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digiuno e quarantena
Il processo di rigenerazione fisica istituito dal Conte di Cagliostro costituiva
una delle finalit dellaMassoneria Egiziana di Rito Copto: un mezzo con
cui si restituiva luomo allo stato di innocenza primitiva perduta a seguito
del peccato originale.
Ma questa dieta, come il digiuno, non era praticata che per un certo
periodo: 40 giorni al massimo, in tutto il suo rigore.
Il digiuno precedeva sempre liniziazione misterica cosi come nel rito della
comunione, prima dellunione sacramentale con Dio, e oltre che a
simboleggiare la rottura con I legami materiali, preparava lorganismo alle
esperienze allucinatorie. Il compimento del rito prescritto, si ritrova nella
formula pronunciata dalliniziatore eleusino, tramandataci da Clemente
Alessandrino:
Le norme, contenute nel cap. 25 del Levitico che costituisce il terzo libro
del Pantateuco, prevedevano, appunto, in quelloccasione, laffrancamento
dei debitori insolventi e degli schiavi ebrei. Il Libro dei Giubilei, uno dei
maggiori apocrifi dellAntico testamento noto, infatti, come leptogenesi o
Piccola Genesi. Alcuni frammenti sono stati ritrovati a Qumran. Si tratta di
una rielaborazione midrashica del Genesi e dei primi capitoli dellEsodo.
Fra le tante prescrizioni contenute, riconducibili, forse, allepoca dei
patriarchi, vi una norma relativa alla purificazione della puerpera,
riportata nel Levitico ( 12, 1-5), dopo la nascita di un maschio o di una
femmina. Questa purificazione posta in relazione al periodo di 40 giorni
trascorso da Adamo e di 80 giorni trascorsi da Eva prima di potere entrare
nellEden, una volta creati.
Il 33 giorno
Lamico lo metter nel nuovo letto e gli dar un brodo che dovr
essere fatto da mezzo chilo di carne di manzo (senza grasso n
ossa) e da erbe rinfrescanti o lassative alle quali si potr
aggiungere, del sedano, un pizzico di balsamo e qualche foglia di
rosmarino.
Il 34 giorno
Questa forma di delirio durer circa sei ore e quando sar cessata,
lo si potr cambiare e metterlo nellaltro letto gi fresco e pronto
alluso.
liquido.
Il 35 giorno
Il 36 giorno
Il 37 giorno
Si vedr che alladepto gli crescer una nuova pelle e i suoi denti
ricominceranno a
Il 38 giorno
Il 39 giorno
Gli si potranno somministrare dieci gocce di balsamo liquido in due
cucchiaiate di buon vino rosso e farlo finalmente passeggiare in
giardino: dovr fare ci dolcemente, senza affaticarsi e senza fare
assolutamente esercizi troppo violenti; ci sino a quando non
abbia ripreso le sue forze e non si sia riabituato allaria aperta.
Il 40 giorno
Il
Rito
Egizio,
quindi
la
Massoneria
di
Rito
Egiziano,
non
pu
prescindere
dal
suo
fondatore
il
Conte
di
Cagliostro.
Qui
nasce
la
prima
difficolt
dello
studioso.
Chi
fu
veramente
il
Conte
di
Cagliostro?
La
storiografia
profana,
e
purtroppo
anche
quella
massonica,
non
aiuta
lamante
della
Verit.
Troppi
veli
sono
stati
stesi
sullillustre
fratello,
e
solo
colui
che
con
spirito
libero
da
pregiudizi
e
profonda
umilt
si
accosta
alle
rivelazione
del
Grande
Cophto
pu
ri-velare
lessenza
del
Rito.
Venti
e
pi
anni
di
intensi
studi
ci
hanno
portato
a
comprendere
lessenza
ed
i
significati
di
un
Rito
che
rimanda
a
sapienze
antiche
e
ai
fondamenti
della
nostra
Fratellanza.
Questa
comprensione
e
conoscenza
non
ci
ha
spinti
per
verso
il
tentativo
di
una
riabilitazione
del
Conte
di
Cagliostro
negli
ambienti
profani
ed
in
quelli
massonici.
Siamo
e
rimaniamo
convinto
che
il
Rito
Egizio
e
la
Massoneria
Egiziana
sia
destinata
a
pochi
e
,
quindi,
meglio
che
il
Fratello
Grande
Ierofante
del
Rito
rimanga
occultato
sotto
il
velo
della
menzogna
e
della
calunnia.
Tra
gli
scritti
che
presentano
il
Conte
di
Cagliostro
ed
il
Rito
Egizio,
da
cui
si
potrebbe
cominciare
a
prendere
le
mosse
per
uno
studio
su
tali
questioni,
ci
sembra
abbastanza
equilibrato
e
non
lontano
della
Verit
quello
scritto
del
Venerabile
Fr
..
