interno del palazzo del Re dei giganti, nella “Città
dei Giganti”, la capitale imperiale del Impero dei Giganti...

ma il Taramaso, era colpito e spiazzato, ma sopratutto... era Incredulo... come mai, il Taramaso si
era risvegliato nella capitale imperiale dei giganti? Che cosa era accaduto prima? Cos'era successo
prima? Che cosìe stata tutta quella avventura nella Grande Penisola? E Midrassa? E Rustico? Ed
Eumona? E la battaglia nella città dei Satiri?

il Taramaso, però, iniziò a credere nella sua testa, che tutto quello che aveva passato prima, fosse
solo un incubo o un brutto sogno, che tutta quel avventura nella grande penisola, assieme a quei
ragazzi umani, fosse stato solo un brutto sogno...

allora, il Taramaso, si alzò dal letto e iniziò a convincersi che tutto era finito, che quella brutta
esperienza tra gli umani, fosse solo un incubo... il Taramaso era convinto che tutta quella storia
della grande penisola, fosse solo un incubo, un brutto sogno...

il Taramaso, da una parte, era contento, di essere nuovamente a casa sua, nel palazzo imperiale del
Re dei giganti, ma dal altro, era confuso e disorientato...

ma qualcosa non tornava... le cose non quadravano... era tutto troppo perfetto, andava tutto troppo
bene... ogni cosa in quel palazzo, era troppo “finta”... tante conti non tornavano e molte cose non
quadravano...

fu allora, che il Taramaso, dopo essersi alzato dal suo letto e dopo essersi levato il pigiama e aver
indossato gli abiti regali, camminando per i corridoi del palazzo reale... il Taramaso, si guardò
intorno e notava, che era tutto normale... almeno sembrava tutto normale, tutto sembrava al suo
posto...
il Taramaso, osservò la servitù del palazzo, che però guardava il taramaso, con aria fredda e
impassiva, quasi seccati e disturbati dalla presenza del Taramaso...

ma il principe dei giganti, non fece caso a quei dettagli, ignorandoli completamente e dirigendosi
verso la grande sala, nel Salotto del palazzo imperiale, dove si radunavano spesso i parenti del
Taramaso...

raggiunto il Salotto, il Taramaso, notò che i suoi parenti giganti, lo guardavano male, trovando
sgradita la presenza del Taramaso...

il Taramaso, non capendo perchè i suoi genitori, i suoi fratelli e le sue sorelle, avessero quel aria,
inizialmente, si mise a salutarli...

“Mamma! Papà! Sapessi... io prima ho fatto un brutto sogno, e...” disse il Taramaso ai suoi
genitori...

ma i genitori del Taramaso, sembravano ignorare o non fare case al principe dei giganti, non solo, il
re e la regina dei giganti, sembravano non riconoscere il loro figlio, sembravano non riconoscere
nemmeno il Taramaso, come se il Taramaso, non fosse davvero il loro figlio...

fu allora, che il Taramaso, iniziò a preoccuparsi e disse, rivolgendosi a sua madre...

Taramas: ma... mamma? Mi stai ascoltando?

La nobildonna gigante, la regina dei giganti, che era di spalle al taramaso, si voltò bruscamente, con
aria seccata e irritata... ed è iniziò a guardare male il Taramaso...

fu allora, che la regina dei giganti disse...


“E tu chi sei? Ti chi conosce? Da dove salti fuori?” disse la regina dei giganti al alta voce...
“ma... ma sono Taramas! Sono tuo figlio! Sono uno dei principi della Nobile Casata di Tarahma”
rispose preoccupato Taramas, che non aspettava una simile reazione, da parte di sua madre...
“e tu chi saresti? Ah già... vero... il figlio cretino e deficiente che pultroppo ho messo al mondo!”
disse la madre di Taramas, con scherno e derisione...
“ma... mamma... cosa stai dicendo? Perchè mi dici queste cose?” domandò il Taramaso, iniziando a
preoccuparsi...
“perchè? PERCHE'? PERCHE' HO AVUTO LA DISGRAZIA DI RITROVARMI UN FIGLIO
MENTALMENTE RITARDATO! UN FIGLIO DEMENTE! UN BUONO A NULLA, BRAVO SOLO A
FARE LO SCEMO DALLA MATTINA ALLA SERA!” urlò a squarciagola, la regina dei giganti,
contro il Taramaso...

il Taramaso, allora, rimase sconvolto e agghiacciato da quella frase, una frase così cattiva e crudele,
così fredda e senza cuore, che ferì al cuore il Taramaso, lasciando terrorizzato il principe dei
giganti...

fu allora, la Madre del Taramaso, iniziò a dire frasi pesanti, contro il principe dei giganti...

“io ti odio! Non ti ho mai amato! Non ti ho mai voluto bene!” disse la madre con tono sprezzante al
taramaso
“ma... ma perchè mi dici questo?” domandò il Taramaso, diventando triste e iniziando a lacrimare...
“perchè? PERCHE SEI UN CRETINO! PERCHE' SEI UN TARATO!!! SEI TROPPO SCEMO PER
FARE QUALCOSA! SEI SCEMO! SCEMO!!!!” urlò la madre del Taramaso, contro il principe
gigante...
“ma... ma cosa dici... io non sono affatto così!!!!” disse il Taramaso
“no! Brutto sgorbio! Spazzatura vivente! Avrei dovuto ucciderti quando eri ancora nella culla!
Dovevo affogarti quando eri ancora in fasce! Perchè sei troppo stupido per fare qualcosa, non vali
niente! Sei troppo deficiente per valere qualcosa? Perchè ti ho dato alla luce! Tanto valeva
ucciderti prima che tu potessi nascere! E per far nascere cosa? Un demente! Un babbeo buono a
nulla! Che non capisce niente di nulla!” disse ad alta voce, la regina dei giganti...
“Mamma? Ma che stai dicendo?” disse il Taramaso, lacrimando disperato...
“cosa sto dicendo? CHE SEI UNA DISGRAZIA! Sei una vergogna per la nostra casata nobiliare!
Sei una vergogna sia per la nobile famiglia dei Taramhai, che per tutta l'intera razza dei giganti!
Sei troppo stupido per noi giganti! Sei talmente demente, sei talmente cretino che non meriti di far
parte della famiglia reale dei giganti!!!” disse ad alta voce la madre del Taramaso...
“mamma, smettila! Piantala!” iniziò ad alzare la voce il Taramaso
“io non ti conosco! Io non ti ho mai conosciuto! Non so chi sei! Non voglio essere la madre di uno
stupido!”
“ma quindi...”
“io... IO TI ODIO!!! come posso amarti? Come posso volerti bene? Ma credi che io voglia bene a
un ragazzo così stupido e scemo, come sei tu? A uno talmente cretino da non sapere nemmeno di
essere un gigante!!!”

poi, i Fratelli e Sorelle del Taramaso, circondarono il Taramaso ed iniziarono a picchiarlo


selvaggiamente e ad insultarlo... prendendo in giro, il principe gigante, con frasi di scherno e di
derisione, prendendosi gioco di lui...

