Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
2021
La struttura narrativa
- ricorda molto la struttura delle fiabe: una fiaba nera e inquietante (moduli fiabeschi) → l’eroe e il
meccanismo della ripetizione (tutti affrontano la stessa prova)
- suspense: il lettore non ha anticipazioni sullo sviluppo della storia (focalizzazione interna sui personaggi)
L’inadeguatezza di Tancredi
Tancredi deve svolgere una missione ma si rileva incapace di svolgere questa missione
→ la sua azione viene frenata dalle passioni terrene e da una sorta di fragilità psicologica causata in gran
parte dall’amore (Tancredi viene considerato uno dei più valorosi cavalieri crociati, ma viene contraddetto
da queste debolezze legate al richiamo dei sentimenti delle passioni)
→ Rinaldo è tentato dall’amore come Tancredi, ma poi riesce a liberarsi, a ritrovare il suo vigore e sarà lui a
sconfiggere l’incantesimo della selva (personaggio che si contrappone a Tancredi)
→ Tasso spesso per enfatizzare la debolezza psicologica del personaggio, collega questa a una debolezza
fisica (debolezza fisica enfatizza la debolezza psicologica)
La dimensione simbolica
- cipresso: pianta mortuaria → su questa pianta si trova una scritta con un riferimento esplicito alla morte
(cipresso e scritta ci indirizzano verso una lettura simbolica)
- in apparenza, una discesa agli inferi, al paese dei morti → dà nuove energie agli eroi per poter affrontare
l’impresa (scendere negli inferi = trovare il coraggio necessario per affrontare l’impresa)
→ topos della poesia classica
- in realtà, una falsa discesa nel paese dei morti, creata da un inganno demoniaco che non rafforza ma, al
contrario, indebolisce Tancredi
Incantesimo della selva → rendere visibile tutto ciò che l’uomo cerca di nascondere, di allontanare da sé →
gli elementi che ostacolano Tancredi sono la proiezione delle sue paure, delle sue angosce
Tancredi non discende nel paese dei morti, ma è come se discendesse nella profondità della sua psiche.
Elementi nuovi:
- la situazione descritta è inedita, originale, pur nella sua apparente semplicità (mai si era parlato di donne
che si pettinassero in poesia)
→ vv.1-8: la donna amata dal poeta si pettina
→ vv.9-14: il poeta assiste a questo spettacolo straordinario in preda al turbamento
- uso massiccio e sistematico al linguaggio metaforico
→ metafore preesistenti: capelli dorati (Petrarca, erano i capei d’oro a l’aura sparsi (90)), amore come un
viaggio in tempesta (la vita fugge et non si arresta un’hora (272)) → per lo più ricavate dal Canzoniere
→ metafore non sono di difficile interpretazione
- sviluppo ipertrofico di queste metafore che danno luogo a veri e propri campi metaforici
→ non c’è un verso che non presenta delle metafore → elemento antipetrarchistico (senso dell’equilibrio)
→ campi metaforici:
ONDE DORATE
- onde - avorio
- navicella - preziosi
- flutti - oro
- mar - aureo
- procelloso - tesoro
- naufragio - ricco
- tempesta - diamante
- sommerso - oro
- scoglio
- golfo
Grazie al linguaggio metaforico siamo trasportati in una dimensione fantastica → celebrazione delle
capacità straordinarie del linguaggio metaforico, il quale può trasportare il lettore in una dimensione
fantastica
- ingrandimento dei particolari → non vediamo la donna intera, ma solo i capelli e la mano
- assenza di spessore psicologico, morale → rispetto alla tradizione manca l’approfondimento psicologico,
in quanto ci manteniamo sempre in superficie
La struttura (8+6)
→ l’io si rivolge al proprio cuore (“cor”) innamorato un discorso interessato di ammonimenti, esortazioni,
riflessioni
A) 1-4: l’io invita il suo cuore a nascondersi nel dolce sentiero che attraversa i due seni della donna
B) 5-8: spiega perché in quel candore materno sarà al riparo dalla passione suscitata dagli occhi dell’amata
C) 9-11: l’io ammonisce il cuore a non approfittare della situazione per scendere lungo quella via secreta
fino all’ultima meta (patata)
D) 12-14: il cuore dovrà limitarsi a raccogliere in quel solco divino dei baci casti prodotti da semi di sospiri
Nelle prime quartine il sentiero che attraversa i seni della donna ha il compito di fornire un rifugio che
protegga dalla passione.
Nelle due terzine il sentiero può diventare la via segreta che conduce al piacere sensuale.
