Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Ventura 27/3/20
contratti atipici
contratto di lavoro a orario ridotto , lavoro a chiamata, lavoro intermittente
tutta la disciplina dei contratti atipici DLgs 81 del 2015 (jobs act) decreto di riordino dei
contatti di lavoro
disciplina legale facendo finta che il contratto collettivo rimandi alla legge
tutte le prestazioni inferiori alle 40h e la legge non pone limiti all'entità della riduzione
in questa logica dobbiamo ragionare per il part time la riduzione non è detto avvenga
in modo orizzontale, potrebbe anche avvenire in modo verticale
la riduzione verticale potrebbe essere del tipo che a giorni lavoro a tempo pieno, altri
giorni non lavoro proprio
alterno momenti di prestazione a momenti di non prestazione lavorativa
nel momento in cui ho una prestazione riditta potrei violare questo principio
il part time è una norma percepita i seguito a una direttiva comunitaria che hanno
riconosciuto a questo particolare istituto un caposaldo della conciliazione della vita di
lavoro
dovrebbe essere utilizzato principalmente per esigenze interesse del lavoratore :esigenza
di cura della lavoratrice madre, o conciliazione diritto a tempo libero
avrà gli stessi diritti del lavoratore a tempo pieno, sopratutto in termini economici
rispetto a severe riduzioni verticale, è strano che il lavoratore per gli altri mesi sia
possibilità del lavoratore part time verticale, sfornito di qualsiasi tutela previdenziale,
non è molto favorevole per il lavoratore. Le forme di sostentamento al di fuori del
contratto di lavoro è previsto solo per i lavoratori che perdono il lavoro
involontariamente (licenziamento o contratto a termine) per questa disoccupazione
parziale, lo stato non interviene a sostenere il lavoratore che effettua questa scelta del
lavoratore
vedrò a vedermi proprozionato il mio diritto di indennità di idsoccupazione in base al
reddito percepito quando si lavorava, quindi un trattamento previdenziale inferire,
rispetto al tempo pieno
Orizzontale verticale o misto quindi un mese lavoro sempre febbraio non lavoro marzo
lavoro full time determino tutto cio nello stesso contratto
la retribuzione sarà proprozionata a come lavoro
lavoro straordinario lavoro che supera il lavoro di orario pieno, orario normale di lavoro,
sia per contratti full time che part time
clausole elastiche per potervi ricorrere c'è un sistema delle doppia chiava
posso inserire una clausola che autorizza il datore di chiedere prestazione di lavoro in
momenti diversi da quelle stabilite da contratto con un preavviso di 2gg
per avvalersi di questa prerogativa il datore deve inserire un patto in forma scritta,
rispettare le norme di legge collettivo che prevedono un preavviso di 2gg
lo puoi inserire solo se il contratto collettivo di riferimento disciplina orari elastici
non posso piu revocarlo a menoche non sia una malato oncologico o debba assistere
familiari grravi o nel cas abbia figli cn disabilità accertata o figli minori di 13 anni solo
in questi casi posso recedere dalla clausola
tornero a lavorare solo nelle fasce e la retribuzione inizialmente stabilita
art 78 punto 2
esempio di come la contrattazione collettiva interviene (leggere)
almeno 15h a settimana devi lavorare
il contratto di lavoro part time puo essere sia a tempo determinato, che a tempo
indetrminato.