“Sei un cretino! Sei uno scemo! Sei un tarato! Non capisci niente!”
“sei solo uno stupido! Sei solo bravi a farti troppe illusioni su te stesso! Perchè sei un Tarato!”
“BASTA! BASTA! SMETTETELA! BASTAAAAAHHHH!!!!”

poi, il Taramaso, perse la pazienza e iniziò a massacrare di pugni i suoi fratelli e sorelle, ma i fratelli
e sorelle del taramaso, appena colpiti dai pugni del Taramaso, sparirono di colpo, scomparendo al
istante, come dissolti nel aria...

il Taramaso, rimase spiazzato, ma poi, il principe gigante, vide riapparire i fratelli e sorelle del
taramaso, ma anche i genitori del taramaso, che circondando a cerchio il Taramaso, iniziarono a
deriderlo e insultarlo, prendendolo in giro, dicendogli che era solo un cretino e idiota, un Deficiente,
un Ritardato, un Demente, un Tarato nel intelletto e nel cervello...

sentendosi quelle parole orribili, il Taramaso iniziò a piangere disperato, il taramaso, si sentiva
ferito e sanguinante nel animo...

fu allora, che in preda a un insieme di rabbia e tristezza, il Taramaso iniziò a urlare furiosamente,
contro i suoi parenti...
“BUUUAAAHHH! SIETE CATTIVI! SIETE MALVAGI! NON AVETE AMORE! NON MI AMATE!
NON MI VOLETE BENE! IO VI ODIO! VI ODIO!!!! VI ODIOOOOOOHHHHH!”

ma il Taramaso, in preda alla disperazione, però, iniziò a massacrare di pugni e botte i suoi parenti...
fu allora, che il Taramaso, sentendosi tradito e rifiutato dalla sua stessa famiglia, iniziò a gridare
frasi di odio, verso i suoi parenti e la sua famiglia...

“MALEDETTI! NON MI AVETE MAI AMATO! NON MI AVETE MAI VOLUTO BENE! NON MI
AVETE MAI ASCOLTATO! MI AVETE TRATTATO COME UN ESSERE INFERIORE! E IO CHE
PENSAVO CHE VOI MI AMASTE! CHE VOI MI VOLESSE TANTO BENE! Ma mi sono sbagliato!
MI SONO SBAGLIATO!!! ma io... Vi Odio! VI ODIOOOOO!!!!!” urlava il Taramaso, contro i loro
parenti...

ma il Taramaso, però, scoprì che quelli non erano veramente i suoi parenti... nemmeno la sua
famiglia, ma delle creature oscure, generate dalla “Linfa Alchemica” oscura, che si erano
materializzati nella mente del Principe dei giganti...
fu allora, che il Taramaso, colpito e spiazzato nello scoprire che stava combattendo contro
emanazioni della linfa alchemica, scoprì che quella in cui si trovava, non era la realtà effettiva, ma
era un illusione creata dalla Linfa alchemica, al interno della mente del Taramaso, almeno, una
realtà parallela, generata dalla mente del Taramaso, tipo un Sogno, ma molto realistico, però, reso
realistico dalla “Linfa Alchemica”, che aveva preso possesso della mente del Taramaso...

fu allora, che il Taramaso, iniziò a combattere contro quelle Emanazioni oscure della Linfa
Alchemica, emanazioni che prima aveva forma umana, ma poi, si tramutarono in dei mostri, in
creature terrificanti, che avevano la forma di mostri alchemici e di Bestie alchemiche, che si
lanciarono contro il Taramaso...

fu allora, che il Taramaso, con i suoi pugni e le sue braccia, diede il via a un furioso combattimento,
contro quelle creature alchemiche mostruose, combattendo furiosamente...

il Taramaso, allora, finì in preda alla rabbia e alla furia e iniziò a massacrare di pugni, quelle
creature terrificanti, sferrando dei pugni talmente forti e potenti, che le teste e i corpi di quelle
creature, si laceravano e lesionavano come frutti troppo maturi... generando una massa di liquame
nero scuro, che bagnava il corpo del taramaso...

fu allora, che il Taramaso, si rese conto di una cosa, con orrore...


il Taramaso, si rese conto che gli alchimisti oscuri, non potendo uccidere il taramaso, nel corpo,
allora, avrebbero cercato di uccidere il taramaso, tramite la mente e lo spirito, cercando di uccidere
il Taramaso, proprio tramite la Linfa Alchemica...

fu allora, che il Taramaso, iniziò a lottare furiosamente e disperatamente, rendendosi conto che
quella lotta senza fiato contro quelle creature terrificanti, era una questione di vita o di morte... se
quelle creature terrificanti avessero prevalso il principe dei giganti, per il Taramaso, sarebbe stata la
fine...

fu allora, che il Taramaso, iniziò a lottare senza esclusione di colpi... combattendo e lottando il più
possibile contro quelle creature mutaforma, che riuscivano ad autoplasmarsi in ogni forma e
sembianza...

il Taramaso, allora, nel coros di quel combattimento furioso, iniziò ad urlare... a gridare in preda a
una furia innarestabile...

“YAAAAAAARRRRRGGGGHHH!!!!! EYYYAAAAAARRRRGGGGHHH!!!” gridata il Taramaso a


squarciagola

ma quelle creature terrificanti, erano agili e veloci, erano molto forti e potenti, ed erano creature che
sapevano assumere ogni forma e sembianza, creature in mutazione perenne, che non avevano mai
una forma definitiva, che però, avevano una forza potente e poderosa e che riuscivano a tenere testa
al principe dei giganti...

il Taramaso, continua a combattere e lottare, ma al Taramaso, gli venivano a meno le forze, al


principe dei giganti, gli iniziarono a mancare le forze e le energie, che stavano venendo a meno, per
via di quel combattimento furioso e costante...

quelle creature alchemiche, sembravano non stancarsi mai e sembravano avere un immensa e
poderosa energia dentro di loro, essendo quelle entità, delle creature alchemiche, avevano un
energia potente, mentre il Taramaso, aveva una poderosa energia, un energia forte e limitata, che
però stava iniziano a ridursi nel taramaso, che sentita sempre più logorato e sfiancato da quel
continuo e costante combattimento...

ma il Taramaso, iniziò a sentirsi sempre più stanco e debole...

ma quando quelle creature terrificanti mutaforma, stavano per uccidere il Taramaso, una potente
luca azzurra, emerse dal nulla e indebolì quelle creature, bruciandole e lesionandole con quella
potente luce azzurra, che spinse le creature mutaforma oscure a ritirarsi...

fu allora, che il Taramaso, vide davanti a lui una misteriosa donna, dai lunghi capelli castani chiari e
dalla pelle bianca e occhi azzurri scuro, la donna aveva dei lunghi abiti di colore azzurro scuro, una
donna che iniziò a parlare al principe dei giganti, con una voce femminile e soave, la donna
emetteva una potente luce azzurra al suo corpo, generata dalla magia di quella donna misteriosa...