Denis
Labour
.
Dopo
i
primi
passo
verso
la
conoscenza,
se
animati
dal
desiderio
di
Verit,
occorrer
iniziare
il
vero
cammino
di
formazione.
Ma
a
quello
sono
destinati
solo
i
Fr..
accolti
in
Logge
del
Rito
Egizio.
Molte
di
esse
seguono
con
adesione
al
Catechismo
e
amore
per
la
dottrina
il
Rito.
Molte
altre
,
seppur
lodevoli
per
lo
sforzo
compiuto,
se
ne
discostano.
Ma
si
sa
che
il
cammino
verso
la
Verit
non
agevole.
Ma
veniamo
ad
alcuni
cenni
sul
Conte
di
Cagliostro
e
sul
suo
Rito
Egizio.
Giuseppe
Balsamo,
detto
Alessandro,
conte
di
Cagliostro,
nacque
il
2
giugno
1743.
Il
27
dicembre
del
1789,
il
papa
Pio
VI
ordin
il
suo
arresto.
Dopo
un
processo
truccato
e
quarantasette
interrogatori,
il
7
aprile
1791,
Cagliostro
fu
condannato
al
carcere
a
vita.
Sulla
piazza
Minerva
di
Roma,
si
bruciarono
solennemente
le
insegne
massoniche
ed
i
libri
confiscatigli.
Rinchiuso
il
21
aprile
nella
fortezza
di
San
Leo
(vicino
a
Rimini),
vi
trascorse
il
resto
della
vita
in
orrende
condizioni,
relegato
in
una
segreta
denominata
Il
Pozzetto,
una
sorta
di
pozzo
o
fogna.
Vi
mor
il
26
agosto
del
1795,
due
anni
e
mezzo
prima
dell'arrivo
delle
truppe
francesi
che
fecero
saltare
la
fortezza
di
San
Leo.
Cagliostro
era
l'ultima
vittima
dell'Inquisizione.Per
subire
un
tale
martirio,
quest'uomo
doveva
essere
alquanto
imbarazzante.
Sicuramente
l'aspetto
politico
da
tenere
in
considerazione.
Nella
sua
Lettera
al
popolo
francese,
annunciava
la
distruzione
della
Bastiglia,
la
convocazione
degli
Stati
Generali
e
l'abolizione
delle
lettere
con
sigillo
reale
recanti
un
ordine
di
imprigionamento
o
di
esilio.
Ma,
con
il
suo
rito,
Cagliostro
rendeva
accessibili
degli
insegnamenti
fino
ad
allora
riservati
ai
cenacoli
pi
ristretti.
Nel
1764
e
1765,
a
Messina,
sarebbe
stato
iniziato
all'alchimia
da
un
Armeno
o
da
un
Greco.
Nel
1766
e
1767,
avrebbe
praticato
quest'arte
a
Malta.
Dal
1770
al
1780,
percorse
l'Europa
centrale
e
settentrionale.
A
Mitau
(Courlande),
nel
1778,
dimostr
la
sua
padronanza
nella
cristallomanzia
(veggenza
nell'acqua
magnetizzata
di
una
caraffa
con
l'assistenza
di
bambini
dai
cinque
ai
sette
anni).
Nel
1778,
1779
e
1783,
ebbe
contatti
con
il
benedettino
ed
alchimista
Dom
Pernty.
Il
24
dicembre
1784,
Cagliostro
inaugura
il
rito
della
"Alta
Massoneria
Egiziana"
nel
quadro
della
Loggia
Madre
La
Sagesse
Triomphante
di
Lione.
Questo
rito
composto
di
tre
alti
gradi,
poich
riceve
come
Apprendista
Egiziano
i
maestri
eletti
provenienti
da
altri
riti.
Questi
vengono
ricevuti
come
Apprendisti
Egiziani,
poi
Compagni
Egiziani
ed
infine
come
Maestri
Egiziani.
Questo
rito
culminava
in
visioni
talvolta
accessibili
a
tutti
i
membri
presenti.
A
Lione,
disponiamo
di
testimonianze
su
guarigioni
e
manifestazioni
di
ogni
sorta:
J.B.
Delorme
fu
guarito
da
una
malattia
incurabile,
delle
evocazioni
furono
organizzate
alla
presenza
del
Duca
di
Richelieu.
Il
fantasma
di
Prost
de
Royer,
gi
Venerabile
della
loggia
"La
Bienfaisance"
apparve
e
fu
riconosciuto
dai
membri
di
quella
loggia.
Perch
"Egiziano"?
Per
capire
bene
ci
che
seguir,
devo
spiegare
cosa
significa
la
parola
"Egiziano".
Leggendo
questa
parola,
non
dobbiamo
pensare
all'Egitto
dei
faraoni.