Lavoro intermittente
è un lavoro che rientra tra le ipotesi di orario ridotto
rispetto al part time è caratterizzato dll'instabilità
il lavoratore offre la propria
Lavoro atipico
Il lavoro atipico è costituito da contratti di lavoro con caratteristiche diverse rispetto ai
normali contratti di lavoro dipendente a tempo pieno e al lavoro autonomo. I contratti di
lavoro atipico sono caratterizzati da maggiore flessibilità del lavoro. Con il termine
lavoro atipico si intendono tutti quei contratti di lavoro non abituali, diversi dai
tradizionali contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato e dalle forme di lavoro
autonomo. Il mercato del lavoro italiano ha assistito ad una radicale trasformazione
verso la fine degli anni '90, con l'introduzione delle forme di lavoro atipico. In particolar
modo, una normativa quadro di riferimento in materia viene introdotta dal legislatore
con la legge del 14 febbraio 2003 che introduce sul mercato del lavoro italiano le forme
dei contratti di lavoro non standard (lavoro atipico) regolamentandone le modalità di
attuazione. Le principali forme di lavoro atipico sono le seguenti:
Lavoro part time
Il lavoro part time è un rapporto di lavoro dipendente in cui la prestazione lavorativa
viene effettuata per un numero inferiore di ore rispetto a quanto previsto dai contratti di
lavoro a tempo pieno. I lavoro part time è anche conosciuto come lavoro a tempo
parziale ed è una forma di lavoro atipico. Il lavoro a tempo parziale può essere applicato
sia nei contratti di lavoro a tempo determinato che in quelli a tempo indeterminato. Il
lavoro a tempo parziale può consistere in una riduzione dell'orario lavorativo giornaliero
e/o in un'attività lavorativa svolta soltanto in alcuni giorni. Il numero di ore e la durata
della giornata lavorativa sono specificate nel contratto di lavoro. La formula del lavoro a
tempo parziale (lavoro part time) può essere applicata sia nei contratti di lavoro a tempo
indeterminato sia nei contratti di lavoro a tempo determinato. In particolari casi, il datore
di lavoro può chiedere al lavoratore di prolungare il proprio orario di lavoro, ad esempio
per far fronte ad imprevisti lavorativi, ed il lavoratore ha facoltà di accettare o meno. Si
parla in questi casi di lavoro supplementare. Nel caso del part-time il lavoro
supplementare non può superare il 10% delle ore lavorative del mese previste nel
contratto di lavoro part-time.
Forme di lavoro part-time
Il lavoro part-time può essere definito all'interno della giornata lavorativa o all'interno
della settimana/mese lavorativa. Possiamo individuare tre categorie di lavoro part time:
Lavoro part time "orizzontale" Il contratto di lavoro part-time di tipo "orizzontale"
consiste in una riduzione dell'orario di lavoro giornaliero (da esempio, tutti i giorni 4 ore
dalle 9:00 alle 13:00 invece delle tradizionali 8 ore di lavoro).
Lavoro part time "verticale" Il contratto di lavoro part-time di tipo "verticale" consiste in
un'attività lavorativa a tempo pieno, da svolgersi soltanto in determinati giorni della
settimana, del mese o dell'anno (ad esempio, 8 ore dalle 9:00 alle 17:00soltanto il lunedì
e il mercoledì).
Lavoro part-time "misto" Il contratto di lavoro part-time di tipo "misto" (o ibrido)
riunisce in sé le caratteristiche delle precedenti forme di part time (orizzontale e
verticale). In quest'ultimo caso, sia l'orario sia il periodo lavorativo sono personalizzati
sulla base delle esigenze organizzative del datore di lavoro.
Lavoro intermittente
Il lavoro intermittente è anche detto lavoro a chiamata a cui si rimanda per ulteriori
approfondimenti.
Lavoro a chiamata
Il lavoro a chiamata consiste in prestazioni lavorative subordinate di breve durata. Il
lavoro a chiamata è anche conosciuto come lavoro intermittente o Job on call. Questa
tipologia di contratto di lavoro si addice alle attività lavorative stagionali o saltuarie. Ad
esempio cameriere in hotel o ristoranti nel corso della stagione estiva ecc. Il lavoro a
chiamata consente al datore di lavoro di far fronte alla momentanea necessità di forza
lavoro per brevi periodi senza sovraccaricare la struttura dei costi fissi aziendali. Il
lavoro a chiamata è una forma di lavoro atipico.