“Tu sei forte! Taramas! TU SEI FORTE! Tu non sei debole! Tu non sei inferiore!”

ma tu Taramas, credi di essere debole, credi di essere inferiore! Ma non lo sei affato! Sei tu che si
tei autoconvinto di essere inferiore e debole! Tu sei prigioniero di false convinzioni! Tu sei schiavo
delle false idee che gli altri si sono fatti di te!”
“Ma sono i miei parenti, questa e la mia famiglia...” disse il Taramaso, a quella misteriosa donna...
“anche i Parenti, possono farsi delle idee sbagliate su di te, tutti possono farsi delle idee sbagliate
su di te, chiunque, senza alcuna distinzione, può farsi delle idee sbagliate su di te... anche tu stesso
potresti farti idee sbagliate su te stesso... anzi, la maggioranza delle idee sbagliate che abbiamo di
noi stessi, vengono proprio da noi stessi... e quelli sono i più grandi ostacoli da superare e
scavalcare...”
Taramas, disperato e in lacrime, disse alla misteriosa donna dal aura magica...
“ma la gente dice sempre cose brutte e cattive su di me... sentivo sempre dire cose orribili dagli
altri su di me... tutti mi dicono che sono uno stupido, che sono uno scemo, che sono un cretino... e
non riesco nemmeno a controbattere o a ribattere alle cose cattive che gli altri mi dicono... io ho
tanto paura dentro di me... mi sento come debole e fragile... mi sento come se tutto il mondo mi
franasse addosso...”
la misteriosa donna dal aura magica, rispose alle parole del principe dei giganti...
“Taramas! Tu sei quello che sei tu! Non quello che gli altri credono o ritengono che tu sia! Il più
grande sbaglio, il più grande errore che può fare una persona e basarsi su quello che gli altri,
ritengono che lui sia, ma questo e il più grande sbaglio... il più grande errore che non si possa mai
fare...
“Ma gli altri dicono di me...” rispose il Taramaso...
“non devi ascoltare gli altri, non devi dar retta agli altri, gli altri non sanno nulla di te, non sanno
niente di te, tu sei solo te stesso! Tu sarai sempre te stesso! Tu non sarai mai quello che gli altri
credono e ritengono che tu sia... tu sei solo e unicamente quello che sei tu stesso... tu sei padrone di
te stesso... tu sei padrone della tua vita...” disse la misteriosa donna magica...
“ma io mi sento un debole... io mi sento inferiore agli altri... penso di non contare nulla... di non
valere niente...” disse il Taramaso...
“non sei debole, non sei inferiore, non lo sei mai stato, sono gli altri che credono e ritengono
falsamente che tu sia così... su non sei davvero debole, nemmeno inferiore... sei tu che ti sei
auto-convinto di questo... tu sottovaluti troppo te stesso, tu sei più di quello che credi o pensi di
essere... tu sei meglio di quello che credi di essere... tu hai paura di te stesso... hai paura di
esprimere il tuo massimo potenziale... hai un grande potenziale dentro di te... ma non lo vuoi tirare
fuori... perchè pensi solo a fomentare i pregiudizi che gli altri hanno su di te... ma tu non devi
soddisfare i pregiudizi che gli altri hanno su di te.... tu devi soddisfare te stesso... tu devi soddisfare
il tuo potenziale...” disse la misteriosa donna magica
ma come farò a farmi accettare? Come farò ad essere accettato e benvoluto dagli altri? Io per gli
altri, sono solamente uno scemo, un cretino... un essere inferiore... gli altri non potranno mai
vedermi o capirmi per quello che sono veramente...” disse il Taramaso piangendo, bagnando le
guance con le lacrime...
“Taramas... tu non devi essere quello che gli altri credono o ritengono che tu sia... tu devi essere
quello che sei tu... tu devi esseri tu... tu devi essere te stesso... tu non sei quello che credono gli altri
di te... tu sei quello che sei tu... e sarai sempre quello che sei tu... se vuoi vincere sui tuoi avversari,
non gli devi mai dare ragione... gli devi dimostrare che hanno torto... ma non dovrai farlo con la
forza e la violenza... ma impegnandoti e sforzandoti, facendo in modo che tu possa dimostrare che i
tuoi rivali abbiano torno... impegnarti a farti vedere, che tu non sei quello che gli altri credono o
pensano di te... e che tu non sei quello che credi o pensi di essere in senso negativo... ma
sopratutto... tu devi dimostrare a te stesso che tu non sei le debolezze, fragilià... le paure e
angosce... che ti fanno credere o pensare di essere qualcosa che non sei veramente...

e tu... taramas... tu sei forte... tu sei guerriero... tu sei principe... tu sei un re...”

Taramas, rimase colpito da quelle parole... il Taramas, allora, iniziò a piangere... a lacrimare...

“ma...ma tu chi sei ?...” domandò il Taramaso, alla misteriosa donna...


“te lo dirò, non adesso... ma te lo dirò... Ci reincontreremo molto presto... principe dei giganti!”
disse la misteriosa donna, prima di scomparire nel nulla...

fu allora, che il Taramaso, iniziò a sentirsi più forte... il taramaso, iniziò a sentirsi come delle catene
che si spezzavano...

l'amore profondo che il Taramaso, provava verso Midrassa, stava spronando il principe gigante a
lottare e lottare ancora... per liberarsi da quella prigionia mentale...

fu allora, che il Taramaso, accumulò tutte le sue forze e si liberò da quella oscura prigionia...

in preda alla rabbia, il Taramaso, prese a pugni suo Padre, colpendolo forte nella testa...

ma il Taramaso, scoprì, che quello non era davvero suo Padre, ma una creatura oscura alchemica,
che era entrata nella sua mente e aveva preso la forma fisica di suo Padre...

il Taramaso allora capì... capì tutto...

il Taramaso, prendendo consapevolezza, che quelle oscure creature alchemiche, gli stavano
alterando e stravolgendo la mente, giunse ad indebolire quelle creature alchemiche, che il Taramaso
prese a pugni...