Prima quartina e prima terzina: inviti, ammonimenti, esortazioni → contengono anche metafore
dinamiche (caccia/viaggio)
Seconda quartina e seconda terzina: spiegazioni, giustificazioni → contengono anche metafore statiche
(neve/agricoltore)
Struttura e contenuti
A) 1-4: l’io descrive il contrasto (apparente) fra il colore nero della pelle della donna e la sua luminosità, la
sua bellezza ricorrendo a un doppio paragone: l’alba diventa fosca di fronte al colore della pelle della
donna, mentre l’avorio e la porpora perdono lucentezza
B) 5-8: l’io sviluppa e amplifica il medesimo concetto attraverso un doppio confronto (luce-tenebroso
inchiostro/arsura-carbone spento), affidato a una doppia domanda retorica
C) 9-11: l’io dichiara il proprio amore per questa donna che non potrà mai essere scalzato dall’amore per
una donna bianca
D) 12-14: l’io rende omaggio alla bellezza e alla luminosità insuperabile della donna attraverso un’apostrofe
ironica al sole, destinato a impallidire di fronte a questo prodigio (un “sole notturno”)
A)
- scopo
→ fare del bene alla comunità, rendendosi utili e facendola divertire, spargendo notizie e conoscenze utili
- rapporti con il pubblico
→ rispetto reciproco: se il pubblico non legge smettono di pubblicare
→ il pubblico non deve annoiarsi e deve divertirsi, anche grazie alla varietà degli argomenti
→ tono colloquiale si coglie in questo botta e risposta
- modelli
B)
- l’origine del titolo il Caffè
→ si chiama così perché gli articoli sarebbero trascrizioni di conversazioni avvenute in un caffè milanese
gestito dal caffettiere Demetrio
→ si tratta di una finzione che allude, però, a fenomeni realmente documentabili e documentati nella
Milano di quel tempo → il caffè (14-37): luogo di cultura in quanto si trovano giornali, riviste, atlanti, un
luogo accessibile a tutti nel quale si possono incontrare persone con cui discutere liberamente; è illuminato
anche di notte, quindi la ragione illumina le tenebre
→ il caffettiere (38-72): Demetrio non esiste, rappresenta idealmente l’uomo
nuovo; orgoglioso della propria identità e attaccato alla propria libertà; investe in vendita commerciale da
trafficare, in particolare caffè, dimostrando un grande spirito di iniziativa; il fatto di aprire un Caffè a Milano
significa essere in grado di assumere delle responsabilità sociali nella comunità in cui vive; è una persona
che ha atteggiamenti coerenti con i propri pensieri, quando deve ridere ride, quando deve rimanere serio
rimane serio, è in grado di valutare; la sua libertà di giudizio si dimostra anche nel vestire: si veste orientale
perché è comodo vestirsi orientale, non è vittima delle mode
→ le discussioni (73-82): discussione paradigmatica → contrappone
negoziante, filosofo, curiale → confronto tra vecchio e nuovo
Alessandro Verri, Rinunzia avanti notaio degli autori del presente foglio periodico al Vocabolario della
Crusca
Problema delle scelte linguistiche è fondamentale per l’illuminista che ha fra i suoi compiti il divulgare il
sapere → non si può attraverso la lingua di Petrarca, Dante e Boccaccio
Lettera divisa in tre parti:
- introduzione che motiva la stesura dell’articolo (1-4)
- corpo centrale, costruita “per punti”, in cui l’autore spiega le ragioni per cui rifiuta il modello cruscante
(dal punto 1 al 4) e delinea un modello linguistico alternativo (dal punto 5 al 7) (5-55)
- conclusione che ribadisce i motivi per cui l’autore ha scritto l’articolo, giustifica le citazioni oraziane e fa
delle ipotesi sull’accoglienza che l’artista riceverà (56-71)
a) Ragioni di principio:
- gli uomini sono tutti uguali quindi tutti hanno il diritto di inventare o modificare la lingua (1)
- libertà a cui ha diritto ogni uomo, liberarsi dalle catene del passato (2-3-6) → principio di autorità (ipse
dixit) viene messo in discussione
Ragioni pratiche:
- trasmettere in maniera efficacie il proprio concetto (le idee sono più importanti delle parole) → bisogna
utilizzare delle parole efficaci con cui esprimere le proprie idee, anche prendendole da altre lingue, da altre
culture (4-5-6)
b) Per mettersi al riparo da coloro che sono più scettici e conservatori che si basano sul principio di autorità,
per prevenire le possibili critiche dei conservatori → Orazio diceva che ogni uomo era libero di modificare la
lingua → Verri non rifiuta tutta la cultura del passato, ma si prende la libertà di scegliere quale rifiutare e
quale selezionare
c) Non sono usati seriamente, ma ripresi in maniera scherzosa (PARODIA), parodia del linguaggio della
crusca permette da subito di comprendere l’intonazione ironica dell’articolo → la battaglia va combattuta
con l’ironia
PERSUADERE → l’impianto del discorso → ricorso alla prima persona singolare ha un forte effetto di
coinvolgimento, è come se chi parla si mettesse in gioco direttamente; ricorso alle domande retoriche;
lessico fortemente emotivo (es. “trucidare” invece di uccidere) che si mescola a espressioni che sembrano
ricavate dal linguaggio scientifico; il gioco dei punti di vista
→ lo stile
(p.434-436)