Lavoro a progetto
Il lavoro a progetto è un rapporto di lavoro atipico in cui il lavoratore riceve dal datore
di lavoro un progetto, da seguire per un periodo di tempo determinato fino al
compimento del progetto stesso. La durata del contratto a progetto deve essere
specificata all'inizio del contratto di lavoro. Il datore di lavoro deve anche documentare
nel contratto, con assoluta precisione e in ogni dettaglio, il progetto da assegnare al
collaboratore, le modalità e gli obiettivi. Nel corso del periodo di contratto il lavoratore
percepisce una retribuzione. Al termine del periodo contrattuale cessa il rapporto di
lavoro tra il datore di lavoro (azienda) e il collaboratore a progetto. È un contratto di
lavoro atipico di collaborazione coordinata e continuativa a carattere personale e senza il
vincolo di subordinazione. Il committente assegna un progetto specifico o un
programma di lavoro che il lavoratore dovrà gestire in modo autonomo, in funzione del
risultato finale e indipendentemente dal tempo impiegato per la prestazione lavorativa. Il
contratto a progetto è caratterizzato dai seguenti aspetti:
Il progetto: Il committente deve individuare un progetto o un programma di lavoro
specifico da assegnare al collaboratore. Il progetto deve essere dettagliato e
identificabile, in funzione di un risultato finale da raggiungere entro una determinata
data.
Autonomia del collaboratore. Il collaboratore gestisce il progetto/programma a lui
assegnato in autonomia, senza alcun vincolo di tempo e di subordinazione con il
committente.
Collaborazione coordinata e continuativa. Lo svolgimento dell'attività lavorativa deve
avere le caratteristiche tipiche della collaborazione coordinata e continuativa.
Il rapporto di lavoro a progetto è stato introdotto con il decreto legislativo n.276 del
2003 (cd "Legge Biagi") per sostituire i contratti co.co.co. nel tentativo di frenare
l'utilizzo che veniva fatto dei contratti co.co.co. da parte dei datori di lavoro subordinato.
Nella prestazione lavorativa il lavoratore assume l'incarico di eseguire un progetto senza
alcun vincolo di subordinazione. Il lavoratore concorda le modalità di esecuzione con il
datore di lavoro, la durata e il compenso. Nel lavoro a progetto il legislatore ha
sottolineato la natura autonoma del lavoratore a progetto (artt.61-69 D.Lgs.276/2003).
Va precisato che il lavoro a progetto è una nuova tipologia contrattuale di lavoro che si
affianca a quelle già preesistenti del lavoratore dipendente e del lavoratore autonomo.
Con l'introduzione del lavoro a progetto viene annullata e sostituita la precedente
normativa sulle collaborazioni coordinata e continuativa (co.co.co.).
Lavoro a chiamata
Il lavoro a chiamata consiste in prestazioni lavorative subordinate di breve durata. Il
lavoro a chiamata è anche conosciuto come lavoro intermittente o Job on call. Questa
tipologia di contratto di lavoro si addice alle attività lavorative stagionali o saltuarie. Ad
esempio cameriere in hotel o ristoranti nel corso della stagioneestiva ecc. Il lavoro a
chiamata consente al datore di lavoro di far fronte alla momentanea necessità di forza
lavoro per brevi periodi senza sovracaricare la strutturadei costi fissi aziendali. Il lavoro
a chiamata è una forma di lavoro atipico.
Lavoro ripartito
Il lavoro ripartito è svolto da due o più persone che dividono il carico di lavoro, l'orario,
il numero di ore e le funzioni normalmente svolte da un solo lavoratore dipendente. I
lavoratori coinvolti nel lavoro ripartito si organizzano per garantire la continuità del
lavoro mediante turni. Il rapporto di lavoro ripartito termina alla sua naturale scadenza
contrattuale o nei casi in cui uno dei due lavoratori presenti le dimissioni o venga
licenziato. Il rapporto di lavoro si interrompe anche per l'altro o per gli altri lavoratori
coinvolti nel lavoro ripartito.
Il lavoro atipico nasce per rispondere all'esigenza aziendale di assicurare una parziale
flessibilità del fattore lavoro, in risposta alle variazioni della produzione. Con il termine
"flessibilità" si intende la capacità dei lavoratori di adattarsi a funzioni e orari diversi in
rapporto alle esigenze produttive. La flessibilità del lavoro risponde anche all'esigenza di
far conciliare meglio il rapporto tra tempo libero e tempo di lavoro, consentendo ai
giovani lavoratori di accedere con maggiore facilità nel mercato del lavoro (occupazione
giovanile) senza precludere il proseguimento degli studi. Il lavoro atipico risponde anche
all'esigenza di agevolare l'occupazione femminile, non soltanto giovanile, e la
coesistenza della figura della donna-madre di famiglia con quella professionale della
donna lavoratrice.
https://www.okpedia.it/lavoro_atipico