Il Taramaso, nella sua mente, allora iniziò a combattere furiosamente contro quelle creature
maligne, quelle bestie alchemiche, generate da quella malefica sostanza alchemica, che era entrata
nella mente del Taramaso...

la coscienza del Taramaso, nella forma di un guerriero-gigante potente, combatteva furiosamente


nella mente del Taramaso... lo stesso Taramaso, stava combattendo una furiosa battaglia, al interno
stesso della sua mente...

il Taramaso, lottava e lottava, senza mai fermarsi, senza mai mollare la presa, senza mai perdersi
d'animo...

il Taramaso, respingendo quei mostri alchemici, si rivelò un guerriero potente e tenace... riuscendo a
sconfiggere quelle oscure entità alchemiche, che si aggiravano per la sua mente...

dopo che le creature alchemiche, nella mente del Taramaso, vennero sconfitte... il principe dei
giganti... accumulò una rabbia, una furia smisurata... fu allora, che il principe dei giganti,
massacrando di pugni e di botte, con una forza e un energia che prima non aveva, iniziò a travolgere
e sbaragliare le creature oscure mutaforma, che erano tornate alla carica e che volevano uccidere il
Taramaso...

ben presto, al interno della mente del principe dei giganti, ebbe inizio una furiosa battaglia tra il
Taramaso e le creature oscure, che si plasmarono, in un unica e gigantesca creatura gigante... una
creatura oscura e informe, che era l'Essenza alchemica, che stava cercando di prendere una forma
fisica, per combattere contro il Taramaso...

fu allora, che il Taramaso, diede il via a un violento e furioso combattimento, contro quel mostro
alchemico gigante, che si trovava al interno della mente del Taramaso,

ma stavolta, il Taramaso era più forte e potente di prima, questa volta, il Taramaso, aveva in lui, un
energia, una potenza energetica, che non aveva mai avuto prima d'ora...
fu allora, che il Taramaso, divenne innarestabile, travolgendo e massacrando di pugni quella
creatura alchemica, arrivando a sbaragliarla e a spazzarla via completamente...

dopo che quella creatura alchemica, venne sconfitta e sbaragliata, dopo che la Linfa alchemica,
venne completamente annientata... il Taramaso, osservò verso l'alto e si lanciò verso l'alto, sentendo
dentro di lui, una poderosa forza energetica...

il Taramaso, non era mai stato così forte e potente prima d'ora... il Taramaso non si era mai sentito
così forte... il Taramaso, sentiva che dentro di lui, c'era un leone che ruggiva, un vulcano che
eruttava, il Taramaso, si sentì come un diluvio di energia, che scaturiva da dentro di lui, rendendolo
forte e potente...

il Taramaso, allora, si lanciò verso l'alto, iniziando a risvegliarsi, anche il corpo del Taramaso, che
prima era intorpidito e intrappolato dalla Linfa alchemica, iniziò a risvegliarsi, senza che gli
Alchimisti oscuri, se ne rendessero conto...

al esterno della mente del taramaso, nel accampamento dei germanici, il Taramaso era ancora
addormentato in un sonno profondo e Midrassa, in lacrime, piangendo ancora, implorava il
taramaso, di risvegliarsi...

ma Midrassa... non vedendo il taramaso risvegliarsi, iniziò a perdere le speranze...

Midrassa: Taramas.... Taramas... perchè? Perchè? Perchè mi fai questo? Sei... sei cattivo... non mi
puoi... abbandonare così...”

Midrassa, allora piombò in una tristezza sconfinata, sprofondando nella disperazione,


convincendosi che non ci fosse più nulla da fare... che oramai... fosse tutto perduto...

fu allora, che Ermanio, il capo degli alchimisti oscuri, si avvicinò minaccioso contro la giovane
ninfa...

Ermanio da Carcarani, allora, iniziò a prendersela con Midrassa... riempendola di insulti e di frasi
orribili, offendendo la principessa ninfa, sia perchè era una femmina, sia perchè il capo degli
Alchimisti oscuri, riteneva che la principessa delle Ninfe, fosse mentalmente inferiore...

Ermanio: bah! Ma guarda qui! Io l'ho sempre detto che le Femmine sono creature deficienti e
cretine! Le femmine sanno solo piagnuccolare e frignare! Le femmine sono stupide e infantili come
i Bambini e mentalmente tarati come gli animali selvatici... le femmine sono come i ritardati
mentali! Le femmine sono troppo stupide e sceme per badare a stesse! Se non fosse per gli uomin!
Le donne non esisterebbero nemmeno! Le donne... non sono NIENTE senza gli uomini, LO SAI IL
PERCHE'? PERCHE' LE FEMMINE SONO INFERIORI! NEL CORPO E NELLA MENTE!!!”

poi, Ermanio, iniziò a picchiare selvaggiamente Midrassa, urlandogli addosso e riempiendola di


insulti...
Ermanio, colpì talmente forte Midrassa, che la principessa Ninfa, iniziò a piangere disperata, ferita
sia dai pugni e calci causati dal alchimista oscuro, sia dagli insulti pesanti, che stava ricevendo dal
capo degli alchimisti oscuri...

“La smetti di piangere? LA SMETTI DI PIANGERE! Se non la smetti di piangere, ti farò passare il
pianto... riempiendoti di calci!!! ma tanto le femmine sanno soltanto piangere! Non sanno fare
altro! le femmine sanno solo svenire! Le femmine sono delle buone a nulla!”
fu allora, che Ermanio, iniziò a prendere a calci Midrassa... dai calci, Ermanio passò agli insulti
pesanti... a frasi misogine contro la ragazza Ninfa...

“dannazione! DANNAZIONE A TUTTE LE FEMMINE! IO ODIO LE DONNE! IO ODIO LE


RAGAZZE! Sono soltanto spazzatura! Putrida immondizia in forma umana! Le femmine sono delle
deficienti! Delle ritardate! Delle cretine! Non sanno pensare! Non sanno ragionare! Le donne
hanno la paglia al posto del cervello! Sanno solo emozionarsi! Si emozionano per cose a caso! Le
femmine sono solamente delle credulone ignoranti! Delle stupide che credono nelle favole!
Bambine sceme che credono che gli asini possano volare! Le femmine... LE FEMMINE NON
HANNO CERVELLO!!! MI HAI SENTITO! EH? MI HAI CAPITO? LE FEMMINE NON HANNO
CERVELLO!!!” gridava e urlava Ermanio contro la ragazza ninfa... che stava oramai, perdendo
tutte le speranze, di poter rivedere il Taramaso...

L'Imperatore Heinken I°, si mise nel fianco a destra del Taramaso completamente incatenato e privo
di senso e iniziò a deriderlo, prendendolo in giro pesantemente...

Imperatore Heinken: AHAHAHAHAHAHHHH!!! ma guardatelo! GUARDATELO! Il “Re dei


Parsanici”! Il “Principe dei giganti”! Ma guardatelo! Quanto fa schifo? Ma quanta pena fa? E
questo dovrebbe essere un Re? Un Re debole e passivo, più rammollito di una ragazza? Ma cosa
dico? Una ragazza ha più spina dorsale di questo gigante!
Questo... questo e il principe dei deboli! Lo smidollato degli smidollati! Questo si vanta di essere
un Re, ma non saprebbe nemmeno combattere contro una Mosca! Anzi! Questo “Principe” sarebbe
pronto a scappare di fronte agli Agnelli!!!

e tutti i soldati germanici e basilischi, si misero a ridere in maniera sfrenata, lasciandosi a risate
cattive...

i soldati germanici, catturarono Midrassa, tenendola per le mani...

