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Enneagramma Come Funziona - Gurdjieff
Enneagramma Come Funziona - Gurdjieff
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personale e professionale
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presentazione
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«Per iniziare dirò che il degrado della coscienza è tale che l’individuo che ne è colpito ignora che le
cose stanno diversamente, cioè ignora che è avvenuta una perdita, una limitazione, che è sopraggiunta
un’impossibilità di sviluppare tutte le proprie potenzialità. La caduta è tale che la consapevolezza diventa cieca
alla propria stessa cecità… una perdita di consapevolezza…una relativa inconsapevolezza. Ma la “caduta” non
è soltanto questo; è anche, al tempo stesso, un degrado della vita emotiva, un degrado delle motivazioni che ci
spingono ad agire. »1
Chi, per una volta nella sua vita, non s’è posto l’eterno interrogativo ”chi
sono?”, senza magari trovare una risposta.
Ma ancor prima bisognerà capire chi sta parlando mentre dice “io”.
Con l’Enneagramma d’improvviso faccio la conoscenza della bugia primaria, che consiste nel
credere che sono uno, un sé unificato e coerente. Ma se immaginassi di registrare le emozioni che
vivo durante una singola giornata – entusiasmo e tristezza, rabbia e intolleranza, curiosità e
seduzione, ansia e tranquillità…- noterei come senza posa, di momento in momento, desideri,
bisogni, paure, giudizi… mutano in modo incongruente e divengono più o meno prioritari: ogni
emozione che vivo sembra essere il bisogno e la soluzione diversa dell’io che in quella circostanza
ha preso il sopravvento. E’ come se una nave cambiasse di continuo il suo capitano: e di colpo
scoprirei che esistono tanti io in me stesso, ognuno in lotta per affermare e soddisfare i propri
bisogni.
1
Claudio Naranjo, Carattere e Nevrosi. L’enneagramma dei tipi psicologici, Astrolabio, 1996
2
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«Una volta formatasi la personalità, l’attenzione è assorbita dalle preoccupazioni peculiari di ogni tipo
psicologico. Perdiamo l’essenziale capacità infantile di rispondere al mondo quale esso è, e cominciamo a
diventare selettivamente sensibili solo a ciò che conferma la nostra visione del mondo.»2
Il carattere è dunque il risultato di quanto è stato plasmato nella psiche del bambino: essendo
l’io una reazione (struttura di difesa) ad una perdita − della qualità e quantità di amore che sono
venute a mancare −, la personalità si organizza secondo una struttura caratteriale che tenderà a
colmare tale perdita originaria e, allo stesso tempo, a mantenere inconscia la consapevolezza di
quanto è avvenuto. E’ così che il carattere si plasma come falsa personalità, contro la perdita,
incapace di accedere e riconoscere la propria carenza esistenziale, e quindi l’essenza originaria e
piena.
Nella vita di ogni giorno agisco per meccanismi automatici, ne sono schiavo, e per di più non ne
sono cosciente, o peggio, non sono affatto disposto a riconoscerlo.
Ora, se ci soffermiamo a riflettere, possiamo renderci conto come l’insieme di questi aspetti
− falsa personalità come perdita, e vero sé − 3 potrebbe farci riscoprire l’essenza in germe, che
senza tregua cerca di manifestarsi, venire alla luce e fiorire: è l’espressione più completa del nostro
essere che, al di là di ogni conflitto interiore, ci restituirebbe la sensazione di essere veramente
unificati, di vedere e percepire il mondo nelle sue svariate forme e colori, avendo in sé la fonte del
benessere e del tutto.
2
Helen Palmer, L’Enneagramma. La geometria dell’anima che vi rivela il vostro carattere, Astrolabio, 1996
3
Il concetto di “vero sé” e “falso sé” è ripreso dalle analisi di W. Winnicott.
3
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L’Enneagramma è uno strumento pratico per evolverci nell’esperienza di ogni giorno: riscopro le
risorse per equilibrare i miei tre centri − fisico, emozionale e mentale −, trasformo le mie relazioni
sociali e familiari, mi rappacifico con me stesso, mi centro e attiro a me gli avvenimenti positivi in
rapporto alle qualità crescenti del mio essere. Questo il modo per vivere attraverso l’amore di un
obiettivo che restituisce un senso ad ogni momento della mia vita.
4
P. D. Ouspensky, La Quarta Via. Discorsi e dialoghi secondo l’insegnamento di G. I. Gurdjieff, Astrolabio, 1974