Per
Cagliostro,
il
suo
Rito
egiziano
in
quanto
si
riferisce
all'Egitto
Copto,
all'Egitto
dei
primi
cristiani.
Tant'
che
Cagliostro
si
far
nominare
"Le
Grand
Cophte",
essendo
"Cophte"
la
grafia
della
parola
"copto"
nel
VIII
secolo.
Il
Rito
Egiziano
di
Cagliostro
ha
come
obiettivo
quello
di
favorire
presso
quelli
che
lo
praticano
una
rigenerazione
dell'intero
essere,
anima
e
corpo.
Ai
nostri
giorni,
quando
parliamo
di
"trasformazione",
di
"evoluzione",
intendiamo
un
cambiamento
nella
nostra
psicologia.
Di
conseguenza,
non
possiamo
pi
comprendere
ci
che
insegnavano
i
primi
cristiani,
gli
antichi
alchimisti
o
i
massoni
di
Rito
Egiziano.
In
quanto
l'obiettivo
di
tutti
questi
ricercatori
era
una
trasformazione
integrale
dell'essere
umano.
Per
loro,
non
vi
era
separazione
tra
il
corpo
e
l'anima.
Anima
e
corpo
erano
come
le
due
facce
della
stessa
medaglia.Per
una
migliore
comprensione,
torniamo
alle
origini.
Nel
giardino
dell'Eden,
Adamo
ed
Eva
erano
dotati
di
un
corpo
di
luce,
inalterabile.
Questo
corpo
non
era
soggetto
alla
malattia
ed
alla
morte.
Poi
Adamo
ed
Eva
furono
cacciati
dal
Paradiso.
Il
loro
corpo
di
luce
si
cristallizz,
s'indur.
Dallo
spirituale,
Adamo
ed
Eva
passarono
al
biologico.
La
Bibbia
dice
che
furono
rivestiti
di
abiti
di
pelle.Nel
Rito
Egiziano,
i
massoni
sono
rivestiti
di
un
abito
bianco.
Come
l'alba
nel
cristianesimo,
questa
veste
rappresenta
il
corpo
di
luce
delle
origini.
Ma
tutti
i
massoni,
a
qualunque
rito
appartengano,
hanno
anche
un
grembiule
di
pelle.
Per
Cagliostro,
questo
grembiule
un
richiamo
all'abito
di
pelle
di
cui
il
nostro
corpo
di
luce
rivestito.
Enoc
ed
Elia
ci
hanno
preceduti
su
questa
Via.
Durante
la
Trasfigurazione,
il
Cristo
apparso
agli
apostoli
nel
suo
corpo
di
luce.
Un
corpo
che
gli
addetti
chiamano
"Corpo
Glorioso".
Questo
corpo
il
corpo
immortale
delle
origini.
Non
l'appannaggio
di
Ges.
In
quanto
anche
Enoch
ed
Elia
erano
ripassati
dal
biologico
allo
spirituale.
Anche
loro
sono
"saliti"
al
cielo
senza
passare
attraverso
la
morte.
Per
questo
motivo,
Cagliostro
pone
il
suo
Rito
Egiziano
sotto
il
loro
patrocinio.
I
primi
cristiani
insegnavano
i
metodi
di
divinazione,
che
consentivano
di
ripassare
dal
biologico
allo
spirituale.
Quegli
insegnamenti
sono
stati
conservati
dalla
Chiesa
Ortodossa
orientale.
Ma
sono
anche
stati
ritrovati
e
conservati
dagli
alchimisti.
Ed
da
loro
che
Cagliostro
li
ha
ricevuti.
Il
programma
di
lavoro
dei
massoni
del
Rito
Egiziano
si
divide
in
due
tappe.
Queste
due
tappe
sono
precedute
da
una
lunga
fase
di
preparazione.
*
La
prima
tappa
si
riferisce
alla
rigenerazione
"morale",
ossia
psicologica
e
spirituale;
*
La
seconda
tappa
ha
come
fine
la
rigenerazione
del
corpo.
Questa
fase
pu
essere
intrapresa
quando
terminata
la
prima.
Similmente
ai
ritiri
effettuati
da
Mos,
ciascuna
di
queste
due
tappe
si
svolge
in
quaranta
giorni.
Affinch
le
due
tappe
riescano,
l'iniziato
deve
vivere
secondo
un'etica
irreprensibile.
Gli
alchimisti
direbbero
che
l'uomo
deve
ammorbidire
la
pietra
prima
di
lavorarla.
I
mistici
insegnavano
che
il
cuore
deve
essere
aperto.
Il
fallimento
assicurato
per
gli
orgogliosi,
i
cupidi
e
gli
egoisti.
L'iniziato
deve
prendere
tre
misure
immediate:
*
Adottare
e
rispettare
le
leggi
del
paese
in
cui
si
trova;
*
Amare
il
prossimo,
aiutarlo,
essere
caritatevole
verso
di
lui;
*
Dedicare
tre
ore
al
giorno
alla
pratica
della
preghiera.