Midrassa, venne trascinata via a forza dai soldati germanici, lontana dal Taramaso...
un soldato germanico, mise in ginocchio Midrassa, poi prese una spada che teneva al suo fianco,
custodita nella sua fodera, poi si mise a puntare minaccioso la spada contro il collo di Midrassa

Midrassa, iniziò a piangere disperata, implorando al Taramaso di svegliarsi...

“Ti prego! TARAMAS! Ti prego! Svegliati! Lo so che sei sveglio! LO SO CHE PUOI SVEGLIARTI!
Svegliati! Ti prego! TI PREGO! SVEGLIATI! SVEGLIATI!” gridava e implorava disperata
Midrassa, mentre piangeva copiosamente dalla disperazione...

ma proprio quando il soldato germanico, stava per colpire il collo di Midrassa con la sua spada,
accadde qualcosa...

il principe gigante iniziò a muoversi... ma l'Imperatore Germanico, non se ne rese conto e


continuava a schernire e deridere sia la principessa Ninfa, che il Principe gigante...

“questa... o miei soldati... e la fine definitiva dei giganti! Questo e il colpo di grazia definitivo per
la razza dei giganti! Una fine proprio ingloriosa! Poveri giganti! Mi fanno proprio pena... ma come
hanno fatto a ridursi in questo stato? Ma come hanno fatto a cadere così in basso? Ma lasciate che
ve lo dica! I giganti saranno pure stati una grande razza... ma il loro ultimo membro e veramente la
spazzatura dei giganti... anzi, il Letame dei giganti! AhAHAHAHAAHAHAHAHHHHH!!! anzi...
ANZI... lo sai, gigante? Lo sai che cosa sei, Eh? EH? EEHH?? SEI UNO SCARAFAGGIO!!!
AAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!”

Ma di colpo, la mano destra del Taramaso, prese vita, spaccando le catene che lo tenevano trattenuto
e di colpo, con uno scatto fulmineo, afferrò l'Imperatore Germanico, bloccandolo e paralizzandolo
con la sua mano da gigante, di colpo, l'imperatore Germanico, era passato dal suo insieme di
Euforia e arroganza, dal essere paralizzato dal terrore...

di colpo, tutti i soldati germanici e Basilischi, che si erano radunato attorno al gigante imprigionato
e che stavano osservando la scena, si ritrovarono spaventati e terrorizzati nel vedere che il Taramaso
stava di nuovo riprendendo conoscenza...

l'Imperatore germanico piombò nel terrore, ritrovandosi completamente bloccato e paralizzato,


rinchiuso nella mano del Taramaso...

di colpo, il Taramaso, riprese conoscenza e disse, rivolgendosi al imperatore germanico...

“sarò pure uno scarafaggio... ma ti sei dimenticato di una cosa... SONO ANCHE UN
GIGANTE!!!”

allora, il Taramaso con tutta forza, stritolò l'Imperatore Germanico, schiacciandolo con la forza
fisica-muscolare della sua mano, uccidendolo...

di colpo, tutti i soldati basilischi e germanici, che stavano osservando la scena, rimasero spaventati e
terrorizzati...

poi, il Taramaso si alzò dal suo e con una grande e immensa forza, che si era accumulata dentro di
lui, si abbandonò alla rabbia e giunse a rompere e spaccare le catene alchemiche che lo tenevano
prigioniero...

-
ma il Taramaso, iniziò a urlare ad alta voce...
“IO SONO IL FIGLIO DEL RE DEI GIGANTI! IO SONO COLUI CHE DISTRUGGE LE
MONTAGNE, COLUI CHE BEVE GLI OCEANI E CHE DEVIA IL CORSO DEI FIUMI! IO
SONO... TARAMAS! IL RE DEI GIGANTI!!!”

fu allora, che il Taramas, accumulando le sue forze, sferrò un poderoso calciò, che volò dritto su
Ermanio...

Ermanio, paralizzato dal terrore, vedendo il poderoso piede, che a una velocità poderosa, si stava
dirigendosi verso di lui, rendendosi conto di avere la morte in faccia, disse poche frasi, prima di
lasciare questo mondo per sempre...

“oh Santa Marianna di Benevento...”

dopo aver esclamato quella frase profana, Ermanio, venne colpito talmente forte da quel calcio, che
il corpo del capo degli alchimisti oscuri, finì disintegrato... letteralmente...

Ermanio, fu talmente colpito da quel calcio, che sembrava che una frana avesse travolto Ermanio,
lasciandolo completamente in fin di vita...

dopo, che il capo degli alchimisti oscuri, venne ucciso da quel poderoso calcio, Midrassa, guardò
verso l'alto, vedendo che il Taramaso, si era risvegliato...
fu allora, che in preda alle emozioni e alla gioia, Midrassa esultò, lasciandosi trascinare dalla
felicità... Midrassa non era mai stata così tanto felice in vita sua...

Midrassa: Taramas! Taramas! Ma allora sei vivo! SEI VIVO!!!

fu allora che Midrassa, abbracciò fortemente uno dei piedi del Taramaso, piangendo di gioia e di
felicità, lasciandosi a un pianto... ma un pianto di gioia...

“Taramas! Taramas, oh, Taramas! Pensavo di averti perduto!”


fu allora, che il Taramaso rispose..
“Midrassa, mia amata! Te non mi hai mai perduto! Io non sono mai morto! Io ci sono sempre
stato... e sono sempre stato al tuo fianco!”

fu allora, che il Taramas, fece salire midrassa, sul palmo della sua mano aperta e poi, usando la sua
mano da gigante, il Taramas mise midrassa sulla sua spalla...

fu allora, che il Taramas, attaccò l'accampamento dei germanici, iniziando a distruggerlo e


devastarlo...

ben presto, in tutto l'accampamento dei germanici, si diffuse il panico e il caos, tutti i soldati
germanici e basilischi, piombarono nel terrore, poiché, non sapevano come combattere o contrastare
il Taramaso...

fu allora, che il Taramaso, si alzò dal terreno e in preda alla furia, iniziò a distruggere e devastare
l'accampamento militare del esercito germanico...

-
ben presto, in tutto l'accampamento, si scatenò il panico e il caos...

un soldato germanico in fuga, parlando ad un altro soldato germanico disse:


“ma avvicinarsi tranquillamente a un gigante addormentato, per di più, restando vicinissimo alla
mano e prendendo in giro quel gigante, non mi è sembrata un idea tanto furba...”
“sta zitto e corri, dannazione!”

