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Invalidità e inefficacia
N.B.
L’errore di diritto è l’errore determinato dalla falsa conoscenza delle norme
giuridiche e comporta l’annullabilità del contratto quando è essenziale, cioè
è stato la ragione unica o principale del contratto, e riconoscibile (art. 1429
n. 4 c.c.).
L’errore di calcolo (art. 1430 c.c.) comporta soltanto la possibilità della
rettifica, salvo che non si tratti di un errore sulla quantità determinante del
consenso. In tal caso comporta l’annullabilità del contratto.
IPOTESI DI ANNULLABILITÀ
Violenza 1434 ss. c.c.
Definizione
Coazione psichica che agisce sulla volontà della vittima inducendola a stipulare
per sottrarsi al male minacciato (violenza morale).
La convalida è l’atto con il quale il negozio annullabile viene recuperato, cioè con il quale il
soggetto legittimato alla proposizione dell’azione di annullamento manifesta l’intento di
rendere il contratto invalido definitivamente efficace (art. 1444 c.c.).
Si distingue tra:
- convalida espressa → il soggetto che convalida il contratto lo fa
attraverso un atto espresso che contiene la menzione del contratto stesso, del
motivo di annullabilità e della dichiarazione di convalida. Tale atto è un
negozio unilaterale, non recettizio, accessorio rispetto al negozio
convalidato;
- convalida tacita → il soggetto che convalida il contratto lo fa
tacitamente, dando esecuzione al contratto pur conoscendo il motivo di
annullabilità.
RECUPERO DEL NEGOZIO INVALIDO
Rettifica