Per
estensione,
deve
aver
ricevuto
l'assicurazione
di
essere
ormai
amato
da
Dio.
A
questo
provvede
la
preghiera.
La
prima
tappa:
l'evocazione
degli
angeli.
Cos
preparato,
l'iniziato
deve
ritirarsi
per
quaranta
giorni.
In
un
luogo
solitario,
deve
ri-centrarsi,
non
lasciarsi
distrarre
dai
suoi
pensieri.
Deve
vivere
in
stato
di
preghiera
permanente.
I
massoni
che
conoscono
i
segreti
alchemici
del
loro
Rito
direbbero
che
deve
trovarsi
nella
"Camera
di
mezzo"
o
al
"centro
del
cerchio".
L'iniziato
dedica
la
sua
giornata
ai
riti
e
alle
preghiere.
La
Bibbia
ci
indica
che
esistono
sette
grandi
angeli.
L'obiettivo
della
prima
quarantena
l'ottenimento
di
un
contatto
con
ciascuno
dei
sette
angeli.
Questi
sette
angeli
comunicano
al
nostro
uomo
il
mezzo
per
entrare
in
contatto
personale
con
loro.
Questi
angeli
lo
guideranno
e
l'aiuteranno
a
diventare
moralmente
e
spiritualmente
perfetto.
Possono
trascorrere
degli
anni
per
completare
questa
prima
rigenerazione.
Se
l'uomo
dovesse
morire
senza
aver
effettuato
il
secondo
ritiro,
ci
non
grave.
La
pietra
ammorbidita
continuer
ad
essere
lavorata
su
altri
piani.
Per
questo
primo
ritiro,
Cagliostro
utilizza
dei
metodi
di
cui
ritroviamo
tracce
dall'antico
Egitto.
La
seconda
tappa:
la
rigenerazione
del
corpo
Cos
guidato,
l'iniziato
pu
intraprendere
il
secondo
ritiro
di
40
giorni.
In
primavera,
in
occasione
del
plenilunio
di
maggio,
si
isola
nuovamente.
Si
attiene
ad
un
regime
alimentare
sano
e
frugale.
Ogni
giorno
assume
certe
sostanze
preparate
secondo
procedimenti
alchemici
tutto
sommato
piuttosto
semplici.
Sudorazioni
ed
altri
processi
di
eliminazione
gli
consentiranno
di
evacuare
gli
umori
viziati.
a
questo
punto
che
si
opera
in
lui
una
vera
trasformazione.
Pelle,
denti,
unghie,
capelli
si
rigenerano.
Ci
gli
consente
di
prolungare
la
sua
esistenza.
Non
per
diventare
immortale
nel
corpo,
ma
per
disporre
del
tempo
necessario
per
ripassare
dal
biologico
allo
spirituale.
Cagliostro
non
ha
inventato
questi
procedimenti.
Fino
ad
allora
riservati
a
piccoli
cenacoli
aristocratici
molto
chiusi,
li
ha
resi
accessibili
integrandoli
nel
suo
rito
massonico.
Ma,
cosa
ancora
pi
stupefacente,
ho
ritrovato
una
pratica
identica
alla
sua
in
un
antico
testo
di
alchimia
indiana.
Siccome
Cagliostro
non
ha
mai
messo
piede
in
India
e
non
conosceva
il
sanscrito,
ci
indica
che
queste
tecniche
proseguono
il
loro
cammino
in
ogni
tempo,
in
ogni
luogo,
al
riparo
da
sguardi
indiscreti.
Capiamo
bene
lo
sbalordimento
del
massone
che
legger
queste
righe.
Nessuno
gli
ha
parlato
di
queste
tecniche.
Peggio,
se
si
interessava
di
ermetismo,
i
suoi
istruttori
gli
avranno
ripetuto
che
tali
pratiche
non
erano
mai
esistite
in
massoneria.
Alcuni
villaggi
gallici
resistono
ancora.
Scopersi
ci
che
mi
era
stato
nascosto.
Vedemmo
come
interi
pezzi
della
storia
massonica
sono
stati
epurati,
ripuliti,
laicizzati.
Scoprimmo
poi
che
piccoli
cerchi
discreti
e
coraggiosi
conservano
accesa
la
fiaccola.
Vilipesi,
attaccati
da
una
massoneria
imborghesita
che
tenta
di
recuperarli
snaturandoli.
Bench
pressioni
dall'esterno
e
certe
umane
debolezze
talvolta
li
destabilizzino,
questi
cerchi
hanno
un
merito:
esistono.
Come
ricordano
le
Scritture,
vale
di
pi
un
cane
vivo
che
un
leone
morto.
Disposizione del Tempio nel Rito egizio