Intanto, i soldati parnasici, raggiungono di nascosto l'accampamento, nascondendosi nella


vegetazione e nelle foreste, circostanti al accampamento dei germanici, i soldati parnasici, si sono
mimetizzati nella vegetazione, dipingendosi la faccia e il corpo di verde scuro, per confondersi con
la vegetazione e non farsi notare dalle guardie...

di colpo, l'esercito Meccanideo e l'esercito volante del popolo delle Arpie, attaccarono
l'accampamento militare dei germanici...

allo stesso tempo, anche l'esercito parnasico, sferrò un attacco a sorpresa al accampamento del
esercito germanico...

L'accampamento dei germanici, divenuta un unico e immenso campo di battaglia tra i parnasici e i
germanici e i Basilischi...

l'accampamento, viene attaccato anche dal esercito Meccanideo, con le “Fiere Meccanidee” o
“Meccanidei Ferocidi”, che assaltano l'accampamento, travolgendo i soldati germanici...

i soldati germanici, provano a reagire, colpendo e bersagliando le Fiere Meccanidee con Spade,
Asce e alabarde, ma senza scalfirne la dura e spessa corazza, decorata con altorilievi e stucchi, che
ricoprono la corazza delle Fiere meccanidee...

alcune Fiere Meccanidee, afferrano dei soldati germanici, con la bocca, scaraventandoli in aria...

le Fiere Meccanidee, vennero affiancato da dei “Fanti Meccanidei”, che erano dei soldati-Robot
meccanici, che si lanciarono in un furioso combattimento, contro i soldati germanici...

l'accampamento dei germanici, viene attaccato dal cielo, dal esercito delle Arpie, che armati di
Archi e Frecce e Balestre e Giavelotti, bersagliando l'esercito germanico dal alto...

i soldati Germanici, reagirono prendendo degli Archibugi e delle Spingarde e bersagliando i soldati-
Arpie, sparando addosso ai Guerrieri-arpia, colpendone e bersagliando alcune arpie guerriere, che
però, avevano un armatura spessa e resistente, che permetteva ai guerrieri arpia, una notevole
resistenza alle pallottole dei fucili dei germanici...

allo stesso tempo, i soldati basilischi, che avendo le ali, potevano volare e allora, si scontrarono
contro i soldati Arpia, ingaggiando un furioso combattimento volante, sopra l'accampamento dei
germanici...
i soldati-Arpia, erano forti e potenti, ma i guerrieri basilischi, riuscivano facilmente a tenere testa
alle Arpie Guerriere...

Nel mezzo della furiosa battaglia, che stava devastando l'accampamento dei germanici, il Duca di
Galambrea, non si lasciò trascinare dalla preoccupazione, spavaldo e sicuro di sé, il Duca di
Galambrea, prese in mano, il Talismano dei giganti ed evocò da quel talismano, un armatura fluida,
che nella forma di un fluido verde scuro, si sparse su tutto il suo corpo, ricoprendolo e generandone
una spesa e coriacea armatura...

poi, dal armatura fluida, il Duca di Galambrea, generò una spada, che era fatta della stessa sostanza
del armatura del Duca di galambrea, una spada fluida, una spada mutaforma, che otteneva tante
forme e sembianze...

fu allora, che il Duca di Galambrea, si lanciò nel combattimento, armato della sua spada e con
indosso la sua armatura, si scontrò contro i soldati Penisolani e Parnasici, uccidendone molti con la
sua spada, che generava una poderosa forza energetica dalla sua lama, che uccideva e travolgeva
molti soldati Parnasici e Penisolani, le cui spade e armature, sembravano burro, venendo travolte e
piegate facilmente, dal immensa forza energetica di quella spada, che sembrava un puro concentrato
di energia, un energia talmente potente, che spaccava e rompeva le spade e le armature dei parnasici
e dei penisolani, come se niente fosse...

Rustico, armato di una grossa spada di forgiatura Germanica, si lanciò nel combattimento,
combattendo contro numerosi soldati germanici, che si lanciarono contro di lui, Rustico, che aveva
imparato il combattimento di spada da Setran e Adai, si rivelò un abile spadaccino, combattimendo
a perdifiato contro i soldati germanici...

ma Rustico, si ritrovò davanti il Duca di Galambrea, che indossano l'armatura fluida, generata dal
“Talismano dei giganti”, guardava il giovane ragazzo con aria ostile...

il Duca di Galambrea, osservando Rustico, con aria feroce Poggiano, gli disse...

Poggiano: e inutile che tu combatta contro di me! Tanto voi penisolani, potete fare ben poco contro
i germanici!
“e Perchè?” domandò Rustico al duca di Galambrea
Poggiano: io, assieme alle mie spie, ho passato numerose informazioni al esercito germanico e ai
Basilischi... insomma, non ti sei domandato, come abbiamo fatto i Germanici e i Basilischi, ad
ottenere così tante facili vittorie? Perchè IO L'HO PERMESSO! IO HO AIUTATO I GERMANICI
AD OTTENERE QUELLE VITTORIE!!!
“Tu...TU COSA? Cosa hai fatto? COSA HAI FATTO?” domandò Rustico, iniziando a piangere e
lacrimare dal dolore e dalla rabbia...
Poggiano di Galambrea: Ho solo fatto un favore ai germanici! Tu stupido ragazzo, proprio non
capisci! Noi non dobbiamo opporci ai germanici! Noi dobbiamo aiutare i germanici! Dobbiamo
permettere ai germanici di conquistare la Penisola! Non possiamo opporci ai germanici! Opporre
resistenza ai germanici e inutile! Non capisci? Noi dobbiamo aiutare i germanici a conquistare la
penisola! Dobbiamo permettere che i germanici, possano soggiogare la penisola...
Rustico: ma... ma cosa stai dicendo? Ma sei impazzito? Ma stai delirando? Ma stai farneticando?
Poggiano di Galambrea: io delirare? Per niente! Le leggi del cosmo e della natura, funzionano
così! Non puoi opporti a chi è più grande e forte di te! Non puoi resistere a qualcosa che è
superiore o migliore di te! Un bambino non può combattere contro un adulto! Una formica non può
combattere contro un elefante! Il mondo e fatto di creature passive e creature attive!

Rustico: Cosa? E per questo dovremmo lasciare che la penisola sia soggiogata sotto una tirannia
spietata e crudele?
Poggiano di Galambrea: dipende... se saremmo sottomessi ai germanici, avremmo la vita
risparmiata, nel dominio dei più forti, dei dominio dei migliori... dei superiori, hai due sole scelte:
essere ucciso o sottometterti... e come dice il saggio... tra i due mali, scegli sempre il male minore...
e io ho scelto il male minore, ovvero, la sottomissione, anzi, dare una mano a chi dominerà la
grande penisola... perchè... come si dice dalle mie parti, se non puoi combattere un nemico, unisciti
a lui...
Rustico: no...NO!!! c'e invece una terza scelta!
Poggiano di Galambrea: ah si? E quale?
Rustico: COMBATTERE!!! LOTTARE FINO ALLA MORTE!!!!
Poggiano: combattere? Ma cosa vuoi combattere? Sei troppo misero e debole per poter combattere
contro qualcosa, bah, sei come un bambino che vuole combattere contro i suoi stessi genitori! La
lotta contro entità più grandi e vaste di noi e del tutto inutile! Non puoi combattere qualcosa che si
trova aldilà della tua portata!
Rustico: invece si che si può, tu ti sbagli a pensare a una cosa del genere!ogni creatura ha il diritto
a vivere ed esistere! Ma cosa credi? Che perchè una creatura sia debole e inferiore, allora non
abbia alcun diritto a vivere o ad esistere? Anche una creatura, che tu ritieni “debole” o
“inferiore”, può e DEVE lottare... per il diritto di esistere... per il diritto di vivere!
Poggiano: bah! Ma per favore! Quelli che tu chiami “deboli” non contano nulla e non valgono
niente! L'unica cosa che vale davvero sono i forti e il loro dominio supremo! Tu non capisci?
L'umanità esiste solo per servire i più forti! E IL NOSTRO DESTINO sottomettersi ai più forti e
servirli! L'umanità e debole! L'umanità e inferiore! Lo capisci? Non possiamo opporci a chi è più
forte di noi! Non possiamo combattere quello che è aldisopra di noi! L'unica cosa che possiamo
fare e servire i più forti! L'unica cosa che può fare il popolo Penisolano e prostrarsi al Impero
Germanico!!!
Rustico: maledetto! MALEDETTO! In nome delle tue idee idiote, molta gente morira e molti
perderanno i loro figli e i loro parenti! Tu stai spargendo dolore e sofferenza, per via delle tue idee
stupide! Io non ti permetto... NON TI PERMETTERO' di svendere la penisola ai germanici! Se vuoi
sottometterti, fallo pure! MA IO NON LO FARO'!!! E NON LO FARA' LA MAGGIORANZA DEI
PENISOLANI!!!
Poggiano: Ah? Non volete prostrarvi, eh? VE NE PENTIRETE! VE NE PENTIRETE!
Rustico: NO! NON ME NE PENTIRO' AFFATTO!! perchè c'e una cosa... UNA COSA DEVI
SAPERE!!!! che gli Eroi saranno per sempre ricordati in eterno! i traditori invece, saranno dannati
per l'eternità e odiati da tutti!
Poggiano: misero insetto schifoso! Quelle sono cose per i miserabili come te! Ma io non sono come
voi, luride piattole! Io sono un messia dei giganti! Io sono un eletto della razza dei giganti!!!

fu allora, che sfoderando la sua spada, generata dalla sostanza di cui era fatta l'armatura mutaforma,
Poggiano, si lanciò in un furioso combattimento di spada, contro Rustico...

la spada di Rustico, era di puro e resistente metallo di forgiatura germanica e questo permetteva a
Rustico, di tenere testa alla spada di Poggiano, ma non per molto, poiché, la Spada di Poggiano era
una spada mutaforma, una spada la cui lama era generata dalla sostanza alchemica di cui era fatto
l'armatura di Poggiano e il Talismano dei Giganti, ovvero, la “Giganteite”, una misteriosa sostanza
alchemica, che venne creata dal antica civiltà dei giganti...
ma Poggiano era molto forte e resistente, ed era abile nel combattimento di spada, permettendo a
Poggiano di mettere allo sbaraglio Rustico, che faceva empre p

Rustico, venne ferito da un colpo di spada, sferrato dal duca di Galambrea

preoccupata, Eumona, guardando il duca di Poggiano, che stava per colpire rustico con la sua spada,
iniziò a terrorizzarsi, per timore di perdere il suo amato fratello...

“Rustico! RUSTICO!! RUSTICOOOOO!!!!” si mie a gridare Eumona dalla paura e dalla


preoccupazione

ma giunse d'improvviso, una Maga Arpia, che usando dei poteri magici molti potenti, colpì
l'armatura di Poggiano, con una poderosa ondata di energia, che venne generata dalle mani della
maga Arpia...

il duca di Poggiano, fu colpito duramente dal quel attacco magico, facendolo rotolare e poi cadere a
terra, scaravendando il duca di poggiano, in lontananza di Rustico...

il Duca di Poggiano, allora, evocò la spada e l'armatura nel talismano dei giganti e corse via,
fuggendo a gambe levate, assieme ai suoi uomini...

Dopo che l'esercito dei Germanici e dei Basilischi e stato messo in fuga, venendo messo allo
sbaraglio...

il Taramaso e i suoi amici, ritornano al accampamento dei parnasici...

qui, il Taramaso, incontra una Maga Arpia, che fa parte del esercito delle Arpie, ovvero, Teumapia,
che tra i suoi innumerevoli poteri magici, ha quello di leggere nella mente e nel pensiero gli esseri
viventi...

Teumapia, colpita dalle capacità guerriere del Taramaso, però, nota che il Taramaso non è come tutti
gli altri, che il Taramaso e come “Diverso” dagli altri...

allora Teumapia, domanda al Taramaso, di farsi leggere nella mente...

Teumapia, leggendo nella mente del Taramaso, scopre, con stupore e sorpresa, che il Taramaso, ha
una mente fortemente arretrata e sottosviluppata... che il Taramaso, dovrebbe essere, negli standard,
degli umani e dei Parnasici, un ritardato mentale, uno “Scemo”, uno “Stupido”, ma stranamente,
nota che il Taramaso, nella sua mente, non è poi così stupido, che il Taramaso, per certi versi e
“Intelligente”, meno di un umano o di un parnasico, ma e intelligente lo stesso, ma questo però e un
punto debole per il taramaso, rendendo il Taramaso, forte fisicamente, ma debole mentalmente...

ma Teumapia, ha notato che però Midrassa e riuscito a rafforzare e potenziare la mente e l'intelletto
del taramaso, riuscendo a renderlo per certi versi, più “intelligente”...

il Taramaso, dopo essersi liberato e aver devastato l'accampamento dei germanici, si sente forte e
sicuro di sé e mettendosi nuovamente a capo del esercito dei parnasici e dei penisolani, ordina che
l'indomani mattina, l'esercito levi le tende e che parta in direzione di Fiorenza, dove il Sommo
Mecenate, attende l'arrivo dei rinforzi, poiché, il grosso del esercito imperiale germanico, si sta
dirigendosi in direzione di Fiorenza, per circondarla e assediarla...

l'accampamento finì completamente distrutto e devastato e l'esercito dei Germanici e dei Basilischi,
avevano subito grosse perdite pesanti, perdite dissanguatorie... che avevano colpito duramente, sia
l'esercito germanico, che l'esercito Basilisco...

dopo quella furiosa battaglia, il Taramaso e Midrassa, tornarono trionfanti al accampamento militare
dei Parnasici...

l'indomani mattina, il Taramaso, assieme a Midrassa, con il principe dei giganti a guida del esercito
del alleanza Penisolani-Parnasici, partirono in direzione di Fiorenza, allo scopo di congiungersi con
le forze del esercito tusciano, che erano rimaste a Fiorenza...

gli eserciti dei Germanici e dei Basilischi, erano oramai, vicini alla disfatta, dopo che Ermanio da
Carcarani era morto e l'Imperatore Heinken I° era morto, gli eserciti dei Germanici e dei Basilischi,
erano allo sbando...

ma in una grande radura, Poggiano da Galambrea, fece radunare i soldati germanici e Basilischi...

Poggiano, controllando il Talismano magico, evocò un armatura mutaforma, che ricoprì


completamente il corpo di Poggiano e che diede a poggiano, dei poteri magici sconfinati ed
illimitati...

per intimorire gli eserciti dei Germanici e dei Basilischi, Poggiano puntò il braccio ricoperto da quel
armatura fluida,

di fronte a quel grande e immenso potere, tutti i soldati germanici e basilischi, si spaventarono e si
terrorizzarono, prostrandosi e inchinandosi al istante, di fronte a Poggiano di Galambrea e al suo
grande e immenso potere...

Poggiano, allora, iniziò a tenere un discorso roboante alla massa dei soldati germanici e basilischi...

“Io sono Poggiano di Galambrea, Sommo Duca del Ducato di Galambrea... io non sono un umano
come tutti gli altri... poiché... io sono un Messia... io sono il prescelto... io sono l'Eletto della Razza
dei giganti... io ho avuto l'illuminazione divina dalla sacra e suprema razza dei giganti... i Giganti
sono degli Dei... delle divinità supreme... loro non sono morti... non sono scomparsi
definitivamente... loro sono ascesi a un piano superiore del esistenza... egli si sono rivelati a me...
per votarmi come loro messia, come loro sacro messaggero in questo mondo di creature mortali...
io sono destinato, con i poteri arcani del antica razza dei giganti, a diventare il Monarca supremo
del mondo, il Sacro Monarca di tutte le terre Emerse! Grazie ai poteri divini dei Giganti! E da ora
in poi, sarò IO STESSO il generale supremo degli eserciti dei Germanici e dei Basilischi! I
monarchi delle terre Germaniche, della Penisola, come dei Basilischi e dei Popoli Parnasici, sono
dei miseri insetti, sono schifosi ratti inferiori, di fronte alla potenza del “Messia Gigantideo” e
degli immensi poteri dei Giganti...

Poggiano, si fece autoproclamare come Monarca supremo, autoproclamandosi come “Imperatore


supremo delle Terre Germaniche e delle Terre Italiche”, proclamandosi come generale e leader
supremo del esercito Germanico e del esercito Basilisco, dopo che l'Imperatore Heinken I° era
morto, ucciso dal Taramaso...

Poggiano: prima conquisteremo Fiorenza e poi l'intera penisola... poi marceremo sul Urbe
Pontificia e detronizzeremo il Pontefice e io mi farò proclamare come nuovo Papa e Monarca
Celeste! Poi doppo che avremmo conquistato la grande penisola, conquisteremo le Terre
Germaniche e poi le terre d'occidente... e poi... IL MONDO INTERO... perchè... PERCHE' SONO
STATO ILLUMINATO! IN ME C'E L'ESSENZA DIVINA DEI GIGANTI!!! IO SONO IL MESSIA! I
GIGANTI MI HANNO ILLUMINATO! IO SARO' IL MONARCA DIVINO DEL MONDO! IO SONO
L'ELETTO DELLA SACRA RAZZA DEI GIGANTI!!!!

e tutti i soldati germanici e Basilischi, intimoriti dagli immensi poteri di Poggiano, iniziarono a
pregare a poggiano, iniziando a venerare il duca di Galambrea, come un dio, come una divinità
suprema, come un Messia sceso dal cielo e pronto a guidare quegli eserciti, in una guerra
devastante...

poi, Poggiano, disse...


“Ora, miei soldati, mettiamoci in marcia! Partiamo in direzione di Fiorenza! Assaltiamo la capitale
del Sommo mecenate! La penisola deve sapere del mio nome! Deve sapere della sacra gloria
celeste che IO porterò prima in questa penisola e poi... NEL MONDO INTERO! PARTIAMO MIEI
SOLDATI! POSSA LA GLORIA DIVINA DEL “MESSIA GIGANTIDEO” DOMINARE SULLA
PENISOLA!!!”

e di colpo, i soldati germanici e basilischi, si misero a venerare e osannare il Duca di Galambrea,


che indossava quel oscura e inquietante armatura... prostrandosi al Duca di Galambrea, che
vedevano come un dio supremo, come un Messia, pronto a conquistare e soggiogare il mondo
intero...

fu allora, che l'esercito del Duca di Galambrea, si mise in marcia, partendo in direzione di Fiorenza,
progettando di conquistarla e soggiogarla... ma Fiorenza, sarebbe stato solo l'inizio, poiché, se
Fiorenza sarebbe caduta, il Duca di Galambrea, avrebbe potuto partire del tutto alla conquista della
grande penisola e poi... del mondo intero...

FINE
-----------------

nelle Terre Penisolane, come in molte regioni e territori delle terre d'Occidente, le ossa prelevate
dagli scheletri dei giganti, erano prelevate e usate per creare pozioni magiche o pozioni magiche, o
anche per creare medicinali o tisane, che si riteneva potessero curare molte malattie, poiché, si
credeva tra i popoli umani, che le osse dei giganti, avessero proprietà curative...

ma si credeva anche che le ossa dei giganti, avessero facoltà magiche o alchemiche o
sovrannaturali, che le ossa dei Giganti, fossero intrisi di una potente forza energetica, di una
misteriosa energia, chiamata “Essenza Gigantidea” o “Linfa Gigantidea”, una misteriosa energia,
che secondo le leggende, esisteva solamente dentro il corpo fisico dei giganti e che sarebbe
racchiusa nelle ossa e nel midollo osseo dei giganti...

spesso, le ossa dei giganti, erano prelevati da indovini e incantatori e usati in rituali di Divinazione,
poiché, le ossa dei giganti, sembravano generare dei campi energetici...

alcuni Alchimisti e studiosi di “Scienze Arcane” delle Terre Tusciane, ipotizzavano che l'Essenza
Gigantidea o la Linfa Gigantidea, fosse una specie di “Magia dei Giganti” o una “Magia
Gigantidea”, ipotizzando che anche i Giganti, potessero avere la magia o i poteri magici, come gli
Esseri Umani e come i Parnasici... ipotizzando l'esistenza, in tempi antichi di “Giganti Magici” o di
giganti dotati di poteri magici o dotati di una propria magia, distinta da quella degli Umani e dei
Parnasici, ma una magia, ma che sarebbe scomparsa del tutto, dopo l'estinzione stessa della razza
dei giganti... con la scomparsa dei giganti, sarebbe scomparsa anche questa “Magia Gigantidea”...

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